La promozione della salute Vivere a lungo, vivere bene Combattere le malattie Implementare iniziative di carattere generale e sistemico di promozione della salute sviluppare azioni di partnership intersettoriali Progetto 9 Caratteristica prevenzione delle malattie connesse all’alimentazione Coinvolgere gran parte della popolazione non soltanto i gruppi ad alto rischio diffondere raccomandazioni per una sana alimentazione, nutrienti, scelta di profili alimentari salutari, coerenti con le consuetudini, fattori culturali e socio economici Ciclo di sorveglianza-interventi nella realizzazione delle BISOGNO DI DATI SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE DATI NECESSARI PER LA DECISIONE BISOGNO DI DATI politiche nutrizionali POLITICHE NUTRIZIONALI INTERVENTI DI SALUTE PUBBLICA VALUTAZIONE DI EFFICACIA BISOGNO DI DATI RICERCA NUTRIZIONALE DATI NECESSARI PER LA DECISIONE BISOGNO DI DATI L’incidenza di molte patologie è legata agli stili di vita crescente quota popolazione in sovrappeso numerose patologie correlate, ad una alimentazione non corretta Sorveglianza nutrizionale Insieme combinato di azioni finalizzate a documentare: presenza e distribuzione in una popolazione di stati morbosi associati o mediati dalla dieta, stabilirne le cause, individuarne le tendenze nel tempo, spazio e strati sociali, predirne le modifiche, mettere a fuoco le priorità consentire un preciso orientamento delle misure correttive e preventive. (Ferro-Luzzi & Leclercq, 1993;Kelly, 1988;World Health Organization Study Group, 1976). Bambini e adolescenti con eccesso di peso Sulla base dei cut-offs proposti dall’IOTF (International Obesity Task Force) in Italia la quota di ragazzi in eccesso di peso tra i 6 e i 17 anni è pari al 24,2%. 40 33,6 34,6 30,9 26,9 30 21,2 19,8 17,3 % 20 Femmine 10,5 10 0 6-9 10-13 Maschi 14-17 Classe di età Totale Prevalenze per regione % di bambini e adolescenti obesi o in sovrappeso Prevalenza dell' eccesso di Piemonte peso Valle d'Aosta 3 1,5 a 3 6 (1 ) 2 7,2 a 3 1,5 (2 ) Lombardia 2 2,9 a 2 7,2 (7 ) Trentino-Alto Adige 1 8,6 a 2 2,9 (3 ) 1 4,3 a 1 8,6 (7 ) Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA 17,1 14,3 18,5 16,1 21,4 20,1 17,0 22,7 17,0 24,1 25,8 24,7 27,0 27,5 36,0 26,0 24,5 27,2 26,8 16,6 24,2 A nni 1999-2000 (per 100 perso ne co n le stesse caratteristiche) Il fenomeno è crescente passando da Nord a Sud Tabella 3 - Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sull’OBESITA’ Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0) Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sulle MALATTIE CARDIOVASCOLARI Fonte:Manuale di sorveglianza Nutrizionale INRAN 2003 modificato da www.who.int/hpr/nutrition/ExpertConsultation GE.htm DIet, nutrition and the prevention of chronic diseases Geneva 2003 Ω6 Ω3 Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0) EPA: EICOSAPENTENOICO DHA :DOCOSAENOICO Effetti dei comportamenti e degli stili di vita sui TUMORI Convincente (+++) Probabile (++) Possibile (+) Insufficiente(0) Frutta e verdura consumare almeno 400 g/die Carni moderare il consumo di carni conservate e rosse Categorie di determinanti della salute Non modificabili Genetica Socio economici Povertà Occupazione Sesso Ambientali Aria Acqua e alimenti Stili di vita Alimentazione Istruzione Attività fisica Tipo di sistema sanitario Servizi sociali Fumo Età Esclusione sociale Abitato Ambiente sociale e culturale Accesso ai servizi Alcool Attività sessuale Farmaci Trasporti Attività ricreative Quando non c’era il freezer OGGI AUTORE Alinari, Fratelli TITOLOUna ghiacciaiola di Malandrone, sull'Appennino pistoieseDATA1930 ca. obesità, diabete, malattie cardiovascolari ipertensione, ictus e alcune neoplasie stanno diventando sempre più spesso cause importanti di disabilità e morte prematura approccio di prevenzione primaria sui fattori di rischio efficace, affidabile, sostenibile They are largely preventable by healthy diets and lifestyles Linee di condotta per la promozione di abitudini alimentari salutari e attività fisica • Strategie globali • Affrontare insieme da una prospettiva multisettoriale i principali rischi per le ncd legati all’alimentazione e all’inattività fisica, insieme ad altri rischi (tabacco alcool) • Focalizzazione sui bisogni delle comunità e dei sottogruppi più poveri • Strategie indirizzate più verso le donne Diet and physical activity: a public health priority Promoting fruit and vegetable consumption around the world Approccio multisettoriale Agricoltura Settore alimentare Ruolo preminente salute Progetti regionali di educazione alimentare 1990 1999 Alimentazione e Salute Cultura che nutre CULTURA CHE NUTRE 2001 Miglioramento ristorazione scolastica Interventi efficaci, azioni integrate, sistemi di alleanze tra i diversi attori Obiettivi generali condivisi Promozione: • stile di vita sano • comportamento alimentare consapevole ed equilibrato • conoscenze: alimentazione, caratteristiche degli alimenti, benessere e salute, sicurezza alimentare e nutrizionale • conoscenze: filiera alimentare, certificazione, etichettatura • conoscenze: produzioni agricole - agroalimentari e tradizioni storico-culturali del territorio • educazione al gusto Proposte di progetti specifici • Promozione consumo frutta e verdura • Promozione attività fisica I prodotti tipici nella gastronomia 1. Controlla il peso e mantieniti sempre attivo 1. Più cereali, legumi,ortaggi e frutta 1. Grassi: scegli la qualità e limita la quantità 1. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti 1. Bevi ogni giorno acqua in abbondanza 1. Il sale? meglio poco 1. Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata 1. Varia spesso le tue scelte a tavola 1. Consigli speciali per persone speciali 1. La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te www.politicheagricole.it - www.inran.it Controlla il PESO e mantieniti sempre attivo Nutrirsi bene Linee guida per una sana alimentazione 2003 PIÙ CEREALI, LEGUMI, ORTAGGI E FRUTTA carboidrati (soprattutto amido e fibra), vitamine, minerali Più Ortaggi e Frutta Consuma più porzioni di frutta e verdura Aumenta il consumo di legumi Consuma regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali, meglio se integrali Grassi scegli la qualità e limita la quantità Preferisci grassi di origine vegetale: olio extravergine d’oliva Limita il consumo di grassi animali (burro, lardo, strutto,panna,ecc.) Dai la preferenza a Carni magre Mangia 2-3 volte alla settimana il pesce fresco o surgelato • acidi grassi saturi (palmitico, stearico) • • • nei formaggi, nel burro, nello strutto, nei prodotti lattiero-caseari non scremati, negli insaccati olio di palma o di cocco Variare le scelte a tavola Scegli giornalmente porzioni adeguate di alimenti dai seguenti gruppi: 1. Cereali, tuberi (Pane, Pasta, Riso, Prodotti da forno, Patate) 2. Ortaggi e Frutta 3. Latte e derivati (formaggi freschi e stagionati,yogurt, gelati,ecc.) 4. Carni, Pesci, Uova, Legumi 5. Grassi da condimento (burro, lardo, strutto, olio d’oliva e di semi, margarine) Corretta alimentazione e promozione dell’attività fisica 2004 OBIETTIVO DI COMUNICAZIONE • prevenire comportamenti alimentari scorretti e promuovere quelli corretti • promuovere l’attività fisica Un nuovo stile di vita in cinque mosse Più frutta verdura e acqua Meno grassi Più varietà Una vita meno sedentaria Più attenzione alle porzioni Fonte: Ministero della salute - Corretta alimentazione:http://www.ministerosalute.it New Fruit & Vegetable Health Message VERDURA: 2 - 3 porzioni al giorno PORZIONI: a volontà (min. 40-100 g.) CONSIGLI:scegli verdura di stagione. Non abbondare in condimenti. Utilizzala anche in preparazioni come minestroni, pasta e torte salate, ecc. FRUTTA: 2-3 porzioni al giorno PORZIONI: frutta fresca 100-150g CONSIGLI: scegli frutta di stagione e consumala anche come spuntino o a colazione. La porzione rappresenta “l’unità pratica di misura della quantità di alimento consumato” e corrisponde ad un certo quantitativo in grammi di ciascun cibo National cancer institute 1986 Five a day for a better health Program Week's Supply of Vegetables and Fruits 1921 Hunt, C.L. (1916) Food for Young Children. U.S. Department of Agriculture, Farmers' Bulletin No. 717. Coprire i fabbisogni di micronutrienti e prevenire l’obesità e le malattie cronico degenerative Contiamo fino a cinque e più 5+ means 5 or more servings of fresh fruit and vegetables a day. A serving is about a handful and is relative to age and size 1, 2, 3, 4, 5 …. 5+ A Day Ortaggi e frutta: consumi consigliati nella letteratura internazionale e razionale delle raccomandazioni Autore U.S. National cancer institute 1986 Five a day for a better health Program OMS 2003 Prevention chronic diseases Istituto Nazionale della nutrizione 1997 Linee guida per una sana alimentazione italiana INRAN (Italia) Linee guida per una sana alimentazione italiana Apporti raccomandati 1 porzione Apporti giornalieri raccomandati di ortaggi e frutta calcolati in grammi Razionale delle raccomandazioni 5 porz/die Mezza cup frutta o ortaggi crudi o cotti (75-80 g) una cup ortaggi a foglia 375-400 g/die Prevenire alcune forme di tumore 400 g/die Non indicata 400 g/die Coprire i fabbisogni di micronutrienti e prevenire l’obesità e le malattie cronico degenerative 3-5 porz/die Frutta 150 g Ortaggi 250 g (a foglia 50g) Min 450-550 g/die Max 1250 g/die Coprire i fabbisogni di micronutrienti e prevenire le malattie cronico degenerative 5-6 porz/die Frutta 150 g Ortaggi 250 g (a foglia 50g) Min 950g/die Max 1100 g/die Coprire i fabbisogni di micronutrienti e prevenire le malattie cronico degenerative ADI Magazine, settembre 2004 T.D. Spagnoli Apporti raccomandati di ortaggi e frutta (400 g/die) espressi in volumi (vasetti yogurt da 125 g) 1 vasetto yogurt Mezza pallina tennis 83+-23 51+-11 75+-14 51+-7 ortaggi Grammi media Frutta Grammi media Apporti raccomandati di ortaggi e frutta (400 g/die) espressi in volumi (vasetti yogurt da 125 g) Il gusto come determinante nelle scelte I determinanti delle scelte alimentari (ONTARIO Food Survey) N° soggetti % Preferenze gustative 924 32 Abitudini pressioni sociali o motivazioni religiose 724 25 Complessità di preparazione piatti 427 15 Facilità approvvigionamento 224 8 Patologie che richiedono norme dietetiche specifiche 218 8 Costo 162 6 Informazione conoscenza sugli effetti salutari di un determinato alimento 120 4 Altre motivazioni 76 3 CINQUE SENSAZIONI: DOLCE, AMARO, SALATO, ACIDO, “UMAMI” I bambini sono più sensibili di noi al gusto dell’amaro; (scegliere insalate tipo lattuga, privilegiare le meno amare); a volte sembra impossibile fargli mandar giù “una foglia di insalata”. I bambini hanno bisogno non solo di gustare ma anche di toccare e giocare con gli alimenti Regolazione ormonale e genetica del gusto •Il recettore maggiormente sottoposto a regolazione è quello per le sostanze amare 1° trim gravidanza Varia con l’età •Genetica Sulla base della capacità di percepire sost amare (prop) Tasters Medium tasters Super tasters Non tasters Il gusto evolve nel tempo Ortaggi e frutta le preferenze dei bambini • Preferiscono la frutta alle verdure • Frutta più palatabile: mele arance kiwi uva • Tra le verdure preferite • “Patate” • Carote sedano • Meno gradite • Broccoli • Cavolfiori • Cavoletti bruxelles Modulare ed educare il gusto • Combinazione dolce e amaro: • Sia dolce che amaro si attenuano • Combinazione amaro e salato: • Il salato sopprime l’amaro • Il salato non è influenzato dall’amaro • Non è sufficiente valorizzare le proprietà nutrizionali di un alimento ed i suoi riflessi positivi sulla salute. • Occorre vincere la naturale diffidenza che il bambino prova per tutto ciò che è nuovo o che non corrisponde ad un gusto facile e collaudato Di fronte a ostinati rifiuti, soprattutto presenti in caso di novità alimentare • NON DRAMMATIZZARE • togliere il cibo con la medesima gentilezza con la quale è stato offerto • gesti di comprensione e attenzione e faciliteranno, in un’altra occasione, la conoscenza del nuovo alimento. Condizionamenti esterni possono modulare le preferenze gustative innate in misura tanto maggiore quanto sale l’età • Culturali • Abitudini familiari • Comportamento dei pari • Provare a riproporre periodicamente l’alimento • Esempio dei genitori • Abitudine al consumo • Ripetuta esposizione ad un alimento con l’invito a consumarlo strategia più promettente rispetto al sistema ricompensa, per facilitare l’apprezzamento ed il consumo di un alimento con gusto scarsamente familiare (Wardle J, Herrera MI Cooke L, Gibson El Modifyng children’s food preferences: The effect of exposure and reward on acceptance on an unfamilar vegetable Eur j clin nutr 2) • mangia troppo, • in maniera sregolata, spesso e male • tante le tentazioni • frigorifero di casa merendine e snack, stracolmo di • i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. • Le bevande gassate, eccessivamente zuccherine, risultano essere un piacere insostituibile, da preferire all’acqua, specie d’estate, dopo una sudata, o in occasione delle “feste” con gli amichetti. QUALI ERRORI COMMETTONO COMUNEMENTE I NOSTRI RAGAZZI? • Evitano o riducono a ben poca cosa la colazione del mattino; • evitano gli spuntini intermedi della mattina e del pomeriggio, oppure li limitano a prodotti attraenti ma dal ridotto valore nutritivo; • evitano o riducono al minimo, nel corso dei due pasti principali, il consumo di verdura e di frutta; • eccedono nel consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati e bevande gassate (ricche di zucchero e spesso di caffeina); • danno spazio eccessivo al “fast-food” all’americana, ricco di alimenti ad elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine. Comportamenti a rischio Abitudini alimentari Si nutrono irregolarmente con una disordinata ripartizione giornaliera degli alimenti Continuano a mangiucchiare oppure lasciano passare molte ore tra un pasto e l’altro Squilibri alimentari Disabitudine ad interpretare gli stimoli di appetito e sazietà Mangiano spesso davanti Tendono alla sedentarietà alla televisione o mentre e al consumo di snacks studiano Eccessiva assunzione di calorie vuote, rischio di sovrappeso Sentono spesso il bisogno di masticare o Fanno abbondante uso di dolciumi e chewing-gum Stimolazione dei succhi gastrici a stomaco vuoto, carie Non sono abituati a riconoscere e apprezzare le qualità organolettiche degli alimenti Impegno digestivo, Mangiano velocemente con inappetenza al pasto avidità successivo A tavola... e fuori tavola. RILEVAZIONE '99/'00 Az U.S.L. Prov. di Bo Studio So.N.I.A. (Sorveglianza Nutrizionale Infanzia e Adolescenza) Comportamenti a rischio Abitudini alimentari Squilibri alimentari Accettano solo pochi alimenti, mostrando scarso interesse all’assaggio di nuove preparazioni Seguono un menù ripetitivo e monotono Scarsa diversificazione di principi nutritivi Prediligono alimenti raffinati e manipolati Consumano pochi vegetali e frutta Carenza di fibra e micronutrienti Sostituiscono all’acqua altre bevande Bevono bibite zuccherate ai pasti Eccesso di zuccheri semplici e calorie; alterazioni del gusto Associano lo stare in compagnia al consumo extra di alimenti Perdita del significato dell’atto alimentare: il cibo diventa il mezzo per spezzare momenti di noia, tensione, emotività Hanno per luogo di ritrovo con i coetanei bar, paninoteche A tavola... e fuori tavola. RILEVAZIONE '99/'00 Az U.S.L. Prov. di Bo Studio So.N.I.A. (Sorveglianza Nutrizionale Infanzia e Adolescenza) Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione INDAGINE INRAN-RM-2001 Consumi a confronto con le raccomandazioni nutrizionali per la popolazione. Davide Arcella Distribuzione degli adolescenti per classi di consumo di frutta da 100 a 200 da 300 a 400 Tendenze tra i giovanissimi GRUPPO DI ALIMENTI pane, pasta, riso salumi carne di pollo,tacchino,coniglio e vitello carne bovine carne di maiale pesce uova latte formaggi, latticini verdure in foglie cotte e crude pomodori, melanzane, zucchine etc. frutta acqua minerale bevande gassate vino birra alcolici fuori pasto aperitivi analcolici aperitivi alcolici amari superalcolici 6-10 anni DCM DCM D P C P DCM D D P 11-13 anni DCM C D P C D DCM DCM D DCM 14-17 anni D C D D C DCM C C DCM D C D D DCM non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato non rilevato D D C D DCM DCM DCM D FC DCM FC Rapporto sullo Stato di Salute e gli Stili di Vita dei Giovani Veneti in Età Scolare 2001 Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) dell’OMS Europa Stili alimentari influenzati dal livello socioeconomico. Percentuale di soggetti che consumano tutti i giorni “Frutta e patatine” nei vari livelli socio economici (età 11, 13, 15 anni) consumo giornaliero di frutta, e patatine tipo chips, come junk food, tra gli adolescenti distribuiti nei vari livelli di OCC (Fig. 5.2), OCC indice occupazionale condizione occupazionale dei due genitori il primo comportamento molto più diffuso tra i ragazzi del livello più alto, mentre il secondo molto più legato ai livelli socioeconomici più bassi Gli alimenti vegetali nell’alimentazione del bambino La “cultura della corretta alimentazione” s’impara da bambini Alimentazione equilibrata durante la crescita • Sviluppo neuropsichico • Salvaguardia della salute I bambini verso il cibo naturalmente Loro aspettative Non si aspettano valori nutritivi Scoperta Stagionalità Relazione Gratificazione Gioco, fantasia VA BENE PER ME ? ESPERIENZA Domande degli e agli adulti Cosa e come mangia? ma anche Come e perché mangia? Le risposte Spesso ci preoccupiamo quando il bambino mangia poco, raramente quando mangia troppo Scuola e salute: gli interventi efficaci Nutrizione ed esercizio fisico • revisioni: 107 studi primari, ragazzi d'età tra 5-15 anni, prevalentemente condotti negli USA. • Nell’insieme i programmi d'educazione alimentare focalizzati al miglioramento dei pasti scolastici e all’aumento dell’attività fisica sono ragionevolmente efficaci: gli studi sperimentali hanno mostrato un impatto positivo sul consumo giornaliero di vegetali, di carboidrati complessi, sale, latticini e cibi ricchi di grassi. I programmi centrati sulle scuole hanno ridotto la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca degli allievi • Tutti gli studi che hanno coinvolto i genitori hanno avuto esito positivo sull'introduzione giornaliera di calorie • I programmi che combinavano interventi nelle classi, modifiche dei pasti scolastici ed ampliamento della scelta alimentare corretta hanno avuto un impatto positivo SaPeRiDoc http://www.saperidoc.it/p1.html panel multidisciplinare composto da ginecologi, pediatri, ostetriche, psicologi, farmacologi, farmacisti, documentalisti, specialisti della comunicazione e dell'informazione scientifica, reclutati tra i professionisti dei servizi socio-sanitari della Regione Emilia Romagna SaPeRiDoc collabora con altri centri internazionali e italiani dedicati al trasferimento delle informazioni sulle prove di efficacia in area materno-infantile e per la salute della donna scuole produzione commercio famiglie bambini ditte ristorazione comuni educatori cuochi pediatri ADNKRONOS. Preparazione della refezione scolastica per le scuole comunali a Firenze nel 1900 ca. (Archivi Alinari) Servizio comunale di refezione scolastica. Cineca Bologna Metà anni '10 “Ogni eccesso genera malattia” (Eschilo)