“Ascoltare la crisi”
Gennaio 2009 - Febbraio 2009
Presentazione alla
Giunta Esecutiva del 2 Marzo 2009
Confindustria Bergamo
• 1.637 aziende associate (delle quali 283 collegio Fiaip)
• 96.240 dipendenti inquadrati
aziende
dipendenti
> 250
4%
0 - 50
21%
51 - 250
26%
> 250
38%
0 - 50
70%
51 - 250
41%
L’indagine
•
36 funzionari coinvolti
•
167 aziende visitate, con 19.416 dipendenti inquadrati (il 19,74% base
associativa); il 25,9% ha unità produttive all’estero
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Metalmeccanico
Tessile/abbigliamento
Materie Plastiche
Chimico
Legno
Industrie varie
Cartotecnico, grafico
Cemento, marmo
Alimentare
Terziario avanzato
82
25
21
10
6
6
6
4
4
3
Sintesi delle principali
evidenze emerse
• La crisi peggiora con lo scorrere delle settimane e non se ne
percepisce la durata
• La carenza di liquidità ha diverse cause:
1. insolvenze
2. scarsa disponibilità delle società di assicurazione dei crediti
3. riduzione ordini con conseguente difficoltà nell’ottenere
sconto/anticipo presso le banche
4. fenomeni di razionamento e di restrizioni del credito
• Reattività delle imprese sul fronte interno: abbassamento break
even, ottimizzazione costi e processi, ridimensionamento
Sintesi delle principali
evidenze emerse
• Reattività delle imprese sul fronte esterno:
– qualità costante nel tempo
– customizzazione e spostamento da prodotto a servizio
– diversificazione e innovazione di prodotto (performance /
design)
– presenza consolidata nei mercati esteri
• Accelerazione della sensibilità (rischio/opportunità) verso i temi
ambientali
• Importanza della formazione imprenditoriale e della visione del
mercato
“Ascoltare la crisi”
I dati più rilevanti:
- l’evolversi della congiuntura
- la liquidità
- le strategie
- le relazioni industriali
L’evolversi della congiuntura...
80%
… sul mercato di
riferimento
60%
40%
20%
0%
CRISI
STABILITA'
ESPANSIONE
60%
GENNAIO
FEBBRAIO
40%
20%
… sull’azienda
0%
CRISI
STABILITA'
GENNAIO
FEBBRAIO
ESPANSIONE
Liquidità
Richiesta linee di credito
Disponibilità linee di credito
Costo della provvista
Mesi di sostenibilità finanziaria
Ricapitalizzazione
calo
3
18
stabilità
127
125
aumento
32
20
19
76
50
<6
> 12
39
27
23,5%
16,3%
no
si
non sa
134
15
17
non ci sono
problemi
non sa
65
35
39,2%
21,1%
Strategie
• Piano di investimenti prossimi 12 mesi
• Previsione di operazioni straordinarie
Si
95
35
No
71
131
Relazioni industriali
Grado di tensione nelle relazioni sindacali
Basso /assente
Alto
92,2%
7,8%
Percentuale di aziende con ricorso a procedure
di riduzione dell’orario di lavoro (CIGO, CIGS, mobilità, altro)
In atto e previste
33,1%
“Ascoltare la crisi”
I commenti e le istanze
degli imprenditori
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«spendiamo più soldi ed energie per correre dietro
alle leggi che per fare il nostro mestiere»
 Sollecitare un reale alleggerimento della
burocrazia, velocizzare l’iter delle pratiche
autorizzative
 Ridimensionare gli impegni amministrativi per le
PMI in materia di privacy e adempimenti per i
dipendenti (cessione del quinto, destinazione TFR,
social card, …)
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«il nero ci uccide»
 Combattere l’evasione fiscale
 Spingere per una politica fiscale favorevole alle
imprese
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«anche se ho depositato i brevetti mi copiano le
produzioni»
«noi siamo piccoli, come possiamo rapportarci con
le strutture per la ricerca?!»
 Attivare azioni per una efficace tutela della proprietà
intellettuale e dei brevetti
 Combattere la contraffazione e la concorrenza sleale
 Offrire sostegno alle aziende per l’accesso ai centri di
ricerca
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«oggi solo un idealista come me può continuare a
produrre in Italia… nessuno ti dà neppure una
pacca sulla spalla...»
 Opportunità e politiche per l’internazionalizzazione
 Sostenere il “made in Italy”
 Valorizzare la tracciabilità dei prodotti per garantire
l’eticità e il brand “Italia”
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«l’Unione Europea complica le cose; bisogna
cambiare le regole»
 Intensificare la lobby confederale in materia di
lavoro, R&D e incentivi
 Rafforzare
il
presidio
a
Bruxelles
per
l’armonizzazione delle norme europee e per
aiutare le aziende ad allinearsi
“ascoltare la crisi”
nelle parole degli imprenditori
«fino al mese scorso c’era la fila delle banche fuori
dall’azienda, adesso fanno fatica ad anticiparmi il
sbf»
«la sensazione è che anni di rapporti e di
collaborazione non valgano nulla per evitare un
appesantimento delle formalità relazionali: amnesia
creditizia?»
 Sostenere le imprese nel reperimento di liquidità
 Favorire migliori condizioni sul mercato del credito
 Supportare le imprese nei rapporti con le banche
“Ascoltare la crisi”
Le indicazioni per
Confindustria Bergamo
Confindustria Bergamo dovrebbe...




Impegnarsi per garantire la realizzazione delle infrastrutture
Tenere alto il presidio territoriale nei confronti degli Enti locali
Supportare le imprese nei rapporti con le banche
Fornire assistenza per l’internazionalizzazione; strutturare
un’area di supporto al business per analisi di mercato e
pianificazione strategica
 Favorire le collaborazioni e le aggregazioni tra imprese
 Creare una banca dati sui prodotti delle aziende italiane e
supportare il business delle imprese associate
 Favorire la partecipazione alla vita associativa; creare momenti
di confronto fra gli imprenditori
Indicazioni meno ricorrenti








Aiutare le aziende a cogliere le opportunità di Expo 2015
Attivare meccanismi di tutoraggio da parte dei funzionari
Promuovere attività culturali
Favorire la formazione e il reclutamento di manodopera
specializzata
Avviare il corso di meccatronica all’Esperia
Migliorare il sito internet
Ripensare Fondimpresa: troppa burocrazia e scarsi risultati
Levarsi contro gli sprechi della politica
“Ascoltare la crisi”
L’agenda
L’agenda
Ai leader dell’economia e della politica
chiediamo un impegno verso:
1. l’ammodernamento del sistema
2. la politica fiscale
3. la liquidità nel mercato
L’agenda:
1. l’ammodernamento del sistema
• Adottare una “nuova Bassanini” ispirata al criterio della
autocertificazione
• Regolamentare una nuova operatività della CIGO misurata in
ore/giorni anziché settimane
• Finanziare con Fondimpresa la formazione obbligatoria (es:
sicurezza)
• Completare la riforma del mercato del lavoro per la parte
relativa agli ammortizzatori sociali
L’agenda:
2. la politica fiscale
Orientare la politica fiscale verso il sostegno alle attività produttive:
– Revisione della soglia di indeducibilità degli interessi passivi
– Innalzamento del limite delle compensazioni dei crediti tributari
– Incentivi r&d e eco-incentivi
– Revisione delle aliquote degli ammortamenti
– Soppressione dell’IVA sull’accisa gravante sui prodotti
energetici
– Sospensione/revisione studi di settore
– Sostegno alla patrimonializzazione delle aziende, detassazione
utili reinvestiti
L’agenda:
3. la liquidità nel mercato
•
•
•
•
•
Rendere operativi i meccanismi per l’assicurazione dei crediti
Rivedere la legge fallimentare favorendo il recupero dei crediti
Accelerare i pagamenti della P.A.
Disciplinare la permanenza pluriennale del TFR in azienda
Favorire il consolidamento dei debiti attraverso un meccanismo
pubblico che garantisca le banche (Fondo Centrale di Garanzia
alimentato con i “Tremonti bond”)
• Sfruttare il ruolo espansivo della spesa pubblica con gli
investimenti in infrastrutture
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Ascoltare la crisi