Sostegno agli oneri relativi ai minori inseriti in strutture di tipo familiare 2. Continuità dell’intervento Nuovo In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio LEPS Altri Servizi ___________ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l’utenza di riferimento Il Servizio non dà continuità. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Qualora si verificano condizioni particolarmente gravi in cui è a rischio la tutela psico fisica del minore e non sia possibile praticare affidamento familiare o non sia sufficiente un intervento educativo/domiciliare e di sostegno economico, è previsto l’inserimento del minore in una struttura residenziale di tipo familiare. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza • Minori soggetti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, civile o penale, per i quali sia indispensabile un intervento di accoglienza protetta; • Minori in situazione di disagio grave e permanente, anche a seguito di attivazione di interventi a carattere socio educativo nei confronti dei medesimi e dei nuclei familiari di appartenenza. 8. Obiettivi dell’intervento • Tutelare il minore in situazione di trascuratezza, maltrattamento, abusi sessuali, delinquenza minorile, patologie sociali; • Tutelare il minore in famiglie multiproblematiche e/o con genitori con dipendenze; • Favorire la normale crescita psicofisica e psicologica del minore. 9. Strutture Tipologia struttura Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Strutture semiresidenziali (specificare) Altro Comunità Terapeutica Capac N. ità di utenti accoglienza 15 1 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento delle strutture ai sensi della L.R. n. 41/2003 • Casa famiglia Il Germoglio, determina dirigenziale di Roma Capitale – IXX Municipio n° 939 del 27/05/2005; • Casa degli Orsetti, determina dirigenziale di Roma Capitale – XVIII Municipio n° 171 del 04/02/2010; • Comunità Terapeutica Riabilitativa “Eimì” autorizzata dalla Regione Lazio – Direzione Regionale Programmazione Sanitaria e Tutela della Salute, determina n°4349 del 23/12/2003; • Casa famiglia “Iqbal Masih”, determina dirigenziale del Comune di Ardea n° 41 del 17/02/2012; • Casa Nazareth, determina dirigenziale del Comune di Gavignano n°4347 del 11/11/2009; • Gruppo appartamento “Felix”, determina dirigenziale di Roma Capitale – Municipio VIII n° 322 del 17/02/2011; • Valle dei Fiori Associazione Gioventù Mariana, determina dirigenziale del Comune di Roma – V Dipartimento n° 34/2000; • Villaggio S.O.S di Roma, determina dirigenziale di Roma Capitale – Municipio XIV n° 1166 del 27/06/2013; • M.AI.N. (Movimento Adolescenti Ideali Nuovi), determina dirigenziale di Roma Capitale – Municipio IX n° 2185 del 7/11/2012; • Casa Famiglia “Casa Pino”, determina dirigenziale del Comune di Roma – V Dipartimento n° 2522 del 18/12/2000; 9.2 Natura della struttura pubblica Privata 10. Nome e Sede delle strutture che eroga il servizio e/o dell’attività a. Oasi Celestina Donati via delle Colasanzioni, 6 Roma; b. Casa degli Orsetti via di Torre Rossa, Roma; c. La casa Delle Case, Monterotondo; d. Casa Nazareth, Gavignano (RM); e. Iqbal Masih via Terni, Ardea (RM) (due utenti); f. Comunità Terapeutica Riabilitativa “Eimì” via Ripatransone, 111 Roma; g. Casa Famiglia “Casa Pino” via Calpurnio, 82 Morena – Roma (due utenti); h. Gruppo Appartamento Felix via di Torrespaccata, 23 Roma; i. M.AI.N. (Movimento Adolescenti Ideali Nuovi) Via Appia Nuova 171 j. Valle dei Fiori Associazione Gioventù Mariana – Centro Sociale Ragazzi viale di Valle Aurelia, 107/109 G. 000167 Roma (3 utenti) k. Villaggio S.O.S di Roma, via Michelangelo Di Pierri 34 00166 Roma l. In famiglia, via P. Togliatti 00043 Ciampino m. Casa Famiglia Il Germoglio 11 Numero utenti nel 2013 a livello distrettuale |_|_|1|6| 11.1 Numero di utenti nel 2013 suddivisi per fasce d’età Utenti n. 0-2 1 3-6 3 7-11 3 12-18 9 11.2 Numero minori accolti in struttura con la madre |_|_|_|2| 11.3 Numero utenti nel 2013 suddivisi per comune Comune di Ciampino |_|_|_|8| Comune di Marino |_|_|_|8| 12 Utenza annuale complessiva prevista nel 2014 |_|_|2|0| 12.1 Numero di nuovi inserimenti al 30 aprile 2014 |_|_|_|1| 12.2 Numero di ulteriori inserimenti previsti nel 2014 |_|_|_|2| 13 Tempi di permanenza in struttura durata n. Inferiore 7 ad un anno Da 1 a 7 due Da due a 1 tre Oltre i tre 1 anni 14 Attività previste finalizzate alla riduzione dei tempi di collocamento in struttura • Progetti di potenziamento delle capacità residue genitoriali della famiglia d’origine; • Progetti di affido intra e/o extra familiare. 15. Previsione della quota di risorse eventualmente impiegate per il passaggio dall’accoglienza in struttura all’affidamento familiare € 14.400,00 per tre minori che potrebbero essere inseriti in progetti di affidamento familiare. 16. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito - Altro Comune del Distretto (specificare _______________________) 17. Personale coinvolto - Amministrativi |_|_|1| - Assistenti sociali |_|_|3| - Sociologi |_|_|_| - Psicologi |_|_|_| - Pedagogisti |_|_|_| - Educatori professionali |_|_|_| - Operatori socio-sanitari |_|_|_| - Volontari |_|_|_| - Mediatori culturali |_|_|_| - Altre figure (specificare _________________________________) |_|_|_| 18. Natura della prescrittività dell’intervento Provvedimento autorità giudiziaria minorile 16 DPR 448/98 Art. 403 C.C. 15 Art. 37 L. 184/83 minori stranieri non accompagnati Rientro in struttura da affidamento familiare Rientro in struttura da fallimento adottivo 1 19. In base a quali indicatori vengono verificate e valutate l’appropriatezza e la qualità del servizio? • Tempistica di inserimento; • Sicurezza della struttura; • Grado di compatibilità tra il PEI e il Progetto Sociale; • Tempo di permanenza. 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Non esiste una rete formalizzata. 22. Complementarietà/accessorietà degli interventi rispetto a quelli previsti nella misura 1.1 L’inserimento dei minori in struttura familiare risulta spesso indispensabile a seguito di valutazione e/o fallimento dell’affidamento familiare e di altri interventi