Progetto di continuità
anno scolastico 2008/09
Realizzato da :
Per la scuola dell’infanzia>
Bartoloni Alessandra
Gabrielli Paola
Per la scuola primaria
Carnevali Marzia
Lepri Francesca
>
Perché “continuità?”
Fra le scelte formative e didattiche del nostro Circolo, la
continuità ha un ruolo chiave per convinzione degli
insegnanti sull’importanza di favorire un passaggio sereno e
motivante tra i diversi ordini di scuola.
Agire su un raccordo pedagogico, curricolare, organizzativo e
metodologico è un obiettivo ad ampio raggio che parte,
comunque, da attività semplici e quotidiane mirate a
rispondere ai bisogni dei bambini e degli alunni per
sperimentare e accettare serenamente la transizione da un
gruppo all’altro, da una realtà scolastica all’altra che vada
oltre la conoscenza e il confronto reciproco.
Ciò significa coinvolgere in modo
rispettandone la gradualità evolutiva.
diretto
i
bambini
Anno scolastico 2008/09 progetto continuità
Il plesso di Cerbara comprende sia la scuola dell’infanzia che quella
primaria e ciò ha senz’altro facilitato gli incontri fra bambini e
alunni delle classi di passaggio.
I docenti dei due ordini di scuola si sono incontrati per predisporre un
laboratorio concordando un percorso su “PAROLE IN RIMA” così
strutturato:

Prima fase: i bambini di 5/6 anni giocano con le parole e
scoprono la rima

Seconda fase: i bambini disegnano le parole individuate

Terza fase: i bambini consegnano le schede con le parole
disegnate agli alunni della classe prima che provvederanno alla
scrittura delle stesse

Quarta fase: incontro in palestra per formare le coppie con le
parole in rima fra i bambini e gli alunni

Quinta fase: formazione di gruppi di lavoro per l’invenzione di
filastrocche o ministorie con alcune coppie di parole

Sesta fase: ritrovarsi insieme e raccontare agli altri ciò che
abbiamo realizzato con le “PAROLE IN RIMA”
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Nella palestra della scuola primaria i due gruppi classe si
incontrano.
Organizziamo un semplice percorso motorio:
ogni bambino della scuola dell’infanzia cerca il compagno con la
parola in rima e dopo aver superato il percorso lo raggiunge.
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C’è una grande “tensione” …
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Una delle insegnanti rompe il ghiaccio e prova
per prima il percorso in cerca della sua coppia
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La prima coppia
si
è formata:
CAPPELLO-CASTELLO
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Seconda coppia:
BARCHETTA-FORCHETTA
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Terza coppia:
PAPPAGALLO-GALLO
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Quarta coppia:
GIROTONDO-MONDO
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Quinta coppia:
BOTTIGLIA-FAMIGLIA
(CI STIAMO RILASSANDO)
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Sesta coppia:
ANELLI-GEMELLI
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Settima coppia:
COLTELLO-PENNELLO
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Ottava coppia:
AQUILONE-OMBRELLONE
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Nona coppia:
SERPENTE-NIENTE
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Decima coppia:
NASO-VASO
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Undicesima
coppia:
VELA-CANDELA
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Dodicesima
coppia:
BEFANA-CAMPANA
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Tredicesima coppia:
NANO-MANO
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Quattordicesima
coppia:
GHIACCIO-PAGLIACCIO
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Quindicesima
coppia:
MAGO-DRAGO
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Sedicesima coppia:
VIOLA-SCUOLA
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Diciassettesima
coppia:
RECINTO-DIPINTO
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Diciottesima coppia:
PALLA-FARFALLA
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Diciannovesima
coppia:
ZUCCA-MUCCA
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Ventesima coppia:
RUBINETTO
- LETTO
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Ventunesima coppia:
CASTAGNA-MONTAGNA
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Ventiduesima coppia:
TOVAGLIA-PAGLIA
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Formazione dei gruppi di lavoro
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A questo punto i gruppi si sono formati e nel prossimo
incontro inventeranno filastrocche o brevi storie con le
parole in rima che hanno a disposizione e poi nell’ultimo
incontro ogni gruppo riporterà a tutti il risultato del proprio
lavoro.
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IL PAGLIACCIO E LA PALLA
C'era una volta un PAGLIACCIO
che rincorreva una FARFALLA
ma fa uno scivolone su un pezzo di
GHIACCIO
e andò a sbattere contro una MUCCA
che tranquillamente brucava l'erbetta.
che lo trasformò in una PALLA.
La palla sta a galla così il pagliaccio si
riposò.
Passava di là una piccola BARCA A VELA
illuminata da una CANDELA dentro una
ZUCCA
La mucca si arrabbia e rincorre il pagliaccio Sulla barca c'era un marinaio che raccoglie
che si aggrappa ad un AQUILONE
la palla
e vola via fino al mare
e la porta sulla spiaggia sotto
L'OMBRELLONE
ma un brutto temporale rompe l'aquilone
dove c'era la sua FAMIGLIA che prendeva il
e il povero pagliaccio precipita giù
sole.
sull'acqua!
I suoi due bambini prendono felici la palla
Per fortuna sapeva nuotare e così nuotò
nuotò e nuotò
ma appena la tirano magia... la palla
finché vede una piccola BOTTIGLIA piena ritorna pagliaccio che gioca con i due
d'acqua
bambini
e aveva tanta sete che decide di bere.
e li fa divertire moltissimo.
Ma quella non era acqua ma un filtro magico
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IL NASO NEL VASO
Una volta una BEFANA
volando con la sua scopa magica,
I due gemelli erano dispettosi!
sentì il suono di una CAMPANA
e volle sentire da dove provenisse.
Riempirono con l'acqua del
RUBINETTO
Si mise gli OCCHIALI
dove dormiva il fratellino
e seguì i SEGNALI,
vide un castello illuminato
un vaso accanto al LETTO
che incuriosito vi mise la testa dentro.
dove vivevano due GEMELLI
Così gli cadde il NASO
che possedevano due bellissimi
ANELLI
perché il VASO era stretto!
fra le risate dei fratellini
che aveva regalato loro la mamma.
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VIOLA VIOLETTA
Una mattina presto il GALLO
con il suo chicchirichì svegliò il PAPPAGALLO.
Il pappagallo chiamò VIOLA
che doveva andare a SCUOLA.
Viola per strada colse un FIORE
e se lo mise sul CUORE,
subito sbucò un DRAGO
ma venne schiacciato da un MAGO
che agitava un PENNELLO
proprio come fosse un COLTELLO.
A scuola Viola fece un bel GIROTONDO
e si divertì un MONDO.
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LA FILASTROCCA DEL PITTORE
Oggi ho fatto un DIPINTO
e l'ho messo in un RECINTO
Mentre guardavo si avvicinò un SERPENTE
e dalla paura non ho visto più NIENTE.
Di lì è passato un NANO
e l'ho salutato con la MANO.
Allora la mamma ha apparecchiato con una TOVAGLIA
che aveva il color della PAGLIA;
sul tavolo ho trovato una FORCHETTA
dentro ad una BARCHETTA
c'era anche una castagna che ho raccolto in MONTAGNA
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I bambini si sono divertiti moltissimo e uno degli
obiettivi, la rassicurazione affettiva, è senz’altro
stato raggiunto.
Per il resto le insegnanti della scuola primaria e
dell’infanzia continueranno il loro impegno ad
ampliare le possibilità di raccordo in base a
criteri di essenzialità, continuità, aderenza ai
processi di apprendimento.
fine presentazione
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