Potenza ed energia. Ciò che importa in una sorgente di radiazione non è tanto l’energia totale che la sorgente è in grado di emettere, ma l’energia che emette in un certo tempo a questa grandezza si dà il nome di potenza e la sua unità di misura è il watt (simbolo W). Unità di misura 1 • Energia Una sorgente che ha una potenza di 1W emette in un secondo un J. - Un’altra unità di misura dell’energia è il wattora (simbolo Wh), che è l’energia erogata in un’ora da un dispositivo della potenza di 1W; 1 Wh è equivalente a 3600 J = 3,6 kJ - il wattora è unità di misura dell’energia, non della potenza. Unità di misura 2 Quando conviene ragionare in termini di potenza e quando in termini di energia? - La potenza interessa se ciò che importa, come nel caso della lampadina, è l’energia che viene erogata istantaneamente: una lampadina da 60 W è in grado di erogare 60 J in 1 s, se invece impiegasse 10 s, darebbe una intensità di luce molto minore, pari a quella di una lampadina da 6W. - L’energia è importante se si vuole valutare il totale di energia erogata, ad esempio quando si valutano i consumi energetici. Unità di misura 3 Grandezze e unità in ottica RADIOMETRIA Grandezze legate alla energia Unità di misura FOTOMETRIA Grandezze legate alla vista 4 Radiometria La radiometria studia il trasferimento di energia radiante tramite un insieme di grandezze fisiche Unità di misura 5 Valori radiometrici totali Possiamo distinguere in grandezze radiometriche totali e grandezze radiometriche spettrali. Sovente nelle misure e applicazioni industriali si usano piuttosto i valori totali in cui si considera la quantità di energia a prescindere dalla lunghezza d’onda. Le grandezze spettrali invece sono funzioni della lunghezza d’onda. Le grandezze totali perdono una dimensione m-1 Es.: Radianza spettrale Le(l) [Watt⋅sr-1⋅m-3] Radianza [Watt⋅sr-1⋅m-2] Unità di misura 6 Valori radiometrici totali • Significato grafico del valore totale Le(λ) N.B. Si perde l’informazione cromatica!!! Unità di misura 7 Angoli • Angolo piano: è il rapporto tra la lunghezza dell’arco sotteso da due raggi ed il raggio della circonferenza: θ L r L θ= r Unità di misura 8 L’angolo solido L’angolo solido ω è una regione conica di spazio ed è definito dal rapporto tra l’area della superficie A racchiusa sulla sfera ed il quadrato del raggio r2 della stessa Si misura in steradianti [sr] Unità di misura A ω= 2 r 9 Angolo piano Il cerchio ha radianti Angolo solido La sfera ha steradianti Unità di misura 10 Energia radiante Flusso radiante Intensità radiante Radianza Unità di misura 11 Grandezze radiometriche Energia radiante: è l'energia totale emessa da una sorgente, Qe. Si misura in Joule (J). Energia radiante spettrale: Qe(λ) [Joule⋅m-1] Tutte le grandezze spettrali hanno in più una dimensione m-1 Unità di misura 12 Grandezze radiometriche Flusso radiante (potenza radiante): è l'energia irraggiata da una sorgente per unità di tempo. Se Q rappresenta l'energia allora: dQe Fe dt L'unità di misura del flusso Fe è il Flusso radiante spettrale: Watt (W) dQe l [Watt⋅m-1] Fe dt Unità di misura 13 Flusso (potenza) radiante Se il flusso è lo stesso in tutte le direzioni, la sorgente è isotropa. Certe sorgenti emettono diversamente in diverse direzioni, in altre sorgenti il flusso radiante può essere convogliato in una direzione preferenziale mediante delle ottiche opportune (come nei fari di un’auto). Il flusso radiante ha però un valore che è caratteristico della sorgente e dipende solo dalla potenza erogata, non dalla sua distribuzione spaziale. 14 Grandezze radiometriche Intensità radiante: è il flusso radiante per unità di angolo solido in una data direzione, considerando la sorgente come origine delle coordinate: Si misura in W/sr. Intensità radiante spettrale: [Watt⋅/sr⋅m] 2 d Qe Ie = dtdω 2 d Qe (λ) Ie = dtdω 15 Grandezze radiometriche Radianza [Watt⋅sr-1⋅m-3] E' la quantità di energia emessa da una superficie nell’unità di tempo (= Flusso Radiante) per unità di angolo solido (= Intensità radiante) e per unità di superficie: d3Qe (λ) Le (λ)= dtdωdAcosθ – dA area della sorgente emittente – cosӨ dipende dall’angolo che la sorgente ha rispetto al ricettore – dω dipende dalla dimensione del ricettore (pupilla, sensore) e dalla distanza 16 Energia radiante Qe(λ) Flusso radiante dQe l Fe dt Intensità radiante d 2 Qe (λ) Ie (λ)= dtdω Radianza Unità di misura d3Qe (λ) Le (λ)= dtdωdAcosθ 17 Grandezze radiometriche Irradianza: è definita come il flusso radiante per superficie di rivelazione unitaria d Fe E dA si misura in W/m2. L’Irradianza che cade su una superficie varia con il coseno dell’angolo di incidenza dF e (λ) E e (λ)= dA Irradianza spettrale Unità di misura 18 Irradianza Unità di misura E e (λ)= dF e (λ) dA 19 Grandezze e unità in ottica RADIOMETRIA Grandezze legate alla energia Unità di misura FOTOMETRIA Grandezze legate alla vista 20 Fotometria Una radiazione e.m. come viene percepita da un osservatore umano? La valutazione visiva di uno stimolo radiometrico è oggetto della fotometria. L’occhio non ha la stessa sensibilità a tutte le lunghezze d’onda, e la sensibilità dipende anche dall’intensità della radiazione: Unità di misura 21 The Human Eye Unità di misura 22 The Human Retina cones rods horizontal bipolar amacrine ganglion light 23 Unità di misura 24 Coni Alti livelli di illuminazione (Visione fotopica) Meno sensibili dei bastoncelli. 5 milioni di coni in ciascun occhio. La densità diminuisce con la distanza dalla fovea. Unità di misura 25 3 Tipi di Coni • coni L, più sensibili alla luce rossa (610 nm) • coni M, più sensibili alla luce verde (560 nm) • coni S, più sensibili alla luce blu (430 nm) Unità di misura 26 - in condizioni di alta intensità si ha il regime fotopico: la luce è percepita principalmente dai coni al centro della retina, la sensibilità relativa V(l) è data dalla curva T della figura e ha il massimo a 555 nm; -in condizioni di bassa intensità si ha il regime scotopico: la luce è percepita principalmente dai bastoncelli al bordo della retina, la sensibilità relativa è data dalla curva N della figura e ha il massimo a 507 nm Unità di misura 27 • - in condizioni di alta intensità si ha il regime fotopico: la luce è percepita principalmente dai coni al centro della retina, la sensibilità relativa V(l) è data dalla curva T della figura e ha il massimo a 555 nm; • - in condizioni di bassa intensità si ha il regime scotopico: la luce è percepita principalmente dai bastoncelli al bordo della retina, la sensibilità relativa è data dalla curva N della figura e ha il massimo a 507 nm Unità di misura 28 Fotometria • La funzione di efficacia luminosa spettrale K(λ) valuta la sensibilità alle radiazioni e.m. dell’ osservatore umano medio. • K(λ) è stata misurata sperimentalmente nel 1924 dalla Commission International de l’Eclairage (CIE) su un campione di soggetti umani e ottenuta come media dei valori rilevati Unità di misura 29 La funzione K(l) deriva dalla diversa efficienza con cui gli occhi rivelano i colori Unità di misura 30 Unità di misura 31 Unità di misura 32 Fotometria • Efficacia luminosa spettrale K(λ)=Km V(l) : dove Km è una costante di proporzionalità pari a 683 lm/W e V(l ) è la funzione di risposta spettrale dell’occhio umano in regime fotopico – max sensibilità: GIALLO – min sensibilità: BLU, ROSSO Unità di misura 33 Fotometria • Ad ogni grandezza radiometrica corrisponde una grandezza fotometrica pesata dalla efficacia luminosa spettrale K(λ). • Essendo K(λ) uguale a zero al di fuori del campo visivo (380÷780 nm) ne consegue che le grandezze fotometriche hanno senso solo tra 380 e 780 nm • Per convenzione si usa il pedice v (visivo) invece del pedice e (energetico) della radiometria Unità di misura 34 Flusso luminoso È la parte del flusso di radiazione che è visibile. Si ottiene moltiplicando lo spettro di energia irradiata per la curva di sensibilità dell’occhio, cioè per la funzione K(λ). 780 Φ ν = Φ e (λ)•K(λ)dλ lm (lumen) 380 Solo una piccola parte del flusso irradiato da una sorgente “calda” è visibile. Unità di misura 35 • Il flusso luminoso, si misura in lumen, dove 1 lumen equivale al flusso luminoso rilevabile in un angolo solido di 1 steradiante emesso da una sorgente puntiforme ideale con intensità luminosa di 1 candela. • In tali condizioni una sorgente luminosa avente 1 watt (luminoso) di potenza emette un flusso di 683 lumen. Unità di misura 36 Nella figura a destra, ad esempio, si osserva lo spettro irradiato dal Sole e filtrato dall’atmosfera terrestre (“temperatura di colore” 5500 K). La frazione di flusso nel visibile è circa il 13%. Nella figura a sinistra si osserva lo spettro irradiato da una lampada con “temperatura di colore” di 3500 K. La frazione di flusso nel visibile è circa il 3%, perché la maggior parte dell’energia finisce nell’IR. Con una lampada di questo tipo, per ogni 100 W di potenza irradiata, si hanno solo 3W di potenza visibile. Unità di misura 37 Fotometria Le altre grandezze si ottengono in modo analogo: • Intensità radiante • Irradianza • Uscita radiante • Radianza Intensità luminosa Illuminamento Uscita luminosa Luminanza Unità di misura Iv Ev Mv Lv [cd] [lux] [lux] [cd/m2] 38 intensità luminosa È la grandezza corrispondente nel visibile all’intensità di radiazione, cioè è il flusso luminoso emesso in un angolo solido pari a 1 sr. La unità di misura della intensità luminosa è la candela (simbolo cd): 1 cd è un flusso luminoso di 1 lm emesso in un angolo solido di 1 steradiante. Una candela è definita pari all‘ intensità luminosa di una sorgente che emette, in una data direzione, una radiazione monocromatica di frequenza pari a 540×1012 hertz (lunghezza d'onda nel vuoto 555 nm) e che ha intensità radiante in quella direzione di 1/683 watt /steradiante. La candela (simbolo cd) è una delle sette unità di misura base del Sistema Internazionale di unità di misura: inizialmente esisteva effettivamente una “candela campione”, ora è l’intensità di luce emessa in direzione perpendicolare da una superficie che è 1/60 cm2 alla temperatura di fusione del platino (2042 K). Unità di misura 39 i i Unità di misura 40 Luminanza • È il flusso luminoso emesso da una superficie di area unitaria (1 m2) della sorgente entro un angolo solido di 1 sr in direzione perpendicolare alla superficie. • È importante per le sorgenti estese, perché dà un’idea di quanto concentrata è la sorgente. • Si misura in cd/m2 (NIT). Tipiche luminanze Sole 109 cd/m2 Faro di automobile (abbagliante) 107 cd/m2 Strada nel sole di mezzogiorno 105 cd/m2 Cielo diurno 104¸106 cd/m2 Lampada fluorescente 103¸105 cd/m2 Luna piena 103¸104 cd/m2 Minimo per visione fotopica 10 cd/m2 Minimo per visione scotopica 0,01 cd/m2 Illuminazione stradale 1 cd/m2 Cielo notturno con luna piena 0,01 cd/m2 Cielo notturno senza luna 10-6¸10-3 cd/m2 41 Illuminamento È il flusso luminoso che incide su una superficie di area unitaria (1 m2) in direzione perpendicolare. La sua unità di misura è il lux (simbolo lx), che è il flusso luminoso intercettato da una superficie di 1 m2 posta a distanza di 1m in direzione perpendicolare da una sorgente che emette con l’intensità di 1 candela. 1 lux = 1 lumen / m2 Dimensionalmente si ha: lx = [cd sr/m2] Uno stesso flusso luminoso (espresso in lumen) produce un diverso illuminamento in funzione dell'area che illumina: 1 lumen su un metro quadro da un illuminamento di 1 lux, mentre lo stesso lumen su 10 metri quadri da 0,1 lux. È un parametro importante nel settore fotografico e cinematografico, poiché influisce sulla luminosità e qualità delle immagini. Per misurare l'illuminamento si utilizza il luxmetro. In fotografia si utilizza un luxmetro in grado di valutare l'illuminamento in rapporto al tempo di esposizione ed il tipo di pellicola, chiamato esposimetro. Unità di misura 42 Alcuni dati di illuminamento per dare un'idea di quanto vale un lux • . • • • • • • • Luce solare a mezzogiorno (medie latitudini) Flash fotografico a 2 m di distanza ufficio illuminato (secondo l'attuale normativa europea Uni En 12464) Giorno nuvoloso (all’aperto) Illuminazione necessaria per leggere Luna piena Notte senza luna • Negli Stati Uniti è ancora usata a volte una vecchia unità di illuminamento che non fa parte del sistema SI: la footcandle (letteralmente "piede-candela"). Si ha : 1 footcandle = 10,76 lux, 1 lux = 0,0929 footcandle. • Differenza tra lux e lumen Lux e lumen sono due diverse misure del flusso luminoso, ma mentre il lumen è una misura assoluta della "quantità di luce", il lux è una misura relativa ad un area. Così 1 lumen su un'area di 1 m2 corrisponde ad 1 lux, mentre lo stesso lumen concentrato in 1 cm2 corrisponde a 10.000 lux. Unità di misura 105 lx 104 lx 500 Lx 103 lx 100 lx 0,2 lx 10-4 lx 43 Fotometria Ancora due unità Riflettanza Trasmittanza Unità di misura 44 Riflettanza E' il rapporto tra Flusso Radiante riflesso e Flusso Radiante incidente ed è indicato con r(Riflettanza)=P riflesso/P incidente Varia rapidamente con la differenza fra gli indici di rifrazione, ha il valore minimo per incidenza perpendicolare dato dalla relazione: n'-n ρ= n'+n 2 Per incidenza non perpendicolare la riflettanza aumenta con l’angolo e tende a 1 per incidenza 90°, se n<n’ oppure all’angolo limite se n>n’. Unità di misura 45 L’assorbimento • L’assorbimento a è il flusso luminoso che viene assorbito dal mezzo a causa di impurezze naturali oppure introdotte ad hoc (atomi di metalli pesanti come Ag) come nelle lenti filtranti. • L’assorbimento normale è - proporzionale allo spessore del materiale attraversato, - proporzionale alla concentrazione di impurezze - abbastanza uniforme su tutte le lunghezze d’onda del visibile (per mantenere i colori naturali) • In certe lenti l’assorbimento è ottenuto con uno strato filtrante incollato sulla lente. • Casi particolari: • - lenti fotocromatiche: l’assorbimento è indotto e mantenuto dalla luce stessa; • - filtri polarizzanti: l’assorbimento dipende dall’angolo fra la direzione di polarizzazione del filtro e l’eventuale direzione di polarizzazione della luce. Unità di misura 46 Trasmittanza E' il rapporto tra il Flusso Radiante trasmesso ed il Flusso Radiante incidente ed è definito dalla: Ftrasmesso τ= Fincidente La trasmittanza è pari a Unità di misura t = 1-2r - a 47 Unità di misura 48