Lettura e cervello [email protected] Dehaene 2009 “Se il cervello non ha avuto il tempo di evolvere sotto la pressione dei vincoli della scrittura, è allora la scrittura che è evoluta per tenere conto dei vincoli del nostro cervello.” • la scrittura ha una storia più recente dell'evoluzione del cervello • gli strumenti e i segni della scrittura si sono adattati alle precondizioni del cervello. Teoria del riciclaggio neurale • Il nostro cervello converte aree originariamente deputate ad altro scopo (riconoscimento di volti) per svolgere un’attività ontogeneticamente più recente (riconoscimento di lettere-lettura-scrittura). Che impatto ha la lettura sul cervello? Visual word form area Visual word form area • Risponde alla percezione invariante di forme elementari che il cervello seleziona durante la sua crescita; • Nelle persone non alfabetizzate responsabile del riconoscimento di volti e in parte oggetti. • Aree neuronali specializzate per funzioni specifiche e fasci di fibre nervose che li connettono • gli stessi per qualsiasi ALFABETO • Vincoli di struttura anatomica Dehaene 2010 • Periodo critico • L’apprendimento della lettura dopo la pubertà comporta variazioni in aree analoghe nel cervello MA in misura diversa rispetto a quando avviene in età evolutiva. Dehaene 2010 • Imparare a leggere (non importa in quale lingua) ha un impatto sull’elaborazione neurale dello stimolo linguistico ORALE. • Anche in questo caso apprendimento precoce vs. tardivo può dare esiti diversi. Discussione ad interim • Apprendimento lettura ha un impatto su aree deputate alla elaborazione/comprensione del linguaggio orale. • Lettura attiva le stesse aree a prescindere dal codice alfabetico utilizzato (non importa la lingua, ma che la persona sia alfabetizzata). • Esiste un periodo critico Bilinguismo e lettura • Il bilinguismo ha effetti importanti su alcune componenti chiave dell’alfabetizzazione. • Ma necessario individuare il tipo di bilinguismo dello studente. Kim e colleghi, 1997 • Due gruppi • Bilingui tardivi • Bilingui precoci • Nei bilingui precoci le aree coinvolte nella lettura di L1 e L2 sono sovrapposte; • In quelli tardivi sono distinte. Lettura in bambini immigrati Spagnolo-Inglese ed effetto su linguaggio 15 Risultati: età conta per il linguaggio BT USA BT SP L’età di esposizione alla lingua orale conta e ha un’influenza ancora a 8 anni 16 • Età di prima esposizione a L2 , apprendimento della lettura, e performance in prove di natura linguistica/fonologica nella L2 sono relate. Quindi • Quando si valuta un bilingue a 8 anni sulle abilità di lettura si deve considerare l’età di prima esposizione alla lingua ORALE Il tempo conta • Attorno ai 10/11 anni le differenze tra monolingui e bilingui tendono a scomparire (Ollers & Eilers, 2001) • Necessari circa 5-7 anni di esposizione all’italiano per buona competenza in italiano “tecnico” per le materie di studio Bilinguismo e competenze morfologiche Morfologia libera • Test di produzione dei Clitici: produzione del pronome clitico. Guarda, cosa sta facendo la bambina alla farfalla? -> La sta prendendo Perché marcatore clinico? • Bambino monolingue: 4 anni produce il clitico; • Bambino bilingue: fino a 7-8 anni sostituisce nome al clitico (sta prendendo la farfalla); dagli 8 anni produce clitico. • Bambino con disturbo specifico del linguaggio (SLI): omette clitico Giulia, 6 anni, bilingue italo-norvegese • Vive in Norvegia dalla nascita; • Parla italiano a casa col padre e coi nonni durante le vacanze; • Riceve diagnosi di SLI in norvegese. Ripetizione di frasi Ripetizione di frasi • Il cane che i gatti spingono è blu. • Prodotto come: • Il cane che spinge i gatti è blu. • Frase grammaticale ma non corretta. • Saned, 7 anni • Nato in Italia • Difficoltà fonologiche e di lettura; • Nessun problema con i pronomi clitici. Morfologia nominale Ripetizione di non-parole