Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Prevenzione e terapia
Delle Salmonellosi
Prof. Paolo Cadrobbi; Dott. Giovanni Carretta
Mercoledì 17 settembre 2003 – ULSS n. 2 Feltre
Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Salmonellosi tifoidee e non tifoidee
E’ fondamentale distinguere tra:
febbre tifoide, grave infezione che interessa esclusivamente
l’uomo e sostenuta da Salmonella Typhi e Paratyphi,
salmonellosi non tifoidee che generano infezioni sostenute
da sierotipi più o meno affini alla Salmonella Typhi, che
infettano gli animali e occasionalmente l’uomo e che hanno
evoluzione clinica nettamente differente.
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Le salmonellosi costituiscono un importante problema di
sanità pubblica nei Paesi industrializzati, essendo le
salmonelle tra i patogeni più frequentemente responsabili
di epidemie di origine alimentare.
Gli alimenti che più frequentemente agiscono da veicolo
dell'infezione sono carni, pollame, uova ed i loro derivati
che, se contaminati all'origine e non sottoposti ad un
adeguato trattamento termico, costituiscono un terreno di
crescita ideale per i batteri.
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
I patogeni…
Salmonella è un microrganismo che si sviluppa bene
a temperatura ambiente e ancora meglio a 37-40°C;
il freddo ne rallenta lo sviluppo, ma può ancora
crescere attorno ai 7°C;
viene uccisa dal calore e basta portare il cibo, in
ogni sua parte, a 70°C per un quarto d'ora per
causare la morte delle salmonelle eventualmente
presenti (il calore non distrugge però la tossina nel
caso si sia già formata).
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Note cliniche
Il periodo di incubazione è molto breve: solitamente dopo
12-48 ore dall'ingestione dell'alimento contaminato
compaiono i principali sintomi:
diarrea (definita come più di tre scariche liquide o
semiliquide al giorno), dolori addominali, febbre (anche
38°-39°gradi), nausea e vomito.
Nei soggetti debilitati, nei lattanti e nei bambini la
sintomatologia può essere dominata dai segni della
disidratazione ed assumere un decorso più grave.
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Note cliniche
Il periodo di contagiosità è estremamente variabile, da
diversi giorni a parecchie settimane, e pare
significativamente influenzato dalla assunzione di
antibiotici, che aumenterebbero i tempi di eliminazione del
patogeno;
a volte uno stato temporaneo di portatore persiste per
mesi e durante questo periodo le salmonelle vengono
eliminate con le feci anche in assenza di sintomi.
Per tale motivo per definire completamente guarita una
persona occorre che la stessa effettui tre esami della feci
(coprocoltura) a giorni alterni con esito negativo.
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Terapia
La terapia è prevalentemente sintomatica; si tratta quasi
sempre di una gastroenterite che si autolimita e che va
trattata principalmente con il riequilibrio idrosalino;
la batteriemia si sviluppa in meno del 5% dei pazienti con
gastroenterite e la terapia antibiotica deve essere presa in
considerazione per i neonati, per gli individui con infezione
da HIV, per i portatori di neoplasie e di protesi vascolari e
per i soggetti con anomalie valvolari cardiache.
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Terapia
La terapia antibiotica, anche se breve, (con chinoloni,
amoxicillina, cotrimoxazolo), non riduce la durata dei sintomi
e non elimina lo stato di portatore fecale;
sono invece state osservate un numero significativamente
maggiore di coprocolture positive nei soggetti trattati con
terapia antimicrobica.
Il trattamento antibiotico dell’episodio acuto, qualora indicato,
va protratto per non più di 3 giorni o comunque fino a che il
paziente divenga apirettico;
trattamenti più prolungati si associano ad una maggiore
incidenza di eliminatori cronici di salmonelle.
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Terapia
Nell’immunodepresso e qualora si sospetti una
localizzazione dell’infezione la terapia antibiotica va
prolungata per almeno due settimane.
Il trattamento del portatore cronico (è fondamentale
dirimere il dubbio se nel paziente vi sia colelitiasi!) deve
durare per almeno 6 settimane (amoxicillina o
cotrimoxazolo, compatibilmente con l’antibiogramma).
Non è disponibile attualmente un vaccino efficace dato il
grandissimo numero di sierotipi diversi di Salmonelle (si
conoscono più di 2300 tipi diversi).
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Prevenzione
La prevenzione delle salmonellosi nell'uomo prevede:
Ø applicazione di misure igieniche atte a prevenire o almeno
limitare la contaminazione oro-fecale nel bambino;
Ø controllo sulle fonti di approvvigionamenti idrico e sulle
acque di balneazione;
Øriconoscimento dei portatori (coprocolture) nell'ambito del
personale ospedaliero e degli addetti all'industria alimentare;
Ø lavare sempre le mani dopo essere stati in bagno e dopo
aver toccato i gusci d'uovo e preferire le uova confezionate a
quelle vendute sfuse;
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Øproteggere gli alimenti dal contatto con le mosche (veicoli
importanti di contaminazione);
Øcuocere con cura tutti i cibi di origine animale in particolar
modo pollame, maiale, prodotti derivati da uova, piatti a
base di carne e i "frutti di mare" di qualunque tipo (cozze,
vongole, ecc...);
Øevitare il contatto tra gli alimenti di diverso genere,
soprattutto tra i cibi cotti e crudi, ponendo attenzione agli
utensili usati, stoviglie e i piani di lavoro;
Ø(all’estero, ed in Paesi a basso tenore igienico-sanitario):
fare attenzione anche al ghiaccio perché, se l'acqua è
inquinata, è inquinato anche il ghiaccio che da essa si
prepara (attenzione alle mosche, alla pulizia delle stoviglie,
della biancheria da tavola e dei servizi igienici).
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Vaccini
Le vaccinazioni disponibili sono attive solamente,
in formulazioni che prevedono sia l’utilizzo di ceppi
attenuati che inattivati, contro Salmonella Typhi, e
Paratyphi A e B.
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L’importanza dell’informazione sull’ambiente
L’imprescindibile binomio ambiente-salute
OBIETTIVO FINALE
Tutela e miglioramento
ambientale
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Tutela e miglioramento
della salute collettiva
Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Impatto ambientale dell’inquinamento da
salmonella
Uomo-animali (serbatoio)
deiezioni
Impianti di depurazione acque reflue urbane o industriali
Corpo idrico recettore
balneazione
a.potabile
uso irriguo
SALUTE COLLETTIVA
Patologie gastroenteriche di origine batterica
e virale
Tossinfezioni alimentari
Epidemie di origine idrica
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alimenti
molluschi
IMPLICAZIONI ECONOMICHE
Industria
Imprenditoria locale
Turismo
Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Il ruolo di ARPAV
Sorveglianza e informazione sulla diffusione ambientale di
Salmonelle
Rete di monitoraggio corpi idrici superficiali – fiumi
Rete di monitoraggio balneazione
Rete di monitoraggio impianti di depurazione
Sistema integrato di controllo alimenti
Prevenzione ambientale
Verifica efficacia sistemi di trattamento finale degli scarichi
Controlli ispettivi di vigilanza territoriale
Produzione di linee guida regionali per la corretta gestione degli
impianti di trattamento reflui civili
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Alcuni esempi ….
ISOLAMENTI DI SALMONELLA NEL VENETO
Numero totale di analisi e di casi per matrice
nel periodo 01/07/02 – 01/07/03
MATRICE
NUMERO
NUMERO DI
PERCENTUALE
DI ANALISI CASI POSITIVI DI POSITIVITA’
Acque di balneazione
392
21
5.4 %
Acque di scarico
352
107
30.4 %
Acque superficiali – fiumi 1648
563
34.2 %
Alimenti
2879
14
0.5 %
Totale
5271
705
13.4 %
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Alcuni esempi ….
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Alcuni esempi ….
TIPIZZAZIONE DI
SALMONELLA
NELLE ACQUE
SUPERFICIALI FIUMI
Percentuali di casi
per gruppo sul totale
di analisi
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Le salmonelle nell’ambiente e nell’uomo
Il progetto BIOPRO :
un contributo di ARPAV alla
prevenzione sulle salmonellosi
Ø Localizzazione degli
impianti campione distinti
per tipologia di
trattamento finale
Ø Verifica dell’efficacia
batterica dei diversi
sistemi di trattamento
finale allo scarico
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LEGENDA:
Ipoclorito di sodio
Acido peracetico
Radiazioni UV
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