CORTI E CASE PADRONALI DEL COMUNE DI PORTO TOLLE EDITORE CORTI E CASE PADRONALI DEL COMUNE DI PORTO TOLLE Corte Restelli Palazzo Zulian Az.Ca’ Venier Ca’ Tiepolo Ca’ Farsetti Ca’ Dolfin Pal.Camerini Corte Fondin Ca’ Garzoni Ca’ Soranzo Ten. Giarette Pal. Avanzo Ca’ Bonelli Ten.Cassella Ten. Ivica Collana cultura e ambiente Corti e Case Padronali Corti e Case Padronali del Comune di Porto tolle a cura della sCUola Media statale “l.BrUnetti” di Porto tolle Presentazione di: Paola Broggio Introduzione di: daria Zangirolami EDITORE Hanno lavorato al progetto gli alunni della 3a B: Bellan Giorgio Bondesani Federico Canella Federica Cattin Tiffany Fecondo Matteo Guglielmi Alberto Mancini Alessio Marchesin Emanuele Nikolic Sanela Pezzolato Raffaella Pizzo Alex Pozzato Giorgio Pregnolato Andrea Saggia Veronica Tessarin Armandoluca Travaglia Giordy Vianello Alice Zerbin Andrea le alunne della 2a B (che hanno collaborato alle illustrazioni): Finotti Ilaria Mancin Monica Negri Caterina Negri Elisabetta Passarella Valentina Zanellati Vanessa le insegnanti di storia e geografia e di educazione artistica: Rosanna Chinarello Argia Moretto Referenze Fotografiche: antonio tessarin Copertina, impaginazione e coordinamento editoriale: rosanna Chinarello e argia Moretto Grafiche, Fotocomposizione e Stampa: EDITORE S.r.l. © 2002 - Copyright by Comune di Porto tolle Piazza Ciceruacchio 9, 45018 - Porto tolle (rovigo) tutti i diritti riservati PresentaZione P er un visitatore che arrivi per la prima volta sul delta del Po non è facile farsi una idea corretta sulla realtà che lo circonda poiché è resa ancor più complessa e differenziata dalle attività che l'uomo ha posto in essere per difendere il territorio dall'azione e dalla forza delle acque. Grande variabilità e connessione all'ambiente e alle sue vicende si registra, quindi, anche a livello architettonico. Case e cascinali, rustici e ville padronali costeggiano la grande quantità di canali, scoli e argini disseminati nella sterminata campagna. Si passa dai casoni di canna degli scanni sul mare, tuttora abitati periodicamente da pescatori, alle ville ed alle dimore venete e estensi. Prevale, come evidenziato nella documentazione fotografica di questo volume, l'architettura rurale, caratterizzata a sua volta da una tipologia molto diversificata in base al periodo storico, alle funzioni cui era destinata, alla classe di persone che l'abitava. Troviamo così la semplice casa rurale in muratura, per passare alle case della bonifica, tutte uguali, alla corte intesa come aggregato di edifici per uso abitativo e funzionale, di dimensioni variabili in proporzione all'estensione dei fondi. Questa ricerca evidenzia la ricchezza della presenza degli insediamenti dovuti ad alcune famiglie e dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come il delta sia per molteplici aspetti, ivi compreso quello architettonico, un eccezionale laboratorio di connessione all'ambiente. Il lavoro svolto dai nostri studenti ed insegnanti, per i particolari evidenziati e raccolti e per gli studi compiuti, confermano "il principio della specialità del delta", della sua non assimibilità ai canoni normali e tradizionali. Un grazie tutto speciale sento di dover porgere, a nome mio personale e di tutta l'Amministrazione Comunale, per l'impegno profuso e per il risultato conseguito. il sindaco Paola Broggio introdUZione L 'epoca e la società dei nostri giorni ricche di rapidi mutamenti in tutti i campi, consegnano alle Istituzioni e in particolare alla Scuola il compito di educare al "cambiamento" i giovani, nel senso di promuovere in esse le capacità di interpretare le trasformazioni e sviluppare una mentalità critica che consenta loro di orientarsi ed interagire positivamente con una realtà sempre più meno fissa. La memoria storica legata alle tradizioni popolari e culturali fortemente messa a rischio soprattutto per le nuove generazioni, per le quali risulta difficile saldare in modo armonico e consapevole la loro vita. E' perciò necessario mirare al recupero del vissuto sociale e ambientale come fondamento per una crescita sicura e democratica di futuri cittadini. E' con questo quadro di riferimento che la classe 3B della Scuola Media Statale Brunetti, guidata dalle loro brave insegnanti Rosanna Chinarello e Argia Moretto, hanno svolto nell'anno scolastico 2000/01 uno studio sul territorio del Delta del Po e in particolare sulle CASE PADRONALI che sorgono sul territorio del Comune di Porto Tolle e costruite in un periodo di tempo, dalla fine del 1600 fin ai primi anni del 1900. Sono stati i racconti di lavoratori e braccianti che hanno faticato duramente presso quelle case padronali sedi di aziende agricole, le testimonianze di proprietari e degli eredi dei proprietari di allora, foto ricercate negli archivi o presso le famiglie, ritrovate in documenti d'epoca che hanno consentito agli alunni, storici in erba, di esaminare l'architettura la storia e la vita che si svolgeva in questo territorio. Accanto alla storia accademica, quella dei manuali, è emersa la storia sociale degli abitanti, della che più appartiene alle popolazioni. E' stata un'importante occasione che ha consentito ai giovani studenti di conoscere la realtà dell'ambiente in cui vivono, di interpretare le interazioni di fatti e fenomeni e di conoscere e capire se stessi in rapporto agli altri e alla storia della loro terra. Ora il brillante risultato del loro lavoro, attraverso questa pubblicazione, viene divulgato e ciò grazie ad un'intelligente sinergia tra Istituzioni, la Scuola e l'Amministrazione Comunale, che collaborano a formare le coscienze dei giovani. la Preside Daria Zangirolami ConosCere il territorio Per imParare ad aPPreZZarlo e tutelarlo anche quest’anno noi ragazzi della 3^ B, tempo prolungato, d’accordo con le nostre insegnanti di storia e storia dell’arte, abbiamo deciso che è importante conoscere bene il nostro territorio: la sua formazione, gli insediamenti, la lingua, le tradizioni, per imparare ad apprezzarlo e tutelarlo ed abbiamo coinvolto nella nostra attività anche alcune compagne della 2^B. lo scorso anno abbiamo effettuato un percorso culturale–culinario svolgendo una ricerca sul come e perchè si mangiava in un certo modo nel nostro paese fino all’immediato dopoguerra. il risultato della nostra indagine è stato un opuscolo sulle ricette tipiche bassopolesane presentate sia in lingua italiana che nel dialetto locale, con relative illustrazioni. Quest’anno abbiamo deciso di continuare il nostro progetto individuando come obiettivo della nostra ricerca “le case padronali locali” per conoscere: come e quando sono state costruite, da chi, con quali funzioni, con quali caratteristiche architettoniche, perché sono stati utilizzati certi materiali e l’attuale uso delle stesse. il nostro lavoro è risultato difficoltoso poiché abbiamo trovato poco materiale riguardante gli edifici ed inoltre la vasta estensione del nostro territorio, distribuita lungo la riva destra e sinistra del Po, non ci ha sempre consentito di poter mettere a confronto i dati ricavati dai documenti con le attuali caratteristiche architettoniche delle costruzioni studiate. la ricerca quindi si è rivelata più complessa del previsto, però questo tipo di lavoro ci ha ancora una volta messi a contatto con la nostra gente, che ha saputo e voluto mantenere la memoria della nostra cultura e della nostra storia. Queste persone ci hanno dato informazioni e ci hanno raccontato aneddoti ed usanze che sappiamo resteranno nella nostra memoria e speriamo possano diventare l’obiettivo di una nuova ricerca e di un nuovo opuscolo che, unito al nostro, possa contribuire a far meglio conoscere ed apprezzare Porto tolle. Concludiamo questa nostra presentazione ringraziando tutti quelli che hanno collaborato per aiutarci a realizzare e presentare il nostro lavoro. un motivo in Più Per……. in questi ultimi tempi fortunatamente si può parlare di Porto tolle non solo per le alluvioni, calamità naturali che periodicamente hanno colpito e minacciano -8- ancora di colpire il nostro paese, ma anche per altre ricchezze ambientali che meritano senz’altro di essere ammirate. ricordiamo tra queste il famoso delta del fiume Po, con le sue golene, gli isolotti, i paradei, le barene e gli scanni, meta di molti visitatori che possono immergersi in un paesaggio che, grazie all’amore ed al grande rispetto della sua gente, ha mantenuto le caratteristiche originali. anche la sacca degli scardovari, grande lago salato con le caratteristiche “piociare” (gli allevamenti di cozze) e le pittoresche imbarcazioni dei pescatori, propone un paesaggio di insolita bellezza. altro valido motivo per visitare il nostro paese è rappresentato dalle spiagge, ancora allo stato naturale, come ad esempio Barricata e Boccasette, frequentate da turisti locali e non, o come scano Boa, scano del Gallo, Bastimento e Canarin raggiungibili con imbarcazioni. nel territorio meritano di essere visitate inoltre le numerose valli da pesca: Pila, Ca’Zuliani, Boccasette, dove si svolgono attività di itticoltura e le lagune interne dove viene esercitata la pesca della vongola verace con metodi ancora tradizionali. ricordiamo inoltre i caratteristici porticcioli dei pescatori di scardovari e Pila e la darsena di porto Barricata che ospita vari tipi di natanti. anche la tanto discussa centrale termoelettrica di Polesine Camerini richiama un buon numero di turisti, soprattutto tecnici, esperti del settore e scolaresche. Consigliamo inoltre, a chi si appresta a visitare il nostro paese: i ristoranti, gli agriturismo, l’ostello, il campeggio che, oltre ad una cordiale ospitalità, propongono i piatti tipici della cucina locale. a questo punto pensiamo sia ora di presentare il motivo in più per cui vale la pena di visitare Porto tolle: “le case padronali” importante patrimonio storico artistico , valida testimonianza del nostro recente passato. ricordiamo che le case padronali del comune di Porto tolle hanno subito nel corso dei tempi vari cambi di proprietà e frequenti restauri, questi ultimi si sono resi necessari sia per le esigenze dei nuovi acquirenti, sia per i danni provocati dalle alluvioni, ma non sempre gli interventi sono stati effettuati rispettando l’architettura originale degli edifici. Cenni storici le case padronali o ville, come alcuni le definiscono, sono state costruite in tempi abbastanza recenti, dalla fine del 1600 alla prima metà del 1900, perché il nostro territorio si è formato in seguito al taglio di Porto Viro, effettuato nel 1604 ad opera della serenissima di Venezia, per deviare il corso del fiume Po, che avrebbe altrimenti rischiato di insabbiare la città di Venezia. -9- il taglio di Porto Viro ha fatto emergere delle terre che la repubblica di Venezia ha assegnato, verso la fine del 1600, ad alcuni nobili veneziani i quali, entrati in possesso dei nuovi territori, li denominarono spesso con i loro nomi: Papadopoli, Venier, Farsetti, dolfin, Camerini,tiepolo. Questi nuovi proprietari intervennero sull’ambiente, allora prevalentemente vallivo e paludoso, con opere di bonifica e con la costruzione di abitazioni destinate ad ospitarli sia nei periodi di caccia e pesca che in quelli di controllo delle attività agricole. Grazie a questi interventi a Porto tolle, che allora si chiamava san nicolò d’ariano, in onore del santo protettore dei naviganti, aumentarono gli insediamenti ed i nuovi abitanti si dedicarono principalmente all’agricoltura ed alla pesca. i braccianti agricoli,che lavoravano per l’appunto nelle grandi tenute padronali, alloggiavano nelle tipiche case contadine, costruzioni ad un solo piano, con stanze affiancate le une alle altre e con camino sporgente in pietra, che venivano edificate prevalentemente a ridosso degli argini. Caratteristiche architettoniche delle case padronali la maggior parte delle case padronali del territorio basso polesano presentano caratteri di matrice veneta ed assumono parametri diversi a seconda che si tratti di edifici più o meno importanti. le caratteristiche fondamentali di questo tipo di abitazione si possono così sintetizzare: -sviluppo su tre piani, dei quali i primi due destinati a residenza e l’ultimo il sottotetto adibito a granaio; -volume allungato; -copertura a padiglione o a due falde; -portale centrale, spesso provvisto di robusta cornice modanata; -coppia di comignoli che inquadrano il settore centrale delle facciate; -disposizione simmetrica delle forature e degli elementi in facciata; -presenza a volte di ali laterali o barchesse. la facciata principale, generalmente rivolta a sud per esigenze di orientamento (e, si dice, anche per una manifestazione di potere verso il Ferrarese) presenta questi elementi caratterizzanti: - il portale a piano terra che continua con quello del piano superiore, che a sua volta è quasi sempre provvisto di un piccolo poggiolo con balaustra in pietra; - 10 - - la semplice disposizione simmetrica delle forature; - i camini con la parte terminale a dado, con sezione poligonale o rettangolare; - il cornicione a modanature di laterizio intonacato; - i segnapiano in laterizio; - gli intonaci a base di calce; il colore variante nei toni del rosso e del giallo ocra. i materiali più diffusamente impiegati risultavano di scarso pregio; venivano per lo più utilizzati: - mattoni di produzione locale per la struttura dei muri, generalmente di modesto spessore; - travi di abete e qualche volta di pioppo per i solai e le coperture; - mattoni laterizi o legname per i pavimenti; - tavole per gli architravi. - 11 - Corti e Case Padronali Ca’ Farsetti (Proprietà Barbiero) Il complesso è stato edificato nella seconda metà del 1600 da Antonio Francesco Farsetti. (Località Molo) - 14 - Ca’ Farsetti il complesso è situato a poca distanza dal ponte sul Po che collega l'isola della donzella con la terraferma. e' stato edificato nella seconda metà del 1600 da antonio Francesco Farsetti, ma presenta caratteristiche architettoniche che fanno datare una sua radicale trasformazione all'inizio del 1900. la struttura è costituita dalla casa padronale, affiancata ad est da una casa colonica e ad ovest da un rustico e da un piccolo oratorio costruito in data successiva, durante i lavori di ristrutturazione. l'area adiacente gli edifici è quasi interamente occupata da un' aia lastricata in cemento. La casa padronale la casa e gli edifici affiancati sono stati ristrutturati a seguito dei danni provocati dalle alluvioni. i lavori di ristrutturazione hanno parzialmente cancellato gli elementi architettonici originari ed hanno comportato anche la parziale modifica della planmetria. l'edificio si sviluppa su due piani più sottotetto e presenta una disposizione simmetrica delle forature e dei camini rispetto all'asse centrale, coincidente con l'accesso. sul fronte nord, al primo piano, è presente un portale ad arco a tutto sesto; le finiture in laterizio a vista al piano terreno ed intonacate ai piani superiori, sono recenti, come pure le cornici di finestre e porte, i davanzali ed il poggiolo. Il rustico il rustico presenta a piano terreno una serie di arcate a sesto ribassato, in parte tamponate. la finitura riprende quella della casa padronale,cosi come nella casa colonica e nella cappella. attualmente viene utilizzato come magazzino. L’oratorio il piccolo oratorio, addossato ad ovest del magazzino, non presenta particolari elementi architettonici. - 15 - Ca’ tiePolo (Proprietà Protti) Il complesso è stato edificato all’inizio del 1700 da Marin Tiepolo - 16 - Ca’ tiepolo il complesso, situato nell’omonima frazione del comune di Porto tolle, nelle vicinanze della sede municipale, è stato costruito all’inizio del 1700 da Marin tiepolo e nel 1736 gli eredi fecero edificare l’oratorio, adiacente, per le funzioni religiose. e’ costituito dalla casa padronale, da una barchessa laterale orientata in senso sud-est, adibita in origine a scuderia, deposito granaglie e magazzino e da un piccolo oratorio. La casa padronale la casa padronale presenta uno sviluppo asimmetrico, derivato in parte da un ampliamento della parte orientale dell’edificio. si eleva su tre piani, l’ultimo dei quali di altezza minore, e presenta copertura a padiglione. il fronte principale, rivolto a sud, presenta un portale architravato e la disposizione delle forature regolare. il complesso è stato restaurato in diversi momenti ed i lavori di ristrutturazione non rendono possibile la lettura di altri elementi originali. attualmente è adibito ad uffici, negozi ed abitazioni . La scuderia ed il magazzino la scuderia ed il magazzino, adiacenti la casa padronale, si sviluppano su due piani e, come il palazzo, presentano un marcapiano modanato. il piano terreno è caratterizzato da una serie di archi a tutto sesto in parte successivamente tamponati.la copertura è a due falde e la disposizione delle forature è regolare. entrambi gli edifici necessitano di ristrutturazione. L’oratorio la cappella, addossata ad est del magazzino, non e più utilizzata per la sua funzione originale, bensì come deposito. non presenta particolari elementi architettonici. - 17 - Ca’ GarZoni (Proprietà Zanellato) Il palazzo è stato edificato a metà del 1700 da Pietro Garzoni. (Località Donzella) - 18 - Ca’ Garzoni il complesso è situato lungo l’argine sinistro del Po di donzella in località donzella e fu edificato nella metà del millesettecento da Pietro Garzoni. la tenuta è costituita dalla casa padronale e da un magazzino, disposti in linea, ma separati in posizione ortogonale rispetto alla strada. l’aia, situata di fronte al magazzino, è stata lastricata in cemento. La casa padronale la casa si eleva su due piani più un sottotetto con copertura a padiglione e presenta due fronti simili, differenziati solo dalla mancanza del camino sul fronte meridionale. la disposizione delle forature è simmetrica rispetto all’accesso e al semplice frontale del primo piano, dotato di un poggiolo in pietra a sud con parapetto in ferro battuto. la casa padronale ha subito lavori di ristrutturazione per ottenere due abitazioni, che hanno comportato, all’interno la divisione a metà della sala centrale,ed all’esterno a sud l’apertura di due porte d’accesso in luogo del portale originario,sul fronte nord il tamponamento del portale e sul fronte est l’addossamento di una costruzione. la pianta aveva in origine una conformazione tripartita con sala centrale passante e vano scala laterale. all’interno gli unici elementi originali rilevati sono un camino in marmo, parzialmente tamponato,ed alcune tracce di decorazioni sulle pareti del sottotetto. sotto il poggiolo a sud c’è una targa che ricorda i lavori di restauro operati nel 1904. Il rustico il rustico, utilizzato come deposito, ha subito notevoli trasformazioni a sud e l’addossamento di una tettoia a est. Presentava in origine,oltre ad un’altezza inferiore, una serie di archi nel fronte meridionale e delle aperture ovali nel sottotetto. - 19 - Ca’ soranZo (Proprietà Giuriolo) Il palazzo è stato edificato alla fine del 1600 dai nobili veneziani Mocenigo Soranzo. (Località Gnocca) - 20 - Ca’ soranzo il complesso si localizza lungo l’argine sinistro del Po della donzella, in località Gnocca ed in origine comprendeva anche un oratorio in seguito demolito. e’ stato edificato nel tardo seicento dalla nobile famiglia veneziana Mocenigo soranzo. la costruzione comprende attualmente la casa ed un magazzino allineato. entrambe le strutture risultano in stato di completo abbandono. La casa padronale la casa si sviluppa su due piani più sottotetto, con copertura a padiglione e presenta i fronti principali, orientale ed occidentale, pressoché uguali. le forature sono disposte in modo simmetrico come pure i camini,uno dei quali, demolito in tempi recenti, iniziava in corrispondenza del primo piano. di fianco all’accesso, sia sul fronte est che ovest, vi sono due piccole finestre ovali, al primo piano vi è un secondo portale ad arco a tutto sesto dotato di poggiolo con balaustra in pietra. l’edificio termina con un semplice cornicione modanato. Una piccola costruzione è stata addossata al fronte settentrionale negli anni quaranta. Il magazzino l’annesso rustico laterale, di un’altezza leggermente inferiore, si sviluppa su tre piani, con copertura a due falde. i fronti orientale, meridionale ed occidentale presentano forature disposte in modo ordinato e simmetrico, dotate nella parte superiore di una cornice in laterizio modanata. il fabbricato era utilizzato come magazzino e granaio. - 21 - tenUta Cassella (Proprietà Rovigo Provincia) Il palazzo è stato edificato alla fine del 1800 dalla famiglia Sullam - 22 - tenuta Cassella il complesso sorge in prossimità dell’argine sinistro del Po della donzella, in località Cassella, sulla strada principale che conduce a santa Giulia. Fu edificato dalla famiglia sullam di origine veneziana alla fine del 1800. l’edificio comprende la residenza principale ed un magazzino affiancato ed allineato, costruito in un secondo momento. tutta la struttura attualmente versa in uno stato di avanzato degrado. La residenza principale la casa, a pianta rettangolare, si sviluppa su due piani con copertura a capanna. l’edificio, semplice e compatto, è cinto da una fascia marcapiano e presenta forature disposte simmetricamente. in origine il piano terreno era caratterizzato da una serie di arcate a tutto sesto, oggi completamente tamponate. da segnalare la presenza di un piccolo abbaino rivolto verso sud e la mancanza di camini. Il magazzino addossato alla casa, presumibilmente in un secondo tempo, si sviluppa su due piani. Presenta copertura a due falde ed una disposizione regolare delle forature rettangolari. - 23 - tenUta iViCa (Proprietà S.p.A.) Il palazzo è stato edificato alla fine del 1800 dalla famiglia Sullam - 24 - tenuta ivica il complesso sorge in prossimità dell’argine sinistro del Po della donzella, in località ivica, sulla strada che conduce a santa Giulia. la casa dominicale fu costruita dalla famiglia sullam, ebrei di origine veneziana, presumibilmente alla fine del 1800. l’edificio ha subito notevoli trasformazioni che rendono difficile la lettura della conformazione originaria. l’esame dei caratteri architettonici è stato effettuato con l’aiuto di foto risalenti agli inizi del novecento. in origine la struttura era costituita da un corpo residenziale e da due barchesse adiacenti, disposte in linea, ora purtroppo demolite. la corte sia sul fronte settentrionale che meridionale era caratterizzata da due aie di notevoli dimensioni, pavimentate in cotto, utilizzate per l’essiccazione dei cereali. L’edificio residenziale la casa sorge su due piani più sottotetto e presenta copertura a padiglione; nei fronti nord-sud le finestre, rettangolari ai primi due piani e quadrate nel sottotetto, appaiono disposte simmetricamente. sopra i portali, al primo piano, si registra la presenza di due balconcini provvisti di parapetto in ferro e mensole in pietra modanate. tutte le finestre e gli accessi sono dotati di davanzali in pietra; ai lati del fronte nord si ergono due canne fumarie aggettanti. la costruzione si conclude con un cornicione modanato sul quale poggia una copertura a padiglione dove si nota un abbaino rivolto ad ovest. Le barchesse le barchesse addossate e leggermente arretrate rispetto al corpo centrale, si sviluppavano su due piani e presentavano copertura a padiglione. in facciata a piano terra si aprivano sei arcate a tutto sesto sopra le quali erano centrate le finestre del primo piano. in origine erano adibite rispettivamente ad abitazione, stazione di posta, ricovero attrezzi e deposito granaglie. - 25 - azienda Ca’Bonelli (Proprietà Daccò) Il complesso è stato edificato nella seconda metà dell’ottocento dalla famiglia mantovana Valentini. - 26 - azienda Ca’ Bonelli il complesso, situato in un’area rurale in località Bonelli, risale alla fine dell’ottocento e fu edificato dalla famiglia Valentini di origine mantovana. Comprende la residenza e due rustici adiacenti, disposti in linea, tutti a pianta rettangolare, un piccolo rustico accorpato, disposto a “l” e un oratorio separato. nel 1935 è stata costruita, dalla famiglia daccò, la nuova casa padronale, distanziata dall’edificio originario e situata ad ovest del medesimo. La casa padronale la casa si eleva su tre piani, dei quali l’ultimo sottotetto, è preceduto da un semplice cornicione in laterizio e presenta copertura a due falde. le forature della facciata sono disposte in modo simmetrico. il fronte meridionale è segnato da due imponenti camini con comignolo a dado; sopra la porta d’accesso appare una piccola pensilina databile a tempi recenti. I magazzini i due rustici, a due e tre piani, presentano copertura a due falde. le forature, di dimensioni diverse, sono disposte simmetricamente ed alcune risultano binate. l’altro rustico annesso è caratterizzato da un portico architravato, parzialmente tamponato, aperto verso l’ampia corte. attualmente sono destinati a deposito concimi, granaglie, essiccatoio e ricovero attrezzi agricoli. L’oratorio il piccolo oratorio a pianta rettangolare risale al tardo ottocento, è stato ristrutturato ed ampliato nel 1945 ed in seguito ceduto dalla famiglia daccò alla Curia. la facciata principale, rivolta a nord, è coronata da un frontone modanato. la semplice porta d’accesso presenta una cornice lavorata in laterzio e le lesene articolano le pareti sul fianco. - 27 - PalaZZo aVanZo (Proprietà Avanzo) Il palazzo è stato edificato nel 1931 dalla famiglia Avanzo. (Località Scardovari) - 28 - Palazzo avanzo il complesso si trova lungo la strada in località scardovari. risulta edificato nel 1933 dalla famiglia avanzo. Gli edifici costituenti il complesso sono: la casa dominicale ed un rustico disposti in linea, adiacenti. la casa fu incendiata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. i lavori di ristrutturazione risalgono al 1945 ed alla fine degli anni novanta. La casa padronale l’edificio è costituito da un corpo centrale, sviluppato su tre piani, l’ultimo dei quali sottotetto è concluso da un cornicione modanato. la copertura è a padiglione. sul fronte meridionale si aprono, ad intervalli regolari, forature architravate provviste di cornici in laterizio. il basamento è rivestito da un finto bugnato in intonaco. al portale d’ingresso è sovrapposto al primo piano un altro portale dotato di poggiolo privo di balaustra. altri elementi caratterizzanti sono: i marcapiani e un prolungamento di un piano dell’edificio verso ovest, forse recentemente addossato. da rilevare sul lato est due forature contornate da una cornice, che presentano la parte superiore ad arco a sesto acuto. Il rustico l’edificio, già suddiviso in più unità abitative, è a pianta rettangolare, si eleva su due piani ed ha copertura a due falde; a differenza della casa padronale versa in uno stato di degrado. - 29 - Corte Fondin (Proprietà famiglia Pagnan) Il palazzo è stato edificato agli inizi del 1900 dalla famiglia Avanzo - 30 - Corte Fondin il complesso, situato in località Giarette di scardovari, all’interno di un grande giardino, risale agli inizi del 1900 e fu edificato dalla famiglia avanzo. risulta composto da un edificio residenziale, suddiviso in tre unità abitative e da diversi rustici isolati. La casa padronale la casa, recentemente ristrutturata, sorge su due piani e presenta copertura a padiglione. nel fronte meridionale le finestre rettangolari, dotate di davanzali in pietra, appaiono disposte simmetricamente. ai lati del fronte si ergono due canne fumarie ed i fumaioli originari sono stati sostituiti. ad ovest dell’edificio si nota un prolungamento di recente costruzione e di altezza ridotta. sulla facciata principale sono evidenti diverse porte d’accesso, chiara testimonianza che attualmente la casa è utilizzata come residenza. I rustici i rustici, situati a nord della casa, presentano forma e livelli diversi e sono privi di particolari elementi architettonici. attualmente vengono utilizzati come rimessa per gli attrezzi agricoli, magazzini, granai ed uffici. - 31 - tenUta Giarette (Proprietà famiglia Pagnan) Il palazzo è stato edificato agli inizi del 1900 dalla famiglia Avanzo - 32 - tenuta Giarette l’edificio sorge in un’area agricola, in località Giarette di scardovari, sulla strada principale che conduce a Bonelli. la struttura è stata edificata dalla famiglia avanzo agli inizi del 1900, presumibilmente nel 1923, se si fa riferimento alla data riportata sull’insegna in ferro battuto collocata sopra un portale d’accesso. il complesso comprende la casa dominicale ed alcuni rustici allineati. la grande aia, originariamente lastricata con formelle in cotto, posta davanti alla residenza, è stata parzialmente ricoperta da un prato. Gli edifici minori sono disposti in modo isolato, senza mostrare un preciso legame con la corte. La casa padronale l’edificio residenziale, che si sviluppa su tre piani nel corpo centrale e su due nei settori laterali, appare sprovvisto di intonaco. la costruzione, rivolta a sud, presenta copertura a padiglione e una disposizione simmetrica delle forature, alcune delle quali risultano binate.tutte le aperture sono contornate da una cornice in pietra modanata. elemento di connotazione è il davanzale al primo piano, sempre in pietra lavorata, che comprende due portali. Una fascia marcapiano delinea il piano terra dal primo piano e una decorazione a bugnato evidenzia parte delle angolature dell’edificio e parte del basamento. I rustici i rustici, disposti a nord ed a ovest della casa padronale, presentano copertura a due falde e forature simmetriche. attualmente risultano adibiti a deposito concimi, granaglie e ricovero attrezzi. - 33 - PalaZZo CaMerini (Proprietà Veneto Agricoltura) Il complesso è stato edificato alla fine del XIX sec. dal Duca Luigi Camerini - 34 - Palazzo Camerini il complesso è situato in località Polesine Camerini ed è stato edificato dal duca luigi Camerini alla fine del 1800. e’ composto dall’imponente abitazione centrale, orientata a sud, dalla quale si allungano le due ali laterali delle barchesse, adibite a granai, cantine e depositi e da alcuni rustici contigui ai lati delle barchesse, utilizzati ad abitazione per i salariati ed a magazzini. la corte comprende una grandissima aia pavimentata in cotto. allo stato attuale il complesso si presenta in stato di degrado. La casa padronale la casa si eleva su tre piani e presenta copertura a padiglione. sul fronte principale le finestre rettangolari sono disposte in modo simmetrico.al primo piano, sopra l’ingresso principale, è situato un balconcino, sorretto da mensole in pietra, la cui balaustra risulta fortemente danneggiata. l’edificio è caratterizzato da un intonaco lavorato a bugnato, che copre interamente il piano terreno, oltre che dalla presenza di marcapiani e cornicione in rilievo. Le barchesse le barchesse, sviluppate longitudinalmente su due ali, sono allineate al corpo padronale. Presentano copertura a due falde. i larghi pilastri che sostengono archi a tutto sesto, parzialmente tamponati, sono dotati di cornice in intonaco e finestre rettangolari contornate da cornice lavorata. Una fascia marcapiano separa il porticato dal piano adibito a magazzino. I rustici i rustici sono orientati in senso nord-est e nord-ovest rispetto alla costruzione principale, si elevano su due piani a livelli differenti e presentano copertura a due falde. il sottotetto è delimitato da una cornice dentellata. - 35 - tenUta Ca’ dolFin (Proprietà Arduini) Il complesso è stato edificato nella prima metà del settecento dalla famiglia Dolfin - 36 - Ca’ dolfin il complesso edificato dai conti dolfin è situato in prossimità del Po di tolle in località Ca’ dolfin. la costruzione della casa padronale risale alla prima metà del settecento; considerando che i terreni circostanti furono bonificati solo alla fine dell’ottocento, si ipotizza che la famiglia utilizzasse l’edificio come “casone” di valle ed è probabile che esso possedesse un’area attrezzata a “cavana”. il complesso è costituito dalla casa padronale, orientata in senso est-ovest e da un rustico posto ad ovest della casa. la corte è in parte occupata da un’area lastricata in cemento. l’edificio è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione, nella prima metà dell’ottocento e negli anni ’50, che hanno comportato la trasformazione e l’ampliamento della casa. La casa padronale la casa comprende la parte residenziale e una parte rustica che si apre a piano terreno con delle arcate a tutto sesto, oggi parzialmente tamponate. le forature e le canne fumarie appaiono disposte in modo simmetrico rispetto all’accesso centrale che risulta provvisto di una cornice modanata e di un arco a tutto sesto. le finestre del primo piano sono delimitate nella parte superiore ed inferiore da una cornice orizzontale in pietra lavorata. il prospetto orientale, che presenta la stessa decorazione delle finestre, è dotato di un frontale, sovrapposto all’accesso, provvisto di un balcone con balaustra in pietra lavorata , sopra il quale appare l’emblema dei dolfin. Il rustico il rustico, situato frontalmente rispetto alla casa padronale, si eleva su tre livelli ad uno e due piani. Presenta copertura a due falde, le forature sul fronte orientale sono disposte simmetricamente. le arcate al piano terreno risultano parzialmente tamponate ed il fronte è scandito orizzontalmente e verticalmente da lesene. attualmente è utilizzato come magazzino e deposito attrezzi. - 37 - azienda Ca’ Venier (Proprietà S.p.A.) Il complesso è stato edificato tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700 dai nobili Venier - 38 - Ca’ venier il complesso è situato vicino alla biforcazione del Po, in località Ca’ Venier ed è stato edificato dall’omonima famiglia Venier, di nobile origine veneziana, verso la fine del 1600. Comprende la casa padronale, le scuderie, allineate e separate ed un edificio coincidente con il magazzino. Gli edifici si dispongono a “l” attorno ad una vasta corte, occupata in parte da una grande aia e in parte da prato. su un lato della corte si trovano la casa padronale e le scuderie, sull’altro tre edifici affiancati, utilizzati come deposito di granaglie, magazzino ed officina. La casa padronale la casa padronale presenta uno sviluppo asimmetrico. si eleva su due piani più sottotetto con copertura a padiglione ed un cornicione conclude la facciata. nel fronte meridionale, al primo piano, sopra il portale d’accesso, si trova un portale architravato dotato di poggiolo con balaustra in pietra. la posizione delle finestre è regolare. i lavori di ristrutturazione non rendono possibile la lettura di altri elementi originari. La scuderia e gli altri rustici la scuderia, attualmente destinata a magazzino ed abitazione, si sviluppa su tre piani e presenta tutti e tre i fronti segnati da un marcapiano. il piano terreno è caratterizzato da una serie di archi, in parte successivamente tamponati, sopra i quali si aprono delle forature ovali. l’ultimo piano è invece caratterizzato da una serie di finestre ad arco a tutto sesto. il magazzino si sviluppa su due piani più sottotetto e presenta il fronte centrale articolato da lesene di rinforzo. il rustico adibito a deposito granaglie, è simile al magazzino, ma non presenta il piano sottotetto mentre l’altro rustico è caratterizzato da un portico architravato aperto verso la corte. - 39 - PalaZZo ZUlian (Proprietà S.p.A.) Il complesso è stato edificato nella seconda metà del 1700 dal nobile Zulian. (Località Ca’ Zulian) - 40 - Palazzo Zulian il complesso è situato in un’area agricola in prossimità del Po di tolle, in località Ca’ Zuliani, ed è stato edificato nella seconda metà del millesettecento dalla famiglia Zulian. È costituito dalla casa padronale e da altri edifici, posti a est e a nord della costruzione. La casa padronale l’edificio si compone di un corpo centrale elevato su tre piani, con copertura a padiglione e di due ali inferiori, con copertura a due falde, che abbracciano il cortile. il fronte principale è ridotto a sud e presenta una disposizione simmetrica delle forature che sono ridotte nel sottotetto, secondo un asse centrale segnato dal portale e dal soprastante balconcino con parapetto in ferro battuto. il fronte non presenta alcuna canna fumaria ed è segnato da due marcapiani. l’edificio è stato recentemente sottoposto a lavori di ristrutturazione Gli altri rustici i rustici, separati dalla casa padronale, si sviluppano su uno o due piani, presentano forature disposte in modo simmetrico e copertura a due falde. sono disposti ad “l” attorno ad una corte, occupata in parte da un’aia in cemento ed in parte da prato. attualmente sono utilizzati rispettivamente come deposito concimi, granaglie, magazzino attrezzi agricoli ed officina. - 41 - Corte restelli (Proprietà Meidl Liselotte) Il palazzo è stato edificato a metà dell’ottocento dalla famiglia Restelli. (Località Boccasette) - 42 - Corte restelli il complesso è situato in località Boccasette. e’ composto dalla casa padronale e da un grandioso rustico adibito a granaio; la corte comprende inoltre una grandissima aia pavimentata in cotto. e’ stato edificato, presumibilmente nella seconda metà dell’ottocento, dalla famiglia restelli, di origine milanese. Per un certo periodo la casa padronale è stata utilizzata come caserma austriaca. La casa padronale la costruzione è sviluppata su due piani, presenta pianta longitudinale e copertura a padiglione con piccoli comignoli. e’ situata all’interno di un grande giardino caratterizzato dalla presenza di platani secolari. il fronte meridionale presenta forature disposte in modo simmetrico ed un portale ad arco a sesto acuto dotati di cornice modanata. la casa è cinta da una fascia marcapiano ed una decorazione a bugnato evidenzia le angolature ed il basamento dell’edificio. il fronte principale mostra, sopra l’accesso anticipato da una breve scalinata, un’ampia terrazza a pianta pentagonale con balaustra in pietra. a seguito dei lavori di ristrutturazione, eseguiti negli anni ’50, l’area d’accesso è stata chiusa da una serie di vetrate atte a delimitare una veranda. sul fronte ovest, al piano rialzato, sono visibili due balconi con balaustra in pietra. negli altri fronti sono state occluse diverse finestre. Il rustico si sviluppa su due piani con tetto a padiglione. il fronte meridionale, scandito verticalmente da lesene a scarpa, presenta forature di dimensioni diverse disposte simmetricamente. ai lati del piano superiore sono presenti due finestre ovali. il piano terreno, in origine, si apriva verso sud mediante archi a tutto sesto, ora tutti tamponati, sostenuti da pilastri con elementi basamentali in pietra e cornici in laterizio. attualmente è utilizzato come deposito di riso e deposito attrezzi. - 43 - Conclusione tutti gli edifici da noi analizzati rivestono interesse di carattere storicoambientale secondo la tradizione locale della casa rurale ed in quanto tali sono o dovrebbero essere tutelati. Gli interventi di risanamento perciò dovrebbero rispettare le seguenti prescrizioni: • conservazione e ripristino delle facciate esterne, dei volumi esistenti, degli andamenti e delle sporgenze dei tetti, nonché dell’intero apparato decorativo (marcapiani, cornicioni, lesene ecc.); • conservazione e ripristino su tutte le facciate delle aperture originali, nella posizione, nella forma, nella dimensione e nei materiali dei contorni, in quanto legate alla morfologia fondamentale dell’edificio; • conservazione e ripristino degli infissi originali che vanno eventualmente sostituiti con gli stessi materiali e soluzioni originarie; • conservazione e ripristino degli intonaci originali, che devono essere eseguiti con malte e tinte analoghe a quelle originarie. le tinteggiature dovranno essere date a calce (sono vietate le tinteggiature lavabili, plastiche e simili); • obbligo di eliminare poggioli, terrazze, tettoie ecc. aggiunti al corpo originario. in genere tutte le sovrastrutture di epoca recente, che non rivestano interesse o che contrastino con la comprensione storica dell’edificio; • conservazione di tutti gli elementi architettonici isolati quali muri, nicchie, lapidi antiche, camini e spazi pavimentati. Considerato che alcune delle case da noi studiate sono in stato di degrado e trascuratezza e consapevoli che i lavori di ristrutturazione sono molto costosi, ci auguriamo che esse possano essere restaurate ed adibite ad un’attività che consenta il recupero degli ingenti costi e ne garantisca il futuro sostentamento. - 44 - Corti e Case Padronali del Comune di Porto tolle riepilogo ed interpretazione del materiale fotografico - 47 - Casa padronale Ca’ Farsetti l’oratorio di Ca’ Farsetti - 48 - l’oratorio visto da sud-ovest di Ca’ Farsetti - 49 - - 50 - il fronte meridionale di Ca’ Farsetti - 51 - Casa padronale di Ca’ tiepolo Barchessa lato est di Ca’ tiepolo - 52 - Prospetto sud oratorio di Ca’ tiepolo - 53 - Prospetto sud oratorio di Ca’ tiepolo - 54 - - 55 - Prospetto sud di Ca’ Garzoni - 56 - Fronte meridionale di Ca’ Garzoni - 57 - Particolare della copertura di Ca’ Garzoni Particolare “balcone” di Ca’ Garzoni - 58 - elaborazione grafica “balcone” di Ca’ Garzoni - 59 - - 60 - Casa padronale Ca’ soranzo - 61 - Ca’ soranzo - 62 - Prospetto nord-ovest di Ca’ soranzo Particolare di “balcone in pietra” di Ca’ soranzo - 63 - - 64 - tenuta Cassella - 65 - tenuta Cassella - 66 - Prospetto sud-ovest della tenuta Cassella - 67 - tenuta ivica - 68 - Prospetto nord della tenuta ivica Particolare del “terrazzo” della tenuta ivica - 69 - - 70 - tenuta Bonelli - 71 - tenuta Bonelli “Particolare” della tenuta Bonelli - 72 - - 73 - Particolare della copertura della tenuta Bonelli oratorio della tenuta Bonelli - 74 - - 75 - Palazzo avanzo - 76 - Prospetto sud del Palazzo avanzo - 77 - Prospetto est del Palazzo avanzo - 78 - tenuta Fondin - 79 - Prospetto sud della tenuta Fondin Particolare “camino” della tenuta Fondin - 80 - - 81 - tenuta Giarette - 82 - Prospetto sud “poggiolo” della tenuta Giarette - 83 - Particolare “balcone” della tenuta Giarette - 84 - Particolare “iscrizione” della tenuta Giarette - 85 - Prospetto meridionale di Palazzo Camerini Prospetto sud “portale” di Palazzo Camerini - 86 - - 87 - “rustici” di Palazzo Camerini Prospetto nord “finestra con cornice modanata” di Palazzo Camerini - 88 - Particolare “finestra” di Palazzo Camerini - 89 - Particolare “poggiolo” di Palazzo Camerini - 90 - Particolare “portale” di Palazzo Camerini - 91 - - 92 - Casa padronale Ca’ dolfin - 93 - “rustico” di Ca’ dolfin Prospetto sud di Ca’ dolfin - 94 - Prospetto est “poggiolo con emblema dei dolfin” - 95 - Prospetto ovest di Ca’ dolfin - 96 - - 97 - Prospetto sud di Ca’ Venier - 98 - Particolare ”barchessa” di Ca’ Venier - 99 - Prospetto sud-est ”barchessa” di Ca’ Venier scorcio delle “scuderie” di Ca’ Venier - 100 - Particolare “poggiolo” di Ca’ Venier - 101 - - 102 - il fronte principale di Ca’ Zulian - 103 - Fronte laterale di di Ca’ Zulian Particolare ”balcone” di Ca’ Zulian - 104 - - 105 - Palazzo restelli Prospetto di Palazzo restelli - 106 - Particolare di Palazzo restelli - 107 - - 108 - Bibliografia “Ville venete: la Provincia di rovigo” insediamenti nel Polesine a cura di B. Gabbiani istituto regionale per le Ville Venete Venezia- Marsilio- 2000. C.Mancin “il delta del Po” appunti di storia dal XVi° secolo alla caduta della repubblica di Venezia. stampa taglio di Po- arti Grafiche diemme -1991. C.Mancin “ il delta del Po” dalla dominazione francese all’unità d’italia. stampa taglio di Po - arti Grafiche diemme - 1993. “almanacco del Basso Polesine” delta del Po – 1 (Vicaria di Ca’ Venier ) Chioggia - edizioni nuova scintilla - 2000. “rovigo e la sua provincia” Guida turistica e culturale amministrazione Provinciale di rovigo. assessorato al turismo. rovigo 1991. ******************** Gli alunni e le insegnanti ringraziano il personale della Biblioteca Comunale, i proprietari e gli addetti delle case padronali per la collaborazione data nel reperimento di materiale ed informazioni. il signor antonio tessarin per la produzione di materiale fotografico. ******************** anno scolastico 2000-2001 - 109 - indice Presentazione Pag. 5 Introduzione Pag. 7 Conoscere il territorio per imparare ad apprezzarlo e tutelarlo Pag. 8 Corti e Case padronali Pag. 13 Conclusione Pag. 44 Riepilogo ed interpretazione materiale fotografico Pag. 45 Bibliografia Pag. 109 Finito di staMPare Per Conto dell’aMMinistraZione CoMUnale di Porto tolle nel Mese di FeBBraio 2002