Progetto cooperative-blog
Come mettersi in proprio e diventare editori
Il grande libro della PACE
Ins. Maria Giuseppina Catalini – Circolo Didattico Monte Urano
Le classi
Due classi quinte della Scuola Elementare “G.Rodari di Rapagnano”
Sono formate da 14 alunni per ciascuna classe.
In una sezione sono presenti un alunno diversamente abile, uno con consistenti
Difficoltà a livello cognitivo, con particolare riferimento all’area cognitiva e due
extracomunitarie di recente inserimento.
Nell’altra sezione un elemento di particolare problematicità è costituito dalla presenza di
un alunno iperattivo che, oltre a difficoltà a livello cognitivo, mostra tempi di attenzione
ridotti e difficoltà di concentrazione.
In entrambe le sezioni si registrano in alcuni elementi, comportamenti che denotano un
difficile controllo dell’emotività ed una scarsa interiorizzazione delle regole di
comportamento.
In generale le due classi mostrano motivazione intrinseca ed interesse nei confronti
dell’attività didattica ed un buon clima relazionale.
Prerequisiti

Utilizzo del blog, prima come diario di bordo della classe, poi come
strumento per condividere un progetto collaborativo con altre scuole:
due classi quinte di Castiglione delle Stiviere e una classe quarta di
Torino.

La sperimentazione del progetto “Vivere insieme”, all’interno della rete
Lisalab nello scorso anno, con l’elaborazione della carta T per le
competenze sociali:
- saper ascoltare
- Incoraggiare
- Intervenire
- Concentrarsi
- Collaborare
Scuole/Classi coinvolte
 Scuola Elementare “Casalegno” di Torino
classe quarta
sez.D
 Scuola Elementare “G.Rodari” di Rapagnano classi quinte
sez. A e B
 Scuola Elementare “D.Alighieri” di Castiglione classi quinte
sez. C e D
 Scuola Media “P. Ferrari” di Pontremoli classe prima sez.B
Il tema
Il tema della pace è stato affrontato con l'intento di promuovere una
riflessione profonda sulla sovrapposizione culturale e semantica tra i termini
violenza e conflitto. Lo sforzo è stato quello di far cogliere la discontinuità
tra questi due fenomeni, per assumere la violenza come atto che nega il
conflitto e recuperare un'accezione di questo ultimo come normale momento
della vita.
Le esperienze quotidiane di scontri e di litigi hanno costituito, per i ragazzi, il
riferimento per riconoscere nella gestione dei conflitti un'alternativa praticabile
per evitare la violenza ed un'occasione per imparare l'arte della convivenza.
Gli obiettivi sociali
Obiettivi Sociali
 Ascoltare
 Prendere il turno di parola
 Esporre le proprie idee
 Dare il proprio contributo
 Condividere idee
Competenze sociali
 Interdipendenza positiva
 Responsabilità individuale e di gruppo
Obiettivi Cognitivi
Lingua Italiana




Elaborare in modo creativo testi di vario tipo
Produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui.
Riferire oralmente su un’esperienza o un’attività scolastica
Consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico
e/o a progetti di studio e di ricerca (dizionari, enciclopedie, atlanti geo-storici, testi
multimediali
Tecnologia ed Informatica



Approfondire ed estendere l’impiego della videoscrittura
Consultare opere multimediali
…………
Convivenza Civile




Interagire, utilizzando buone maniere, con persone conosciute e non, con scopi diversi,
Suddividere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune.
Identificare situazioni attuali di pace/guerra
…………………………………………………..
Il prodotto
Il grande libro della pace
Struttura del libro
 Le storie: i racconti di scontro/confronto, gestione del conflitto,
superamento del conflitto.
 Le poesie: i sogni e i desideri di pace
 Le biografie: M. Teresa di Calcutta – Gandhi – M.L.King -
Mandela
Organizzazione
Ogni scuola, in base al principio dell’interdipendenza positiva, ha costituito
un gruppo cooperativo ed ha partecipato al progetto con la seguente
divisione di compiti:
Scrittori
Classi quinte delle Scuole Elementari “G.Rodari” di Rapagnano e
“D.Alighieri” di Castiglione dello Stiviere
Illustratori
Classe IV° della Scuola Elementare “Casalegno” di Torino
Correttori di bozze
Classe Prima Media Sez. B dell’Istituto “P. Ferrari” di Pontremoli
Tipografi
Classi quinte delle Scuole Elementari “G.Rodari” di Rapagnano
I ruoli sono stati assegnati in base al compito di apprendimento da realizzare
ed alle competenze necessarie per il suo svolgimento positivo.
Monitoraggio e valutazione
Osservazioni in itinere e al termine del progetto
Obiettivi cognitivi
Testi
Questionari
Abilità sociali
Osservazioni
Questionari
Relazioni
Osservazioni
Quantità e qualità dei commenti sul blog
La comunicazione
Quantità e qualità de commenti sul blog
Partecipazione dei genitori
Coinvolgimento nell’attività dei ragazzi
Livello di disponibilità nei confronti delle richieste della scuola
Un’attività
La produzione delle storie
Contratto formativo con gli alunni
 Esplicitazione degli obiettivi da raggiungere, i comportamenti attesi sui
quali richiamare l’attenzione durante le attività (carta T)
 Tempi a disposizione
 Istruzioni per lo svolgimento delle attività
 I ruoli
Le Parole e i gesti per imparare a ASCOLTARE
Io VEDO
1. Gli sguardi interessati verso la
persona che parla
2. la mano alzata di chi deve dire
qualcosa
3. Tutti sono composti nel banco
4. Lo sguardo rilassato della maestra
5. Cenni del capo
Io SENTO
1. silenzio
2. domande di chiarimento
3. Una sola voce che parla
Le Parole e i gesti per imparare ad INCORAGGIARE
Io VEDO
1. compagni vicini che si guardano
compagni che spiegano
2. compagni che ascoltano chi parla
tutti sono gentili
3. compagni che fanno cenni con il
capo
Io SENTO
1. Dai che ce la fai!
2. Coraggio!
3. Non ti preoccupare!
4. Riprova!
5. Bravo!
Le Parole e i gesti per imparare ad
INTERVENIRE
Io VEDO
1. Qualcuno che alza la mano e
aspetta
2. La maestra che dà la parola
3. Tutti gli altri che ascoltano
Io SENTO
1. Una voce
2. Silenzio
3. La maestra che dice “ Prego, vuoi
dire qualcosa? Puoi parlare”
Le Parole e i gesti per imparare a
CONCENTRARSI
Io VEDO
1. Espressioni del volto che pensano
2. le mani appoggiate sulla testa
3. sguardo fisso sul quaderno o sul
libro
Io SENTO
1.Silenzio
Ruoli all’interno del gruppo
 il timer, colui che regola il tempo di esecuzione dell'attività e dà il
turno di parola
 il reporter, colui che redige la scheda di sintesi e riferisce alla
classe
 l'incoraggiatore, colui che incoraggia e stimola la partecipazione di
tutti i componenti,
 l'osservatore, colui che verifica il rispetto delle carte T e richiama
al rispetto delle abilità sociali
Le Attività degli scrittori
La produzione dei racconti
1^ Fase
Dibattito sul caffè dei lettori:
2^ Fase
Ciascuna scuola, organizzata in gruppi eterogenei, ha elaborato due storie.
3^ Fase
Ciascuna scuola è stata divisa in quattro gruppi eterogenei. Ogni gruppo, ha
concorso, insieme al corrispondente gruppo remoto, alla costruzione di una storia,
con la produzione della parte assegnata.
Le storie sono state inviate ai correttori e agli illustratori man mano che venivano
concluse.
La produzione delle storie
Prima fase
Il dibattito sul caffè dei lettori
I due termini Conflitto e Violenza hanno lo stesso significato? Per
evitare la violenza occorre evitare il conflitto? Clicca sul libro della
pace e partecipa al nostro dibattito.
Le attività in presenza degli scrittori
Seconda Fase
 Ciascuna sezione è stata divisa in quattro
gruppi eterogenei
 Ogni gruppo ha concorso, insieme al
corrispondente gruppo dell’altra sezione, alla
costruzione di due storie
Le attività in presenza degli scrittori
Primo racconto
Secondo racconto
Introduzione
conflitto
Gestione del
conflitto
Conclusione
Scuola Rapagnano
Sez. A
Scuola Rapagnano
Sez. A
Scuola Rapagnano
Sez. B
Scuola Rapagnano
Sez. B
Gruppi
A-B-C-D
Gruppi
A-B-C-D
Gruppi
E-F-G-H
Gruppi
E-F-G-H
Prima coppia
Seconda coppia
Prima coppia
Seconda coppia
Scuola Rapagnano
Sez. B
Scuola Rapagnano
Sez. B
Scuola Rapagnano
Sez. A
Scuola Rapagnano
Sez. A
Gruppi
E-F-G-H
Gruppi
E-F-G-H
Gruppi
A-B-C-D
Gruppi
A-B-C-D
Prima coppia
Seconda coppia
Prima coppia
Seconda coppia
Svolgimento dell’attività
Attività di gruppo
Avviato il lavoro, il gruppo ha operato con la seguente scansione:
Il timer ha avviato l’attività con la raccolta delle idee per la produzione del racconto
I componenti del gruppo, a turno, hanno espresso le proprie idee
il gruppo è pervenuto al progetto condiviso (scaletta) attraverso la selezione e la scelta delle idee
Divisione del gruppo in coppie
Compito assegnato
Prima coppia: elaborazione dell’introduzione
( i compiti si sono inverti nel secondo racconto)
Seconda coppia: elaborazione della parte riguardante il conflitto
( i compiti si sono inverti nel secondo racconto)
Modalità di Lavoro
Lavoro individuale: elaborazione della parte assegnata,
Lavoro di coppia: confronto delle produzioni e stesura di una nuova produzione condivisa
Attività di gruppo
Ricomposizione del gruppo, lettura delle produzioni ed assemblaggio del racconto
Osservazione durante le attività
L’osservazione ha accompagnato tutte le fasi del progetto. Un Esempio
Durante un’attività:
Ascoltare
Quasi tutti gli alunni guardavano il compagno che parlava con espressione interessata
Qualcuno ha interrotto il compagno che parlava
Esporre le proprie idee
Tutti sono intervenuti in modo pertinente
Qualcuno è stato incoraggiato
Qualcuno non ha rispettato il turno di parola
Dare il proprio contributo
Tutti hanno portano a termine il lavoro individuale
Ciascuno ha interagito con il compagno
Condividere le idee
Hanno discutono abbastanza pacatamente
Sono riusciti a trovare un accordo per una produzione comune
Autovalutazione dell’alunno
L’autovalutazione dell’alunno ha seguito ogni attività. Un esempio
 Ho difficoltà a rispettare il turno di parola
 So portare a termine il mio lavoro
 Riesco a trovare un accordo nella produzione comune
 Per migliorare debbo allenarmi a parlare solo quando è il mio turno
 Lavorare in questo modo mi è piaciuto perché è più facile e
divertente
Autovalutazione del gruppo
Come ha funzionato il gruppo?

Ci siamo sentiti tutti a nostro agio.
Quale contributo ho/abbiamo dato?

Tutti abbiamo detto la nostra idea e cercato di metterle insieme per farne una che andava bene
a tutti, solo qualcuno non è stato d’accordo ed ha chiesto l’aiuto della maestra.
Quali difficoltà ho/abbiamo incontrato?

Mettere insieme le nostre idee e collaborare.
Cosa posso/possiamo fare per superare le difficoltà?

Aiutarci tra noi
Cosa debbo/dobbiamo fare per migliorare?

Impegnarci di più per rispettare le soluzioni che abbiamo pensato.
Le attività a distanza degli scrittori
Terza Fase
Ogni gruppo di ciascuna scuola ha concorso, insieme al
corrispondente gruppo remoto, alla costruzione di due storie, di
Due poesie, di una biografia dei costruttori di pace.
L’attività a distanza degli scrittori
I racconti
Introduzione
Scuola Rapagnano
Primo racconto
Secondo racconto
conflitto
Scuola Rapagnano
Gruppi
A-B-C-D-E-F-G-H
Gruppi
A-B-C-D-E-F-G-H
Prima coppia
Seconda coppia
Scuola Castiglione d.
S.
Scuola Castiglione d.
S.
Gruppi
A1-B1-C1-D1-E1-F1G1-H1
Gruppi
A1-B1-C1-D1-E1-F1G1-H1
Seconda coppia
Seconda coppia
Gestione del
conflitto
Scuola Castiglione d.
S.
Gruppi
A1-B1-C1-D1-E1-F1G1-H1
Prima coppia
Scuola Rapagnano
Conclusione
Scuola Castiglione d.S.
Gruppi
A1-B1-C1-D1-E1-F1G1-H1
Seconda coppia
Scuola Rapagnano
Gruppi
A-B-C-D-E-F-G-H
Gruppi
A-B-C-D-E-F-G-H
Prima coppia
Seconda coppia
L’attività a distanza degli scrittori
 Lo svolgimento delle attività a distanza hanno seguito le stesse
modalità di quelle in classe.
 I tempi di esecuzione: 15 giorni per l’elaborazione di una storia.
Autovalutazione dei racconti
Confronto tra le bozze originali dei racconti e quelle corrette.
Ricerca


degli errori ortografici, grammaticali, sintattiche
delle carenze descrittive.
Monitoraggio e valutazione delle competenze
comunicative
Partecipazione al dibattito e commenti ai vari post
Quantità dei messaggi
Comunicazione scarsa all’inizio del progetto, incremento durante il percorso.
Contenuto dei messaggi
Comunicazione circoscritta ai saluti all’inizio del progetto, centrata sulle tematiche
durante il percorso
Facilità di esposizione delle proprie idee, difficoltà di apporti personali agli interventi
degli altri
Correttezza dei messaggi
Particolare attenzione nella forma e nella correttezza all’inizio, a discapito della qualità
dei contenuti,
Maggiore spontaneità e ricchezza di contenuti al termine del progetto, a discapito
della forma e della correttezza ortografica, arricchita di immagini
Valutazione del progetto
Punti Forti
Per gli alunni







Aumento dell’apprendimento e della motivazione ad apprendere
Sviluppo delle abilità di lettura e scrittura
Sviluppo delle capacità collaborative
Utilizzo della tecnologia del computer e delle telecomunicazioni con finalità collaborative
Sviluppo di relazioni positive e un maggiore equilibrio psicologico
Maggiore impegno con responsabilità personale per un obiettivo comune
Ampliamento della capacità di relazione
Per gli insegnanti





Sviluppo di nuove strategie nella situazione di insegnamento/apprendimento
Autoformazione
Aumento dell’autostima
Sviluppo di relazioni professionali e personali
Sviluppo di relazioni positive e un maggiore equilibrio psicologico
Per i genitori



Maggiore coinvolgimento nei confronti della scuola e nelle attività dei ragazzi
Passaggio da una visione standardizzata della scuola ad una più attenta e consapevole ai cambiamenti
utilizzo del computer da parte di tutti i bambini ed avvicinamento di gran parte dei genitori nei confronti delle
nuove tecnologie
Valutazione del progetto
Punti deboli
 La mancanza di un comune modello e relativi strumenti tra le scuole
partecipanti per monitorare tutte le attività;
 La carenza di strumenti per monitorare tutte le attività del progetto
 Scarsa possibilità di confronto ed approfondimento in situazione da
parte del docente sperimentatore
 Difficile gestione dei tempi, all’interno di un orario rigido e parcellizzato.
Ulteriori sviluppi
Nascita di Blog cooperativi di piccoli gruppi spontanei
costituiti in base:



Interessi
Vicinanza
Simpatia
Avvio di una collaborazione autogestita dai ragazzi, con
il mio supporto tecnico
Monitoraggio delle esperienze, al fine di verificare se l’attività
avrà un seguito oppure sarà destinata a spegnersi, in
mancanza di uno stimolo dell’insegnante.
Problema aperto
Eventuale discontinuità tra la scuola
Primaria e la Scuola Secondaria di Primo grado.
Bloggando s’impara
Interventi degli alunni, elaborati a coppie, nella manifestazione
conclusiva del progetto, in occasione della presentazione del
Libro.
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