JUNCA & MOTTA
STUDIO LEGALE
AVV. PIERGIOVANNI JUNCA
Patrocinante in Cassazione
AVV. GIANLUCA MOTTA
Patrocinante in Cassazione
AVV. LUCA DE SIMONE
AVV. ANDREA BENINI
AVV. DONATELLA SALVARANI
AVV. GIOVANNA CHIAPPORI
AVV. DANIELA POGGI
AVV. ALBERTO MURATORE
AVV. VINCENZO M. GENTILE
AVV. SERGIO FARIELLO
AVV. VITTORIO P. CANEPA
DOTT. ANNA PERSICO
DOTT. DANILO CORVACCHIOLA
DOTT. SABRINA CAMPODONICO
DOTT. FRANCESCA BORZONE
DOTT. ANNA MARIA DEALEXANDRIS
DOTT. ANDREA BRUZZONE
Genova, 14 settembre 2015
Gentile Signora
Simonetta Zandiri
Via email agli indirizzi
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OF COUNSEL
AVV. MARCO ALTAMURA
AVV. CRISTINA ZUNINO
AVV. ROSARIA DE VICO
AVV. PAOLA DAMERI
AV. PAUL LE FEVRE – BARREAU DE PARIS
Oggetto: Gregorio Fogliani – Qui! Group S.p.A. / TG Maddalena - Intimazione alla rimozione
dell’articolo “QUI TICKET – il pasto che scotta (ma Fassino non lo sa)” pubblicato il
30.1.2015 da Simonetta Zandiri sul sito internet http://www.tgmaddalena.it/quiticket-il-pasto-che-scotta/
Formulo la presente in nome e per conto del Sig. Gregorio Fogliani, in proprio ed in qualità di
Presidente della Qui! Group S.p.A., che me ne ha conferito espresso incarico, per significarLe
quanto segue.
Il Sig. Gregorio Fogliani mi ha riferito che sul sito internet di cui Lei risulta essere amministratrice
corrispondente al link http://www.tgmaddalena.it/qui-ticket-il-pasto-che-scotta/ è stato da Lei
pubblicato l’articolo dal titolo “QUI TICKET – il pasto che scotta (ma Fassino non lo sa)”, il quale
riporta notizie non veritiere e lesive dei suoi diritti e di quelli della società Qui! Group S.p.A., di
cui lo stesso è Presidente.
In tale articolo viene effettuato un apodittico accostamento tra il mio Assistito ed una famiglia
tacciata di collusione con la criminalità organizzata, eseguito sulla base della sola coincidenza dei
cognomi, senza che sia stato posto in essere alcun approfondimento preliminare da parte Sua e
senza che vi siano riscontri oggettivi di sorta in merito, il quale configura senza dubbio una
condotta gravemente illecita ed offensiva.
Tali affermazioni non corrispondono al vero e, come detto, sono gravemente lesive dell’onore e
della reputazione del mio Cliente, della Sua famiglia e della società di cui è rappresentante legale.
Nella relazione della DIA citata nell’articolo da Lei pubblicato, il riferimento risulterebbe rivolto
ad una non meglio precisata “famiglia Fogliani”, che, certamente, non è la famiglia del Sig.
Gregorio Fogliani.
Invero, il Sig. Gregorio Fogliani, è persona nota e stimata sia a livello regionale, che nazionale e,
ad oggi, non risulta essere mai stato indagato in alcun procedimento penale e non ha mai
GENOVA – SAVONA – VENTIMIGLIA – TORINO – LIVORNO
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L09-14ab-Fogliani (TG Maddalena)
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riportato condanne penali, né ha carichi pendenti.
A tal proposito è d’uopo segnalare che, con sentenza n. 3750 del 4/12/2013, il Tribunale di
Genova ha definito un giudizio promosso dal Sig. Fogliani e dalla Qui! Group S.p.A. per la
rimozione di un articolo pubblicato sul sito internet della associazione Casa della Legalità e della
Cultura e da Lei anche citato come fonte, il quale faceva illazioni, sulla base della sola assonanza
dei cognomi, su un vincolo parentale tra il Sig. Fogliani e la presunta famiglia Fogliani di
Taurianova citata nella relazione elaborata dalla DIA.
In tale sentenza il Tribunale di Genova ha giudicato che il sopra citato articolo, sia per quanto
attiene ai titoli e al tenore delle espressioni usate che al suo contenuto, avesse forte “valenza
offensiva, con rilevante pregiudizio dell’immagine e della reputazione delle parti attrici e che la
valenza offensiva è tanto più grave ove si consideri che trattasi di giudizi del tutto slegati da
riscontri e riferimenti obiettivi, espressi peraltro sulle modalità di condotta di una persona
tacciata di collusioni con la “ndrangheta””.
Per l’effetto, il Tribunale ha, quindi, condannato la Casa della Legalità e della Cultura ed i
membri dell’Ufficio di Presidenza, tra cui il Presidente Christian Abbondanza, alla rimozione
dello scritto ed al pagamento in favore del Sig. Fogliani e della Qui! Group S.p.A. di Euro
20.000,00 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale, oltre interessi legali e spese di
giudizio.
In esecuzione di tale sentenza la Polizia Postale ha provveduto, poi, nel mese di settembre 2014,
alla rimozione del sopra citato articolo da tutti i link ove esso risultava pubblicato.
Alla luce di queste circostanze, ancor più infondati e pretestuosi appaiono i contenuti del pezzo
da Lei pubblicato.
Segnalo, inoltre, che non corrispondono a verità neppure le affermazioni riportate nel Suo articolo
relativamente all’aggiudicazione da parte di Qui! Group S.p.A. della gara d’appalto del marzo
2014 indetta dal Comune di Torino per la fornitura del servizio sostitutivo di mensa. Qui! Group
S.p.A. non ha neppure partecipato a tale gara.
In verità la società mia Assistita ha ottenuto l’appalto del Comune di Torino poichè quest’ultimo
ha aderito alla Convenzione Consip gestita nel lotto 1 da Qui! Group S.p.A., la quale prevede per
tutti gli esercizi convenzionati condizioni economiche di estremo favore rispetto quelle comuni
di mercato, precisamente meno della metà di quest’ultime.
L’appalto è in corso oramai da mesi, con la soddisfazione di tutti i dipendenti comunali,
dell’Amministrazione comunale e di tutti gli esercizi convenzionati, come avviene regolarmente
con gli Enti sul territorio nazionale che si rivolgono a Qui! Group S.p.A. per l’affidamento del
medesimo servizio, tra i quali, ad esempio, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e
delle Finanze, il Ministero della Giustizia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Banca
d’Italia, la Direzione Nazionale Antimafia, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e molti altri.
Tanto premesso e considerato, il Sig. Gregorio Fogliani e la Qui! Group S.p.A., per il tramite dello
scrivente, La
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a cessare ogni attività di divulgazione e diffusione, con ogni mezzo, di informazioni e notizie
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mendaci, gravemente offensive e discreditanti l’immagine del medesimo Gregorio Fogliani, della
Sua famiglia e della Qui! Group S.p.A. e, per l’effetto, a procedere alla rimozione immediata delle
informazioni offensive dei predetti soggetti dall’articolo pubblicato alla pagina internet
http://www.tgmaddalena.it/qui-ticket-il-pasto-che-scotta/, nonché ad eliminare qualsivoglia
ulteriore pubblicazione di analogo tenore e contenuto che dovesse essere presente sul sito internet
www.tgmaddalena.it.
Il tutto con espresso avvertimento che, in difetto di immediato riscontro ed adempimento entro
cinque giorni dal ricevimento della presente, si fa riserva di adire le competenti sedi giudiziarie
al fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti e patiendi in ragione dei fatti sopra esposti.
Distinti saluti.
avv. Andrea Benini
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