NELLE PAGINE SICILIANE NEL PALERMO GUIDA DELLA ROCCA
www.gazzetta.it venerdì 6 aprile 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno 116 ­ Numero
numero 83
Anno
GP DEL QATAR OGGI ANCORA LIBERE, DOMANI LA POLE. DOMENICA LA GARA DALLE 21
SPORTWEEK
Stoner­Rossi: via al Motomondiale
VALENTINO
IL MANAGER
COI BAFFI
Nelle prime prove l’australiano già in testa: «Vale non è più un mito. Due
titoli non mi bastano». Il pilota Ducati 10°: «Ci serve mezzo secondo»
3 La copertina dell’inserto di Gazzetta
ALL’INTERNO UNO SPECIALE DI 8 PAGINE
Domani in edicola con la Gazzetta a 1.50 €
IL RITORNO
ANCELOTTI
Cassano già gol
«Però ho avuto
paura di morire»
Ieri ha segnato a
Milanello.«Pronto
per lo scudetto. E
se non torno quello
di prima smetto»
3 Antonio Cassano, 29 anni BUZZI
DELLA VALLE A PAGINA 6
«DICO MILAN
MA LA JUVE
HA PIRLO IN PIÙ»
SUPERMARIO IERI PAURA PER UN INCIDENTE
Balotelli­Inter
Branca apre:
«Tra due mesi...»
TAIDELLI A PAGINA 10
EUROPA LEAGUE C’E’ PURE LO SPORTING
«Due punti di vantaggio servono, tocca
ai rossoneri vincerle tutte. Berlusconi
chiede spettacolo dall’86... Nel Psg, in
estate, prenderemo 3­4 campioni»
A PARIGI CON LEO
Carlo Ancelotti, 52 anni.
Ha allenato oltre che
Reggiana e Parma, sia la
Juve che il Milan.
Due stagioni al Chelsea
di ALESSANDRO GRANDESSO ALLE PAGINE 2­3
Derby di San Siro posticipato, malumore bianconero
Nel penultimo turno, le milanesi in campo alle 20.45, la Juventus alle 15
IARIA, OLIVERO A PAGINA 9
Bielsa, Simeone e Valencia
Tre spagnole in semifinale
RICCI A PAGINA 18
SERIE B PESCARA BATTUTO 2­1
Granoche lancia il Varese
Un altro stop per Zeman
LONGHI A PAGINA 23
leOpinioni
a pagina 21
LE DIFFICOLTÀ DI IBRA
NELLE GRANDI SFIDE
LO SPRINT SCUDETTO: LA UE, GLI STRANIERI
ANTICIPI E BUONSENSO E GLI ATLETI ITALIANI
di SANTIAGO SEGUROLA
di RUGGIERO PALOMBO
DI GENE GNOCCHI
w
Dramma Pato, sorride
solo Barbara Berlusconi.
Dovrà stare a letto
un mese.
ALTRI MONDI
Bossi si è dimesso
La Lega è nel caos
Ora chi sarà il leader?
3 Umberto Bossi, 70 anni AFP
DELL’ARTI A PAGINA 39
9 771120 506000
20 4 0 6>
di FRANCO ARTURI
IL ROMPI
PALLONE
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2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
«
VENERDÌ 6 APRILE 2012
ALESSANDRO GRANDESSO
Twitter @calciofrancese
PARIGI
Dal duello Milan-Juventus al suo Psg, Carlo Ancelotti
legge il finale di stagione esaltante in Italia e in Francia.
Milan fuori ai quarti di Champions, inevitabile?
«Il Milan ha fatto il possibile
contro i più forti al mondo. Oggi solo il Real Madrid può competere con il Barcellona. Il Milan è rimasto in partita fino a
quel rigore discutibile. L’atteggiamento era giusto, ma il Barcellona meritava di passare.
Hanno una marcia in più».
Non sono mancate critiche ad
Allegri, anche da Berlusconi.
«Con un altro sorteggio il Milan poteva arrivare in semifinale, più consono alle ambizioni
rossonere. Ma è difficile pensare di vincere la Champions
con Barcellona e Real Madrid
in gioco. Berlusconi poi chiede
spettacolo e controllo del campo dal 1986».
Il Milan rischia il contraccolpo?
«Potrebbe essere positivo perché non è stato eliminato dall’Apoel Nicosia. Avranno più
energie mentali per il campionato. Nel 2004 fummo eliminati ai quarti dal Deportivo,
non invincibile e dopo il 4-1 in
casa. Ci fu uno shock psicologico, ma reagimmo battendo
l’Empoli in extremis. E poi vincemmo lo scudetto».
Questa Juve avrebbe potuto
fare di più con il Barcellona?
«No, in questi casi subentra
l’esperienza. Fisicamente
avrebbero potuto dare di più,
ma avrebbero avuto un deficit
di maturità. Il Barcellona non
è imbattibile, ma non gli togli
il possesso palla. Il Real l’anno
scorso ha vinto la coppa di Spagna con il contropiede».
Cosa manca alle italiane per
fare meglio in Europa?
«Il Napoli ha fatto un’ottima
Champions, eliminando il
Manchester City nel girone
del Bayern. E’ mancata l’Inter
che ha avuto un mare di problemi. Il Milan ha fatto il suo.
Non è andata così male. Il prossimo anno ci sarà la Juve. Saremo più competitivi».
CARLO ANCELOTTI
PRIMO PIANO L’INTERVISTA
«Ora sarà turbo-Milan
E porterò il mio Psg
tra le grandi d’Europa»
«Contro il Barcellona i rossoneri hanno fatto il massimo
Il k.o. sarà una spinta per lo scudetto. Stimo Pato, va curato»
La corsa scudetto?
«E’ incerta, ma due punti di
vantaggio servono. Tocca al
Milan vincerle tutte. Non credo sia decisivo il calendario,
neanche con il derby alla penultima che non è detto il Milan perda e che potrebbe arrivare a conti fatti».
Il ritorno di Cassano può essere determinante?
«E’ fuori da tanto. Il Milan ha
Ibra. Se Cassano sta bene può
essere utile. Per la Juve invece
conta il collettivo, quindi la
condizione fisica supportata
dall’entusiasmo. Anche se Pirlo ha portato sicurezza, togliendo qualità al Milan».
«
«
Il Milan è rimasto
in partita fino a
quel rigore dubbio
Ma Barça e Real
sono superiori
Berlusconi critica
Allegri?
Chiede spettacolo
e controllo del
gioco dal 1986...
Sorprende il nuovo infortunio
di Pato.
«Resta un giocatore che stimo,
è giovane, ha un futuro, anche
se ora per lui sarà più dura. E’
importante però che si capisca
l’origine degli infortuni».
Quale tra la Juve e il Milan di
oggi è più distante dalla sua Juve e dal suo Milan?
«La mia Juve era già matura,
con grandi giocatori ed esperienza. Quella di oggi è in costruzione e fa molto bene, ma
non mi sorprende perché Conte è molto determinato. Il Milan in fondo è lo stesso».
Anche se la generazione Ance-
lotti è a fine corsa.
«Il ricambio è già cominciato
con El Shaarawy, Abate, Aquilani, Nocerino. La bravura del
Milan è di cambiare vincendo.
Non è da tutti».
Non vincere lo scudetto sarebbe più grave per la Juve o per il
Milan?
«Sarebbe più accettabile per la
Juve visto che questo primo
anno è comunque di qualità».
Chi vince lo scudetto?
«Dico Milan».
Il Psg invece è in difficoltà e domenica c’è il derby di Francia,
con il Marsiglia di Deschamps.
4
I NUMERI
14
successi da
giocatore
3 scudetti (Roma
e Milan), 4 Coppe
Italia (Roma),
Supercoppa di
Lega, 2 Coppe
Campioni, 2
Supercoppe Uefa,
2 Intercontinentali
(tutte con il Milan)
Codice cliente: 222072
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
la scheda
3
LA VOLATA SCUDETTO LE PARTITE CHE DECIDERANNO LA CORSA AL TITOLO
CARLO ANCELOTTI
52 ANNI
ALLENATORE DEL PSG
È nato a Reggiolo
(Reggio Emilia) il 10 giugno
1959. Ex centrocampista di
Parma, Roma e Milan.
GDS
1995
Allenatore della Reggiana,
dopo essere stato vice di
Sacchi in Nazionale
1996
Due stagioni al Parma
1999
Allena la Juve fino al 2001
2001
Al timone del Milan per otto
stagioni dense di trionfi
2009
LA BACHECA I TROFEI DI CARLETTO DA ALLENATORE
Due stagioni al Chelsea
30 dicembre 2011
Milan ai raggi X
Juve ai raggi X
h
7
La condizione fisica
h
9
La condizione fisica
In generale è abbastanza buona,
anche se Robinho e soprattutto
Boateng non hanno raggiunto la
condizione ottimale. Stanno bene i
difensori, a parte Thiago Silva che
è infortunato e Mesbah affaticato.
A centrocampo, Aquilani cresce
da un punto di vista atletico:
il reparto è ok, nonostante
il mal di schiena di Van Bommel.
La Juve sta benissimo, la squadra
corre dal primo all’ultimo minuto e
solitamente nella ripresa dà
l’accelerata decisiva per vincere la
partita. L’appannamento del mese
di febbraio è stato brillantemente
superato e adesso Conte può
essere fiducioso sulla tenuta fino a
fine stagione. Da non sottovalutare
un aspetto: non ci sono infortunati.
h 7,5
h 7,5
La rabbia per l’eliminazione dalla
Champions, che era prevedibile,
ma che soprattutto alla vecchia
guardia non è andata giù, può
trasformarsi in energia psicofisica
per il finale di stagione. Ibra si è
già portato avanti, dicendo a
caldo, dopo la partita del Camp
Nou, che è convinto di conquistare
anche questo scudetto: «Siamo
forti abbastanza».
La Juve insegue il Milan dopo aver
fatto da lepre per tutto il girone
d’andata. Quindi adesso dovrebbe
patire la condizione
dell’inseguitore, che non è padrone
del proprio destino. Ma dopo aver
dimezzato lo svantaggio nell’ultimo
turno, i bianconeri hanno ritrovato
convinzione e fiducia. E sono
pronti a completare quella che
sarebbe una grande impresa.
h8
h8
E’ sempre lui l’uomo scudetto:
Ibrahimovic, che secondo i critici di
Allegri sintetizzerebbe tutto il buono
del Milan. In realtà, il Milan è
cresciuto come collettivo e Aquilani
e Boateng sono forze fresche che
dovrebbero dare qualcosa in più alla
squadra in queste ultime partite. Ma
Zlatan resta il giocatore dei gol
decisivi. Almeno in campionato.
La forza della Juve è il collettivo.
Detto questo, Andrea Pirlo è il faro
indiscusso, detta i ritmi e garantisce
la qualità. Abituato a vincere, il
centrocampista sa gestire non solo
il pallone, ma anche le emozioni.
Assieme a lui vanno citati Gigi
Buffon (che ha già regalato alcuni
punti alla Juve) e Mirko Vucinic,
che può essere il valore aggiunto.
partenenza. Al Chelsea hai Cole, Lampard, Terry. Al Milan
Ambrosini, Nesta, Gattuso,
Abate, Antonini. Al Real, Casillas, Sergio Ramos, Xabi Alonso. Del Barcellona non ne parliamo. Qui i vari Sakho, Sissoko, Bodmer, Hoarau, Jallet devono assumere il ruolo».
sembra voler tornare. Serve
che un emiro investa da noi
per cambiare tendenza?
La condizione psicologica
Accetta l’offerta del Psg
La condizione psicologica
L’uomo in più: Ibrahimovic
«Il momento è delicato, il Marsiglia per noi è una grande opportunità di rilancio. Lo sarà
anche per loro, perché vengono da una lunga serie negativa. Hanno esperienza e non
penso siano indeboliti dall’eliminazione in Champions».
Se l’aspettava un finale di stagione così complicato?
«Sì, perché il calcio francese è
molto vicino al nostro tatticamente. Come in Italia, c’è molta attenzione alla fase difensiva ed è impossibile vincere
7-1, come ti capita in Inghilterra. Il calcio qui è in evoluzione, sono stato sorpreso dagli
stadi magari non grandi, ma
ben tenuti e quasi sempre pieni. C’è un bel clima».
Leonardo dice che l’estate
scorsa avrebbe firmato per il
secondo posto ad aprile. Fir-
merebbe anche lei?
«Ora no, siamo in ballo e abbiamo giocatori per vincere. Ci alleniamo bene, sono ottimista.
Il campionato si deciderà all’ultimo anche perché dobbiamo fare i conti con il Lilla che
punta al titolo e che affronteremo sia noi che il Montpellier.
E dietro chi lotta per la salvezza non molla punti. Leo sottolinea l’importanza dell’accesso
diretto alla Champions».
«
«
Dove il Psg deve almeno andare agli ottavi.
«Spererei anche più in là».
Quindi il vostro mercato estivo sarà movimentato?
«La squadra sarà rinforzata,
non rivoluzionata. Prenderemo 3-4 giocatori, ma voglio
che il Psg abbia un’anima francese perché la differenza oggi
la fai anche con il senso di ap-
«
Per lo scudetto
peserà più Ibra
di Cassano. Pato
è giovane, ha
ancora un futuro
Non firmo per il 2˚
posto in Ligue 1
E nella prossima
Champions non mi
bastano gli ottavi
Pastore ha solo
bisogno di tempo
Anche Platini
e Zidane all'inizio
facevano fatica
Tutti però criticano Pastore.
«Giusto se si guarda solo il
campo. Ha qualità per fare di
più. Ingiusto se gli si fanno pesare i 43 milioni pagati al Palermo. Anche Platini i primi
sei mesi era un oggetto misterioso alla Juve. Come Zidane o
Falcao. Diamogli tempo».
Criticano lui per colpire Ancelotti.
«Fa parte del gioco».
Lei appartiene all’élite di allenatori italiani all’estero e non
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PUNTO TWINAIR.
L’uomo in più: Pirlo
«Non è questione di soldi. Allenare Milan, Juve, Inter sarà
sempre stimolante. L’esperienza all’estero ti fa conoscere altre culture e atmosfere. In Italia ci sono troppe polemiche e
pressioni che tolgono bellezza
al gioco. Ma in fondo penso
che tutti noi all’estero pensiamo un giorno di tornare».
»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
SERIE A
A
LO STAFF
MILAN
S
Jean Pierre
Meersseman,
coordinatore
sanitario del
Milan, fra i
fondatori di
MilanLab. Da 3
settimane si
occupava di
Pato
S
Rudy Tavana,
medico del Milan
con Sacchi,
Capello e
Ancelotti fino dal
1989 al 2003, è
tornato a
Milanello l’estate
scorsa con la
carica di medico
sociale
ALESSANDRA BOCCI
twitter @picobocci
MILANO
L’INFORTUNIO DURANTE LA GARA CON IL BARCELLONA
1
2
Guarire Pato non sarà
semplice, ma neppure impossibile. E’ un concetto che al Milan tengono fermo come la
stella polare: Pato guarirà, anche se è chiaro che non può tornare in campo prima della
prossima stagione. Come previsto, ieri mattina Pato si è sottoposto a una risonanza magnetica: lesione muscolare tra
il primo e secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra, questo il prevedibile
verdetto. Dunque, stagione finita e nuovo controllo fra quindici giorni. Pato passerà l’estate a cercare di tornare al top,
ma non si muoverà da Milanello prima della fine della stagione, a parte qualche prevedibile breve viaggio per qualche visita specialistica. I tempi degli
esperimenti sembrano terminati, anche perché se ne sono
fatti tanti, in campi più o meno tradizionali, senza ottenere la fine della straordinaria catena di infortuni muscolari
che ha legato la carriera del
promettente attaccante.
Caccia all’errore Naturalmente, subito dopo l’incredibile
crac al Camp Nou, si è scatenata la caccia al colpevole. Fonti
vicine alla famiglia Berlusconi
sussurrano che Silvio è rimasto sconcertato dall’accelerazione improvvisa imposta al
rientro in campo del giocatore. Per la verità, l’amministratore delegato Galliani si era arrabbiato e preoccupato parecchio, e senza ricevere sollecitazioni dai Berlusconi, già leggendo i giornali ieri mattina:
uno dei fondatori di MilanLab, Jean Pierre Meersseman,
che è tuttora coordinatore sanitario del Milan, era appena
rientrato sulla scena, perché
negli ultimi tempi si era dedicato soltanto ai progetti scientifici. L’idea di riportarlo a Milanello per occuparsi del delicato caso Pato però non ha dato i risultati sperati e Meersseman, colpevole di aver dichiarato che Pato era pronto per
giocare a Barcellona, è uscito
di nuovo di scena.
Appoggio Galliani, Pato e altri
a Milanello non hanno gradito
le dichiarazioni pessimiste del
coordinatore sanitario, che appariva assai sfiduciato dopo
l’infortunio numero 14 in 27
mesi. Ieri in un comunicato
scritto dallo stesso Galliani il
club ha preso le distanze: «Tut-
3
1 Il momento dell’infortunio: la diagnosi è lesione
muscolare tra il primo e il secondo grado al
bicipite femorale della coscia sinistra. 2 Pato
sente dolore 3 Lascia sconsolato il campo dopo
14 minuti 4 E va a sedersi in panchina
4
Il Milan non s’arrende su Pato
«Tornerà più forte di prima»
La diagnosi: «Lesione muscolare fra il primo e il secondo grado».
Stagione finita, ma Galliani non condivide il pessimismo sul futuro
to il Milan è fortemente determinato a risolvere in modo positivo e nel termine più breve i
problemi muscolari di Alexandre Pato. Numerose strade sia
diagnostiche sia terapeutiche
restano aperte e non c’è dubbio che l’attuale situazione sarà superata in modo soddisfacente. Pato tornerà presto ancor più forte di prima».
Consapevolezza Il club cerca in
tutti i modi di proteggere Pato, che è un campione giovane
e anche un capitale in pericolo. Dopo l’ultima uscita pubblica, sarà necessario un rientro
brillante, ma soprattutto definitivo. Quei 14 minuti al
Camp Nou e il crac in mondovisione rischiano di provocare
un danno economico enorme
al Milan. Per questo, al di là
dei sentimenti del club e della
famiglia per il brasiliano, si è
deciso di ribadire la piena fiducia nelle sue qualità e nelle possibilità che diventi quello che
era previsto diventasse, cioè
l’erede di Shevchenko e Kakà.
Ma, per ottenere questo risultato, si andrà ancora di più
con i piedi di piombo. Inutile
domandarsi di chi sia la colpa
del rientro affrettato: quello
che conta ora è riportare Pato
in campo, questa volta per davvero. Altrimenti non sarà possibile né cederlo alle cifre immaginate da Berlusconi (che
aveva bloccato il suo trasferimento al Psg), né trasformarlo
sul serio in una bandiera del
Milan.
TURNOVER PER NESTA: TORNA BONERA
Van Bommel ancora fermo per il mal di schiena
Allegri prova Muntari davanti alla difesa
Mark van Bommel non sta
ancora bene e ieri si è allenato a
parte. La schiena continua a
dare problemi, così Allegri ha
provato una soluzione
alternativa per evitare di fare
giocare un’altra gara da titolare
a Massimo Ambrosini, che ha
speso moltissimo fra
Champions League e
campionato. Dunque, ieri è stato
provato Sulley Muntari davanti
alla difesa. Sembra l’ex interista,
che è rimasto forzatamente a
riposo nelle gare con il
Barcellona (non era in lista
S
Nocerino è il
milanista che ha
giocato di più:
41 gare fra
coppe e Serie
A. Perciò anche
lui potrebbe
riposare
Champions) l’uomo destinato a
prendere il posto fra Aquilani e
Nocerino. Aquilani sarà ancora
la mezzala destra, mentre è
probabile che Emanuelson torni
a fare il trequartista per dare
almeno un po’ di riposo a
Boateng che era appena
rientrato. L’olandese però
potrebbe anche fare la mezzala
sinistra, perché Nocerino è il
giocatore che ha giocato di più.
In difesa, la scelta non manca:
dovrebbe esserci turnover per
Nesta, e spazio alla coppia
centrale Bonera-Mexes.
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QUI FIORENTINA IL PATRON VIOLA PREDICA UNITÀ
Andrea Della Valle: «Ricostruiremo con Jovetic»
«La B non la voglio
sentire nominare,
facciamo i punti
salvezza poi
parliamo di tutto»
ALESSANDRA GOZZINI
FIRENZE
Due vittorie e mezzo prima della ricostruzione viola,
l'impalcatura che regge la Fiorentina è ora piuttosto debole,
vanno aggiunti altri mattoni
in classifica prima di poter realizzare i nuovi progetti. La proprietà ne ha molti, ma tutto
passa dal presente: va cementato il gruppo e fortificato l'ambiente, su Jovetic verrà poi edificato il nuovo ciclo. La garanzia è di Andrea Della Valle:
«Facciamo i sei-sette punti che
mancano alla salvezza e poi
penseremo al futuro, la ricostruzione partirà da Jovetic.
La serie B non voglio neppure
sentirla nominare. Questo
gruppo non è da buttare, e come proprietà abbiamo ancora
voglia di investire, fra l’altro
abbiamo appena ricapitalizzato per trenta milioni. Rimarremo finché la gente ci vorrà: a
me basta sentire l'affetto della
città per trovare nuovi stimoli».
Problema Franchi Prima di rico-
struire andrebbe abbattuto il
muro di tensione eretto tra
squadra e tifo. A questo proposito Della Valle chiede che venga innalzato un patto a tutela
del gruppo: «Ultimamente la
squadra gioca meglio in trasferta. Faccio un appello ai tifo-
si: da questa situazione ne
usciamo solo restando tutti
uniti. Capisco la rabbia della
gente, ma la squadra subisce
l'atteggiamento del pubblico:
c'è un problema con il Franchi.
Non dico che è colpa dei tifosi,
tutt'altro: le colpe sono nostre, mie per primo anche se
non merito di girare con la
Digos. Ora però serve essere
costruttivi, fare processi è inutile. La squadra è orgogliosa
ma rattristata, per questo ho
pensato a dei colloqui individuali. Li ho anche visti determinati, un velo di ottimismo
ce l'ho. Si sono ficcati in questa situazione e ne devono
uscire, ma vanno aiutati. Delio Rossi? Non può essere sereno, ma l'allenatore non è un
problema. In ogni caso riparleremo di tutto a fine stagione.
Da San Siro vorremmo uscire
a testa alta, andiamo a giocar-
cela, non pensiamo di partire
battuti. Poi contro il Palermo
vorrei rivedere lo stadio pieno».
Valle ha un pensiero: «Ha scritto la nostra storia per sette anni, certe soddisfazioni rimarranno sempre. Il nuovo diesse? Ho più di un nome in mente, ora la priorità è la salvezza,
poi lo annunceremo, ma anche su questo abbiamo idee
chiare (probabile uno tra Oriali e Sartori, con Lo Monaco outsider, ndr). Prandelli di nuovo
viola? Ci faccia vincere l'Europeo, poi il calcio è una ruota
che gira e lui e mio fratello Diego hanno fatto pace già l'estate scorsa». Oltre al nuovo ciclo
da costruire, ci sono un paio di
cose da distruggere: «Vorremo far dimenticare il ricordo
della sconfitta contro la Juve,
ci proveremo nei prossimi anni. Anche se in giro sto scoprendo sempre più avvoltoi,
mi auguro continuino a volteggiare senza mangiare».
Torna Diego... Nonostante la
pressione del Franchi è infatti
più probabile pensare di alzare la classifica nel turno infrasettimanale, una volta inaugurata la salvezza, si darà poi il
via alla realizzazione di un
nuovo progetto. Ancora Andrea Della Valle: «Io le idee
chiare ce l'ho, il 15 maggio mi
confronterò con la città e chiarirò molte altre cose. Un tavolo con Firenze e le istituzioni?
Perché no? Intanto vorrei riportare Diego allo stadio, magari quando potrà divertirsi: il
suo ritorno è in programma».
...e Prandelli? Tra gli architetti
dei precedenti successi c'era
Pantaleo Corvino per cui Della
Andrea Della Valle FOTOGRAMMA
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6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
CASSANO
SERIE A
«Ho temuto di morire
Pronto per lo scudetto»
FantAntonio ieri ha segnato in partitella e ha raccontato quei
momenti terribili: «Ma se non torno quello di prima smetto»
FABIANA DELLA VALLE
MILANO
Cinque mesi e mezzo senza calcio possono cambiare il
fisico e la testa, ma non i piedi.
Antonio Cassano ha sempre
sentito un’attrazione fatale
verso il pallone e non può aver
perso una tale sintonia. Ieri
l’attaccante ha segnato un gol
in partitella che non lascerà
traccia negli almanacchi ma
che per FantAntonio ha il sapore della ritrovata libertà. Antonio adesso si sente di nuovo libero di accompagnare in porta ogni pallone, come aveva
sempre fatto fino al 29 ottobre 2011, quando si sentì
male appena sceso dall’aereo che lo aveva riportato
indietro da Roma. «Ho avuto
paura di morire», ha confessato l’attaccante nella sua prima
intervista dopo il lungo stop,
concessa a Studio Sport.
Una nuova vita Quel 29 ottobre
Cassano venne ricoverato in
ospedale per un attacco ischemico e pochi giorni subì un piccolo intervento al cuore per
chiudere un piccolo foro (forame ovale pervio, detto Pfo)
che mette in comunicazione
gli atri cardiaci e che è stato individuato come causa dell’at-
ricordi il Cassano buono, non
quello che fa compassione».
Milan tricolore Anche prima
dell’attacco ischemico Antonio aveva sempre detto di voler smettere presto con il calcio, prima dell’inizio del declino. Adesso però vuole ringraziare anche con i gol chi l’ha
aiutato in questi mesi duri e ha
sempre creduto in lui: «Mi hanno chiamato tutti, il Real, il
Barcellona, Capello, Delneri,
Iniesta. Ho capito quanta gente ha apprezzato l’uomo Cassano. Ma so anche che appena
sbaglierò un paio di passaggi
torneranno a dire che sono
una testa matta. Il presidente
Berlusconi, Barbara e Galliani
sono stati incredibili. Ma l’uomo che mi ha salvato la vita è
Rudy Tavana, che mi ha preso
per i capelli e mi ha portato in
ospedale. Anche Prandelli mi
«
«
Per 36 ore ho
fatto fatica a
parlare, ora
ho iniziato una
nuova vita»
Tavana mi ha
salvato, Prandelli
ha sempre detto
che mi avrebbe
aspettato»
Antonio Cassano, 29 anni, durante la partitella con i compagni di squadra. Non gioca dal 29 ottobre 2011 BUZZI
tacco. Ieri per la prima volta
ha raccontato il dramma che
ha vissuto: «Quattro giorni prima dell’operazione ho avuto
tanta paura, l’idea di far soffrire i miei cari mi angosciava.
Per 36 ore dopo il malore ho
fatto fatica a parlare e a ricordarmi le cose. Per fortuna ora
è tutto passato, ho iniziato
una nuova vita».
O come prima o smetto Cassano
ha avuto l’idoneità all’attività
agonistica martedì: mentre il
Milan si preparava ad affrontare il Barcellona lui vinceva la
sua partita più importante. Da
quel momento ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo,
sta bene e sabato potrebbe già
essere convocato per la gara
con la Fiorentina. «Il proble-
ma può essere la forma fisica,
ma non certo i piedi che sono
quelli di sempre e quindi sono
buoni — ha scherzato l’attaccante —. Adesso torno a giocare e se mi accorgo che sto bene
okay, ma se vedo che dopo 3,
4, 6 mesi, un anno non sto in
piedi, dico a tutti "ragazzi, è
stato un piacere" e me ne torno a casa. Voglio che la gente
iperself è
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eni station un mondo che si muove con te
ha aiutato tanto perché mi ha
sempre detto che mi avrebbe
aspettato per l’Europeo». Chiusura dedicata allo scudetto:
«Lo vince il Milan, non siamo
mica qui a pettinare le bambole». Ora Cassano attende solo
di pestare di nuovo l’erba di
uno stadio. Allora sì che tornerà tutto come prima.
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y
CALVARIO
IN TAPPE
29 OTTOBRE
Cassano si
sente male a
Malpensa, dopo
essere rientrato
da Roma con il
volo della
squadra:
problemi di
equilibrio, di
vista e afasia.
Viene ricoverato
in ospedale: si
tratta di un
attacco
ischemico.
4 NOVEMBRE
Antonio subisce
un intervento al
cuore per
chiudere il Pfo,
forame ovale
pervio.
L’operazione fila
liscia: la
prognosi è da 4
a 6 mesi prima
di riprendere
l’attività
agonistica.
3 APRILE
L’Istituto
di medicina
dello sport
di Milano
rilascia
a Cassano
il certificato
di idoneità
all’attività
agonistica. Va in
campo con la
Primavera e
segna un gol su
rigore. Ora può
essere
convocato da
Allegri.
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A
A
Tanto
è un gioco
NEL GIRO
AZZURRO
DI LUIGI GARLANDO
Prandelli scopre
il mal di gol
Infortunati, spuntati, agitati: quanti
dubbi a due mesi dall’Europeo
La sofferta produttività dell’attacco
bianconero ha anche riflessi azzurri.
Prandelli, che in difesa si affida al blocco
Juve (per gli stage del 23 dovrebbe chiamare
anche De Ceglie) e a centrocampo punta
forte su Pirlo e Marchisio, è molto meno
attratto dai bomber di Conte: Borriello
aspetta il primo gol, Quagliarella gioca
spezzoni, Matri e Pepe, involuti, sono
retrocessi in panca. Ma non è solo Juve. Il
bollettino degli attaccanti azzurrabili, a due
mesi dall’Europeo, è preoccupante. Scegliere
i 5-6 per Polonia e Ucraina sarà un esercizio
da mal di testa per Prandelli.
La notizia della ripresa di Cassano e Rossi
ha allargato i cuori, ma siamo realisti:
Allegri, braccato dalla Juve e dalla necessità
di vincere questo scudetto, quanto rodaggio
potrà concedere a Cassano? Pepito fa le
partitelle, ma le partite vere sono un’altra
cosa. E il tempo da qui all’Europeo è poco.
Cassano e Rossi hanno caratterizzato la
migliore Italia di Prandelli, ma che rischio
sarebbe portare due reduci da pause così
lunghe? Il recupero dei due titolari
rimetterebbe in discussione le candidature
del miglior cannoniere italiano degli ultimi
anni (Di Natale) e le migliori sorprese della
stagione (Borini e Giovinco), perché non
possiamo portarci solo punte piccole di
movimento. Tra l’altro Borini è al secondo
infortunio muscolare importante della
stagione. Anche lui comporta un rischio in
un torneo di partite ravvicinate e stressanti?
Di sicuro comporterà dei rischi Balotelli che,
al di là delle promesse, fatica a trovare
continuità di rendimento e di
comportamento. Dal suo talento e dalla sua
fisicità però è difficile prescindere.
Oltre a Mario, quali altre prime punte? Bella
domanda. Pazzini, Gilardino e Matri sono
accomunati dallo stesso momento balordo,
tutti e tre lontani dai loro picchi più alti, tra
gol sbagliati, panchine e tifosi delusi.
Qualche taglio eccellente ci sarà, soprattutto
se il romanista Osvaldo confermerà la
puntualità realizzativa delle ultime giornate.
Come avrete capito, districarsi tra questi
dubbi e scegliere un criterio di selezione non
sarà semplice. Uno come Toni che al
Mondiale 2006 si convocò da solo, con un
campionato da 31 gol, Prandelli non ce l’ha.
Potremmo consolarci con la Spagna, che tra
bomber infortunati (Villa) e spuntati (Torres)
è conciata quasi come noi e come noi
considera gli outsider (Soldado), ma con una
differenza sostanziale: per la Spagna, come
per il Barcellona, la prima punta è quasi un
optional. Il gol in qualche modo arriva dopo
il gran carnevale di un centrocampo unico.
Per dire, nei primi mesi del 2012 Xavi (6) e
Iniesta (4) hanno segnato quanto Matri (4),
Pazzini (3) e Gilardino (3) messi insieme. Se
poi sbirciamo la contabilità 2012 dell’Olanda
(Van Persie 12, Huntelaar 16, Robben 12) ci
viene un po’ di magone. A giugno chi farà
gol per noi? Prandelli confida nel risveglio
primaverile dei bomber in letargo.
Juve a stelle e
DALLE LAVATRICI AI DOLCI 31 ANNI DI SPONSOR SULLA MAGLIA BIANCONERA
S
Alessandro
Matri,
27 anni, è al suo
secondo
campionato con
la Juventus;
in questa
stagione
ha collezionato
26 presenze
e 10 gol
S
Antonio
Cassano,
29 anni, è alla
sua seconda
stagione al
Milan;
quest’anno 9
presenze e 2
gol in
campionato
prima dello stop
S
Giuseppe
Rossi,
25 anni, dal 2007
al Villarreal;
quest’anno 9
presenze e 3 gol
nella Liga prima
della rottura del
legamento
crociato al
ginocchio destro
S
Fabio Borini,
21 anni, alla
prima stagione
con la Roma; in
campionato ha
realizzato 9 gol
in 19 presenze;
il 26 febbraio
2012 ha fatto il
suo esordio con
la Nazionale
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ARISTON
DAL 1981 AL 1989
Sponsor della Juve che vince 3 scudetti,
1 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni,
1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa
Europea e 1 Coppa Intercontinentale
UPIM
DAL 1989 AL 1992
Per tre campionati la Juventus è
abbinata ad un marchio della grande
distribuzione: con Upim vince 1 Coppa
Italia e 1 Coppa Uefa
DANONE
DAL 1992 AL 1995
Ravanelli, Vialli, Baggio e il primo
Del Piero: con Danone i bianconeri
vincono 1 scudetto, 1 Coppa Italia
e 1 Coppa Uefa
SONY
DAL 1995 AL 1998
La Juventus targata Sony spopola e
vince 2 scudetti, 2 Supercoppe italiane,
1 Champions League, 1 Supercoppa
europea e 1 Coppa Intercontinentale
L’americana Chrysler
nuovo sponsor in vista
La società sarebbe vicina a un accordo biennale con la casa
di auto Usa: sulle maglie potrebbe esserci il marchio Jeep
G.B. OLIVERO
ALBERTO MAURO
TORINO
Sono passati meno di due
anni dal 19 maggio 2010, giorno in cui Andrea Agnelli divenne ufficialmente il 23o presidente della Juve, ma sembra trascorsa una vita. La società è stata profondamente riorganizzata, la squadra è tornata a competere ai massimi livelli, lo stadio nuovo è un gioiello invidiato in tutta Italia. Il lavoro, però,
è tutt’altro che finito e la dirigenza bianconera ha pianificato le prossime mosse.
Il presidente Stamattina alle 9 a
Vinovo è in programma una
conferenza stampa di Agnelli.
Il tema potrebbe essere la difesa assoluta di Antonio Conte dopo il suo indiretto coinvolgimento nel calcioscommesse a
causa di un sms che Bellavista
avrebbe voluto gli fosse recapi-
tato per eventuali informazioni
su Siena-Sassuolo. In casa Juve
c’è grande tranquillità e piena
fiducia nel tecnico e quindi è
possibile che il presidente voglia prendere una posizione
pubblica in merito cercando anche di evitare che la squadra
possa essere destabilizzata nella fase decisiva della stagione.
Ma non saremmo sorpresi se
Agnelli parlasse anche di altro,
visto che circolano voci di presenze illustri oltre a quella del
presidente: e l’argomento potrebbe essere la nuova sponsorizzazione. Non c’è ancora l’ufficialità, ma sembra proprio che
la Juve stia per chiudere un accordo con la Chrysler, probabilmente di durata almeno biennale, per la sponsorizzazione unica della maglia. Nelle ultime
due stagioni si sono alternate
Betclic (prima divisa) e Balocco
(divisa di riserva), ma la società non ha mai nascosto l’intenzione di avere un unico ricco
sponsor che potesse garantire
entrate importanti in un momento di grande rilancio.
lo (Grand Cherokee) in uso ai
giocatori della Juve.
Jeep Quello della Chrysler, ovviamente, è un marchio di famiglia dopo l’accordo del 2009
con la Fiat ma questo non deve
assolutamente far pensare che
sia una scelta di basso profilo,
senza alternative o poco conveniente. Tutt’altro. Di recente la
Juve ha già messo sulla maglia
un marchio del gruppo Fiat
(New Holland, dal 2007 al
2010) e la scelta «americana»
evidenzia la volontà di tornare
a essere una squadra mondiale
con la certezza che il brand Juve possa recuperare in brevissimo tempo il prestigio dell’era
pre-Calciopoli. D’altronde in
America la Vecchia Signora è
tuttora molto seguita e dopo la
tournée estiva dello scorso anno è probabile un bis a luglio.
Pare che la Chrysler possa comparire sulle maglie bianconere
con il marchio Jeep, in grande
rilancio anche grazie al model-
Le cifre Quest’anno tra Betclic e
Balocco la Juve incassa 10 milioni ed è quindi naturale pensare che nella prossima stagione,
in cui la squadra tornerà in Europa e molto probabilmente in
Champions, le entrate della
sponsorizzazione possano essere superiori. Dopo le parole di
John Elkann mercoledì all’assemblea degli azionisti Fiat
(«Scudetto o Coppa Italia? Tutti e due. Stiamo giocando bene,
ma come dice Conte non è il momento di allentare la concentrazione. Vedo però un gruppo di
24 leoni che giocano come un
solo leone»), la compattezza
della famiglia Agnelli attorno
alla società e alla squadra verrebbe confermata dal ricco accordo con la Chrysler. Che in
fondo è lo sponsor ideale per
una squadra che corre a cento
all’ora.
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I RIVALI DI DOMANI DEI BIANCONERI DA QUANDO E’ ARRIVATO IL NUOVO DIRIGENTE ROSANERO HA DETTATO UNA SERIE DI REGOLE
Panucci fa rispettare il regolamento, e il Palermo va
Multe salate per
chi fa collezione di
cartellini gialli o
rossi. I primi effetti
positivi ci sono già
FABRIZIO VITALE
PALERMO
Dal suo insediamento il
Palermo non ha più perso. In
due partite, da quando Christian Panucci è il nuovo responsabile dell’area tecnica, sono arrivati un pareggio e una vittoria, la prima del campionato in
trasferta. Adesso si spera di allungare la striscia positiva con
la Juve. Zamparini dice che Panucci è fortunato, ma è un modo per vantarsi della sua scelta.
Sarà un caso, ma l’arrivo dell’ex difensore di Milan, Real e
Roma ha portato una ventata
nuova. Di sicuro ha portato un
regolamento interno alla squadra. Qualcosa che mancava e
di cui si sentiva il bisogno. Ci
ha impiegato pochi giorni a buttarlo giù, giusto il tempo di rendersi conto di alcune cose e di
«annusare» l’ambiente. Secondo il nuovo dirigente rosanero
con delle regole certe si fanno
4-5 punti in più a campionato.
Chi meglio di lui, che ha vinto
in Italia e in Europa, può saperlo. Le «tavole» sono affisse dentro lo spogliatoio, poche norme che però vanno rispettate
altrimenti scattano le multe.
Espulsioni Guai, per esempio, a
chi si fa espellere per comportamento scorretto o per proteste.
In questo caso la «legge di Panucci» si fa dura perché verrà
decurtato il 30% dello stipendio. Il caso-tipo è quello di Bertolo che in Lecce-Palermo ha rifilato una testata a Delvecchio.
Per questa volta il giocatore è
stato graziato perché il regolamento non era ancora entrato
in vigore. Non se la passa bene
Christian Panucci, 38 anni ANSA
nemmeno chi va incontro a cartellini gialli «gratuiti». Lì le sanzioni partono da 250 euro e si
raddoppiano in caso di recidive. Quindi tre gialli evitabili
verranno a costare ai giocatori
mille euro. Multe anche per chi
va in ritardo all’allenamento:
5-10 euro al minuto. Lo sfortunato che arriva a seduta già iniziata dovrà invitare la squadra
a cena.
Modello Real Le regole di Panucci sono la sintesi della sua lunga esperienza da giocatore. Col
tempo si andrà anche verso
l’abolizione del ritiro pre-gara.
Il meccanismo del raddoppio
delle multe, per esempio, era
un sistema in vigore al Real Madrid. Il regime sanzionatorio
non servirà, però, a rimpinguare le casse del Palermo, perché
il ricavato verrà devoluto in beneficenza. I comandamenti di
Panucci regolano anche il rapporto tra giocatori e tecnico,
comportamenti irrispettosi o
insulti non sono ammessi. Fuori dal campo il coprifuoco scatta dal venerdì: tutti dovranno
essere a casa entro le 23. Per il
resto della settimana l’intenzione è di affidarsi al buon senso
dei giocatori. Chi venisse sorpreso a fare le ore piccole, però, se la vedrà con Panucci.
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
strisce
TAMOIL
DAL 2002 AL 2007
L’ingresso del colosso Tamoil ha coinciso
con lo scandalo Calciopoli: 1 scudetto
revocato, 1 assegnato all’Inter; per la
Juve 1 scudetto e 1 Supercoppa italiana
BET CLIC E BALOCCO
DAL 2010 AL 2012
In questi ultimi due campionati
la Juventus ha diversificato gli
sponsor: la prima maglia è Bet Clic
mentre la seconda è Balocco.
la scheda
CHRYSLER, UN SIMBOLO
AMERICANO SALVATO
CON I SOLDI DELLA FIAT
Chrysler è una casa
automobilistica fondata nel
1925. Entrata in crisi, si è
salvata dal fallimento nel
2009 grazie all’intervento del
Governo americano e della
Fiat guidata da Sergio
Marchionne. Il 2011 della
Chrysler si è chiuso con un
fatturato di 55 miliardi di
dollari. I profitti sono arrivati
a 2 miliardi di dollari grazie
alla vendita di un milione e
855 mila vetture nel mondo.
La Fiat, dopo il 35% iniziale,
controlla ora la società
americana che fa parte del
gruppo torinese.
MARCO IARIA
G.B. OLIVERO
Il peccato originale non è
stato commesso ieri, ma l’8 luglio 2009. Fu allora che le 20
società di Serie A, all’unanimità, decisero di limitare la sacralità delle partite in contemporanea solo all’ultima giornata di
campionato. Perché? C’era il
nuovo bando dei diritti tv da licenziare e spalmando — sempre di più — il prodotto a uso e
consumo delle televisioni i ricavi sarebbero cresciuti. Il varo
dei prossimi anticipi e posticipi, e quindi lo sfasamento delle
gare delle duellanti per lo scudetto al turno numero 37, non
è altro che una coerente conseguenza di quella scelta. Ed ecco, il 6 maggio, Juventus-Cagliari alle ore 15 e Inter-Milan
alle 20.45, col rischio che a 180
minuti dal gong il titolo di campione d’Italia sia ancora in bilico. Da qui i malumori, al momento sussurrati e comunque
fatti recapitare in Lega, da parte del club bianconero che si domanda perché non sia stata
scelta la strada del doppio posticipo, allo scopo di assicurare
identiche condizioni a tutt’e
due. E che è pronta a chiedere
ufficialmente il cambio di programma. Chi va in campo dopo, sapendo già il risultato dell’altra — è il solito refrain — ha
un bel vantaggio sul piano strategico e psicologico. C’è da dire
che il Milan, in virtù della
Champions, ha spesso e volentieri anticipato gli impegni di
campionato, trovandosi proprio nella situazione che si prefigura per la Vecchia Signora.
Ma la volatona, certo, ha tutta
un’altra rilevanza.
Buon senso Va detto che il comunicato ufficiale di ieri partito da via Rosellini non è un totem inviolabile. Nel senso che,
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Derby posticipato
Malumori a Torino
Inter-Milan del penultimo turno alle 20.45,
Juve-Cagliari alle 15: ai bianconeri non va bene
se nelle prossime giornate la
lotta scudetto rimanesse aperta, a fine aprile si deciderà di
far giocare alla stessa ora Juventus e Milan, in quella fatidica penultima giornata, tanto
più che la gara col Cagliari non
è in uno «slot» singolo e spostarla risulta facile. Una scelta di
buon senso dettata da motivi
di opportunità che la Lega non
esiterebbe a prendere, a costo
di scontentare le tv. Già, perché tutto ruota attorno ai contratti da 800 milioni annui sottoscritti con Sky e Mediaset.
La gioia di Diego Milito, 32 anni, per il gol segnato al Milan all’andata REUTERS
ANTICIPI E POSTICIPI DALLA 15a ALLA 18a DI RITORNO
Juventus-Roma e Napoli-Palermo
Altri due big-match in notturna
Questi gli anticipi e i
posticipi dalla 15a alla 18a giornata
di ritorno della Serie A. Sabato 21
aprile Chievo-Udinese (ore 18),
Napoli-Novara (20.45). Domenica
22 aprile Fiorentina-Inter (12.30),
Juventus-Roma (20.45). Sabato
28 aprile Cagliari-Chievo (18),
Palermo-Catania (18), Roma-
Napoli (20.45). Domenica 29
aprile Bologna-Genoa (12.30),
Udinese-Lazio (20.45). Martedì 1˚
maggio Chievo-Roma (18),
Napoli-Palermo (20.45). Sabato 5
maggio Lecce-Fiorentina (18),
Roma-Catania (20.45). Domenica
6 maggio Siena-Parma (12.30),
Inter-Milan (20.45).
Comanda l’audience Nel bando
del biennio 2010-12 una delle
novità era rappresentata proprio da questo valore aggiunto: anche il penultimo turno sacrificato allo spezzatino, dopo
aver già abbattuto, nel 2008, il
blocco delle ultime quattro
giornate. Visto che il derby di
San Siro è il piatto forte, non si
poteva che collocarlo nel prime time della domenica, senza
altri match a sporcare gli ascolti. Lo stesso vociare si levò un
anno fa, quando la Lega comunicò, per la penultima giornata, Milan-Cagliari in anticipo e
Napoli-Inter la domenica sera.
Poi i rossoneri andarono in fuga e il caso rientrò da sé. Ma
adesso? Si naviga a vista, aspettando maggiori certezze.
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A
Pista Balotelli
Ritorna all’Inter?
Branca: «Parliamone
fra uno o due mesi»
Il d.t. non chiude la porta all’attaccante in nerazzurro
E su Stramaccioni si sbilancia: «Un allenatore unico»
Il tecnico: «Conferma se arrivo terzo? Chiedete a Moratti»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA TAIDELLI
APPIANO GENTILE (Como)
Quella foto del 27 marzo
scorso è meglio tenersela da
parte. Non sai mai che quel Balotelli che irrompe nel pieno
della presentazione di Stramaccioni e saluta calorosamente il
nuovo tecnico non diventi l’inizio di una storia di predestinati
che all’Inter piacerebbe assai
poter riunire per la prossima
stagione.
In uno o due mesi... La suggestio-
ne legata a Mario è nell’aria da
giorni. O forse da sempre, se si
pensa che al momento di cederlo al City due anni fa l’Inter si
assicurò la possibilità di pareggiare o superare un’offerta che
fosse arrivata ai Citizens. Ieri il
d.t. Marco Branca non ha fatto
nulla per spegnere le voci. Intervenuto alla presentazione
di Guarin, il dirigente ha risposto così a una domanda sul possibile ritorno di Balotelli: «Credo ci sarà tempo di parlarne tra
uno o due mesi. Oggi è il giorno di Fredy». Balotelli tra Milano e Brescia ha lasciato amore
e famiglia, a Manchester litiga
a giorni alterni con compagni o
Mancini e ha sempre detto di
voler tornare in Italia. E Moratti a novembre ammise: «Balotelli? Lo riprenderei subito».
Ideale per il 4-3-3 Certo, sareb-
S
Marco
Branca,
47 anni,
è il direttore
dell’area tecnica
dal 2003 dopo
essere stato
un giocatore
nerazzurro
IMAGE
dispendiosa (Mario ha un contratto sino al 2015 a 3,5 milioni
a stagione), ma non impossibile. Soprattutto se al City — che
deve ancora pagare l’ultima rata da 6 milioni — andasse bene
una contropartita tecnica come Maicon o Sneijder. Balotelli tra l’altro si sposerebbe a meraviglia con il credo tattico di
Stramaccioni. Mario infatti
può ricoprire qualsiasi ruolo in
attacco, ma diventa micidiale
quando parte largo sulla fascia, da dove può saltare l’uomo per andare sul fondo o accentrarsi e tirare.
Strama, tutto sotto controllo E
proprio al nuovo tecnico, Marco Branca lancia messaggi importanti: «Andrea si sta rivelan-
do un ottimo allenatore sotto
ogni punto di vista. Malgrado
l’età e il poco tempo a disposizione, è molto sicuro di sé e ha
già tutto sotto controllo. Ho
avuto 23-24 allenatori da calciatore e 6-7 da dirigente, ma
posso assicurarvi che lui ha
una personalità tutta sua. Terzo posto? Inutile fare proclami,
bisogna preparare al meglio
non solo ogni gara, ma ciascun
allenamento. Poi sappiamo benissimo che la zona Champions non dipende solo da noi.
Ma le strategie dell’Inter passano dall’investimento che avremo a disposizione. Al momento ci sono solo 4-5 club al mondo che possono fare acquisti importanti. E nessuno è italiano.
Ma anche senza Champions
S
Andrea
Stramaccioni,
36 anni,
è arrivato
l’estate scorsa
dalla Roma.
Dopo la
Primavera, guida
la prima squadra
ANDREOLI
IL SERBO FRA PRESENTE E FUTURO
Stankovic: «Gasperini non ce l’aveva
con me. Io via da qui? E chi mi prende?»
Ieri Dejan Stankovic ha
fatto il punto su presente e
futuro: «Stramaccioni è
bravissimo, mettiamo da parte
l’età: ha le idee chiare e dopo
una settimana si è già visto
qualcosa di quello che ha in
mente. Ora abbiamo davanti otto
partite fondamentali: contro il
Cagliari sarà un’altra chance per
avvicinarci, ma non va
dimenticato che in passato più
volte non ci siamo riusciti. Certo,
raddrizzare la stagione con un 3˚
posto sarebbe straordinario. Il
mio futuro? E dove vado, chi mi
prende? Rimango qua, l’ho già
detto, a meno che l’Inter non mi
dica che non servo più:
altrimenti, mi vedrete anche
l’anno prossimo». Poi un
accenno a Gasperini: «Non
credo di essere io il giocatore
con cui non andava d'accordo».
E uno a Balotelli: «Lui è un
grande: un amico e un fratello».
be un’operazione complicata e
non perderemmo il nostro appeal. E’ stato lo stesso negli anni scorsi per Juve e Milan».
Responsabilità Per tenere viva
la speranza, l’Inter comunque
deve battere il Cagliari. Unica
cosa che ha in testa Strama, come conferma l’interessato a
margine di un torneo dell’Accademia Inter ai microfoni Sky:
«Se la mia conferma passa dal
terzo posto va chiesto a Moratti. Io penso solo a mettere a disposizione del gruppo quel poco che so, a come vincere contro un Cagliari in grande forma
e alla responsabilità di guidare
la squadra a fare un grande finale di stagione. Vedo molto
entusiasmo. Anche perché la
carta d’identità non conta e in
squadra ho tanta gente giovane dentro». Con Sneijder sempre a parte (al pari di Maicon)
e Alvarez che ha lavorato con i
compagni solo per metà seduta, anche domani a Trieste è
scontato il 4-3-3 visto all’esordio del nuovo tecnico, con il
probabile esordio da titolare
dello stesso Guarin. Confermato invece il tridente Zarate, Milito, Forlan. Pazzini dovrebbe
avere la sua occasione l’11, nel
turno infrasettimanale contro
il Siena. Chance che mancherà
a Luc Castaignos: mercoledì
con la Primavera ha segnato un
gol, preso una traversa, ma anche rimediato una lesione di
terzo grado al bicipite femorale della gamba destra. Per lui la
stagione è di fatto finita.
IERI IL LANCIO
Zanetti, che idea
Macchina da caffé
per la Fondazione
Javier Zanetti, 38 anni
MILANO (fr.vell.) Aveva
già ideato le tazzine. Ma per
fare il caffè serve la macchina.
E ieri Javier Zanetti, davanti a
500 agenti in estasi, ha lanciato
«La macchinetta del capitano»,
nerazzurra e distribuita da
Vitha Group. Scopo del
progetto: «Raccogliere fondi
per la Fondazione Pupi e far
crescere felici i bimbi che
sosteniamo». Gli invitati di San
Siro hanno raccolto l’appello.
Un agente ne ha prenotate 500.
«Ma sia chiaro: io il caffè non lo
bevo, lo prende solo mia
moglie», ha detto Zanetti.
L’ULTIMA DISAVVENTURA A MANCHESTER UNO SCONTRO VIOLENTO E INDAGINI DELLA POLIZIA. YAYÀ TOURÉ SMENTISCE: «NESSUNA RISSA CON BALO»
della Corsa era stordito». La polizia di Manchester ha avviato
le indagini. Roberto Mancini è
stato informato qualche ora dopo l’accaduto. Ha parlato con
Mario che lo ha rassicurato:
«Tutto a posto, sto bene. Stavolta non è colpa mia. Quella macchina mi ha tagliato la strada e
non sono riuscito ad evitarla».
E Mario distrugge la Bentley
Ma stavolta non è colpa sua
Un’auto gli ha
tagliato la strada.
A bordo anche la
fidanzata: paura
ma nessuna ferita
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
te, mentre Mario era alla guida
della sua Bentley bianca da 140
mila sterline, in compagnia della fidanzata, Raffaella Fico.
Una Vauxhall Corsa ha improvvisamente tagliato la strada per
fare una «conversione a u» e Balotelli non ha potuto evitare
l’impatto.
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Raffaella in ospedale o no? Lo
Stavolta sembra non avere colpe, se non l’unica di essere sfortunato: Mario Balotelli è
stato coinvolto ieri pomeriggio
in un incidente stradale, nel
centro di Manchester. Grande
spavento, auto danneggiata,
ma l’attaccante italiano del City, per fortuna, non ha riportato ferite. L’episodio è avvenuto
alle 15.15 ora inglese a Medlock Street, vicino a Deansga-
scontro è stato violento. Mario
si è spaventato, ma quando ha
abbassato il finestrino per rispondere ai primi soccorsi ha risposto «Tutto ok» ed è sceso dall’auto quasi sorridente, scherzando. Secondo le ricostruzioni della polizia di Manchester,
Raffaella Fico sarebbe stata accompagnata in ospedale per
precauzione, ma dall’entourage di Balotelli in serata questa
versione è stata smentita. La
La verità di Yayà L’episodio è av-
Sopra Mario Balotelli, 21 anni, con Raffaella Fico, 24, al centro sportivo del Manchester City scendono
dalla Bentley Continental Gt bianca con cui hanno avuto l’incidente ieri pomeriggio a Manchester AP
Bentley ha riportato danni seri:
una parte del paraurti anteriore si è staccata di netto. Una volta sceso dall’auto, Mario ha fatto un paio di telefonate e pochi
minuti dopo sono arrivate due
persone a bordo di una Ran-
ge-Rover, descritte dai testimoni come «ragazzi che indossavano abiti di taglio italiano».
Grande paura I testimoni oculari, presenti sul luogo dell’incidente, scagionano Balotelli:
«L’altra macchina ha effettuato
una conversione all’improvviso
e non si poteva evitare lo scontro. Mario sul primo momento
sembrava choccato, ma si è subito ripreso e ha sorriso. La ragazza era spaventata. Il guidatore
venuto nel giorno in cui il Sun,
da copione, ha sparato in prima
pagina la storia di Mario con
Jennifer Thompson, 24 anni,
una ex escort che ha avuto in
precedenza una relazione con
Wayne Rooney. Il Daily Mail ha
invece raccontato la verità di
Yayà Touré, il centrocampista
ivoriano del City che secondo i
giornali inglesi aveva sfiorato
la rissa con Mario sabato scorso, subito dopo la gara con il
Sunderland (3-3): «Tutto falso,
Mario non è mio amico: è mio
fratello. Sabato scorso io mi sono limitato a dire a Mario: "Ehi,
calmati, siamo in campo, di
fronte a migliaia di persone".
Tutto qui. Il resto è una bugia
colossale».
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
Guarin: «Da 2 anni
volevo venire qui
Ci resterò a lungo»
LUCA TAIDELLI
APPIANO GENTILE (Como)
Le cose facili evidentemente non piacciono nè a Fredy Guarin nè tantomeno all’Inter: ci sono voluti due anni e altrettanti infortuni al polpaccio
perché coronassero il loro sogno d’amore. Mentre il connazionale Cordoba se lo lavorava
ai fianchi e il triplete mourinhano moltiplicava l’appeal dei colori nerazzurri, Marco Branca
aveva messo gli occhi sul ragazzo di Puerto Boyacà ben prima
che diventasse una colonna del
Porto di Villas Boas. La quotazione però era alle stelle e soprattutto, come spiega lo stesso d.t., «non era mai successo
che loro accettassero di cedere
in prestito con diritto di riscatto un top player come Fredy».
«Benedetto» infortunio Ma qui
ha fatto buon gioco quel benedetto infortunio con ricaduta,
che ha convinto il Porto (di cui
ora sponsorizza Fernando, «un
grande») a mollare la presa.
«Mi sono fatto male il 12 no-
vembre in Colombia-Venezuela - racconta Guarin, che in
quella partita segnò pure -. Poi
ho passato un mese ad allenarmi un po’ a parte un po’ in gruppo. Fino al vero infortunio. L’Inter la sognavo durante un’infanzia difficile e l’avevo scelta
da due anni perché qui c’è il
mio amico Ivan ed è uno dei
club più forti del mondo. Non
so se a gennaio il mio procuratore avesse parlato anche con
Juve e Lazio: io avevo le idee
chiare da tempo e il fatto che
una società del genere creda in
te al punto da comprarti quando sei infortunato, mi ha dato
motivazioni speciali. Essere arrivato in una stagione difficile
mi responsabilizza ancora di
più».
«Arbitro aggredito»
Nove mesi di stop
per il baby Pecorini
Il difensore avrebbe messo
le mani in faccia al direttore
di gara nella finale NextGen
Crederci sempre Domani potrebbe arrivare la prima volta
da titolare («Fredy ha caratteristiche uniche e ogni giorno sta
meglio» ha spiegato ieri Stramaccioni), ma già l’esordio contro il Genoa ha fatto capire ai
tifosi che valeva la pena avere
pazienza. «Questi mesi mi sono serviti per inserirmi nel
mondo Inter, lo staff medico
ha fatto un lavoro super per farmi guarire e trovare la forma,
ma non giocare è stato tremendo. Domenica sentivo un’energia positiva: ora il terzo posto
resta lontano, ma noi abbiamo
il dovere di crederci».
Grazie Porto Malgrado Stramaccioni l’abbia provato anche come regista arretrato, Guarin
spiega di dare il meglio come
«interno di destra, ma anche sinistra: in un 4-3-3 così posso
sfruttare il tiro, che è il mio pezzo forte». In Italia è arrivato
con padre, moglie e figli e ribadisce che se fosse per lui il riscatto dal Porto sarebbe cosa
già fatta: «Non sono certo venuto qui per giocare soltanto qualche mese». Così Branca: «Tenendo conto anche di età e
mentalità vincente, Fredy è un
giocatore super. Non c’è una
data esatta per sederci a un tavolo col Porto, società con cui
abbiamo un canale preferenziale a prescindere da Guarin. Sapevamo del suo infortunio, anche se pensavamo che i tempi
sarebbero stato meno lunghi».
Il nazionale colombiano Fredy Guarin, 25 anni: l’Inter
potrà riscattarlo dal Porto per 8,5 milioni LIVERANI
E’ SEMPRE GUERRA CELLINO-COMUNE
Il Cagliari dà libertà a Cossu
C’è l’ipotesi stadio di Quartu
ASSEMINI (m.f.) Cossu libero di muoversi
su tutto il fronte offensivo, Ibarbo, Nené e
Larrivey jolly da usare a gara in corso. Ficcadenti
spera di impensierire così l’Inter. Il charter della
squadra, con a bordo i tifosi, parte per Trieste
stamattina: rifinitura nel pomeriggio. Nuove
puntate della guerra Cagliari-Comune: «Porto la
squadra a Trieste fino a fine campionato e poi me
ne vado», dice Cellino, già d’accordo per giocare
a Quartu. La replica del sindaco Zedda: «Cellino
riporti qui la squadra: per la città e per i tifosi».
Una mazzata. Simone Pecorini, 19 anni, difensore dell’Inter Primavera
(foto Pegaso), è stato squalificato dal giudice sportivo Tosel fino al 31 dicembre per aver aggredito l’arbitro inglese Lee Collins al
termine della finale della
NextGen contro l’Ajax del
25 marzo. Tutto nasce da
una bizzarria del direttore
di gara, che fece ripetere il rigore di De Bondt, parato da Di Gennaro. Un rigore decisivo per la vittoria
dell’Inter. De Bondt ritirò e segnò, quindi fu decisivo
il gol di Crisetig. Durante la festa in campo, ci si era
accorti del rosso a Pecorini, ma non dell’aggressione, che non si vede neppure nelle immagini tv. La
Football Association ha inviato i referti dell’arbitro,
di un assistente e del quarto ufficiale il 30 marzo.
Tosel li ha letti e ieri ha comminato a Pecorini la
maxi-squalifica per avere «fronteggiato con atteggiamento aggressivo l’arbitro, afferrandogli il volto con
entrambe le mani e spingendolo con veemenza all’indietro». Il giocatore ha saputo del provvedimento da Bernazzani, al termine dell’allenamento. Non
riusciva a crederci, è distrutto. L’Inter non ha ancora
preso una posizione ufficiale, prima vuole capire se
ci sia stata davvero un’aggressione fisica così violenta oppure no. Pecorini ha alcune squadre di B che lo
vorrebbero per la prossima stagione e la squalifica
rischia di rovinare tutto. Stop di 4 giornate anche a
Vincenzo Sasso, il vice di Stramaccioni, «per avere,
al termine della gara, rivolto con atteggiamento aggressivo agli ufficiali di gara epiteti ingiuriosi».
ro.pe.
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AMERICA’S CUP WORLD SERIES
Napoli, 11-15 aprile 2012
Cronometrista Ufficiale
della 34 a America's Cup
11
PRIMAVERA FINO AL 31 DICEMBRE
Il colombiano è sicuro del riscatto dal Porto
«Mi hanno preso da infortunato, che stimolo»
DAL NOSTRO INVIATO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Louis Vuitton e l'America's Cup sfidano i mari da oltre 150 anni. Da questa
storia comune, che unisce una Maison leggendaria e il più antico trofeo
sportivo, 30 anni fa è nata la Louis Vuitton Cup: chi si aggiudicherà
questo trofeo potrà affrontare il vincitore dell'America's Cup. Nell'attesa
di questa regata decisiva, che si svolgerà alla fine dell'estate 2013, gli
equipaggi metteranno alla prova la loro passione con le World Series
dell'America’s Cup.
americascup.com
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12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A
IN PALIO IL TERZO POSTO
Decisivi gli scontri diretti,
uno è all’ultima giornata
LA VOLATA PER LA CHAMPIONS
Lazio-Napoli è solo uno degli scontri diretti che decideranno la volata per il terzo posto. Sei le squadre in corsa per garantirsi il preliminare di Champions League e già alla 32ª si affronteranno Roma e
Udinese. Alla 33ª c’è Udinese-Inter, alla 35ª Udinese-Lazio e all’ultima giornata una sfida che potrebbe rivelarsi determinante, quella
fra Lazio e Inter all’Olimpico. Fra tutte, l’Inter è l’unica che dovrà
giocare 5 partite fuori e 3 in casa.
RCS
Ahi Klose
la scheda
MIROSLAV KLOSE
33 ANNI
ATTACCANTE
Miroslav Klose è nato
a Oppein (Polonia) il 9
giugno 1978 ma è di
nazionalità tedesca. Prima
di venire alla Lazio,
nell’estate 2011, ha sempre
giocato in Bundesliga con
Kaiserslautern, Werder
Brema e Bayern Monaco
Pensa all’Europeo
«Lazio, non so se
tornerò in campo»
3 i Mondiali di calcio cui ha
partecipato: nel 2002 in
Giappone-Corea del Sud
(secondo posto), nel 2006 in
Germania (terzo posto) e nel
2010 (terzo posto) in Sudafrica
14 le reti segnate nelle fasi
finali dei Mondiali: 5 nel 2002,
5 nel 2006 e 5 nel 2010.
13 le reti segnate con la Lazio
in questo campionato
Il tedesco si cura per una lesione muscolare
«Rientrerò al top, sarebbe un bel vantaggio
andare in nazionale con le batterie ricaricate»
6,19 la media voto nelle 26
partite di serie A che ha
giocato nel 2011-2012
63 le reti realizzate nelle 114
partite giocate con la nazionale
tedesca
Miroslav Klose, 33 anni, prima stagione con la Lazio. Con la Germania ha conquistato due bronzi mondiali
DAVIDE STOPPINI
ROMA
Miro, «l’ottimismo è il profumo della vita», direbbe con
un po’ di sarcasmo oggi Tonino
Guerra, ricalcando il tormentone di una famosa pubblicità. Evviva l’ottimismo, Klose alla Bild
se la prende comoda con la Lazio, mentre Edy Reja lo aspetta
per fine mese. Che succede?
Intervista Succede che Klose, in
un’intervista diffusa ieri in Germania, ha dichiarato: «Non posso ancora dire se potrò tornare
in campo prima della fine della
stagione». Parole che hanno
creato qualche fastidio a Formello. E allora serve un riepilogo delle ultime puntate per capire la situazione. Klose è fermo dal 22 marzo per una lesione di primo grado al flessore
della coscia sinistra. Normalmente, è un infortunio che si cura in tre settimane, quattro al
massimo se — come nel caso
del tedesco — la lesione è un
primo grado «vero». Non ci siamo con i tempi. Perché mettere
in dubbio il ritorno in campo
prima della fine della stagione?
Obiettivo Klose non ha smentito
le dichiarazioni. La società ha
invece fatto sapere di esser stata tranquillizzata dal giocatore.
Ma per più di qualcuno, a Formello, le parole di Miro sono
state solo una conferma di
quanto si era capito subito dopo l’infortunio. L’attaccante ci
va cauto, la priorità sono gli Europei e un traguardo troppo importante da centrare: vuole diventare il cannoniere più prolifico di sempre con la maglia della Germania. E per farlo gli
mancano solo cinque reti: 63 i
suoi gol, 68 quelli del mito
Gerd Muller. Ecco perché già la
sera stessa dello stop Klose volò
a Monaco di Baviera, per curarsi dal professore Muller-Wohlfahrt, che incidentalmente è anche l’ex medico del Bayern e l’attuale responsabile sanitario della nazionale tedesca. Ecco perché Miro ci torna tre volte alla
settimana. L’ultima seduta tedesca, fanno sapere dalla Lazio, dovrebbe essere quella di
giovedì prossimo, dopo la quale sarà possibile stabilire con
certezza la data del rientro in
campo. Già, perché la Lazio —
Edy Reja su tutti — continua a
pensarlo disponibile entro la fine del mese, in tempo per il match del 29 aprile contro l’Udinese.
Batterie Ma è altrettanto chiaro
come Muller-Wohlfahrt abbia
consigliato al tedesco la massima prudenza: il rischio ricaduta, per un problema muscolare,
è grande. «La guarigione prosegue bene — ha detto ancora
Klose —, mi sta seguendo il fisioterapista Klaus Eder. Sono sicurissimo che sarò al top per gli
Europei. Sì, il ritmo partita è importante, però sarebbe un bel
vantaggio andare in nazionale
con le batterie ricaricate». Il
punto è che Klose è anche la batteria principale di una Lazio
che si sta giocando il terzo posto con l’handicap. I tanti infortuni hanno condizionato la stagione biancoceleste. E certo
non devono aver dato all’ex centravanti del Bayern una grande
serenità, se è vero che il protocollo terapeutico seguito a Formello è stato stabilito da Muller-Wohlfahrt.
I FUNERALI DI CHINAGLIA
Lazio assente, il figlio Anthony:
«Dal club neppure una telefonata»
La salma forse sarà sepolta a Roma
Spiccava una corona
inviata da Alex Ferguson a nome
del Manchester United: «Un
saluto a Giorgio Chinaglia». C’era
quella dei Cosmos e di un
supertifoso laziale arrivato da
New York, Giovanni Bartocci, con
scritto: «Ai veri laziali, battiamo le
mani». Mancava quella del club
biancazzurro. E non c’era
neppure un dirigente in veste
ufficiale mandato da Lotito. Il
funerale, a cui hanno partecipato
circa 80 persone, si è svolto alle
11 di ieri a Naples (Florida). La
famiglia era rappresentata dalla
moglie Angela Cacioppo, coi figli
Donald e Anthony, e dai tre figli
del primo matrimonio, Giorgio Jr.,
Stephany e Cyntia, venuti da
Boston. Presenti anche alcuni ex
Cosmos e una manciata di tifosi
residenti negli Usa del gruppo «Il
Sodalizio», che ha messo nella
bara due maglie e una scritta: «Il
tuo dito sotto la Sud riecheggerà
in eterno. Arrivederci Long John».
Bartocci: «E’ una vergogna che
non ci fosse nessuno della Lazio,
ne bastava uno con la cravatta
ufficiale». Deluso anche Anthony
Chinaglia: «La società non ha
fatto neanche una telefonata,
pazzesco». Pare ci sia l’intenzione
prima o poi di portare la salma a
Roma e dargli sepoltura a Monte
Mario.
m.l.p.
Carica Lotito Chissà se del caso
si è interessato anche Lotito,
che ieri pomeriggio è piombato
a Formello per parlare con la
squadra. Circa 20 i minuti di
colloquio: il presidente ha chiesto ai giocatori massimo impegno, spiegando come il terzo
posto sia sinonimo di grande
crescita per il prossimo futuro.
Lo sa anche Reja, che intanto ieri ha perso nuovamente anche
Brocchi. Il centrocampista è
fuori causa per il Napoli: il piede sinistro fa ancora male, gli
esami di ieri hanno evidenziato
un edema. Ignoti i tempi di recupero: l’ex milanista avverte
dolore non appena prova a forzare, si deciderà di volta in volta la disponibilità. La buona notizia arriva invece da Lulic, che
sta accorciando i tempi: dovrebbe tornare per Lazio-Lecce del
22 aprile. Ieri il tecnico, nel
mezzo di un allenamento aperto ai tifosi, ha testato ancora il
4-2-3-1. Matuzalem verso la
panchina (dentro Cana), Radu
ci proverà con un’infiltrazione,
Candreva favorito su Gonzalez.
In avanti il solo Rocchi. Perché
Klose non c’è.
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UDINESE DOPO UN BUON AVVIO L’ATTACCANTE SI ERA PERSO PER STRADA. POI LA RISALITA
Torje sta tornando e ora Guidolin gli dà un’altra possibilità
Con le assenze di Fabbrini e di Floro
Flores il romeno potrà ripartire titolare
MASSIMO MEROI
UDINE
L’eredita era di quelle pesanti. Alexis Sanchez a suon di
prodezze aveva trascinato l’Udinese alle porte della Champions League. Per Gabriel Torje
il compito di non farlo rimpiangere era quasi impossibile. Ep-
pure era partito col piede giusto e aveva dimostrato di saperci fare: corsa, intraprendenza e
velocità. Poi una lenta e progressiva crisi di rigetto lo aveva
confinato in panchina e anche
in tribuna. Come se non bastasse, in Europa League non poteva giocare avendo già disputato qualche partita con la Dinamo Bucarest. Poi all’inizio del
girone di ritorno qualche timido segnale di ripresa: il gol, peraltro inutile, a Firenze, e due
domeniche fa la rete che è valsa
il pareggio a Palermo «Il calcio
è cosi, un giorno non sei nessuno, il giorno dopo un fenomeno» aveva commentato lui ripensando alle critiche subite
dopo la pessima prova di Novara dove Guidolin lo aveva sostituito dopo il primo tempo.
Nodo tattico Il problema della
crescita di Torje sembra anche
Gabriel Torje, 22 anni FORTE
legato alla sua posizione in campo. Il romeno non sembra adatto a ricoprire il ruolo di trequartista, fatica a comprendere i
tempi di gioco agendo alle spalle di Di Natale. Le cose sembrano andare un po’ meglio quando agisce da attaccante puro o
viene piazzato largo a destra come accade in nazionale «Io non
entro nel merito della questione - ha sempre sostenuto - sono
giovane, il calcio italiano è difficile e durante la settimana mi
alleno per migliorare»
Incognita In settimana Torje è
stato tra i più brillanti in allenamento ma non è detto che col
Parma, nonostante le assenze
degli infortunati Fabbrini e Floro Flores, parta titolare. La scelta è legata al modulo. Se Guidolin opterà per il 3-4-1-2 sarà al
fianco Di Natale. Se invece punterà sul collaudato 3-5-1-1 probabilmente partirà dalla panchina. Come a Palermo dove ha
dimostrato di poter essere decisivo anche a partita in corso.
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
S
Il grande ex
Goran Pandev ha giocato
nella Lazio dal 2004 al
2009 dopo aver
debuttato in A con
l’Ancona FOTOPRESS
A Napoli
Pandev
è diventato
il quarto
moschettiere
Mazzarri rischiatutto all’Olimpico,
tutte in campo le stelle dell’attacco.
«Di Goran non posso fare a meno»
GIANLUCA MONTI
NAPOLI
Goran Pandev sogna il
gol dell'ex. Lazio-Napoli è la
sua partita e Walter Mazzarri
ha intenzione di far leva proprio sulle motivazioni e lo stato
di forma del macedone per
sbloccare l'attacco del Napoli,
che contro la Juventus non è
mai riuscito a tirare in porta.
Gioie e dolori Con la maglia bian-
«
Alla Lazio sono
cresciuto come
uomo e come
calciatore. Devo
tutto a quel club
GORAN PANDEV
ATTACCANTE DEL NAPOLI
coceleste Pandev ha giocato
cinque stagioni e segnato 64 reti (è il settimo marcatore della
storia laziale insieme a Garlaschelli). «Lì sono cresciuto come uomo e come calciatore»,
ha ribadito di recente parlando
della sua avventura nella capitale. E' arrivato a Roma appena
ventunenne, dopo aver esordito in A con l'Ancona, e se n'è
andato in maniera burrascosa
nel dicembre 2009, quando ha
LITE DA 40 MILIONI
Maradona-Fisco
Udienza rinviata
al 17 maggio
Come previsto,
l’udienza che vede
contrapporsi Diego Armando
Maradona e il Fisco (che
vanta 40 milioni) è stata
rinviata al 17 maggio, davanti
alla commissione tributaria
provinciale di Napoli. Quel
giorno l’ex Pibe de oro
dovrebbe fare il suo ritorno
in Italia. Gli avvocati Angelo
Pisani ed Angelo Scala
esprimono «soddisfazione
per il clima positivo del
processo» e sperano in «una
chiara e definitiva soluzione
della controversia nel pieno
rispetto istituzionale e dei
diritti del contribuente».
portato Lotito davanti al collegio arbitrale della Lega al termine di una lunga battaglia legale. Così Pandev ha ottenuto lo
svincolo per mobbing costringendo anche il presidente della
Lazio a pagargli un robusto indennizzo. Prima delle carte bollate, però, ha fatto parlare il
campo. Con Delio Rossi in panchina e Tommaso Rocchi al suo
fianco in attacco, il macedone
ha fatto faville e vinto una Coppa Italia nel 2008-09. La prima
gioia della sua carriera, cui ha
fatto seguito il Triplete con l'Inter di Mourinho.
Un compito speciale Per il tecnico portoghese, Pandev era una
pedina tatticamente fondamentale. Lo Special One gli
chiedeva di fare da raccordo
tra centrocampo ed attacco, lo
stesso compito che sarà chiamato a svolgere domani visto
che Mazzarri è orientato a cambiare modulo proprio per inserirlo nel suo scacchiere tattico.
«E' il più in forma di tutti. Sarà
difficile tenerlo fuori», ha spiegato l'allenatore toscano. Nelle
ultime due partite, l'ingresso di
Pandev dalla panchina ha contribuito a rivitalizzare la manovra del Napoli. Prima era solo
l'alternativa a Lavezzi o Cavani, domani invece proverà ad
innescarli con le sue precise
verticalizzazioni. In pratica,
prenderà il posto di Hamsik
con lo slovacco che si sposterà
qualche passo indietro andando a comporre il trio di centrocampo con Dzemaili ed Inler.
L'equilibrio della squadra potrebbe risentirne, ma complice
l'emergenza è arrivato per Mazzarri il momento di rischiare.
Mai, infatti, Hamsik, Pandev,
Lavezzi e Cavani erano scesi in
campo insieme dall'inizio.
Quattro moschettieri all'assalto del terzo posto.
4
I NUMERI
7
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
CAMBIA LO SCHEMA
Britos
nella difesa
a quattro
i precedenti
fra i due
allenatori. 3 le
vittorie per Reja
(due alla guida
del Napoli e una
con la Lazio), 2
quelle di
Mazzarri (una
con la Samp,
l’altra col
Napoli)
4
gli anni
dall’ultima
vittoria del
Napoli a Roma
contro la Lazio,
ottenuta il 26
ottobre 2008
(0-1). Nelle
successive
partite, un 1-1 e
una vittoria per
la Lazio (2-0)
30
i giocatori
utilizzati finora
dalla Lazio in
campionato,
contro i 24 del
Napoli
Miguel Angel Britos, 26 anni ANSA
NAPOLI (g.m.) Le sta
provando davvero tutte
Walter Mazzarri. Assenti
Zuniga (squalifica), Maggio e
Dossena (entrambi vittime di
noie muscolari), l'allenatore
del Napoli è sempre più
orientato a passare alla difesa
a quattro con Campagnaro ed
Aronica sulle fasce e la coppia
centrale composta da
Cannavaro e Britos. Se la
Lazio giocherà con una sola
punta sarà questo lo
schieramento del Napoli,
altrimenti è pronto Fernandez
per ricomporre la linea a tre.
Ipotesi difficile, almeno stando
alle prove effettuate ieri in
allenamento. Voci di mercato
accostano il club azzurro a
Peluso dell’Atalanta anche
perchè sulla corsia sinistra al
momento in organico c'è il
solo Dossena e a Bergamo c'è
in prestito Cigarini. Intanto, il
Napoli ha rinnovato il
contratto con la Macron.
L'azienda bolognese sarà
sponsor tecnico per i prossimi
3 anni.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
14
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A LA CURIOSITA’
18
Ecco gli undici
componenti
la nostra
formazione: tutti,
nei rispettivi
club, hanno il 18
come numero
di maglia
Gianluca
CURCI
Juan Camilo
ZUNIGA
Carlos
LABRIN
Massimo
GOBBI
Andrea
POLI
Guillermo
GIACOMAZZI
Riccardo
MONTOLIVO
Alberto
AQUILANI
Fabio
QUAGLIARELLA
Gonzalo
BERGESSIO
Da Silva
NENE’
27 anni
portiere
ROMA
26 anni
difensore
NAPOLI
21 anni
difensore
Palermo
31 anni
difensore
PARMA
22 anni
centrocampista
INTER
34 anni
centroc.
LECCE
27 anni
centrocampista
FIORENTINA
27 anni
centroc.
MILAN
29 anni
attaccante
JUVENTUS
27 anni
attaccante
CATANIA
28 anni
attaccante
CAGLIARI
La squadra dell’articolo
La formazione coi numeri 18 del campionato. De Canio, disoccupato, «allena»
SEBASTIANO VERNAZZA
La squadra dell’articolo
18. A furia di sentire parlare di
revisione dell'articolo 18 - la norma dello Statuto dei Lavoratori
che tutela i dipendenti dai licen-
ziamenti - ci è venuta la stravagante idea di mettere insieme i
giocatori dell'attuale Serie A che
indossano le maglie numero 18.
In totale sono 19 e non 20 come
le squadre del campionato, perché oggi il Bologna non ha in rosa un «18». Possiamo così compi-
lare una «distinta»: 11 titolari e 7
panchinari. Il «diciannovesimo» 18 del campionato, escluso dalla nostra lista, è Masahudu Alhassan, ragazzo ghanese
del Genoa
Allenatore Per assemblare la for-
mazione abbiamo telefonato a
Gigi De Canio, allenatore oggi disoccupato, che con ironia sottolinea: «Noi tecnici non sappiamo
che cosa sia l'articolo 18. Ci licenziano senza giri di parole». Non
diciamolo forte, non vorremmo
che il ministro Fornero applicas-
se il «metodo Zamparini» ai comuni lavoratori.
Valutazioni De Canio sulla «sua»
rosa: «Scarseggiano i difensori.
Giocare a tre con un solo centrale di ruolo (il cileno Labrin, riserva a Palermo, ndr) ci espone a ri-
schi. Zuniga e Gobbi sono degli
esterni, dovranno adattarsi. In
porta metto Curci (attualmente
secondo di Stekelenburg alla Roma, ndr)». Il centrocampo come
punto di forza: Poli, Giacomazzi,
Montolivo, Aquilani, Parolo.
Montolivo e Aquilani sono nazio-
C’E’ ANCHE LA PANCHINA
UNA RAGIONE IN PIÙ
PER PERDERE LA TESTA.
Scopri come
perdere la testa.
RCS
nali. Parolo è stato convocato
una volta a Coverciano. Giacomazzi è colonna del Lecce. Poli
emergente dell'Inter. Fuori Parolo, che in questa stagione non si è
espresso ai livelli di un anno fa.
«Giacomazzi perno, con Poli e
Montolivo ai suoi lati. Qualche
passo avanti Aquilani, che appoggia l'attacco oppure scivola indietro. Il reparto mi piace. Qui siamo competitivi». In avanti tridente con Quagliarella, Bergessio e
Nené. «Attacco interessante, però se questi tre non rientrano, gli
faccio mandare le lettere di licenziamento per giusta causa».
Conclusioni «Per me la squadra si
da 9.450 euro*.
DA OGGI NUOVA KIA RIO ANCHE 3 PORTE.
DI SERIE 6 AIRBAG, ESP, CLIMA, RADIO CD MP3.
E UNA QUALITÀ GARANTITA 7 ANNI.
salva dalla retrocessione e conserva il posto. Certo, chiederei al presidente di comprarmi un paio di
difensori centrali». Chi vorrebbe
De Canio come presidente? Elsa
Fornero ministro del Lavoro o Susanna Camusso segretario della
Cgil? «Diciamo la Fornero, perché ha più potere». Scelta rischiosa. La Fornero voleva azzerare
l'articolo 18: facile che della nostra squadra le importi zero.
Post scriptum Nella smorfia napoletana - testo per l'interpretazione dei numeri da giocare al
lotto - il 18 indica il sangue. «Lacrime e sangue» è il programma
del governo Monti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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piace agli attaccanti, perché
è formato dall’1 e dall’8, che
sommati fanno 9, il numero
dei centravanti. In passato il
18 l’hanno portato anche
Roberto Baggio nei due anni
al Milan (1995-1997) e
Antonio Cassano nei tre
anni e mezzo alla Roma
(2001-gennaio 2005).
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
Chievo
Il sindaco
tifoso
del Verona
«Applausi
al Chievo»
GIANCARLO TAVAN
VERONA
Catania
FRANCESCO CARUSO
CATANIA
Almiron premiato
col cartellino viola
Il riconoscimento per il fair play
con Buffon nella sfida con la Juve
Sergio Almiron, la concretezza fatta calciatore. E non solo. Insomma, non poteva esserci
scelta migliore per il cartellino viola assegnato
ieri al trentunenne centrocampista del Catania.
Il premio dato mensilmente dalla Fiorentina al
protagonista del gesto di fair play compiuto da
un giocatore di A, B e Lega Pro. Per febbraio è
stato scelto l’argentino di Santa Fe per il «cinque» dato a Gigi Buffon dopo la prodezza compiuta sul suo tiro sull’1-1 (alla fine vinsero i bianconeri 3-1). «Il riconoscimento - si legge nella
motivazione - mira a sottolineare la spontaneità
del gesto che mostra come il rispetto dell'avversario possa affiancarsi all’agonismo sportivo,
contribuendo a restituire al calcio quello spirito
genuino di competizione anche aspra ma leale,
troppe volte accantonato». Almiron ha accolto il
premio alla sua maniera, con parole semplici:
«A Buffon, che conosco dai tempi della Juve, mi
lega un rapporto speciale: lui è il miglior portiere del mondo e per me è sempre un onore sfidarlo, a prescindere dal risultato. Questa targa ha
un valore importante e sono grato ai giurati che
hanno scelto il mio gesto, istintivo e sincero».
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Luca Campedelli fa gli
auguri agli sportivi veronesi
e spera di festeggiare la
Pasqua con la salvezza in
tasca. «Non abbiamo ancora
raggiunto il traguardo, ma
siamo sulla buona strada. La
classifica è buona ma il
campionato è come un
incontro. Non si può
affermare che sia concluso
finché l’arbitro non fischia
la fine. Domani abbiamo
una sfida importante contro
il Catania, forte e in forma.
Sarà una bella sfida e
speriamo di regalare una
Totti fermo ai box
Bojan in risalita
Parma
SANDRO PIOVANI
PARMA
E’ sfida a Guidolin,
mai vincente da ex
Con Marino o Colomba, da 3 gare
l’Udinese è sempre sconfitta
Francesco Guidolin e il Parma: rapporto
non semplice, a tratti tormentato e carico di polemiche. Chiuso poi, con signorilità, da entrambe
le parti dopo un divorzio non proprio consensuale. Dopo che Guidolin aveva preso in mano il Parma in B sostituendo Cagni (2008-09). E dai bassifondi lo spinse a tornare subito in A. Dove conquistò addirittura l’8˚ posto. Poi passò all’Udinese
sostituito da Marino, che sedeva sulla panchina
friulana. Ciò fa capire come incrociare il Parma
non sia proprio una semplice partita per Guidolin e forse anche per qualche crociato. A questo si
aggiunga che in 3 gare contro il Parma, l’Udinese
della gestione Guidolin ha raccolto solo sconfitte. La prima contro Marino appunto, al Tardini,
nell’andata della passata stagione. Dopo Marino
arrivò Colomba. Che nel ritorno raccolse 3 punti
pesantissimi al Friuli, decisivi per la salvezza di
un Parma che, rigenerato, sconfisse anche Juve,
Inter e Palermo. E ancora Colomba, questa stagione, ha superato Guidolin al Tardini. Dunque,
sfida per sconfiggere un tabù o per proseguire la
favorevole tradizione. Vedremo chi la spunterà.
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patemi d’animo». Con Di
Carlo e il d.s. Sartori ha dato
vita a un triumvirato che
funziona a meraviglia. Ma
lui attribuisce agli altri tutti i
meriti. «In realtà - sorride fanno tutto loro. Io guardo
mentre loro lavorano...». Al
Chievo anche i complimenti
del sindaco Flavio Tosi a
margine di un incontro
elettorale a Genova. «Da
tifoso accanito dell’Hellas
devo riconoscere che il
Chievo è la società meglio
gestita del calcio italiano».
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Genoa
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
Sorrisi e dialogo
Così Malesani
Il capitano salta Lecce, lo spagnolo titolare
Sabatini: «Con la Champions sforzi maggiori» cura la squadra
Roma
ALESSANDRO CATAPANO
ROMA
Deve essere un segno dei tempi, ma da un
po’ quando si parla di Francesco Totti viene un
certo magone. Come se i giorni del declino si fossero improvvisamente avvicinati. Dice Vincenzo
Montella, allenatore del Catania e per anni compagno di squadra del capitano romanista. «Quando Francesco smetterà, non sarà facile per i tifosi
giallorossi. Lui è l’emblema di Roma». D’accordo. Siamo sicuri che lo sia ancora della Roma?
Dice Walter Sabatini, d.s. romanista intento a
smentire trattative per Suarez («È stato protagonista di una vicenda non tanto elegante», diciamo così) e Palacio («Abbiamo altre
priorità»): «Siamo molto soddisfatti
dei nostri attaccanti — racconta a
Radio Manà Manà —. Osvaldo, a dispetto di squalifiche e infortuni, ha
una media di 0,5 gol a partita che è
straordinaria in Italia. Borini la supera addirittura. Bojan è in netta
ripresa, e comunque non ci ha
deluso. E Lamela ha sbagliato
solo qualche mezza partita,
gli si chiedono i gol ma non
è un bomber».
Malinconia Benissimo.
Sergio Almiron, 31 anni, da uno al Catania IPP
bella soddisfazione ai
tifosi». Tifosi che potranno
contare su prezzi popolari. Il
presidente gialloblù intanto
promuove il Chievo per
quanto ha fatto vedere fino
ad ora. «I giocatori non si
sono lasciati abbattere dalle
difficoltà che gioco forza
devi affrontare in certi
momenti della stagione.
Sono sempre rimasti
concentrati sull’obiettivo
primario che per noi è la
salvezza. Ora ci siamo vicini
e poi potremo giocare il
finale di stagione con meno
Solo un dubbio: in questa
panoramica sull’attacco romanista dov’è Francesco Totti, 211 gol in Serie A
(anche se l’ultimo quasi 80 giorni fa)? Dimenticanza voluta o lapsus freudiano? Forse non è stato citato perché con Luis Enrique
si è progressivamente allontanato dalla porta, trasformandosi in regista? Comunque
sia, è un po’ triste. E lui, pure sfortunato:
Totti sarà costretto a saltare la trasferta di
Lecce per il polpaccio sinistro ancora dolorante (mentre Pjanic, l’altro acciaccato eccellente, è in ripresa). Peccato, sembrava
l’avversaria ideale (le ha segnato dieci reti in carriera) per tornare al gol. Considerata pure la convalescenza di Borini, Luis Enrique non potrà inventarsi nulla in attacco: Lamela sulla trequarti
alle spalle di Bojan e Osvaldo. Buon per lui che lo
spagnolo abbia dato ampi segnali di risveglio e
l’italoargentino abbia ripreso a segnare con regolarità. Pure Lamela scalpita. «Ho un ottimo rapporto con Luis Enrique — ha raccontato a revista1986.com.ar —. Spero che mi raggiungano
dal River Cirigliano e Ocampos». In effetti due
obiettivi di Sabatini, come Capoue del Tolosa.
Prospettive Lecce, dunque. Tappa fondamentale
nella rincorsa al terzo posto. Sabatini giura che
«con o senza Champions le strategie di mercato
non cambieranno, saremmo comunque pronti a
investimenti importanti. Certo — ammette —, il
terzo posto ci stimolerebbe a fare sforzi maggiori
per fare fronte a un impegno di massima rilevanza». L’importanza strategica della Champions
per la Roma la spiega Mauro Baldissoni, consigliere d’amministrazione del club, intervistato
da Sky Sport. «Abbiamo bisogno di diventare
visibili e competitivi a livello internazionale. Gli americani hanno i soldi ma li spendono con giudizio. Stiamo valutando la
possibilità di aprire a nuovi investitori stranieri, preferibilmente asiatici». Pecunia non olet, già.
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IL FRANCESE
L’ex Giuly: «Spalletti?
Era ok ma troppo diretto»
Ludovic Giuly, francese, 35 anni,
centrocampista del Monaco, una carriera tra
Lione, Barcellona, Roma, Parigi. Della sua
esperienza in giallorosso ha raccontato a Sky:
«Spalletti mi volle a Roma, con lui ebbi un bel
rapporto, si faticava molto, ma era uno dai
modi troppo diretti. Totti e De Rossi? Con loro
ho capito cosa significa essere romanisti».
Alberto Malesani, 57 anni, con Miguel Veloso CEBRELLI
Indicazioni e consigli per tutti
Ed è sempre l’ultimo ad andar via
Ci si può salvare anche con un sorriso. Alberto Malesani ha riportato il suo a Genova,
scaldando i cuori del centro Signorini di Pegli.
Le sue urla con chiara inflessione veneta hanno
subito divertito i tifosi, corsi a vedere l’allenamento del mercoledì, a porte aperte come non
accadeva a inizio stagione. Come succedeva prima, invece, riecco gli scherzi, le battute, il dialogo con ogni giocatore. Malesani è sempre l’ultimo a lasciare il campo, prima di farlo ha una
parola per tutti coloro che gli passano vicino:
un’indicazione, un suggerimento. Pure una richiesta. Il suo motto è: ogni giocatore nel suo
ruolo ideale. Meno banale di quanto appaia.
Traduzioni Il tecnico si informa sempre sulla
Bologna
NICOLA ZANARINI
BOLOGNA
Pioli suona la carica
«Non sbaglieremo»
«Le 2 sconfitte di fila ci motivano
Portanova? Pronto e affidabile»
Il momento nero del Bologna non scalfisce
l’ottimismo di Stefano Pioli. «Io penso positivo
perché a Cesena vogliamo giocare bene, e fare 3
punti importanti per la salvezza. Le due sconfitte di fila devono renderci ancora più motivati a
superare uno dei tanti momenti delicati della
stagione», ha esordito il tecnico nella conferenza anticipata di un giorno come la partenza per
la Romagna. Questa mattina Di Vaio e compagni sosterranno la rifinitura sul sintetico del Manuzzi. La mancanza di abitudine alla superficie
non preoccupa Pioli. «E’ l’ultimo dei nostri pensieri perché ci sono tante situazioni più rilevanti
in questa trasferta; in ogni caso sono contrario
ai campi artificiali e preferirei giocare sempre
sul naturale» prosegue Pioli, che non si aspetta
un derby in discesa contro una squadra ultima
in classifica e priva di 7 uomini fra cui Mutu e
Iaquinta. «Saranno aggressivi e determinati a dare il massimo come nei pareggi con Parma e Lecce. Lo 0-1 dell’andata fu immeritato e cercheremo di riprenderci quanto perso in casa».
Difesa Portanova Pioli non confermerà Sørensen
nonostante il gol e la buona prova col Palermo.
La difesa a tre sarà sempre guidata da Portanova, che ha avuto un crollo di rendimento nelle
ultime settimane dopo il coinvolgimento nell’inchiesta di Bari sul calcio-scommesse. «Lo vedo
tutti i giorni e se lo scelgo è perché lo ritengo
pronto e affidabile; l’indagine c’era anche prima
delle vittorie su Novara e Lazio ma nessuno mi
ha chiesto perché Daniele ha giocato quelle partite». L’ambiente non è turbato solo dai problemi giudiziari di Portanova, ma anche dalle turbolenze societarie e dall’imminente arrivo dell’offerta da 28 milioni del petroliere Volpi. «Il club
non ci ha comunicato niente e continua a starci
molto vicino; la squadra è concentrata sul campo e saprà reagire, anche per non far dimenticare quanto di buono fatto finora» conclude Pioli.
A Cesena rientrano dalla squalifica Raggi, Perez
e Mudingayi; Morleo resta favorito su Rubin per
la sinistra e in attacco Acquafresca contende
una maglia a Di Vaio. Crespo è ancora k.o.
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condizione degli infortunati, pretendendo a inizio giornata un report dal medico, poi parla
con gli interessati. Per gli stranieri utilizza interpreti particolari: per Carvalho, ad esempio, ecco Veloso. Malesani gesticola, Miguel chiarisce, Carvalho fa sì con la testa. Ci sono in ballo
piccole differenze sulla linea difensiva da tenere, per blindare il suo 4-4-2, che potrebbe trasformarsi in un 4-2-3-1.
Caffè Anche un cancello chiuso lancia un segnale. Malesani ha imposto alla squadra di evitare
l’uscita secondaria: passare dove i tifosi attendono è un dovere, fare autografi un piacere. Il
sorriso si estende anche dentro la sede. Malesani, che ha lasciato a casa la bicicletta, vi trascorre molto tempo, partendo dal rito del caffè, che
prende di volta in volta nei vari uffici. Spesso a
pranzo si siede al tavolo di qualche impiegato:
è bello conoscere tutti. Poi c’è la rassegna stampa, ci sono le riunioni con gli addetti ai mass
media. Indicazioni dirette, schiette, anche
quando sono severe accompagnate da un sorriso. Ora non resta che portare quella serenità
anche in trasferta, magari fin da Novara, prima
tappa della corsa alla salvezza di Malesani.
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16
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A LA GUIDA
GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
31
a
ATALANTA (4-4-2)-SIENA (4-4-2)
13
11
7
2
PELUSO
MORALEZ
GIORGI
VITIELLO
8
19
GIORNATA
5
La Classifica
47
PARTITE
SQUADRE
PT
MILAN
JUVENTUS
LAZIO
NAPOLI
UDINESE
ROMA
INTER
CATANIA
PALERMO
CHIEVO
ATALANTA *
CAGLIARI
SIENA
BOLOGNA
PARMA
GENOA
FIORENTINA
LECCE
NOVARA
CESENA
64 30
62 30
51 30
48 30
48 30
47 30
44 30
43 30
39 30
39 30
37 30
37 30
36 30
36 30
35 30
34 30
33 30
28 30
24 30
19 30
G
N
P
F
S
19
16
15
12
13
14
13
10
11
10
10
9
9
9
8
9
8
6
5
4
7
14
6
12
9
5
5
13
6
9
13
10
9
9
11
7
9
10
9
7
4
0
9
6
8
11
12
7
13
11
7
11
12
12
11
14
13
14
16
19
60
49
44
54
40
47
43
39
44
27
33
31
34
32
38
41
30
31
26
18
24
17
37
35
28
37
42
38
47
37
31
36
31
38
47
56
37
45
51
47
17
MANFREDINI
CONSIGLI
RETI
V
1
la vittoria
dell’Inter nelle
ultime 5
trasferte: 2-0 in
casa del Chievo
il 9 marzo
scorso, poi
quattro sconfitte
senza riuscire a
segnare
nemmeno una
rete
25
PEGOLO
21
28
22
14
13
STENDARDO
CIGARINI
GABBIADINI
DESTRO
GAZZI
ROSSETTINI
1
AGAZZI
ZARATE
4
CANINI
13
ASTORI
PINILLA
5
7
CONTI
COSSU
7
70
3
14
SCHELOTTO
MANNINI
DEL GROSSO
PISANO
19
5
MILITO
STANKOVIC
FORLAN
DOMANI ORE 15 (a Trieste) ARBITRO Guida di Torre Annunziata (Grilli-Rosi/Romeo)
PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 2 HD, Mediaset Premium Calcio 2
SIENA p. 36
CAGLIARI p. 37
INTER p. 44
PANCHINA 1 Brkic, 80 Contini, 21 Rossi,
10 D'Agostino, 55 Parravicini, 17 Grossi,
81 Bogdani. ALLENATORE Sannino.
BALLOTTAGGI Del Grosso-Rossi
70-30%; Mannini-Parravicini 60-40%,
Larrondo-Bogdani 60-40%.
SQUALIFICATI Brienza (1).
DIFFIDATI Rossi, Destro, Gazzi, Contini,
Rossettini, Larrondo.
INDISPONIBILI Calaiò (stagione finita),
Angelo (3 giorni). ALTRI Acosta, Sestu,
Codrea, Farelli, Belmonte.
PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico,
3 Astori, 15 Bovi, 9 Larrivey, 18 Nenè,
23 Ibarbo. ALLENATORE Ficcadenti.
BALLOTTAGGI Agazzi–Avramov 80-20%;
Thiago Ribeiro-Ibarbo 80-20%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Agostini, Ariaudo, Agazzi,
Pisano, Nenè.
INDISPONIBILI Dessena (stagione finita),
Rui Sampaio (stagione finita), Eriksson
(stagione finita). ALTRI Ruzittu, Gozzi,
Anedda, Murru, Bovi, El Kabir, Mannoni.
PANCHINA 21 Orlandoni, 55 Nagatomo,
2 Cordoba, 20 Obi, 18 Poli, 11 Alvarez,
7 Pazzini.
ALLENATORE Stramaccioni.
BALLOTTAGGI Chivu-Nagatomo
80-20%, Guarin-Poli 65-35%,
Milito-Pazzini 80-20%.
SQUALIFICATI Lucio (1), Julio Cesar (1).
DIFFIDATI Sneijder, Samuel, Poli.
INDISPONIBILI Sneijder (10 giorni),
Maicon (15 gg), Castaignos (due mesi).
ALTRI Juan Jesus, Faraoni, Palombo
QUOTE
0
2
4
26
CHIVU
PANCHINA 78 Frezzolini, 32 Ferri, 44
Cazzola, 18 Carrozza, 10 Bonaventura,
79 Ferreira Pinto, 19 Denis.
ALLENATORE Colantuono.
BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015).
DIFFIDATI Bellini, Capelli, Cigarini,
Consigli, Denis, Manfredini.
INDISPONIBILI Capelli (stagione finita),
Marilungo (stagione finita), Brighi (40
giorni). ALTRI Bellini, Masiello, Minotti,
Mutarelli, Polito, Raimondi.
X
2.50
25
SAMUEL
19
9
12
CASTELLAZZI
CAMBIASSO
ATALANTA p. 37
1
2.35
RANOCCHIA
22
THIAGO
RIBEIRO
EKDAL
3
23
51
20
LUCCHINI
ZANETTI
14
GUARIN
NAINGGOLAN
21
DOMANI ORE 15 ARBITRO Russo di Nola (Barbirati-Cariolato/Di Paolo)
PREZZI da 5 a 150 euro TV Sky Calcio 6 HD, Mediaset Premium Calcio 5
QUOTE
sconfitte di Mannini in
7 gare con l'Atalanta: 4
vittorie e 3 pareggi
1
4
X
3.40
4
2
1.90
le partite casalinghi di Pinilla con il
Cagliari in cui ha sempre segnato:
in totale, ha fatto 6 gol
LECCE (3-5-2)-ROMA (4-3-1-2)
28
I NUMERI
il punteggio
finale delle
ultime due
partite giocate
dall’Atalanta.
Una vittoria
casalinga con il
Bologna e una
sconfitta in
trasferta a
Cagliari
AGOSTINI
TERZI
4
28
31
2
A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di
quest’ordine preferenziale : 1) punti negli scontri diretti, se tutti
giocati; 2) differenza reti globale; 3) gol segnati; 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *6 punti di penalizzazione
2-0
9
90
CARMONA TIRIBOCCHI LARRONDO VERGASSOLA
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
4
CAGLIARI (4-3-1-2)-INTER (4-3-3)
11
BRIVIO
BENASSI
81
40
82
TOMOVIC
DELVECCHIO
24
MIGLIONICO GIACOMAZZI
26
30
19
GAGO
44
KJAER
17
DI MICHELE
BLASI
ODDO
14
BOJAN
MURIEL
18
13
TADDEI
8
16
LAMELA
DE ROSSI
24
STEKELENBURG
5
HEINZE
9
7
OSVALDO
MARQUINHO
7
3
JOSÈ ANGEL
CUADRADO
4
DOMANI ORE 15 ARBITRO Orsato di Schio (Maggiani-Copelli/Damato)
PREZZI da 5 a 40 euro TV Sky Calcio 3 HD, Mediaset Premium Calcio 3
LECCE p. 28
ROMA p. 47
PANCHINA 25 Petrachi, 3 Di Matteo,
80 Carrozzieri, 91 Bertolacci,
21 Grossmuller, 9 Corvia, 10 Bojinov.
ALLENATORE Cosmi.
BALLOTTAGGI Miglionico–Carrozzieri
60–40%; Delvecchio-Grossmuller
55-45%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Corvia, Muriel, Carrozzieri,
Brivio, Giacomazzi. INDISPONIBILI Julio
Sergio (stagione finita), Esposito (7
giorni). ALTRI Gabrieli, Ingrosso,
Falcone, Ofere, Obodo, Piatti
PANCHINA 18 Curci, 87 Rosi, 2 Cicinho,
20 Perrotta, 15 Pjanic, 40 Piscitella, 26
Tallo.
ALLENATORE Luis Enrique.
BALLOTTAGGI Josè Angel-Rosi
60-40%, Marquinho-Pjanic 80-20%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Cassetti, Osvaldo, Juan, Bojan.
INDISPONIBILI Burdisso (stag. finita),
Juan (stag. finita), Greco (10 giorni),
Borini (10), Lobont (30), Cassetti (7),
Simplicio (7), Totti (5). ALTRI Viviani.
QUOTE
1
3.75
MARCATORI
22 RETI: Ibrahimovic (8) (Milan)
19 RETI: Cavani (2) (Napoli); Di Natale (4)
(Udinese)
17 RETI: Milito (4) (Inter)
16 RETI: Palacio (3) (Genoa)
15 RETI: Denis (3) (Atalanta)
13 RETI: Klose (Lazio)
12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Miccoli (1)
(Palermo)
11 RETI: Calaiò (4) (Siena)
10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juve);
Giovinco (4) (Parma); Osvaldo (Roma)
9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma)
8 RETI: Pinilla (3) (2 con il Palermo)
(Cagliari);
Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio);
Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (1) (Napoli)
7 RETI: Larrivey (2) (Cagliari); Mutu (2)
(Cesena); Marchisio (Juve); Hamsik (Napoli);
M. Rigoni (3) (Novara); Destro (Siena)
6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau
(Chievo); Budan (Palermo); Floccari (1)
(Parma)
5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca,
Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Pellissier
(1) (Chievo); Gilardino (2) (2 con la
Fiorentina) e Jankovic (Genoa); Pazzini
(Inter); Pepe e Vucinic (Juventus); Rocchi
(Lazio); Muriel (Lecce); Robinho (Milan);
Pandev (Napoli); Hernandez (2) (Palermo);
Bojan (Roma); Basta (Udinese)
PROSSIMO TURNO
a
32 Giornata
Martedì 10 aprile, ore 20.45
CHIEVO-MILAN
Mercoledì 11 aprile, ore 20.45
CATANIA-LECCE
FIORENTINA-PALERMO
GENOA-CESENA
INTER-SIENA
JUVENTUS-LAZIO
NAPOLI-ATALANTA
PARMA-NOVARA
ROMA-UDINESE
Giovedì 12 aprile, ore 20.45
BOLOGNA-CAGLIARI
(0-4)
(1-0)
(0-2)
(0-2)
(1-0)
(1-0)
(1-1)
(1-2)
(0-2)
(1-1)
X
3.60
4
2
1.90
IL NUMERO
5
la striscia
di partite senza
vittorie per la
Fiorentina che
ha colto i 3
punti per l’ultima
volta vincendo il
4 marzo per 2-0
con il Cesena
le reti casalinghe per Di Michele, tre
delle quali su calcio di rigore. Solo
col Chievo è andato in gol su azione
NOVARA (5-3-2)-GENOA (4-4-2)
RECORD STAGIONALE
CHE BOTTINO!
Ben 35 i gol realizzati
nella scorsa giornata
come nella seconda
Sono 761 le reti totali
40 in più rispetto
alla passata stagione
Nella giornata numero 30, sono
state 35 le reti realizzate. È stato
eguagliato così il record stagionale che
era stato ottenuto in occasione della
seconda giornata di campionato,
giocata tra il 9 e l'11 settembre, la
prima però giocata in assoluto per lo
sciopero dei giocatori che aveva fatto
saltare la prima.
E così sono 761 le reti totali
segnate nelle prime trenta giornate di
campionato, 451 realizzate dalle
squadre di casa e 310 da quelle in
trasferta. Rispetto alla scorsa
stagione, si contano ben 40 reti in più.
Solo due volte dopo il ritorno a 20
squadre si è segnato di più: 773 gol
nella stagione 2005/06 e 767 in quella
2009/10.
UDINESE (3-5-1-1)-PARMA (3-5-2)
3
GEMITI
20
ROSSI
MESTO
82
4
3
GILARDINO
VELOSO
10
28
RIGONI
GARCIA
31
7
30
22
FONTANA CENTURIONI
29
CARACCIOLO
PESCE
4
17
LISUZZO
14
8
13
JEDA
88
PALACIO
BIONDINI
KALADZE
MORGANELLA
DOMIZZI
CARVALHO 1
27
PORCARI
11
81
24
SCULLI
MORETTI
FREY
HANDANOVIC
1
5
DANILO
17
BENATIA
27
7
ARMERO
BIABIANY
20
15
ASAMOAH
DI NATALE
4
10
PAZIENZA
ABDI
66
23
PINZI
5
ZACCARDO
11
MARIGA
FLOCCARI
17
29
VALDES
PALETTA
10
GIOVINCO
8
GALLOPPA
37
23
PEREYRA
MODESTO
6
LUCARELLI
DOMANI ORE 15 ARBITRO Rocchi di Firenze (Romagnoli-Longo/Irrati)
PREZZI da 16 a 40 euro TV Sky Calcio 8 HD, Mediaset Premium Calcio 4
DOMANI ORE 15 ARBITRO Gava di Conegliano (Di Fiore-De Pinto/Merchiori)
PREZZI da 10 a 150 euro TV Sky Calcio 4 HD
NOVARA p. 24
GENOA p. 34
UDINESE p. 48
PARMA p. 35
PANCHINA 44 Coser, 77 Rinaudo,
15 Dellafiore, 7 Jensen, 23 Radovanovic,
11 Morimoto, 25 Mascara.
ALLENATORE Tesser.
BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Marianini, Morimoto.
INDISPONIBILI Ludi (da valutare),
Marianini (stagione finita), Ujkani
(stagione finita), Da Silva (5 giorni), Paci
(5 giorni) .
ALTRI Coubronne.
PANCHINA 22 Lupatelli, 5 Granqvist,
21 Bovo, 11 Jankovic, 33 Kucke,
19 Jorquera, 9 Ze Eduardo.
ALLENATORE Malesani.
BALLOTTAGGI Veloso-Kucka 60-40%,
Sculli-Jankovic 70-30%.
SQUALIFICATI Belluschi (1).
DIFFIDATI Granqvist, Rossi, Kucka,
Moretti. INDISPONIBILI Antonelli (7
giorni), Constant (15 giorni). ALTRI
Sampirisi, Mo.Alhassan, Scarpi, Meucci,
Marchiori, Sturaro, Krajnc, Said.
PANCHINA 21 Padelli, 16 Coda, 13
Neuton, 26 Pasquale, 6 Fernandes, 25
Torje, 9 Barreto. ALLENATORE Guidolin.
BALLOTTAGGI Armero-Pasquale
70-30%, Abdi-Torje 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno. DIFFID. Isla,
Asamoah, Benatia, Pinzi, Fernandes,
Floro Flores, Pazienza. INDISP. Isla (st.
finita), Badu (10 giorni), Floro Flores (7
gg), Fabbrini (15 gg), Ferronetti (7 gg),
Basta (7 gg), Battocchio (15 gg). ALTRI
Romo, Ekstrand, Fanchone, Vydra.
PANCHINA 1 Pavarini, 33 Santacroce,
4 Morrone, 18 Gobbi, 80 Valiani,
24 Musacci, 21 Okaka. ALL. Donadoni.
BALLOTTAGGI Modesto-Gobbi 55-45%,
Valdes-Musacci 55-45%,
Morrone-Valiani 55-45%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Biabiany, Paletta,
Santacroce, Lucarelli. INDISPONIBILI
Ferrario (da verificare). ALTRI Ferrari,
Gallinetta, Feltscher, Pereira, Marques,
Brandao, Jonathan, Palladino.
QUOTE
1
2.65
X
3.35
2
2.50
30
presenze per Frey uno dei quattro,
tutti portieri, che in questa stagione
non hanno saltato ancora un minuto
QUOTE
1
1.85
X
3.25
2
2.50
56
le presenze in Serie A per Mariga
(con Parma e Inter) che contro la
Lazio ha segnato la prima rete in A
Codice cliente: 222072
83
MIRANTE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
CESENA (4-3-1-2)-BOLOGNA (3-4-2-1)
CHIEVO (4-3-1-2)-CATANIA (4-3-3)
13
6
LAURO
1
RODRIGUEZ
ANTONIOLI
14
7
VON BERGEN
RAMIREZ
PEREZ
24
26
DI VAIO
17
23
MALONGA
T. ARRIGONI
16
15
9
COLUCCI SANTANA
25
RAGGI
10
RENNELLA
90
PORTANOVA
MUDINGAYI
1
GILLET
54
SORRENTINO
16
77
RIGONI
THEREAU
10
ANDREOLLI
GOMEZ
IZCO
6
18
10
BERGESSIO
LODI
28
3
4
BARRIENTOS ALMIRON
12
MARCHESE
DOMANI ORE 15 ARBITRO Massa di Imperia (Passeri-Dobosz/Gallione)
PREZZI da 9 a 30 euro TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 5 HD
BOLOGNA p. 36
CHIEVO p. 39
CATANIA p. 43
PANCHINA 88 Ravaglia, 13 Rossi, 28
Benalouane, 77 Ceccarelli, 23 Djokovic,
31 Del Nero, 34 Filippi. ALL. Beretta.
BALLOTTAGGI Comotto-Ceccarelli
60-40%.
SQUALIFICATI Pudil e Mutu (1).
DIFFIDATI Guana, Rodriguez, Santana e
Von Bergen.
INDISPONIBILI Iaquinta (10 giorni), Guana
(5 giorni), Parolo (5 giorni), Martinez (15
giorni), Moras (da valutare).
ALTRI Calderoni.
PANCHINA 25 Agliardi, 43 Sørensen,
48 Rubin, 6 Taider, 33 Kone, 77 Gimenez,
99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli.
BALLOTTAGGI Morleo-Rubin 60-40%, Di
Vaio-Acquafresca 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Di Vaio, Kone, Portanova e
Ramirez. INDISP. Antonsson (20 giorni),
Garics (7 gg.), Crespo (5 gg.), Casarini e
Krhin (stag. finita). ALTRI Lombardi,
Stojanovic, Loria, Rickler, Cruz, Vitale,
Paponi, Vantaggiato, Belfodil.
PANCHINA 17 Puggioni, 4 Morero, 56
Hetemaj, 25 Vacek, 7 Sammarco, 8
Cruzado, 39 Grandolfo. ALL. Di Carlo.
BALLOTTAGGI Thereau-Cruzado 55-45%,
Bradley-Sammarco 55-45%.
SQUALIFICATI Dainelli (1).
DIFFIDATI Mandelli, Sardo, Andreolli«,
Cesar. INDISPONIBILI Gulan (stagione
finita), Moscardelli (stagione finita), Uribe
(5 giorni), Jokic (7 giorni), Acerbi (da
valutare), Sardo (da valutare), Mandelli
(da valutare). ALTRI Facchinetti, Kirilov.
PANCHINA 1 Kosicky, 14 Bellusci, 33
Capuano, 16 Llama, 8 Seymour, 19
Ricchiuti, 7 Lanzafame. ALL. Montella.
BALLOTTAGGI Marchese-Capuano
70-30%, Almiron-Seymour 70-30%,
Barrientos-Llama 70-30%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Lodi, Potenza,
Izco, Legrottaglie, Barrientos, Ricchiuti.
INDISP. Motta (da def.) Potenza (stag.
finita), Biagianti (5 giorni). ALTRI Calapaj,
Campagnolo, Suazo, Ebagua, Catellani,
Paglialunga, Texeira, Terracciano.
QUOTE
X
3.20
3
2
2.20
«Il Palermo
giocherà sereno,
la Juventus no.
Non abbiamo
nulla da perdere,
loro tantissimo:
una partita dovranno pur
perderla». Maurizio Zamparini,
Palermo. La prima sconfitta
della Juve si gioca a 5,25.
CARRIZO
SPOLLI
CESENA p. 19
1
3.30
5,25
20
FREY
DOMANI ORE 15 ARBITRO Peruzzo di Schio (Carrer-Iannello/Nasca)
PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 7 HD, Mediaset Premium Calcio 6
ZAMPARINI SOGNA
IL PRIMO SCALPO
LEGROTTAGLIE
PALOSCHI
LUCIANO
21
MORLEO
13
23
3
21
31
17
PELLISSIER
CESAR
CHERUBIN
3
6
BRADLEY
12
DIAMANTI
COMOTTO
11
MOTTA
DRAMÉ
84
11
MARTINHO
2
Le quote
93
PULZETTI
15
QUOTE
reti subite da Gillet contro il
Cesena (che non ha mai battuto
nemmeno in B), in 3 incontri di A
1
2.75
X
2.65
2
2
3
MAZZARRI A CACCIA
DEL RILANCIO
2,70
«Nelle ultime 6
gare abbiamo
perso solo una
volta, con la
Juve. Ma dopo
una batosta
abbiamo sempre reagito, mi
auguro che succeda la stessa
cosa con la Lazio». Walter
Mazzarri, Napoli. Il 2 paga 2,70.
sole insufficienze per Andreolli
nelle 20 partite valutate in questo
campionato: a Parma e con l'Inter
4
MILAN (4-3-1-2)-FIORENTINA (4-4-2)
77
ANTONINI
22
BONERA
32
ABBIATI
70
NOCERINO
25
ROBINHO
14
28
5
8
13
14
BEHRAMI
NATALI
18
15
KHARJA
NASTASIC
4
Il fattore campo
conta sempre meno:
137 le vittorie interne
Gli arbitri hanno fischiato 103
rigori in campionato dall’inizio della
stagione. Di questi 84 sono stati
realizzati mentre 19 non sono andati a
buon fine. Nella sesta e nella
diciassettesima giornata si è registrato
il massimo di assegnazioni (7), mentre
in quattro occasioni ne è stato
decretato uno solo. Rispetto alla
scorsa stagione sono 19 in più (il 23%).
Sono 137 le vittorie casalinghe
(con 90 pareggi e 73 successi esterni).
Era da quattro campionati che le
squadre di casa non vincevano così
poco: l’anno scorso i successi
casalinghi dopo 30 giornate erano 143,
nel 2009/10 erano 149, l’anno
precedente 151. Il record relativo ai
tornei a 20 squadre appartiene al
1950/51 con 186 segni 1 dopo 30 turni.
IL NUMERO
PALERMO (3-5-2)-JUVENTUS (3-5-2)
20
LABRIN
1
DELLA ROCCA
15
VIVIANO MILANOVIC
5
MICCOLI
8
MIGLIACCIO
VUCINIC
BUDAN
BARZAGLI
23
PASQUAL
MILAN p. 64
FIORENTINA p. 33
PANCHINA 1 Amelia, 76 Yepes,
19 Zambrotta, 10 Seedorf, 27 Boateng,
92 El Shaarawy, 21 Maxi Lopez. ALL.
Allegri. BALLOTT. Emanuelson-Boateng
60-40%. SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Ambrosini, Aquilani, Bonera,
Ibrahimovic, Mexes, Seedorf. INDISP.
Pato (stagione finita), Thiago Silva (20
gg), Inzaghi (15), Strasser (10), Roma
(5), Van Bommel (3), Mesbah (3).
ALTRI Ambrosini, Gattuso, Cassano,
Valoti, De Sciglio, Flamini.
PANCHINA 89 Neto, 31 Camporese,
29 De Silvestri, 10 Olivera, 21 Lazzari,
6 Vargas, 22 Ljajic.
ALLENATORE Rossi.
BALLOTTAGGI Amauri-Ljajic 60-40%,
Behrami-Olivera 60-40%, Cassani-De
Silvestri 70-30%.
SQUALIFICATI Cerci, Montolivo (1).
DIFFIDATI Amauri.
INDISPONIBILI Kroldrup (stagione finita),
Felipe (5 giorni), Gamberini (7 giorni).
ALTRI Pazzagli, Salifu, Acosty.
QUOTE
1
1.30
X
5
2
10
19
8
MARCHISIO
31
11
PISANO
DE CEGLIE
1
BONUCCI
3
CHIELLINI
22
6,6
29
14
CAMPAGNARO
87
24
20
CANDREVA
BIAVA LEDESMA
8
22
9
HERNANES ROCCHI
MARCHETTI
21
27
DIAKITE
CANA
LAVEZZI
7
DZEMAILI
29
88
PANDEV
INLER
28
1
DE SANCTIS
85
17
6
BRITOS
HAMSIK
SCALONI
Italia-Lussemburgo
si gioca a Parma
6
ARONICA
DOMANI ORE 21 ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (Niccolai-Marzaloni/Gervasoni)
PREZZI da 16 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD, Premium Calcio 1 e Calcio HD2
PALERMO p. 39
JUVENTUS p. 62
LAZIO p. 51
NAPOLI p. 48
PANCHINA 33 Tzorvas, 21 Bacinovic,
90 Alvarez,17 Vazquez, 16 Zahavi,
27 Ilicic, 24 Mehmeti.
ALLENATORE Mutti.
BALLOTTAGGI Budan-Ilicic 60-40%.
SQUALIFICATI Bertolo (2), Mantovani (1),
Donati (1), Hernandez (1).
DIFFIDATI Silvestre, Ilicic, Bertolo.
INDISPONIBILI Silvestre (da valutare),
Balzaretti (15 giorni), Aguirregaray (15
giorni).
ALTRI Brichetto.
PANCHINA 30 Storari, 4 Caceres,
26 Giaccherini, 7 Pepe, 10 Del Piero,
23 Borriello, 32 Matri. ALL. Conte.
BALLOTTAGGI Quagliarella-Matri
60-40%, Quagliarella-Borriello 60-40%,
Bonucci-Pepe 55-45%,
Lichtsteiner-Caceres 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Barzagli, Giaccherini, Matri,
De Ceglie. INDISPONIBILI nessuno.
ALTRI Manninger, Grosso, Marrone,
Padoin, Estigarribia, Krasic, Elia.
PANCHINA 1 Bizzarri, 14 Garrido, 78
Zauri, 11 Matuzalem, 15 Gonzalez, 18
Kozak, 30 Alfaro. ALLENATORE Reja.
BALLOTTAGGI Candreva-Gonzalez
60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Candreva, Hernanes, Mauri e
Radu. INDISPONIBILI Klose (20 giorni),
Dias (20 giorni), Lulic (15 giorni),
Brocchi (7 giorni), Radu (1 giorno),
Stankevicius (7 giorni).
ALTRI Makinwa.
PANCHINA 15 Colombo, 2 Grava,
21 Fernandez, 3 Fideleff, 31 Dezi,
90 Ammendola, 16 Vargas.
ALLENATORE Mazzarri.
BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI Gargano (1), Zuniga (2).
DIFFIDATI Inler, Cannavaro, Britos,
Aronica, Cavani.
INDISPONIBILI Donadel (50 giorni),
Maggio (5 giorni.), Dossena (5 giorni),
Rosati (da valutare).
ALTRI Colombo, Lucarelli.
QUOTE
X
3.85
2
1.60
0
i pareggi di Migliaccio nei 6
precedenti con la Juventus.
Ha vinto 6 volte e perso 3
QUOTE
1
2.60
X
3.20
2
2.70
9
3
le partite
utili di fila
per il Chievo: due
pareggi ed una
vittoria. Può
eguagliare la
migliore
prestazione di
quest’anno
quando è rimasto
imbattuto tra la
4a e la 7a giornata
VERSO L’EUROPEO
CANNAVARO
CAVANI
MAURI
5
i pareggi
consecutivi
per il Cesena
nelle ultime due
giornate, col
Parma e a
Lecce. I
romagnoli non
infilavano 2 gare
senza sconfitte
da novembre
Taccuino
DOMANI ORE 18.30 ARBITRO Brighi di Cesena (Manganelli-Padovan/Valeri)
PREZZI da 40 a 250 euro. TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio 1 e Calcio HD2
1
5.25
BORUC
la media voto di Bonera nelle
ultime 5 partite, secondo solo ad
Ibrahimovic in questo periodo
KONKO
20
BUFFON
2
1
DOMANI ORE 15 ARBITRO Celi di Bari (Petrella-De Luca/Doveri)
PREZZI da 18 a 340 euro TV Sky Calcio 1 HD, Mediaset Premium Calcio 1 e Premium Calcio HD2
15
21
PIRLO
14
19
6
VIDAL
QUAGLIARELLA
BARRETO
MUNOZ
22
18
32
MARCHIONNI
LAZIO (4-2-3-1)-NAPOLI (4-3-1-2)
LICHTSTEINER
10
7
i giorni
trascorsi
dall’ultimo
pareggio della
Lazio, 0-0 il 21
dicembre col
Chievo. Poi 7
vittorie e 7
sconfitte
26
ACQUAH
18
107
I NUMERI
AMAURI
IBRAHIMOVIC
AQUILANI
ABATE
Fischiati 103 rigori:
aumento del 23%
in un anno soltanto
16
CASSANI
JOVETIC
11
11
18
20
TRE ANNI FA ERANO 14 IN PIÙ
92
ROMULO
MUNTARI EMANUELSON
MEXES
NE SONO STATI SBAGLIATI 19
17
le partite di campionato nelle quali
De Sanctis (29 presenze) ha
mantenuto inviolata la propria porta
Nel quadro del programma
di preparazione alla fase finale del
Campionato europeo di calcio, la
Nazionale di Cesare Prandelli disputerà l’amichevole contro Lussemburgo (29 maggio) a Parma. La
seconda amichevole sarà contro
la Russia il 1 giugno, a Zurigo. Poi la
delegazione italiana partirà per la
Polonia.
CALCIO A 5
Da oggi la Nazionale
in ritiro a Conversano
A Conversano fervono i preparativi per la gara di ritorno dei
playoff per un posto al Mondiale di
calcio a cinque di Thailandia 2012
(1-18 novembre), in programma
mercoledì 11 aprile alle 20.30 al Pala San Giacomo. L'Italia è da oggi in
ritiro a Conversano: nella lista dei
20 convocati di Menichelli ci sono i
15 giocatori che hanno partecipato
alla spedizione norvegese, ai quali
sono stati aggiunti Da Silva, Sgolastra, Mentasti e Milucci .
Codice cliente: 222072
Codice cliente: 222072
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
MONDO
PREMIER LEAGUE IL CENTROCAMPISTA DEL BOLTON FESTEGGIA IL 25˚ COMPLEANNO
Muamba si alza e cammina
Colpito da infarto in campo il 17 marzo
torna lentamente alla vita normale
e muove i primi passi in ospedale
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
I primi passi ieri, il compleanno oggi, 25 anni da festeggiare 20 giorni dopo l’infarto che lo colse in campo nella partita contro il Tottenham, 78 minuti di terrore
in cui per strapparlo alla morte servirono quindici scosse
A. BILBAO
SCHALKE 04
del defibrillatore, massaggio
cardiaco e respirazione bocca a
bocca. Fabrice Muamba, il centrocampista di origine congolese del Bolton, continua la lunga
marcia verso il recupero dopo il
dramma sfiorato il 17 marzo. Ieri i primi passi in ospedale, pochi giorni dopo aver postato su
Facebook la sua immagine, sorridente. È un ritorno alla vita
sempre più sorprendente, quello di Muamba. Appena 48 ore
dopo la grande paura del 17
marzo, mosse braccia e gambe.
Tre giorni dopo, le prime parole e i segnali che il suo cervello,
nonostante i sette minuti senza
ricevere ossigeno, non aveva riportato lesioni permanenti. Un
doppio miracolo: la sopravvivenza e aver evitato menomazioni.
Effetto Muamba Il tributo d’affet-
to nei suoi confronti è stato impressionante. I giocatori del
Bolton, impegnato nella lotta
per non retrocedere, raccontano: «La storia di Fabrice ci ha
dato una carica incredibile. Vo-
gliamo restare in Premier anche per lui». L’allenatore
Cowen Doyle spiega: «Muamba ha mosso i primi passi nel
corridoio dell’ospedale e ha mostrato il suo grande sorriso che
ci piace vedere. È sulla strada
giusta, ma ci vorrà tempo per il
recupero completo». La sua storia ha segnato la storia della
Premier. Diverse squadre, suggestionate dal suo dramma,
hanno invocato visite più accurate. Proprio grazie a un controllo sarebbe emersa la leucemia di Stiliyan Petrov, capitano
della nazionale bulgara e del
Blackburn. Che è stato il primo
2
2
SCHALKE 04 (4-2-3-1) Unnerstall 6; Hoogland 6.5, Papadopoulos 5.5, Matip 6,
Escudero 5.5; Holtby 6.5 (dal 27’ s.t. Hoger 6), Jones 7; Obasi 5.5 (dal 18’ s.t. Marica 5.5), Raul 7, Jurado 5 (dal 15’ s.t. Farfan 5); Huntelaar 7. PANCHINA Schober,
Metzelder, Moritz, Uchida. ALLENATORE
Stevens 6
Si qualificano Athletic Bilbao, Valencia e
Atletico Madrid, la 4a è lo Sporting Lisbona
IL TABELLONE FINALE IL 9 MAGGIO A BUCAREST
mes, e ogni squadra che visita
per la prima volta la «Catedral» gli rende un omaggio floreale.
La stanchezza Come detto,
l’Athletic è stanco. Fisicamente e mentalmente. Un punto
nelle ultime 5 di Liga: crisi parzialmente mascherata con meravigliose prestazioni europee, vedi Manchester e Gelsenkirchen. Bielsa ai suoi ragazzi chiede tanto, e sempre
agli stessi. Nella rosa dell’Athletic quest’anno 13 giocatori
sono sopra la soglia dei 3.000
minuti giocati, il 14˚ ne ha poco più di 1.000. E non è un caso che a tirare fuori dai guai i
baschi sia proprio uno dei meno utilizzati. Bielsa sarà «Loco» però non è cieco e quando
vede che Herrera arranca non
ci mette niente a cambiarlo.
La mossa È il 31’ del primo tem-
BILBAO
Il tributo O di quando uno storico Pichichi, rende omaggio all’autentico «Pichichi». Un attimo prima del calcio d’inizio il
capitano dello Schalke, l’eterno madridista Raul, guidato
dal suo omologo basco Iraola
lascia il campo e imbocca le
scale che vanno verso il palco
autorità. Li c’è il busto di Rafael Moreno Aranzadi, accanto
al quale Raul, qui applaudito,
in partita fischiato, deposita
entrato pochi minuti prima al
posto di Feghouli, l’assist per il
4-0 finale.
VALENCIA-AZ ALKMAAR 4-0
MARCATORI Rami al 15’ e al 17’ p.t.;
Alba all’11’, P. Hernandez al 35’ s.t.
VALENCIA (4-4-2) D. Alves;
Barragan, Rami, R. Costa, Mathieu;
Feghouli (dal 31’ s.t. P. Hernandez),
Topal, T. Costa (dal 34’ s.t.
Maduro), Alba; Soldado, Jonas (dal
23’ s.t. Parejo). (Aduriz, Dealbert,
Guaita, Piatti). All. Emery.
AZ ALKMAAR (4-3-3) Alvarado;
Marcellis, Moisander, Viergever,
Poulsen; Maher, Elm, Holman (dal 1’
s.t. Gudmundsson); Beerens (dal
34’ s.t. Falkenburg), Altidore (dal
24’ s.t. Benschop), Martens.
(Heijblok, Johansson, Klavan, Lam).
All. Verbeek.
ARBITRO Kralovec (Cec).
Ibai Gomez (a destra) festeggiato dai compagni dopo il gol del momentaneo 1-1 per l’Athletic Bilbao AFP
Tre semifinaliste:
più che Europa
è Spagna League
Per il pubblico, per la maglia, per Bielsa, per il gioco.
Con fatica, cuore e qualche spavento l’Athletic torna in semifinale in Europa per la prima volta dal 1977. Allora era la Uefa,
oggi si potrebbe chiamare Spagna League: tre delle quattro
semifinaliste arrivano dalla Liga. L’Athletic con lo Schalke fa
2-2 e passa sostenuto da uno
stadio che rappresenta un’intera regione, ancorandosi a isole
di brillantezza circondate da
un mare di stanchezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Valencia arriva in
carrozza nella semifinale tutta
spagnola, sfumando le paure
dell’andata. E lo fa salendo sulle
spalle (enormi) di Rami. È infatti
il difensore centrale
franco-marocchino con una
doppietta in due minuti a
sciogliere il piano partita dell’Az,
ben messo in campo, ma che ha
pagato carissimo due dormite
difensive. Quelle su cui Rami
colpisce indisturbato, prima di
testa e poi in acrobazia sul
secondo palo. Da qui in poi è
tutta discesa: il Valencia fa
spettacolo, corre e nel secondo
tempo arrotonda prima con
Alba, che poi offre a Hernandez,
A. BILBAO (4-3-3) Iraizoz 6.5; Iraola
6.5, Ekiza 7, Amorebieta 7, Aurtenetxe
6.5; A. Herrera 4.5 (dal 31’ s.t. Ibai Gomez
6.5; dal 29’ s.t. San José 6), Javi Martinez
7, De Marcos 6.5; Susaeta 7, Llorente 6
(dal 12’ s.t. Toquero 6), Muniain 7. PANCHINA Raul, Iñigo Perez, Ruiz de Galarreta,
Gabilondo. ALLENATORE Bielsa 7
FILIPPO MARIA RICCI
Twitter @filippomricci
club ad adottare le barelle mobili: «Abbiamo visto come funziona in Italia e abbiamo capito che questo sistema non è solo più pratico, ma evita ai giocatori feriti scossoni che potrebbero rivelarsi pericolosi».
Rami accende il Valencia
L’Az Alkmaar viene travolto
MARCATORI Huntelaar (S) al 30’, Ibai Gomez (A) al 41’ p.t.; Raul (S) al 7’, Susaeta
(A) al 10’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
Alcune società
inglesi chiedono
visite mediche
più accurate per
i propri calciatori
LA GOLEADA
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1
ARBITRO Rizzoli (Italia) 6.
AMMONITI Obasi (S), Javi Martinez (A), Papadopoulos (S).
NOTE Spettatori 44.000 circa. Tiri in porta: 5-6. Tiri fuori: 7-6. Angoli: 5-7. In fuorigioco: 3-0. Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.
Il sorriso di Fabrice Muamba, 22 anni, twittato dalla fidanzata
GDS
Con i baschi
stanchi, Bielsa
azzecca la mossa
giusta: sostituisce
Herrera con Ibai
Gomez, che segna
un mazzo di fiori. Moreno era
del 1892. A 11 anni i ragazzini
del quartiere di Bilbao dove
giocava lo soprannominarono
«Pichichi». Perché giocava bene e faceva tanti gol. Passò all’Athletic, continuò a segnare,
si ritirò a 29 anni per fare l’arbitro, il tifo se lo portò via che
non ne aveva ancora 30. Il suo
soprannome però restò nella
mitologia calcistica spagnola,
e nel 1953 quando Marca creò
il trofeo per premiare il capocannoniere della Liga decise di
intitolarlo a Pichichi. Dal 1926
Moreno ha un busto a San Ma-
po: Ander ha appena regalato
a Huntelaar il 47˚ gol in 48 partite stagionali, e l’Athletic è in
sofferenza. Dentro Ibai Gomez, che tempo 10 minuti s’inventa il gol della vita, da sinistra un destro a giro impressionante verso il secondo palo.
Serve a spegnere le velleità dei
tedeschi, bravi a pressare e ad
approfittare dell’affaticata disattenzione dei baschi. E mai
domi, come il loro capitano
Raul, che in apertura di ripresa
manda un gran sinistro all’incrocio. Vantaggio che dura 3
minuti: tanto impiega l’Athletic a pareggiare con Susaeta
servito da Muniain. Senza fiato è difficile pressare e far girare la palla: i baschi hanno il merito di provarci sempre e comunque, ma ogni tanto sbagliano e i tedeschi quasi ne approfittano. Non lo fanno perché l’Athletic da fondo alle sue
ultime forze, e trascinato dalle
idee di Bielsa e dallo spirito di
«Pichichi» getta il cuore verso
la semifinale con lo Sporting.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COLPO IN GERMANIA
Adrian apre, Falcao chiude
Atletico okay ad Hannover
L’Atletico Madrid gela
Hannover col piglio delle grandi,
gestendo un risultato difficile
(2-1) in casa di un avversario
tecnicamente con qualcosa in
meno, ma che non difetta in
grinta e polmoni. Dopo un’ora di
gioco equilibrata e nervosa
(cinque ammoniti, sei alla fine),
Adrian non perdona Pogatetz che
perde palla e si mangia la difesa
per lo 0-1. Non basta: i tedeschi
alzano il baricentro e pareggiano
a 9’ dalla fine con una girata di
Diouf. Qui l’Atletico dimostra il
carattere di chi lo allena,
Simeone: grande azione di Diego
(partita da applausi) e assist
scucchiaiato per Falcao, che
stoppa e infila l’1-2 finale. Ora
semifinale col Valencia, con cui
l’Atletico non ne vince una dal
febbraio 2010.
HANNOVER-ATL. MADRID 1-2
MARCATORI Adrian (A) al 18’, Diouf
(H) al 36’, Falcao (A) al 42’ s.t.
HANNOVER (4-4-2) Zieler;
Cherundolo, Pogatetz, Eggimann,
Pander (dal 41’ s.t. Sobiech);
Schlaudraff, Pinto, Schulz (dal 28’
s.t. Schmiedebach), Rausch (dal 26’
s.t. Abdellaoue); Ya Konan, Diouf.
(Chahed, Haggui, Lala, Miller). All.
Slomka.
ATLETICO MADRID (4-2-3-1) Courtois;
Perea, Godin, Miranda, Filipe; Tiago,
Suarez; Koke (dal 20’ s.t. Salvio),
Diego (dal 43’ s.t. Dominguez),
Adrian; Falcao. (Asenjo,
Assunçao,Ndoye, Niguez, Pizzi). All.
Simeone.
ARBITRO Clattenburg (Ing).
FUORI GLI UCRAINI
Il Metalist sbaglia un rigore
Lo Sporting ha il via libera
(g.k.) Un proprietario
importante e generoso, tanti
soldi a disposizione, molte
ambizioni, giocatori stranieri a
non finire: tutto questo non
basta al Metalist dell’ex c.t. della
nazionale ucraina Miron
Markevich per andare in
semifinale. A passare il turno è
lo Sporting Lisbona, grazie alla
rete di van Wolfswinkel e al
portiere Palacio, autore di tante
prodezze.
Sotto di un gol a un minuto
dall’intervallo, il Metalist è
riuscito a pareggiare con
Cristaldo e ha avuto al 64’ una
clamorosa occasione per
andare ai supplementari. Ma
Clayton, uno dei tanti stranieri
del Metalist, ha sbagliato il
calcio di rigore concesso per
fallo su Devic. A nulla serve
l’assalto finale del Kharkiv.
METALIST - SPORTING 1-1
MARCATORI van Wolfswinkel (S), al
44’ p.t.; Cristaldo (M) al 13’ s.t.
METALIST (4-4-2) Goryainov;
Villagra, Psenichnikh (dal 40' s.t.
Blanco), Berezovchuk, Obradovic;
Torres (dal 26' s.t. Marlos), Edmar
(dal 1' s.t. Devic), Sosa, Tayson;
Clayton, Cristaldo. All. Markevich.
SPORTING LISBONA (4-4-2) Palacio;
Joao Pereira, Polga, Xandao, Insua;
Izmaylov, Andre Martins (dal 27’ s.t.
Andre Santos), Schaars, Capel (dal
37’ s.t. Evaldo); Fernandez (dal 15’
s.t. Neto), van Wolfswinkel. All. Sa
Pinto.
ARBITRO Collum (Sco).
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
MAGIC CHAMPIONS
PORTIERI
COSÌ IN CAMPO
LAZIO 1994
A colloquio con Zeman
Di Matteo arrivò alla Lazio nel 1993, a 23 anni, dall’Aarau. In biancoceleste ha
giocato per tre stagioni sotto Zoff e Zeman, nel 1996 fu ceduto al Chelsea DFP
CHELSEA 1997
Arrivano le vittorie
Di Matteo diventa subito un punto fermo dei Blues: dal 1996 al 2000 vince 2 FA Cup,
1 Coppa di Lega, 1 Charity Shield, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa europea EMPICS
Di Matteo portabandiera
dell’Italia in Champions
Ha portato il Chelsea in semifinale, ora può regolare i vecchi
conti con il Barcellona: il tecnico si gioca così la riconferma
Lunga vita al «custode».
O al «guardiano», traduzione
letterale di caretaker, come viene chiamato Roberto Di Matteo
da quando, il 4 marzo 2012, ha
ereditato un Chelsea allo sbando da André Villas Boas. Il caretaker ci sa fare: ha portato i
Blues in semifinale di Champions e in semifinale di Coppa
d’Inghilterra. In Premier, continua la caccia al 4o posto. In 9
partite 7 vittorie, 1 pareggio e 1
sconfitta.
rivoluzionato il Chelsea, ma ha
cambiato diverse cose. Il modulo, prima di tutto, passando dal
temerario 4-3-3 al più solido
4-2-3-1. Ha alternato i giocatori, in nome di un saggio turnover. Ha avviato quel dialogo
mancato ai tempi di Villas
Boas, accusato dalla vecchia
guardia di essere «presuntuoso
e arrogante». Di Matteo è più
«caldo», qualche volta rischiando persino l’incidente diplomatico, come in occasione del maldestro bacio in bocca con Drogba, nel bel mezzo dei festeggiamenti della vittoria sul Napoli:
un episodio sul quale si è romanzato.
Ultimo italiano in Champions Di
Possiamo farcela Ora si ripropo-
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Matteo è l’unico italiano sopravvissuto in Champions. Un italiano a modo suo. E’ nato a Sciaffusa, in Svizzera, da genitori originari di Paglieta, paese abruzzese vicino Chieti. Ha cominciato
a giocare in Svizzera (Sciaffusa, Zurigo e Aarau), è esploso
in Italia (Lazio) e ha chiuso la
carriera a Londra, al Chelsea, al
quale regalò due coppe d’Inghilterra. Parla italiano, tedesco e
un inglese fluente. Ha cominciato ad allenare nel MK Dons,
poi è approdato al West
Bromwich Albion, riportato in
Premier nel 2010. Dopo l’esonero del febbraio 2011 al WBA, lo
sbarco al Chelsea, prima come
assistente di Villas Boas, poi dal
4 marzo scorso «caretaker».
La sua mano Di Matteo non ha
ne la sfida con il Barcellona. La
«old guard» vuole regolare i
conti dopo la gara del 6 maggio
2009, finita 1-1 con l’assalto all’arbitro norvegese Ovrebo, accusato di aver negato 4 rigori ai
Blues. A quel tempo, Di Matteo
era impegnato nei playoff con il
suo MK Dons: si arrese ai rigori
con lo Scunthorpe. «Tra noi e
loro c’è una questione aperta»,
annuncia Lampard. «Possiamo
farcela, nel calcio non c’è nulla
di scontato. Il Barça è la squadra più forte del mondo, ma noi
cercheremo di trovare la strategia migliore per batterlo», dice
Di Matteo. Se compie il miracolo di arrivare in finale, con quali argomenti potrà licenziarlo
Abramovich? È la domanda
che si pongono tutti.
Di Matteo, 41 anni, da circa un mese primo allenatore del Chelsea REUTERS
L’EUROAVVERSARIO
Il Chelsea riesce a domare il Benfica
mentre il rivale Guardiola va a teatro
C’è la partita di ritorno tra
Chelsea e Benfica da cui verrà
fuori la sua semifinalista, e
Guardiola che fa? Se ne va a
teatro. Il tecnico del Barcellona
reduce dal 3-1 al Milan nella
prima serata di mercoledì è
stato fotografato con sua
moglie Cristina al Romea (foto
SPORT.ES), mentre assisteva
all’opera drammatica «Incendis»
di Moises Broggi. Non è la prima
volta che succede, visto che
Pep è un amante dell’opera e dei
concerti, e il cartellone del
Romea è uno dei suoi preferiti.
Costo Punti
4
23
7
1
15
5
2
1
1
22
4
1
25
5
2
20
5
1
1
8
4 -1
1
1
21
5
1
17 3,5
3
1
-
Gr. Squ.
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
G (APO)
G (APO)
G (APO)
G (APO)
G (APO)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
Cod.
217
223
229
250
304
352
393
237
265
278
311
319
344
415
416
206
214
238
248
316
345
376
409
228
249
258
290
342
388
417
418
216
261
269
326
333
366
392
224
343
349
381
411
202
204
257
275
347
351
410
413
201
213
225
323
331
378
400
404
422
Nome
BADSTUBER
BOATENG
BRENO
CONTENTO
LAHM
RAFINHA
VAN BUYTEN
CAPDEVILA
EMERSON
GARAY
LUISAO
MAXI PEREIRA
PEIXOTO
JARDEL
LUIS MARTINS
ALBIOL
ARBELOA
CARVALHO
COENTRAO
MARCELO
PEPE
SERGIO RAMOS
VARANE
BOSINGWA
COLE A.
DAVID LUIZ
IVANOVIC
PAULO FERREIRA
TERRY
CAHILL
BERTRAND
AZPILICUETA
DIAWARA
FANNI
MOREL
N'KOLOU
SABO
TRAORE
BOAVENTURA
PAULO JORGE
POURSAITIDES
SOLOMOU
OLIVEIRA
ABIDAL
ADRIANO
DANI ALVES
FONTAS
PIQUE'
PUYOL
MONTOYA
MUNIESA
ABATE
ANTONINI
BONERA
MEXES
NESTA
SILVA T.
YEPES
ZAMBROTTA
MESBAH
Costo Punti
6
6
14
6
2
4
16
7
12
6
8
4
6
8
6
10
13
13
4
4
3
2
5
6
8
6
12
15
8
12
6
19
6
5
6
9
15 5,5
15 6,5
19 6,5
3
19 6,5
5 5,5
1
11 5,5
12
5
5
8
5
9 5,5
3
4
1
5
6
4
1 3,5
1
4
10
12
18 6,5
1
14
6
11 6,5
1
1
10
6
7
5
6
9 4,5
11 6,5
17
4
5
5
-
Cod.
502
624
629
Nome
ALABA
KROOS
LUIZ GUSTAVO
Costo Punti
11
7
18
7
10 6,5
(BMON)
(BMON)
(BMON)
(BMON)
(BMON)
(BMON)
(BEN)
(BEN)
(BEN)
(BEN)
(BEN)
(BEN)
(BEN)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(REA)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(CHE)
(MAR)
(MAR)
(MAR)
(MAR)
(MAR)
(MAR)
(APO)
(APO)
(APO)
(APO)
(APO)
(APO)
(APO)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(BAR)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
(MIL)
671
676
678
689
709
710
501
578
610
639
681
720
736
505
534
551
553
586
614
619
660
683
721
566
616
625
633
638
642
643
644
673
746
507
540
554
612
641
711
595
608
635
636
654
738
743
530
567
604
618
637
703
722
741
744
508
511
529
562
563
653
690
714
750
PRANJIC
RIBERY
ROBBEN
SCHWEINSTEIGER
TYMOSCHUK
USAMI
AIMAR
GAITAN
JAVI GARCIA
MATIC
RUBEN AMORIM
WITSEL
CESAR B.
ALTINTOP HAM.
CALLEJON
DI MARIA
DIARRA
GRANERO
KAKA'
KHEDIRA
OZIL
SAHIN
XABI ALONSO
ESSIEN
KALOU
LAMPARD
MALOUDA
MATA
MCEACHRAN
MEIRELES
MIKEL
RAMIRES
ROMEU
AMALFITANO
CHEYROU
DIARRA A.
KABORE'
MBIA
VALBUENA
HELIO PINTO
JAHIC
MANDUCA
MARCINHO
NUNO MORAIS
CHARALAMBIDES
ALEXANDROU
BUSQUETS
FABREGAS
INIESTA
KEITA
MASCHERANO
THIAGO ALCANTARA
XAVI
SERGI ROBERTO
JONATHAN DOS SANTOS
AMBROSINI
AQUILANI
BOATENG
EL SHAARAWY
EMANUELSON
NOCERINO
SEEDORF
VAN BOMMEL
MERKEL
5
29
26
15
9
2
15
13
9
5
7
13
12
6
14
21
5
7
22
11
26
9
18
6
12
27
15
24
1
16
7
18
4
7
13
11
6
11
20
4
1
13
6
7
7
3
15
26
24
11
14
11
23
1
1
8
10
17
4
7
12
12
9
3
6
9
6,5
6
5,5
9
6,5
6
5,5
4,5
9,5
10
7
10
7
5
8,5
5,5
9
6
5
5
5
5,5
4,5
5
5
9,5
6
5
5,5
6,5
6,5
9,5
5,5
5,5
6,5
6
6
5,5
9,5
4,5
-
ATTACCANTI
Gr. Squ.
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
E (CHE)
E (CHE)
E (CHE)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
G (APO)
G (APO)
G (APO)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
Cod.
842
873
878
890
822
876
904
928
932
813
845
899
834
913
933
807
808
841
894
935
804
907
915
802
869
888
903
918
929
847
885
895
936
Nome
GOMEZ
MUELLER
OLIC
PETERSEN
CARDOZO
NOLITO
SAVIOLA
RODRIGO
DJALO
BENZEMA
HIGUAIN
RONALDO
DROGBA
TORRES
STURRIDGE
AYEW A.
AYEW J.
GIGNAC
REMY
BRANDAO
AILTON
SOLARI
TRICKOVSKI
AFELLAY
MESSI
PEDRO
SANCHEZ
VILLA
CUENCA
IBRAHIMOVIC
PATO
ROBINHO
MAXI LOPEZ
Costo Punti
46
6
26
6
13 13,5
6
22
6
13
8
5
6
3
6
43
26
5
51 13
33
34
5
9
21
5
7
16 5,5
22 5,5
11
5
14
6
4
9
8
4
65 13,5
32
19
26
6 5,5
36
7
26
24
5
6
-
BRASILE
Melo-Riera, tensione al Galatasaray
L’ex della Juventus
e lo spagnolo
a muso duro.
Allontanati,
in arrivo sanzioni
Una curiosa immagine di Felipe Melo, 28 anni, in maglia Galatasaray REUTERS
Punizioni In un comunicato il
club giallorosso conferma l’alterco tra i due ma non accenna
Nome
BUTT
NEUER
SATTELMAIER
ARTUR
EDUARDO
MIKA
ADAN
CASILLAS
MEJIAS
CECH P.
HILARIO
MANDANDA
BRACIGLIANO
ANDRADE
CHIOTIS
PARDO
KISSAS
PINTO
VICTOR VALDES
OIER
ABBIATI
AMELIA
ROMA
DIFENSORI
Gr. Squ.
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dello spagnolo costretto a ricorrere a cure ospedaliere, ma per
ora si tratta di voci.
Cod.
108
136
159
107
160
161
102
109
169
112
127
135
165
166
114
151
152
138
145
155
101
106
167
CENTROCAMPISTI
TURCHIA SCINTILLE IN ALLENAMENTO PER LA CAPOLISTA
Storie tese al Galatasaray, dove ieri in allenamento
Felipe Melo e Albert Riera hanno avuto un alterco. Pare che
tutto sia nato in partitella, da
un pallone conteso tra i due
centrocampisti. I due si sarebbero presi a muso duro, finché
il tecnico Terim non ha interrotto la sessione e mandato entrambi negli spogliatoi. Lì la
tensione tra i due è proseguita.
La stampa turca riferisce anche
Gr. Squ.
A (BMON)
A (BMON)
A (BMON)
C (BEN)
C (BEN)
C (BEN)
D (REA)
D (REA)
D (REA)
E (CHE)
E (CHE)
F (MAR)
F (MAR)
F (MAR)
G (APO)
G (APO)
G (APO)
H (BAR)
H (BAR)
H (BAR)
H (MIL)
H (MIL)
H (MIL)
A
A
A
A
A
A
C
C
C
C
C
C
C
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
F
F
F
F
F
F
G
G
G
G
G
G
G
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
H
né al ricovero dello spagnolo
né ad alcun contatto fisico tra i
due. «Il club ha delle regole interne per queste situazioni —
si legge poi nel comunicato —
e agirà severamente nei confronti dei calciatori». Resta da
vedere, insomma, quale sarà la
sanzione per Riera e Melo (ieri
molto giù per l’accaduto), col
Galatasaray che a una giornata
dal termine della regular season è in vetta alla classifica: +9
sul Fenerbahçe, seguirà un gironcino-playoff con le prime 4
a punti dimezzati. Facile, insomma, che i due saltino la
prossima, ininfluente gara col
Manisaspor per poi ricucire lo
strappo e tornare per la post season. Anche perché Felipe Melo, 10 gol e un gran lavoro in
mezzo al campo, è il valore aggiunto del Galatasaray sulla
via del titolo. Poi, che lo conquisti o meno, l’estate sarà dedicata al mercato: i turchi dovranno riscattarlo dalla Juventus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Vitoria esonera Toninho Cerezo
Era secondo in classifica dietro Falcão
Toninho Cerezo ha
dichiarato di recente alla
Gazzetta che un allenatore in
Brasile deve pensare solo alla
prossima gara perché può
essere licenziato in ogni
momento. Detto e fatto: il Vitória
ha esonerato l’ex Roma e Samp
all’indomani dell’1-1 casalingo
con l’omonimo Vitória da
Conquista, nel campionato
bahiano. Un licenziamento a
sorpresa, perché Cerezo era
secondo, in piena zona
qualificazione alle semifinali con
37 punti, a -9 dal Bahia guidata
dall’amico Falcão. Il settimo pari
in 20 partite nel bahiano (il resto
del bilancio: 10 successi, 3
sconfitte, 45 gol fatti e 16 subiti),
però, non è piaciuto alla
dirigenza e soprattutto alla
tifoseria che dopo l’ultima
partita lo ha contestato e
apostrofato «Burro» (somaro).
Cerezo sembrava aspettarsi
l’esonero già in conferenza
stampa dopo la partita: «Posso
solo sottolineare che lottiamo
per i playoff». In Coppa del
Brasile, Cerezo aveva superato
la prima fase, eliminando il São
Domingos: 0-0 in trasferta; 2-0
in casa. Dai derby con il Bahia di
Falcão, invece, Cerezo ne esce
pure in vantaggio: uno 0-0 e una
vittoria per 3-2. Toninho a
dicembre era impegnato nel
corso di Coverciano per poter
allenare in Italia quando è stato
chiamato al Vitória. Adesso
potrà finirlo.
Mauricio Cannone
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
di RUGGIERO PALOMBO
era una volta la sacralità di «tutto il calcio
minuto per minuto». Tutto ma proprio tutC’
to, nel senso che l’intera Serie A si disputava, cascasse il mondo, alla stessa ora. Poi arrivarono le
televisioni a pagamento. E la sacralità cominciò la
sua rapida cura dimagrante: fino al 2008, a essere
salvaguardate restarono le ultime 4 giornate di
campionato. Dal 2008 al 2010 le ultime 2, con la
possibilità di spacchettarle «a patto che restasse
la contemporaneità per incontri coinvolgenti
squadre in lotta per i medesimi obiettivi di classifica».
Dall’anno scorso la sacralità è diventata una foglia di fico: solo l’ultima giornata deve cominciare
alla stessa ora, quantomeno a «pacchetti». Un’occhiata all’ultima tornata di anticipi e posticipi diramati ieri dalla Lega di Milano, e, oplà, ecco affiorare, a fronte di un’ultima giornata così elettrizzante
da proporre in rigorosa contemporanea Juventus-Atalanta e Milan-Novara, una domenica 6
maggio da giorno del giudizio. A rate: alle ore 15
Cagliari-Juventus, alle ore 20,45 Inter-Milan.
Sia chiaro, non è la fine del mondo, tanto più che
nelle due giornate che precedono la fatal penultima Juve e Milan giocheranno alla stessa ora, mentre nelle quattro giornate ancora precedenti, a partire da domani, il Milan giocherà sempre prima
laPuntura
Marca la differenza
di ROBERTO PELUCCHI
di SANTIAGO SEGUROLA
Adjunto al director di «Marca» quotidiano sportivo spagnolo
f
LE STAR VINCONO LE GRANDI PARTITE
MA E’ QUELLO CHE IBRA NON SA FARE
E’
autentiche stelle vincono le grandi partite, le più
difficili, quelle in cui si affrontano le migliori
squadre del mondo. La partita del Camp Nou era
una di quelle. Anche le partite del San Siro e del
Camp Nou, quando indossava la maglia del
Barça e affrontò l'Inter, erano di quella classe.
Sono i momenti che distinguono i giocatori dal
resto. E' chiaro che Ibrahimovic non appartiene a
quella razza di prescelti: i Van Basten, Zidane,
Raúl o Messi.
Poche volte Ibrahimovic e il Milan incontreranno un Barça così vulnerabile. E' una squadra abbattuta dalle malattie - Abidal -, gli infortuni Villa, Affelay -, le distrazioni - Piqué -, l'età - Xavi
- e una tremenda fatica generale. Negli ultimi
quattro anni, il Barça ha disputato 225 delle 231
partite possibili nella Liga, Coppa di Spagna e
Coppa dei Campioni. E’ stato eliminato dall’Inter
nella semifinale della Champions 2010-11 e dal
Sevilla negli ottavi di finale della Coppa
2009-10. Si è spremuto per vincere 13 titoli tra il
2009 e il 2012. A questo enorme e logorante ciclo si aggiunge la partecipazione massiva dei giocatori del Barça nei successi della Nazionale
spagnola nella Coppa Europa 2008 e nei
Mondiali del 2010. E' un Barça ammirabile
per le sue convinzioni, però senza freschezza.
La differenza basica tra il Barça e il Milan si è
vista nell’atteggiamento delle loro stelle. Da
una parte c'era Messi, alfa e omega della sua
squadra quando le cose si rendono complicate. Un leader indiscutibile, di poche parole,
ma capace di grandi prodezze. Dal lato opposto, Ibrahimovic, che ha preteso di giustificarsi con un dettaglio e con le sue critiche
all'arbitro. Non ha fatto niente per vincere la partita. Si è accomodato a metà campo durante la maggior parte del secondo
tempo, lontano dall'area, dalle posizioni
di conclusione, dai luoghi in cui dovrebbe
imporre la sua autorità. Insomma, è stato
l'Ibrahimovic di sempre.
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laPolemica
Unione Europea, come potete leggere nel
dettaglio a pagina 33, mette in mora non
L’
solo la pallanuoto italiana, ma tutto il nostro sport
«dilettantistico» e forse non soltanto quello. Siamo abituati da anni, soprattutto in questo Paese,
a considerare come «buoni» i rimbrotti dell’Europa perché siamo consapevoli dei frequenti disordini, della pigrizia e della lentezza del nostro ordinamento. Non è questo il caso.
Al fondo di tutto sta l’assurda pretesa europea di
considerare lo sportivo che percepisce un ingaggio
alla stessa stregua di un ingegnere o un idraulico,
cioè di un lavoratore comune che, come sapete, deve avere, per i Trattati, libera circolazione fra gli
stati membri. Ma quelle prestazioni non hanno nulla a che fare con un impiego extrasportivo. Il grande problema è che questa «specificità» dello sport,
analogamente ad alcuni settori culturali per i quali
si è accettata una qualche protezione nazionale,
non è stata mai riconosciuta. Si sono avuti alcuni
tentativi qualche anno fa, ogni tanto pare che la
macchina si rimetta in moto, ma in realtà non succede niente di significativo ed i burocrati di Strasburgo e Bruxelles procedono come caterpillar.
Basta burocrazia
nel calcio, basta ostacoli
per i tifosi.
Aurelio De Laurentiis si
mette di traverso:
i biglietti per la finale di
Coppa Italia tra
Napoli e Juventus
dovranno essere venduti
anche a chi ha
accumulato 100 punti
fragola con la tessera
dell'Esselunga.
Ma la pratica sportiva e la cura dei vivai nei singoli stati, che dovrebbero essere un patrimonio europeo, sono legati anche ad ordinamenti restrittivi dell’ingaggio di giocatori di altra nazionalità.
Se in questo settore dovessero valere esclusivamente le leggi di mercato, avremo presto campionati interi, dal basket in giù, con infima presenza
italiana. Con un effetto depressivo sulla pratica
di quella disciplina.
L’impermeabilità europea a queste riflessioni è
davvero preoccupante. Il Coni dovrebbe prendere
l’iniziativa affinché il mondo politico, non soltanto italiano, affronti di petto il problema che apre
la strada a mille altri abusi: pensate, per esempio,
al disinvolto commercio di passaporti che diversi
Paesi dell’area Ue fanno con l’effetto di scardinare
ogni regola.
Sembra che il concetto di «formazione» (cioè dell’obbligo per un atleta di avere alle spalle qualche
anno di permanenza nei nostri settori giovanili)
sia meno ostico agli organismi della Unione Europea, ma allora bisogna in fretta uniformare le nostre normative. Perché da oggi, per esempio, potremmo avere campionati di pallavolo e basket
giocati esclusivamente da atleti di nazionalità
non italiana.
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della Juventus. Ieri, infatti, solo malumori (bianconeri), ma non un grido di dolore o di sdegno.
E tuttavia, la penultima di campionato è pur sempre la penultima, come s’usava fino alla primavera del 2010. Tanto più se di mezzo c’è un derby
come quello di Milano con annesso scherzo del
destino, i tifosi juventini forse costretti a spremersi a favore dell’Inter. Morale: se si arrivasse a quel
penultimo atto nel segno dell’incertezza, sarebbe
molto carino convenire da parte di tutti, Sky e Mediaset inclusi, sull’opportunità di disputare Inter-Milan e Cagliari-Juventus (quest’ultima chissà
dove, per inciso) alla stessa ora. Facile, no?
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ilCommento
Corsa al terzo posto
Derby Napoli-Roma
ma se l’Inter...
In realtà la classifica dice Lazio ma ha
perso brillantezza. Udinese serena
laVignetta
di VALERIO MARINI
Edinson Cavani, 25 anni ANSA
di LUCA CALAMAI
nche l’Italia del pallone vive il suo momento di reA
cessione. Il posto in meno in
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
MARCO MELANDRI
Pilota di SuperBike
Ufficiosamente mi dicono
che difficilmente Lascorz
potrà riprendere le gambe,
ma buone possibilità x le
braccia. Continuo a sperare
@MarcoMelandri33
LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA UE
TAGLIA LE ALI AGLI ATLETI ITALIANI
di FRANCO ARTURI
21
MILAN, JUVE E IL PENULTIMO TURNO
SE SERVE USIAMO LA CONTEMPORANEITA’
ilCaso
ormai da molto tempo che nell’ambiente
del calcio Ibrahimovic è conosciuto come
un narcisista capriccioso, senza nessuna capacità di autocritica. Dopo la sconfitta con il Barça,
ha cercato l'alibi più facile per evitare responsabilità nell’eliminazione. Ibra non ha sorpreso nessuno: ha criticato l'arbitro e ha cercato la protezione di Mourinho, che lo ha accolto con un leggero disdegno. «Ibrahimovic è intelligente, però
è arrivato tardi», ha risposto il tecnico del Real
Madrid.
E' l'atteggiamento "vantaggista" di un giocatore
che raramente è stato all'altezza della sua fama
nelle grandi partite internazionali, quelle che definiscono il vero livello delle stelle del calcio.
Non è facile sostenere l'idea di Ibrahimovic come
un genio del calcio. In qualsiasi caso, amministra
la sua presunta genialità con usura. Di fatto la
frustrazione che produce è maggiore, perché poche volte si è vista tanta distanza tra le qualità di
un calciatore e la sua resa nei grandi eventi, quelli che segnano la carriera in scala mondiale.
Un famoso allenatore della Liga mi disse, tempo
fa, che non vale la pena lavorare con Ibrahimovic perché nega agli allenatori qualsiasi possibilità di dirigerlo, di migliorarlo, di inserirlo
nella dinamica collettiva del calcio, di allontanarlo dall’egoismo e dalle scuse. «Ibrahimovic non è un giocatore per gli allenatori.
E' un giocatore per Berlusconi», mi disse.
Ibrahimovic ha lasciato un buon segno nel
gol di Nocerino, ma non ha mai fatto ciò che
era necessario per sbilanciare una partita di
così grande peso. In realtà, si tratta di un calciatore di dettagli, di dettagli in molte occasioni impressionanti, però senza l'appetito
competitivo che si associa a tutti i geni del
calcio. Diciamo che l'attaccante svedese non
è la classe di giocatore che uno si porterebbe
fino alla fine del mondo. Nel Camp Nou ha
spiegato le ragioni dei suoi ripetuti insuccessi nelle grandi partite internazionali.
I veri fenomeni utilizzano queste situazioni per consacrare il loro prestigio. Le
LA GAZZETTA DELLO SPORT
FERNANDO ALONSO
Pilota Ferrari
Oggi esattamente 90 km
in bici. Ha sempre piovuto,
ma buone sensazioni!
@alo_oficial
DAN PETERSON
Leggendario coach di basket
Forse pochi lo sanno,
ma Elisabetta Canalis
ha giocato a basket
nella sua Sassari.
@therealcoachdan
IVAN BASSO
Due volte vincitore del Giro d’Italia
Che piacere pedalare 6 ore
sotto la pioggia con amici.
@ivanbasso
Champions è un handicap con
il quale dobbiamo abituarci a
convivere. Ed è bene ricordare
che il terzo gradino in classifica
garantirà solo il diritto a partecipare ai preliminari.
Una specie di roulette russa
considerato che la squadra italiana qualificata potrebbe non
essere testa di serie. Sai che fregatura investire soldi e energie
pensando all’effetto Champions e poi ritrovarsi in mano
solo il biglietto di consolazione
dell’Europa League? Fatti i conti con la parte mezza vuota del
bicchiere non c'è dubbio che il
terzo posto è un obiettivo importante. E per qualche club
quasi vitale. La classifica, per il
momento, dice e non dice. La
Lazio tira il gruppo delle pretendenti ma senza la brillantezza
di qualche mese fa e, soprattutto, senza Klose. La sensazione è
che a otto giornate dal termine
Napoli e Roma abbiano qualcosa in più (la ricchezza dei rispettivi organici può pesare con l’arrivo dei primi caldi) e che l’Inter sia un gigantesco punto interrogativo. Nessuno può sapere quanto durerà l’effetto Stramaccioni. La squadra nerazzurra per tornare in corsa non deve correre ma volare.
La possibilità di entrare nel ricco mondo-Champions è una discriminante importante per il
futuro di alcune società. Le strategie di mercato saranno sicuramente condizionate dalla possibilità di attingere al portafoglio
europeo. Qualche esempio?
Con i soldi garantiti dall’Uefa il
presidente De Laurentiis potrebbe permettersi di resistere
agli assalti che arriveranno per
i suoi tre «tenori» e magari avere la liquidità per acquistare an-
Daniele De Rossi, 28 anni ANSA
che un tenore in difesa. Quello
che manca per compiere un altro salto di qualità. In caso contrario il Napoli riuscirà a rifiutare la montagna di milioni che
gli inglesi sono pronti a mettere sul piatto per Cavani?
Lo stesso discorso vale per la
Roma. Il ciclo-Totti è ormai
agli sgoccioli. I nuovi padroni
americani hanno deciso di ripartire da De Rossi, capitan futuro. Ma serviranno soldi veri
per arrivare a quei due
top-player necessari ad alzare
il valore complessivo della
squadra.
E il cerchio si chiude con l’Inter. L’avvicinarsi del fair-play finanziario voluto da Platini ha
imposto al presidente Moratti
sacrifici dolorosi dal punto di vista tecnico. Eto’o, per intendersi. Oggi non esistono le condizioni per immaginare follie economiche mirate a portare subito in maglia nerazzurra fenomeni alla Messi o alla Cristiano
Ronaldo. Campioni irraggiungibili, non solo per Moratti. Ma
aprire un nuovo ciclo ambizioso costerà comunque caro. L’Inter deve riuscire a vendere bene alcuni dei suoi vecchi guerrieri e deve augurarsi di salire
al volo sul treno Champions.
Servono soldi extra per provare a portare ad Appiano Gentile
dei potenziali futuri palloni
d’Oro. Due nomi, per intendersi: Balotelli e Lucas. Giovanotti
che costano più o meno una
trentina di milioni a testa.
Tutto sommato, l’unica società
che vive senza ansia questa volata per il terzo posto è l’Udinese. I bianconeri in ogni caso durante il mercato estivo venderanno un paio dei loro gioielli.
Forse Handanovic, forse Isla.
Magari Asamoah. Champions
o Europa League poco importa.
Comunque vada per il patron
Pozzo e per la sua Udinese sarà
un successo.
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Codice cliente: 222072
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
CALCIOSCOMMESSE
Mister X ora ha un nome
È legato ai Semeraro?
Si chiama Carlo Quarta, è tifoso del Lecce e scommettitore
Si indaga sui suoi legami con i proprietari del club salentino
FRANCESCO CENITI
BARI
Masiello a casa E’ durata 4 gior-
I NOMI
E I FATTI
L’inchiesta della
Procura
di Bari sul
calcioscommesse è entrata nel
vivo nella notte
tra domenica e
lunedì con gli
arresti.
S
DAL NOSTRO INVIATO
Nel giorno della scarcerazione di Andrea Masiello (ai domiciliari), nell’indagine entra
un nome nuovo, quello del mister X che per gli inquirenti
avrebbe agito in nome del Lecce, dando 250 mila euro in cambio della vittoria nel derby. E’
la partita dell’autogol clamoroso: «Sì, l’ho fatto apposta», ha
confessato il difensore. L’uomo
sarebbe stato riconosciuto durante l’interrogatorio dal giocatore: è Carlo Quarta, 38 anni.
Personaggio molto conosciuto
nel capoluogo salentino, candidato alle prossime comunali.
Tifoso acceso (spesso in trasferta) e noto scommettitore. Non
ha mai ricoperto cariche dirigenziali nel club, ma gli inquirenti stanno scavando per ricostruire i suoi rapporti con la famiglia Semeraro, specie coi figli maschi (in particolare col
quasi coetaneo Pierandrea, ex
presidente della società). C’è
un altro aspetto non secondario: Quarta è parente di Russo
Frattasi, l’avvocato di Carella e
Giacobbe finiti in carcere con
Masiello. La figlia del legale è
la sua ex moglie (hanno due
bimbe). E Marco Rossi nell’interrogatorio ricorda proprio
che Carella e Giacobbe prima
del derby invitarono i giocatori
a perderlo, mostrando dei soldi e affermando di parlare per
conto «del figlio del presidente
leccese». Ora toccherà alla magistratura dimostrare se davvero quel passaggio dei soldi sia
stato avallato dal club. E’ l’ultimo tassello. Sull’incontro all’hotel Tiziano i riscontri sono
numerosi: gli investigatori lo
considerano «certo».
y
3 ARRESTI
Andrea
Masiello e gli
amici Fabio
Giacobbe e
Giovanni
Carella
S
Ecco Masiello
che lascia
il carcere
Andrea Masiello ha
lasciato il carcere in taxi;
il pm gli ha concesso gli
arresti domiciliari ANSA
Andrea Masiello, 25 anni, ex difensore del Bari ora all’Atalanta INFOPHOTO
Per gli inquirenti
è sicuramente lui
l’uomo che portò
i 250 mila euro
all’hotel Tiziano
ni la permanenza forzata a Bari
dell’ex capitano. Ieri ha lasciato il carcere come se fosse un
film. Alle 20.10 il taxi con il giocatore accovacciato su un sedile posteriore sgomma nel traffico, scortato tra due auto della
polizia penitenziaria. Accanto
a Masiello uno dei suoi legali,
Matias Manco. Mentre una ventina di tifosi erano stati depistati e spediti verso l’altro ingresso del carcere. Il giocatore non
ha così visto lo striscione con la
scritta: «Avete venduto la nostra maglia, umiliato i nostri colori. Bari vuole giustizia». Ma-
siello si è ricongiunto fuori città con i genitori (arrivati ieri
mattina) e ha proseguito verso
Torre Boldone (alle porte di
Bergamo), dove trascorrerà la
Pasqua ai domiciliari insieme
con la moglie e la figlia di 18
mesi.
Le indagini E’ stata un’altra giornata convulsa, in cui il Gip di
Bari Abbattista ha firmato
l’istanza. Finale scontato, dopo
l’ampia collaborazione dimostrata da Masiello in 48 ore di
autentico tour de force. «Sapevamo di aver fatto un buon lavoro con tutte le precedenti audizioni» ha commentato l’avvocato Salvatore Pino. Ieri il nuovo interrogatorio (più di due
ore) con il pm Ciro Angelillis. Il
giocatore è apparso stanco: ha
dormito e mangiato pochissimo durante la detenzione. Ha
fornito ulteriori elementi utili
alle indagini, ma in sostanza
non è andato molto distante dagli ultimi due «incontri» avuti
con i magistrati a Cremona e a
Bari. Verbale secretato, ma sono filtrate delle indiscrezioni.
Oltre al riconoscimento di
Quarta, avrebbe spiegato meglio le proposte avute per il k.o.
contro la Samp, il ruolo di Guberti e il «no» agli Zingari.
Avrebbe anche confermato l’accordo per il tarocco su Udinese-Bari con Bonucci, Parisi, Belmonte e Salvatore Masiello (e
la telefonata di quest’ultimo a
Pepe, mentre si trovavano in ritiro: se fosse confermata porterebbe all’omessa denuncia dello juventino). Restano dentro,
invece, Carella e Giacobbe: respinta la richiesta di scarcerazione. I legali stamani avanzeranno richiesta di un nuovo interrogatorio.
(ha collaborato Franco Cirici)
22 INDAGATI
Compresi gli
arresti, 22
persone sotto
indagine: Daniele
Portanova
(Bologna),
Alessandro
Parisi (Torino),
Simone
Bentivoglio
(Padova), Marco
Rossi
(Cesena),
Abdelkader
Ghezzal
(Levante),
Marco
Esposito
(Pisa), Nicola
Belmonte
(Siena), Antonio
Bellavista (ex
Bari), Angelo
Iacovelli (ex
factotum dei
giocatori baresi),
Nico De Tullio,
Onofrio De
Benedictis,
Francesco De
Napoli, Arianna
Pinto, Victor
Kondic,
Leonardo
Picci, Armand
Caca e gli ultrà
Raffaele Lo
Iacono,
Roberto
Sblendorio e
Alberto
Savarese.
IL CASO SEGNALAZIONE DEI BOOKMAKER
Flussi anomali?
Per i Monopoli
è tutto in regola
L’allarme era per Chievo-Siena
e Atalanta-Bologna del 25 marzo
ROBERTO PELUCCHI
Secondo alcuni bookmaker, su Chievo-Siena e Atalanta-Bologna del 25 marzo ci furono
flussi anomali di scommesse sul segno X tali da
richiedere, già alcuni giorni prima dei match, la
sospensione delle giocate. Secondo i Monopoli,
invece, fu tutto nella norma. A chi bisogna credere? Partiamo da un dato di fatto: flussi anomali
non vuol dire automaticamente partite combinate. E’ un segnale d’allarme, ma nulla più. Inoltre,
se Chievo-Siena è davvero finita in parità (1-1, e
sul segno X si è concentrato il 54 per cento delle
puntate), non si può dire lo stesso di Atalanta-Bologna, che ha visto i nerazzurri vincere 2-0
grazie ai gol di Gabbiadini e Tiribocchi, e sul
campo non si è notato nulla di strano. In questo
clima pesante a causa delle tante inchieste in corso, però, ormai basta una normale (e doverosa)
segnalazione all’autorità giudiziaria perché si
scateni una bufera di reazioni.
Botta e risposta «Non abbiamo registrato anomalie su Chievo-Siena — ha detto Luca Turchi, responsabile ufficio scommesse dei Monopoli di
Stato, ad Agipronews, prima che si sapesse anche dell’altra partita —. Purtroppo, c’è da registrare l’atteggiamento della magistratura del nostro Paese, che da un lato investiga con grande
merito sulle combine nel calcio e dall’altro ha
trasformato il mercato delle scommesse in una
sorta di far west, consentendo l’attività a una
miriade di operatori che raccolgono senza il nostro controllo. È evidente, a questo punto, che
anche nel caso di Chievo-Siena le scommesse di
cui si scrive sui giornali sono state raccolte su
circuiti non autorizzati. Una situazione difficile
da affrontare e fa riflettere». Immediata la reazione del bookmaker austriaco Sks365, che sempre attraverso Agipronews accusa i Monopoli di
non avere «il polso della situazione»: «Anziché
contribuire alla risoluzione di un problema di
fondo, ossia la credibilità del calcio e delle scommesse», preferiscono «parlare di far west del diritto». Su Chievo-Siena sarebbero stati puntati,
soltanto sul mercato legale, 405 mila euro (218
mila sul pari, solo 1.800 sull’1-1). Ma come sappiamo, e come dovrebbero sapere i Monopoli,
chi vuole scommettere sulle partite taroccate in
Italia sceglie canali esteri e, magari, anche illegali. Insomma, meglio un allarme in più che il disinteresse che c’è stato fino allo scorso giugno.
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IL PERSONAGGIO NELLE INTERCETTAZIONI IL DRAMMA DI UN’INTERA FAMIGLIA. IL DIFENSORE EX BARI: «LO SAPEVO CHE SAREBBE FINITA COSÌ, PAPÀ NON MI PARLA PIÙ»
Rossi in lacrime consolato dalle sue donne
Confessa le colpe
alla mamma, poi
la fidanzata dice:
«Signora, è buono
e ora va aiutato»
DAL NOSTRO INVIATO
BARI
«Nanni, non piangere.
Stai tranquillo, adesso». Siamo abituati a vederli nella versione da duri, a volte spocchiosi, pronti a «guerreggiare» in
campo pur di recuperare un
pallone utile alla vittoria. L’inchiesta del calcioscommesse li
ha spediti nella polvere, insultati, odiati e minacciati. Un peso enorme, impossibile da sopportare. Anche perché spesso
sono poco più che ragazzi. Così nelle intercettazioni allegate
all’informativa, ci sono storie
che riducono le distanze. Come quella dell’indagato Marco
Rossi che scoppia in lacrime
mentre è al telefono con la
mamma. La vita del difensore
del Cesena deraglia per un «sì»
alla combine di Palermo-Bari.
Soldi presi e poi restituiti. I mesi successivi trascorsi con il rimorso e la speranza che tutto
rimanesse segreto. Speranza
che va in frantumi dopo l’interrogatorio di Gervasoni a Cremona. «Ho saputo da Gegic
che Masiello, Rossi, Parisi e
Bentivoglio hanno alterato la
sfida...». I giornali rilanciano
la notizia e tutto cambia. Rossi
non sa che cosa fare, con i genitori nega. Poi l’avvocato gli
consiglia di andare a Bari e collaborare. La mamma lo chiama dopo la deposizione, mentre in macchina sta rientrando
con la fidanzata. E’ la «resa dei
conti» rimandata da troppo
tempo. Il giocatore crolla.
Singhiozzi e redenzione Il difen-
sore spiega: «Non sapevo a chi
chiedere consiglio, perché se
lo facevo con voi lo sapevo che
PALERMO-BARI 2-1 LA PARTITA INCRIMINATA
1
2
1 Miccoli e Bovo, autori dei due gol del Palermo contro il Bari del 7 maggio 2011. 2 Il rigore fallito da
Miccoli che ha fatto saltare la combine di cui sapeva Marco Rossi (ma non l’attaccante). GETTY IMAGES
finiva così. Non mi parla più (il
padre, ndr)». Il carabiniere che
trascrive la telefonata inizia ad
annotare tra parentesi: piange. Lo fa sempre più spesso.
Dall’altra parte c’è un ventiquattrenne che non riesce a finire le frasi, tanto che la ragazza gli urla di fermarsi. La mam-
ma lo consola, cerca di tranquillizzarlo: «Nanni, calmati».
E poi cerca di capire le conseguenze della sciocchezza fatta
dal figlio: «Ma ora ti squalificheranno?». «Eh, sì: è sicuro.
Però quello lì va bene. E’ il meno. Bisogna vedere quando mi
chiama la Procura federale. Po-
trebbe slittare, fino a giugno
gioco».
La seconda donna Nella conver-
sazione s’inserisce Cristina, la
ragazza del calciatore. «Signora, noi non ci conosciamo. Mi
scusi, Marco piange e guida.
Gli ho strappato il telefono al-
trimenti facevamo un incidente... Le spiego come sono andate le cose...». E via con i dettagli della combine, con il cedimento di fronte al lungo «corteggiamento» di Masiello. La
mamma ascolta e annuisce,
ma quando sento che il figlio
ha accettato dei soldi, sbotta:
«Ragazzi, ma questa è una cosa grave...». Cristina conferma: «Gravissima, ma io non
sto a giustificarlo. Dico solo
che se continuo a dirgli "Marco
che cosa hai fatto?" non l’aiuto. Comunque, lui all’inizio voleva negare tutto. Gli ho detto
di raccontare la verità, perché
ci sono le prove e altrimenti
passi per un criminale. E non
lo è. Signora, mi creda: voleva
parlarvi da tempo, piangeva
tutte le notti. Era molto spaventato, non voleva mangiare, aveva paura di darvi una grossa delusione. Non gli fa bene questa
situazione. So che non è una
cosa facile, ma cerchiamo di essere uniti nell’aiutarlo. Parli
con suo marito e venite a casa
dopo una partita. Così gli fate
le domande che volete senza
stare dietro a un telefono. Lo
sa, Marco è buono...».
cen
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 34a GIORNATA
LA VOLATA PER LA PROMOZIONE DIRETTA E PER I PLAYOFF
GDS
Granoche stende il Pescara
Caprari fa illudere Zeman: l’attaccante del Varese firma un’altra doppietta
VARESE
PESCARA
2
1
GIUDIZIO 7777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Caprari (P) al 25’, Granoche
(V) al 40’ p.t.; Granoche (V) al 13’ s.t.
VARESE (4-4-2) Bressan; Cacciatore
(dal 43’ s.t. Lepore), Troest, Terlizzi, Grillo;
Pucino, Filipe (dal 35’ s.t. Damonte), Kurtic, Nadarevic; Granoche, Neto Pereira
(dal 20’ s.t. De Luca). PANCHINA Moreau,
Camisa, Martinetti, Plasmati. ALLENATORE Maraner (squalificato Maran).
PESCARA (4-3-3) Anania; Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti,
Cascione; Caprari (dal 28’ s.t. Soddimo), Immobile, Insigne. PANCHINA Ragni, Romagnoli, Gessa, Togni, Sansovini, Maniero.
ALLENATORE Zeman.
ARBITRO Pinzani di Empoli.
ESPULSI il tecnico Maraner (V) al 35’ p.t.
per proteste.
AMMONITI Brosco (P) e Nielsen (P) per gioco scorretto; Granoche (V) e Bocchetti
(P) per proteste.
NOTE paganti 2.821, incasso di 27.070 euro;
abbonati 2.194, quota di 14.415 euro. Tiri in
porta 5-4 (con 2 pali). Tiri fuori 6-6. In fuorigioco 7-3. Angoli 6-4. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
Che gol Maran rinuncia al-
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI
VARESE
Se mai ce ne fosse stato
bisogno, il ruspante Varese
apre ufficialmente la crisi del
Pescara, alla terza sconfitta
consecutiva, un solo punto nelle ultime quattro partite. Crisi
nell’aria da tempo, confermata in modo palese ieri. Colpa
di Granoche, un’altra doppietta a distanza di due mesi. Ma
non solo: colpa di una difesa
in perenne equilibrio instabile, e questa non è una notizia.
Colpa di una condizione atletica deficitaria. Della serata no
di due terzi dell’attacco. Tutto
il resto, ed è moltissimo, va assegnato al Varese che stramerita i playoff, vincendo una partita intensa più che bella, piena
di prodezze e sfondoni, di cose
geniali e banali. Una vittoria
pesantissima.
le Pagelle
l’idea di De Luca esterno e punta su Pucino, un terzino. Chiara dichiarazione d’intenti: va
bene aggredire, ma senza esagerare. Un 4-4-2 d’ordinanza,
con i mediani che devono costruire e demolire (Kurtic tiene d’occhio Verratti), esterni
abbastanza bloccati per motivi diversi (Pucino fuori posizione, Nadarevic confusionario), una coppia di attaccanti
che fanno movimento. Il Varese del primo tempo è un condensato di prudenza e possesso palla, mentre il Pescara —
che spettacolo eretico! — sceglie soprattutto di aspettare
per colpire in contropiede. Come accade due volte: Immobile che, liberato da uno sciagurato errore di Bressan, colpisce il palo. Poi Caprari che lanciato da Immobile batte Bressan in uscita. Qualche protesta, ma Cacciatore tiene in gioco il giovane talento di scuola
Roma, uno degli osservati speciali del commissario tecnico
dell’Under 21 Ciro Ferrara presente all’Ossola. A questo punto l’idea di partita che aveva in
testa Maran, in tribuna perché squalificato, cambia completamente. Anche lui sofferente in difesa, il Varese si butta sotto senza fare calcoli. E
Granoche comincia il suo
show, in tutti i sensi: gran colpo di testa, Verratti salva sulla
linea. E dopo che Marane imita il capo e si fa buttare fuori
(chi fa l’allenatore? Stefano
Bettinelli, collaboratote tecnico), arriva lo splendido pareggio: lancio col contagiri di Filipe e il Diablo fa un gesto di rara bellezza, stop di destro e tiro di sinistro, per scavalcare
Capuano e infilare Anania.
Poi c’è l’ultimo errore di Pinzani: dopo aver ignorato un rigore per parte (Brosco trattiene
per la maglia Neto Pereira che
accentua la caduta, Kurtic
stende Caprari), l’arbitro che
sta per diventare papà non punisce una gomitata di Terlizzi
su Caprari.
Che errore Il secondo tempo si
apre con un altro errore da matita blu: lancio del solito Filipe
per Granoche che, solo davanti ad Anania, si mangia un gol
già fatto. Poi il 2-1: erroraccio
di Capuano, stavolta Granoche ne approfitta. Ma il Pescara è anche sfortunato: lancio
di Verratti, bella girata di Insigne, secondo palo. Ora Zeman
gioca da Zeman e quindi finisce con lo sbilanciarsi. Bettinelli gioca la carta De Luca per
Neto Pereira: più velocità meno creatività. Granoche riesce
a divorarsi un altro gol, poi Cascione tira, Cacciatore respinge col braccio attaccato al corpo. Non è serata da Zeman,
non è serata per Zeman.
Pablo Granoche, 28 anni, due doppiette e quattro gol nel Varese LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di G.LO.
FILIPE, UN LANCIO ALLA PIRLO
BENE VERRATTI, MALE CAPUANO
VARESE 7
PESCARA 5
BRESSAN 5,5 Regala qualche
brivido non richiesto svirgolando
un paio di rinvii e regalando il
pallone che poi Immobile sbaglia.
ANANIA 5,5 Non il peggiore, però
anche stavolta ne prende due.
CACCIATORE 6 Sbaglia il
fuorigioco dell’1-0, salva su
Cascione. (Lepore s.v.)
BROSCO 5 Trasmette insicurezza
a tutta la difesa.
BALZANO 5,5 Poca spinta, poca
intensità.
TERLIZZI 5 Male. E meritava il
rosso per quella gomitata...
CAPUANO 4,5 Una delle
concause del k.o. Il suo errore
che spiana la strada del
raddoppio a Granoche è una
bestialità da togliere il sonno.
GRILLO 6 Discreta spinta, pur
soffrendo la vitalità di Caprari.
BOCCHETTI 5,5 Si fa vedere
pochissimo.
PUCINO 5 E’ un terzino, venti
metri più avanti si perde. Fuori
posizione, si riprende un po’ nel
finale quando si decide a
spingere.
NIELSEN 5,5 Al posto di Kone, non
lascia il segno.
TROEST 5 Primo tempo
disastroso, si riprende dopo.
FILIPE 7 Il lancio dell’1-0 è degno
di Pirlo. Domina a centrocampo, a
un certo punto facendo anche il
lavoro di Kurtic. (Damonte s.v.)
KURTIC 6 Partita giudiziosa, alla
distanza perde il duello con
Verratti.
NADAREVIC 5,5 Colpa sua se la
fascia sinistra è stata ignorata.
IL MIGLIORE
h 7,5 GRANOCHE
Il centravanti che segna solo
doppiette. Ma anche croce e
delizia, prodezze e sbagli.
VERRATTI 7 Un altro ragazzo
interessante. Malgrado la sconfitta
fa una bella figura con il c.t.
dell’Under 21 Ferrara in tribuna. Fa
penare Kurtic.
CASCIONE 6,5 Nel secondo
tempo tra i più pericolosi.
IL MIGLIORE
h 7,5 CAPRARI
Classe ’93, gran talento. Entra in
tutte le azioni del Pescara. Gioca
dall’inizio al posto di Sansovini e
non lo fa rimpiangere. Ha già
debuttato in Serie A, probabile che
tra qualche mese ci ritorni.
SODDIMO 5,5 Dovrebbe
sparigliare le carte. Non ci riesce.
NETO PEREIRA 6 Al rientro dopo
un mese: così e così. Meglio in
altre occasioni.
IMMOBILE 5,5 Sbaglia anche lui,
qualcosa di inedito per il
capocannoniere.
DE LUCA 6 Entra nel momento
critico. Qualche guizzo
interessante.
INSIGNE 6 Ci prova nel secondo
tempo, sbatte contro la sfortuna.
All. MARANER 7 Al posto di
Maran, e non uno scioglilingua.
Espulso anche lui.
All. ZEMAN 5 Un solo cambio, con
la squadra in affanno. Terza
sconfitta di fila, il giocattolo non si
è rotto, però...
TERNA ARBITRALE PINZANI 5 Non vede un rigore per parte e
la gomitata di Terlizzi su Caprari. Stallone 5,5-Argiento 6
ALL´ULTIMO SECONDO.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
24
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE BWIN 34a GIORNATA
Brescia-Verona, parenti serpenti
Grande rivalità tra tifosi, la sfida dei Mandorlini, il ricordo di Calori e la A da conquistare
ROBERTO PELUCCHI
Brescia-Verona è il meglio che può offrire stasera il rito pagano del pallone. Che —
come succede ormai da molti
anni, con scarsa sensibilità nei
confronti dei credenti — si sovrappone alle celebrazioni religiose di avvicinamento alla Pasqua. Per di più, l’anticipo alle
17, deciso dall’Osservatorio nazionale delle manifestazioni
sportive e dal Gruppo operativo sicurezza, ha fatto infuriare
tutti quei tifosi che lavorano e
che, quindi, non riusciranno ad
arrivare in tempo allo stadio.
Qualcuno evidentemente ha
preso le ferie, visto che da Verona sono attesi 2.500 supporter,
che occuperanno tutta la curva
Sud del Rigamonti. Ci sarà anche un massiccio impiego di forze dell’ordine, perché tra Brescia ed Hellas c’è un’antica rivalità, spesso sfociata in violenti
scontri.
Amici nemici Per fortuna, la par-
Caro figlio Già, perché nel Bre-
tita offre contenuti che superano gli steccati, le beghe tra fazioni. E il contenuto meno banale della sfida è rappresentato
dalla classifica delle squadre. Il
Verona è in piena corsa per la
promozione diretta in Serie A,
a pari punti con il Sassuolo e ad
appena tre lunghezze dalla capolista Torino (66), avversarie
che giocano in casa, alle 19, e
avranno quindi anche il vantaggio di conoscere il risultato dell’Hellas. Il Brescia è ai confini
della zona playoff e ogni partita può essere utile per entrarci.
All’andata vinse il Verona grazie a un gol di Pichlmann a tre
minuti dalla fine, ma quello era
ancora il Brescia di Scienza in
fase di evaporazione. Con Calori è tutta un’altra storia: in 14
partite sotto la sua gestione, nove vittorie e una sola sconfitta.
Lui e Mandorlini, da allenatori,
non si sono mai affrontati, però
sono stati compagni di squadra, dal 1991 al 1993, all’Udine-
scia gioca suo figlio Matteo,
che esordì proprio nel match di
andata, al quale non può e non
vuole fare sconti. «Ci abbracceremo e spero che servirà anche
a stemperare i toni — ha detto
l’altro giorno il tecnico — deve
passare il messaggio che lo
sport unisce, speriamo che sia
soltanto una partita di calcio.
Matteo non è diventato calciatore grazie a me, l’ho lasciato libero di scegliere. Ma mi assomiglia, è determinato come lo ero
io». «No, non mi ha spinto —
conferma Matteo — ma è chiaro che aver visto tante partite
ha influito nelle scelte. Non
avrei problemi a giocare in una
squadra allenata da papà e sono sicuro che non godrei di favoritismi. Di lui calciatore ricordo poco perché ero piccolo, ma
tutti mi hanno sempre parlato
bene di lui, come uomo e come
calciatore, e questo mi ha sempre riempito d’orgoglio».
Matteo Mandorlini, 23 anni LIVERANI
Andrea Mandorlini, 51 anni IANUALE
se. Il Friuli ha rappresentato il
capolinea della carriera di Mandorlini, nobilitata dalla scudetto dei record con l’Inter, mentre è diventato una seconda casa per Calori, bianconero per otto stagioni. Andrea era guida e
sponsor di Alessandro, l’amicizia e la stima restano, ma oggi
non c’ spazio per i sentimentalismi. Se si abbandonasse agli affetti, infatti, Andrea Mandorlini rischierebbe di uscire sconfitto in partenza.
PROGRAMMA
Anticipi, posticipi
e le variazioni
del Primo maggio
La Lega di Serie B ha
fissato le variazioni al
programma di altre tre
giornate: ecco quali.
36a GIORNATA Venerdì 20:
Padova-Pescara (ore 20.45).
Lunedì 23: Bari-Torino (ore
20.45).
37a GIORNATA Venerdì 27:
Brescia-Sassuolo (ore 19) e
Verona-Empoli (ore 21).
38a GIORNATA Si gioca martedì 1
maggio alle ore 15, con tre
variazioni: Modena-Sampdoria
(ore 12.30), Livorno-Torino
(ore 18) e Reggina-Verona (ore
20.45).
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Così oggi in campo (ore 19) UNA VECCHIA SQUALIFICA TOGLIE MAIORINO AL VICENZA PER DUE GIORNATE
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
TORINO
SASSUOLO
VERONA
PESCARA
VARESE
PADOVA
SAMPDORIA
BRESCIA
REGGINA
BARI (-4)
JUVE STABIA (-4)
GROSSETO
MODENA
LIVORNO
CITTADELLA
CROTONE (-1)
EMPOLI
VICENZA
ASCOLI (-7)
GUBBIO
NOCERINA
ALBINOLEFFE
66
63
63
62
55
53
51
50
47
45
43
42
40
38
38
37
34
32
29
27
25
25
PARTITE
G V N P
33 19 9 5
33 17 12 4
33 19 6 8
34 19 5 10
34 15 10 9
33 15 8 10
33 12 15 6
33 13 11 9
33 12 11 10
33 13 10 10
33 12 11 10
33 10 12 11
33 9 13 11
33 9 11 13
33 10 8 15
33 8 14 11
33 9 7 17
33 7 11 15
33 9 9 15
33 6 9 18
33 5 10 18
33 5 10 18
RETI
F S
48 23
44 25
47 33
66 50
42 30
47 40
39 24
37 31
52 43
39 35
43 40
36 45
38 47
40 40
39 48
42 46
36 48
32 46
32 41
31 54
41 59
35 58
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Venerdì 13, ore 20.45 JUVE STABIA-PADOVA (2-2).
Sabato 14, ore 15 CITTADELLA-ASCOLI (1-0), GROSSETO-NOCERINA (2-1), GUBBIO-VICENZA (1-3), VERONA-BARI (1-0), MODENA-VARESE (0-0), PESCARA-LIVORNO (1-3), REGGINA-CROTONE (1-1), SAMPDORIA-BRESCIA (0-0). Lunedì 16, ore 19 ALBINOLEFFE-EMPOLI (0-0); ore 21 TORINO-SASSUOLO (0-0)
UNA GARA SPECIALE
Modena, la festa
per i 100 anni
prima del derby
MODENA (p.r.) Prima le
festa dei 100 anni, poi il derby.
Per il Modena l'appuntamento
più importante con la storia
coincide anche con la partita
più attesa, quella con il
Sassuolo. Il clou dei
festeggiamenti (ne seguiranno
altri nel 2012) ieri al palasport,
con la squadra di oggi
(rientrata in ritiro alle 22) e con
i grandi del passato. Una
parata di oltre cento ex, tra
giocatori e allenatori, con i
protagonisti dell'ultima
promozione in A (2002),
capitanati dall’allenatore De
Biasi, ma anche quelli degli anni
Sessanta, senza dimenticare
Ulivieri che portò il Modena in B
nel 1990. Un riconoscimento a
Marco Ballotta che con 276
presenze è terzo nella
classifica di sempre preceduto
dai compianti Renato Braglia
(487) e Astro Galli (294).
BRESCIA
VERONA
(ore17)
VICENZA
JUVE STABIA
(ore 17)
ASCOLI
ALBINOLEFFE
BARI
GROSSETO
CITTADELLA
GUBBIO
BRESCIA
(3-5-1-1)
1 ARCARI
25 MARTINEZ
21 DE MAIO
19 CALDIROLA
22 MANDORLINI
18 ROSSI
14 SALAMON
8 VASS
3 DAPRELÀ
7 EL KADDOURI
80 JONATHAS
All. CALORI
VERONA
(4-3-3)
1 RAFAEL
13 ABBATE
22 MAIETTA
17 MARECO
33 PUGLIESE
19 JORGINHO
77 TACHTSIDIS
16 GALLI
21 GOMEZ
9 FERRARI
27 BERRETTONI
All. MANDORLINI
VICENZA
(3-5-2)
88 FRISON
23 TONUCCI
4 ZANCHI
19 MARTINELLI
79 GAVAZZI
24 RIGONI
18 PINARDI
77 BOTTA
83 BIANCO
10 ABBRUSCATO
27 PAOLUCCI
All. ZANINI-BEGHETTO
JUVE STABIA
(4-4-2)
90 SECULIN
33 BALDANZEDDU
56 MAURY
5 MOLINARI
29 DI CUONZO
7 ERPEN
34 MEZAVILLA
23 SCOZZARELLA
26 FALCINELLI
9 MBAKOGU
25 SAU
All. BRAGLIA
ASCOLI
(5-3-2)
30 GUARNA
52 SCALISE
66 ANDELKOVIC
6 FAISCA
3 CIOFANI
33 TOMI
8 DI DONATO
4 PEDERZOLI
13 PARFAIT
32 GERARDI
99 SONCIN
All. SILVA
ALBINOLEFFE
(4-4-2)
27 OFFREDI
25 DAFFARA
64 D’AIELLO
5 LEBRAN
18 CRISTIANO
23 PACILLI
58 HETEMAJ
21 LANER
11 FOGLIO
10 CISSE
32 TORRI
All. SALVIONI
BARI
(4–3–3)
1 LAMANNA
39 CAVANDA
3 DOS SANTOS
55 BORGHESE
29 GAROFALO
6 DE FALCO
54 BOGLIACINO
21 SCAVONE
18 BELLOMO
20 STOIAN
10 FORESTIERI
All. TORRENTE
GROSSETO
(4-4-2)
23 VIOTTI
27 PETRAS
88 PADELLA
33 OLIVI
24 CALDERONI
37 SCIACCA
6 CRIMI
90 RONALDO
22 CARIDI
21 ALFAGEME
32 SFORZINI
All. UGOLOTTI
CITTADELLA
(4-3-3)
71 CORDAZ
51 CIANCIO
14 MARTINELLI
5 PELLIZZER
24 MARCHESAN
2 VITOFRANCESCO
23 PAOLUCCI
31 BUSELLATO
7 DI ROBERTO
13 DI NARDO
11 MAAH
All. FOSCARINI
GUBBIO
(5-3-2)
32 DONNARUMMA
23 BARTOLUCCI
6 BRIGANTI
77 COTTAFAVA
13 BENEDETTI
3 RUI
8 SANDREANI
14 LUNARDINI
10 RAGGIO GARIBALDI
11 GUZMAN
27 MASTRONUNZIO
All. APOLLONI
PANCHINA
12 Leali, 2 Zoboli,
23 Dallamano, 4
Martina Rini, 24
Cordova, 9
Piovaccari, 11
Feczesin.
PANCHINA
26 Frattali, 23
Cangi, 5 Ceccarelli,
8 Russo,
6 Lepiller, 14
D’Alessandro,
32 Bjelanovic.
PANCHINA
90 Pinsoglio,
44 Augustyn, 13 Giani,
5 Brighenti, 39 Soligo,
9 Mustacchio,
16 Baclet.
PANCHINA
71 Cascella,
17 Cappelletti,
13 Biraghi, 16 Caserta,
22 Di Tacchio,
7 Tarantino,
27 Danilevicius.
PANCHINA
37 Maurantonio, 19
Giovannini, 21
Pasqualini, 10
Sbaffo, 91 Ilari, 9
Romeo, 18
Falconieri.
PANCHINA
1 Tomasig, 77
Piccinni 79 Regonesi,
22 Taugourdeau
17 Corradi, 7
Germinale, 93
Belotti.
PANCHINA
37 Koprivec, 22
Polenta, 23
Ceppitelli, 34
Defendi, 8 Rivaldo,
4 Kutuzov,
89 Albadoro.
PANCHINA
29 Narciso,
92 Antei, 80
Giallombardo,
8 Asante, 9 Keko,
25 Misuraca,
52 Lupoli
PANCHINA
1 Pierobon,
17 Gorini, 56 De Vito,
10 Bellazzini,
8 Branzani,
9 Di Carmine,
21 Carra.
PANCHINA
1 Farabbi, 22 Farina,
39 Almici,
4 Boisfer,
21 Gerbo,
9 Ciofani,
30 Ragatzu.
ARBITRO Giancola di Vasto
GUARDALINEE Iori-Avellano
PREZZI da 10 a 85 euro
TV Sky Calcio 10
ARBITRO Mariani di Aprilia
GUARDALINEE Vicinanza-Di Francesco
PREZZI da 10 a 35 euro
TV Sky Calcio 11
ARBITRO Baratta di Salerno
GUARDALINEE Bagnoli-Pegorin
PREZZI da 14 a 95 euro
TV Sky Calcio 9
ARBITRO Cervellera di Taranto
GUARDALINEE Bianchi-Raparelli
PREZZI da 13 a 50 euro
TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 2
ARBITRO Viti di Campobasso
GUARDALINEE Meli-Del Giovane
PREZZI da 5 a 45 euro
TV Sky Calcio 7 HD
(andata 0-1)
BRESCIA Due le soluzioni per sostituire
Zambelli: Mandorlini oppure Martinez. Entrambi sono attesi al rientro. Venisse
scelto il costaricano, in difesa spazio a
Zoboli. Squalificati Zambelli. Diffidati
Martinez, Salamon e Vass.
VERONA Hallfredsson non ce la fa, mentre Russo è stato convocato in extremis.
K.o. anche Esposito. Squalificati nessuno. Diffidati Abbate, Russo e Scaglia.
(andata 0-1)
VICENZA Pinardi ha recuperato. In attacco la squalifica di Maiorino, dovuta ad una
vicenda di quando giocava nel Manfredonia nel 2010, toglie ogni dubbio sul partner
di Abbruscato: sarà Paolucci. Squalificati Maiorino. Diffidati Bastrini e Pisano.
JUVE STABIA Danilevicius non al meglio
parte dalla panchina: titolare Mbakogu.
Squalificati Zito. Diffidati Seculin, Colombi, Di Cuonzo, Mezavilla, Mbakogu e Sau.
(andata 0-1)
ASCOLI A centrocampo torna Pederzoli
mentre Parfait è in vantaggio su Sbaffo.
Squalificati Papa Waigo e Peccarisi. Diffidati Di Donato, Faisca, Giovannini,
Guarna, Pederzoli e Sbaffo.
ALBINOLEFFE Ai tanti infortunati rischia
di aggiungersi Bergamelli. Sulla destra ci
sarà il rientro di Daffara, mentre in mediana torna Hetemaj. Squalificati Previtali.
Diffidati Laner, Piccinni e Regonesi.
(andata 1-0)
BARI Rientra Forestieri, confermato Bellomo. Torrente ripropone la difesa vista
col Pescara. Squalificati Caputo. Diffidati Crescenzi, Borghese, Romizi, Scavone, Rivaldo, Dos Santos e Bogliacino.
GROSSETO Ugolotti recupera Narciso,
Giallombardo e Lupoli, che però partiranno dalla panchina. Sciacca e Ronaldo in
campo dall’inizio. Squalificati nessuno.
Diffidati Padella, Petras e Lupoli.
(andata 0-1)
CITTADELLA Foscarini recupera in extremis Paolucci. In attacco ballottaggio
Maah-Di Carmine. Squalificati Schiavon. Diffidati Gasparetto, Marchesan,
Martinelli, Paolucci e Pellizzer.
GUBBIO Difesa a 5, in attacco Mastronunzio con Guzman. Squalificati Buchel. Diffidati Donnarumma, Bartolucci,
Benedetti, Boisfer, Briganti, Buchel, Caracciolo, Graffiedi, Lunardini e Bazzoffia.
CROTONE
SAMPDORIA
LIVORNO
PADOVA
NOCERINA
EMPOLI
SASSUOLO
MODENA
TORINO
REGGINA
CROTONE
(4-3-1-2)
1 BELEC
23 CORREIA
19 VINETOT
36 ABRUZZESE
33 MAZZOTTA
24 FLORENZI
27 ERAMO
4 GALARDO
7 CAETANO
87 GABIONETTA
17 SANSONE
All. DRAGO-GALLUZZO
SAMPDORIA
(4-3-1-2)
20 ROMERO
13 BERARDI
28 GASTALDELLO
35 ROSSINI
18 LACZKO
11 MUNARI
14 OBIANG
5 RENAN
29 JUAN ANTONIO
23 EDER
99 PELLE’
All. IACHINI
LIVORNO
(4-3-1-2)
33 BARDI
77 SALVIATO
4 BERNARDINI
13 KNEZEVIC
23 LAMBRUGHI
18 FILKOR
25 MOROSINI
28 SCHIATTARELLA
26 SILIGARDI
9 PAULINHO
8 DIONISI
All. MADONNA
PADOVA
(4-3-3)
73 PERIN
2 DONATI
13 LEGATI
6 TREVISAN
33 RENZETTI
8 BOVO
70 MILANETTO
5 BENTIVOGLIO
11 CUTOLO
19 SUCCI
24 LAZAREVIC
All. DAL CANTO
NOCERINA
(3-4-3)
69 CONCETTI
5 POMANTE
4 DE FRANCO
3 DI MAIO
27 LAVERONE
8 BRUNO
24 BARUSSO
11 BOLZAN
70 FARIAS
9 CASTALDO
33 MERINO
All. AUTERI
EMPOLI
(4-3-1-2)
1 DOSSENA
22 VINCI
32 FICAGNA
21 STOVINI
3 REGINI
15 SIGNORELLI
5 MORO
12 COPPOLA
22 SAPONARA
10 TAVANO
20 MACCARONE
All. AGLIETTI
SASSUOLO
(3-4-1-2)
17 POMINI
24 MARZORATTI
20 BIANCO
22 TERRANOVA
26 GAZZOLA
4 MAGNANELLI
14 COFIE
3 LONGHI
70 MISSIROLI
7 MASUCCI
9 BRUNO
All. PEA
MODENA
(4-3-1-2)
1 CAGLIONI
28 PERTICONE
50 PERNA
26 CARINI
22 MILANI
14 CIARAMITARO
7 DALLA BONA
69 SIGNORI
10 DI GENNARO
63 ARDEMAGNI
9 CELLINI
All. BERGODI
TORINO
(4-2-4)
99 BENUSSI
36 DARMIAN
25 GLIK
6 OGBONNA
28 PARISI
4 BASHA
20 VIVES
19 STEVANOVIC
9 BIANCHI
7 ANTENUCCI
22 GUBERTI
All. VENTURA
REGGINA
(3-5-2)
58 BELARDI
5 FREDDI
13 COSENZA
6 ANGELLA
90 RAGUSA
4 N. VIOLA
18 RIZZO
22 BARILLÀ
29 RIZZATO
87 CAMPAGNACCI
61 BONAZZOLI
All. GREGUCCI
PANCHINA
61 Bindi,
56 Tedeschi,
36 Maiello, 21
Loviso, 22 Djuric,
9 Pettinari,
90 Ciano.
PANCHINA
1 Da Costa,
6 Volta, 33 Rispoli,
77 Semioli,
25 Krsticic,
19 Fornaroli,
9 Pozzi.
PANCHINA
19 Mazzoni, 24
Meola, 5 Sini, 39
Prutsch,
6 Barone, 44
Moscati, 82
Bernacci.
PANCHINA
22 Pelizzoli, 14
Schiavi, 4 Portin, 77
Italiano,
7 Marcolini, 10
Cacia,
28 Ruopolo.
PANCHINA
89 Russo, 19 Rea,
13 Alcibiade, 18
Giuliatto, 79 Parola,
48 Mingazzini, 22
Catania
PANCHINA
27 Pelagotti, 2 Chara,
30 Gorzegno, 4
Guitto, 7 Lazzari, 99
Mchedlidze, 14
Dumitru
PANCHINA
1 Bassi, 6 Piccioni,
11 Boakye, 19
Troianiello, 27
Consolini, 28
Bianchi, 77
Marchi.
PANCHINA
99 Guardalben,
6 Diagouraga,
29 Turati 4
Nardini, 5 Petre,
8 De Vitis, 12
Stanco.
PANCHINA
1 Morello, 3
D’Ambrosio, 5 Di
Cesare, 27 De
Feudis, 77 Pasquato,
90 Oduamadi, 69
Meggiorini.
PANCHINA
27 Zandrini, 72
D’Alessandro, 8
Armellino, 32
Colombo, 7 Melara,
9 Ceravolo, 10 A.
Viola.
ARBITRO Candussio di Cervignano
GUARDALINEE Masotti-Paiusco
PREZZI da 10 a 55 euro
TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3
ARBITRO Ciampi di Roma
GUARDALINEE Manna-Fiorito
PREZZI da 9 a 90 euro
TV Sky Calcio 4 HD
ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa
GUARDALINEE Chiocchi-Santuari
PREZZI da 10 a 50 euro
TV Sky Calcio 8 HD
ARBITRO Di Bello di Brindisi
GUARDALINEE Carretta-Schenone
PREZZI da 10 a 50 euro
TV Sky Calcio 6 HD
ARBITRO Velotto di Grosseto
GUARDALINEE Tasso-Manzini
PREZZI da 10 a 90 euro
TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1
(andata 0-2)
CROTONE Drago dovrebbe confermare
gli 11 di Padova compreso Gabionetta che
ha recuperato. Squalificati nessuno. Diffidati Abruzzese, Florenzi, Caetano, Pettinari, Sansone, De Giorgio e Mazzotta.
SAMPDORIA Niente da fare per Foggia,
indisponibile anche Bertani, costretto a rimanere a Genova a causa di problemi familiari. Torna Berardi. Squalificati Costa. Diffidati Munari e Pozzi.
(andata 0-1)
LIVORNO Solo oggi Madonna potrà sapere se Dionisi è disponibile. Se non dovesse farcela potrebbe partire titolare Bernacci. Squalificati Belingheri e Luci. Diffidati Bernacci e Bernardini.
PADOVA Niente da fare per Cuffa, fermato da una botta alla coscia destra. Rientrano in difesa Trevisan e Renzetti. Squalificati nessuno. Diffidati Renzetti, Jidayi, Marcolini, Italiano, Cuffa e Bovo.
(andata 0-2)
NOCERINA Diverse defezioni potrebbero
far cambiare modulo e tornare al vecchio
3-4-3. In questo caso ballottaggio BolzanGiuliatto in mediana e Catania-Farias in
avanti. Squalificati Figliomeni. Diffidati
Bruno, Parola, Mingazzini, Merino e Nigro.
EMPOLI Rientra dal 1’ Tavano e tornano
Vinci e Signorelli. Squalificati Buscé e Zé
Eduardo. Diffidati Regini, Tonelli, Tavano,
Valdifiori, Vinci, Lazzari e Ficagna,
(andata 5-2)
SASSUOLO Pea perde Valeri e recupera
Troianiello e Sansone, ma solo il primo andrà in panchina (tribuna per il secondo).
In difesa torna Bianco. Squalificati nessuno. Diffidati Gazzola, Laribi, Missiroli e
Valeri.
MODENA Rientrano in difesa Perna e Milani. In panchina si rivede Petre, fermo da
un mese. Squalificati nessuno. Diffidati
Bassoli, Carini, De Vitis, Petre e Stanco.
(andata 1-0)
TORINO Bianchi torna titolare, accanto a
lui Antenucci. La squalifica di Iori rilancia
a centrocampo la coppia Basha-Vives,
mentre in difesa si rivede Glik. Squalificati Iori. Diffidati Parisi e Surraco.
REGGINA Gregucci è squalificato, in panchina andrà Ton. Tra i pali è confermato
Belardi. In mediana c’è Nicolas Viola.
Squalificati Emerson. Diffidati Adejo,
Colombo, D’Alessandro e N. Viola.
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
LEGA PRO IL PROTAGONISTA
Fioretti fa 30
«Il mio record
è un aperitivo»
La punta del Gavorrano ha preso Riganò
«Pago da bere: datemi un’altra categoria»
«Stai tranquillo, vedrai
che guarirai e tornerai a giocare». Erano parole innocenti, un
sostegno doveroso per un ragazzo di 17 anni che si frattura un
ossicino dell’anca in uno scontro di gioco. Trascorsi due lustri
suonano come un presagio fin
riduttivo. A proferirle nel 2002
fu Alberto De Rossi, allenatore
allora degli Allievi nazionali della Roma durante il torneo Beppe Viola ad Arco. Il destinatario
Giordano Fioretti, allora giallorosso, adesso il recordman di
sempre di gol stagionali in Lega
Pro. Con la doppietta al Catanzaro è salito a 30, gli stessi di
Ex barista, ha
fatto la metà dei
gol della squadra:
«Sbaglia chi mi dà
una rete in più»
la scheda
GIORDANO FIORETTI
26 ANNI
ATTACCANTE
É nato a Roma il 7
ottobre 1985. Cresciuto nelle
giovanili della Roma fino agli
Allievi, ha poi scelto di
giocare nei dilettanti con le
maglie di Astrea, Rieti,
Albalonga e Marta. Poi il
salto nei professionisti con il
Figline e quindi il Gavorrano.
Cristian Riganò nel 2002-03
con la Florentia. E con 4 partite
ancora in calendario (come minimo, senza contare gli eventuali playoff), potrà fare meglio.
Irripetibile «É una stagione fan-
2008 Fioretti esordisce
nel 2008 tra i professionisti
con la maglia del Figline
in Seconda divisione dove
resta per due stagioni
(la seconda salendo
di categoria) totalizzando
17 reti in 53 partite
di campionato.
22 Sono i gol realizzati
da Fioretti nei campionati
professionisti in tre stagioni
prima dei 30 di questa.
L’attaccante romano ne ha
segnati 17 con il Figline e
5 nel primo anno con la
maglia del Gavorrano.
MATTEO BREGA
Giordano Fioretti, 26 anni, ha giocato 35 partite
su 37 con il Gavorrano e ha segnato 30 gol GRASSI
tastica, vorrei non finisse mai:
potrei anche barattarla con le
ferie» scherza Fioretti. Non ne
sarebbe felice la compagna,
Beatrice, universitaria, romana come lui, con la quale si sposerà a giugno 2013. Data,
guarda il destino, della scadenza del suo contratto. Difficile
però vederlo ancora in Maremma, le offerte dai piani superiori non mancano (a gennaio è
stato a un passo dal Benevento): «Senza nulla togliere al
Gavorrano, una società modello, vorrei ambire a categorie
più importanti per confrontarmi con nuove realtà». Intanto
continua a inserire perle nella
collana. I numeri sono inequivocabili: dei 60 gol fatti dalla
squadra maremmana (ora allenata da Renato Buso), l’esatta
metà porta la sua firma. Quota
30 è stata raggiunta anche con
8 rigori e una tripletta: «Contro l’Ebolitana, ma il pallone
non l’ho portato a casa, i magazzinieri li contano e guai se
ne manca uno» sorride lui.
Giallo 31 Ci sarebbe anche un
31˚ gol che qualcuno gli assegna, ma che in realtà ha solo sfiorato: «Contro la Normanna quel
pallone è stato spinto dentro dallo stinco di un avversario, ero lì
ma non l’ho toccato». Ha capito
di poter essere un calciatore vero e la realtà di Gavorrano lo ha
aiutato. Cittadina di 9 mila abitanti, tentazioni lontanissime,
solo a marzo è nato il primo
gruppo di tifosi organizzati
(una cinquantina). «Sveglia alle
9, non dormo più 12-13 ore come un tempo — racconta la sua
giornata tipo — leggo i giornali
e pranzo. Poi allenamento e al
termine sono abituato ad andarmi a bere spremute e succhi di
frutta. Sono attento all’alimentazione. Nel tardo pomeriggio
una passeggiata magari a Follonica e poi cena. Prima di andare
a dormire una partita a texas
hold’em e a letto presto». In un
luogo da anti divi si è calato alla
perfezione, con la Smart appena acquistata dopo il furto della
vettura subito nella sua Roma.
Bonus Fioretti aspetta la chiusu-
ra dell’annata per offrire a tutto
il gruppo l’aperitivo promesso
(«E ho pronta anche una sorpresa»). Lui che fino a qualche anno fa combinava il lavoro da barista e la carriera da calciatore.
Ha già ottenuto il primo bonus
con il raggiungimento dei 25
gol in campionato. Il secondo,
proposto sempre dal direttore
generale Filippo Vetrini che fortissimamente lo volle dal Figline, è stato piazzato a 45 centri
in maniera provocatoria. Vetrini è fortunato che manchi poco
alla fine della stagione...
y
TRA I BIG
D’EUROPA
IN EUROPA
Tenendo
presente
i cinque
maggiori
campionati
continentali
(Italia, Francia,
Germania,
Inghilterra
e Spagna)
e scendendo
fino in quarta
serie di
ciascuno,
Fioretti è quarto
tra i marcatori:
ecco le prime
posizioni.
37 GOL
C. Ronaldo
(Real Madrid)
36 GOL
Messi
(Barcellona)
35 GOL
Rhodes
(Huddersfield)
30 GOL
Fioretti
(Gavorrano)
S
IN ITALIA
Nella storia
della serie C o
Lega Pro, da
quando è stata
divisa in due
categorie
(1978-79), solo
un attaccante
ha segnato
come Fioretti:
30 GOL
Riganò
(Florentia Viola)
Serie C2
2002-03
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PRIMA DIVISIONE
IL GIUDICE SPORTIVO
LEGA
L’ultima follia del Pergocrema
Brini esonerato: c’è Di Chiara?
Como e Siracusa, 3 squalificati
Stop di tre giornate a Baiocco
Il Codice Etico
per le società
CREMA (Cr) (d.d.) Dopo il
crollo di Frosinone (5-1), il
Pergocrema ha esonerato Fabio Brini
e il vice Federico Rossi. Al tecnico
vengono imputati i risultati deludenti
delle ultime gare, figli anche della
cronica mancanza di stipendi per i
giocatori (qualcuno ha manifestato
l’intenzione di non ripresentarsi dopo
la Pasqua). Inoltre il presidente
Briganti non ha ancora formalizzato
l’annunciata cessione del 50% delle
quote. Al posto di Brini è in arrivo
Stefano Di Chiara (oggi incontra
Briganti), favorito su D’Adderio: altra
ipotesi è la promozione di Alessio
Tacchinardi dalla Berretti, mentre è
anche girato il nome di Sonetti.
LA SITUAZIONE La situazione nei
due gironi della Prima divisione
dopo 30 giornate.
GIRONE A Ternana p. 59; Carpi 56;
Pro Vercelli 54 e Taranto* 54 (-3);
Sorrento (-2) 50; Benevento (-2) 49;
Avellino, Lumezzane e Pisa 39;
Reggiana (-2) 37; Foggia (-2) 36;
Tritium 35; Como* (-2) 34; Spal (-4)
31; Monza 27; Viareggio 26; Pavia 25;
Foligno (-4) 21. (* una partita in meno).
Così domenica 15 (ore 15.15):
Carpi-Benevento (1-0), LumezzaneAvellino (1-2), Monza- Foligno (0-1),
Pavia-Como (1-2), Sorrento- Foggia
(1-1), Spal-Pro Vercelli (0-1),
Taranto-Tritium (1-1),
Ternana-Reggiana (2-0),
Viareggio-Pisa (0-2).
GIRONE B Trapani p. 55; Spezia 50;
Lanciano (-1) e Siracusa (-5) 49; Alto
Adige, Barletta (-1) e Cremonese (-6)
43; Portogruaro e Pergocrema (-2) 41;
Carrarese 40; Frosinone 39; Triestina
35; Feralpi Salò 33; Andria, Piacenza
(-6) e Prato 31; Latina 30; Bassano
24. Così domenica 15 (ore 15.15): Alto
Adige-Carrarese (1-1), BarlettaSpezia (1-1), Bassano-Frosinone (2-1),
Feralpi Salò-Andria (1-1),
Latina-Trapani (0-2), PergocremaCremonese (1-1), PortogruaroLanciano (1-0), Siracusa-Prato (1-0),
Triestina-Piacenza (3-0).
CAMBIO IN SECONDA La Vibonese
(girone B), dopo le dimissioni di
Viola e Ferrante, ha scelto Alfonso
Ammirata come tecnico. L’ex
tecnico di Gela e Vigor Lamezia
compie domani 61 anni.
FIRENZE Il giudice sportivo
della Lega Pro ha squalificato 61
giocatori (30 di Prima divisione, 31
di Seconda) dei quali tre di Como,
Siracusa, Entella e Poggibonsi.
PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi:
tre giornate a Davide Baiocco
(Siracusa) per offese a un guardalinee
e comportamento scorretto verso un
avversario; due a Defrel (Foggia) e
Rajcic (Benevento, una per recidività
in ammonizioni); una a Paonessa e
Ripa (Como), Cuomo e Celjak
(Pergocrema), Mastrolilli (Trapani),
Millesi (Avellino), Stoppini (Foligno),
Altobello (Portogruaro) e Suagher
(Tritium). Non espulsi: una giornata a
Gigliotti (Foggia), Anaclerio
(Benevento), Corrent (Carrarese),
Cavagna e Morante (Prato), Ignoffo e
Moi (Siracusa), Gissi (Triestina),
Toledo (Como), Filippini e Nizzetto
(Cremonese), Carroccio (Foligno),
Cesca (Pavia), Viapiana (Reggiana),
Bianchi (Spezia), Ferraro (Ternana),
Teso (Tritium) e Paghera (Lanciano).
Allenatori: due giornate a Ramella
(Como). Dirigenti: inibito fino al 31
maggio Cherubini (Foligno) per offese
e minacce all'arbitro. Ammende: 3.000
euro Como (cori oltraggiosi verso le
forze dell'ordine), 1.500 Reggiana.
SECONDA DIVISIONE Giocatori
espulsi: tre giornate (una per
recidività in ammonizioni) a Ruggeri
(Sambonifacese); due giornate a
Palumbo (Fondi), Costanzo (Isola
Liri), Justino (Montichiari) e Orfei
(Sambonifacese); una a Giurdanella
(Ebolitana), Piccioni (L'Aquila) e
Pelagatti (San Marino). Non espulsi:
una giornata a Maisto (Catanzaro),
Del Sante e Zaninelli (Mantova),
Verdi (Montichiari), Belotti (Savona),
Bamonte (Bellaria), Cirina, Giunchi e
Pera (Poggibonsi), Brighi (Rimini),
Hamlili, Ciarcià e Staiti (Entella),
Migliorini (Chieti), Negrini
(Alessandria), Mascolo (Arzanese),
Lucchese (Isola Liri), Cuomo
(Milazzo), Moxedano (Neapolis),
Balzano e Galizia (Paganese),
Salvatori (Vibonese) e Bettati
(Valenzana). Allenatori: due giornate
a Trimarchi (Milazzo). Dirigenti:
inibito fino al 30 giugno Bianchi (Isola
Liri) per aver colpito con un calcio un
giocatore dell'Ebolitana e offese a un
guardalinee.
PREMI Gazzetta e Lega Pro
FIRENZE La Lega Pro ha
emanato il nuovo Codice Etico, al
quale dovranno aderire tutte le
società. Questo Codice detta le
norme e i principi generali di
correttezza etica che devono
rispettare le società, i dirigenti, i
tecnici, gli atleti e tutti i tesserati;
l’osservanza è essenziale per il buon
funzionamento, l'affidabilità e la
reputazione del calcio.
UNDER 19 Gli azzurrini di Lega Pro
debuttano oggi alle 16.30 (le 18.30
locali) a Dubai contro Al Shabab al
torneo internazionale «Shiekh
Hamdan». Tra le squadre europee ci
sono anche Birmingham e Lens.
SERIE D L’anticipo del girone A:
F. Caratese-Cantù San Paolo 1-1.
Classifica: Chieri˚ p. 73; Valle
d'Aosta 70; Santhià (-3) 57; Novese
53; Lavagnese 51; Derthona 50;
Chiavari 47; Villalvernia 46;
Borgosesia, Pro Imperia e F.
Caratese*˚ 43; Naviglio Trezzano
42; Bogliasco 41; Verbano e Acqui˚
39; Asti˚ 32; Albese˚ (-3) 23;
Cantù* San Paolo 8; Lascaris 6.
(* una gara in più, ˚ deve riposare)
Premio Cestani
Premio Laudano
Il ritorno
al comando
di Pisseri
e Doukara
Lega Pro e La Gazzetta
dello Sport hanno istituito due
premi. Alla fine dei campionati
verranno premiati il miglior
giovane (premio Cestani) e il
miglior marcatore giovane
(premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1991
in poi, compresi quelli in prestito da A e B e anche gli stranieri.
Premio Cestani
Cos’è Il miglior giovane viene
scelto con le medie voto della
Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato
più minuti (tenendo presente
che in Seconda divisione ci sono più squadre e più partite) e,
in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei minuti.
Classifica Matteo Pisseri (1991,
Renate, 2.700 minuti in campo) media voto 6,58; Bencivenga (1991, Pro Vercelli, 1.436’)
6,55; Doukara (1991, Vibonese, 2.943’) 6,48; Turchetta
(1991, Bellaria, 2.149’) 6,44;
Falco (1992, Pavia, 2.185’)
6,40; Piccini (1992, Carrarese,
2.383’) e Iemmello (1992, Pro
Vercelli, 2.001’) 6,38; Siega
(1991, Casale, 2.151’) 6,35; Capece (1992, Lanciano, 2.304’),
Fischnaller (1991, Alto Adige,
2.271’) e Fossati (1992, Latina,
1.433’) 6,33.
Premio Laudano
Cos’è Vince chi segna più gol.
Anche in questo caso, se ci sono
più giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno
(tenendo presente anche in questo caso che in Seconda ci sono
più partite) e, in caso di parità,
quello più giovane.
Classifica Souleymane Doukara (1991, Vibonese, 2.943 minuti giocati) 13 reti; Fischnaller (1991, Alto Adige, 2.271')
12; Corazza (1991, Portogruaro, 1.941’) e Miracoli (1992, Valenzana, 2.658') 10; Caira
(1991, Isola Liri, 2.288’) 9; Zigoni (1991, Avellino, 1.953’),
Falco (1992, Pavia, 2.185’) e
Bernasconi (1992, Fondi,
2.285’) 8; Picone (1991, Giulianova, 1.583'), Iemmello (1992,
Pro Vercelli, 2.001’) e Buonaiuto (1992, Aprilia, 2.042’) 7.
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L’ITALIA LEGA PRO SBARCA A DUBAI
Shiekh Hamdan 2nd International Football Tournament U19
DUBAI, 616 APRILE 2012
VENERDÌ 6 APRILE 2012
Al Shabab FC – Italia Lega Pro
ore 18:30
SABATO 7 APRILE 2012
Italia Lega Pro – Al Nasr FC
ore 18:30
LUNEDÌ 9 APRILE 2012
Al Jahraa FC – Italia Lega Pro
ore 16:30
VENERDÌ 13 APRILE 2012
Dubai FC – Italia Lega Pro
ore 16:30
www.lega-pro.com
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Codice cliente: 222072
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
MASSIMO ZANZANI
VALKENSWAARD (Olanda)
Antonio Cairoli ricomincia tra domenica e lunedì sulla sabbia olandese di Valkenswaard la rincorsa al record
di 10 titoli iridati stabilito da
Stefan Everts nel 2006. Dopo
essersi aggiudicato la quinta
corona Mondiale, la terza consecutiva nella classe Mx1, grazie alla quale ha raggiunto il
primato dei belgi Roger De
Coster, Eric Geboers, Georges
Jobè e Joel Smets, il messinese, 26 anni, pilota ufficiale della Ktm, vuole aggiungere un
altro prezioso tassello, mettendo nel mirino Sylvain Geboers, anche lui belga, che è
fermo a sei titoli iridati.
«Il bilancio di questo debutto
stagionale è positivo — spiega il siciliano, reduce dai successi nello Starcross di Mantova e nella Mx1 degli Internazionali d’Italia — e anche se
non ho vinto la classe Elite a
causa di una prova sfortunata
sono soddisfatto perché penso di aver fatto belle gare, specie a Mantova dove il terreno
è un po’ più simile al Mondiale. Dalla prima gara ho migliorato sia la forma fisica sia la
messa a punto della Ktm
350».
A proposito di moto, il suo
compagno di squadra, Max Nagl, ha optato per la 450, lei invece è rimasto fedele alla moto con la quale ha debuttato
due anni fa, per quale motivo?
«Perché è una cilindrata che
offre buone prestazioni ed è
adatta alle mie caratteristiche
fisiche. Io sono abbastanza
leggero e preferisco una moto
che sia maneggevole, ma mi
piace di più anche a livello di
potenza perché la 450 ha fin
troppi cavalli. Inoltre l’ho sviluppata io con il mio team e la
sento un po’ mia».
Il Mondiale quest’anno si apre
sulla sabbia, una tappa che
L’ALBO D’ORO
Everts con 7 corone
è il re della Mx1
Questo l’albo d’oro recente
del Mondiale Mx1.
1994 Albertyn (S.Af-Suzuki)
1995 Everts (Bel-Kawasaki)
1996-97 Everts (Bel-Honda)
1998 Tortelli (Fra-Kawasaki)
1999-2000 Bolley (Fra-Honda)
2001-02 Pichon (Fra-Suzuki)
2003-06 Everts (Bel-Yamaha)
2007 Ramon (Bel-Suzuki)
2008 Philippaerts (Ita-Yamaha)
2009 Cairoli (Ita-Yamaha)
2010-11 Cairoli (Ita-Ktm)
CALENDARIO
Lunedì via in Olanda
È il 1o di 16 gran premi
Ecco il calendario del
Mondiale 2012 che scatta lunedì
in Olanda.
Lunedì: Olanda (Valkenswaard);
CAIROLI
22/4: Bulgaria (Sevlievo);
29/4: Italia (Fermo);
13/5: Messico (Guadalajara);
20/5 Brasile (Beto Carrero);
3/6: Francia (Saint Jean);
10/6: Portogallo (Agueda);
17/6: Belgio (Bastogne);
1/7 Svezia (Uddevalla);
15/7: Lettonia (Kegums);
mite e le piste su sabbia. Sarà
comunque un GP difficile, per
fortuna non solo per me».
v
identiKit
& CARRIERA
MOTOCROSS
SCATTA
IL MONDIALE
Il suo obiettivo è ovviamente il
sesto titolo.
«Sì, è ovvio che voglia vincere
ancora il Mondiale. Non ho
strategie particolari, farò
quello che ho sempre fatto,
cercherò di essere sempre nelle prime posizioni e di ottenere più punti possibili ad ogni
gara».
L’iridato: «Meno cavalli e più agilità
così parto a caccia del sesto titolo»
«
Mi tengo la Ktm
350 perché l’ho
sviluppata io ed è
più agile. La 450
è esagerata.
Anche se ho
vinto tanto
posso migliorare
ANTONIO CAIROLI
CINQUE VOLTE IRIDATO
mette subito a dura prova tecnica di guida e tenuta fisica.
«Anche se non mi sento ancora al 100%, sono a buon punto, per cui sono pronto per fare subito bene visto oltretutto
che su questo tipo di fondo mi
trovo bene. Quest’inverno ho
iniziato ad allenarmi in moto
a fine novembre. Dopo l’infortunio dello scorso Motocross
delle Nazioni, ho girato in Sardegna, sfruttando il clima più
22/7 Russia (Semigorje);
5/8 Rep. Ceca (Loket);
19/8 Gran Bretagna (Matterley
Basin);
2/9 Olanda (Lierop);
9/9 da definire;
23/9 Germania (Teutschenthal);
30/9 Motocross delle Nazioni in
Belgio (Lommel)
GLI ALTRI ITALIANI
Philippaerts
prepara
un derby
tricolore
Uno dei rivali più temibili
di Cairoli è David Philippaerts,
28 anni, pilota ufficiale della
Yamaha, già iridato Mx1 nel
2009: reduce da un 2011 così,
così per via di un infortunio, ha
iniziato la stagione con il secondo posto negli Internazionali
d’Italia classe Elite alle spalle
del compagno di scuderia Steven Frossard. Sempre nella
Mx1 ci sono pure Davide Guarneri, 27 anni, passato alla Ktm,
Matteo Bonini (Ktm), 26, e Pier
Filippo Bertuzzo (Honda), 24.
«Per me è sempre un piacere
correre in moto, quindi finché
mi diverto e non sento il peso
della responsabilità e della
pressione, andrò avanti».
«Per vincere
la potenza
non è tutto»
27
VALKENSWAARD
Dopo cinque titoli non è ancora appagato?
Tony Cairoli, 26 anni, insieme alla sua fidanzata, la modella olandese Jill Cox BOZZANI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Con un GP in più si corrono 32
manche, la costanza nei risultati alla fine sarà quella che
premierà?
«Penso di sì, sarà importante
vincere i GP ma soprattutto arrivare sempre a punti».
Gli avversari in grado di aggiudicarsi un gran premio sono otto o nove, il titolo invece?
Mx2 Nella Mx2, che vede favori-
«Saremo al massimo quattro
o cinque, si parte in tanti ma
poi di solito tengono duro soltanto quelli più preparati. Gli
avversari? Desalle, Bobryshev, Philippaerts e i francesi Frossard, Pourcel e Gautier».
to l’olandese Jeffrey Herlings
(Ktm), il nostro pilota di punta
è Alex Lupino (Husqvarna), 21
anni, che si è fregiato della tabella rossa negli Internazionali
d’Italia; al via anche Samuel Zeni (Yamaha), Ivo Monticelli
(Suzuki), Andrea Cervellin
(TM) e Giacomo Del Segato
(Ktm).
Un pilota che ha vinto cinque
titoli mondiali può ancora migliorarsi?
Infortunati Per i postumi della
«Certo, c’è sempre margine
per perfezionarsi, di anno in
anno ho sempre qualcosa da
imparare anche se poi si arriva al punto che è difficile fare
meglio, ma ritengo che possa migliorare
ulteriormente».
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caduta a Gazzane resterà fuori
per un paio di mesi Simone Zecchina (Yamaha) sostituito da
Alessandro Battig.
m.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AUTO ADDIO A FERDINAND ALEXANDER, NIPOTE DEL FONDATORE
Porsche in lutto: è morto il papà della 911
MARIO VICENTINI
Se Porsche è sinonimo di
auto sportiva, Ferdinand
Alexander Porsche, morto ieri
a 76 anni, è e resterà per sempre il papà della 911, la Porsche più nota di sempre. Lo
scomparso era figlio di Louise
— figlia di Ferdinand, il fondatore — e di Anton Piech, zio di
Ferdinand, attuale presidente
del Gruppo Volkswagen: i due
sono gli ultimi eredi della dinastia inaugurata da Ferry Porsche.
Ferdinand Porsche, morto ieri a 76 anni, accanto a una Porsche Carrera EPA
Carriera «Butzi», come era so-
prannominato, dopo l’apprendistato alla Bosch nel ’57, lavorò a stretto contatto col responsabile del design, Erwin Komenda, prendendone il posto nel
1960 quando cominciò lo sviluppo della 911, destinata a diventare il modello più celebre
del marchio.
Evergreen La 911, oggi alla sua
settima versione, non è mai
cambiata con quella sua linea a
goccia, il tetto basso e quei fari
prominenti. Da ricordare che
«Butzi» firmò anche la 904 Carrera, tra le prime auto da corsa
ad utilizzare materiali compositi per la carrozzeria. «Il creato-
re della 911 ha fondato la cultura del design dell’azienda, che
contraddistingue anche oggi le
nostre auto», ha detto ieri Matthias Mueller, amministratore
delegato della Porsche.
Design Nel 1972 Ferdinand
Alexander, che sino alla scomparsa era presidente onorario
del consiglio di sorveglianza,
fondò il Porsche Design Studio.
Da allora il marchio Design by
FA Porsche ha differenziato
con grande originalità formale,
prodotti di ogni genere, dagli
orologi alla pelletteria all’elettronica di consumo.
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FORMULA 1
Piani futuri
La Hrt ingaggia
un pilota cinese
La Hrt ha ingaggiato un
pilota cinese: si tratta di Ma
Qing Hua, nato il giorno di
Natale del 1987. La scuderia
spagnola gli farà provare
vetture di diverse categorie e il
simulatore. Se i risultati
saranno soddisfacenti, Qing
Hua potrebbe girare sulla F112
nel test dei giovani a fine
stagione. Intanto nei giorni
scorsi la Hrt ha promosso Toni
Cuquerella nel ruolo di direttore
tecnico, rimasto vacante dopo
l’uscita di Geoff Willis.
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
CICLISMO LA 110ª EDIZIONE CON 27 SETTORI DI PIETRE
4
Gazzetta.it
LA REGINA
Si corre
domenica la
110ª
Parigi-Roubaix:
partenza da
Compiegne alle
10.10, arrivo al
velodromo di
Roubaix dopo
257 km.
13
vittorie
italiane
1897-1898
Garin
1937 Rossi
1949 Serse
Coppi (x aequo)
1950 Coppi
1951
Bevilacqua
1966 Gimondi
1978-19791980 Moser
1995-1998
Ballerini
1999 Tafi
27
Settori
di pavé
Sono 27 i
settori di pavé
per un totale di
51,5 km.
I numeri sono
decrescenti:
il 27 è il 1˚
da affrontare
1
Centimetro
Il più piccolo
scarto con il
quale un
corridore ha
vinto:
Planckaert 1990
davanti a Bauer
180
Televisioni
Sono 180 i
Paesi che
trasmetteranno
la gara
222
Fuga per
la vittoria
I chilometri della
fuga vincente
più lunga:
il belga Dirk
DeMol, 1˚ nel
1988: 222 km
91
POZZATO A «BIKE»
RICORDA BALLERINI
E GLI DEDICA IL CASCO
Filippo Pozzato e
Oscar Gatto sono i
protagonisti di «Bike», la
rubrica sul grande ciclismo
di Gazzetta.it. Pippo è uno
dei grandi favoriti della
Roubaix; ci svela i consigli
di Ballerini e presenta il
casco che userà domenica,
dedicato al c.t. due volte re
Il pavé
MARCO PASTONESI
E’ tornato Van Ballan. Il
più fiammingo, il più «muratore», il più classico — con l’amico-nemico Pippo Pozzato —
degli italiani. Alessandro Ballan: terzo al Fiandre, e domenica c’è la Roubaix.
Ballan, se lo aspettava?
«Sapevo di avere una condizione ottima, non sapevo di avere
una condizione super. Tanto
che, quando sono scattato sul
Quaremont e mi sono girato in
una semicurva e non ho visto
più nessuno, mi sono quasi
spaventato. Mi sono chiesto se
andassi io troppo forte o gli altri troppo piano. O se per caso
avessi sbagliato strada».
Invece?
«La strada era quella giusta. E
giusta è stata anche la strada
fatta per prepararmi alle classiche del nord: esordio al Tour
Down Under, protagonista alle Strade Bianche e alla Sanremo, quindi nella stessa forma
del Fiandre 2011, ma con la
differenza che il percorso del
2012 era più adatto alle mie
caratteristiche. Anche un anno fa ero davanti: e se Gilbert
mi avesse aspettato, forse in
due saremmo riusciti ad arrivare al traguardo».
Domenica Roubaix
Riecco (Van) Ballan
«Condizione super»
«Pensate che questa corsa la odiavo... Al Fiandre
mi sono spaventato di quanto vado forte»
«
Ballerini mi ha
insegnato che il
primo traguardo
è l’uscita
della Foresta
ALESSANDRO BALLAN
32 anni, 6˚ nel 2011 (foto Bettini)
A saper correre sul pavé: si nasce o s’impara?
«E’ un fatto naturale. La prima
volta, nel 2004, saltavo a destra e a sinistra senza trovare
la soluzione giusta, poi decisi
di rimanere in mezzo, e mi passavano ai lati come treni. Pedalavo a vuoto. Il Fiandre lo finii,
la Roubaix no, salii su una macchina a una trentina di chilometri dall’arrivo. Non per colpa delle gambe, ma delle mani: invece di tenere il manubrio mollo, lo stringevo troppo forte. E non riuscivo più a
chiudere le mani. Quella sensazione di blocco anestetico
mi durò ancora un’ora».
«E di grande intelligenza. La
prima parte bisogna sprecare
il meno possibile. Si comincia
a giocare duro alla foresta di
Arenberg. Ricorderò sempre
Franco Ballerini che si raccomandava: "Il primo arrivo della Roubaix è all’uscita della foresta". Da lì la selezione è naturale, si marcano i migliori, si fa
la corsa».
Non ci sarà Cancellara: meglio
o peggio?
«Per me, peggio. Perché Cancellara è un attaccante generoso, si sarebbe rivelato un mio
alleato, avrebbe favorito il
mio gioco».
Le sue corse preferite?
«Prima, il Fiandre: forse perché l’ho vinta, forse perché è
ideale per me, anche come peso, perché non ho la stazza di
Boonen, Cancellara e Pozzato.
Seconda, la Roubaix: la odiavo, le prime quattro volte ho
collezionato sei cadute, mi
portavo dietro la sfortuna o almeno me la sentivo addosso,
poi i due podi conquistati mi
hanno fatto cambiare idea, e
da allora mi piace da matti.
Terza, le Strade Bianche. Si vede che ho un debole per le corse speciali. E quando si disputa una corsa che si ama, che si
desidera, che si sente, si rende
molto di più».
Altri segreti?
Ha ripassato il percorso?
«Stare più avanti possibile nel
gruppo per evitare di cadere o
di mettere i piedi a terra. Allungare la vista e cercare la traiettoria migliore. E non stare sul
ciglio della strada, perché lì si
rischia di forare».
«Domenica sera dopo il Fiandre sono andato a casa, mercoledì sera sono tornato qui e oggi (ieri, ndr) abbiamo esplorato gli ultimi 100 km. Me li ricordavo più facili. Ma ogni volta è così. Poi, in corsa, si pensa
solo a sopravvivere».
Corsa di grande resistenza?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandro Ballan prova la Foresta di Arenberg BETTINI
la storia
Pellizotti fa Pasqua sull’Etna
La Lampre in pole per il rientro
LUCA GIALANELLA
Franco
Pellizotti,
34 anni
mila euro
Il montepremi
della Roubaix è
di 91.000 euro:
30.000 al primo
E’ sull’Etna da lunedì e farà Pasqua in cima al vulcano.
Mentre i figli Giacomo e Giorgia apriranno le uova a casa.
Mancano 27 giorni al termine
della squalifica. Franco Pellizotti, due anni di stop, non un giorno di meno, primo big a essere
sanzionato per anomalie del
suo passaporto biologico.
Una sentenza sulla quale
l’Uci, la federciclo mondiale, ha poi basato le successive sanzioni. Scadenza 3
maggio.
In montagna gli sta facendo compagnia Paolo Tira-
longo, il siracusano dell’Astana: «E’ stato molto gentile, abbiamo sempre avuto un buon
rapporto, anche se non abbiamo mai corso nella stessa squadra. Con lui mi sembra già di
far parte del gruppo. Passo i pomeriggi dopo gli allenamenti
leggendo e ripassando un po’ di
inglese, non fa mai male».
Franco sta uscendo dal periodo più duro. Fermato alla vigilia del Giro d’Italia
2010, in maglia Liquigas, dopo che nel
2009 era arrivato terzo nella corsa rosa
(alle spalle di Menchov e Di Luca) e al
Tour de France aveva poi conquistato la
maglia a pois di miglior scalatore. A 34 anni non si arrende e
vuole ricominciare a pedalare e
a far fatica.
«La squalifica è stato un bruttissimo colpo — comincia il suo
racconto il corridore friulano
—. Nei primi due mesi la bicicletta non l’avevo più toccata,
volevo smettere. Ma un po’ la famiglia — vedevano che senza la
bici non ero più io —, un po’ gli
amici e i miei compagni di allenamento, mi hanno convinto
che la mia vita sportiva non poteva finire così. Ho sempre vissuto tra alti e bassi, momenti molto duri, non avevo voglia nemmeno di uscire di casa».
Per superare le difficoltà, anche
con l’aiuto di un "mental coach", la famiglia gli metteva bigliettini tipo post-it attaccati al
frigorifero con i loro pensieri.
«Mi tenevano su, mi facevano
capire che c’era anche altro nella vita. Giacomo, il figlio più
grande, che ha 8 anni, ha capito benissimo qual era la mia situazione. Nella lettera a Babbo
Natale aveva scritto quali regali voleva. Il giorno di Natale,
quando li ha aperti, aveva però
la faccia triste. "Perché?". "Perché manca il regalo del papà,
Babbo Natale si è dimenticato
di portargli il contratto».
Per staccare e non pensare alla
bici, Pellizotti è anche tornato a
divertirsi con cose particolari,
tipo quelle che faceva da ragaz-
zino: «Con Claudia, mia moglie, ad agosto abbiamo preso
la nostra Vespa 125, un gioiello
del 1980, e siamo andati a farci
una vacanza in Toscana, con i
borsoni. Quattro giorni di libertà».
Dopo l’assoluzione in primo grado dal tribunale nazionale antidoping del Coni, il contratto
con la spagnola Movistar era
praticamente pronto; poi il ricorso dell’Uci al Tas, il tribunale arbitrale, e la squalifica. «Il
corridore che mi ha incoraggiato di più è stato Bennati, per
due anni mio compagno di
squadra. Mi ha sempre telefonato per darmi forza. Non ho ancora una squadra — spiega Pellizotti —. So che ci sono stati
contatti molto forti con la Lampre di Cunego e Scarponi. Mi
sto allenando il meglio possibile
perché voglio farmi trovare preparato. Cominciare al Giro?
Perché no».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 222072
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
PISTA MONDIALI A MELBOURNE
Il belga Johan Van
Summeren, 31 anni,
vincitore a sorpresa nel
2011, prova il pavé BETTINI
y
OGGI LA
CECCHINI
19 ANNI
Questi i risultati
delle finali di ieri
S
UOMINI
Chilometro
1. Stefan NIMKE
(Ger) 1’00"082,
media 59,918;
2. Michael
D’Almeida (Fra)
1’00"509;
3. Simon Van
Velthooven (Ola)
1’00"543; 21. F.
Ceci 1’04"557.
S
PAESI BASCHI 4ª TAPPA
Rodriguez
vola sul muro
Scarponi 6˚
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
BERA (Spagna)
Se una corsa di ciclismo
finisce su un qualcosa di simile
a una rampa di garage e al via
c’è Joaquin Rodriguez in forma, allora l’equazione si può risolvere facilmente: quel giorno
vince lui. E’ successo anche ieri, nella quarta tappa del Giro
dei Paesi Baschi: in un «dia de
perros», come dicono da queste parti (un giorno da cani per
freddo e pioggia), lo spagnolo
della Katusha si è imposto con
grande autorità. E’ partito ai
300 metri, proprio quando la
salita diventava più carogna
(pendenze oltre il 20%) e l’hanno visto solo al traguardo. Michele Scarponi e Damiano Cunego hanno confermato l’impressione di mercoledì: non
vanno male, ma gli è mancato
ancora qualcosa per giocarsi il
successo di giornata. Ieri tra i
due è andato meglio Scarponi,
6˚ a 16" (7˚ a 28" nella generale); Cunego ha chiuso 12˚ a
21" (è 12˚ a 33" in classifica).
ARRIVO 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa,
Katusha) 151 km in 3.55’56", media
38,401; 2. Sanchez (Spa) a 9"; 3. Henao
(Col) a 12"; 6. Scarponi; 12. Cunego a
17". CLASSIFICA 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha); 2. Sanchez (Spa)
a 9"; 3. Horner (Usa) a 21"; 7. Scarponi;
12. Cunego a 33"; 13. Martin (Ger).
OGGI 5ª tappa, Bera-Onati, 183 km (Tv:
RaiSport 2 dalle 15.40)
IN FRANCIA
Ventoso in volata
alla Sarthe
Boaro resta 2˚
Francisco Ventoso ha
vinto in volata la 3ª tappa del
Circuit de la Sarthe, la
Angers-Pre en Pail di 181,8 km.
Lo spagnolo della Movistar ha
bruciato sul traguardo lo
sloveno Kocjan e il francese
Dumoulin. Nella generale resta
al comando l’australiano Luke
Durbridge (GreenEdge) con 8"
di vantaggio su Manuele Boaro
(Saxo). Oggi la conclusione
con la Le Mans-Sable sur
Sarthe di 166,6 km.
BILLE NEL CERAMI
Il belga Gaëtan Bille (Lotto)
ha vinto il Gp Cerami davanti al
francese Romain Feillu
e al belga Van Genechten.
DONNE
Inseg.
a squadre
3 km
1. GRAN
BRETAGNA
(King, Trott,
Rowsell)
3’15"720, record
del mondo;
2. Australia
(Edmondson,
Hoskins, Tomic)
3’16"943; 3.
Canada
(Whitten,
Glaesser,
Carleton)
3’19"529. In
qualificazione
record del
mondo di
Australia
(3’17"053) e
Gran Bretagna
(3’16"850).
Doppio flop
Viviani, l’Omnium
finisce a testate
Bronzini quarta
Il veronese squalificato nell’eliminazione:
podio lontano. Giorgia a 1 punto dal bronzo
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO MARABINI
MELBOURNE (Australia)
Una giornataccia. Perché
una medaglia mondiale, nella
«sua» corsa a punti, da Giorgia
Bronzini era lecito aspettarsela. E un buon avvio di Elia Viviani nell’omnium pure. Invece finisce che l’Italia lascia l’Hisense Arena con i musi lunghi: da
un lato la delusione per un
bronzo perso di un punto; dall’altro la rabbia per un’ingiustizia che forse oggi ci costerà
una medaglia.
Dalla coda Partiamo proprio dalla coda al veleno dell’omnium.
La gara è l’insieme di sei prove,
la perfetta sintesi del corridore
che sa fare un po’ tutto. Viviani
vi ci è approdato per poter essere all’Olimpiade, ma cammin
facendo ha scoperto di avere le
qualità per giocarsela alla pari
con i migliori e qui a Melbourne lo vuole dimostrare.
L’avvio è in salita: nei 200 metri lanciati è un po’ contratto e
chiude 9˚. Si riscatta subito nella corsa a punti, che domina e
vince nettamente. Il finale però gli lascia in dote una caduta:
tamponato dal cinese Liu Hao,
finisce a terra a tre giri dalla
conclusione. Due ore e mezza
dopo rimonta in bici per l’eliminazione, la gara che più gli si
addice. E tutto sembra filare
per il verso giusto: si mantiene
sempre nelle posizioni di testa.
Ma sul più bello, a 9 volate dalla fine, lo speaker annuncia
che l’eliminato di turno è lui.
Come è possibile? Aveva sette
corridori dietro di sè. L’azzurro
si rialza incredulo. «Comportamento pericoloso in corsa» dirà più tardi la giuria. Elia rientra ai box furibondo e scaraventa la bici contro le transenne.
«E’ assurdo, hanno voluto farmi fuori» si sfoga a caldo il veronese, mentre il c.t. Marco Villa
si danna con la giuria. «Abbiamo guardato il video un sacco
di volte: mi hanno detto che la
scorrettezza c’è stata anche se
dalle immagini non si vede. Ma
stiamo scherzando? No, non
abbiamo sporto reclamo, sem-
S
S
Classifica
Elia Viviani, 22
anni, rientra in
pista spinto dal
massaggiatore
azzurro Carmine
Magliaro.
Così l’Omnium
dopo 3 prove:
1. O’Shea
(Aus) p. 10;
2. Bell (Can)
16;
3. Clancy
(Gb) 18;
4. Viviani 19;
5. Cho Ho
Sung 19
FOTO BETTINI
1
Corsa
a punti
1. Anastasia
CHULKOVA
(Rus) p. 31; 2.
Jasmin Glaesser
(Can) 28; 3.
Caroline Ryan
(Irl) 24;
4. Bronzini 23.
S
OGGI
Le finali.
Uomini
Omnium:
(Viviani: alle 7,
11.50 e 13.45,
ora italiana).
Qualificazioni
velocità
(Francesco
Ceci, Omar
Bertazzo)
Donne
Scratch
(Corre Elena
Cecchini, 19
anni, friulana di
Udine, la grande
promessa della
pista azzurra.
E’ al suo primo
Mondiale élite:
ha vinto la
Coppa del
Mondo della
corsa a punti.
La sua gara è
alle 11.25)
Velocità
(nessuna
italiana)
S
In tv
Diretta
RaiSport2
dalle 10.30;
Eurosport, 11
2
Foto 1 Il tedesco Stefan Nimke
dopo la vittoria del suo quarto
titolo iridato nel Chilometro:
1’00"082, media 59,918 REUTERS
Foto 2 L’azzurra Giorgia Bronzini
nella corsa a punti BETTINI
Foto 3 La goia dell’australiana
Anna Meares dopo il record del
mondo (10"782) nella velocità:
oggi la semifinale contro la grande
rivale Victoria Pendleton REUTERS
3
plicemente perché non sarebbe cambiato nulla. Ma è una decisione che non sta in piedi».
«E’ stato O’Shea a prendermi a
testate — rilancia Viviani —
perché voleva passare dove
non c’era spazio. Io ho tenuto
la mia linea, non ho commesso
nessuna scorrettezza. Invece
hanno fermato me e lui è stato
solo ammonito. Forse perché è
australiano? Ero messo benissimo, potevo prendere altri punti pesanti per cercare di vincere
una medaglia, così invece mi ritrovo praticamente fuori dai
giochi. Non è giusto, sono incazzato nero». Sarà dura, certo, ma l’azzurro, nonostante
quei pesantissimi 9 punti, in
fin dei conti è ancora 4˚, a 9
lunghezze da O’Shea, a 3 da
Bell e a 1 da Clancy. Oggi dovrà
fare bottino pieno nello scratch, superarsi nell’inseguimento e confermarsi sui suoi livelli
nel chilometro, sperando in
passi falsi altrui.
Per un soffio Che dire invece di
Giorgia Bronzini e di una medaglia mancata di un punto?
Quattro primi e un secondo posto, a conferma di una condizione super, non sono bastati all’iridata su strada per salire sul
podio, nemmeno per riconfermare il bronzo di un anno fa.
Fatale il giro di vantaggio guadagnato da Chulkova, Glaesser, Ryan (poi finite a medaglia
nell’ordine) e Wong. «Sì, forse
avrei dovuto entrare anch’io in
quella fuga, ma in quel momento non mi sono fidata, ho temuto che poi avrei pagato lo sforzo. E poi, se ci fossi stata anch’io, non ci avrebbero lasciato
andare. A volte per vincere bisogna osare e io qui non l’ho fatto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
OMINUM AI RAGGI X COSÌ NELLE SEI PROVE CHE PORTANO AL PASS OLIMPICO
Elia si gioca tutto nello scratch
1
Giro lanciato: 9˚
Nella prima prova di ieri
vittoria all’inglese Edward
Clancy (iridato col quartetto)
con 12"881. Elia Viviani chiude
9˚ con il tempo di 13"418
4
Ore 7: Inseguimento
Oggi si parte con il classico
inseguimento sui 4 km, quindi
16 giri di pista. Il miglior tempo
di Viviani è stato 4’25"726 ai
Tricolori 2011 di Montichiari.
2
Corsa a punti: 1˚
Nella corsa a punti, 120 giri
pari a 30 km (12 volate),
vittoria di Viviani (43 punti),
davanti allo spagnolo Teruel
(34) e al canadese Bell (29).
5
Ore 11.50: Scratch
Assomiglia a una corsa su
strada. Si corre sui 15 km, cioè
60 giri. Non ci sono traguardi
intermedi che assegnano punti:
vale solo la volata finale
3
Eliminazione: 9˚
Nell’ultima prova di ieri,
vittoria del francese Bryan
Coquard davanti all’australiano
O'Shea e al polacco Ratajczyk.
Viviani è 9˚ per squalifica
6
Ore 13.45: Chilometro
L’ultima prova è il Chilometro
con partenza da fermo (4 giri
di pista): si parte in ordine
inverso alla classifica. Viviani
ha un personale di 1’03"658
Joanna senza parrucca
per un messaggio di vita
Da sinistra, le britanniche Danielle
King, Laura Trott e Joanna Rowsell
festeggiano l’oro nell’inseguimento a
squadre e il record del mondo (3’16"850).
Joanna, 23 anni, soffre di alopecia, malattia
del sistema immunitario che porta spesso
alla calvizie. Nella vita di tutti i giorni, Joanna
porta la parrucca (a casa ne ha tre): ieri l’ha
tolta per lanciare un messaggio di speranza
per chi soffre come lei REUTERS
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
BASKET NBA
che notte!
Miami batte Durant
Spurs sbancano Boston
e avvicinano Oklahoma
Bargnani affossa i 76ers
JAMES 34 PUNTI
9 SUCCESSI IN FILA
24 PUNTI E VITTORIA
Rivincita Heat
San Antonio vola
Mago scatenato
Battendo i Thunder, gli
Heat hanno vendicato il k.o. di
Oklahoma City del 25 marzo e
allungato a 17 la serie interna
positiva. Con un bilancio di
39-14 si sono inoltre
avvicinati a Chicago (42-13),
prima a Est. Con 34 punti
segnati e 24 arrivati grazie ai
suoi 10 assist, LeBron (foto) è
stato responsabile del 59%
del totale dei punti di Miami.
Nel successo a Boston,
9o in fila, San Antonio ha
segnato 53 punti nei 19’ iniziali
e solo 34 nei restanti 29 (9 nel
3o quarto, 19 nell’ultimo).
Decisivo però l’apporto della
panchina dei texani (nella foto
Green) con 44 punti contro i
24 di quella dei Celtics. Gli
Spurs (38-14), sono ora a un
passo dai Thunder (40-14) per
il 1o posto a Ovest.
Philadelphia (29-25) ha
perso per l’8a volta in 12
partite e non riesce ad
avvicinare Boston (30-23) in
vetta all’Atlantic. «Colpa» di
Bargnani (24 punti e 5
rimbalzi, foto), che ha guidato
i Raptors al colpo esterno. Col
rientro di Gordon in quintetto
nel successo di New Orleans
su Denver, solo 5 punti in 18’
dalla panchina per Belinelli.
rose infrazioni», ha dominato
l’area chiudendo con 36 punti
(13/20), mentre Kobe ne ha
infilati 31 con 13/19. Dal
1990 l’unica altra coppia dei
Lakers ad andare oltre quota
30 con almeno il 65% al tiro è
stata quella formata dallo stesso Bryant (35 con 11/16) e
Shaq (31 con 15/23) nel 2004
contro i Warriors, come ha ricordato ieri il sito di Espn.
Per LeBron e Kobe
c’è aria di playoff
Sale il livello d’intensità: tensione e fallacci tra Heat e
Thunder, mentre i Lakers battono ancora i Clippers
y
IL CASO
HOWARD
Di male in
peggio a
Orlando. Ieri
coach Stan Van
Gundy ha reso
ufficiale la voce
secondo la
quale Dwight
Howard si
sarebbe recato
dalla dirigenza
chiedendo il suo
licenziamento.«Me lo hanno
confermato
fonti del
management»
ha detto il
tecnico.
Il centro ha
invece smentito:
«Non ho chiesto
niente a
nessuno»
MASSIMO ORIANI
twitter @massimooriani
Mancano 20 giorni alla fine della stagione regolare, pochi più all’inizio dei playoff. E
si vede. La noia della lunga
(quest’anno più che altro compressa) marcia verso la postseason lascia spazio alla lotta
per una miglior posizione nella griglia di partenza. Le gare
di mercoledì notte hanno dato
ampia dimostrazione di come
il livello d’intensità sia già salito di un paio di gradini.
Finale 2012? A partire da quel-
la che potrebbe essere la finale
2012, Miami-Oklahoma City.
I due falli antisportivi fischiati
a Perkins (manata in faccia a
Wade) e Westbrook (da dietro
su James lanciato a canestro,
ma non cattivo) non lasciano
infatti dubbi. «A quel punto diventa qualcosa di personale.
E’ stata una battaglia, ora devo trovare la miglior massaggiatrice di Miami per rimetter-
mi in sesto» spiegava poi il Prescelto, che ha chiuso con 34
punti, 7 rimbalzi, 10 assist (e
una grande difesa su Durant,
che perso 9 palloni). «E’ stata
una partita tra guerrieri — raccontava invece coach Spoelstra, che peraltro resta l’anello debole nella corsa al titolo
di Miami — Abbiamo dei veri
duri in squadra (forse riferendosi a Durant che l’anno scorso aveva definito Bosh «un finto duro», ndr.), che non si tirano indietro davanti a nulla».
Triple Tecnicamente non si è visto nulla di nuovo. Miami ha
beneficiato delle 10 triple a segno (su 24), quasi il doppio rispetto alla sua media stagionale (5.6), mentre Oklahoma Ci-
Il Prescelto:
«È stata una
battaglia, ora
mi serve una
massaggiatrice...»
Rivalità La 192a sfida tra le due
franchigie (tenendo conto anche di quando i Clippers erano
i Buffalo Braves negli anni
’70) ha però confermato come
questa non sia ancora una vera e propria rivalità, data la costante superiorità dei Lakers.
Per quanto la partita sia stata
intensa e combattuta, finché
Paul e soci non batteranno la
prima squadra di Los Angeles
ai playoff, resteranno sempre i
cugini sfigati. L’occasione potrebbero averla già tra un mesetto. Con queste premesse,
non vediamo l’ora che si cominci.
ty ha perso 18 palloni (con
16.4 a gara sono la 2a peggior
squadra della lega in questa categoria, dietro alle 16.6 dei
Knicks), il suo tallone d’Achille. Durant ha inoltre affrettato
la tripla del pareggio a 18" dalla fine, quando invece avrebbe
fatto meglio a costruire un
buon tiro, anche da due (e poi
far fallo). Il cattivo sangue tra
Heat e Thunder, dovessero arrivare in fondo, ci regalerebbe
una serie combattuta e con parecchio pepe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Derby A Los Angeles invece i
Lakers hanno ricordato ai Clippers come i padroni di casa siano ancora loro. A poco sono
servite due devastanti schiacciate di Blake Griffin in testa a
Pau Gasol (la seconda con un
evidente fallo in attacco del
lungo ex Oklahoma), giocatore più spettacolare della Nba
ma non ancora in grado di fare
la differenza a questo livello.
La strana stagione di Bynum,
reduce da una multa affibbiatagli dai gialloviola per «nume-
Blake Griffin, 23 anni, schiaccia in testa a Pau Gasol AFP
Mercoledì: Philadelphia-Toronto 78-99
(Holiday, Brand 20; Bargnani 24);
Washington-Indiana 96-109 (Crawford
28; Granger 20); Boston-San Antonio
86-87 (Bradley 19; Green 14); Atlanta-Charlotte 120-93 (Smith 24; Walker
21); Miami-Oklahoma City 98-93 (James 34; Durant 30); Milwaukee-Cleveland 107-98 (Ellis 30; A.Parker 27); New
Orleans-Denver 94-92 (Gordon, Ariza
15; Lawson 22); Minnesota-Golden State 94-97 (Love 29; Lee 31); Dallas-Memphis 95-85 (Nowitzki 23; Mayo 18);
Utah-Phoenix 105-107 (Millsap 25;
Redd 19); Portland-New Jersey 101-88
(Aldridge 24; Humphries 21); Clippers-Lakers 108-113 (Butler 28; Bynum
36).
EUROLEGA AD ATENE IL MACCABI RIMONTA MA PERDE GARA-5 DI UN PUNTO
SERIE A L’ANTICIPO
LA NOVITA’ LA LEGA PRO USA ENTRA NEI LICEI
Panathinaikos alla Final 4
nelle mani di Diamantidis
C’è Cantù-Casale
Shermadini fuori
almeno un mese
Nba, un torneo in Italia
Ma per le nostre scuole
Un’altra volta, Panathinaikos. I campioni d’Europa
conquistano la Final Four di
Istanbul in una gara-5 col Maccabi che hanno avuto in mano
largamente per due volte, ma
che hanno rischiato di perdere
sull’ennesima rimonta degli
israeliani quando, a 9" dalla sirena, sul +3 dei greci, Perperoglu ha commesso fallo sulla tripla di Pnini. I tre liberi, l’ultimo entrato dopo aver colpito
il ferro ed essersi impennato
per più di un metro, hanno riportato la gara in parità. Ma la
palla è andata nelle mani di
Diamantidis, che ha subito il
12o fallo della sua gara. L’asso
greco ha realizzato il primo,
sbagliato il secondo (per un totale di 15/18) ma poi, in difesa, ha evitato che la squadra di
Blatt riuscisse a superare la
metà campo.
Lunetta Sono stati proprio gli
errori dalla lunetta di Maric e
Vougioukas (0/4 nell’ultimo
minuto) a riaprire la partita
che il Panathinaikos, avanti di
12 punti, aveva già buttato via
subendo un 12-0 (46 pari)
aperto da due triple di
Ohayon. A quel punto, Obradovic s’è affidato ai greci della
Dimitris Diamantidis, 31 anni, guardia di 1.96, mvp dell’Eurolega 2011 REUTERS
panchina: Perperoglou, Kaimakoglou e Vougiukas sono
stati gli artefici del 10-0 che
sembrava decisivo. ma il Maccabi non ha mai mollato e può
recriminare su un fallo di Diamantidis su Oyahon su una
palla vagante decisiva non rilevato. Un’altra grande gara di
una sfida meravigliosa. Ora Final Four: l’11 maggio, il Panathinaikos affronta il Cska Mosca, l’Olympiakos il Barcellona. Il Panathinaikos punta al
quarto titolo negli ultimi 6 anni, Obradovic alla nona Eurolega. Mitici.
Panathinaikos-Maccabi 86-85
(18-20, 41-32; 62-53)
PANATHINAIKOS ATENE: Calathes 4
(0/1, 1/1), Diamantidis 25 (2/3, 2/6), Sato 1
(0/1 da 3), S.Smith 2 (1/1, 0/1), Batiste 8
(4/9); Maric 5 (2/2), Perperoglou 9
(3/4, 1/2), Logan 4 (2/2), Tsartsaris 2
(1/2, 0/1), Vougioukas 8 (2/2), Kaimakoglu 5 (1/2, 1/1), Jasikevicius 13 (4/5, 1/1).
All.: Obradovic.
MACCABI TEL AVIV: Ohayon 10 (2/6,
2/3), Langford 11 (3/7, 1/1), D.Smith 9
(3/6, 0/2), Blu 14 (5/7, 1/3), Hendrix 8
(4/4); Papaloukas (0/1), Eliyahu 4 (2/2),
Mallet (0/2 da 3), Pnini 9 (2/3 da 3), Burstein 10 (1/3, 2/3), James 2 (1/1), Schortsanitis 8 (2/3). All.: Blatt.
ARBITRI: Cerebuch, Radovich, Sahin.
NOTE T.l.: Pan 24/36, Mac 15/22. Rim.:
Pan 30 (Diaman. 6), Mac 25 (Smith 9).
(p-t.-ma.ne). Cantù,
dopo Micov, perde Shermadini
almeno per un mese. Il centro
georgiano si è fratturato il 5o
metatarso del piede destro. La
Bennet ha esaurito i
tesseramenti, spera di
recuperarlo per i playoff come
Micov e Scekic. Intanto
stasera (ore 20.30, RaiSport 1,
arbitri Taurino, Lo Guzzo,
Barni), Cantù ospita Casale
nell’anticipo della 27a giornata
«spalmata» su 4 giorni. Nella
Novipiù, in dubbio Hukic e
Shakur, possibile rientro per
Janning e Nnamaka dopo gli
interventi chirurgici.
PLAYOFF DONNE Ieri gara-1
dei quarti: Taranto-S.S.
Giovanni 73-58 (Vaughn 20;
Zanoni 16); Schio-Parma 69-61
(McCarville 21; Kireta 19);
Comense-Faenza 73-53
(Harmon, Hicks 14; Mauriello
21); Lucca-Umbertide 61-37
(Ruzickova 16; Zara 10).
Playout: Pozzuoli-Alcamo
81-69; Priolo-Cagliari 83-82
dts. Gara-2 mercoledì 11.
ALL STAR LEGADUE Stasera
(20.45) a Riccione si gioca l’All
Star Game di LegaDue tra le
rappresentative Est e Ovest.
Differita su RaiSport 1 alle
22.15.
Il basket 3 diventa
la Schools Cup
Le finali a Trieste
Un campionato Nba in Italia? Si, nelle scuole. La grande
idea di Dino Meneghin, ben prima di diventare presidente della Fip, di portare per la prima
volta la pallacanestro nella sua
versione più spontanea, il tre
contro tre, nelle scuole italiane, è stata rilanciata dalle lega
più bella e importante del mondo. La National Basketball Association non è solo la sfida di ottobre a Milano tra Emporio Armani e Boston Celtics. Stavolta
si occupa di ragazzi e ragazze
italiane, dai 14 al 19 anni, lanciando la Nba Schools Cup, torneo per istituti superiori che vedrà l’atto conclusivo, con le 48
scuole finaliste, il 9-10 giugno
in piazza Unità d’Italia a Trieste, primo atto della partnership con il Friuli Venezia Giulia
diventato destinazione turistica ufficiale di Nba Italia.
Evento «Abbiamo preso questo
format già esistente per costruire un evento completamente diverso — dice Katia Bassi, director di Nba Italia —, con intrattenimento e iniziative in pu-
ro stile Nba. Il nostro target è
dai 16-34 anni, si tratta di persone giovani con grande attività sui social network. Siamo
partiti adesso quindi, per quest’anno, il torneo sarà aperto solo alle scuole superiori ma dall’anno prossimo il progetto è di
allargarlo alle medie inferiori».
Mission Perché la Nba, una lega
professionistica, ha deciso di intervenire su un terreno sportivo, in un Paese come l’Italia e in
un ambito che dovrebbe essere
monopolizzato dalla federazione? «La mission della Nba è di
allargare la popolarità e la pratica del basket nel mondo — dice
la Bassi — e abbiamo deciso di
cominciare a seminare e dare
un contributo concreto cominciando dalla scuola. Non è semplice promozione ma un modo
per essere più vicini ai nostri
fans con maggiore continuità rispetto agli eventi classici». Nba
Schools Cup potenzialmente
potrà raccogliere 75 mila studenti che saranno divisi in 16
zone: le vincenti, delle varie categorie si troveranno a Trieste.
Per iscriversi basta convincere
il professore di educazione fisica a scrivere a [email protected] oppure cliccare sulla pagina Facebook di
Nba Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 222072
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
1
MARISA POLI
Le ansie e le paure anche
contro le avversarie meno titolate, le invidie e gli scontri nella
squadra, i retroscena e le stoccate fuori pedana che non si trovano negli albi d’oro che fanno di
Valentina Vezzali la numero 1.
Si svela a chi della sua vita conosce gli scampoli, minuscoli, che
concede a tutto ciò che non è
scherma, fioretto, lezione, gara.
Dall’assalto del primo turno fino
alla finale, Valentina si racconta
nel libro «Io, Valentina Vezzali»
— scritto con la giornalista Betta
Carbone che ha raccolto anche
le testimonianze di mamma, marito e maestro, Giulio Tomassini
— e racchiude la vita e la carriera in una decina di ore. Nella
giornata che l’11 ottobre scorso,
al Palaghiaccio di Catania, l’ha
vista collezionare il sesto oro
mondiale.
Vezzali
SCHERMA LA NUMERO 1 DEL FIORETTO
4
la scheda
VALENTINA VEZZALI
38 ANNI
FIORETTISTA
5 1 Valentina Vezzali in pedana a 6 anni 2 Valentina con
il marito Mimmo Giugliano e il figlio Pietro
3 La Vezzali con Samuel Peron, a Ballando con le
stelle 4 In versione elegante, alla Biennale di Venezia
5 Con il maestro Giulio Tomassini 6 Nella finale dei
Mondiali 2011 contro la Di Francisca
6
Valentina Vezzali è
nata a Jesi il 14 febbraio
1974. Nel 2001 ha sposato
Mimmo Giugliano, dal 9
giugno 2005 è mamma di
Pietro. Tesserata per la
Polizia, si allena con Giulio
Tomassini, il maestro che la
segue dal 1989
Ha vinto tre ori (2000, 2004 e
2008) e un argento olimpici
individuali di fioretto, più due ori
e un bronzo olimpici a squadre.
Ai Mondiali ha vinto
sei ori individuali (record), il
primo nel 1999, il più recente a
Catania 2011.
Ha conquistato 11 Coppe del
Mondo, detiene anche il
primato di successi in prove di
Coppa del Mondo: a Budapest il
24 marzo ha raggiunto quota 77
In un’autobiografia i segreti di Valentina: «Ora ho cancellato i fantasmi
Se non mi fanno portare la bandiera a Londra, continuo fino a Rio 2016»
ca, Annalisa Coltorti, «colpevole» di lavorare anche con Elisa Di
Francisca.
Lo sguardo di Elisa E’ la Di Fran-
cisca l’avversaria/nemica delle
ultime stagioni. Come nelle prime furono Bortolozzi, Bianchedi, poi Trillini. Non mancano le
stoccate, a sottolineare come le
due non potranno mai essere
amiche: «Un’atleta, fino a po-
Io, Valentina Vezzali
Sfide, insidie e invidie in 216 pagine
La crisi Di difficoltà, di gente che
aveva cercato di entrarle dentro,
aveva parlato a Catania. E la spiegazione si trova qui, quando racconta che negli ultimi due anni,
dall’inizio dell’era Cerioni c.t.
del fioretto femminile, qualcosa
si era bloccato. Rivela che il cambio di preparazione fisica e di allenamento le aveva provocato
dubbi di cui non riusciva a parlare con nessuno. E che tutto si è
risolto nell’ultimo collegiale prima di Catania, quando ha aperto
il cuore al tecnico già compagno
di squadra e allievo di Triccoli.
«Sono arrivati programmi di allenamento diversi da quelli cui sono abituata, io ho bisogno delle
mie certezze di sempre. Dei metodi che mi fanno essere la n. 1
da un trentennio... Le mie certezze iniziano a traballare». Prima
del colloquio chiarificatore c’è la
rottura con la preparatrice atleti-
3
Ossessione Di Francisca
«A Parigi ho perso
per non incontrarla»
Cobra Vorrebbe che la chiamas-
sero solo Vale, ma è la prima a
riconoscersi in quel Cobra che,
successo dopo successo, è diventato il suo soprannome. Attitudine riconosciuta subito dal primo
maestro, Ezio Triccoli, nella bimbetta di sei anni che seguiva la
sorella al Club Scherma Jesi.
«Aveva capito la propensione ad
aspettare il passo falso dell’avversario, per colpire, implacabile come un cobra» scrive Valentina.
Da Triccoli ha imparato anche
che non si può mai sentirsi il più
forte, il più sicuro. Confida: «Maschera e corazza: Valentina sta
chiusa lì dentro, nascondendo le
sue insicurezze». Vale ha avuto
paura di non tornare più, nel
2006, dopo l’intervento al crociato del ginocchio sinistro che non
le impedì di chiudere d’argento
ai Mondiali di Torino. Vale ha temuto di rimanere fuori dopo la
maternità, nell’estate 2005.
2
Scritto con Betta Carbone
In libreria dal 10 aprile
«Io, Valentina
Vezzali» sarà in
libreria dal 10 aprile
a 16 euro,
216 pagine, edito da
Baldini&Castoldi.
Sfide, insidie e invidie
di una Numero Uno da
record
raccontate dalla sua
voce, raccolta da Betta
Carbone, giornalista di Diva
e Donna che ha seguito
Valentina il giorno della prova
individuale di fioretto ai
Mondiali di Catania, l’11
ottobre 2011, e ha
pensato a questo
libro.
co tempo fa, sarebbe stata considerata vecchia non a 37 anni,
ma già a 28, 30. All’età di Elisa di
Francisca, per intenderci». La
Vezzali mostra la sua ossessione: all’Open di Ravenna in cui
era in vantaggio 6-2, prima di vedere la Di Francisca a fondo pedana. «Ho la sensazione che mi
fissi, da quel momento comincio
a prendere una stoccata dietro
l’altra». E ancora: «A Parigi ho
perso da Arianna (Errigo)
pur di non affrontare
Elisa. E’ la prima volta che lo ammetto,
anche a me stessa.... Le ansie, i
fantasmi nella
mia testa sono cancellati».
Scherzi Con la Trillini, dopo oltre un decennio di sfide e allenamenti nella stessa palestra, rapporti non ce ne sono più. «Colpa
mia e di Scherzi a parte. Per una
burla televisiva mi chiedono:
"Scusi, signora Vezzali, l’avevo
scambiata per la Trillini". E io:
"Beh, avrei preferito mi scambiaste per la Granbassi"». Il commento, nel libro, non lascia spazio a riavvicinamenti: «Non sono stata io a dire che Margherita
è tra le dieci atlete più belle del
mondo. Era una battuta, me la
sarei potuta risparmiare. Giovanna se l’è legata al dito».
La famiglia C’è il racconto della
malattia e della morte di papà
Lauro, quando Vale aveva 15 anni. «La scherma era ed è un modo per mantenerlo in vita». C’è il
ruolo di mamma Enrica, delle sorelle Stefania e Nathalie, che
aveva cominciato a vincere prima di Vale: «Già da allora — scrive - sognavo che presto in casa si
potesse parlare di me, dei miei
successi». C’è il primo bacio
con Mimmo, che salva il suo
numero sotto «Pezzali», perché non sa chi è. C’è Pietro, il figlio che l’ha fatta diventare più
matura. C’è Ballando con le stelle che
le ha fatto scoprire
la passione per gli
abiti, per la cura di
sé come donna.
C’è un finale da
scrivere, all’Olimpiade di Londra
(da portabandiera?): «Buttiamola
in battuta: se non
mi fanno portare la
bandiera a Londra
mi costringono a tirare anche a Rio
2016...». E il dopo.
«Fatico a immaginare cosa possa darmi le stesse
emozioni».
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
«
Una battuta a
Scherzi a parte e
i rapporti con la
Trillini si sono
raffreddati
GIOVANNA TRILLINI
OLIMPIONICA FIORETTO
«
Dopo due anni ho
avuto il coraggio
di dire a Cerioni
come volevo
allenarmi
STEFANO CERIONI
C.T. DEL FIORETTO
«
Ho un’arma
segreta, mia
madre. Senza non
ce la farei. Ti
pungola, ti sprona
ENRICA
MAMMA DI VALENTINA
Codice cliente: 222072
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
L’INCHIESTA
Il caso
Basket
Pallavolo
Baseball
Rugby
Altri sport
QUOTE PER ATLETI
FORMATI NEI VIVAI
A-1: TRE ITALIANI
IN CAMPO
COMUNITARI
COME ORIUNDI
CELTIC: STRANIERI
DIVISI PER RUOLO
HOCKEY GHIACCIO
8 COMUNITARI
In serie A, la discriminante non è
la nazionalità quanto la
formazione sportiva italiana (4
anni nei nostri vivai, nella foto
Metreveli, georgiano formato).
Ogni squadra può scegliere due
formule: 5 non formati (3
extraeuropei) più 7 formati,
oppure 6 non formati (solo due
extraeuropei) e 6 formati.
In A-1 si devono schierare
sempre 3 italiani in campo su
sette (compreso il libero) che
sale a 5 in A-2 sia maschile che
femminile. In A-1 femminile la
limitazione è anche sull’iscrizione
a referto che prevede un minimo
di sei italiane (tre sempre in
campo). Non c’è differenza tra
comunitario e extracomunitario.
Vige la regola dei giocatori di
scuola italiana (i cosiddetti Asi
da 5 anni almeno in Italia): 6
devono essere in campo. Gli
stranieri sono 3: uno può essere
comunitario. Il comunitario è
equiparato ad un italiano non Asi
(in pratica un oriundo). Chi ha
passaporto italiano può giocare
regolarmente in nazionale.
In Celtic, Treviso e Aironi
possono mettere a referto 5
atleti non di formazione italiana:
uno in prima, uno in 2ª, uno in 3ª
linea, uno tra mediani ed
estremo, uno tra centri e ali. In
Eccellenza i club possono
tesserare 5 extracomunitari, ma
a referto gli italiani di formazione
devono essere 17 su 22.
Nell’hockey ghiaccio, 85 visti
per gli extracomunitari (6 per
club in serie A) con 8 comunitari
tesserabili. Hockey pista e
pallamano non fanno distinzione
tra stranieri e comunitari: per
l’hockey il limite è 3, per la
pallamano 2. L’hockey prato ha
un limite di 3 extracomunitari e
non ha limiti per i comunitari.
L’infrazione
e la situazione
delle discipline
di squadra
Questa la messa in mora dell’Unione
Europea numero 4146 del 2011
(articolo 258 TFUE): limitazione da
parte della Federazione italiana nuoto
del numero di giocatori di pallanuoto
cittadini dell’Unione Europea. Per
ovviare all’infrazione (rischio multa
circa 10 milioni di euro) bisogna
adeguare le norme entro il 26 maggio
UN COMMENTO
DI FRANCO ARTURI
a pagina 21
ga Adriatica. E smettiamola col
dire che per i vivai sarebbe un
problema: i bravi emergono
sempre».
Comunitari
Pallanuoto
sanzionata
dalla UE
Finita un’era
La libera circolazione deve
essere garantita anche negli
sport considerati dilettanti
FRANCO CARRELLA
LUCA CHIABOTTI
In principio furono Gabriel Hernandez, Guillermo Molina e il Pescara. Parliamo di 11
anni fa. «Io giocavo lì, furono
mesi di apprensione e incertezza» racconta Roberto Calcaterra, centroboa del Brescia ed ex
azzurro. È il giocatore più anziano del campionato italiano, coi
suoi splendidi 40 anni, e ricorda quella stagione in cui i due
spagnoli provarono ad aprire il
fronte dei comunitari. Vinse la
Federnuoto, e il presidente Paolo Barelli esultava: «Una senten-
za che fa onore allo sport italiano perché protegge l’autoregolamentazione delle federazioni, senza intaccare principi fondamentali come la libera circolazione dei cittadini europei e il
diritto alla pratica sportiva».
I commenti Era pur sempre una
sentenza dei nostri tribunali,
mentre adesso — sempre attraverso richieste spagnole — è
stata chiamata in causa l’Unione Europea, a cui si è rivolto
l’avvocato più celebre:
Jean-Louis Dupont, classe
1965, laureato all’Università di
Liegi, specializzazione alla Columbia University, è il legale
che ha rappresentato Bosman e
Lo spagnolo Guillermo Molina, 28 anni, qui in difesa sull’ungherese Kis, gioca col Recco soltanto nelle coppe REUTERS
Mourinho, Contador e l’Atalanta. Ha ottenuto l’avvio di una
procedura di infrazione contro
lo Stato italiano perché la pallanuoto non fa distinzione in materia di stranieri tra atleti comunitari (dovrebbero essere equiparati agli italiani e quindi senza limitazioni) e non comunitari (ogni club può tesserarne
due). Mentre in Federnuoto
L’avvocato di
Bosman ha
ottenuto l’avvio
di una procedura
di infrazione
ostentano tranquillità, osservando che finora si è pensato essenzialmente a salvaguardare i
nostri vivai, c’è chi prova a guardare i lati positivi: «A parte il fatto che le leggi vanno rispettate,
una apertura totale ai comunitari dà la possibilità di contenere le spese, per le leggi di mercato» sottolinea Pino Porzio, timoniere di quella Pro Recco che
tra A-1 e coppe può contare su
ben 13 stranieri (naturalizzati
compresi). «Dobbiamo guardare oltre il nostro naso — continua Porzio — e pensare che pure gli italiani, se lo vogliono,
possono fare una esperienza all’estero. Per quanto ci riguarda,
la novità potrebbe indurci a riconsiderare la necessità di disputare altri tornei come la Le-
Porzio: «Il lato
positivo? Più
concorrenza e
costi minori». Il
Coni non commenta
La formazione nei
vivai ma non la
nazionalità è la
sola discriminante
consentita
Conseguenze A quelli che studiano come limitare la possibile ondata di comunitari, intanto, è
già venuta l’idea di un «gentlemen’s agreement» tra le società. E dal Coni preferiscono non
commentare la procedura di infrazione. Che avrà conseguenze per tutte le discipline. Finora
si riteneva che solo gli sport professionistici secondo la legge
91 (calcio e basket di A) dovessero attenersi alla libera circolazione dei lavoratori comunitari
pretesa dall’Unione Europea.
Che in realtà considera professionisti tutti coloro che hanno
un impegno continuativo e retribuito come accade in tutti gli
sport di vertice (e nelle serie inferiori dei maggiori come la pallacanestro) anche a livello femminile seppure etichettati come dilettanti. L’unica discriminante accettata è la formazione
sportiva, cioè essere il prodotto
di un settore giovanile locale a
prescindere della nazionalità:
la Ue accetta che un Paese, per
salvaguardare i propri vivai, imponga alle squadre una quota
di atleti formati. Sulla base della nazionalità, in nessun campionato, di qualsiasi serie anche dilettantistica, si può limitare la libera circolazione dei giocatori della Unione Europea e
Paesi assimilati. Ma l’idea che
la formazione possa diventare
uno sbarramento assoluto per
limitare la presenza di comunitari è sbagliato: campionati per
squadre di soli atleti di formazione, o eccessivamente sbilanciati a loro favore, difficilmente
supererebbero l’esame di una
commissione europea. Il mondo è cambiato.
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NUOTO TRIALS OLIMPICI GIAPPONESI E CINESI
Kitajima-Tateishi, rana spettacolo a Tokyo
Nelle semifinali dei
200 più veloce
è lo sfidante, ma
entrambi centrano
i primi crono 2012
(s.a.-al.f.) Ancora grande
nuoto dall’Oriente, dove si svolgono fino a domenica tra Tokyo e Shaoxing i trials olimpici
per dei giapponesi e dei cinesi.
Si preannuncia un duellissimo
oggi nella finale dei 200 rana.
Kosuke Kitajima dopo il 58"90
dei 100, è insidiato nella doppia distanza da Ryo Tateishi,
che ha chiuso col miglior tem-
po in 2’09"02, lasciando a 23
centesimi il quattro volte olimpionico. Per entrambi, comunque, si tratta del primo e secondo crono mondiale stagionale,
due tempi che oggi potrebbero
essere ulteriormente limati. In
semifinale, è stata durissima
per Kitajima l’ultima vasca:
«Non sono più giovanissimo, è
stato terribile il finale, non è
più facile essere al top nei 200
e dopo lo sforzo compiuto nei
100. Recuperare dopo certi
sforzi ora è più complicato».
Oggi i due giapponesi mirano
al record nazionale di 2’07"51,
che appartiene all’olimpionico.
Sun Yang vince agevolmente
gli 800 sl ai campionati cinesi
di Shaoxing in 7'47”11, miglior
crono mondiale dell'anno. Dopo la gara ha svelato che si concentrerà sui 200 sl mentre i
1500 sl saranno un semplice allenamento. Intanto Chen Yinghong ha svelato i problemi di
asma di Zhang Lin: «Per le sue
condizioni fisiche, il risultato
nei 400 sl è stato scadente, sicuramente causato dall’asma: ha
subito queste crisi anche in allenamento. Mi aspettavo nuotasse 3’42"-3’43", mi aveva detto
che respirava male ma non pensavo si riproponesse l’asma».
L’olimpionica Liu Zige, 3ª nei
100 farfalla, rischia di non ave-
re il pass olimpico in questa distanza.
Trials giapponesi A Tokyo. Finali.
Donne: 100 do Terakawa 59”10 (r.n.; 1˚
t. 2012), Sakai 1'00”50, Inada 1'00”57;
200 fa Hoshi 2'04”69 (r.n.; 1˚ t. 2012),
Uchikoshi 2'09”24, Katou 2'09”57; 200
mx Katou 2'11”79, Teramura 2'12”95, Higuchi 2'13”81. Semifinali. Uomini: 100
sl Fujii 49”12; 200 ra Tateishi 2'09”02
(29"43, 1’02"63, 1’36"01), Kitajima
2'09”25 (29"04, 1’01"53, 1’34"73); 200
fa Matsuda 1'54”19 (1˚ t. 2012). Donne:
100 sl Matsumoto 54”37.
Trials cinesi. A Shaoxing. Finali. Uomini: 800 sl Sun Yang 7'47”11, Wang Kecheng 8'00”28; 100 fa Zhou Jiawei
52”26, Chen Weiwu 52”51; 200 mx Wu
Peng 1'59”50, Yang Zhihe 2'00”23. Donne: 100 do Fu Yuanhui 59”99, Gao
Chang 1'00”68; 50 ra Li Xiaoyu 31”39;
100 fa Lu Ying 57”48, Jiao Liuyang
57”80; Liu Zige 57”85.
Kosuke Kitajima, 29 anni, 4 ori
olimpici tra 2004 e 2008 a rana AP
COVENTRY INFORTUNATA (al.f.) Kirsty Coventry si è slogata un ginocchio
facendo jogging: si complica dunque il
cammino verso i Giochi di Londra dove
inseguiva in terzo successo olimpico
nei 200 dorso. In allarme il suo coach
americano Kim Brachin, rincuorato comunque dall'esito della risonanza, che
ora dovrà rivedere il programma di allenamento nel periodo di riabilitazione.
La dorsista dello Zimbabwe potrebbe
rientrare in gara a metà maggio a Charlotte.
DOPPIA BELMONTE (pe.m.) Coppa di
club a Terrassa (Spa). Uomini,
100-200 sl Saumell 50"63, 1’50"42; 200
do A. Wildeboer 2’02"83; 50 ra Lozano
29"48; 100 ra Alvarez 1’03"37; 100 fa
Czerniak (Pol) 54"43. Donne, 50 sl
Popchanka 26"24; 100 sl Fuster 55"86;
200-400 sl Belmonte 2’00"36, 4’13"44;
800 sl Villaecija 8’41"35; 200 do Da Rocha 2’14"80; 50-100 ra Badillo 32"48,
1’09"34; 100 fa Da Ronchi 1’00"20.
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
GOLF IL 76o AUGUSTA MASTERS
y
Grande Molinari
gira davanti a Tiger
I PRIMI
ARRIVI
CLASSIFICA
PROVVISORIA
(par 72)
Paul Lawrie
(Sco), Miguel
Angel Jimenez
(Spa), F.
Molinari (Ita) 69
(-3);
Ross Fisher
(Ing), Steve
Stricker (Usa),
Padraig
Harrington (Irl),
Stewart Cink
(Usa), Aaron
Baddeley (Aus),
Hideki
Matsuyama
(Gia), Matt
Kuchar (Usa),
Henrik Stenson
(Sve), Keegan
Bradley (Usa),
Nick Watney
(Usa), Kevin
Chappell (Usa).
71 (-1).
Woods 72
(par).
Chicco comincia con un -3: «Ho giocato bene»
Woods spreca nelle ultime buche, ma salva il par
DAL NOSTRO INVIATO
LA FORMULA RENAULT 2.0
ALPS TIENE D’OCCHIO
I GIOVANI TALENTI
Come nella tradizione dei campionati che si svolgono all’insegna della Casa d’Oltralpe, la Formula Renault 2.0
ALPS, giunta quest’anno alla seconda edizione, si è ben presto rivelata un autentico “serbatoio” di talenti. La serie della
Fast Lane Promotion ha
preso il via da Monza nel
fine settimana del 25 marzo, mettendo subito in evidenza una delle più concrete promesse delle ruote
scoperte: il russo Daniil
Kvyat (nella foto), che ha
aperto la stagione 2012
con una doppia vittoria.
Per il 17enne portacolori
della Koiranen Motorsport, un inizio sicuramente entusiasmante. Kvyat è
uno dei giovanissimi piloti
che fanno parte del Red Bull Junior Team e che partecipano
quest’anno alla Formula Renault 2.0 ALPS. Programma in cui
sono inseriti anche il suo compagno di squadra Stefan Wackerbauer (tedesco, classe ’95) ed il 16enne britannico Alex Albon, punta di diamante della Epic Racing. A risaltare sul velocissimo tracciato brianzolo che ha ospitato il primo appuntamento della serie, è stato anche Oscar Tunjo (foto sotto).
MASSIMO LOPES PEGNA
Twitter @Pegnarol
AUGUSTA (Georgia, Usa)
Davanti a sé Francesco
Molinari ha costantemente un
muro di spettatori che lo precede lungo tutto il viaggio del primo giro. Semplice, il suo gruppo insegue quello di Tiger Woods che attrae e trascina dietro
a sé una folla da stadio. Ma al
termine del round, Chicco finirà davanti al supercampione e
già questo è un dato incoraggiante: -3, con quattro birdie e
un bogey.
Tiger Alle 10.35 in punto un
fiume di gente è con il naso all’insù per il primo drive di Woods. Non è facile inquadrare
nel sole la pallina, più semplice capire dove atterra, perché
una ventina di persone fra gli
alberi alla sinistra del fairway
è costretta a spostarsi rapidamente per evitare la pallottola
bianca. Non esattamente un
inizio da Tiger. Per uscire da
quella situazione intricata,
Woods tergiverserà quasi dieci minuti, ma poi salverà il
par. Chi pensa che un inizio così sia il presagio di 18 buche
fallimentari, dovrà in parte ricredersi. Il suo primo giro non
sarebbe niente male fino alla
penultima buca, quando è ancora a -2 (tre birdie e un bogey). Ma alla 17 e 18 manda in
malora quanto di buono ha
raccolto, con due bogey che lo
fanno recriminare parecchio.
Francesco
Molinari, 29
anni, è
laureato in
Economia. Nel
2010 era nella
squadra
europea che
ha vinto la
Ryder Cup
REUTERS
Francesco, invece, gioca molto bene e sembra aver recuperato la forma migliore. Piazza
qualche colpo spettacolare come il putt alla buca 13 (un par
5), che gli vale il secondo birdie, o l’approccio alla 18 con
cui salva il par. Nel momento
in cui imbuca l’ultima pallina
è in testa al «leaderboard», un
primato solo virtuale perché
molti dei big sono ancora a metà dell’opera.
Sorriso Ma già vedere il suo nome lassù in cima gli lancia un
messaggio rassicurante. Sorridente, dice: «Sì, è un buon punteggio, anche se penso che
non basterà a rimanere in testa. Ciò non toglie che sia stato
un round solido: ho giocato
molto bene e sono stato paziente. Forse persino troppo
prudente nelle prime nove. Sapevo, però, che nel primo giro
era importante non fare danni». Rammarico per quel possibile birdie che ha ballato sulla
buca 17? «Non è entrata per
un pelo, ma ho letto male la
linea. Quindi, solo colpa mia».
Il primo birdie lo aveva infilato alla seconda buca, un par 5,
il terzo alla 15, l’ultimo dei par
5. Il fratello maggiore Edoardo, invece, ha chiuso con 75
(+3). Da segnalare il drammone dello svedese Henrik Stenson, arrivato fino a -6, ma che
alla 18 rovinava un grande giro con un quadruplo bogey
che lo faceva sprofondare a -1.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TENNIS COPPA DAVIS
Il colombiano della Tech1 Racing che in Gara 1 ha sfiorato il podio ottenendo un quarto posto, è invece sotto l’ala del
Lotus F1 Team essendo stato inserito nel progetto iRace Professional. Così come Esteban Ocon, pure lui in forze alla
Koiranen Motorsport che, dopo essersi messo in luce nei kart
(vice-campione del mondo della classe KF3 nel 2011), ha
scelto la Formula Renault 2.0 ALPS per compiere il salto
nell’automobilismo. Un debutto che non è affatto passato
inosservato, visto che a Monza ha immediatamente colto un
ottavo ed un quinto posto.
Francia-Usa, è già Montecarlo
NUMERI E QUALITÀ NELLA STAGIONE
CHE HA PRESO IL VIA DA MONZA
La vecchia Coppa Davis
(conta ormai 112 anni e li dimostra) stenta a trovare spazio e attenzione in un calendario che ovviamente privilegia
le prove del Grande Slam e i
grandi tornei individuali, com’è naturale che sia in uno
sport che solo occasionalmente si trasforma in una gara a
squadre. Non a caso nei quarti
di finale in programma questo
fine settimana non giocheranno i primi due giocatori del
mondo (il serbo Djokovic e lo
spagnolo Nadal) mentre il terzo e il quarto (lo svizzero Federer e il britannico Murray),
non avendo a disposizione
una squadra importante, o sono già stati eliminati o non sono coinvolti.
Ben 32 monoposto in pista nel primo appuntamento di
Monza, con 11 team al via. Non solo numeri, ma anche qualità nella Formula Renault 2.0 ALPS. Una monoposto formativa di ultima generazione, molto vicina concettualmente alle vetture delle massime categorie (fino alla F.1). Una serie
internazionale curata sotto ogni minimo dettaglio nella gestione tecnico-sportiva, con un direttore di gara unico, lo
stesso della WS by Renault, e la totale assistenza della Fast
Lane Promotion. Ecco perché sono stati tanti i “baby-driver”
che hanno preso la strada di questo campionato che a breve
approderà sull’affascinante e selettivo circuito cittadino di
Pau per affrontare il secondo dei sette round. In quella occasione avranno sicuramente l’occasione di emergere anche altri protagonisti. Cominciando da Paul-Loup Chatin (Tech1
Racing), il quale lo scorso anno sul “toboga” francese aveva
conquistato un secondo e un terzo posto e che proprio a
Monza ha aperto la nuova stagione conquistando la pole e
salendo due volte sul podio. Da tenere d’occhio anche gli altri due transalpini William Vermont (Arta Engineering) e
Norman Nato (RC Formula), in Brianza rispettivamente terzo e quarto in Gara 2. Da tener d’occhio anche Simone Iaquinta (Team Torino Motorsport) e il brasiliano della Interwetten, Guilherme Silva, che hanno entrambi dimostrato di
potere puntare in alto. Ma le sorprese potrebbero essere tante. Tra poco più di un mese la verità.
www.renaultsportitalia.it
a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
Il quarto più bello a pochi giorni dal torneo nel Principato
RINO TOMMASI
Fattore campo Tra i quattro in-
contri uno (Spagna-Austria)
appare scontato un po’ perché
la squadra più forte ha il vantaggio del fattore campo al
punto che può permettersi,
senza rischiare, di poter rinunciare al suo giocatore più forte. Sarebbe stato interessante
— e probabilmente equilibrato — il confronto dell’Est europeo tra Repubblica Ceca e Serbia se la rinuncia di Djokovic
non lo avesse sbilanciato a fa-
PROGRAMMA
Spagna favorita
pure senza Nadal
Da oggi i quarti di Davis.
Spagna-Austria
A Castellon (terra). Oggi:
Almagro (Spa) c. Melzer (Aut);
Ferrer (Spa) c. Haider-Maurer
(Aut). Domani: Granollers/Lopez
(Spa) c. Marach/Peya (Aut).
Domenica: Ferrer c. Melzer;
Almagro c. Haider-Maurer.
Francia-Stati Uniti
A Montecarlo (terra). Oggi ore
12 diretta SuperTennis: Tsonga
(Fra) c. Harrison (Usa); Simon
(Fra) c. Isner (Usa). Domani:
Llodra/Benneteau (Fra) c. M.B.
Bryan (Usa). Domenica: Tsonga
c. Isner; Simon c. Harrison.
Repubblica Ceca-Serbia
A Praga (terra) oggi: Berdych
(R.Cec) c. Troicki (Ser);
Stepanek (R.Cec) c. Tipsarevic
(Ser). Domani: Cermak/Rosol
(R.Cec) c. Zimonjic/Bozoljac
(Ser). Domenica: Berdych c.
Tipsarevic; Stepanek c. Troicki.
Argentina-Croazia
A Buenos Aires (terra). Oggi:
Nalbandian (Arg) c. Cilic (Cro);
Del Potro (Arg) c. Karlovic
(Cro). Domani: Nalbandian/
Schwank (Arg) c. Cilic/Zovko
(Cro). Domenica: Del Potro c.
Cilic; Nalbandian c. Karlovic.
Il Country Club di Montecarlo dove si gioca Francia-Stati Uniti REUTERS
vore dei cechi. Anche se va detto che Troicki e Tipsarevic sono in grado di difendere più
che dignitosamente le loro possibilità e al limite di allungare
l’esito del confronto alla terza
giornata.
Prologo L’incontro più affascinante, anche perché fa da prologo di lusso al torneo di Montecarlo (dal 14 al 22 aprile), è
quello che la Federazione francese ha opportunamente deciso di far svolgere sui campi del
Principato senza bisogno di
chiedere deroghe oppure ospitalità perché i campi del Coun-
try Club sono geograficamente in territorio francese. Gli
Stati Uniti, che hanno vinto la
Coppa 32 volte ma solo una
volta negli ultimi 17 anni, soffrono sempre più la concorrenza che si è determinata da
quando il tennis si è diffuso in
tutto il mondo. Ci sarebbe anche da discutere se sia giusto
che il campionato del mondo
di uno sport importante come
il tennis possa essere vinto, com’è successo qualche volta
(nel 1975 dalla Svezia di
Bjorn Borg), da un solo giocatore.
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Codice cliente: 222072
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
PALLAVOLO IL PERSONAGGIO
CLASSIFICA REALIZZATORI
ANNO ATLETA
SQUADRA PUNTI
2011/12 ZAYTSEV
Roma
2010/11 STAROVIC
Latina
492
2009/10 DENNIS
Modena
586
2008/09 RODRIGO
Pineto
495
2007/08 VISSOTTO
Taranto
484
2006/07 ANDERSON
Taranto
511
2005/96 MILJKOVIC
Macerata
532
2004/05 GAVOTTO
Montichiari
545
2003/04 GAVOTTO
Ferrara
542
2002/03 BIRIBANTI
Latina
555
2001/02 MILJKOVIC
Macerata
507
2000/01 GIOMBINI
Trento
531
1999/00 IAKOVLEV
Forlì
470
490
avesse la paletta col numero 9.
E poi in effetti sono migliorato,
soprattutto in contrattacco».
Quindi, visto che ha già cambiato da palleggiatore a
schiacciatore, ora potrebbe
anche diventare opposto? Magari in chiave azzurra...
Le cannonate
di Zaytsev
speranza d’Italia
Il miglior realizzatore della A-1 tra playoff e
nazionale: «Sarà il mio anno anche in azzurro»
Ivan Zaytsev ha 23 anni e
una fidanzata che si chiama
Ashling, metà irlandese, che lo
ha fatto innamorare di Dublino. E che, dice lui, «Mi ha cambiato la vita». E poi ha un gatto
di nome Silver, che gli ricorda
l’argento all’Europeo per cui è
ancora incazzato. Della stagione regolare appena finita con
Roma è stato il capocannoniere, con 490 punti. E’ la prima
volta, con il rally point, che il
premio va a uno schiacciatore
di banda, cioè non a un opposto, ruolo in cui di solito gioca
il bomber deputato della squadra. Partiamo da lì?
E anche perché è la certificazione di un bel progresso: ha
fatto 116 punti più dell’anno
scorso.
«Sì, e non solo. Intanto in tutto
il campionato non sono mai
uscito, credo che Giani non
V-DAY IL 22 APRILE
AVEVA 68 ANNI: INFARTO
Sponsor ufficiale
Dopo 7 anni un italiano
Ivan Zaytsev,
23 anni: nato
a Spoleto
TARANTINI
«Davvero sono il primo? Figo!
Ci tenevo molto a vincere questo premio. Alla prima di ritorno, quando ho fatto 31 punti
con Modena, ho capito che
avrei potuto farcela. All’ultima
giornata ne avevo solo 6 meno
di Fei, e Dante (Boninfante, palleggiatore di Roma, ndr) mi ha
detto: "Che facciamo? Lo vinciamo?". Per me è anche un po’
una consolazione, visto che in
questi anni a Roma non ho mai
potuto giocare per un trofeo».
35
FOOTBALL
PRIMO SCHIACCIATORE DI BANDA A VINCERE LA CLASSIFICA DEI PUNTI
MARIO SALVINI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Perché no? Ma non quest’anno: Lasko va benissimo. Io dico di essere un "Vecchio universale" perché so fare tutto,
senza eccellere in nulla. Ormai anche mio padre (Viacheslav, alzatore della grande
Urss Anni 80; ndr) si è rassegnato a vedermi schiacciare».
Parliamo dell’estate azzurra...
«Al torneo di qualificazione
olimpica in Bulgaria sarà dura, ma nessuna squadra è forte
come noi. Io ho una gran voglia di rifarmi dall’Europeo,
dove ho giocato peggio di quel
che avrei potuto. E mi sento titolare, perché credo di poter
dare equilibrio alla squadra».
Perché dice che Ashling le ha
cambiato la vita?
«Perché è vero: ho due vite.
Quando sono partito da Spoleto, col primo contratto, avevo
perso l’orizzonte: facevo tardi la
sera. La pallavolo non era la mia
priorità, infatti a Latina ho subito perso il posto. Poi ho cambiato ruolo e trovato lei. Sono felice, sereno, ho una vita lineare e
si vede anche in campo».
Finale tricolore
La prevendita
è cominciata
Ora nei playoff siete in girone
con Trento (e San Giustino):
avete qualche chance?
Cominciata la prevendita per il V-Day, la finale
scudetto in gara unica in
programma al Forum di
Assago (Mi), il 22 aprile.
Tagliandi disponibili alla Lega
Pallavolo (tel. 051 4195660), al
Comitato Regionale Fipav
Lombardia (Via F. De Lemene,
3 – Milano Tel. 02 66105997) e
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Il prossimo anno dove andrà?
«E’ quasi impossibile. Ma la parola chiave è "quasi". Tutte e
due le volte che abbiamo incontrato Trento ci abbiamo giocato meglio dei nostri standard.
Non abbiamo nulla da perdere,
divertiamoci».
«Non è un segreto che lascerò
Roma. Dico solo che resterò in
Italia. Farò una conferenza
stampa quando la nostra stagione sarà finita. Quindi dopo la finale scudetto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Avezzano
y Addio
Il guru di Dallas
DOMANI
PLAYOFF
Domani
scattano i
playoff con
l’inedita formula
dei quarti a
gironi da tre
squadre. La
prima di ognuno
va in semifinale
che sarà al
meglio delle 3
partite
GIRONE A
(TRENTO)
Trento)
Domani, ore
17.30 Trento- San
Giustino.
Domenica, ore
18 Romaperdente gara-1.
Lunedì, ore 18
Roma. vincente
gara-1.
GIRONE B
(MACERATA)
Domani, ore 18
Macerata-Verona.
Domenica, ore
18
Monza-perdente
gara-1. Lunedì,
ore 18
Monza-vincente
gara-1.
GIRONE C
(CUNEO)
Domani, ore 18
Cuneo-Vibo.
Domenica, ore
17.30
Piacenza-perdente gara-1.
Lunedì, ore 18
Piacenza-vincente
gara-1.
GIRONE D
(BELLUNO)
Domani, ore
19.30
Belluno-Latina.
Domenica, ore
18 Modenaperdente gara-1.
Lunedì, ore 17.30
Modena-vincente
gara-1.
è morto a Milano
coi suoi Seamen
Joe Avezzano, 68 anni, vinse tre Super Bowl FUMAGALLI
Joe Avezzano era venuto a Milano perché a
68 anni era ancora tempo di accettare le sfide, e
perché, semplicemente, amava il football e adorava insegnarlo. Per questo lui, che aveva vinto tre
Super Bowl da allenatore degli special team dei
Dallas Cowboys, aveva accettato di scendere nel
nostro piccolo football, a guidare i Seamen Milano. Con l’entusiasmo e il carisma di sempre. Fino
all’ultimo, fino a ieri, quando un infarto lo ha ucciso mentre era in palestra.
In palestra Avezzano era ancora un atleta, rac-
contano ora tutti ai Seamen, ammirati fino all’ultimo da lui, esattamente come il giorno in cui era
arrivato al Vigorelli, lo scorso ottobre. Quotidianamente si allenava, e anche ieri, esaurita la riunione per preparare il debutto in Europa di sabato contro i Lions Braunschweig, se ne è andato in
palestra. In pieno centro, dove si prepara la sua
squadra. Come sempre si è messo a correre sul
tapis roulant, ma poco dopo è crollato. Attorno a
lui hanno pensato ad una caduta accidentale. Invece non c’è stato nulla fa fare. Hanno cercato di
rianimarlo, è stato trasportato al vicino Fatebenefratelli. Dove i medici si sono arresi all’evidenza.
«Sono a pezzi, ho perso un amico», ha commentato il presidente Marco Mutti.
Mito Era stato lui, Mutti, lo scorso giugno a riceve-
re la prima mail di Avezzano. L’allenatore che per
tre anni era stato eletto miglior tecnico degli special team di tutta la Nfl contattava un club italiano, per dirsi disponibile ad attraversare l’Atlantico e mettersi a disposizione di una organizzazione e di un football lontano anni luce da quello a
cui era abituato. E in questi pochi mesi aveva confermato ogni giorno la medesima passione. I suoi
Marinai lo adoravano, fino all’ultimo quasi increduli di poter imparare da un mito del suo calibro.
Il campionato era cominciato male, con quattro
sconfitte su altrettante partite, l’ultima sabato,
nella gara più attesa, il derby coi Rhinos, perso
33-34. Ma il lavoro, ripeteva Joe, era ancora lungo. Invece non potrà ultimarlo. Ieri, mentre sui
siti americani la notizia era rilanciata con rilievo,
da Dallas sono partiti la moglie Dianne e il figlio
Tony. Sarebbero dovuti venirlo a trovare a giorni, e invece arrivano per riportarlo a casa.
m.sal.
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36
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Atletica
Baseball MLB
Canoa DELUSA LA GRANDE TEDESCA
Ali tiene a battesimo
il nuovo stadio di Miami
Marlins k.o. con St. Louis
Fischer, è stop dai medici
Troppo rischioso andare
ai Giochi a cinquant’anni
Muhammad Ali, 70 anni, durante le cerimonie al Marlins Stadium AP
E’ partita mercoledì notte a Miami la stagione della
Mlb (dopo l’antipasto giapponese con le due partite tra
Oakland e Seattle). I Miami
Marlins hanno inaugurato il
nuovo stadio da 37.000 posti
perdendo però contro i campioni in carica di St. Louis per
4-1, con il partente dei Cards,
Kyle Lohse, che ha tenuto i padroni di casa senza valide sino al 7o inning. La serata era
iniziata con la tradizionale
presentazione delle squadre,
con i giocatori dei Marlins accompagnati da ballerine in costume da Carnevale di Rio.
Ma il momento più toccante è
arrivato poco dopo, quando
Hockey ghiaccio GARA-1
dall’esterno centro ha fatto il
suo ingresso in campo, a bordo di un cart da golf, accompagnato dal proprietario della
squadra Jeffrey Loria, il mitico Muhammad Ali, che ha
consegnato a Hanley Ramirez, terza base dei Marlins, la
pallina con cui Josh Johnson
ha poi effettuato lo storico primo lancio. Cincinnati, che ieri
ha aperto in casa proprio contro Miami, ha esteso il contratto del prima base Joey Votto,
un decennale da 220 milioni
di dollari. Boston (sconfitto
3-2 a Detroit nell’esordio stagionale) perde il closer Bailey
per 4 mesi. Al suo posto chiuderà Alfredo Aceves.
Birgit Fischer, 50 anni, tedesca, otto ori olimpici in sei Olimpiadi AP
Ora è il medico personale a fermare Birgit Fischer:
ed è la beffa più grande, alla
vigilia dei Trials olimpici di
canoa a Duisburg. Gli esami
clinici non hanno convinto il
medico, che considera rischioso il tentativo per la salute da parte di un’atleta di
50 anni. Dunque per la canoista più medagliata della storia si spengono le speranze di
tornare e disputare a Londra
la sua settima Olimpiade. Teoricamente avrebbe tempo sino a fine aprile, ai campionati tedeschi, ma le speranze sono molto flebili. La campionessa che si allenava in un lago della Germania Est e vive
in una scuola di canoa insieme ai 2 figli, vanta 8 ori olimpici (12 medaglie in totale) e
27 titoli mondiali. La sua prima Olimpiade con la Germania Est. «Sono molto delusa
— detto Birgit — non mi sentivo così bene dal mio ritorno
nel 2003». In verità, i suoi ultimi allenamenti non sarebbero stati convincenti.
Assente a Pechino («Ci ho riflettuto a lungo» disse prima
del 2008), le era tornata la
voglia di vincere. Aveva perso anche l’Olimpiade del
1984 a Los Angeles in seguito al boicottaggio dell’est posto Mosca, ma a Seul ’88 era
tornata a vincere.
Alpinismo LE SECONDE VETTE
IN SICURE
CA
ZZ
GIO
A
A
IN SICURE
VAL PUSTERIA-BOLZANO 2-3 (0-1,
1-1, 1-1). Marcatori: p.t. 0'13" Knackstedt
(B); s.t. 2'45" Di Casmirro (V), 7'15" Giliati (B); t.t. 9'31" Knackstedt (B), 11'45"
Watson (V).
Gara-2: domani a Bolzano (20.30). Gara-3: martedì (ore 20.30) a Brunico. Gara-4: giovedì (ore 20.30) a Bolzano. Ev.
Gara-5: sabato 14 a Brunico. Ev. Gara-6:
martedì 17 a Bolzano. Ev. Gara-7: giovedì
19 a Brunico.
CA
ZZ
(m.l.) Bolzano passa a
Brunico e va 1-0 nella finale scudetto, al meglio delle 7. Saltato
subito quindi il fattore campo
con il Bolzano che ha sorpreso
la vincitrice della stagione regolare con un gol lampo di Knackstedt (dopo 13") pareggiato nel
secondo periodo da Di Casmirro. Nuovo vantaggio biancorosso di Giliati e nel terzo periodo
ancora Knackstedt realizza il
3-1. Il gol di Watson riapre il
match ma il punteggio è protetto da Matt Zaba. Tra i padroni
di casa si è sentita l’assenza di
Joe Jensen. Domani al Palaonda è in programma gara-2.
GIO
Finale: Bolzano Kammerlander
vince a Brunico sbaglia cima
MARATONINA DI PRATO (d.m.) Lunedì alle 9.30 si disputa la 24ª Maratonina di Prato con i keniani Hilary Kiprono Bii, Julius
Kipgurgat Too, il ruandese Jean Baptiste
Simukeka e Giuliano Battocletti. Fra le donne la marocchina Meryem Lamachi, la
ruandese Angeline Nyrasanbimana e Claudia Finielli.
Baseball
Nettuno-Bologna
2 gare a porte chiuse
(m.c.) Prime due partite a porte chiuse tra
Nettuno e Bologna, clou del 2˚ turno di Ibl,
oggi e domani. I laziali devono scontare 2
turni di squalifica per gli incidenti di gara-5
della finale 2011 con San Marino. Stasera il
manager Bagialemani sconta l’ultimo dei 6
turni. Nettuno cerca il riscatto dopo il doppio k.o. di Rimini e recupera Caradonna.
Bologna senza l’infortunato De Donno. Il
primo duello sul monte tra S.Hernandez e
Matos. Parma, che ritrova il prima base
Sambucci, cerca i primi punti con Novara,
rinforzato dal bomber Jim Fasano. Salazar e Waters partenti. San Marino punta a
mantenere l’imbattibilità contro Grosseto:
campioni col miglior attacco (454) e miglior monte (1, 57). Smith, opposto a Rodriguez, prova a fermare San Marino. Pinango e Cruceta nel derby tra Godo (Epifano
promosso) e Rimini (senza Maestri). 2˚ turno: Parma-Novara, Nettuno-Bologna, Godo-Rimini, San Marino-Grosseto. Class.:
Bologna e San Marino (3-0) 1000; Godo,
Rimini (2-1) 667; Nettuno, Grosseto (1-2)
333; Parma, Novara (0-3) 0.
FUORICAMPO RECORD (mat.) Alfredo Despaigne ha migliorato da 33 a 35 il record
assoluto di fuoricampo in una stagione a
Cuba: il precedente primato apparteneva
a Cespedes (ora a Oakland) e J.D.Abreu.
Boxe
TEST ZAMORA Oggi, a Fogliano Redipuglia (Go), Brunet Zamora (21-0-2), n.4
Wba, sfida sugli 8 round il nicas Santos
Medrano (8-7-3) prima dell’assalto all’europeo superleggeri, il 31 maggio a Ufa
(Rus), contro Denis Shafikov (Rus,
28-0-1).
LEBEDEV RAPIDO (r.g.) A Myakinino
(Rus) sbrigativa difesa del mancino locale
Denis Lebedev (24-1) per l’interim cruiser
WBA contro Shawn Cox (16-2) della Barbados, 37 anni, finito ko al 2˚ round.
DOPPIO MONDIALE (r.g.) A Tokyo doppio
mondiale Wbc. Il mancino Takahiro Ao
(22-2-1), dopo la dubbia vittoria di novembre su Boschiero, difende la cintura superpiuma di fronte a Terdsak Kokieetgym
(Tha, 46-3-1). Nei gallo prima difesa di
Shinsuke Yamanaka (15-0-2) contro
l’esperto armeno-australiano Vic Darchinyan (37-4-1), 36 anni, ex iridato mosca e
supermosca dal 2004 al 2009.
Hockey ghiaccio
Finale A-2, a Selva
Milano per chiudere
(m.l.) Il disco torna al Pranives di Selva di
Val Gardena dove oggi c’è gara-6 (ore
20.30) della serie promozione in A-1 (al meglio delle 7) Gardena-Milano Rossoblu. I milanesi guidati da coach Massimo Da Rin
sono in vantaggio 3-2 e in caso di vittoria
chiuderebbero i conti. Diversamente si andrà a gara-7, lunedì a Milano.
Hans Kammerlander, 55 anni ANSA
Ippica
Napoli: 15-8-5-6-18
Hans Kammerlander sospende il primato di primo ad
aver salito le seconde cime dei
7 continenti. Non avrebbe scalato il Logan (5956 m, tra Canada e Alaska), dove avrebbe dovuto trovare una piccozza, ma
una monte vicino. «Ci tornerò a
maggio» ha detto l’altoatesino,
alle prese coi dubbi sul Puncak
Trikora (Nuova Guinea), già salito ma da alcune fonti considerato come terza vetta dell’Oceania, dietro al Puncak Mandala.
IERI NAPOLI QUINTE’ (m 2060): 1. Le Chef
Gar (R. Palomba); 2 Let me coach; 3 Fripon di rosa; 4 Magico Capar; 5 Milagro;
Tot.: 22,35; 5,44, 3,27, 2,57 (200,87). Quintè: n.v. Quartè: 22.620,16. Tris: 1.038,81.
OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini
(inizio convegno alle 15.30) scegliamo Ombretta Bar (16), Oberon Lans (15), Oroscopo (13), Ostaggio (8), Ora Pronobis (12) e
Oriano Lux (11).
SI CORRE ANCHE Galoppo: Roma (14.35).
Trotto: Milano (14.50), Modena (15.05) e
Foggia (15.15).
Pallamano
Pallanuoto OGGI LA FINALE
Atletica PER UNA MARATONA
Olimpiadi DALL’ARABIA SAUDITA
Recco-Brescia
in Coppa Italia
La Lega Araba «Donne a Londra
Salure delude
boicotta Adidas ma senza appoggio» C’è Constellation
(d.p.) La finale di Coppa
Italia è Brescia-Pro Recco. A Napoli, lombardi e liguri superano con lo stesso punteggio
(6-5) Posillipo e Acquachiara.
Decisive le reti di Binchi del Brescia e Figlioli del Recco. Polemico Pino Porzio (espulso) a fine
gara: «Sono stati scelti arbitri
giovani e inesperti per questa
Final Eight. Un azzardo». Nella
finale per il 5˚ posto, Ortigia-Camogli 11-9; in quella del
7˚ posto, Nervi-Civitavecchia
14-5. Oggi si comincia con la finale per il 3˚ posto tra Posillipo
e Acquachiara alle 16, poi l’amichevole tra il Setterosa campione d’Europa e la Cina (17.30),
quindi la finale di Coppa Italia
(19). Quest’ultime due in diretta su RaiSport 1.
I ministri dello Sport dei
paesi Arabi hanno deciso di
boicottare Adidas in quanto
sponsor principale della maratona di Gerusalemme. Il 16
marzo scorso, in 15.000 avevano partecipato alla 42 km, che
aveva attraversato anche la zona di Gerusalemme Est, territorio occupato da Israele e non
riconosciuto dalla comunità internazionale come parte dello
Stato israeliano. La stessa scelta, nel 2011, aveva spinto la comunità araba a chiedere che
Adidas ritirasse la propria partnership. Nel marzo 2013, in
contemporanea con la prossima edizione della maratona, si
correrà sui 42 km anche nei paesi Arabi, sotto il tema «Gerusalemme ci appartiene».
L’Arabia Saudita non impedirà alle proprie atlete di
partecipare ai Giochi, ma non
le supporterà ufficialmente. È
questa la posizione del responsabile al Welfare dei Giovani,
il principe Nawaf bin Faisal,
sull’invio di una rappresentanza femminile a Londra 2012.
«La partecipazione non sarà
appoggiata, ma concessa. Dobbiamo assicurarci che sia in
conformità con la sharia». Nel
mese scorso, il Cio si era detto
«fiducioso» su un’apertura da
parte dell’Arabia Saudita alla
partecipazione delle donne.
Tra le candidate a rappresentare il Paese a Londra c’è l’amazzone Dalma Malhas, già in gara ai Giochi giovanili di Singapore 2010.
Ippica IN FRANCIA E OGGI ROMA
Ieri deludente prova di
Salure (D. Vargiu) a Maisons-Laffitte. L’allievo di Bruno Grizzetti non è mai stato in
corsa ed è finito penultimo nel
Prix Djebel (gr. 3, m 1400) vinto da French Fifteen (O. Peslier). Oggi a Roma si rivede
Blu Constellation che, quando
era allenato da Vittorio Caruso, ha ottenuto vittorie importanti, come il Criterium de
Maisons-Laffitte e il Primi Passi. Blu Constellation scende in
pista per la prima volta con il
training di Endo Botti e con in
sella Claudio Colombi. Il 4 anni della scuderia Incolinx non
corre dal secondo posto nel
Chiusura del 5 novembre e inizia la nuova stagione con tanta fiducia.
ITALIA K.O. (an.gal.) Nella 2ª giornata del
torneo di Sarajevo, Montenegro-Italia
29-28 (12-13). Per gli azzurri Skatar 7. Nell’incontro di apertura la Bosnia aveva superato Montenegro 33-32. Oggi alle 20 Bosnia-Italia.
Pallavolo
CHIAPPINI A BAKU? (a.a.) Alessandro
Chiappini, reduce dal trionfo nel campionato femminile polacco (con il Sopot) è vicino alla panchina dell’Azerrail Baku, squadra di Sara Anzanello.
SANTILLI FUORI (a.a.) Si ferma in semifinale l’Odintsovo di Roberto Santilli sconfitto in gara-4 di semifinale dalla Dinamo Mosca 3-0 (25-23, 25-21, 25-18). Dal 12 aprile
la finale tra il Kazan di Vermiglio e la Dinamo Mosca.
Rugby
Consiglio federale
Si decide sulla Celtic
(ales.s.) Oggi alle 10 a Parma si tiene un
consiglio federale decisivo sulla Celtic nelle prossime due stagioni. All’ordine del
giorno la situazione degli Aironi, in difficoltà economiche e contrari all’ «aiuto» della
Fir, che aveva proposto la messa a disposizione gratuita di uno staff tecnico. La
franchigia è orientata a confermare lo
staff attuale, a meno che la Fir non proponga un nome «autorevole». Ieri il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha
VELA
America’s Cup ’13
con i francesi
di Energy Team
(r.ra.) Ci saranno anche i
francesi alla 34ª America’s Cup,
a San Francisco nel 2013.
Energy Team dello skipper
Loick Peyron (che si dice in
trattativa con Qatar Foundation
per una sponsorizzazione) ha
sottoscritto un accordo con
Oracle Racing che permetterà
ai transalpini di acquisire il
progetto di base del
catamarano AC72 sviluppato
dal team americano. Si tratta di
una collaborazione simile a
quella avviata tra Emirates
Team New Zealand e Luna
Rossa che consentirà a Peyron
di contenere i costi e di colmare
il divario nei confronti dei team
che stanno costruendo i nuovi
catamarani. Salgono così a 4 gli
iscritti alla Louis Vuitton Cup
del 2013: Luna Rossa, Artemis;
Emirates Team New Zealand e
Energy Team.
inviato una lettera al n.1 Fir, Giancarlo Dondi, chiedendo di mantenere la Celtic a Viadana in virtù degli investimenti fatti (3,8 milioni di euro tra Zaffanella e centro Lavadera) per evitare «una beffa ai tifosi e un inimmaginabile danno economico». Si parlerà
anche dei rapporti con Treviso, tornati tesi. La Fir potrebbe indire un bando per nuove franchigie per il prossimo biennio.
LO CICERO E UNICEF (ro.pa.) Andrea Lo
Cicero, pilone del Racing Parigi e dell’Italia
è diventato testimonial Unicef per la campagna «Vogliamo Zero», contro la mortalità infantile. «Andrò in Africa dopo il tour
azzurro di giugno», ha detto.
QUARTI EUROPEI Stade Français-Exeter
22-17 (Parisse/S fino al 51’) ha aperto ieri il
weekend dei quarti delle coppe europee.
Stasera alle 20.45, sempre per la Challenge, Tolone-Harlequins.
TROFEO ECCELLENZA Oggi alle 16.30 a
Prato la finale del Trofeo Eccellenza, Calvisano-Lazio.
RADIATI (ri.te.) Il giudice sportivo toscano ha radiato due giocatori del Lions Salviano (serie C), Jonil Shani e Dario Bimbi,
per aggressione all’arbitro, domenica contro il Valdisieve. L’arbitro Fuligni è stato
colpito con un pugno e un calcio, per una
prognosi di 10 giorni. La Digos indaga per
l’eventuale reato di lesioni.
Sport invernali
GRANGE DA OPERARE Più grave del previsto l’infortunio al ginocchio destro rimediato dal francese Jean Baptiste Grange. Il
campione del mondo di slalom sarà operato mercoledì a Lione per una lacerazione
del legamento crociato anteriore.
Tennis
VENUS VOLA A Charleston (Usa,
544.000e, terra verde), 3˚ turno: Hercog
(Slo) b. Bartoli (Fra) 6-4 1-6 6-4; Safarova
(R.Cec) b. Wozniak (CAN) 6-2 6-7 (4) 6-1;
S. Williams (Usa) b. Erakovic (N.Zel) 6-2
6-2. 2˚ t.: Bartoli (Fra) b. Dushevina (Rus)
6-2 6-7 (3) 6-4; Petrova (Rus) b. Craybas
(Usa) 2-6 7-6 (6) 6-2; Wozniak (Can) b. Záhlavová Strýcová (R.Cec) 7-6 (5) 6-2;
Erakovic (N.Zel) b. Tatishvili (Geo) 7-5 6-3;
Lisicki (Ger) b. Hlavácková (R.Cec) 2-6
6-3 6-4; V. Williams (Usa) b. Jankovic
(Ser) 7-5 6-0.
VOLANDRI E STORACE AI QUARTI Filippo Volandri e Potito Starace si sono qualificati ai quarti del Challenger di Barletta battendo rispettivamente il serbo Miljan
Zekic 6-4 6-3 e lo spagnolo Daniel Munoz-De La Nava 6-4 6-3. Già ai quarti Enrico Burzi che ha battuto Stefano Galvani
costretto al ritiro dopo aver perso il primo
set 6-4. Il prossimo avversario di Burzi,
partito dalle qualificazioni, è lo sloveno
Aljaz Bedene, Volandri trova il tedesco Daniel Brands e Storace il rumeno Victor Hanescu.
Tuffi
OLIMPICI E AZZURRINI (al.f.) Domani a
Trieste il trofeo di Primavera, un buon test
per i qualificati olimpici Michele Benedetti,
Francesco Dell’Uomo e Tommaso Rinaldi.
Intanto l’Italia domina il Sei nazioni giovanile di Bolzano grazie ai successi di Giovanni
Tocci (1-3 m juniores), Elena Bertocchi
(1-3 m juniores), e della coppia Tocci-Auber nei 3 m sincro.
Vela
VOLVO OCEAN RACE (r.ra.) La quinta tappa della Volvo Ocean Race da regata si è
trasformata in una lotta per la sopravvivenza. Dopo il ritiro di Abu Dhabi e Team
Sanya, il pit stop forzato di Camper in Cile
e di Telefonica in Argentina, anche i francesi di Groupama sono stati costretti a fermarsi per la rottura dell’albero. I transalpini sono ora a Punta de l’Este (Uruguay) dove cercheranno di approntare un armo di
fortuna per poter continuare la regata fino in Brasile. In testa gli americani di Puma, i soli a non aver finora riportato danni
in questa tappa.
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
GAZZA MONEY
ilrisparmiatore
DI FRANCESCO CARLÀ*
Etc e molta prudenza
per muoversi bene
tra le materie prime
Il debito mondiale produce un sacco di carta
e di valori poco concreti come molti hanno
imparato a loro spese. Ma ci sono
investimenti assai più materiali. Per esempio
l’Etf dell’oro che vi avevo presentato quasi 4
anni fa è salito in 46 mesi da 70 dollari a 157.
Più che un raddoppio. E insieme all’oro sono
cresciute quasi tutte le commodities, le
cosiddette materie prime, di ogni genere:
petrolio, prodotti agricoli, animali, materie
tessili, minerali, metalli, legname. Quindi
energia, oro, argento, rame, zinco (eccetera),
ma anche succo d’arancia e derivati
alimentari.
Ma come s’investe correttamente nelle
materie prime? Ci sono alcuni modi, uno di
questi è alla portata di tutti, e di tutte le
secondo caso si tratta di "scommettere"
contro la materia prima. In sostanza
guadagnate se il prezzo della commodity
scende.
tasche, mentre il secondo è più tecnico e
tradizionale ed è basato sui contratti
«future». Vediamo il primo. Si parla di Etc
(Exchange traded commodities), strumenti
finanziari collegati direttamente o in modo
derivato, alle materie prime. È molto
importante che siano, come si dice,
armonizzati, cioè trattati dal punto di vista
fiscale come titoli normali. In modo da poter
pagare il solito 20% di tassazione sui
profitti. Se non sono armonizzati i profitti
andranno a fare cumulo con i nostri redditi.
E le tasse saliranno. Alla Borsa italiana sono
trattati Etc di ogni genere e di tante materie
prime. Anche a leva e short. Da prendere
entrambi con le molle: nel primo caso
amplificano le oscillazioni del mercato.
Quindi i profitti, ma anche le perdite. Nel
Fate molta attenzione alla volatilità, cioè
ai rapidi movimenti (su ma anche giù) di
parecchi Etc. Dipende spesso dalla scarsa
diffusione e quindi dai bassi volumi di
scambio. Potete controllarli facilmente su
internet prima di procedere con
l’investimento. Gli Etc vanno usati con
attenzione all’interno di un portafoglio di
titoli. Sconsiglio, come sempre, le
improvvisazioni. E le speculazioni.
*economista, presidente
www.finanzaworld.it
Investimenti anticrisi
Scommettiamo sul risparmio gestito
La recessione non si ferma: nelle difficoltà bisogna ridurre i rischi e diversificare il portafoglio
ANTONELLA BERSANI
Ci aspetta un 2013 di recessione ha detto qualche giorni fa a chiare lettere il ministro
dello Sviluppo economico Corrado Passera, l’inflazione continuerà a crescere e il risparmio delle famiglie italiane diminuisce. Come salvare quel
che resta? In momenti di grande volatilità il risparmio gestito ci può aiutare? Una risposta
la si potrà trovare all’interno
dell’edizione 2012 del «Salone del Risparmio», in programma dal 18 al 20 aprile all’Università Bocconi di Milano. «Sarà un momento di cultura finanziaria per tutti coloro che
vorranno gratuitamente partecipare», spiegano gli organizzatori di Assogestioni. E sarà
un’occasione per familiarizzare con quei termini della finanza che in questo periodo potrebbero risultare protettivi.
Qualche esempio? Possibilità
di rivalutazione delle monete
asiatiche. Riduzione del rischio in portafoglio. E ancora
prodotti a rendimento assoluto, fondi obbligazionari a scadenza e fondi a formula, tanto
per citarne alcuni.
Specializzazione Questi, inol-
CITYGROUP 2012 - GDS
—: gli studi economici dicono
infatti che le valute asiatiche
sono sottovalutate di almeno
un buon 40 per cento e noi prevediamo dunque un rendimento del 3-5 per cento all’anno».
Partito nel marzo 2011, il fondo ha già aumentato la sua raccolta da 6 a ben 950 milioni di
dollari, segno molto evidente
di interesse, ma per i piccoli risparmiatori esistono forse prodotti molto più familiari. «I
prodotti a rendimento assoluto, i fondi a formula o gli obbli-
ne finanziaria all’Università
della Calabria. Quanto al resto, si tratta di andare bene a
fondo dei diversi prodotti del
risparmio gestito. «Il nostro
fondo "Shorty" è unico nel suo
genere, ha una scadenza triennale e investe sui titoli obbligazionari dei governi asiatici
emessi in valuta locale, scommettendo sulla rivalutazione
delle monete dei Paesi emergenti — spiega Christian Coletto, business development
executive di Aberdeen in Italia
Cosa sono Vediamo intanto di
che cosa si tratta esattamente.
«In momenti di difficoltà ridurre il rischio significa cambiare
la componente del portafoglio: ridurre le azioni al 25 per
cento e aumentare le obbligazioni al 75 per cento», spiega
Pierluigi Dacrema, docente
di strumenti di intermediazio-
Bollettino della neve
VALLE D’AOSTA
ANTAGNOD MONTEROSA SKI
BRUSSON MONTEROSA SKI
CERVINIA
CHAMPOLUC MONTEROSA SKI
CHAMPOCHER
COGNE
COURMAYEUR
GRESSONEY LA TRINITÈ M.SKI
GRESSONEY ST.JEAN M.SKI
LA THUILE
PILA
TORGNON
PIEMONTE
ALAGNA VALSESIA M.SKI
ARTESINA MONDOLÈ SKI
BARDONECCHIA
LIMONE
LURISIA
PONTECHIANALE
PRATO NEVOSO MONDOLÈ SKI
S. GIACOMO DI ROBURENT
ne che sfruttano i mercati anche quando le borse scendono
— continua Tosato —, i fondi
obbligazionari a scadenza invece (che di solito è quinquennale, ndr) si comportano esattamente come le obbligazioni,
ovvero prevedono una cedola
predefinita o legata all’andamento dei mercati. Il suo segreto? Investire in strumenti obbligazionari di 30/40 aziende
e/o governi in modo che i rischi risultino molto diluiti».
IL MONDO NEL 2050 IL BOOM DEI PAESI ASIATICI: RAPPRESENTERANNO CIRCA IL 50% DEL PIL GLOBALE
n.p.
n.p.
40/270
30/110
0/60
40/90
25/130
50/120
50/70
35/170
30/80
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0/120
20/50
25/100
40/70
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30/40
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15/15
10/10
7/7
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21/21
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2/3
37/38
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n.p.
103
48
20
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55
12
148
58
n.p.
VIA LATTEA
LOMBARDIA
APRICA
BOBBIO VALTORTA
BORMIO
CHIESA-VALMALENCO
COLERE
FOPPOLO - CARONA
LIVIGNO
MADESIMO
MONTECAMPIONE
PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI
PRESOLANA - MONTE PORA
SAN SIMONE
3/5 6 SANTA CATERINA
5/13 20 TEMU' ADAMELLO SKI
13/23
10/16
n.p./5
n.p./5
8/8
n.p./8
60
45
n.p.
n.p.
37
n.p.
TRENTINO
ALBA - CIAMPAC
ALPE CERMIS
ANDALO - F. PAGANELLA
CAMPITELLO/MAZZIN
gazionari a scadenza sono
quelli che vanno per la maggiore in periodi di crisi come questo perché preservano meglio
il capitale investito», spiega
Claudio Tosato, direttore prodotti di Anima Sgr. Lanciati
nel 2008, hanno obiettivi di diversi ma si adattano tutti a un
investitore a basso profilo di rischio. «I prodotti a rendimento assoluto si pongono come
obiettivo di rendere nel tempo
più dei Bot e di solito ci riescono grazie a tecniche di gestio-
I Fondi a formula o
gli obbligazionari
a scadenza sono
risorse importanti
L’esperto: «Anche
le valute asiatiche
potranno dare
ottimi risultati»
tre, sono prodotti di cui dispongono i principali gestori
sul mercato, ma che spesso
vengono periodicamente perfezionati e specializzati per
adattarli meglio alla situazione del momento. «Ad esempio, per quanto riguarda i fondi a formula (cioè quelli che investono sui mercati azionari
ma mirano a restituire in caso
di difficoltà il capitale, ndr) ne
abbiamo allo studio alcuni che
puntano su Borse di Paesi dove l’economia è ancora molto
forte, ad esempio quelle della
Scandinavia, oppure scommettono su alcuni settori trainanti
come l’energia pulita o le grandi infrastrutture». Senza dimenticare, poi, altri prodotti.
«Come il nostro "PRIMA Star
Market Neutral Europe" —
precisa Tosato —, che è chiamato così proprio perché riesce a coprire il rischio delle
oscillazioni di Borsa: lo scorso
anno, in pieno bailamme finanziario, è riuscito a rendere, infatti, oltre il 5% netto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dati neve di
www.skiinfo.it
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40/80 40/45 250 CANAZEI - BELVEDERE
10/60
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20/166
25/130
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10/100
10/25
30/90
n.p./18
n.p./8
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9/9
n.p./6
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31/31
11/13
n.p./11
7/7
n.p./15
n.p./7
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6/6
8/8
5/18
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26
19
14
FOLGARIA
FOLGARIDA - MARILLEVA
GHIACCIAIO PRESENA
LAVARONE-RIVETTA
MADONNA DI CAMPIGLIO
MOENA - ALPE LUSIA
MONTE BONDONE
PAMPEAGO-PREDAZZO-OB.
PANAROTTA 2002
TONALE ADAMELLO SKI
PASSO ROLLE
S. PELLEGRINO-FALCADE
PEJO
PINZOLO
POZZA-ALOCH-BUFFAURE
S. MARTINO DI CASTROZZA
VIGO-PERA-CIAMPEDIE
ALTO ADIGE
ALPE DI SIUSI
ALTA BADIA
ALTA PUSTERIA
30/90
40/50
40/80
200/300
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35/90
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0/100
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30/60
5/40
45/70
30/140
0/25
25/55
5/40
35/50
BELPIANO
CAREZZA
CORNO DEL RENON
FUNIVIE SPEIKBODEN
GITSCHBERG - MARANZA
KLAUSBERG
LADURNS
MERANO 2000
OBEREGGEN
PLAN - VAL PASSIRIA
PLAN DE CORONES
PLOSE - BRESSANONE
RACINES
SAN VIGILIO
SOLDA
TRAFOI
VAL D'ULTIMO
VAL GARDENA
VAL SENALES
VALLELUNGA
19/20 59 WATLES
13/13
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24/26
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2/5
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4/6
9/13
5/7
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5/7
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10
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34
25
7
42
n.p.
50
14
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12
13
14
11
11
2/25
25/55 51/53 115
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20/100
20/60
0/10
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0/50
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75/95
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0/50
65/80
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40/130
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0/30
30/70
40/160
20/100
30/30
5/6
10/15
n.p./3
6/7
7/10
7/9
2/3
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18/18
3/4
26/32
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8/8
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12/12
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3/3
72
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36
VENETO
ARABBA MARMOLADA
ALTOPIANO DI ASIAGO
AURONZO MISURINA
COMPRENSORIO CIVETTA
CORTINA D'AMPEZZO
FALCADE
LESSINIA
MONTE BALDO
NEVEGAL
SAN VITO DI CADORE
SAPPADA
30/278
n.p.
20/50
0/60
0/60
40/50
n.p.
n.p.
n.p.
n.p.
n.p.
FRIULI VENEZIA G.
RAVASCLETTO/ZONCOLAN
SELLA NEVEA
TARVISIO
25/45
5/100
20/50
APPENNINO
ABETONE
C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO
CIMONE
CORNO ALLE SCALE
40/80 17/21 42
60/80 15/15 28
40/50 7/20 30
40/60 5/7 11
26/28
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2/7
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7
35
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n.p.
n.p.
n.p.
n.p.
MONTE AMIATA
OVINDOLI
PASSO LANCIANO
ROCCARASO
TERMINILLO
n.p. n.p./8 n.p.
50/100 8/11 27
50/150 5/6 9
70/200 21/21 124
n.p. n.p./5 n.p.
FRANCIA
CHAMONIX MONT-BLANC
MONTGENÈVRE
0/360 40/43 n.p.
60/110 31/32 92
SVIZZERA
ST. MORITZ - CORVIGLIA
WENGEN
0/90 42/57 237
20/130 18/19 108
5/12 18 AUSTRIA
8/12 12 KITZBÜHEL
4/14 n.p. SÖLDEN
ST. ANTON AM ARLBERG
60/180 42/53 140
10/302 33/35 147.9
120/355 80/84 248
Codice cliente: 222072
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_senatùr nella bufera
DI GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Bossi lascia
la segreteria:
che cosa
sarà adesso
della Lega?
1Qualche particolare in più sulle
dimissioni.
È stato nominato il tesoriere,
dato che il vecchio responsabile dei conti, Francesco Belsito,
origine di tutti i guai piovuti addosso a Bossi, si è dimesso martedì. Il nuovo amministratore è
Stefano Stefani, 73 anni, parlamentare di lungo corso e oggi
presidente della Commissione
Esteri alla Camera. I dettagli
sulla riunione del consiglio federale li ha subito dati Matteo
Salvini a Radio Padania: «Umberto Bossi ha detto che per il
bene del movimento, per il bene dei militanti, per l’affetto e il
lavoro di migliaia di persone
che seguono la Lega...» sottinteso: si dimetteva. «Chiunque fosse dimostrato che abbia sbagliato (sic), pagherà per quello che
eventualmente avesse fatto. La
priorità è il bene della Lega e
continuare la battaglia per dare
un po’ di respiro e di libertà al
Nord. Io non ricordo leader politici che si siano presi sulle spalle responsabilità evidentemente non loro...».
2
Evidentemente non loro?
Bossi, come ognuno di noi, è innocente fino a prova contraria
e comunque non è indagato. Dimettendosi, avrebbe detto:
«Chi sbaglia paga qualunque cognome porti». I suoi dicono che
alla storia della famiglia — che
a quanto pare si faceva passare
i soldi, pagare le case e le macchine da Belsito — non voleva
credere e che sono stati gli stessi leghisti a dirgli: «Guarda che
è tutto vero». Su questo sarebbe avvenuto il crollo psicologico e la decisione di presentarsi
dimissionario al consiglio federale di ieri. Salvini ha detto che
nessuno gli ha chiesto di andarsene. Fuori dalla sala di via Bellerio, del resto, lo aspettava un
gruppetto di militanti che, men-
GLI ALTRI
LEADER
LE INTERCETTAZIONI
Una «family»
ingombrante
e la paletta
del Trota
S
Berlusconi:
«Nulla sarà
più come
prima»
Le dimissioni di
Bossi hanno
lasciato di
sasso Silvio
Berlusconi,
secondo il quale
ora tutto sarà
diverso. Come
trapela
dall’entourage
del Cavaliere, lo
storico alleato
avrebbe detto
che il Senatùr
merita il
rispetto di
tutti e che le
dimissioni sono
state un gesto
responsabile
Travolto dall’inchiesta sui soldi del
partito. Sostituito da un triumvirato in
attesa del congresso. Ma Maroni è
contestato, il Carroccio può spaccarsi
Umberto Bossi non è più il
segretario della Lega: si è dimesso ieri pomeriggio nel corso di
una drammatica riunione nella
sede di via Bellerio. I suoi, nel disperato tentativo di minimizzare la tragedia giudiziaria che ha
travolto il capo, lo hanno nominato presidente. Presidente senza poteri, come è ovvio: il consiglio federale ha affidato il partito al triumvirato Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela
Dal Lago. Questi tre dovranno
governare il problematico appuntamento delle Amministrative, gestire l’opposizione a Monti
in Parlamento e, dopo l’estate,
organizzare il congresso federale, che la Lega non tiene dal
2002 e al termine del quale sarà
incoronato il nuovo capo. Visti i
risultati di tante consultazioni
di base e dei vari congressi regionali, è troppo facile pronosticare
la vittoria di Maroni. Ma ieri alcuni militanti hanno gridato
«buffone, buffone» a Maroni e il
risentimento dei Bossi verso di
lui è così forte che non sembra
azzardato ipotizzare altre lacerazioni, altri drammi. E l’inchiesta è appena agli inizi.
A
d
HA DETTO
tre insultava Maroni, lo esortava a non mollare. I figli coinvolti, come saprà, negano, anche
con l’aria di indignarsi.
3
Invece?
S
Umberto
Bossi
«Il fatto che io
abbia dato le
dimissioni non
vuol dire che io
scompaia. Se lo
scordino (...)
Questa è una
manovra chiara
contro me e il
partito (...) Il
peso di un
uomo non lo fa
la carica ma
cervello, testa e
cuore (...) Resto
nella Lega,
da ultimo
sostenitore o da
segretario io
resto sempre a
disposizione
della causa.
Adesso sarò un
militante, anzi
un semplice
simpatizzante
(...) Maroni non
è un traditore»
Ma intanto bisogna chiarire
che la legge istitutiva dei rimborsi elettorali, fra le tante brutture, ha anche quella di non sottoporre i partiti a un obbligo di
rendicontazione stringente. In
pratica, con quei soldi — denaro pubblico — i partiti possono
fare quello che vogliono, tant’è
vero che Belsito ha adoperato i
fondi per comprare diamanti in
Tanzania. Quindi, anche ammesso che le intercettazioni siano suffragate da riscontri, non
è detto che dar soldi alla famiglia del segretario, benché impresentabile sul piano politico
e del costume, sia un reato.
4
Beh, qualche intercettazione ieri mattina l’ho letta pure io e,
francamente, è roba che fa prudere le mani.
Sì, Belsito era appena stato convocato a Roma e temeva che
Bossi lo avrebbe defenestrato.
Allora l’impiegata amministrativa Nadia Dagrada lo invitava
ad andare all’attacco: «Gli dici:
capo, guarda che è meglio sia
ben chiaro: se queste persone
mettono mano ai conti del Federale, vedono quelle che sono le
spese di tua moglie, dei tuoi figli, e a questo punto salta la Lega. Papale papale glielo devi di-
re: ragazzi, forse non avete capito che, se io parlo, voi finite in
manette o con i forconi appesi
alla Lega». Segue elenco, che riferiamo nel riassunto dei carabinieri: «i costi di tre lauree pagate con i soldi della Lega», «i
soldi per il diploma (Renzo Bossi)»; «i 670.000 euro per il
2011 e Nadia dice che non ha
giustificativi, oltre ad altre somme ingenti per gli altri anni»;
«le autovetture affittate per Riccardo, tra cui una Porsche»; «i
costi per pagare i decreti ingiuntivi di Riccardo»; «le fatture pagate per l’avvocato di Riccardo
Bossi»; «una casa in affitto pagata a Brescia»; «i 300.000 euro
destinati alla scuola Bosina di
Varese per Manuela Marrone
(moglie di Bossi, ndr), che Belsito non sa come giustificare, presi nel 2011 per far fare loro un
mutuo e che lui ha da parte».
Poi: «l’ultima macchina del
Principe, 50.000 euro, i soldi
ancora da dare per le ristrutturazioni del terrazzo». Tra i beneficiati non manca Rosy Mauro, vicepresidente del Senato e
detta qui «la nera»: «Sai quanto
gli ho dato l’altro giorno alla nera? Quasi 29 mila, 29.142 in
franchi eh... vuoi che ti dica tutti gli altri di prima?».
5
Non ho visto grandi dichiarazioni dagli altri partiti.
Hanno tutti il terrore che, dopo
quest’altra tegola, si debba per
forza rimetter mano alla legge
sui rimborsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Bersani:
«Riformiamo
i bilanci
dei partiti»
Il segretario del
Pd, Pierluigi
Bersani, ha
inviato una
lettera ai
colleghi Alfano
(Pdl) e Casini
(Udc) per
parlare di
bilanci di partiti:
«È ormai
improrogabile
il cambiamento
delle normative
che regolano la
trasparenza
e i controlli:
serve una legge
da approvare
subito»
Militanti della Lega nella sede
di via Bellerio, a Milano LAPRESSE
Rovinato dalla Family. In
un’intercettazione fatta a febbraio la dirigente amministrativa leghista Nadia Dagrada sollecita l’ex tesoriere Francesco
Belsito a parlare chiaro con
Umberto Bossi: «Tu gli devi dire, tua moglie i tuoi figli, questi
ti rovineranno con i costi che
hanno, punto, poi gli devi far
capire che la famiglia se esce
fuori qualcosa da te della famiglia, lui è rovinato, non può dire che non sa quello che riguarda la famiglia eh (...)». Nel mirino c’è soprattutto il «Trota», il
figlio Renzo che, rispetto al resto dei familiari, non si muove
certo nell’ombra.
La paletta In un’altra intercettazione, dell’8 febbraio, Dagrada
e Belsito parlano di «piani alti»
intervenuti per pilotare un fascicolo diretto alla magistratura sulle frequentazioni del Trota e su altre «usanze». Belsito:
«Chi conoscono loro? Son quattro sfigati (riferito al cerchio
magico, ndr)». Dagrada: «Macché, non sono mica loro, non
sono loro che fanno aspettare,
non siamo neanche noi». Belsito: «E chi cazzo è?». Dagrada:
«Pd e Pdl». Belsito: «Nooo». Dagrada: «Sì è così. Il figlio di lui
(di Bossi, ndr) ha certe frequentazioni... Altro che Cosentino... È intervenuto più Silvio e
so che ci sono di mezzo anche
alti, ma alti Pd e non è che hanno detto "chiudi il fascicolo"
hanno detto "manda, ci sono
50 fascicoli", quello era il quinto, gli hanno detto "inizia a farlo scivolare ventesimo". E dopo
è passato il tempo, si doveva andare a elezioni a marzo e han
detto "inizia a metterlo quarantesimo", ma appena arriva l’ordine di tirarlo fuori... fuori, eh,
tutto... i fermi, l’utilizzo della
macchina con la paletta, perché lui sulla macchina c’ha la
paletta». Belsito: «Ma ce l’ha ancora?». Dagrada: «Certo! Paletta e lampeggiante, ci sono le foto! Prese dalle telecamere per
eccesso di velocità per giunta».
ascesa e declino DALLA FOLLA ALLE PROVOCAZIONI, DALL’ICTUS FINO AL RITORNO IN POLITICA
Nel «sacro» prato di Pontida
Canottiera come stile di vita
Dopo la malattia
Con lo storico alleato
Pontida, provincia di Bergamo, centro di gravità
permanente del leghismo e meta preferita per i bagni
di folla estivi del Senatùr: eccolo nel 1996, tra la gente
accampata sul «sacro» prato del Carroccio ANSA
Dal dito medio agli epiteti coloriti rivolti ai cronisti,
Bossi ha stravolto i canoni tradizionali dell’uomo di
Stato. Emblema l’esibizione pubblica, anche durante
le interviste, della celebre canottiera bianca ANSA
L’11 marzo 2004 Bossi viene colpito da ictus: resta per
giorni in coma farmacologico. Per mesi rimane in una
clinica privata in Svizzera (nella foto), torna in Senato
nel giugno 2005 per l’approvazione della devolution AP
Umberto Bossi alla Camera con Silvio Berlusconi
nel novembre del 2011, durante il voto sul Rendiconto
generale dello Stato: l’ex leader leghista è stato ministro
delle Riforme nell’ultimo governo del Cavaliere ANSA
Codice cliente: 222072
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
ALTRI MONDI
IL CONSIGLIERE DI TORINO
C’è il video dell’uomo
che ha sparato a Musy
Un video dell’uomo che
il 21 marzo a Torino ha sparato
5 colpi di pistola a bruciapelo al
consigliere comunale dell’Udc, Al-
berto Musy. Lo ha diffuso ieri la
procura del capoluogo piemontese: c’è un uomo che indossa un
soprabito scuro e dei guanti, ha
in testa un casco integrale nero
(nella foto Ansa) e cammina
nel centro storico, incrociando
qualche passante, che non
sembra prestargli attenzione.
Salvare Pompei
I 27 DETENUTI DA LIBERARE
Bosusco: l’Orissa
prepara lo scambio
Aumentano le speranze per
la liberazione di Paolo Bosusco,
rapito il 14 marzo dai guerriglieri
maoisti nello Stato dell’Orissa, in
India. Ieri il governo statale ha
diramato la lista dei 27 detenuti
che verranno liberati in cambio
del rilascio di Bosusco e del
deputato locale Jhina Hikaka.
Tra questi c’è la moglie del leader maoista Sabyasachi Panda, di cui sarebbe imminente
un nuovo audio-messaggio.
A notizie
LOMBARDO
CHIESTO
IL RINVIO
A GIUDIZIO
Tascabili
La Camusso esulta per il reintegro
S
Ecco 105 milioni
Saranno spesi
per evitare i crolli
Dopo l’ok dell’Ue, via al piano messo a punto
in tre mesi: cinque bandi su nove già assegnati
STEFANIA ANGELINI
Può sembrare una notizia
minore e, invece, rappresenta
un futuro possibile per l’Italia.
Il calvario che sta vivendo
l’area archeologica di Pompei,
la più famosa nel mondo, potrebbe essere al termine. Il progetto per salvare l’area dichiarata nel 1997 Patrimonio dell’Unesco è partito: ieri, a Napoli, sono stati annunciati i primi
cinque bandi (su nove) per la
riqualificazione, possibili gra-
zie ai fondi europei. Il piano è
stato messo a punto in soli tre
mesi, un vero record per l’Italia
e per salvare gli scavi si è riusciti a coinvolgere la Commissione europea, che ha stanziato
ben 105 milioni di euro. Serviranno alla manutenzione degli
edifici e all’assunzione di archeologi che si occupino della salvaguardia del sito. Il susseguirsi di crolli aveva acceso i riflettori dell’opinione pubblica mondiale su Pompei ed era costato
la poltrona a un ministro (Bondi). L’ultimo dei crolli era stato
«
Dopo anni
di malagestione
il simbolo della
nostra arte può
tornare a vivere
ILARIA BORLETTI BUITONI
PRESIDENTE DEL FAI
Sarà una Pasqua sobria,
molto sobria. Lo dicono i dati
Istat che entrano nel cuore della spirale recessiva. Il circolo vizioso parte dalla discesa dei risparmi delle famiglie italiane: nel 2011 si sono attestati al
12%, il valore più basso dal
1995, con una diminuzione dello 0,7% rispetto al 2010. «Quest’anno le famiglie subiranno
un aumento di 982 euro annui
sulle bollette e di 997 euro per
la crescita della tassazione: difficilmente arrivano a fine mese
figuriamoci se riescono a mettere da parte qualche risparmio»,
chiosa Rosario Trefiletti di Fe-
-1,3%
il taglio del cibo
Secondo Coldiretti, nel 2011 le
famiglie italiane hanno ridotto
le spese alimentari dell’1,3%
A febbraio i consumi sono scesi
dell’1% rispetto a gennaio ANSA
20 euro
l’aumento della spesa
Per l’aumento della benzina, la
spesa per il pranzo di Pasqua
costerà 15-20 euro in più
Primi interventi Per riportare
Pompei a risplendere è stato
messo in piedi un piano gigantesco, tanto che ieri, alla presentazione, c’era pure Mario Monti,
con quattro ministri. Il premier
lo ha definito un «piccolo grande evento». I numeri parlano
chiaro: 2,3 milioni di visitatori
l’anno, 66 ettari, tre chilometri
e mezzo di cinta muraria, oltre
17 mila metri quadrati di superficie dipinta, eccetera. E così,
per la riqualificazione serviranno almeno tre anni. Sorride la
presidente del Fai Ilaria Borletti Buitoni: «L’agonia per il sito
archeologico più celebre del
mondo, quello più visitato, è finita: per troppo tempo ha sofferto a causa della malagestione. Ora i soldi ci sono e credo
che verranno spesi adeguatamente». Massima attenzione alle infiltrazioni mafiose: «Ogni
ditta che lavorerà sul Progetto
Pompei sarà verificata, anche
se svolgerà lavori minimi», assicura la ministro Cancellieri.
Il presidente del Consiglio Mario Monti ieri a Napoli
assieme ai ministri Cancellieri e Ornaghi REUTERS
Torna il reintegro nella riforma del mercato
del lavoro. E divide, Il premier Mario Monti ieri ha
spiegato: «Le imprese sono insoddisfatte perché
avrebbero voluto la sparizione complessiva della
parola reintegro. Credo che con il tempo e con un
giudizio più meditato capiranno che la permanenza
di questa parola è riferita a fattispecie molto
estreme e improbabili». E per replicare alla leader di
Confindustria, Emma Marcegaglia, che al Financial
Times aveva definito la riforma «pessima», ha
parlato al Tg1: «La Confindustria tre mesi fa non
avrebbe neppure osato sperare in una riforma del
lavoro come quella presentata dal governo». Stato
d’animo profondamente diverso sull’altra sponda, in
casa Cgil: «È un primo risultato per i lavoratori», ha
detto la leader Susanna Camusso. In ogni caso, è
probabile che sulla riforma Fornero venga posta la
fiducia alle Camere; ieri, poi, sono emersi altri
dettagli sul testo: a copertura del ddl per la riforma
ci sarebbero nuovi tagli per gli enti previdenziali e
una stangata per i proprietari degli immobili affittati
che non applicano la cedolare secca. Per il resto,
sale di 2 euro per ogni passeggero, a partire dal
primo luglio del 2013, l’addizionale comunale sui
diritti di imbarco sugli aerei; arriva una stretta
sulla deduzione riconosciuta sulla tassa al servizio
sanitario nazionale, pari al 10,5%, che si applica
sulle assicurazioni Rc auto; è previsto un taglio
delle deduzioni dal 40 per cento al 27,5 per cento
per le automobili aziendali utilizzate nelle imprese.
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NOTIZIE DALLA CRISI IL PIL SCENDE DI UN ALTRO 0,7%: IL PEGGIORE DEI PAESI OCSE
Una Pasqua di passione
I risparmi vanno giù:
mai così pochi dal 1995
a fine febbraio, quando una parte d’intonaco si stacco da una
delle pareti nella Domus della
Venere in Conchiglia. Ma l’incidente più grave resta quello all’interno della Casa dei Gladiatori, nel novembre 2010.
Il presidente
siciliano:
«Sono solo
calunne»
La Procura di
Catania ha
chiesto il rinvio
a giudizio per
concorso
esterno in
associazione
mafiosa e voto
di scambio del
governatore
siciliano,
Raffaele
Lombardo,
e del fratello
Angelo,
deputato
nazionale
Mpa. È una
conseguenza
della decisione
del gip Barone,
del 29 marzo,
di non
accogliere
l’archiviazione
proposta dalla
Procura e di
disporre la loro
l’imputazione
coatta. «È un
atto dovuto,
smonterò
questo castello
di calunnie»,
ha replicato
Lombardo
Lavoro, alta tensione
Monti-Confindustria
Più tasse sulla casa
per coprire la riforma
derconsumatori. E ciò significa
contrazione dei consumi: a febbraio 2012 la diminuzione è
stata dello 0,9% in termini tendenziali e dell’1% rispetto a
gennaio, mentre il potere d’acquisto delle famiglie, lo scorso
anno, è calato dello 0,5% con
un picco di contrazione però,
nell’ultimo trimestre, dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. E questo perché i
redditi degli italiani sono cresciuti meno dell’inflazione. Ovvio che le aziende ne risentano: lo scorso anno la quota di
profitto si è attestata al 40,4%,
il valore più basso dal 1995,
con una riduzione dell’1,1% rispetto al 2010. In questo scenario è consequenziale anche la
contrazione del Pil. Secondo i
dati Ocse, nel quarto trimestre
del 2011 il Pil ha fatto segnare
un -0,7%, rispetto al -0,2% del
trimestre precedente. Ed è il
peggiore dei Paesi dell’Ocse.
172
gli euro persi
Nel 2011 il potere d’acquisto
delle famiglie è calato dello
0,5%: come perdere 172 euro
MALE I MERCATI
Lo spread sale
a quota 371, 7
La Borsa a -0,2%
Lo spread ritorna a
preoccupare. Il differenziale
del rendimento tra il debito
decennale italiano e quello
tedesco ieri ha chiuso a 371,7
punti base (rispetto ai 350
di mercoledì) dopo aver raggiunto quota 380 punti nel
corso della giornata: livello
che non si toccava da metà
febbraio. Pesano i cattivi
risultati dell’asta spagnola
che si è chiusa con sottoscrizioni per un miliardo in meno
rispetto alle attese. Le Borse
europee, invece, hanno
tamponato sul finale le forti
perdite accumulate nel corso
delle contrattazioni. Sulla scia
dei dati positivi sull’occupazione negli Stati Uniti e del
miglioramento di Wall Street,
le principali piazze finanziarie
hanno chiuso col segno più:
Londra ha guadagnato lo
0,35%, Parigi lo 0,19%. Meno
bene per Milano che ha perso
lo 0,2%, dopo essere scivolata
più in basso nella prima
parte della seduta. In calo
anche Francoforte (-0,13%).
La contraffazione nel Salernitano
Pomodoro made in Italy
cinese: prima condanna
Arriva la prima condanna per il pomodoro
cinese spacciato come made in Italy: lo hanno
deciso i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore
(Sa) che hanno inflitto la pena di 4 mesi di carcere e
6 mila euro di multa al titolare di un’industria di
conserve che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato
e commercializzato come italiano oltre 500
tonnellate di concentrato di pomodoro importato
dalla Cina. Soddisfatto il ministro delle Politiche
agricole e forestali, Mario Catania: «È d’obbligo
tutelare chi compra da comportamenti scorretti». La
Coldiretti: «Non è un caso isolato: nel 2011 l’importazione di pomodoro dalla Cina è aumentata del 17%».
L’omicidio del 2010 a Torino
Rapì e uccise la moglie
dell’amante: ergastolo
Una pena severa, come richiesto dall’accusa,
per la mantide di Bruino (Torino): ieri è stata
condannata all’ergastolo Maria Teresa Crivellari,
la donna accusata di aver ucciso e sepolto nel
giardino di una villa del Torinese, nel 2010, Marina
Patriti, la moglie del suo amante, con la complicità
del figlio, Alessandro Marella. Quest’ultimo, invece,
è stato condannato a 15 anni e 4 mesi di carcere,
mentre hanno preso rispettivamente 15 e 16 anni di
reclusione gli altri due complici, Calogero Pasqualino
e Andrea Chiappetta, assoldati per rapire la casalinga e consegnarla nelle mani della Crivellari, che
ieri in aula ha chiesto scusa ai familiari della vittima.
VENERDÌ 6 APRILE 2012
ALTRI MONDI
INCASSI VICINI AL MILIARDO
Videogiochi in crisi
Affari in calo del 7%
Anche il settore dei videogiochi sente la crisi e perde il 7.1%
per un giro d’affari vicino al miliardo. Soffrono di più le console
tradizionali, con tablet e app ormai
alle calcagna. I dati sono quelli del
rapporto annuale Aesvi-GfK Retail
and Technology. Nonostante ciò,
l’Italia avanza di una posizione in
Europa per fatturato, collocandosi
al quarto posto dopo Gran Bretagna, Germania e Francia. Il titolo
più venduto è Fifa 12 (nella foto).
I CANTANTI IN UNO SPOT
Battiato, Paoli & co.
contro la pirateria
Franco Battiato, Caterina
Caselli, Ludovico Einaudi, Mario
Lavezzi, Mauro Pagani, Gino
Paoli, Enrico Ruggeri, Roberto
La Titanic mania
Film, aste, mostre
Un secolo dopo
rivive il mito
Boom di iniziative per
il centenario del naufragio
e oggi torna DiCaprio in 3D
Leonardo
DiCaprio e Kate
Winslet in Titanic
FILIPPO CONTICELLO
GLI EVENTI IN TUTTO IL MONDO
1
2
3
4
1 Il nuovo museo del Titanic costruito a Belfast; 2 La
mostra al National Geographic Museum di Washington fino all’8 luglio; 3 L’ufficio postale della nave
ricostruito a Cherbourg, in Francia; 4 Una cartolina
che sarà battuta all’asta nei prossimi giorni AP/AFP
Tra le brume di Belfast dicono che in un secolo l’aria non
sia cambiata: i nordirlandesi si
sono ripresi con una punta d’orgoglio il «loro» Titanic, gioiello
della scienza e della tecnica
che avevano costruito come
pionieri a inizio Novecento.
Hanno messo d’accordo cattolici e protestanti con un museo
grande quanto un quartiere: 6
piani di esposizione e un curioso mix di chincaglieria e virtualità. Lo hanno inaugurato il 30
marzo, in tempo per il centenario che ricorre domenica prossima: nella notte del 15 aprile
1912 la nave-gigante più famosa di sempre affondò nel Nord
dell’Atlantico dopo l’urto con
un iceberg. L’evento epocale è
tornato di moda sulle due sponde dell’Oceano: fioccano celebrazioni, nascono musei, si
moltiplicano dibattiti, fioriscono documentari e serie tv. Ma,
sopra ogni cosa, si ritorna curiosi al cinema: oggi in Italia esce
Titanic, il filmone del 1997 di
James Cameron, stavolta in
versione 3D. Il visionario regista canadese ha lavorato di cesello: 60 settimane per convertire alla nuova tecnologia la pellicola da 1,8 miliardi di dollari
di incassi. Per la curiosità dei
fedelissimi del kolossal, è spuntata un’aggiunta. Una scena,
prima tagliata, in cui Leonardo
Di Caprio fa un disegno di Kate
Winslet nuda e che ora mette
L’ULTIMO ALLARME
E adesso il relitto
si sta corrodendo
a causa dei batteri
Il relitto del Titanic, che
è a 4 mila metri di profondità
al largo dell’isola canadese di
Terranova, fa parte del patrimonio culturale subacquatico dell’Unesco. Ma, nonostante ciò, rischia di essere
distrutto dalla natura.
«Se il relitto resta com’è —
ha spiegato Robert Ballard,
dell’Università del Rhode
Island — si dissolverà con il
tempo». Per evitare che il
Titanic sia «mangiato» dai
batteri sviluppati dai rifiuti
gettati in fondo al mare,
Ballard suggerisce l’uso di
vernice protettiva. Utile, ma
costosa: ci vorrebbero milioni di dollari per intervenire.
«terribilmente in imbarazzo»
l’attrice inglese.
Vittime e feste La febbre titanica ha trovato sintesi in una banana: «Datemene una e vi spiegherò com’è affondata», dice
Cameron per introdurre la sua
teoria sull’inabissamento in un
documentario in onda domenica su National Geographic (canale 403 di Sky). Nello stesso
giorno e la domenica successiva, Discovery World di Media-
set Premium trasmetterà 4 documentari sui retroscena della
tragedia. Dal 23 maggio, invece, arrivano in cofanetto dvd e
blu-ray le quattro puntate della
serie tv di Julian Fellowes pensata per il centenario. Il resto è
collezionismo d’eccezione: in
Inghilterra è stata lanciata una
nuova serie di francobolli, mentre in giro per il mondo vanno
all’asta reperti in quantità. Nella contea inglese del Wiltshire è
stato acquistato per 76 mila sterline un menù dell’ultima cena
servita a bordo e dal 19 aprile a
New York verrà battuto a carissimo prezzo una foto inedita dell’iceberg scattata dieci ore dopo
il naufragio. Il museo Winding
A
POTTER
DIGITALE
VA FORTE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
Vecchioni e Ron tutti insieme
contro la pirateria digitale e
in difesa dei giovani autori. Lo
hanno fatto girando uno spot
prodotto dalla Federazione Editori Musicali: è online da ieri sul
sito www.pro-music.it e denuncia il guadagno multimilionario dell’industria dell’illecito.
ICONA DELLA MUSICA
Rock in lutto,
addio Marshall
Ha inventato
l’amplificatore
S
In tre giorni
1,5 milioni
di dollari
Harry Potter
diventa ricco
anche in
formato digitale.
I libri della
saga del
maghetto
creato da J.K.
Rowling,
entrati nel
mercato degli
e-book a fine
marzo, hanno
incassato oltre
1,5 milioni di
dollari in
appena
tre giorni.
«Non ce lo
aspettavamo»,
fanno sapere da
Pottermore, il
sito dedicato al
mondo di
Potter: le
vendite dei
sette romanzi,
che si possono
comprare in
America e
Inghilterra
tramite Sony,
Google, Amazon
e Barnes &
Noble, hanno
superato le 160
mila copie
La nave ha urtato
un iceberg
il 15 aprile 1912:
a Belfast un intero
isolato la ricorda
House di New Tredegar, in Galles, propone una mostra sull’uomo che sentì per primo le chiamate di soccorso, mentre a Southampton, città da cui il Titanic
partì direzione New York, hanno fatto una scelta controcorrente: al SeaCity Museum raccontano le storie delle vittime.
Nel collasso di quel mito del progresso, annegarono in 1517:
tra show e festeggiamenti, lo si
dimentica spesso.
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Jim Marshall, morto ieri a 88 anni AP
CARLO ANGIONI
«Il rock and roll non sarà
più lo stesso senza di lui, ma i
suoi amplificatori vivranno per
sempre». Il «necrologio» tecnologico, firmato da Slash, il chitarrista dei Guns ’n’ Roses, è
uno dei più belli apparsi su Twitter ed è dedicato a Jim Marshall, sconosciuto a molti ma
non a chi fa musica: il papà dell’omonimo, storico amplificatore rock è morto ieri mattina, in
un ospizio inglese, a 88 anni, come comunicato dalla sua società e dal figlio, che l’ha assistito
negli ultimi mesi, resi difficilissimi dal cancro. Nato a Londra
nel 1923 e all’inizio semplice
commerciante di batterie (oltre
che batterista provetto), Marshall fondò la società Marshall
Amplification nel 1962, grazie
anche (in qualche modo) alle
dritte di un certo Pete Townshend, che poi diventerà il leggendario chitarrista degli Who
e uno dei suoi primi clienti speciali. Lui gli consigliò di allargare il negozio di Hanwell, nella
periferia della capitale inglese,
per vendere anche chitarre e
amplificatori. E di lì a poco arrivò il botto: Marshall assunse un
ingegnere per lavorare sul progetto di un amplificatore fatto
in casa, rubacchiando dal già
esistente Fender, e al sesto prototipo decise che era arrivato il
pezzo giusto, subito ordinato
da Eric Clapton e Jimi Hendrix
e poi diventato una icona della
musica. Soprannominato «lord
of loud», il «signore dell’alto volume», appassionato di heavy
metal, dei sigari cubani Montecristo e dello scotch fatto con
una sola qualità di malto, Marshall è stato un vero mito. Merito anche di una filosofia di vita
molto semplice ma efficace, come rivelò per i 40 anni della sua
azienda: «Lavorare duro, creare un grande prodotto e circondarsi di persone brave, perché
non si può fare tutto da soli».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Foto
Google fa gli occhiali bionici
Si può anche telefonare,
mandare mail e navigare
Mandare le mail, scattare foto, navigare nei social
network, cercare una mappa stradale. Tutto grazie
a un paio di occhiali «bionici» (nella foto Reuters).
Si chiama «project glass» l’ultima, rivoluzionaria
frontiera di Google: occhiali a realtà aumentata,
dotati di una lente sopra l’occhio destro e una telecamera. Con cui si arriverà a sostituire uno smartphone. Per adesso, si sta lavorando sul prototipo
LOTTO
SUPERENALOTTO
NAZIONALE 70 10 32 22 81
LA COMBINAZIONE VINCENTE
10 37 44 56 60 89
Jolly: 7; Superstar: 25
Jackpot e 81.300.000
Punti 6: nessuno
Punti 5+: nessuno
Punti 5: 11 totalizzano: e 33.135,21
Punti 4: 1.015 totalizzano: e 363,09
Punti 3: 37.402 totalizzano: e 19,59
QUOTE SUPERSTAR
Punti 4: 3 totalizzano: e 36.309
Punti 3: 175 totalizzano: e 1.959
Punti 2: 3.026 totalizzano: e 100
Punti 1: 20.943 totalizzano: e 10
Punti 0: 45.343 totalizzano: e 5
Montepremi di concorso
e 2.429.915,35
10 e LOTTO Numeri vincenti
ESTRAZIONE
DEL 5 APRILE
2 4 8 13 14 18 22 28 29 34
35 39 43 44 54 68 70 74 77 90
BARI
13 18 34 19 75
CAGLIARI
22 39
FIRENZE
74 2 70 18 40
GENOVA
68 39 8 38 10
7 42 90
MILANO
35 14 74 59 20
NAPOLI
44 54 13 18 90
PALERMO
70 29 80 90 38
ROMA
77 4 79 23 38
TORINO
8 28 90 23 27
VENEZIA
43 90 50 55 46
Codice cliente: 222072
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6-
Toro 7+
Gemelli 8
Cancro 6
Leone 7+
Vergine 6,5
DI ANTONIO CAPITANI
Oltre a qualche
intralcio, dovete
fronteggiare
le esternazioni di
fallocefali e polemici di
default. Organizzatevi
e tutelatevi. Calo suino.
Giornata di fermento
positivo nel lavoro,
oltre che utile
a chiudere ogni
sospeso in vista della
Pasqua. Sudombelico
tutta lava e lapilli.
Strada in salita
per lavoro, amore,
umore: applicatevi. E
reggetevi al corrimano
dell’ottimismo.
O al sudombelico di
chi vi può risollevare.
Grazie a tempismo
e ingegno, fate
punteggio pieno
nel lavoro. Colloqui
a buon fine, ormoni
di primo pelo, pure se
siete un cicinìn agée.
Economia e lavoro
trovano sollievi
inattesi. Anche
se Marte aizza il
rottweiler iperteso che
dimora in voi. Cuccia!
Fornicazione epicurea.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
IL MIGLIORE
Creatività fa rima
con genialità.
E la giornata
è caratterizzata da
buonumore e fortuna:
ogni obiettivo (e ogni
corpo turgido) può
essere centrato!
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 7,5
Scorpione 6,5
Sagittario 7+
Capricorno 5,5
Acquario 7,5
Pesci 6,5
Il rischio
sfigopessimismo
aleggia. Scongiuratelo.
Perché attira ostacoli.
E vi imbruttisce. Vigore
in calo, sudombelico
meno reattivo.
Lo stress è tanto.
E gli zebedei vi
seguono trascinandosi.
Ma oggi il capo
v’apprezza e l’appetito
suino è soddisfatto.
Si migliora, dunque.
E’ tempo di svolte
e gol storici. Ma fate
in modo che la Luna
odierna non vi
demotivi. Buone
notizie finanziarie,
il sudombelico frizza.
L’intuito è ottimo
consigliere, specie
nel lavoro e nella
semina di cose nuove.
Il suino che c’è in voi
diventa romantico,
il vigore cresce.
Lavorare e
organizzarvi da soli
vi fa gioco. E vi
fa produrre per tre.
Ergo: non vi insfighite.
Serpeggiano voglie
suine alternative.
ARTURO ERASMO
VIDAL
Il lavoro di squadra
approda al successo.
Ma pure se lavorate
da soli, una dritta
può schiudervi
orizzonti proficui.
Lievi guizzi suini.
Il centrocampista
della Juventus è nato
a Santiago del Cile il 22
maggio 1987: è stato
acquistato in estate
dal Bayer Leverkusen
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
6.45 UNOMATTINA
11.05 OCCHIO ALLA SPESA
12.00 LA PROVA
DEL CUOCO
13.30 TG1
14.10 LE ULTIME ORE
DI GESÙ
15.30 LA VITA IN DIRETTA
17.10 CHE TEMPO FA
18.50 L' EREDITÀ
20.00 TG1
20.30 QUI RADIO LONDRA
20.35 PORTA A PORTA
21.10 RITO DELLA
VIA CRUCIS
22.40 NATUZZA, LA VIA
DELLA CROCE
23.40 CONCERTO
DI PASQUA
1.05 TG 1 - NOTTE
7.00
9.30
11.00
13.00
14.00
16.15
7.00
8.00
10.00
11.10
12.45
13.10
14.00
15.05
15.55
18.10
19.00
20.00
20.35
21.05
6.00
8.00
8.50
11.00
13.00
13.40
14.10
14.45
16.05
16.45
18.45
20.00
20.30
21.10
6.50
8.40
10.30
12.25
13.00
13.40
14.55
7.05
7.20
7.25
10.50
11.30
12.00
13.50
15.35
15.50
18.55
19.35
20.30
7.00
9.45
11.20
12.30
13.30
14.05
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.10 SCEMO
& PIÙ SCEMO
STEEL
13.20 GRIFFIN E PHOENIX
MYA
13.30 GONE BABY GONE
PREMIUM CINEMA
15.25 SOTTO IL VESTITO
NIENTE - L'ULTIMA
SFILATA
PREMIUM CINEMA
17.10 THE TOWN
PREMIUM CINEMA
17.20 HAPPYTHANKYOUMOREPLEASE
MYA
19.20 FIGHTING
PREMIUM CINEMA
21.15 RED
PREMIUM CINEMA
22.50 HELLRAISER
STEEL
CALCIO
17.00
18.15
18.45
19.35
20.30
21.05
23.25
23.40
1.10
1.20
CARTOON FLAKES
TGR - TG2
I FATTI VOSTRI
TG 2
ITALIA SUL DUE
LA SIGNORA
DEL WEST
PRIVATE PRACTICE
TG 2
GHOST WHISPERER
SQUADRA SPECIALE
COBRA 11
TG2
N.C.I.S. LOS ANGELES
Telefilm
TG 2
L'ULTIMA PAROLA
RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE
THREE RIVERS
TGR
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RAI 150 ANNI
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DIARIO ITALIANO
LA STRADA PER LA...
TGR - TG3
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GEO & GEO
METEO 3
TG3 - TGR
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Attualità
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23.25 TG REGIONE
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SERIE B
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19.00 NOCERINA - EMPOLI
10.30 MONDIALI SU PISTA
Serie B
Sky Calcio 6
11.00 MONDIALI SU PISTA
Serie B
Sky Calcio 10
Serie B
Sky Calcio 11
19.00 ASCOLI ALBINOLEFFE
Serie B
Sky Calcio 9
Serie B
Sky Calcio 5 e MP Calcio 2
19.00 CITTADELLA GUBBIO
Serie B
Sky Calcio 7
19.00 CROTONE SAMPDORIA
Serie B
Sky Calcio 3 e MP Calcio 3
19.00 LIVORNO - PADOVA
ALGHERO
9
19
ANCONA
11
20
min max
8
14
BARI
16
20
BOLOGNA
12
18
AOSTA
CIELO
VENTI
CAGLIARI
12
21
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
11
15
Moderati
CATANIA
13
21
FIRENZE
14
21
Nuvolo
Prove libere 3. Moto GP
Italia 2
Amichevole femminile
Rai Sport 1
6 16
Torino
7 18
12 18
Milano
Venezia
10 19
Perugia
10 16
8 16
18
11
15
MILANO
12
15
ROMA
NAPOLI
16
20
10 20
Neve
Mossi
PERUGIA
10
20
Nebbia
Agitati
Il sole oggi
MILANO
ROMA
POTENZA
11
15
REGGIO CALABRIA
15
21
ROMA
12
19
TORINO
9
16
10
14
TRENTO
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:53
19:58
6:43
19:41
14
18
VENEZIA
13
15
10.00 CALCIO: FIORENTINA CHIEVO
IL FORUM
Tutte le strategie
di mercato
dei grandi club
Serie A. Highlights
15.00 CALCIO: FAN CLUB
MILAN
15.30 CALCIO: FAN CLUB
ROMA
16.00 CALCIO: FAN CLUB
INTER
16.30 CALCIO: FAN CLUB
LAZIO
17.00 CALCIO: FAN CLUB
NAPOLI
Dalle trattative avviate
per giugno alle mosse sui
talenti del futuro. Leggi
e discuti di calciomercato
nel forum di Carlo Laudisa
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
Un'intensa perturbazione nord-atlantica
raggiungerà l'Italia con piogge e temporali diffusi.
Maltempo più acceso sul Triveneto e lungo le
regioni tirreniche con venti da Ovest in rinforzo.
Brusco e generale calo delle temperature.
Tempo ancora instabile su gran parte del
Centrosud e variabilità sulle regioni del Nordest.
Piogge e temporali tra Lazio, Abruzzo, Molise e
al Sud peninsulare. Rovesci sparsi e residui, sui
settori nord-orientali. Meglio altrove ma fresco.
Ancona
Firenze
13
18
L’istante dello scoppio
della bomba che ha
ucciso a Mogadiscio
anche il n. 1 del calcio
somalo (nella foto)
Serie A. Highlights
10 21
11 15
L'AQUILA
16
CALCIO: INTER GENOA
Ucciso in Somalia
il presidente
della federcalcio
Bologna
Genova
GENOVA
PALERMO
9.15
IL VIDEO
Serie A. Highlights
Serie A
CALCIO: JUVENTUS NAPOLI
Per il 60% dei lettori
i rossoneri saranno
favoriti giocando il derby
contro l’Inter domenica
6 maggio alle 20.45
13 16
Molto forti
Calmi
CALCIO: CATANIA MILAN
Il Milan in posticipo
Un vantaggio
per lo scudetto?
13 20
Coperto
Temporali
9.45
Serie A. Highlights
9.00
Ancora tempo instabile su Venezie, alte pianure
del Nord e sulle Alpi con piogge diffuse e nevicate
in montagna. Rovesci anche tra Liguria e alta
Toscana, piovaschi sul resto della Toscana e
Trieste localmente in Sardegna. Altrove soleggiato e mite.
Trento
CALCIO: CAGLIARI ATALANTA
10.30 CALCIO: JUVENTUS NAPOLI
Serie A. Highlights
17.30 ITALIA CINA
Forti
MARI
Eurosport
Oggi
Aosta
9.30
10.15 CALCIO: BOLOGNA PALERMO
22.45 WTA
CHARLESTON
PALLANUOTO
OMNIBUS
COFFEE BREAK
CUOCHI E FIAMME
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
I PREDATORI DELLA
VENA D’ORO
ATLANTIDE
JAG
I MENÙ DI BENEDETTA
G’ DAY
TG LA7
OTTO E MEZZO
LE INVASIONI
BARBARICHE
SOTTO CANESTRO
TG LA7
(AH)IPIROSO
PROSSIMA FERMATA
MOVIE FLASH
Serie A. Highlights
19.00 WTA
CHARLESTON
SKY SPORT 1
19.55 GP DEL QATAR
Rovesci
Pioggia
11.30 REDS - BRUMBIES
Eurosport 2
Prove libere 3. Moto 2
Italia 2
ST LOUIS BLUES PHOENIX COYOTES
24.00
0.30
0.40
1.35
1.50
RUGBY
18.55 GP DEL QATAR
European League
Eurosport 2
NBA. Sky Sport 2
Ieri
Prove libere 3. Moto 3
Italia 2
12.00 UHC AMBURGO BARCELLONA
MIAMI HEAT MEMPHIS GRIZZLIES
A CURA DI
18.00 GP DEL QATAR
HOCKEY SU PRATO
Serie A maschile. Rai Sport 1
GazzaMeteo
Prove libere 2. Moto GP
Italia 2
NHL
ESPN America
20.25 BENNET CANTÙ NOVIPIÙ CASALE
Finale Coppa Italia maschile
Rai Sport 1
16.00
17.00
17.50
18.50
20.00
20.30
21.10
TENNIS
17.00 GP DEL QATAR
HOCKEY SU GHIACCIO
1.30
18.55 BRESCIA PRO RECCO
Super 15. Sky Sport 2
MOTOCICLISMO
Dagli Stati Uniti. Sky Sport 2
LOS ANGELES ANGELS KANSAS CITY ROYALS
BASKET
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European League
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21.00 AUGUSTA MASTERS
MLB
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1.30
17.00 BLOEMENDAAL ATLETIC TERRASSA
GOLF
MLB
ESPN America
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IERI E OGGI IN TV
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DI NOTTE
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European League
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Rai Sport 2
20.00 TEXAS RANGERS CHICAGO WHITE SOX
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BASCHI
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19.00 BARI - GROSSETO
2.20
Da Melbourne, Australia
Eurosport
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17.00 VICENZA - JUVE STABIA
23.20
1.15
2.00
Da Melbourne, Australia
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ROXY HUNTER...
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STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
CARTONI ANIMATI
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STUDIO APERTO
STUDIO SPORT
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PRISON BREAK
15.50
17.50
18.30
19.00
19.25
21.10
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Sky Calcio 8
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17.00 BRESCIA - VERONA
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Miniserie
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1.30 TG5 NOTTE
2.00 STRISCIA LA NOTIZIA
2.33 UOMINI E DONNE
IL SONDAGGIO
12 18
L’Aquila
9 15
Campobasso
Bari
8 17
12 21
Napoli
Potenza
11 19
8 16
Cagliari
Catanzaro
11 19
10 20
Palermo
Reggio Calabria
13 22
12 21
Catania
14 20
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
6:51
19:59
6:41
19:42
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
22 mar.
30 mar.
6 apr.
Codice cliente: 222072
14 apr.
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LETTERE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
TERZO TEMPO
DITE LA VOSTRA
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino, 28
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Email: [email protected]
A CURA DI
FRANCO ARTURI
Twitter: @arturifra
Milan-Barcellona e i «blocchi» nel calcio
Egregio Arturi, come mai
tutti parlano di una maglia trattenuta in area del Milan, ma
nessuno parla del blocco di
Puyol degno del Sei Nazioni?
Puyol fa un evidentissimo fallo.
Resta da stabilire soltanto chi lo
comincia prima e se il fallo è contemporaneo (in questo caso il regolamento premia il difensore).
Io penso che abbia cominciato
prima il giocatore spagnolo o
che le due irregolarità fossero
contemporanee.
Mi interessa approfondire il concetto di «blocco» (così si definisce l’azione di Puyol) di cui i telespettatori da alcuni anni, e sempre più spesso, vengono informati durante i calci da fermi. Se
provate a cercare la parola blocco nel regolamento del calcio,
non la troverete nemmeno una
volta. Se fate lo stesso esperimento in quello del basket ve ne
imbatterete 20 (venti) volte. Per
il semplice motivo che il blocco
nel calcio è di fatto vietato mentre nel basket costituisce la base di quasi tutto il gioco d’attacco. Sempre e dovunque.
Come Andrea Schianchi riportava nella sua analisi di ieri, il regolamento del calcio esclude il
blocco descrivendolo così:
«Ostacolare (fallo, ndr) la progressione di un avversario significa mettersi sulla traiettoria,
per ostruirlo, bloccarlo, farlo rallentare o costringerlo ad un cambio di direzione con il pallone
non a distanza di gioco...»
E’ ammesso solo «trovarsi» già
nella traiettoria di un avversario. Questo non è il caso delle mischie in area dove tutti gli attaccanti «bloccanti» sono in movimento per intralciare i difensori.
Ma allora? Allora tutto questo fa
parte della zona grigia del regolamento del calcio, che è di fatto
inarbitrabile, e non solo in Italia,
sui calci da fermo. Dobbiamo accontentarci che siano puniti solo i blocchi e i falli più eclatanti. A
meno che non si ripensi o il regolamento o il modo di applicarlo.
Fabio Rossi
Spettabile Gazzetta, se adesso
al Milan si autogiustificheranno dell'eliminazione dalla
Champions attaccandosi ai rigori non andranno molto lontano anche nelle prossime edizioni. La differenza di gioco e di
ritmo col Barcellona è parsa
evidente.
Paolo Ottoboni
Una delle malinconie del
mondo del pallone nostrano è
che di calcio vero e proprio non
parla quasi più nessuno. L’80%
delle discussioni sono concentrate sul rigore o sul fuorigioco o
sul gol fantasma. Proverò ad andare contro corrente. Il doppio
confronto Milan-Barcellona ha
detto con chiarezza che i catalani sono di una categoria superiore ai rossoneri. I quali ne sono
ben consapevoli. Relativa consolazione: nessuna squadra al
mondo sta al pari di Messi e com-
pagni.
Credo che proprio questa intima
convinzione abbia aumentato il
disappunto per quel rigore in un
momento topico (dopo il pareggio per qualche minuto perfino
l’Armata del Pep sembrava un
po’ scossa): come a significare
che non è stato possibile sfruttare, a causa di quella decisione,
che a me è parsa fuori luogo,
l’unica chance che la sorte aveva offerto nel panorama di uno
sport nel quale non sempre i più
forti vincono.
Sull’episodio, è presto detto: Nesta fa un evidentissimo fallo,
Le lacrime
di Masiello
Chinaglia
e papà
Lamentazioni
assortite
San Siro
e Stoccarda
...Ricordo il giovane Masiello
quando venne a visitare i bambini ospiti dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari,
Era umile, sorridente. Accarezzava i piccoli degenti... Leggevo che oggi è in carcere, piangente. Spero che il suo gesto di
pentimento sia da esempio per
tutti i giocatori professionisti e
dilettanti, che lo sport possa diventare più pulito, e che i club
finiscano di riempire le tasche
ai loro tesserati...
Dopo i vostri commenti sull'arbitraggio di Catania-Milan, ho
ancora più convinzione che
quest'anno ci sia un vento mediatico a favore della Juve, anche in Gazzetta. Ogni prestazione del Milan viene vivisezionata per trovarne difetti, la Juve viene esaltata come se fosse
l'unica depositaria del buon
calcio.
Non mi riesce di provare compassione per Masiello che da
quanto riportano i giornali sta
piangendo in carcere. Se non
sbaglio il suo stipendio è di
400.000 euro l'anno: e allora
perché lucrare ancora e taroccare le partite? Hai avuto tutto
dalla vita e hai ucciso la passione di noi tifosi che crediamo
ancora in questo sport che ci regala emozioni. Vergognatevi.
Che cosa rispondo a mio nipote di 12 anni quando mi chiede
il perché?
Cara Gazza, in questi giorni
leggo i vostri aneddoti sulla vita dell'ormai compianto Giorgio Chinaglia. L’immagine del
suo passato di giocatore controbilancia quella brutta del
suo «dopo». Vi racconto io un
episodio. Mio padre, emigrato
a New York negli anni '70, vide
arrivare lì proprio uno dei suoi
miti calcistici. Una di quelle domeniche, a fine partita, mio padre riuscì ad avvicinare Giorgione, ed ad esprimergli tutta
la sua gratitudine e ammirazione. Da emigrato ad emigrato:
papà fece venire le lacrime agli
occhi di Chinaglia il quale ne
capiva i sentimenti. Alcuni
giorni dopo Chinaglia rilasciò
un'intervista al «Progresso Italoamericano» (ora divenuto
«America oggi») in cui citava
mio padre, ringraziandolo per
avergli fatto provare la gioia
sportiva più grande di sempre,
ovvero, la riconoscenza dei tifosi emigranti. Tuttora conserviamo con orgoglio quell'articolo di giornale e attraverso di
voi vorrei dire: papà sei il mio
campione preferito
Roberto Mazzola
Giuseppe Damato (Mola di Bari)
Leggevo sulla rubrica di una tifosa interista che si lamentava
delle condizioni indecenti dei
bagni dello stadio Meazza. Anch’io sono una tifosa nerazzurra che da sempre frequenta
San Siro e gli stadi italiani in
generale. Alla signora in questione vorrei dire che ci sono
condizioni ben peggiori del
Meazza (e che ha la «fortuna»
di frequentare il primo anello
arancio dovrebbe fare un giro
al secondo blu/verde). Il tutto
aggravato dall’uso incivile che
molti frequentatori fanno di
questi locali. Quest'anno sono
andata alla Mercedes Benz Arena di Stoccarda a vedere una
partita di Bundesliga e indovinate un po’? Sono andata ai servizi e sono rimasta a bocca
aperta nel vedere che gli uomini andavano in quelli di loro
competenza e ancora di più
nel constatare che c'era la carta igienica e i locali erano puliti! Per non parlare delle scale
sempre occupate, del posto
che ti occupano abusivamente
e degli steward che subiscono
ogni abuso. Credo basti poco
per avere qualcosa di meglio.
Se tutti aprissero un po’
gli occhi al momento giusto, forse ci sarebbe più pulizia nel calcio e meno pentimenti postumi.
Slanci ricorrenti su questa rubrica. Come se lo sport tenesse acceso un sentimento.
Me ne rallegro sempre.
Nicola Papagna (Bari)
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DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
Nicole Camilot (Mestre)
E' finita la vostra imparzialità:
sparare a zero sull'Inter è facile, però elogiate senza motivo
Napoli, Juve, Milan... Eravate
l'unico giornale «apolitico»,
ora siete uno dei tanti.
Andrea Mencaroni (Perugia)
Scrivete sempre che il Pocho
Lavezzi lascia Napoli per andare dovunque: abbiate un po’ di
rispetto per la società di calcio
che per numero 1 al mondo..
Raffaele Visconti (Napoli)
Ma credete che gli italiani non
juventini siano stupidi? Tutti
si stanno accorgendo che la
Gazzetta è diventata faziosa e
partigiana nel difendere il vittimismo della «signora». E lo fa
in modo sfacciato..
Claudia Cittaro (Milano)
Leonardo Massaccesi (Macerata)
Uno spasso, vero?
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Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni
Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
y
EX
IRIDATO
Hector Luis
«Macho»
Camacho è
nato il 24
maggio 1962 a
Bayamon
(Portorico).
BOXE ARRESTATO E RILASCIATO
Guai Camacho
Violenza sul
figlio piccolo
Da dilettante
Nella carriera
da dilettanti
ottiene un
record di 96-4.
Da pro’
Ha cominciato
nei gallo, ma le
prime grandi
soddisfazioni
sono arrivate
nei leggeri tra il
1985 e 1986
quando diventa
campione del
mondo e
difende la
corona prima di
passare nel
1989 tra i
superleggeri.
Nel 1992 perde
contro Julio
Chavez, nel
1994 perde nei
welter contro
Trinidad, nel
1997 contro
Oscar de La
Hoya per i
welter Wbc. Nel
2001 sfida
Roberto «Mani
Di Pietra» Duran
e lo batte a
Denver ai punti.
la sua ultima
vittoria per un
titolo risale al
2008 contro
Perry Ballard
per la
fantomatica
Wbf: kot al 7˚.
Ultimi match
Il suo ultimo
match risale al
14 maggio del
2010 contro
Saul Duran a
Kissimmee con
sconfitta ai
punto 10.
Record
Il suo record da
pro’ è di 79
vittorie (38 ko),
6 sconfitte e 3
pari
Hector Camacho sr col figlio Hector jr: di fronte nel 2001
(s.a.) Non si fa chiamare Macho per caso.
Ora ha pagato caro la prepotenza su un figlio
minore. Hector Camacho, tanto spietato sul
ring, è finito in carcere a Orlando, in Florida per
violenza: accusato di aver picchiato brutalmente il figlio il 22 marzo del 2011. E’ stato scarcerato solo per una cauzione di 5000 dollari ma sarà
processato, e rischia per i precedenti penali anche se si è consegnato alla Polizia, cui ha ammesso di aver picchiato il figlio nella casa dell’ex
moglie perché avrebbe fatto sparire una somma
consistente di denaro. La lite familiare avrebbe
messo in allarme i vicini che — secondo il legale
di Camacho, Linda George — hanno avvertito
la polizia per aver sentito delle urla fuori dalla
loro casa. La polizia, una volta sul posto, non lo
avrebbe arrestato e avrebbe osservato che nessuna della persone coinvolte nella lite riportava
ferite o richiedeva cure mediche. «La denuncia
è stata sporta successivamente — aggiunge l’avvocato —. Camacho ne è venuto a conoscenza
solo di recente e si presentato alle autorità volontariamente per risolvere il caso». Il difensore
dell’ex pugile ha cercato in tutti i modi di chiarire come Hector abbia voluto mantenere ottimi
rapporti con i figli avuti dall’ex moglie e che nelle sue intenzioni ci fossero solo i tentativi per
chiarire ogni disputa e non per usare violenza
soprattutto sul figlio minore, del quale la polizia non ha rivelato l’identità, nome ed età: secondo indiscrezioni, la lite sarebbe degenerata
perché Hector era sotto l’effetto di stupefacenti.
Altri guai Non è la prima volta che Camacho è
finito sotto accusa: nel 2007, ad esempio, era
già stato condannato a sette anni di reclusione
per furto di computer in un negozio in Mississippi. Una condanna poi sospesa e che la corte ha
rivisto in un anno di libertà vigilata. Altri guai
nel suo «cartellino» penale risalgono a faccende
di alcol e droga, a proposito della quale venne
arrestato anche nel 2001 (a New York, coinvolto con altri 13 in un blitz della polizia) e del
2005. Sette anni fa, la moglie chiese il divorzio
da Hect proprio per le sue continue violenze domestiche. Eppure è stato un grande pugile.
Carriera Da 2 anni Macho (3 titoli mondiali in
totale) non combatte nei superwelter, categoria dove è approdato pur avendo cominciato da
superpiuma, per poi passare ai leggeri (difese il
titolo al Madison da Edwin Rosario), nei superleggeri e welter. Nel 1997 il suo ultimo tentativo di vincere un Mondiale opposto all’iridato
dei welter Oscar De La Hoya con sconfitta unanime. Altri momenti culminanti della sua carriera, sono stati i match contro Trinidad, Chavez e
Sugar Ray Leonard (all’ultimo rientro), messo
k.o. nel 1997. Nel 2011 Macho aveva infatti partecipato ai reality Tv «Mira quien Baila» e «Es
Macho time». Un programma intitolato a lui,
tanto per dire della popolarità soprattutto nel
mondo latino, lui che è portoricano di nascita.
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Sordi N. 2 e 14,19 - con Mai Dire Story N. 15 e
11,19 - con Paperinik N. 9 e 11,19 - con Star Trek
N. 8 e 9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 7 e
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In regia va Della Rocca
FABRIZIO VITALE
PALERMO
L'emergenza lo riporta in
campo fin dall'inizio e l'occasione è ghiotta per Francesco Della Rocca. Contro la Juve chi è
che non vorrebbe giocare? Una
chance da sfruttare a dovere
per il centrocampista brindisino, dopo una stagione vissuta
nell'ombra tra problemi fisici e
scelte tecniche che lo hanno in
parte penalizzato. E' dire che
Della Rocca era stato acquistato per fare il titolare. Arrivato al
fotofinish del mercato estivo
quasi contemporaneamente all'
insediamento di Mangia per dare vita insieme a Barreto al progetto di gioco del nuovo tecnico. E infatti nel 4-4-2 iniziale ha
giocato da perno fisso del centrocampo per 6 partite, poi sono iniziate le noie fisiche e il
passaggio di Mangia al 4-3-1-2
non ha favorito il suo rientro.
Mutti lo avanza
Con la Juventus
fa il suggeritore
Da play basso a esterno a Bologna, ora una
chance importante per il futuro nel Palermo
In ombra Per lui molte panchine
fino al derby di Catania nel quale è tornato di nuovo titolare.
Con Mutti ha giocato una sola
partita dall'inizio col Napoli al
Barbera. Il tecnico aveva deciso
di affidargli le chiavi del centrocampo come play basso, un
esperimento durato solo 45’.
Poi di nuovo l'oblio tra panchina e tribuna e qualche scampolo di gara. Fino a domenica scorsa a Bologna dove l'infortunio
di Aguirregary gli spianato la
strada per tutto il secondo tempo. Dopo aver vinto da ex al
Dall'Ara domani sarà chiamato
ad una prova straordinaria contro un avversario straordinario.
Adesso che il Palermo ha rag-
Francesco Della Rocca, 24 anni, cerca di saltare il bolognese Kone nella vittoriosa gara del Dall’Ara ANSA
giunto la salvezza sono cominciate le verifiche in vista del
prossimo anno, il centrocampista (a metà col Bologna) ha la
possibilità di zittire gli scettici,
dimostrare che in questo organico può dire la sua e convincere la società ad una riconferma
anche per l'anno prossimo.
Nuova posizione La squalifica di
Donati ha aperto un buco in
mezzo in campo, la sensazione
era che Mutti lo potesse nuovamente impiegare da play davanti alla difesa. Invece la partitella al Barbera di mercoledì ha
detto qualcos'altro. Della Rocca non dovrà fare il Donati, bensì il Barreto delle ultime apparizioni, cioè il gustatore sulla trequarti pronto al suggerimento
per gli attaccanti, e anche l'uomo ombra su Pirlo. Il frangiflutti davanti alla difesa, invece lo
farà il centrocampista paraguayano. In effetti tutto questo ha
anche una logica, perché nella
batteria di centrocampisti a disposizione per la gara di domani, Della Rocca è quello dotato
di maggiore qualità. In una linea cinque, oltre alla fase di copertura serve anche chi possa
fruttare le ripartenze. L'ex Bologna ha i numeri per interpretare il ruolo. In carriera ha giocato da interno, da mezzala e in
alcuni casi anche da trequartista. Mutti sembra intenzionato
a giocarsi questa carta, l'alternativa potrebbe essere Ilicic,
ma con un trequartista puro la
squadra potrebbe risultare sbilanciata in avanti. Lo sloveno, a
meno che non vinca il ballottaggio con Budan, dovrebbe partire dalla panchina.
ECCELLENZA
La Disciplinare:
Ribera-Monreale
non fu alterata
La classifica del girone A
d’Eccellenza non sarà stravolta
dalla Giustizia Sportiva. Il Ribera
con 9 punti di vantaggio
sull’Alcamo, alla ripresa del
campionato (domenica 15
aprile), potrà festeggiare la
promozione in Serie D. Ieri sera
la Commissione Disciplinare
Territoriale della Figc si è
espressa in merito ad una
presunta combine nell’incontro
tra Ribera e Monreale. Il
deferimento alla Procura
Generale era scattato nei
confronti di Salvatore Brucculeri
(allenatore del Ribera), l’ASPD
Ribera 1954, il calciatore del
Monreale Salvatore Romeo e la
stessa società palermitana. A
Brucculeri la Procura
contestava di aver telefonato al
calciatore prima della gara,
chiedendogli di simulare un
infortunio o di non prendere
parte alla stessa, dietro la
promessa che a dicembre 2011
per la riapertura delle liste, lo
avrebbe portato al Ribera. La
Commissione Disciplinare ha
disposto per Brucculeri la
squalifica di 8 mesi, per il Ribera
l’ammenda di 4.000 euro per il
calciatore Russo (passato a
dicembre al San Giovanni
Gemini, ndr), la squalifica di
cinque mesi e dieci giorni, ed
infine per il Monreale l’ammenda
di 500 euro.
Salvatore Pintaudi
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PRIMA DIVISIONE LE DUE SICILIANE DOPO LE SCONFITTE
«Trapani, ora rialzati
A questo punto è solo
una questione di testa»
FRANCO CAMMARASANA
TRAPANI
Tifosi attoniti, frastornati dopo l'1-5 di mercoledì sera
col Portogruaro. E non solo i
6.500 che avevano preso d'assalto il Provinciale nella speranza di festeggiare un risultato diverso. Chi non era allo stadio, in città e altrove, ha vissuto con altrettanto sgomento la
Caporetto della squadra granata che dopo un avvio esaltante, col ritorno al gol di Madonia e quelli sfiorati da Abate e
Perrone, si è consegnata al fuoco di fila del pacchetto offensivo del Portogruaro, tutti giovani del '91 ma che in fatto di velocità e tecnica individuale
hanno poco da imparare. Malgrado abbia ingranato la marcia ridotta (non vince al Provinciale dal 12 febbraio, 1-0
sullo Spezia) il Trapani è ancora lì, in vetta alla classifica, anche se il vantaggio si è assottigliato. Persa una battaglia ci si
può riorganizzare e vincere la
guerra.
Boscaglia: «Non
facciamo calcoli».
Filippi: «Dispiace
per i tifosi, adesso
i 3 punti a Latina»
Giacomo Filippi, 36 anni, esperto
difensore centrale dei granata
Il capitano «Siamo molto dispiaciuti per quel che è successo ma continueremo a percorrere la nostra strada, sicuri
che daremo delle grosse soddisfazioni. Cercheremo di vincere a Latina e, comunque, di
chiudere al più presto a nostro
favore questo campionato che
sta diventando un po' troppo
lungo per noi». Parole che suonano come una solenne promessa quelle pronunciate ieri
mattina dal capitano granata
Giacomo Filippi nel cine-teatro della Casa Circondariale di
Trapani affollata di detenuti e
agenti penitenziari che hanno
accolto i granata con bandiere
e cori di incoraggiamento.
Uno scambio di auguri alla vigilia di Pasqua rivelatosi utile
ai giocatori per riprendere a respirare dopo il k.o. della sera
prima e per riassaporare il calore della gente che li segue,
anche di chi lo fa da dietro le
sbarre. «Non aver dato la gioia
di esultare ai tanti tifosi venuti
a vederci è la cosa che più ci fa
male — dice il giorno dopo l'allenatore Roberto Boscaglia
—. Sappiamo però che abbiamo le armi per risalire subito
la china. Nei prossimi giorni
dobbiamo lavorare molto sulla testa, pensando soltanto a
noi stessi, senza fare più calcoli e pensare ai risultati degli altri».
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«Siracusa, ora riparti
dai fantastici primi 45’
e tutto torna in gioco»
MASSIMO LEOTTA
SIRACUSA
Una partita da sogno che
diventa un incubo. Un risultato
che riapre il campionato che si
trasforma in un k.o. difficilissimo da digerire. Il giorno dopo,
l’umore del capitano del Siracusa, Davide Baiocco, non è cambiato per nulla. La delusione
continua ad imperare. Perché
la mente viaggia da quel fantastico primo tempo ma quei secondi 45 minuti da dimenticare. Dr. Jekyll e mr. Hyde. «Un
Siracusa bello come quello visto nella prima parte della gara
non me lo aspettavo neanche
io – dice Baiocco -. Una gara
perfetta per gioco e per mentalità tanto da annichilire quella
che tutti hanno considerato la
migliore squadra vista al De Simone nel girone di andata. Poi
il gol su rigore che ha minato
troppo le nostre certezze, abbiamo cominciato a temerli, abbiamo perso il controllo». Compreso proprio il capitano espulso sul finire della gara per pro-
Baiocco: «I 3 turni
di stop? Provocato
da un rivale, poi
qualche parola con
l’assistente»
teste e squalificato per tre giornate.
Cartellini «C’era un giocatore
avversario che mi provocava –
racconta –, c’è stato un battibecco, ed è volata qualche parola di troppo con l’assistente dell’arbitro. Però strano, soprattutto i gialli arrivati nei confronti
dei due diffidati, Moi e Ignoffo,
che dovranno saltare la prossima partita. L’atteggiamento
dell’arbitro nel secondo tempo
francamente non l’ho capito
molto. Chi certamente doveva
essere almeno ammonito era il
loro centrocampista De Liguori
che invece ha chiuso regolarmente la partita».
Rammarico E la sconfitta del
Davide Baiocco, 36 anni,
centrocampista FOTOPRESS
Trapani apre altre ferite. «Se il
Trapani avesse vinto, forse ci
avrebbe fatto meno male. Invece abbiamo perso un’occasione
unica. Io ci credo ancora, soprattutto per quello che abbiamo fatto vedere per un’ora, ma
è chiaro che le partite sono poche e il vantaggio resta invariato». Tanto più che le altre corrono e lo Spezia ora è secondo.
«E’ un campionato che sembra
aspettare tutte le squadre, ma
è stato così sin dall’inizio. Adesso dobbiamo fermarci per la
pausa, non so se è un bene o un
male. Rimettiamo insieme tutti i pezzi, ripartendo da quell’ora di Barletta».
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46
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SERIE A IL DIFENSORE SFIDA IL CHIEVO
BASKET PLAYOUT A-1 DONNE
«Voglia d’Europa
è vietato il calo»
L’ex Legrottaglie «Dopo il Milan il rischio è arrivare
deconcentrati a Verona. Con il Catania nella storia»
più fatica, negli spazi larghi è
devastante. Non troveremo un
gran bel campo, evitiamo quindi i tocchetti di fino, ci sarà
grande agonismo».
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CARUSO
MASCALUCIA (Catania)
La partita delle favole.
Chievo-Catania e Nicola Legrottaglie, una storia scritta sulle ali della fantasia e con grande concretezza. «Ho vissuto un
anno storico col Chievo — racconta il difensore barese — il
Catania per arrivare a quei livelli dovrebbe finire la stagione nel migliore dei modi. Otto
gare offrono la possibilità di ripetere l’exploit della formazione veneta, ma per ora è prematuro fare accostamenti. Anche
se il Catania credo possa riuscire a fare il salto di qualità, ma
guai a chi molla. Difficile ripetere l’impresa del Chievo: un
quartiere di Verona primo in
classifica a gennaio, la Champions sfiorata, il mondo intero
a parlare di noi. Auguro al Catania di provare le stesse emozioni. A guardare la classifica e tutti i punti che abbiamo regalato,
si poteva lottare per la Champions».
Il pericolo da scongiurare?
«Arrivare deconcentrati. Dopo
avere affrontato i fenomeni del
Milan, può capitare. Le prossime 8 gare servono proprio a dimostrare il compiuto salto di
qualità, sta a noi anziani dare
la carica e fare capire ai giovani
cosa significa stare lì, in alto».
Sabato le toccherà Pellissier.
«Un avversario difficile da marcare, che fa della velocità l’arma migliore. Gioca tra le linee,
per limitarlo bisogna togliergli
profondità, spalle alla porta fa
Decideranno le prossime 4 partite?
«Pensiamo una gara alla volta,
una vittoria a Verona valorizzerebbe i pareggi contro Napoli e
Milan, 3 punti servirebbero per
la classifica. É un test importante, loro sono reduci dal successo di Firenze, sono quasi salvi,
cercheranno la matematica certezza».
Il Catania guarda ai record?
«Miriamo sia ai punti in trasferta che al nono risultato utile
consecutivo. Voglio entrare nella storia di questa squadra».
Nicola Legrottaglie, 35 anni, difensore LAPRESSE
PRIMAVERA BATTUTA LA JUVE STABIA
Rossazzurri, ripresa da tris
adesso i playoff sono vicini
CATANIA-JUVE STABIA 3-2
MARCATORI Mangano (Ct) al 1’, Sorriso (JS) su rigore
all’8’, Comegna (C) su rigore 10’, Aveni (Ct) al 27’, Gerardi
(JS) al 41’ s.t.
CATANIA Boualleque; Calapai, Franchina, Bria, Iorfida;
Comegna, Addamo, Garufi (1’ s.t. Mangano); Caruso (45’
s.t. Iraci), Gargiulo (1’ s.t. Aveni), Wellington. All Pulvirenti.
JUVE STABIA Moggio; Esperimento (28’ s.t. Festa),
Pastore, Costa, Corduas, Staiano; Gargiulo, Maresca,
Sorriso (10’ s.t. Somma); Padulano, Gerardi. All. Foglia
Manzillo. ARBITRO Todaro di Palermo. NOTE Al 44’ s.t.
espulso Pastore per proteste.
MASCALUCIA (Ct) (g.f.) Successo di misura, ma
meritato, sulla Juve Stabia, e Catania in zona playoff.
Tutto nella ripresa. Mancano sfrutta una ripartenza di
Aveni e di Calapai; pareggia su rigore Sorriso, quindi i
rossazzurri dilagano col rigore di Comagna (atterrato
Aveni) e con lo stesso Aveni su punizione di Wellington.
Cos’è cambiato rispetto alla
sconfitta dell’andata?
«Prendiamo meno gol, nel "ritorno" siamo diventati più solidi e compatti dietro. Spero siano loro a fare la partita, bisogna impedire il contropiede».
Una parola sulla Pasqua?
«Vivo ricordando ogni giorno
la Pasqua, Gesù risorge nel mio
cuore ogni mattino. Pasqua la
faccio con gli altri. Da 6 anni a
questa parte gli atleti di Cristo
si ritrovano a Firenze, ma lunedì torno a Catania per la Missione Paradiso. Sono molto contento di come ha risposto la città, ma al di là del numero dei
partecipanti mi interessa che le
persone possano ricevere il nostro sostegno e il conforto necessario. E il bello deve ancora
venire».
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ok all’overtime
d Priolo
Alcamo dura tre tempi
HA
DETTO
PRIOLO
CAGLIARI
S
Su
Pellissier
«Un avversario
difficile da
marcare, che fa
della velocità
l’arma migliore.
Gioca tra le
linee, per
limitarlo bisogna
togliergli
profondità,
spalle alla porta
fa più fatica,
negli spazi
larghi
è devastante»
S
Sul
record
«Miriamo al nono
risultato utile
consecutivo. Le
prossime 8 sfide
decideranno il
nostro futuro e
potremo capire
se abbiamo fatto
il salto di qualità.
Sta a noi anziani
dare la carica e
fare capire ai
giovani che
significa stare in
alto»
83
dts 82
POZZUOLI
ALCAMO
81
69
(19-27, 40-45; 67-59, 75-75)
(24-18, 40-37; 54-49)
ERG PRIOLO: Buccianti 2, Bestagno 22,
Cirov 16, Seino 13, Gaither 19, Favento 2
Fabbri, Maslowski , Milazzo 7, Bonfigio 2.
All. Coppa.
GMA POZZUOLI: Zampella 17, Mazzante
12, Fazio 8, Adams 11, Vilipic 9; Ward 12,
Micovic 9, Chesta 3, Minervino. N.e.: Linguaglossa. All.: Scotto di Luzio.
CUS CAGLIARI: Bergante, Lukacovicova 2, Giorgi 4, Fabianova 5, Pluamley 16,
Darret 17, Oppo, Arioli 22, Brunetti 12, Wabara 2. All. Xaxa.
BASKET ALCAMO: Caliendo 11, Fassina
7, Mandache 16, Michael 6, Gulak; Rossi,
Gattini 10, Montagnino 2, Gidden 17. N.e.:
Gaglio. All.: Barbara.
ARBITRI: Pisoni e Caforio.
ARBITRI: Paglialunga e Boninsegna.
NOTE - Tiri liberi Priolo 18/23, Cagliari 10/13. Uscite 5 falli: Wabara, Gaither, Brunetti. Spettatori
400.
NOTE – T.l.: Gma 18/20, Alcamo 10/15. U5f.: Michael (A).
PRIOLO (Siracusa) Iniziano bene per Priolo i playout per la salvezza: la squadra
allenata da Coppa ha infatti superato
(seppur a fatica e con l’ausilio di un tempo supplementare) nella partita del 1˚ turno il Cus Cagliari. Una vittoria preziosa
perché ora basta vincere a Cagliari (gara
in programma mercoledì prossimo) per
restare in A-1. In caso contrario, l'Erg
avrà il vantaggio di disputare lo spareggio in casa (previsto sabato 14 aprile).
Priolo s'è trovato a inseguire le sarde
per quasi tutta la partita, chiudendo il primo quarto addirittura sotto di 8 punti
(19-27). Anche 11 i punti di svantaggio ma,
generoso, non ha mollato mai. Ha agganciato il Cagliari sul filo della sirena e poi 2
liberi di Bestagno hanno siglato la sofferta vittoria. Su tutte, spicca proprio la prova di Bestagno che ha chiuso con 22 punti (7/9 da due e 1/2 da tre), seguita da Gaither, in doppia doppia con 19 punti e 12
rimbalzi.
POZZUOLI (Napoli) Dura poco meno di 30
minuti il sogno corsaro di Alcamo, che a
Pozzuoli gioca una gara-1 orgogliosa ma
cede di schianto nell’ultimo quarto. Coach
Barbara ritrova le sue tre ribelli ma solo
Michael parte in quintetto. Il primo canestro è di Caliendo, ed è sempre lei con una
tripla a tenere avanti Alcamo al 5’ (8-9).
Pozzuoli però risponde con un 8-0 e per le
isolane la gara si mette in salita (27-20 all’11’). Le ospiti però trovano in Gattini (6 di
fila) la forza di reagire (32-31 al 14’), e quando si infortuna Adams chiudono la rimonta
impattando a quota 37 (18’). Il sorpasso arriva al 22’ con Gidden (40-41), poi è Mandache a guidare Alcamo nella bagarre di un
terzo quarto punto a punto (47-49 al 29’).
Pozzuoli però fa 14-2 a cavallo dell’ultima
pausa e al 33’ è 61-51. Il distacco è dimezzato al 37’ (64-59 con Fassina sugli scudi),
ma oltre non si riesce ad andare e le locali
possono addirittura allungare fino all’81-69 finale. Ottima la prova di Vanessa
Gidden (17 punti e 17 rimbalzi), si tornerà in
campo mercoledì per gara-2.
Attilio Sacco
Leonardo Balletta
PALLANUOTO COPPA
L’Ortigia chiude
la F8 al 5˚ posto
NAPOLI (d.p.) L’Igm
chiude al 5˚ posto nella Final
Eight di Coppa Italia in corso
alla piscina Scandone. Dopo
esser stata eliminata
mercoledì ai quarti dal
Posillipo, l’Ortigia batte 11-9 il
Camogli in rimonta grazie ad
un break nell’ultimo parziale
(5-2), in cui Patricelli para un
rigore a Sadovyy, dopo averne
respinto uno il giorno prima al
posillipino Mattiello. Il gol della
sicurezza, quello dell’11-9,
arrivano per mano di Zimonijc.
COMUNE DI SOLARINO
(Provincia Regionale di Siracusa)
IL CAPO SETTORE AFFARI
AMMINISTRATIVI E LEGALI
rende noto, ai sensi e per gli effetti
dell’art. 3 della legge regionale
27/12/1978 n° 71, che presso la Segreteria Comunale, da oggi e per 20
giorni consecutivi successivi all’ultima delle previste pubblicazioni
(G.U.R.S., Quotidiano a diffusione
regionale e Manifesti murali), sono
depositati, a libera visione del pubblico, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di
ogni giorno, gli atti relativi alla “Variante al P.R.G. per alcune modifiche
al R.E. e NN.TT.A.” Fino a 10 giorni
dopo la scadenza del periodo di deposito, chiunque può presentare osservazioni ed opposizioni.
IL CAPO SETTORE AFFARI
AMMINISTRATIVI E LEGALI
(Dott.ssa Loredana Romeo)
VENERDÌ 6 APRILE 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
47
SERIE BWIN OGGI GLI AMARANTO IN TRASFERTA, I ROSSOBLÙ IN CASA
Bonazzoli urla
«Forza Reggina
vai all’assalto»
mo qualche assenza importante come Emerson, ma con la
voglia e la rabbia possiamo fare risultato. Importante è non
commettere errori perché ultimamente ne commettiamo
troppi. Sicuramente giocare
davanti a più di 20 mila tifosi
che ti tifano contro deve servire da stimolo. Lo scorso anno
nel pareggio 1-1 dovetti saltare la sfida, ma ricordo che giocammo un grande match e che
meritavamo di uscire dall’Olimpico con i 3 punti. Vuol
dire che ci proveremo domani, (oggi, ndr). Un mio gol al
Toro? Sarebbe bello — conclu-
L’assist di Drago
«Avanti Crotone
Siamo carichi»
Il centravanti:
«Il Torino è forte,
ma noi possiamo
fargli male. Vorrei
segnare un gol»
Emiliano Bonazzoli, 33 anni, mantovano, attaccante della Reggina LAPRESSE
LORENZO VITTO
REGGIO CALABRIA
Ogni vigilia di una partita importante è sempre vissuta in maniera speciale. Il pareggio col Brescia non è stato ancora metabolizzato e il bomber della Reggina Emiliano Bonazzoli incita i suoi a non mollare mai domani all’Olimpico,
contro un Toro inferocito per
la brutta caduta al Castellani.
«A Torino può succedere di tutto sotto l’aspetto del risultato,
pur consapevoli di affrontare
la prima della classe e che scende in campo con i favori del
pronostico — parole del capitano Bonazzoli alla vigilia —.
Spetta a noi con una grande
prova a ribaltare il verdetto».
Il tecnico: «Pure la
Sampdoria deve
temerci».Caetano:
«Sotto con il tris
di vittorie»
de Bonazzoli —, perché no:
non ho mai segnato contro i
granata».
tecnico Angelo Gregucci ieri
in conferenza stampa: «Voglio
vedere una squadra sicura, attenta e capace di leggere le diverse situazioni di gioco. Difesa e contropiede? No, usciremmo con le ossa rotte. La Reggina andrà a giocarsi la partita,
con il giusto rispetto per una
delle squadre più forti del campionato. E non firmo per il pareggio». Il tema della sfida?
«Credo che saranno importanti i duelli sulle fasce».
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LUIGI SAPORITO
CROTONE
nel primo tempo ha messo a segno due reti.
Porte blindate allo Scida
per l’ultimo allenamento prima della gara contro la Sampdoria. Il tecnico Drago ha avuto le risposte che aspettava e in
modo particolare ha avuto l’ok
di Gabionetta. Il brasiliano è regolarmente convocato e certamente partirà tra i titolari nella
gara di questa sera. Con lui gli
altri 19: l’unica novità rispetto
a Padova è il ritorno di Checcucci. Ma quasi sicuramente la formazione che darà battaglia alla Samp di Iachini sarà la stessa
che ha iniziato a Padova e che
All’attacco Drago non fa sconti
a nessuno, tantomeno alla
Samp, e preannuncia una gara
d’attacco come ha sempre ordinato da quando ha preso in mano la squadra. «Sarà una gara
aperta ad ogni risultato ma noi
non guardiamo in faccia gli avversari e facciamo la nostra gara sia che di fronte ci sia il Gubbio, il Padova, il Torino o la
Samp. Ma è chiaro che sarebbe
un errore non riconoscere i meriti della squadra ligure, che annovera giocatori di qualità in
tutti i reparti anche se, a leggere le statistiche, il Crotone ha
2ª DIVISIONE IL PATRON HA SCELTO IL NUOVO ALLENATORE
Caffo sicuro: «Ammirata ci salva»
MIMMO FAMULARO
VIBO VALENTIA
Toccherà ad Alfonso Ammirata risollevare la Vibonese.
E' a lui che il club rossoblù si è
rivolto dopo le dimissioni dell'
intero staff tecnico, con in testa
i due allenatori Ferrante e Viola. Il trainer palermitano da ieri è a Vibo. Nel primo pomeriggio ha incontrato la dirigenza
e, dopo aver discusso tutti i dettagli, ha accettato l'incarico e
messo nero su bianco. Questa
mattina dirigerà il suo primo allenamento e quindi alle 12.30
Serie utile Due vittorie nelle ultime 2 gare e 8 turni positivi: Drago sta vivendo un momento felice ma non perde d’occhio la
concentrazione. «In effetti è un
buon momento per noi ma non
riesco a godermelo perché sono concentrato al massimo e
non ho il tempo per rilassarmi.
Forse lo farò alla fine ma al momento sono sotto pressione e
con me anche la squadra sta dimostrando una carica agonisti-
Caetano Calil, 27 anni, trequartista brasiliano, autore finora di 12 gol SCOLPINI
Istruzioni E così si è espresso il
Avversario tosto «Per fisicità e
qualità ci sovrasta, ma anche
noi possediamo le armi per fare male. Bisognerà essere sempre concentrati e non abbassare mai di ritmo, perché loro sono bravi nel palleggio e colpiscono anche in contropiede se
avranno spazi liberi. Mettiamoci pure che si presenteranno davanti al proprio pubblico
dopo l’inaspettato k.o. di Empoli». Niente paura, la parola
d’ordine in casa Reggina. «Ce
la giochiamo anche se abbia-
segnato più della Samp, quindi
credo che anche loro dovranno
stare attenti ai nostri attaccanti».
sarà presentato alla stampa.
Fiducia «Abbiamo individuato
in Ammirata — ha detto il presidente Pippo Caffo — il tecnico
che può regalarci la salvezza e
risollevare le sorti della squadra. Bisogna reagire e noi crediamo di poter centrare l'obiet-
ca non indifferente». Per questa gara si prevede un pubblico
un po’ più numeroso che potrebbe aiutare notevolmente il
Crotone. «I nostri tifosi sanno
come trascinare e esaltare i
miei giocatori, e vorrei che lo
facessero anche nelle prossime
gare». Riflettori puntati su Caetano Calil che avrà sicuramente anche le attenzioni dei difensori doriani visto che al momento è il capocannoniere della
squadra. «Speriamo di continuare a vincere così come abbiamo fatto nelle ultime due gare. Il gol per me non è certo un
obbligo, quello che mi preme è
aiutare la squadra a vincere».
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TORNEO REGIONI
tivo della permanenza senza
passare per i playout. Dobbiamo crederci. Speriamo anche
che il suo arrivo serva per dare
la scossa all’ambiente». Ammirata in Calabria ha allenato la
Vigor Lamezia. Il tecnico siciliano che domani compirà 61 anni, ha una lunga carriera alle
spalle avendo allenato, tra le altre, Gela, Igea, Juve Stabia e
Marcianise.
La Calabria chiude
con un pareggio
CALABRIA-ABRUZZO 0-0
CALABRIA Cava; Barillaro, Damasio,
Viteritti, Crispino; Gentile, Nesci,
Pistininzi, Mazzei; Pirrotta, Savasta.
All. Cittadino.
ABRUZZO Spacca; Schiano (34’ s.t
Coccione), Miccoli. Zegatti, Di Florio
(25’ s.t. Casimirri); De Luca (43’ s.t.
Petrocelli), Petrone, Di Donato (23’
p.t. Spinozzi); Colecchia, Stornelli (25’
s.t. Pingiotti), Pizzi. All. Iervese.
ARBITRO Campanella di Venosa.
NOTE Espulso Gentile (C) per
per somma di ammonizioni al 13’ st.
POTENZA L'ultima gara del girone
finisce senza reti e Calabria e
Abruzzo abbandonano il torneo delle
Regioni. Sotto la pioggia la squadra
di Cittadino e il gruppo di Iervese ci
provano, ma alla fine nessun
gol. Primo tempo scialbo, nella
ripresa la gara si fa piu' viva. Al 13'
secondo giallo per Gentile: Calabria
in inferiorità numerica e Abruzzo
proiettato in avanti: tante occasioni,
ma la porta di Cava sembra stregata.
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48
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
SPECIALE MOTOMONDIALE - VENERDÌ 6 APRILE 2012
1
STONER
26 ANNI
AUSTRALIANO
HONDA
26
PEDROSA
26 ANNI
SPAGNOLO
HONDA
99
LORENZO
24 ANNI
SPAGNOLO
YAMAHA
11
SPIES
27 ANNI
STATUNITENSE
YAMAHA
46
ROSSI
33 ANNI
ITALIANO
DUCATI
69
HAYDEN
30 ANNI
STATUNITENSE
DUCATI
4
DOVIZIOSO
26 ANNI
ITALIANO
YAMAHA
35
CRUTCHLOW
26 ANNI
INGLESE
YAMAHA
19
BAUTISTA
27 ANNI
SPAGNOLO
HONDA
WWW.GAZZETTA.IT
a
2012
START
L’analisi
Dai Rossi
fai come
Alonso
e regalaci
una Ducati
da sogno
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
LOSAIL (Qatar)
inalmente si è partiti, con un grande
vuoto in pista e nel cuore, grande come
il 58 rosso, quello di Marco Simoncelli.
Una mancanza troppo grande, che in qualche
modo cerchiamo di riempire con nuove emozioni. Quelle delle corse, è chiaro. Perché è vero
quel che dice il campione Casey Stoner: i test
sono poca cosa, l’essenza sono le gare. Il Motomondiale si è fatto aspettare anche troppo. Superbike, F.1, rally sono da tempo in attività,
con le proprie storie, le battaglie, anche i propri
dolori. Qui siamo già a Pasqua e non è ancora
arrivato il primo verdetto: ma l’anno prossimo
si anticiperà. Invece il campionato non si fa pregare in quanto a novità, talvolta addirittura rivoluzioni, che solo il tempo dirà se portano dalla parte giusta oppure no.
F
Cambiamenti Stiamo iniziando a conoscere le
Moto3, che hanno mandato in soffitta le gloriose 125, come 2 anni fa avevano fatto le Moto2
con le 250, e le Crt, che non soppianteranno le
MotoGP (passate da 800 a 1000 di cilindrata)
ma le affiancheranno. Si spera, per il momento
inseguono. Come la Ducati, gloria d’Italia che
piace anche all’estero, nei confronti dei colossi
giapponesi Honda e Yamaha, gli ultimi due rimasti alla corte della MotoGP. Alla rossa a due
ruote per il momento è mancato Valentino Rossi, con cui doveva arrivare la consacrazione,
mentre il primo anno ha portato solo delusioni.
La Desmosedici ha cambiato pelle e un po’ il
cuore, piegandosi alle logiche tecniche dei giapponesi, e adesso deve andare a caccia di quello
che ancora sembra un miracolo: un po’ alla
Alonso con la Ferrari. Ma da queste parti è quasi sempre la logica a prevalere. Il giudice chiamato cronometro in inverno ha detto che davanti, lontano, ci sono i soliti noti: Stoner, Lorenzo e Pedrosa, magari mischiati nell’ordine,
viste le distanze ravvicinate. Poi gli emergenti,
soprattutto Spies, ma mettendoci dentro anche
Andrea Dovizioso, declassato a pilota satellite,
ma forse più rilassato in Yamaha che in Honda.
Motori 1000,
Crt e Moto 3:
in Qatar scatta
un Mondiale
ricco di novità.
Stoner favorito
Lorenzo e
Pedrosa gli
sfidanti.
L’Italia punta
su Vale e
Dovizioso
Giovani Parlando d’italiani vogliamo avere final-
mente un pensiero di speranza per il futuro.
L’ondata spagnola forse può essere arginata.
Marco non c’è più, ma i giovani maturano: Iannone, Corti, Corsi, forse De Angelis, magari Petrucci e Antonelli, quasi sicuramente a lungo
termine Fenati. A voi!
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IL CAMPIONE DEL MONDO CASEY STONER,
26 ANNI, PILOTA DELLA HONDA (Milagro)
Codice cliente: 222072
II
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
OTOMONDIALE2012
su Rossi
«Cerca di farti
passare per
idiota con la
stampa. Eppoi
quando perde è
un altro. Io,
invece se vinco
o perdo resto
sempre la
stessa persona»
Honda Hrc
Yamaha Racing
Honda
Yamaha
1
26
99
11
Stoner
Pedrosa
Lorenzo
Spies
26 anni
Australiano
40 vittorie
2 Mondiali
26 anni
Spagnolo
38 vittorie
3 Mondiali
24 anni
Spagnolo
38 vittorie
3 Mondiali
27 anni
Statunitense
1
vittoria
asey Stoner, siamo alla vigilia di un nuovo Mondiale: ricorda le sensazioni di
quando ragazzino iniziava un campionato? «È tutto diverso. Con l’esperienza so cosa mi
può permettere il mio talento. Allora non conoscevo la moto o gli avversari».
su Lorenzo
«In questo
momento dico
che è Jorge
l’avversario
principale, perché
lo è stato l’anno
scorso e perché
ha fatto ottimi
test. Ma attenti a
Pedrosa»
se non troverò queste motivazioni, andare avanti sarebbe un controsenso. Anche per chi mi dà la
moto, Honda o un’altra Casa. Null’altro, compresi i soldi, me la può far trovare. Devo capire io, e
ho bisogno di tempo».
ho capito che se diventi competitivo, lui cerca di
distruggerti, non in pista, ma fuori, con la stampa. Cerca di farti passare per idiota. Per molti
anni è stato l’unico, ora la storia è cambiata e
magari la gente vuole sentire anche gli altri piloti, perché forse la sua opinione non è corretta. E
ora che i risultati non sono come in passato si
vede un Valentino diverso: quando perde è un
altro. Io, se vinco o perdo, sono la stessa persona.
Ovviamente sono dispiaciuto».
Cosa le piace delle corse: la guida, la velocità o
essere più veloce degli avversari?
«La competizione: per questo non amo i test. Mi
piace moltissimo guidare la moto. Ma la gara è
quello che mi tiene qui. Tirare fuori tutto quello
che hai: è una sensazione incredibile quando ci
riesci e ottieni un risultato. Lo sento dentro, non
devo mostrarlo a nessuno».
A proposito, le piacerebbe provare la GP12?
«Sarebbe interessante. Abbiamo parlato spesso
«Avevo 3 o 4 anni ed ero già sicuro che sarei di- con il mio capotecnico su quante cose si sarebbeventato campione di questo Mondiale che vede- ro potute fare, non necessariamente in questa divo in tv. Dopo ho capito quanto è difficile questo rezione. Noi chiedevamo i cambiamenti ma Preziosi non aveva le possibilità
sport: non ho mai smesso di proeconomiche. Ma non ho mai
varci, ma a un certo punto mi
rimpianto la decisione di andasembrava che non ci sarei riusci- «Mi piacerebbe
re via. La mia famiglia è la squato. In 125 facevo fatica ad anda- provare la
dra e stare alla Honda è una sire avanti per problemi di soldi.
tuazione fantastica. Tante diIn 250 la situazione è migliora- Ducati, però
scussioni tra Valentino e la Honta, in MotoGP ancora di più: non ci torno.
da hanno messo in cattiva luce i
con il crescere della potenza
Alla Honda
giapponesi. Per me è l’opposto.
ero io a controllare la moto».
La loro essenza è simile a quella
sto troppo
Ducati e io sono felice quando
Il titolo era l’obiettivo, ora ha anbene. E due
vinco perché ripago gli sforzi
che il secondo: appagato?
che fanno per darmi una moto
«Voglio anche il terzo. E vince- Mondiali non
competitiva».
re più GP possibile».
Allora quali erano le sue aspettative?
mi bastano»
Mick Doohan era il suo eroe
giovanile: sente di averlo raggiunto?
«Impossibile. Lui ha avuto l’incidente (ha rischiato l’amputazione della gamba destra nel
’92, n.d.r.) e dopo ha iniziato a vincere. Molti
guardano le statistiche: allora lui ha più vittorie
per stagione, pole, record ineguagliabili perché
si correvano meno gare. Molti parlano di altri
piloti, ma dimenticano cosa ha fatto Doohan
con quella gamba».
La Ducati saprà venirne fuori?
«Difficile da dire. Perché non
sai se è il pilota che non spinge abbastanza o non
ha la confidenza con la moto. Quando ci sarà questo feeling miglioreranno, ma dobbiamo aspettare. Spero succeda il più velocemente possibile».
A fine stagione scade il suo contratto: potrebbe
mai tornare a Borgo Panigale?
«Hanno già venduto ai tedeschi? Mah... dovrebbe succedere qualcosa di molto grande. Sinceramente io sto proprio bene qui alla Honda».
Ora anche lei è un idolo: le fa effetto?
S
S
Fulmine
Stoner è sposato
con Adriana e ha
una figlia,
Alessandra
Maria, nata lo
scorso 16
febbraio, lo
stesso giorno del
33˚ compleanno
di Rossi MILAGRO
<
C
S
CASEY STONER
«Rossi cerca di farti passare per idiota
se vai forte. Il ritiro? Ho una figlia ma
sin quando mi diverto, vado avanti»
FILIPPO FALSAPERLA
LOSAIL (Qatar)
su Doohan
«È il più grande
perché ha
iniziato a
vincere dopo
l’incidente del
’92. Molti si
dimenticano che
cosa ha fatto
con quella
gamba»
WWW.GAZZETTA.IT
CASEY: «VALE
NON SEI PIU’
IL MIO MITO»
DAL NOSTRO INVIATO
S
L’essenza dei giapponesi è simile a quella Ducati e io
sono felice quando vinco perché ripago i loro sforzi
L’INTERVISTA
STONER
SM
IL GP QATAR, CHE INAUGURA IL
MONDIALE, È GIUNTO ALLA 9a EDIZIONE.
DAL 2008 SI CORRE IN NOTTURNA
«È una strana sensazione. Sono molto giovane e
vedo gente più grande che ha me come riferimento. Mi riesce difficile pensare che altri sportivi
abbiano grande rispetto per ciò che faccio».
E i ragazzini che la vedono come modello?
«I piloti hanno una grande responsabilità, soprattutto per quel che fanno fuori della pista. I
ragazzi ti guardano. Io ho fatto anche degli errori, ma penso di comportarmi meglio di altri.
Qualcuno pensa che in MotoGP devi essere come una rockstar, io invece credo che per essere
una brava persona devi rispettare la gente e i
piloti intorno a te».
In tanti pensano che lei potrebbe smettere di correre in qualsiasi momento...
«Sono successe tante cose in questi ultimi tempi,
a casa c’è una bambina e ho vissuto tante emozioni. A me piace correre e se ogni domenica avrò
dentro la voglia di spingere per provare a vincere
andrò avanti. Alla fine del 2012,
Come procede la vita con Alessandra Maria? A
proposito, perché un nome italiano?
«Non è italiano, ma greco. Con Adriana ci pensavamo da tempo. Le prime due settimane sono
state un po’ difficili per il sonno, ma ora è davvero fantastico. Sono molto contento».
.
È un padre attivo come voleva essere?
LA SCHEDA
Casey Stoner è nato a
Southport (Australia) il 16
ottobre 1985. Ha disputato
161 GP, con 40 vittorie, 79
podi, 38 pole e 31 giri veloci.
GLI INIZI Debutta nel
Motomondiale nel 2001, con
una Honda 125. Nel 2002
gareggia con l’Aprilia 250,
nel 2003 con l’Aprilia 125, nel
2004 con la Ktm 125 e nel
2005 con l’Aprilia 250 (2˚
posto finale).
IL PRIMO MONDIALE Nel
2006 il salto in MotoGP con
la Honda. L’anno dopo il
passaggio in Ducati: vince
subito il Mondiale. Quindi
altre tre stagioni con la rossa
(2˚, 4˚ e 4˚ posto finale).
IL SECONDO MONDIALE Nel
2011 sbarca alla Honda, ed è
subito iridato.
«Per dimostrare di essere un buon papà serve
che la bimba cresca un po’. Intanto faccio tutto
quello che serve, compreso cambiare i pannolini. Anzi, stando tanto lontano da casa, quando ci
sono, cerco di recuperare».
Pronto per la nuova sfida?
«Penso proprio di sì. Abbiamo fatto buoni test e
penso che la situazione sia molto positiva».
Quanto sente «sua figlia» questa 1000?
«Alla Honda sono "svegli". Hanno ascoltato le
considerazioni di Dani e mie, sanno cosa c’è da
fare per risolvere i nostri problemi. Io metto
tutto me stesso per farla andare il più forte possibile».
È stato il dominatore dell’era 800. Punta ad esserlo anche nel nuovo ciclo?
«Ogni anno sogni di dominare, ma poi la realtà è
un’altra. Con le 1000 sarà diverso e anche più
difficile, perché oggi la situazione è più competitiva. Sarà un campionato durissimo».
Dopo aver visto le Crt, conferma che piuttosto
che guidare una moto così si ritirerebbe?
«Cento per cento!».
L’avversario più pericoloso sarà Lorenzo o Pedrosa?
«Dovrei dire Lorenzo, perché lo è stato nel 2011
e ha fatto ottimi test. Ma se Dani riuscirà a fare
un’anno senza incidenti, sarà molto pericoloso».
Riesce a fare un pronostico?
È vero che Valentino era un idolo anche per lei?
«No. Finora abbiamo fatto al meglio quello che dovevamo fare, ora dobbiamo cercare di farlo fruttare».
«Assolutamente vero. Tutto è cambiato quando
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CASEY È ALLA SECONDA STAGIONE IN
SELLA ALLA HONDA UFFICIALE (Memedia)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
OTOMONDIALE2012
SM
IL MOTOMONDIALE QUEST’ANNO DURA
SETTE MESI: DA DOMENICA ALL’11
NOVEMBRE, GP FINALE A VALENCIA
«Non stravolgeremo la moto durante la stagione
ma cercheremo di progredire un po’ alla volta»
WWW.GAZZETTA.IT
VALENTINO ROSSI
Ducati Racing
Yamaha Tech3
Honda Gresini
Ducati
Yamaha
Honda
69
4
35
19
51
Rossi
Hayden
Dovizioso
Crutchlow
Bautista
Pirro
33 anni
Italiano
105 vittorie
9 Mondiali
30 anni
Statunitense
3 vittorie
1 Mondiale
26 anni
Italiano
10 vittorie
1 Mondiale
26 anni
Inglese
Nessuna
vittoria
27 anni
Spagnolo
16 vittorie
1 Mondiale
25 anni
Italiano
1
vittoria
«VINCERE?
SE PIOVESSE
SUGLI ALTRI»
S
Leggenda
Per Vale,
questo sarà il
17˚Mondiale.
Ha vinto un
titolo in 125,
uno in 250,
uno in 500 e 6
in MotoGP
Valentino più pessimista che mai:
«Ci serve mezzo secondo al giro
Futuro in discussione? Può darsi»
PAOLO IANIERI
LOSAIL (Qatar)
isilluso come mai, quasi rassegnato.
Uno stato d’animo che più volte si era
palesato lo scorso anno, ma che mai Valentino Rossi aveva manifestato all’avvio di un
Mondiale. Un altro inverno difficile, una Ducati che malgrado mille ribaltoni tecnici ancora
non va, la consapevolezza che il tempo corre
veloce e la voglia di trovare sempre nuove giustificazioni a cui aggrapparsi è sempre minore,
producono l’effetto di un Valentino distaccato.
D
Rossi, questa è una stagione da bivio? O ha
successo con la Ducati o rimette tutto in discussione...
«Tutto in discussione cosa?»
Il suo futuro.
«Ah, il mio futuro può darsi, il mio passato no.
È una stagione importante, perché dobbiamo
cercare di fare meglio. È molto difficile, perché sia la Honda sia la Yamaha vanno molto
forte, ma anche gli altri piloti dei team ufficiali
sono molto in forma. Quindi sarà dura. Partiamo come outsider. Però visto come sono andati i test, dovrà andare tutto bene per cercare di
essere davanti anche tra gli outsider. Siamo in
una condizione per ora non tanto positiva.
Dobbiamo sperare che gli step di sviluppo vadano bene».
La prima sessione di libere l’ha vista lontano
1”4 dalla vetta, ma soprattutto a 1” dal compagno Hayden.
«Io ho usato solo un set di gomme dure per
INSIDEFOTO
vedere la durata, ma dopo un po’ hanno iniziato a scivolare e così faccio fatica a curvare. Nicky ha fatto un bel giro ma con la morbida,
mentre con le dure il suo ritmo è simile al mio.
La moto è quella standard, non abbiamo grosse novità, dovremo cercare di affinarla curva
per curva».
DAL NOSTRO INVIATO
È la prima volta da quando corre che il suo nome non è nell’elenco dei favoriti al titolo.
«Anche lo scorso anno non lo ero, ma la gente si
aspettava lo stesso che lottassi
per il titolo. Meglio adesso».
.
LA SCHEDA
Valentino Rossi è nato a
Urbino il 16 febbraio 1979. Ha
disputato 258 GP, con 105
vittorie, 175 podi, 59 pole
e 86 giri veloci.
GLI INIZI Debutta nel
Motomondiale nel 1996, con
una Aprilia 125. L’anno dopo
vince il Mondiale, quindi nel
1998 passa in 250 sempre su
Aprila e centra il titolo ’99.
LA CLASSE REGINA Nel 2000
è in 500 con la Honda: chiude
2˚ dietro Roberts jr, ma già
nel 2001 è campione. Vince
altri due titoli con la Honda,
poi nel 2004 passa alla
Yamaha: campione al debutto
e si ripete nel 2005, ’08 e ’09.
LA DUCATI Nel 2011 sbarca a
Borgo Panigale. Ma realizza
solo un podio (3˚ a Le Mans) e
7˚ a fine stagione.
ROSSI
46
Ma lei mette in preventivo che
possa andare male come l’anno scorso, o visto il lavoro che
è stato fatto...
«Abbiamo fatto tanto lavoro,
però per adesso non siamo da
podio. Questa è la realtà. Poi
nelle gare possono succedere
tante cose, però se vogliamo
lottare per il podio dobbiamo
migliorare almeno mezzo secondo al giro».
n.d.r.) non puoi fare tanto o comunque devi
aspettare di finirli».
La sua pazienza?
«Non bisogna parlare di pazienza ancora. È la prima gara, ce ne sono 18. Bisognerà cominciare a parlare di pazienza
dopo almeno 7-8 gare».
Quindi bisognerà aspettare così tanto per fare un primo bilancio?
«Visti i test
faremo fatica
anche contro
gli outsider.
La differenza
tra Ducati
e Ferrari è
che loro hanno
già vinto»
C’è un’area particolare?
«Parlando anche con Filippo (Preziosi; n.d.r.)
dobbiamo cercare di fare un motore più dolce
in erogazione, abbiamo un po’ di problemi a
mettere per terra i tanti cavalli che hanno le
1000. E poi c’ è un po’ questo sottosterzo che
rimane. Sono queste le due cose principali».
Il motore significa elettronica o rifarlo?
«Con l’elettronica facciamo già moltissimo. Il
problema è che se devi modificare qualcosa,
con questa regola (dei motori contingentati;
«No, secondo me
nelle prime tre,
qui, Jerez ed Estoril cambierà poco, poi ci sarà un
test dopo il Portogallo dove forse ci sarà
qualcosa di un pochino
diverso».
La Ducati come la Ferrari allora. Anche a Maranello aspettano le
prime gare per poi
gettare in pista la
macchina nuova.
«C’è una gran differenza, che loro una gara
l’hanno vinta».
Piovesse qui...
«Sì, dovrebbe piovere per gli altri e per noi essere asciutto per provare a vincere».
Tornato a casa dalla prima trasferta, Rossi potrà sfogare la propria passione per le quattro
ruote: guiderà dal 13 al 15 una Ferrari 458
Italia a Monza in occasione della gara riservata alla Gt Endurance Series.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOVIZIOSO
GUIDA
GLI
INSEGUITORI
Punta al podio finale con la Yamaha Tech3: «Non è impossibile». Pasini (Aprilia Crt): «Ricomincio da zero»
DAL NOSTRO INVIATO
LOSAIL
quadra nuova, moto nuova, ma l’obiettivo è lo stesso del 2011: il podio del campionato. «Davanti in questo momento
sembrano essere in tre, più indietro ecco un
gruppone in cui ci sono anche io — analizza Andrea Dovizioso —. Finire terzo non è impossibile, ma molto difficile. Fare un buon risultato nel
Mondiale con un team satellite è sempre stato
molto complicato». Perdere la Honda ufficiale
per la Yamaha del Team Tech3 non è un ridimensionamento: «Una squadra satellite ha pregi e difetti diversi. Con meno pressione lavori in
modo più rilassato. L’altra faccia della medaglia
è non poter avere o chiedere quello che vuoi.
Ma mi trovo bene con il team e la base della M1
è davvero buona. Si parla tanto della poca po-
Mattia Pasini
È al debutto assoluto nella classe
regina: guiderà una Art-Aprilia IPP
Michele Pirro
Esordiente in MotoGP, nel 2011 ha
vinto la gara Moto2 di Valencia IPP
Pirro fa il salto
dalla Moto2
Il baby Petrucci
«Per me qui
è tutto nuovo»
tenza della Yamaha, ma non sono d’accordo.
Piuttosto il problema è scaricarla tutta».
Deb Nel quartetto azzurro in MotoGP ci sono
anche (con le Crt) Michele Pirro sulla Ftr-Honda, Mattia Pasini sulla Art-Aprilia e Danilo Petrucci sulla Ioda. «Io sono pronto — dice Pirro
— ma sulla moto c’è ancora da fare tanto. Abbia-
14
Gare senza
podio
Rossi (foto
Imagesport) non
sale sul podio da
14 gare, ovvero
dal GP Francia del
15 maggio 2011,
quando arrivò 3˚
dietro Stoner e
Dovizioso
S
Andrea Dovizioso
Guiderà una Yamaha dopo ben
10 anni sulle Honda IMAGE SPORT
III
Danilo Petrucci
L’umbro della Ioda ha solo 21 anni:
non ha mai corso nel Mondiale IPP
mo percorso appena 500 km». «Devo reimparare a guidare questa moto, che è più una 250 che
una Moto2 — spiega Pasini —. Non mi illudo,
l’obiettivo è battere le altre Crt». Quanto a Petrucci, 21enne ternano, tutto è nuovo: «Dovrò
lavorare per gradi. Siamo lontanissimi come velocità, sono dispiaciuto per me e la squadra».
p.i.
Codice cliente: 222072
IV
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
Codice cliente: 222072
VENERDÌ 6 APRILE 2012
OTOMONDIALE2012
SM
TUTTE LE NOTIZIE, I RETROSCENA,
LE FOTO E I RISULTATI DEL
GP QATAR SUL NOSTRO SITO
«Simoncelli è e sarà sempre nei nostri cuori.
Il dolore è forte ma abbiamo deciso di ripartire»
WWW.GAZZETTA.IT
FAUSTO GRESINI
Team Aspar
Team Blusens
Ducati Cardion
Art-Aprilia
Bqr-Kawasaki
Ducati
LA GAZZETTA DELLO SPORT
V
7˚
14
41
22
68
De Puniet
Espargaro
Silva
Hernandez
17
Abraham
31 anni
Francese
5
vittorie
22 anni
Spagnolo
Nessuna
vittoria
29 anni
Spagnolo
Nessuna
vittoria
23 anni
Colombiano
Nessuna
vittoria
22 anni
Ceco
1
vittoria
Miglior
risultato 2011
L’anno scorso
Abraham ha
chiuso al 7˚ posto
i GP di Spagna e
Gran Bretagna
PRIMI VERDETTI
HONDA SUBITO PADRONA
Nelle libere Stoner in testa, ma Lorenzo è vicino. Sorpresa Hayden (3o): meglio di Vale (10o)
4
Moto
GRingo
DOMANI
LA POLE
DI RINGO
Domenica
si apre il
Motomondiale
2012 con il GP
del Qatar, prima
delle 18 gare.
Si corre in
notturna sulla
pista di Losail
(5.380 m)
S
LA GUIDA
La differenza di
fuso orario col
Qatar è di -1
ora. Questo
il programma
di prove e gare
con gli orari
italiani.
Qualifiche e GP
saranno
trasmessi da
Italia 1, Italia 2
invece
trasmetterà
warm up
e libere
S
OGGI
Libere ore 17:
MotoGP; 18:
Moto3; 18.55:
Moto2; 19.55:
MotoGP
S
DOMANI
Ore 17:
qualifiche
Moto3; 17.55:
qualifiche
Moto2; 18.55:
qualifiche
MotoGP; 20.20:
warm-up
Moto3; 20.55:
warm-up Moto2
S
DOMENICA
Ore 17 warm-up
MotoGP; 18 gara
Moto3; 19.20
gara Moto2; 21
gara MotoGP
Cara Italia
fatti valere
in nome di Sic
I 21 DELLA MOTOGP. IN ALTO, DA SIN.: KAREL ABRAHAM, IVAN SILVA, YONNY HERNANDEZ, ALEIX ESPARGARO, RANDY DE PUNIET, MATTIA PASINI, DANILO PETRUCCI, JAMES ELLISON. AL CENTRO: ALVARO BAUTISTA,
MICHELE PIRRO, COLIN EDWARDS, VALE ROSSI, NICKY HAYDEN, HECTOR BARBERA, STEFAN BRADL. IN BASSO: BEN SPIES, JORGE LORENZO, CASEY STONER, DANI PEDROSA, ANDREA DOVIZIOSO, CAL CRUTCHLOW (Milagro)
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
LOSAIL (Qatar)
aggressivo e il fatto che abbia usato la gomma
morbida alla fine prendendo meno di mezzo
secondo da Stoner e dandone 1" a sua maestà
Valentino Rossi (con la dura) è un dettaglio. In
questo momento a Borgo Panigale serve morale e strappare una bella prestazione fa solo bene. Valentino dice di aver lavorato per la gara,
ma ha chiuso 10o, staccato di 1"440 e battuto di
nuovo da Barbera, con la moto satellite, mentre Abraham è dietro di 25 millesimi: da un 9
volte campione del mondo ci
si aspetta di più.
JORGE ORA RIDE
«YAMAHA AL TOP»
NICKY SE LA GODE
«DUCATI A POSTO»
a partenza è quella che ci piace. Al verde
tutti in pista con la foga del primo giorno
di scuola e dopo due minuti davanti ci
(p.i.) Mondiale nuovo, solito Stoner. Dopo i
sono Andrea Dovizioso e Valentino Rossi in fila:
test invernali, Casey si ripete nel primo
grandi! Ma i Mondiali non si chiudono in una
giorno ufficiale del 2012. Tutto facile?
manciata di secondi: Valentino
«Nemmeno per sogno — dice il campione
viene risucchiato, Andrea resiCasey lotta
della Honda —. Anzi, nei primi giri avevo
ste un po’ di più. Poi c’è anche
un chattering pazzesco, mi tremavano
Mattia Pasini che regala all’Ita- col chattering
Novità Le nuove Crt chiudono
anche i denti. Ogni volta che piegavo
lia la prima uscita di pista senza
malino — De Puniet (con l’Aprima
poi
monta
tanto non sentivo il contatto con l’asfalto.
o
problemi, anche se si ripeterà
lia) 13 a 3"5 — ma a lungo, anPoi abbiamo migliorato. Ora riesco a
poco più avanti. Poi tocca agli la gomma dura
che con Edwards, ha galleggiaguidare, ma non capisco la scelta
altri, a quelli che l’inverno aveto a 2"5: non male. Benino anBridgestone di portare gomme così
e
batte
il
rivale
o
va lucidato le moto e che anche
che Pirro (Honda) 15 subito in
morbide».
sotto i riflettori del deserto qata- Pedrosa gira
scia, mentre per Pasini (Art)
Lorenzo secondo ha la conferma che c’è
o
rino splendono. A metà turno si
18 e per il debuttante Petrucci
stato un passo avanti da parte della
con
la
febbre
o
ritrovano davanti per la prima
(Ioda) 20 la strada è lunga.
Yamaha: «Sono contento di essere vicino
volta nella stagione Stoner e Lo- Rossi superato
a Casey, ma soprattutto che tutte le M1
renzo e se c’è qualcosa da scomPiccole La debuttante Moto3 fa
siano nei primi 7: la moto è cresciuta. Non
da
Barbera
mettere metteremmo dei soldi
un rumore fastidioso, ma non
voglio vivere un’altra stagione come
sul fatto che i due si ritroveranfa rimpiangere la 125 come
quella passata. E Hayden terzo è la
no là davanti spesso, forse quasi sempre.
tempi. Dopo le prime 2 sessioni davanti a tutti si
conferma che anche la Ducati non è una
è messo il favorito Maverick Viñales, ma la sorcattiva moto».
Guerriero Casey è il solito. Picchia come un fab- presa è il 2o tempo del malese Khairuddin: bello
Hayden ha lampi di felicità negli occhi: la
bro finché non ottiene il suo risultato. Va detto vedere nuovi Paesi farsi largo. I nostri per ora
GP12 va. «Alla prima uscita ho rotto la
subito che la pista, per la solita sabbiolina che si inseguono: il migliore è stato Antonelli (Honda
pinza del freno, poi la moto andava bene.
deposita o per altre congiunzioni tecnico-am- Gresini) 10˚, mentre 2 posti più giù si è fermato
È solo la prima sessione, ma sono
contento. Rossi lontano? Ha un problema
bientali, si è dimostrata molto lenta e i tempi il suo ex compagno al Team Italia Fenati (Ftr
è sull’anteriore, io soffro di più dietro».
delle 800 sono rimasti un miraggio lontano 2"5 Honda). In Moto2 continua il dominio di Luthi,
per le nuove 1000. Intanto il primo verdetto ma subito dietro c’è Corti; 13o Corsi (Ioda).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dell’anno è andato all’australiano. Ieri l’inizio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
non è stato facile e deve essersi innervosito un
bel po’, anche se l’esperienza gli fa affrontare le
situazioni per superarle. Il problema è il chatteLIBERE MOTO2
LIBERE MOTO3
ring, diventato un incubo. Poi, mettendo la LIBERE MOTOGP
gomma dura all’anteriore ha raddrizzato la ba- PILOTA (NAZ-MOTO)
TEMPO
PILOTA (NAZ-MOTO)
TEMPO
PILOTA (NAZ-MOTO)
TEMPO
racca e ha regolato Lorenzo di 174 millesimi. 1. STONER (AUS-Honda)
1’56"474
1. LUTHI (SVI-Suter)
2’00"767
1. M.VIÑALES (SPA-Ftr Honda)
2’08"160
Ma lo spagnolo se la ride. «È impressionante 2. LORENZO (SPA-Yamaha)
1’56"648
2. CORTI (ITA-Kalex)
2’00"918
2. KHAIRUDDIN (MAL-Ktm)
2’08"658
quello che ha fatto Jorge — dice il suo compa- 3. HAYDEN (USA-Ducati)
1’56"924
3. P. ESPARGARO (SPA-Kalex)
2’01"198
3. KENT (GB-Ktm)
2’08"967
gno di marca Andrea Dovizioso, 8o e un po’ in 4. SPIES (USA-Yamaha)
1’56"982
4. RABAT (SPA-Kalex)
2’01"202
4. OLIVEIRA (POR-Honda)
2’08"979
difficoltà, ma non preoccupato —. Se quel tem- 5. PEDROSA (SPA-Honda)
1’57"130
5. REDDING (GB-Kalex)
2’01"336
5. RINS (SPA-Honda)
2’09"107
po gli è venuto con la gomma usata sono cavoli 6. CRUTCHLOW (GB-Yamaha)
1’57"395
6. KALLIO (FIN-Kalex)
2’01"360
6. CORTESE (GER-Ktm)
2’09"238
per tutti». Risposta esatta, sorride l’ex iridato, 7. BAUTISTA (SPA-Honda)
1’57"512
7. MARQUEZ (SPA-Suter)
2’01"455
7. MONCAYO (SPA-Kalex Ktm)
2’09"312
«ne ho usata una sola per tutto il turno». La 8. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha)
1’57"547
8. DI MEGLIO (FRA-Speed Up)
2’01"524
8. ROSSI (FRA-Ftr Honda)
2’09"354
Yamaha quindi consuma poco le coperture e va 9. BARBERA (SPA-Ducati)
1’57"912
9. NAKAGAMI (GIA-Kalex)
2’01"630
9. FAUBEL (SPA-Kalex Ktm)
2’09"501
bene: sul finire erano tutte e 4 nei primi 5 posti, 10. ROSSI (ITA-Ducati)
1’57"914
10. ELIAS (SPA-Suter)
2’01"826
10. ANTONELLI (ITA-Honda)
2’09"502
per chiudere con Spies in crescita (4o) e Cru- 11. ABRAHAM (R.CEC-Ducati)
1’57"939
11. NEUKIRCHNER (GER-Kalex)
2’01"849
11. SALOM (SPA-Kalex Ktm)
2’09"551
tchlow effervescente, anche se ha chiuso 6o die- 12. BRADL (GER-Honda)
1’58"934
12. SIMON (SPA-Ftr)
2’01"886
12. FENATI (ITA-Ftr Honda)
2’09"652
tro a Pedrosa che, all’inizio, si è dovuto fermare 13. DE PUNIET (FRA-Art)
1’59"985
13. CORSI (ITA-Ftr)
2’01"899
13. MASBOU (FRA-Honda)
2’09"859
per un problema alle gomme (le ha cambiate 14. EDWARDS (USA-Suter)
2’00"044
14. IANNONE (ITA-Speed Up)
2’02"069
14. AJO (FIN-Ktm)
2’09"917
entrambe perché non sapeva da dove arrivava 15. PIRRO (ITA-Ftr)
2’00"322
15. SMITH (GB-Tech 3)
2’02"081
15. VAZQUEZ (SPA-Honda)
2’10"071
il guaio) e poi è ripartito al rallentatore anche 16. A. ESPARGARO (SPA-Art)
2’00"720
16. SIMEON (BEL-Tech 3)
2’02"187
16. KORNFEIL (R.CEC-Ftr Honda)
2’10"154
per la condizione fisica: fino al mattino aveva 17. SILVA (SPA-Bqr)
2’01"138
17. DE ANGELIS (RSM-Suter)
2’02"306
17. TONUCCI (ITA-Ftr Honda)
2’10"533
la febbre.
18. PASINI (ITA-Art)
2’01"261
18. AEGERTER (SVI-Suter)
2’02"375
18. BINDER (S.AF-Kalex Ktm)
2’10"783
L
Guizzo La grande sorpresa della giornata è il 3o
tempo di Nicky Hayden, che riporta in una ipotetica 1a fila la Ducati, che aveva dimenticato
da un pezzo certi sapori. L’americano è stato
19. HERNANDEZ (COL-Bqr)
20. PETRUCCI (ITA-Ioda)
21. ELLISON (GB-Art)
2’01"276
2’01"352
2’03"421
19. ZARCO (FRA-Motobi)
20. KRUMMENACHER (SVI-Kalex)
23. ROLFO (ITA-Suter)
2’02"445
2’02"534
2’02"730
19. TECHER (FRA-Honda)
20. WEBB (GB-Mahindra)
29. GROTZKYJ (ITA-Oral)
2’10"849
2’10"859
2’14"028
Le Crt, più lente di 5",
rischiano di ostacolare
i big come Stoner
Marco Simoncelli ANSA
Accendiamo motori e
riflettori. È proprio il caso di
dirlo perché la MotoGP torna
in notturna in mezzo a
cammelli e dune.
Mancheranno Capirex e
ahimé Sic, ma seguiremo
comunque i nostri piloti. La
pattuglia italiana è composta
da Vale46, Dovizioso, Pasini,
Petrucci e Pirro. Ma non
dimentichiamoci, in Moto2,
Claudio Corti e Andrea
Iannone e in Moto3 il giovane
Niccolò Antonelli.
Detto questo, sono curioso di
vedere questo campionato
ibrido tra MotoGP e
Superbike perché per il
signor Ezpeleta questo è stato
l'unico espediente per
liberarsi dalla morsa delle 3
Case rimaste che ormai lo
tiranneggiano con leasing
impossibili e diktat di ogni
genere. Staremo a vedere
come andrà a finire dato che
le Crt prendono 4 o 5 secondi
a giro. Non oso pensare a
Stoner che, una volta
guadagnato un secondo sui
suoi avversari, lo perde per
essere stato rallentato da una
Crt! Canguro mannaro?
Il mio ultimo pensiero va a
Joan Lascorz che sta correndo
la sua gara più dura, in
salita!
Centauri e zavorrine, buon
rock'n'roll a voi!
Ringo
[email protected]
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Virgin Radio il venerdì
e il lunedì alle 15.50
Codice cliente: 222072
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VI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 APRILE 2012
OTOMONDIALE2012
SM
ANCHE QUEST’ANNO NEL GP STATI
UNITI A LAGUNA SECA (29 LUGLIO)
CORRERÀ SOLO LA MOTOGP
«Il progetto Ducati 2012 è nuovo. Ci vorrà del
tempo per arrivare alla competitività assoluta»
WWW.GAZZETTA.IT
FILIPPO PREZIOSI
Ducati Pramac
6˚
Ducati
8
Barbera
25 anni
Spagnolo
10
vittorie
Honda Lcr
4
Honda
Miglior
risultato 2011
L’anno scorso
Barbera è
arrivato 6˚ nel
GP Spagna
a Jerez
6
Bradl
22 anni
Tedesco
7 vittorie
1 Mondiale
Trionfi 2011
L’anno scorso
Bradl ha vinto 4
GP in Moto2
(Qatar, Portogallo,
Catalogna e Gran
Bretagna)
«DUCATI AL TOP PER I CONSUMI»
Witteveen: «Honda in
vantaggio per il cambio
zero shift. Telaio: la
Yamaha è davanti»
tato dai 21 litri di carburante, cosa che non ha
permesso di ottenere grandi prestazioni in più. Il
motore Yamaha sembra ora il migliore. Come potenza è uguale o forse addirittura superiore alla
Honda, ma ha fatto un grande salto in avanti in
accelerazione. E la moto sembra poter essere portata al limite più facilmente».
S
Italiano
d’adozione
Jan Witteveen, 65
anni, è arrivato in
Italia nel ’76
Cambio «Honda è avanti con lo "zero shift", cam-
an Witteveen, ex direttore tecnico Aprilia,
è sempre osservatore attento della realtà
motociclistica. A lui abbiamo chiesto di
spiegare i segreti della MotoGP.
J
Motori «Sono rimaste tre Case. La Honda ha un
V4 con angolo di 75,5˚, Yamaha il 4 in linea, la
Ducati il 4 a L di 90˚. I motori giapponesi hanno il contralbero di bilanciamento delle vibrazioni. Per queste scelte costruttive il propulsore Ducati è più efficiente come prestazioni o
minor consumo. La distribuzione Desmo ha meno attriti rispetto alle valvole pneumatiche e
per il maggior angolo tra i cilindri, l’airbox è
più grande e lo spazio del condotto per l’aspirazione è più efficiente».
Cilindrata «Il passaggio da 800 a 1000 è stato limi-
biata a tempo zero, con cui passi alla marcia
superiore mantenendo l’assetto costante della
moto. La Yamaha ci sta lavorando, la Ducati
non è ancora al loro livello».
.
Elettronica «Con la MotoGP, dal 2002, è cam-
LA SCHEDA
Jan Witteveen, 65 anni,
olandese, si è laureato in
ingegneria nel ’70.
FUORISTRADA I primi titoli
(alla fine saranno 17) arrivano
nel cross e nell’enduro con
Dkw, Gilera e Cagiva.
PISTA Nel 1989 diventa d.t.
Aprilia: il primo Mondiale (in
totale saranno 23) arriva nel
’92 con Gramigni in 125.
IL MAGO
biata la gestione. Oggi l’imperativo è togliere
continuamente prestazione. La Yamaha sta studiando una nuova generazione di elettronica
che arriverà presto: si vuole spostare parte della
programmazione che oggi viene svolte dai computer ai box direttamente alla centralina. Che
elaborerà più situazioni e più funzioni, integrandole l’una con l’altra. Per quantificare, oggi l’elettronica ha una
capacità 10-20 volte superiori a 2 anni fa... Magneti Marelli, che
fornisce Yamaha
e Ducati, e Honda sono allo stesso livello: le prestazioni dipendono dalla capacità
di mettere a posto i
sistemi. Fra le Crt, l’Aprilia possiede la stessa tecnologia e teoricamente ha 3-6 mesi di ritardo».
Ciclistica «Il problema Ducati non è il telaio ma...
la gomma. Oggi c’è il monomarca, anzi il monogomma, perché si usa solo un tipo, quindi devi
adattare la moto. Anche le sospensioni, Öhlins,
sono uguali per tutti, quindi la variabile è il telaio. La Ducati aveva una struttura differente, ma
per adattarsi alle gomme ha dovuto adeguare
la sua struttura. Io, pur lasciando il monomarca, permetterei a ciascuna Casa di avere una
"sua" gomma, pagando: rispetto a quanto è
costato rifare la moto, la Ducati avrebbe speso molto meno se avesse pagato la Bridgestone. E i risultati sarebbero stati migliori. Stanno cercando di avvicinarsi, ma non so se ce la
faranno in tempi brevi. La soluzione migliore è
quella Yamaha. La Honda, come la Ducati, ha
sempre privilegiato la potenza».
Crt «È una soluzione di passaggio per
riempire la griglia. La Dorna vuole imitare la F.1, togliendo potere alle Case, ma non credo sia
giusto. I motori più interessanti sono Aprilia e Kawasaki, ma
non c’è possibilità di grande
sviluppo, perché se fai un propulsore vincente, una Casa
iscritta al campionato lo può
comprare per 20 mila euro: nessuno butterà via i propri soldi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
JAN WITTEVEEN, 65 ANNI, PER 15 DIRETTORE
TECNICO DELL’APRILIA (Porrozzi)
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VENERDÌ 6 APRILE 2012
OTOMONDIALE2012
SM
QUELLA CHE STA PER PARTIRE È
LA 64a EDIZIONE DEL MOTOMONDIALE,
L’UNDICESIMA DELL’ERA MOTOGP
Honda e Yamaha vanno molto bene e le Crt non
sono male. Il distacco è ragionevole per il loro costo
WWW.GAZZETTA.IT
CARMELO EZPELETA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Speed Master
Ioda Racing
Team Forward
Team Bird
Art-Aprilia
Ioda-Aprilia
Suter-Bmw
Art-Aprilia
54
9
5
77
Pasini
Petrucci
Edwards
Ellison
26 anni
Italiano
10
vittorie
21 anni
Italiano
Nessuna
vittoria
38 anni
Statunitense
Nessuna
vittoria
31 anni
Inglese
Nessuna
vittoria
MotoGP e Crt
Differenze e novità
P
OG
OT
M
5
2
3
IL CALENDARIO 2012
A METÀ LUGLIO C’È IL MUGELLO
L’ALBO D’ORO (500 E MOTOGP)
ROSSI HA VINTO SETTE TITOLI
T
R
C
6
12
I
TOR
MO
MO
TO
RI
6
BENZINA
1
g*
3k
*
0
80
1
le
r
pe
g
MOTORI
0k
15
Ogni CRT avrà a
disposizione 12
motori, contro i 6
delle casa aderenti
alla MSMA
150
2
3
4
5
6
BENZINA
La capacità del
serbatoio CRT
sarà di 24 litri,
contro i 21 dei
team ufficiali
PESO
Le 1000 ufficiali
dovranno pesare
153 kg, mentre
le nuove
introdotte 150 kg
GOMME
Nei test potranno
provare anche
i piloti ufficiali con
a disposizione
120 gomme
a testa
FRENO
Il freno anteriore
dovrà essere dotato
di una protezione del
comando per evitare
l’«aggancio»
LUCE
Da quest’anno si
prevede la luce
rossa posteriore
obbligatoria in
caso di pioggia
1 Stoner (Aus)
6 Bradl (Ger)
11 Spies (Usa)
19 Bautista (Spa)
35 Crutchlow (GB)
4 Dovizioso (Ita)
8 Barbera (Spa)
14 De Puniet (Fra)
22 Silva (Spa)
41 Espargaro (Spa) 54 Pasini (Ita)
5 Edwards (Usa)
9 Petrucci (Ita)
17 Abraham (R.Cec) 26 Pedrosa (Spa)
46 Rossi (Ita)
IANNONE E CORTI
ITALIA A 2 PUNTE
Andrea riparte dal team 2010, Claudio ha la
Kalex iridata. Marquez favorito se ha recuperato
GIOVANNI ZAMAGNI
LOSAIL (Qatar)
ono quattro gli italiani della Moto2: Simone Corsi (25 anni), Andrea Iannone (23),
Roberto Rolfo (32) e Claudio Corti (25),
ai quali si aggiunge il sanmarinese Alex De Angelis (28). Tutti piloti che in carriera hanno conquistato almeno un GP iridato, tranne Corti, che però ha dominato i test invernali sulla Kalex.
ROBERTO ROLFO
CI RIPROVA
C’È UNA DONNA:
ELENA ROSELL
S
Protagonisti C’è attesa per Iannone (foto Mila-
gro), 3˚ nel Mondiale 2011 con 3 vittorie. Andrea è pronto per il salto di qualità: ha grande
talento, ma deve diventare più regolare. Per farlo, è tornato alla squadra 2010 e ha scelto una
ciclistica sviluppata dall’ex pilota Luca Boscoscuro. De Angelis e Rolfo (tornato in Moto2 dopo una parentesi in Sbk) hanno scelto Suter,
Corsi ha la Ioda del team di Giampiero Sacchi.
Incognita Il favorito è Marquez (Suter), vincitore nel 2011 di 7 GP al debutto in Moto2. Sul
19enne spagnolo pesa l’incognita delle condizioni fisiche: ha saltato quasi tutta la preparazione invernale per i postumi della caduta
in Malesia la scorsa stagione. È stato sottoposto a intervento chirurgico al nervo ottico: solo qui si potrà capire se sarà a posto.
Outsider Attenti a Thomas Lüthi (Su-
ter), Toni Elias (Suter), iridato
Moto2 nel 2010 e tornato nella
categoria dopo un anno disastroso in MotoGP, Pol Espargaro (Kalex) e Scott Redding (Kalex). Tutti piloti veloci e di
esperienza, che possono lottare per la singola vittoria.
Al via anche Elena Rosell,
26 anni, che dopo un paio
di GP nel 2011, quest’anno
corre tutto il Mondiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da sinistra Claudio Corti e
Simone Corsi, 24 anni MILAGRO
3 CORSI (Ita-Ioda)
4 KRUMMENACHER
(Svi-Kalex)
5 ZARCO (Fra-Motobi)
12 LUTHI (Svi-Suter)
14 WILAIROT
(Thai-Moriwaki)
15 DE ANGELIS
(Rsm-Suter)
18 TEROL (Spa-Suter)
24 ELIAS (Spa-Suter)
29 IANNONE (Ita-Ftr)
30 NAKAGAMI
(Gia-Kalex)
36 KALLIO (Fin-Kalex)
38 SMITH (GB-Tech 3)
40 ESPARGARO (SpaKalex)
44 ROLFO (Ita-Suter)
45 REDDING (GB-Kalex)
60 SIMON (Spa-Ftr)
63 DI MEGLIO (Fra-Ftr)
71 CORTI (Ita-Kalex)
72 TAKAHASHI
(Gia-Suter)
76 NEUKIRCHNER (GerKalex)
80 RABAT (Spa-Kalex)
82 ROSELL
(Spa-Moriwaki)
93 MARQUEZ (Spa-Suter)
95 WEST (Moriwaki)
51 Pirro (Ita)
kg
69 Hayden (Usa)
77 Ellison (GB)
68 Hernandez (Col) 99 Lorenzo (Spa)
MOTO3
MOTO2
litri
4
4
15
24
PES
O
SO
PE
litri
BENZINA
21
VII
DOMENICA GP Qatar (Losail)
29 APRILE GP Spagna (Jerez)
6 MAGGIO GP Portogallo (Estoril)
20 MAGGIO GP Francia (Le Mans)
3 GIUGNO GP Catalogna (Montmelò)
17 GIUGNO GP G.Bretagna (Silverstone)
30 GIUGNO GP Olanda (Assen)
8 LUGLIO GP Germania (Sachsenring)
15 LUGLIO GP Italia (Mugello)
29 LUGLIO GP Stati Uniti (Laguna Seca)
19 AGOSTO GP Indianapolis
26 AGOSTO GP Repubblica Ceca (Brno)
16 SETTEMBRE GP San Marino (Misano)
30 SETTEMBRE GP Aragon
14 OTTOBRE GP Giappone (Motegi)
21 OTTOBRE GP Malesia (Sepang)
28 OTTOBRE GP Australia (Phillip Island)
11 NOVEMBRE GP Valencia
Questo l’albo d’oro recente della classe
regina. Dal 2002 la 500 è diventata MotoGP.
1987 GARDNER (Aus-Honda)
1988 LAWSON (Usa-Yamaha)
1989 LAWSON (Usa-Honda)
1990-92 RAINEY (Usa-Yamaha)
1993 SCHWANTZ (Usa-Suzuki)
1994-98 DOOHAN (Aus-Honda)
1999 CRIVILLE (Spa-Honda)
2000 ROBERTS JR (Usa-Suzuki)
2001-03 ROSSI (Ita-Honda)
2004-05 ROSSI (Ita-Yamaha)
2006 HAYDEN (Usa-Honda)
2007 STONER (Aus-Ducati)
2008-09 ROSSI (Ita-Yamaha)
2010 LORENZO (Spa-Yamaha)
2011 STONER (Aus-Honda)
TALENTO FENATI
IL FUTURO E’ SUO
Il 16enne debutta dopo aver vinto l’Europeo
Occhio ad Antonelli. Viñales indiziato per il titolo
LOSAIL (Qatar)
alla 125 2T alla Moto3 a 4T: anche la
cilindrata minore cambia radicalmente. Ciclistica e propulsore sono liberi,
con alcuni limiti per contenere i costi: il monocilindrico 4T da 250 cmc non deve superare i
14.000 giri, non può costare più di 12.000 euro,
la centralina è unica (Dellorto) e ogni costruttore deve fornire almeno 15 piloti per stagione.
Ciascun pilota ha a disposizione otto motori, il
peso minimo deve essere di 148 kg
(moto+pilota), le gomme (Dunlop) sono uguali per tutti. Una formula che ha attirato tante
Case (Honda, Ktm, Ftr, Mahindra, Oral, Ioda)
sia per la ciclistica sia per il motore.
D
Speranze I piloti sono 33, di cui cinque italiani:
Luigi Morciano (18 anni, Ioda), Romano Fenati
(16, Ftr-Honda), Alessandro Tonucci (19,
Ftr-Honda) Niccolò Antonelli (16, Honda) e Simone Grotzkyj (24, Oral). L’ultima vittoria di
un pilota italiano risale al 2009, quando Iannone conquistò il GP Catalogna. Quest’anno le
speranze si riaccendono, grazie soprattutto a
Fenati (foto Milagro), campione europeo
125 in carica, e ad Antonelli, campione italiano.
Favoriti In una categoria dove l’inesperien-
za e la focosità rappresentano le caratteristiche principali dei piloti,
è difficile fare pronostici. Il principale candidato al titolo potrebbe essere Maverick Viñales, 17
anni, alla seconda stagione iridata, dopo che nel 2011 aveva
chiuso al terzo posto con quattro successi. Attenzione anche a Sandro Cortese, Hector
Faubel e Efren Vazquez.
g.z.
LA PATTUGLIA
TRICOLORE
HA PURE TONUCCI
E MORCIANO
Da sinistra, Niccolò Antonelli,
16 anni, e Simone Grotzkyj, 23
3 MORCIANO (Ita-Ioda)
5 FENATI (Ita-Ftr Honda)
7 VAZQUEZ (Spa-Honda)
8 MILLER (Aus-Honda)
9 FINSTERBUSCH
(Ger-Honda)
10 MASBOU (Fra-Honda)
11 CORTESE (Ger-Ktm)
15 GROTZKYJ (Ita-Oral)
19 TONUCCI (ItaFtr Honda)
23 MONCAYO
(Spa-Kalex Ktm)
25 M. VIÑALES (SpaFtr Honda)
26 MARTIN (Spa-Honda)
27 ANTONELLI (Ita-Honda)
30 PEDONE (Svi-Oral)
39 SALOM (Spa-Kalex)
41 BINDER (S.AfKalex Ktm)
44 OLIVEIRA (Por-Honda)
52 KENT (GB-Ktm)
55 FAUBEL (SpaKalex Ktm)
63 KHAIRUDDIN
(Mal-Ktm)
77 SCHROTTER
(Ger-Mahindra)
84 KORNFEIL (R.Cec-Ftr)
94 FOLGER (Ger-Ioda)
96 ROSSI (Fra-Honda)
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