Coscientemente o incoscientemente sto creando l’impressione di essere migliore di quanto io sia in realtà? In altre parole, sono un ipocrita? Sono onesto in tutto ciò che faccio e dico, o esagero? Dico “confidenzialmente” ad un altro, ciò che mi è stato raccontato in privato? Le persone possono fidarsi di me? Sono schiavo della moda, degli amici, del lavoro o della abitudini? Sono cosciente, mi autocommisero o mi giustifico? La Bibbia vive in me oggi? Le dedico, ogni giorno, abbastanza tempo per parlarmi? Gioisco in preghiera? Quando ho parlato l’ultima volta a qualcuno della mia fede? Prego per i soldi che spendo? Disobbedisco a Dio in qualcosa? Insisto nel voler fare qualcosa della quale la mia coscienza mi rimprovera? Sono mancante in qualche parte della mia vita? Sono geloso, impuro, critico, irritante, ipersensibile, diffidente? Come spendo il mio tempo libero? Sono orgoglioso? Ringrazio Dio che non sono come altre persone, specialmente come i farisei, che disprezzavano il pubblicano? C’è qualcuno di cui ho paura, che non mi piace, che ripudio, che critico, per cui provo risentimento o del quale non ho riguardo? Se è così, cosa sto facendo per migliorare? Mormoro o mi lamento costantemente? Quanto c’è di Cristo in ogni area della mia vita? In altre parole, Cristo è la mia Vita? • Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. • Filippesi 2:5.8