QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo
DALLA REGIONE
COPIA
OMAGGIO
Anno XXX N.12
19 GIUGNO - 3 LUGLIO 2014
APRILIA - PARTONO I LAVORI
AL PARCO DEI MILLE
di BRUNO JORILLO a pag.43
NETTUNO
ISTITUITI GLI
ISPETTORI
AMBIENTALI
a pag. 43
ANZIO
La Guardia Costiera
di Anzio sequestra
reti da posta e
prodotti ittici
di CONSUELO NOVIELLO
a pag.42
POMEZIA
Bilancio a tinte cupe di D’Avino
“Dopo un anno di
governo a 5 Stelle c’è
ancora la palude”
di FOSCA COLLI a pag.44
CISTERNA
Eleonora Della
Penna è il nuovo
sindaco
di FRANCESCO DE ANGELIS a pag.45
ARDEA
UN SUCCESSO E GRANDE
PRESENZA PER CHIEDERE
LA LIBERAZIONE DEI
DUE MARO’
di LUIGI CENTORE a pag. 46-47
servizi a pag.22
Aprilia - L’ex assessore
Chiusolo accende la
miccia all’interno della
maggioranza civica
foto Gianfranco Compagno
Giugno 1984 - Nasce il Giornale del Lazio
30 anni d’informazione.
Intervista al fondatore Ben Jorillo
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
19 Giugno - 3 Luglio 2014
ACCADDE 10 ANNI FA E DINTORNI
FATTI DI CRONACA POLITICA PER COLORO CHE HANNO LA MEMORIA CORTA
È il primo giorno di attività dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo e Nello Rosselli” di via Carroceto
16 SETTEMBRE 2004 SUONA LA CAMPANELLA
Ad accogliere i ragazzi c’era il preside Antonio Trani. C’eravamo pure noi
di Gianfranco Compagno
Si chiude con la fine dell’anno
scolastico 2013/2014 il 10°
anno di attività nella sede dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo e Nello Rosselli”
di via Carroceto. Un istituto
che cresce anno per anno.
Un’eccellenza per la città e per
il territorio limitrofe. Si è passati da 887 del 2004 a i 1.332
studenti del 2013/14, dalle 41
alle 67 classi, dai 111 docenti ai
187, ma le istituzione che
dovrebbero programmare la
struttura in base alla crescita,
sono sempre indietro. Il prossimo anno ci sarà ancora
carenza di aule, sperando nei
tempi rapidi del costruendo
istituto adiacente, che forse
per qualche anno farà dormire
sonni tranquilli al dirigente
scolastico che si appresta a
sostituire il preside Giovanni
Battista Galassi, che il prossimo 30 agosto si congederà da
quella comunità che ha diretto
per 10 anni. Appunto sabato
14 gli è stata dedicata una
grande ed emozionante festa.
Il suono della campanella
avvenne il 16 settembre 2004,
ad accogliere i ragazzi il primo
giorno di scuola, che era anche
il primo giorno di vita ufficiale
del nuovo istituto c’era il preside Antonio Trani, che da li a
pochi giorni lascio il testimone
al nuovo dirigente Galassi.
Quel primo giorno c’eravamo
pure noi, non potevamo mancare ad un evento che si poteva
definire storico. Quel primo
giorno l’abbiamo raccontato
così.
Di seguito l’articolo integrale
pubblicato il 22 settembre
2004- di Riccardo Toffoli
Suona la campanella finalmente
desiderata per l’Istituto “Rosselli”. E’, forse, la prima volta che
per i circa 700 ragazzi frequentanti quei corsi, il primo giorno
di scuola diventa addirittura
“piacevole”. Dal 16 settembre il
Rosselli ha il suo nuovo e tanto
agognato edificio in Via Carroceto, vicino al Liceo Meucci. Un
sogno che diventa, dopo tante
battaglie, realtà. I lavori che
dovevano terminare ai primi di
maggio dell’anno scorso, sono
slittati, ma ancora non sono del
tutto ultimati. Mancherebbero
alla completa chiusura del cantiere, qualche ritocco alla palestra e all’aula magna che è in
comune con il nuovo compagno
di scuola Meucci. Molti i motivi
del ritardo, sicuramente le cattive condizioni climatiche che
non hanno permesso il normale
svolgimento dei lavori e, poi, in
particolare il problema di una
falda acquifera sotterranea che si
credeva fosse più in basso.
Il nuovo edificio è articolato su
due piani mentre il piano terra è
rialzato di otto gradini. 25 aule
didattiche e 8 aule speciali per i
laboratori contengono bene le
classi già esistenti. Nel piano
inferiore si collocheranno gli
uffici, la segreteria e la presidenza. Un grande seminterrato per
contenere gli archivi e altro
materiale burocratico. Quest’ultimo oltre ad essere molto spazioso è anche comodo per le
manutenzioni dei servizi. Le
scatole della luce, dei riscaldamenti e dell’acqua sono ben
visibili e facili per eventuali
riparazioni. Una palestra distaccata e il parcheggio, un po’
ristretto, il tutto con i soldi della
l’allargamento della strada
richiedevano quattro tipi di
interventi, per un totale che
ammontava a 60 mila euro. Il
primo intervento già realizzato
prevedeva la costruzione di un
marciapiede (prima inesistente)
16.9.2004 uscita primo giorno di scuola
Il preside Antonio Trani 16.9.2004
Provincia a sua volta finanziata
dalla Regione.
Più problematica, invece, la
situazione della strada di Via
Carroceto, che in queste condizioni non può certo essere
lasciata così. Già era insufficiente a contenere la pressione dei
soli liceali che, più di mille, la
che dalla scuola per 70 metri
arriva all’ex mobilificio. Poi è
stata la volta della corsia per la
sosta e la fermata veloce degli
autoveicoli che è frontale al
liceo con una rientranza di 6
metri e una lunghezza di 60
metri. Il terzo intervento prevedeva la costituzione di un deli-
7.2.2001 Il veccho Rosselli in via Verga
assalivano ogni giorno. Ora la
cifra di quanti percorrono giornalmente, in orari fissi, Via Carroceto si aggira intorno ai 1800.
E già il primo giorno la felicità
dei ragazzi per il nuovo istituto
si è scontrata con la rabbia dei
genitori, costretti a lottare per
più di un’ora con il traffico che
bloccava letteralmente gli accessi. Nel contempo, una fiumana
di ragazzi di entrambi gli istituti
si è riversata sul marciapiede
invadendo per metà la corsia di
destra. Il Preside del Rosselli,
20.7.2003 Il Rosselli in costruzione
7.2.2001 Il veccho Rosselli in via Verga
mitatore di corsia davanti al
liceo, il rifacimento della segnaletica stradale verticale e orizzontale e la collocazione di due
dossi rallentatori di velocità
all’altezza del liceo e sul ponte.
Quest’anno, gli interventi di
sistemazione della viabilità sono
stati eseguiti d’urgenza, non
ancora ultimati, dal Comune con
il cofinanziamento della Provincia di Latina. All’apertura delle
scuole è stata realizzata una
rotatoria ed una corsia protetta
con doppia funzione: di par-
7.2.2001 Il veccho Rosselli in via Verga
intralciare la circolazione. Più complesso il progetto
di allargamento definitivo di Via
Carroceto. Nella settimana un
incontro presso il Ministero ai
Lavori Pubblici potrebbe essere
risolutivo perché si dovrebbero
stanziare i fondi richiesti per la
sicurezza stradale. La strada verrebbe allargata ulteriormente, il
ponte potenziato. Un marciapiede tra la corsia di reimmissione e
Via Carroceto garantirebbe l’incolumità dei ragazzi. La rotonda
andrebbe ampliata e un’altra
verrebbe realizzata presso Via
Bardi. Anche con la firma del
Ministero, i tempi di realizzazione, pure urgenti, si allungherebbero, nelle migliori delle ipotesi,
ad almeno un anno. I Presidi,
nell’attesa, stanno già valutando
uno scaglionamento dell’ingresso (e ovviamente dell’uscita) di
10 minuti tra i due istituti, così
da “alleggerire” il traffico.
Foto archivio di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
16.9.2004 Gli studenti del Rosselli e Liceo in via Carroceto
Antonio Trani, come aveva già
fatto l’anno scorso Perla Fignon
ex preside del Meucci, ha esposto il problema alle autorità
competenti e si è subito “lanciato” in prima persona sulla strada
per valutare la situazione,
vagliare le soluzioni e, soprattutto, mantenere l’incolumità dei
suoi ragazzi. Intanto il Comune
ha provveduto per arginare
quanto più possibile. I lavori del
settembre dell’anno scorso, per
cheggio per le automobili e per i
motorini e di reimmissione su
via Carroceto, in direzione
obbligatoria verso Aprilia. Per
accompagnare così i ragazzi a
scuola, venendo dal centro città,
si deve obbligatoriamente percorrere la rotonda ed entrare
nella corsia protetta per ritornare
solo verso il centro. In corrispondenza delle due scuole è
anche vietata la fermata e la
sosta degli autoveicoli per non
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ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
pagina 3
Intervista al sindaco di Aprilia Antonio Terra
di Bruno Jorillo
e Riccardo Toffoli
“Guardiamo con attenzione ed
interesse al processo in corso
di trasformazione dei partiti
politici e in particolare aspettiamo risposte da Renzi. Crediamo che questo processo si
possa normalizzare tra due o
tre anni”. Il sindaco Antonio
Terra apre alla possibilità di
traghettare la maggioranza
civica in una maggioranza stabilizzata nei partiti politici. Lo aveva già detto più
o meno velatamente,
qualche tempo fa quando
presentò la trasformazione della sua lista Forum
per Aprilia in movimento
politico. Era l’8 febbraio
scorso quando disse che
la lista avrebbe guardato
ai partiti politici, se la
politica avesse finalmente
raggiunto una normalità.
Lo ha ribadito in un’intervista rilasciataci martedì
10 giugno. Nato socialista, Terra entra in politica
a 23 anni, è consigliere
Psi nel 1998. Così come
era socialista, Domenico
D’Alessio che non abbandonerà mai la tessera,
neanche quando nel 2009
decise di dar vita ad una coalizione “civica” che non si
accodasse alla politica nazionale. Aprilia fu uno dei primi
e pochissimi casi italiani in
cui una città di 70 mila abitanti viene governata da una
coalizione di liste civiche.
Con evidenti vantaggi ma
anche con pesanti svantaggi.
La classe dirigente locale non
ha sfondato nelle istituzioni
politiche superiori. Sono i partiti che eleggono i propri rappresentanti nei consigli regionali, nel Parlamento e nel
Senato. Essere una maggioranza forte di partito, significa
avere un sindaco o un amministratore che viene prima o
poi destinato ad un incarico
prestigioso nelle istituzioni e
nel partito. Terra ha conqui-
stato la poltrona di sindaco un
anno fa, con una vittoria
schiacciante: 55,28% dei
votanti battendo al primo
turno le coalizioni del Pd e del
Pdl. Una vittoria così se riportata all’interno dei partiti,
potrebbe destinare il sindaco
ad incarichi politici più alti.
Sindaco, quali sono secondo
lei le cose più importanti che
ha realizzato in questo anno
di amministrazione?
“Sicuramente i Plus e la scuo-
la Toscanini. Stiamo cercando
di dare risposte ai cittadini,
anche con particolare riferimento al risanamento delle
borgate. Posso assicurare che
nel medio termine, il programma elettorale sarà interamente realizzato”.
Con quali opere?
“La prima pista ciclabile cittadina entro l’anno, il primo
asilo nido e la messa a norma
della ex Claudia e del Palazzo
di Vetro. Oltre ad interventi
necessari igienico-sanitari”.
Si parla di risanamento
delle casse comunali. Avete
pensato di chiedere il conto
a chi aveva presentato delle
domande in sanatoria?
“Ad Aprilia ci sono state 18
mila domande di condono. Si
tratta di un problema atavico.
Da un anno a questa parte
abbiamo ampliato l’organico
dell’ufficio che è passato dai
sei a due tecnici. Eppure le
pratiche liquidate sono sempre lo stesso numero. Questo
perché oggi i cittadini soffrono nel pagare gli oneri. L’amministrazione comunale quindi si trova nella condizione di
dover avviare le pratiche per
un’esecuzione forzata. Ecco
questa scelta non vogliamo
farla. Non aggraveremo le
famiglie di questa ennesima
salassata in periodo di crisi.
Posso però dire che attualmente sono state pagate 9
mila domande di condono e
che questi incassi sono stati
destinati al territorio”.
Il Comune di Aprilia ha
carenza di personale ma non
può assumere. Cosa farete?
“Attualmente il potenziamento del personale è bloccato.
Tutti i comuni sono assoggettati e non possiamo assumere.
Stiamo cercando di sostituire
il personale che va in pensione con le mobilità. Ma è una
soluzione momentanea”.
Aprilia avrebbe bisogno di
un serio intervento nell’impianto fognario. Ogni volta
che piove il centro è sommerso d’acqua
“Il problema è di non facile
soluzione e riguarda il fosso
Leschione. Le soluzioni
definitive previste sono
economicamente devastanti, valuteremo ora dei
finanziamenti europei”.
Sport e cultura. In campagna elettorale lei ha
posto la prima pietra del
palazzetto dello sport ma
allo stato attuale è rimasta tale. Ora anche il teatro è costretto a chiudere.
“Con gli imprenditori
abbiamo stipulato delle
convenzioni per garantire
l’interesse pubblico. Purtroppo attualmente la
situazione è difficile. 30Stelle
doveva costruire trenta edifici, in dieci anni ne ha costruiti appena tre. Posso comunque
dire che, parlando con la proprietà, sicuramente un primo
intervento sul palazzetto dello
sport ci sarà entro l’anno.
Certo è invece, il centro sociale nel complesso Trasolini. La
Claudia verrà ristrutturata.
Qui ci sarà un polo polifunzionale della cultura, con la
possibilità di un museo civico.
I carristi sono usciti e non vi
rientreranno.
Rimarranno
all’autoparco. Per il teatro
Europa ci stiamo impegnando, ma sono dinamiche che
spetta risolvere al privato”.
Sempre in merito agli spazi,
c’è il complesso Aprilia
Fiere a Campoverde che
potrebbe essere maggior-
mente sfruttato.
“La vicenda è sul tavolo delle
soluzioni. Ci sono dei problemi per quanto riguarda l’adeguamento statico. L’ipotesi
sarebbe quella di darla in
gestione ad un privato attraverso un bando pubblico, a
patto che sistemi tutta la struttura, la adegui alla normativa
e garantisca al Comune di
Aprilia una serie di manifestazioni”.
Per quanto riguarda l’Aprilia Calcio? Interverrete economicamente?
“Abbiamo un incontro con la
società. Noi faremo tutto ciò
che è in nostro possesso per
garantire che la squadra si
iscriva al prossimo campionato. Uno sforzo importante già
l’abbiamo fatto, quando
abbiamo stanziato 600 mila
euro per l’adeguamento dello
stadio”.
I nostri lettori ci sottolineano la necessità di un pronto
intervento che possa risolvere i disagi di tutti i giorni:
una buca, un lampadina fulminata ecc.
“Un tipo di intervento in questo senso già c’è. Sul nostro
sito i cittadini possono scrivere per richiedere un intervento
e noi interveniamo in tempi
celeri. C’è sempre comunque,
la possibilità di rivolgersi ai
Vigili Urbani”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - L’ex assessore alle finanze Antonio Pio Chiusolo
accende la miccia all’interno della maggioranza civica
di Riccardo Toffoli
Prime crepe all’interno della
maggioranza civica. Ad
accendere la miccia è l’ex
assessore alle finanze Antonio Pio Chiusolo che con un
affondo a mezzo stampa,
sembra di fatto aver messo
fine al percorso politico condiviso con il sindaco Antonio
Terra. Chiusolo ha tirato
fuori la delibera 132 del 13
maggio 2014 con la quale la
gas aveva avviato una dura
battaglia. Antonio Chiusolo è
associato alla battaglia con
A.ser. Repubblicano, poi
candidato a sindaco per i
Verdi e Rifondazione nel
dopo Cosmi, si è avvicinato
alle posizioni di Luigi Meddi
(all’epoca giunta Fi) quando
costui avviò con la mista che
gestiva i tributi locali una
battaglia legale. Quindi fu
candidato nella lista Forum
nel 2005 insieme a Tonino
finanze a partire dal 2009
nella giunta D’Alessio, Chiusolo fu confermato da Antonio Terra alla guida dell’assessorato salvo poi dimettersi
per le pesanti intimidazioni
ricevute, prima l’incendio
delle auto nella sua abitazione e poi i proiettili trovati
davanti al cancello di casa.
Già aveva fatto molto discutere una sua recente intervista
nella quale pur velatamente
lasciava trasparire qualche
critica. Tanto che l’opposizione di centrosinistra e di
centrodestra ne ha approfittato per chiedere la convocazione di un consiglio comunale ad hoc. L’idillio politico
con il sindaco Terra con questa nuova tegola, pare destinato a concludersi. “Innanzitutto va detto che il nome
dell’avvocato Angelo Clari-
–ci dice il sindaco
Terra- Si tratta di
un parere marginale che si è voluto chiedere ad un
luminare del diritto amministrativo,
che può fare luce
sulla
vicenda.
Vorrei chiarire che
dietro il nome di
Clarizia non c’è
nulla, non c’è né
l’A.ser né la turbogas e non capisco quale possa
essere il legame
con un parere
legale richiesto
dall’assessorato
all’urbanistica.
Mi rifiuto di parlare di Aprilia
come di un paese
della provincia di
Lʼex assessore Antonio Pio Chiusolo
giunta conferisce l’incarico
per una consulenza legale
all’avvocato Angelo Clarizia
per un parere legale sull’interpretazione di una legge
volto ai fini del rilascio di un
permesso a costruire. Costo
circa 4 mila euro. Chiusolo
ha contestato la scelta del
nome dell’avvocato: Angelo
Clarizia uno dei più importanti professionisti in diritto
amministrativo che ha difeso
in tribunale sia Tributi Italia
sia Sorgenia. Un professionista che, secondo Chiusolo, la
giunta Terra poteva evitare di
consultare almeno per il
rispetto nei confronti dell’ex
sindaco Domenico D’Alessio
il quale su A.ser e su turbo-
Terra, in appoggio alla coalizione di Calogero Santangelo. Terra ha sempre sostenuto, mai smentito, di aver
rifiutato di entrare in quella
maggioranza perché la coalizione, che reggeva sull’Udc,
mise il veto sul nome di
Chiusolo all’assessorato alle
finanze, assessorato rivendicato dalla lista Forum per
proseguire la battaglia legale
ad A.ser avviata dalla giunta
Meddi. Quel “veto” costò a
Terra il mancato ingresso
nella maggioranza Santangelo ma fu anche l’inizio della
collaborazione con D’Alessio, Di Marcantonio e Berna
da cui nacque l’ipotesi civica
del 2009. Assessore alle
Il sindaco Antonio Terra
zia non viene da me ma dall’assessorato all’urbanistica
Caserta. E’ una cosa che non
accetto. Vorrei inoltre ricor-
dare che Chiusolo ha fatto
l’assessore alle finanze di
questo Comune nella giunta
D’Alessio grazie a me”. A
mettere benzina sul fuoco,
anche le dichiarazioni dell’ex
assessore agli affari generali
della giunta D’Alessio, Luigi
Bonadonna che definisce
addirittura conclusa l’esperienza civica perché ne è
venuta meno la forza propulsiva. Luigi Bonadonna, ex
presidente della Progetto
Ambiente e assessore agli
affari generali nella giunta
D’Alessio, non riuscì eletto
alle elezioni del 2013. Fu
l’artefice principale dei
numerosi regolamenti approvati a fine mandato della
scorsa amministrazione e
dell’aggiornamento dello statuto comunale. Il nuovo sindaco Antonio Terra nel 2013
decise di non rinnovargli la
guida dell’assessorato. Oggi
Bonadonna è fuori dal Consiglio comunale e anche dalla
giunta.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
direttore: Bruno Jorillo
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Così è stato denominato il progetto per richiedere 25mila euro di finanziamento
“28 MAGGIO 1944 - LIBERAZIONE DI APRILIA”
Nell’ambito del programma regionale: “Settant’Anni Dopo. La Memoria della Seconda Guerra Mondiale sul Territorio della Regione Lazio”
Poi spendono chiamando la manifestazione “Battaglia di Aprilia. Il 4 giugno Roma celebra la liberazione o la battaglia?
Liberazione dal Fascismo, termine indigesto ai componenti di destra della giunta Terra. Subìto da quelli che si definiscono di sinistra
di Riccardo Toffoli
Hanno parlato di “battaglia di
Aprilia” ma per ottenere i
fondi della Regione la chiamano “28 Maggio 1944 -Liberazione di Aprilia”. La cosa
curiosa dell’amministrazione
comunale che parla negli atti
ufficiali locali di “battaglia”
ma di “liberazione” negli atti
da inviare alla Regione. Con
deliberazione di Consiglio
comunale 3 del 31 gennaio
2013 veniva istituita la ricorrenza “28 maggio 1944: la
Battaglia di Aprilia”. La ricorrenza veniva istituita per ricordare il giorno in cui Aprilia
venne liberata dall’occupazione nazifascista. Il termine
“liberazione” però, venne
sostituito con il termine “battaglia”. E ci fu una discussione
anche accesa prima tra le associazioni combattentistiche e
d’arma in particolare L’Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia che di rinunciare alla
parola “liberazione” non se la
sentiva proprio e poi del grup-
po consiliare del Pd (Alfonso
Longobardi e Vincenzo Giovannini consiglieri) che si sono
astenuti. “Ribadisco il mio non
convincimento su questo titolo” disse Longobardi durante
la discussione della delibera in
Consiglio comunale. Ma la
maggioranza decise di non
ritardarne l’approvazione e
votò l’istituzione del ricordo
della “battaglia di Aprilia”. E
così in tutti i manifesti pubbli-
cati dal comune si parla della
battaglia di Aprilia, tanto che il
presidente dell’Anpi locale
Filippo Fasano ha espresso
pubblicamente delle perplessità. Ma se a livello locale succedeva questo, a livello regionale l’amministrazione Terra
pensava di sostituire la parola
“battaglia” con la parola “liberazione”. La delibera di giunta
129 dell’8 maggio scorso
riporta già il titolo “Progetto
“28 maggio 1944 – Liberazione di Aprilia”. Con la delibera
veniva preso atto della richiesta di finanziamento alla
Regione Lazio ed avvio iniziative. La regione aveva emanato un avviso pubblico aperto ai
comuni per un contributo ad
iniziative che ricordassero la memoria
della seconda guerra
mondiale sul territorio. Gli uffici comunali hanno elaborato
un progetto “Liberazione di Aprilia” che
è stato presentato il
18 aprile per il contributo regionale ad una
serie di iniziative dal
28 al 1 giugno. Si
legge in delibera: “la realizzazione di dette iniziative è finalizzata alla commemorazione
del 70° anniversario della
Liberazione di Aprilia nonché
alla creazione di momenti di
aggregazione e riflessione
volti a coinvolgere maggior-
mente le giovani generazioni
nella valorizzazione del territorio e consolidare tra esse l’identità storico-culturale locale”. Il costo totale del progetto
è di 30 mila euro di cui 5 mila
a carico del comune. Il soldi
serviranno a liquidare i costi
delle iniziative: rievocazione
dei materiali storici della II
guerra mondiale, la cerimonia
in piazza della stazione a
Campoleone con scoprimento
di una “targhetta”, antistorica e
ridicola, che andrebbe rimossa
quanto prima (Campoleone è
stata liberata il 29.5.1944
–fonte P.G.Sottoriva) e la cerimonia con le scuole in aula
consiliare. Alla luce di tutto
questo, il Consiglio comunale
di Aprilia potrebbe con tranquillità riprendere la delibera e
dare a Cesare quel che è di
Cesare: fu una Liberazione
dalle truppe nazifasciste, non
una semplice battaglia.
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Giugno 1984 - Nasce il Giornale del Lazio
30 anni d’informazione. Intervista al fondatore Ben Jorillo
di Riccardo Toffoli
Il Giornale del Lazio compie
30 anni. Trent’anni d’informazione locale al servizio dei
cittadini. Il Giornale del
Lazio nasce da una costola di
Radio Lazio Sud (prima emittente radiofonica apriliana e
una delle prime in Italia) che
ha iniziato a trasmettere a
di “Il Giornale del Lazio” e fu
trasformato in free press.
Negli anni 2000 avvennero le
prime ed importanti trasformazioni grafiche. Il Giornale
del Lazio Sud era in formato
A3, quindi tabloid. Nel 2001
Il Giornale del Lazio è diventato quindicinale di informazione locale, stampato parte a
colori e parte in bianco e nero.
nali sulla carta stampata, è
stata determinante per assicurarsi negli anni la credibilità
dell’opinione pubblica. Per
l’editore essere indipendenti
significa essere credibili,
“l’unico servizio che facciamo è rivolto ai cittadini e alla
qualità dell’informazione” ci
dice Bruno Jorillo. Nel 1984
era venduto in edicola al prez-
Il grande Edoardo De Filippo e Ben Jorillo
marzo del 1976. L’allora fondatore Ben Iorillo ebbe l’idea
di estendere la comunicazione
radiofonica alla carta stampata. Nel mese di giugno del
1984 usciva in edicola il
primo numero de “Il Giornale
del Lazio Sud”, prendendo in
prestito il nome dalla radio. Il
primo direttore era Angelo
Ruggieri che mantenne la
di inchieste, tratta
di tutti gli argomenti che riguardano la città,
dallo sport alla
musica,
dalla
politica al lavoro
e
all’impresa.
Offre ai lettori
rubriche specifiche quali
quella di psicologia della
dott.ssa Anna De Santis,
legale con l’avv. Margherita
Corneli, il dott. Giuseppe
Grech perfezionista in chirurgia orale. Sempre presente la
satira politica di Salvatore
Lonoce. Di approfondimento
storico le rubriche di Elisa
Bonacini, una finestra sul
mondo dell’Immigrazione
seguita da Sihem Zrelli . Ricche e dettagliate di cronaca,
politica, cultura e spettacoli
anche le pagine che riguardano i Comuni di Anzio, Nettuno, Cisterna, Pomezia ed
Ardea. Il Giornale del Lazio
si avvale di un team di collaboratori esperti. La redazione
è sempre presente in ogni
evento e manifestazione ed è
in prima linea per spronare le
istituzioni a risolvere i problemi dei cittadini. Tante le battaglie condotte da Il Giornale
del Lazio che non si è mai
piegato negli anni alle amministrazioni che si sono succedute al governo della città.
“Oltre ai nostri lettori assidui
lo” per la classe dirigente
locale nel far emergere i problemi e cercare di risolverli,
ruolo che spetta indubbiamente ad un team di giornalisti collaboratori (Veronica
Alessandrini, Nicola Gilardi, Noemi Reali, Luigi Cirillo, e di tanti che in questi anni
hanno contribuito a far crescere il giornale), in particolare del collega Gianfranco
Compagno il punto di riferimento della redazione di
Aprilia. Altri pilastri del giornale sono: Fosca Colli per la
pagina di Pomezia, Francesco De Angelis per Cisterna,
Consuelo Noviello per Anzio
e Nettuno, Luigi Centore per
Ardea, Lisa Bernardini per
la musica e lo spettacolo e
Dario Battisti per lo sport.
Responsabili marketing e
pubblicità
Piergiuseppe
Jorillo, Graziella Di Pietro,
Fausto Catozzi. Nell’ultimo
anno l’editore ha investito
anche sulle moderne forme di
comunicazione creando un
sito web notizie: “Il Giornale
di Aprilia” e una radio web
(RLS - Radio Lazio Sud) la
E’ proprio in questi anni che
l’editore Bruno Jorillo, subentrato nel 1996 al fratello
Ben nella guida del giornale,
ha investito sulla qualità della
carta tra le migliori utilizzate
nella stampa di giornali e sul
colore e una delle prime novità in assoluto a sbarcare sul
mondo del web. Oggi Il Giornale del Lazio è tutto a colori,
Ben Jorillo con Franco Califano
Ben Jorillo e Arnoldo Foaʼ
guida del giornale per due
anni, gli subentrò l’editore
Ben Jorillo secondo giornalista apriliano iscritto all’albo.
Fu il primo giornale ad essere
scritto con i caratteri del computer (Apple Macintosh il Mc
da poco in commercio). All’inizio il periodico usciva con
cadenza mensile ed era venduto in edicola. Poi divenne
quindicinale, assunse il nome
con la foliazione più ampia e
qualitativamente migliore
della media dei free press
locali. Dalla nascita, ossia dal
1984, Il Giornale del Lazio è
stato un organo di informazione indipendente, non legato ad alcun partito politico. La
volontà dell’editore di mantenersi indipendente dai partiti
politici senza godere neppure
dei contributi statali o regio-
zo di mille lire. Era stampato
in duemila copie, tutte risultavano vendute. Venivano effettuati abbonamenti postali,
anche di personaggi illustri
del tempo. Abbonato ad
esempio al Giornale del Lazio
Sud era l’ex presidente del
Consiglio dei Ministri Giulio
Andreotti.
IL GIORNALE DEL
LAZIO OGGI
Il Giornale del Lazio è ricco
in questi 30 anni, - continua
Bruno Jorillo - il ringraziamento speciale va agli sponsor che hanno creduto nel
progetto e hanno permesso a
Il Giornale del Lazio di uscire
stabilmente in questi 30 anni
e di farlo sicuramente anche
in futuro, mantenendolo libero ed indipendente da qualsiasi forma di intromissione
politica o istituzionale”.
Il quindicinale ha svolto il
delicato compito di “pungo-
radio che puoi ascoltare anche
dal tuo Smartphone/Tablet,
scaricando l’App. gratuita
Radio Lazio Sud su Google
Play.
LA FESTA IN PIAZZA
Per festeggiare i 30 anni di
fondazione, Il Giornale del
Lazio ha programmato per il
2014 un calendario ricco di
eventi. Ad aprirlo, il grande
concerto dei Pooh a Nettuno
(11 Agosto ), lo spettacolo
con i comici di Colorado,
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
Zelig e Made in Sud al teatro
Europa di Aprilia sabato 28
dicembre il tutto con una
grande partecipazione di pubblico. Chiuderà i festeggiamenti, uno spettacolo in programma per il 19 e il 20 luglio
prossimo in piazza Roma ad
Aprilia. Una grande festa
musicale con la partecipazione di importanti artisti e giornalisti italiani.
L’INTERVISTA AL
FONDATORE
“Nel 1984 è nato il personal
computer Mac della “Apple
Macintosh”. Io sono stato tra
i primissimi ad usare il Mac
per il giornale. E’ orgoglioso
non poco Ben Jorillo di quello che oggi è diventato il
“suo” Giornale del Lazio. Lo
abbiamo incontrato nella
redazione di via Fermi per
un’intervista storica di questi
trent’anni del quindicinale.
Persona attivissima, con un
grande intuito per lo spettacolo e per la musica, Ben Jorillo
proviene da una famiglia originaria del beneventano. Arriva ad Aprilia nella seconda
metà degli anni ’50 e inizia a
lavorare come tecnico presso
la fabbrica del bullonificio in
via Verdi. Capisce subito
però, che questo non è il suo
lavoro. “Ho avuto la fortuna –
ci racconta- di incontrare la
figlia dell’architetto Petrucci,
ossia uno dei progettisti della
città di Aprilia. La mia carriera inizia con lui, lavorando
alla Garbatella di Roma”. Da
qui parte la scalata nel mondo
dello spettacolo che lo porta
ad avere radio, discoteca,
negozi e incarichi manageriali. “Sono rimasto così per un
motivo semplice – confessa per avere successo e diventare “ricco e famoso” serve
almeno un 50% di cattiveria.
Non sono mai stato “cattivo”
e così non sono mai diventato
ricco. Come del resto non
sono mai andato d’accordo
con i soldi”. Eppure gli apriliani lo ricordano pieno di
vita, solare alla guida di una
raggiante Triumph Spider tra
le poche auto sportive che
giravano per il centro cittadino. “Ognuno ha possibilità di
diventare qualcuno, di fare
grandi cose. La mia storia lo
dimostra. Ero nato così, dal
bullonificio di via Verdi e
sono arrivato al mondo dello
spettacolo. Tutti possiamo
farcela”.
Nel 1976 inizia l’avventura
di Radio Lazio Sud. Anche
in questo caso fu una delle
prime emittenti locali?
“Direi proprio di sì. Avevamo
preso un trasmettitore e con
poca potenza all’epoca potevi
arrivare fino a Roma. Le radio
locali erano talmente poche
che ho dovuto sostenere inizialmente una causa civile
con Claudio Villa allora
patron di Radio Lazio a
Roma, proprio perché trasmettevamo fino a Roma, il
tutto poteva generare confusione tra gli ascoltatori vista
la similitudine delle due emitenti. La radio trasmetteva
anche talk show con collegamenti telefonici o in studio
con importanti politici di
livello nazionale. Informavamo la gente con obiettività,
facendo parlare esponenti di
spicco della politica nazionale
dall’Msi alla Dc”.
Perché ha sentito l’esigenza
di fondare anche un giornale? Del resto la radio era la
più importante a livello
locale.
“Quando le Brigate Rosse
colpirono a Sezze, mandarono un messaggio ai Carabinieri e alla radio perché volevano parlare con me per
comunicarmi il luogo dove
era nascosto il volantino di
pagina 9
mettere dei punti su molte
cose. E’ il capitolo della mia
vita che chiusi per lasciare
posto ai giovani, a mio fratello Bruno che mi accompagnava sempre e che più giovane
di me, aveva maggior grinta
nel fare le cose”.
Bruno Jorillo subentra alla
guida del giornale nel 1996,
mentre la radio venne venduta nel 1998. Perché avete
pensato di vendere questa
bellissima realtà?
“Le cose iniziavano ad essere
complesse. La liberalizzazione del settore aveva aperto
nuove realtà senza però,
intaccare la burocrazia che
era diventata opprimente e
Ben Jorillo intervista Alberto Moravia
Bruno Jorillo con Massimo Troisi
rivendicazione. Allora ho
capito l’importanza dell’informazione. E così pensai:
perché non creare una testata
giornalistica?
Nacque così “Il Giornale del
Lazio Sud”.
La sua storia è in parte la
storia di Aprilia.
“E’ vero. Ho un archivio fotografico incredibile che documenta la crescita di questa
città. Inaugurai la prima
discoteca: “Il Jokey Club”, la
prima boutique “La Mela”, la
prima rassegna teatrale e con
l’allora assessore Salvatore
Messere nacque prima dell’estate romana, “Aprilia Estate”
e tante altre manifestazioni.
Il mio vanto è quello di essere riuscito ad intervistare il
grande maestro Edoardo De
Filippo. Fu una sfida. Il maestro “odiava” i giornalisti.
Conoscevo una persona a lui
cara che mi disse: dopo il teatro aspettalo lì, non dirgli che
sei giornalista ma inizia a
farlo parlare. Così ho fatto.
Ancora oggi ne sono orgoglioso”.
Ad un certo punto però, lei
decide di abbandonare
tutto. Perché?
“Cominciamo col dire che la
vita che facevo non era semplice. Ero sempre fuori casa.
La morte di mia figlia Pamela
mi ha convinto che dovessi
zione. Il Giornale del Lazio è
un orgoglio per Aprilia e per
tutti”.
Oggi la crisi della carta
stampata ha decretato la
morte di moltissimi quotidiani, specialmente quelli
locali. Secondo lei, la carta
stampata tenderà ad estinguersi o vincerà la sfida di
computer ed internet?
“Guardi i quotidiani nazionali
di oggi per vendere e prendere più pubblicità, si danno ai
sondaggi e al gossip. Questa
non è informazione. Credo
che la carta stampata non tramonterà del tutto. Rimarranno a stampa solo i i quotidiani e settimanali con approfondimento. Chiedo da anni l’abolizione del finanziamento
pubblico ai giornali. E’ questo
che danneggia la crescita dell’informazione libera. Noi ci
troviamo informazioni di
parte che non fanno bene
all’opinione pubblica. Il
finanziamento
dovrebbe
rimanere per i giornali appena
Bruno Jorillo con Carlo Verdone
snervante”.
Lei ora non dirige più questo quindicinale. Ecco con
l’occhio dell’esterno, come
lo giudica?
“Un giornale che resiste trent’anni con la sola pubblicità,
significa che ha maturato una
certa credibilità. Se posso
dare un voto è 8 meno meno”.
Perché 8? E soprattutto
perché addirittura due
“meno”?
“Per incentivarlo a fare di più.
Credo che un giornale debba
trovare il giusto equilibrio tra
cultura, solidarietà e informa-
fondati, per dare un supporto
economico alle realtà pronte
ad inserirsi nel mercato poi se
ce la fai bene, altrimenti chiudi. Ma soprattutto ci vogliono
finanziamenti ai giornali che
parlano di cultura. Questa
dovrebbe tornare nelle prime
pagine di un giornale”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 10
19 Giugno - 3 Luglio 2014
Il Patron di Esselunga, 89 anni, racconta la “Lotta Continua” alla potente cooperativa “rossa”
ANCHE AD APRILIA CAPROTTI (DAVIDE) LANCIA LA SFIDA AL GOLIA - COOP
Il libro “Falce e Carrello”, stampato nel 2007 ed editato da Marsilio Editori
L’avevamo conosciuto il primo aprile in occasione della presentazione alla stampa del superstore, un uomo dinamico, imprenditore
brianzolo, che non pensa minimamente di andare in pensione
di Ilaria Belli
A distanza di due mesi dall’apertura del nuovo grande superstore
di Aprilia, torniamo a parlare di
Bernardo Caprotti, fondatore del
supermarket Esselunga. Riflettori questa volta spostati sul suo
libro, Falce e Carrello, stampato
nel 2007 ed editato da Marsilio
Editori, dove l’autore denuncia
una politica che attraverso il
“braccio armato” delle cooperative della Lega è riuscita a mettere le mani nei carrelli degli italiani. Ha portato alla luce insane
alleanze, fatte di accordi sotto
banco e monopoli nascosti, che
tutt’oggi continuano a pesare
sulla spesa di tutti i cittadini.
Nella prefazione, a cura del professor Alvi, viene spiegato in
maniera chiara ed accessibile a
tutti come l’onesta concorrenza
serva a ridurre i prezzi di consumo, e di come invece i monopoli tendano a far evitare che ciò
accada. Bernardo Caprotti nasce
a Milano il 7 ottobre del 1925,
dopo la maturità classica si laurea in legge all’università Statale di Milano. Trascorre un anno
in America lavorando prima
come operaio e poi alla borsa di
New York. All’inizio degli anni
60 la sua famiglia acquista da
Rockefeller il 51% della Supermarkets e nel 1965 a soli 40 anni
Bernardo Caprotti ne diventa
direttore. Verso la fine degli anni
60 l’azienda dato il marchio con
la “S” allungata viene chiamata
dai clienti “il supermarket con la
S lunga” e da li la nascita di
Esselunga, il superstore che
sarebbe stato destinato a rimanere sula cresta dell’onda ,fino a
vantare 146 supermarket in tutta
Italia. Due soli mesi fa l’apertura ad Aprilia, che come avevamo
già intitolato segnalerà un avamposto alla conquista di Roma.
Nel suo libro Bernardo Caprotti
racconta quanto sia spietato il
mondo dell’economia. La sua
catena fu anche messa sotto
accusa dalla Coop, che sostenne
che per diventare la catena distributiva con i prezzi più bassi
d’Italia, abbia usato tramite la
centrale acquisti ESD informazioni su contratti tra Coop ed
alcuni fornitori,. Una concorrenza questa tra le due aziende, che
va avanti da anni, ma che secondo un’ indagine di Altro consumo, ha determinato a Pisa e
Firenze, un abbassamento di
prezzi pari al 20% rispetto alla
media nazionale, avvalorando la
tesi da sempre sostenuta da
Caprotti che da una maggiore
concorrenza ne derivano prezzi
più bassi. Racconta i contrasti
delle cosiddette Coop rosse,
documentando le scorrettezze
messe in atto dalle cooperative
che gestiscono i supermercati
Coop, in particolare quelle emiliano-romagnole, al fine di
impedire l’espansione di un concorrente scomodo. Il fondatore
di Esselunga oggi può dirsi l’ultimo imprenditore operoso della
generazione dell’antiguerra che
cambiarono l’Italia.
Tutto questo lo si può comprendere all’interno del libro Falce e
Carrello, disponibile in tutte le
librerie e nei punti vendita Esselunga. Il ricavato è donato alla
clinica pediatrica G e D De Marchi di Milano. Pur se editato nel
2007 ci sembrava doveroso far
conoscere a tutti gli apriliani
questo libro, anche per poter
meglio comprendere la politica
del supermarket Esselunga che
da poco ha aperto i battenti in
via del Commercio.
Foto di Gianfranco Compagno
(altre fornite ufficio stampa
Esselunga)
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
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Si è tenuta Sala delle Armi di Palazzo Sforza-Cesarini a Genzano, dall’8 maggio all’8 giugno
FINISSAGE PER LA MOSTRA “LA CODA DELL’OCCHIO”
Al convegno di chiusura sabato 7 giugno era presente l’artista Valero Palmieri e la curatrice professoressa Daniela De Angelis
La mostra? uno spettacolo nello spettacolo, la location e la meravigliosa vista sul lago di Nemi
di Nicola Gilardi
Sabato 7 giugno 2014 alle 16,00,
nella Sala delle Armi di Palazzo
Sforza-Cesarini a Genzano si è
tenuto un incontro con il professor
Valerio Palmieri a chiusura della
sua mostra, apertasi l’8 maggio
scorso. In questa occasione l’artista ha parlato delle sue opere con
il pubblico con un confronto diret-
to che lo ha visto offrire un parere
diretto e una visione personale
delle opere presentate. La splendida location, che offriva ai visitatori un magnifico panorama sul lago
di Nemi, ha offerto, accanto alle
opere già note eseguite con gli
acrilici, una serie di acquarelli
divisi per aree tematiche che lo
stesso artefice ha voluto denominare con le diciture “Alberi”,
“Isole e vulcani”, “Fiori”, “Paesaggi”. Curatrice della mostra è
stata la professoressa Daniela De
Angelis, che ha spiegato le ragioni
dell’organizzazione di questo
evento: «È abitudine generalizzata
quella di organizzare un finissage.
Cioè si creano due eventi, uno
all’inizio della mostra e uno alla
fine. Questa consuetudine è nata di
recente nelle mostre private. Per
questa mostra di Valerio Palmieri,
insieme all’assessore della Cultura
del comune di Genzano Virginio
Melaranci e Cecilia Conti della
fondazione Terre Latine abbiamo
pensato ad un incontro con l’artista. Questo tipo di evento nasce tra
il 1968-1969, dopo il famoso convegno di Verrucchio, quando si
scontrarono due generazione di
storici e critici d’arte». La grande
particolarità della mostra è la
nuova tecnica dell’artista. Noto
per i paesaggi realizzati con il
colore acrilico, la mostra “La coda
dell’occhio” ha portato di fronte al
pubblico le opere realizzate con
l’acquarello. Il tema dell’arte,
inoltre, è stato messo insieme ad
un discorso più generale in un
momento di confronto che ha
coinvolto anche temi come le
vicende dell’arte contemporanea e
le sue relazioni con letteratura,
cinema e architettura. Valerio Palmieri è un architetto, ma nel suo
bagaglio personale ha gi alcune
mostre molto importanti. L’ultima,
intitolata “Taccuini di Vittorio Palmieri” si è svolta il 14 novembre
del 2014 con una inusuale particolarità. Invece delle tele, l’artista ha
utilizzato come supporto delle
agendine, dei veri e propri taccuini che racchiudevano le opere.
Foto archivio G.Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 12
19 Giugno - 3 Luglio 2014
Roma - Rolling Stones, pronte misure straordinarie:
impiego massiccio di agenti e metro fino a tarda notte
A quasi 10 giorni dal concertone
dei Rolling Stones, Roma mette
a punto gli ultimi preparativi. Il
16 Giugno è svolta la seconda
conferenza dei servizi. A quanto
si apprende tutta l'area sarà posta
sotto stretta sorveglianza. È pre-
riunione "collettiva" dei tecnici
di oggi, seguiranno altri incontri
tematici che potranno variare lo
schema organizzativo.
Una zona protetta "larga" attorno al Circo Massimo: un quadrilatero delimitato da piazza Alba-
oppure presidiato per essere reso
accessibile il 22 di giugno solo a
residenti e a possessori di
biglietto.
Sabato 21 invece si pianifica di
chiudere tutte le vie di accesso
diretto al Circo Massimo, per
Circo Massimo dove si svolgerà lʼevento
vista, ad esempio, una presenza
«massiccia» di agenti (con servizi di polizia stradale e amministrativa) sin dal 20 giugno. Alla
nia, Terme di Caracalla altezza
piazza Numa Pompilio, lungotevere e piazza del Colosseo, che
potrebbe essere transennato
impedire a chi non avesse titolo
di entrare e magari accamparsi
in vista del grande show. I residenti ovviamente sono esclusi
dalle limitazioni. Per ora resta
confermato che via Cerchi sarà
chiusa dal 20 giugno, per consentire l'arrivo e il parcheggio
dei mezzi della produzione. Lo
stesso giorno potrebbero venir
chiuse anche le singole carreggiate di altre vie che circondano
il Circo Massimo.
Il 22 giugno, in occasione del
concerto, sono previste corse
lunghe per la metropolitana. La
conferenza dei servizi ha stabilito che la linea B, di passaggio
per il Circo Massimo, domenica
sarà attiva due ore in più del normale, fino all'1.30 di notte per
permettere agli spettatori di far
rientro nelle loro abitazioni o
alberghi.
La fermata Circo Massimo sarà
tenuta aperta regolarmente per
l'afflusso ma non per il deflusso:
alla fine del concerto ci si dovrà
recare alle fermate più vicine. Si
stima la presenza nell'area di
circa 65.000 spettatori.
Per il giorno del concerto
dovrebbero essere potenziati
anche i collegamenti bus verso
l'area del concerto, disposti spostamenti di capolinea e deviazioni. Il 22, per sopperire alle
numerose chiusure delle strade
attorno al Circo Massimo, verrà
invece consentito il passaggio di
bus, taxi e Ncc su via dei Fori
Imperiali che ormai di consueto
la domenica è totalmente pedonale.
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
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Primo anno di Partenariato Multilaterale Comenius promosso dall’Istituto Rosselli
“TRADITIONAL JOBS AND ACQUIRING SKILLS FOR NEW JOBS”
Hanno partecipato 6 scuole: Bulgaria (Kochan), Grecia (Tripoli), Francia (Ruelle Sur Touvre), Polonia (Lezno) Romania (Constanta) e Turchia (Nazilli)
di Noemi Reali
L’immagine di un’Europa unita
è alla base del progetto biennale
del Primo anno di Partenariato
Multilaterale Comenius - “Traditional jobs and acquiring skills
for new jobs” (2013-2015) relativo al Programma LLP- Agenzia Erasmus + Indire – FirenzeItalia promosso presso l’Istituto
di Istruzione Superiore ”C. e N.
Rosselli” di Aprilia. Venerdì 6
giugno ha avuto luogo un incontro informativo sulle attività del
progetto biennale al quale partecipano 6 scuole partner: Bulgaria (Kochan), Grecia (Tripoli),
Francia (Ruelle Sur Touvre),
Polonia (Lezno) Romania (Constanza) e Turchia (Nazilli). Il
progetto è stato finanziato con i
fondi dell’Unione Europea e non
solo prevede la realizzazione di
una serie di attività in accordo
con le scuole partner, ma anche
la presentazione dei materiali
prodotti durante gli incontri
periodici che hanno avuto e
avranno luogo nelle città delle
scuole partner. In particolare le
attività di quest’anno hanno
riguardato le mobilità in Bulgaria (Kochan), Grecia (Tripoli),
Romania (Constanta) e Turchia
(Nazilli). Agli incontri hanno
partecipato gli insegnanti coinvolti nel progetto e alcuni studenti del gruppo “Comenius”
che hanno preso parte alle iniziative realizzate. Il 6 giugno
sono stati anche presenti i genitori degli alunni che hanno già
partecipato alle mobilità di quest’anno, alcuni genitori del
gruppo di studenti che prenderanno parte alle prossimi mobili-
tà del secondo anno di progetto(2014-2015) in Polonia, a
novembre prossimo, ed in Francia, ad aprile 2015. Sarà sempre nel 2015, precisamente a
febbraio, che l’Istituto “Rosselli” ospiterà tutte le delegazioni
composte da presidi, docenti e
grammi. Successivamente vi è
l’intervento dei ragazzi coinvolti
nelle varie mobilità. In particolare le alunne, Corina L. e Giulia
A., studentesse delle classi terze
del gruppo “studenti Comenius”
del Rosselli hanno condotto
con professionalità e consapevo-
Gruppo Comenius, Efeso, Turchia
Gruppo Comenius, Constanza, Romania
alunni provenienti da tutti paesi
partner coinvolti; per un numero
considerevole di circa 70 partecipanti. Un’occasione unica per
la città di Aprilia che permetterà
in questo modo ai suoi cittadini
di familiarizzare con l’idea di
un’Europa viva e concreta. Per
questo tutte le autorità saranno
invitate a prenderne parte e a
condividere con l’Istituto coordinatore, “C. e N. Rosselli”,
l’incontro di accoglienza e di
scambio. É la professoressa Ada
Seguino, coordinatrice del progetto, ad introdurre i punti fondamentali sull’ideazione della
tematica e l’importanza dei pro-
lezza la presentazione di tutte le
mobilità che hanno avuto luogo
quest’anno, rispettivamente a
Kochan (Bulgaria),Tripoli (Grecia), Constanta (Romania) e
Nazilli (Turchia). Durante la
presentazione dell’evento sono
stati invitati tutti i docenti e gli
studenti presenti all’evento, e
coinvolti nelle varie mobilità, a
parlare dell’esperienza di mobilità nei vari paesi partner. Nel
dettaglio i partecipanti presenti
che hanno dato un contributo
significativo all’evento sono
stati, le prof.sse B. Leonessi, A.
Seguino e A. Serpa, i proff. R.
Creo, C. Viccione e R. Visen-
Incontro Informativo Comenius
tin, e gli studenti delle classi
terze del “Rosselli”, Domenico
M., Davide C., Giuseppe Di G. e
Federico P.. Alla fine dell’evento ai ragazzi è stata posta la
seguente domanda:“Cosa significa per te Europa dopo questa
esperienza di incontro con culture e realtà divere?” “Condivisione”, “radici comuni”, “solidarietà”, “accoglienza”sono le risposte che sono state date. L’espe-
rienza che fornisce il progetto
permette di cogliere l’Europa
come qualcosa che esiste effettivamente, composta da noi tutti;
quali cittadini europei. Risulta
importante in qualità di cittadini
conoscere quali sono i nostri
diritti e doveri; perché non si
deve concepire più l’Europa
come solo “economia”. Bisogna
colmare quel vuoto culturale,
storico e politico.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
Una grande festa sabato 14 giugno 2014, presso l’auditorium, dopo l’ultimo collegio dei docenti dell’anno scolastico
“ROSSELLI 2004 - 2014 - INSIEME”
“ATTIVITÀ, PROGETTI, INIZIATIVE E PARTECIPAZIONI”
Ripercorsi dieci anni di attività nella sede dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo e Nello Rosselli” di via Carroceto
Festeggiato il dirigente scolastico “Preside” Giovanni Battista Galassi, che sabato 30 agosto alle ore 18.00 andrà in pensione
di Consuelo Noviello
L’Auditorium del Rosselli,
sabato 14.6.2014 ha visto la
celebrazione dei dieci anni dell’Istituto Rosselli, nella sede di
Via Carroceto e dei dieci anni
di lavoro del dirigente scolastico, il professor Giovanni Battista Galassi, prossimo alla pensione. Un evento che ha registrato la partecipazione di
docenti, alunni, genitori, rappresentanti del consiglio d’istituto, personale Ata, collaboratori e rappresentanti istituzio-
nali e del settore lavorativo. Il
coro della scuola ha aperto la
cerimonia, coinvolgendo i presenti. La professoressa Aurora
Scopelliti rivolgendosi all’operato del dirigente scolastico
ha detto: “ Abnegazione, dedizione e tenacia. Il dirigente
scolastico è stato un punto di
riferimento, ci ha spronati in
questi anni ad operare per il
meglio nell’interesse della col-
lettività”. Il dirigente scolastico, profondamente commosso:
“ Il mio atteggiamento informale non è in contrasto con
l’essere coerente, la mia
coerenza mi ha portato a volte
allo scontro in alcune situazioni. Dieci anni della mia presidenza, dieci anni che abbiamo
questa sede. Abbiamo lavorato
bene per gli studenti, il territorio, la Città, la scuola in genere. La scuola operativa e fun-
zionante, non è merito del dirigente scolastico ma è il risultato di una scuola unita negli
obiettivi ed intenti. Da solo
nessuno fa niente, si possono
non condividere le modalità di
attuazione ma l’importante è
condividere gli obiettivi, i
fini”. Nel corso della mattinata
è stata presentata la crescita e
sviluppo dell’istituto nel corso
di questo decennio. In particolare gli alunni sono passati da
887 a 1332, il personale
docente da 111 a 187. Nel
2009 è stata inaugurata l’Aula
Magna, nel 2011 la palestra, i
laboratori di fisica, chimica,
informatica, autocad e di competenza dei vari indirizzi di
studio, all’IPIA è stata realizzata l’officina. Fra i progetti,
importante è l’Alternanza
scuola-lavoro, che permette
agli studenti di affacciarsi al
mondo del lavoro, in modo
consapevole, un’esperienza
formativa importante. Basti
pensare che all’inizio erano 80
gli studenti partecipanti al progetto, ora sono arrivati a 671
ragazzi facenti parte di 36 classi diverse per indirizzo di studio. Le aziende che hanno aderito al progetto, credendo nell’importanza dell’alternanza
scuola – lavoro, ad oggi sono
214 e si trovano ad Aprilia,
Ardea, Nettuno, Anzio, Pomezia. Da ricordare nei progetti
che si sono sviluppati positivamente nel tempo, il Gruppo
teatrale, L’AllenaMente, i
gruppi sportivi, l’Intercultura,
Comenius che vede oggi il
Rosselli come scuola organizzatrice,
The
Scientific
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
Research Game Projet, il gruppo di volontariato che ha raccolto i fondi per realizzare una
scuola in Congo. Importante
anche la partecipazione degli
studenti del Rosselli ed eventi
e mostre. Il coro della scuola
che negli anni è divenuto un
elemento importante anche
fuori dall’Istituto in occasioni
di eventi e ricorrenze. Terminato il momento di riflessione
e valutazione dei dieci anni del
Rosselli, alcuni dei presenti
sono intervenuti per rivolgere
parole di apprezzamento e
stima nei riguardi del dirigente
scolastico. Due studenti hanno
omaggiato il dirigente con dei
fiori ed un pacchetto di caramelle. Un’azione che ha fatto
sorridere i presenti ma che ha
un significato ben preciso, il
dirigente Galassi nelle riunioni
dei docenti, nei consigli di
classe e nel suo ufficio ha
sempre delle caramelle o cioccolatini a seconda della sta-
gione, ed i ragazzi lo hanno
voluto ricordare con molto
affetto, Sibu Flori Robert in
particolare ha detto: “ Ci ha
dimostrato l’amore per il suo
lavoro”, ringraziandolo a
nome degli studenti per il suo
operato. Il professor Pezzella
referente del coordinamento
insegnanti di sostegno ha
detto: “Impegno, dedizione, ha
fatto del suo lavoro la sua vita,
sempre presente. Una persona
mai banale, mai scontata, sicu-
ra di sé, lontano dalle luci della
ribalta...Al Rosselli ci sentiamo in un ambiente protetto”.
Parole di forte apprezzamento
scritte dalla professoressa
Leone. Originale e divertente,
l’intervento del professor
Visentin che nel consegnare un
pacco al Galassi, ha posto
alcune domande per accertarsi
che fosse il giusto destinatario.
Nel pacco c’era il premio, un
Oscar alla carriera. Il dirigente
Galassi, emozionato e divertito
ha puntualizzato che il suo
ruolo, l’autorità che non è
sinonimo di potere, in alcune
situazioni ha dovuto prendere
decisioni importanti ma alla
base c’è stata sempre collaborazione, impegno e rispetto
della collettività, di coloro che
operano nella scuola. In molte
situazioni ha dovuto battersi
per ottenere miglioramenti
nella scuola, riferendosi ha
necessità strutturali. Presente
all’evento Elisa Bonacini che
ha rivolto parole di stima ed
apprezzamento al professor
Galassi, precisando che grazie
alla sua disponibilità si è potuta realizzare l’esposizione permanente nell’Aula Magna del
progetto “Aprilia in guerra: la
battaglia di Aprilia, curata dall’associazione Un ricordo per
la Pace. Anche i ragazzi della
Cooperativa Rosselli hanno
ringraziato il dirigente per aver
creduto nel progetto di coope-
pagina 15
rativa, dove studenti del Rosselli, terminati gli studi hanno
trovato un impegno lavorativo.
Il presidente Virgili ha conferito il ruolo di presidente onora-
che non ci sono più. Parole di
apprezzamento all’operato dei
docenti e di tutti coloro che
lavorano nella scuola, senza
escludere alcuno. Ha ringraziato i professori: Creo, da lui
definito l’anima nascosta della
scuola, Scopelliti e Cantarelli,
Soro, Mercuri dell’IPIA “Enrico Mattei”, e molti altri che in
questi dieci anni lo hanno supportato e coadiuvato nella
gestione della scuola. L’evento
ha avuto la giusta chiusura con
il coro della scuola diretto dal
maestro Deiana, “Oh Happy
Day”, nota canzone gospel
incisa dagli Edwin Hawkins
Singer, un inno alla vita, alla
rinascita. Ed è proprio questo
l’augurio che rivolge il Coro al
dirigente Galassi, che sia un
giorno felice di un periodo che
Ultimo collegio dei docenti anno 2013-2014
rio della Cooperativa Rosselli
al professor Galassi. Il dirigente scolastico ha ringraziato i
presenti, i collaboratori, coloro
termina ma che sia l’inizio di
una nuova fase della vita.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
Mostra organizzata dall’Università di Amsterdam, in collaborazione con il MIBAC
“SATRICUM. SCAVI E REPERTI ARCHEOLOGICI”
La mostra è ubicata presso la sede dell’istituendo Museo della Vecchia fonderia di Le Ferriere
Gli orari di visita sono i seguenti: martedì - mercoledì – venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00.
La mostra rimarrà aperta fino all’11 gennaio 2015
di Riccardo Toffoli
Il lavoro di tanti anni potrà
essere fruito dal pubblico.
Finalmente Satricum, oggi Le
Ferriere, avrà un museo. Mercoledì 11 giugno è stata inau-
gurata dal sindaco di Latina
Giovanni Di Giorgi la mostra
“Satricum. Scavi e reperti
archeologici” a cura dell’università di Amsterdam, in collaborazione con il Ministero dei
beni culturali e la Soprintendenza archeologica del Lazio.
Il posto è significativo: la vecchia cartiera simbolo storico
del borgo e ristrutturata con i
fondi europei del 2000. Dopo
la visita dedicata alla stampa
lunedì 9 giugno, l’inaugurazione ufficiale è avvenuta mercoledì 11, in un pomeriggio torrido. La cavea di fronte al museo
era gremita in ogni ordine di
posto, senza dubbio è stato un
grande evento. Erano circa le
17.00 quando la dottoressa
Laura Ebanista, direttore
scientifico
dell’istituendo
Museo, ha dato il benvenuto ai
presenti, per lasciare immediatamente la parola al sindaco di
Latina Giovanni Di Giorgi. A
seguire sono intervenuti il dottor Luigi Malnati, direttore
generale per le antichità; la
dottoressa Elena Calandra,
Soprintendente per i Beni
archeologici del Lazio; il dottor Wim Rullens, rappresentante per l’ambasciata olandese; il professor Frank van Vree,
decano della facoltà di scienze
umane dell’università di
Amsterdam, ha concluso professoressa Marijke Gnade,
Curatore della mostra e direttore scientifico degli scavi.
“L’apertura al pubblico del sito
di Satricum, dopo i lavori di
ristrutturazione ed adeguamento da parte del Comune di
Latina,
rappresenta
un
momento storico, atteso da
tantissimi anni dalla città, in
attesa del definitivo riconoscimento da parte del Ministero
dell’istituendo museo di Satricum – afferma il sindaco Di
Giorgi – Siamo orgogliosi di
questo avvenimento che ci
consente di perseguire il nostro
obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e archeologico
della nostra città, ricca di tradizione e di cultura. Accanto alla
città nuova, infatti, il nostro
territorio presenta tracce e
testimonianze di insediamenti
pre-romani in un’area, quella
di Satricum, che deve diventare un importante attrattore turistico inserito in un contesto
ricco di altri elementi culturali
e paesaggistici di notevole
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
reperti, fra cui molti inediti
provenienti dai recenti scavi
della città e mai esposti prima,
come ad esempio il vaso con
dedica alla dea Mater Matuta
oltre ad una raccolta di oggetti
provenienti dal laghetto di
Monsignore (Campoverde)
non lontano dall’antica Satricum e da sequestri locali. La
mostra è stata realizzata con i
contributi finanziari del Comune di Latina, della Soprintendenza per i Beni Archeologici,
dell’Università di Amsterdam,
dell’Università di Groningen,
dell’Istituto Reale Neerlandese
di Roma, del Allard Pierson
Museum Amsterdam, del
Nieuwe Kerk Amsterdam, del
PD Lighting Houten, dell’azienda agricola Casale del
Giglio,
dell’Associazione
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Vereniging Vrienden van Satricum e con aiuto delle associazioni locali “Acropoli Satricana”e “Ecomuseo dell’agropontino - nuova Mater Matuta”
Onlus.
Info
mostra:
0773/458415 martedì, mercoledì, venerdì mattina.
Foto di Gianfranco Compgno
L’INTERVISTA ALLA PROFESSORESSA GNADE
rilievo”.
La professoressa
Marijke Gnade dell’università
di Amsterdam è il direttore
scientifico degli scavi su Satricum e anche la curatrice della
mostra stessa mentre la dottoressa Laura Ebanista del
Comune di Latina è il direttore
scientifico del museo di Satricum. La mostra durerà fino
all’11 gennaio 2015 salvo poi
istituire un museo permanente.
Presenta un’ampia raccolta di
materiali provenienti dagli
scavi archeologici degli ultimi
36 anni intrapresi da diverse
Università olandesi nel sito di
Satricum, celebre nell’antichità per il santuario della dea
dell’aurora, Mater Matuta. Gli
oggetti esposti offrono testimonianze dell’insediamento,
dagli albori del IX secolo a.C
all’età romana, coprendo un
lasso cronologico di quasi un
millennio. In mostra circa 750
Professoressa, dopo più di 30 anni finalmente si corona un sogno.
“Sì. Non parlerei proprio di sogno. Credo che chi scava abbia l’obbligo di pubblicare scientificamente il suo lavoro e dall’altra parte spiegarlo a tutti per renderlo accessibile”.
Perché proprio l’edificio della cartiera per questa mostra?
“L’edificio ha una storia sua. E’ una fonderia che è importantissimo e poi la vecchia cartiera che
ha dato lavoro a molti. Sembrava l’unico posto giusto per fare un museo industriale in cui si integri la storia moderna con quella antica. Con fondi europei era stata oggetto di ristrutturazione.
L’idea era quella di realizzare un parco archeologico tra il tempio di Mater Matuta e un centro
di documentazione. Noi abbiamo voluto cambiarlo in un museo”.
Parliamo della mostra. Cosa viene esposto?
“La mostra ripercorre 36 anni di lavoro. Il comune di Latina ha investito molto. L’edificio era
stato ristrutturato con i fondi europei del 2000. Nel 2007 abbiamo preso l’idea di fare una mostra.
Ma ancora c’erano dei problemi burocratici e non ci è stato dato il permesso. Sette anni dopo
abbiamo potuto realizzare questo museo. Il museo è diviso su livelli. Il piano terra è l’età del
ferro. Poi si sale all’età arcaica VI a.C. e poi si sale di nuovo nell’età post-arcaica, volsca-romana. Nell’entrata abbiamo messo la storia della vecchia fonderia. Nel museo saranno esposti i
reperti più belli ritrovati qui”.
Ogni estate viene a proseguire gli scavi di Satricum. Sarà così anche quest’anno?
“Quest’anno gli scavi non ci saranno. Sono stanca. I ragazzi dell’università verranno comunque
qui, ma a studiare i reperti. Ho preso un anno sabatico ma alla fine ho lavorato sulla mostra”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Sabato 14 giugno, hanno aderito 17 punti vendita della città
APRILIA - I GRANDI RISULTATI DELLA COLLETTA STRAORDINARIA
Aldilà di ogni aspettativa, ben 13.974 chili di alimenti raccolti
La grande partecipazione di enti e associazioni del territorio
di Luigi Cirillo
Olio, omogeneizzati, prodotti
per l’infanzia, tonno e carne in
scatola, pelati e legumi sono i
generi alimentari raccolti
all’ingresso di quasi tutti i
supermercati di Aprilia dai
circa 300 volontari appartenenti a 26 diverse organizzazioni di volontariato del nostro
territorio nella giornata di
sabato 14 giugno in cui è stata
indetta dal Banco Alimentare,
anche a livello nazionale, la
colletta alimentare straordinaria alla quale la Città non si è
sentita proprio di non dare il
suo lauto contributo... nonostante i difficili tempi. Ed è
proprio per questi difficili
tempi di crisi che i diversi scatoloni contenenti le scorte alimentari, convenuti presso i
locali dell’ex stabilimento dell’Acqua Claudia diventata
quartier generale del Banco
Alimentare di Aprilia, andranno ad essere ridistribuiti a più
di seimila persone in stato di
bisogno, grazie sempre all’aiuto di 26 associazioni umanitarie e religiose radicate sul territorio. Già lo scorso anno, nella
colletta di novembre, nella
nostra città sono stati raccolti
più di 16 quintali di viveri. Un
gesto di gratuità che ridoni
fiducia e dignità a chi è più in
difficoltà, ma anche un orgo-
glio e un valore dell’anima per
chi decide di donare e donarsi
senza alcun secondo fine.
Un’edizione
straordinaria
della popolare “Giornata
Nazionale della Colletta Alimentare” si rende necessaria
per far fronte all’emergenza
alimentare che affligge il
nostro Paese: sono oltre 4
milioni le persone in Italia che
vivono grazie a pacchi alimentari o pasti gratuiti presso le
mense, di questi oltre 400 mila
sono bambini che hanno meno
magazzini della Rete Banco
Alimentare diminuisce la disponibilità di cibo. A breve
anche il nostro governo
dovrebbe dare il via all’attuazione del Fondo Nazionale che
andrà ad unirsi al nuovo Fondo
di aiuti agli indigenti finanziato dall’Unione Europea. Ma
l’emergenza è ora! Nella serata di sabato abbiamo incontrato alla ex Claudia Salvo Saraniti responsabile del Banco
Alimentare del Lazio zona
Ardea-Aprilia che, mentre i
di 5 anni. 2 milioni di persone
povere nei prossimi 4 mesi
rischiano di non avere sufficienti aiuti alimentari. Infatti
mentre le richieste di aiuto
sono in continuo aumento, nei
pacchi raccolti durante tutta la
giornata giungevano ai locali,
ci ha voluto fare un bilancio
positivo dell’iniziativa con più
di 10mila chili di alimentari
raccolti oltre ogni aspettativa.
All’indomani della raccolta,
visti i risultati, Saraniti ha
voluto esprimere il suo personale grazie a tutti coloro che
hanno collaborato. L’entusiasmo della raccolta è stato
accompagnato dalla collaborazione e la solidarietà che si è
creata con quelle associazioni
di diverso credo religioso,
come la chiesa ortodossa di
Campo di Carne, di via del
Genio Civile, che per la prima
volta ha partecipato all’iniziativa. In settimana i generi alimentari raccolti e inscatolati
per tipologia verranno distribuite agli enti/associazioni che
operano sul territorio in aiuto
ai più bisognosi. Grande cuore
e sensibilità delle persone in
questo territorio hanno fatto si
che i risultati andassero oltre
ogni aspettativa, ben 13.974
chili di alimenti raccolti, quasi
il doppio della raccolta straordinaria di giugno dello scorso
anno.
Foto di Gianfranco Compagno
Le associazioni che hanno dato il loro contributo alla
colletta straordinaria ad Aprilia
www.radiolaziosud.it
direttore Bruno Jorillo
AGPHA – Raggio di Sole; ALFA; Ass.Nazionale Carabinieri;Azione Cattolica; Caritas s.Pietro in Formis ( Campoverde); Caritas di SS. Spirito Santo; Caritas di Ann.B.V.Maria (Campo
di Carne); Caritas di S.Giovanni Battista (Campoleone); Caritas di S.Michele Arcangelo; Caritas S.Pietro Apostolo- Ardea; Caritas di S.Pietro e Paolo; Caritas Fossignano; Caritas La Risurrezione (Montarelli); Caritas S.Giuseppe (Casalazzara); Caritas S.Maria Madre della Chiesa;
Caritas S. Natività di Maria Ss.ma (Vallelata); Centro di Solidarietà “San Benedetto”; Sede
Arcivescovile Chiesa Ortodossa “S.Antonio Abate” Aprilia; Comunione e Liberazione; Comitato di Quartiere Fossignano ApriliaCroce Rossa Italiana; Istituto per la famiglia; Istituto Suore
Trinitarie; La Palma del Sud; Laeta Corda e le associazioni di Ardea: associazione Operatori
Sociali Cristiani Onlus e Caritas San Pietro Apostolo di Ardea.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Prenderà il via domenica 22 giugno alle ore 18 in piazza Sant’Oliva
CORI, CAROSELLO STORICO DEI RIONI
I cavalieri di Porta Signina, Romana e Ninfina si contenderanno l’ambìto drappo
Palii, realizzati quest’anno dagli artisti Stefania Ciranna di Latina e Andrea Tudini di Cisterna
Degustazione dei famosi vini coresi saranno offerti dalle cantine Marco Carpiteti, Pietra Pinta e Cincinnato
di Luigi Cirillo
Prenderà il via il prossimo 22
giugno alle ore 18 in piazza
Sant’Oliva, con il giuramento
dei priori, il famoso Carosello
storico dei Rioni di Cori con il
quale da oltre cinquecento anni,
attraverso storia ed enogastronomia e antichi riti, viene ripercorsa la particolare tradizione
secolare di questo incantevole
paese dei monti Lepini. Quest’edizione 2014 si preannuncia
ricca di appuntamenti, così
come illustratoci nella conferenza stampa che si è tenuta lo
scorso giovedì 12 giugno presso
l’azienda agricola biologica
Marco Carpineti a Cori, occasione anche per degustare gli
eccellenti vini locali e la rinomata cucina locale, iniziando
dall’immancabile nomina dei
priori che avverrà sul suggestivo sagrato della chiesa dedicata
alla Madonna del Soccorso
patrona di Cori, incaricati di
amministrare le tre Porte in cui
era storicamente diviso il paese.
Seguiranno la benedizione dei
palii, realizzati quest’anno dagli
artisti Stefania Ciranna di Latina e Andrea Tudini di Cisterna,
per concludersi con l’investitura
dei cavalieri. L’opera di Ciranna
prende il nome di “IANUA
COELI”, motto voluto dalla pittrice per rappresentare il palio e
omaggiare la figura della
Madonna, mentre è il nome dell’opera dell’artista Tudini che si
ispira al gonfalone per Sant’
Oliva. Il 28 giugno, a partire
dalle ore 20, ci saranno cene
propiziatorie nelle taverne allestite nelle tre Porte, occasione
anche per assaporare gli appetitosi piatti della tradizione e
gustare gli ottimi vini coresi.
Domenica 29 giugno, alle ore
17, in piazza Signina verrà
corso il palio Madonna del Soccorso, preceduta dal corteo
composto da circa trecento figuranti in abiti rinascimentali che
si snoderà lungo le stradine del
centro storico fino a raggiungere il campo di gara, con l’esibizione degli sbandieratori di
Cori. I cavalieri di Porta Signina, Romana e Ninfina si contenderanno l’ambìto drappo. Lanciati i cavalli al galoppo, i cavalieri dovranno cercare, in un
tempo stabilito, di infilare con
un pugnale di legno il maggior
numero di anelli sospesi all’antica staggia. Una gara che vede
sempre i coresi abbandonarsi a
un tifo sfrenato, in grado di
emozionare e coinvolgere anche
il forestiero. Tante le novità attese per questa edizione, il 30 giugno infatti passeggiando tra le
stradine del centro storico a scoprire i tanti tesori del paese lepino sarà possibile degustare
all’ombra dei principali monumenti i vini di alta qualità di
Cori conosciuti ormai in tutto il
mondo, offerti dalle cantine
Marco Carpiteti, Pietra Pinta e
Cincinnato; mentre al primo
palio prenderanno parte gli
archibugieri trombonieri “Casale Filangieri” di Cava de’ Tirreni che daranno spettacolo con le
loro antiche armi da fuoco. Il
secondo palio, quello dedicato a
Sant’Oliva, si correrà in notturna il 26 luglio, a Stoza e nel
periodo tra i due palii i festeggiamenti proseguiranno con le
taverne aperte e le feste di Porta
in piazza San Giovanni, piazza
Romana e in località Stoza.
Un’importante novità, infine,
del Carosello storico dei Rioni
di Cori sarà la collaborazione
avviata con il Museo della città
e del territorio, per dar vita a
un’ala della struttura espositiva
corese dedicata al Carosello,
dove custodire i palii, piccole
opere d’arte e costumi. Una
manifestazione in costante evoluzione, con l’obiettivo di consentire sempre più a coresi e
forestieri di fare un tuffo completo nel Rinascimento.
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Venerdì 13 giugno alle 10.00, rinnovata la tradizione, presso la chiesetta di Carroceto
APRILIA - CELEBRATO SANT’ANTONIO DI PADOVA
Ha celebrato don Mauro Ceschin, presente il ten.col. dei carabinieri Andrea Mommo
È l’occasione d’incontro per discendenti di Pietro Pazienti e dei vecchi apriliani
di Nicola Gilardi
La chiesetta di S. Antonio di
Carroceto ha celebrato la festa
del suo santo patrono. Come
ogni anno i fedeli si sono riuniti
nella piccola struttura a coronamento di una tradizione sempre
più forte. A celebrare la messa è
tonio perché il figlio 20 anni fa
non stava bene e decise di fare
una preghiera nella chiesetta,
posando la foto del figlio ai
piedi della statua di Sant’Antonio. C’è poi la storia di un signore, nato proprio dietro la chiesetta ed era il figlio di un mezzadro
della famiglia Pazienti: «Ho
13.6.1991 - Fernando Salluti Virginia Benedetti Proscio , Carolina
Casali Bartoli Gisella Bottoni Casali, Vittoria Ottaviani Pazienti,
Alessandro Pazienti, Bianca Arrighi Tassi, Amelio Tazssi
stato don Mauro Ceschin, parroco di Santa Maria Madre della
Chiesa che durante l’omelia ha
ricordato proprio l’importante
figura del santo. «Chi è pieno di
spirito santo parla di diverse lingue, che sono le testimonianze
su Cristo. Parlino le opere e cessino le opere Tra i fedeli si incrociano tante storie, come quello
di una signora devota a Sant’An-
avuto una grazia qui quando
avevo 18 mesi. Qui c’era una
stalla con la casa attaccata, divisa da una porticina. Mentre uscivano le mucche, io ero sulla
soglia di casa, questa mi cadde
addosso e io ho passato 3 giorni
in coma. Poi mi sono ripreso.
Molte persone si ricordano di
questo episodio». Quest’anno ha
voluto presenziare alla cerimo-
nia, con un semplice invito
informale, anche il Tenente
colonnello Andrea Mommo,
comandante del Reparto territoriale dei Carabinieri di Aprilia,
accompagnato al Maresciallo
Michele Piccione, comandante
della Stazione ed hanno partecipato alla tradizionale foto di
gruppo al termine della stessa.
Negli anni la cerimonia ha cambiato forma. Negli anni immediatamente successivi alla
Seconda Guerra Mondiale a
Carroceto accorrevano moltissime persone, tanto che la Giunta
del 1950 (fonte R.Toffoli) concesse addirittura un contributo di
10 mila lire al comitato festeggiamenti Sant’Antonio per gestire le tante persone presenti. La
statua del Santo, inoltre, veniva
portata in processione fino alla
chiesa di San Michele Arcangelo. Santo Antonio da Padova è
conosciuto come il santo dei
miracoli ed è di origini portoghesi. Nonostante morì all’età di
36 anni è notoriamente e popolarmente considerato un grande
santo, perché di lui si narrano
grandi prodigi miracolosi, sin
dai primissimi tempi dalla sua
morte e fino ai nostri giorni. Tali
eventi prodigiosi furono di tale
intensità e natura che facilitarono la sua rapida canonizzazione,
inferiore ad un anno (è il Santo
canonizzato più rapidamente
nella storia della Chiesa) e la
diffusione mondiale della sua
devozione, che lo rendono il
santo più venerato al mondo.
Foto archivio Gianfranco Compagno
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La rievocazione storica è giunta alla terza edizione. Si terrà venerdì, sabato e domenica, 4, 5 e 6 luglio 2014
APRILIA - “MESTIERI E TRADIZIONI”
Presso il parco urbano tra le vie Toscanini, Monteverdi e Pergolesi
Si concluderà domenica 6 luglio alle ore 20 con il folcloristico ballo della pupazza.
di Lino Palladinelli*
Per il terzo anno consecutivo
abbiamo avviato la macchina
organizzativa per la manifestazione di“Rievocazione storica
di antichi Mestieri e Tradizioni”, cofinanziata con il contributo dellaBanca del Credito
Cooperativo di Roma, e con il
patrocinio del Comune di Aprilia, assessoratoturismo e attività
produttive, nonché assessorato
alla cultura, dell’Amministrazione provinciale di Latina, della
Regione Lazio-Presidenza del
consiglio, dell’Unione Artigiani
Italiani e della Cameradi Commercio di Latina. Radio Studio
93 ed una ventina tra associazioni di categoria e culturali,inoltre,
hanno garantito la loro presenza
collaborativa, per la migliore
riuscita della manifestazionee
che anticipatamente ringraziamo. Il punto di ritrovo di questa
3a manifestazione sarà il Parco
urbano, circoscritto nell’intersezione tra Via Toscanini, Via
Monteverdi e Via Pergolesi. I
festeggiamenti, che trovasi
ancora con un programma in
pieno fermento, apriranno le più
importanti attrazioni sabato 5
Luglio alle ore 10, con la presentazione di macchine agricole,
auto, moto, attrezzature varie e
bici d’epoca, per concludersi
domenica 6 luglio alle ore 20
con il folcloristico ballo della
pupazza. Nel programma dei
due giorni, è prevista, tra le altre,
la dimostrazione di lavorazione
di soggetti in carta pesta per
allestire Carri allegorici; la presentazione dei prodotti della
terra; la Festa del Grano con battitura a mano e crivellatura per
la separazione della pula. Nelle
attività della domenica, inoltre,
sono previsti momenti sociali di
aggregazione e di festa, come il
giro turistico e carosello per le
vie e parchi della città delle attività partecipanti; lo scoccio di n.
6 pignatte con premi ai partecipanti; ed un pranzo sociale per
tutti gli organizzatori, espositori
e collezionisti, nell’etica di “Te
magni quello che te porti”, arricchito da prodotti offerti dal
Comitato Soci Coop di Aprilia e
dall’Associazione mercato del
Contadino. Ricordiamo che, la
motivazione di fondo della
rievocazione storica di antichi
mestieri e tradizioni è quella di
voler riportare alla luce, in modo
suggestivo e stimolante, il tempo
in cui i ritmi di vita e di lavoro
erano nettamente diversi da
quelli che oggi hanno portato il
progresso a compiere passi da
gigante e ad ottenere per i lavoratori condizioni di vita molto
più confortevoli di un tempo e,
con molta più concorrenza. L’intendimento del nostro direttivo e
del Comitato organizzatore, che
animatamente ci sostiene, è
quello di proseguire nell’avviato
percorso turistico, socio-culturale ed economico, per l’allestimento di una futura mostramuseo permanente, quale centro
di sensibilizzazione e diffusione
della cultura delle tradizioni
paesane e di antichi mestieri che,
da dichiarazioni del Sindaco
Terra e dell’Assessore Marchitti,
sembra essere in direttiva d’arrivo nei prossimi mesi. Invitiamo i
collezionisti interessati a partecipare numerosi, contattando il
numero telefonico 329.4606553,
garantiamo l’accettazione delle
adesioni fino a completamento
delle aree disponibili. Vi aspettiamo numerosi, per trascorrere
insieme due giorni meravigliosi!
Aprilia, 11 Giugno 2014.
Foto archivio G.Compagno
*Presidente
Associazione
“Mestieri&Tradizioni
IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
L’impresa Italcantieri di Sant’Antimo (NA) si è aggiudicata l’appato di riqualificazione del verde urbano, per un importo di 400 mila euro
APRILIA - PARTONO I LAVORI AL PARCO DEI MILLE
Nella prima fase è previsto l’abbattimento del muro e la realizzazione di parcheggi a pettine su via dei Mille
Successivamente stessa operazione sarà realizzata su lato via Peschiera
L’appalto prevede l’abbattimento dei maestosi platani di via Inghilterra. Una strage di alberi
Una rivoluzione nel parco dei
Mille. L’impresa Italcantieri di
Sant’Antimo (NA) si è aggiudicata il lavoro di riqualificazione del verde urbano per un
costo di 400 mila euro, tutti
tratta di far vivere il parco” –ci
spiega l’assessore ai lavori
pubblici Mauro Fioratti Spallacci- “un parco chiuso è un
parco che non è vissuto. L’idea
è di rendere il parco dei Mille
un polmone di vita cittadino”.
Il progetto prevede l’abbatti-
fondi comunali. A giorni
dovrebbe essere firmato il
contratto e quindi già dalle
prossime settimane inizieranno i lavori. Si tratta di una vera
e propria rivoluzione perché il
progetto esecutivo firmato dal
geometra Paolo Magrin, in
collaborazione con gli architetti i fratelli Simone e Marco
Ferrazza, prevede finalmente
l’abbattimento del muro di
cinta del parco dei Mille. “Si
mento del muro di cinta del
parco, ma contestualmente la
realizzazione di parcheggi a
pettine che si inseriranno tra i
platani. Per ora l’intervento
verrà realizzato solo sul lato di
via dei Mille, già il prossimo
anno se ci saranno i fondi, si
potrebbe ampliare al lato di
via Peschiera. Per questi lavori sono stati impegnati circa
200 mila euro, gli altri 200
mila saranno investiti per
di Riccardo Toffoli
abbattere tutti i platani di via
Inghilterra (una strage di circa
500 alberi) al posto dei quali
verrà costruita una pista ciclabile e alcune aiuole. Andiamo
con ordine.
IL PARCO DEI MILLE
L’idea di abbattere il muro di
cinta del parco dei Mille risale
alla fine degli anni ’90, quando si cominciò a capire che un
parco chiuso non era vissuto
dai cittadini. Ci sono voluti
circa 15 anni per realizzare
l’intento. Si abbatteranno tra
qualche giorno, circa 110
metri di lunghezza di muro. Si
recupereranno 37 posti contro
gli attuali 19. Il cancello verrà
abbattuto. Con il ribasso d’asta, verrà sistemata la pavimentazione interna, i muretti e
gli intonaci. “Dopo anni che se
ne parla, finalmente siamo
arrivati alla conclusione di
questo iter. –ci confessa Spallacci-Questo progetto è legato,
comunque, alla sistemazione
di via Inghilterra. I 400 mila
euro di fondi comunali stanziati si dividono, infatti, metà
sul parco e metà su via Inghilterra. Circa 200 mila euro
saranno investiti per il parco
dei Mille riprendendo l’idea
originale. Verrà abbattuto il
muro di cinta che va dall’ingresso fino a via Peschiera.
Arretreremo l’attuale marciapiede, lo trasformeremo a sede
logico chiamato biostrasse che
fa respirare il terreno ed è permeabile. Tutto questo servirà
per rendere vivo il parco dei
stradale per realizzare parcheggi a pettine su via dei
Mille. Non abbattiamo nessun
albero. Gli alberi che ci sono,
li manterremo tutti. All’interno delle due file di alberi (i
platani sui marciapiedi e la
prima fila di pini) faremo un
percorso largo circa 12 metri
intervallato con delle aiuole
ogivali che sono di supporto al
verde degli alberi in un sistema innovativo con asfalto eco-
Mille. Questo è un primo
intervento. La stessa soluzione
dovrebbe essere assunta per
via Peschiera forse già il prossimo anno se avremmo i soldi
nelle casse comunali. Con la
ditta assegnataria abbiamo
fatto un sopralluogo, già la
prossima possiamo assicurare
il contratto e iniziare subito i
lavori. Alla ditta abbiamo già
detto che il ribasso d’asta che
è circa il 33%, lo reinvestirmo
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
all’interno del parco con la
sistemazione della pavimentazione e i muretti con le copertine e gli intonaci che sono
caduti”.
VIA PESCHIERA
Il prossimo anno, la stessa
cura potrebbe toccare al lato di
via Peschiera. A patto che
nelle casse comunali ci siano i
pagina 23
strage dei platani di via Inghilterra. Questi sono oggetto continuo di segnalazione e lamentela da parte dei cittadini perché sono stati piantati in degli
spazi troppo ristretti, tanto che
per vivere hanno dovuto alzare marciapiedi, muretti e strade. Questi platani saranno tutti
abbattuti. E’ un progetto che è
nelle menti dell’assessore già
I Platani di Via Inghilterra
Via dei Mille e via Peschiera
soldi necessari. “Demoliremo
–continua l’assessore- il muro
del parco, faremo i parcheggi
a pettine anche qui seguendo
lo stesso progetto per via dei
Mille. Daremo la possibilità di
parcheggiare a tutti, a cinque
minuti dal centro storico. A via
Peschiera si potrebbero recuperare circa 40 parcheggi”.
VIA INGHILTERRA
Nel contempo, si decreterà la
dal 2011. “I platani saranno
tolti –ci dice- Realizzeremo la
pista ciclabile alla sinistra di
via Inghilterra. Saranno realizzati tre stalli per il parcheggio
della bici con biostrasse e
pianteremo una serie di essenze. Al lato destro con uno stanziamento di 100 mila euro ci
sarà un altro tipo di intervento.
Comunque i platani andranno
via”.
Foto di Gianfranco Compagno
Parco dei Mille
IL GIORNALE DEL LAZIO
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A cura dell’ Associazione Medica Apriliana. Sabato 14 giugno presso l’Enea Hotel di Aprilia
“ERNIE ADDOMINALI ED ERNIA INGUINALE”
È STATO IL TEMA DEL PRIMO INCONTRO SCIENTIFICO CON UNIVERSITÀ CAMPUS BIOMEDICO DI ROMA
Relatori la professoressa Rossana Alloni, docente di chirurgia generale dell’Università Campus Biomedico di Roma, il dottor Sergio Valeri,
specialista di chirurgia generale e pediatrica e Simone Santoni specializzando in chirurgia generale
di Nicola Gilardi
L’Enea Hotel di Aprilia è diventata la location ideale per i convegni
di medicina di Aprilia. Stavolta
l’organizzazione è toccata all’Associazione Medica Apriliana, che
rappresenta i medici che lavorano
o vivono nei confini cittadini. Tra
gli obiettivi dell’associazione c’è
proprio la «promozione di tutte
quelle forme di attività dirette ad
accrescere nel cittadino una maggiore coscienza del ruolo determinante del medico nel contesto
sociale, ed inoltre promuove una
partecipazione attiva e determinante del medico nei confronti
delle strutture operanti nel campo
della sanità, della collettività e dei
problemi della città. Promuove
iniziative intese a migliorare i rapporti interpersonali tra i soci sotto
il profilo culturale, scientifico e
ricreativo» Sabato 14 giugno si è
tenuto un convegno importante, il
primo in collaborazione con il
Campus Biomedico che ha la sua
sede operativa a Trigoria. A parlare di questo evento è stato il dottor
Aldo Pastore, presidente dell’associazione Medica Apriliana:
«Questo convegno ha la particolarità che è il primo che facciamo
con il Campus Biomedico di Trigoria, che è una struttura magnifica,si trova a 20 km da Aprilia e
che viene già utilizzata da molti
cittadini apriliani. Riteniamo che
sia utile avere un contatto con questa realtà per avere un confronto
scientifico». Il tema centrale della
discussione è stato quello delle
ernie addominali, come trattarle e
come gestire la comunicazione
con il paziente. I relatori sono stati
tre: la professoressa Rossana Alloni, docente di chirurgia generale
dell’Università Campus Biomedico di Roma, il dottor Sergio Vale-
ri, specialista di chirurgia generale
e pediatrica e Simone Santoni specializzando in chirurgia generale.
La dottoressa Alloni è di origine
milanese ed è tra le persone che
hanno fatto crescere il Campus
Biomedico: «L’università ha circa
22 anni ed è nata per iniziativa di
alcune persone che concepiscono
lo spirito di servizio come elemento che si concretizzi con l’attività
assistenziale dei pazienti, ma
anche con le attività di ricerca e
didattica. Abbiamo due facoltà:
medicina e chirurgia ed ingegneria. La loro collaborazione è molto
interessante sia nel campo della
robotica, dei materiali, della chimica e della biochimica». Il convegno è stato ideato come elemento di crescita per i medici partecipanti: «Abbiamo cercato di dare
un taglio molto pratico sulla tematica - dice la prof.ssa Alloni -. Da
una parte i dati scientifici, però
anche come orientare il paziente
sulla terapia e sui segnali che questi hanno. Le ernie si sviluppano a
livello addominale. Oggi abbiamo
capito quando diventano pericolose e operare». Quello che emerge
è che il fenomeno, sebbene non
sempre pericoloso, vada sempre
affidato al parere del medico di
base. La dottoressa Alloni è stata
categorica: «Andare dal medico e
non consultarsi col vicino. Appare
un bozzetto, una tumefazione. Il
medico può dare indicazione sulla
terapia o se intervenire o meno.
Soprattutto per gli anziani che
hanno anche altre patologie e
prendono medicinali specifici. Se
trascurate, in alcuni casi, serve un
ricovero in terapia intensiva». Se
la medicina locale stenta ad offrire
servizi ai cittadini, sono molti i
poli sanitari alle quali ci si affida.
Il Campus Biomedico di Trigoria,
come confermato dal dottor Pastore, sembra essere diventato un
punto di riferimento anche per i
cittadini apriliani. La fortuna di
questa struttura deriva anche dalla
nuova location, a 20 km da Aprilia. Questo convegno ha avuto una
buona affluenza e questo rafforza
la collaborazione medica e la condivisione della conoscenza. A giovarne è la salute delle persone e la
qualità del servizio che i dottori
apriliani potranno offrire ai propri
pazienti. L’associazione Medica
Apriliana ha un suo sito internet,
consultabile al www.assomediciaprilia.org/ nel quale vengono
riportate informazioni e pubblicizzate le iniziative che vengono
svolte.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
pagina 25
Monta la protesta dei commercianti, artigiani, professionisti e residenti, che non sapevano nulla
APRILIA - VIA MEUCCI A SENSO UNICO? AL MOMENTO RIMANE SOLO UN ANNUNCIO
Lunedì 9 giugno c’è stato un incontro interlocutorio con l’amministrazione comunale
Abbiamo intervistato Antonio Del Prete, presidente di Aprilia Commercio
La comparsa delle locandine che annunciavano l’imminente passaggio di via
Meucci a strada a senso unico ha scatenato un vero putiferio, soprattutto tra commercianti, artigiani, professionisti e residenti. L’iniziativa venne presa da Mark
Simeoni, presidente dell’associazione
Comitato di Aprilia Centro, ma che non
aveva alcun riscontro a livello amministrativo, ma si trattava di un progetto ancora
all’inizio della sua ideazione. Da quello
che annunciavano i cartelli, però, sembrava che tutto fosse già deciso. I commercianti hanno deciso di unire le forze per
protestare contro questa iniziativa. Ad aderire anche molti residenti che si erano
preoccupati, visto che nessuno aveva mai
sembra che ci siano stati dei momenti di
tensione. «Il rappresentante della polizia
locale ci ha detto che non capiva perché
per cambiare un senso di marcia di una via
era necessario parlarne con i commercianti. Questo ci ha svilito, ci siamo irritati. Ci
aspettavamo una presa di posizione del
sindaco e dell’assessore, che non è avvenuta in quel momento, ma soltanto dopo».
A dir poco curiosa la posizione del rappresentante dell Polizia Locale, almeno come
riferito nell’intervista (registrata), essendo
via Meucci una strada di servizio, che non
ha particolari esigenze di pericolosità la
decisione deve essere politica, ovviamente
sentiti gli interessati e non una singola
parte, che troppo spesso travalica il proprio ruolo, annunciando: “Nei prossimi
giorni verrà modificato il senso di marcia
di marcia di Via Antonio Meucci”, dando
che investe dei soldi e che deve essere
chiamata in causa su temi del genere». Se
il progetto sulla resa a senso unico di via
Meucci sembrerebbe al momento fermo,
l’associazione Aprilia Commercio ha
annunciato già uno studio di un architetto
per la messa in sicurezza della via stessa.
«Lo presenteremo al sindaco e all’ufficio
tecnico». Sebbene si tratti “soltanto” di un
senso unico, non bisogna dimenticare il
difficile momento del commercio, ad Aprilia più che altrove. Le grandi aziende di
distribuzione organizzata sorte attorno alla
città mettono in crisi i piccoli commercianti del centro, che vedono una concorrenza spietata corrodergli la clientela. «In
via dei Lauri hanno chiuso due negozi nel
giro di 30 giorni. Su questa via le prospettive sono molto buie. Quando i negozi
parlato di un simile intervento. Questa
“ribellione” dei commercianti ha portato
ad un incontro con l’Amministrazione
comunale, lunedì 9 giugno, al quale hanno
partecipato anche alcuni rappresentanti
dell’associazione che aveva affisso le
locandine. A ricostruire quell’incontro è
stato Antonio Del Prete, titolare di Pausa
Caffè di via dei Lauri, nonché presidente
dell’associazione Aprilia Commercio:
«All’incontro c’era il sindaco Antonio
Terra, l’assessore al commercio Vittorio
Marchitti, alcuni rappresentanti del direttivo del comitato Aprilia Centro, alcuni rappresentanti di Aprilia Commercio. Poi un
rappresentante della polizia locale e di Cittadinanza Attiva». Dalle ricostruzioni
per scontato una semplice proposta unilaterale. Una soluzione, quella del senso
unico, che non risolve le problematiche
della via e che pare fuori luogo: «È una via
abbandonata a se stessa - dice Del Prete -,
è priva di segnaletica stradale e senza strisce per i parcheggi o illuminazione.
Secondo noi facendo il senso unico diventerebbe il famoso chilometro lanciato,
mettendo in pericolo le mamme e i bambini che vanno al parco Manaresi. Serve
prima la messa in sicurezza della via. Poi
si può ragionare su tutto». A preoccupare i
commercianti è soprattutto la mancanze di
coinvolgimento da parte dell’Amministrazione: «Abbiamo ribadito che sulla viabilità vogliamo essere interpellati. C’è gente
chiudono i commercianti lo fanno in silenzio, portandosi tutta una serie di problematiche dentro le mura familiari» racconta
Antonio Del Prete, che con l’associazione
di cui è presidente sta cercando il dialogo
con istituzioni amministrative ed economiche per trovare una sponda alla quale appigliarsi. «Abbiamo avuto vari incontri con
l’amministrazione e l’assessore al commercio Vittorio Marchitti per discutere
delle problematiche che ci attanagliano.
Abbiamo avuto degli incontri anche con le
banche, soprattutto con la Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, che era la banca del
territorio. Ci è sembrato giusto interpellarli, ma sentiremo anche altre banche». Il
problema principale è proprio lo svuota-
di Nicola Gilardi
e Gianfranco Compagno
Antonio Del Prete
mento del centro cittadino, spesso penalizzante per le chiusure: «Il nostro rammarico è che le grandi aperture decentrate nella
cintura esterna di Aprilia stanno portando
fuori dal centro storico cittadino le persone. Abbiamo affrontato il discorso del centro chiuso con l’assessore Marchitti.
Abbiamo chiesto di evitare la chiusura
senza eventi particolari, perché questo ci
danneggia. E stato fatto il triste esperimento di chiudere per una settimana tutte le
sere il centro, dopo le lamentele è stato
interrotto». Se da un lato un’associazione
annuncia senza molta delicatezza qualcosa
che ancora era in fase embrionale, dall’altra c’è un settore, quello del commercio,
che non si da per vinto. Un negozio che
chiude nasconde una situazione molto
grave, perché al suo interno ci sono lavoratori e un titolare che si troveranno in
mezzo ad una strada. Di fronte a questo
anche un senso unico fa la differenza.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
Costituito il comitato di salvaguardia, che si è presentato sabato 14 giugno 2014
SALVIAMO CARANO GARIBALDI
La richiesta è l’istituzione di un monumento naturale, come i Giardini di Ninfa e il lago di Giulianello.Evitare una nuova colata di cemento per
costruire villette a ridosso del luogo storico più importante per Aprilia
di Riccardo Toffoli
Un Monumento naturale per
Carano-Garibaldi. E’ quanto
chiede il comitato che si è costituito per inviare una petizione
alla Regione Lazio e salvare la
frazione dove c’è il casale e la
tomba del generale Menotti
Garibaldi, primogenito di Giuseppe, dall’ennesima colata di
cemento questa volta decretata
dal piano di recupero dei nuclei
spontanei. Un Monumento naturale è un luogo protetto dalla
legge. L’istituzione è demandata
alle Regioni. Monumenti naturali vicini sono ad esempio i Giardini di Ninfa e il lago di Giulianello. Sabato 14 giugno alle ore
11.30 presso i locali della stazione ferroviaria, sede del circolo
“Gino Donè” della SEL, si è
tenuta una conferenza stampa di
presentazione del comitato
“Monumento Naturale CaranoGaribaldi”. Il comitato si è formato per chiedere la tutela
ambientale, paesaggistica e
monumentale della zona di
Carano-Garibaldi. “Contro i
rischi di una cementificazione
che va a deturpare una delle ultime zone di pregio storico e
ambientale del nostro territorio
–spiegano i promotori Maurizio
Marinozzi (circolo Sel Gino
Donè), Antonio Tatti (segretario
circolo Rifondazione Comunista
Domenico Rognini) e il consigliere comunale Carmen Porcelli - partiamo con una petizione
popolare per richiedere alle istituzioni preposte, in primis
all’amministrazione comunale il
riconoscimento di “monumento
naturale” per la zona”. “Vorremo
portare all’attenzione del presidente della regione Lazio Zingaretti –ha detto il consigliere Porcelli- l’importanza del territorio
comunale e vorremo che la zona
fosse strappata da quello che
sembra essere il progetto dell’amministrazione comunale, mi
riferisco alla variante di recupero dei nuclei spontanei, che a
settembre dovrebbe addirittura
arrivare in regione per ottenere i
pas. Sappiamo da quello che è
stato possibile acquisire, che su
Carano si abbatterà una grossa
colata di cemento (i tecnici ci
dicono che si passerà dagli
attuali 7.000 metri cubi a
42.000), si parla di diverse centinaia di villette, si parla addirittu-
zioni che sappiamo tutti –continua Marinozzi- Aprilia è la
prima dal punto di vista dell’abusivismo e persino dal punto di
vista della salute. Oltre a tutto
questo negativo, è una delle
poche città in cui non c’è un
metro quadrato di territorio protetto. Tutto il territorio del
Comune è potenzialmente edificabile. Dobbiamo prevenire,
cercando di salvaguardare la
Antonio Tatti -Maurizio Marinozzi- Carmen Porcelli (foto G.Compagno)
Casale di Carano - Garibaldi (foto arch. Ugo de Angelis-22.8.2013)
ra della possibilità di andare a
costruire nelle immediate vicinanze del mausoleo e del casale
di Menotti Garibaldi. La nostra
idea potrà sembrare esagerata,
ma noi vorremo che quel luogo
rappresenti un simbolo e un
punto di partenza per salvare le
bellezze di altri luoghi di questo
territorio. Si tratta di una battaglia di civiltà. A proposito di
urbanistica, noi siamo stati chiari. Abbiamo parlato di un piano
regolatore a cubatura zero, nel
senso che la città va ripensata a
partire da una fotografia dei
bisogni e va gestita calibrando le
costruzioni sullo sviluppo delle
reali esigenze”. “L’iniziativa
nasce da una serie di constata-
tutela ambientale del territorio
con i mezzi che abbiamo a disposizione. L’idea del Monumento naturale nasce dalla semplicità di percorso dal punto di vista
burocratico ed amministrativo.
Abbiamo scelto Carano per il
suo valore storico e ambientale.
Le analisi sul territorio hanno
dato ottimi risultati che meritano
di essere salvaguardati”. “Ad
Aprilia ci sono piccoli pezzettini
di storia che meritano di essere
tutelati –continua Tatti- noi pensiamo di partire da Carano per
salvare tutti questi pezzettini,
partiamo da Carano per arrivare
all’ex Enotria o all’ex bullonificio. Salviamo la storia di Aprilia”.
“DISLESSIA E/È CREATIVITÀ”
Il meeting di informazioni si è tenuto sabato 7 giugno, presso la sala ragazzi della biblioteca comunale di Aprilia con la partecipazione della pedagogista dr.Tilde Iadeluca e della
psicologa dr.Daniela Saurini
di Noemi Reali
La dislessia e la disgrafia (un disturbo specifico della scrittura) sono solo alcuni dei tanti problemi di apprendimento che possono presentarsi nei ragazzi. Per questo motivo l’obiettivo
dell’ A.S.D. Studio e Gioco di Aprilia,associazione per la divulgazione e tutela dei disturbi
specifici di apprendimento, è quello di aiutare i
ragazzi nello studio attraverso diverse attività.
Il 7 giugno 2014, presso la sala ragazzi della
biblioteca comunale di Aprilia , si è tenuta la
terza edizione di “Dislessia è/e Creatività”. Si
tratta di un meeting tra arte ed informazione sui
disturbi specifici d’apprendimento e, in questa
terza edizione, oltre alla mostra consueta dei
lavori svolti dai ragazzi e dal responsabile artistico, Alberto D’Annibale, la dottoressa psicologa Daniela Saurini e la dottoressa pedagogista Tilde Iadeluca,
hanno offerto al numeroso pubblico presente informazioni di notevole pregio. Informazioni che sono preziose non solo per i genitori , ma anche per le insegnanti presenti. È stato un incontro davvero interessante che
ha coinvolto tutti e che evidenzia l’impegno costante dell’associazione “A.S.D.Studio e Gioco” e dell’importanza di una corretta divulgazione che permette a tutti di venire a conoscenza di questi disturbi dell’ apprendimento. Per l’occasione sono stati portati i saluti del sindaco , dell’assessore ai servizi sociali Eva Torselli e
del consigliere comunale Ornella Pistolesi , un ringraziamento a tutti i genitori ed i ragazzi e uno davvero speciale alla vicepresidente D’Annibale Francesca , che quest’anno ha collaborato attivamente nel campo didattico. Per chi fosse interessato si ricorda che l’associazione sarà attiva anche nei mesi di giugno e luglio con
un percorso estivo ( per l’autonomia agli studi ed uso di programmi specifici Anastasis) ed escursioni tematiche. Per info contattare il presidente di A.S.D. Studio e Gioco, Eleonora Lucarini al numero 3272612506 o
alla e-mail [email protected]
www.radiolaziosud.it
direttore Bruno Jorillo
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
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L’ultimo dato rilevato l’8 maggio, oltre un mese fa. Non è stato previsto un servizio sostitutivo
ARSENICO OLTRE I LIMITI ALLA STAZIONE DI CAMPOLEONE
A rischio le utenze servite dal pozzo della RFI ((Rete Ferroviaria Italiana). Molte le famiglie servite dalla rete idrica delle Ferrovie
Rilevato arsenico nell’acqua il 70% superiore al limite consentito dalla legge (17 μg /L)
di Gianfranco Compagno
“La situazione non è ristretta. Il problema
dell’arsenico interessa circa duecento
persone”. Così si esprime Lanfranco
Cozzi presidente di comitato di quartiere
di Campoleone che abbiamo incontrato
per parlare della presenza superiore ai
limiti di legge, dell’arsenico nell’acqua
della rete gestita dalle RFI (Rete Ferroviaria Italiana – gruppo Ferrovie dello
Stato) della stazione di Campoleone .
Tutto parte dall’ordinanza 160 del 14
maggio 2014 con la quale il sindaco
Antonio Terra ordinava “a tutta la popola-
di arsenico all’interno dell’acqua di modo
che tutta la frazione possa godere di
acqua potabile. E allora perché si sono
riscontrate presenze di arsenico superiori
ai limiti di legge? Semplice. Come più
volte abbiamo scritto, la stazione di Campoleone non è servita dal dearsenificatore, ma fa conduttura a parte, tanto che le
fontanelle della stazione sono state chiuse, così come i bagni. Il sindaco Terra il
giorno dopo con ordinanza 163 del 15
maggio annulla tutto. La motivazione:
“Preso atto che la rete idrica su cui è stato
rilevato il parametro di arsenico superiore ai limiti di legge non è quella gestita da
Erasmo Sette Lanfranco Cozzi
zione di Campoleone il divieto assoluto
dell’utilizzo dell’acqua della rete idrica
per usi potabili ed alimentari fino a quando nuovi accertamenti effettuati dalla Asl
di Latina non ne confermino la potabilità”. Molti hanno pensato che ci fosse un
nuovo caso arsenico. Ordinava quindi, al
gestore del servizio idrico Acqualatina di
“provvedere a distribuire a tutti gli abitanti residenti nella frazione di Campoleone acqua destinata al consumo umano
con valori dei parametri corrispondenti
all’allegato I del D. Lgs. 31/01 e smi; trasmettere a questo Comune le modalità di
distribuzione messe in atto per assolvere
Acqualatina, ma che è invece una rete
idrica circoscritta alla stazione ferroviaria
di Campoleone di proprietà Rete Ferroviaria Italiana”. Quindi una nuova ordinanza, la 164 del 15.5.2014 limita il
divieto di utilizzo per usi potabili alle
Ferrovie. Ma il problema per loro rimane
e non è neppure ristretto come ci sottolinea il presidente del comitato di quartiere. “Noi siamo stati allarmati dall’ordinanza del sindaco, -ci dice- la prima ordinanza che non era corretta e hanno allarmato tutto Campoleone. La cosa è stata
chiarita ed è stata ristretta alle rete idrica
gestita dalle ferrovie. Parliamo comunque
a quanto sopra ordinato; di trasmettere il
piano di rientro per riportare il valore del
parametro di arsenico”. L’ordinanza scaturiva dalla nota Asl dell’8 maggio 2014
nella quale il dipartimento di prevenzione
comunicava al sindaco: “gli esiti analitici
dei campioni d’acqua prelevati dalla rete
acquedottistica che alimenta la stazione
ferroviaria di Campoleone ed un gruppo
di edifici destinati a civile abitazione”.
La nota evidenziava un superamento del
limite di arsenico presente nell’acqua
rispetto a quanto previsto dalla legge.
Analoga nota veniva inviata il 9 maggio.
Poi però, subito arriva la rettifica. Tutta la
frazione di Campoleone è fornita dal
dearsenificatore che abbatte la presenza
di alcune centinaia di persone. Non è una
cosa ristretta. E’ un problema che ricade
su un numero consistente di famiglie.
Non si può risolvere dicendo che non si
deve bere l’acqua. I primi due giorni il
Comune ha mandato l’autobotte. La fontanella pubblica è collegata alla rete
comunale ed è quindi potabile, basterebbe collegarla con due o tre rubinetti.
All’interno delle palazzine le ferrovie
hanno affisso una nota che vieta l’uso dell’acqua. Sono chiuse le fontanelle pubbliche della stazione e sono chiusi anche i
bagni”. La rete serve diverse palazzine
infatti, che ora non possono utilizzare
l’acqua e aspettano un intervento sostitutivo, soprattutto d’estate quando l’acqua è
la cosa principale e necessaria. Erasmo
Sette molto noto a Campoleone, ex ferroviere e in servizio proprio alla stazione di Campoleone ci parla del problema: “Ho abitato sul piazzale della stazione da ottobre del 1981. L’acquedotto è stato realizzato prima della guerra.
Chi ha potuto, si è attaccato alla rete
comunale anche perché alle volte capita che la pompa vada in sovraccarico
con conseguente disagio. La gestione
dell’acqua era prima al Comune di
Lanuvio, poi Ato2 e ora Acqualatina.
Attualmente su Campoleone ci sono
tre realtà: l’acqua delle ferrovie, l’acqua dell’Acea e Acqualatina”. Insomma un problema che non è affatto ristretto e che deve essere risolto anche se
riguarda 200 persone e non un intero
quartiere.
(Foto G.Compagno)
IL GIORNALE DEL LAZIO
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CERIMONIA 2 GIUGNO A LATINA: 5 ONORIFICENZE A CITTADINI DI APRILIA
GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” CONFERITE 3 MEDAGLIE D’ONORE A INTERNATI
MILITARI ITALIANI NEI CAMPI NAZISTI DOPO L’8 SETTEMBRE 1943
L’ESPOSIZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” AL ROSSELLI PRESTO SI ARRICCHIRÀ DI UNA SEZIONE DEDICATA AGLI I.M.I.
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
Ha avuto luogo a Latina il 2 Giugno scorso la cerimonia per il
68esimo anniversario dell’istituzione della Repubblica Italiana
alla presenza delle massime autorità della Provincia e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza
del Consiglio Sesa Amici.
La giornata celebrativa si è conclusa all’interno della Sala Cambellotti del Palazzo del Governo,
dove il Prefetto Antonio D’Acunto ha consegnato sei onorificenze dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana e quattro
medaglie d’onore a cittadini italiani deportati ed internati nei lager
nazisti e destinati al lavoro coatto
per l’economia di guerra della
Germania.
Ben 5 onorificenze sono state
tra cui principalmente la tubercolosi.
Gli IMI che riuscirono a ritornare
ebbero poi “il benservito”. La loro
posizione non fu subito chiara: in
Germania avevano lavorato per i
nazisti (seppure costretti), e ciò
fece sì che su di loro per molto
tempo rimanesse un alone di
sospetto. I soldati italiani che rientrarono preferirono quindi tacere
su quanto avevano vissuto, spesso
anche con la propria famiglia, cercando di dimenticare e considerando quel triste periodo un accessorio inevitabile della guerra.
Sono 11 le medaglie d’onore
finora conferite a cittadini di
Aprilia, grazie all’attività dell’Associazione “Un ricordo per
la pace” che da anni sta portando
avanti il progetto “Memoria agli
IMI”, divulgando nelle scuole del
territorio la storia drammatica dei
Il Maresciallo Tartaglione Franco, Tantari, Fernando
Vitali ,Elisa Bonacini, Domenico Fusco
assegnate a cittadini apriliani. Due
onorificenze OMRI sono state
conferite all’imprenditore Nicola
Prezioso e al Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Antonio
Tartaglione.
3 medaglie d’onore sono state
consegnate a Domenico Fusco di
94 anni, alla memoria di Sante
Tantari (ha ritirato la medaglia il
figlio Franco Tantari residente a
Campoleone) e alla memoria di
Guido Vitali (ha ritirato la medaglia il figlio Fernando Vitali).
La medaglia d’onore viene concessa dal Governo Italiano ai cittadini italiani civili e militari (se
deceduti ai loro familiari), che
dopo l’8 settembre 1943 non
accettando l’adesione alla R.S.I. o
alle formazioni delle SS furono
catturati dai tedeschi e detenuti nei
lager nazisti.
Furono circa 616.000 i militari italiani che vennero deportati nei
campi di concentramento. Il loro
status non fu quello di prigionieri
di guerra, bensì di internati militari, abile stratagemma di Hitler per
sottrarli alla tutela della Croce
Rossa Internazionale.
Gli Internati Militari Italiani
(IMI) , eroi inconsapevoli, a costo
della propria vita, mantennero
fede al giuramento fatto alla
Patria, allora Regno d’Italia, esercitando una delle prime forme di
“resistenza” al nazismo; solo una
piccolissima percentuale di essi,
spinta dalla fame e dagli stenti,
optò a favore dei tedeschi. Considerati “traditori” furono obbligati
a svolgere lavori particolarmente
duri e pericolosi, esposti al rischio
dei frequenti bombardamenti, con
turni massacranti che superavano
a volte le 12 ore ed una scarsissima alimentazione giornaliera;
50.000 di loro non sopravvissero
e migliaia morirono dopo la liberazione al rientro in Italia per le
gravi malattie contratte nei lager,
nostri militari dopo l’armistizio
del 1943 e guidando gli aventi
diritto nelle pratiche necessarie
per ottenere l’importante riconoscimento.
E’ doveroso pure rivolgere un ringraziamento particolare al
direttore del Giornale del Lazio
Bruno Iorillo per lo spazio che
riserva sempre ai miei articoli.
Dal gennaio 2012 ad Aprilia
hanno ottenuto il riconoscimento
in ordine cronologico : Ernesto
Bonacini e Alfio Fiorini ( entrambi deceduti), Aldo Boccabella,
Gino Forconi, Amedeo Luciani
(deceduto), Giuseppe Raggi,
Alfredo Federici (deceduto) e
Giuseppe Romani (deceduto).
L’Associazione “Un ricordo per la
pace” ha realizzato alcuni video
documentari su tema anche con
le testimonianze di IMI ancora
viventi (l’ultimo in collaborazione
con il Liceo artistico di Latina),
che sono stati proiettati negli ultimi anni durante la cerimonia della
giornata della memoria il 27 gennaio al Palazzo del Governo a
Latina, con l’approvazione del
Prefetto Sua Eccellenza Antonio
D’Acunto.
A breve una sezione dell’esposizione “APRILIA IN GUERRA :
LA BATTAGLIA DI APRILIA”
all’Istituto Rosselli sarà dedicata agli Internati Militari Italiani.
E’ attualmente in corso di realizzazione un nuovo video documentario che raccoglierà la storia e le
testimonianze degli IMI di Aprilia
e che sarà a disposizione degli Istituti di Istruzione che ne facciano
richiesta all’Associazione “Un
ricordo per la pace”.
Ecco i tre nuovi insigniti della
Medaglia d’onore :
DOMENICO FUSCO
Grande emozione durante la cerimonia della consegna delle medaglie d’onore per l’insignito Dome-
nico Fusco, classe 1920, originario di Sessa Aurunca (CE) artigliere marconista nel periodo di guerra, che ha ritirato personalmente
l’onorificenza, circondato dall’affetto dei suoi cari, tra cui la figlia
Pierina.
Domenico nel 2013 aveva appreso
con stupore, attraverso un mio
articolo sul Giornale del Lazio
riguardo la consegna delle medaglie d’onore, di essere stato prigioniero nello stesso campo di
concentramento di mio padre
Ernesto, il Stammlager IV B a
Zeithain (vicino Dresda) e aveva
voluto comunicare la sua presenza
alla redazione, nella speranza di
potere incontrare mio padre, che
purtroppo è deceduto nel 1999.
Ci siamo incontrati ad ottobre e
non nascondo l’emozione nell’ascoltare il suo racconto che tanto
ha in comune con la storia di sofferenza di mio padre che (come i
miei più affezionati lettori sapranno), ho potuto apprendere nei dettagli solo dai fogli ingialliti del
suo diario di guerra e prigionia,
dopo la sua scomparsa. Per tutta la
vita lo aveva conservato gelosamente nel suo comodino e mai
aveva voluto farmelo leggere.
Denominatore comune degli internati militari che hanno avuto la
fortuna di ritornare è infatti la
ritrosia nel raccontare il loro vissuto, con quel pudore proprio di
quella generazione nel nascondere
alla famiglia ed ai figli le sofferenze subite.
La testimonianza di Domenico
Fusco, che ho raccolto in un filmato attualmente in lavorazione, è lucida e toccante: ricorda
ancora bene purtroppo anche le
bastonate subite dai tedeschi per
spingerlo a salire sui camion che
trasportavano i prigionieri alle
fabbriche, quasi i poveretti fossero
bestie indomabili. Azioni di pura
cattiveria che gli hanno lesionato
irreparabilmente due vertebre.
Emozionante il ricordo dei compagni di prigionia con cui (era un
gesto comune) si dividevano persino le poche briciole derivanti dal
taglio del pane: un rapporto solidale e fraterno. Si commuove
Domenico e chiede di interrompere le riprese quando rievoca poi il
distacco dai compagni nel viaggio
di ritorno dopo la liberazione...
Una persona veramente gentile ed
estremamente precisa il caro
Domenico che ha conservato per
tutti questi anni alcuni oggetti in
ricordo di quei giorni terribili tra
cui il distintivo della fabbrica
tedesca per cui fu costretto a lavorare ed un piccolo diario.
SANTE TANTARI
Nato ad Affile (Roma) il 20 aprile
1916 da Francesco Tantari e Oliva
Ricci, e deceduto nel 1998 all’età
di 82 anni. Nel 1939 si unì in
matrimonio con Donata Gentilucci nella Chiesa di S. Michele
Arcangelo ad Aprilia, uno dei
primi matrimoni religiosi della
neo cittadina di Aprilia.
Nel foglio matricolare, richiesto
recentemente dal figlio Franco
quale documentazione nella
richiesta dell’onorificenza emergono, sebbene scritti con una calligrafia incerta, i particolari del travagliato percorso militare di
Sante. Chiamato di leva dal
Distretto militare di Roma nel giugno 1936 con destinazione Civitavecchia, dove prestò servizio con
la qualifica di fuciliere fino al
1938. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel 1941 venne richiamato
alle armi ed incorporato nel 103°
Battaglione mitraglieri di Fanteria.
Partecipò alle operazioni di guerra
in Albania e Iugoslavia fino alla
data dell’armistizio dell’8 settembre 1943; il 17 settembre venne
catturato dai tedeschi e deportato
in un campo di concentramento
(non noto) in Germania.
Rientrato dalla guerra nel luglio
1945 lavorò poi insieme alla
moglie come contadino nelle
aziende agricole del territorio, tra
cui la storica azienda agricola Caffarelli. Contribuì alla realizzazione dell’acquedotto di Carano,
dove subì un infortunio alla testa.
In seguito lavorò alla Simmenthal
per 25 anni. Un grande lavoratore
Sante che, con tanti sacrifici,
riuscì a realizzare il sogno della
sua vita : acquistare una casa propria.
Lo ricorda con affetto e nostalgia
il figlio Franco Tantari che
durante la cerimonia del 2 giugno,
molto commosso, a stento ha trattenuto le lacrime: “Ottenere questo riconoscimento è il minimo che
noi figli potessimo fare per la
memoria di nostro padre che,
dopo tanta sofferenza subita in
guerra e nei campi di concentramento in Germania, con tanti
sacrifici ha saputo sostenere una
famiglia con 5 figli, cercando di
educarci nel migliore dei modi e di
non farci mai mancare nulla.
Ringrazio di cuore l’Associazione
“un ricordo per la pace” che mi
ha incoraggiato a richiedere la
concessione della medaglia d’o-
inaugurata solo un anno dopo.
Apprendiamo il vissuto di Guido
dalla biografia redatta con affetto
nel 2012 dal figlio Fernando Vitali. Guido Vitali, terzo di 8 figli
maschi, venne arruolato di leva nel
settembre 1934, frequentando i
corsi premilitari nella legione XX
Dicembre di Ferrara. Nel 1935
venne chiamato alle armi per la
guerra d’Africa, ma essendo nella
posizione di terzo figlio riuscì ad
evitare l’imbarco per l’Africa. Fu
così assegnato al 59° Reggimento
Fanteria Calabria di stanza a Tempio Pausania in Sardegna, fino al
luglio 1936, quando ottenne il
congedo illimitato.
Venne richiamato alle armi nel
1942 dopo soli 5 mesi dal matrimonio con l’amata sposa Adriana
Ungarelli (conosciuta come
“Adriana”), già padre del primo
figlio Fernando (che morì poi a
causa della malaria a soli 2 anni
nel maggio 1944), ed incorporato
nella 209a Compagnia Presidiaria
(servizi di assistenza) dell’11°
Reggimento fanteria Forlì. Venne
catturato a Fiume il 13 settembre
1943 ed internato nello Stammlager III B nei pressi di Furstemberg
sull’Oder, poi trasferito all’VIII B
e poi in un campo di concentramento presso Lamsdorf, sempre in
Germania.
Guido e i suoi compagni di prigionia vennero liberati dai russi nei
primi mesi del 1945 e consegnati
agli americani. Nei lunghi mesi
che precedettero il ritorno a casa
Guido svolse l’attività di barbiere
militare, attività che aveva svolto
anche nel campo di concentramento, in aiuto al barbiere tedesco; una
posizione “privilegiata” che gli
consentì una piccola maggiorazione dello scarso vitto e che gli permise anche di passare di nascosto
qualche porzione di cibo ai più
bisognosi.
Il viaggio di ritorno dalla Germania fu interminabile, via ferrovia,
ma anche con lunghi tratti percorsi a piedi. Arrivò a casa il 7
SANTE TANTARI
nore che ora è un grande motivo
di orgoglio per me e per i miei fratelli”.
Dal racconto di Franco Tantari
emergono alcuni particolari sull’internamento del padre : la fame,
le privazioni, la fatica, difficili da
dimenticare e da comprendere
oggi. E poi … il valore del cibo,
non sprecarlo mai; un valore questo che cercava di trasferire ai
figli, lui che la fame l’aveva provata davvero sulla propria pelle. In
prigionia Sante imparò il tedesco;
aveva pure conservato in ricordo
di quei giorni un cinturone metallico, che indossava spesso, una
specie di portafortuna.
Sante Tantari ha ancora un fratello
vivente : Quinto, che abita ad
Ardea.
GUIDO VITALI
Nato il 19 gennaio 1914 a Finale
Emilia (MO) da Alfonso Vitali e
Margherita Neri e deceduto nell’agosto del 1996 a Roma, all’età di
82 anni. Il padre Alfonso nel 1934
aveva fatto domanda per i poderi
dell’Agro Pontino appena bonificato Pochi mesi dopo, nel dicembre 1934, poco prima delle vacanze natalizie la famiglia Vitali si
trasferì nel podere O.N.C. 1414
sulla migliara 48 D nelle vicinanze di Borgo Pasudio e della futura
cittadina di Pontinia, che verrà
GUIDO VITALI
novembre 1945, portando con sé
la sua valigetta di legno contenente quei pochi attrezzi da barbiere cui doveva la propria
sopravvivenza.
E proprio quella valigetta di legno,
custodita gelosamente da Guido
per tutta la vita, sarà presto collocata nelle teche dell’esposizione
“Un ricordo per la pace” all’Istituto Rosselli, così come desidera il
figlio Fernando Vitali. Un gesto di
grande generosità considerando
naturalmente quanto a lui è caro
questo oggetto; una piccola rinuncia compensata dalla soddisfazione di perpetuare il ricordo del
padre e delle sue sofferenze subite
nei campi di concentramento nazisti.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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1° Memorial dedicato al Caporal Maggiore Massimo Di Legge
Il 14 giugno 2014 come previsto si è svolto presso il
Vallelata Village il 1° Memorial dedicato al 1° Caporal Maggiore Massimo Di Legge organizzato dalla
nuova società APD SPORTING APRILIA del presidente Stefano CAPPELLETTO e patrocinato dall’Esercito Italiano e dal Comune di Aprilia.
La manifestazione ha avuto inizio alle ore 15:00 con
l’arrivo delle autorità militari e civili. Ha partecipato
una folta rappresentativa della Caserma RA.LO.CE
di Roma, reparto in cui prestava servizio il compianto Massimo, tutte le associazioni combattentistiche di
Aprilia, la Croce Rossa, il Comandante dei Carabinieri, della Polizia Stradale, della Guardia di Finanza
il Col Michele Gallo , il Sindaco, l’assessore Mar-
chitti e tantissima gente. Alle ore 15:30 tra la commozione generale è stata celebrata una Santa Messa in
ricordo dal Cappellano Militare Don Donato.
Al termine della messa è iniziata la manifestazione
sportiva con la disputa delle finali dei tornei riservati
alle categorie Piccoli Amici e Pulcini. L a prima finale tra i Piccoli Amici dello Sporting Aprilia di Mister
Di Gioia contro i piccoli dell’Ariccia è terminata con
la vittoria dei piccoli dello Sporting Aprilia per 2 a 1
a termine di una partita combattuta e ben giocata. La
seconda finale della categoria Pulcini ha visto la vittoria dell’Albano Calcio contro lo Sporting Aprilia di
Mister Moscetta per 2 a 0.Terminate le finali si è svolta la partita tra gli amici e colleghi per ricordare Mas-
simo grande appassionato di calcio e tifosissimo della
Roma.Alle 19:30 circa in piscina è iniziato lo spettacolo dei bambini della 1 B della scuola Grazia
DELEDDA alunni della professoressa Carolina Ursini accompagnati dai ragazzi della Sezione Musicale
della Gramsci diretti dal Maestro Catena. Hanno cantato l’Inno d’Italia e la preghiera della pace, momento emozionante e intenso. Al termine dello spettacolo
sono iniziate le premiazioni e i bambini della Categoria Piccoli Amici hanno dedicato la vittoria a Massimo donando il loro trofeo alla mamma Antonella.
Al termine delle premiazioni c’è stato il buffett offerto dallo staff di “Voglia di Caffè” di Pasquale ed Emiliano e il taglio della torta.
E’ stata una giornata bellissima, emozionante e toccante grazie agli interventi del Col Michele Gallo, del
Ten Col Mommo e dell’Assessore Marchitti, ma
soprattutto dalla grandissima partecipazione di tanta
gente comune che ha voluto far sentire la vicinanza
alla famiglia e rendere omaggio ad un eroe dei nostri
giorni.
Un ringraziamento sentito va in modo particolare alla
Famiglia di Massimo, alle Istituzioni che hanno fatto
sentire la loro presenza, al presidente Stefano Cappelletto che insieme al suo staff ha organizzato questa
giornata.
Grazie a tutti per la partecipazione.
Il team Manager
Nicola RIZZO
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A cura dell’Associazione Donatori Volontari di Sangue. Sabato 14 giugno, sono state raccolte 54 sacche
“POCHE GOCCE DEL TUO SANGUE AIUTANO UN BAMBINO”
Le donazioni vanno ai bambini malati di leucemia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma
di Noemi Reali
L’Associazione Donatori Volontari di Sangue fa
capo al S.I.T. ( Servizio di Immunoematologia e
trasfusione) e riunisce tutti i donatori. Lo scopo che
persegue l’associazione è di soddisfare le esigenze
di sangue dei bambini ricoverati nei reparti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Bambini malati
di leucemia; termine con il quale viene comunemente indicato il “tumore del sangue”. Sessantatre
sono le persone che sabato 14 giugno 2014 si sono
presentate, presso i locali della parrocchia San giovanni Battista di Campoleone, a donare il sangue
a favore dell’ospedale. In questo modo è stato pos-
sibile raccogliere 54 sacche che potranno essere di
aiuto per i bambini. In quest’occasione per l’affluenza di donatori il lavori per i medici è stato
decisamente intenso. La signora Patrizia di Marco
ci tiene a ringraziare i ragazzi del Pecoraduno per
il contributo, la torrefazione “Elmokado”, il forno
“Ripanucci Riccardo” per la pizza, e in modo particolare tutti i donatori. Per chi non fosse ancora un
donatore, diventarlo è semplice: basta compilare
un questionario, le cui risposte consentiranno al
medico del S.I.T. di valutarne le condizioni generali di salute; successiva vista medica e valutazione del possesso dei requisiti fisici necessari per l’idoneità alla donazione come età, peso, pressione
arteriosa ed emoglobina. Il sangue prelevato viene
sottoposto ad una serie di analisi volte a stabilirne
l’idoneità a scopo trasfusionale garantendo in questo modo anche al donatore un controllo costante
del proprio stato di salute. Il servizio è situato al
primo piano seminterrato del Padiglione Gerini. È
possibile donare il sangue presso la sede di Roma,
dal lunedì al sabato, dalle ore 7:30 alle ore 11:30
nei giorni festivi e dalle 7:30 alle 11:00. Vi è anche
un’altra sede a Palidoro, chi vuole può recarsi il
martedì e il giovedì dalle ore 08:00 alle ore 11:30.
Per il prelievo è necessario presentarsi a digiuno:
sono da evitare latte e cibi solidi, mentre possono
essere assunti tè, caffè o spremute.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
Questo il tema del convegno a cura della dottoressa Stefania Panella, programmato per giovedì 5 giugno al Museo di Montecelio. Evento rinviato
Prosegue il nostro viaggio per i musei laziali alla ricerca delle testimonianze storiche rinvenute sul nostro territorio
“NUOVI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI NEL TERRITORIO DI APRILIA”
Doveva essere l’occasione per la presentazione del libro “Scavi ad Aprilia”, un catalogo dei reperti rinvenuti durante gli scavi per
la realizzazione della centrale a ciclo combinato (turbogas)
Una selezione dei reperti sono in mostra al museo civico Rodolfo Lanciani, nel complesso di San Michele Arcangelo, sino al 30 settembre
di Veronica Alessandrini
ci ha spiegato: «La vetrina che
contiene i reperti apriliani è stata
inserita nella sala adibita alla
mostra “Il devoto e il suo doppio”, una mostra che comprende
oggetti votivi provenienti da 3
ricavata da un cunicolo idrico
dismesso e l’altra, collocata vicino alla prima, scavata nel tufo. I
manufatti esposti sono risalenti
al IV-II secolo a.C. e possono
essere suddivisi in due macro-
Riprende il nostro viaggio per i
musei del Lazio, alla ricerca dei
reperti archeologici ritrovati sul
suolo apriliano. Questo itinerario
negli ultimi anni ci ha portato, ad
esempio, al Procoio di Latina per
ammirare la base con epigrafe
dedicata a Lucio Cesonio Basso
e al museo della Fondazione
Marcello Zei, dove sono conservati reperti litici rinvenuti a Carroceto. Così il 5 giugno siamo
giunti al Museo Civico “Rodolfo Lanciani” di Montecelio (città
di Guidonia Montecelio), in
occasione della prevista presentazione del volume “Nuovi ritrovamenti archeologici nel territorio di Aprilia” a cura di Stefania
Panella, della Soprintendenza
per i beni archeologici del Lazio.
Poiché la dottoressa Panella era
impegnata altrove, l’evento è Arch. Michele Magliocchetti - giornalista Gianfranco Compagno
dottoressa Maria Luisa Bruto
stato rinviato a data da destinarsi
e, al suo posto, è stato presentato
l’evento molto interessante fissa- regioni: l’Umbria, la Toscana e il gruppi. Il primo comprende una
to per il giovedì successivo: “La Lazio. Per quanto riguarda il testa femminile, delle maschere,
Nereide dell’Inviolata”, relatrice Lazio ci sono oggetti provenien- protomi, statuine femminili e
la dottoressa Maria Luisa Bruto, ti da Guidonia, Lanuvio e, per maschili, un tronco nudo
conservatrice del museo. Abbia- l’appunto, Aprilia. Questa è una maschile e uno femminile con
mo quindi colto, comunque, mostra itinerante, la prima tappa viscere in evidenza e dei votivi
l’occasione per visitare la ricca è stata a Vetulonia (Toscana, pro- anatomici raffiguranti le diverse
mostra “Il devoto e il suo dop- vincia di Grosseto) dove abbia- parti del colpo, tra cui spicca l’ipio” del Museo Civico, in cui mo esposto reperti di Guidonia, nedita forma del cavo orale. Le
sono esposti dei reperti rinvenuti Orvieto e Lanuvio». I reperti riproduzioni delle parti anatomiad Aprilia, in compagnia dell’ar- apriliani sono stati rinvenuti che sicuramente avevano la funchitetto Michele Magliocchetti e dagli archeologi Sergio del Ferro zione di invocare cure per i vari
del collega giornalista Gianfran- e Sabrina Zottis., che hanno malesseri del caso, mentre i
co Compagno, con un cicerone effettuato degli scavi in via del manufatti raffiguranti organi
d’eccezione, appunto la dottores- Tufetto (località Campoleone) genitali avevano funzione aposa Maria Luisa Bruto. Proprio lei rinvenendo due stipi votive , una tropaica legata al concetto di fer-
tilità e buona sorte. Il secondo
macrogruppo è costituito dai
votivi zoomorfi, soprattutto suini
e, in misura minore, bovini e
ovini. Ci ha spiegato la conservatrice: «Le statuine zoomorfe
possono essere interpretate in
due modi. Sicuramente servivano a soddisfare un’area devozionale dedita allo sfruttamento
agricolo e alla campagna, ma si
può anche pensare che al posto
di sacrificare un animale vero e
proprio si donava alla divinità un
equivalente in terracotta». Il
libro della Panella, la cui presentazione, come detto è stata rin-
viata, riguarda gli scavi archeologici condotti nel corso della
realizzazione della Turbogas,
durante i quali è stato rinvenuto
un impianto rustico in via della
Cogna (Campo di Carne) e in via
del Tufetto (Campoleone) il rinvenimento di due stipi votive.
Sarebbe bello, dunque, realizzare
ciò che ad Aprilia non si è mai
riusciti a fare: creare una mostra
permanente o (meglio ancora)
istituire uno spazio espositivo,
un museo civico, che possa ospitare tutte le testimonianze storiche legate al nostro territorio e
sparse per il Lazio, così da riportarle a giusta collocazione.
(Foto archivio G. Compagno)
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
oggi voglio condividere con
voi alcune riflessioni sulla difficile situazione economica
che stiamo vivendo, una vera e
propria emergenza alimentare
che ci ha portati sabato 14 giugno ad una raccolta alimentare
straordinaria per il Banco alimentare, e come sempre in
queste situazioni ho ritenuto
importante dare il mio contributo insieme a quello degli
straordinari volontari che
hanno aderito all’appello lanciato dal Banco Alimentare.
Qual è stata la ragione di questa Colletta straordinaria?
Essendosi creato un buco di
alcuni mesi nella distribuzione
degli aiuti forniti dalle istituzioni pubbliche, da qui a ottobre per i più poveri si prospetta una vera e propria situazione di carestia.
Il Papa ne aveva parlato pubblicamente, richiamando un
impegno straordinario per
l’aiuto ai poveri e a chi soffre
la fame, e non era un invito
generico, perché si riferiva
proprio alla situazione appena
descritta.
Ora più che mai mi sembra
doveroso coinvolgerci consapevoli dell’urgenza della
situazione.
Siamo in una vera e propria
“Emergenza alimentare Ita-
UN APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ : SIAMO IN UNA VERA E PROPRIA
EMERGENZA ALIMENTARE ITALIANA E DOBBIAMO DARE TUTTI IL NOSTRO
CONTRIBUTO A CHI NE HA BISOGNO, ADOTTANDO UNA FAMIGLIA IN DIFFICOLTÀ
lia”.
Il numero di persone in difficoltà è in continuo aumento.
Inoltre, a dicembre 2013, si è
concluso il programma europeo di aiuto alimentare
(PEAD), aggravando ulteriormente questa situazione.
In attesa che anche in Italia
parta al più presto il nuovo
fondo di aiuti agli indigenti,
approvato dall’Unione Europea, la Colletta alimentare
straordinaria di sabato 14 giugno ha inteso aiutare i due
milioni di persone povere che,
nei prossimi quattro mesi,
rischiavano di non avere sufficienti aiuti alimentari.
Ma non fermiamoci a questa
iniziativa.
Bisogna fare uno sforzo ulteriore per chi ha più bisogno
creando una task force di associazioni ed istituzioni per
sostenere questa emergenza.
La nostra città è piena di
buone energie, basterebbe
riuscire a coordinarle per stare
tutti un po’ meglio. Si tratta di
realizzare veri e propri affidi
di famiglie, ed in questo senso
le associazioni possono svolgere un ruolo fondamentale di
tramite.
Fuori dalla scuola, per esempio, è un continuo sentire di
accordi fra mamme che tentano di semplificarsi la vita aiu-
tandosi
reciprocamente. Oggi io prendo anche tua figlia e
la porto a casa con
me: non mi costa
niente e tu puoi andare a fare quella visita
che rimandi da un
po’.
Ci sono tante famiglie
che già fanno queste
cose senza nemmeno
avere idea di svolgere
un servizio sociale.
E così via, storie di
ordinaria gentilezza.
Che però, se cominciano a coinvolgere
non solo una ristretta
cerchia di amici, ma
si aprono al quartie re
e, magari, alle famiglie più bisognose,
possono avere un serio impatto migliorativo sulla vita di
tante persone.Già, perché uno
dei punti di forza di queste
esperienze è proprio la possibilità di portare i benefici dei
piccoli gesti quotidiani di
aiuto anche al di fuori di una
cerchia di famiglie già legate
da relazioni amicali, magari
raggiungendo una famiglia
straniera o una appena trasferita. E non è difficile immaginare come poi la relazione
continua e porti al nascere di
nuove amicizie.
Anche le istituzioni se ne sono
accorte, così accanto a modelli codificati di assistenza
cominciano ad essere formalizzate anche queste forme di
prossimità più flessibili.
A Milano esiste un progetto
finanziato da una Fondazione
Bancaria in cui il Comune
collabora con una serie di
associazioni che hanno il compito di sensibilizzare il territorio e di individuare le famiglie
disposte ad impegnarsi a volte
proprio sulla base di relazioni
già in essere, di formarle e di
metterle in contatto con il
Comune.L’invito che rivolgo
all’Amministrazione di Aprilia è quello di concentrare il
coinvolgimento dei tanti Apriliani di buona volontà che
ogni giorno fanno piccoli gesti
di solidarietà verso un progetto di solidarietà permanente
per le famiglie apriliane che
sono in difficoltà, una sorta di
“adozione familiare”,
in
modo che chi può possa aiutare una famiglia disagiata in un
percorso di condivisione ed
amicizia.
ASPAL SODDISFATTA :ANCHE NOI AL TAVOLO
DI PARTENARIATO DELLA REGIONE LAZIO
La scorsa settimana, l’
Aspal e’ stata accreditata
presso il consiglio regionale
del lazio, a partecipare al
tavolo di partenariato regionale organizzato dall’ assessorato all’ agricoltura di competenza, per discutere del
nuovo psr 2014-2020 ,ancora
in fase di progettazione,
prima di passare all’ approvazione della comunita’ europea
per essere operativo nel prossimo autunno .
Per la nostra associazione,
precisa il presidente Giammatteo, e’ una bella soddisfazione essere stati invitati a
partecipare a questo tavolo
regionale insieme anche ad
altri enti piu’ accreditati di
noi . Soprattutto , abbiamo
fatto sentire la nostra voce
all’assessore regionale on.le
Sonia Ricci e ai vari dirigenti e istituzioni presenti all’
incontro , ribadendo l’inefficacia del psr 2007 – 2013
che non e’ stato in grato di
soddisfare le esigenze degli
agricoltori .
Siamo preoccupati , ha detto
Giammatteo all’ incontro,
perche’ anche nel futuro psr
2014-2020, si parla molto di
investimenti
che
pero’
pochissimi agricoltori potranno fare , visto che sono fortemente indebitati con i vari
enti.Inoltre ,ha proseguito il
presidente Aspal, oltre al problema nazionale, sul nostro
territorio dobbiamo fare i
conti con alcune fitopatie che
hanno danneggiato tantissimi
coltivatori di kiwi e aziende
boschive, rispettivamente per
colpa della batteriosi e del
cinipide .Sulla prima fitopatia
nominata, addirittura c’ e una
graduatoria regionale di sedici milioni di euro,di cui, due
milioni circa gia’ pagati ; che
ammonta al totale dei soldi
che gli agricoltori debbono
prendere per essere risarciti
dai danni subiti .
In merito a questa vicenda l’
Aspal e’ stata l’ unica associazione di rappresentanza , precisa il segretario Ferrari Federica , a presentare una proposta nel tavolo di partenariato,
che prevede l’ istituzione di
una misura o sottomisura del
nuovo psr, che vada a finanziare proprio i danni subiti
dagli agricoltori della nostra
regione, dalle varie fitopatie,
in modo particolare quelli
della batteriosi sul kiwi .
Noi speriamo, conclude il
segretario dell’ Aspal, che da
questo incontro possa scaturire qualcosa di positivo per la
nostra agricoltura, visto che
del vecchio psr abbiamo solo
brutti ricordi .
Il nuovo psr , potra’ essere
un’ opportunita’ per gli agricoltori della nostra regione,
solo se riuscira’ veramente a
rappresentare le esigenze che
vengono dalla base , altrimenti sara’ soltanto un’
opportunita’ per la solita cerchia ristretta di agricoltori .
IL PRESIDENTE ASPAL
pagina 34
IL GIORNALE DEL LAZIO
Nicola Prezioso, Ufficiale
della Repubblica
Undici persone sono state insignite
dal Prefetto Antonio D'Acunto e
dal Sottosegretario di Stato Onorevole Sesa Amici delle onoroficenze concesse dalla repubblica Italiana a persone che si sono particolarmente distinte nell'esercizio delle
proprie funzioni, militari e civili, al
servizio della collettivita'.
Nicola Prezioso svolge peraltro da
diversi anni attività di carattere
filantropico, assumendosi l'onere
delle spese necessarie per la realizzazione di varie opere aventi finalita' sociali.
Nel 2000 la Citroen Nicola Prezioso vince il premio miglior Concessionaria Citroen dell'anno e dal
2006 il Sig.Prezioso è Cavaliere
Dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e adesso è anche
Ufficiale.
19 Giugno - 3 Luglio 2014
UN NUOVO CENTRO ARTISTICO ESTIVO
ALLA SCUOLA “A. GRAMSCI”
Quest’anno per la prima volta verrà organizzato un Centro
estivo d’arte per i bambini e bambine delle classi terze e
quarte della Scuola Primaria “G. Marconi” presso i laboratori della Scuola Media “A. Gramsci”.
Questo esperimento, intelligente e costruttivo nasce dall’idea
della dinamica Preside dott.ssa Maria Nostro.
Il corso sarà articolato in due sessioni , una di teatro curato
dall’associazione Gulliver e l’altro di arti figurative dall’associazione Arte Mediterranea.
Avrà la durata di due settimane con inizio il 9 giugno e terminerà il 20 giugno con una rappresentazione teatrale e
visione di elaborati degli studenti.
Dalle adesioni pervenute, sembra che tale iniziativa abbia
avuto l’entusiasmo ed il riconoscimento di molti genitori.
L’idea si e’ dimostrata molto interessante,sia dal punto di
vista sociale che creativo, avvicinare tutte le forme di attività espressive ai giovani rappresenta senz’alcun dubbio una
motivazione di crescita culturale molto importante per la
loro formazione .
Incentivare tali iniziative lodevoli, diventa d’obbligo per
tutti gli operatori che lavorano sul campo e per le Scuole.
La speranza rimane che tale tipo di manifestazione possa
continuare nel tempo e garantire a tutti i giovani frequentanti le scuole di Aprilia quell’apporto significativo nel campo dell’arte.
Antonio De Waure
Aprilia - Vigili urbani in servizio fino alle 22, modifica dell’orario di
servizio della Polizia Locale in concomitanza con la stagione estiva
Nuovo orario di servizio della Polizia Locale per il periodo estivo.
La modifica di detto orario di servizio è stata disposta in data odierna
dal Comandante della Polizia Locale, Maggiore Massimo Marini, data
l’avvenuta chiusura ufficiale degli
istituti scolastici per la stagione estiva. L’orario di servizio dei vigili
urbani invernale è infatti legato
all’anno scolastico e al servizio di
Aprilia - Rimodulazione delle aperture estive vigilanza prestato all’apertura e alla
chiusura delle lezioni.
giornaliere ed orarie degli Uffici Postali
L'orario estivo che entra in vigore da
Si informa che Poste Italiane ha comunicato al Sindaco di Aprilia domani, invece, prevede il turno
la rimodulazione delle aperture estive giornaliere ed orarie degli antimeridiano dalle 8 alle 15 e il turno pomeridiano dalle 15 alle 22. Per quanto concerne
uffici presenti sul territorio comunale (Aprilia succursale 1, Apri- invece il sabato mattina e i soli servizi legati al mercato settimanale (la spunta e la pulizia),
lia succursale 2, Campo di Carne, Campoleone, Campoverde).
questi osserveranno rispettivamente gli orari 7-14 e 14-21.
I provvedimenti adottati sono in conformità ai criteri di cui al
Decreto del Ministero delle Comunicazione del 28 giugno 2007
“Nuovi Standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi”, al
La tradizione della pizza…
APRILIA – E’ ARRIVATA “PIZZA SHOCK”
…oltre i limiti del gusto
fine di garantire un maggior equilibrio tra la fisiologica flessione
della domanda dei servizi postali durante la stagione e la relativa
offerta.
Ciò premesso, si informa che nel periodo dal 16 giugno al 13 settembre 2014, gli Uffici Postali del Comune di Aprilia sono assoggettati ai seguenti interventi di rimodulazione:
APRILIA SUCC. 1:
dall’11 al 30 agosto
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13.35; sabato dalle 8.20 alle
12.35
APRILIA SUCC. 1 CAMPO DI CARNE – CAMPOLEONE
Chiusura stagionale il 16 agosto
CAMPOVERDE
Chiusura stagionale il 16 agosto e il 12 settembre
Sabato 14 giugno è stata inaugurata
PIZZA SHOCK. La nuova pizzeria in
via G.B. Grassi – angolo via G. Galilei
(difronte bar la Palma). Le titolari
Annamaria Bonelli e Patrizia De
Vivo, hanno incominciato questa
avventura con la presenza di numerosissimi clienti ed amici. Cosi ci spiegano le ragazze: “che i nostri clienti
potranno creare la loro pizza andando
“oltre i limiti del gusto…”
La tradizione della pizza…vede gli
ingredienti più naturali e richiesti sul
mercato come la mozzarella Olivieri
con arrivo giornaliero, l’Emmenthal
svizzero, il parmigiano Reggiano stagionato 48 mesi, il prosciutto di
Parma e il tartufo tagliato fresco
della Azienda Cipriani.
Tra le tantissime novità che Anna e
Patrizia vi faranno gustare possiamo
scoprire la “Pizza Shock” (SUGO –
PANCETTA e VODKA), la “Pizza
Simone” (FIORI DI ZUCCA e SALSICCIA) e la squisita “Pizza Tartufata” (SOTTILETTA, COTTO e
TARTUFO). Con queste prelibatezze
possiamo concludere, augurando ad
Anna e Patrizia un buon lavoro e vi
ricordiamo per info e prenotazioni
potete contattare lo 06.81178328 per
andare oltre i limiti del gusto…
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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19 Giugno - 3 Luglio 2014
Per non farsi intrappolare
di Salvatore Lonoce
Ciao a tutti, cari i miei Personaggi in cerca di autore!
Siete un gruppo di veterani alla
vostra ennesima edizione e
siete ancora alla ricerca di
sostegni che rendano più dinamica e avvincente la vostra
persona nel mondo apriliano.
Ultimamente vi sentite stanchi? Avete poco tempo da
dedicarvi?
La mente naviga in mezzo ai
grattacapi che vi sono capitati
di recente, invece di abbandonarvi alle giornate estive?
Allora siete proprio gravi
amici
miei!
Io avrei la soluzione per tutti
voi: un sabato da trascorrere
all’insegna del divertimento e
della pazzia pura giocando
tutti quanti insieme al gioco
della poltrona, con gli strumenti del Teatro, dell’improv-
visazione a cui siete avvezzi.
Vi fornirei, qualora ce ne fosse
bisogno, tutto ciò che vi serve,
e anche di più, per guidarvi nel
magico mondo della vostra
Trasformazione!
Vi chiederete: “Perche lo faccio?” senza trovare una risposta adeguata?
Partecipate allora e vi renderete conto che anche voi siete
ormai diventati uno dei tanti
apriliani!
Forza allora una giornata interamente dedicata alla vostra
Trasformazione e Depurazione
della mente e del cuore per
poter arrivare a quello stato
che vi permette di sentirvi nuovamente uomini, cittadini,
apriliani!
Cari amici, lo so che il caldo,
in questi giorni penetra e la
mente si assopisce facilmente.
Lo so che la calura, avvolge
qualsiasi cosa tenti di mostrarsi alla città, riducendo ogni
apriliano a mera forma e che
può essere scorta solo da vicino per chi come voi naviga a
vista.
Mentre vi scrivo Aprilia sembra sempre più dominata dal
Sindaco Terra, reso più manifesto dall’espandersi e dall’a-
cuirsi di una “crisi economica”
sempre più profonda.
Crisi economica, ma anche
politica, tanto da rimettere fortemente in discussione la stessa rappresentatività dei partiti
e delle nostre Istituzioni cittadine.
Ma soprattutto una crisi psicologica per molti politici, la cui
vita sembra aver perso un reale
significato con l’aggravarsi
della loro condizione di ristrettezza monetaria, che induce
sempre più a scelte solitarie.
E mentre l’Aprilia politica
mostra così il suo vero volto,
con le sue manifestazioni naturali sempre più intense, sembra
voler destare gli apriliani dal
torpore che li impedisce di
aprire gli occhi persino di fronte a fatti come quello della
richiesta di cambio di destinazione d’uso per l’area tra via
Mascagni e via Salieri, che
rischia seriamente di compromettere la vita di una parte non
irrilevante della nostra città.
Cari amici, l’impressione di
chi scrive è però che questo
frangente emerga dalla rottura
di una condizione di ordine
politico soltanto apparente,
una quieta disperazione che
oggi si mostra per ciò che realmente è, facendo cadere la
maschera di cordate forzate e
precostituite.
Queste forme precostituite
che, per una parte ormai maggioritaria dell’opinione pubblica apriliana, non esistono più;
gli apriliani non sosterranno
più quei consiglieri che pur
avendo esigenze diverse, convivono forzatamente, accomunati da una sempre maggiore
cessione di sovranità politica
verso terzi, che li priva del proprio potere decisionale e di
rappresentanza.
Mentre sto scrivendo, anche i
mezzi di comunicazione di
massa sembrano essersi arresi
alle possibili vie di uscita dal
famoso tunnel della politica
anonima, ma la luce alla fine di
questo limbo, che a giorni
alterni tutti dicono di vedere,
sembra somigliare più alla
famosa visione di chi vive
esperienze di pre-morte che ad
una reale formula convincitoria
per
chi
ascolta.
Cari amici apriliani, dovremmo forse chiederci se non sia
necessario guardare verso
nuovi orizzonti, di avere il
coraggio di scelte di rinnovamento e rottura radicale con il
passato. Cari amici, urge forse
il coraggio di guardare oltre la
scatola chiusa della politica
apriliana classica, ma anche di
non farsi intrappolare in
nostalgie fin troppo facili.
Frida Kahlo in mostra a Roma alle scuderie del Quirinale
Frida Kahlo a Pablo Picasso
che le aveva detto “I suoi quadri sono un sogno”, rispose
“Io non dipingo sogni né incubi. Dipingo la mia realtà”, e a
questo principio si è sempre
ispirata per quanto riguarda la
sua vita artistica. Una mostra
alle Scuderie del Quirinale ha
permesso e permetterà fino al
31 agosto al pubblico di ammi-
rare le opere di questa grande
pittrice messicana. Era nata nel
1907, ma diceva che la sua
data di nascita era il 1910,
anno in cui iniziò la rivoluzione in Messico, movimento
armato contro la dittatura del
generale Porfirio Diaz e terminata nel 1917 con la pubblicazione di una nuova Costituzione che tutelava anche i poveri
e i lavoratori. Frida Kahlo si
sentiva quindi figlia della rivoluzione.
Giovanissima rimase vittima
di un terribile incidente, per le
ferite riportate subì nel corso
della sua breve vita, è morta
infatti nel 1954, numerosi
interventi chirurgici che peggiorarono moltissimo il suo
stato di salute già compromesso da una malformazione congenita (la spina bifida).
In seguito all’incidente fu
costretta per molti mesi a rimanere a letto, il padre le regalò
la sua cassetta dei colori e
sistemò uno specchio sul soffitto, sopra il suo letto, per permetterle di guardarsi, per questo motivo moltissimi sono i
suoi autoritratti, durante la
lunga degenza vide quasi sempre solo se stessa, si ricorda
che iniziò dipingendo il suo
piede.
Conobbe Diego Rivera, grande
pittore murale e s’innamorerà
di lui, avrà anche altri uomini,
ma Diego sarà l’uomo della
sua vita.
Il percorso museale è interessante e coinvolgente, la sua
pittura è impostata ad un realismo magico, rifiutò il giudizio
di André Breton che l’annoverò tra i più grandi artisti surrealisti, Frida Kahlo affermò
con fermezza che “lei non
disegnava sogni, ma restituiva
forma ai sentimenti”. I suoi
quadri esprimono, infatti, tutto
quello che ha nel cuore.
Ha scritto anche bellissime
poesie, un ritratto di Diego
Rivera dove l’amore per il suo
uomo traspare da ogni parola,
e un diario personale, leggendolo notiamo il suo dolore per
non aver avuto figli. Nel ritrarre se stessa, evidenzia la sua
necessità di protagonismo,
forse per vincere la sofferenza
con la quale ha convissuto per
tutta la sua esistenza.
Donna dalla dirompente personalità, ha sempre combattuto
per affermare i suoi ideali di
libertà, contro ogni dittatura,
ha avuto una vita intensa dove
molte e diverse sono state le
sue esperienze sentimentali
affermando anche con il suo
modo di essere che niente e
nessuno può costringere o
limitare la vita di una persona.
Questa mostra alle Scuderie
del Quirinale è la prima retrospettiva in Italia dell’artista
messicana. Oltre a questa
mostra, un’altra sarà dedicata a
Frida Kahlo, dal 20 settembre
di quest’anno al 15 febbraio
del 2015, si terrà a Genova e
proporrà l’arte della pittrice
dal punto di vista del suo universo privato di grande sofferenza fisica e spirituale.
La mostra rimarrà aperta al
pubblico fino al 31 agosto.
Carla Ginanneschi
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
IL CONFRONTO
Sono un uomo di 50 anni, sposato e
con figli. Mia moglie però li mette
sempre in una condizione di paragone
l’uno con l’altro tant’è che finiscono
sempre col litigare. Io cerco di mettere fine a questa situazione, ma lei mi
confronta a quelle persone che se ne
infischiano della vita dei figli. Insomma fa sempre paragoni con tutti. Lei
dice che li usa come esempio per farci
capire meglio, ma io credo che lei sia
incapace di ragionare con la propria
mente. E’ sempre insoddisfatta e guarda sempre il vicino di casa, l’amica e
le persone che vediamo quando camminiamo per strada con aria di critica. Le critica e le confronta in continuazione. Mai un apprezzamento, ma
se mai lo fa è solo per offendere la
persona che vuole svalorizzare. Dice,
ad esempio: “quella non diventerà
mai come tizia, perché non ha determinate capacità”. La cosa più brutta,
però, è che con i figli non si rende
conto di metterli l’uno contro l’altro e
che prima o poi accadrà una tragedia.
MAURO
Guardare gli altri per poi fare dei confronti positivi o negativi ci spinge a
percepire che tipo di rapporto abbiamo con noi stessi, o meglio, che tipo
di rapporto i nostri genitori ci hanno
creato con noi stessi e con gli altri. Fin
da piccoli siamo stati abituati a subire
confronti. Quei confronti che ci
accompagneranno per tutta la vita. Se
i nostri genitori ci hanno confrontato,
con gli altri, in modo positivo e bilanciato saremo in grado di vivere la
nostra vita con più serenità e sicuri
che prima o poi raggiungeremo i
nostri obiettivi, ma se il confronto è
stato subìto in modo negativo e severo, nasce il più pesante dei pessimisti
che non riuscirà mai a raggiungere i
propri obiettivi proiettando i propri
insuccessi sugli altri. Il confronto non
dovrebbe mai essere fatto sui figli da
parte dei genitori, esso può creare dei
seri problemi a livello di autostima,
perché tutto ciò che proviene dal genitore è verità, e quindi traccia la vita di
quella persona che si comporterà allo
stesso modo con tutti. Cercare di
superare quei sensi di insoddisfazione, porta l’individuo a trovare consensi ed accettazione prima di tutto dalle
amicizie e poi dal partner che, a volte,
viene sostituito al genitore inconsapevolmente. Quel partner diventerà,
così, colui o colei che lo deve riscattare e farlo sentire al pari, se non superiore agli altri, ma se ciò non accade
viene accusato circa il suo insuccesso
nel mondo. Si sposta così il nervosismo e la delusione sul partner perché
il rivolgerlo verso il genitore sarebbe
troppo doloroso. Lo facciamo, ma
naturalmente non ce ne accorgiamo.
Non vogliamo prenderci le nostre
responsabilità negative, perché percepiamo che non ci appartengono, ed in
parte è vero, perché tutto nasce dal
primo approccio avuto con i nostri e
genitori e di come loro ci abbiano
paragonato ai loro punti di riferimento genitoriali. E’ proprio così, nasce
una sorta di catena generazionale che
ci portiamo dietro senza esserne consapevoli. E senza esserne consapevoli
andiamo a costruire tutto quello che la
catena ci spinge a realizzare come
qualcosa di scontato e vitale. Tutte le
generazioni vivono questa specie di
evoluzione emotiva a cominciare dal
confronto, che di per sé può essere
anche positivo perché spinge l’individuo alla crescita, al miglioramento ed
alla creatività. Allora domandiamoci
come mai i miei genitori mi dicono
questo o quell’altro di me? Forse, è il
loro programma che si sta azionando
Giorni Felici
per passarlo a me. Fateci caso quando
i vostri genitori vi dicono qualcosa,
ma fateci caso nel senso che se li
ascoltate e li guardate con occhi diversi, vi accorgerete che loro con quello
che vi stanno dicendo che siete, si
stanno per certi versi raccontando,
stanno cercando di passarvi il loro
programma. Oppure vi stanno “usando” per azionare un nuovo programma di riscatto dalle loro sofferenze.
Quanti genitori che non hanno potuto
realizzare un loro sogno usano i figli
per laurearsi ad esempio? Oppure, per
riuscire a vivere la vita che avrebbero
voluto da ragazzi? Quei genitori sembrano socialmente liberi nei confronti
dei loro figli, ma in fin dei conti,
anche loro, stanno seguendo un programma di autorealizzazione e di
autoliberazione.
QUANT’E’ BELLO MANGIARE!
Sono una donna di 44 anni e sono cicciotta. Mi piace mangiare e godermi
tutto quello che posso avere. Il mio
corpo non mi piace, però, perché tutti
quei rotoli mi fanno sembrare di
gomma. Brutta sensazione, tanto brutta che a volte faccio fatica a guardarmi allo specchio. Vestirmi è un problema perché non accetto di vedermi
così goffa e senza forme. Sono nervosa e vedermi così mi innervosisce
ancor di più. Le diete, neanche a parlarne. Sono stufa! Allora penso che
non ci sia soluzione, e allora mangio.
A volte mangio così tanto che non
sento più il sapore, e il gonfiore allo
stomaco non lo percepisco e così continuo a mangiare. So che mi porto
dentro delle tensioni che non voglio
vedere. Quello che sento è una grande
insoddisfazione che mi deriva da mia
madre, che però non posso farci nulla.
Percepisco una grande ingiustizia nei
mie confronti, e tutto quello che riesco
a fare è mangiare. Esiste qualcosa che
mi può suggerire, anche se non definitiva, che posso fare? Almeno comincio a fare qualcosa per me, e poi detta
da lei, forse mi potrebbe convincere
ad iniziare con maggiore fiducia.
Grazie.
PIERINA
pagina 37
Quant’è bello mangiare! Si mangia
per golosità, per noia, per rabbia, per
stare in compagnia oppure perché si
ha veramente fame! La vera fame,
quella che serve a farci capire quando
il nostro organismo è in riserva di
energia che va reintegrata. Non mangiare per dimagrire, porta ad estenuanti sforzi da parte dell’organismo
che se potesse parlare direbbe: “fai
pace con te stesso”. Perdere l’abitudine al mangiar bene e sano comporta
molti scompensi per l’organismo, e
tutti lo sappiamo. Si pensa, però, che
se non digiuniamo non dimagriamo.
Digiunare non basta per dimagrire,
perché l’organismo vive l’effetto
“carestia” nel senso che quando arriva
meno cibo il corpo innesca il meccanismo del risparmio: il metabolismo
rallenta, e anche mangiando pochissimo non si cala. Ecco perché i nutrizionisti dicono di abbinare ad una
dieta corretta anche il movimento,
proprio per non incappare in questa
reazione di difesa da parte dell’organismo. E la mente, invece, cosa fa?
Come reagisce ad una dieta da fame?
A quelle diete che il principio è quello di resistere per poi avere il premio?
Quel premio che ti godi sulla bilancia
quando i numeri che vedi ti piacciono
e che poi ti autorizzano a tuffarti nuovamente in quel cibo tanto delizioso,
che hai fatto finta di non volere?
Eccoti adorato cibo. Eccoti tutto, di
nuovo, per me. Questo si pensa dopo
una dieta estenuante con la promessa
di mantenere quel peso raggiunto con
tanta fatica. La mente, ora, è rilassata
perché sa di avere un margine di
tempo per poter mangiare di tutto
prima di riprendere i chili persi. Mangiare di nuovo tutti quei cibi gustosi è
il premio che ci diamo per aver fatto i
bravi. Per aver messo impegno e
sacrificio a raggiungere un obiettivo
tanto difficile ed agognato. Bene, ce
l’abbiamo fatta! E ora? Si mangia e si
ricomincia di nuovo ad accumulare
peso, per poi ritornare a sottoporsi ad
un’altra estenuante dieta. Cosa fare
per smettere di lottare con il nostro
corpo e con il cibo? Innanzitutto devo
capire quando ho veramente fame e
quando, invece, sono le tensioni a
comandare. Beh, non dovrebbe essere
così difficile, perché riconosce una
tensione è semplice, specialmente
quando percepiamo un senso di fastidio e di nervosismo di fronte ad alcune situazioni o pensieri. Allora, in
quel momento, anziché masticare
tutto quello che ci capita a tiro, e che
neanche ci soddisfa più di tanto, cerchiamo di dare un nome a quella tensione o sensazione di nervosismo. Se
non riesco ad associarlo con nulla,
non importa è sufficiente ripetere la
parola nervosismo oppure nervoso/a.
Bisognerebbe farlo quando si può
stare da soli almeno per 15 minuti, da
seduti o sdraiati e con gli occhi chiusi.
Si ripete a voce alta la parola fino a
quando si percepisce un senso di tranquillità, e se invece si riesce ad associare quel nervosismo ad una parola
precisa, anche al nome di una persona
si ripete quel nome fino a quando ci si
sente meglio. Si può fare anche a voce
bassa se ci si trova in un luogo pubblico, e anche lì si potrà percepire un
certo miglioramento. Dopo questo
approccio con se stessi si comincia a
capire che ogni tensione porta chili di
troppo e che niente hanno a che fare
con la fame. La mente così condizionata non riesce più a capire cosa sia
quel senso di insoddisfazione confondendola con la fame. L’esercizio
“Libera la Mente” , da me ideato,
riesce a mettere a fuoco la tensione
che spinge a mangiare risolvendo il
problema di fondo. Mangiare per protesta, per coccolarsi o per farsi del
male, non ci risolve nulla se non ad
alleviare la tensione del momento.
Per porre domande alla dott.ssa
scrivi a: Dott.ssa Anna De Santis ad
Aprilia in via Mozart1 (di fronte
Conforama) tel. 393.6465283 o
inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica:
a1 [email protected]
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail
al GIORNALE DEL LAZIO Via E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA
e-mail: [email protected]
(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
Sembravano
talmente lontani... e
invece sono già arrivati.
Tanti auguri per i tuoi
18 anni!
Ti amo amore mio!
DANIELE...
Tanti auguri di buon compleanno
a DYLAN (riccioli d’oro)
che il 23 maggioo ha festeggiato 5 anni.
Un bacione dal fratellone Morris
e l’indimeticabile nonno Giulio
Tanti auguri per i tuoi 18 anni caro neo
maggiorenne, da oggi sei entrato
ufficialmente a far parte del mondo dei
Grandi! Auguri da: Fabio, Daniele
& Giulia
Tantissimi
auguri
a MARTINA
per i tuoi 18
anni dalla
tua famiglia
e da tutti i
tuoi parenti
Tantissimi auguri a CLELIA che il 19
Giugno, festeggia 81 anni,
dai tuoi figli, nipoti e da tutti i parenti
Tantissimi auguri
a Francesca che il 3 Giugno, ha festeggiato 18 anni.
Dalla tua famiglia, i parenti e dal tuo ragazzo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
19 Giugno - 3 Luglio 2014
FINALMENTE ANCHE AD APRILIA E’ ARRIVATA LA SEDAZIONE COSCIENTE…..
IL TRATTAMENTO ODONTOIATRICO CHE SCACCIA IL TERRORE DEL DENTISTA
Analgesia Sedativa (Sedazione Cosciente). Paura del Dentista? Da oggi non sarà più un problema!
★
ASTROLOGIA
★
zione cosciente”, è un’innovativa tecnica introdotta in Italia
negli ultimi anni e consiste in
una miscela di Ossigeno e Protossido d’Azoto (il cosiddetto
gas esilarante) che mira alla
completa sedazione del paziente. Questa tecnica può essere
invasiva per il paziente?
Tale tecnica non comporta la
perdita dei riflessi protettivi
(ovvero la capacità di mantenere in modo autonomo la pervie-
★
★
★
★
tà delle vie aeree e rispondere
adeguatamente agli stimoli fisici e ai comandi verbali) e si
limita a fornire una condizione
di rilassamento, amnesia e/o
controllo del dolore durante
l’intervento. L’effetto è quasi immediato: il paziente percepisce una piacevole
sensazione di leggerezza e di completo
benessere, pur rimanendo perfettamente
cosciente. Le paure
e le tensioni si trasformano in una
sensazione di sicurezza, il tempo passa
rapidamente e si
hanno pensieri piacevoli. Al termine della
seduta il paziente è
in grado di lasciare
lo studio da solo?
Quando la seduta è
terminata e l’effetto
del gas è scomparso,
il paziente è in grado
di lasciare lo studio
dentistico da solo, in
condizioni fisico-mentali perfettamente normali. L’analgesia sedativa si rivela un metodo assolutamente sicuro, in
quanto non causa allergie, non
è tossico né irritante e non
viene metabolizzato dall’organismo ma semplicemente eliminato attraverso la respirazione. Questa metodica è adatta a
tutti i principali tipi di interventi odontoiatrici, come l’igiene,
la conservativa, la protesi, l’endodonzia, le estrazioni, la chirurgia parodontale e gli impian★
★
★
★
ti. È inoltre adatta a tutti i pazienti, in particolare ai bambini (spesso molto poco collaborativi), ai pazienti particolarmente fobici che hanno il terrore della sedia del dentista e ai
diversamente abili , ai quali è in
tal modo possibile evitare l’anestesia totale .
Quando ,invece, sconsiglia la
sedazione cosciente?
La sedazione cosciente non è
consigliabile nei primi 3 mesi
di gravidanza, nei pazienti tossicodipendenti, in quelli che
stanno seguendo una cura a
base di antidepressivi, in caso
di infezioni polmonari acute e
di gravi malattie mentali. Al di
là di queste eccezioni, la sedazione cosciente o analgesia
sedativa che dir si voglia è una
metodica, caldamente consigliabile in odontoiatria, che è
in grado di modificare in modo
significativo il rapporto paziente/dentista. Il primo, infatti,
viene in tal modo visto come un
individuo che necessita non
solo di cure ma anche della
dovuta serenità psico-fisica
necessaria al fine di poter
affrontare l’intervento. Dal
canto suo il dentista, trovandosi di fronte un paziente decisamente più rilassato e collaborativo, ha maggior libertà e tranquillità per operare. ★
★
Da oggi la tua odontofobia
(paura del dentista) non sarà
più un problema: arriva l’analgesia sedativa e puoi dire basta
al dolore ai denti. Basta poco a
preoccupare il paziente, a renderlo teso ed impaurito, quasi
come se fosse indifeso alla
vista o al rumore di un trapano,
come solitamente succede ai
pazienti alla vista di qualsiasi
arnese dell’odontoiatria; ma
ecco che l’analgesia sedativa,
che desensibilizza la mucosa
orale, priva il paziente dal suo
stato di dolore e, quindi, paura;
infatti, l’analgesia sedativa,
oltre ad eliminare il dolore, è in
grado anche di conferire al
paziente un senso di benessere
una vera e propria fobia. Al fine
di ovviare a questo problema,
possiamo venire incontro ai
pazienti più timorosi tramite
l’analgesia sedativa. Nota
anche con il termine di “seda-
★
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia
orale, endodonzia, protesi
paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia
orale università la Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
INFO 06.9276800 333.3949769
e tranquillità che, perciò, rende
meno infernale qualsiasi trattamento odontoiatrico. Sentiamo il parere di un
ESPERTO il Dott. Giuseppe
Grech Odontoiatra, il quale
utilizza, nel suo studio, questa
tecnica innovativa.
Cos’è l’Analgesia Sedativa?
Detta anche sedazione cosciente, quella dell’analgesia sedativa è una tecnica innovativa che
permette ai pazienti di sottoporsi a cure odontoiatriche mettendo completamente da parte la
paura e lo stato ansioso che tutti
i pazienti provano una volta
entrati in uno studio odontoiatrico. Quando consiglia l’Analgesia
Sedativa?
L’uso dell’analgesia sedativa è
consigliata a tutti i pazienti che
soffrono e sono soggetti ad
attacchi di ansia e di panico,
che hanno vissuto un’esperienza traumatica dal dentista e che,
una volta entrati nella sala d’attesa dello studio odontoiatrico,
vanno via dopo qualche minuto
sapendo che è giunto il momento della resa dei conti con la
poltroncina e gli arnesi connessi. L’analgesia sedativa è vivamente consigliata anche ai
bambini poiché risultano essere
sempre molto impauriti alla
vista di un trapano o anche di
un semplice specchietto di controllo. Sottoporsi ad un intervento
dentistico può risultare incredibilmente traumatico per molti
individui. Numerose persone
soffrono della cosiddetta
“paura del dentista”, che in
alcuni casi assume la forma di
★
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
L’AVVOCATO RISPONDE
CONTRATTI ENERGETICI NON RICHIESTI
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
Mi chiamo Giuseppe e qualche
tempo fa ho ricevuto presso la mia
abitazione una telefonata da parte di
una società che fornisce energia elettrica che proponeva un contratto con
loro.
Io non ero particolarmente interessato e ho detto loro che non volevo stipulare alcun contratto ma ho acconsentito a rispondere ad alcune
domande che, a detta dell’operatrice, erano necessarie per un’indagine
di mercato.
La scorsa settimana ho ricevuto, con
enorme sorpresa,una bolletta da
questa società per il servizio di fornitura dell’energia elettrica.
Ho contattato immediatamente la
società, la quale mi ha detto di avere
la registrazione con la quale io avrei
concluso il contratto con loro e che,
proprio per questo, dovevo pagare la
bolletta, mai io sono sicuro di non
aver acconsentito alla conclusione
del contratto! Cosa devo fare?
Giuseppe.
Caro Giuseppe, purtroppo quella che
mi descrive è una pratica abbastanza
diffusa, specialmente tra le società
telefoniche o che operano nel campo
dell’energia.
Il ripetersi di queste pratiche commerciali, che ci tengo a sottolineare,
sono scorrette ed illegittime, ha portato le autorità garanti che operano
per la tutela del mercato e dei consumatori, a prevedere delle norme, vincolanti per gli operatori, al fine di
arginare questo fenomeno sempre
più diffuso.
La conclusione di contratti telefonici,
pertanto, è pienamente valida ma
solo se vengono rispettate alcune
regole:, prima della conclusione di
qualsiasi contratto a distanza, l’operatore deve comunicare, all’inizio di
ogni conversazione, il nominativo
della società per conto della quale
avviene il contatto telefonico, lo
scopo della telefonata e il proprio
nome e cognome. Al termine della
conversazione l’addetto deve comunicare nuovamente il nominativo
della società e il proprio nome e
cognome. Se chi risponde si mostra
interessato all’offerta, chi ha telefonato deve anche comunicare, il
numero della pratica e i recapiti ai
quali è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni. La conversazione
può essere registrata, ma solo se chi
risponde al telefono è d’accordo, e in
ogni caso si deve essere avvertiti di
questa possibilità. Ma anche se la
conversazione è registrata e c’è il
consenso al servizio, questo non può
partire finché non c’è un contratto
scritto.
Prima o al più tardi al momento dell’inizio dell’esecuzione del contratto
di fornitura di servizi, infatti, il cliente deve ricevere un apposito modulo
di conferma del contratto, che deve
contenere non solo i dettagli dell’offerta, ma anche le modalità per bloccare il contratto stesso, tramite fax o
posta elettronica, con i recapiti
Accade però, come il nostro lettore
ha potuto constatare a sue spese, che
i contratti vengano fatti accettare con
metodi non del tutto regolari, per non
dire che a volte il consenso manca
del tutto, e che, alla telefonata, non
segua, come invece dovrebbe essere,
né l’invio del contratto cartaceo né vi
sia una confermatelefonica.
Questo giochetto si chiama “contrat-
to non richiesto” e almeno nel campo
dei servizi energetici che qui ci interessa, pur essendo una pratica ancora
diffusa, è arginato da una serie di
norme ad hoc elaborate dall’Aeeg,
l’Autorità per l’energia elettrica e il
gas, che aiutano a contenere i danni
per gli utenti. Tra le varie regole a
tutela dei consumatori c’è anche la
procedura di ripristino (cioè quella
che permette di tornare automaticamente al vecchio fornitore), alla
quale i venditori possono aderire su
base volontaria, ma che di fatto è
stata sottoscritta da tutte le aziende
presenti sul mercato.
Il contratto non richiesto è un contratto per la fornitura di energia elettrica, di gas o di entrambi che il
cliente ritiene di non aver mai stipulato, o di aver stipulato perché raggirato da una pratica commerciale
scorretta da parte dell’agente di vendita che lo ha contattato telefonicamente.
Se il venditore contatta il cliente per
telefono o via mail per proporgli
un’offerta del mercato libero deve
fornire una serie di informazioni:
il nome della società per cui lavora,
la propria identità e un recapito,
durata, validità e condizioni limitative dell’offerta che propone, le modalità per ottenere informazioni più
approfondite e la scheda di confrontabilità, per verificare la spesa che si
andrà a sostenere aderendo all’offerta dell’operatore rispetto a quella
determinata dalle condizioni regolate
dall’Autorità in regime di tutela,
durata e validità del contratto, diritto
di ripensamento e recesso, gli effetti
del passaggio al mercato libero,
come funziona la gestione reclami e
diritti dei consumatori, le modalità di
utilizzo dei dati di lettura ai fini della
fatturazione, la periodicità della fatturazione, i tempi e modalità di pagamento e conseguenze del mancato
pagamento, le condizioni economiche di fornitura del servizio e garanzie richieste.
Per verificare che la scelta dell’utente sia stata consapevole e non sia
pagina 39
stata piuttosto estorta dall’agente che
si occupa del procacciamento clienti,
l’azienda che vende il servizio prima
di attivare il contratto deve fornire al
consumatore una specifica conferma:
se il contratto è stato sottoscritto al
telefono, inviandogli una “lettera di
conferma”, se il contratto è stato
sottoscritto di persona ma in un
luogo diverso dagli uffici commerciali del venditore, anche attraverso
una “chiamata di conferma”, che
deve essere tentata almeno 5 volte
a numeri di telefono e in orari indicati dal cliente.
La lettera di conferma deve essere
inviata al domicilio del cliente per
informarlo che presso il venditore
risulta un contratto di fornitura a suo
nome. Nel documento devono essere
indicati tutti gli elementi relativi al
contratto, specificando il tipo di servizio (elettrico, gas, entrambi) e l’indirizzo di fornitura nonché tutte le
altre caratteristiche del contratto stipulato, comprese le modalità, la data
ed il luogo dove detto nuovo contratto risulta stipulato.
La chiamata di conferma è la telefonata effettuata dal venditore al cliente, in alternativa alla lettera, allo
scopo di assicurarsi che il contratto
sia stato concluso correttamente. Nel
corso della chiamata, registrata, il
cliente può confermare o smentire la
propria volontà di stipulare il nuovo
contratto. La chiamata di conferma
non può sostituire la lettera se il contratto risulta sottoscritto al telefono e
deve essere fatta a un numero telefonico riconducibile al cliente (abitazione, cellulare, ufficio).
Se il cliente accetta di registrare la
chiamata l’operatore telefonico
deve:qualificarsi indicando il nome
del venditore e chiedere al cliente di
fornire le proprie generalità (nome,
cognome, luogo e data di nascita);
informare il cliente che il venditore
ha acquisito un contratto per la fornitura di un’utenza intestata al cliente
stesso, specificando il servizio fornito e il nome dell’offerta;
chiedere al cliente di confermare la
propria volontà di stipulare il nuovo
contratto e, in caso di risposta affermativa, chiedergli di confermare di
essere consapevole che il nuovo contratto sostituirà quello in corso.
Per questi contratti si può esercitare
il diritto al ripensamento (tramite
raccomandata A/R), che permette di
recedere senza alcuna penalità e
senza specificarne il motivo, si esercita entro i 10 giorni lavorativi (poi
14) dalla data di arrivo della lettera di
conferma.
Il reclamo può essere inviato direttamente dal cliente, tramite un proprio
legale o un’associazione di consumatori. Il reclamo, per avere accesso
alla procedura agevolata, deve essere
inviato immediatamente dopo aver
avuto conoscenza del contratto non
richiesto, e comunque non più tardi
di 40 giorni solari dalla data che
compare sulla lettera di conferma
alla dicitura (data di consegna al vettore postale) e non più di 30 giorni
solari dal ricevimento della chiamata
di conferma.
Il reclamo deve essere completo di
copia della documentazione dalla
quale risulta la data in cui il cliente
ha avuto conoscenza del contratto
non richiesto (è utile fornire la copia
della lettera di conferma o indicare la
data della chiamata di conferma). Se
il venditore non ha inviato la lettera
né effettuato la chiamata di conferma, i 30 giorni a disposizione del
cliente partono dalla data di scadenza
del pagamento della prima bolletta
emessa dal venditore non richiesto,
che deve essere allegata come documentazione nel caso di reclamo per
contratto non richiesto.
In caso di reclamo per contratto non
richiesto, il venditore non può chiedere al distributore la sospensione
della fornitura per morosità, fino alla
conclusione della controversia.
Il venditore che riceve un reclamo
per contratto non richiesto deve fornire al cliente, entro 40 giorni solari
calcolati a partire dalla data in cui ha
ricevuto il reclamo, una risposta
motivata e completa della documentazione relativa al caso, con la quale
accoglie o rigetta il reclamo. Se rigetta il reclamo per contratto non richiesto il venditore, oltre alla risposta
motivata al cliente, deve inviare tutta
la documentazione relativa al reclamo anche allo Sportello del consumatore dell’Aeeg.
Lo Sportello esamina la documentazione trasmessa dal venditore per
verificare se il rigetto del reclamo è
giustificato. Informa cliente e venditore della propria valutazione e stabilisce se deve essere attivata la “procedura di ripristino” che consente al
cliente di ritornare ad essere fornito
in base al contratto precedente col
vecchio gestore.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
19 Giugno - 3 Luglio 2014
Anthony Peth tra la televisione e la solidarietà
Anthony Peth è la rivelazione di
quest’anno, da dicembre 2012
ad oggi ha ottenuto ben 9 riconoscimenti Nazionali “Premio
David di Michelangelo al talento
artistico 2012/13” nella categoria Spettacolo e Tv, “Telesat
2013 come rivelazione televisiva”, “Premio Eccellenza al
Talento Artistico Emergente
2013” al Galà dell’Arte, “Premio DocItaly 2013” come gio-
Cinema presso Cinecittà Studios
e il “Galà dell’Arte” al Teatro
Brancaccio di Roma per la ricerca a favore dell’oncologia infantile. Due serate di grande spettacolo e solidarietà a favore di
cause importantissime e che
hanno visto la presenza di
importanti personaggi dello
spettacolo.
Attualmente
Anthony è anche il testimonial
della Federazione Nazionale
soddisfazione nel campo artistico?
“Obiettivo Salvezza”, la mia
prima fiction come regista.
Dopo varie esperienze come
regista per spot e videoclip, il
sogno è divenuto realtà, un progetto unico e originale, prodotto
da MamaFilm, scritto da Simone
Terranova, protagonista insieme
ad attori del calibro di Fioretta
Mari, Ninni Bruschetta, Fabrizio
vane promessa dalla Regione
Lazio, “Premio Internazionale
Domenico Aliquò 2013” , “Premio David di Michelangelo
2013/14” come Eccellenza Artistica sul Sociale, “Eccellenza
Televisiva emergente 2014” dal
Comune di Roma, “Medusa
d’oro 2014 per la solidarietà” e
per ultimo pochi giorni fa un
prestigioso riconoscimento al
Napoli Cultural Classic.
Negli ultimi due mesi ha curato
la regia di grandi eventi romani
come il "Sorridendo Film Festival", in collaborazione con Rai
sulla Sicurezza e della major
ItaExpo per il Made in Italy nel
Mondo.
Bracconeri, Matteo Branciamore, Isabelle Adriani, Andrea
Roncato, Roberto Ciufoli, Ciro
Esposito, Claudia Galanti, Antonio Lange, Alessandro Borghi,
Josafat Vagni, Mario Cordova e
Alessio Di Clemente. Un cast
eccezionale che ha contribuito a
realizzare una serie molto divertente.
Qual è stato l’incontro che ti
ha cambiato la vita?
Sicuramente l’incontro che mi
ha cambiato la vita è stato quello con Maurizio Costanzo. Un
uomo straordinario ma soprattutto un maestro di vita, con il
quale ho capito come andare
avanti con intelligenza e dignità
nel mondo dello spettacolo.
Qual è stata la tua più gran
Sartoria - Riparazioni
ANNETTE
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nell’armadio, noi te li
trasformiamo con la nostra
creatività, li modernizziamo,
garantendoti la qualità
e la nostra esperienza
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A soli 28 anni hai un ricco
bagaglio di soddisfazioni: i
premi ricevuti, la regia di
eventi importanti, copertine,
interviste. Qual'è il segreto del
tuo successo?
Non c’è un segreto! Credo che
dopo tanti sacrifici prima o poi
qualche spiraglio di luce arriva. Il mondo dello spettacolo è
indubbiamente un ambiente
complicato. Farne parte non
vuol dire necessariamente partecipare a tutte le serate ed eventi
mondani, anzi, credo che sia
necessario fare più esperienze
possibili. Anche gli stessi provini sono esperienze formative
utili per farsi conoscere ma
soprattutto per diventare sempre
più forti e consapevoli delle proprie capacità.
Attualmente sei impegnato
con la trasmissione televisiva
"Ricominciamo da noi", di
cosa tratta e come possiamo
seguirti?
“Ricominciamo da noi” è un format molto divertente, una sorta
di parodia dei talent che vediamo adesso in Tv. Si scherza
tanto con i cominci presenti ogni
puntata, ma nel divertimento c’ è
una dura competizione canora
che vede ogni settimana sfidarsi
giovani talenti provenienti da
tutta Italia che hanno la possibilità attraverso un’unica soluzione di vincere la puntata e arrivare alla finalissima, dove solo i
più bravi, scelti da una giuria di
competenti del settore musicale
e dello spettacolo, decideranno
chi, fra i finalisti arriverà al prestigioso concorso “In onore a
Lucio Battisti”.
Potete seguirci ogni Domenica
in prima serata alle 21.00 su
Lazio Tv canale 12 del digitale e
replica settimanale su Gold Tv
canale 17 e Sky.
È una trasmissione sicuramente
all’insegna dell’ironia e della
buona musica in competizione,
al timone ci sono io e la mia
compagnia d'avventura Maddalena Ferrara, una professionista
che si presta ai nostri scherzi e
battute continue su ogni cosa,
come ad esempio quelle per la
sua altezza. Chi mi conosce, sa
che il mio modo di condurre in
genere arriva al limite dell’inverosimile, spesso con battute sarcastiche e divertenti.
Potrete vedere presenti in studio
oltre ad attori comici e cabarettisti, tanti amici dello spettacolo.
Hai coniato il motto, durante il
"Galà dell'Arte, "Il cancro si
può sconfiggere" : quant'è
importante dare speranza
attraverso questi eventi e quali
sono i risultati che avete ottenuto?
Bhe'... ogni mio evento ha per
me un’importanza illimitata.
Spesso le cause che vengono
scelte da queste associazioni
sono legate ai bambini come nel
caso della Sorridendo!Onlus
oppure della Fabrizio Procaccini
Onlus e tante altre con le quali
collaboro mettendoci anima e
cuore, ma soprattutto parlando
di bambini, una grande responsabilità. I bambini sono il nostro
futuro e nel mio piccolo se posso
contribuire per cambiarlo in
meglio e aiutare chi ha bisogno,
lo faccio con vero piacere. Cerco
però di essere parte attiva e questo perchè mi piace portare a termine le cose, seguendo tutte le
fasi fino al risultato finale. Per
fortuna i risultati ci sono e tanti,
il pubblico che segue ogni evento ha la dimostrazione all’istante
dell’aiuto che si dà, per questo ci
seguono sempre numerosi.
Come mai un ragazzo così giovane come te fa così tanta solidarietà?
Credo che la beneficienza o si
decide di farla o si deve lasciar
perdere… non conta l’età della
persona che decide di farla,
credo che ognuno di noi ha delle
vocazioni: la mia è quella di aiutare il prossimo facendolo col
cuore in ogni situazione. La solidarietà a me personalmente
arricchisce interiormente, mi
rende felice e se una cosa mi
rende sereno perchè non farla?
Sicuramente, come dico sempre
nelle interviste quando mi viene
fatta questa domanda, se tutti i
miei colleghi si impegnassero
per fare qualcosa a scopo benefico non solo partecipando ad un
evento in qualità di ospiti, ma
come parte attiva, con donazioni
o in organizzazioni di eventi,
sicuramente si darebbe un’esempio di unione e fratellanza e si
otterrebbero ancora più risultati.
Ovviamente parlo dei miei colleghi del mondo dello spettacolo
che grazie alla loro notorietà
riuscirebbero ad arrivare con più
facilità a milioni di persone e in
breve tempo. Devo dire comunque che conosco tanti amici che
si impegnano nel sociale… ma
tanti che non lo fanno per niente!
Progetti futuri?
Tante cose… sarà sicuramente
come ogni anno un’estate intensa fra serate, una nuova trasmissione… e tanti progetti che da
buon sardo con la testa dura,
porterò sicuramente a termine ad
ogni costo.
Lisa Bernardini
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
pagina 41
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
AL VIA LA BANCA DELLE MOLECOLE, UN
PASSO AVANTI PER LA CURA DELLE
MALATTIE RARE
Il Lazio è la prima regione in Italia per le esportazioni
nel settore farmaceutico e la seconda per il numero di
industrie nel settore farmaceutico e biomedico.
La Regione ha firmato un accordo con il Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche : il progetto avrà conseguenze positive per quanto riguarda la ricerca di nuovi
farmaci per le malattie rare.
In particolare, attraverso questo progetto la Regione
intende potenziare:La banca delle molecole e il centro di
screening. Per l’analisi e l’archiviazione di tutti i composti preparati nei laboratori universitari, negli istituti di
ricerca pubblici e nelle aziende private. Saranno tutti a
disposizione delle istituzioni accademiche e delle aziende della nostra Regione.
La ricerca sulle malattie rare, che colpiscono milioni di
persone in Italia e in Europa. Il numero di quelle conosciute e diagnosticate fino ad oggi è compreso tra 7 mila
e 8 mila. Oggi per tante di queste malattie non esiste nessuna cura. Per questo l’accordo prevede l’impegno di
potenziare un Centro di ricerca sulle Malattie rare, trascurate e della povertà.
“Vogliamo far diventare il Lazio la regione europea della
ricerca e del sapere- lo ha detto il presidente Nicola Zingaretti, che ha aggiunto- siamo molto contenti perché
questo investimento di 10 milioni aiuterà il sapere, l'innovazione, la ricerca e la buona qualità della ricerca. Il
Lazio - ha concluso – deve essere una regione confortevole e ospitale per studenti e ricercatori”.
FATTURAZIONE ELETTRONICA: IL LAZIO
E’ LA PRIMA REGIONE AD ADOTTARLA
La Regione Lazio è la prima in Italia ad adottare il nuovo
sistema della fattura elettronica, con 8 mesi di anticipo
rispetto a quanto previsto dalla legge nazionale.
L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere l’amministrazione più efficiente e trasparente.
La digitalizzazione del sistema dei pagamenti consentirà
di rendere più semplice e omogeneo il sistema dei paga-
menti e il processo di trasmissione e trasferimento delle
pratiche.Quali sono i vantaggi? Ecco alcuni esempi:
Più trasparenza. Il processo di trasmissione e registrazione delle fatture elettroniche permette un’analisi seria
della spesa e il controllo delle incongruenze. Questo
costituisce un aumento della trasparenza nei processi
amministrativi.
Snellimento del ciclo delle fatture: L’iter si semplifica, e
in questo modo sarà possibile anche ridurre i passaggi
burocratici delle fatture, che oggi sono almeno cinque. E
poi si azzerano i tempi.
Dati certi in tempo reale:. Accedendo al portale, i fornitori avranno la possibilità di monitorare lo stato di avanzamento e lavorazione dei loro documenti contabili. Il
portale sarà aggiornato in ogni passaggio e gli operatori
della Regione potranno effettuare le azioni di liquidazione e pagamento in modo più efficiente.
Più puntualità nei pagamenti: Si accorciano ulteriormente i tempi di attesa per i pagamenti dei debiti commerciali. L’obiettivo è arrivare a 90 giorni per il 2014 e a 60
giorni per il 2015. Niente più carta: I dati delle fatture
saranno caricati automaticamente sui sistemi contabili ,
in questo modo si evitano anche possibili errori associati alla gestione cartacea delle fatture.
Risparmi e servizi migliori. La nuova modalità di fatturazione comporterà fin da subito una riduzione di costi
fino a 10 euro a fattura: questo significa 5 milioni di euro
di risparmi in quanto la Regione riceve circa 500 mila
fatture di pagamento all’anno, 335 mila sola nella sanità.
A regime i risparmi aumenteranno ancora, fino a 20 euro
a fattura secondo le stime.Meno costi di funzionamento.
La semplificazione del processo e la piattaforma inoltre
costituiscono una fonte di risparmio anche per tanti altri
aspetti: dai costi del materiale, a quelli per il personale,
alle spese per la gestione degli archivi, e per la trasmissione dei documenti.
"Con l'introduzione del nuovo sistema di fatturazione
elettronica il Lazio si pone al vertice tra le Regioni italiane nel controllo e trasparenza delle fasi di liquidazione e pagamento di tutti i fornitori dell'amministrazione”,- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha
aggiunto-con la fatturazione elettronica arriviamo primi
in un campo in cui probabilmente eravamo gli ultimi, e
da esempio negativo diventiamo un modello positivo per
l’Italia.
CAFFE’ ALZHEIMER, PER STARE VICINI A
CHI NE HA BISOGNO
L’iniziativa prevede dieci incontri per sostenere le persone che soffrono di Alzheimer e chi si occupa di loro.
Tante le attività previste, tutte in un clima disteso e familiare
Al via a settembre il progetto della Regione dedicato
alle persone che soffrono di Alzheimer e a chi si prende
cura di loro. Dieci incontri che tra le altre cose rappresentano una bella occasione di conoscenza, supporto e
solidarietà.
Incontri, attività ludiche e tanto altro. Il tutto si svolgerà
in un clima tollerante e familiare utile anche a favorire il
senso di appartenenza gli uni agli altri. Un luogo di ristoro, intrattenimento e relax in cui si potrà conversare,
mangiare in compagnia, ascoltare musica offrendo stimoli a chi ne ha bisogno.
‘Caffe Alzheimer’ è una delle iniziative che rientrano nel
progetto ‘Abc’ – arte bellezza e cultura.- che la Regione
sta portando avanti. In particolare, questa iniziativa è
stata possibile anche grazie alla collaborazione dell’
associazione Alzheimer Uniti Onlus.
TRASPORTI: DALLA REGIONE 620 NUOVE
CORSE PER LE ISOLE PONTINE
L’impegno della Regione per migliorare i collegamenti
con le isole pontine prevede 620 nuove corse da e per le
Isole Pontine. La Regione ha sottoscritto un accordo con
Laziomar, l’azienda che gestisce i collegamenti con le
isole pontine. Alcune delle nuove corse sono operative
già dalla fine di maggio.
In particolare le nuove corse sono suddivise in questo
modo:
382 nuove corse sulle linee T3 E T4, che collegano Terracina alle Isole di Ponza e Ventotene: saranno attive dal
30 Maggio 2014 al 29 Maggio 2015.
238 sulle Linee A2 e A1, che assicurano rispettivamente
i collegamenti tra Ponza e Formia e tra Ponza e Anzio. In
particolare, le nuove corse per la linea A2, attive dal 30
maggio, saranno disponibili fino al 28 Settembre 2014.
Quelle per la linea A1, invece, saranno attive dal 13 Giugno al 21 Settembre 2014.
“Andiamo incontro alle esigenze di migliaia di turisti e
dei residenti nelle isole pontine che negli scorsi anni
hanno dovuto sopportare un servizio di collegamento
marittimo inadeguato alle necessità- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha aggiunto: in questo
modo manteniamo un altro impegno che abbiamo assunto con gli operatori turistici, con i cittadini e con gli
amministratori delle isole pontine”.
“Si tratta di un importante passo in avanti per il miglioramento delle condizioni del trasporto pubblico delle
isole – è il commento di Michele Civita, assessore alle
politiche del territorio, alla mobilità e ai rifiuti , che ha
aggiunto: deve essere all’altezza dei moltissimi turisti
che ogni anno soggiornano in queste splendide località “
SCUOLA: APPROVATO IL NUOVO
CALENDARIO PLURIENNALE
La Regione Lazio ha approvato il nuovo calendario scolastico pluriennale definitivo in vigore dal 2014/2015.
Una novità che la pone tra le prime regioni in Italia e che
produrrà un deciso miglioramento nell’organizzazione e
nella programmazione delle attività scolastiche.
Il nuovo calendario scolastico approvato per le scuole
primarie e le scuole secondarie di I e II grado della
Regione Lazio, per garantire i 206 giorni di lezione, stabilisce che ogni anno, a partire dall'anno scolastico
2014/2015, le lezioni:
Inizieranno il giorno 15 Settembre (che slitterà al primo
giorno lavorativo successivo qualora il 15 settembre sia
un sabato o un giorno festivo) termineranno l’8 Giugno
(anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel
caso in cui l’8 giugno cada in giorno festivo o posticipato, se necessario, per garantire i 206 giorni di lezioni).
La sospensione delle lezioni è stabilita, oltre che nei
giorni delle festività nazionali:
1 Novembre,2 Novembre (commemorazione dei defunti),8 Dicembre, 25 Dicembre, 26 Dicembre,1 Gennaio, 6
Gennaio, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, 1 Maggio, 2
Giugno, Festa del Santo Patronodal 23 Dicembre al 6
Gennaio (vacanze natalizie)per i 3 giorni precedenti la
domenica di Pasqua,il martedì successivo al Lunedì dell’Angelo. Le scuole dell’infanzia chiuderanno invece il
30 giugno di ciascun anno scolastico.
“L’importante novità che introduciamo è quella di un
calendario scolastico che sarà vigente dal prossimo anno
scolastico in poi, permettendo a: Istituti, personale
docente e famiglie, oltre che ai ragazzi, di programmare
le attività con largo anticipo e con scadenze pluriennali.
Puntiamo così anche ad agevolare l’organizzazione dei
servizi connessi, come ad esempio mensa e trasporto.
Molta flessibilità è stata prevista per quanto riguarda la
scuola dell’infanzia con l’obiettivo di andare incontro
alle esigenze dei genitori e conciliare tempi di lavoro e
di vita” dichiara il vicepresidente della Regione Lazio
Massimiliano Smeriglio.
SANITA’: LA QUALITA’ DELLE CURE
MIGLIORA E I COSTI DIMINUISCONO
La Regione presenta alcuni risultati positivi ottenuti
rispetto agli obiettivi assegnati ai nuovi direttori generali. I dati si riferiscono al periodo che va da giugno a
dicembre del 2013:
Fratture di femore operate entro le 48 ore. Si è passati dal
16% del 2009 al 38% del primo semestre del 2013, fino
al 45% nel secondo semestre del 2013. A seconda delle
diverse Asl il dato varia ancora da un massimo del 57%
a un minimo del 12%.Interventi di angioplastica in caso
di infarto. Dal 16% del 2009 al 32% del primo semestre
2013 e al 38% del secondo semestre del 2013. Anche in
questo caso il dato varia a seconda delle diverse Asl: da
un massimo del 42% a un minimo del 27%. La differenza tra le varie Asl, però, è diminuita.Riduzione di
parti cesarei primari. Partendo dal 34% del 2009 fino ad
arrivare al 31% nel primo semestre 2013 e al 30% nel
secondo semestre del 2013.Dati online. L’obiettivo è
quello di consentire a tutti di valutare la qualità degli
interventi svolti. Il portale si chiama ‘Prevale’ ed è uno
strumento molto utile anche per capire come migliorare
le cure. Il sito contiene diversi indicatori: 45 riguardano
il volume degli interventi svolti e 100 il loro esito e la
loro qualità. La valutazione riguarda i percorsi di cura di
diverse patologie, come ad esempio il diabete. A fine
giugno saranno disponibili anche le valutazioni sulle
cure per altre patologie, come l’ictus e l’infarto acuto del
miocardio.Presto anche gli ‘open data’ della sanità. Entro
gennaio sarà realizzato il portale Open Data del Lazio e
una delle sezioni sarà dedicata proprio alla sanità. Non ci
saranno solo i dati del sistema ‘Prevale’ presenti oggi,
ma anche le spese affrontate dalle Asl, la spesa farmaceutica, le liste d’attesa e il monitoraggio delle strutture.
“Abbiamo aperto una fase nuova, la strada è ancora
lunga ma i risultati si cominciano a vedere - è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto:
la sanità nel Lazio comincia a migliorare non solo nei
conti ma anche nella qualità offerta dalle cure. È importante che ci sia una tendenza positiva , anche per quanto
riguarda la salute dei cittadini”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
ANZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
La Guardia Costiera di Anzio sequestra
reti da posta e prodotti ittici
Prosegue l’attività di vigilanza sulle attività di pesca
marittima da parte dei militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio. I controlli in mare effettuati
in questi giorni hanno infatti portato al sequestro di
ulteriori 150 metri di reti “da posta”. In particolare
l’attrezzo era stato posizionato da ignoti nello specchio acqueo antistante il Comune di Nettuno, in zona
Marinaretti, privo di idonea segnalazione e pertanto
anche pericoloso per la sicurezza della navigazione.
“Il fenomeno della pesca con attrezzi non consentiti,
da parte di pescatori non professionisti – spiegano
dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio - è
oggetto di particolare attenzione da parte dell’Autorità Marittima della Città Neroniana, anche in ragione
delle diverse segnalazioni che privati cittadini sono
soliti effettuare. Sempre in materia di pesca, sotto il
coordinamento del 3° Centro di Controllo Area Pesca
della Direzione Marittima del Lazio e del Compartimento Marittimo di Roma, i militari del Circomare
neroniano hanno effettuato di recente un sequestro di
ben 120 chili di prodotto ittico presso un esercizio
commerciale di Anzio. In questo caso il controllo
effettuato congiuntamente al personale del servizio
veterinario dell’Asl Roma H aveva permesso di individuare del prodotto ittico mal conservato e quindi
non idoneo al consumo umano oltreché non a norma
sotto il profilo della rintracciabilità. Alta l’attenzione anche all’interno dell’area portuale di Anzio dove
il personale della Guardia Costiera
di Anzio ha provveduto a rimuovere e sequestrare un “palangaro” che
ignoti avevano posizionato nei
pressi dell’imboccatura oltre a
sequestrare, durante i periodici
controlli in banchina, 8 chili di prodotto ittico poi devoluti in beneficenza a seguito dei controlli sul
prodotto effettuati dal personale
dell’Asl. I controlli in tal senso, a
tutela dei consumatori, continueranno e si intensificheranno ulteriormente anche in vista del periodo estivo, durante il quale il consumo di prodotto ittico aumenta con
l’avvento dei numerosi turisti che
raggiungono le località balneari del litorale. Dalla
Guardia Costiera di Anzio, a beneficio dei pescatori
sportivi, fanno sapere che le reti da posta sono
ammesse solo per la pesca professionale e che il loro
utilizzo, in contrasto alla vigente normativa, comporta oltre al sequestro dell’attrezzo anche l’elevazione
L’Atletica Anzio al Golden Gala
Pietro Mennea 2014
i è svolto allo Stadio Olimpico di Roma, all’interno del
Meeting Internazionali di
Atletica Leggera “Golden
Gala” il progetto 300 Comuni al Golden Gala Pietro
Mennea 2014. Questo progetto prevedeva “Il Palio dei
Comuni” una manifestazione
promozionale consistente in
che hanno messo a disposizione della squadra e dei
familiari dei partecipanti un
autobus. Più di cinquanta persone si sono recate allo Stadio
Olimpico per partecipare alla
staffetta ed assistere al Meeting. La Federazione di Atletica Leggera ha messo a disposizione dei biglietti omaggio
una staffetta metri 12x200,
riservata ai ragazzi delle scuole medie inferiori. L’Atletica
Anzio ha curato la staffetta
che ha rappresentato il Comune di Anzio. “Ha vinto il
Municipio X di Roma, seconda la staffetta di Orvieto, ottimo è stato il risultato della
staffetta di Anzio, gli atleti
anziati hanno effettuato dei
cambi con una buona tecnica
classificandosi a metà classifica con un tempo di 6 minuti
e 24 secondi. “Tutto ciò è
stato possibile – spiegano i
partecipanti - grazie alla sensibilità del sindaco Bruschini
e degli amministratori locali
per i cittadini interessati a partecipare. Presenti all’evento,
Vincenzo Schiavottiello, presidente dell’Atletica Anzio,
Stefano Romani e gli atleti
Vuolo Marco, Cesare Augusto
Spigoni, Franceschini Jacopo,
Liguori Matteo, De Angelis
Mattia, Faina Francesco, Steri
Maria Lu Lu, Mannironi Elettra, Massarelli Elisa, Azzone
Giorgia, Flauto Martina, Di
Vincenzo Alessia, Corona
Elettra, Buccolini Ilaria, Buccolini Irene. E’ stata una sana
giornata di sport e di spettacolo per i ragazzi di Anzio e per
l’Atletica Anzio”.
Consuelo Noviello
di una sanzione amministrativa da mille e tremila
euro. Gli utenti del mare, eventualmente interessati ad
avere maggiori chiarimenti circa il corretto utilizzo
degli attrezzi da pesca potranno rivolgersi agli uffici
della locale Guardia Costiera, sempre a disposizione
del cittadino”.
Consuelo Noviello
Esposto al Sindaco di Anzio
SEGNALAZIONE del 12/06/2014 ai sensi Decreto Legislativo N. 285
del 30/04/1992 codice della strada
Oggetto: Lavinio via di Valle Schioia angolo via delle Rose
Vi segnaliamo di nuovo ( precedentemente già segnalatovi con prot.47538 del 29/10/13) con le
foto in allegato lo stato di pericolo in cui si trova il tratto stradale soprattutto di notte sia per le
auto ma principalmente per le due ruote in quanto il manto stradale è sopraelevato dalle radici
e per evitarlo bisogna occupare l’altra corsia con il rischio di incidenti o per la perdita di controllo del veicolo, ci sono buche , manca la segnaletica di mezzeria e laterale , scarsa illuminazione .
Attendiamo urgentemente un adeguato intervento per migliorare la situazione indicata.
Grazie.
AnzioDiva
Servizio di pulizia e cura delle aree verdi del Parco di Villa Adele Anzio centro. L'Assessore Placidi: "La Cooperativa aggiudicataria
della gara nazionale proseguirà regolarmente il servizio"
"La Cooperativa Sociale, che si è aggiudicata la gara nazionale per la pulizia delle aree verdi del centro
storico di Anzio e dei giardini di Villa Adele, proseguirà regolarmente il servizio così come previsto dal
capitolato".
Lo ha affermato l'Assessore alle Politiche Ambientali e Sanitarie del Comune di Anzio, Patrizio Placidi,
in riferimento al servizio di cura delle aree verdi del centro storico e di Villa Adele che si è aggiudicato la
Coop Sociale Parco di Vejo.
"I lavoratori della Cooperativa che in precedenza gestiva il servizio - prosegue l'Assessore Placidi - saranno ricollocati in base alle esigenze ed alle disponibilità che emergeranno ma, allo stesso tempo, la Coop
Sociale aggiudicataria dell'appalto darà seguito al servizio con il personale che riterrà più idoneo. L'aspetto
più importante è che il Parco di Villa Adele e tutte le aree verdi del centro, oggetto del servizio, continuino ad essere un fiore all'occhiello del nostro territorio".
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
ISTITUITI GLI ISPETTORI AMBIENTALI
NETTUNO
l Comune Nettuno con decreto
del Sindaco Alessio Chiavetta
ha istituito il “Servizio di Vigilanza Ambientale Volontaria
Comunale”, attraverso la figura dell’ “Ispettore Ambientale
Volontario Comunale”, a tutela
del territorio e dell’ambiente,
per la prevenzione, la vigilanza ed il controllo del corretto
conferimento, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti,
anche alla luce di risultati
eccellenti ottenuti con la raccolta differenziata che ha raggiunto il 60 % dei rifiuti differenziati.
Il personale che verrà impiegato per i servizi di vigilanza è
composto attualmente da 70
unità circa reclutate su base
volontaria tra le associazioni di
volontariato,
collaboratori
della società “Ipi” e dipendenti comunali: una “task force”
composta da donne e uomini e
formata con un corso di preparazione in “diritto ambientale”
con relativo esame finale, che
controllerà il corretto andamento della raccolta intelligente dell’ immondizia.
“Abbiamo deciso di migliorare e potenziare il servizio di
raccolta differenziata dei rifiuti – ha dichiarato il Sindaco
Alessio Chiavetta - istituendo
questa nuova professionalità
da impiegare in collaborazio-
pagina 43
“Abbiamo potenziato il servizio di raccolta differenziata
introducendo la nuova figura dell’ispettore ambientale”
ne con gli addetti che già svolgono il servizio di raccolta. I
dati in nostro possesso circa la
differenziata sono finora soddisfacenti, ma contiamo di crescere soprattutto con l’aiuto
dei cittadini”.
“Tale figura nasce al di potenziare il servizio fine – dichiara
l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Combi – e di concorrere
alla difesa del suolo, del paesaggio e dalla tutela dell’ambiente nel territorio comunale.
Tra i compiti che dovrà svolgere la figura del volontario, ci
sarà anche
l’ attività informativa ed educativa ai cittadini sulle modalità e sul corretto conferimento
dei rifiuti conferiti tramite la
raccolta differenziata e la prevenzione nei confronti di quegli utenti che, con comportamenti irrispettosi del vivere
civile, arrecano danno all’ambiente, all’immagine e al decoro della città”.
L’Assessore Giulio Verdolino al convegno
“Un Patto per la Legalità del Lavoro”: “L’educazione
alla legalità del lavoro, intesa come sicurezza e regolarità
del lavoro stesso, deve fare parte della preparazione dei
giovani alla futura vita lavorativa”
L’Assessore alle Attività Produttive
e Turismo Giulio Verdolino ha preso
parte al seminario informativo “Un
patto per la legalità nel lavoro” organizzato a Pomezia dalla CGIL. L’incontro ha visto la partecipazione del
Prefetto, del Procuratore Capo del
Tribunale di Velletri, dei membri
dell’Osservatorio Regionale sulla
Legalità, di Sindaci e Assessori dei
Comuni delle aree Roma sud e
Castelli nonché di rappresentanti
dell’Associazione “Libera”; durante
il seminario si è discusso proficuamente sulle azioni da intraprendere
per porre un freno agli episodi di
illegalità riscontrabili nel mondo
lavorativo attraverso l’analisi dei
vari aspetti di tale importante argomento.
“Il fenomeno del lavoro irregolare,
l’inosservanza delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e la mancanza di rispetto delle regole in
genere – ha dichiarato l’Assessore
Giulio Verdolino - rappresentano
un problema complessivo di legalità
che riguarda e coinvolge l’attività e
il futuro di lavoratori e imprese
della regione. Una delle categorie
maggiormente esposta al rischio di
svolgere attività lavorative irregolari è quella dei giovani: le esperienze
irregolari spesso infatti avvengono
proprio al momento dell’ingresso
nel mercato del lavoro, e una delle
cause più frequentemente rilevate di
tale problematica consiste nella
scarsa consapevolezza sui diritti dei
lavoratori e nella ridotta sensibilità
al problema che rappresenta il fenomeno non è infatti sufficiente affrontare il problema sul posto di lavoro,
ma è necessario affrontarlo partendo dall’ambito scolastico al fine di
promuovere la consapevolezza del
rischio e integrare la cultura della
regolarità nel sistema dell’istruzione, per preparare i giovani al loro
primo giorno di impiego e alle loro
responsabilità in materia nelle loro
future carriere. La cultura della
regolarità e la prevenzione degli
infortuni deve infatti passare necessariamente anche per una trasformazione culturale che parta già
dalle scuole e l’apprendimento dei
principi di base delle tutele dei lavoratori deve far parte della preparazione dei giovani alla loro futura
vita lavorativa. Durante l’incontro
si è auspicato un impegno convergente che faccia perno sulla legalità
e sulla responsabilità, prevenendo
infiltrazioni criminali nel tessuto
sociale e produttivo, promuovendo
l’adozione di regole mirate a disciplinare una scelta responsabile dei
partner, subappaltatori e fornitori
nella Pubblica Amministrazione,
attraverso la stipula di un “Patto
per la Legalità”. Detto accordo porterebbe una maggiore trasparenza
della verifica di congruità, inserendo per gli appalti ed i bandi di gara,
clausole di salvaguardia dei Contratti Collettivi Nazionali di riferimento”.
1500 ore di controllo e sorveglianza effettuate dagli ispettori
ambientali volontari nei mesi che vanno da febbraio a maggio
Oltre 1500 ore totali di vigilanza presso le
postazioni critiche del territorio: questo il
report dell’attività di controllo svolta dagli
ispettori ambientali volontari nei mesi che
vanno da febbraio a maggio, mesi in cui i
volontari hanno fornito un servizio di
vigilanza presso i punti con
maggiori criticità della città
sia nel centro
abitato
che
nelle
zone
esterne. Gran
parte delle operazioni di sorveglianza sono
state effettuate
dall’Associazione Zoofila
Ecologica di
Protezione
Animali, Natura e Ambiente,
che ha svolto
circa 700 ore di
controlli, e dall’Associazione
Guardia Nazionale Ambientale, impegnata
per oltre 370 ore, mentre più di 430 ore di
attività di sorveglianza sono state eseguite
da singoli volontari.
“Inizialmente gli ispettori ambientali
sono stati impiegati essenzialmente in
attività di controllo e prevenzione – spiega
il Sindaco Alessio Chiavetta – non volevamo presentare gli ispettori ambientali ai
cittadini con blocchetto per le multe e
penna in mano ma iniziare con una presenza che fungesse da assistente con
informazioni e chiarimenti sulle modalità
di conferimento dei rifiuti: questo approccio propositivo è stato ben apprezzato
dalle persone che sono state contattate”.
“Grazie all’impegno e alla dedizione
degli ispettori ambientali volontari –
aggiunge l’Assessore all’Ambiente Giuseppe Combi – ci siano stati anche interventi con la Polizia Locale che ci hanno
permesso di individuare e sanzionare fatti
eclatanti come l’individuazione dello sca-
rico di un intero furgone di rifiuti nella
zona di via delle Grugnole, dove il trasgressore, oltre ad essere multato, è stato
costretto a rimuovere i rifiuti per poi conferirli regolarmente presso il Centro Raccolta di Tre Cancelli; inoltre numerosi cittadini individuati con tecniche specifiche
sono stati invitati presso l’Assessorato
all’Ambiente per essere informati dell’avvenuto riscontro delle infrazioni commesse. Ricordo che, grazie al decreto di nomina recentemente emesso dal Sindaco, gli
ispettori ambientali sono ora titolati ad
elevare sanzioni amministrative nei confronti dei trasgressori delle norme
ambientali e del normale senso civico”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
POMEZIA
19 Giugno - 3 Luglio 2014
A fare un bilancio a tinte cupe, Angelo D’Avino
“Dopo un anno di governo a 5 Stelle c’è ancora la palude”
È passato un anno da quando la giunta
guidata dal sindaco Fabio Fucci dei 5
Stelle si è insediata in Municipio. L’eredità raccolta dalle precedenti amministrazioni non è stata certo un aiuto a poter
governare subito bene. D’altronde si sa,
la bacchetta magica non ce l’ha nessuno.
Tuttavia, durante la campagna elettorale i
politici sono soliti fare tante belle promesse e snocciolano il “Libro dei Sogni”
pur di accaparrarsi i voti.
Dodici mesi possono essere pochi o tanti
a seconda dei punti di vista. Se per il sindaco Fucci sono probabilmente una inezia (considerato il periodo di assestamento per conoscere appieno la macchina
amministrativa e le varie questioni sul
tappeto) per altri sono già una eternità che
non ammette scuse per il “non fatto”. In
quest’ultima categoria rientra anche l’ex
consigliere comunale Angelo D’Avino,
che alla chiamata alle urne del 2013 concorse per la carica di sindaco con la lista
civica “Pomezia in Testa” senza però
riuscire ad entrare in consiglio comunale.
Il suo è un commento amaro, perché
mette in evidenzia, dice, come molte persone avevano riposto immensa fiducia
nello “tsunami” grillino per veder mutata
in meglio la situazione complessiva in cui
versa l’intero territorio di Pomezia, dall’entroterra, alla cosa. Insomma, si aspet-
tavano una vera ondata che avrebbe reso
tutta questa vasta area in qualcosa bi
bello, vivibile, godibile e anche appetibile per nuove aziende che avrebbero potuto desiderare di impiantare nuove sedi
sospinte dal “vento nuovo”.
Un fuoco che animava anche chi aveva
fondato “Pomezia in Testa” che voleva
battersi per far uscire Pomezia dalle
acque stagnanti, ma che non è invece
riuscita a catturare il consenso necessario:
“Avremmo solo voluto che la città – ha
sottolineato con amarezza D’Avino dopo essere stata bonificata da territori
paludosi e resa fertile e accogliente per
molti di noi fosse bonificata anche da un
malessere diffuso e una discutibile gestione, per farla tornare quella città che ha
dato ai nostri nonni e genitori la possibilità di vivere dignitosamente del proprio
lavoro, prima da contadini e poi, con
l’avvento della Cassa del Mezzogiorno,
da operai, impiegati, imprenditori e commercianti. Perché tornasse ad essere
quella <Pomezia nostra> che era una
volta, il primo polo industriale del Lazio
e il terzo in Italia”.
Una pia illusione?: “La nostra esperienza, anche se non vincente, è stata positiva. – ha proseguito D’Avino - E nell’immediato, abbiamo tutti sperato che la
“seconda bonifica” potesse camminare
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
PIANO MARE AL VIA PER FRONTEGGIARE LE EMERGENZE
Le spiagge tornano a popolarsi e riparte il servizio Ambulanza Estivo. Il tutto
rientra nel progetto regionale Piano Mare 2014 gestito dall’ARES (Azienda
Regionale Emergenza Sanitaria) il quale prevede il soccorso sanitario di 118
lungo tutto il litorale. Il servizio ha preso avvio domenica 15 giugno e si concluderà il prossimo 15 settembre, prevede un presidio con ambulanza e personale
sanitario ed è attivo sette giorni su sette, dalle 9 alle 21. La base operativa si trova
al civico 40 di via Francoforte e qui residenti e villeggianti potranno sottoporsi,
in caso di necessità, a controlli ed interventi sul posto. Il che è importante se si
verifica una emergenza sanitaria dove, come nel caso di un infarto o di un taglio
profondo, la tempistica è fondamentale.
GIRO DI VITE CONTRO IL COMMERCIO ABUSIVO
Giro di vite contro il commercio abusivo sull’arenile. In una delle prime operazioni della stagione balneare 2014 sono stati intercettati e fermati tre ambulanti
che vendevano le loro mercanzie ai bagnanti senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni. Pochissimi giorni dopo, mercoledì 11 giugno, 2500 sono
stati i pezzi
posti sotto
sequestro
dalla Polizia
L o c a l e
pometina e
dalla Capitaneria di Porto
di Torvaianica sull’area
demaniale
che ha portato all’identificazione di
ulteriori cinque venditori
abusivi e al
sequestro.
“Bottino” sono stati occhiali da sole, bigiotteria varia, giochi da mare e borse di
fattura e marchi simili a quelle di note case di moda, per un ricavo presunto di
oltre 15.000 euro. L’intento del Comandante del Corpo Angelo Pizzoli, del
Responsabile del Distaccamento di Torvaianica Magg. Paolo Rossi e del Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo - Torvaianica Giuseppe Falato, per questa
stagione, è quello di garantire una maggiore e costante presenza sulle spiagge di
Torvaianica, al fine di prevenire e contenere il fenomeno del commercio abusivo.
ACQUA POTABILE A SANTA PALOMBA, AVANTI TUTTA
Martedì 10 giugno, l’Acea ha firmato in Municipio la presa in consegna della
torre piezometrica e della rete idrica di Santa Palomba-Roma Due. La struttura,
a cui Edison aveva rinunciato restituendola al Comune di Pomezia, è pertanto ora
direttamente gestita da Acea che distribuirà acqua potabile ai residenti. A partire
dal 23 giugno si possono stipulare i contratti tra i condomìni e l’Acea, mentre
partiranno a breve le operazioni di lavaggio delle condotte e di analisi delle acque
propedeutiche alla fornitura di acqua potabile nelle case.
sulle gambe di chi lo scorso anno ha ricevuto il mandato dai cittadini. Oggi, dopo
un anno sabbatico in cui siamo stati volutamente in silenzio per verificare con
oculatezza la coerenza dell’operato della
nuova amministrazione a 5 Stelle rispetto
al loro programma elettorale che li ha
portati alla vittoria sono tante le domande che ci poniamo”.
E le domande sono in effetti tante e la
prima che l’esponente di “Pomezia in
Testa” riguarda il programma elettorale
del Movimento Cinque Stelle a livello
locale e si chiede se quello che dovrebbe
essere il vero e proprio contratto con i cittadini di Pomezia sia stato in effetti
rispettato. Per D’Avino di certo no tanto
che rimarca con vigore che “Chi voleva
cambiare, assomiglia troppo a chi doveva
essere cambiato”. Un elenco lungo del
non fatto: raccolta differenziata porta a
porta sull’intero, Regolamento per le
antenne per la telefonia mobile, riqualificazione dei siti dismessi (i cosiddetti
‘ecomostri’), gli orti urbani e così via.
D’altronde la saggezza popolare ha un
detto per ogni situazione e qui calzerebbe
a pennello i proverbi: “Tra il dire e il fare,
c’è di mezzo il mare” e “Non vendere la
pelle dell’orso prima di averlo ucciso”.
Fosca Colli
[email protected]
Presso il parco Zoomarine hanno dato prova della loro abilità
Bagnini a 4 zampe, missione:
salvare vite umane
Ormai in moltissime spiagge italiane siamo abituati a vederli in azione. Stanno sull’arenile presso la
postazione del salvataggio e all’occorrenza si gettano in mare senza pensarci due volte intervenendo in
caso di necessità. La prova della loro abilità si è
potuta avere a metà giugno presso il parco Zoomarine dove si sono esibiti sotto gli occhi di grandi e
piccini. Presso la struttura si è organizzata una intera giornata dove i protagonisti indiscussi sono stati
“baywatch a 4 zampe” e nel caso specifico Terranova, Golden Retriever e Labrador della SICS (la
Scuola Italiana Cani Salvataggio – facenti capo alla
Sezione Tirreno Centro Meridionale). Il luogo scelto all’interno del parco è stato Galeone dei
Tuffatori. La SICS Salvataggio è la più grande organizzazione italiana che si occupa della
preparazione dei cani e anche dei loro conduttori che, con le cosiddette Unità Cinofile, opera
sulle spiagge durante la stagione balneare e ha come obiettivo l’addestramento al salvataggio dei cani di tutte le razze. Sono così ben preparati che un solo cane è in grado di trarre in
salvo e trainare un natante con a bordo fino 30 persone; incredibile anche la resistenza di
nuoto: possono nuotare fianco a fianco con il conduttore tra i 300 metri e i 4 chilometri. L’evento “A prova di zampa” è stato seguitissimo. Scopo dell’iniziativa è stato quello di diffondere il tema della sicurezza in acqua sensibilizzando adulti e bambini sui comportamenti
corretti da adottare quando si sta al mare. Quello dei cani salvataggio è un vero e proprio
mestiere, tanto che i bagnini con la coda conseguono un vero e proprio diploma. Per arrivare ad ottenere il brevetto di salvataggio, ci vuole circa un anno o poco più di addestramento,
mentre per quello operativo ci vogliono due o tre anni. E’ necessario, inoltre, seguire speciali
corsi di elisoccorso con l’Aeronautica Militare e con l’elisoccorso civile.
Fosca Colli
Per fronteggiare il flusso di auto durante la stagione estiva
Torna la sosta a pagamento a Torvaianica
Con la stagione calda a farla da padrona sul territorio pometino è il suo litorale, richiamo per
tantissime persone in cerca di tintarella e di un tuffo in mare. Come ogni anno, si ripropone il
boom di presenze e tornano i soliti vecchi problemi, primo fra tutti quello dell’invasione di
auto. Se in passato imperava la sosta selvaggia, da qualche anno a questa pera l’amministrazione comunale è cercata di correre ai ripari individuando delle soluzioni per riportare ordine
sulle strade. Quella che è sembrata alla fin fine più funzionale (e anche benefica per le casse
comunali) è quella della sosta a pagamento, che pure aveva fatto storcere il naso ai commercianti del litorale che temevano un calo delle entrate. Tuttavia, considerata che la scorsa estate
la situazione era nettamente migliorata, il ticket è tornato. A deciderlo di confermarlo anche per
questa stagione, il consiglio comunale nel corso della seduta dello scorso 12 giugno. Si dovrà
pagare sul lungomare di Torvaianica e, rispetto al passato, sono stati aggiunti altri tratti non gratuiti tra il lungomare delle Meduse e il lungomare delle Sirene, comprese viale Spagna, viale
Francia e piazza Italia. La sosta a pagamento è prevista per tutti i giorni della settimana, dalle
8.00 alle 17.00, sul lato mare, mentre per il lato opposto delle medesime strade è prevista la
sosta con disco orario della durata massima di due ore negli stessi giorni e nella stessa fascia
oraria. Il parcheggio “è subordinato al pagamento di una somma – si legge nella delibera approvata dalla massima assise cittadina - da riscuotere mediante distribuzione di appositi biglietti
di controllo della durata della sosta forniti dall’Amministrazione comunale ai rivenditori interessati”. Lasciare la propria macchina costa 0,50 euro per ogni ora e frazione di sosta. “Partirà
a breve una gara ad evidenza pubblica – ha spiegato l’Assessore Giovanni Mattias - per l’installazione di macchine automatiche di distribuzione dei biglietti a cui affiancare un sistema di
pagamento tramite SMS da telefono cellulare e QRCODE da smartphone. Verranno introdotte
inoltre tariffe differenziate in base ai tempi di sosta: 0,50 euro per 1 ora; 0,25 euro per 15 minuti; 4,00 euro per l’intera giornata”. La sosta a pagamento rappresenterà una bella boccata di
ossigeno per il Comune visto che si prevede un incasso di circa 90 mila Euro.
Fosca Colli
[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
CISTERNA
È Eleonora Della Penna il nuovo
Sindaco di Cisterna di Latina.
Ha vinto al ballottaggio con
7.539 voti (51,24% delle preferenze) su Mauro Carturan: 7.173
voti (48,76% delle preferenze).
Si tratta della prima donna sindaco della storia di Cisterna, ha
31 anni ed è quindi anche la più
giovane donna sindaco della
provincia di Latina. Avvocato,
ex consigliere comunale, Eleonora Della Penna è riuscita ad
arrivare al ballottaggio ottenendo 5.035 voti (23.57% delle pre-
ferenze) grazie al sostegno di
otto liste: Della Penna Sindaco,
Msi, Idealista, Libertà per
Cisterna, Momento di cambiare,
Nuovo Centrodestra, Progetto
Cisterna, Udc. Mauro Carturan,
già sindaco dal 1999 al 2009, al
primo turno ha ottenuto il maggior numero di consensi: 7.212
voti con il 33,77% delle preferenze. Sin dalle prime urne scrutinate domenica 8 giugno, si è
registrato un “sorpasso” della
giovane candidata a sindaco
rispetto a Carturan confermandosi al termine delle operazioni.
La vittoria. Il primo commento
del sindaco Eleonora Della
Penna: “Siamo ovviamente soddisfatti, ogni tanto i sogni della
gente normale si avverano.
Quelli senza schemi di potere o
quant’altro. Non me l’aspettavo,
sinceramente. Pensavo che
avremmo dovuto festeggiare un
buon risultato, non speravamo
nella vittoria”. Cosa pensa abbia
contribuito alla sua elezione?
“Ha inciso probabilmente il voto
pagina 45
Eleonora Della Penna è il nuovo sindaco
femminile e quello dei giovani,
non so se l’astensionismo abbia
giocato un ruolo importante, i
dati vanno analizzati attentamente”. Cosa farà il primo giorno da sindaco? “Al momento
non saprei, sicuramente vedremo bene il risultato elettorale, ci
confronteremo. Non ho ancora
una idea di squadra di governo
perché, sinceramente, in questi
giorni abbiamo solo pensato alla
campagna elettorale e non pensavamo, o meglio non volevo
pensare, che potesse esserci que-
sto risultato clamoroso, non
volevo illudermi. La mia, questo
l’ho detto in diverse occasioni,
sarà una squadra di governo
dove ci sarà una presenza di
donne e giovani, questo il fatto
essenziale”.
La prima “mossa”. A poche ore
dalla vittoria, il sindaco ha
messo in moto due grandi manovre che di per sé fanno notizia:
ha rinunciato al telefonino pubblico normalmente dato in dotazione dal Comune di Cisterna e
ha chiesto di avviare le procedure per mettere in vendita l’auto
blu dell’ente, una Lancia Thesis.
L’auto blu verrà messa all’asta
(ovviamente l’annuncio, come
di consueto nell’ultimo periodo,
finirà anche su e-bay) e Della
Penna si muoverà con la propria
auto personale oltre che, per
questioni pubbliche o di “servizio” con una delle tre Citroen C3
a disposizione degli uffici dell’ente. Per quanto riguarda lo
staff il sindaco non ha ancora
preso alcun provvedimento
anche se è certo che gli incarichi
verranno affidati partendo da chi
l’ha seguita più da vicino in
campagna elettorale.
Il consiglio comunale. Secondo
il responso delle urne 15 seggi
spettano alla maggioranza, 9 alla
minoranza. Per la maggioranza 3
seggi vanno all’Udc: Tonino
Lucarelli, Alberto Filippi e
Alfredo Cassetti; 3 alla lista
«Progetto Cisterna»: Pierluigi
Ianiri, Pier Luigi Di Cori e
Fabiola Ferraiuolo; 3 all’Ncd:
Danilo
Martelli,
Alvaro
Mastrantoni e Giovanni Giarola;
3 per la lista «Eleonora Della
Penna sindaco»: Luigi Ganelli,
Michela Ruzzini e Claudio Chinatti; 2 per «Idea Lista»: Francesca Ianiri e Gersenio Boccabella; 1 per l’Msi Destra Sociale:
Filippo Frezza. Alla minoranza 4
seggi spettano di diritto ai candidati alla carica di sindaco Mauro
Carturan, Maria Innamorato,
Antonello Merolla e Paolo Panfili; 1 a Gianluca Del Prete per la
lista «Realtà Nuova»; 1 a Marisa
Di Lelio per «Rinascere Insieme»; 1 ad Andrea Lauri per Fratelli D’Italia; 1 a Renio Monti
per «Adesso Noi»; 1 ad Elisa
Giorgi per il Partito Democratico. La curiosità: a sorpresa, da
una verifica dei verbali della
commissione centrale, per un
solo voto non entra il più giovane della coalizione di Della
Penna, Marco Barone, 21 anni,
studente universitario. Al suo
posto (per 76 voti contro 75 di
Barone) entra l’ex consigliere
comunale di minoranza Jerry
Boccabella.
Il nuovo staff. In attesa di conoscere i nomi delle persone che
comporranno la nuova giunta
comunale, il sindaco Eleonora
Della Penna ha provveduto ad
affidare i primi incarichi per la
segreteria. Ad affiancare il
primo cittadino lo staff che l’ha
seguita durante la campagna
elettorale: Chiara Barbierato,
Acqua all’arsenico, ci risiamo
Prima patata bollente per il sindaco Eleonora
Della Penna: è tornato l’arsenico nelle condotte
dell’acquedotto di Cisterna e con esso l’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua nelle
zone servite dall’acquedotto di Le Castella, e precisamente nei quartieri Collina dei Pini, 17 Rubbia, Le Castella. Le analisi di controllo effettuale
dall’AUSL Latina sulla qualità delle acque destinate al consumo umano distribuite dall’acquedotto di Le Castella, servito dal pozzo di Casotto
Spallato, hanno segnalato una concentrazione
dell’arsenico superiore di due punti rispetto a
quanto stabilito dalla legge, pertanto pari a 13 µg/l anziché 10 µg/l come prevede la norma.
Di qui è stata emessa l’ordinanza sindacale che dispone il divieto di ogni uso potabile delle
acque. È stato inoltre disposto che Acqualatina provveda ad un piano di approvvigionamento con la distribuzione di acqua potabile agli addetti e alunni delle scuole del territorio interessato dal fenomeno; inoltre di posizionare 4 autobotti per la distribuzione di
acqua potabile nei punti: via Cesare Ottaviano Augusto, parcheggio del Cimitero comunale, fontanino di La Castella, parcheggio della scuola 17 Rubbia (via Plinio il Vecchio). Infine, è stato disposto che Acqualatina dovrà mettere in atto, con urgenza, tutte le azioni tecniche necessarie al fine di far rientrare le concentrazioni di arsenico al di sotto del 10 µg/l.
A tal proposito il neo sindaco Eleonora Della Penna ha incontrato i tecnici del Comune di
Cisterna di Latina e di Acqualatina per avere visione chiara del problema. Il sindaco ha
quindi convocato un ulteriore incontro così da stabilire quanto prima tutte le misure da
intraprendere per la risoluzione definitiva del problema arsenico.
Agnese Del Prete e Massimo
Formiconi. I tre consulenti si
occuperanno di tutto ciò che
interesserà
l’organizzazione
della segreteria e, a quanto pare,
il primo cittadino ha deciso di
non affidare, per il momento, un
incarico ufficiale come capo di
Gabinetto. La segretaria storica
di Carturan e Merolla, Giovanna
De Luca (attualmente fuori ufficio - a proposito ieri la stanza è
stata liberata e qualche bene
informato sostiene sia stata
anche cambiata la serratura -)
probabilmente tornerà al suo
incarico originario come dirigente del settore cultura.
...E Carturan non ci sta. L’ex
sindaco non ha digerito la sconfitta. La “batosta” dei 471 voti lo
ha portato, il giorno dopo il ballottaggio, ad abbandonare...
tutto. Ecco la nota ufficiale: “Sin
dal primo dato parziale che mi è
giunto dei rappresentanti di lista
presenti in un seggio elettorale
ho compreso che la città andava
verso l’elezione a sindaco di
Eleonora della Penna. Sono
rimasto in silenzio mi sono stati
comunicati dai miei collaboratori i risultati di massima , ho scelto di riposare sino a qualche
minuto fa’. Ho provveduto da
qualche minuto ad adempiere ad
alcuni attimi che ritenevo e
ritengo non più rinviabili e alla
stesura di questo comunicato
stampa. Il mio compito di queste
ore è stato ed è quello di confermare la mia consapevolezza di
aver fatto una campagna elettorale serena e di accogliere con
serenità un risultato che è
espressione di scelta in libertà e
di democrazia. Ho provveduto
già a comunicare le mie dimissioni irrevocabili immediate da
consigliere provinciale, componente del Cda Roma - Latina , da
presidente della fondazione Tul-
lio Levi Civita. Ho altresì già
comunicato al segretario generale del comune di Cisterna di
Latina che sin dal momento
dalle proclamazione degli eletti
rinuncio al seggio di consigliere
comunale. È bene che quel ruolo
sia lasciato ad uno di coloro che
hanno sostenuto il mio progetto
di città in questa campagna elettorale. Saprà svolgere il ruolo di
consigliere comunale in maniera
rinnovata e con forte spirito di
servizio con maggiore vigore di
quanto non potrò fare io. Termina così con l’8 giugno l’impegno socio politico ultra trentennale e con 24 anni di presenza
ininterrotta di presenza nel consiglio comunale. Da domani può
e deve calare il silenzio e chiedo
che esso venga rispettato nei
miei confronti e soprattutto nei
confronti degli affetti più cari ,
adesso è a loro e al mio lavoro
che mi devo dedicare. Un ringraziamento particolare va alle
tante persone che mi hanno
sostenuto a tutti coloro che in
questi anni mi sono stati vicini
ed anche a coloro che non ci
sono più , un augurio alla mia
città affinché viva giorni sempre
più felici e ridenti. La felicità
della mia città sarà sicuramente
anche la mia felicità”.
L’ex sindaco Merolla. Ch invece ha scelto di proseguire il suo
mandato nel pieno rispetto di chi
glielo ha affidato, l’elettorato, è
l’ex primo cittadino Antonello
Merolla. “Certamente – ha detto
-la città ha scelto, il fatto che
abbia puntato su una donna è
una grande novità, così come la
freschezza e l’entusiasmo del
nuovo sindaco, fanno ben sperare. Certo, non riesco a non essere dubbioso per i dieci consiglieri comunali su quattordici che
fanno parte del vecchio sistema
di gestire la cosa pubblica, mi
auguro davvero che il nuovo sindaco riesca a tenerli tutti a bada
ma sono convinto, vista la grinta, che si impegnerà tantissimo.
Se lo vorrà io, dal Consiglio
comunale, sarò sempre pronto
per un dibattito costruttivo: la
mia sarà una opposizione seria,
onesta, pronta al confronto sui
grandi temi che interessano la
nostra città. Sarà una opposizione diversa rispetto a quella che
ho dovuto affrontare io negli
ultimi cinque anni”.
Centro La Pergola, i nuovi “Traguardi”
Seconda edizione di “Traguardi” per il Centro di
accoglienza per minori La Pergola di Cisterna.
Un progetto avviato nel 2011 in occasione dell’
“Emergenza Nord Africa” e che giovedì scorso
ha diplomato 42 ragazzi migranti mentre altri 20,
tutti ospitati all’interno del Centro, sono stati
avviati alla lingua italiana e all’alfabetizzazione.
Il progetto ha coinvolto i Servizi sociali del
Comune di Cisterna di Latina con il progetto
“Impara l’arte”, l’Istituto Caetani di Cisterna, l’Istituto Garibaldi di Aprilia, l’Istituto
professionale San Benedetto di Borgo Piave, oltre che associazioni di volontariato come
l’AVIS di Cisterna ed altri. Di età compresa tra i 16 ed i 18 anni provenienti per lo più
dalla Tunisia, i giovani sono seguiti dall’associazione Euromed, diretta da Luca Faggioni ed Elena Malgeri, e durante la loro permanenza seguono corsi di lingua italiana livelli A1 e A2, corsi di formazione per il lavoro nell’ambito della mielificazione, agricoltura, giardinaggio, panificazione e avviamento alla professione di pizzaiolo. “I rapporti
con il territorio sono una parte fondamentale del nostro progetto – ha dichiarato il
responsabile del Centro, Luca Faggioni – affinché si possa realizzare un reale percorso
di educazione ed integrazione socio-culturale dei ragazzi che assistiamo”. L’iniziativa ha
visto anche la prima partecipazione pubblica del neo sindaco di Cisterna
“Iniziare il mio mandato – ha detto Eleonora Della Penna – visitando il Centro per minori La Pergola in questa occasione di successi, mi ha emozionato. E’ un esempio da seguire di interculturalità e integrazione che deve essere spunto per il nostro lavoro in partenza”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
19 Giugno - 3 Luglio 2014
ARDEA UN SUCCESSO E GRANDE PRESENZA DI MANIFESTANTI
PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DEI DUE MARO’
Per terra e per mare: San
Marco. Questo è stato il
grido dei tanti appartenenti
ed ex del Battaglione San
Marco che il 14 giugno
hanno dato inizio alla manifestazione per la liberazione
dei due marò. In tanti sfilato
militari ed ex, ma soprattutto
insieme a tanti cittadini che
hanno voluto manifestare per
quella che ormai viene definita la vergogna italiana, di
uno Stato e dei suoi Ammiragli e generali, incapaci di
riportare in Patria i due sottufficiali del battaglione San
Marco, che ligi al dovere e
rispettosi degli ordini impartitigli e che senza discutere
hanno fedelmente eseguito, e
che subito dopo sono stati
abbandonati e trattenuti contro la loro volontà nella lontana India. Le migliaia di
persone hanno sfilato lungo
le strade del centro di Roma
partendo dalla Piazza della
Bocca della Verità per terminare in Piazza Farnese con un
discorso di saluto da parte
dell’organizzatrice, Paola
Moschetti Latorre, uno dei
due fucilieri della Marina
Militare del Battaglione San
Marco, che mostrava con fierezza il motto del “San
Marco “Tutti insieme, nessuno indietro” (cosa che non è
accaduta ai due militari. Nel
discorso ha rimarcato e chiesto che non cali il silenzio
sulla dignità ed il sacrificio
che i due sottufficiali
“sequestrati” in India stanno
mantenendo. Paola ha ricordato a tutti che ci siamo
riuniti per chiedere che venga
scritta la parola fine su questa
enorme ingiustizia e per chiedere il rispetto dei diritti
umani e del diritto internazionale. A tutti voi chiediamo di continuare la battaglia
che terminerà solo quando
Massimiliano e Salvatore
calpesteranno nuovamente il
garantiscano il sostegno reale
e concreto nel redimere le
controversie. Il corteo sfilando per i punti turistici più
significativi di Roma ha
avuto un pubblico di turisti
di tutto il mondo che hanno
assistito increduli e stupiti
nel vedere un popolo unito
suolo patrio. Un appello lo ha
lanciato a Nato ed O.N.U., le
organizzazioni internazionali
di cui facciamo parte non
lascino solo il nostro Paese e
nel chiedere la liberazione di
due militari trattenuti ingiustamente in un paese straniero per aver fatto il loro dovere, forse qualche inglese o
americano certamente si sarà
chiesto come possa accadere
che due militari vengano
abbandonati da due anni consapevoli che i loro governi
con le buone o le cattive li
avrebbero già riportati in
Patria. Diversi i sindaci che
hanno partecipato con tanto
di gonfalone e fascia tricolore, come Luzzi, diversi i politici come il Senatore Gramazio e l’ex sindaco di Roma
Alemanno, giornalisti di
fama mondiale come Tony
Capuozzo che ancora una
volta è sceso in prima linea.
Tante le delegazioni combattentistiche e d’arma di tutti i
reggimenti e corpi delle
Forze Armate, tanti i giovani.
Ha sfilato il giovane alpino
Medaglia d’Oro vivente, la
madre di un parà deceduto
che ha sfilato con il basco
amaranto e la decorazione
del figlio, decorazioni guadagnate dai militari in scontri
in Afghanistan. Tra i partecipanti una delegazione di
Ardea, Aprilia e Pomezia,
dove molti di loro hanno rincontrato vecchi commilitoni,
lasciati decenni fa a bordo o
in caserma. L’amarezza per i
partecipanti di Ardea e non
solo, che malgrado campeggia in municipio lo striscione
dei due marò, di non aver
visto nel gruppo dei sindaci
quello di Ardea.
Luigi Centore
"Informalibera"
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IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
ARDEA
Si stringe sempre più da parte
dello Stato la morsa sulle attività
commerciali, con controlli iniziati
fin dall’insediamento del Luogotenente Antonio Leggiero comandante la stazione carabinieri di Tor
San Lorenzo. I militi della frazione di Ardea, hanno visitato diverse attività commerciali per censire
ed acquisire notizie riguardanti le
attività e la regolarità dei documenti che ne permettono il normale svolgimento. Attualmente
tutte le attività controllate insistenti su manufatti regolarmente
edificati quali sono quelli del centro della frazione, sono state trovate in regola e con tanto di autorizzazione commerciale. I controlli proseguiranno nei prossimi
giorni anche sulle attività commerciali site nei 706 ettari demaniali delle Salsare meglio conosciuta come “la terra di nessuno”
che fanno capo al territorio controllato dal neo comandante.
Attività commerciali sulle Salsare, che in verità sono state precedentemente controllate in alcuni
punti sia dalla polizia municipale
che dai carabinieri, con controlli
che hanno portato però alla chiusura di una sola attività, mentre le
restanti attività anch’esse non
regolari non hanno subito lo stesso trattamento creando una disparità e l’ira di chi ha dovuto come
legge prevede subire sia un sequestro giudiziario dell’attività o una
multa di 5.000,00 euro alla quale
dovrà seguire un sequestro amministrativo con fermo della vendita
.
Della questione dell’illegalità
commerciale sui 706 ettari demaniali, fu presentata dal consigliere
Umberto Tantari una nutrica e
precisa interrogazione rimasta
a tutt’oggi senza risposta, interro-
pagina 47
Attività alle Salzare, lo Stato inizia i controlli. Sul serio
Carabinieri in azione anche nella “Terra di nessuno”
gazione che suona come una
denuncia vera e propria, un documento in possesso di tutti i
comandi militari che gli uffici
amministrativi che insistono
nel territorio rutulo.
L’opera messa in atto in questi
giorni che vede impegnati i militi
di Tor San Lorenzo si spera faccia
sì che la legalità e la giustizia
ritornino uguali per tutti. L’operazione del controllo ha ricevuto il
plauso dei cittadini e dei commercianti che per mettersi in regola
hanno dovuto regolarizzare o affittarsi manufatti regolarmente
regolarizzati urbanisticamente.
Luigi Centore
Ancora nessuna risposta da parte
delle istituzioni civile e militari, la
più scomoda delle interrogazioni,
anche in questo si fa figli e figliastri al consigliere Luca Fanco
rispondono subito, a quella di
Tantari ancora nessuna risposta.
Va anche detto che neppure il consigliere Tantari ha mai sollecitato
una risposta. Perché?
A SEGUIRE L’INTERROGAZIONE:
“Interrogazione a risposta scritta
presentata all’assise consiliare il 30
maggio 2013 Consigliere comunale
Tantari Umberto Capogruppo Lista
“Per Abate Sindaco” Al Sindaco, al
Dirigente dell’Area Tecnica, all’assessore con delega agli USI CIVICI,
al Comandante della Polizia Municipale, al delegato alla Polizia
Municipale. Questa amministrazione, composta sia da navigati che da
neofiti della politica, dovrebbe ben
conoscere il grave stato di deficit
istituzionale e di legalità in cui versa
la terra di nessuno, leggasi i 706
ettari delle Salzare. I queste aree,
assegnate in via provvisoria ai naturali di Ardea negli anni cinquanta e
da sempre gravate da Uso Civico,
quindi soggette senza eccezioni
all’inedificabilità assoluta e alla
invendibilità presso terzi di terreni,
si è consumato da sempre il peggiore malcostume ardeate. Provvisoriamente assegnate dal Commissario
agli Usi Civici in quote da 3 (tre)
ettari ai naturali di Ardea, questi
ultimi, per la maggioranza, hanno
poi proceduto in maniera del tutto
irregolare alla parcellizzazione di
quanto loro assegnato e alla successiva vendita degli appezzamenti di
terreno. Naturalmente non vi furono
rogiti e passaggi notarili di alcun
tipo ma soltanto una “vendita dei
diritti” di Uso Civico su privati pezzi
di carta, privi di alcun valore giuridico e di legittimità. Di fianco a tale
discutibile pratica si è subito affiancata quella, ancor peggiore, della
edificazione selvaggia della zona,
gli occupanti ci hanno edificato
sopra: dalle baracche, alle villette,
alle abitazioni di lusso con piscina,
ai capannoni industriali, alle attività
economico-commerciali e quanto
altro l’immaginazione possa concepire. La fagocitazione di questa
parte di territorio ad opera di questi
privati è giunta fino al paradosso
della vendita di micro aree di poche
decine di mq per la realizzazione di
piazzole sosta per i mezzi dei rom. I
manufatti realizzati nei 706 ettari,
tutti e senza eccezioni, sono sprovvisti di qualsivoglia requisito. Non ci
sono i titoli di proprietà; non ci
sono i permessi urbanistici, non ci
sono gli scarichi in fogna; non ci
sono le autorizzazioni sanitarie;
insomma non c’è niente di niente
che possa anche lontanamente far
pensare alla legalità. Ad aggravare
questa già pesante situazione vi è
anche la triste constatazione che tale
modus operandi da parte degli occupanti è ancora pienamente attivo,
anche adesso, mentre stiamo parlando, c’è qualcuno nei 706 ettari, che
sta illegalmente compravendendo o
edificando senza averne alcun titolo
o legittimità. Per decenni, sotto il
naso delle autorità la gente ha continuato a costruire, a vendere e ad
esercitare la propria attività su ciò
che non era suo, conseguendone in
qualche caso congrui vantaggi economici. Il comune e le Forze dell’Ordine non hanno visto, potuto, o
forse addirittura voluto intervenire
in merito a quanto stava avvenendo
proprio sotto ai loro occhi e questo,
in un paese civile, è inaccettabile.
Come è possibile che in tanti anni le
autorità non abbiano visto o sentito
nulla in questo territorio? Perché è
stato consentito il crearsi “Spontaneamente” di migliaia e migliaia di
manufatti abusivi? Di chi sono le
responsabilità vecchie e nuove?
Allo scrivente rusulta peraltro che
anni fa furono eseguite dal corpo di
Polizia Municipale almeno 200 verbalizzazioni di attività commerciali
presenti nella zona, trovate dagli
agenti sprovviste appunto dei requisiti essenziali per poter operare. Tali
pratiche giacciono da tempo presso
il comando dei Vigili ed io voglio
appunto interrogare le persone in
indirizzo, e in maniera specifica il
comandante intende fare normalmente corso a quelle 200 pratiche
già espletate da chi lo ha preceduto
oppure se vuole fare altrimenti,
rischiando finanche l’Omissione di
Atti d’Ufficio! Inoltre, sembra che il
Sindaco voglia proporre nei 706
ettari una sorta di “periodo di non
belligeranza” nel quale le autorità
non dovrebbero fare alcunché in
attesa che si definisca la controversia generale sui 706 ettari che nelle
parole di Di Fiori, potrebbero
avviarsi a conclusione in tempi
ragionevoli. A parte che la causa
dell’Uso Civico va avanti da circa
100 (cento) anni e quindi chi può
dire quanto ancora durerà, magari
altri 100? Dopo la sentenza del 1989
di Cassazione i 706 ettari sono tornati a Sforza Cesarini e con gravame di Uso Civico, ma nel frattempo i
nobili avevano tutti rinunciato all’eredità quindi lo Stato aveva incamerato i loro beni ma con riserva.
Infatti se nei 706 ettari oggi viene
effettuata una visura catastale, la
stessa esce con la proprietà a carico
dello Stato. Pertanto, forse, sarebbe
meglio procedere a far togliere tale
riserva e far passare i 706 ettari in
via definitiva allo Stato, per poi adoperarsi con gli atti consequenziali
presso l’Agenzia del Demanio per
addivenire ad una successiva alienazione dei terreni in favore degli
occupanti. In ogni caso, se si intende procedere adesso con una “manica larga” in favore degli occupanti
le terre dei 706 ettari allora bisognerebbe allentare la pressione ed i
controlli urbanistici anche nel
restante territorio per non creare
disparità di trattamento tra chi ha
operato nella totale illegalità e chi,
invece, si è mosso all’interno del
PRG e pagando quanto dovuto di
tasse al comune. Ovvero non è possibile procedere con un occhio solo,
e magari anche chiuso, per gli occupanti i 706 ettari, là ci sono pure
tanti parenti, mentre poi si è subito
pronti ad intervenire per andare ad
abbattere persino la cuccia del cane
nel resto del territorio. I cittadini
non possono essere considerati dal
comune di serie A di B o addirittura
senza classificazione. In definitiva
lo scrivente chiede alle autorità in
indirizzo il ripristino della legalità
in questa parte del territorio, che
vengano eseguiti i dovuti controlli
commerciali ed urbanistico-sanitari per porre fine a decenni di
abusi disinvolti e alla creazione
ultima di mini campi rom. Questa
terra di nessuno deve tornare
sotto il controllo delle autorità
prima che possano generar visi
anche problemi di ordine pubblico.
Umberto Tantari
consigliere comunale”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
Si è conclusa sabato 7 giugno la
prima Stagione Sportiva della
UNITED APRILIA, una società
sportiva fondata da 15 amici apriliani e che hanno dato vita con il
loro Entusiasmo e la Passione per
il calcio a 5 ad un’annata da
incorniciare.
Lo United si presentava nell’ottobre 2013 ai blocchi di partenza
del campionato di serie D – girone A da debuttante, ma si è capito da subito che Trobiani e compagni avrebbero dato filo da torcere a tutte le altre pretendenti. In
testa al campionato fino alla fine
del girone di andata per poi accusare un leggero calo fisico che ha
fatto perdere il comando. Sempre
concentrati ed attenti a seguire le
direttive di Mr Magi i ragazzi
non hanno mollato un colpo fino
all’ultima giornata che li ha visti
terminare secondi ad un solo
punto di distacco dal Real Podgora. Promozione in C2 sfumata per
un nulla, forse è mancata quel
pizzico di esperienza in più.Belle
prestazioni anche nella competizione della Coppa Provinciale di
Latina, dove lo United Aprilia è
stata eliminata nella semifinale
dall’Atletico Gaeta dopo una
gara avvincente e da cui ne sono
19 Giugno - 3 Luglio 2014
STAGIONE PIU’ CHE POSITIVA PER L’ASD UNITED APRILIA
scaturiti molti complimenti da
diversi personaggi illustri del calcio a 5 pontino.
Tutto quello costruito in questa
stagione 2013/14 è l’insieme del
lavoro corale di tutto lo Staff
United, sin dai primi giorni della
fondazione tutti i Soci/Dirigenti
si sono prodigati per non far
mancare nulla alla squadra, sempre presenti durante gli allenamenti e in tutte le partite, sempre
pronti ad affrontare con tempismo tutte quelle situazioni che un
campionato impegnativo ti pone
davanti.Il Presidente Antonio
Buratti e la sua signora hanno
sempre sostenuto la squadra in
prima persona e dal canto loro
tutti i ragazzi hanno giocato sempre nel ricordo del caro Dimitri.
A coronare la splendida annata è
giunto il premio di miglior Allenatore della stagione assegnato a
Mr Francesco Magi, decretato
dal voto di tutti gli allenatori del
girone A e dei rispettivi capitani
delle squadre partecipanti.Un ringraziamento speciale va a tutti i
nostri Sponsor che ci hanno
sostenuto da subito e hanno
garantito con il loro operato che
questa stagione sia stata positiva
in tutti i sensi: Siempharma,
Generali Assicurazioni, Orocapital, Euredil, Il Piccolo Principe,
Greensec, Washland La Taverna,
Corato Carrelli, Dolci Chicche, 3
Store, Rettifica Trobiani, Beghin
Hi-Fi, Ginos, autofficina Giorgio
Trobiani, Ristorante Zi Checco,
Agriturismo Il Grappolo, Autofficina OPEL Tomei & C, CED
Sugamiele Nicola, Cartoon Park,
Studio Fisioterapico Dott.Massimo Francesco, Arca, RC
Gomme, Trattoria Zi’ Armando,
F.lli Di Malta, Barattolino, Metal
Plast.
La United Aprilia saluta tutti i
suoi sostenitori e comunica che
già sta lavorando in visione della
prossima stagione agonistica, dà
appuntamento a tutti gli interes-
sati allo UNITED CHILDREN
DAY , Sabato 5 e Domenica 6
Luglio in Piazza Roma con inizio
dalle ore 17:00, i bambini di tutte
le età potranno partecipare a
diverse partite dell’Amicizia.
Saranno consegnate per l’occasione T-shirt in ricordo della giornata e il motto è e sarà sempre:
FORZA UNITED IL GIORNALE DEL LAZIO
19 Giugno - 3 Luglio 2014
SPORT
Giovedi' 12 giugno si s' disputata la finale del 17° Torneo Interaziendale " Trofeo Mc Donald's
" che ha coinvolto le maggiori
aziende del ns territorio.
La Haupt Pharma compie l'impresa di battere la Rizzaro
Costruzioni e' per la prima volta
conquista il Trofeo Interaziendale 2014. E' stata partita vera ed
emozionante che si e' conclusa
con il punteggio di 5 a 4 per i
ragazzi pontini che superano e
sconfiggono dopo 2 anni di vittorie i fortissimi ragazzi della
Rizzaro Costruzioni che in formazione rimaneggiata per le
assenza di Mario Guida e di
Alessandro Risoldi se la giocano
a testa alta.
Queste le formazioni:
RIZZARO COSTRUZIONI:
Fontemaggi Mauro, Anastasi
Giovanni CAP, Ascente Piero,
Moncada Daniele, Bressan Rino
e Mario Vasile.
HAUPT PHARMA: Cantiello
Salvatore, Ciavardini Salvatore,
Gravina Gianmarco, Cazzola
Simone, Le Foche Camillo,
17 °Torneo Interaziendale Mc Donald’s
RIZZARO COSTRUZIONI
1 Classificata
HAUPT PHARMA che conquista il trofeo Mc Donald's + cena
a base di pesce per tutta la squadra al Ristorante CONTRO
CORRENTE di
Anzio
2 Classificata
RIZZARO
COSTRUZIONI
coppa + buono pizza per la
squadra offerto dalla Trattoria
Pizzeria Sorgente di Carano
3 Classificata
la JANSSEN -CILAG
e 4^ classificata O-I
MANUFACTURING
L'organizzazione del torneo
nella persona di Albanesi Vincenzo ringrazia per aver presenziato alla finale il Dott Amedeo
Avenale titolare di 5 ristoranti
Mc Donald's tra Aprilia, Anzio,
Nettuno e Velletri che ha apprezzato il progetto del Torneo Interaziendale ed a noi questa simbiosi con un marchio a livello
mondiale come la Mc Donald's
piace molto.Siamo molto soddisfatti di come cresce il torneo
che ogni anno assume una
importanza sempre maggiore, si
vedono delle belle partite vere di
Calcio a 5.
Bove Venanzio,Parisella Gianmarco, Galateo Gianni, Ceccarelli Mauro, Cavicchini
Massimiliano, Ercolani Paolo
CAP , Trovo' Davide e All. Cencia Fabrizio.
miglior portiere Mauro
Fontemaggi della Rizzaro
Capocannoniere del torneo
Pignatiello Riccardo
Capocannoniere e' stato PIGNATIELLO RICCARDO della
ABBOTT con 14 gol, il Miglior
Portiere e' andato a FONTEMAGGI MAURO della RIZZARO COSTRUZIONI
Il miglior Giocatore e' Piero
HAUPT PHARMA
Ascente
della
RIZZARO
COSTRUZIONI
La squadra con piu' supporters al
seguito e' stata la CONFORAMA
Miglior giocatore della Rizzaro
Costruzioni Piero Ascente,
La partita nel primo quarto d'ora
e' stata equilibrata ma 2 zampate
in contropiede di ceccarelli
Mauro e Galateo gianni, portano
in vantaggio i Pontini, la reazione dei ragazzi Neroniani non si
lascia attendere e 2 grandissime
giocate di Ascente Piero portano
il risultati in parita', allo scadere
del primo tempo un tiro libero di
Bressan Rino porta in vantaggio
la Rizzaro costruzioni per 3 a 2.
Nel 2° tempo si parte con l'allungo della squadra Rizzaro che
si porta 4 a 2 grazie ad un gol di
Daniele Moncada, sembrava
finita ma i ragazzi della Haupt
Pharma si ricompattavano e
cominciavano un assedio che
prima portava a ridurre le distanze con Parisella Gianmarco e poi
su tiro libero c'era il pareggio
con Ceccarelli Mauro.
La Rizzaro a corto di uomini
faceva fatica ad uscire e Mauro
Fontemaggi con le sue spettacolari parate proteggeva il risultato
fino all'ultimo secondo quando
un tiraccio di Gravina Gianmarco lo batteva casualmente.
Risultato finale 5 a 4 per la
Haupt Pharma.
La premiazione e' avvenuta nel
campo da gioco ed ha coinvolto
tutte le squadre che hanno partecipato al torneo:
pagina 49
Quest'anno, ci ha fatto piacere
che abbia partecipato al torneo
una rappresentativa dell'esercito
che onorava il Militare Massimo
Di Legge deceduto in Afghanistan.Ringrazio anche le nuove
realta' che si sono affacciate al
torneo quali la Zoomarine e la
Footlocker.
Il mix del torneo Interaziendale
piace molto, coinvolgere colleghi, vederli giocare e rappresentare la propria azienda e' una formula giusta, a noi non piacciono risse e litigi, noi siamo per la
sana competizione' tra colleghi e
per mangiarsi serenamente un
panino prima di tornare a lavorare.....
Il Dott Avenale Amedeo titolare dei Mc Donald’s dell’
area Aprilia, Anzio, Nettuno e
Velletri dichiara: “per noi e’ un
vero piacere essere tra gli sponsor principali di questo torneo
interaziendale, perche' rispecchia in pieno i propositi dell’a-
zienda che rappresento, infatti
da sempre la Mc Donald’s promuove lo Sport a tutti i livelli,
dalla sponsorizzazione a livello
Internazionale, alla sponsorizzazione al livello locale. Ringrazio
tutti i partecipanti all’evento,ma
un ringraziamento particolare e’
doveroso, va al sig Albanesi
Vincenzo che con il suo impegno e’ la sua forte passione ha
dato vita ha questo importante
evento per lo sport ,per il ns
territorio e soprattutto per i ns
giovani.
Dopo la premiazione ci siamo
trasferiti in piscina dove l' organizzazione ha offerto panini con
la porchetta e panini con la salsiccia a tutti coloro che hanno
assistito alla Finalissima....Vi
aspettiamo sempre piu' numerosi per il prossimo anno, ci saranno delle novita' importanti...... il
torneo compie la maggiore eta'
con la 18^ edizione e se ne
vedranno delle belle.
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