A N N O X X II N° 68 DICEMBRE 2015 L’occhio più attento dopo il tuo IL periodico di attualità e cultura O PORTOMAGGIORE - ARGENTA Tutto e sempre come un fuoco d’artificio ttorino B ac i l i e r i UNA COLLABORAZIONE ULTRA TRENTENNALE … eravamo in giugno e mi dicesti di avere qualche disturbo ed a settembre, il giorno dell’inaugurazione della fiera, non ci sei più; hai scelto di fare le cose col botto e non era il caso! Ma ci sei riuscito come sempre. Avevi un’ironia raffinata e coinvolgente ed è per questo che ti dedichiamo la prima pagina scherzosa, dissacrante fuori da ogni formalità come sapevi essere tu! CIAO OTTO È L’UNICA COSA CHE NON DOVEVI FARE: CI HAI DELUSO! Redazione e amministrazione ARSTUDIO via Garibaldi, 13 Portomaggiore (Fe) Tel./Fax 0532.813848 email. [email protected] on-line italia. www.arstudioedizioni.eu on-line estero. www.arstudio.org Una bellissima foto di Luca Sevà dei riuscitissimi fuochi d’artificio fieristici dell’edizione 2015 che accostiamo a complemento significativo della fulminea ed improvvisa scomparsa di Otto, ed un selfie con l’amatissima figlia Maria Elena laureatasi a luglio in discipline museali ovvero la tradizione prosegue; la dott. Bacilieri attualmente sta collaborando al progetto “San Leo” già iniziato dal padre. Per i pochi che non lo conoscevano sono sufficienti alcuni abbozzi: pazzamente innamorato di tutto quello che rientra in un’alea culturale, ci lascia un patrimonio culturale fra archeologia, storia, letteratura e saggistica da acquisire e imitare e chi vorrà farlo potrà pensare in grande. Il riscontro stampa è stato molto forte e doverosamente ne diamo ampia rassegna all’interno. Il PORTOmaggiore perde il suo direttore responsabile e cofondatore della testata, il presente numero era doveroso poi non sappiamo se saremo in grado di continuare. Francesco Pasini Direttore Responsabile Aut. Trib. Ferrara n. 16 del 2 Dicembre 1994 Grafica Arstudio Direttore responsabile Francesco Pasini Fotocomposizione la terza anniversari attualità Laura Mazzanti Distribuzione gratuita lettere sport la perla In questo numero . . . . Ciao Ottorino . . . . 60 anni di Asilo Porrisini . . . . Farmacia Santi . . . . La fiera / Nuovo parroco / . . . . Pro loco / Comitato Concordia / . . . . Lo psicologo . . . . I nostri campi . . . . Correre è bello – Ottica Casoni / . . . . La portuense . . . . Palasport LEONIDA CENACCHI snc di Carlotti Sauro & C. LA (BO) Via Mentana, 2/4 - 40062 MOLINEL 748 881 / 297 881 Tel. 051 Telefax 051 6900227 1.it [email protected] servizio CUP omeopatia erboristeria noleggio apparecc hi per magneto-tens-jono foresi terapia ultrasuoni cosmesi articoli sanitari Portomaggio re (FE) tel. 05328110 80 fa rsanti@liber o.it Dal lontano 25 settembre 1949 la Conchiglia d’Oro rimane uno dei simboli di Portomaggiore ... l’opportunità dello star insieme... periodico di attualità e cultura Era grande G RANDE PAPÀ Intervista a Maria Elena Bacilieri UN di Enrico Menegatti Archeologo, insegnante, storico, amministratore, giornalista, intellettuale. Ottorino Bacilieri ha rappresentato la perfetta sintesi di un territorio ricco di potenzialità storico – culturali - gastronomiche, sintesi che ha innalzato al massimo livello di approfondimento, analisi, sviluppo e creatività. La sua presenza in pubblico, i suoi interventi di spiccata sagacia uniti alla dettagliata spiegazione storica e culturale lo rendevano un oratore coinvolgente e mai banale. La parte pubblica era ben conosciuta, meno quella privata. Tra le mura domestiche, nei rapporti affettivi, Ottorino rimaneva un uomo di elevato spessore morale e di intrisa passione per il gusto della vita, espresso attraverso la conoscenza gastronomica e l’amore per la natura. I segreti del “focolare” casalingo li svela la figlia Maria Elena, vicina al papà fino agli ultimi istanti. Quel papà che gli aveva fatto apprezzare la visione sognatrice e reale del mondo dove era nata e vissuta per 24 anni. “Era un papà come tutti gli altri” la prima frase che scaturisce a Maria Elena parlandone. “Per qualsiasi cosa c’era sempre. A casa, era diverso dalle occasioni ufficiali: scherzoso e amorevole, non mi ha fatto mancare nulla. Mi ha trasmesso quanto era lui: dalla fotografia fino alla mia Laurea in Beni Culturali. Sono stata molto felice della sua presenza il giorno della discussione e proclamazione lo scorso 14 luglio. Non era scontato ci fosse. È stato molto orgoglioso. Ho cercato di prendere il più possibile. Coinvolgeva me e la mamma in tutto: dal Belriguardo alle riunioni culturali”. Era un uomo poliedrico: a quale scoperta o studio o lavoro era più legato? “Amava tutto. Non c’era una cosa che gli piacesse più di un’altra. Metteva sempre la stessa forza e passione. Alle persone della comunità, ha cerca- Il Resto del Carlino – sabato 19 settembre 2015 dicembre 2015 anno XXII - numero 68 to di trasmettere quello che era per far comprendere il territorio. Non voleva rimanesse soltanto suo: le persone doveva scoprirlo e amarlo. La sua grande cultura non era un peso. Se così fosse, non mi avrebbe trasmesso la passione per il suo mondo. Volevo rincorrerlo per capire ogni cosa. Sarebbe stato bello riuscire a seguirlo in tutto, ma era quasi impossibile per via della gran mole di iniziative e studi e ricerche”. Una delle tante sue elaborazioni fotografiche: Maria Elena, Ottorino e la moglie Cristina. Tra i progetti rimasti intentati, lo scavo archeologico di Fondo Tesoro è stato il più doloroso? “Il progetto non dipendeva da lui: se avesse potuto, sarebbe entrato senza autorizzazione per iniziare a scavare. I finanziamenti non sono mai arrivati. Gli piangeva il cuore pure l’attuale condizione della Necropoli di Voghenza. Rimane sotto il Comune di Voghiera, ma SEGUE A PAG. 3 la terza 1 arutluc e àtilautta id ocidoirep ELETTROMARKET di ROSSI DENNI INGROSSO E DETTAGLIO TTRICO E L E E L IA R E T A M DI ICI ELETTRODOMEST RCHE A M I R IO L IG M E D E LL hieri, 4/a Via Dante Alig IORE (Fe) PORTOMAGG 107 Tel. 0532.812 2 la terza dicembre 2015 anno XXII - numero 68 periodico di attualità e cultura 1 - UN GRANDE PAPÀ... i fondi sono limitati. Per sistemarla servirebbero aiuti Statali. La maggior parte dei reperti sono dentro il nuovo Museo di Belriguardo, ma i sarcofagi non potevano trasferirli. Sarebbe un bel progetto da riaprire”. Come ha affrontato l’esperienza decennale di amministratore? “Era tosto. Non pensò mai di candidarsi sindaco: fino ad un certo punto gli sarebbe piaciuto. Ascoltava tutti, ma se trovava persone che non comprendevano il significato, era finita. Anche con me: se non capivo quanto diceva, mollava il discorso. Non accettava chi era privo di idee o chi non s’interessava di qualsiasi suo argomento. Non concepiva i poco curiosi, ma stimava le persone semplici e attente, che si rendevano utili nei loro limiti”. Cosa ti incuriosiva maggiormente? “Rincorrevo la parte di archeologia e dipinti, chiudendo con la parte specifica di chimica e fisica. Fin da piccola non ha mai imposto nulla: se avessi scelto un’altra strada, mi avrebbe appoggiata”. Qual è stato il miglior traguardo che auspicava per te? “Concludere i cinque anni di Università. Quando ho terminato la triennale, non mi considerava dottore. Diceva che per lui non ero ancora arrivata a prendere un importante titolo di studi. Dopo cinque anni, mi avrebbe chiamata dottoressa. Questo era l’unico traguardo che veramente voleva raggiungessi. Adesso sto portando avanti un progetto su San Leo a Voghenza iniziato da lui qualche mese fa”. E il rapporto tra lui e tua mamma? “Sono sempre stati molto legati. Fino all’inverno scorso, andavano spesso in vacanza insieme: erano attivi. La sua passione per la pesca, però, era ar- Ma l’ultimo fattore a cui guardava erano i soldi”. Cosa diceva di Francesco Pasini? “Francesco è stato un grande amico. Non per nulla lo ha scelto come padrino alla mia cresima”. Quali pensieri aveva negli ultimi mesi? “Non accettava di ammalarsi. Non essere presente alla festa di Belriguardo in estate fu un dramma più grande rispetto alla malattia e al ricovero. Era un leone in gabbia. Parlava poco: forse era un modo per reagire alla situazione, non accettando il mio aiuto. Continuava a portare avanti i suoi progetti: una delle ultime mail indirizzate al sindaco di San Leo è datata 15 settembre. Come ho detto, era impossibile restare al passo con tutto: molte cose sono rimaste nella sua testa. Ma credo non abbia sofferto”. beni culturali, in particolare sul Belriguardo. Ha provato in tutti i modi a farmi entrare nel suo mondo, riuscendoci. Il Belriguardo era la struttura che più m’interessava. Per nove mesi, ha seguito con me la composizione della tesi di laurea sulla Sala della Vigna, dove ho approfondito quanto temperatura e umidità influenzassero gli affreschi. Insieme, ho studiato la storia della struttura di Belriguardo, la sala stessa fino alla composizione dei gomento di litigio. Pescava quasi tutti i giorni da quando era in pensione per rilassarsi. Penso che la scoperta più bella sia stata sapere che era incinta di me. Sono arrivata tardi: lui aveva 40 anni. È stato un arrivo traumatico in senso positivo. A casa, parlava delle sue attività in modo riservato: prima di informarci, aspettava l’effettiva riuscita del progetto. Non si sbilanciava mai nel confermare fino al traguardo, lavorando sempre a 4/5 idee contemporaneamente. Siete rimaste colpite dall’affetto della comunità? “L’affetto è stato tanto: un po’ lo immaginavo sapendo quanto aveva fatto. Il giorno del funerale non abbiamo visto nessuno, anche se molte persone ci sono state vicine. Lui era tutto: era ovvio fosse così. Sto pensando di fare qualcosa per lui, ma devo capire bene come realizzarla. Per ora, rimane solo un’idea per l’anno nuovo. Un’idea che vorrei condividere con la mamma”. (E.M.) DA PAG. dicembre 2015 anno XXII - numero 68 la terza 3 arutluc e àtilautta id ocidoirep Riedificato da 60 anni Asilo parrocchiale Mons. Porrisini Oggi Porrisini - Colombani ESATTE INTESTAZIONI: Asilo parrocchiale e scuola dell'infanzia Monsignor Vincenzo Porrisini della Parrocchia di Santa Maria Assunta, Portomaggiore (Ferrara), DATA DI ESISTENZA: 1821. Copertina del volume di Tramontani; formato 14,5 x 20,5 cm composto di 80 pagine edito in occasione delle celebrazione per il terzo centenario dell’edificazione. 1956 – Foto dell’edificio allo stato della sua inaugurazione; interessante il commento – manoscritto - alla foto redatto da Don Enzo Tramontani già autore della pubblicazione “Il santuario della B.V. dell’olmo in Portomaggiore” Arti Grafiche Ravenna 1966. Vedi foto a destra. 4 anniversari dicembre 2015 anno XXII - numero 68 L’istituto fu realizzato la prima volta per opera del successore di monsignor Vincenzo Porrisini (1887 - 1927), l'arciprete don Egidio Molducci (1927 - 1935). Il 30 luglio ed il 13 agosto 1944 Portomaggiore, in particolare il centro cittadino, fu duramente bombardata e l'Opera Porrisini andò completamente distrutta. L'arciprete don Vincenzo Tamba si occupò della ricostruzione dell'Opera (asilo infantile con il doposcuola e la scuola di lavoro). L'Opera Porrisini giunse alla ricostruzione in tre fasi successive e specificamente negli anni 1951, 1952 e 1954, mentre il collaudo si tenne nel 1955 e l'apertura ufficiale avvenne il 18 settembre 1955, con il nuovo arciprete poi monsignor dal 4 novembre 1955, Elvezio Tanasini* succeduto a don Tamba il 20 dicembre 1953. L'assistenza nel nuovo asilo fu affidata alle Suore Orsoline. La scuola di lavoro di detto istituto fu intestata il 20 novembre 1955 a Gabriella Forti (giovane ragazza deceduta per malattia e figlia di benefattori delle opere parrocchiali). La co - intestazione al Comm. Giulio Colombani (noto imprenditore e grande compartecipe alla realizzazione del complesso parrocchiale deceduto nel 1972) è storia molto più recente che ci riserviamo di approfondire nel prossimo numero. (F.P.) *A mons. Tanasini, trasferitosi a Cervia nel 1968, nel maggio 2015 è stata intitolata una via adiacente alla Collegiata che venne edificata durante il suo ministero. periodico di attualità e cultura Un clima favorevole sotto ogni aspetto L’ANTICA FIERA 2O15 L’Assessore da ... i numeri Breve intervista a Giovanni Tavassi (nella foto) assessore alla nostra fiera il quale ad alcuni mesi di distanza reca ancora un abbondante sorriso quando gli si parla dell'edizione 2015. Ecco alcuni numeri significativi che lasciano intuire come sia stato l’andamento in generale: “Le ultime edizioni dell'Antica Fiera, sono state sempre funestate dal maltempo, invece, l'edizione 591^ del 2015 ha riservato quattro giorni di bel tempo, dando la possibilità, agli organizzatori, di realiz- zare al 100% il programma previsto. Amministrazione Comunale ed i partner: Pro Loco, Arstudio e Delphi International, hanno confezionato tutto il pacchetto delle offerte ai visitatori: Prove Dimostrative della Lavorazione del Terreno, esposizioni di attrezzature agricole, merceologico, campionaria, auto, luna park, tombole e lotterie, spettacoli e mostre. Non spetta certamente a me giudicare l'indice di gradimento di questa edizione è un compito che lascio a coloro che hanno vissuto direttamente le giornate di fiera. Una cosa è certa, ogni anno si cerca sempre di correggere errori che si sono presentati nelle scorse edizioni o migliorare le dislocazioni e gli eventi. Sono contento che l''ultima edizione del mio mandato possa in qualche senso lasciare il segno, grazie a chi alacremente ha lavorato per la realizzazione della stessa. Il mio prossimo impegno sarà quello di impo- stare la 592^ edizione del 2016 e passarla in consegna a chi mi succederà dopo le prossime amministrative previste nel 2016. Il mio augurio è quello che l'Antica Fiera di Portomaggiore sia sempre all'altezza delle aspettative per il nostro territorio che ha forti radici di una lunga tradizione. Approfitto per augurare a tutti, Buone Feste. (F.P.) Cambio sacerdoti in Collegiata Don Ugo Berti NUOVO ARCIPRETE DI PORTOMAGGIORE Lo scorso 25 ottobre, alla presenza dell’Arcivescovo, Monsignor Lorenzo Ghizzoni, la Chiesa Collegiata di Portomaggiore ha accolto il nuovo arciprete, don Ugo Berti. Parroco a Pina- Il vescovo di Ravenna durante la celebrazione della S. Messa d’ingresso del nuovo arciprete e (foto a destra) don Ugo assiste alla celebrazione. rella di Cervia, nonché già sacerdote di Consandolo all’inizio degli anni 2000, don Ugo ha preso il posto nella parrocchia portuense di don Giuseppe Negretto, trasferito a Bando, e don Stefano, inviato a Ravenna per seguire le pastorali giovanili dell’intera regione. Come cappellano è stato nominato don Lorenzo Rossini. dicembre 2015 anno XXII - numero 68 attualità 5 arutluc e àtilautta id ocidoirep Lo psicologo Divorzio… Abbandono, distacco, separazione di Claudio Bonipozzi Oggi due matrimoni su tre devono affrontare l’atto doloroso della separazione: un fenomeno collettivo che oramai non fa quasi più notizia, in quanto è vissuto da entrambi i membri come una via d’uscita “normale”, quando la coppia non funziona più o quando i tentativi di recupero sono falliti. I motivi possono essere tanti: noia, routine, abbassamento della libido. In realtà - in situazioni in cui la convivenza a due è diventata una prigione invivibile - il divorzio é la soluzione migliore per porre fine a una situazione di sofferenza per uno o entrambi i soggetti, e anche per i figli che sono obbligati a “respirare” un clima avvelenato, carico di tensione … un’atmosfera malsana. Su 6 attualità di loro ricadono le conseguenze immediate di questo distacco, ma non è sicuramente giusto né sano che diventino l’ago della bilancia di quello che accadrà dopo. Costringersi a “resistere” in coppia quando l’amore ha i giorni contati o la passione è al capolinea come in una telenovela - solo per il bene dei figli non ha alcun senso perché sono comunque “contaminati” da un ambiente tossico, da un vivere conflittuale privo di entusiasmo, di amore e pieno di amarezza … sono costretti a vivere battaglie interminabili con serie ripercussioni sul loro futuro interiore. Resta innegabile che chi sceglie di separarsi lo fa prima di tutto per risolvere una situazione di sofferenza individuale: non ci si separa per far piacere all’altro, perché i figli non ne possono più di certe scene strazianti o per le pressioni insistenti dell’amante … si divorzia per se stessi! Questo atto, come in tutte le crisi emotive, apre le porte al cambiamento, può rappresentare un’altra occasione di felicità, e tutto ciò si verifica sia che la separazione sia consensuale o sia “imposta” da un partner all’altro. Il sentimento più diffuso, e forse più pericoloso, con il quale i membri si trovano a fare i conti è il rancore, un’emozione negativa che si nutre di rabbia, ripicche, delusione, sospetti e desiderio dicembre 2015 anno XXII - numero 68 di rivalsa, e non aiuta di certo a lasciarsi “serenamente”. Durante o dopo il divorzio il rancore o il senso di colpa - se si rimane legati all’idea che si aveva di quella relazione, ai progetti andati delusi e al dispendio di energie investite che oggi si rivela inutile - sono sentimenti che vanno eliminati e non combattuti … si può, con mosse giuste, tornare ad essere felici e a sorridere. Tutto è finito ma non per questo dobbiamo scivolare nel vittimismo e vestire la maschera battagliera di chi “gliela farò pagare” e tantomeno utilizzare i bambini come mezzo di rivalsa personale al fine di creare nell’altro un profondo senso di colpa; poi, il passato è passato, quello che è stato è stato, ora bisogna guardare il presente, cercando di viverlo nel modo più costruttivo possibile indipendentemente dalle colpe e dai torti subiti. È vero “separarsi in allegria” è uno slogan che può funzionare solo in una soap opera, ma con un certo atteggiamento e con l’aiuto di una persona qualificata possiamo renderlo più dignitoso e meno duro: evitare, ad esempio, atteggiamenti ambigui, perché l’altro potrebbe illudersi che la storia non è finita; eliminare - proprio per contenere il più possibile torture e rimuginazioni senza fine - SMS, indirizzi e - mail e, soprattutto, cancellare iscrizioni a Social Network; diventa, inoltre, pericoloso fissarsi sull’idea che la relazione è fallita per i propri errori perché in tal modo il tormento ostacola la possibilità i intraprendere nuove storie, magari più proficue ed entusiasmanti; anche se il desiderio è molto forte, evitare di restare aggrappati ad abitudini e a luoghi comuni perché intralciano la naturalezza e la spontaneità, la possibilità di ricominciare una nuova vita, un rapporto forse migliore e più soddisfacente … ricorda, una ferita non è mai eterna! www.studiobonipozzi.it periodico di attualità e cultura TRADIZIONE & SERIETÀ FARMACIA SANTI DA 60 ANNI Tangibilmente presenti di Francesco Pasini Il giovane Carlo, fiancheggia papà Cesare, in una foto del 1993 in attesa del debutto ufficiale in farmacia avvenuto il 19 gennaio 2000 nello spirito: la tradizione prosegue! La farmacia Santi, in piazza Umberto I, celebra i sessant’anni di fondazione. Era il 1955 quando il dott. Cesare Santi (1924 – 2000), figlio di Beppino, laureatosi in farmacia negli anni cinquanta rilevò la storica farmacia dal dottor Iannucci avviata a fine ottocento dai Marzola. Il titolare attuale, Carlo Santi, ci spiega la particolare scelta per festeggiare e ci permettiamo di dire, che scelta più intelligente non si poteva fare: “Per la occasione ho pensato che anziché fare un omaggio alla clientela, come era avvenuto in passato, di sostenere l’ADO (Assistenza domiciliare oncologica) di Ferrara. D’altronde sono ormai vent’anni che siamo impegnati a sostenere il progetto di questo meritevole sodalizio. Con Daniela Furiani presidente dell’ADO si è instaurato un rapporto di amicizia e stima che ci lega allo scopo filantropico dell’associazione”. Un scelta nobile ed un segno chiaro che evidenzia un animo prodigo e disponibile infatti nelle parole del Dott. Carlo si può cogliere il percorso dei “Santi”: “La mia famiglia debuttò sui quotidiani con Beppino Santi, imprenditore agricolo e proprietario di un affermato mulino in via Mazzini (oggi di fronte alle scuole elementari ed ora cadente n.d.r.) che forniva una particolare farina molto richiesta alle panetterie bolognesi fino a metà anni Settanta. Beppino era appassionato di calcio e nel 1928 fu tra i fondatori della gloriosa Portuense e collaborò con il leggendario Paolo Maz- za, che all’epoca gestiva un negozio da elettricista in via Forlani. Mazza fu il personaggio che ha fatto la storia non solo della Portuense, ma del calcio italiano”. I Santi oltre ad esser una famiglia piuttosto nota nel territorio ferrarese sono sempre stati sensibili alla tradizione locale infatti, vantano una lo- Santi rispecchia in toto queste caratteristiche, sicuramente l’artefice e guida ne è stato il Cesare Santi, signore tutto d’un pezzo: mai sgarbato, mai supponente sempre disponibile e silenziosamente generoso. Oggi entrare in farmacia ci si sente “ascoltati” e per il malato o presunto tale diviene una condizione vi- Foto dello staff al gran completo con la Presidente dell’ADO (al centro) nella farmacia ubicata in Piazza Umberto I; l’immagine è stata adottata per la realizzazione di una cartolina celebrativa dell’anniversario. Da sinistra: Claudia Girgenti, Guia Sgaravatto, Sara Spaolonzi, Carlo Santi, Daniela Furiani, Piera Pollini, Paolo Bergonzoni, Stefania Sarasini. ro collezione di cartoline storiche da definire un patrimonio territoriale e sempre nello stesso spirito ed in segno di continuità, pur cambiando proprietario, la farmacia ha mantenuto il nome Marzola ovvero quello dei fondatori. Doveroso anche ricordare che Cesare Santi fu presidente della Croce Rossa Portuense e consigliere della Federfarma (Ass. titolari farmacie); attualmente Carlo ricopre il medesimo ruolo con delega regionale. L’attività farmaceutica in un comune di provincia ha molte sfaccettature e le più evidenti sono: dal rapporto professionale al contatto meramente umano ebbene, l’ambiente dicembre 2015 anno XXII - numero 68 tale. La conduzione aziendale è del Dott. Carlo, figlio in tutti i sensi di Cesare, per cui è bello costatare che la continuità è avvenuta. Sappiamo di altre associazioni ONLUS e sportive che hanno avuto ed hanno aiuti di vario tipo da questa farmacia. Ci piace terminare questo servizio con un augurio di reciprocità alla salute cosicché anche noi possiamo beneficiare della vostra professionalità. Chiudiamo con una considerazione di Carlo: “Il territorio va aiutato e la mia famiglia ci ha sempre creduto”… e noi aggiungiamo che l’aiuto non è solo e sempre finanziario. anniversari 7 arutluc e àtilautta id ocidoirep UN FARO CULTURALE È lecito paragonare la scomparsa di Ottorino Bacilieri ad un devastante fenomeno naturale. Da terremoto a uragano, da cataclisma a tsunami: ogni metafora calza pienamente con la perdita connaturata da un lato allo splendore culturale rappresentato in decenni di studi e lavori, dall’altro all’uomo presente e apprezzato per la sua instancabile attività. Se sul proprio profilo Facebook si era ricodificato “pensionato felice” dopo il raggiungimento della contribuzione statale, le testate giornalistiche locali hanno dedicato titoli e pagine. Oltre al lungo curriculum, sono arrivate parecchie dichiarazioni da amici, amministratori, personaggi pubblici: tutti avevano collaborato con lui ricevendo un contributo personale che difficilmente scorderanno. Milano 2010 – (nella foto da sinistra) Francesco Pasini editore e giornalista coordinatore di una serata culturale all’Accademia della Musica di Milano ove la madrina dell’evento era Luciana Savignano (prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano) mentre Ottorino presenziò in veste di relatore ufficiale Tra i primi ad apprendere la notizia, il direttore di Arstudio, Francesco Pasini, amico fraterno e collaboratore nella miriade di progetti editoriali e culturali della sua casa editrice. “Ha segnato una pagina indelebile della nostra cultura, una pagina che difficilmente potrà ripetersi. Oltre alla pubblicazione di tantissime ricerche sulla Necropoli di Voghenza, ha condiviso con me la nascita e crescita della rivista Il Porto, nonché tante ricerche e studi su mio fratello don Umberto. I suoi editoriali rimarranno per sempre, non solo per la schiettezza e sincerità, ma per l’intelligenza che mostravano. Con lui se ne va una parte di me, una parte fondamentale della mia vita”. Ricca la carrellata di testimonianze degli ex primi cittadini voghieresi, coi quali è stato assessore e vice sindaco. “L’emozione toglie il fiato e la lucidità per descriverlo – l’intervento di Lauro Capisani, sindaco dal 1990 al 1995 – uomo appassionato del suo territorio, della sua cultura e della sua storia”. “Per la nostra comunità – dice Neda Barbieri in carica dal 1995 al 2004 e attuale presidente del Consorzio Aglio Voghiera DOP – è una perdita gravissima. Ha insegnato a voler bene al territorio. Era competente, dinamico, pieno di iniziative”. “Era un amico, mio e del paese – il ricordo di Claudio 8ciao ??? Otto dicembre 2015 anno XXII - numero 68 periodico di attualità e cultura Parole di amministratori, amici, forze dell’ordine di Enrico Menegatti Fioresi, eletto per due mandati dal 2004 al 2014 – paese che deve essergli grato. Il dolore e turbamento conduce la mente a tanti bei ricordi, in particolare nel 2005 e 2007 quando gemellammo Voghiera con la città spagnola di Santa Marina del Ray, produttrice come noi di aglio”. Decisamente gastronomico e gaudente i pensieri di Andrea Marchi sindaco di Ostellato, il cui flash back rimanda alle tante riunioni dove non mancava mai la battura e “spuntava a Voghiera un salame di cui si piccava scherzosamente essere profondo conoscitore”, e Nicola Rossi primo cittadino di Copparo, che ne descrive “la sicurezza di avere i salami più buoni del mondo”. Nel mondo della cultura ferrarese, sconvolta anche Gianna Vancini, presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi. “È stata una personalità di spicco. Resterà nei nostri cuori e, attraverso i suoi libri e le sue opere, ritroveremo la sua voce”. Dal Ministero del Turismo, Valentino Nizzo, ex Sovrintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Ferrara denuncia la “scomparsa di una persona preziosa come e più dei monumenti che amava, custodiva, proteggeva e divulgava. Nei miei cinque anni, abbiamo condiviso gli stessi sogni e gli stessi obiettivi”. Oltre al messaggio inviato da Pro Loco Voghiera, il volontariato è intervenuto attraverso Voghiera Soccorso, associazione fondata nel settembre 2004 insieme tra gli altri a Neda Barbieri e Paolo Lupini. “Ne aveva fortemente voluto la nascita – spiega il presidente Paolo Periari. Non era attivo come volontario, ma era presente alle assemblee così come nei momenti in cui serviva un intervento a sostegno”. Infine, durante la cerimonia funebre, don Andrea Tosini ha ricordato il suo primo incontro all’arrivo a Voghiera, “quando si presentò da me con una pila di libri sulla storia del territorio tutti scritti da lui” e l’ultima a casa Bacilieri “quando gli chiesi, ottenendo risposta positiva, se potevo pregare per lui”. A officiale la messa anche don Lino Costa, artista e viaggiatore, parroco di Gualdo e Ducentola, a cui aveva organizzato la rassegna fotografica “In viaggio con don Lino”. “Perdiamo una persona importante della nostra comunità. Era un intellettuale di campagna, faceva le cose con il cuore e con amore per la sua terra. Sarà difficile trovare un altro personaggio come lui”. Messa chiu- Con il carissimo nonché zio Ottimo Bonacorsi (scomparso nel 2014) soprannominato il “Governatore del Belriguardo” in un sereno relax nel cortile della Delizia Estense ove ha avuto residenza fissa il Bonacorsi. sa dall’intervento del sindaco Chiara Cavicchi, a cui aveva affidato tutta la sua fiducia per il futuro amministrativo di Voghiera. “Nei suoi confronti abbiamo un debito di riconoscenza. Pur non essendo amministratore, è sempre rimasto al mio fianco, dandomi aiuto e disponibilità, senza mai chiedere nulla in cambio. Ora, dovremo essere bravi a non disperdere quanto di grande ha fatto per il territorio e la nostra gente”. dicembre 2015 anno XXII - numero 68 9 arutluc e àtilautta id ocidoirep PICCOLI O GRANDI CAMBIAMENTI? ELEZIONI PRO LOCO 41B[JP5SBEJOH E che la competizione continui Il fermento annunciato in seno all’associazione ed evidenziato nel nostro ultimo numero è uscito alla luce lo scorso 27 novembre in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Pro Loco Portomaggiore, elezioni con inconsueta massiccia partecipazione (foto a destra del titolo). Nella Sala Consigliare del Municipio, insieme al vice sindaco Andrea Baraldi e all’assessore Giovanni Tavassi, sono accorsi ben 63 soci a cui erano state affidate 44 deleghe per un totale di 107 votanti, oltre la metà dei 160 iscritti. A memoria dei più anziani, non vi era mai stata un’adesione tanto massiccia, sinonimo di grande interesse attorno a Pro Loco e alla nomina dei suoi vertici. E la piccola o grande rivoluzione si è palesata al momento dello scrutino, eseguito da Enrico Guidi, presidente di seggio proposto dell’ex presidente Ravaglia e approvato dall’assemblea, insieme agli scrutatori Sara Barbieri e Lorenzo Pancaldi. Gli associati hanno “premiato” la giovane studentessa Chiara Colombarini, già nel precedente Consiglio, con 65 preferenze, seguita dalla new entry Enrico Belletti con 60 voti. Il presidente uscente Marco Ravaglia ha avuto 55 preferenze finendo alle loro spalle: un segno importante espresso dagli elettori. Se Grieco ha totalizzato 41 voti, Moretti è stato riconfermato con 40. Tra le novità, l’ingresso di Calura con 39 preferenze, che ha preceduto l’ex tesoriere la Sangiorgi con 34 voti. Il Consiglio è stato completato da due giovani, ovvero la Baricordi e Roma, rispettivamente con 31 e 28 voti. Consiglio allargato da 7 a 9 membri per la proposta varata dallo stesso Ravaglia ad ini- 4PGUXBSFHFTUJPOBMJ QFSB[JFOEF FQSPGFTTJPOJTUJ olo di Bariani Pa Scavi Demolizioni suolo Impianti Sotto iciclo Recupero e R Iner ti Materiali Il gruppo eletti (Da sinistra) Baricordi Sangiorgi Belletti Moretti Ravaglia Colombarini Calura Roma zio serata e accolta dall’Assemblea a maggioranza. Sono rimasti esclusi Gentili (26 voti), Minghini (23), la Argazzi (20) e la Serboni (5). I revisori dei conti saranno Piffanelli, Armandi e la Ferrioli. Scusandoci coi lettori per il mancato elenco delle cariche (la riunione di nomina avverrà in dicembre), causa tempi tecnici per essere in edicola a Natale, avanziamo l’ipotesi di sostanziose novità nei ruoli rispetto al precedente quadriennio. Le votazioni, infatti, hanno espresso una contrapposizione di schieramenti, sinistra-destra, importante dal punto di vista della pluralità e del confronto, ma che potrebbe far uscire qualche scricchiolio nel corso delle prossime programmazioni e iniziative. In ogni caso, una maggioranza esiste ed è ben distinguibile. osito Sede e Dep int. 10 13 Via Olmo, re (Fe) io g Portomag 81 03 60 Tel./Fax 0532 90 870 Cell. 333 89 m [email protected] lamoterbaria 10 attualità L’assessore Tavassi (membro della Giunta comunale in seno al Direttivo della Pro Loco per obbligo statutario) con il presidente uscente Ravaglia all’apertura dei lavori. Gli scrutinatori: dicembre 2015 Sara Barbieri, Enrico Guidi (presidente di seggio) anno XXII - numero 68 e Lorenzo Pancaldi periodico di attualità e cultura L E T T E R E A L D I R E T T O R E I NOSTRI CAMPI: VIVI CON LA CACCIA O DESERTI NEI LATIFONDI? E cco che puntuale è arrivato l’autunno: il cielo cambia i suoi colori, al mattino una brezza brillante riflette i raggi del sole sulle tremule gocce di rugiada ed al tramonto una bruma bianca e sottile si solleva dalle zolle calde. Il cane annusa l’aria inquieto e con lo sguardo cerca di captare i pensieri del suo padrone. Ecco arrivati i giorni della caccia. E con essa, immancabili, le infinite polemiche che sempre l’accompagnano. Sì, passione complessa la caccia: che suscita aspre critiche, che etichetta i cacciatori come predatori della fauna senza considerare quanto invece essa sia severamente regolata, capillarmente controllata e scientificamente sostenibile: infatti un ente, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Am- Un cacciatore [o nome fittizio] ti fitofarmaci. E dove immense falciatrici tranciano, insieme al fieno, nidi ed animali. Sarebbe forse questa l’agricoltura sostenibile? Questa, che sta sconvolgendo radicalmente la realtà delle nostre campagne? Quante ingiuste semplificazioni sulla caccia mentre non si considera come nei tre quarti del territorio essa non è consentita. Quanti insulti al cacciatore da improvvisati animalisti, ambientalisti e La campagna com’è “verdi” in campagne diffamatorie spesso animate da partito preso o orchestrate da egoistico interesse dei soliti pochi ma onnipotenti latifondisti. Senza considerare poi come l’indotto della caccia dia lavoro a quarantamila persone in attività ad essa collaterali. È l’alba di un giorno di caccia. Il cane è fremente ed il cacciatore lo accarezza per tranquillizzarlo. Il cacciatore sa bene quanto animale ed uomo vivano in un equilibrio delicato e fragilissimo che va mantenuto intatto e quanto la sopravvivenza dell’uno dipenda dalla sopravvivenza dell’altro. Già: il cacciatore, lo spauracchio delle campagne, forse ne è rimasto l’unico vero custode. (Lettera firmata) Nell’invitare altri a farlo precisiamo che riceviamo sempre con piacere lettere ed in particolare se sono attente, equilibrate e propositive come in questo caso. Il Direttore La campagna com’era bientale, vigila con regole ferree. Si preferisce invece passare sotto silenzio il sacrificio di tanti alberi, siepi fossati e filari che va compiendosi quotidianamente nelle campagne. Ormai non si trovano quasi più i rivaroli delle scoline dove spesso si acquattava la lepre o il timoroso fagiano: ora tutta la campagna non è che piane sconfinate senz’erba dove ragni meccanici dispensano sementi, irriguo, concimi e “veleni autorizzati” chiamadicembre 2015 anno XXII - numero 68 attualità 11 lavorazione marmi e graniti lavorazione marmi e graniti arutluc e àtilautta id ocidoirep MARMI PASINI sas Via Donatore di Sangue, 45 Portomaggiore (Fe) Tel. 0532.81.06.60 Fax 0532.81.11.15 E-mail: [email protected] Attivi da oltre sessant’anni sul territorio portuense, la ditta Marmi Pasini è ora gestita da quattro fratelli che nel 1990 hanno raccolto l’eredità del padre e hanno fondato l’attuale società specializzata nella lavorazione, non solo artigianale, del marmo, del granito e da qualche anno anche dei moderni ricomposti di marmo - granito - resina. Capolavori ed opere d’altri tempi sono realizzati oggi. Lucida Coste ad assi controllati rrollati (a cont rrollo numerico) controllo Fresatrice Multidisco per taglio blocchi di marmo o granito. Casato Arcivescovile della Reggenza attuale - 1999 12 attualità dicembre 2015 anno XXII - numero 68 Per adeguarsi alle nuove esigenze produttive, sono state acquistate di recente moderne attrezzature dalla tecnologia molto avanzata e si è reso necessario attrezzare nuovi spazi per ampliamenti operativi e di magazzino; il nuovo laboratorio amplia quello già esistente ed un piazzale di 10.000 mq accoglie l’esposizione permanente di oltre 220 qualità di marmi, graniti e ricomposti, campionario indispensabile alla scelta delle caratteristiche e dei colori dei materiali stessi, disponibili alla lavorazione istantanea. periodico di attualità e cultura Pro restauro del Teatro Concordia PRIME INIZIATIVE DEL COMITATO Locanda dAel Duomo lbergo Risto A caccia di adesioni Nella serata del 10 novembre, presso il Ridotto del Teatro Concordia, l’omonimo comitato per il restauro della struttura si è riunito al fine di organizzare i primi interventi e iniziative in funzione della ristrutturazione. Il gruppo allargato del Consiglio Direttivo ha proposto la creazione di una tessera associativa in modo da dare possibilità ai cittadini portuensi di aderire al comitato stesso. Nel frattempo, la parte più “tecnologica” del Consiglio ha aperto un gruppo sul social network Facebook, al quale hanno aderito fin qui oltre duecento persone, dove sono e saranno inserite notizie riguardanti progetti ed eventi in funzione recupero fondi. Tra queste, vi è l’idea di organizzare mese uno spettacolo musicale a distanza di qualche mese. Il previsto incontro col sindaco Minarelli è avvenuto nel pomeriggio del 26 novembre con una delegazione guidata dal Presidente Mario Bellini per verificare alcune misure d’intervento all’esistente Ridotto inerenti a pochi, ma basilari lavori di tinteggiatura e stuccatura di pareti e volti. Nell’incontro si è parlato anche del post, ovvero di come procedere per trovare i finan- rante Piazza Umbe rto I, 24/25 44015 Portom aggiore Ferrara - Italy Tel. +39 0532 324 500 Fax +39 0532 320 984 Chiuso per turno tutto il lunedì e martedì a mezzo giorno Tutti gli ambienti sono climatizzati. E-mail info@locan Si organizzano pranzi e cene per ogni occasio ne: matrimoni, compleanni, ba ttesimi, cresime, comu nioni e festeggiament i in genere. È un Locale ac cogliente e caratteristico di recente apertur a alla portata di tutti, situato in pieno centr o a Portomagg iore, di fronte al Mun icipio. Come ogni Lo canda che si ris petti offriamo anch e l’alloggio, che è costituito da 4 stanze matrimoniali tut te finemente arredate. dadelduomo.it - We Primo Comitato cittadino PRO RESTAURO DELLO STORICO ziamenti necessari al restau restauinvoro del Teatro. Il comitato invo singoca l’aiuto di famiglie e singo li cittadini per raccogliere, foto storiche relative al Teatro con divull’intento di farne ampia divul sarangazione. Le immagini saran no poi esposte in una mostra sempre al Ridotto. Mostra che sarà accompagnata dalla visita all’interno della platea appena inforripulita. Un’operazione infor giovamativa soprattutto sui giova loni, in modo da far prendere lo porro cognizione della storia por tuense di questo angolo non Presidente ancora dimenticato di cultura e spettacolo. Oltre all’intento • Francesco Pasini Vice Presidente del restauro, il Comitato si prelli figge lo scopo di mantenere ne Fa • Giovanni viva e vivace l’attività attorno al re rie Teso Teatro Concordia; d’altronde il i on • Mariacristina Serb comitato si sente orgoglioso di Segretaria aver provocato una serie di in°°° re teressamenti verso il teatro da po m te o Pr Sede Sociale 13 i, parte dei cittadini e degli amald rib Ga ARSTUDIO via ) (FE e ministratori. (M.C.) ior gg ma 44015 Porto ro.it Mail: arstudio1@libe lduomo.it Bozzetto per la tessera associativa al comitato Pro restauro antico Teatro Concordia di Portomaggiore TEATRO CONCORDIA °°° i os at di Inse il 3 settembre 2015 Soci Fondatori: • Baldo Adolfo • Balli Letizia • Bertoni Enzo • Campora Mauro • Fiorini Flavio • Guernieri Mirco • Ravaglia Marco °°° o nt Compone i del prim Comitato Direttivo: • Mario Bellini b www.locandade dicembre 2015 anno XXII - numero 68 attualità 13 id aruc a acitto - olleb è ererroC S trop CROLLA QUELLO CHE SEMBRAVA UNA CERTEZZA Correre è Bello – Ottica Casoni: la fine di un’epoca Forte il rammarico dello sponsor di Enrico Menegatti La foto di Sanzio Casoni storico sponsor del gruppo risale al 2013; un’immagine decisamente significativa in quanto fissa il sorriso compiaciuto per aver confermato il patrocinio alla società. Oggi, in occasione di un brave dialogo con la nostra redazione, manifestava un grande disappunto. Dopo decenni trascorsi ad organizzare eventi, promuovere sport, sfornare atleti e raccogliere soddisfazioni tra provincia, regione e penisola, il Gruppo Sportivo Correre è Bello – Ottica Casoni ha perso la propria “autonomia”. Da ottobre, inizio della nuova stagione podistica Uisp, la squadra è confluita all’interno di Polisportiva Delfino ’93. La scelta è stata dolorosa, ma ponderata e dettata da una situa- zione difficile, che non permetteva altra tipologia di soluzione se non la dispersione del parco atleti, nonché dell’intera squadra. I primi segni di difficoltà si erano palesati a metà del 2014, quando il presidente in carica, Valter Vicentini, per alcuni problemi personali non era più in grado di espletare i proprio compiti istituzionali. Il presidente ha iniziato a guardarsi intorno per cedere la carica. I consiglieri erano disposti solamente a dare una mano, ma non ad accollarsi il compito. La situazione è proseguita fino all’inizio del 2015, con la parentesi di controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle entrate. Nei mesi successivi, nulla era mutato, col consiglio di amministrazione intento nella successione e costretto per queste esitazioni a cancellare il tradizionale Gran Premio “Città di Portomaggiore, nonché la corsa campestre e la gestione dello stand gastronomico durante l’Antica Fiera. Nel periodo maggiogiugno, alcuni dei responsabili storici del gruppo, ovvero Nanetti, Villani, Trentini e Grassi, hanno avuto un incontro col presidente di Delfino ’93, Stefano Peverati, insieme al consiglio direttivo. Nella sede della Polisportiva, in Piazza Ghandi, è scaturita la scelta di confluire dalla nuova stagione agonistica in Delfino ’93, dopo l’affiliazione della società alla sezione atletica di Uisp. “Purtroppo – spiega Angelo Trentini, ottavo presidente di Correre è Bello – Ottica Casoni e storico atleta-dirigente della società – è mancata una persona che volesse mettersi alla testa del gruppo. I compiti di un presidente sono innumerevoli e molti di noi non sarebbero riusciti a mantenerli. Lo sponsor storico Ottica Casoni ha sempre spronato affinché l’attività proseguisse, dando un grande sostegno economico. Sanzio Casoni va ringraziato perché non si è mai tirato indietro, appog➞ Un Augurio da 14 sport dicembre 2015 anno XXII - numero 68 S port a cura di Correre è bello - ottica giando sempre le nostre iniziative. Sono venute meno le forze interne, nonostante ogni domenica vi fossero almeno una ventina di corridori alle manifestazioni provinciali e regionali”. Da ottobre, il gruppo ha assunto il nome di Correre è Bello – Delfino ’93. Col sostegno amministrativo e burocratico della società polisportiva, il gruppo interno sta pensando di riorganizzare la corsa campestre insieme ad una podistica a giugno. “Vi era anche un mini settore giovanile che si allenava con Ferrari. Questo è stato disperLa carrellata di presidenti so: alcuni sono andae alcune storiche iniziative ti a Molinella, mentre altri al Cus FerraNella storia di Correre è ra. Nei mesi scorsi, vi Bello – Ottica Casoni, si sono stati nuovi insono succeduti alla carica di gressi di podisti, ma presidente ben undici diversi si tratta di adulti tra numeri uno. L’elenco vede i 30 e i 50 anni”. come primo in carica Franco Chierici, seguito da Giulio Alberighi, Giancarlo Bonora, Oliviano Crestani, Riccardo Bergossi, Franco Bonsi, Andrea Rosatti, Angelo Trentini, Mario Villani, Alfredo Bolognesi e Valter Vicentini. Tra le iniziative, attività e manifestazioni di spicco realizzate in questi anni, si possono annoverare il gemellaggio con Pola in Slovenia, le tante Con la 35° edizione viene a terminare anche la mitica gara podistica. collaborazioni con le Scuole Un appuntamento annuale di alto spessore che ha visto gareggiare Elementari portuensi, le grandissimi atleti ed un numero immenso di amatori e bambini, nella partecipazioni alla Staffetta foto il nastro di partenza dell’ultima edizione svoltasi il 23 marzo 2014. di Monteforte d’Alpone, il Campionato Nazionale di corsa campestre del 1983, la presenza di 13 atleti al Campionato Nazionale di Maratona nel 1992 ad Ascoli Piceno. Stefano Peverati che “teoricamente” è il presidente di Correre è Bello. Valter Vicentini l’ultimo presidente in carica con Angelo Trentini. dicembre 2015 anno XXII - numero 68 Elena e S te fa n i a sport 15 arutluc e àtilautta id ocidoirep Rinnovi, ritorni & cambiamenti La nuova Portuense Programmi futuri n Nicolò Portomaggiore - Sa 2 8 Tel. 0532.8113 A sinistra Cristiano Buriani ritornato alla guida della Portuense surrogando Roberto Labardi (foto sotto) 16 sport Doppia rivoluzione tecnica. Tra l’estate e l’autunno, la Portuense è stata protagonista di due notevoli rovesciamenti di fronte. All’inizio della stagione calcistica di Eccellenza, la società ha deciso di cambiare scacchiere tecnico. Cristiano Buriani, dopo anni in rossonero, ha lasciato il posto a Roberto Labardi, ex calciatore SPAL, nella stagione precedente alla guida del Gualdo-Voghiera, squadra che ha portato attraverso gli spareggi in Promozione. Sul fronte squadra, rivoluzione anche tra i pali con la partenza di Simoni finito al Milazzo, la conferma del giovane Rinaldi Biolcati e l’arrivo di Cirelli dal Delta Porto Tolle. Tra le partenze vi sono da registrare quelle di Maroingiu e Braiati, nonché l’asso Rolfini, acquistato dal Carpi e subito girato in prestito al Castelfranco Emilia in serie D. Per l’attacco sono stati scelti altri due giovani: Pivelli dal Reno Centese via settore giovanile SPAL e i confermati Veronesi e Protti. Riuscita la trattativa col centrocampista Luca Formigoni, classe 1995, portuense doc, ma transitato in passato dal settore giovanile del Padova. L’asse portate del gruppo è rimasto, grazie alla permanenza di Zamboni, Gennari, Macchia, Brunelli e Franceschini. Purtroppo, i programmi tecnici non sono andati di pari passo con le aspettative e i risultati sul campo. Molte sconfitte, pareggi in extremis e poche vittorie hanno scandito una classifica impietosa. Le motivazioni sono state diverse, tra cui un attacco “leggero” e una difesa a volte troppo distratta per impedire agli avversari di segnare. Se le ammissione di “colpa” sono state in primis dei dirigenti, i quali hanno constatato la necessità di intervenire sul mercato nella sessione invernale di dicembre attraverso un potenziamento, il secondo intervento ha causato all’esonero di mister Labardi. Decisione sofferta che ha “promosso” a tecnico il centrocampista Daniele Buriani. Il suo ruolo è stato doppio: insieme allenatore e giocatore. Oltre ai risultati sul campo, si attendono rinforzi adatti alla risalita dei rossoneri, il cui obiettivo minimo è diventato la salvezza dopo i sogni di riproporre un campionato di vertice come lo scorso anno, coronato con l’ipotesi di raggiungimento della categoria superiore. (E.M.) dicembre 2015 anno XXII - numero 68 chiuso il 1 dicembre 2015 Fallita la ditta incaricata al restauro *NCJBODBUVSB.BSJP LA MALEDIZIONE DEL PALASPORT Storia all’italiana o ridicola?...decisamente patetica La perla natalizia rimarrà, per noi, anche la perla assoluta del 2015: la maledizione del Palasport. Dopo il crollo del marzo 2010, con strage sfiorata, il lungo processo e l’altrettanto infinita diatriba per ave- re il risarcimento dalle assicurazioni, ad inizio novembre è giunta l’ennesima barzelletta di una storia indimenticabile. La ditta vincitrice dell’appalto per il restauro della struttura, ad un passo dal termine dei lavori, ha dichiarato fallimento. Dal punto di vista dei cittadini, classifichiamo l’evento come “una storia all’italiana”. La classica storia all’italiana. Dall’estate, calda e torrida, i lavori erano stati bloccati e gli operai non facevano più capolino nelle vicinanze del Palasport. I lavori, come detto, erano a breve Un particolare dopo il crollo. Il Palasport oggi. Lo stato di regressione della struttura per poter riprendere la costruzione. Te distanza dalla conclusione. Per chiudere il restauro mancano circa 70 mila euro su un totale di oltre 900 mila. Sono ancora da completare il parquet in legno, innestare la tenda divisoria per dividere le ore di educazione fisica tra Medie e Su- Saugo e Marzola RE - Via Tibet, 3 PORTOMAGGIO @samasnc.it 0532.811560 - info x Fa 3 68 11 .8 32 l. 05 dicembre 2015 anno XXII - numero 68 $BSUPOHFTTP 4UVDDIJr(SB GàUJ 3JTUSVUUVSB[JP OJ Tel. 0532 8137 33 Cell. 329 1358 387 periori e le plafoniere nei punti luce già posati sulla pista ciclabile esterna. Voci di corridoio erano volate a settembre, con l’indiscrezione di una possibile difficoltà economica della ditta. La smentita era arrivata dall’Amministrazione, smentita a sua volta dai fatti. Smentita voluta per non complicare ulteriormente il cammino di crisi della ditta, ma certamente poco edificante nei confronti dei cittadini. E così, dopo mesi di trattative e richiami, nonché di rinvii e azioni burocratiche, è andato in scena un nuovo capitolo di una vicenda molto triste e assolutamente drammatica. A questo punto, la Provincia ha dovuto procedere d’ufficio: ricerca di un nuovo partner per chiudere l’iter dei pochi lavori rimasti a terminare l’appalto. Le procedure burocratiche di bando e nuova assegnazione dipenderanno da alcuni fattori. Non dovrà esservi ricorso da parte del fallimentare. La mancanza di questa procedura dovrebbe snellire tutta la burocrazia residua. Un appalto da 70 mila euro potrebbe essere di veloce assegnazione, ma i cavilli e i contrattempi rimangono dietro l’angolo. L’Amministrazione auspica di raggiungere in fretta assegnazione per avere la struttura disponibile nei tempi previsti, ovvero dopo Natale. Ma la certezza matematica avverrà solamente a consegna lavori…mah!!! Presto sarà 2016 ed il palasport non c’è. Ringo la perla 17 L’occhio più attento dopo il tuo [email protected] PORTOMAGGIORE - ARGENTA