LE FOTO DEL MESE
Mauro Montanari vince il tema del mese “PASSIONI”
Roberto Polillo non è solo uno dei più grandi fotografi di jazz in Italia, ma è anche e soprattutto un fotografo con uno
straordinario talento per il reportage e per il ritratto. A partire dal 1962 e per una dozzina d’anni, in un periodo in cui tutto
cambiava e le rivoluzioni erano all’ordine del giorno, si trova, casualmente, a fotografare lo straordinario mondo del jazz
di quegli anni. La cosa incredibile è che a quell’epoca non aveva ancora 16 anni. Nel 1974 fece il militare, si laureò e
decise che il suo futuro non sarebbe stato da fotografo ma da informatico. La sua grande PASSIONE per il jazz, però, è
rimasta immutata negli anni, tanto da organizzare oggi mostre e scrivere libri relativamente a quei fantastici anni.
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ARMANDO
Armando Alberti inizia, negli anni '60/70, a fare filmini famigliari e umoristici con gli amici. Il vero hobby da
Cineamatore (adesso si usa dire Filmmaker o Videomaker) prende piede, però, nel 1982, con la realizzazione, insieme ai
colleghi di lavoro, del primo film dal titolo “La ballata di 50.000 lire” vincendo il 1° premio al Trofeo Cinefotoclub
Pontevecchio Bologna e alla Rassegna Nazionale di Mirano (Venezia).
Nel 1983, sempre con i colleghi, realizza “E' una storia di proverbi..”: 1° al trofeo Cinefotoclub Pontevecchio Bologna ,
1° a Casteggio (Pavia), Premio speciale al “Fotogramma d'Oro” di Castrocaro .
Nel 1984 realizza “Tarzan?”: 1° al trofeo Cinefotoclub Pontevecchio Bologna, 1° a Mirano (Venezia), 1° a Casteggio
(Pavia), 1° a Lasta Signe, 1° a Città di Asti, 1° a Canzo ( Como), 1° a Treviglio, Premio speciale al “Fotogramma d'Oro
di Castrocaro.
Negli anni seguenti avviene l'evoluzione dalla pellicola al video. Inizialmente, la qualità è molto scadente con
conseguente perdita di entusiasmo per questo hobby da parte di Armando, che dopo aver realizzato qualche opera
mediocre (così dice lui) decide di darsi allo studio del pianoforte.
Dopo un paio d’anni, a fine '88 gli viene proposto di realizzare un documentario sull’attività industriale di un noto
imprenditore bolognese nel campo della stampa e degli elettrodomestici, fornendogli anche una telecamera professionale
per le riprese. E’ da questo momento che avviene la svolta: coinvolgendo anche il figlio e sotto lo pseudonimo de
“I Fratelli Albertiére” rinasce la passione e la definitiva conversione al video! Crescono come funghi i Concorsi video
Nazionali ed Internazionali e logicamente anche la produzione video dei due “Albertierè”: circa una quarantina di cui la
metà sono “corti” da un minuto (negli anni '90 proliferavano in Italia e all'estero concorsi di questo tipo). In questo
periodo oltre a molteplici piazzamenti ed innumerevoli eliminazioni i concorsi vinti sono circa una trentina tra cui
maggiormente spiccano: “3 fotogrammi d'Oro” a Castrocaro, Premio “Massimo Troisi” a Montecatini, “World Minuts
Cup” a Varsavia, “U.N.I.C.A.” in Olanda, “Croatian Minute Cup” a Pozega Croazia. Inoltre RAI UNO, nella rubrica
settimanale “Videosapere”, proietta in varie puntate, alcuni suoi corti da un minuto. Nell'inizio degli anni 2000 si
esaurisce l'attività dei “Fratelli Albertierè” (per mancanza di tempo del figlio). Armando prosegue da solo collaborando
con il “Museo della Comunicazione” di Bologna, sia fotograficamente sia producendo una serie di video didattici.
Realizza, tra gli altri, un video sulla vita del celebre burattinaio bolognese Nino Presini, inserito attualmente anche nel
“Museo della Storia di Bologna” a Palazzo Pepoli.
E si arriva ai giorni nostri, nuovamente al Fotocineclub Pontevecchio, ma stavolta anche come Fotoamatore…. Le sue
idee, la sua vena umoristica e la grande passione restano immutate negli anni.
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VIRTUALINTERVISTA
Redazione: Come ti è venuta l'idea di riprendere una farfalla, perché non la vita di una formica o di un'ape?
Alberti: Un anno fa ho conosciuto, in casa di amici, un Dottore Entomologo (che è stato presente alla serata).
Mi ha fatto vedere la sua collezione di 15.000 farfalle …… alla 14.999 mi si è accesa la lampadina!
Redazione: Perché il nome "Marta" ?
Alberti: Mi hai messo in crisi ! E' una risposta che la può dare solo il mio psicanalista!
Redazione: Quanto è durata la lavorazione del video?
Alberti: Tra progettazione e realizzazione un anno.
Redazione: E' stato molto impegnativo?
Alberti: In 35 anni di questo hobby è stato sicuramente il video più impegnativo.
Redazione: Qual è stato un episodio curioso durante la lavorazione?
Alberti: Mia moglie che dialogava con la farfalla Marta!?!
Redazione: Per il futuro dobbiamo aspettaci un Armando meno ironico e più improntato a documentari sulla natura?
Alberti: Vorrei avere la capacità di fare un documentario unendo l'uno e l'altro.
Redazione: Dopo così tante ore di lavorazione e notti insonni, hai un'idea nel cassetto che realizzerai prossimamente o ti
prenderai un periodo di ... "riposo" ?
Alberti: Non mi riposerò … sono già in crisi di astinenza !
Redazione: Hai mai pensato di scrivere un libro (oggi ci sono anche i fotolibri fai-da-te) su tutto quello che hai realizzato
in 35 anni di PASSIONE ?
Alberti: Potrebbe essere una idea !!! Silvio Pellico ha scritto “Le mie prigioni” io potrei scrivere “Le mie Passioni“ !
Una cosa ci terrei, invece, che rimanesse: che sono stati molti ma molti di più i concorsi dove sono stato eliminato rispetto
a quelli premiati ! Questo mi auguro possa servire a far capire ai neofiti del Fotoclub di non demoralizzarsi , di accettare
serenamente i giudizi e le critiche e che a volte le valutazioni su una determinata opera, non venendo da regole
matematiche, possono essere, in buona fede, completamente sbagliate.
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La pagina facebook
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43 ANNI FA
L’8 giugno 1972 un aereo ha bombardato il villaggio di Trang Bang nel Vietnam del Sud, dopo che il pilota scambiò un
gruppo di civili per delle truppe nemiche. Le bombe contenevano napalm, un combustibile altamente infiammabile che uccise
e ustionò gravemente le persone a terra. La famosa immagine in bianco e nero (sotto), che rappresenta dei bambini in fuga dal
villaggio in fiamme, ha vinto il Premio Pulitzer ed è stata scelta al World Press Photo of the Year nel 1972. E’ divenuta il
simbolo degli orrori della guerra del Vietnam, della crudeltà di tutte le guerre per i bambini e le vittime civili.
La protagonista della foto è una bambina di nove anni che corre nuda per la strada disperata, dopo che i suoi vestiti hanno
preso fuoco. Lei si chiama Kim Phuc Phan Thi e in quel momento stava partecipando con la sua famiglia ad una celebrazione
religiosa presso una pagoda. La conversione cristiana, sopratutto, le ha dato la forza di perdonare. Oggi Kim Phuc ha 50 anni,
vive vicino a Toronto (Canada), con il marito e due figli, Thomas e Stephen. Ha dedicato la sua vita alla promozione della
pace, fornendo supporto medico e psicologico alle vittime della guerra in Uganda, Timor Est, Romania, Tagikistan, Kenya,
Ghana e in Afghanistan. «Il perdono mi ha liberato dall’odio», ha scritto nella sua biografia, “The Girl in the Picture”. «Ho
ancora molte cicatrici sul mio corpo e un forte dolore quasi tutti i giorni, ma il mio cuore è purificato. Il Napalm è
molto potente, ma la fede, il perdono e l’amore sono molto più forti. Non avremo più la guerra se tutti imparassero a
convivere con il vero Amore, la speranza, e il perdono. Se ha potuto farlo quella bambina nella foto, chiedetevi: “posso
farlo anch’io?”».
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E’ SUCCESSO
Gabriele Orlandi vince il PORTFOLIO.
“Nozze … un diverso punto di vista”
CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO (15/5/2015)
Giuliano Mazzanti vince il CORTO.
“L’altra Sicilia”
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I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Venerdì 5 giugno
TEMA DEL MESE “ L’ATTIMO
PRIMA ”
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Venerdì 12 giugno
PENTADIATHLON
REGOLAMENTO
ARTICOLO 1
1.1 Le foto devono essere presentate in forma anonima su supporto digitale.
1.2 Ciascun partecipante deve avere obbligatoriamente 5 foto.
1.3 Tutti i presenti, anche se non partecipanti, decidono insieme e prima dell’inizio, il tipo di votazione scelta tra eliminazione o approvazione
per alzata di mano.
1.4 Ciascun votante può ripescare una foto eliminata nei primi due turni di eliminazione purché, attraverso una sapiente difesa, convinca almeno la
metà dei presenti a votare favorevolmente. La difesa si può ripetere, quindi, per due volte soltanto, ma se non si convince il numero
richiesto, la foto sarà eliminata inesorabilmente. Allo stesso modo si può procedere, perché sia eliminata una foto che non si ritenga meritevole
di passare il turno.
1.5 Per passare il turno si dovrà decidere all’inizio, quanti voti dovrà ottenere ciascuna foto.
ARTICOLO 2
Le opere saranno visionate alla rinfusa per non avere foto consecutive dello stesso autore.
ARTICOLO 3
Alla gara sono ammessi i solo Soci in regola con l’iscrizione al Fotoclub. La quota di partecipazione è fissata a 5 euro per ciascun concorrente.
ARTICOLO 4
Prima di iniziare a votare le foto saranno visionate due volte senza alcun commento da parte dei presenti; se qualcuno non rispetta il tassativo
obbligo del silenzio, in caso di vittoria di una sua foto, non gli sarà assegnato il premio
ARTICOLO 5
Tutti i presenti possono votare. Ciascun Socio partecipante può votare sia le sua foto, sia quelle degli atri partecipanti. Ciascun presente o
partecipante, se vede eliminata una foto da lui scelta, può usare la procedura di cui al punto 1.4.
ARTICOLO 6
Si faranno una serie di passaggi per eliminare le foto secondo la formula decisa, fino a selezionare un numero di foto pari o inferiore a dieci (10). Su
queste per approvazione si forma una prima graduatoria. Da questa graduatoria si rilevano i 5 migliori punteggi, in caso di pareggio, si procede a
scalare di un posto una delle foto e così via, fino a che rimangono solo 5 foto effettive. Le 5 foto saranno nuovamente votate e questa sarà la
classifica finale.
ARTICOLO 7
La classifica delle 5 foto a premio deve essere fatta con una specifica votazione per determinare un punteggio privo di ex-aequo.
ARTICOLO 8
Se si rivela il nome dell’autore prima del risultato finale, si escluderà la foto dalla gara. Solo i vincitori devono rivelarsi obbligatoriamente. Per gli
altri partecipanti non vi è quest’obbligo.
ARTICOLO 9
Chi ha avuto un richiamo sul silenzio, chiesto durante la prima fase di visione delle foto, non potrà essere premiato.
ARTICOLO 10
Solamente durante le fasi di votazione e di eliminazione, sono ammessi tutti i generi di commenti: approvazione, disappunto, elogi, sberleffi,
critiche pesanti, adulazioni, parole servili, disprezzo, proposte di impiccagione e perfino “Ti aspetto fuori”, purché nella comune decenza e nel
rispetto degli ospiti presenti.
BUON DIVERTIMENTO e … IN BOCCA AL LUPO !!!
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Venerdì 19 giugno
Analisi e commento delle foto del PENTADIATHLON
Il Pentadiathol è sicuramente una gara anomala ed è forse proprio per questo che riscuote così
successo da 23 anni. La sua particolarità sta nel fatto che le fotografie vengono votate e scartate da tutti i
presenti e l’immediatezza è ciò che più influisce nella scelta. Non c’è tempo per ragionare o analizzare la
singola immagine. O piace, o è fuori! Per la prima volta cerchiamo di capire se e perché alcune foto meritevoli
sono state scartate alle prime votazioni e … vice versa. Naturalmente, per gli Autori che lo desiderano, verrà
mantenuto l’anonimato che è la principale caratteristica di questa gara!!!
( …. escludendo
ovviamente i primi 5 )
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Martedì 23 giugno
ore 21,00 a Faenza
“Serata Videoclip” dedicata a Fabrizio De Andrè
presso lo Sferisterio (già sede dei Videoclip 2013) in Piazza Fratti, 13
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Venerdì 26 giugno
Introduzione al Progetto
“ACQUA DOLCE”
Verrà illustrato il nuovo progetto che proporremo al Comune di Pianoro. Chiunque possieda
fotografie riguardanti il tema suddetto (scatti singoli o un portfolio), può portarle in questa occasione. Inoltre
verranno suggeriti, a chi lo vorrà, i “compiti” da sviluppare durante l’estate e da presentare al prossimo
incontro. L’idea è quella di realizzare una mostra fotografica ed una serata di proiezioni sul tema “Acqua
Dolce”, come già abbiamo fatto per “Bologna, la città che cambia” e “Pianoro Fotografando”
TEMI DEL MESE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
“Vicoli”
“Scale”
“Momenti di vita quotidiana”
“Uomini e animali”
“Passioni”
“L’attimo prima”
“Tre”
“Abbandoni”
“Bologna senza portici”
“Piccolo borgo, mi piaci!”
“I contrasti della società di oggi”
“Luci della città”
Numero massimo di foto da presentare: 2
Termine di presentazione opere: il primo venerdì del mese del tema proposto
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