numero 36 - dicembre 2011
Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale-D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Milano
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
Via Silvio Pellico, 6 - 20100 Milano - Tel. 02 86 46 04 24
In Copertina:
Sommario
Disegno eseguito da:
Sara Merengo, Classe 5° B
Scuola Primaria di Via Scrosati
Milano
Pubblicato da:
FIDAS MILANO - ONLUS
Via Silvio Pellico, 6 - Milano
Tel. 02 86460424
Direttore Responsabile:
Carnevali Antino
Coordinatore di redazione:
Gandaglia Alfio
Redazione:
Carnevali Antino
Corda Giampaolo
Moscardin Emilio
Gandaglia Alfio
Carrera Giovanni
Hanno collaborato:
Di Tucci Salvatore
Beninati Lorenzo
Tavano Nicla
Rubini Alberto
Stampa:
GOOD PRINT
Via Lirone, 6
Peschiera Borromeo (MI)
Autorizzazione del Tribunale
di Milano n° 181
del 10/06/1975
Saluti dal Presidente
Pag. 03
Editoriale: Verso loro olimpico
Pag. 04
Qualcosa di buono per le onlus
Pag. 05
Valle d’Aosta: pianificare e
programmare per rispondere alle
necessità trasfusionali presenti e future
Pag. 06
Celiachia
Pag. 08
Wanted
Pag. 09
Fidas Milano a “I Giorni del Volontariato” Pag. 10
al Palazzo delle Stelline
Fidas Regionale si rinnova
Pag. 11
Fidas regionale Lombardia:
Statuto
Pag. 12
Dalle sezioni:
Fidas PESCHIERA BORROMEO
Eventi ed iniziative 2011
La commemorazione dei defunti
La Fidas di Peschiera ringrazia
Don Antonio Mastri
Pag. 15
Fidas PAULLO
I paullesi e Fidas ricordano Luigi Moroni
Raccolte straordinarie a Paullo
Pag. 17
Fidas ROZZANO
Giornata del volontariato
“Un mare di gocce” approda
a Cologno Monzese
Pag. 19
Rassegna stampa
Pag. 21
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numero 36 - dicembre 2011
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SALUTI DAL PRESIDENTE
Care donatrici e cari donatori, la
Fidas, la vostra amata Associazione,
entra ancora una volta nelle vostre
case attraverso le pagine di questo
giornale per portare a tutti voi un
sempre sentito grazie per il costante
impegno solidale e sociale nei riguardi dei malati bisognosi del prezioso dono del sangue.
Un grandissimo grazie quindi anche
da parte di tutti quei malati che con la
generosità e la disponibilità che vi
contraddistingue hanno potuto riacquistare la salute e qualcuno forse
anche la vita che stavano perdendo.
Un silenzioso ma rumorosissimo
plauso da parte di tutti e a questo
punto anche da parte dei dirigenti
della Fidas, a cominciare dai responsabili della vostra Sezione e da tutto il
Consiglio Direttivo.
Un ringraziamento speciale va a
quanti si sono impegnati e si impegnano a promuovere la donazione del
sangue sia in proprio, facendo conoscere la Fidas parlandone e soprattutto portando nuovi donatori; sia con
l’attività nelle scuole, gravosa per chi
la svolge ma ricca di soddisfazioni e,
speriamo, foriera di futuri giovani donatori; sia con l’organizzazione, supportata dall’ormai conosciutissima
autoemoteca “BAOBAB” dell’Ospedale S. Raffaele, delle raccolte straordinarie di sangue effettuate sul
territorio di tutte le Sezioni e che sono
state fruttuose di molte sacche e soprattutto dell’adesione di molti nuovi
donatori.
Ho parlato di giovani, futuri, donatori. È a voi che ora mi rivolgo, a
quanti già donano e a chi capiterà di
leggere queste righe: la FIDAS ha
bisogno di voi giovani. Di quelli che
vengono solo ora a conoscenza della
necessità di sangue perché entrino in
questo giro virtuoso, potrete fare
tanto del bene e potrete sentire anche
voi quel silenzioso ma rumoroso
plauso. A quei giovani che già donano
invece chiedo un ulteriore piccolo
sforzo, andate nella vostra Sezione e
mettete a disposizione un po’ del vostro tempo, la vostra energia e le vostre idee, vedrete che sarete accolti
con entusiasmo. Vi sarete fatti un re-
Buon Natale
e Felice 2012
Il Presidente, la Segreteria e il Consiglio Direttivo
galo per le prossime festività natalizie e avrete fatto un regalo gradito a
tanti bisognosi di aiuto.
E ricordando appunto le vicine festività porgo a voi tutti un cordiale e fraterno augurio di trascorrerle in
serenità con i vostri cari ricordando
anche chi fisicamente non può più essere con noi.
BUON NATALE
E UN FELICE ANNO
Antino Carnevali
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numero 36 - dicembre 2011
VERSO L’ORO OLIMPICO
itius!, Altius!, Fortius!”. Con quest’espressione latina che significa “Più veloce! Più in alto! Più forte!” alla fine
dell’Ottocento il Comitato Olimpico Internazionale ha voluto sintetizzare lo spirito della più grande manifestazione sportiva mondiale. Sotto l’egida dei cinque cerchi e della fiamma olimpica, gli atleti che partecipano alle Olimpiadi si sfidano con l’obiettivo di superare i propri limiti personali, e il motto, o come lo chiameremmo oggi, il claim, ha definito un modus vivendi insieme ad un’altra celebre frase attribuita allo stesso barone Pierre
De Coubertin: “L’importante non è vincere, ma partecipare”.
In questi mesi estivi nella famiglia FIDAS si sono susseguiti eventi e manifestazioni in ogni parte d’Italia: eventi che hanno
avuto un’ampia partecipazione e un notevole riscontro a livello mediatico, che hanno permesso di diffondere l’entusiasmo
del popolo dei donatori di sangue. Tra i tanti appuntamenti ne voglio ricordare due, la V a Traversata della Solidarietà
svoltasi a Reggio Calabria a fine luglio e la “24 Ore del donatore” di Caldiero (Verona) giunta alla sua quarta edizione.
Tanti i donatori partecipanti, a fianco dei quali si sono ritrovati i campioni delle Fiamme Oro Gran Fondo della Polizia
di Stato capitanati da Martina Grimaldi, argento ai mondiali di nuoto di Shangai, e altri atleti iridati come Christian Presciutti, del Settebello azzurro, che nel recente appuntamento cinese ha conquistato la medaglia d’oro. Ma accanto a loro
anche Elisa Mammi, primatista europea di nuoto pinnato, Luca Pizzini, oro ai campionati mondiali militari nei 50 mt
rana, Niccolò Maschi, campione italiano 100 misti categoria cadetti. E Giusy Versace, atleta paralimpica detentrice del
primato italiano ed europeo nei 100 metri che ha offerto una splendida testimonianza di come si possa sempre essere
citius, altius, fortius nello sport, nel lavoro e nel volontariato, e che ha preso parte sia all’appuntamento reggino che a quello
scaligero rimarcando il proprio legame con la FIDAS.
C’è chi l’oro ce l’ha nel sangue, come i tanti atleti che hanno sostenuto il messaggio della donazione volontaria, anonima
e gratuita, ma non possiamo dimenticare che il sangue di ogni donatore vale oro: non c’è bisogno di percorrere chilometri
di corsa o affrontare il mare aperto, basta allungare il braccio. E non serve nemmeno conquistare il podio, perché ogni
singola donazione contribuisce all’autosufficienza nazionale, alla produzione di farmaci plasma derivati, alla terapia trasfusionale che quotidianamente aiuta a vivere migliaia di pazienti. La medaglia che tutti i donatori FIDAS hanno già conquistato è quella della solidarietà.
Anche per la FIDAS tuttavia occorre puntare ad essere citius, altius, fortius. Dopo il continuo allenamento, espletato quotidianamente, le Associazioni sono chiamate a scendere in campo, per affrontare le dovute gare di qualificazione per conquistare indispensabili e non procrastinabili traguardi.
Tali obiettivi non sono quelli di essere i primi della classe, ma assicurare sempre maggiori livelli di qualità e sicurezza per
la tutela del donatore e del ricevente, qualificando l’attività di volontariato che contraddistingue ogni associato FIDAS. I
prossimi mesi prevedono una serie di appuntamenti che non possono essere trascurati, come il raggiungimento dei requisiti minimi, organizzativi, strutturali e tecnologici dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta, in un percorso che
fornisca le dovute informazioni al donatore, che ottimizzi la gestione della chiamata associativa, nonché migliori, rendendo omogeneo e uniforme su tutto il territorio nazionale, l’atto della donazione rispondendo efficacemente al fabbisogno trasfusionale del SSN e dei Sistemi Sanitari Regionali. Senza dimenticare la promozione e la diffusione della donazione verso quei cittadini che ancora non sono sensibili verso il gesto di volontariato della donazione del sangue e degli
emocomponenti. È una partita in cui non si può giocare da soli, ma in un’attiva e partecipata disponibilità delle singole
associazioni federate alla pianificazione, programmazione e verifica degli obiettivi da conseguire, in continua sinergia con
tutti gli altri attori del sistema trasfusionale. Molti atleti si stanno preparando alle prossime Olimpiadi di Londra, ma
anche la FIDAS è in corsa per la conquista dell’oro olimpico.
Presidente Fidas Nazionale
Da “Noi in Fidas”, n. 3 - settembre/ottobre 2011
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numero 36 - dicembre 2011
QUALcOSA DI BUONO
PER LE ONLUS
Partiamo da quella sigla così strana
che tutti noi vediamo in tutte le nostre pubblicazioni: ONLUS. Forse
qualche socio ancora non sarà riuscito a digerire questo acronimo in
puro burocratese che per noi è tanto
importante, vogliamo rammentarne
il significato: Organizzazione Non
Lucrativa di Utilità Sociale. Come
potete notare, pur essendo contorto
e stravagante, contiene due concetti
fondamentali che denotano le peculiarità delle organizzazioni come la
nostra e che sono “non lucrativa” e
“utilità sociale”. Praticamente da
questo acronimo “brutto anatroccolo” si sprigiona tutto il bello del
volontariato: l’agire per il bene della
comunità senza alcun interesse economico.
Questa introduzione per arrivare a
un elogio nei confronti, una volta
tanto, di quelle istituzioni che solitamente siamo costretti, perché non
vorremmo mai farlo, a criticare. E
vogliamo mettere in evidenza un
aspetto positivo dei rapporti con la
pubblica amministrazione proprio
perché ci sembra giusto farlo
quando ve ne sia l’occasione. L’occasione è data dagli obblighi che
tutte le associazioni, definite
ONLUS di fatto come la nostra,
hanno per mantenere l’iscrizione al
Registro Regionale del Volontariato
e quindi continuare a conservare i
requisiti per potersi rapportare con
gli enti pubblici, per noi, per esempio, per poter continuare ad avere
convenzioni con gli ospedali presso
i quali donano gli associati. FIDAS
Milano è iscritta al Registro dal
1996; la procedura per l’iscrizione è
stata lunga e complessa, ha comportato, fra le altre cose, due modifiche
statutarie nel corso di due anni, il
1995 e il 1996 per poter rientrare in
tutti parametri previsti per l’iscrizione. Dal 1997, ogni anno, si è dovuto compilare un complesso
questionario, inviato fino al 2000 alla
Regione e dal 2001 alla Provincia di
Milano, con una serie di dati e informazioni sull’attività svolta, sulla consistenza dell’associazione, sul
bilancio sociale. Vogliamo precisare
che mantenere i requisiti per noi è importante, e importante, per noi, è
anche che la pubblica amministrazione controlli l’operato delle associazioni, questo ci garantisce dalla
indebita concorrenza di eventuali
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furbi travestiti da benefattori.
Fin qui le spiegazioni, veniamo ora
alla novità che vogliamo mettere in
evidenza. Da 2011 la procedura e il
questionario per il mantenimento dei
requisiti sono stati informatizzati, in
parole povere devono essere compilati con il computer attraverso un sito
internet. Qualcuno storcerà il naso,
ma vi assicuriamo che il sistema che
ci è stato proposto è di facile utilizzo,
altrettanto facile comprensione e permette inoltre di inserire una volta per
tutte le informazioni anagrafiche e
generali sull’associazione che non
variano di anno in anno; in pratica
una gran parte delle informazioni i
prossimi anni non dovranno più essere inserite, perché prese dal questionario dell’anno precedente. Gli
anni passati si dovevano riscrivere integralmente tutte le 13 pagine del
questionario con informazioni normalmente ripetute anno dopo anno.
Per questo ci sentiamo di esprimere il
nostro apprezzamento per la Regione
Lombardia che ha messo a disposizione di tutti noi una procedura efficace e di facile utilizzo; inoltre sulla
base dei dati raccolti, se ciò che ci è
stato detto sarà veramente attuato, la
regione provvederà a creare una
banca dati statistica sul mondo del
volontariato che potrà certamente essere utile a tutti.
Giovanni Carrera
A tutti i nostri donatori
Invitiamo i nostri donatori, per una migliore e diretta comunicazione, ad inviare il proprio indirizzo di posta elettronica a:
Per Milano: [email protected]
Per Peschiera Borromeo: [email protected]
Per Paullo: [email protected]
Per Rozzano: [email protected]
L’indirizzo del sito web è www.fidas-milano.it poi andare nella sezione Organizzazione dove trovi le pagine delle quattro sezioni.
LA REDAZIONE RISPONDE !
Questo spazio è riservato alla parola dei nostri iscritti. Mandateci le
vostre impressioni, critiche, suggerimenti e quant’altro utile a
migliorare la nostra attività, all’indirizzo mail [email protected]
o via fax al n. 02/80298505, la redazione vi risponderà.
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Da alcuni anni si pone con enfasi il tema
del fabbisogno e dell’autosufficienza di
sangue, emocomponenti e plasmaderivati
in una prospettiva non solo locale, ma
anche quale “interesse nazionale sovraregionale e sovraziendale non frazionabile”
(legge 219/2005 art. 11), il che richiede
quindi una chiara azione di pianificazione
e programmazione.
Dal 2005 ad oggi, nella nostra Regione si
è verificato un forte incremento sia delle
donazioni di sangue intero, mediante una
collaborazione con Regioni carenti sancita
in specifiche convenzioni, sia delle donazioni di plasma, visto il costante incremento delle necessità di farmaci plasmaderivati a livello locale, nazionale ed internazionale.
Tale incremento, che ha portato a raccogliere nel 2010 quasi 9.000 donazioni di
sangue intero, plasmaferesi ed aferesi multicomponente, a fronte delle 5.800 unità
del 2005, non sarebbe stato possibile senza
che si verificassero alcune condizioni:
• l’impegno delle Associazioni e Federazioni
nella promozione e nel reclutamento dei
donatori, che dai circa 2.650 del 2005
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•
•
•
•
sono passati a circa 3.680 nel 2010;
un altrettanto forte impegno della struttura trasfusionale dell’Azienda USL
regionale, secondo i requisiti di qualità
e sicurezza richiesti dalle attuali stringenti normative, nelle attività di donazione e produzione di emocomponenti,
passati da 11.500 circa del 2005 a
16.500 nel 2010;
la difesa di un modello di raccolta
incentrato dal punto di vista tecnicooperativo sulla struttura trasfusionale,
sia nella sede di Aosta, sia nelle due sedi
periferiche di Donnas e Verrès, e sulle
Associazioni e Federazioni dei donatori
dal punto di vista del supporto al donatore, con azioni promozionali, informative, culturali, di accoglienza e di
accompagnamento alla donazione;
l’azione programmatoria da parte della
Regione, attraverso la Commissione Tecnico-consultiva e le strutture dell’Assessorato, che ha portato all’approvazione ed
all’applicazione del Piano Sangue e Plasma regionale 2007-2009 ed all’approvazione della nuova legge 41 del 2009;
la precisa definizione dei ruoli, sancita
nella Legge n. 41 e nel Piano Sangue
medesimi, dei soggetti appartenenti
alla rete trasfusionale regionale (Asso-
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NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE
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ciazioni, Regione, SIMT, CRCC, punti di raccolta,
COBUS), concorrenti alla programmazione regionale;
• la sinergia e l’unità di intenti fra tutti gli attori coinvolti
nel perseguimento degli obiettivi condivisi previsti dal
Piano Sangue;
• il collegamento stretto della Valle d’Aosta con le altre
regioni e con il Centro Nazionale Sangue, nel perseguimento degli obiettivi nazionali del sistema trasfusionale.
Ora questa azione dev’essere proseguita, rinnovata e rilanciata, specialmente in considerazione delle nuove sfide che
ci attendono in base a quanto prevede il nuovo Accordo
Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, inerente i requisiti
minimi dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta,
previsti dalle norme nazionali ed europee.
Su tutto il territorio nazionale, le strutture trasfusionali e
le unità di raccolta extraospedaliere potranno infatti operare solo se dotate di requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici, definiti dal citato accordo statoregioni e periodicamente verificati da una commissione di
valutazione esterna alle aziende sanitarie interessate.
Questi vincoli sono stati posti dalla legislazione europea
per tutelare il principio che il cittadino dell’Unione, in
qualsiasi area di essa si trovi, deve aver la garanzia di poter
ricevere, in caso di bisogno, una trasfusione sicura e di
qualità certificata. Il principio, a ben vedere, riguarda
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però anche la garanzia che ciascun donatore di sangue
deve poter compiere la sua donazione in locali idonei ed
in condizioni di sicurezza, in altre parole senza inopportune improvvisazioni ma al contrario in un contesto pianificato, organizzato e tutelato.
Di tali esigenze si dovrà necessariamente tener conto nella
futura pianificazione delle attività trasfusionali regionali, che
dovranno essere recepite nel prossimo Piano Sangue regionale
in corso di definizione, e nella programmazione degli obiettivi
annuali in seno alla Commissione Regionale, secondo le linee
fissate dal Piano stesso e dalla legge 41/2009.
Anche in questo caso, non si tratta di una sfida che
riguardi solo la Valle d’Aosta o separatamente l’una o l’altra regione, ma l’Italia nel suo complesso, secondo il principio, sancito dalla legge 219 e all’inizio richiamato, della
non frazionabilità e della dimensione sovraregionale dell’autosufficienza del sangue.
In sostanza, siamo certamente di fronte a una sfida alla
quale sono chiamati istituzioni sanitarie, decisori politici e
Associazioni e Federazioni di donatori, ma anche ad
un’opportunità per il sistema trasfusionale nel suo complesso, in tutte le sue articolazioni e dimensioni, per compiere un grande, decisivo salto di qualità, e per vedersi
riconosciute le risorse e gli investimenti che merita in base
al suo ruolo centrale nel sistema sanitario.
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Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
cELIAchIA
A cura della dott.ssa Nicla Tavano del Laboratorio Analisi
Servizio Trasfusionale Ospedale Predabissi di Melegnano
Campo coltivato a frumento
Rubrica a cura della dottoressa Nicla
Tavano del Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Circolo di Melegnano
La CELIACHIA è una malattia infiammatoria cronica dell’ intestino
tenue (precisamente del duodeno); si
manifesta, in soggetti geneticamente
predisposti, a seguito dell’ ingestione
del glutine, componente proteica presente in alcuni cereali quali grano,
orzo e segale.
Come conseguenza vi è un carente
assorbimento di sostanze indispensabili all’ organismo (lipidi,
sali minerali e ferro).
La carenza di ferro, eventualmente accompagnata da anemia,
è una delle manifestazioni cliniche più caratteristiche della celiachia non trattata; è da notare
che a causa del malassorbimento
intestinale la carenza di ferro non
risponde alle cure con preparati di
ferro somministrati per bocca.
In Italia la malattia ha una incidenza
elevata (interessa un soggetto ogni
100-150 persone); è da segnalare che
genitori e fratelli di celiaci presentano
un aumentato rischio di sviluppare la
malattia.
La diagnosi tempestiva è fondamentale, in quanto esistono complicanze
importanti come osteoporosi, infertilità, aborti ripetuti, diabete mellito, tiroiditi autoimmuni, alopecia, bassa
statura nei ragazzi, epilessia con calcificazioni cerebrali ed anche forme
tumorali, per quanto rare, come il linfoma intestinale. Le indagini per la
diagnosi comprendono:
- esami del sangue:
dosaggio di anticorpi anti-transglutaminasi IgA, antigliadina deaminata IgG ed anti-endomisio
- biopsia duodenale intestinale praticata mediante gastroscopia nei
casi che risultatano positivi agli
esami del sangue
- indagini genetiche sul sangue volte
ad evidenziare dei geni di predisposizione HLA-DQ2 e DQ8
Non sempre la celiachia si manifesta
in modo evidente; attualmente la gran
parte dei casi di celiachia sfuggono
alla diagnosi, poiché presentano segni
clinici poco caratteristici o addirittura
assenti.
I quadri clinici possono essere estremamente diversi e polimorfi, pertanto
si distinguono diverse forme:
Diversi tipi di cereali
1) forma tipica (classica) con sintomi
da malassorbimento: diarrea cronica, steatorrea (ovvero presenza di
notevoli quantità di sostanze grasse
non digerite nelle feci) e calo
ponderale
2) forma atipica (subclinica), che si
presenta tardivamente con sintomi
prevalentemente extraintestinali
come anemia sideropenica, epatite,
osteoporosi precoce, patologie autoimmuni (es. diabete insulino-dipendente)
3) forma silente, asintomatica
4) forma latente (potenziale) con
esami sierologici indicativi di malattia positivi ma con biopsia intestinale normale
Non vi sono farmaci che consentono di curare il morbo celiaco.
La cura della celiachia si basa
esclusivamente sulla dieta di esclusione totale e permanente di tutti i
prodotti contenenti glutine (pane ,
pasta) e sull’ utilizzo di alimenti
dietetici specifici disponibili in
commercio; tale misura consente la
guarigione clinica nel giro di 1-2 mesi
e previene lo sviluppo delle complicanze neoplastiche ed autoimmuni.
La dieta priva di glutine risulta impegnativa e costosa per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), visto l’ elevato
numero dei pazienti ed i costi dei prodotti privi di glutine che in parte sono
a carico del SSN. A condizione che si
segua la dieta alimentare che escluda
il glutine è possibile condurre una
vita sana e normale. I cereali vietati sono: frumento, segale, avena,
orzo e tutti i prodotti derivati,
mentre i cereali tollerati sono:
granturco (mais) e riso. I prodotti
che possono essere macinati e usati
come farine sono: amaranto, grano
saraceno, ceci, hato mugi, lenticchie, miglio, piselli, sorgo, soia,
manioca, riso selvatico (tali prodotti sono disponibili in negozi di cibi
naturali e dietetici).
NOTA: importanza della diagnosi
tempestiva di celiachia nei donatori
di sangue: la perdita di ferro che la donazione di sangue comporta potrebbe
prolungarsi eccessivamente in presenza
di una celiachia non diagnosticata, a
causa del malassorbimento di ferro, risultando deleteria per il donatore. La
normalizzazione dell’ assorbimento intestinale del ferro dopo la cura dietetica della celiachia consentirà al
soggetto di essere nuovamente ammesso alla donazione di sangue.
Spighe di frumento
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“Prevenire è sempre meglio che curare”.
Ai giovani chiediamo di veicolare il
nostro messaggio tra i giovani e
meno, utilizzando in particolare i
nuovi modi di comunicare: Facebook, Twitter e Linkedin, perché
sempre più ci si addentra nelle community, e a noi vecchietti manca lo
slang per essere efficaci ed efficienti
in questo compito.
Qualcosa per la verità esiste già in
Facebook, come: Fidas Paullo,
Fidas Giovani …
Sarebbe inoltre auspicabile che i
nuovi consiglieri dessero vita alla
sezione “Giovani” sul nostro sito Internet, che al momento noi consideriamo un vuoto da colmare
Ecco uno stralcio del Regolamento
Coordinamento Giovani Fidas che
potete leggere integralmente sul sito
http://www.fidas.it/chi-siamo
54 tra ragazzi e ragazze hanno ricevuto negli scorsi giorni una mail,
nella quale si richiedeva la loro disponibilità a far parte del Consiglio
Giovani.
Onestamente non ci aspettavamo
una percentuale così elevata di risposte; gli esperti del settore calcolano nell’uno per cento il riscontro
attivo a tale invasione della privacy.
Invece, ben 7 ragazzi (abbiamo
usato il genere neutro), hanno risposto alla mail.
Tre di loro erano lieti di mettersi a
disposizione. abbiamo già incontrato Annalisa e Ramona che sono
state accolte nei nostri uffici per meglio spiegare loro cosa l’Associazione stesse cercando.
Con entusiasmo hanno accettato la
proposta di entrare nel Consiglio
che nella primavera 2012 sarà rinnovato. Siamo anche fiduciosi nel
positivo riscontro di Andrea, che ha
dato la sua disponibilità.
Avevamo scritto nella mail:
Ed è per questo che ti chiedo, visto
che hai meno di 28 anni e consapevolmente hai fatto la scelta di donare il tuo sangue alla FIDAS, di
fare un ulteriore piccolo sforzo: diventa membro giovane nell’ambito
del Consiglio; abbiamo bisogno,
come dappertutto di un cambio generazionale. Non è vero, assolutamente, che noi “vecchietti” siamo
attaccati alla sedia e non vogliamo
mollare, anzi abbiamo bisogno di
chi ha una mente fresca e visionaria, che ci aiuti a realizzare l’autonomia nel bisogno di sangue che da
sempre affligge l’Italia.
“Crediamo nei giovani”, non è uno
slogan, ma una convinzione. Saranno loro, infatti, che prenderanno
in mano le redini del paese nelle sue
varie sfaccettature, e sdoganando
Matteo Renzi, non vorremmo che
arrivassero i “rottamatori” per noi
anziani del Consiglio senza che ce
se ne renda conto.
Articolo 1 – Generalità
Il Coordinamento Giovani Fidas
comprende i giovani iscritti alle
Associazioni Federate Fidas con
età al di sotto dei 28 anni.
Articolo 2 - Finalità
Il Coordinamento ha lo scopo di
trasmettere i valori della Fidas,
in particolare la promozione
della cultura della donazione volontaria, periodica, responsabile,
anonima e gratuita del sangue,
ad un numero sempre maggiore di
giovani e di coordinare le attività
dei giovani delle varie Associazioni, organizzando incontri formativi, manifestazioni e azioni di
promozione a livello nazionale.
Tutte le iniziative vengono realizzate con l’approvazione e la collaborazione della Fidas Nazionale.
Fidas-Milano confida nella volontà
dei giovani donatori affinché portino
il loro contributo non solo con il
loro “sangue”, ma anche con la loro
presenza e i loro suggerimenti.
Alberto Rubini
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Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
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FIDAS MILANO A “I GIORNI DEL VOLONTARIATO”
AL PALAzzO DELLE STELLINE
Sabato 5 e domenica 6 novembre
anche noi della Fidas siamo stati
presenti alla manifestazione “I
Giorni del Volontariato”, con il nostro stand insieme a più di 250 altre
associazioni.
L’ambientazione è molto attraente,
vista la bellezza e l’armonia dello
storico Palazzo delle Stelline.
L’obiettivo della Mostra è soprattutto quello di far incontrare il pubblico con le tante organizzazioni
attive nella città e permettere ai loro
attivisti di raccogliere nuove adesioni di volontari. A promuovere la
seconda edizione dell’iniziativa
Aim (Associazione Interessi Metropolitani) e Ciessevi (Centro Servizi
Volontariato).
Il colpo d’occhio è stato veramente
particolare, non capita tutti i giorni
di essere immersi in un luogo che fa
vedere ai cittadini quanto è numeroso e popolato il volontariato nella
nostra città; visitando la mostra, ma
anche vivendola, si ha una visione
d’insieme di questo variegato e
multiforme universo fatto di ambulanze e amanti dell’arte, sostenitori
di lontane popolazioni povere e af-
famate e benefattori dei poveri e
degli affamati che vivono accanto a
noi, e che magari non vogliamo vedere per non sentirci un po’ in
colpa.
Allora se si riflette un po’ si capisce
come anche tutti noi che comunque
diamo un poco del nostro tempo e
delle nostre risorse per l’aiuto agli
altri, in realtà riusciamo a vedere e
a capire solo quella piccola parte di
sofferenza cui sono rivolti i nostri
sforzi, senza dare la giusta attenzione anche a tutti gli altri bisogni
che esistono intorno a noi.
Nell’ambito della mostra anche incontri e dibattiti il primo dei quali
su una ricerca del 2009 sulle organizzazioni di volontariato iscritte al
Registro regionale del volontariato.
L’obiettivo è descrivere il mondo
del volontariato di Milano e provincia nella sua dimensione, nelle risorse economiche, nei rapporti che
intrattiene con le istituzioni pubbliche e private, nelle principali problematiche che il settore affronta
approfondendo il contributo delle
associazioni allo sviluppo economico in un tempo di crisi economica. L’analisi dei dati raccolti ed
elaborati mostra le impressionanti
dimensioni del fenomeno, dove un
cittadino su cinque è seguito da organizzazioni di tipo assistenziale.
Nella ricerca i numeri (presenze,
operatori, attività, fondi) sono affiancati dalle tipologie (soggetti,
aree d’intervento, distribuzione territoriale) per un affresco sulle problematiche e sull’evoluzione del
volontariato nel territorio della provincia di Milano.
Una cosa che balza agli occhi è la
presenza di un buon numero di giovani, alla precedente edizione fra
gli “operatori” degli stand se ne vedevano pochini. Questo avvalora
quanto riportato in una ricerca di
CSVnet, la rete dei centri servizi
per il volontariato, secondo la quale
i giovani tra i 20 e i 24 anni che
hanno dato una mano gratis in
un’organizzazione non profit sono
aumentati del 27% tra 2009 e 2011.
Segno di un aumentato interesse per
il sociale, per la comunità. Forse
anche perché, in un momento di
profonda crisi il settore del no profit è l’unico che permette ai giovani
di guardare al futuro, di agganciare
una prospettiva.
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
11
numero 36 - dicembre 2011
FIDAS REGIoNALE SI RINNoVA
Aria di rinnovamento nella Fidas Regionale. La
nostra federazione regionale, nata nel 1992, negli
ultimi anni è cresciuta vedendo l’ingresso dell’ASDS
di Cesano Boscone prima e dell’ADS Fatebenefratelli
più recentemente.
Un allargamento così ha reso superata la struttura
impostata con lo statuto approvato nel 1992 che
prevedeva una rappresentanza limitata ai Presidenti
delle associate. Una federazione più ampia necessita
di una struttura maggiormente democratica, con
organismi deliberanti e organismi esecutivi, secondo il
modello classico della maggior parte delle associazioni
di volontariato.
Per questo nell’ultimo semestre l’Assemblea di Fidas
Regionale ha elaborato e approvato un nuovo statuto e
un nuovo regolamento, più adeguati alla realtà di
oggi. In breve le novità consistono nella modifica della
composizione dell’Assemblea, che sarà d’ora in poi
composta da delegati, eletti dalle federate in misura
proporzionale alla loro consistenza in fatto di raccolta
annua di unità. Agli organismi dirigenti si
aggiunge il Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea,
investito dei poteri che tipicamente sono riservati ai
direttivi delle associazioni. Il Presidente rimane eletto
dall’Assemblea, come nel vecchio statuto, con un
adeguamento delle prerogative alla nuova struttura,
quindi con la delega della legale rappresentanza e
doveri e poteri assimilabili a quelli dei presidenti delle
associazioni di volontariato.
Naturalmente il mio intento non è solo quello di
rendere di pubblico dominio queste importanti ma
certamente un po’ noiose novità strutturali e
organizzative, lo si poteva fare semplicemente
pubblicando il testo del nuovo statuto, che peraltro
facciamo nelle quattro facciate più interne del giornale.
Vorrei anche esprimere alcuni auspici sul futuro della
Fidas Regionale, che nel 1992 ho contribuito a fondare
con gli amici Beninati e Brena.
Credo innanzitutto sia opportuno che la nostra
federazione regionale venga iscritta al Registro
Regionale del Volontariato, questo non tanto per
adempiere ad una formalità burocratica, ma per
permetterci di interloquire con l’istituzione Regione
in una posizione maggiormente definita, con più
forza e poi di sfruttare tutte le opportunità che la
pubblica amministrazione crea a favore del volontariato
proprio a livello regionale.
Un altro obbiettivo deve essere quello di attivare, anche
in Lombardia, il CIVIS. Il CIVIS è il coordinamento
fra le varie realtà associative del mondo della
donazione del sangue, e cioè AVIS, CRI, FIDAS e
FRATRES. A livello nazionale questa struttura è
funzionante e ha permesso, grazie alla collaborazione
di tutte le realtà, di ottenere ottimi risultati come la
revisione della legge sul sistema trasfusionale, nel
2005, o l’attivazione e l’effettiva operatività del Centro
Nazionale Sangue, previsto dalla stessa legge. Il
CIVIS non ha solo una valenza e un’organizzazione
nazionale, ma il suo modello organizzativo prevede
che vi siano delle realtà anche a livello regionale e
locale per meglio coordinare le esigenze associative e
avere un’interfaccia univoca nei confronti
dell’istituzione regionale.
Ma la cosa più importante, e naturalmente è la più
difficile da realizzare, è l’allargamento della FIDAS
Regionale. In Lombardia vi sono moltissime realtà
associative soprattutto all’interno dei vari ospedali che
contribuiscono in modo determinante a mantenere
alto il livello della raccolta ma che non hanno una
adeguata visibilità e rappresentanza in quello che mi
piace definire il “Pianeta sangue”. La realtà di Milano,
soprattutto, è simile a quella di Roma; bene, a Roma
negli scorsi anni la maggior parte delle associazioni
ospedaliere ha aderito alla FIDAS, permettendo a
quella realtà una crescita notevole e, forse, inaspettata.
Penso che con un po’ di costanza si possa fare lo stesso
lavoro anche in Lombardia.
Ho abbozzato tre temi che sono molto impegnativi;
naturalmente è una mia visione e vuole essere uno
stimolo al dibattito che l’Assemblea di FIDAS
Regionale, prevista per i prossimi mesi, dovrà
sviluppare per delineare le linee programmatiche da
attuare nel prossimo triennio.
Qualunque impegno venga preso e qualunque
programma venga fissato, sono certo che i prossimi
Consiglio Direttivo e Presidente di FIDAS Regionale
sapranno agire nel modo migliore per una crescita
della nostra federazione regionale.
Giovanni Carrera
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
12
numero 36 - dicembre 2011
FIDAS REGIONALE LOMBARDIA
S T A T U T O
Articolo 1
COSTITUZIONE - DENOMINAZIONE
Articolo 4
SEDE SOCIALE
1.
1.
2.
3.
E’ costituita la Federazione Lombarda Associazioni
Donatori Sangue aderenti alla FIDAS (Federazione
Italiana Associazione Donatori di Sangue)
denominata Fidas Regionale Lombardia.
E’ una organizzazione di volontariato, apolitica,
apartitica, aconfessionale e non ha finalità di lucro.
La sua durata è illimitata.
Articolo 2
SCOPI E OGGETTO SOCIALE
1.
Gli scopi della Federazione sono:
• promuovere una diffusa coscienza trasfusionale;
• sviluppare e coordinare su scala regionale la
promozione del dono volontario, periodico,
responsabile, anonimo e gratuito del sangue e
suoi componenti;
• incrementare lo sviluppo delle Associazioni
autonome di donatori di sangue al fine essenziale
del reclutamento di un sempre maggior numero
di donatori volontari;
• rappresentare le Associazioni aderenti in sede
regionale per coordinarne l’attività per una
migliore realizzazione delle finalità comuni;
• fornire consulenza e tutela alle Associazioni
federate;
• concorrere al conseguimento dei fini istituzionali
del servizio sanitario regionale, nei modi previsti
dalla legislazione vigente in materia,
promuovendo anche azioni comuni e coordinate
tra le Federazioni e le Associazioni Donatori di
sangue più rappresentative a livello regionale;
• collaborare con le istituzioni regionali per la
definizione e la gestione del piano regionale
sangue e plasma;
• partecipare alle istanze istituzionali regionali nelle
quali è prevista la presenza delle Associazioni o
Federazioni dei donatori di sangue;
• partecipare alla programmazione regionale della
raccolta di sangue e suoi componenti;
• acquisire i dati del registro regionale sangue;
• promuovere ogni iniziativa idonea a tutelare la
salute del donatore.
Articolo 3
ADESIONE
1.
2.
3.
Possono aderire alla Fidas Regionale Lombardia le
associazioni di donatori di sangue autonome,
operanti nell’ambito del territorio regionale, istituite
con ordinamento democratico e conformi al
presente Statuto;
Le Associazioni aderenti alla Fidas Regionale
Lombardia mantengono i propri statuti e
regolamenti;
Hanno diritto al voto tutte le Associazioni facenti
parte della Fidas Lombardia;
La sede legale della Federazione s’identifica con
quella ove ha eletto domicilio l’associazione di cui è
emanazione il Presidente, salvo diversa indicazione
del Consiglio Direttivo Regionale.
Articolo 5
ORGANI DELLA FEDERAZIONE
1.
Gli organi della Fidas Regionale Lombardia sono:
a. l’Assemblea dei delegati ;
b. il Consiglio Direttivo Regionale;
c. il Presidente Regionale;
d. il Collegio dei Revisori dei Conti;
e. il Collegio dei Probiviri.
Articolo 6
ASSEMBLEA
1.
L’assemblea è costituita dai delegati eletti dalle
singole federate;
2. L’entità della rappresentanza di ogni Federata in
seno all’assemblea è stabilita nel regolamento
Regionale della Federazione;
3. L’assemblea dei delegati si riunisce una volta
all’anno in seduta ordinaria;
4. L’assemblea è presieduta dal Presidente Regionale
Fidas;
5. Ha il compito di:
• approvare lo Statuto, il Regolamento e le relative
modifiche;
• eleggere il Presidente Regionale, il Consiglio
Direttivo, il Collegio dei Revisori dei Conti e il
Collegio dei Probiviri;
• discutere ed approvare la Relazione Morale ed il
Bilancio Consuntivo annuale;
• determinare la quota federativa annuale;
• tracciare le linee politico-programmatiche della
Federazione.
6. L’Assemblea può riunirsi anche in Seduta
Straordinaria per iniziativa del Consiglio Direttivo o
su richiesta motivata di almeno un terzo del numero
dei Delegati.
7. L’Assemblea straordinaria tratta i soli argomenti per i
quali è stata convocata.
8. L’Assemblea Ordinaria e Straordinaria è valida in
prima convocazione con la presenza della metà più
uno dei Delegati, in seconda convocazione, con la
presenza di un terzo dei Delegati.
9. Delibera a maggioranza dei voti, fatti salvi i casi in
cui siano previste maggioranze diversamente
qualificate.
10. L’Assemblea si riunisce obbligatoriamente in seduta
straordinaria per approvare lo Statuto.
11. Le modifiche al presente Statuto sono deliberate
dall’Assemblea in seduta Straordinaria con la
presenza dei tre quarti dei delegati e con il voto
favorevole della maggioranza dei presenti.
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
12. L’approvazione e le modifiche del Regolamento
sono deliberate dall’Assemblea in seduta Ordinaria,
con la maggioranza semplice dei voti espressi dai
delegati presenti.
Articolo 7
CONSIGLIO DIRETTIVO REGIONALE
Composizione
1. La Federazione è amministrata dal Consiglio
Direttivo, eletto dall’Assemblea dei delegati.
2. Il consiglio direttivo è composto da sei a quattordici
membri secondo le indicazioni dell’assemblea più il
Presidente.
3. I consiglieri rappresentano, con criteri di
proporzionalità stabiliti nel regolamento, le
Associazioni che compongono la Fidas Regionale.
4. Ogni Federata può proporre al massimo cinque
candidati al Consiglio Direttivo, può votare i
candidati di tutte le altre associazioni federate.
5. Gli eletti durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
6. Qualora dovesse, per dimissioni o per destituzione,
mancare la maggioranza del Consiglio, il Presidente
o il Vice-Presidente in carica, o in mancanza di
entrambi, il Consigliere più anziano di età
convocherà immediatamente l’Assemblea dei
delegati delle Federate per la nuova elezione del
Consiglio Direttivo Regionale.
7. Non oltre quindici giorni dalla sua elezione il
Consiglio Direttivo, su convocazione del Presidente
eleggerà:
a. il Vice Presidente;
b. il Cassiere Tesoriere;
c. su proposta del Presidente, un Segretario che
potrà essere anche persona estranea al Consiglio
Direttivo e comunque socio di una federata;
8. Gli appartenenti ad associazioni aderenti alla Fidas
Regionale Lombardia eletti a cariche Nazionali e il
coordinatore regionale dei giovani eletto
dall’Assemblea del Coordinamento Giovani Fidas
Lombardia partecipano, senza diritto di voto, alle
riunioni del Consiglio Direttivo Regionale.
Adunanza
9. Il Consiglio Direttivo si riunirà almeno tre volte
l’anno dietro convocazione del Presidente.
Esso potrà essere convocato anche quando
ne facciano richiesta scritta motivata con l’ordine
del giorno da trattare, almeno 1/3 (un terzo) dei suoi
membri.
10. L’avviso di convocazione del Consiglio, contenente
l’ordine del giorno, il giorno e l’ora di prima e
seconda convocazione deve essere diramato dal
Presidente almeno 15 (quindici) giorni prima della
data di adunanza in forma cartacea o in forma
telematica; solo in casi eccezionali con telegramma
da spedirsi almeno un giorno prima.
11. Per la validità dell’adunanza occorre la presenza
della maggioranza dei Consiglieri e per la
deliberazione il voto favorevole della maggioranza
dei presenti.
12. Sono valide le deliberazioni adottate con il voto
della maggioranza dei presenti; in caso di parità la
delibera non è approvata.
13. Per le materie di loro competenza possono
partecipare alle sedute del Consiglio, con voto
consultivo, i Revisori dei Conti; i pareri espressi dai
Revisori dei Conti non sono vincolanti.
13
Attribuzioni
14. Il Consiglio Direttivo è investito dei
più ampi poteri di ordinaria e straordinaria
amministrazione per il buon funzionamento
della Federazione e per il conseguimento
di tutti gli scopi della stessa.
15. Ratifica la Relazione Morale del Presidente e il
Bilancio Consuntivo annuale;
Articolo 8
IL PRESIDENTE
1.
2.
3.
4.
Il Presidente è eletto dai delegati delle singole
Federate appartenenti alla Federazione Regionale
con apposita scheda.
Il Presidente ha la legale rappresentanza della
Federazione e tutela l’osservanza dello Statuto e del
Regolamento.
In particolare:
a. rappresenta la Federazione e ne ha la firma, che
può delegare, in casi eccezionali, al vice
presidente;
b. redige la relazione morale da presentare
all’Assemblea;
c. provvede all’esecuzione delle deliberazioni
assunte dal Consiglio Direttivo;
d. convoca e presiede il Consiglio Direttivo,
redigendo l’ordine del giorno;
e. iscrive all’ordine del giorno del Consiglio
Direttivo le richieste presentate dai singoli
Consiglieri;
f. è tenuto a convocare il Consiglio Direttivo su
richiesta di almeno un terzo del Consiglieri;
g. convoca e presiede l’Assemblea Regionale;
h. procede ad attivare o disattivare gli strumenti
finanziari per la gestione economica su delibera
del Consiglio Direttivo;
i. adotta, in caso di necessità, delibere
d’urgenza che pone all’ordine del giorno
della prima riunione del Consiglio Direttivo
per la ratifica;
j. è autorizzato ad effettuare impegni di spesa nei
limiti delle possibilità di cassa non impegnate per
obbligazioni già assunte;
I provvedimenti di urgenza di cui al precedente
punto “i” possono riguardare obbligazioni d’importo
non superiore al limite stabilito nel Regolamento
Regionale della Federazione.
Articolo 9
REVISORI DEI CONTI
1.
2.
3.
4.
8.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da:
• 3 membri effettivi;
• 2 membri supplenti.
Hanno mandato triennale e possono essere rieletti;
vengono eletti contemporaneamente con il Consiglio
Direttivo e con esso decadono.
I membri effettivi eleggono fra loro il Presidente del
Collegio.
I Revisori dei Conti hanno il compito di controllare
l’amministrazione della Federazione.
Su invito del Presidente Regionale, partecipano alle
riunioni del Consiglio Direttivo Regionale con voto
consultivo.
Hanno altresì il compito di redigere collegialmente
la relazione di competenza sui bilanci ed illustrarla
all’Assemblea.
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
14
numero 36 - dicembre 2011
Articolo 10
PROBIVIRI
Articolo 15
DOVERI DELLE ASSOCIAZIONI FEDERATE
1.
1.
2.
3.
del
4.
5.
Il Collegio dei Probiviri è composto da:
• 3 membri effettivi;
• 2 membri supplenti.
Hanno mandato triennale e possono essere
rieletti; vengono eletti contemporaneamente
con il Consiglio Direttivo e con esso decadono.
I membri effettivi eleggono fra loro il Presidente
Collegio.
Possono ricorrere al Collegio dei Probiviri
gli organi della Federazione e le Associazioni
Federate.
Il giudizio emesso dal Collegio dei Probiviri è
definitivo.
Articolo 11
COORDINAMENTO GIOVANI FIDAS
1.
2.
Il Coordinamento Giovani Fidas Regionale
Lombardia, esprime un Coordinatore
Regionale che viene eletto dall’ Assemblea
dei giovani nominati dalle singole Associazioni,
secondo le rispettive norme di Regolamento.
Resta in carica tre anni ed entra a far parte
senza diritto di voto del Consiglio Direttivo
Regionale della Federazione.
Le norme per la partecipazione all’Assemblea e per
le elezioni del Coordinatore regionale, vengono
definite da apposito Regolamento redatto dal
Coordinamento Giovani Fidas Lombardia ed
approvato dal Consiglio Direttivo Regionale.
Articolo 12
COMPENSI
1.
Le cariche federali, che per statuto devono essere
ricoperte dai soci, non comportano compensi di
alcun genere ad eccezione dei rimborsi spese per
missioni regolarmente autorizzati e documentati.
2.
Articolo 16
SCIOGLIMENTO DELLA FEDERAZIONE
1.
2.
3.
4.
1.
Le disponibilità finanziarie della Federazione sono
costituite da:
• quote annuali delle Associazioni aderenti alla
Fidas Regionale Lombardia;
• contributi da enti pubblici e privati ed offerte
volontarie;
• lasciti e donazioni.
2.
Articolo 14
ESERCIZIO FINANZIARIO ASSOCIATIVO E BILANCIO
1.
2.
3.
L’esercizio finanziario dell’Associazione inizia il 1°
Gennaio e si chiude con il 31 Dicembre di ogni
anno.
Il Bilancio annuale, corredato dalle osservazioni dei
Revisori dei Conti, sarà sottoposto all’Assemblea dei
Soci entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio
finanziario.
Il Bilancio consuntivo e i relativi allegati dovranno
essere depositati a disposizione dei Soci presso la
sede sociale almeno 15 giorni prima della data
dell’Assemblea che li dovrà discutere.
Lo scioglimento della Federazione è deliberato
dall’Assemblea convocata in Seduta Straordinaria.
La deliberazione è valida con la presenza di almeno
tre quarti dei Delegati e con il voto favorevole di
almeno i tre quarti dei presenti.
L’Assemblea, in caso di scioglimento, nomina uno o
più liquidatori determinandone i poteri e fissando le
modalità di liquidazione.
In caso di scioglimento, per qualunque causa, il
patrimonio si devolve alla Fidas Nazionale.
Articolo 17
CESSAZIONE E SOSPENSIONE
Articolo 13
RISORSE ECONOMICHE
1.
Le Associazioni Federate, sono tenute:
• al rispetto dei principi che sono alla base del
rapporto federativo, sia per quanto si riferisce
alle modalità di gestione, che alle competenze
territoriali;
• a fornire la più ampia collaborazione agli Organi
Federali, a supporto del miglior espletamento
della loro attività;
• ad aderire, nei limiti delle loro possibilità
istitutive ed economiche, alle iniziative promosse
o sostenute dalla Federazione per il
conseguimento degli scopi comuni;
• a sostenere, nell’ambito delle zone e delle
componenti sociali in cui operano, la validità
dell’unione federativa diffondendone principi e
denominazione ed evidenziando il logo “FIDAS”
Nazionale sia nella documentazione sia in tutte le
attività di promozione e propaganda.
Le Federate sono tenute a trasmettere, su richiesta
dell’Ufficio di Segreteria Regionale, i dati statistici.
Le Associazioni cessano di far parte della
Federazione:
• per dimissioni;
• per scioglimento;
• per delibera motivata dell’Assemblea Federale;
• per inosservanza dello spirito dei contenuti del
presente Statuto.
Le associazioni sono sospese dalla Federazione
quando:
non operano da almeno un anno;
sono inadempienti nel versamento della quota
sociale senza opportuna motivazione e sono
inadempienti a quanto previsto dall’articolo 15 del
presente Statuto.
Articolo 18
INTEGRAZIONE
1.
2.
Il presente Statuto è integrato da un regolamento di
attuazione.
Per quanto non previsto dal presente Statuto e dal
relativo Regolamento, è fatto espresso richiamo alle
norme di legge vigenti.
Approvato nell’Assemblea Straordinaria del 29 aprile 2011
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
15
dalle sezioni
FIDAS PESCHIERA BORROMEO
Eventi ed iniziative 2011
La lunga estate è ormai un lontano ricordo, cominciano i primi freddi ed arrivano le piogge.
L’inverno è vicino e ci riporta inevitabilmente ad analizzare gli eventi in corso ed a programmarne di nuovi.
IL MARE DI GOCCE
Il concorso anche quest’anno ci vedrà impegnati nelle
scuole primarie e secondarie.
di Peschiera Borromeo dove saranno coinvolti circa
400 ragazzi.
I primi contatti con gli insegnanti referenti sono stati avviati e siamo già al punto di stabilire il programma delle
lezioni nelle classi. Tutto si svolgerà al meglio e con un
anno di esperienza in più.
LA RACCOLTA STRAORDINARIA
Le raccolte straordinarie ormai sono nella routine. Un
veicolo pubblicitario con grande impatto visivo per la
nostra associazione e una grande opportunità per reclutare nuovi donatori. Infatti, nelle due raccolte di
quest’anno, nelle frazioni di Mezzate e Zelo, abbiamo
registrato trentuno nuovi donatori.
Prossimamente crediamo sia utile portare l’emoteca
anche in altre frazioni in quanto ci sembra doveroso
raggiungere anche i donatori più lontani.
Purtroppo notiamo che le mutate condizioni lavorative
non favoriscono i donatori ad andare negli ospedali.
Anche i datori di lavoro sono un po’ restii a concedere
la giornata di riposo o alcune ore di assenza.
Scarsa è la presenza dei giovani sui quali negli ultimi
anni stiamo investendo molto,ma visto i risultati non
facciamo abbastanza per avvicinarli, mentre sempre
più spesso notiamo presenze di intere famiglie, figli e
parenti di donatori.
Un simpatico episodio si è verificato durante la raccolta del 15/10.
Tre ragazzi di 13-14 anni si sono presentati perché volevano donare.
Ovviamente, visto la giovane età, non è stato loro consentito ma hanno voluto vedere dal vivo l’emoteca e
chiedere spiegazione ai medici.
Erano comunque dei ragazzi che in precedenza hanno
partecipato al progetto di” un mare di gocce” e visto i
nostri volantini pubblicitari, spinti da genuina curiosità, si sono presentati all’emoteca. Sperando che crescendo mantengano la stessa sensibilità, noi li
aspettiamo.
GLI AMICI DEL TERZO MONDO
La maratona degli amici del terzo mondo è arrivata
alla seconda edizione e già dimostra di essere una manifestazione di grande prestigio. Rispetto allo scorso
anno, oltre ai percorsi di 6 e 14 km, c’è stata una mini
camminata di 2,5 km a cui hanno partecipato numerosi bambini ed intere famiglie.
Il doppio dei biglietti venduti quest’anno (circa mille)
rispetto a quelli dello scorso anno stanno a dimostrare
il successo ottenuto. Questo lascia ben sperare per le
prossime edizioni. Questo è uno dei canali per autofinanziare i progetti che questi ragazzi realizzano in angoli sperduti del mondo ormai dal lontano 1989, infatti
i 4000 euro raccolti per questa iniziativa serviranno
per ultimare l’orfanotrofio di Bor nella Guinea Bissau.
Con loro ormai ci unisce una sincera collaborazione
perché condividiamo con loro valori vicini a quello
spirito di carità e di altruismo verso i sofferenti e meno
fortunati…
Infatti lo slogan degli amici del terzo mondo è: “Vicino ad un uomo che soffre dovrebbe esserci sempre un uomo che ama”.
E chi come i donatori col loro gesto di amore non sono
vicini a qualcuno che soffre?
FIDAS E LA POLISPORTIVA SAN CARLO
Ha inizio da quest’anno una fattiva collaborazione con
la polisportiva San Carlo di Bettola per sponsorizzare
una squadra di calcio open, formato da giovani donatori di Peschiera.
Questi ragazzi, giocheranno nei vari campi milanesi
portando sulle maglie il nostro logo che siamo certi,
sapranno rappresentare al meglio e portare i nostri valori oltre i confini di Peschiera. Siamo fiduciosi e sicuri che sapranno fare bene, ed essere di esempio di
comportamenti di serietà e di spirito sportivo.
GLI AUSILIARI
Gli ausiliari sono tutte quelle attrezzature d’indirizzo
sanitario che servono a persone che non sono ormai
più autonomi, persone disabili e nelle peggiori situazioni, malati terminali.
Parliamo di carrozzine, stampelle, deambulatori, lettini e
materassi che vengono ceduti gratuitamente a tutti quei
cittadini residenti a Peschiera che ne facessero richiesta
fino al loro utilizzo per poi essere restituite.
Questa storia è partita molti anni fa, gli anni 90,
quando in un direttivo congiunto FIDAS-AIDO si stabilì che eventuali proventi di feste ed eventi fossero
investiti negli ausiliari.
Fu una grande idea perché oggi ci ritroviamo delle
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
16
numero 36 - dicembre 2011
dalle sezioni
strutture che sono impegnate per fini sociali di grande
rilevanza. Sopperire ai tempi tecnici delle Asl che per
alcuni ausili impiegano fino a 30 giorni coprendo così
da subito i bisogni di quanti si possono trovare in una
situazione di necessità immediata.
È abbastanza chiaro l’importanza e l’utilità di questo
servizio che solo negli ultimi due anni ha soddisfatto
la richiesta di circa 170 utenti che grazie alla disponibilità dei sig.ri Benito e Francesco, volontari delle nostre associazioni, riesce a garantire .
A loro il più sentito ringraziamento per quanto fanno
nell’interesse della nostra comunità.
S. Di Tucci
Il nostro Alfiere Gianmario Locatelli durante la posa dei fiori alla stele del Volontariato
La commemorazione dei defunti
Ottobre in ricordo dei donatori defunti.
Abbiamo celebrato il 9 di ottobre una funzione religiosa
nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia di bettola
per i donatori di sangue della Fidas di Peschiera B.
Un appuntamento annuale che coinvolge la comunità e le
famiglie dei donatori, nel ricordo dei nostri amici defunti.
La funzione celebrata da don Luca ha avuto alcuni momenti di grande partecipazione, in modo particolare durante il vangelo dove il sacerdote ha voluto ricordare che
il dono del sangue è sicuramente un atto di amore e di
carità cristiana tra i più significativi in quanto è rivolto
a persone che non si conoscono, in modo gratuito e responsabile. Il dono è tale quando coinvolge il singolo
soggetto a dare qualcosa di essenziale.
In seguito, la preghiera dei fedeli indirizzata ai nostri defunti, dove da ormai due anni ricordiamo anche il nostro
indimenticabile presidente Sergio Lombardi:
“Hanno voluto contribuire a costruire una società più
giusta, più equa, più solidale per i più bisognosi e gli
ammalati. Il loro esempio sia per tutti noi un modello
di vita, uno stimolo costante e una guida sicura”.
Come non ricordare a noi e ai nostri giovani l’impegno di
quanti hanno dato a tutti un esempio di vita, tracciato una rotta
e lasciandoci una eredità che siamo costretti a coltivare?
La giornata, al termine della messa è terminata davanti
alla nostra sezione con la posa di fiori davanti alla stele del
volontariato. Ci rivedremo il prossimo anno.
S. Di Tucci
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
17
dalle sezioni
La Fidas di Peschiera ringrazia
Don Antonio Mastri
Siamo orgogliosi di poter pubblicare la testimonianza
di don Antonio Mastri sul nostro giornalino dei donatori e ringraziarlo per la costante attenzione e la grande
sensibilità che sempre ci ha mostrato e continua a mostrarci. Con grande gioia lo abbiamo visto anche presente alla raccolta straordinaria del 15 ottobre a Zelo. Ci
conforta sapere che sempre ci è vicino e che la sua costante preghiera è rivolta a quanti sono impegnati per gesti
di solidarietà ed atti di carità cristiana. Grazie
Sono un sacerdote di 79 anni e per 20 anni sono stato
parroco di Bettola di Peschiera Borromeo. Ora
però…sono in pensione, ma sempre residente a Peschiera.
Questo mio scritto è per dire con tutto il cuore infinite
grazie al Signore che ha ispirato tante encomiabili persone, i donatori-volontari, che si rendono disponibili a
donare il sangue e ancor prima che illumina e sostiene
l’alto ideale della Vs “Associazione Fidas” attenta a
sensibilizzare, sollecitare tutta la nostra Comunità civile affinchè cresca il numero dei donatori, viste anche
le sempre maggiori necessità e richieste.
Da giovane, personalmente, mi ero proposto a essere
un donatore purtroppo però per motivi fisici non sono
stato ritenuto idoneo. Oggi, diventato anziano, sono
diventato un fruitore di questo essenziale servizio che
mi sta prolungando la vita in modo più che dignitoso.
FIDAS ROZZANO
Giornata del volontariato
A ROZZANO il giorno 03-10-2011 si e svolto in cascina
grande la giornata del volontariato dove
anche la FIDAS ha preso parte,con un
banchetto in formativo. Purtroppo al tavolo non si è avuto una partecipazione di
persone interessate al tema della donazione.
Forse bisognerebbe farci conoscere ,con
più iniziative nel territorio,per fare questo si ha bisogno di più collaboratori disposti a dedicare del tempo libero per
aumentare il numero di donatori.
Tramite il nostro giornale mi rivolgo ai donatori Rozzanesi per ringraziarli dell’impegno che svolgono nel do-
Da quasi 5 anni infatti, trovatomi affetto da “anemia
refrattaria con sideroblasti ad anello”, continuo a vivere su questa terra proprio grazie alle trasfusioni di
sangue che mi sono fatte nell’Ospedale di Vizzolo Predabissi, da noi più comunemente detto Ospedale di
Melegnano, dove ho sempre trovato un’assistenza medica e infermieristica veramente ottima. Inizialmente
le trasfusioni erano 2 al mese, attualmente sono diventate 4 e il totale del sangue già ricevuto è di ben
142 sacche. Certo sono questi grandi innegabili gesti
di attenzione, solidarietà - e, se cristianamente intenzionati, atti di squisita carità cristiana - che stanno
consentendo a me e a tante altre persone di continuare
a vivere ancora, come ho già detto, in modo più che
dignitoso.
Di qui il mio sentitissimo vivissimo “grazie!” che ha il
momento più elevato e valido con le mie preghiere e le
Sante Messe che periodicamente celebro per tutti
quanti si adoperano per garantire, a me e a quanti sono
come me bisognosi, il sangue necessario mentre mi
sono fatto apostolo perché cresca, soprattutto tra la nostra gioventù, il numero di nuovi convinti donatori. E’
questo il mio vivissimo augurio!
E chissà quale grande ricompensa il Signore Gesù riserva ai donatori che offrono, e anche per molte volte,
sangue per chi ne ha bisogno dal momento che Egli ha
promesso la ricompensa a chi offre da bere anche un
solo bicchiere di acqua fresca (Mt 10,42)!
don Antonio Mastri
nare il sangue ma chiedo se possibile di dedicare un’ora
o due al mese in modo che si possono contattare più persone, anche perché oggi più che mai il sangue serve non
solo negli ospedali ma con i derivati per curare diverse
malattie. Anche quest’anno con il progetto “un mare di
gocce ” saremo presenti nelle scuole di
primo e secondo grado per poter spiegare
ai ragazzi l’importanza della donazione di
sangue, questa inziativa si spera che dia
un esempio di vita sociale nel prossimo
futuro per i ragazzi che seguono gl’incontri. Vorrei fare una riunione con tutti i donatori rozzanesi per poter vedere se si
possono trovare tra di voi dei collaboratori come sopra citato,vi ringrazio anticipatamente.
Moscardin
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Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
dalle sezioni
Di fronte a un pubblico non troppo numeroso ma molto
attento, si è svolto l’incontro promosso dalla Proloco di
Tribiano sul tema della donazione del sangue.
Oltre alle autorità, erano presenti i rappresentanti di
AVIS e FIDAS e i medici trasfusionisti delle due associazioni.
I relatori hanno sottolineato l’importanza di proporre all’attenzione dei cittadini argomenti e problematiche che
solitamente non trovano spazio nei media ma che sono
di vitale importanza per la salute di noi tutti.
Le due associazioni hanno presentato i risultati ottenuti
e le iniziative in corso, in un’atmosfera di reciproca collaborazione per raggiungere obiettivi che
sono necessariamente
identici sia per la
FIDAS che per l’AVIS.
I dottori Spadaro e
Lopez hanno intrattenuto l’assemblea sugli
aspetti medici e giuridici che riguardano il
sangue umano e l’atto
della donazione.
E’ stata un’occasione
per dare visibilità al
lavoro svolto dai nostri
volontari e speriamo di
avere convinto nuove
persone ad avvicinarsi
alla donazione del
sangue.
G.P. Corda
A lato:
locandina della serata
del 21 ottobre 2011
per sensibilizzare la
cittadinanza di Tribiano
riguardo la donazione
del sangue
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
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numero 36 - dicembre 2011
dalle sezioni
Raccolte straordinarie a Paullo
Con le sei iniziative sono state raccolte 207 sacche di
sangue, con una media di 34 sacche per raccolta.
Dalla tabella si evidenzia che il contributo ottenuto dai
nuovi donatori (101) e dai donatori che si rivolgono solo
al Baobab (62) è preponderante e rappresenta il 78% delle
donazioni totali ricevute.
Le donazioni “perse” dal Centro Trasfusionale Predabissi
ammontano a 39 (18% delle sacche raccolte) per effetto di
donatori del Centro che hanno approfittato della presenza
in loco dell’autoemoteca per fare la donazione.
A seguito di queste sei iniziative, Predabissi ha ricevuto
126 donazioni dai nuovi donatori che, dopo aver donato la
prima volta al Baobab, sono diventati donatori periodici
del Predabissi.
Ciò dimostra che l’iniziativa di portare in loco l’autoemoteca stimola la curiosità di potenziali soggetti che si
avvicinano al problema della donazione di sangue e diventano facilmente nuovi donatori che, in buona percentuale, si rivolgono successivamente ai vicini Centri
Trasfusionali.
Infine non è quantificabile, ma senz’altro significativo, il
ritorno di pubblicità offerto dalla presenza del Baobab sul
territorio.
G.P. Corda
BAOBAB 1
BAOBAB 2
BAOBAB 3
BAOBAB 4
BAOBAB 5
BAOBAB 6
TOTALE
Nuovi donatori
22
26
18
11
11
13
101
Già donatori Baobab
0
9
10
13
18
12
62
Già donatori Predabissi
10
5
8
4
5
7
39
Già donatori S. Raffaele
1
1
1
1
1
33
41
37
29
35
Tot. donazioni
I paullesi e Fidas ricordano Luigi Moroni
Caro Luigi, ancora non ci sembra vero.
Non ci sono parole per descrivere il senso di sgomento e disperazione nel quale ci hai lasciati.
Te ne sei andato senza darci la possibilità di salutarti.
Conoscendoti mi piace pensare che non hai voluto incrociare
lo sguardo disperato di tanti amici che non ti avrebbero lasciato partire tanto facilmente; tu che con il sorriso sulle labbra ci hai insegnato che si possono affrontare le circostanze
anche drammatiche che la vita ci riserva.
Ci sembra impossibile immaginare una nostra prossima iniziativa nella quale manchi la tua presenza, la tua voglia di
fare, la tua grande generosità d’animo che dava a tutti noi il
piacere e l’orgoglio di appartenere alla Fidas e al mondo
paullese. Si dice che nessuno muore veramente finchè ci sarà
5
32
207
qualcuno disposto a farlo vivere nel proprio cuore.
Tu caro Luigi sei senz’altro nel cuore di tutti i donatori di
sangue che hanno avuto la fortuna di conoscerti. Tu forse sei
solamente passato dall’altra
parte, nella stanza accanto di cui
noi non abbiamo la chiave.
Mi auguro tanto che tu possa
aiutare Mirabella, i tuoi figlioli e
i tuoi cari a convivere con questo
grande dolore e ridare ai tuoi
tanti amici la forza di sorridere
quando penseremo alla tua bella
persona.
Ciao Luigi.
20
Bollettino periodico di FIDAS-MILANO Onlus
numero 36 - dicembre 2011
“UN MARE DI GOCCE” APPRODA A COLOGNO MONZESE
Micaela e Lorenzo, fratelli gemelli undicenni, di sangue
ne hanno sempre sentito parlare. Non alludo, ovviamente, a fatti di criminalità, ma al sangue donato: a
quello che è oggi uno dei più nobili atti di altruismo che
un essere umano può compiere. In famiglia e nell’ambito della prima cerchia dei parenti, di donatori di sangue, ma anche di midollo osseo, ce ne sono parecchi ed
è per loro non raro sentire di donazioni fatte o da fare. Da
un paio di anni a questa parte, specie Lorenzo, avevano
espresso il desiderio che a scuola venisse trattato l’argomento donazione di sangue. Ad Aprile nella loro scuola
viene svolta, nell’ambito del P. O. F. (Piano di offerta
formativa), la Settimana Scientifica: cinque giorni durante i quali vengono trattati argomenti di interesse generale che esulano dalle materie scolastiche, trattati da
esperti esterni alla scuola. Ed ecco l’osservazione rivoltami: “nonno, perchè non venite a scuola a parlare di
Sangue e di donazioni “. Ne accenno all’amico Giovanni
Carrera sapendo che FIDAS Milano, già dal 2002 nell’ambito del suo progetto “Un mare di gocce”, svolge
questa azione nelle scuole di Milano e Provincia. Dopo
le opportune intese con la direzione didattica dell’Istituto Comprensivo IV “Eugenio Montale”, Scuola primaria di Cologno Monzese ( MI ) il giorno 7 Aprile
scorso Giovanni Carrera, con tutte le apparecchiature per
la proiezione di un filmato, è presente per dar corso al
programma. Sono presenti una quarantina di scolari appartenenti alle quinte A, B e C, con parecchie insegnanti,
suddivisi in due turni. Viene proiettato un interessante
video commentato dal noto giornalista Bruno Pizzul di
una decina di minuti, dopo di che viene lasciato spazio
alle domande degli scolari che sono state numerose e di
un certo interesse, segno di una partecipazione certamente non superficiale. Alcune domande sono state formulate anche dalle insegnanti, alcune delle quali si
dichiarano donatrici di sangue. Micaela e Lorenzo, particolarmente interessati, si sentivano in qualche modo
protagonisti dell’iniziativa che, a mio avviso, ha avuto
un successo persino superiore alle aspettative. Come
proposto da Giovanni Carrera ed accettato dalle insegnanti i giovani partecipanti potranno realizzare dei disegni che verranno vagliati dagli esperti della FIDAS
Milano. A Giovanni Carrera il mio più sentito ringraziamento per aver aderito alla mia richiesta ed il più vivo
compiacimento per la sua competente ed appasionata
esposizione.
Lorenzo Beninati
CAMPAGNA DI RACCOLTE DI SANGUE STRAORDINARIE 2012, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO
DONAZIONI DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE CHE METTE A DISPOSIZIONE L’AUTOEMOTECA “BAOBAB”.
Le raccolte avverranno sul territorio con il seguente calendario:
6-7-8 marzo 2012
24-25 marzo 2012
12-13-14 maggio 2012
26-27 maggio 2012
25-26-27 settembre 2012
13-14 ottobre 2012
10-11-12 novembre 2012
Milano, Piazza Sant’ambrogio fronte civico n° 15
Peschiera Borromeo, Via Matteotti fronte civico n° 20
Paullo Piazza della Libertà
Rozzano
Milano, Piazza Sant’ambrogio fronte civico n° 15
Peschiera Borromeo, Via Matteotti fronte civico n° 20
Paullo Piazza della Libertà
I donatori che per loro comodità fossero interessati a donare sul BAOBAB sono pregati di contattare
le sezioni o la segreteria di Milano (0286460424 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12) nelle tre settimane
precedenti le date in calendario.
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cale parla
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Lunedì
31 Ottobre 2011
Estmilano
Novembre 2011
Nota
Peschiera
Borromeo
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La
Martedì
2 Novembre 2011
il Cittadino
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ive
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La
Martedì 1 Novembre 2011 - Affaritaliani.it
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Orario di apertura sedi FIDAS:
Milano
Via Silvio Pellico 6 – 20121 Milano – Tel: 0286460424, Fax: 0280298505
[email protected]
Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:00
Paullo
Via Mazzini 19 – 20067 Paullo – Tel e fax: 0290633022
[email protected]
Orari di apertura: mercoledì dalle 17:00 alle 19:00; domenica dalle 10:00 alle 12:00
Peschiera Borromeo
Piazza Paolo VI 4 – 20068 Peschiera Borromeo – Tel e fax: 0255301799
[email protected]
Orari di apertura: mercoledì dalle 10:30 alle 12:00; domenica dalle 10:00 alle 12:00
Rozzano
Via Dei Garofani 21 – 20089 Rozzano – Tel e fax: 0257504582
[email protected]
Potete contattare l’associazione scrivendo un messaggio mail all’indirizzo [email protected]
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N° 36