RACCONTI RACCONTI DI DI VIAGGIO VIAGGIO| |Sudan East Africa S udan Reef, quasi una prima … se si pensa che l’ultimo viaggio effettuato risale a circa 5 anni fa ! In questo frangente molti gruppi in viaggio nel deserto sudanese hanno optato per 2/3 giorni al Mar Rosso, come mi raccontava Lorenzo, lo Skipper della nave Don Questo. Prima della settimana di crociera, il piano voli ci ha permesso di conoscere la capitale Khartoum e di passare un giorno sulla costa in Port Sudan compresa la visita alle rovine dell’antica cittadina portuale di Suakin, 60 km sul litorale sud. La crociera sulla barca Don Questo segue i ritmi delle immersioni dei subacquei a bordo, con minimo 3 immersioni al giorno, a volte anche 4 con l’immersione in notturna delle 19.00 circa. Il tutto dipende dal programma che lo skipper Lorenzo fa di volta in volta in base al vento e le condizioni del mare e le scelte del reef dove immergersi. Quindi la colazione, il pranzo e la cena a bordo dipendono dagli orari delle immersioni dei sub. Mentre loro esplorano i fondali del Mar Rosso, gli snorkelers nuotano in superficie nei pressi delle pareti più o meno verticali dei reef, soggetti al lieve moto ondoso di superficie, a volte con visibilità in acqua ridotta sui sottostanti fondali che si trovano dai 15 ai 50 metri di profondità, sia per la presenza di molto plancton sia per le nuvole nel cielo che riducono la luminosità e trasparenza! Ciò nonostante, la vita subacquea sui reef è estremamente rigogliosa, pesci di tutte le dimensioni e colori, tartarughe marine, delfini, murene, squali grigi e pinna bianca, … Non si nuota mai con sotto la barriera corallina, ma sempre in acque profonde, al fianco della scogliera. La muta completa, con tanto di cappuccio, ti mantiene caldo e permette un ottimo galleggiamento, ma è necessario che gli snorkelers siano buoni nuotatori. Il periodo migliore per le crociere sul Mar Rosso sudanese è da marzo a giugno, acque calme, ottima trasparenza dell’acqua, temperatura alta dell’acqua, di contro fuori le temperature sono pazzesche, impossibile stare al sole! Comunque ad inizio Gennaio abbiamo avuto tempo buono, non è mai piovuto, spesso cielo coperto al mattino ma poi durante il giorno sole, temperatura dell’acqua di 26°, tanto vento (una costante del viaggio), a volte fastidioso uscendo dall’acqua e a bordo dello zodiac, così come i sub chiamano i gommoni! Durante la settimana di crociera non si scende mai a terra, ma si naviga sempre, a volte accompagnati da un leggero moto ondoso, che nonostante la stazza della Don Questo, si sentiva a bordo; la sera si ancora in lagune, oppure protetti dai reef, ma comunque durante la notte ci si sveglia per i movimenti della nave o per i rumori delle onde! Alcuni compagni di viaggio invece, coccolati dal movimento della nave, hanno dormito benissimo, come non mai! Solo una volta si scende per la visita del bellissimo faro, per 30-40 minuti, la vista dall’alto del faro sul reef è fantastica! Ogni immersione/uscita per snorkeling inizia con un briefing seguito dalla vestizione, poi ci si posiziona sui gommoni caricati sulla comoda pedana mobile, che scende in mare e poi si naviga per avvicinarsi al reef. Sulla Don Questo oltre a noi 6 di AnM (Alberto, Michela, Patrizia, Sara, Tommaso ed io) c’erano 4 esperti sub italiani, due belgi, un tedesco, un americano, oltre l’esperto Maurizio (Istruttore che lavora con la Don Questo da più di 7 anni) e lo skipper Lorenzo (nonché “La vecchia Sig.ra Don Questo”: emozioni di un SUDAN REEF Testo e foto di Luigi Mauro Martire Avventure nel Masked mondo 2 | 2014 - 93 butterflyfish (Angarosh) chef di bordo, ha qualche migliaio di immersioni al suo attivo) che dirige la crew fatta di 6 sudanesi molto professionali e gentili. Molti degli ospiti della nave sono habitué, per questo Lorenzo ha modificato il previsto itinerario classico detto Central Cruise e ci siamo spinti fino ai reef più a nord, distanti circa 80 miglia da Port Sudan. Durante la crociera ci si immerge per vedere il relitto della nave Umbria, il laboratorio sottomarino di Jacques Cousteau, un altro relitto nei pressi del Blue Reef, e tante tante scogliere coralline! Abbiamo incontrato una sola volta una barchetta con tre pescatori sudanesi a bordo, … per il resto delfini, tartarughe, mante. Impossibile non apprezzare i servizi a bordo della Don Questo, … tutti i compagni di viaggio si sono rilassati, rinunciando spesso anche allo snorkeling, preferendo la lettura di un buon libro sotto il sole! Niente di meglio, pensando alle basse temperature che abbiamo lasciato in Italia! Il gruppo si ritrova nell’aeroporto del Cairo, dove chiacchieriamo in attesa del volo dell’Egypt Air che ci porterà a Khartoum per le 3.10 a.m.! Viaggiamo con un gruppo Nubia Berenice di AnM, con questo usciamo dal piccolo aeroporto di Khartoum alle 4 del mattino ed incontriamo gli agenti di Mr. Tarig, nostro corrispondente in Sudan. Abbiamo un minibus in pessime condizioni, sedili con tessuto stracciato, un buco sul pavimento, ma riusciamo a raggiungere l’hotel in cui anche l’altro gruppo soggiorna. Stanze semplici, c’è aria condizionata ed un ventilatore, hotel in perfetto stile AnM! Cerchiamo di recuperare qualche ora di sonno, prima della colazione basica. Incontro il corrispondente, pago i servizi prenotati e via per le strade della capitale sudanese. In 15’ raggiungiamo l’interessante Sudan National Museum dove facciamo i primi incontri con i giovani sudanesi in gita scolastica. Visitiamo la “Khalifa house”, un tempo casa del Khalifa Abdulahi Ben Mohammed Toarshain, il successore del Mahadi, costruita nel 1887-88. Di fronte la casa c’è la tomba del Khalifa, purtroppo chiusa. Fa molto caldo in città ed i sudanesi cercano in continuo l’ombra dove riposarsi. Passiamo sul ponte di cemento sul Nilo Bianco, costruito dai cinesi e viaggiando in minibus notiamo che la città è polverosa, sporca e piena di plastica trasportata dal vento. E’ ora di pranzo e cerchiamo il grande souk, in Omdurman, quartiere a nord ovest di Khartoum, in un bailamme di traffico e di auto in doppia/terza fila. Peccato che l’autista del nostro minibus ci invita a non fare fotografie, ed in effetti i sudanesi non amano essere fotografati! Approfittiamo per una pausa all’ombra nei pressi di un ristoro ed assaggiamo pane caldo e pezzetti di capretto alla brace, quasi tutto ossicini! Meglio non guardare come lavano i piatti … Vittime del lungo viaggio in aereo, scegliamo di riposare in hotel prima della buona cena al ristorante turco Top Kapi. Scopriamo che i sudanesi cenano abbastanza sul tardi e siamo i primi clienti del ristorante. 01 Dopo una notte di riposo, riprendiamo il city tour con la visita della Grande Moschea di Khartoum. Bigeye (Sanganeb Plateau) 94 - trevally Avventure nelSouth mondo 2 | 2014 Peccato che ci vietano l’ingresso in maniera piuttosto brusca, dicono che ci vogliono i permessi e che comunque le donne non possono entrare. Meglio non insistere, facciamo qualche foto da lontano e visitiamo i vicini negozi di oro, argento e pietre preziose. Chiediamo all’autista di portarci al mercato dei cammelli, che secondo la guida è nella parte ovest di Omdurman. L’autista non è mai stato al mercato ed inizia una piccola avventura, scortati anche da una macchina della polizia. Il mercato si trova in località Al Muele, abbastanza fuori città, … ma l’avventura ci è servita per scoprire come si sviluppa la città fuori dal centro, in pratica nel nulla, nella sabbia, poche case, deserto, rifiuti in fiamme qua e la. Il mercato si svolge il sabato e la domenica, due giorni in cui i nomadi di tutte le zone limitrofe Khartoum si incontrano per vendere e/o comprare mucche, capre, cammelli. Torniamo in città soddisfatti della gita e di fronte il moderno hotel Chorintia ci fermiamo sulla sponda del Nilo Bianco per uno spuntino a base di pesce fritto, falafel e bevande fresche, non mancano ovviamente thè e caffè sudanese! Riprendiamo il tour ed entriamo nel Grand Holidays Villa in stile coloniale inglese. Dobbiamo essere in aeroporto 2 h prima del volo TARCO Airways delle 7 p.m. per Port Sudan quindi rientriamo in hotel per prendere i nostri bagagli. In 15’ siamo in aeroporto, check in chiuso, aspettiamo nella sala riservata ai viewers delle partenze internazionali, non ci sono negozi, solo un piccolo ristoro. Superati i controlli bagagli siamo al check in. Ci danno le carte d’imbarco con i posti assegnati, una volta a bordo scopriamo che è un volo free seat. Ci vogliono 20’ per raggiungere Port Sudan dall’aeroporto ed accompagnati dal simpatico Mortadhà raggiungiamo il comodo hotel prenotato da Lorenzo. Dopo una ricca colazione a buffet, partiamo per la visita delle rovine di Suakin che raggiungiamo in circa 1h di viaggio nel deserto, 60 km in direzione sud lungo la costa; purtroppo la città, antica area portuale, è stata abbandonata, soppiantata dallo sviluppo della più moderna città di Port Sudan, e oggi rimangono solo le rovine, montagne di pietre che non rendono l’idea di come era anticamente l’isolotto di Suakin. Per fortuna ci fanno vedere delle fotografie di come era un tempo! Stanno costruendo di fronte al mare ed in mezzo alle rovine uno spazio per turisti e recuperando con fondi UNESCO due piccole moschee. Facciamo due passi tra le barche dei pescatori e poi raggiungiamo un piazzale dove sono parcheggiati molti taxi in attesa dei clienti che sbarcano da li a poco. L’idea era di bere un thè, ma l’atmosfera non è poi così accomodante, il tempo di fare delle foto, usare bagni pubblici,…. e riprendiamo la strada per la città. Prima di salire a bordo della Don Questo facciamo due passi per i negozietti di Port Sudan. In 5’ siamo al porto e ci imbarchiamo aspettando altri clienti in arrivo dall’aeroporto provenienti da Dubai. Ci sistemiamo a bordo e facciamo le prime conoscenze con lo staff. Non appena al completo, iniziamo la crociera e raggiungiamo Wingate Reef dove passiamo la prima notte, nei pressi del relitto RACCONTI DI VIAGGIO | Sudan della nave Umbria. Ottima prima cena a bordo in compagnia delle luci sulla vicina costa. Sveglia alle 7.00, piccola colazione in bar, briefing per la prima immersione dei sub al Reef Wingate. Alle 8.30 partono i gommoni e dopo l’immersione verso le 10.00 la prima colazione all’aperto, mentre la Don Questo si rimette in moto in direzione sud, navigando lungo una barriera fino a prende il mare aperto e si punta verso nord. La ricca colazione a bordo è a base di pancake caldi, burro, marmellate, pane caldo, olive, pomodori, pezzi di formaggi, omelette (con pomodori, formaggio, cipolla), da richiedere al cuoco sudanese istruito magistralmente da Lorenzo, miele, a volte anche wurstel alla piastra. Le bevande calde sono disponibili 24 h su 24 all’angolo bar. Le bottigliette d’acqua sono disponibili nel frigo vicino la cabina di pilotaggio. Ci sono le onde, la nave balla un po’,…ma tutti al sole per la prima tintarella. Sosta al relitto della nave Umbria vista anche dagli snorkelers. Di nuovo in moto per raggiungere il faro, nuova immersione e snorkeling al Reef Sanganeb South. Per pranzo abbiamo riso giallo, insalata mista, patate e carne macinata, pane caldo, cocomero a dadi. Chi non è mai stato al faro, scende e lo raggiunge coi gommoni. Giusto il tempo per godere della bella vista dalla cima del faro sul sottostante reef ed in 45 minuti siamo al Reef Sanganeb North. I sub si immergono di nuovo. Alla sera la crew prepara la tavola per il cenone di Capodanno! Alle 20.45 suona la campana per la cena: insalata di pollo, bresaola e paté di tonno, formaggio, tacchino e olive, pane caldo, cernia in crosta di pane, zucchine con pomodoro, un dolce con pan di spagna, crema pasticcera e gocce di cioccolata fondente, macedonia di frutta. Ottima e come se non bastasse, Lorenzo ci offre una bottiglia di vino e ci intrattiene con i suoi discorsi sugli squali martello, sulle imprese di Jacques Cousteau ed il suo laboratorio sottomarino, sulle miscele di gas che si usano nelle bombole per le immersioni. Poi la serata prosegue con un po’ di musica ma i sub sono stanchi e alle 11 p.m. festeggiamo il Capodanno di Dubai (un’ora avanti) e siamo già nelle cuccette, non prima però di aver sparato, come da tradizione, i fuochi di artificio dal ponte della nave. Di buon mattino, l’anno nuovo inizia con una prima immersione per i sub al Reef Sanganeb North, seguita poi dalla colazione. Bella giornata di sole ma sempre ventilata. Altra immersione al Reef Sha’ ab Rumi south, seguita dal pranzo. Altro briefing per la terza immersione della giornata al laboratorio sottomarino di Jacques Cousteau. I sub e gli snorkeler tornano soddisfatti per aver nuotato in compagnia di un branco di delfini. Prima immersione con le bombole per Michela e Tommaso, con brevetto PADI. Alle 7 p.m. gli appassionati sub decidono di uscire una 4 volta per la immersione notturna! Cena a base di insalata di gamberi, zuppa di spinaci e patate, pesce fritto, melanzane e pomodori, budino con caramello: insomma, come menù non ci hanno fatto mancare nulla. Lorenzo festeggia con noi i primi 50 anni della sua “vecchia Signora”, così come chiama la Don Questo, costruita nel 1964 e per l’occasione ci offre di nuovo una bottiglia di vino! Prima immersione mattutina con avvistamento di squali e tartarughe, seguita dalla colazione e si riparte con mare un po’ mosso. All’orizzonte grossi nuvoloni minacciosi di pioggia, ma su di noi sole. Prossima uscita in mare in località Sha’ab Suadi North nei pressi del relitto Blue Belt (anche chiamato “Toyota” perché la nave trasportava queste auto). I sub partono subito per il reef, seguiti poi dagli snorkelers. Incontriamo una barca con tre pescatori sudanesi, l’unica di tutto il viaggio. C’è sole e sempre vento. Si riparte mentre si pranza. Finito il pranzo Lorenzo acquista velocità e si balla un po’! La barca naviga in compagnia di un branco di giovani delfini. In primo pomeriggio suona la campana che annuncia il briefing pre immersione in una laguna nei pressi del Reef Qita El Banna, dove invece ci si immergerà domani. Verso le 6 p.m. inizia un bellissimo tramonto rosso dietro le montagne che si stagliano sulla costa sudanese. Shopping time per l’acquisto dei gadget a bordo (magliette, cappellini, bandane, felpe, accappatoi, asciugamani). Suona la campana per la cena: spaghetti con acciughe, cernia al forno con pomodori, capperi e acciughe, fagiolini, mousse di cioccolato e scaglie di cocco. Il cielo sopra la Don Questo è particolarmente nero e pieno di stelle e Michela ce lo illustra in dettaglio. Di buon mattino siamo al Reef Qita El Banna accompagnati da una bellissima alba. Il reef è una montagna di 400 metri di profondità, con il tetto piatto quasi in superficie e qualche roccia affiorante con gabbiani in riposo. I sub si immergono e nuotano con le tartarughe, meduse, rancidi giganti, tantissimi pesci di tutte le dimensioni; intanto gli snorkelers si svegliano con calma. Mentre facciamo colazione, la barca si sposta in direzione del Reef Merlo North oggetto della seconda uscita di oggi. C’è sempre vento e sole caldo. Questa volta i sub tornano a bordo emozionati per aver nuotato con gli squali grigi. Meritato pranzo, mentre la Don Questo si sposta lentamente e raggiunge il Reef Angarosh, con in cima un isolotto di bianchi coralli. Nuova immersione e nuotata per raggiungere l’isolotto, intanto intorno alla nostra barca fanno capolino 5 delfini. Per la notte Lorenzo decide di ancorare in una laguna poco distante. Bellissimo tramonto, con il sole calante dietro le montagne sulla costa. Tre sub (tra gli stranieri, patiti per le immersioni) non rinunciano alla immersione notturna. Fotografiamo la luna, grande ed illuminata dal basso! La campana suona per la cena: focaccia con rosmarino, pane caldo, zuppa di vegetali, purè, stinco di mucca, polpette di fave, macedonia. Notte tranquillissima nella laguna con acque calme! Questa volta la sveglia non ce la dà Maurizio con il suo “Buongiornooo”, bensì il rumore della grossa catena dell’ancora della Don Questo arrotolata pesantemente dal verricello di bordo. Dobbiamo raggiungere il Reef Angarosh dove i sub fanno due immersioni, prima e dopo colazione, prima di riprendere il viaggio verso sud e Port Sudan. Qui infatti i sub hanno visto tantissimi pesci, tanti squali e l’entusiasmo è alle stelle tanto che alle 8.00 sono già tutti in acqua, tranne gli snorkelers che optano per temperature più miti e per la seconda uscita in acqua. Il cielo è abbastanza coperto ed il vento fresco la fa da padrone. Il tempo di fare colazione e vediamo poco distante la nostra barca un delfino adulto saltare fuori dal mare! A metà mattinata la seconda immersione/ nuotata anche se il cielo è ancora coperto. Sara fa la sua prima immersione, il così detto “battesimo” raggiungendo con le bombole la profondità di 8 metri. Seguo il suo battesimo, e vediamo una squalo grigio, una razza poggiata sul fondale. Bel gioco nuotare e cercare di rompere le bolle che salgono dagli aeratori dei sottostanti sub. Ogni tanto un raggio di sole illumina la scogliera ed esplodono i colori del reef ! Qui la parete è quasi verticale e scende fino a 28 metri, poi un plateau e di nuovo un fondale a 40 metri. E’ qui che si possono vedere gli squali, in cerca di temperature dell’acqua più basse. Un partecipante snorkeler ha avuto un incontro ravvicinatissimo con un grande esemplare di squalo pinna bianca. Sani e salvi, ci aspetta a bordo il pranzo. Intanto la barca riprende il moto verso sud ed esce un sole e cielo limpido che invita tutti a sdraiarsi sul ponte per un’ultima tintarella. Il mare è calmo e siamo tutti pronti per una nuova immersione al Reef Sha’ ab Hangeega. Emozionante incontro con una grossa murena marrone, che dal fondale si è messa in moto nuotando lungo la scogliera fino a rintanarsi nella sua tana. Sembra un evento raro assistere alla murena che nuota libera, in genere resta chiusa nella tana per uscire solo di notte! Non è mancato vedere uno squalo, i pesci napoleone. La Don Questo riparte verso sud, c’è ancora sole, mare calmo, l’ideale per un riposino o lettura sul ponte della nave. Sosta al Reef Gurna, dove i sub si immergono, gli snorkelers invece si godono sul ponte della nave uno splendido tramonto e l’odore di pizza che il cuoco sta preparando per la cena: pizza margherita, pizza con acciughe, melanzane alla brace, pane caldo, crema di sesamo, finger fish con patate arrosto, rotolo di crepe con nutella. Bella luna illuminata dal basso! Anche stamane la Don Questo ci sveglia presto, sono le 6.20 quando si iniziano a sentire i rumori per la preparazione alla partenza, la grossa catena che si riavvolge a bordo. Cielo coperto, è presto per l’alba. Abbiamo 3 h di navigazione fino alla prima sosta per l’immersione al reef. Poi altra navigazione fino ad ancorare a poche miglia da Port Sudan. Le nuvole restano compatte all’orizzonte e coprono il sole timido della mattina, il mare è abbastanza mosso e la nave ci fa ballare un po’. Sono le 10 a.m. quando suona la campana, ci siamo quasi, siamo vicini al Reef Sha’ ab Rumi South. Colazione dopo la prima immersione. Solo alle 13.50 il sole riscalda l’aria ed i sub escono coi due gommoni. Durante l’immersione, Lorenzo porta giù dei Avventure nel mondo 2 | 2014 - 95 RACCONTI DI VIAGGIO | Sudan pezzi di cernia da dare agli squali grigi a 20 m di profondità: è emozionante stare con 6 squali che ti girano intorno con l’aria apparentemente tranquilla, anche se rubando il pesce di bocca al pesce napoleone. Noi snorkelers rinunciamo al nostro ultimo bagno, troppo vento e preferiamo un riposino dopo pranzo. Vedo una piccola tartaruga nuotare in superficie lungo il reef e mi decido a buttarmi all’inseguimento, coinvolgendo anche gli altri compagni di viaggio. Aspettiamo il rientro di un primo gommone e ci facciamo accompagnare al reef per l’ultima nuotata. Niente tartaruga, acqua poco trasparente nonostante il sole, molto plancton, molta sospensione dovuta alle onde che attraversano il reef e portano con loro sedimenti e residui del reef. Visti due pesciolini pagliaccio meglio noti come “Nemo” giocare nella famosa spugna. Anche il pranzo slitta di qualche ora: riso in bianco con soffritto di cipolla, insalata mista, pollo, zuppa di ceci, pane caldo, melone bianco e cocomero a dadi. In primo pomeriggio siamo di nuovo in movimento verso sud e ci fermiamo alle 5.30 p.m. al Reef Tallaimira, nei pressi del relitto della nave Umbria, a circa 16 miglia da Port Sudan. Iniziamo la serata con un aperitivo: formaggi e salame, pane caldo, parmigiano a scaglie con aceto balsamico, bresaola, cracker. Poco dopo la cena è servita: insalata di pomodori e polipo, gamberi fritti in pastella e patate, zuppa di vegetali e crostini, torta di nutella. Insomma, sembra una crociera gastronomica organizzata dallo Slow Food. Notte un po’ infastidita dalle onde. Ci sveglia una bella alba, tanto vento che ha spazzato via le nuvole e mare abbastanza mosso. Lorenzo inizia le manovre per lasciare il reef e raggiungere il porticciolo di Port Sudan, mentre Ospiti Don Questo 96 - della Avventure nel mondo 2 | 2014 facciamo colazione. Purtroppo la crociera è giunta al termine, alle 10 a.m. circa siamo in porto. Scopriamo che il nostro volo per Khartoum è stato cancellato (in realtà, poi capiamo che Nova Air aveva fatto overbooking, e ci ha “espulso”). Per fortuna Lorenzo attiva subito la sua agenzia di riferimento e ci forniscono i biglietti per un nuovo volo con la BDR Airways, volo n. 321 delle 17.30. Perfetto, abbiamo tempo per rimanere sul ponte della nave e godere ancora un po’ del caldo sole sudanese. Fotografiamo i giovani sudanesi che vivono il fronte mare, bevendo thè seduti su sedie di plastica e con i piedi in acqua. Facciamo anche il pranzo a bordo: riso con carote, pane caldo, insalata mista, carne con sugo vegetale. Dopo poco salutiamo i nostri compagni di viaggio che hanno un volo diretto su Dubai. Alle 3 p.m. è il nostro turno, salutiamo la crew e ci dirigiamo in pulmino verso l’aeroporto, che dista 20 minuti dalla città. Con l’aiuto di Lorenzo prenotiamo due stanze a Khartoum per riposarci prima del successivo volo notturno per il Cairo. In aeroporto a Port Sudan non c’è nulla, check-in caotico. I sudanesi, soprattutto le donne, non rispettano le file, spingono, pressano con prepotenza! Volo in ritardo. Poi una volta a bordo il comandante chiede ai passeggeri di scendere dall’aereo per dei controlli di security. Sembra che a bordo ci sia il Governatore della città di Port Sudan, e che qualcuno sia entrato per poi uscire dall’aereo e questo ha destato sospetti. Lorenzo invece mi scrive poi che un Generale dell’aeronautica senza biglietto pretendeva comunque di prendere il volo. Dopo un po’ di agitazione e nervosismo di tutti, siamo a bordo, free seat, e si vola regolare. Per accontentare i passeggeri, le hostess estraggono a sorte un nome di un passeggero che vince un cellulare I-phone. Servono un panino con un’insalata e dolcetto, una bibita in latta ed una bottiglietta di acqua, thè e caffè. Dimentichiamo l’accaduto a terra. Arriviamo in aeroporto in Khartoum e andiamo subito in hotel. Qualcuno mangia all’annesso ristorante libanese, altri optano subito per il letto, visto che il prossimo volo è alle 4.10 a.m. Poche ore di sonno, alle 2.00 siamo pronti per andare in aeroporto che raggiungiamo in 5’, nonostante un posto di blocco della polizia; ci chiedono di aprire i bagagli,…. non capiamo il senso di quel controllo, avevamo passaporti e biglietti aerei in mano! Comunque ci lasciano andare dopo pochi minuti. In aeroporto c’è un piccolo negozio di souvenir, un angolo di ristoro. Volo regolare. Al Cairo salutiamo Sara che viaggia da sola su Milano Malpensa. Cerco di anticipare il volo del primo pomeriggio per Roma, troppe ore di attesa in aeroporto. Visto che non è possibile, chiedo di poter sostare presso la lounge per godere di maggiore comodità! La Egypt Air mi offre invece il soggiorno per il mio gruppo presso l’Hotel Le Passage, due stanze doppie ed una singola per me, con prima colazione a buffet e transfer da/per aeroporto. Ottima soluzione anche se ci impiegano più di 1h per organizzare la nostra uscita dall’aeroporto senza visto per l’Egitto. Ci riposiamo per qualche ora dopo una bella ricca colazione. Rientrati in aeroporto incontriamo altri gruppi di AnM provenienti dall’Africa e dall’Asia. Il tempo di raccontare velocemente le nostre esperienze di viaggio e siamo in aereo. Anche questo viaggio è giunto al termine! Un saluto alla “vecchia Signora Don Questo” ed un arrivederci al Sudan!