Varroasi - cenni Azione dei trattamenti antivarroa Protocollo antivarroa AAAL 2015 Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La varroa La varroa a 35 anni dalla comparsa sul suolo nazionale è ad oggi la causa principale di perdite di alveari. Alla varroasi è infatti attribuita: principale causa mortalità alveari; trasmissione di patologie come Virosi e Nosema Cereane; diminuzione della produzione di miele; diffusione di gravi malattie della covata. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 VARROA Ciclo Biologico Fase foretica Fase riproduttiva 12 - 15 giorni Pochi giorni durante la stagione attiva Qualche mese in assenza di covata -1 giorni cella Operaia -2 giorni cella Fuco Covata da FUCO Opercolatura circa 60 ore > operaia = 2 cicli riproduttivi in + 1 Maschio + 1 Femmina + 1 Femmina … CONSANGUINEITA’ Superspecializzazione e farmaco resistenza Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Sono sufficienti due trattamenti molto efficaci (A.O. in assenza di covata) ad Agosto e a Novembre? …….. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Evoluzione popolazione varroa Effetti irreversibili sulla famiglia Varroe visibili facilmente sulle api 10000 varroe Morte famiglia Produzione Inizio deposizione ultimi anni Inizio deposizione storica 100 varroe Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 DANNI Livello infestazione < 5000 x famiglia Trasmissioni virosi = Indebolimento generale e diminuzione longevità (fino 50%) Visivamente si notano api con difficoltà volo e addome scuro Livello infestazione > 5000 x famiglia Trasmissioni virosi = Indebolimento generale e diminuzione longevità Visivamente si notano api con difficoltà al volo, addome scuro e giovani api con ali deformi, facilità contrarre malattie serie (PA e PE) Livello infestazione > 5000 < 10000 x famiglia Molte api morte incapaci ad uscire dall’opercolo Alto stress famiglia, difficoltà difesa arnia e suscettibilità al saccheggio Visivamente si notano molte api con difficoltà al volo, addome scuro e giovani api con ali deformi, incapacità a rimuovere api morte nelle cellette e altre ammalate. Estrema facilità a contrarre malattie serie (PA e PE) e a diffusione patologie tramite saccheggio. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Trattamenti antivarroa Medicinali • • • • • • • Pratiche Apistan Apilaifvar Apiguard Apibioxal Apivar Varteminator MAQS • Favo trappola • Blocco covata • Trattamento termico • Spazio mussi • Grooming (genetica) Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Medicinali Principi attivi Sintesi chimica Acidi organici Essenze/evaporazione •Apivar (Amitraz) •Apistan (Fluvalinate) •Apibioxal (Acido ossalico) •Varteminator •MAQS •Apiguard (Timolo) •Apilifevar (Timolo) Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Medicinali Situazione europea (da Apimondia Italia 2010) Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Sintesi chimica Apistan (Fluvalinate - piretroide). Apistan agisce per contatto; le api spazzolano con il corpo le strisce asportando molecole di principio attivo che rimangono attaccate ai peli. Uccide direttamente le varroe che entrano in contatto con le api. Pro: facilità di utilizzo, libera vendita, efficacia per due cicli di covata. Contro: costo (2,5 € a famiglia), farmacoresistenza, permanenza del principio attivo nelle “matrici” (soprattutto cera e miele), non consentito in allevamenti BIO. Efficacia inferiore al 50%. Apivar (Amitraz) agisce per contatto; le api spazzolano con il corpo le strisce asportando molecole di principio attivo che rimangono attaccate ai peli. Pro: facilità di utilizzo, efficacia per due cicli di covata. Contro: costo (5 € a famiglia), farmacoresistenza, permanenza del principio attivo nelle “matrici” (soprattutto cera), non consentito in allevamenti BIO, ricetta veterinaria semplice, Efficacia insoddisfacente in estate: 70 - 80%. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Acidi organici Apibioxal (Acido ossalico – acido organico) Apibioxal agisce in due diversi modi, per contatto e per acidificazione ambientale (arnia e corpo dell’ape), uccidendo direttamente o indirettamente gli acari. Può essere somministrato gocciolato, spruzzato e sublimato. L’acido ossalico è naturalmente presente nel miele. Colpisce molto efficacemente solo la popolazione di varroa foretica quindi non ha impatto sugli acari all’interno delle cellette opercolate. Pro: costo (0,8€ x famiglia), alta efficacia, consentito in allevamenti BIO, nullo impatto ambientale, scarsi effetti dannosi per le api in caso di sovradosaggio, medicinale in libera vendita. Contro: complessità e rischi per l’operatore nella somministrazione via spruzzata e soprattutto per via sublimata, scarsa efficacia in presenza di covata (<20%), limitato periodo valido per l’utilizzo o obbligo a pratiche apistiche complesse, efficacia dipendente dall’umidità ambientale. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Acidi organici MAQS (Acido formico – acido organico) Agisce per fumigazione ambientale. Si somministrano 2 (1 e ½ nella prove ISZLT) strisce per ogni alveare, il periodo di trattamento è di 7 giorni. Può essere ripetuto dopo un mese. Azione efficace SOLO IN PRESENZA DI COVATA OPERCOLATA (no sugli sciami o in presenza di barba) Da utilizzare solo con temperature tra 10 e 29,5 °C. Pro: consentito in allevamenti BIO, nullo impatto ambientale, alta efficacia, utilizzabile in presenza di covata Contro: Costo (5 – 6 € x famiglia); complessità e rischi per l’operatore nella somministrazione e nell’immagazzinamento. Nei trattamenti estivi abbiamo riscontrato sensibili problemi di orfanità a breve termine in località più calde, in località più fresche un buon numero di regine sono state comunque sostituite. Necessaria ricetta veterinaria in semplice copia. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Acidi organici VARTERMINATOR (Acido formico – acido organico) Agisce per fumigazione ambientale. Si somministrano 2 tavolette da 250 g e si sostituiscono con altre due dopo 10 giorni Azione efficace SOLO IN PRESENZA DI COVATA OPERCOLATA (no sugli sciami o in presenza di barba) Da utilizzare solo con temperature tra 15 e 35 °C. Notevole mortalità di uova (90%) durante il trattamento. Pro: consentito in allevamenti BIO, nullo impatto ambientale, alta efficacia, utilizzabile in presenza di covata; non necessita di ricetta veterinaria. Contro: Costo (9 – 10 € x alveare); complessità e rischi per l’operatore nella somministrazione e nell’immagazzinamento. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Oli essenziali per evaporazione Apiguard (Timolo):Apiguard è un gel imbevuto di oli essenziali che rilascia il timolo gradualmente. Agisce come una spugna le cui maglie si infittiscono o diradano al variare della temperatura. Quando la temperatura sale, aumenta la volatilità del timolo ma si infittiscono al tempo stesso le maglie del gel, regolando il rilascio della sostanza attiva. Il timolo rilasciato stordisce le varroe causandone il distacco dall’ape. Pro: facilità di utilizzo, libera vendita, funzione acaricida anche contro Acarapis woodi, consentito in allevamenti BIO. Contro: costo (5 € a famiglia), evaporazione dipendente dalla temperatura (meglio adatto ad ambienti molto caldi), obbligo ad una costante oliatura dei fondi antivarroa, inefficace alle basse temperature. Disturbo alla famiglia causato dal forte odore possibile innesco della sciamatura. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Come agiscono Oli essenziali per evaporazione Apilifevar (Timolo) Apilifevar è una tavoletta spugnosa imbevuta di timolo, canfora, mentolo e eucaliptolo. I principi attivi vengono rilasciati per evaporazione saturando l’ambiente. Il timolo rilasciato stordisce le varroe causandone il distacco dall’ape. Pro: facilità di utilizzo, libera vendita, funzione acaricida anche contro Acarapis woodi, consentito in allevamenti BIO. Contro: costo (5 € a famiglia), evaporazione dipendente dalla temperatura (meglio adatto ad ambienti non molto caldi), obbligo ad una costante oliatura dei fondi antivarroa, inefficace alle basse temperature. Disturbo alla famiglia causato dal forte odore con possibile innesco della sciamatura. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Riepilogando I trattamenti con i prodotti di sintesi chimica hanno il pregio di essere di facile uso ma hanno il grande problema della farmaco resistenza (in certe zone “non tirano giù” più del 50% delle varroe), non possono essere utilizzati in allevamenti BIO e c’è ancora qualche dubbio sull’impatto per la salute per l’uomo (somministratore e consumatore). Tralasciando l’acido formico per i problemi al “sistema riproduttivo” dell’alveare, l’acido ossalico ad oggi è l’unico che ha il grande pregio del basso costo e dell’alta efficacia anche se solo in assenza di covata opercolata. I prodotti evaporanti invece hanno una buona efficacia anche contro l’acariosi ma disturbano molto le api, l’efficacia è molto influenzata dall’andamento climatico e costano molto. Anche se ammessi in allevamenti BIO, l’impatto ambientale non è proprio nullo. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Obiettivi Trattamento estivo prima del livello del 5% (3500 varroe x famiglia) Trattamento radicale autunno inverno tale da invernare famiglie con livelli di max 50 varroe x arnia Monitoraggio infestazione a campione 5% x ogni apiario fine Giugno / inizio Luglio con metodo zucchero a velo Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo La proposta di protocollo antivarroa dell’Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio vuole orientare progressivamente gli apicoltori verso i validi approcci ecologicamente compatibili, a basso costo economico e lavorativo. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Condizione attuale di pratiche o trattamenti Primavera: nessuna Estate: dopo il raccolto trattamento tampone con evaporanti o di sintesi ( a volte assieme) Autunno: nessuno Inverno: Invernamento con trattamento “radicale” in assenza di covata con acidi organici Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Condizione attuale di pratiche o trattamenti Costo medio: 8,55€ / Alveare. dalle 5,8€ (Apiguard + Apibioxal) ai 11,3€ (Apilifevar +Apistan+ Apibioxal) ad alveare Lavoro medio:18,5 min/Alveare. da15min a 24min / alveare Rischi: sciamatura:medio, orfanità:basso, salute api: medio, salute uomo: nullo o basso. Impatto: ambientale medio-alto Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Oltre ai già esposti punti critici dei prodotti utilizzati bisogna però osservare ciò che in verità accade alle nostre api. I trattamenti estivi tampone vengono spesso ritardati o per imperizia dell’apicoltore o per consentire le bottinazioni tardive, sono frequenti casi di reinfestazione da nomadisti o da apicoltori limitrofi con diverse tempistiche di trattamento. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo In verità ciò che accade alle nostre api è che il rischio di trattare quindi colonie ormai al collasso è in realtà alto. Ciò comporta alte probabilità di invernare alveari con virosi e troppo fortemente indeboliti che facilmente subiscono le malattie della covata. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Evoluzione della popolazione di varroa in un alveare per diverse condizioni climatiche. Un alveare non trattato arriva ad avere 0 varroe alla fine dell’estate. Un alveare trattato con i protocolli attualmente in uso arriva alla soglia del collasso facilmente. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Obiettivo dell’evoluzione della popolazione di varroa in un alveare trattato con il protocollo proposto. Il protocollo proposto vuole consentire agli alveare di arrivare in condizioni migliori al momento del trattamento estivo tampone. Abbassando cosi il tasso di mortalità “fisiologica” degli alveari invernati (ora circa 15%) Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo 1. Asportazione della covata maschile in primavera. 2. Monitoraggio livello infestazione con metodo zucchero a velo (campione 5%) entro 1° wk Luglio 3. Trattamento tampone (dal1/08 al 15/08) con Apibioxal in assenza di covata indotta. 4. Trattamento di invernamento (dal 20/11 al 10/12) con Apibioxal in naturale assenza di covata. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo PRIMAVERA Asportazione della covata maschile 1. Introduzione del telaino trappola (Campero o tre settori o da melario) ad inizio primavera nel nido. 2. Asportazione ciclica (7 giorni) della covata maschile. 3. A seconda dei criteri di docilità, compattezza della covata e produttività, un ciclo di asportazione nelle famiglie migliori, tre cicli alle peggiori. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 USO DEL TELAIO CAMPERO 1° giorno: si lascia un solo settore aperto 8°/9° giorno: aprire il secondo settore. In presenza d’importazione, la api DEVONO aver almeno cominciato la costruzione del primo settore. 15°/ 16° giorno: sul primo settore DEVE ESSERECI covata, aprire il terzo settore. 1° giorno = orientativamente 8 favi occupati dalle api e 5 favi di covata, telaio inserito tra scorte e covata. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 USO DEL TELAIO CAMPERO 22°/ 23° giorno: La covata sul primo settore è opercolata e può essere ritagliato. 30°/ 32° giorno: Si continua ad asportare covata opercolata ciclicamente E se ….. : Le api fermano la costruzione dei settori? Al posto della covata mettono miele? Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Possibili varianti al metodo Campero con il TIT3 1. Formazione di sciami artificiali. Isolando la regina feconda con la covata disopercolata e inserimento CR prossime allo sfarfallamento nei nuclei con covata opercolata. (Possibile sinergia con Piano provinciale sostituzione regine) 2. Trattamento con acido formico. Facendo attenzione alle temperature ambientali e monitorando la qualità della deposizione nei periodi successivi al trattamento. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Monitoraggio livello infestazione Metodo zucchero a velo Prelevare circa 500 api =120ml dai due favi laterali di ogni alveare. Trasferire le api in un vaso miele da 1kg con il tappo a rete con 2 cucchiai da cucina di zucchero a velo e agitare il contenitore per un paio di minuti. Lasciare riposare per qualche altro minuto e poi capovolgere il vaso e agitarlo su di un piatto contenente acqua per far uscire lo zucchero insieme alle varroe che si sono staccate dalle api. Contare le varroe cadute sul piatto. Vedi video Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo ESTATE = ENTRO il 15 AGOSTO Trattamento tampone con Apibioxal in assenza di covata Al momento del trattamento tampone, dividere le famiglie trasferendo in portasciami (o doppio melario o arnie) tutti i telai con covata opercolata comprese le api giovani che coprono il telaio ma senza la regina. Il portasciami va collocato al posto originale dell’arnia che invece andrà spostata di 1mt. Se si invece ha la possibilità di spostare i nuclei in apiari “lazzaretto” è preferibile spostare lì i nuclei formati con la covata opercolata. Possiamo inserire C.R. opercolate aderendo a Piano di sostituzione provinciale delle regine. Il trattamento con Apibioxal andrà eseguito immediatamente sull’arnia con la regina e dopo lo sfarfallamento di tutta la covata nei nuclei (23 giorni). Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo ESTATE Trattamento tampone con Apibioxal in assenza di covata VARIANTI per il blocco di covata estivo Ingabbiamento regina (max 20 Luglio) con: •Gabbiette bambu cinese. •Gabbietta Scalvini. •Gabbietta Mozzato. •Gabbia CASSIAN Liberazione regina dopo 21 giorni e trattamento Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 La proposta di protocollo Pro: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Alveari in migliore salute Assenza di trattamenti con prodotti di sintesi Drastica riduzione dei costi di trattamento (circa 0,8€/Arnia) Riduzione dell’impatto ambientale Riduzione del tasso di mortalità fisiologica Automatica rimonta aziendale Miglioramento della redditività aziendale Riduzione delle possibilità di re-infestazione dai vicini Possibilità di partecipare al Progetto di Miglioramento Territoriale della Ligustica Contro: 1. Eventuale materiale dedicato 2. 30% di aumento del lavoro (da 18,5 min./Arnia a 25 min./Arnia) 3. Necessità di marcatura sistematica delle regine Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Proposta di protocollo Questa proposta è solo il primo passo verso una migliore gestione dell’apiario. L’obiettivo futuro è di proporre un protocollo antivarroa volto ad azzerare l’utilizzo dei farmaci; per ciò è necessaria l’adozione di un protocollo unico e condiviso su tutto il territorio. Preparato da Rinaldo Amorosi – Associazione Apicoltori dell'Alto Lazio - 2015 Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio Piazza Sant’Agostino 2– 02013 Antrodoco, Rieti, Italia Web: www.apicoltorialtolazio.it - email: [email protected] PEC : [email protected] cell: +39 340 0923628