NELLE PAGINE SICILIANE NEL PALERMO GUIDA DELLA ROCCA www.gazzetta.it venerdì 6 aprile 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 116 Numero numero 83 Anno GP DEL QATAR OGGI ANCORA LIBERE, DOMANI LA POLE. DOMENICA LA GARA DALLE 21 SPORTWEEK StonerRossi: via al Motomondiale VALENTINO IL MANAGER COI BAFFI Nelle prime prove l’australiano già in testa: «Vale non è più un mito. Due titoli non mi bastano». Il pilota Ducati 10°: «Ci serve mezzo secondo» 3 La copertina dell’inserto di Gazzetta ALL’INTERNO UNO SPECIALE DI 8 PAGINE Domani in edicola con la Gazzetta a 1.50 € IL RITORNO ANCELOTTI Cassano già gol «Però ho avuto paura di morire» Ieri ha segnato a Milanello.«Pronto per lo scudetto. E se non torno quello di prima smetto» 3 Antonio Cassano, 29 anni BUZZI DELLA VALLE A PAGINA 6 «DICO MILAN MA LA JUVE HA PIRLO IN PIÙ» SUPERMARIO IERI PAURA PER UN INCIDENTE BalotelliInter Branca apre: «Tra due mesi...» TAIDELLI A PAGINA 10 EUROPA LEAGUE C’E’ PURE LO SPORTING «Due punti di vantaggio servono, tocca ai rossoneri vincerle tutte. Berlusconi chiede spettacolo dall’86... Nel Psg, in estate, prenderemo 34 campioni» A PARIGI CON LEO Carlo Ancelotti, 52 anni. Ha allenato oltre che Reggiana e Parma, sia la Juve che il Milan. Due stagioni al Chelsea di ALESSANDRO GRANDESSO ALLE PAGINE 23 Derby di San Siro posticipato, malumore bianconero Nel penultimo turno, le milanesi in campo alle 20.45, la Juventus alle 15 IARIA, OLIVERO A PAGINA 9 Bielsa, Simeone e Valencia Tre spagnole in semifinale RICCI A PAGINA 18 SERIE B PESCARA BATTUTO 21 Granoche lancia il Varese Un altro stop per Zeman LONGHI A PAGINA 23 leOpinioni a pagina 21 LE DIFFICOLTÀ DI IBRA NELLE GRANDI SFIDE LO SPRINT SCUDETTO: LA UE, GLI STRANIERI ANTICIPI E BUONSENSO E GLI ATLETI ITALIANI di SANTIAGO SEGUROLA di RUGGIERO PALOMBO DI GENE GNOCCHI w Dramma Pato, sorride solo Barbara Berlusconi. Dovrà stare a letto un mese. ALTRI MONDI Bossi si è dimesso La Lega è nel caos Ora chi sarà il leader? 3 Umberto Bossi, 70 anni AFP DELL’ARTI A PAGINA 39 9 771120 506000 20 4 0 6> di FRANCO ARTURI IL ROMPI PALLONE Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT « VENERDÌ 6 APRILE 2012 ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese PARIGI Dal duello Milan-Juventus al suo Psg, Carlo Ancelotti legge il finale di stagione esaltante in Italia e in Francia. Milan fuori ai quarti di Champions, inevitabile? «Il Milan ha fatto il possibile contro i più forti al mondo. Oggi solo il Real Madrid può competere con il Barcellona. Il Milan è rimasto in partita fino a quel rigore discutibile. L’atteggiamento era giusto, ma il Barcellona meritava di passare. Hanno una marcia in più». Non sono mancate critiche ad Allegri, anche da Berlusconi. «Con un altro sorteggio il Milan poteva arrivare in semifinale, più consono alle ambizioni rossonere. Ma è difficile pensare di vincere la Champions con Barcellona e Real Madrid in gioco. Berlusconi poi chiede spettacolo e controllo del campo dal 1986». Il Milan rischia il contraccolpo? «Potrebbe essere positivo perché non è stato eliminato dall’Apoel Nicosia. Avranno più energie mentali per il campionato. Nel 2004 fummo eliminati ai quarti dal Deportivo, non invincibile e dopo il 4-1 in casa. Ci fu uno shock psicologico, ma reagimmo battendo l’Empoli in extremis. E poi vincemmo lo scudetto». Questa Juve avrebbe potuto fare di più con il Barcellona? «No, in questi casi subentra l’esperienza. Fisicamente avrebbero potuto dare di più, ma avrebbero avuto un deficit di maturità. Il Barcellona non è imbattibile, ma non gli togli il possesso palla. Il Real l’anno scorso ha vinto la coppa di Spagna con il contropiede». Cosa manca alle italiane per fare meglio in Europa? «Il Napoli ha fatto un’ottima Champions, eliminando il Manchester City nel girone del Bayern. E’ mancata l’Inter che ha avuto un mare di problemi. Il Milan ha fatto il suo. Non è andata così male. Il prossimo anno ci sarà la Juve. Saremo più competitivi». CARLO ANCELOTTI PRIMO PIANO L’INTERVISTA «Ora sarà turbo-Milan E porterò il mio Psg tra le grandi d’Europa» «Contro il Barcellona i rossoneri hanno fatto il massimo Il k.o. sarà una spinta per lo scudetto. Stimo Pato, va curato» La corsa scudetto? «E’ incerta, ma due punti di vantaggio servono. Tocca al Milan vincerle tutte. Non credo sia decisivo il calendario, neanche con il derby alla penultima che non è detto il Milan perda e che potrebbe arrivare a conti fatti». Il ritorno di Cassano può essere determinante? «E’ fuori da tanto. Il Milan ha Ibra. Se Cassano sta bene può essere utile. Per la Juve invece conta il collettivo, quindi la condizione fisica supportata dall’entusiasmo. Anche se Pirlo ha portato sicurezza, togliendo qualità al Milan». « « Il Milan è rimasto in partita fino a quel rigore dubbio Ma Barça e Real sono superiori Berlusconi critica Allegri? Chiede spettacolo e controllo del gioco dal 1986... Sorprende il nuovo infortunio di Pato. «Resta un giocatore che stimo, è giovane, ha un futuro, anche se ora per lui sarà più dura. E’ importante però che si capisca l’origine degli infortuni». Quale tra la Juve e il Milan di oggi è più distante dalla sua Juve e dal suo Milan? «La mia Juve era già matura, con grandi giocatori ed esperienza. Quella di oggi è in costruzione e fa molto bene, ma non mi sorprende perché Conte è molto determinato. Il Milan in fondo è lo stesso». Anche se la generazione Ance- lotti è a fine corsa. «Il ricambio è già cominciato con El Shaarawy, Abate, Aquilani, Nocerino. La bravura del Milan è di cambiare vincendo. Non è da tutti». Non vincere lo scudetto sarebbe più grave per la Juve o per il Milan? «Sarebbe più accettabile per la Juve visto che questo primo anno è comunque di qualità». Chi vince lo scudetto? «Dico Milan». Il Psg invece è in difficoltà e domenica c’è il derby di Francia, con il Marsiglia di Deschamps. 4 I NUMERI 14 successi da giocatore 3 scudetti (Roma e Milan), 4 Coppe Italia (Roma), Supercoppa di Lega, 2 Coppe Campioni, 2 Supercoppe Uefa, 2 Intercontinentali (tutte con il Milan) Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 la scheda 3 LA VOLATA SCUDETTO LE PARTITE CHE DECIDERANNO LA CORSA AL TITOLO CARLO ANCELOTTI 52 ANNI ALLENATORE DEL PSG È nato a Reggiolo (Reggio Emilia) il 10 giugno 1959. Ex centrocampista di Parma, Roma e Milan. GDS 1995 Allenatore della Reggiana, dopo essere stato vice di Sacchi in Nazionale 1996 Due stagioni al Parma 1999 Allena la Juve fino al 2001 2001 Al timone del Milan per otto stagioni dense di trionfi 2009 LA BACHECA I TROFEI DI CARLETTO DA ALLENATORE Due stagioni al Chelsea 30 dicembre 2011 Milan ai raggi X Juve ai raggi X h 7 La condizione fisica h 9 La condizione fisica In generale è abbastanza buona, anche se Robinho e soprattutto Boateng non hanno raggiunto la condizione ottimale. Stanno bene i difensori, a parte Thiago Silva che è infortunato e Mesbah affaticato. A centrocampo, Aquilani cresce da un punto di vista atletico: il reparto è ok, nonostante il mal di schiena di Van Bommel. La Juve sta benissimo, la squadra corre dal primo all’ultimo minuto e solitamente nella ripresa dà l’accelerata decisiva per vincere la partita. L’appannamento del mese di febbraio è stato brillantemente superato e adesso Conte può essere fiducioso sulla tenuta fino a fine stagione. Da non sottovalutare un aspetto: non ci sono infortunati. h 7,5 h 7,5 La rabbia per l’eliminazione dalla Champions, che era prevedibile, ma che soprattutto alla vecchia guardia non è andata giù, può trasformarsi in energia psicofisica per il finale di stagione. Ibra si è già portato avanti, dicendo a caldo, dopo la partita del Camp Nou, che è convinto di conquistare anche questo scudetto: «Siamo forti abbastanza». La Juve insegue il Milan dopo aver fatto da lepre per tutto il girone d’andata. Quindi adesso dovrebbe patire la condizione dell’inseguitore, che non è padrone del proprio destino. Ma dopo aver dimezzato lo svantaggio nell’ultimo turno, i bianconeri hanno ritrovato convinzione e fiducia. E sono pronti a completare quella che sarebbe una grande impresa. h8 h8 E’ sempre lui l’uomo scudetto: Ibrahimovic, che secondo i critici di Allegri sintetizzerebbe tutto il buono del Milan. In realtà, il Milan è cresciuto come collettivo e Aquilani e Boateng sono forze fresche che dovrebbero dare qualcosa in più alla squadra in queste ultime partite. Ma Zlatan resta il giocatore dei gol decisivi. Almeno in campionato. La forza della Juve è il collettivo. Detto questo, Andrea Pirlo è il faro indiscusso, detta i ritmi e garantisce la qualità. Abituato a vincere, il centrocampista sa gestire non solo il pallone, ma anche le emozioni. Assieme a lui vanno citati Gigi Buffon (che ha già regalato alcuni punti alla Juve) e Mirko Vucinic, che può essere il valore aggiunto. partenenza. Al Chelsea hai Cole, Lampard, Terry. Al Milan Ambrosini, Nesta, Gattuso, Abate, Antonini. Al Real, Casillas, Sergio Ramos, Xabi Alonso. Del Barcellona non ne parliamo. Qui i vari Sakho, Sissoko, Bodmer, Hoarau, Jallet devono assumere il ruolo». sembra voler tornare. Serve che un emiro investa da noi per cambiare tendenza? La condizione psicologica Accetta l’offerta del Psg La condizione psicologica L’uomo in più: Ibrahimovic «Il momento è delicato, il Marsiglia per noi è una grande opportunità di rilancio. Lo sarà anche per loro, perché vengono da una lunga serie negativa. Hanno esperienza e non penso siano indeboliti dall’eliminazione in Champions». Se l’aspettava un finale di stagione così complicato? «Sì, perché il calcio francese è molto vicino al nostro tatticamente. Come in Italia, c’è molta attenzione alla fase difensiva ed è impossibile vincere 7-1, come ti capita in Inghilterra. Il calcio qui è in evoluzione, sono stato sorpreso dagli stadi magari non grandi, ma ben tenuti e quasi sempre pieni. C’è un bel clima». Leonardo dice che l’estate scorsa avrebbe firmato per il secondo posto ad aprile. Fir- merebbe anche lei? «Ora no, siamo in ballo e abbiamo giocatori per vincere. Ci alleniamo bene, sono ottimista. Il campionato si deciderà all’ultimo anche perché dobbiamo fare i conti con il Lilla che punta al titolo e che affronteremo sia noi che il Montpellier. E dietro chi lotta per la salvezza non molla punti. Leo sottolinea l’importanza dell’accesso diretto alla Champions». « « Dove il Psg deve almeno andare agli ottavi. «Spererei anche più in là». Quindi il vostro mercato estivo sarà movimentato? «La squadra sarà rinforzata, non rivoluzionata. Prenderemo 3-4 giocatori, ma voglio che il Psg abbia un’anima francese perché la differenza oggi la fai anche con il senso di ap- « Per lo scudetto peserà più Ibra di Cassano. Pato è giovane, ha ancora un futuro Non firmo per il 2˚ posto in Ligue 1 E nella prossima Champions non mi bastano gli ottavi Pastore ha solo bisogno di tempo Anche Platini e Zidane all'inizio facevano fatica Tutti però criticano Pastore. «Giusto se si guarda solo il campo. Ha qualità per fare di più. Ingiusto se gli si fanno pesare i 43 milioni pagati al Palermo. Anche Platini i primi sei mesi era un oggetto misterioso alla Juve. Come Zidane o Falcao. Diamogli tempo». Criticano lui per colpire Ancelotti. «Fa parte del gioco». Lei appartiene all’élite di allenatori italiani all’estero e non NUOVA PUNTO TWINAIR. L’uomo in più: Pirlo «Non è questione di soldi. Allenare Milan, Juve, Inter sarà sempre stimolante. L’esperienza all’estero ti fa conoscere altre culture e atmosfere. In Italia ci sono troppe polemiche e pressioni che tolgono bellezza al gioco. Ma in fondo penso che tutti noi all’estero pensiamo un giorno di tornare». » © RIPRODUZIONE RISERVATA NATURALE DIVERTIRSI. NUOVO MOTORE TWINAIR TURBO 85 CV - NUOVI INTERNI - NUOVI COLORI - CERCHI IN LEGA ESCLUSIVI PUNTO 2012 A 9.500 € CON CLIMA, ESP, RADIO CD MP3, CERCHI IN LEGA. TUTTO DI SERIE. SCEGLI PUNTO ENTRO IL 30/04/2012 E PUOI VINCERE CASA AZZURRI. Per maggiori informazioni vai su www.fiatcasazzurri.it Punto 2012 a € 9.500: su Punto Easy 1.2 bz. 3p. prezzo promo € 9.500 (IPT esclusa). 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Come previsto, ieri mattina Pato si è sottoposto a una risonanza magnetica: lesione muscolare tra il primo e secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra, questo il prevedibile verdetto. Dunque, stagione finita e nuovo controllo fra quindici giorni. Pato passerà l’estate a cercare di tornare al top, ma non si muoverà da Milanello prima della fine della stagione, a parte qualche prevedibile breve viaggio per qualche visita specialistica. I tempi degli esperimenti sembrano terminati, anche perché se ne sono fatti tanti, in campi più o meno tradizionali, senza ottenere la fine della straordinaria catena di infortuni muscolari che ha legato la carriera del promettente attaccante. Caccia all’errore Naturalmente, subito dopo l’incredibile crac al Camp Nou, si è scatenata la caccia al colpevole. Fonti vicine alla famiglia Berlusconi sussurrano che Silvio è rimasto sconcertato dall’accelerazione improvvisa imposta al rientro in campo del giocatore. Per la verità, l’amministratore delegato Galliani si era arrabbiato e preoccupato parecchio, e senza ricevere sollecitazioni dai Berlusconi, già leggendo i giornali ieri mattina: uno dei fondatori di MilanLab, Jean Pierre Meersseman, che è tuttora coordinatore sanitario del Milan, era appena rientrato sulla scena, perché negli ultimi tempi si era dedicato soltanto ai progetti scientifici. L’idea di riportarlo a Milanello per occuparsi del delicato caso Pato però non ha dato i risultati sperati e Meersseman, colpevole di aver dichiarato che Pato era pronto per giocare a Barcellona, è uscito di nuovo di scena. Appoggio Galliani, Pato e altri a Milanello non hanno gradito le dichiarazioni pessimiste del coordinatore sanitario, che appariva assai sfiduciato dopo l’infortunio numero 14 in 27 mesi. Ieri in un comunicato scritto dallo stesso Galliani il club ha preso le distanze: «Tut- 3 1 Il momento dell’infortunio: la diagnosi è lesione muscolare tra il primo e il secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. 2 Pato sente dolore 3 Lascia sconsolato il campo dopo 14 minuti 4 E va a sedersi in panchina 4 Il Milan non s’arrende su Pato «Tornerà più forte di prima» La diagnosi: «Lesione muscolare fra il primo e il secondo grado». Stagione finita, ma Galliani non condivide il pessimismo sul futuro to il Milan è fortemente determinato a risolvere in modo positivo e nel termine più breve i problemi muscolari di Alexandre Pato. Numerose strade sia diagnostiche sia terapeutiche restano aperte e non c’è dubbio che l’attuale situazione sarà superata in modo soddisfacente. Pato tornerà presto ancor più forte di prima». Consapevolezza Il club cerca in tutti i modi di proteggere Pato, che è un campione giovane e anche un capitale in pericolo. Dopo l’ultima uscita pubblica, sarà necessario un rientro brillante, ma soprattutto definitivo. Quei 14 minuti al Camp Nou e il crac in mondovisione rischiano di provocare un danno economico enorme al Milan. Per questo, al di là dei sentimenti del club e della famiglia per il brasiliano, si è deciso di ribadire la piena fiducia nelle sue qualità e nelle possibilità che diventi quello che era previsto diventasse, cioè l’erede di Shevchenko e Kakà. Ma, per ottenere questo risultato, si andrà ancora di più con i piedi di piombo. Inutile domandarsi di chi sia la colpa del rientro affrettato: quello che conta ora è riportare Pato in campo, questa volta per davvero. Altrimenti non sarà possibile né cederlo alle cifre immaginate da Berlusconi (che aveva bloccato il suo trasferimento al Psg), né trasformarlo sul serio in una bandiera del Milan. TURNOVER PER NESTA: TORNA BONERA Van Bommel ancora fermo per il mal di schiena Allegri prova Muntari davanti alla difesa Mark van Bommel non sta ancora bene e ieri si è allenato a parte. La schiena continua a dare problemi, così Allegri ha provato una soluzione alternativa per evitare di fare giocare un’altra gara da titolare a Massimo Ambrosini, che ha speso moltissimo fra Champions League e campionato. Dunque, ieri è stato provato Sulley Muntari davanti alla difesa. Sembra l’ex interista, che è rimasto forzatamente a riposo nelle gare con il Barcellona (non era in lista S Nocerino è il milanista che ha giocato di più: 41 gare fra coppe e Serie A. Perciò anche lui potrebbe riposare Champions) l’uomo destinato a prendere il posto fra Aquilani e Nocerino. Aquilani sarà ancora la mezzala destra, mentre è probabile che Emanuelson torni a fare il trequartista per dare almeno un po’ di riposo a Boateng che era appena rientrato. L’olandese però potrebbe anche fare la mezzala sinistra, perché Nocerino è il giocatore che ha giocato di più. In difesa, la scelta non manca: dovrebbe esserci turnover per Nesta, e spazio alla coppia centrale Bonera-Mexes. © RIPRODUZIONE RISERVATA QUI FIORENTINA IL PATRON VIOLA PREDICA UNITÀ Andrea Della Valle: «Ricostruiremo con Jovetic» «La B non la voglio sentire nominare, facciamo i punti salvezza poi parliamo di tutto» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE Due vittorie e mezzo prima della ricostruzione viola, l'impalcatura che regge la Fiorentina è ora piuttosto debole, vanno aggiunti altri mattoni in classifica prima di poter realizzare i nuovi progetti. La proprietà ne ha molti, ma tutto passa dal presente: va cementato il gruppo e fortificato l'ambiente, su Jovetic verrà poi edificato il nuovo ciclo. La garanzia è di Andrea Della Valle: «Facciamo i sei-sette punti che mancano alla salvezza e poi penseremo al futuro, la ricostruzione partirà da Jovetic. La serie B non voglio neppure sentirla nominare. Questo gruppo non è da buttare, e come proprietà abbiamo ancora voglia di investire, fra l’altro abbiamo appena ricapitalizzato per trenta milioni. Rimarremo finché la gente ci vorrà: a me basta sentire l'affetto della città per trovare nuovi stimoli». Problema Franchi Prima di rico- struire andrebbe abbattuto il muro di tensione eretto tra squadra e tifo. A questo proposito Della Valle chiede che venga innalzato un patto a tutela del gruppo: «Ultimamente la squadra gioca meglio in trasferta. Faccio un appello ai tifo- si: da questa situazione ne usciamo solo restando tutti uniti. Capisco la rabbia della gente, ma la squadra subisce l'atteggiamento del pubblico: c'è un problema con il Franchi. Non dico che è colpa dei tifosi, tutt'altro: le colpe sono nostre, mie per primo anche se non merito di girare con la Digos. Ora però serve essere costruttivi, fare processi è inutile. La squadra è orgogliosa ma rattristata, per questo ho pensato a dei colloqui individuali. Li ho anche visti determinati, un velo di ottimismo ce l'ho. Si sono ficcati in questa situazione e ne devono uscire, ma vanno aiutati. Delio Rossi? Non può essere sereno, ma l'allenatore non è un problema. In ogni caso riparleremo di tutto a fine stagione. Da San Siro vorremmo uscire a testa alta, andiamo a giocar- cela, non pensiamo di partire battuti. Poi contro il Palermo vorrei rivedere lo stadio pieno». Valle ha un pensiero: «Ha scritto la nostra storia per sette anni, certe soddisfazioni rimarranno sempre. Il nuovo diesse? Ho più di un nome in mente, ora la priorità è la salvezza, poi lo annunceremo, ma anche su questo abbiamo idee chiare (probabile uno tra Oriali e Sartori, con Lo Monaco outsider, ndr). Prandelli di nuovo viola? Ci faccia vincere l'Europeo, poi il calcio è una ruota che gira e lui e mio fratello Diego hanno fatto pace già l'estate scorsa». Oltre al nuovo ciclo da costruire, ci sono un paio di cose da distruggere: «Vorremo far dimenticare il ricordo della sconfitta contro la Juve, ci proveremo nei prossimi anni. Anche se in giro sto scoprendo sempre più avvoltoi, mi auguro continuino a volteggiare senza mangiare». Torna Diego... Nonostante la pressione del Franchi è infatti più probabile pensare di alzare la classifica nel turno infrasettimanale, una volta inaugurata la salvezza, si darà poi il via alla realizzazione di un nuovo progetto. Ancora Andrea Della Valle: «Io le idee chiare ce l'ho, il 15 maggio mi confronterò con la città e chiarirò molte altre cose. Un tavolo con Firenze e le istituzioni? Perché no? Intanto vorrei riportare Diego allo stadio, magari quando potrà divertirsi: il suo ritorno è in programma». ...e Prandelli? Tra gli architetti dei precedenti successi c'era Pantaleo Corvino per cui Della Andrea Della Valle FOTOGRAMMA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 CASSANO SERIE A «Ho temuto di morire Pronto per lo scudetto» FantAntonio ieri ha segnato in partitella e ha raccontato quei momenti terribili: «Ma se non torno quello di prima smetto» FABIANA DELLA VALLE MILANO Cinque mesi e mezzo senza calcio possono cambiare il fisico e la testa, ma non i piedi. Antonio Cassano ha sempre sentito un’attrazione fatale verso il pallone e non può aver perso una tale sintonia. Ieri l’attaccante ha segnato un gol in partitella che non lascerà traccia negli almanacchi ma che per FantAntonio ha il sapore della ritrovata libertà. Antonio adesso si sente di nuovo libero di accompagnare in porta ogni pallone, come aveva sempre fatto fino al 29 ottobre 2011, quando si sentì male appena sceso dall’aereo che lo aveva riportato indietro da Roma. «Ho avuto paura di morire», ha confessato l’attaccante nella sua prima intervista dopo il lungo stop, concessa a Studio Sport. Una nuova vita Quel 29 ottobre Cassano venne ricoverato in ospedale per un attacco ischemico e pochi giorni subì un piccolo intervento al cuore per chiudere un piccolo foro (forame ovale pervio, detto Pfo) che mette in comunicazione gli atri cardiaci e che è stato individuato come causa dell’at- ricordi il Cassano buono, non quello che fa compassione». Milan tricolore Anche prima dell’attacco ischemico Antonio aveva sempre detto di voler smettere presto con il calcio, prima dell’inizio del declino. Adesso però vuole ringraziare anche con i gol chi l’ha aiutato in questi mesi duri e ha sempre creduto in lui: «Mi hanno chiamato tutti, il Real, il Barcellona, Capello, Delneri, Iniesta. Ho capito quanta gente ha apprezzato l’uomo Cassano. Ma so anche che appena sbaglierò un paio di passaggi torneranno a dire che sono una testa matta. Il presidente Berlusconi, Barbara e Galliani sono stati incredibili. Ma l’uomo che mi ha salvato la vita è Rudy Tavana, che mi ha preso per i capelli e mi ha portato in ospedale. Anche Prandelli mi « « Per 36 ore ho fatto fatica a parlare, ora ho iniziato una nuova vita» Tavana mi ha salvato, Prandelli ha sempre detto che mi avrebbe aspettato» Antonio Cassano, 29 anni, durante la partitella con i compagni di squadra. Non gioca dal 29 ottobre 2011 BUZZI tacco. Ieri per la prima volta ha raccontato il dramma che ha vissuto: «Quattro giorni prima dell’operazione ho avuto tanta paura, l’idea di far soffrire i miei cari mi angosciava. Per 36 ore dopo il malore ho fatto fatica a parlare e a ricordarmi le cose. Per fortuna ora è tutto passato, ho iniziato una nuova vita». O come prima o smetto Cassano ha avuto l’idoneità all’attività agonistica martedì: mentre il Milan si preparava ad affrontare il Barcellona lui vinceva la sua partita più importante. Da quel momento ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo, sta bene e sabato potrebbe già essere convocato per la gara con la Fiorentina. «Il proble- ma può essere la forma fisica, ma non certo i piedi che sono quelli di sempre e quindi sono buoni — ha scherzato l’attaccante —. Adesso torno a giocare e se mi accorgo che sto bene okay, ma se vedo che dopo 3, 4, 6 mesi, un anno non sto in piedi, dico a tutti "ragazzi, è stato un piacere" e me ne torno a casa. Voglio che la gente iperself è convenienza 24 ore su 24 iperself diventa 24 ore su 24 per darti tutta la qualità dei carburanti eni con il massimo della convenienza. 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L’operazione fila liscia: la prognosi è da 4 a 6 mesi prima di riprendere l’attività agonistica. 3 APRILE L’Istituto di medicina dello sport di Milano rilascia a Cassano il certificato di idoneità all’attività agonistica. Va in campo con la Primavera e segna un gol su rigore. Ora può essere convocato da Allegri. VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT Codice cliente: 222072 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A A Tanto è un gioco NEL GIRO AZZURRO DI LUIGI GARLANDO Prandelli scopre il mal di gol Infortunati, spuntati, agitati: quanti dubbi a due mesi dall’Europeo La sofferta produttività dell’attacco bianconero ha anche riflessi azzurri. Prandelli, che in difesa si affida al blocco Juve (per gli stage del 23 dovrebbe chiamare anche De Ceglie) e a centrocampo punta forte su Pirlo e Marchisio, è molto meno attratto dai bomber di Conte: Borriello aspetta il primo gol, Quagliarella gioca spezzoni, Matri e Pepe, involuti, sono retrocessi in panca. Ma non è solo Juve. Il bollettino degli attaccanti azzurrabili, a due mesi dall’Europeo, è preoccupante. Scegliere i 5-6 per Polonia e Ucraina sarà un esercizio da mal di testa per Prandelli. La notizia della ripresa di Cassano e Rossi ha allargato i cuori, ma siamo realisti: Allegri, braccato dalla Juve e dalla necessità di vincere questo scudetto, quanto rodaggio potrà concedere a Cassano? Pepito fa le partitelle, ma le partite vere sono un’altra cosa. E il tempo da qui all’Europeo è poco. Cassano e Rossi hanno caratterizzato la migliore Italia di Prandelli, ma che rischio sarebbe portare due reduci da pause così lunghe? Il recupero dei due titolari rimetterebbe in discussione le candidature del miglior cannoniere italiano degli ultimi anni (Di Natale) e le migliori sorprese della stagione (Borini e Giovinco), perché non possiamo portarci solo punte piccole di movimento. Tra l’altro Borini è al secondo infortunio muscolare importante della stagione. Anche lui comporta un rischio in un torneo di partite ravvicinate e stressanti? Di sicuro comporterà dei rischi Balotelli che, al di là delle promesse, fatica a trovare continuità di rendimento e di comportamento. Dal suo talento e dalla sua fisicità però è difficile prescindere. Oltre a Mario, quali altre prime punte? Bella domanda. Pazzini, Gilardino e Matri sono accomunati dallo stesso momento balordo, tutti e tre lontani dai loro picchi più alti, tra gol sbagliati, panchine e tifosi delusi. Qualche taglio eccellente ci sarà, soprattutto se il romanista Osvaldo confermerà la puntualità realizzativa delle ultime giornate. Come avrete capito, districarsi tra questi dubbi e scegliere un criterio di selezione non sarà semplice. Uno come Toni che al Mondiale 2006 si convocò da solo, con un campionato da 31 gol, Prandelli non ce l’ha. Potremmo consolarci con la Spagna, che tra bomber infortunati (Villa) e spuntati (Torres) è conciata quasi come noi e come noi considera gli outsider (Soldado), ma con una differenza sostanziale: per la Spagna, come per il Barcellona, la prima punta è quasi un optional. Il gol in qualche modo arriva dopo il gran carnevale di un centrocampo unico. Per dire, nei primi mesi del 2012 Xavi (6) e Iniesta (4) hanno segnato quanto Matri (4), Pazzini (3) e Gilardino (3) messi insieme. Se poi sbirciamo la contabilità 2012 dell’Olanda (Van Persie 12, Huntelaar 16, Robben 12) ci viene un po’ di magone. A giugno chi farà gol per noi? Prandelli confida nel risveglio primaverile dei bomber in letargo. Juve a stelle e DALLE LAVATRICI AI DOLCI 31 ANNI DI SPONSOR SULLA MAGLIA BIANCONERA S Alessandro Matri, 27 anni, è al suo secondo campionato con la Juventus; in questa stagione ha collezionato 26 presenze e 10 gol S Antonio Cassano, 29 anni, è alla sua seconda stagione al Milan; quest’anno 9 presenze e 2 gol in campionato prima dello stop S Giuseppe Rossi, 25 anni, dal 2007 al Villarreal; quest’anno 9 presenze e 3 gol nella Liga prima della rottura del legamento crociato al ginocchio destro S Fabio Borini, 21 anni, alla prima stagione con la Roma; in campionato ha realizzato 9 gol in 19 presenze; il 26 febbraio 2012 ha fatto il suo esordio con la Nazionale © RIPRODUZIONE RISERVATA ARISTON DAL 1981 AL 1989 Sponsor della Juve che vince 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intercontinentale UPIM DAL 1989 AL 1992 Per tre campionati la Juventus è abbinata ad un marchio della grande distribuzione: con Upim vince 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa DANONE DAL 1992 AL 1995 Ravanelli, Vialli, Baggio e il primo Del Piero: con Danone i bianconeri vincono 1 scudetto, 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa SONY DAL 1995 AL 1998 La Juventus targata Sony spopola e vince 2 scudetti, 2 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Supercoppa europea e 1 Coppa Intercontinentale L’americana Chrysler nuovo sponsor in vista La società sarebbe vicina a un accordo biennale con la casa di auto Usa: sulle maglie potrebbe esserci il marchio Jeep G.B. OLIVERO ALBERTO MAURO TORINO Sono passati meno di due anni dal 19 maggio 2010, giorno in cui Andrea Agnelli divenne ufficialmente il 23o presidente della Juve, ma sembra trascorsa una vita. La società è stata profondamente riorganizzata, la squadra è tornata a competere ai massimi livelli, lo stadio nuovo è un gioiello invidiato in tutta Italia. Il lavoro, però, è tutt’altro che finito e la dirigenza bianconera ha pianificato le prossime mosse. Il presidente Stamattina alle 9 a Vinovo è in programma una conferenza stampa di Agnelli. Il tema potrebbe essere la difesa assoluta di Antonio Conte dopo il suo indiretto coinvolgimento nel calcioscommesse a causa di un sms che Bellavista avrebbe voluto gli fosse recapi- tato per eventuali informazioni su Siena-Sassuolo. In casa Juve c’è grande tranquillità e piena fiducia nel tecnico e quindi è possibile che il presidente voglia prendere una posizione pubblica in merito cercando anche di evitare che la squadra possa essere destabilizzata nella fase decisiva della stagione. Ma non saremmo sorpresi se Agnelli parlasse anche di altro, visto che circolano voci di presenze illustri oltre a quella del presidente: e l’argomento potrebbe essere la nuova sponsorizzazione. Non c’è ancora l’ufficialità, ma sembra proprio che la Juve stia per chiudere un accordo con la Chrysler, probabilmente di durata almeno biennale, per la sponsorizzazione unica della maglia. Nelle ultime due stagioni si sono alternate Betclic (prima divisa) e Balocco (divisa di riserva), ma la società non ha mai nascosto l’intenzione di avere un unico ricco sponsor che potesse garantire entrate importanti in un momento di grande rilancio. lo (Grand Cherokee) in uso ai giocatori della Juve. Jeep Quello della Chrysler, ovviamente, è un marchio di famiglia dopo l’accordo del 2009 con la Fiat ma questo non deve assolutamente far pensare che sia una scelta di basso profilo, senza alternative o poco conveniente. Tutt’altro. Di recente la Juve ha già messo sulla maglia un marchio del gruppo Fiat (New Holland, dal 2007 al 2010) e la scelta «americana» evidenzia la volontà di tornare a essere una squadra mondiale con la certezza che il brand Juve possa recuperare in brevissimo tempo il prestigio dell’era pre-Calciopoli. D’altronde in America la Vecchia Signora è tuttora molto seguita e dopo la tournée estiva dello scorso anno è probabile un bis a luglio. Pare che la Chrysler possa comparire sulle maglie bianconere con il marchio Jeep, in grande rilancio anche grazie al model- Le cifre Quest’anno tra Betclic e Balocco la Juve incassa 10 milioni ed è quindi naturale pensare che nella prossima stagione, in cui la squadra tornerà in Europa e molto probabilmente in Champions, le entrate della sponsorizzazione possano essere superiori. Dopo le parole di John Elkann mercoledì all’assemblea degli azionisti Fiat («Scudetto o Coppa Italia? Tutti e due. Stiamo giocando bene, ma come dice Conte non è il momento di allentare la concentrazione. Vedo però un gruppo di 24 leoni che giocano come un solo leone»), la compattezza della famiglia Agnelli attorno alla società e alla squadra verrebbe confermata dal ricco accordo con la Chrysler. Che in fondo è lo sponsor ideale per una squadra che corre a cento all’ora. © RIPRODUZIONE RISERVATA I RIVALI DI DOMANI DEI BIANCONERI DA QUANDO E’ ARRIVATO IL NUOVO DIRIGENTE ROSANERO HA DETTATO UNA SERIE DI REGOLE Panucci fa rispettare il regolamento, e il Palermo va Multe salate per chi fa collezione di cartellini gialli o rossi. I primi effetti positivi ci sono già FABRIZIO VITALE PALERMO Dal suo insediamento il Palermo non ha più perso. In due partite, da quando Christian Panucci è il nuovo responsabile dell’area tecnica, sono arrivati un pareggio e una vittoria, la prima del campionato in trasferta. Adesso si spera di allungare la striscia positiva con la Juve. Zamparini dice che Panucci è fortunato, ma è un modo per vantarsi della sua scelta. Sarà un caso, ma l’arrivo dell’ex difensore di Milan, Real e Roma ha portato una ventata nuova. Di sicuro ha portato un regolamento interno alla squadra. Qualcosa che mancava e di cui si sentiva il bisogno. Ci ha impiegato pochi giorni a buttarlo giù, giusto il tempo di rendersi conto di alcune cose e di «annusare» l’ambiente. Secondo il nuovo dirigente rosanero con delle regole certe si fanno 4-5 punti in più a campionato. Chi meglio di lui, che ha vinto in Italia e in Europa, può saperlo. Le «tavole» sono affisse dentro lo spogliatoio, poche norme che però vanno rispettate altrimenti scattano le multe. Espulsioni Guai, per esempio, a chi si fa espellere per comportamento scorretto o per proteste. In questo caso la «legge di Panucci» si fa dura perché verrà decurtato il 30% dello stipendio. Il caso-tipo è quello di Bertolo che in Lecce-Palermo ha rifilato una testata a Delvecchio. Per questa volta il giocatore è stato graziato perché il regolamento non era ancora entrato in vigore. Non se la passa bene Christian Panucci, 38 anni ANSA nemmeno chi va incontro a cartellini gialli «gratuiti». Lì le sanzioni partono da 250 euro e si raddoppiano in caso di recidive. Quindi tre gialli evitabili verranno a costare ai giocatori mille euro. Multe anche per chi va in ritardo all’allenamento: 5-10 euro al minuto. Lo sfortunato che arriva a seduta già iniziata dovrà invitare la squadra a cena. Modello Real Le regole di Panucci sono la sintesi della sua lunga esperienza da giocatore. Col tempo si andrà anche verso l’abolizione del ritiro pre-gara. Il meccanismo del raddoppio delle multe, per esempio, era un sistema in vigore al Real Madrid. Il regime sanzionatorio non servirà, però, a rimpinguare le casse del Palermo, perché il ricavato verrà devoluto in beneficenza. I comandamenti di Panucci regolano anche il rapporto tra giocatori e tecnico, comportamenti irrispettosi o insulti non sono ammessi. Fuori dal campo il coprifuoco scatta dal venerdì: tutti dovranno essere a casa entro le 23. Per il resto della settimana l’intenzione è di affidarsi al buon senso dei giocatori. Chi venisse sorpreso a fare le ore piccole, però, se la vedrà con Panucci. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 strisce TAMOIL DAL 2002 AL 2007 L’ingresso del colosso Tamoil ha coinciso con lo scandalo Calciopoli: 1 scudetto revocato, 1 assegnato all’Inter; per la Juve 1 scudetto e 1 Supercoppa italiana BET CLIC E BALOCCO DAL 2010 AL 2012 In questi ultimi due campionati la Juventus ha diversificato gli sponsor: la prima maglia è Bet Clic mentre la seconda è Balocco. la scheda CHRYSLER, UN SIMBOLO AMERICANO SALVATO CON I SOLDI DELLA FIAT Chrysler è una casa automobilistica fondata nel 1925. Entrata in crisi, si è salvata dal fallimento nel 2009 grazie all’intervento del Governo americano e della Fiat guidata da Sergio Marchionne. Il 2011 della Chrysler si è chiuso con un fatturato di 55 miliardi di dollari. I profitti sono arrivati a 2 miliardi di dollari grazie alla vendita di un milione e 855 mila vetture nel mondo. La Fiat, dopo il 35% iniziale, controlla ora la società americana che fa parte del gruppo torinese. MARCO IARIA G.B. OLIVERO Il peccato originale non è stato commesso ieri, ma l’8 luglio 2009. Fu allora che le 20 società di Serie A, all’unanimità, decisero di limitare la sacralità delle partite in contemporanea solo all’ultima giornata di campionato. Perché? C’era il nuovo bando dei diritti tv da licenziare e spalmando — sempre di più — il prodotto a uso e consumo delle televisioni i ricavi sarebbero cresciuti. Il varo dei prossimi anticipi e posticipi, e quindi lo sfasamento delle gare delle duellanti per lo scudetto al turno numero 37, non è altro che una coerente conseguenza di quella scelta. Ed ecco, il 6 maggio, Juventus-Cagliari alle ore 15 e Inter-Milan alle 20.45, col rischio che a 180 minuti dal gong il titolo di campione d’Italia sia ancora in bilico. Da qui i malumori, al momento sussurrati e comunque fatti recapitare in Lega, da parte del club bianconero che si domanda perché non sia stata scelta la strada del doppio posticipo, allo scopo di assicurare identiche condizioni a tutt’e due. E che è pronta a chiedere ufficialmente il cambio di programma. Chi va in campo dopo, sapendo già il risultato dell’altra — è il solito refrain — ha un bel vantaggio sul piano strategico e psicologico. C’è da dire che il Milan, in virtù della Champions, ha spesso e volentieri anticipato gli impegni di campionato, trovandosi proprio nella situazione che si prefigura per la Vecchia Signora. Ma la volatona, certo, ha tutta un’altra rilevanza. Buon senso Va detto che il comunicato ufficiale di ieri partito da via Rosellini non è un totem inviolabile. Nel senso che, LA GAZZETTA DELLO SPORT Derby posticipato Malumori a Torino Inter-Milan del penultimo turno alle 20.45, Juve-Cagliari alle 15: ai bianconeri non va bene se nelle prossime giornate la lotta scudetto rimanesse aperta, a fine aprile si deciderà di far giocare alla stessa ora Juventus e Milan, in quella fatidica penultima giornata, tanto più che la gara col Cagliari non è in uno «slot» singolo e spostarla risulta facile. Una scelta di buon senso dettata da motivi di opportunità che la Lega non esiterebbe a prendere, a costo di scontentare le tv. Già, perché tutto ruota attorno ai contratti da 800 milioni annui sottoscritti con Sky e Mediaset. La gioia di Diego Milito, 32 anni, per il gol segnato al Milan all’andata REUTERS ANTICIPI E POSTICIPI DALLA 15a ALLA 18a DI RITORNO Juventus-Roma e Napoli-Palermo Altri due big-match in notturna Questi gli anticipi e i posticipi dalla 15a alla 18a giornata di ritorno della Serie A. Sabato 21 aprile Chievo-Udinese (ore 18), Napoli-Novara (20.45). Domenica 22 aprile Fiorentina-Inter (12.30), Juventus-Roma (20.45). Sabato 28 aprile Cagliari-Chievo (18), Palermo-Catania (18), Roma- Napoli (20.45). Domenica 29 aprile Bologna-Genoa (12.30), Udinese-Lazio (20.45). Martedì 1˚ maggio Chievo-Roma (18), Napoli-Palermo (20.45). Sabato 5 maggio Lecce-Fiorentina (18), Roma-Catania (20.45). Domenica 6 maggio Siena-Parma (12.30), Inter-Milan (20.45). Comanda l’audience Nel bando del biennio 2010-12 una delle novità era rappresentata proprio da questo valore aggiunto: anche il penultimo turno sacrificato allo spezzatino, dopo aver già abbattuto, nel 2008, il blocco delle ultime quattro giornate. Visto che il derby di San Siro è il piatto forte, non si poteva che collocarlo nel prime time della domenica, senza altri match a sporcare gli ascolti. Lo stesso vociare si levò un anno fa, quando la Lega comunicò, per la penultima giornata, Milan-Cagliari in anticipo e Napoli-Inter la domenica sera. Poi i rossoneri andarono in fuga e il caso rientrò da sé. Ma adesso? Si naviga a vista, aspettando maggiori certezze. © RIPRODUZIONE RISERVATA piaggio.it DOMINANTE PER CARATTERE. The Ad Store Italia 9 Nasce Beverly Sport Touring: classe all’ennesima potenza, carattere deciso a lasciare il segno. Lo stile Beverly si è evoluto e, grazie al nuovissimo propulsore 350cc da 33 CV, è pronto ad esprimere tutto il suo temperamento sportivo: le prestazioni sono assolute, i consumi sono ridotti e il comfort di guida non teme paragoni. È così che Beverly Sport Touring domina la strada: la frenata combinata di serie garantisce sempre il massimo controllo e, nella versione con ABS/ASR, raggiunge il top della sicurezza in ogni situazione. Con le sue linee eleganti, le sue nuove combinazioni di colori e le sue finiture sempre più ricercate, Beverly Sport Touring è deciso a mostrare il meglio di te: sei pronto a tirare fuori il tuo carattere dominante? Vieni a provarlo dai concessionari Piaggio. CLASSE BEVERLY CARATTERE SPORT TOURING. Fino al 30 aprile Beverly è disponibile anche nella cilindrata 300cc a 3.990 euro. Il Servizio Clienti Piaggio è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 Codice cliente: 222072 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A Pista Balotelli Ritorna all’Inter? Branca: «Parliamone fra uno o due mesi» Il d.t. non chiude la porta all’attaccante in nerazzurro E su Stramaccioni si sbilancia: «Un allenatore unico» Il tecnico: «Conferma se arrivo terzo? Chiedete a Moratti» DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como) Quella foto del 27 marzo scorso è meglio tenersela da parte. Non sai mai che quel Balotelli che irrompe nel pieno della presentazione di Stramaccioni e saluta calorosamente il nuovo tecnico non diventi l’inizio di una storia di predestinati che all’Inter piacerebbe assai poter riunire per la prossima stagione. In uno o due mesi... La suggestio- ne legata a Mario è nell’aria da giorni. O forse da sempre, se si pensa che al momento di cederlo al City due anni fa l’Inter si assicurò la possibilità di pareggiare o superare un’offerta che fosse arrivata ai Citizens. Ieri il d.t. Marco Branca non ha fatto nulla per spegnere le voci. Intervenuto alla presentazione di Guarin, il dirigente ha risposto così a una domanda sul possibile ritorno di Balotelli: «Credo ci sarà tempo di parlarne tra uno o due mesi. Oggi è il giorno di Fredy». Balotelli tra Milano e Brescia ha lasciato amore e famiglia, a Manchester litiga a giorni alterni con compagni o Mancini e ha sempre detto di voler tornare in Italia. E Moratti a novembre ammise: «Balotelli? Lo riprenderei subito». Ideale per il 4-3-3 Certo, sareb- S Marco Branca, 47 anni, è il direttore dell’area tecnica dal 2003 dopo essere stato un giocatore nerazzurro IMAGE dispendiosa (Mario ha un contratto sino al 2015 a 3,5 milioni a stagione), ma non impossibile. Soprattutto se al City — che deve ancora pagare l’ultima rata da 6 milioni — andasse bene una contropartita tecnica come Maicon o Sneijder. Balotelli tra l’altro si sposerebbe a meraviglia con il credo tattico di Stramaccioni. Mario infatti può ricoprire qualsiasi ruolo in attacco, ma diventa micidiale quando parte largo sulla fascia, da dove può saltare l’uomo per andare sul fondo o accentrarsi e tirare. Strama, tutto sotto controllo E proprio al nuovo tecnico, Marco Branca lancia messaggi importanti: «Andrea si sta rivelan- do un ottimo allenatore sotto ogni punto di vista. Malgrado l’età e il poco tempo a disposizione, è molto sicuro di sé e ha già tutto sotto controllo. Ho avuto 23-24 allenatori da calciatore e 6-7 da dirigente, ma posso assicurarvi che lui ha una personalità tutta sua. Terzo posto? Inutile fare proclami, bisogna preparare al meglio non solo ogni gara, ma ciascun allenamento. Poi sappiamo benissimo che la zona Champions non dipende solo da noi. Ma le strategie dell’Inter passano dall’investimento che avremo a disposizione. Al momento ci sono solo 4-5 club al mondo che possono fare acquisti importanti. E nessuno è italiano. Ma anche senza Champions S Andrea Stramaccioni, 36 anni, è arrivato l’estate scorsa dalla Roma. Dopo la Primavera, guida la prima squadra ANDREOLI IL SERBO FRA PRESENTE E FUTURO Stankovic: «Gasperini non ce l’aveva con me. Io via da qui? E chi mi prende?» Ieri Dejan Stankovic ha fatto il punto su presente e futuro: «Stramaccioni è bravissimo, mettiamo da parte l’età: ha le idee chiare e dopo una settimana si è già visto qualcosa di quello che ha in mente. Ora abbiamo davanti otto partite fondamentali: contro il Cagliari sarà un’altra chance per avvicinarci, ma non va dimenticato che in passato più volte non ci siamo riusciti. Certo, raddrizzare la stagione con un 3˚ posto sarebbe straordinario. Il mio futuro? E dove vado, chi mi prende? Rimango qua, l’ho già detto, a meno che l’Inter non mi dica che non servo più: altrimenti, mi vedrete anche l’anno prossimo». Poi un accenno a Gasperini: «Non credo di essere io il giocatore con cui non andava d'accordo». E uno a Balotelli: «Lui è un grande: un amico e un fratello». be un’operazione complicata e non perderemmo il nostro appeal. E’ stato lo stesso negli anni scorsi per Juve e Milan». Responsabilità Per tenere viva la speranza, l’Inter comunque deve battere il Cagliari. Unica cosa che ha in testa Strama, come conferma l’interessato a margine di un torneo dell’Accademia Inter ai microfoni Sky: «Se la mia conferma passa dal terzo posto va chiesto a Moratti. Io penso solo a mettere a disposizione del gruppo quel poco che so, a come vincere contro un Cagliari in grande forma e alla responsabilità di guidare la squadra a fare un grande finale di stagione. Vedo molto entusiasmo. Anche perché la carta d’identità non conta e in squadra ho tanta gente giovane dentro». Con Sneijder sempre a parte (al pari di Maicon) e Alvarez che ha lavorato con i compagni solo per metà seduta, anche domani a Trieste è scontato il 4-3-3 visto all’esordio del nuovo tecnico, con il probabile esordio da titolare dello stesso Guarin. Confermato invece il tridente Zarate, Milito, Forlan. Pazzini dovrebbe avere la sua occasione l’11, nel turno infrasettimanale contro il Siena. Chance che mancherà a Luc Castaignos: mercoledì con la Primavera ha segnato un gol, preso una traversa, ma anche rimediato una lesione di terzo grado al bicipite femorale della gamba destra. Per lui la stagione è di fatto finita. IERI IL LANCIO Zanetti, che idea Macchina da caffé per la Fondazione Javier Zanetti, 38 anni MILANO (fr.vell.) Aveva già ideato le tazzine. Ma per fare il caffè serve la macchina. E ieri Javier Zanetti, davanti a 500 agenti in estasi, ha lanciato «La macchinetta del capitano», nerazzurra e distribuita da Vitha Group. Scopo del progetto: «Raccogliere fondi per la Fondazione Pupi e far crescere felici i bimbi che sosteniamo». Gli invitati di San Siro hanno raccolto l’appello. Un agente ne ha prenotate 500. «Ma sia chiaro: io il caffè non lo bevo, lo prende solo mia moglie», ha detto Zanetti. L’ULTIMA DISAVVENTURA A MANCHESTER UNO SCONTRO VIOLENTO E INDAGINI DELLA POLIZIA. YAYÀ TOURÉ SMENTISCE: «NESSUNA RISSA CON BALO» della Corsa era stordito». La polizia di Manchester ha avviato le indagini. Roberto Mancini è stato informato qualche ora dopo l’accaduto. Ha parlato con Mario che lo ha rassicurato: «Tutto a posto, sto bene. Stavolta non è colpa mia. Quella macchina mi ha tagliato la strada e non sono riuscito ad evitarla». E Mario distrugge la Bentley Ma stavolta non è colpa sua Un’auto gli ha tagliato la strada. A bordo anche la fidanzata: paura ma nessuna ferita DAL NOSTRO CORRISPONDENTE te, mentre Mario era alla guida della sua Bentley bianca da 140 mila sterline, in compagnia della fidanzata, Raffaella Fico. Una Vauxhall Corsa ha improvvisamente tagliato la strada per fare una «conversione a u» e Balotelli non ha potuto evitare l’impatto. STEFANO BOLDRINI LONDRA Raffaella in ospedale o no? Lo Stavolta sembra non avere colpe, se non l’unica di essere sfortunato: Mario Balotelli è stato coinvolto ieri pomeriggio in un incidente stradale, nel centro di Manchester. Grande spavento, auto danneggiata, ma l’attaccante italiano del City, per fortuna, non ha riportato ferite. L’episodio è avvenuto alle 15.15 ora inglese a Medlock Street, vicino a Deansga- scontro è stato violento. Mario si è spaventato, ma quando ha abbassato il finestrino per rispondere ai primi soccorsi ha risposto «Tutto ok» ed è sceso dall’auto quasi sorridente, scherzando. Secondo le ricostruzioni della polizia di Manchester, Raffaella Fico sarebbe stata accompagnata in ospedale per precauzione, ma dall’entourage di Balotelli in serata questa versione è stata smentita. La La verità di Yayà L’episodio è av- Sopra Mario Balotelli, 21 anni, con Raffaella Fico, 24, al centro sportivo del Manchester City scendono dalla Bentley Continental Gt bianca con cui hanno avuto l’incidente ieri pomeriggio a Manchester AP Bentley ha riportato danni seri: una parte del paraurti anteriore si è staccata di netto. Una volta sceso dall’auto, Mario ha fatto un paio di telefonate e pochi minuti dopo sono arrivate due persone a bordo di una Ran- ge-Rover, descritte dai testimoni come «ragazzi che indossavano abiti di taglio italiano». Grande paura I testimoni oculari, presenti sul luogo dell’incidente, scagionano Balotelli: «L’altra macchina ha effettuato una conversione all’improvviso e non si poteva evitare lo scontro. Mario sul primo momento sembrava choccato, ma si è subito ripreso e ha sorriso. La ragazza era spaventata. Il guidatore venuto nel giorno in cui il Sun, da copione, ha sparato in prima pagina la storia di Mario con Jennifer Thompson, 24 anni, una ex escort che ha avuto in precedenza una relazione con Wayne Rooney. Il Daily Mail ha invece raccontato la verità di Yayà Touré, il centrocampista ivoriano del City che secondo i giornali inglesi aveva sfiorato la rissa con Mario sabato scorso, subito dopo la gara con il Sunderland (3-3): «Tutto falso, Mario non è mio amico: è mio fratello. Sabato scorso io mi sono limitato a dire a Mario: "Ehi, calmati, siamo in campo, di fronte a migliaia di persone". Tutto qui. Il resto è una bugia colossale». Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 Guarin: «Da 2 anni volevo venire qui Ci resterò a lungo» LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como) Le cose facili evidentemente non piacciono nè a Fredy Guarin nè tantomeno all’Inter: ci sono voluti due anni e altrettanti infortuni al polpaccio perché coronassero il loro sogno d’amore. Mentre il connazionale Cordoba se lo lavorava ai fianchi e il triplete mourinhano moltiplicava l’appeal dei colori nerazzurri, Marco Branca aveva messo gli occhi sul ragazzo di Puerto Boyacà ben prima che diventasse una colonna del Porto di Villas Boas. La quotazione però era alle stelle e soprattutto, come spiega lo stesso d.t., «non era mai successo che loro accettassero di cedere in prestito con diritto di riscatto un top player come Fredy». «Benedetto» infortunio Ma qui ha fatto buon gioco quel benedetto infortunio con ricaduta, che ha convinto il Porto (di cui ora sponsorizza Fernando, «un grande») a mollare la presa. «Mi sono fatto male il 12 no- vembre in Colombia-Venezuela - racconta Guarin, che in quella partita segnò pure -. Poi ho passato un mese ad allenarmi un po’ a parte un po’ in gruppo. Fino al vero infortunio. L’Inter la sognavo durante un’infanzia difficile e l’avevo scelta da due anni perché qui c’è il mio amico Ivan ed è uno dei club più forti del mondo. Non so se a gennaio il mio procuratore avesse parlato anche con Juve e Lazio: io avevo le idee chiare da tempo e il fatto che una società del genere creda in te al punto da comprarti quando sei infortunato, mi ha dato motivazioni speciali. Essere arrivato in una stagione difficile mi responsabilizza ancora di più». «Arbitro aggredito» Nove mesi di stop per il baby Pecorini Il difensore avrebbe messo le mani in faccia al direttore di gara nella finale NextGen Crederci sempre Domani potrebbe arrivare la prima volta da titolare («Fredy ha caratteristiche uniche e ogni giorno sta meglio» ha spiegato ieri Stramaccioni), ma già l’esordio contro il Genoa ha fatto capire ai tifosi che valeva la pena avere pazienza. «Questi mesi mi sono serviti per inserirmi nel mondo Inter, lo staff medico ha fatto un lavoro super per farmi guarire e trovare la forma, ma non giocare è stato tremendo. Domenica sentivo un’energia positiva: ora il terzo posto resta lontano, ma noi abbiamo il dovere di crederci». Grazie Porto Malgrado Stramaccioni l’abbia provato anche come regista arretrato, Guarin spiega di dare il meglio come «interno di destra, ma anche sinistra: in un 4-3-3 così posso sfruttare il tiro, che è il mio pezzo forte». In Italia è arrivato con padre, moglie e figli e ribadisce che se fosse per lui il riscatto dal Porto sarebbe cosa già fatta: «Non sono certo venuto qui per giocare soltanto qualche mese». Così Branca: «Tenendo conto anche di età e mentalità vincente, Fredy è un giocatore super. Non c’è una data esatta per sederci a un tavolo col Porto, società con cui abbiamo un canale preferenziale a prescindere da Guarin. Sapevamo del suo infortunio, anche se pensavamo che i tempi sarebbero stato meno lunghi». Il nazionale colombiano Fredy Guarin, 25 anni: l’Inter potrà riscattarlo dal Porto per 8,5 milioni LIVERANI E’ SEMPRE GUERRA CELLINO-COMUNE Il Cagliari dà libertà a Cossu C’è l’ipotesi stadio di Quartu ASSEMINI (m.f.) Cossu libero di muoversi su tutto il fronte offensivo, Ibarbo, Nené e Larrivey jolly da usare a gara in corso. Ficcadenti spera di impensierire così l’Inter. Il charter della squadra, con a bordo i tifosi, parte per Trieste stamattina: rifinitura nel pomeriggio. Nuove puntate della guerra Cagliari-Comune: «Porto la squadra a Trieste fino a fine campionato e poi me ne vado», dice Cellino, già d’accordo per giocare a Quartu. La replica del sindaco Zedda: «Cellino riporti qui la squadra: per la città e per i tifosi». Una mazzata. Simone Pecorini, 19 anni, difensore dell’Inter Primavera (foto Pegaso), è stato squalificato dal giudice sportivo Tosel fino al 31 dicembre per aver aggredito l’arbitro inglese Lee Collins al termine della finale della NextGen contro l’Ajax del 25 marzo. Tutto nasce da una bizzarria del direttore di gara, che fece ripetere il rigore di De Bondt, parato da Di Gennaro. Un rigore decisivo per la vittoria dell’Inter. De Bondt ritirò e segnò, quindi fu decisivo il gol di Crisetig. Durante la festa in campo, ci si era accorti del rosso a Pecorini, ma non dell’aggressione, che non si vede neppure nelle immagini tv. La Football Association ha inviato i referti dell’arbitro, di un assistente e del quarto ufficiale il 30 marzo. Tosel li ha letti e ieri ha comminato a Pecorini la maxi-squalifica per avere «fronteggiato con atteggiamento aggressivo l’arbitro, afferrandogli il volto con entrambe le mani e spingendolo con veemenza all’indietro». Il giocatore ha saputo del provvedimento da Bernazzani, al termine dell’allenamento. Non riusciva a crederci, è distrutto. L’Inter non ha ancora preso una posizione ufficiale, prima vuole capire se ci sia stata davvero un’aggressione fisica così violenta oppure no. Pecorini ha alcune squadre di B che lo vorrebbero per la prossima stagione e la squalifica rischia di rovinare tutto. Stop di 4 giornate anche a Vincenzo Sasso, il vice di Stramaccioni, «per avere, al termine della gara, rivolto con atteggiamento aggressivo agli ufficiali di gara epiteti ingiuriosi». ro.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA AMERICA’S CUP WORLD SERIES Napoli, 11-15 aprile 2012 Cronometrista Ufficiale della 34 a America's Cup 11 PRIMAVERA FINO AL 31 DICEMBRE Il colombiano è sicuro del riscatto dal Porto «Mi hanno preso da infortunato, che stimolo» DAL NOSTRO INVIATO LA GAZZETTA DELLO SPORT Louis Vuitton e l'America's Cup sfidano i mari da oltre 150 anni. Da questa storia comune, che unisce una Maison leggendaria e il più antico trofeo sportivo, 30 anni fa è nata la Louis Vuitton Cup: chi si aggiudicherà questo trofeo potrà affrontare il vincitore dell'America's Cup. Nell'attesa di questa regata decisiva, che si svolgerà alla fine dell'estate 2013, gli equipaggi metteranno alla prova la loro passione con le World Series dell'America’s Cup. americascup.com Codice cliente: 222072 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A IN PALIO IL TERZO POSTO Decisivi gli scontri diretti, uno è all’ultima giornata LA VOLATA PER LA CHAMPIONS Lazio-Napoli è solo uno degli scontri diretti che decideranno la volata per il terzo posto. Sei le squadre in corsa per garantirsi il preliminare di Champions League e già alla 32ª si affronteranno Roma e Udinese. Alla 33ª c’è Udinese-Inter, alla 35ª Udinese-Lazio e all’ultima giornata una sfida che potrebbe rivelarsi determinante, quella fra Lazio e Inter all’Olimpico. Fra tutte, l’Inter è l’unica che dovrà giocare 5 partite fuori e 3 in casa. RCS Ahi Klose la scheda MIROSLAV KLOSE 33 ANNI ATTACCANTE Miroslav Klose è nato a Oppein (Polonia) il 9 giugno 1978 ma è di nazionalità tedesca. Prima di venire alla Lazio, nell’estate 2011, ha sempre giocato in Bundesliga con Kaiserslautern, Werder Brema e Bayern Monaco Pensa all’Europeo «Lazio, non so se tornerò in campo» 3 i Mondiali di calcio cui ha partecipato: nel 2002 in Giappone-Corea del Sud (secondo posto), nel 2006 in Germania (terzo posto) e nel 2010 (terzo posto) in Sudafrica 14 le reti segnate nelle fasi finali dei Mondiali: 5 nel 2002, 5 nel 2006 e 5 nel 2010. 13 le reti segnate con la Lazio in questo campionato Il tedesco si cura per una lesione muscolare «Rientrerò al top, sarebbe un bel vantaggio andare in nazionale con le batterie ricaricate» 6,19 la media voto nelle 26 partite di serie A che ha giocato nel 2011-2012 63 le reti realizzate nelle 114 partite giocate con la nazionale tedesca Miroslav Klose, 33 anni, prima stagione con la Lazio. Con la Germania ha conquistato due bronzi mondiali DAVIDE STOPPINI ROMA Miro, «l’ottimismo è il profumo della vita», direbbe con un po’ di sarcasmo oggi Tonino Guerra, ricalcando il tormentone di una famosa pubblicità. Evviva l’ottimismo, Klose alla Bild se la prende comoda con la Lazio, mentre Edy Reja lo aspetta per fine mese. Che succede? Intervista Succede che Klose, in un’intervista diffusa ieri in Germania, ha dichiarato: «Non posso ancora dire se potrò tornare in campo prima della fine della stagione». Parole che hanno creato qualche fastidio a Formello. E allora serve un riepilogo delle ultime puntate per capire la situazione. Klose è fermo dal 22 marzo per una lesione di primo grado al flessore della coscia sinistra. Normalmente, è un infortunio che si cura in tre settimane, quattro al massimo se — come nel caso del tedesco — la lesione è un primo grado «vero». Non ci siamo con i tempi. Perché mettere in dubbio il ritorno in campo prima della fine della stagione? Obiettivo Klose non ha smentito le dichiarazioni. La società ha invece fatto sapere di esser stata tranquillizzata dal giocatore. Ma per più di qualcuno, a Formello, le parole di Miro sono state solo una conferma di quanto si era capito subito dopo l’infortunio. L’attaccante ci va cauto, la priorità sono gli Europei e un traguardo troppo importante da centrare: vuole diventare il cannoniere più prolifico di sempre con la maglia della Germania. E per farlo gli mancano solo cinque reti: 63 i suoi gol, 68 quelli del mito Gerd Muller. Ecco perché già la sera stessa dello stop Klose volò a Monaco di Baviera, per curarsi dal professore Muller-Wohlfahrt, che incidentalmente è anche l’ex medico del Bayern e l’attuale responsabile sanitario della nazionale tedesca. Ecco perché Miro ci torna tre volte alla settimana. L’ultima seduta tedesca, fanno sapere dalla Lazio, dovrebbe essere quella di giovedì prossimo, dopo la quale sarà possibile stabilire con certezza la data del rientro in campo. Già, perché la Lazio — Edy Reja su tutti — continua a pensarlo disponibile entro la fine del mese, in tempo per il match del 29 aprile contro l’Udinese. Batterie Ma è altrettanto chiaro come Muller-Wohlfahrt abbia consigliato al tedesco la massima prudenza: il rischio ricaduta, per un problema muscolare, è grande. «La guarigione prosegue bene — ha detto ancora Klose —, mi sta seguendo il fisioterapista Klaus Eder. Sono sicurissimo che sarò al top per gli Europei. Sì, il ritmo partita è importante, però sarebbe un bel vantaggio andare in nazionale con le batterie ricaricate». Il punto è che Klose è anche la batteria principale di una Lazio che si sta giocando il terzo posto con l’handicap. I tanti infortuni hanno condizionato la stagione biancoceleste. E certo non devono aver dato all’ex centravanti del Bayern una grande serenità, se è vero che il protocollo terapeutico seguito a Formello è stato stabilito da Muller-Wohlfahrt. I FUNERALI DI CHINAGLIA Lazio assente, il figlio Anthony: «Dal club neppure una telefonata» La salma forse sarà sepolta a Roma Spiccava una corona inviata da Alex Ferguson a nome del Manchester United: «Un saluto a Giorgio Chinaglia». C’era quella dei Cosmos e di un supertifoso laziale arrivato da New York, Giovanni Bartocci, con scritto: «Ai veri laziali, battiamo le mani». Mancava quella del club biancazzurro. E non c’era neppure un dirigente in veste ufficiale mandato da Lotito. Il funerale, a cui hanno partecipato circa 80 persone, si è svolto alle 11 di ieri a Naples (Florida). La famiglia era rappresentata dalla moglie Angela Cacioppo, coi figli Donald e Anthony, e dai tre figli del primo matrimonio, Giorgio Jr., Stephany e Cyntia, venuti da Boston. Presenti anche alcuni ex Cosmos e una manciata di tifosi residenti negli Usa del gruppo «Il Sodalizio», che ha messo nella bara due maglie e una scritta: «Il tuo dito sotto la Sud riecheggerà in eterno. Arrivederci Long John». Bartocci: «E’ una vergogna che non ci fosse nessuno della Lazio, ne bastava uno con la cravatta ufficiale». Deluso anche Anthony Chinaglia: «La società non ha fatto neanche una telefonata, pazzesco». Pare ci sia l’intenzione prima o poi di portare la salma a Roma e dargli sepoltura a Monte Mario. m.l.p. Carica Lotito Chissà se del caso si è interessato anche Lotito, che ieri pomeriggio è piombato a Formello per parlare con la squadra. Circa 20 i minuti di colloquio: il presidente ha chiesto ai giocatori massimo impegno, spiegando come il terzo posto sia sinonimo di grande crescita per il prossimo futuro. Lo sa anche Reja, che intanto ieri ha perso nuovamente anche Brocchi. Il centrocampista è fuori causa per il Napoli: il piede sinistro fa ancora male, gli esami di ieri hanno evidenziato un edema. Ignoti i tempi di recupero: l’ex milanista avverte dolore non appena prova a forzare, si deciderà di volta in volta la disponibilità. La buona notizia arriva invece da Lulic, che sta accorciando i tempi: dovrebbe tornare per Lazio-Lecce del 22 aprile. Ieri il tecnico, nel mezzo di un allenamento aperto ai tifosi, ha testato ancora il 4-2-3-1. Matuzalem verso la panchina (dentro Cana), Radu ci proverà con un’infiltrazione, Candreva favorito su Gonzalez. In avanti il solo Rocchi. Perché Klose non c’è. © RIPRODUZIONE RISERVATA UDINESE DOPO UN BUON AVVIO L’ATTACCANTE SI ERA PERSO PER STRADA. POI LA RISALITA Torje sta tornando e ora Guidolin gli dà un’altra possibilità Con le assenze di Fabbrini e di Floro Flores il romeno potrà ripartire titolare MASSIMO MEROI UDINE L’eredita era di quelle pesanti. Alexis Sanchez a suon di prodezze aveva trascinato l’Udinese alle porte della Champions League. Per Gabriel Torje il compito di non farlo rimpiangere era quasi impossibile. Ep- pure era partito col piede giusto e aveva dimostrato di saperci fare: corsa, intraprendenza e velocità. Poi una lenta e progressiva crisi di rigetto lo aveva confinato in panchina e anche in tribuna. Come se non bastasse, in Europa League non poteva giocare avendo già disputato qualche partita con la Dinamo Bucarest. Poi all’inizio del girone di ritorno qualche timido segnale di ripresa: il gol, peraltro inutile, a Firenze, e due domeniche fa la rete che è valsa il pareggio a Palermo «Il calcio è cosi, un giorno non sei nessuno, il giorno dopo un fenomeno» aveva commentato lui ripensando alle critiche subite dopo la pessima prova di Novara dove Guidolin lo aveva sostituito dopo il primo tempo. Nodo tattico Il problema della crescita di Torje sembra anche Gabriel Torje, 22 anni FORTE legato alla sua posizione in campo. Il romeno non sembra adatto a ricoprire il ruolo di trequartista, fatica a comprendere i tempi di gioco agendo alle spalle di Di Natale. Le cose sembrano andare un po’ meglio quando agisce da attaccante puro o viene piazzato largo a destra come accade in nazionale «Io non entro nel merito della questione - ha sempre sostenuto - sono giovane, il calcio italiano è difficile e durante la settimana mi alleno per migliorare» Incognita In settimana Torje è stato tra i più brillanti in allenamento ma non è detto che col Parma, nonostante le assenze degli infortunati Fabbrini e Floro Flores, parta titolare. La scelta è legata al modulo. Se Guidolin opterà per il 3-4-1-2 sarà al fianco Di Natale. Se invece punterà sul collaudato 3-5-1-1 probabilmente partirà dalla panchina. Come a Palermo dove ha dimostrato di poter essere decisivo anche a partita in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 APRILE 2012 S Il grande ex Goran Pandev ha giocato nella Lazio dal 2004 al 2009 dopo aver debuttato in A con l’Ancona FOTOPRESS A Napoli Pandev è diventato il quarto moschettiere Mazzarri rischiatutto all’Olimpico, tutte in campo le stelle dell’attacco. «Di Goran non posso fare a meno» GIANLUCA MONTI NAPOLI Goran Pandev sogna il gol dell'ex. Lazio-Napoli è la sua partita e Walter Mazzarri ha intenzione di far leva proprio sulle motivazioni e lo stato di forma del macedone per sbloccare l'attacco del Napoli, che contro la Juventus non è mai riuscito a tirare in porta. Gioie e dolori Con la maglia bian- « Alla Lazio sono cresciuto come uomo e come calciatore. Devo tutto a quel club GORAN PANDEV ATTACCANTE DEL NAPOLI coceleste Pandev ha giocato cinque stagioni e segnato 64 reti (è il settimo marcatore della storia laziale insieme a Garlaschelli). «Lì sono cresciuto come uomo e come calciatore», ha ribadito di recente parlando della sua avventura nella capitale. E' arrivato a Roma appena ventunenne, dopo aver esordito in A con l'Ancona, e se n'è andato in maniera burrascosa nel dicembre 2009, quando ha LITE DA 40 MILIONI Maradona-Fisco Udienza rinviata al 17 maggio Come previsto, l’udienza che vede contrapporsi Diego Armando Maradona e il Fisco (che vanta 40 milioni) è stata rinviata al 17 maggio, davanti alla commissione tributaria provinciale di Napoli. Quel giorno l’ex Pibe de oro dovrebbe fare il suo ritorno in Italia. Gli avvocati Angelo Pisani ed Angelo Scala esprimono «soddisfazione per il clima positivo del processo» e sperano in «una chiara e definitiva soluzione della controversia nel pieno rispetto istituzionale e dei diritti del contribuente». portato Lotito davanti al collegio arbitrale della Lega al termine di una lunga battaglia legale. Così Pandev ha ottenuto lo svincolo per mobbing costringendo anche il presidente della Lazio a pagargli un robusto indennizzo. Prima delle carte bollate, però, ha fatto parlare il campo. Con Delio Rossi in panchina e Tommaso Rocchi al suo fianco in attacco, il macedone ha fatto faville e vinto una Coppa Italia nel 2008-09. La prima gioia della sua carriera, cui ha fatto seguito il Triplete con l'Inter di Mourinho. Un compito speciale Per il tecnico portoghese, Pandev era una pedina tatticamente fondamentale. Lo Special One gli chiedeva di fare da raccordo tra centrocampo ed attacco, lo stesso compito che sarà chiamato a svolgere domani visto che Mazzarri è orientato a cambiare modulo proprio per inserirlo nel suo scacchiere tattico. «E' il più in forma di tutti. Sarà difficile tenerlo fuori», ha spiegato l'allenatore toscano. Nelle ultime due partite, l'ingresso di Pandev dalla panchina ha contribuito a rivitalizzare la manovra del Napoli. Prima era solo l'alternativa a Lavezzi o Cavani, domani invece proverà ad innescarli con le sue precise verticalizzazioni. In pratica, prenderà il posto di Hamsik con lo slovacco che si sposterà qualche passo indietro andando a comporre il trio di centrocampo con Dzemaili ed Inler. L'equilibrio della squadra potrebbe risentirne, ma complice l'emergenza è arrivato per Mazzarri il momento di rischiare. Mai, infatti, Hamsik, Pandev, Lavezzi e Cavani erano scesi in campo insieme dall'inizio. Quattro moschettieri all'assalto del terzo posto. 4 I NUMERI 7 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 CAMBIA LO SCHEMA Britos nella difesa a quattro i precedenti fra i due allenatori. 3 le vittorie per Reja (due alla guida del Napoli e una con la Lazio), 2 quelle di Mazzarri (una con la Samp, l’altra col Napoli) 4 gli anni dall’ultima vittoria del Napoli a Roma contro la Lazio, ottenuta il 26 ottobre 2008 (0-1). Nelle successive partite, un 1-1 e una vittoria per la Lazio (2-0) 30 i giocatori utilizzati finora dalla Lazio in campionato, contro i 24 del Napoli Miguel Angel Britos, 26 anni ANSA NAPOLI (g.m.) Le sta provando davvero tutte Walter Mazzarri. Assenti Zuniga (squalifica), Maggio e Dossena (entrambi vittime di noie muscolari), l'allenatore del Napoli è sempre più orientato a passare alla difesa a quattro con Campagnaro ed Aronica sulle fasce e la coppia centrale composta da Cannavaro e Britos. Se la Lazio giocherà con una sola punta sarà questo lo schieramento del Napoli, altrimenti è pronto Fernandez per ricomporre la linea a tre. Ipotesi difficile, almeno stando alle prove effettuate ieri in allenamento. Voci di mercato accostano il club azzurro a Peluso dell’Atalanta anche perchè sulla corsia sinistra al momento in organico c'è il solo Dossena e a Bergamo c'è in prestito Cigarini. Intanto, il Napoli ha rinnovato il contratto con la Macron. L'azienda bolognese sarà sponsor tecnico per i prossimi 3 anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tambour America’s Cup E D I Z I O N E L I M I TATA E N U M E R ATA Cronografo automatico con funzione conto alla rovescia creato in Svizzera negli Ateliers Horlogers Louis Vuitton In vendita unicamente nei negozi esclusivi Louis Vuitton e su louisvuitton.com. Tel. 800 30 89 80 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT 14 VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A LA CURIOSITA’ 18 Ecco gli undici componenti la nostra formazione: tutti, nei rispettivi club, hanno il 18 come numero di maglia Gianluca CURCI Juan Camilo ZUNIGA Carlos LABRIN Massimo GOBBI Andrea POLI Guillermo GIACOMAZZI Riccardo MONTOLIVO Alberto AQUILANI Fabio QUAGLIARELLA Gonzalo BERGESSIO Da Silva NENE’ 27 anni portiere ROMA 26 anni difensore NAPOLI 21 anni difensore Palermo 31 anni difensore PARMA 22 anni centrocampista INTER 34 anni centroc. LECCE 27 anni centrocampista FIORENTINA 27 anni centroc. MILAN 29 anni attaccante JUVENTUS 27 anni attaccante CATANIA 28 anni attaccante CAGLIARI La squadra dell’articolo La formazione coi numeri 18 del campionato. De Canio, disoccupato, «allena» SEBASTIANO VERNAZZA La squadra dell’articolo 18. A furia di sentire parlare di revisione dell'articolo 18 - la norma dello Statuto dei Lavoratori che tutela i dipendenti dai licen- ziamenti - ci è venuta la stravagante idea di mettere insieme i giocatori dell'attuale Serie A che indossano le maglie numero 18. In totale sono 19 e non 20 come le squadre del campionato, perché oggi il Bologna non ha in rosa un «18». Possiamo così compi- lare una «distinta»: 11 titolari e 7 panchinari. Il «diciannovesimo» 18 del campionato, escluso dalla nostra lista, è Masahudu Alhassan, ragazzo ghanese del Genoa Allenatore Per assemblare la for- mazione abbiamo telefonato a Gigi De Canio, allenatore oggi disoccupato, che con ironia sottolinea: «Noi tecnici non sappiamo che cosa sia l'articolo 18. Ci licenziano senza giri di parole». Non diciamolo forte, non vorremmo che il ministro Fornero applicas- se il «metodo Zamparini» ai comuni lavoratori. Valutazioni De Canio sulla «sua» rosa: «Scarseggiano i difensori. Giocare a tre con un solo centrale di ruolo (il cileno Labrin, riserva a Palermo, ndr) ci espone a ri- schi. Zuniga e Gobbi sono degli esterni, dovranno adattarsi. In porta metto Curci (attualmente secondo di Stekelenburg alla Roma, ndr)». Il centrocampo come punto di forza: Poli, Giacomazzi, Montolivo, Aquilani, Parolo. Montolivo e Aquilani sono nazio- C’E’ ANCHE LA PANCHINA UNA RAGIONE IN PIÙ PER PERDERE LA TESTA. Scopri come perdere la testa. RCS nali. Parolo è stato convocato una volta a Coverciano. Giacomazzi è colonna del Lecce. Poli emergente dell'Inter. Fuori Parolo, che in questa stagione non si è espresso ai livelli di un anno fa. «Giacomazzi perno, con Poli e Montolivo ai suoi lati. Qualche passo avanti Aquilani, che appoggia l'attacco oppure scivola indietro. Il reparto mi piace. Qui siamo competitivi». In avanti tridente con Quagliarella, Bergessio e Nené. «Attacco interessante, però se questi tre non rientrano, gli faccio mandare le lettere di licenziamento per giusta causa». Conclusioni «Per me la squadra si da 9.450 euro*. DA OGGI NUOVA KIA RIO ANCHE 3 PORTE. DI SERIE 6 AIRBAG, ESP, CLIMA, RADIO CD MP3. E UNA QUALITÀ GARANTITA 7 ANNI. salva dalla retrocessione e conserva il posto. Certo, chiederei al presidente di comprarmi un paio di difensori centrali». Chi vorrebbe De Canio come presidente? Elsa Fornero ministro del Lavoro o Susanna Camusso segretario della Cgil? «Diciamo la Fornero, perché ha più potere». Scelta rischiosa. La Fornero voleva azzerare l'articolo 18: facile che della nostra squadra le importi zero. Post scriptum Nella smorfia napoletana - testo per l'interpretazione dei numeri da giocare al lotto - il 18 indica il sangue. «Lacrime e sangue» è il programma del governo Monti. © RIPRODUZIONE RISERVATA clic KIA FINANCE. Una nuova idea di finanziamento. Scoprila nelle concessionarie. RECOMMENDS ANCHE BAGGIO E CASSANO HANNO PORTATO IL 18 www.kia.it Garanzia 7 anni/150.000 km. Dettagli e condizioni sul sito www.kia.it e nelle concessionarie. Consumo combinato (l x 100km) da 3,6 a 5,1. Emissioni CO2 (g/km) da 94 a 119. Annuncio pubblicitario con finalità promozionale. *Con incentivo Kia di 1.800 €, I.P.T. esclusa. Versione 1.2 LX 3 porte. Offerta dei concessionari che aderiscono all’iniziativa, valida per le auto disponibili in rete fino al 30/04/2012, non cumulabile con altre iniziative in corso. Finanziamento Kia Finance: condizioni contrattuali ed economiche nelle “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” disponibili presso le concessionarie. Salvo approvazione di Santander Consumer Bank. La foto è inserita a titolo di riferimento. Il 18 è un numero che piace agli attaccanti, perché è formato dall’1 e dall’8, che sommati fanno 9, il numero dei centravanti. In passato il 18 l’hanno portato anche Roberto Baggio nei due anni al Milan (1995-1997) e Antonio Cassano nei tre anni e mezzo alla Roma (2001-gennaio 2005). Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 Chievo Il sindaco tifoso del Verona «Applausi al Chievo» GIANCARLO TAVAN VERONA Catania FRANCESCO CARUSO CATANIA Almiron premiato col cartellino viola Il riconoscimento per il fair play con Buffon nella sfida con la Juve Sergio Almiron, la concretezza fatta calciatore. E non solo. Insomma, non poteva esserci scelta migliore per il cartellino viola assegnato ieri al trentunenne centrocampista del Catania. Il premio dato mensilmente dalla Fiorentina al protagonista del gesto di fair play compiuto da un giocatore di A, B e Lega Pro. Per febbraio è stato scelto l’argentino di Santa Fe per il «cinque» dato a Gigi Buffon dopo la prodezza compiuta sul suo tiro sull’1-1 (alla fine vinsero i bianconeri 3-1). «Il riconoscimento - si legge nella motivazione - mira a sottolineare la spontaneità del gesto che mostra come il rispetto dell'avversario possa affiancarsi all’agonismo sportivo, contribuendo a restituire al calcio quello spirito genuino di competizione anche aspra ma leale, troppe volte accantonato». Almiron ha accolto il premio alla sua maniera, con parole semplici: «A Buffon, che conosco dai tempi della Juve, mi lega un rapporto speciale: lui è il miglior portiere del mondo e per me è sempre un onore sfidarlo, a prescindere dal risultato. Questa targa ha un valore importante e sono grato ai giurati che hanno scelto il mio gesto, istintivo e sincero». © RIPRODUZIONE RISERVATA Luca Campedelli fa gli auguri agli sportivi veronesi e spera di festeggiare la Pasqua con la salvezza in tasca. «Non abbiamo ancora raggiunto il traguardo, ma siamo sulla buona strada. La classifica è buona ma il campionato è come un incontro. Non si può affermare che sia concluso finché l’arbitro non fischia la fine. Domani abbiamo una sfida importante contro il Catania, forte e in forma. Sarà una bella sfida e speriamo di regalare una Totti fermo ai box Bojan in risalita Parma SANDRO PIOVANI PARMA E’ sfida a Guidolin, mai vincente da ex Con Marino o Colomba, da 3 gare l’Udinese è sempre sconfitta Francesco Guidolin e il Parma: rapporto non semplice, a tratti tormentato e carico di polemiche. Chiuso poi, con signorilità, da entrambe le parti dopo un divorzio non proprio consensuale. Dopo che Guidolin aveva preso in mano il Parma in B sostituendo Cagni (2008-09). E dai bassifondi lo spinse a tornare subito in A. Dove conquistò addirittura l’8˚ posto. Poi passò all’Udinese sostituito da Marino, che sedeva sulla panchina friulana. Ciò fa capire come incrociare il Parma non sia proprio una semplice partita per Guidolin e forse anche per qualche crociato. A questo si aggiunga che in 3 gare contro il Parma, l’Udinese della gestione Guidolin ha raccolto solo sconfitte. La prima contro Marino appunto, al Tardini, nell’andata della passata stagione. Dopo Marino arrivò Colomba. Che nel ritorno raccolse 3 punti pesantissimi al Friuli, decisivi per la salvezza di un Parma che, rigenerato, sconfisse anche Juve, Inter e Palermo. E ancora Colomba, questa stagione, ha superato Guidolin al Tardini. Dunque, sfida per sconfiggere un tabù o per proseguire la favorevole tradizione. Vedremo chi la spunterà. © RIPRODUZIONE RISERVATA patemi d’animo». Con Di Carlo e il d.s. Sartori ha dato vita a un triumvirato che funziona a meraviglia. Ma lui attribuisce agli altri tutti i meriti. «In realtà - sorride fanno tutto loro. Io guardo mentre loro lavorano...». Al Chievo anche i complimenti del sindaco Flavio Tosi a margine di un incontro elettorale a Genova. «Da tifoso accanito dell’Hellas devo riconoscere che il Chievo è la società meglio gestita del calcio italiano». © RIPRODUZIONE RISERVATA Genoa FILIPPO GRIMALDI GENOVA Sorrisi e dialogo Così Malesani Il capitano salta Lecce, lo spagnolo titolare Sabatini: «Con la Champions sforzi maggiori» cura la squadra Roma ALESSANDRO CATAPANO ROMA Deve essere un segno dei tempi, ma da un po’ quando si parla di Francesco Totti viene un certo magone. Come se i giorni del declino si fossero improvvisamente avvicinati. Dice Vincenzo Montella, allenatore del Catania e per anni compagno di squadra del capitano romanista. «Quando Francesco smetterà, non sarà facile per i tifosi giallorossi. Lui è l’emblema di Roma». D’accordo. Siamo sicuri che lo sia ancora della Roma? Dice Walter Sabatini, d.s. romanista intento a smentire trattative per Suarez («È stato protagonista di una vicenda non tanto elegante», diciamo così) e Palacio («Abbiamo altre priorità»): «Siamo molto soddisfatti dei nostri attaccanti — racconta a Radio Manà Manà —. Osvaldo, a dispetto di squalifiche e infortuni, ha una media di 0,5 gol a partita che è straordinaria in Italia. Borini la supera addirittura. Bojan è in netta ripresa, e comunque non ci ha deluso. E Lamela ha sbagliato solo qualche mezza partita, gli si chiedono i gol ma non è un bomber». Malinconia Benissimo. Sergio Almiron, 31 anni, da uno al Catania IPP bella soddisfazione ai tifosi». Tifosi che potranno contare su prezzi popolari. Il presidente gialloblù intanto promuove il Chievo per quanto ha fatto vedere fino ad ora. «I giocatori non si sono lasciati abbattere dalle difficoltà che gioco forza devi affrontare in certi momenti della stagione. Sono sempre rimasti concentrati sull’obiettivo primario che per noi è la salvezza. Ora ci siamo vicini e poi potremo giocare il finale di stagione con meno Solo un dubbio: in questa panoramica sull’attacco romanista dov’è Francesco Totti, 211 gol in Serie A (anche se l’ultimo quasi 80 giorni fa)? Dimenticanza voluta o lapsus freudiano? Forse non è stato citato perché con Luis Enrique si è progressivamente allontanato dalla porta, trasformandosi in regista? Comunque sia, è un po’ triste. E lui, pure sfortunato: Totti sarà costretto a saltare la trasferta di Lecce per il polpaccio sinistro ancora dolorante (mentre Pjanic, l’altro acciaccato eccellente, è in ripresa). Peccato, sembrava l’avversaria ideale (le ha segnato dieci reti in carriera) per tornare al gol. Considerata pure la convalescenza di Borini, Luis Enrique non potrà inventarsi nulla in attacco: Lamela sulla trequarti alle spalle di Bojan e Osvaldo. Buon per lui che lo spagnolo abbia dato ampi segnali di risveglio e l’italoargentino abbia ripreso a segnare con regolarità. Pure Lamela scalpita. «Ho un ottimo rapporto con Luis Enrique — ha raccontato a revista1986.com.ar —. Spero che mi raggiungano dal River Cirigliano e Ocampos». In effetti due obiettivi di Sabatini, come Capoue del Tolosa. Prospettive Lecce, dunque. Tappa fondamentale nella rincorsa al terzo posto. Sabatini giura che «con o senza Champions le strategie di mercato non cambieranno, saremmo comunque pronti a investimenti importanti. Certo — ammette —, il terzo posto ci stimolerebbe a fare sforzi maggiori per fare fronte a un impegno di massima rilevanza». L’importanza strategica della Champions per la Roma la spiega Mauro Baldissoni, consigliere d’amministrazione del club, intervistato da Sky Sport. «Abbiamo bisogno di diventare visibili e competitivi a livello internazionale. Gli americani hanno i soldi ma li spendono con giudizio. Stiamo valutando la possibilità di aprire a nuovi investitori stranieri, preferibilmente asiatici». Pecunia non olet, già. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL FRANCESE L’ex Giuly: «Spalletti? Era ok ma troppo diretto» Ludovic Giuly, francese, 35 anni, centrocampista del Monaco, una carriera tra Lione, Barcellona, Roma, Parigi. Della sua esperienza in giallorosso ha raccontato a Sky: «Spalletti mi volle a Roma, con lui ebbi un bel rapporto, si faticava molto, ma era uno dai modi troppo diretti. Totti e De Rossi? Con loro ho capito cosa significa essere romanisti». Alberto Malesani, 57 anni, con Miguel Veloso CEBRELLI Indicazioni e consigli per tutti Ed è sempre l’ultimo ad andar via Ci si può salvare anche con un sorriso. Alberto Malesani ha riportato il suo a Genova, scaldando i cuori del centro Signorini di Pegli. Le sue urla con chiara inflessione veneta hanno subito divertito i tifosi, corsi a vedere l’allenamento del mercoledì, a porte aperte come non accadeva a inizio stagione. Come succedeva prima, invece, riecco gli scherzi, le battute, il dialogo con ogni giocatore. Malesani è sempre l’ultimo a lasciare il campo, prima di farlo ha una parola per tutti coloro che gli passano vicino: un’indicazione, un suggerimento. Pure una richiesta. Il suo motto è: ogni giocatore nel suo ruolo ideale. Meno banale di quanto appaia. Traduzioni Il tecnico si informa sempre sulla Bologna NICOLA ZANARINI BOLOGNA Pioli suona la carica «Non sbaglieremo» «Le 2 sconfitte di fila ci motivano Portanova? Pronto e affidabile» Il momento nero del Bologna non scalfisce l’ottimismo di Stefano Pioli. «Io penso positivo perché a Cesena vogliamo giocare bene, e fare 3 punti importanti per la salvezza. Le due sconfitte di fila devono renderci ancora più motivati a superare uno dei tanti momenti delicati della stagione», ha esordito il tecnico nella conferenza anticipata di un giorno come la partenza per la Romagna. Questa mattina Di Vaio e compagni sosterranno la rifinitura sul sintetico del Manuzzi. La mancanza di abitudine alla superficie non preoccupa Pioli. «E’ l’ultimo dei nostri pensieri perché ci sono tante situazioni più rilevanti in questa trasferta; in ogni caso sono contrario ai campi artificiali e preferirei giocare sempre sul naturale» prosegue Pioli, che non si aspetta un derby in discesa contro una squadra ultima in classifica e priva di 7 uomini fra cui Mutu e Iaquinta. «Saranno aggressivi e determinati a dare il massimo come nei pareggi con Parma e Lecce. Lo 0-1 dell’andata fu immeritato e cercheremo di riprenderci quanto perso in casa». Difesa Portanova Pioli non confermerà Sørensen nonostante il gol e la buona prova col Palermo. La difesa a tre sarà sempre guidata da Portanova, che ha avuto un crollo di rendimento nelle ultime settimane dopo il coinvolgimento nell’inchiesta di Bari sul calcio-scommesse. «Lo vedo tutti i giorni e se lo scelgo è perché lo ritengo pronto e affidabile; l’indagine c’era anche prima delle vittorie su Novara e Lazio ma nessuno mi ha chiesto perché Daniele ha giocato quelle partite». L’ambiente non è turbato solo dai problemi giudiziari di Portanova, ma anche dalle turbolenze societarie e dall’imminente arrivo dell’offerta da 28 milioni del petroliere Volpi. «Il club non ci ha comunicato niente e continua a starci molto vicino; la squadra è concentrata sul campo e saprà reagire, anche per non far dimenticare quanto di buono fatto finora» conclude Pioli. A Cesena rientrano dalla squalifica Raggi, Perez e Mudingayi; Morleo resta favorito su Rubin per la sinistra e in attacco Acquafresca contende una maglia a Di Vaio. Crespo è ancora k.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA condizione degli infortunati, pretendendo a inizio giornata un report dal medico, poi parla con gli interessati. Per gli stranieri utilizza interpreti particolari: per Carvalho, ad esempio, ecco Veloso. Malesani gesticola, Miguel chiarisce, Carvalho fa sì con la testa. Ci sono in ballo piccole differenze sulla linea difensiva da tenere, per blindare il suo 4-4-2, che potrebbe trasformarsi in un 4-2-3-1. Caffè Anche un cancello chiuso lancia un segnale. Malesani ha imposto alla squadra di evitare l’uscita secondaria: passare dove i tifosi attendono è un dovere, fare autografi un piacere. Il sorriso si estende anche dentro la sede. Malesani, che ha lasciato a casa la bicicletta, vi trascorre molto tempo, partendo dal rito del caffè, che prende di volta in volta nei vari uffici. Spesso a pranzo si siede al tavolo di qualche impiegato: è bello conoscere tutti. Poi c’è la rassegna stampa, ci sono le riunioni con gli addetti ai mass media. Indicazioni dirette, schiette, anche quando sono severe accompagnate da un sorriso. Ora non resta che portare quella serenità anche in trasferta, magari fin da Novara, prima tappa della corsa alla salvezza di Malesani. © RIPRODUZIONE RISERVATA SEGUI LA TUA SQUADRA tutte le notizie in tempo reale su www.gazzetta.it/Calcio a LA GAZZETTA DELLO SPORT 16 VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A LA GUIDA GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 31 a ATALANTA (4-4-2)-SIENA (4-4-2) 13 11 7 2 PELUSO MORALEZ GIORGI VITIELLO 8 19 GIORNATA 5 La Classifica 47 PARTITE SQUADRE PT MILAN JUVENTUS LAZIO NAPOLI UDINESE ROMA INTER CATANIA PALERMO CHIEVO ATALANTA * CAGLIARI SIENA BOLOGNA PARMA GENOA FIORENTINA LECCE NOVARA CESENA 64 30 62 30 51 30 48 30 48 30 47 30 44 30 43 30 39 30 39 30 37 30 37 30 36 30 36 30 35 30 34 30 33 30 28 30 24 30 19 30 G N P F S 19 16 15 12 13 14 13 10 11 10 10 9 9 9 8 9 8 6 5 4 7 14 6 12 9 5 5 13 6 9 13 10 9 9 11 7 9 10 9 7 4 0 9 6 8 11 12 7 13 11 7 11 12 12 11 14 13 14 16 19 60 49 44 54 40 47 43 39 44 27 33 31 34 32 38 41 30 31 26 18 24 17 37 35 28 37 42 38 47 37 31 36 31 38 47 56 37 45 51 47 17 MANFREDINI CONSIGLI RETI V 1 la vittoria dell’Inter nelle ultime 5 trasferte: 2-0 in casa del Chievo il 9 marzo scorso, poi quattro sconfitte senza riuscire a segnare nemmeno una rete 25 PEGOLO 21 28 22 14 13 STENDARDO CIGARINI GABBIADINI DESTRO GAZZI ROSSETTINI 1 AGAZZI ZARATE 4 CANINI 13 ASTORI PINILLA 5 7 CONTI COSSU 7 70 3 14 SCHELOTTO MANNINI DEL GROSSO PISANO 19 5 MILITO STANKOVIC FORLAN DOMANI ORE 15 (a Trieste) ARBITRO Guida di Torre Annunziata (Grilli-Rosi/Romeo) PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 2 HD, Mediaset Premium Calcio 2 SIENA p. 36 CAGLIARI p. 37 INTER p. 44 PANCHINA 1 Brkic, 80 Contini, 21 Rossi, 10 D'Agostino, 55 Parravicini, 17 Grossi, 81 Bogdani. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Del Grosso-Rossi 70-30%; Mannini-Parravicini 60-40%, Larrondo-Bogdani 60-40%. SQUALIFICATI Brienza (1). DIFFIDATI Rossi, Destro, Gazzi, Contini, Rossettini, Larrondo. INDISPONIBILI Calaiò (stagione finita), Angelo (3 giorni). ALTRI Acosta, Sestu, Codrea, Farelli, Belmonte. PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Astori, 15 Bovi, 9 Larrivey, 18 Nenè, 23 Ibarbo. ALLENATORE Ficcadenti. BALLOTTAGGI Agazzi–Avramov 80-20%; Thiago Ribeiro-Ibarbo 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Agostini, Ariaudo, Agazzi, Pisano, Nenè. INDISPONIBILI Dessena (stagione finita), Rui Sampaio (stagione finita), Eriksson (stagione finita). ALTRI Ruzittu, Gozzi, Anedda, Murru, Bovi, El Kabir, Mannoni. PANCHINA 21 Orlandoni, 55 Nagatomo, 2 Cordoba, 20 Obi, 18 Poli, 11 Alvarez, 7 Pazzini. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Chivu-Nagatomo 80-20%, Guarin-Poli 65-35%, Milito-Pazzini 80-20%. SQUALIFICATI Lucio (1), Julio Cesar (1). DIFFIDATI Sneijder, Samuel, Poli. INDISPONIBILI Sneijder (10 giorni), Maicon (15 gg), Castaignos (due mesi). ALTRI Juan Jesus, Faraoni, Palombo QUOTE 0 2 4 26 CHIVU PANCHINA 78 Frezzolini, 32 Ferri, 44 Cazzola, 18 Carrozza, 10 Bonaventura, 79 Ferreira Pinto, 19 Denis. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015). DIFFIDATI Bellini, Capelli, Cigarini, Consigli, Denis, Manfredini. INDISPONIBILI Capelli (stagione finita), Marilungo (stagione finita), Brighi (40 giorni). ALTRI Bellini, Masiello, Minotti, Mutarelli, Polito, Raimondi. X 2.50 25 SAMUEL 19 9 12 CASTELLAZZI CAMBIASSO ATALANTA p. 37 1 2.35 RANOCCHIA 22 THIAGO RIBEIRO EKDAL 3 23 51 20 LUCCHINI ZANETTI 14 GUARIN NAINGGOLAN 21 DOMANI ORE 15 ARBITRO Russo di Nola (Barbirati-Cariolato/Di Paolo) PREZZI da 5 a 150 euro TV Sky Calcio 6 HD, Mediaset Premium Calcio 5 QUOTE sconfitte di Mannini in 7 gare con l'Atalanta: 4 vittorie e 3 pareggi 1 4 X 3.40 4 2 1.90 le partite casalinghi di Pinilla con il Cagliari in cui ha sempre segnato: in totale, ha fatto 6 gol LECCE (3-5-2)-ROMA (4-3-1-2) 28 I NUMERI il punteggio finale delle ultime due partite giocate dall’Atalanta. Una vittoria casalinga con il Bologna e una sconfitta in trasferta a Cagliari AGOSTINI TERZI 4 28 31 2 A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale : 1) punti negli scontri diretti, se tutti giocati; 2) differenza reti globale; 3) gol segnati; 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *6 punti di penalizzazione 2-0 9 90 CARMONA TIRIBOCCHI LARRONDO VERGASSOLA ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE 4 CAGLIARI (4-3-1-2)-INTER (4-3-3) 11 BRIVIO BENASSI 81 40 82 TOMOVIC DELVECCHIO 24 MIGLIONICO GIACOMAZZI 26 30 19 GAGO 44 KJAER 17 DI MICHELE BLASI ODDO 14 BOJAN MURIEL 18 13 TADDEI 8 16 LAMELA DE ROSSI 24 STEKELENBURG 5 HEINZE 9 7 OSVALDO MARQUINHO 7 3 JOSÈ ANGEL CUADRADO 4 DOMANI ORE 15 ARBITRO Orsato di Schio (Maggiani-Copelli/Damato) PREZZI da 5 a 40 euro TV Sky Calcio 3 HD, Mediaset Premium Calcio 3 LECCE p. 28 ROMA p. 47 PANCHINA 25 Petrachi, 3 Di Matteo, 80 Carrozzieri, 91 Bertolacci, 21 Grossmuller, 9 Corvia, 10 Bojinov. ALLENATORE Cosmi. BALLOTTAGGI Miglionico–Carrozzieri 60–40%; Delvecchio-Grossmuller 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Corvia, Muriel, Carrozzieri, Brivio, Giacomazzi. INDISPONIBILI Julio Sergio (stagione finita), Esposito (7 giorni). ALTRI Gabrieli, Ingrosso, Falcone, Ofere, Obodo, Piatti PANCHINA 18 Curci, 87 Rosi, 2 Cicinho, 20 Perrotta, 15 Pjanic, 40 Piscitella, 26 Tallo. ALLENATORE Luis Enrique. BALLOTTAGGI Josè Angel-Rosi 60-40%, Marquinho-Pjanic 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cassetti, Osvaldo, Juan, Bojan. INDISPONIBILI Burdisso (stag. finita), Juan (stag. finita), Greco (10 giorni), Borini (10), Lobont (30), Cassetti (7), Simplicio (7), Totti (5). ALTRI Viviani. QUOTE 1 3.75 MARCATORI 22 RETI: Ibrahimovic (8) (Milan) 19 RETI: Cavani (2) (Napoli); Di Natale (4) (Udinese) 17 RETI: Milito (4) (Inter) 16 RETI: Palacio (3) (Genoa) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Miccoli (1) (Palermo) 11 RETI: Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juve); Giovinco (4) (Parma); Osvaldo (Roma) 9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma) 8 RETI: Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari); Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio); Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (1) (Napoli) 7 RETI: Larrivey (2) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juve); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Destro (Siena) 6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau (Chievo); Budan (Palermo); Floccari (1) (Parma) 5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca, Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Pellissier (1) (Chievo); Gilardino (2) (2 con la Fiorentina) e Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Pepe e Vucinic (Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel (Lecce); Robinho (Milan); Pandev (Napoli); Hernandez (2) (Palermo); Bojan (Roma); Basta (Udinese) PROSSIMO TURNO a 32 Giornata Martedì 10 aprile, ore 20.45 CHIEVO-MILAN Mercoledì 11 aprile, ore 20.45 CATANIA-LECCE FIORENTINA-PALERMO GENOA-CESENA INTER-SIENA JUVENTUS-LAZIO NAPOLI-ATALANTA PARMA-NOVARA ROMA-UDINESE Giovedì 12 aprile, ore 20.45 BOLOGNA-CAGLIARI (0-4) (1-0) (0-2) (0-2) (1-0) (1-0) (1-1) (1-2) (0-2) (1-1) X 3.60 4 2 1.90 IL NUMERO 5 la striscia di partite senza vittorie per la Fiorentina che ha colto i 3 punti per l’ultima volta vincendo il 4 marzo per 2-0 con il Cesena le reti casalinghe per Di Michele, tre delle quali su calcio di rigore. Solo col Chievo è andato in gol su azione NOVARA (5-3-2)-GENOA (4-4-2) RECORD STAGIONALE CHE BOTTINO! Ben 35 i gol realizzati nella scorsa giornata come nella seconda Sono 761 le reti totali 40 in più rispetto alla passata stagione Nella giornata numero 30, sono state 35 le reti realizzate. È stato eguagliato così il record stagionale che era stato ottenuto in occasione della seconda giornata di campionato, giocata tra il 9 e l'11 settembre, la prima però giocata in assoluto per lo sciopero dei giocatori che aveva fatto saltare la prima. E così sono 761 le reti totali segnate nelle prime trenta giornate di campionato, 451 realizzate dalle squadre di casa e 310 da quelle in trasferta. Rispetto alla scorsa stagione, si contano ben 40 reti in più. Solo due volte dopo il ritorno a 20 squadre si è segnato di più: 773 gol nella stagione 2005/06 e 767 in quella 2009/10. UDINESE (3-5-1-1)-PARMA (3-5-2) 3 GEMITI 20 ROSSI MESTO 82 4 3 GILARDINO VELOSO 10 28 RIGONI GARCIA 31 7 30 22 FONTANA CENTURIONI 29 CARACCIOLO PESCE 4 17 LISUZZO 14 8 13 JEDA 88 PALACIO BIONDINI KALADZE MORGANELLA DOMIZZI CARVALHO 1 27 PORCARI 11 81 24 SCULLI MORETTI FREY HANDANOVIC 1 5 DANILO 17 BENATIA 27 7 ARMERO BIABIANY 20 15 ASAMOAH DI NATALE 4 10 PAZIENZA ABDI 66 23 PINZI 5 ZACCARDO 11 MARIGA FLOCCARI 17 29 VALDES PALETTA 10 GIOVINCO 8 GALLOPPA 37 23 PEREYRA MODESTO 6 LUCARELLI DOMANI ORE 15 ARBITRO Rocchi di Firenze (Romagnoli-Longo/Irrati) PREZZI da 16 a 40 euro TV Sky Calcio 8 HD, Mediaset Premium Calcio 4 DOMANI ORE 15 ARBITRO Gava di Conegliano (Di Fiore-De Pinto/Merchiori) PREZZI da 10 a 150 euro TV Sky Calcio 4 HD NOVARA p. 24 GENOA p. 34 UDINESE p. 48 PARMA p. 35 PANCHINA 44 Coser, 77 Rinaudo, 15 Dellafiore, 7 Jensen, 23 Radovanovic, 11 Morimoto, 25 Mascara. ALLENATORE Tesser. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Marianini, Morimoto. INDISPONIBILI Ludi (da valutare), Marianini (stagione finita), Ujkani (stagione finita), Da Silva (5 giorni), Paci (5 giorni) . ALTRI Coubronne. PANCHINA 22 Lupatelli, 5 Granqvist, 21 Bovo, 11 Jankovic, 33 Kucke, 19 Jorquera, 9 Ze Eduardo. ALLENATORE Malesani. BALLOTTAGGI Veloso-Kucka 60-40%, Sculli-Jankovic 70-30%. SQUALIFICATI Belluschi (1). DIFFIDATI Granqvist, Rossi, Kucka, Moretti. INDISPONIBILI Antonelli (7 giorni), Constant (15 giorni). ALTRI Sampirisi, Mo.Alhassan, Scarpi, Meucci, Marchiori, Sturaro, Krajnc, Said. PANCHINA 21 Padelli, 16 Coda, 13 Neuton, 26 Pasquale, 6 Fernandes, 25 Torje, 9 Barreto. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Armero-Pasquale 70-30%, Abdi-Torje 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFID. Isla, Asamoah, Benatia, Pinzi, Fernandes, Floro Flores, Pazienza. INDISP. Isla (st. finita), Badu (10 giorni), Floro Flores (7 gg), Fabbrini (15 gg), Ferronetti (7 gg), Basta (7 gg), Battocchio (15 gg). ALTRI Romo, Ekstrand, Fanchone, Vydra. PANCHINA 1 Pavarini, 33 Santacroce, 4 Morrone, 18 Gobbi, 80 Valiani, 24 Musacci, 21 Okaka. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI Modesto-Gobbi 55-45%, Valdes-Musacci 55-45%, Morrone-Valiani 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biabiany, Paletta, Santacroce, Lucarelli. INDISPONIBILI Ferrario (da verificare). ALTRI Ferrari, Gallinetta, Feltscher, Pereira, Marques, Brandao, Jonathan, Palladino. QUOTE 1 2.65 X 3.35 2 2.50 30 presenze per Frey uno dei quattro, tutti portieri, che in questa stagione non hanno saltato ancora un minuto QUOTE 1 1.85 X 3.25 2 2.50 56 le presenze in Serie A per Mariga (con Parma e Inter) che contro la Lazio ha segnato la prima rete in A Codice cliente: 222072 83 MIRANTE LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 CESENA (4-3-1-2)-BOLOGNA (3-4-2-1) CHIEVO (4-3-1-2)-CATANIA (4-3-3) 13 6 LAURO 1 RODRIGUEZ ANTONIOLI 14 7 VON BERGEN RAMIREZ PEREZ 24 26 DI VAIO 17 23 MALONGA T. ARRIGONI 16 15 9 COLUCCI SANTANA 25 RAGGI 10 RENNELLA 90 PORTANOVA MUDINGAYI 1 GILLET 54 SORRENTINO 16 77 RIGONI THEREAU 10 ANDREOLLI GOMEZ IZCO 6 18 10 BERGESSIO LODI 28 3 4 BARRIENTOS ALMIRON 12 MARCHESE DOMANI ORE 15 ARBITRO Massa di Imperia (Passeri-Dobosz/Gallione) PREZZI da 9 a 30 euro TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 5 HD BOLOGNA p. 36 CHIEVO p. 39 CATANIA p. 43 PANCHINA 88 Ravaglia, 13 Rossi, 28 Benalouane, 77 Ceccarelli, 23 Djokovic, 31 Del Nero, 34 Filippi. ALL. Beretta. BALLOTTAGGI Comotto-Ceccarelli 60-40%. SQUALIFICATI Pudil e Mutu (1). DIFFIDATI Guana, Rodriguez, Santana e Von Bergen. INDISPONIBILI Iaquinta (10 giorni), Guana (5 giorni), Parolo (5 giorni), Martinez (15 giorni), Moras (da valutare). ALTRI Calderoni. PANCHINA 25 Agliardi, 43 Sørensen, 48 Rubin, 6 Taider, 33 Kone, 77 Gimenez, 99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Morleo-Rubin 60-40%, Di Vaio-Acquafresca 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Di Vaio, Kone, Portanova e Ramirez. INDISP. Antonsson (20 giorni), Garics (7 gg.), Crespo (5 gg.), Casarini e Krhin (stag. finita). ALTRI Lombardi, Stojanovic, Loria, Rickler, Cruz, Vitale, Paponi, Vantaggiato, Belfodil. PANCHINA 17 Puggioni, 4 Morero, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 7 Sammarco, 8 Cruzado, 39 Grandolfo. ALL. Di Carlo. BALLOTTAGGI Thereau-Cruzado 55-45%, Bradley-Sammarco 55-45%. SQUALIFICATI Dainelli (1). DIFFIDATI Mandelli, Sardo, Andreolli«, Cesar. INDISPONIBILI Gulan (stagione finita), Moscardelli (stagione finita), Uribe (5 giorni), Jokic (7 giorni), Acerbi (da valutare), Sardo (da valutare), Mandelli (da valutare). ALTRI Facchinetti, Kirilov. PANCHINA 1 Kosicky, 14 Bellusci, 33 Capuano, 16 Llama, 8 Seymour, 19 Ricchiuti, 7 Lanzafame. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Marchese-Capuano 70-30%, Almiron-Seymour 70-30%, Barrientos-Llama 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Lodi, Potenza, Izco, Legrottaglie, Barrientos, Ricchiuti. INDISP. Motta (da def.) Potenza (stag. finita), Biagianti (5 giorni). ALTRI Calapaj, Campagnolo, Suazo, Ebagua, Catellani, Paglialunga, Texeira, Terracciano. QUOTE X 3.20 3 2 2.20 «Il Palermo giocherà sereno, la Juventus no. Non abbiamo nulla da perdere, loro tantissimo: una partita dovranno pur perderla». Maurizio Zamparini, Palermo. La prima sconfitta della Juve si gioca a 5,25. CARRIZO SPOLLI CESENA p. 19 1 3.30 5,25 20 FREY DOMANI ORE 15 ARBITRO Peruzzo di Schio (Carrer-Iannello/Nasca) PREZZI da 10 a 60 euro TV Sky Calcio 7 HD, Mediaset Premium Calcio 6 ZAMPARINI SOGNA IL PRIMO SCALPO LEGROTTAGLIE PALOSCHI LUCIANO 21 MORLEO 13 23 3 21 31 17 PELLISSIER CESAR CHERUBIN 3 6 BRADLEY 12 DIAMANTI COMOTTO 11 MOTTA DRAMÉ 84 11 MARTINHO 2 Le quote 93 PULZETTI 15 QUOTE reti subite da Gillet contro il Cesena (che non ha mai battuto nemmeno in B), in 3 incontri di A 1 2.75 X 2.65 2 2 3 MAZZARRI A CACCIA DEL RILANCIO 2,70 «Nelle ultime 6 gare abbiamo perso solo una volta, con la Juve. Ma dopo una batosta abbiamo sempre reagito, mi auguro che succeda la stessa cosa con la Lazio». Walter Mazzarri, Napoli. Il 2 paga 2,70. sole insufficienze per Andreolli nelle 20 partite valutate in questo campionato: a Parma e con l'Inter 4 MILAN (4-3-1-2)-FIORENTINA (4-4-2) 77 ANTONINI 22 BONERA 32 ABBIATI 70 NOCERINO 25 ROBINHO 14 28 5 8 13 14 BEHRAMI NATALI 18 15 KHARJA NASTASIC 4 Il fattore campo conta sempre meno: 137 le vittorie interne Gli arbitri hanno fischiato 103 rigori in campionato dall’inizio della stagione. Di questi 84 sono stati realizzati mentre 19 non sono andati a buon fine. Nella sesta e nella diciassettesima giornata si è registrato il massimo di assegnazioni (7), mentre in quattro occasioni ne è stato decretato uno solo. Rispetto alla scorsa stagione sono 19 in più (il 23%). Sono 137 le vittorie casalinghe (con 90 pareggi e 73 successi esterni). Era da quattro campionati che le squadre di casa non vincevano così poco: l’anno scorso i successi casalinghi dopo 30 giornate erano 143, nel 2009/10 erano 149, l’anno precedente 151. Il record relativo ai tornei a 20 squadre appartiene al 1950/51 con 186 segni 1 dopo 30 turni. IL NUMERO PALERMO (3-5-2)-JUVENTUS (3-5-2) 20 LABRIN 1 DELLA ROCCA 15 VIVIANO MILANOVIC 5 MICCOLI 8 MIGLIACCIO VUCINIC BUDAN BARZAGLI 23 PASQUAL MILAN p. 64 FIORENTINA p. 33 PANCHINA 1 Amelia, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 10 Seedorf, 27 Boateng, 92 El Shaarawy, 21 Maxi Lopez. ALL. Allegri. BALLOTT. Emanuelson-Boateng 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ambrosini, Aquilani, Bonera, Ibrahimovic, Mexes, Seedorf. INDISP. Pato (stagione finita), Thiago Silva (20 gg), Inzaghi (15), Strasser (10), Roma (5), Van Bommel (3), Mesbah (3). ALTRI Ambrosini, Gattuso, Cassano, Valoti, De Sciglio, Flamini. PANCHINA 89 Neto, 31 Camporese, 29 De Silvestri, 10 Olivera, 21 Lazzari, 6 Vargas, 22 Ljajic. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Amauri-Ljajic 60-40%, Behrami-Olivera 60-40%, Cassani-De Silvestri 70-30%. SQUALIFICATI Cerci, Montolivo (1). DIFFIDATI Amauri. INDISPONIBILI Kroldrup (stagione finita), Felipe (5 giorni), Gamberini (7 giorni). ALTRI Pazzagli, Salifu, Acosty. QUOTE 1 1.30 X 5 2 10 19 8 MARCHISIO 31 11 PISANO DE CEGLIE 1 BONUCCI 3 CHIELLINI 22 6,6 29 14 CAMPAGNARO 87 24 20 CANDREVA BIAVA LEDESMA 8 22 9 HERNANES ROCCHI MARCHETTI 21 27 DIAKITE CANA LAVEZZI 7 DZEMAILI 29 88 PANDEV INLER 28 1 DE SANCTIS 85 17 6 BRITOS HAMSIK SCALONI Italia-Lussemburgo si gioca a Parma 6 ARONICA DOMANI ORE 21 ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (Niccolai-Marzaloni/Gervasoni) PREZZI da 16 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD, Premium Calcio 1 e Calcio HD2 PALERMO p. 39 JUVENTUS p. 62 LAZIO p. 51 NAPOLI p. 48 PANCHINA 33 Tzorvas, 21 Bacinovic, 90 Alvarez,17 Vazquez, 16 Zahavi, 27 Ilicic, 24 Mehmeti. ALLENATORE Mutti. BALLOTTAGGI Budan-Ilicic 60-40%. SQUALIFICATI Bertolo (2), Mantovani (1), Donati (1), Hernandez (1). DIFFIDATI Silvestre, Ilicic, Bertolo. INDISPONIBILI Silvestre (da valutare), Balzaretti (15 giorni), Aguirregaray (15 giorni). ALTRI Brichetto. PANCHINA 30 Storari, 4 Caceres, 26 Giaccherini, 7 Pepe, 10 Del Piero, 23 Borriello, 32 Matri. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Quagliarella-Matri 60-40%, Quagliarella-Borriello 60-40%, Bonucci-Pepe 55-45%, Lichtsteiner-Caceres 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Barzagli, Giaccherini, Matri, De Ceglie. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Manninger, Grosso, Marrone, Padoin, Estigarribia, Krasic, Elia. PANCHINA 1 Bizzarri, 14 Garrido, 78 Zauri, 11 Matuzalem, 15 Gonzalez, 18 Kozak, 30 Alfaro. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Candreva-Gonzalez 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Candreva, Hernanes, Mauri e Radu. INDISPONIBILI Klose (20 giorni), Dias (20 giorni), Lulic (15 giorni), Brocchi (7 giorni), Radu (1 giorno), Stankevicius (7 giorni). ALTRI Makinwa. PANCHINA 15 Colombo, 2 Grava, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 31 Dezi, 90 Ammendola, 16 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Gargano (1), Zuniga (2). DIFFIDATI Inler, Cannavaro, Britos, Aronica, Cavani. INDISPONIBILI Donadel (50 giorni), Maggio (5 giorni.), Dossena (5 giorni), Rosati (da valutare). ALTRI Colombo, Lucarelli. QUOTE X 3.85 2 1.60 0 i pareggi di Migliaccio nei 6 precedenti con la Juventus. Ha vinto 6 volte e perso 3 QUOTE 1 2.60 X 3.20 2 2.70 9 3 le partite utili di fila per il Chievo: due pareggi ed una vittoria. Può eguagliare la migliore prestazione di quest’anno quando è rimasto imbattuto tra la 4a e la 7a giornata VERSO L’EUROPEO CANNAVARO CAVANI MAURI 5 i pareggi consecutivi per il Cesena nelle ultime due giornate, col Parma e a Lecce. I romagnoli non infilavano 2 gare senza sconfitte da novembre Taccuino DOMANI ORE 18.30 ARBITRO Brighi di Cesena (Manganelli-Padovan/Valeri) PREZZI da 40 a 250 euro. TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio 1 e Calcio HD2 1 5.25 BORUC la media voto di Bonera nelle ultime 5 partite, secondo solo ad Ibrahimovic in questo periodo KONKO 20 BUFFON 2 1 DOMANI ORE 15 ARBITRO Celi di Bari (Petrella-De Luca/Doveri) PREZZI da 18 a 340 euro TV Sky Calcio 1 HD, Mediaset Premium Calcio 1 e Premium Calcio HD2 15 21 PIRLO 14 19 6 VIDAL QUAGLIARELLA BARRETO MUNOZ 22 18 32 MARCHIONNI LAZIO (4-2-3-1)-NAPOLI (4-3-1-2) LICHTSTEINER 10 7 i giorni trascorsi dall’ultimo pareggio della Lazio, 0-0 il 21 dicembre col Chievo. Poi 7 vittorie e 7 sconfitte 26 ACQUAH 18 107 I NUMERI AMAURI IBRAHIMOVIC AQUILANI ABATE Fischiati 103 rigori: aumento del 23% in un anno soltanto 16 CASSANI JOVETIC 11 11 18 20 TRE ANNI FA ERANO 14 IN PIÙ 92 ROMULO MUNTARI EMANUELSON MEXES NE SONO STATI SBAGLIATI 19 17 le partite di campionato nelle quali De Sanctis (29 presenze) ha mantenuto inviolata la propria porta Nel quadro del programma di preparazione alla fase finale del Campionato europeo di calcio, la Nazionale di Cesare Prandelli disputerà l’amichevole contro Lussemburgo (29 maggio) a Parma. La seconda amichevole sarà contro la Russia il 1 giugno, a Zurigo. Poi la delegazione italiana partirà per la Polonia. CALCIO A 5 Da oggi la Nazionale in ritiro a Conversano A Conversano fervono i preparativi per la gara di ritorno dei playoff per un posto al Mondiale di calcio a cinque di Thailandia 2012 (1-18 novembre), in programma mercoledì 11 aprile alle 20.30 al Pala San Giacomo. L'Italia è da oggi in ritiro a Conversano: nella lista dei 20 convocati di Menichelli ci sono i 15 giocatori che hanno partecipato alla spedizione norvegese, ai quali sono stati aggiunti Da Silva, Sgolastra, Mentasti e Milucci . Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 MONDO PREMIER LEAGUE IL CENTROCAMPISTA DEL BOLTON FESTEGGIA IL 25˚ COMPLEANNO Muamba si alza e cammina Colpito da infarto in campo il 17 marzo torna lentamente alla vita normale e muove i primi passi in ospedale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA I primi passi ieri, il compleanno oggi, 25 anni da festeggiare 20 giorni dopo l’infarto che lo colse in campo nella partita contro il Tottenham, 78 minuti di terrore in cui per strapparlo alla morte servirono quindici scosse A. BILBAO SCHALKE 04 del defibrillatore, massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca. Fabrice Muamba, il centrocampista di origine congolese del Bolton, continua la lunga marcia verso il recupero dopo il dramma sfiorato il 17 marzo. Ieri i primi passi in ospedale, pochi giorni dopo aver postato su Facebook la sua immagine, sorridente. È un ritorno alla vita sempre più sorprendente, quello di Muamba. Appena 48 ore dopo la grande paura del 17 marzo, mosse braccia e gambe. Tre giorni dopo, le prime parole e i segnali che il suo cervello, nonostante i sette minuti senza ricevere ossigeno, non aveva riportato lesioni permanenti. Un doppio miracolo: la sopravvivenza e aver evitato menomazioni. Effetto Muamba Il tributo d’affet- to nei suoi confronti è stato impressionante. I giocatori del Bolton, impegnato nella lotta per non retrocedere, raccontano: «La storia di Fabrice ci ha dato una carica incredibile. Vo- gliamo restare in Premier anche per lui». L’allenatore Cowen Doyle spiega: «Muamba ha mosso i primi passi nel corridoio dell’ospedale e ha mostrato il suo grande sorriso che ci piace vedere. È sulla strada giusta, ma ci vorrà tempo per il recupero completo». La sua storia ha segnato la storia della Premier. Diverse squadre, suggestionate dal suo dramma, hanno invocato visite più accurate. Proprio grazie a un controllo sarebbe emersa la leucemia di Stiliyan Petrov, capitano della nazionale bulgara e del Blackburn. Che è stato il primo 2 2 SCHALKE 04 (4-2-3-1) Unnerstall 6; Hoogland 6.5, Papadopoulos 5.5, Matip 6, Escudero 5.5; Holtby 6.5 (dal 27’ s.t. Hoger 6), Jones 7; Obasi 5.5 (dal 18’ s.t. Marica 5.5), Raul 7, Jurado 5 (dal 15’ s.t. Farfan 5); Huntelaar 7. PANCHINA Schober, Metzelder, Moritz, Uchida. ALLENATORE Stevens 6 Si qualificano Athletic Bilbao, Valencia e Atletico Madrid, la 4a è lo Sporting Lisbona IL TABELLONE FINALE IL 9 MAGGIO A BUCAREST mes, e ogni squadra che visita per la prima volta la «Catedral» gli rende un omaggio floreale. La stanchezza Come detto, l’Athletic è stanco. Fisicamente e mentalmente. Un punto nelle ultime 5 di Liga: crisi parzialmente mascherata con meravigliose prestazioni europee, vedi Manchester e Gelsenkirchen. Bielsa ai suoi ragazzi chiede tanto, e sempre agli stessi. Nella rosa dell’Athletic quest’anno 13 giocatori sono sopra la soglia dei 3.000 minuti giocati, il 14˚ ne ha poco più di 1.000. E non è un caso che a tirare fuori dai guai i baschi sia proprio uno dei meno utilizzati. Bielsa sarà «Loco» però non è cieco e quando vede che Herrera arranca non ci mette niente a cambiarlo. La mossa È il 31’ del primo tem- BILBAO Il tributo O di quando uno storico Pichichi, rende omaggio all’autentico «Pichichi». Un attimo prima del calcio d’inizio il capitano dello Schalke, l’eterno madridista Raul, guidato dal suo omologo basco Iraola lascia il campo e imbocca le scale che vanno verso il palco autorità. Li c’è il busto di Rafael Moreno Aranzadi, accanto al quale Raul, qui applaudito, in partita fischiato, deposita entrato pochi minuti prima al posto di Feghouli, l’assist per il 4-0 finale. VALENCIA-AZ ALKMAAR 4-0 MARCATORI Rami al 15’ e al 17’ p.t.; Alba all’11’, P. Hernandez al 35’ s.t. VALENCIA (4-4-2) D. Alves; Barragan, Rami, R. Costa, Mathieu; Feghouli (dal 31’ s.t. P. Hernandez), Topal, T. Costa (dal 34’ s.t. Maduro), Alba; Soldado, Jonas (dal 23’ s.t. Parejo). (Aduriz, Dealbert, Guaita, Piatti). All. Emery. AZ ALKMAAR (4-3-3) Alvarado; Marcellis, Moisander, Viergever, Poulsen; Maher, Elm, Holman (dal 1’ s.t. Gudmundsson); Beerens (dal 34’ s.t. Falkenburg), Altidore (dal 24’ s.t. Benschop), Martens. (Heijblok, Johansson, Klavan, Lam). All. Verbeek. ARBITRO Kralovec (Cec). Ibai Gomez (a destra) festeggiato dai compagni dopo il gol del momentaneo 1-1 per l’Athletic Bilbao AFP Tre semifinaliste: più che Europa è Spagna League Per il pubblico, per la maglia, per Bielsa, per il gioco. Con fatica, cuore e qualche spavento l’Athletic torna in semifinale in Europa per la prima volta dal 1977. Allora era la Uefa, oggi si potrebbe chiamare Spagna League: tre delle quattro semifinaliste arrivano dalla Liga. L’Athletic con lo Schalke fa 2-2 e passa sostenuto da uno stadio che rappresenta un’intera regione, ancorandosi a isole di brillantezza circondate da un mare di stanchezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Valencia arriva in carrozza nella semifinale tutta spagnola, sfumando le paure dell’andata. E lo fa salendo sulle spalle (enormi) di Rami. È infatti il difensore centrale franco-marocchino con una doppietta in due minuti a sciogliere il piano partita dell’Az, ben messo in campo, ma che ha pagato carissimo due dormite difensive. Quelle su cui Rami colpisce indisturbato, prima di testa e poi in acrobazia sul secondo palo. Da qui in poi è tutta discesa: il Valencia fa spettacolo, corre e nel secondo tempo arrotonda prima con Alba, che poi offre a Hernandez, A. BILBAO (4-3-3) Iraizoz 6.5; Iraola 6.5, Ekiza 7, Amorebieta 7, Aurtenetxe 6.5; A. Herrera 4.5 (dal 31’ s.t. Ibai Gomez 6.5; dal 29’ s.t. San José 6), Javi Martinez 7, De Marcos 6.5; Susaeta 7, Llorente 6 (dal 12’ s.t. Toquero 6), Muniain 7. PANCHINA Raul, Iñigo Perez, Ruiz de Galarreta, Gabilondo. ALLENATORE Bielsa 7 FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci club ad adottare le barelle mobili: «Abbiamo visto come funziona in Italia e abbiamo capito che questo sistema non è solo più pratico, ma evita ai giocatori feriti scossoni che potrebbero rivelarsi pericolosi». Rami accende il Valencia L’Az Alkmaar viene travolto MARCATORI Huntelaar (S) al 30’, Ibai Gomez (A) al 41’ p.t.; Raul (S) al 7’, Susaeta (A) al 10’ s.t. DAL NOSTRO INVIATO Alcune società inglesi chiedono visite mediche più accurate per i propri calciatori LA GOLEADA GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 ARBITRO Rizzoli (Italia) 6. AMMONITI Obasi (S), Javi Martinez (A), Papadopoulos (S). NOTE Spettatori 44.000 circa. Tiri in porta: 5-6. Tiri fuori: 7-6. Angoli: 5-7. In fuorigioco: 3-0. Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t. Il sorriso di Fabrice Muamba, 22 anni, twittato dalla fidanzata GDS Con i baschi stanchi, Bielsa azzecca la mossa giusta: sostituisce Herrera con Ibai Gomez, che segna un mazzo di fiori. Moreno era del 1892. A 11 anni i ragazzini del quartiere di Bilbao dove giocava lo soprannominarono «Pichichi». Perché giocava bene e faceva tanti gol. Passò all’Athletic, continuò a segnare, si ritirò a 29 anni per fare l’arbitro, il tifo se lo portò via che non ne aveva ancora 30. Il suo soprannome però restò nella mitologia calcistica spagnola, e nel 1953 quando Marca creò il trofeo per premiare il capocannoniere della Liga decise di intitolarlo a Pichichi. Dal 1926 Moreno ha un busto a San Ma- po: Ander ha appena regalato a Huntelaar il 47˚ gol in 48 partite stagionali, e l’Athletic è in sofferenza. Dentro Ibai Gomez, che tempo 10 minuti s’inventa il gol della vita, da sinistra un destro a giro impressionante verso il secondo palo. Serve a spegnere le velleità dei tedeschi, bravi a pressare e ad approfittare dell’affaticata disattenzione dei baschi. E mai domi, come il loro capitano Raul, che in apertura di ripresa manda un gran sinistro all’incrocio. Vantaggio che dura 3 minuti: tanto impiega l’Athletic a pareggiare con Susaeta servito da Muniain. Senza fiato è difficile pressare e far girare la palla: i baschi hanno il merito di provarci sempre e comunque, ma ogni tanto sbagliano e i tedeschi quasi ne approfittano. Non lo fanno perché l’Athletic da fondo alle sue ultime forze, e trascinato dalle idee di Bielsa e dallo spirito di «Pichichi» getta il cuore verso la semifinale con lo Sporting. © RIPRODUZIONE RISERVATA COLPO IN GERMANIA Adrian apre, Falcao chiude Atletico okay ad Hannover L’Atletico Madrid gela Hannover col piglio delle grandi, gestendo un risultato difficile (2-1) in casa di un avversario tecnicamente con qualcosa in meno, ma che non difetta in grinta e polmoni. Dopo un’ora di gioco equilibrata e nervosa (cinque ammoniti, sei alla fine), Adrian non perdona Pogatetz che perde palla e si mangia la difesa per lo 0-1. Non basta: i tedeschi alzano il baricentro e pareggiano a 9’ dalla fine con una girata di Diouf. Qui l’Atletico dimostra il carattere di chi lo allena, Simeone: grande azione di Diego (partita da applausi) e assist scucchiaiato per Falcao, che stoppa e infila l’1-2 finale. Ora semifinale col Valencia, con cui l’Atletico non ne vince una dal febbraio 2010. HANNOVER-ATL. MADRID 1-2 MARCATORI Adrian (A) al 18’, Diouf (H) al 36’, Falcao (A) al 42’ s.t. HANNOVER (4-4-2) Zieler; Cherundolo, Pogatetz, Eggimann, Pander (dal 41’ s.t. Sobiech); Schlaudraff, Pinto, Schulz (dal 28’ s.t. Schmiedebach), Rausch (dal 26’ s.t. Abdellaoue); Ya Konan, Diouf. (Chahed, Haggui, Lala, Miller). All. Slomka. ATLETICO MADRID (4-2-3-1) Courtois; Perea, Godin, Miranda, Filipe; Tiago, Suarez; Koke (dal 20’ s.t. Salvio), Diego (dal 43’ s.t. Dominguez), Adrian; Falcao. (Asenjo, Assunçao,Ndoye, Niguez, Pizzi). All. Simeone. ARBITRO Clattenburg (Ing). FUORI GLI UCRAINI Il Metalist sbaglia un rigore Lo Sporting ha il via libera (g.k.) Un proprietario importante e generoso, tanti soldi a disposizione, molte ambizioni, giocatori stranieri a non finire: tutto questo non basta al Metalist dell’ex c.t. della nazionale ucraina Miron Markevich per andare in semifinale. A passare il turno è lo Sporting Lisbona, grazie alla rete di van Wolfswinkel e al portiere Palacio, autore di tante prodezze. Sotto di un gol a un minuto dall’intervallo, il Metalist è riuscito a pareggiare con Cristaldo e ha avuto al 64’ una clamorosa occasione per andare ai supplementari. Ma Clayton, uno dei tanti stranieri del Metalist, ha sbagliato il calcio di rigore concesso per fallo su Devic. A nulla serve l’assalto finale del Kharkiv. METALIST - SPORTING 1-1 MARCATORI van Wolfswinkel (S), al 44’ p.t.; Cristaldo (M) al 13’ s.t. METALIST (4-4-2) Goryainov; Villagra, Psenichnikh (dal 40' s.t. Blanco), Berezovchuk, Obradovic; Torres (dal 26' s.t. Marlos), Edmar (dal 1' s.t. Devic), Sosa, Tayson; Clayton, Cristaldo. All. Markevich. SPORTING LISBONA (4-4-2) Palacio; Joao Pereira, Polga, Xandao, Insua; Izmaylov, Andre Martins (dal 27’ s.t. Andre Santos), Schaars, Capel (dal 37’ s.t. Evaldo); Fernandez (dal 15’ s.t. Neto), van Wolfswinkel. All. Sa Pinto. ARBITRO Collum (Sco). Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 MAGIC CHAMPIONS PORTIERI COSÌ IN CAMPO LAZIO 1994 A colloquio con Zeman Di Matteo arrivò alla Lazio nel 1993, a 23 anni, dall’Aarau. In biancoceleste ha giocato per tre stagioni sotto Zoff e Zeman, nel 1996 fu ceduto al Chelsea DFP CHELSEA 1997 Arrivano le vittorie Di Matteo diventa subito un punto fermo dei Blues: dal 1996 al 2000 vince 2 FA Cup, 1 Coppa di Lega, 1 Charity Shield, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa europea EMPICS Di Matteo portabandiera dell’Italia in Champions Ha portato il Chelsea in semifinale, ora può regolare i vecchi conti con il Barcellona: il tecnico si gioca così la riconferma Lunga vita al «custode». O al «guardiano», traduzione letterale di caretaker, come viene chiamato Roberto Di Matteo da quando, il 4 marzo 2012, ha ereditato un Chelsea allo sbando da André Villas Boas. Il caretaker ci sa fare: ha portato i Blues in semifinale di Champions e in semifinale di Coppa d’Inghilterra. In Premier, continua la caccia al 4o posto. In 9 partite 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. rivoluzionato il Chelsea, ma ha cambiato diverse cose. Il modulo, prima di tutto, passando dal temerario 4-3-3 al più solido 4-2-3-1. Ha alternato i giocatori, in nome di un saggio turnover. Ha avviato quel dialogo mancato ai tempi di Villas Boas, accusato dalla vecchia guardia di essere «presuntuoso e arrogante». Di Matteo è più «caldo», qualche volta rischiando persino l’incidente diplomatico, come in occasione del maldestro bacio in bocca con Drogba, nel bel mezzo dei festeggiamenti della vittoria sul Napoli: un episodio sul quale si è romanzato. Ultimo italiano in Champions Di Possiamo farcela Ora si ripropo- DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Matteo è l’unico italiano sopravvissuto in Champions. Un italiano a modo suo. E’ nato a Sciaffusa, in Svizzera, da genitori originari di Paglieta, paese abruzzese vicino Chieti. Ha cominciato a giocare in Svizzera (Sciaffusa, Zurigo e Aarau), è esploso in Italia (Lazio) e ha chiuso la carriera a Londra, al Chelsea, al quale regalò due coppe d’Inghilterra. Parla italiano, tedesco e un inglese fluente. Ha cominciato ad allenare nel MK Dons, poi è approdato al West Bromwich Albion, riportato in Premier nel 2010. Dopo l’esonero del febbraio 2011 al WBA, lo sbarco al Chelsea, prima come assistente di Villas Boas, poi dal 4 marzo scorso «caretaker». La sua mano Di Matteo non ha ne la sfida con il Barcellona. La «old guard» vuole regolare i conti dopo la gara del 6 maggio 2009, finita 1-1 con l’assalto all’arbitro norvegese Ovrebo, accusato di aver negato 4 rigori ai Blues. A quel tempo, Di Matteo era impegnato nei playoff con il suo MK Dons: si arrese ai rigori con lo Scunthorpe. «Tra noi e loro c’è una questione aperta», annuncia Lampard. «Possiamo farcela, nel calcio non c’è nulla di scontato. Il Barça è la squadra più forte del mondo, ma noi cercheremo di trovare la strategia migliore per batterlo», dice Di Matteo. Se compie il miracolo di arrivare in finale, con quali argomenti potrà licenziarlo Abramovich? È la domanda che si pongono tutti. Di Matteo, 41 anni, da circa un mese primo allenatore del Chelsea REUTERS L’EUROAVVERSARIO Il Chelsea riesce a domare il Benfica mentre il rivale Guardiola va a teatro C’è la partita di ritorno tra Chelsea e Benfica da cui verrà fuori la sua semifinalista, e Guardiola che fa? Se ne va a teatro. Il tecnico del Barcellona reduce dal 3-1 al Milan nella prima serata di mercoledì è stato fotografato con sua moglie Cristina al Romea (foto SPORT.ES), mentre assisteva all’opera drammatica «Incendis» di Moises Broggi. Non è la prima volta che succede, visto che Pep è un amante dell’opera e dei concerti, e il cartellone del Romea è uno dei suoi preferiti. Costo Punti 4 23 7 1 15 5 2 1 1 22 4 1 25 5 2 20 5 1 1 8 4 -1 1 1 21 5 1 17 3,5 3 1 - Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) D (REA) E (CHE) E (CHE) E (CHE) E (CHE) E (CHE) E (CHE) E (CHE) E (CHE) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) G (APO) G (APO) G (APO) G (APO) G (APO) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) Cod. 217 223 229 250 304 352 393 237 265 278 311 319 344 415 416 206 214 238 248 316 345 376 409 228 249 258 290 342 388 417 418 216 261 269 326 333 366 392 224 343 349 381 411 202 204 257 275 347 351 410 413 201 213 225 323 331 378 400 404 422 Nome BADSTUBER BOATENG BRENO CONTENTO LAHM RAFINHA VAN BUYTEN CAPDEVILA EMERSON GARAY LUISAO MAXI PEREIRA PEIXOTO JARDEL LUIS MARTINS ALBIOL ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE SERGIO RAMOS VARANE BOSINGWA COLE A. DAVID LUIZ IVANOVIC PAULO FERREIRA TERRY CAHILL BERTRAND AZPILICUETA DIAWARA FANNI MOREL N'KOLOU SABO TRAORE BOAVENTURA PAULO JORGE POURSAITIDES SOLOMOU OLIVEIRA ABIDAL ADRIANO DANI ALVES FONTAS PIQUE' PUYOL MONTOYA MUNIESA ABATE ANTONINI BONERA MEXES NESTA SILVA T. YEPES ZAMBROTTA MESBAH Costo Punti 6 6 14 6 2 4 16 7 12 6 8 4 6 8 6 10 13 13 4 4 3 2 5 6 8 6 12 15 8 12 6 19 6 5 6 9 15 5,5 15 6,5 19 6,5 3 19 6,5 5 5,5 1 11 5,5 12 5 5 8 5 9 5,5 3 4 1 5 6 4 1 3,5 1 4 10 12 18 6,5 1 14 6 11 6,5 1 1 10 6 7 5 6 9 4,5 11 6,5 17 4 5 5 - Cod. 502 624 629 Nome ALABA KROOS LUIZ GUSTAVO Costo Punti 11 7 18 7 10 6,5 (BMON) (BMON) (BMON) (BMON) (BMON) (BMON) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) 671 676 678 689 709 710 501 578 610 639 681 720 736 505 534 551 553 586 614 619 660 683 721 566 616 625 633 638 642 643 644 673 746 507 540 554 612 641 711 595 608 635 636 654 738 743 530 567 604 618 637 703 722 741 744 508 511 529 562 563 653 690 714 750 PRANJIC RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER TYMOSCHUK USAMI AIMAR GAITAN JAVI GARCIA MATIC RUBEN AMORIM WITSEL CESAR B. ALTINTOP HAM. CALLEJON DI MARIA DIARRA GRANERO KAKA' KHEDIRA OZIL SAHIN XABI ALONSO ESSIEN KALOU LAMPARD MALOUDA MATA MCEACHRAN MEIRELES MIKEL RAMIRES ROMEU AMALFITANO CHEYROU DIARRA A. KABORE' MBIA VALBUENA HELIO PINTO JAHIC MANDUCA MARCINHO NUNO MORAIS CHARALAMBIDES ALEXANDROU BUSQUETS FABREGAS INIESTA KEITA MASCHERANO THIAGO ALCANTARA XAVI SERGI ROBERTO JONATHAN DOS SANTOS AMBROSINI AQUILANI BOATENG EL SHAARAWY EMANUELSON NOCERINO SEEDORF VAN BOMMEL MERKEL 5 29 26 15 9 2 15 13 9 5 7 13 12 6 14 21 5 7 22 11 26 9 18 6 12 27 15 24 1 16 7 18 4 7 13 11 6 11 20 4 1 13 6 7 7 3 15 26 24 11 14 11 23 1 1 8 10 17 4 7 12 12 9 3 6 9 6,5 6 5,5 9 6,5 6 5,5 4,5 9,5 10 7 10 7 5 8,5 5,5 9 6 5 5 5 5,5 4,5 5 5 9,5 6 5 5,5 6,5 6,5 9,5 5,5 5,5 6,5 6 6 5,5 9,5 4,5 - ATTACCANTI Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) A (BMON) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) C (BEN) D (REA) D (REA) D (REA) E (CHE) E (CHE) E (CHE) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) F (MAR) G (APO) G (APO) G (APO) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (MIL) H (MIL) H (MIL) H (MIL) Cod. 842 873 878 890 822 876 904 928 932 813 845 899 834 913 933 807 808 841 894 935 804 907 915 802 869 888 903 918 929 847 885 895 936 Nome GOMEZ MUELLER OLIC PETERSEN CARDOZO NOLITO SAVIOLA RODRIGO DJALO BENZEMA HIGUAIN RONALDO DROGBA TORRES STURRIDGE AYEW A. AYEW J. GIGNAC REMY BRANDAO AILTON SOLARI TRICKOVSKI AFELLAY MESSI PEDRO SANCHEZ VILLA CUENCA IBRAHIMOVIC PATO ROBINHO MAXI LOPEZ Costo Punti 46 6 26 6 13 13,5 6 22 6 13 8 5 6 3 6 43 26 5 51 13 33 34 5 9 21 5 7 16 5,5 22 5,5 11 5 14 6 4 9 8 4 65 13,5 32 19 26 6 5,5 36 7 26 24 5 6 - BRASILE Melo-Riera, tensione al Galatasaray L’ex della Juventus e lo spagnolo a muso duro. Allontanati, in arrivo sanzioni Una curiosa immagine di Felipe Melo, 28 anni, in maglia Galatasaray REUTERS Punizioni In un comunicato il club giallorosso conferma l’alterco tra i due ma non accenna Nome BUTT NEUER SATTELMAIER ARTUR EDUARDO MIKA ADAN CASILLAS MEJIAS CECH P. HILARIO MANDANDA BRACIGLIANO ANDRADE CHIOTIS PARDO KISSAS PINTO VICTOR VALDES OIER ABBIATI AMELIA ROMA DIFENSORI Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) © RIPRODUZIONE RISERVATA dello spagnolo costretto a ricorrere a cure ospedaliere, ma per ora si tratta di voci. Cod. 108 136 159 107 160 161 102 109 169 112 127 135 165 166 114 151 152 138 145 155 101 106 167 CENTROCAMPISTI TURCHIA SCINTILLE IN ALLENAMENTO PER LA CAPOLISTA Storie tese al Galatasaray, dove ieri in allenamento Felipe Melo e Albert Riera hanno avuto un alterco. Pare che tutto sia nato in partitella, da un pallone conteso tra i due centrocampisti. I due si sarebbero presi a muso duro, finché il tecnico Terim non ha interrotto la sessione e mandato entrambi negli spogliatoi. Lì la tensione tra i due è proseguita. La stampa turca riferisce anche Gr. Squ. A (BMON) A (BMON) A (BMON) C (BEN) C (BEN) C (BEN) D (REA) D (REA) D (REA) E (CHE) E (CHE) F (MAR) F (MAR) F (MAR) G (APO) G (APO) G (APO) H (BAR) H (BAR) H (BAR) H (MIL) H (MIL) H (MIL) A A A A A A C C C C C C C D D D D D D D D D D E E E E E E E E E E F F F F F F G G G G G G G H H H H H H H H H H H H H H H H H H né al ricovero dello spagnolo né ad alcun contatto fisico tra i due. «Il club ha delle regole interne per queste situazioni — si legge poi nel comunicato — e agirà severamente nei confronti dei calciatori». Resta da vedere, insomma, quale sarà la sanzione per Riera e Melo (ieri molto giù per l’accaduto), col Galatasaray che a una giornata dal termine della regular season è in vetta alla classifica: +9 sul Fenerbahçe, seguirà un gironcino-playoff con le prime 4 a punti dimezzati. Facile, insomma, che i due saltino la prossima, ininfluente gara col Manisaspor per poi ricucire lo strappo e tornare per la post season. Anche perché Felipe Melo, 10 gol e un gran lavoro in mezzo al campo, è il valore aggiunto del Galatasaray sulla via del titolo. Poi, che lo conquisti o meno, l’estate sarà dedicata al mercato: i turchi dovranno riscattarlo dalla Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Vitoria esonera Toninho Cerezo Era secondo in classifica dietro Falcão Toninho Cerezo ha dichiarato di recente alla Gazzetta che un allenatore in Brasile deve pensare solo alla prossima gara perché può essere licenziato in ogni momento. Detto e fatto: il Vitória ha esonerato l’ex Roma e Samp all’indomani dell’1-1 casalingo con l’omonimo Vitória da Conquista, nel campionato bahiano. Un licenziamento a sorpresa, perché Cerezo era secondo, in piena zona qualificazione alle semifinali con 37 punti, a -9 dal Bahia guidata dall’amico Falcão. Il settimo pari in 20 partite nel bahiano (il resto del bilancio: 10 successi, 3 sconfitte, 45 gol fatti e 16 subiti), però, non è piaciuto alla dirigenza e soprattutto alla tifoseria che dopo l’ultima partita lo ha contestato e apostrofato «Burro» (somaro). Cerezo sembrava aspettarsi l’esonero già in conferenza stampa dopo la partita: «Posso solo sottolineare che lottiamo per i playoff». In Coppa del Brasile, Cerezo aveva superato la prima fase, eliminando il São Domingos: 0-0 in trasferta; 2-0 in casa. Dai derby con il Bahia di Falcão, invece, Cerezo ne esce pure in vantaggio: uno 0-0 e una vittoria per 3-2. Toninho a dicembre era impegnato nel corso di Coverciano per poter allenare in Italia quando è stato chiamato al Vitória. Adesso potrà finirlo. Mauricio Cannone 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 di RUGGIERO PALOMBO era una volta la sacralità di «tutto il calcio minuto per minuto». Tutto ma proprio tutC’ to, nel senso che l’intera Serie A si disputava, cascasse il mondo, alla stessa ora. Poi arrivarono le televisioni a pagamento. E la sacralità cominciò la sua rapida cura dimagrante: fino al 2008, a essere salvaguardate restarono le ultime 4 giornate di campionato. Dal 2008 al 2010 le ultime 2, con la possibilità di spacchettarle «a patto che restasse la contemporaneità per incontri coinvolgenti squadre in lotta per i medesimi obiettivi di classifica». Dall’anno scorso la sacralità è diventata una foglia di fico: solo l’ultima giornata deve cominciare alla stessa ora, quantomeno a «pacchetti». Un’occhiata all’ultima tornata di anticipi e posticipi diramati ieri dalla Lega di Milano, e, oplà, ecco affiorare, a fronte di un’ultima giornata così elettrizzante da proporre in rigorosa contemporanea Juventus-Atalanta e Milan-Novara, una domenica 6 maggio da giorno del giudizio. A rate: alle ore 15 Cagliari-Juventus, alle ore 20,45 Inter-Milan. Sia chiaro, non è la fine del mondo, tanto più che nelle due giornate che precedono la fatal penultima Juve e Milan giocheranno alla stessa ora, mentre nelle quattro giornate ancora precedenti, a partire da domani, il Milan giocherà sempre prima laPuntura Marca la differenza di ROBERTO PELUCCHI di SANTIAGO SEGUROLA Adjunto al director di «Marca» quotidiano sportivo spagnolo f LE STAR VINCONO LE GRANDI PARTITE MA E’ QUELLO CHE IBRA NON SA FARE E’ autentiche stelle vincono le grandi partite, le più difficili, quelle in cui si affrontano le migliori squadre del mondo. La partita del Camp Nou era una di quelle. Anche le partite del San Siro e del Camp Nou, quando indossava la maglia del Barça e affrontò l'Inter, erano di quella classe. Sono i momenti che distinguono i giocatori dal resto. E' chiaro che Ibrahimovic non appartiene a quella razza di prescelti: i Van Basten, Zidane, Raúl o Messi. Poche volte Ibrahimovic e il Milan incontreranno un Barça così vulnerabile. E' una squadra abbattuta dalle malattie - Abidal -, gli infortuni Villa, Affelay -, le distrazioni - Piqué -, l'età - Xavi - e una tremenda fatica generale. Negli ultimi quattro anni, il Barça ha disputato 225 delle 231 partite possibili nella Liga, Coppa di Spagna e Coppa dei Campioni. E’ stato eliminato dall’Inter nella semifinale della Champions 2010-11 e dal Sevilla negli ottavi di finale della Coppa 2009-10. Si è spremuto per vincere 13 titoli tra il 2009 e il 2012. A questo enorme e logorante ciclo si aggiunge la partecipazione massiva dei giocatori del Barça nei successi della Nazionale spagnola nella Coppa Europa 2008 e nei Mondiali del 2010. E' un Barça ammirabile per le sue convinzioni, però senza freschezza. La differenza basica tra il Barça e il Milan si è vista nell’atteggiamento delle loro stelle. Da una parte c'era Messi, alfa e omega della sua squadra quando le cose si rendono complicate. Un leader indiscutibile, di poche parole, ma capace di grandi prodezze. Dal lato opposto, Ibrahimovic, che ha preteso di giustificarsi con un dettaglio e con le sue critiche all'arbitro. Non ha fatto niente per vincere la partita. Si è accomodato a metà campo durante la maggior parte del secondo tempo, lontano dall'area, dalle posizioni di conclusione, dai luoghi in cui dovrebbe imporre la sua autorità. Insomma, è stato l'Ibrahimovic di sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA laPolemica Unione Europea, come potete leggere nel dettaglio a pagina 33, mette in mora non L’ solo la pallanuoto italiana, ma tutto il nostro sport «dilettantistico» e forse non soltanto quello. Siamo abituati da anni, soprattutto in questo Paese, a considerare come «buoni» i rimbrotti dell’Europa perché siamo consapevoli dei frequenti disordini, della pigrizia e della lentezza del nostro ordinamento. Non è questo il caso. Al fondo di tutto sta l’assurda pretesa europea di considerare lo sportivo che percepisce un ingaggio alla stessa stregua di un ingegnere o un idraulico, cioè di un lavoratore comune che, come sapete, deve avere, per i Trattati, libera circolazione fra gli stati membri. Ma quelle prestazioni non hanno nulla a che fare con un impiego extrasportivo. Il grande problema è che questa «specificità» dello sport, analogamente ad alcuni settori culturali per i quali si è accettata una qualche protezione nazionale, non è stata mai riconosciuta. Si sono avuti alcuni tentativi qualche anno fa, ogni tanto pare che la macchina si rimetta in moto, ma in realtà non succede niente di significativo ed i burocrati di Strasburgo e Bruxelles procedono come caterpillar. Basta burocrazia nel calcio, basta ostacoli per i tifosi. Aurelio De Laurentiis si mette di traverso: i biglietti per la finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus dovranno essere venduti anche a chi ha accumulato 100 punti fragola con la tessera dell'Esselunga. Ma la pratica sportiva e la cura dei vivai nei singoli stati, che dovrebbero essere un patrimonio europeo, sono legati anche ad ordinamenti restrittivi dell’ingaggio di giocatori di altra nazionalità. Se in questo settore dovessero valere esclusivamente le leggi di mercato, avremo presto campionati interi, dal basket in giù, con infima presenza italiana. Con un effetto depressivo sulla pratica di quella disciplina. L’impermeabilità europea a queste riflessioni è davvero preoccupante. Il Coni dovrebbe prendere l’iniziativa affinché il mondo politico, non soltanto italiano, affronti di petto il problema che apre la strada a mille altri abusi: pensate, per esempio, al disinvolto commercio di passaporti che diversi Paesi dell’area Ue fanno con l’effetto di scardinare ogni regola. Sembra che il concetto di «formazione» (cioè dell’obbligo per un atleta di avere alle spalle qualche anno di permanenza nei nostri settori giovanili) sia meno ostico agli organismi della Unione Europea, ma allora bisogna in fretta uniformare le nostre normative. Perché da oggi, per esempio, potremmo avere campionati di pallavolo e basket giocati esclusivamente da atleti di nazionalità non italiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA della Juventus. Ieri, infatti, solo malumori (bianconeri), ma non un grido di dolore o di sdegno. E tuttavia, la penultima di campionato è pur sempre la penultima, come s’usava fino alla primavera del 2010. Tanto più se di mezzo c’è un derby come quello di Milano con annesso scherzo del destino, i tifosi juventini forse costretti a spremersi a favore dell’Inter. Morale: se si arrivasse a quel penultimo atto nel segno dell’incertezza, sarebbe molto carino convenire da parte di tutti, Sky e Mediaset inclusi, sull’opportunità di disputare Inter-Milan e Cagliari-Juventus (quest’ultima chissà dove, per inciso) alla stessa ora. Facile, no? © RIPRODUZIONE RISERVATA ilCommento Corsa al terzo posto Derby Napoli-Roma ma se l’Inter... In realtà la classifica dice Lazio ma ha perso brillantezza. Udinese serena laVignetta di VALERIO MARINI Edinson Cavani, 25 anni ANSA di LUCA CALAMAI nche l’Italia del pallone vive il suo momento di reA cessione. Il posto in meno in TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO MARCO MELANDRI Pilota di SuperBike Ufficiosamente mi dicono che difficilmente Lascorz potrà riprendere le gambe, ma buone possibilità x le braccia. Continuo a sperare @MarcoMelandri33 LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLA UE TAGLIA LE ALI AGLI ATLETI ITALIANI di FRANCO ARTURI 21 MILAN, JUVE E IL PENULTIMO TURNO SE SERVE USIAMO LA CONTEMPORANEITA’ ilCaso ormai da molto tempo che nell’ambiente del calcio Ibrahimovic è conosciuto come un narcisista capriccioso, senza nessuna capacità di autocritica. Dopo la sconfitta con il Barça, ha cercato l'alibi più facile per evitare responsabilità nell’eliminazione. Ibra non ha sorpreso nessuno: ha criticato l'arbitro e ha cercato la protezione di Mourinho, che lo ha accolto con un leggero disdegno. «Ibrahimovic è intelligente, però è arrivato tardi», ha risposto il tecnico del Real Madrid. E' l'atteggiamento "vantaggista" di un giocatore che raramente è stato all'altezza della sua fama nelle grandi partite internazionali, quelle che definiscono il vero livello delle stelle del calcio. Non è facile sostenere l'idea di Ibrahimovic come un genio del calcio. In qualsiasi caso, amministra la sua presunta genialità con usura. Di fatto la frustrazione che produce è maggiore, perché poche volte si è vista tanta distanza tra le qualità di un calciatore e la sua resa nei grandi eventi, quelli che segnano la carriera in scala mondiale. Un famoso allenatore della Liga mi disse, tempo fa, che non vale la pena lavorare con Ibrahimovic perché nega agli allenatori qualsiasi possibilità di dirigerlo, di migliorarlo, di inserirlo nella dinamica collettiva del calcio, di allontanarlo dall’egoismo e dalle scuse. «Ibrahimovic non è un giocatore per gli allenatori. E' un giocatore per Berlusconi», mi disse. Ibrahimovic ha lasciato un buon segno nel gol di Nocerino, ma non ha mai fatto ciò che era necessario per sbilanciare una partita di così grande peso. In realtà, si tratta di un calciatore di dettagli, di dettagli in molte occasioni impressionanti, però senza l'appetito competitivo che si associa a tutti i geni del calcio. Diciamo che l'attaccante svedese non è la classe di giocatore che uno si porterebbe fino alla fine del mondo. Nel Camp Nou ha spiegato le ragioni dei suoi ripetuti insuccessi nelle grandi partite internazionali. I veri fenomeni utilizzano queste situazioni per consacrare il loro prestigio. Le LA GAZZETTA DELLO SPORT FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari Oggi esattamente 90 km in bici. Ha sempre piovuto, ma buone sensazioni! @alo_oficial DAN PETERSON Leggendario coach di basket Forse pochi lo sanno, ma Elisabetta Canalis ha giocato a basket nella sua Sassari. @therealcoachdan IVAN BASSO Due volte vincitore del Giro d’Italia Che piacere pedalare 6 ore sotto la pioggia con amici. @ivanbasso Champions è un handicap con il quale dobbiamo abituarci a convivere. Ed è bene ricordare che il terzo gradino in classifica garantirà solo il diritto a partecipare ai preliminari. Una specie di roulette russa considerato che la squadra italiana qualificata potrebbe non essere testa di serie. Sai che fregatura investire soldi e energie pensando all’effetto Champions e poi ritrovarsi in mano solo il biglietto di consolazione dell’Europa League? Fatti i conti con la parte mezza vuota del bicchiere non c'è dubbio che il terzo posto è un obiettivo importante. E per qualche club quasi vitale. La classifica, per il momento, dice e non dice. La Lazio tira il gruppo delle pretendenti ma senza la brillantezza di qualche mese fa e, soprattutto, senza Klose. La sensazione è che a otto giornate dal termine Napoli e Roma abbiano qualcosa in più (la ricchezza dei rispettivi organici può pesare con l’arrivo dei primi caldi) e che l’Inter sia un gigantesco punto interrogativo. Nessuno può sapere quanto durerà l’effetto Stramaccioni. La squadra nerazzurra per tornare in corsa non deve correre ma volare. La possibilità di entrare nel ricco mondo-Champions è una discriminante importante per il futuro di alcune società. Le strategie di mercato saranno sicuramente condizionate dalla possibilità di attingere al portafoglio europeo. Qualche esempio? Con i soldi garantiti dall’Uefa il presidente De Laurentiis potrebbe permettersi di resistere agli assalti che arriveranno per i suoi tre «tenori» e magari avere la liquidità per acquistare an- Daniele De Rossi, 28 anni ANSA che un tenore in difesa. Quello che manca per compiere un altro salto di qualità. In caso contrario il Napoli riuscirà a rifiutare la montagna di milioni che gli inglesi sono pronti a mettere sul piatto per Cavani? Lo stesso discorso vale per la Roma. Il ciclo-Totti è ormai agli sgoccioli. I nuovi padroni americani hanno deciso di ripartire da De Rossi, capitan futuro. Ma serviranno soldi veri per arrivare a quei due top-player necessari ad alzare il valore complessivo della squadra. E il cerchio si chiude con l’Inter. L’avvicinarsi del fair-play finanziario voluto da Platini ha imposto al presidente Moratti sacrifici dolorosi dal punto di vista tecnico. Eto’o, per intendersi. Oggi non esistono le condizioni per immaginare follie economiche mirate a portare subito in maglia nerazzurra fenomeni alla Messi o alla Cristiano Ronaldo. Campioni irraggiungibili, non solo per Moratti. Ma aprire un nuovo ciclo ambizioso costerà comunque caro. L’Inter deve riuscire a vendere bene alcuni dei suoi vecchi guerrieri e deve augurarsi di salire al volo sul treno Champions. Servono soldi extra per provare a portare ad Appiano Gentile dei potenziali futuri palloni d’Oro. Due nomi, per intendersi: Balotelli e Lucas. Giovanotti che costano più o meno una trentina di milioni a testa. Tutto sommato, l’unica società che vive senza ansia questa volata per il terzo posto è l’Udinese. I bianconeri in ogni caso durante il mercato estivo venderanno un paio dei loro gioielli. Forse Handanovic, forse Isla. Magari Asamoah. Champions o Europa League poco importa. Comunque vada per il patron Pozzo e per la sua Udinese sarà un successo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 CALCIOSCOMMESSE Mister X ora ha un nome È legato ai Semeraro? Si chiama Carlo Quarta, è tifoso del Lecce e scommettitore Si indaga sui suoi legami con i proprietari del club salentino FRANCESCO CENITI BARI Masiello a casa E’ durata 4 gior- I NOMI E I FATTI L’inchiesta della Procura di Bari sul calcioscommesse è entrata nel vivo nella notte tra domenica e lunedì con gli arresti. S DAL NOSTRO INVIATO Nel giorno della scarcerazione di Andrea Masiello (ai domiciliari), nell’indagine entra un nome nuovo, quello del mister X che per gli inquirenti avrebbe agito in nome del Lecce, dando 250 mila euro in cambio della vittoria nel derby. E’ la partita dell’autogol clamoroso: «Sì, l’ho fatto apposta», ha confessato il difensore. L’uomo sarebbe stato riconosciuto durante l’interrogatorio dal giocatore: è Carlo Quarta, 38 anni. Personaggio molto conosciuto nel capoluogo salentino, candidato alle prossime comunali. Tifoso acceso (spesso in trasferta) e noto scommettitore. Non ha mai ricoperto cariche dirigenziali nel club, ma gli inquirenti stanno scavando per ricostruire i suoi rapporti con la famiglia Semeraro, specie coi figli maschi (in particolare col quasi coetaneo Pierandrea, ex presidente della società). C’è un altro aspetto non secondario: Quarta è parente di Russo Frattasi, l’avvocato di Carella e Giacobbe finiti in carcere con Masiello. La figlia del legale è la sua ex moglie (hanno due bimbe). E Marco Rossi nell’interrogatorio ricorda proprio che Carella e Giacobbe prima del derby invitarono i giocatori a perderlo, mostrando dei soldi e affermando di parlare per conto «del figlio del presidente leccese». Ora toccherà alla magistratura dimostrare se davvero quel passaggio dei soldi sia stato avallato dal club. E’ l’ultimo tassello. Sull’incontro all’hotel Tiziano i riscontri sono numerosi: gli investigatori lo considerano «certo». y 3 ARRESTI Andrea Masiello e gli amici Fabio Giacobbe e Giovanni Carella S Ecco Masiello che lascia il carcere Andrea Masiello ha lasciato il carcere in taxi; il pm gli ha concesso gli arresti domiciliari ANSA Andrea Masiello, 25 anni, ex difensore del Bari ora all’Atalanta INFOPHOTO Per gli inquirenti è sicuramente lui l’uomo che portò i 250 mila euro all’hotel Tiziano ni la permanenza forzata a Bari dell’ex capitano. Ieri ha lasciato il carcere come se fosse un film. Alle 20.10 il taxi con il giocatore accovacciato su un sedile posteriore sgomma nel traffico, scortato tra due auto della polizia penitenziaria. Accanto a Masiello uno dei suoi legali, Matias Manco. Mentre una ventina di tifosi erano stati depistati e spediti verso l’altro ingresso del carcere. Il giocatore non ha così visto lo striscione con la scritta: «Avete venduto la nostra maglia, umiliato i nostri colori. Bari vuole giustizia». Ma- siello si è ricongiunto fuori città con i genitori (arrivati ieri mattina) e ha proseguito verso Torre Boldone (alle porte di Bergamo), dove trascorrerà la Pasqua ai domiciliari insieme con la moglie e la figlia di 18 mesi. Le indagini E’ stata un’altra giornata convulsa, in cui il Gip di Bari Abbattista ha firmato l’istanza. Finale scontato, dopo l’ampia collaborazione dimostrata da Masiello in 48 ore di autentico tour de force. «Sapevamo di aver fatto un buon lavoro con tutte le precedenti audizioni» ha commentato l’avvocato Salvatore Pino. Ieri il nuovo interrogatorio (più di due ore) con il pm Ciro Angelillis. Il giocatore è apparso stanco: ha dormito e mangiato pochissimo durante la detenzione. Ha fornito ulteriori elementi utili alle indagini, ma in sostanza non è andato molto distante dagli ultimi due «incontri» avuti con i magistrati a Cremona e a Bari. Verbale secretato, ma sono filtrate delle indiscrezioni. Oltre al riconoscimento di Quarta, avrebbe spiegato meglio le proposte avute per il k.o. contro la Samp, il ruolo di Guberti e il «no» agli Zingari. Avrebbe anche confermato l’accordo per il tarocco su Udinese-Bari con Bonucci, Parisi, Belmonte e Salvatore Masiello (e la telefonata di quest’ultimo a Pepe, mentre si trovavano in ritiro: se fosse confermata porterebbe all’omessa denuncia dello juventino). Restano dentro, invece, Carella e Giacobbe: respinta la richiesta di scarcerazione. I legali stamani avanzeranno richiesta di un nuovo interrogatorio. (ha collaborato Franco Cirici) 22 INDAGATI Compresi gli arresti, 22 persone sotto indagine: Daniele Portanova (Bologna), Alessandro Parisi (Torino), Simone Bentivoglio (Padova), Marco Rossi (Cesena), Abdelkader Ghezzal (Levante), Marco Esposito (Pisa), Nicola Belmonte (Siena), Antonio Bellavista (ex Bari), Angelo Iacovelli (ex factotum dei giocatori baresi), Nico De Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli, Arianna Pinto, Victor Kondic, Leonardo Picci, Armand Caca e gli ultrà Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio e Alberto Savarese. IL CASO SEGNALAZIONE DEI BOOKMAKER Flussi anomali? Per i Monopoli è tutto in regola L’allarme era per Chievo-Siena e Atalanta-Bologna del 25 marzo ROBERTO PELUCCHI Secondo alcuni bookmaker, su Chievo-Siena e Atalanta-Bologna del 25 marzo ci furono flussi anomali di scommesse sul segno X tali da richiedere, già alcuni giorni prima dei match, la sospensione delle giocate. Secondo i Monopoli, invece, fu tutto nella norma. A chi bisogna credere? Partiamo da un dato di fatto: flussi anomali non vuol dire automaticamente partite combinate. E’ un segnale d’allarme, ma nulla più. Inoltre, se Chievo-Siena è davvero finita in parità (1-1, e sul segno X si è concentrato il 54 per cento delle puntate), non si può dire lo stesso di Atalanta-Bologna, che ha visto i nerazzurri vincere 2-0 grazie ai gol di Gabbiadini e Tiribocchi, e sul campo non si è notato nulla di strano. In questo clima pesante a causa delle tante inchieste in corso, però, ormai basta una normale (e doverosa) segnalazione all’autorità giudiziaria perché si scateni una bufera di reazioni. Botta e risposta «Non abbiamo registrato anomalie su Chievo-Siena — ha detto Luca Turchi, responsabile ufficio scommesse dei Monopoli di Stato, ad Agipronews, prima che si sapesse anche dell’altra partita —. Purtroppo, c’è da registrare l’atteggiamento della magistratura del nostro Paese, che da un lato investiga con grande merito sulle combine nel calcio e dall’altro ha trasformato il mercato delle scommesse in una sorta di far west, consentendo l’attività a una miriade di operatori che raccolgono senza il nostro controllo. È evidente, a questo punto, che anche nel caso di Chievo-Siena le scommesse di cui si scrive sui giornali sono state raccolte su circuiti non autorizzati. Una situazione difficile da affrontare e fa riflettere». Immediata la reazione del bookmaker austriaco Sks365, che sempre attraverso Agipronews accusa i Monopoli di non avere «il polso della situazione»: «Anziché contribuire alla risoluzione di un problema di fondo, ossia la credibilità del calcio e delle scommesse», preferiscono «parlare di far west del diritto». Su Chievo-Siena sarebbero stati puntati, soltanto sul mercato legale, 405 mila euro (218 mila sul pari, solo 1.800 sull’1-1). Ma come sappiamo, e come dovrebbero sapere i Monopoli, chi vuole scommettere sulle partite taroccate in Italia sceglie canali esteri e, magari, anche illegali. Insomma, meglio un allarme in più che il disinteresse che c’è stato fino allo scorso giugno. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PERSONAGGIO NELLE INTERCETTAZIONI IL DRAMMA DI UN’INTERA FAMIGLIA. IL DIFENSORE EX BARI: «LO SAPEVO CHE SAREBBE FINITA COSÌ, PAPÀ NON MI PARLA PIÙ» Rossi in lacrime consolato dalle sue donne Confessa le colpe alla mamma, poi la fidanzata dice: «Signora, è buono e ora va aiutato» DAL NOSTRO INVIATO BARI «Nanni, non piangere. Stai tranquillo, adesso». Siamo abituati a vederli nella versione da duri, a volte spocchiosi, pronti a «guerreggiare» in campo pur di recuperare un pallone utile alla vittoria. L’inchiesta del calcioscommesse li ha spediti nella polvere, insultati, odiati e minacciati. Un peso enorme, impossibile da sopportare. Anche perché spesso sono poco più che ragazzi. Così nelle intercettazioni allegate all’informativa, ci sono storie che riducono le distanze. Come quella dell’indagato Marco Rossi che scoppia in lacrime mentre è al telefono con la mamma. La vita del difensore del Cesena deraglia per un «sì» alla combine di Palermo-Bari. Soldi presi e poi restituiti. I mesi successivi trascorsi con il rimorso e la speranza che tutto rimanesse segreto. Speranza che va in frantumi dopo l’interrogatorio di Gervasoni a Cremona. «Ho saputo da Gegic che Masiello, Rossi, Parisi e Bentivoglio hanno alterato la sfida...». I giornali rilanciano la notizia e tutto cambia. Rossi non sa che cosa fare, con i genitori nega. Poi l’avvocato gli consiglia di andare a Bari e collaborare. La mamma lo chiama dopo la deposizione, mentre in macchina sta rientrando con la fidanzata. E’ la «resa dei conti» rimandata da troppo tempo. Il giocatore crolla. Singhiozzi e redenzione Il difen- sore spiega: «Non sapevo a chi chiedere consiglio, perché se lo facevo con voi lo sapevo che PALERMO-BARI 2-1 LA PARTITA INCRIMINATA 1 2 1 Miccoli e Bovo, autori dei due gol del Palermo contro il Bari del 7 maggio 2011. 2 Il rigore fallito da Miccoli che ha fatto saltare la combine di cui sapeva Marco Rossi (ma non l’attaccante). GETTY IMAGES finiva così. Non mi parla più (il padre, ndr)». Il carabiniere che trascrive la telefonata inizia ad annotare tra parentesi: piange. Lo fa sempre più spesso. Dall’altra parte c’è un ventiquattrenne che non riesce a finire le frasi, tanto che la ragazza gli urla di fermarsi. La mam- ma lo consola, cerca di tranquillizzarlo: «Nanni, calmati». E poi cerca di capire le conseguenze della sciocchezza fatta dal figlio: «Ma ora ti squalificheranno?». «Eh, sì: è sicuro. Però quello lì va bene. E’ il meno. Bisogna vedere quando mi chiama la Procura federale. Po- trebbe slittare, fino a giugno gioco». La seconda donna Nella conver- sazione s’inserisce Cristina, la ragazza del calciatore. «Signora, noi non ci conosciamo. Mi scusi, Marco piange e guida. Gli ho strappato il telefono al- trimenti facevamo un incidente... Le spiego come sono andate le cose...». E via con i dettagli della combine, con il cedimento di fronte al lungo «corteggiamento» di Masiello. La mamma ascolta e annuisce, ma quando sento che il figlio ha accettato dei soldi, sbotta: «Ragazzi, ma questa è una cosa grave...». Cristina conferma: «Gravissima, ma io non sto a giustificarlo. Dico solo che se continuo a dirgli "Marco che cosa hai fatto?" non l’aiuto. Comunque, lui all’inizio voleva negare tutto. Gli ho detto di raccontare la verità, perché ci sono le prove e altrimenti passi per un criminale. E non lo è. Signora, mi creda: voleva parlarvi da tempo, piangeva tutte le notti. Era molto spaventato, non voleva mangiare, aveva paura di darvi una grossa delusione. Non gli fa bene questa situazione. So che non è una cosa facile, ma cerchiamo di essere uniti nell’aiutarlo. Parli con suo marito e venite a casa dopo una partita. Così gli fate le domande che volete senza stare dietro a un telefono. Lo sa, Marco è buono...». cen © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 34a GIORNATA LA VOLATA PER LA PROMOZIONE DIRETTA E PER I PLAYOFF GDS Granoche stende il Pescara Caprari fa illudere Zeman: l’attaccante del Varese firma un’altra doppietta VARESE PESCARA 2 1 GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Caprari (P) al 25’, Granoche (V) al 40’ p.t.; Granoche (V) al 13’ s.t. VARESE (4-4-2) Bressan; Cacciatore (dal 43’ s.t. Lepore), Troest, Terlizzi, Grillo; Pucino, Filipe (dal 35’ s.t. Damonte), Kurtic, Nadarevic; Granoche, Neto Pereira (dal 20’ s.t. De Luca). PANCHINA Moreau, Camisa, Martinetti, Plasmati. ALLENATORE Maraner (squalificato Maran). PESCARA (4-3-3) Anania; Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari (dal 28’ s.t. Soddimo), Immobile, Insigne. PANCHINA Ragni, Romagnoli, Gessa, Togni, Sansovini, Maniero. ALLENATORE Zeman. ARBITRO Pinzani di Empoli. ESPULSI il tecnico Maraner (V) al 35’ p.t. per proteste. AMMONITI Brosco (P) e Nielsen (P) per gioco scorretto; Granoche (V) e Bocchetti (P) per proteste. NOTE paganti 2.821, incasso di 27.070 euro; abbonati 2.194, quota di 14.415 euro. Tiri in porta 5-4 (con 2 pali). Tiri fuori 6-6. In fuorigioco 7-3. Angoli 6-4. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. Che gol Maran rinuncia al- DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI VARESE Se mai ce ne fosse stato bisogno, il ruspante Varese apre ufficialmente la crisi del Pescara, alla terza sconfitta consecutiva, un solo punto nelle ultime quattro partite. Crisi nell’aria da tempo, confermata in modo palese ieri. Colpa di Granoche, un’altra doppietta a distanza di due mesi. Ma non solo: colpa di una difesa in perenne equilibrio instabile, e questa non è una notizia. Colpa di una condizione atletica deficitaria. Della serata no di due terzi dell’attacco. Tutto il resto, ed è moltissimo, va assegnato al Varese che stramerita i playoff, vincendo una partita intensa più che bella, piena di prodezze e sfondoni, di cose geniali e banali. Una vittoria pesantissima. le Pagelle l’idea di De Luca esterno e punta su Pucino, un terzino. Chiara dichiarazione d’intenti: va bene aggredire, ma senza esagerare. Un 4-4-2 d’ordinanza, con i mediani che devono costruire e demolire (Kurtic tiene d’occhio Verratti), esterni abbastanza bloccati per motivi diversi (Pucino fuori posizione, Nadarevic confusionario), una coppia di attaccanti che fanno movimento. Il Varese del primo tempo è un condensato di prudenza e possesso palla, mentre il Pescara — che spettacolo eretico! — sceglie soprattutto di aspettare per colpire in contropiede. Come accade due volte: Immobile che, liberato da uno sciagurato errore di Bressan, colpisce il palo. Poi Caprari che lanciato da Immobile batte Bressan in uscita. Qualche protesta, ma Cacciatore tiene in gioco il giovane talento di scuola Roma, uno degli osservati speciali del commissario tecnico dell’Under 21 Ciro Ferrara presente all’Ossola. A questo punto l’idea di partita che aveva in testa Maran, in tribuna perché squalificato, cambia completamente. Anche lui sofferente in difesa, il Varese si butta sotto senza fare calcoli. E Granoche comincia il suo show, in tutti i sensi: gran colpo di testa, Verratti salva sulla linea. E dopo che Marane imita il capo e si fa buttare fuori (chi fa l’allenatore? Stefano Bettinelli, collaboratote tecnico), arriva lo splendido pareggio: lancio col contagiri di Filipe e il Diablo fa un gesto di rara bellezza, stop di destro e tiro di sinistro, per scavalcare Capuano e infilare Anania. Poi c’è l’ultimo errore di Pinzani: dopo aver ignorato un rigore per parte (Brosco trattiene per la maglia Neto Pereira che accentua la caduta, Kurtic stende Caprari), l’arbitro che sta per diventare papà non punisce una gomitata di Terlizzi su Caprari. Che errore Il secondo tempo si apre con un altro errore da matita blu: lancio del solito Filipe per Granoche che, solo davanti ad Anania, si mangia un gol già fatto. Poi il 2-1: erroraccio di Capuano, stavolta Granoche ne approfitta. Ma il Pescara è anche sfortunato: lancio di Verratti, bella girata di Insigne, secondo palo. Ora Zeman gioca da Zeman e quindi finisce con lo sbilanciarsi. Bettinelli gioca la carta De Luca per Neto Pereira: più velocità meno creatività. Granoche riesce a divorarsi un altro gol, poi Cascione tira, Cacciatore respinge col braccio attaccato al corpo. Non è serata da Zeman, non è serata per Zeman. Pablo Granoche, 28 anni, due doppiette e quattro gol nel Varese LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA di G.LO. FILIPE, UN LANCIO ALLA PIRLO BENE VERRATTI, MALE CAPUANO VARESE 7 PESCARA 5 BRESSAN 5,5 Regala qualche brivido non richiesto svirgolando un paio di rinvii e regalando il pallone che poi Immobile sbaglia. ANANIA 5,5 Non il peggiore, però anche stavolta ne prende due. CACCIATORE 6 Sbaglia il fuorigioco dell’1-0, salva su Cascione. (Lepore s.v.) BROSCO 5 Trasmette insicurezza a tutta la difesa. BALZANO 5,5 Poca spinta, poca intensità. TERLIZZI 5 Male. E meritava il rosso per quella gomitata... CAPUANO 4,5 Una delle concause del k.o. Il suo errore che spiana la strada del raddoppio a Granoche è una bestialità da togliere il sonno. GRILLO 6 Discreta spinta, pur soffrendo la vitalità di Caprari. BOCCHETTI 5,5 Si fa vedere pochissimo. PUCINO 5 E’ un terzino, venti metri più avanti si perde. Fuori posizione, si riprende un po’ nel finale quando si decide a spingere. NIELSEN 5,5 Al posto di Kone, non lascia il segno. TROEST 5 Primo tempo disastroso, si riprende dopo. FILIPE 7 Il lancio dell’1-0 è degno di Pirlo. Domina a centrocampo, a un certo punto facendo anche il lavoro di Kurtic. (Damonte s.v.) KURTIC 6 Partita giudiziosa, alla distanza perde il duello con Verratti. NADAREVIC 5,5 Colpa sua se la fascia sinistra è stata ignorata. IL MIGLIORE h 7,5 GRANOCHE Il centravanti che segna solo doppiette. Ma anche croce e delizia, prodezze e sbagli. VERRATTI 7 Un altro ragazzo interessante. Malgrado la sconfitta fa una bella figura con il c.t. dell’Under 21 Ferrara in tribuna. Fa penare Kurtic. CASCIONE 6,5 Nel secondo tempo tra i più pericolosi. IL MIGLIORE h 7,5 CAPRARI Classe ’93, gran talento. Entra in tutte le azioni del Pescara. Gioca dall’inizio al posto di Sansovini e non lo fa rimpiangere. Ha già debuttato in Serie A, probabile che tra qualche mese ci ritorni. SODDIMO 5,5 Dovrebbe sparigliare le carte. Non ci riesce. NETO PEREIRA 6 Al rientro dopo un mese: così e così. Meglio in altre occasioni. IMMOBILE 5,5 Sbaglia anche lui, qualcosa di inedito per il capocannoniere. DE LUCA 6 Entra nel momento critico. Qualche guizzo interessante. INSIGNE 6 Ci prova nel secondo tempo, sbatte contro la sfortuna. All. MARANER 7 Al posto di Maran, e non uno scioglilingua. Espulso anche lui. All. ZEMAN 5 Un solo cambio, con la squadra in affanno. Terza sconfitta di fila, il giocattolo non si è rotto, però... TERNA ARBITRALE PINZANI 5 Non vede un rigore per parte e la gomitata di Terlizzi su Caprari. Stallone 5,5-Argiento 6 ALL´ULTIMO SECONDO. LA GAZZETTA DELLO SPORT 24 VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE BWIN 34a GIORNATA Brescia-Verona, parenti serpenti Grande rivalità tra tifosi, la sfida dei Mandorlini, il ricordo di Calori e la A da conquistare ROBERTO PELUCCHI Brescia-Verona è il meglio che può offrire stasera il rito pagano del pallone. Che — come succede ormai da molti anni, con scarsa sensibilità nei confronti dei credenti — si sovrappone alle celebrazioni religiose di avvicinamento alla Pasqua. Per di più, l’anticipo alle 17, deciso dall’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive e dal Gruppo operativo sicurezza, ha fatto infuriare tutti quei tifosi che lavorano e che, quindi, non riusciranno ad arrivare in tempo allo stadio. Qualcuno evidentemente ha preso le ferie, visto che da Verona sono attesi 2.500 supporter, che occuperanno tutta la curva Sud del Rigamonti. Ci sarà anche un massiccio impiego di forze dell’ordine, perché tra Brescia ed Hellas c’è un’antica rivalità, spesso sfociata in violenti scontri. Amici nemici Per fortuna, la par- Caro figlio Già, perché nel Bre- tita offre contenuti che superano gli steccati, le beghe tra fazioni. E il contenuto meno banale della sfida è rappresentato dalla classifica delle squadre. Il Verona è in piena corsa per la promozione diretta in Serie A, a pari punti con il Sassuolo e ad appena tre lunghezze dalla capolista Torino (66), avversarie che giocano in casa, alle 19, e avranno quindi anche il vantaggio di conoscere il risultato dell’Hellas. Il Brescia è ai confini della zona playoff e ogni partita può essere utile per entrarci. All’andata vinse il Verona grazie a un gol di Pichlmann a tre minuti dalla fine, ma quello era ancora il Brescia di Scienza in fase di evaporazione. Con Calori è tutta un’altra storia: in 14 partite sotto la sua gestione, nove vittorie e una sola sconfitta. Lui e Mandorlini, da allenatori, non si sono mai affrontati, però sono stati compagni di squadra, dal 1991 al 1993, all’Udine- scia gioca suo figlio Matteo, che esordì proprio nel match di andata, al quale non può e non vuole fare sconti. «Ci abbracceremo e spero che servirà anche a stemperare i toni — ha detto l’altro giorno il tecnico — deve passare il messaggio che lo sport unisce, speriamo che sia soltanto una partita di calcio. Matteo non è diventato calciatore grazie a me, l’ho lasciato libero di scegliere. Ma mi assomiglia, è determinato come lo ero io». «No, non mi ha spinto — conferma Matteo — ma è chiaro che aver visto tante partite ha influito nelle scelte. Non avrei problemi a giocare in una squadra allenata da papà e sono sicuro che non godrei di favoritismi. Di lui calciatore ricordo poco perché ero piccolo, ma tutti mi hanno sempre parlato bene di lui, come uomo e come calciatore, e questo mi ha sempre riempito d’orgoglio». Matteo Mandorlini, 23 anni LIVERANI Andrea Mandorlini, 51 anni IANUALE se. Il Friuli ha rappresentato il capolinea della carriera di Mandorlini, nobilitata dalla scudetto dei record con l’Inter, mentre è diventato una seconda casa per Calori, bianconero per otto stagioni. Andrea era guida e sponsor di Alessandro, l’amicizia e la stima restano, ma oggi non c’ spazio per i sentimentalismi. Se si abbandonasse agli affetti, infatti, Andrea Mandorlini rischierebbe di uscire sconfitto in partenza. PROGRAMMA Anticipi, posticipi e le variazioni del Primo maggio La Lega di Serie B ha fissato le variazioni al programma di altre tre giornate: ecco quali. 36a GIORNATA Venerdì 20: Padova-Pescara (ore 20.45). Lunedì 23: Bari-Torino (ore 20.45). 37a GIORNATA Venerdì 27: Brescia-Sassuolo (ore 19) e Verona-Empoli (ore 21). 38a GIORNATA Si gioca martedì 1 maggio alle ore 15, con tre variazioni: Modena-Sampdoria (ore 12.30), Livorno-Torino (ore 18) e Reggina-Verona (ore 20.45). © RIPRODUZIONE RISERVATA Così oggi in campo (ore 19) UNA VECCHIA SQUALIFICA TOGLIE MAIORINO AL VICENZA PER DUE GIORNATE CLASSIFICA SQUADRE PT TORINO SASSUOLO VERONA PESCARA VARESE PADOVA SAMPDORIA BRESCIA REGGINA BARI (-4) JUVE STABIA (-4) GROSSETO MODENA LIVORNO CITTADELLA CROTONE (-1) EMPOLI VICENZA ASCOLI (-7) GUBBIO NOCERINA ALBINOLEFFE 66 63 63 62 55 53 51 50 47 45 43 42 40 38 38 37 34 32 29 27 25 25 PARTITE G V N P 33 19 9 5 33 17 12 4 33 19 6 8 34 19 5 10 34 15 10 9 33 15 8 10 33 12 15 6 33 13 11 9 33 12 11 10 33 13 10 10 33 12 11 10 33 10 12 11 33 9 13 11 33 9 11 13 33 10 8 15 33 8 14 11 33 9 7 17 33 7 11 15 33 9 9 15 33 6 9 18 33 5 10 18 33 5 10 18 RETI F S 48 23 44 25 47 33 66 50 42 30 47 40 39 24 37 31 52 43 39 35 43 40 36 45 38 47 40 40 39 48 42 46 36 48 32 46 32 41 31 54 41 59 35 58 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE PROSSIMO TURNO Venerdì 13, ore 20.45 JUVE STABIA-PADOVA (2-2). Sabato 14, ore 15 CITTADELLA-ASCOLI (1-0), GROSSETO-NOCERINA (2-1), GUBBIO-VICENZA (1-3), VERONA-BARI (1-0), MODENA-VARESE (0-0), PESCARA-LIVORNO (1-3), REGGINA-CROTONE (1-1), SAMPDORIA-BRESCIA (0-0). Lunedì 16, ore 19 ALBINOLEFFE-EMPOLI (0-0); ore 21 TORINO-SASSUOLO (0-0) UNA GARA SPECIALE Modena, la festa per i 100 anni prima del derby MODENA (p.r.) Prima le festa dei 100 anni, poi il derby. Per il Modena l'appuntamento più importante con la storia coincide anche con la partita più attesa, quella con il Sassuolo. Il clou dei festeggiamenti (ne seguiranno altri nel 2012) ieri al palasport, con la squadra di oggi (rientrata in ritiro alle 22) e con i grandi del passato. Una parata di oltre cento ex, tra giocatori e allenatori, con i protagonisti dell'ultima promozione in A (2002), capitanati dall’allenatore De Biasi, ma anche quelli degli anni Sessanta, senza dimenticare Ulivieri che portò il Modena in B nel 1990. Un riconoscimento a Marco Ballotta che con 276 presenze è terzo nella classifica di sempre preceduto dai compianti Renato Braglia (487) e Astro Galli (294). BRESCIA VERONA (ore17) VICENZA JUVE STABIA (ore 17) ASCOLI ALBINOLEFFE BARI GROSSETO CITTADELLA GUBBIO BRESCIA (3-5-1-1) 1 ARCARI 25 MARTINEZ 21 DE MAIO 19 CALDIROLA 22 MANDORLINI 18 ROSSI 14 SALAMON 8 VASS 3 DAPRELÀ 7 EL KADDOURI 80 JONATHAS All. CALORI VERONA (4-3-3) 1 RAFAEL 13 ABBATE 22 MAIETTA 17 MARECO 33 PUGLIESE 19 JORGINHO 77 TACHTSIDIS 16 GALLI 21 GOMEZ 9 FERRARI 27 BERRETTONI All. MANDORLINI VICENZA (3-5-2) 88 FRISON 23 TONUCCI 4 ZANCHI 19 MARTINELLI 79 GAVAZZI 24 RIGONI 18 PINARDI 77 BOTTA 83 BIANCO 10 ABBRUSCATO 27 PAOLUCCI All. ZANINI-BEGHETTO JUVE STABIA (4-4-2) 90 SECULIN 33 BALDANZEDDU 56 MAURY 5 MOLINARI 29 DI CUONZO 7 ERPEN 34 MEZAVILLA 23 SCOZZARELLA 26 FALCINELLI 9 MBAKOGU 25 SAU All. BRAGLIA ASCOLI (5-3-2) 30 GUARNA 52 SCALISE 66 ANDELKOVIC 6 FAISCA 3 CIOFANI 33 TOMI 8 DI DONATO 4 PEDERZOLI 13 PARFAIT 32 GERARDI 99 SONCIN All. SILVA ALBINOLEFFE (4-4-2) 27 OFFREDI 25 DAFFARA 64 D’AIELLO 5 LEBRAN 18 CRISTIANO 23 PACILLI 58 HETEMAJ 21 LANER 11 FOGLIO 10 CISSE 32 TORRI All. SALVIONI BARI (4–3–3) 1 LAMANNA 39 CAVANDA 3 DOS SANTOS 55 BORGHESE 29 GAROFALO 6 DE FALCO 54 BOGLIACINO 21 SCAVONE 18 BELLOMO 20 STOIAN 10 FORESTIERI All. TORRENTE GROSSETO (4-4-2) 23 VIOTTI 27 PETRAS 88 PADELLA 33 OLIVI 24 CALDERONI 37 SCIACCA 6 CRIMI 90 RONALDO 22 CARIDI 21 ALFAGEME 32 SFORZINI All. UGOLOTTI CITTADELLA (4-3-3) 71 CORDAZ 51 CIANCIO 14 MARTINELLI 5 PELLIZZER 24 MARCHESAN 2 VITOFRANCESCO 23 PAOLUCCI 31 BUSELLATO 7 DI ROBERTO 13 DI NARDO 11 MAAH All. FOSCARINI GUBBIO (5-3-2) 32 DONNARUMMA 23 BARTOLUCCI 6 BRIGANTI 77 COTTAFAVA 13 BENEDETTI 3 RUI 8 SANDREANI 14 LUNARDINI 10 RAGGIO GARIBALDI 11 GUZMAN 27 MASTRONUNZIO All. APOLLONI PANCHINA 12 Leali, 2 Zoboli, 23 Dallamano, 4 Martina Rini, 24 Cordova, 9 Piovaccari, 11 Feczesin. PANCHINA 26 Frattali, 23 Cangi, 5 Ceccarelli, 8 Russo, 6 Lepiller, 14 D’Alessandro, 32 Bjelanovic. PANCHINA 90 Pinsoglio, 44 Augustyn, 13 Giani, 5 Brighenti, 39 Soligo, 9 Mustacchio, 16 Baclet. PANCHINA 71 Cascella, 17 Cappelletti, 13 Biraghi, 16 Caserta, 22 Di Tacchio, 7 Tarantino, 27 Danilevicius. PANCHINA 37 Maurantonio, 19 Giovannini, 21 Pasqualini, 10 Sbaffo, 91 Ilari, 9 Romeo, 18 Falconieri. PANCHINA 1 Tomasig, 77 Piccinni 79 Regonesi, 22 Taugourdeau 17 Corradi, 7 Germinale, 93 Belotti. PANCHINA 37 Koprivec, 22 Polenta, 23 Ceppitelli, 34 Defendi, 8 Rivaldo, 4 Kutuzov, 89 Albadoro. PANCHINA 29 Narciso, 92 Antei, 80 Giallombardo, 8 Asante, 9 Keko, 25 Misuraca, 52 Lupoli PANCHINA 1 Pierobon, 17 Gorini, 56 De Vito, 10 Bellazzini, 8 Branzani, 9 Di Carmine, 21 Carra. PANCHINA 1 Farabbi, 22 Farina, 39 Almici, 4 Boisfer, 21 Gerbo, 9 Ciofani, 30 Ragatzu. ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Iori-Avellano PREZZI da 10 a 85 euro TV Sky Calcio 10 ARBITRO Mariani di Aprilia GUARDALINEE Vicinanza-Di Francesco PREZZI da 10 a 35 euro TV Sky Calcio 11 ARBITRO Baratta di Salerno GUARDALINEE Bagnoli-Pegorin PREZZI da 14 a 95 euro TV Sky Calcio 9 ARBITRO Cervellera di Taranto GUARDALINEE Bianchi-Raparelli PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 2 ARBITRO Viti di Campobasso GUARDALINEE Meli-Del Giovane PREZZI da 5 a 45 euro TV Sky Calcio 7 HD (andata 0-1) BRESCIA Due le soluzioni per sostituire Zambelli: Mandorlini oppure Martinez. Entrambi sono attesi al rientro. Venisse scelto il costaricano, in difesa spazio a Zoboli. Squalificati Zambelli. Diffidati Martinez, Salamon e Vass. VERONA Hallfredsson non ce la fa, mentre Russo è stato convocato in extremis. K.o. anche Esposito. Squalificati nessuno. Diffidati Abbate, Russo e Scaglia. (andata 0-1) VICENZA Pinardi ha recuperato. In attacco la squalifica di Maiorino, dovuta ad una vicenda di quando giocava nel Manfredonia nel 2010, toglie ogni dubbio sul partner di Abbruscato: sarà Paolucci. Squalificati Maiorino. Diffidati Bastrini e Pisano. JUVE STABIA Danilevicius non al meglio parte dalla panchina: titolare Mbakogu. Squalificati Zito. Diffidati Seculin, Colombi, Di Cuonzo, Mezavilla, Mbakogu e Sau. (andata 0-1) ASCOLI A centrocampo torna Pederzoli mentre Parfait è in vantaggio su Sbaffo. Squalificati Papa Waigo e Peccarisi. Diffidati Di Donato, Faisca, Giovannini, Guarna, Pederzoli e Sbaffo. ALBINOLEFFE Ai tanti infortunati rischia di aggiungersi Bergamelli. Sulla destra ci sarà il rientro di Daffara, mentre in mediana torna Hetemaj. Squalificati Previtali. Diffidati Laner, Piccinni e Regonesi. (andata 1-0) BARI Rientra Forestieri, confermato Bellomo. Torrente ripropone la difesa vista col Pescara. Squalificati Caputo. Diffidati Crescenzi, Borghese, Romizi, Scavone, Rivaldo, Dos Santos e Bogliacino. GROSSETO Ugolotti recupera Narciso, Giallombardo e Lupoli, che però partiranno dalla panchina. Sciacca e Ronaldo in campo dall’inizio. Squalificati nessuno. Diffidati Padella, Petras e Lupoli. (andata 0-1) CITTADELLA Foscarini recupera in extremis Paolucci. In attacco ballottaggio Maah-Di Carmine. Squalificati Schiavon. Diffidati Gasparetto, Marchesan, Martinelli, Paolucci e Pellizzer. GUBBIO Difesa a 5, in attacco Mastronunzio con Guzman. Squalificati Buchel. Diffidati Donnarumma, Bartolucci, Benedetti, Boisfer, Briganti, Buchel, Caracciolo, Graffiedi, Lunardini e Bazzoffia. CROTONE SAMPDORIA LIVORNO PADOVA NOCERINA EMPOLI SASSUOLO MODENA TORINO REGGINA CROTONE (4-3-1-2) 1 BELEC 23 CORREIA 19 VINETOT 36 ABRUZZESE 33 MAZZOTTA 24 FLORENZI 27 ERAMO 4 GALARDO 7 CAETANO 87 GABIONETTA 17 SANSONE All. DRAGO-GALLUZZO SAMPDORIA (4-3-1-2) 20 ROMERO 13 BERARDI 28 GASTALDELLO 35 ROSSINI 18 LACZKO 11 MUNARI 14 OBIANG 5 RENAN 29 JUAN ANTONIO 23 EDER 99 PELLE’ All. IACHINI LIVORNO (4-3-1-2) 33 BARDI 77 SALVIATO 4 BERNARDINI 13 KNEZEVIC 23 LAMBRUGHI 18 FILKOR 25 MOROSINI 28 SCHIATTARELLA 26 SILIGARDI 9 PAULINHO 8 DIONISI All. MADONNA PADOVA (4-3-3) 73 PERIN 2 DONATI 13 LEGATI 6 TREVISAN 33 RENZETTI 8 BOVO 70 MILANETTO 5 BENTIVOGLIO 11 CUTOLO 19 SUCCI 24 LAZAREVIC All. DAL CANTO NOCERINA (3-4-3) 69 CONCETTI 5 POMANTE 4 DE FRANCO 3 DI MAIO 27 LAVERONE 8 BRUNO 24 BARUSSO 11 BOLZAN 70 FARIAS 9 CASTALDO 33 MERINO All. AUTERI EMPOLI (4-3-1-2) 1 DOSSENA 22 VINCI 32 FICAGNA 21 STOVINI 3 REGINI 15 SIGNORELLI 5 MORO 12 COPPOLA 22 SAPONARA 10 TAVANO 20 MACCARONE All. AGLIETTI SASSUOLO (3-4-1-2) 17 POMINI 24 MARZORATTI 20 BIANCO 22 TERRANOVA 26 GAZZOLA 4 MAGNANELLI 14 COFIE 3 LONGHI 70 MISSIROLI 7 MASUCCI 9 BRUNO All. PEA MODENA (4-3-1-2) 1 CAGLIONI 28 PERTICONE 50 PERNA 26 CARINI 22 MILANI 14 CIARAMITARO 7 DALLA BONA 69 SIGNORI 10 DI GENNARO 63 ARDEMAGNI 9 CELLINI All. BERGODI TORINO (4-2-4) 99 BENUSSI 36 DARMIAN 25 GLIK 6 OGBONNA 28 PARISI 4 BASHA 20 VIVES 19 STEVANOVIC 9 BIANCHI 7 ANTENUCCI 22 GUBERTI All. VENTURA REGGINA (3-5-2) 58 BELARDI 5 FREDDI 13 COSENZA 6 ANGELLA 90 RAGUSA 4 N. VIOLA 18 RIZZO 22 BARILLÀ 29 RIZZATO 87 CAMPAGNACCI 61 BONAZZOLI All. GREGUCCI PANCHINA 61 Bindi, 56 Tedeschi, 36 Maiello, 21 Loviso, 22 Djuric, 9 Pettinari, 90 Ciano. PANCHINA 1 Da Costa, 6 Volta, 33 Rispoli, 77 Semioli, 25 Krsticic, 19 Fornaroli, 9 Pozzi. PANCHINA 19 Mazzoni, 24 Meola, 5 Sini, 39 Prutsch, 6 Barone, 44 Moscati, 82 Bernacci. PANCHINA 22 Pelizzoli, 14 Schiavi, 4 Portin, 77 Italiano, 7 Marcolini, 10 Cacia, 28 Ruopolo. PANCHINA 89 Russo, 19 Rea, 13 Alcibiade, 18 Giuliatto, 79 Parola, 48 Mingazzini, 22 Catania PANCHINA 27 Pelagotti, 2 Chara, 30 Gorzegno, 4 Guitto, 7 Lazzari, 99 Mchedlidze, 14 Dumitru PANCHINA 1 Bassi, 6 Piccioni, 11 Boakye, 19 Troianiello, 27 Consolini, 28 Bianchi, 77 Marchi. PANCHINA 99 Guardalben, 6 Diagouraga, 29 Turati 4 Nardini, 5 Petre, 8 De Vitis, 12 Stanco. PANCHINA 1 Morello, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 27 De Feudis, 77 Pasquato, 90 Oduamadi, 69 Meggiorini. PANCHINA 27 Zandrini, 72 D’Alessandro, 8 Armellino, 32 Colombo, 7 Melara, 9 Ceravolo, 10 A. Viola. ARBITRO Candussio di Cervignano GUARDALINEE Masotti-Paiusco PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3 ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Manna-Fiorito PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 4 HD ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa GUARDALINEE Chiocchi-Santuari PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 8 HD ARBITRO Di Bello di Brindisi GUARDALINEE Carretta-Schenone PREZZI da 10 a 50 euro TV Sky Calcio 6 HD ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Tasso-Manzini PREZZI da 10 a 90 euro TV Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 (andata 0-2) CROTONE Drago dovrebbe confermare gli 11 di Padova compreso Gabionetta che ha recuperato. Squalificati nessuno. Diffidati Abruzzese, Florenzi, Caetano, Pettinari, Sansone, De Giorgio e Mazzotta. SAMPDORIA Niente da fare per Foggia, indisponibile anche Bertani, costretto a rimanere a Genova a causa di problemi familiari. Torna Berardi. Squalificati Costa. Diffidati Munari e Pozzi. (andata 0-1) LIVORNO Solo oggi Madonna potrà sapere se Dionisi è disponibile. Se non dovesse farcela potrebbe partire titolare Bernacci. Squalificati Belingheri e Luci. Diffidati Bernacci e Bernardini. PADOVA Niente da fare per Cuffa, fermato da una botta alla coscia destra. Rientrano in difesa Trevisan e Renzetti. Squalificati nessuno. Diffidati Renzetti, Jidayi, Marcolini, Italiano, Cuffa e Bovo. (andata 0-2) NOCERINA Diverse defezioni potrebbero far cambiare modulo e tornare al vecchio 3-4-3. In questo caso ballottaggio BolzanGiuliatto in mediana e Catania-Farias in avanti. Squalificati Figliomeni. Diffidati Bruno, Parola, Mingazzini, Merino e Nigro. EMPOLI Rientra dal 1’ Tavano e tornano Vinci e Signorelli. Squalificati Buscé e Zé Eduardo. Diffidati Regini, Tonelli, Tavano, Valdifiori, Vinci, Lazzari e Ficagna, (andata 5-2) SASSUOLO Pea perde Valeri e recupera Troianiello e Sansone, ma solo il primo andrà in panchina (tribuna per il secondo). In difesa torna Bianco. Squalificati nessuno. Diffidati Gazzola, Laribi, Missiroli e Valeri. MODENA Rientrano in difesa Perna e Milani. In panchina si rivede Petre, fermo da un mese. Squalificati nessuno. Diffidati Bassoli, Carini, De Vitis, Petre e Stanco. (andata 1-0) TORINO Bianchi torna titolare, accanto a lui Antenucci. La squalifica di Iori rilancia a centrocampo la coppia Basha-Vives, mentre in difesa si rivede Glik. Squalificati Iori. Diffidati Parisi e Surraco. REGGINA Gregucci è squalificato, in panchina andrà Ton. Tra i pali è confermato Belardi. In mediana c’è Nicolas Viola. Squalificati Emerson. Diffidati Adejo, Colombo, D’Alessandro e N. Viola. Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 LEGA PRO IL PROTAGONISTA Fioretti fa 30 «Il mio record è un aperitivo» La punta del Gavorrano ha preso Riganò «Pago da bere: datemi un’altra categoria» «Stai tranquillo, vedrai che guarirai e tornerai a giocare». Erano parole innocenti, un sostegno doveroso per un ragazzo di 17 anni che si frattura un ossicino dell’anca in uno scontro di gioco. Trascorsi due lustri suonano come un presagio fin riduttivo. A proferirle nel 2002 fu Alberto De Rossi, allenatore allora degli Allievi nazionali della Roma durante il torneo Beppe Viola ad Arco. Il destinatario Giordano Fioretti, allora giallorosso, adesso il recordman di sempre di gol stagionali in Lega Pro. Con la doppietta al Catanzaro è salito a 30, gli stessi di Ex barista, ha fatto la metà dei gol della squadra: «Sbaglia chi mi dà una rete in più» la scheda GIORDANO FIORETTI 26 ANNI ATTACCANTE É nato a Roma il 7 ottobre 1985. Cresciuto nelle giovanili della Roma fino agli Allievi, ha poi scelto di giocare nei dilettanti con le maglie di Astrea, Rieti, Albalonga e Marta. Poi il salto nei professionisti con il Figline e quindi il Gavorrano. Cristian Riganò nel 2002-03 con la Florentia. E con 4 partite ancora in calendario (come minimo, senza contare gli eventuali playoff), potrà fare meglio. Irripetibile «É una stagione fan- 2008 Fioretti esordisce nel 2008 tra i professionisti con la maglia del Figline in Seconda divisione dove resta per due stagioni (la seconda salendo di categoria) totalizzando 17 reti in 53 partite di campionato. 22 Sono i gol realizzati da Fioretti nei campionati professionisti in tre stagioni prima dei 30 di questa. L’attaccante romano ne ha segnati 17 con il Figline e 5 nel primo anno con la maglia del Gavorrano. MATTEO BREGA Giordano Fioretti, 26 anni, ha giocato 35 partite su 37 con il Gavorrano e ha segnato 30 gol GRASSI tastica, vorrei non finisse mai: potrei anche barattarla con le ferie» scherza Fioretti. Non ne sarebbe felice la compagna, Beatrice, universitaria, romana come lui, con la quale si sposerà a giugno 2013. Data, guarda il destino, della scadenza del suo contratto. Difficile però vederlo ancora in Maremma, le offerte dai piani superiori non mancano (a gennaio è stato a un passo dal Benevento): «Senza nulla togliere al Gavorrano, una società modello, vorrei ambire a categorie più importanti per confrontarmi con nuove realtà». Intanto continua a inserire perle nella collana. I numeri sono inequivocabili: dei 60 gol fatti dalla squadra maremmana (ora allenata da Renato Buso), l’esatta metà porta la sua firma. Quota 30 è stata raggiunta anche con 8 rigori e una tripletta: «Contro l’Ebolitana, ma il pallone non l’ho portato a casa, i magazzinieri li contano e guai se ne manca uno» sorride lui. Giallo 31 Ci sarebbe anche un 31˚ gol che qualcuno gli assegna, ma che in realtà ha solo sfiorato: «Contro la Normanna quel pallone è stato spinto dentro dallo stinco di un avversario, ero lì ma non l’ho toccato». Ha capito di poter essere un calciatore vero e la realtà di Gavorrano lo ha aiutato. Cittadina di 9 mila abitanti, tentazioni lontanissime, solo a marzo è nato il primo gruppo di tifosi organizzati (una cinquantina). «Sveglia alle 9, non dormo più 12-13 ore come un tempo — racconta la sua giornata tipo — leggo i giornali e pranzo. Poi allenamento e al termine sono abituato ad andarmi a bere spremute e succhi di frutta. Sono attento all’alimentazione. Nel tardo pomeriggio una passeggiata magari a Follonica e poi cena. Prima di andare a dormire una partita a texas hold’em e a letto presto». In un luogo da anti divi si è calato alla perfezione, con la Smart appena acquistata dopo il furto della vettura subito nella sua Roma. Bonus Fioretti aspetta la chiusu- ra dell’annata per offrire a tutto il gruppo l’aperitivo promesso («E ho pronta anche una sorpresa»). Lui che fino a qualche anno fa combinava il lavoro da barista e la carriera da calciatore. Ha già ottenuto il primo bonus con il raggiungimento dei 25 gol in campionato. Il secondo, proposto sempre dal direttore generale Filippo Vetrini che fortissimamente lo volle dal Figline, è stato piazzato a 45 centri in maniera provocatoria. Vetrini è fortunato che manchi poco alla fine della stagione... y TRA I BIG D’EUROPA IN EUROPA Tenendo presente i cinque maggiori campionati continentali (Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna) e scendendo fino in quarta serie di ciascuno, Fioretti è quarto tra i marcatori: ecco le prime posizioni. 37 GOL C. Ronaldo (Real Madrid) 36 GOL Messi (Barcellona) 35 GOL Rhodes (Huddersfield) 30 GOL Fioretti (Gavorrano) S IN ITALIA Nella storia della serie C o Lega Pro, da quando è stata divisa in due categorie (1978-79), solo un attaccante ha segnato come Fioretti: 30 GOL Riganò (Florentia Viola) Serie C2 2002-03 © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMA DIVISIONE IL GIUDICE SPORTIVO LEGA L’ultima follia del Pergocrema Brini esonerato: c’è Di Chiara? Como e Siracusa, 3 squalificati Stop di tre giornate a Baiocco Il Codice Etico per le società CREMA (Cr) (d.d.) Dopo il crollo di Frosinone (5-1), il Pergocrema ha esonerato Fabio Brini e il vice Federico Rossi. Al tecnico vengono imputati i risultati deludenti delle ultime gare, figli anche della cronica mancanza di stipendi per i giocatori (qualcuno ha manifestato l’intenzione di non ripresentarsi dopo la Pasqua). Inoltre il presidente Briganti non ha ancora formalizzato l’annunciata cessione del 50% delle quote. Al posto di Brini è in arrivo Stefano Di Chiara (oggi incontra Briganti), favorito su D’Adderio: altra ipotesi è la promozione di Alessio Tacchinardi dalla Berretti, mentre è anche girato il nome di Sonetti. LA SITUAZIONE La situazione nei due gironi della Prima divisione dopo 30 giornate. GIRONE A Ternana p. 59; Carpi 56; Pro Vercelli 54 e Taranto* 54 (-3); Sorrento (-2) 50; Benevento (-2) 49; Avellino, Lumezzane e Pisa 39; Reggiana (-2) 37; Foggia (-2) 36; Tritium 35; Como* (-2) 34; Spal (-4) 31; Monza 27; Viareggio 26; Pavia 25; Foligno (-4) 21. (* una partita in meno). Così domenica 15 (ore 15.15): Carpi-Benevento (1-0), LumezzaneAvellino (1-2), Monza- Foligno (0-1), Pavia-Como (1-2), Sorrento- Foggia (1-1), Spal-Pro Vercelli (0-1), Taranto-Tritium (1-1), Ternana-Reggiana (2-0), Viareggio-Pisa (0-2). GIRONE B Trapani p. 55; Spezia 50; Lanciano (-1) e Siracusa (-5) 49; Alto Adige, Barletta (-1) e Cremonese (-6) 43; Portogruaro e Pergocrema (-2) 41; Carrarese 40; Frosinone 39; Triestina 35; Feralpi Salò 33; Andria, Piacenza (-6) e Prato 31; Latina 30; Bassano 24. Così domenica 15 (ore 15.15): Alto Adige-Carrarese (1-1), BarlettaSpezia (1-1), Bassano-Frosinone (2-1), Feralpi Salò-Andria (1-1), Latina-Trapani (0-2), PergocremaCremonese (1-1), PortogruaroLanciano (1-0), Siracusa-Prato (1-0), Triestina-Piacenza (3-0). CAMBIO IN SECONDA La Vibonese (girone B), dopo le dimissioni di Viola e Ferrante, ha scelto Alfonso Ammirata come tecnico. L’ex tecnico di Gela e Vigor Lamezia compie domani 61 anni. FIRENZE Il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificato 61 giocatori (30 di Prima divisione, 31 di Seconda) dei quali tre di Como, Siracusa, Entella e Poggibonsi. PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: tre giornate a Davide Baiocco (Siracusa) per offese a un guardalinee e comportamento scorretto verso un avversario; due a Defrel (Foggia) e Rajcic (Benevento, una per recidività in ammonizioni); una a Paonessa e Ripa (Como), Cuomo e Celjak (Pergocrema), Mastrolilli (Trapani), Millesi (Avellino), Stoppini (Foligno), Altobello (Portogruaro) e Suagher (Tritium). Non espulsi: una giornata a Gigliotti (Foggia), Anaclerio (Benevento), Corrent (Carrarese), Cavagna e Morante (Prato), Ignoffo e Moi (Siracusa), Gissi (Triestina), Toledo (Como), Filippini e Nizzetto (Cremonese), Carroccio (Foligno), Cesca (Pavia), Viapiana (Reggiana), Bianchi (Spezia), Ferraro (Ternana), Teso (Tritium) e Paghera (Lanciano). Allenatori: due giornate a Ramella (Como). Dirigenti: inibito fino al 31 maggio Cherubini (Foligno) per offese e minacce all'arbitro. Ammende: 3.000 euro Como (cori oltraggiosi verso le forze dell'ordine), 1.500 Reggiana. SECONDA DIVISIONE Giocatori espulsi: tre giornate (una per recidività in ammonizioni) a Ruggeri (Sambonifacese); due giornate a Palumbo (Fondi), Costanzo (Isola Liri), Justino (Montichiari) e Orfei (Sambonifacese); una a Giurdanella (Ebolitana), Piccioni (L'Aquila) e Pelagatti (San Marino). Non espulsi: una giornata a Maisto (Catanzaro), Del Sante e Zaninelli (Mantova), Verdi (Montichiari), Belotti (Savona), Bamonte (Bellaria), Cirina, Giunchi e Pera (Poggibonsi), Brighi (Rimini), Hamlili, Ciarcià e Staiti (Entella), Migliorini (Chieti), Negrini (Alessandria), Mascolo (Arzanese), Lucchese (Isola Liri), Cuomo (Milazzo), Moxedano (Neapolis), Balzano e Galizia (Paganese), Salvatori (Vibonese) e Bettati (Valenzana). Allenatori: due giornate a Trimarchi (Milazzo). Dirigenti: inibito fino al 30 giugno Bianchi (Isola Liri) per aver colpito con un calcio un giocatore dell'Ebolitana e offese a un guardalinee. PREMI Gazzetta e Lega Pro FIRENZE La Lega Pro ha emanato il nuovo Codice Etico, al quale dovranno aderire tutte le società. Questo Codice detta le norme e i principi generali di correttezza etica che devono rispettare le società, i dirigenti, i tecnici, gli atleti e tutti i tesserati; l’osservanza è essenziale per il buon funzionamento, l'affidabilità e la reputazione del calcio. UNDER 19 Gli azzurrini di Lega Pro debuttano oggi alle 16.30 (le 18.30 locali) a Dubai contro Al Shabab al torneo internazionale «Shiekh Hamdan». Tra le squadre europee ci sono anche Birmingham e Lens. SERIE D L’anticipo del girone A: F. Caratese-Cantù San Paolo 1-1. Classifica: Chieri˚ p. 73; Valle d'Aosta 70; Santhià (-3) 57; Novese 53; Lavagnese 51; Derthona 50; Chiavari 47; Villalvernia 46; Borgosesia, Pro Imperia e F. Caratese*˚ 43; Naviglio Trezzano 42; Bogliasco 41; Verbano e Acqui˚ 39; Asti˚ 32; Albese˚ (-3) 23; Cantù* San Paolo 8; Lascaris 6. (* una gara in più, ˚ deve riposare) Premio Cestani Premio Laudano Il ritorno al comando di Pisseri e Doukara Lega Pro e La Gazzetta dello Sport hanno istituito due premi. Alla fine dei campionati verranno premiati il miglior giovane (premio Cestani) e il miglior marcatore giovane (premio Laudano): sono ammessi i calciatori nati dal 1991 in poi, compresi quelli in prestito da A e B e anche gli stranieri. Premio Cestani Cos’è Il miglior giovane viene scelto con le medie voto della Gazzetta. In caso di parità, vince il giovane che ha giocato più minuti (tenendo presente che in Seconda divisione ci sono più squadre e più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Vengono considerati solo i giocatori che hanno giocato almeno il 50% dei minuti. Classifica Matteo Pisseri (1991, Renate, 2.700 minuti in campo) media voto 6,58; Bencivenga (1991, Pro Vercelli, 1.436’) 6,55; Doukara (1991, Vibonese, 2.943’) 6,48; Turchetta (1991, Bellaria, 2.149’) 6,44; Falco (1992, Pavia, 2.185’) 6,40; Piccini (1992, Carrarese, 2.383’) e Iemmello (1992, Pro Vercelli, 2.001’) 6,38; Siega (1991, Casale, 2.151’) 6,35; Capece (1992, Lanciano, 2.304’), Fischnaller (1991, Alto Adige, 2.271’) e Fossati (1992, Latina, 1.433’) 6,33. Premio Laudano Cos’è Vince chi segna più gol. Anche in questo caso, se ci sono più giovani a parità di reti, vince quello che ha giocato meno (tenendo presente anche in questo caso che in Seconda ci sono più partite) e, in caso di parità, quello più giovane. Classifica Souleymane Doukara (1991, Vibonese, 2.943 minuti giocati) 13 reti; Fischnaller (1991, Alto Adige, 2.271') 12; Corazza (1991, Portogruaro, 1.941’) e Miracoli (1992, Valenzana, 2.658') 10; Caira (1991, Isola Liri, 2.288’) 9; Zigoni (1991, Avellino, 1.953’), Falco (1992, Pavia, 2.185’) e Bernasconi (1992, Fondi, 2.285’) 8; Picone (1991, Giulianova, 1.583'), Iemmello (1992, Pro Vercelli, 2.001’) e Buonaiuto (1992, Aprilia, 2.042’) 7. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ITALIA LEGA PRO SBARCA A DUBAI Shiekh Hamdan 2nd International Football Tournament U19 DUBAI, 616 APRILE 2012 VENERDÌ 6 APRILE 2012 Al Shabab FC – Italia Lega Pro ore 18:30 SABATO 7 APRILE 2012 Italia Lega Pro – Al Nasr FC ore 18:30 LUNEDÌ 9 APRILE 2012 Al Jahraa FC – Italia Lega Pro ore 16:30 VENERDÌ 13 APRILE 2012 Dubai FC – Italia Lega Pro ore 16:30 www.lega-pro.com Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 MASSIMO ZANZANI VALKENSWAARD (Olanda) Antonio Cairoli ricomincia tra domenica e lunedì sulla sabbia olandese di Valkenswaard la rincorsa al record di 10 titoli iridati stabilito da Stefan Everts nel 2006. Dopo essersi aggiudicato la quinta corona Mondiale, la terza consecutiva nella classe Mx1, grazie alla quale ha raggiunto il primato dei belgi Roger De Coster, Eric Geboers, Georges Jobè e Joel Smets, il messinese, 26 anni, pilota ufficiale della Ktm, vuole aggiungere un altro prezioso tassello, mettendo nel mirino Sylvain Geboers, anche lui belga, che è fermo a sei titoli iridati. «Il bilancio di questo debutto stagionale è positivo — spiega il siciliano, reduce dai successi nello Starcross di Mantova e nella Mx1 degli Internazionali d’Italia — e anche se non ho vinto la classe Elite a causa di una prova sfortunata sono soddisfatto perché penso di aver fatto belle gare, specie a Mantova dove il terreno è un po’ più simile al Mondiale. Dalla prima gara ho migliorato sia la forma fisica sia la messa a punto della Ktm 350». A proposito di moto, il suo compagno di squadra, Max Nagl, ha optato per la 450, lei invece è rimasto fedele alla moto con la quale ha debuttato due anni fa, per quale motivo? «Perché è una cilindrata che offre buone prestazioni ed è adatta alle mie caratteristiche fisiche. Io sono abbastanza leggero e preferisco una moto che sia maneggevole, ma mi piace di più anche a livello di potenza perché la 450 ha fin troppi cavalli. Inoltre l’ho sviluppata io con il mio team e la sento un po’ mia». Il Mondiale quest’anno si apre sulla sabbia, una tappa che L’ALBO D’ORO Everts con 7 corone è il re della Mx1 Questo l’albo d’oro recente del Mondiale Mx1. 1994 Albertyn (S.Af-Suzuki) 1995 Everts (Bel-Kawasaki) 1996-97 Everts (Bel-Honda) 1998 Tortelli (Fra-Kawasaki) 1999-2000 Bolley (Fra-Honda) 2001-02 Pichon (Fra-Suzuki) 2003-06 Everts (Bel-Yamaha) 2007 Ramon (Bel-Suzuki) 2008 Philippaerts (Ita-Yamaha) 2009 Cairoli (Ita-Yamaha) 2010-11 Cairoli (Ita-Ktm) CALENDARIO Lunedì via in Olanda È il 1o di 16 gran premi Ecco il calendario del Mondiale 2012 che scatta lunedì in Olanda. Lunedì: Olanda (Valkenswaard); CAIROLI 22/4: Bulgaria (Sevlievo); 29/4: Italia (Fermo); 13/5: Messico (Guadalajara); 20/5 Brasile (Beto Carrero); 3/6: Francia (Saint Jean); 10/6: Portogallo (Agueda); 17/6: Belgio (Bastogne); 1/7 Svezia (Uddevalla); 15/7: Lettonia (Kegums); mite e le piste su sabbia. Sarà comunque un GP difficile, per fortuna non solo per me». v identiKit & CARRIERA MOTOCROSS SCATTA IL MONDIALE Il suo obiettivo è ovviamente il sesto titolo. «Sì, è ovvio che voglia vincere ancora il Mondiale. Non ho strategie particolari, farò quello che ho sempre fatto, cercherò di essere sempre nelle prime posizioni e di ottenere più punti possibili ad ogni gara». L’iridato: «Meno cavalli e più agilità così parto a caccia del sesto titolo» « Mi tengo la Ktm 350 perché l’ho sviluppata io ed è più agile. La 450 è esagerata. Anche se ho vinto tanto posso migliorare ANTONIO CAIROLI CINQUE VOLTE IRIDATO mette subito a dura prova tecnica di guida e tenuta fisica. «Anche se non mi sento ancora al 100%, sono a buon punto, per cui sono pronto per fare subito bene visto oltretutto che su questo tipo di fondo mi trovo bene. Quest’inverno ho iniziato ad allenarmi in moto a fine novembre. Dopo l’infortunio dello scorso Motocross delle Nazioni, ho girato in Sardegna, sfruttando il clima più 22/7 Russia (Semigorje); 5/8 Rep. Ceca (Loket); 19/8 Gran Bretagna (Matterley Basin); 2/9 Olanda (Lierop); 9/9 da definire; 23/9 Germania (Teutschenthal); 30/9 Motocross delle Nazioni in Belgio (Lommel) GLI ALTRI ITALIANI Philippaerts prepara un derby tricolore Uno dei rivali più temibili di Cairoli è David Philippaerts, 28 anni, pilota ufficiale della Yamaha, già iridato Mx1 nel 2009: reduce da un 2011 così, così per via di un infortunio, ha iniziato la stagione con il secondo posto negli Internazionali d’Italia classe Elite alle spalle del compagno di scuderia Steven Frossard. Sempre nella Mx1 ci sono pure Davide Guarneri, 27 anni, passato alla Ktm, Matteo Bonini (Ktm), 26, e Pier Filippo Bertuzzo (Honda), 24. «Per me è sempre un piacere correre in moto, quindi finché mi diverto e non sento il peso della responsabilità e della pressione, andrò avanti». «Per vincere la potenza non è tutto» 27 VALKENSWAARD Dopo cinque titoli non è ancora appagato? Tony Cairoli, 26 anni, insieme alla sua fidanzata, la modella olandese Jill Cox BOZZANI LA GAZZETTA DELLO SPORT Con un GP in più si corrono 32 manche, la costanza nei risultati alla fine sarà quella che premierà? «Penso di sì, sarà importante vincere i GP ma soprattutto arrivare sempre a punti». Gli avversari in grado di aggiudicarsi un gran premio sono otto o nove, il titolo invece? Mx2 Nella Mx2, che vede favori- «Saremo al massimo quattro o cinque, si parte in tanti ma poi di solito tengono duro soltanto quelli più preparati. Gli avversari? Desalle, Bobryshev, Philippaerts e i francesi Frossard, Pourcel e Gautier». to l’olandese Jeffrey Herlings (Ktm), il nostro pilota di punta è Alex Lupino (Husqvarna), 21 anni, che si è fregiato della tabella rossa negli Internazionali d’Italia; al via anche Samuel Zeni (Yamaha), Ivo Monticelli (Suzuki), Andrea Cervellin (TM) e Giacomo Del Segato (Ktm). Un pilota che ha vinto cinque titoli mondiali può ancora migliorarsi? Infortunati Per i postumi della «Certo, c’è sempre margine per perfezionarsi, di anno in anno ho sempre qualcosa da imparare anche se poi si arriva al punto che è difficile fare meglio, ma ritengo che possa migliorare ulteriormente». © RIPRODUZIONE RISERVATA caduta a Gazzane resterà fuori per un paio di mesi Simone Zecchina (Yamaha) sostituito da Alessandro Battig. m.z. © RIPRODUZIONE RISERVATA AUTO ADDIO A FERDINAND ALEXANDER, NIPOTE DEL FONDATORE Porsche in lutto: è morto il papà della 911 MARIO VICENTINI Se Porsche è sinonimo di auto sportiva, Ferdinand Alexander Porsche, morto ieri a 76 anni, è e resterà per sempre il papà della 911, la Porsche più nota di sempre. Lo scomparso era figlio di Louise — figlia di Ferdinand, il fondatore — e di Anton Piech, zio di Ferdinand, attuale presidente del Gruppo Volkswagen: i due sono gli ultimi eredi della dinastia inaugurata da Ferry Porsche. Ferdinand Porsche, morto ieri a 76 anni, accanto a una Porsche Carrera EPA Carriera «Butzi», come era so- prannominato, dopo l’apprendistato alla Bosch nel ’57, lavorò a stretto contatto col responsabile del design, Erwin Komenda, prendendone il posto nel 1960 quando cominciò lo sviluppo della 911, destinata a diventare il modello più celebre del marchio. Evergreen La 911, oggi alla sua settima versione, non è mai cambiata con quella sua linea a goccia, il tetto basso e quei fari prominenti. Da ricordare che «Butzi» firmò anche la 904 Carrera, tra le prime auto da corsa ad utilizzare materiali compositi per la carrozzeria. «Il creato- re della 911 ha fondato la cultura del design dell’azienda, che contraddistingue anche oggi le nostre auto», ha detto ieri Matthias Mueller, amministratore delegato della Porsche. Design Nel 1972 Ferdinand Alexander, che sino alla scomparsa era presidente onorario del consiglio di sorveglianza, fondò il Porsche Design Studio. Da allora il marchio Design by FA Porsche ha differenziato con grande originalità formale, prodotti di ogni genere, dagli orologi alla pelletteria all’elettronica di consumo. © RIPRODUZIONE RISERVATA FORMULA 1 Piani futuri La Hrt ingaggia un pilota cinese La Hrt ha ingaggiato un pilota cinese: si tratta di Ma Qing Hua, nato il giorno di Natale del 1987. La scuderia spagnola gli farà provare vetture di diverse categorie e il simulatore. Se i risultati saranno soddisfacenti, Qing Hua potrebbe girare sulla F112 nel test dei giovani a fine stagione. Intanto nei giorni scorsi la Hrt ha promosso Toni Cuquerella nel ruolo di direttore tecnico, rimasto vacante dopo l’uscita di Geoff Willis. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 CICLISMO LA 110ª EDIZIONE CON 27 SETTORI DI PIETRE 4 Gazzetta.it LA REGINA Si corre domenica la 110ª Parigi-Roubaix: partenza da Compiegne alle 10.10, arrivo al velodromo di Roubaix dopo 257 km. 13 vittorie italiane 1897-1898 Garin 1937 Rossi 1949 Serse Coppi (x aequo) 1950 Coppi 1951 Bevilacqua 1966 Gimondi 1978-19791980 Moser 1995-1998 Ballerini 1999 Tafi 27 Settori di pavé Sono 27 i settori di pavé per un totale di 51,5 km. I numeri sono decrescenti: il 27 è il 1˚ da affrontare 1 Centimetro Il più piccolo scarto con il quale un corridore ha vinto: Planckaert 1990 davanti a Bauer 180 Televisioni Sono 180 i Paesi che trasmetteranno la gara 222 Fuga per la vittoria I chilometri della fuga vincente più lunga: il belga Dirk DeMol, 1˚ nel 1988: 222 km 91 POZZATO A «BIKE» RICORDA BALLERINI E GLI DEDICA IL CASCO Filippo Pozzato e Oscar Gatto sono i protagonisti di «Bike», la rubrica sul grande ciclismo di Gazzetta.it. Pippo è uno dei grandi favoriti della Roubaix; ci svela i consigli di Ballerini e presenta il casco che userà domenica, dedicato al c.t. due volte re Il pavé MARCO PASTONESI E’ tornato Van Ballan. Il più fiammingo, il più «muratore», il più classico — con l’amico-nemico Pippo Pozzato — degli italiani. Alessandro Ballan: terzo al Fiandre, e domenica c’è la Roubaix. Ballan, se lo aspettava? «Sapevo di avere una condizione ottima, non sapevo di avere una condizione super. Tanto che, quando sono scattato sul Quaremont e mi sono girato in una semicurva e non ho visto più nessuno, mi sono quasi spaventato. Mi sono chiesto se andassi io troppo forte o gli altri troppo piano. O se per caso avessi sbagliato strada». Invece? «La strada era quella giusta. E giusta è stata anche la strada fatta per prepararmi alle classiche del nord: esordio al Tour Down Under, protagonista alle Strade Bianche e alla Sanremo, quindi nella stessa forma del Fiandre 2011, ma con la differenza che il percorso del 2012 era più adatto alle mie caratteristiche. Anche un anno fa ero davanti: e se Gilbert mi avesse aspettato, forse in due saremmo riusciti ad arrivare al traguardo». Domenica Roubaix Riecco (Van) Ballan «Condizione super» «Pensate che questa corsa la odiavo... Al Fiandre mi sono spaventato di quanto vado forte» « Ballerini mi ha insegnato che il primo traguardo è l’uscita della Foresta ALESSANDRO BALLAN 32 anni, 6˚ nel 2011 (foto Bettini) A saper correre sul pavé: si nasce o s’impara? «E’ un fatto naturale. La prima volta, nel 2004, saltavo a destra e a sinistra senza trovare la soluzione giusta, poi decisi di rimanere in mezzo, e mi passavano ai lati come treni. Pedalavo a vuoto. Il Fiandre lo finii, la Roubaix no, salii su una macchina a una trentina di chilometri dall’arrivo. Non per colpa delle gambe, ma delle mani: invece di tenere il manubrio mollo, lo stringevo troppo forte. E non riuscivo più a chiudere le mani. Quella sensazione di blocco anestetico mi durò ancora un’ora». «E di grande intelligenza. La prima parte bisogna sprecare il meno possibile. Si comincia a giocare duro alla foresta di Arenberg. Ricorderò sempre Franco Ballerini che si raccomandava: "Il primo arrivo della Roubaix è all’uscita della foresta". Da lì la selezione è naturale, si marcano i migliori, si fa la corsa». Non ci sarà Cancellara: meglio o peggio? «Per me, peggio. Perché Cancellara è un attaccante generoso, si sarebbe rivelato un mio alleato, avrebbe favorito il mio gioco». Le sue corse preferite? «Prima, il Fiandre: forse perché l’ho vinta, forse perché è ideale per me, anche come peso, perché non ho la stazza di Boonen, Cancellara e Pozzato. Seconda, la Roubaix: la odiavo, le prime quattro volte ho collezionato sei cadute, mi portavo dietro la sfortuna o almeno me la sentivo addosso, poi i due podi conquistati mi hanno fatto cambiare idea, e da allora mi piace da matti. Terza, le Strade Bianche. Si vede che ho un debole per le corse speciali. E quando si disputa una corsa che si ama, che si desidera, che si sente, si rende molto di più». Altri segreti? Ha ripassato il percorso? «Stare più avanti possibile nel gruppo per evitare di cadere o di mettere i piedi a terra. Allungare la vista e cercare la traiettoria migliore. E non stare sul ciglio della strada, perché lì si rischia di forare». «Domenica sera dopo il Fiandre sono andato a casa, mercoledì sera sono tornato qui e oggi (ieri, ndr) abbiamo esplorato gli ultimi 100 km. Me li ricordavo più facili. Ma ogni volta è così. Poi, in corsa, si pensa solo a sopravvivere». Corsa di grande resistenza? © RIPRODUZIONE RISERVATA Alessandro Ballan prova la Foresta di Arenberg BETTINI la storia Pellizotti fa Pasqua sull’Etna La Lampre in pole per il rientro LUCA GIALANELLA Franco Pellizotti, 34 anni mila euro Il montepremi della Roubaix è di 91.000 euro: 30.000 al primo E’ sull’Etna da lunedì e farà Pasqua in cima al vulcano. Mentre i figli Giacomo e Giorgia apriranno le uova a casa. Mancano 27 giorni al termine della squalifica. Franco Pellizotti, due anni di stop, non un giorno di meno, primo big a essere sanzionato per anomalie del suo passaporto biologico. Una sentenza sulla quale l’Uci, la federciclo mondiale, ha poi basato le successive sanzioni. Scadenza 3 maggio. In montagna gli sta facendo compagnia Paolo Tira- longo, il siracusano dell’Astana: «E’ stato molto gentile, abbiamo sempre avuto un buon rapporto, anche se non abbiamo mai corso nella stessa squadra. Con lui mi sembra già di far parte del gruppo. Passo i pomeriggi dopo gli allenamenti leggendo e ripassando un po’ di inglese, non fa mai male». Franco sta uscendo dal periodo più duro. Fermato alla vigilia del Giro d’Italia 2010, in maglia Liquigas, dopo che nel 2009 era arrivato terzo nella corsa rosa (alle spalle di Menchov e Di Luca) e al Tour de France aveva poi conquistato la maglia a pois di miglior scalatore. A 34 anni non si arrende e vuole ricominciare a pedalare e a far fatica. «La squalifica è stato un bruttissimo colpo — comincia il suo racconto il corridore friulano —. Nei primi due mesi la bicicletta non l’avevo più toccata, volevo smettere. Ma un po’ la famiglia — vedevano che senza la bici non ero più io —, un po’ gli amici e i miei compagni di allenamento, mi hanno convinto che la mia vita sportiva non poteva finire così. Ho sempre vissuto tra alti e bassi, momenti molto duri, non avevo voglia nemmeno di uscire di casa». Per superare le difficoltà, anche con l’aiuto di un "mental coach", la famiglia gli metteva bigliettini tipo post-it attaccati al frigorifero con i loro pensieri. «Mi tenevano su, mi facevano capire che c’era anche altro nella vita. Giacomo, il figlio più grande, che ha 8 anni, ha capito benissimo qual era la mia situazione. Nella lettera a Babbo Natale aveva scritto quali regali voleva. Il giorno di Natale, quando li ha aperti, aveva però la faccia triste. "Perché?". "Perché manca il regalo del papà, Babbo Natale si è dimenticato di portargli il contratto». Per staccare e non pensare alla bici, Pellizotti è anche tornato a divertirsi con cose particolari, tipo quelle che faceva da ragaz- zino: «Con Claudia, mia moglie, ad agosto abbiamo preso la nostra Vespa 125, un gioiello del 1980, e siamo andati a farci una vacanza in Toscana, con i borsoni. Quattro giorni di libertà». Dopo l’assoluzione in primo grado dal tribunale nazionale antidoping del Coni, il contratto con la spagnola Movistar era praticamente pronto; poi il ricorso dell’Uci al Tas, il tribunale arbitrale, e la squalifica. «Il corridore che mi ha incoraggiato di più è stato Bennati, per due anni mio compagno di squadra. Mi ha sempre telefonato per darmi forza. Non ho ancora una squadra — spiega Pellizotti —. So che ci sono stati contatti molto forti con la Lampre di Cunego e Scarponi. Mi sto allenando il meglio possibile perché voglio farmi trovare preparato. Cominciare al Giro? Perché no». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 PISTA MONDIALI A MELBOURNE Il belga Johan Van Summeren, 31 anni, vincitore a sorpresa nel 2011, prova il pavé BETTINI y OGGI LA CECCHINI 19 ANNI Questi i risultati delle finali di ieri S UOMINI Chilometro 1. Stefan NIMKE (Ger) 1’00"082, media 59,918; 2. Michael D’Almeida (Fra) 1’00"509; 3. Simon Van Velthooven (Ola) 1’00"543; 21. F. Ceci 1’04"557. S PAESI BASCHI 4ª TAPPA Rodriguez vola sul muro Scarponi 6˚ DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO BERA (Spagna) Se una corsa di ciclismo finisce su un qualcosa di simile a una rampa di garage e al via c’è Joaquin Rodriguez in forma, allora l’equazione si può risolvere facilmente: quel giorno vince lui. E’ successo anche ieri, nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi: in un «dia de perros», come dicono da queste parti (un giorno da cani per freddo e pioggia), lo spagnolo della Katusha si è imposto con grande autorità. E’ partito ai 300 metri, proprio quando la salita diventava più carogna (pendenze oltre il 20%) e l’hanno visto solo al traguardo. Michele Scarponi e Damiano Cunego hanno confermato l’impressione di mercoledì: non vanno male, ma gli è mancato ancora qualcosa per giocarsi il successo di giornata. Ieri tra i due è andato meglio Scarponi, 6˚ a 16" (7˚ a 28" nella generale); Cunego ha chiuso 12˚ a 21" (è 12˚ a 33" in classifica). ARRIVO 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 151 km in 3.55’56", media 38,401; 2. Sanchez (Spa) a 9"; 3. Henao (Col) a 12"; 6. Scarponi; 12. Cunego a 17". CLASSIFICA 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha); 2. Sanchez (Spa) a 9"; 3. Horner (Usa) a 21"; 7. Scarponi; 12. Cunego a 33"; 13. Martin (Ger). OGGI 5ª tappa, Bera-Onati, 183 km (Tv: RaiSport 2 dalle 15.40) IN FRANCIA Ventoso in volata alla Sarthe Boaro resta 2˚ Francisco Ventoso ha vinto in volata la 3ª tappa del Circuit de la Sarthe, la Angers-Pre en Pail di 181,8 km. Lo spagnolo della Movistar ha bruciato sul traguardo lo sloveno Kocjan e il francese Dumoulin. Nella generale resta al comando l’australiano Luke Durbridge (GreenEdge) con 8" di vantaggio su Manuele Boaro (Saxo). Oggi la conclusione con la Le Mans-Sable sur Sarthe di 166,6 km. BILLE NEL CERAMI Il belga Gaëtan Bille (Lotto) ha vinto il Gp Cerami davanti al francese Romain Feillu e al belga Van Genechten. DONNE Inseg. a squadre 3 km 1. GRAN BRETAGNA (King, Trott, Rowsell) 3’15"720, record del mondo; 2. Australia (Edmondson, Hoskins, Tomic) 3’16"943; 3. Canada (Whitten, Glaesser, Carleton) 3’19"529. In qualificazione record del mondo di Australia (3’17"053) e Gran Bretagna (3’16"850). Doppio flop Viviani, l’Omnium finisce a testate Bronzini quarta Il veronese squalificato nell’eliminazione: podio lontano. Giorgia a 1 punto dal bronzo DAL NOSTRO INVIATO PAOLO MARABINI MELBOURNE (Australia) Una giornataccia. Perché una medaglia mondiale, nella «sua» corsa a punti, da Giorgia Bronzini era lecito aspettarsela. E un buon avvio di Elia Viviani nell’omnium pure. Invece finisce che l’Italia lascia l’Hisense Arena con i musi lunghi: da un lato la delusione per un bronzo perso di un punto; dall’altro la rabbia per un’ingiustizia che forse oggi ci costerà una medaglia. Dalla coda Partiamo proprio dalla coda al veleno dell’omnium. La gara è l’insieme di sei prove, la perfetta sintesi del corridore che sa fare un po’ tutto. Viviani vi ci è approdato per poter essere all’Olimpiade, ma cammin facendo ha scoperto di avere le qualità per giocarsela alla pari con i migliori e qui a Melbourne lo vuole dimostrare. L’avvio è in salita: nei 200 metri lanciati è un po’ contratto e chiude 9˚. Si riscatta subito nella corsa a punti, che domina e vince nettamente. Il finale però gli lascia in dote una caduta: tamponato dal cinese Liu Hao, finisce a terra a tre giri dalla conclusione. Due ore e mezza dopo rimonta in bici per l’eliminazione, la gara che più gli si addice. E tutto sembra filare per il verso giusto: si mantiene sempre nelle posizioni di testa. Ma sul più bello, a 9 volate dalla fine, lo speaker annuncia che l’eliminato di turno è lui. Come è possibile? Aveva sette corridori dietro di sè. L’azzurro si rialza incredulo. «Comportamento pericoloso in corsa» dirà più tardi la giuria. Elia rientra ai box furibondo e scaraventa la bici contro le transenne. «E’ assurdo, hanno voluto farmi fuori» si sfoga a caldo il veronese, mentre il c.t. Marco Villa si danna con la giuria. «Abbiamo guardato il video un sacco di volte: mi hanno detto che la scorrettezza c’è stata anche se dalle immagini non si vede. Ma stiamo scherzando? No, non abbiamo sporto reclamo, sem- S S Classifica Elia Viviani, 22 anni, rientra in pista spinto dal massaggiatore azzurro Carmine Magliaro. Così l’Omnium dopo 3 prove: 1. O’Shea (Aus) p. 10; 2. Bell (Can) 16; 3. Clancy (Gb) 18; 4. Viviani 19; 5. Cho Ho Sung 19 FOTO BETTINI 1 Corsa a punti 1. Anastasia CHULKOVA (Rus) p. 31; 2. Jasmin Glaesser (Can) 28; 3. Caroline Ryan (Irl) 24; 4. Bronzini 23. S OGGI Le finali. Uomini Omnium: (Viviani: alle 7, 11.50 e 13.45, ora italiana). Qualificazioni velocità (Francesco Ceci, Omar Bertazzo) Donne Scratch (Corre Elena Cecchini, 19 anni, friulana di Udine, la grande promessa della pista azzurra. E’ al suo primo Mondiale élite: ha vinto la Coppa del Mondo della corsa a punti. La sua gara è alle 11.25) Velocità (nessuna italiana) S In tv Diretta RaiSport2 dalle 10.30; Eurosport, 11 2 Foto 1 Il tedesco Stefan Nimke dopo la vittoria del suo quarto titolo iridato nel Chilometro: 1’00"082, media 59,918 REUTERS Foto 2 L’azzurra Giorgia Bronzini nella corsa a punti BETTINI Foto 3 La goia dell’australiana Anna Meares dopo il record del mondo (10"782) nella velocità: oggi la semifinale contro la grande rivale Victoria Pendleton REUTERS 3 plicemente perché non sarebbe cambiato nulla. Ma è una decisione che non sta in piedi». «E’ stato O’Shea a prendermi a testate — rilancia Viviani — perché voleva passare dove non c’era spazio. Io ho tenuto la mia linea, non ho commesso nessuna scorrettezza. Invece hanno fermato me e lui è stato solo ammonito. Forse perché è australiano? Ero messo benissimo, potevo prendere altri punti pesanti per cercare di vincere una medaglia, così invece mi ritrovo praticamente fuori dai giochi. Non è giusto, sono incazzato nero». Sarà dura, certo, ma l’azzurro, nonostante quei pesantissimi 9 punti, in fin dei conti è ancora 4˚, a 9 lunghezze da O’Shea, a 3 da Bell e a 1 da Clancy. Oggi dovrà fare bottino pieno nello scratch, superarsi nell’inseguimento e confermarsi sui suoi livelli nel chilometro, sperando in passi falsi altrui. Per un soffio Che dire invece di Giorgia Bronzini e di una medaglia mancata di un punto? Quattro primi e un secondo posto, a conferma di una condizione super, non sono bastati all’iridata su strada per salire sul podio, nemmeno per riconfermare il bronzo di un anno fa. Fatale il giro di vantaggio guadagnato da Chulkova, Glaesser, Ryan (poi finite a medaglia nell’ordine) e Wong. «Sì, forse avrei dovuto entrare anch’io in quella fuga, ma in quel momento non mi sono fidata, ho temuto che poi avrei pagato lo sforzo. E poi, se ci fossi stata anch’io, non ci avrebbero lasciato andare. A volte per vincere bisogna osare e io qui non l’ho fatto». © RIPRODUZIONE RISERVATA OMINUM AI RAGGI X COSÌ NELLE SEI PROVE CHE PORTANO AL PASS OLIMPICO Elia si gioca tutto nello scratch 1 Giro lanciato: 9˚ Nella prima prova di ieri vittoria all’inglese Edward Clancy (iridato col quartetto) con 12"881. Elia Viviani chiude 9˚ con il tempo di 13"418 4 Ore 7: Inseguimento Oggi si parte con il classico inseguimento sui 4 km, quindi 16 giri di pista. Il miglior tempo di Viviani è stato 4’25"726 ai Tricolori 2011 di Montichiari. 2 Corsa a punti: 1˚ Nella corsa a punti, 120 giri pari a 30 km (12 volate), vittoria di Viviani (43 punti), davanti allo spagnolo Teruel (34) e al canadese Bell (29). 5 Ore 11.50: Scratch Assomiglia a una corsa su strada. Si corre sui 15 km, cioè 60 giri. Non ci sono traguardi intermedi che assegnano punti: vale solo la volata finale 3 Eliminazione: 9˚ Nell’ultima prova di ieri, vittoria del francese Bryan Coquard davanti all’australiano O'Shea e al polacco Ratajczyk. Viviani è 9˚ per squalifica 6 Ore 13.45: Chilometro L’ultima prova è il Chilometro con partenza da fermo (4 giri di pista): si parte in ordine inverso alla classifica. Viviani ha un personale di 1’03"658 Joanna senza parrucca per un messaggio di vita Da sinistra, le britanniche Danielle King, Laura Trott e Joanna Rowsell festeggiano l’oro nell’inseguimento a squadre e il record del mondo (3’16"850). Joanna, 23 anni, soffre di alopecia, malattia del sistema immunitario che porta spesso alla calvizie. Nella vita di tutti i giorni, Joanna porta la parrucca (a casa ne ha tre): ieri l’ha tolta per lanciare un messaggio di speranza per chi soffre come lei REUTERS 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 BASKET NBA che notte! Miami batte Durant Spurs sbancano Boston e avvicinano Oklahoma Bargnani affossa i 76ers JAMES 34 PUNTI 9 SUCCESSI IN FILA 24 PUNTI E VITTORIA Rivincita Heat San Antonio vola Mago scatenato Battendo i Thunder, gli Heat hanno vendicato il k.o. di Oklahoma City del 25 marzo e allungato a 17 la serie interna positiva. Con un bilancio di 39-14 si sono inoltre avvicinati a Chicago (42-13), prima a Est. Con 34 punti segnati e 24 arrivati grazie ai suoi 10 assist, LeBron (foto) è stato responsabile del 59% del totale dei punti di Miami. Nel successo a Boston, 9o in fila, San Antonio ha segnato 53 punti nei 19’ iniziali e solo 34 nei restanti 29 (9 nel 3o quarto, 19 nell’ultimo). Decisivo però l’apporto della panchina dei texani (nella foto Green) con 44 punti contro i 24 di quella dei Celtics. Gli Spurs (38-14), sono ora a un passo dai Thunder (40-14) per il 1o posto a Ovest. Philadelphia (29-25) ha perso per l’8a volta in 12 partite e non riesce ad avvicinare Boston (30-23) in vetta all’Atlantic. «Colpa» di Bargnani (24 punti e 5 rimbalzi, foto), che ha guidato i Raptors al colpo esterno. Col rientro di Gordon in quintetto nel successo di New Orleans su Denver, solo 5 punti in 18’ dalla panchina per Belinelli. rose infrazioni», ha dominato l’area chiudendo con 36 punti (13/20), mentre Kobe ne ha infilati 31 con 13/19. Dal 1990 l’unica altra coppia dei Lakers ad andare oltre quota 30 con almeno il 65% al tiro è stata quella formata dallo stesso Bryant (35 con 11/16) e Shaq (31 con 15/23) nel 2004 contro i Warriors, come ha ricordato ieri il sito di Espn. Per LeBron e Kobe c’è aria di playoff Sale il livello d’intensità: tensione e fallacci tra Heat e Thunder, mentre i Lakers battono ancora i Clippers y IL CASO HOWARD Di male in peggio a Orlando. Ieri coach Stan Van Gundy ha reso ufficiale la voce secondo la quale Dwight Howard si sarebbe recato dalla dirigenza chiedendo il suo licenziamento.«Me lo hanno confermato fonti del management» ha detto il tecnico. Il centro ha invece smentito: «Non ho chiesto niente a nessuno» MASSIMO ORIANI twitter @massimooriani Mancano 20 giorni alla fine della stagione regolare, pochi più all’inizio dei playoff. E si vede. La noia della lunga (quest’anno più che altro compressa) marcia verso la postseason lascia spazio alla lotta per una miglior posizione nella griglia di partenza. Le gare di mercoledì notte hanno dato ampia dimostrazione di come il livello d’intensità sia già salito di un paio di gradini. Finale 2012? A partire da quel- la che potrebbe essere la finale 2012, Miami-Oklahoma City. I due falli antisportivi fischiati a Perkins (manata in faccia a Wade) e Westbrook (da dietro su James lanciato a canestro, ma non cattivo) non lasciano infatti dubbi. «A quel punto diventa qualcosa di personale. E’ stata una battaglia, ora devo trovare la miglior massaggiatrice di Miami per rimetter- mi in sesto» spiegava poi il Prescelto, che ha chiuso con 34 punti, 7 rimbalzi, 10 assist (e una grande difesa su Durant, che perso 9 palloni). «E’ stata una partita tra guerrieri — raccontava invece coach Spoelstra, che peraltro resta l’anello debole nella corsa al titolo di Miami — Abbiamo dei veri duri in squadra (forse riferendosi a Durant che l’anno scorso aveva definito Bosh «un finto duro», ndr.), che non si tirano indietro davanti a nulla». Triple Tecnicamente non si è visto nulla di nuovo. Miami ha beneficiato delle 10 triple a segno (su 24), quasi il doppio rispetto alla sua media stagionale (5.6), mentre Oklahoma Ci- Il Prescelto: «È stata una battaglia, ora mi serve una massaggiatrice...» Rivalità La 192a sfida tra le due franchigie (tenendo conto anche di quando i Clippers erano i Buffalo Braves negli anni ’70) ha però confermato come questa non sia ancora una vera e propria rivalità, data la costante superiorità dei Lakers. Per quanto la partita sia stata intensa e combattuta, finché Paul e soci non batteranno la prima squadra di Los Angeles ai playoff, resteranno sempre i cugini sfigati. L’occasione potrebbero averla già tra un mesetto. Con queste premesse, non vediamo l’ora che si cominci. ty ha perso 18 palloni (con 16.4 a gara sono la 2a peggior squadra della lega in questa categoria, dietro alle 16.6 dei Knicks), il suo tallone d’Achille. Durant ha inoltre affrettato la tripla del pareggio a 18" dalla fine, quando invece avrebbe fatto meglio a costruire un buon tiro, anche da due (e poi far fallo). Il cattivo sangue tra Heat e Thunder, dovessero arrivare in fondo, ci regalerebbe una serie combattuta e con parecchio pepe. © RIPRODUZIONE RISERVATA Derby A Los Angeles invece i Lakers hanno ricordato ai Clippers come i padroni di casa siano ancora loro. A poco sono servite due devastanti schiacciate di Blake Griffin in testa a Pau Gasol (la seconda con un evidente fallo in attacco del lungo ex Oklahoma), giocatore più spettacolare della Nba ma non ancora in grado di fare la differenza a questo livello. La strana stagione di Bynum, reduce da una multa affibbiatagli dai gialloviola per «nume- Blake Griffin, 23 anni, schiaccia in testa a Pau Gasol AFP Mercoledì: Philadelphia-Toronto 78-99 (Holiday, Brand 20; Bargnani 24); Washington-Indiana 96-109 (Crawford 28; Granger 20); Boston-San Antonio 86-87 (Bradley 19; Green 14); Atlanta-Charlotte 120-93 (Smith 24; Walker 21); Miami-Oklahoma City 98-93 (James 34; Durant 30); Milwaukee-Cleveland 107-98 (Ellis 30; A.Parker 27); New Orleans-Denver 94-92 (Gordon, Ariza 15; Lawson 22); Minnesota-Golden State 94-97 (Love 29; Lee 31); Dallas-Memphis 95-85 (Nowitzki 23; Mayo 18); Utah-Phoenix 105-107 (Millsap 25; Redd 19); Portland-New Jersey 101-88 (Aldridge 24; Humphries 21); Clippers-Lakers 108-113 (Butler 28; Bynum 36). EUROLEGA AD ATENE IL MACCABI RIMONTA MA PERDE GARA-5 DI UN PUNTO SERIE A L’ANTICIPO LA NOVITA’ LA LEGA PRO USA ENTRA NEI LICEI Panathinaikos alla Final 4 nelle mani di Diamantidis C’è Cantù-Casale Shermadini fuori almeno un mese Nba, un torneo in Italia Ma per le nostre scuole Un’altra volta, Panathinaikos. I campioni d’Europa conquistano la Final Four di Istanbul in una gara-5 col Maccabi che hanno avuto in mano largamente per due volte, ma che hanno rischiato di perdere sull’ennesima rimonta degli israeliani quando, a 9" dalla sirena, sul +3 dei greci, Perperoglu ha commesso fallo sulla tripla di Pnini. I tre liberi, l’ultimo entrato dopo aver colpito il ferro ed essersi impennato per più di un metro, hanno riportato la gara in parità. Ma la palla è andata nelle mani di Diamantidis, che ha subito il 12o fallo della sua gara. L’asso greco ha realizzato il primo, sbagliato il secondo (per un totale di 15/18) ma poi, in difesa, ha evitato che la squadra di Blatt riuscisse a superare la metà campo. Lunetta Sono stati proprio gli errori dalla lunetta di Maric e Vougioukas (0/4 nell’ultimo minuto) a riaprire la partita che il Panathinaikos, avanti di 12 punti, aveva già buttato via subendo un 12-0 (46 pari) aperto da due triple di Ohayon. A quel punto, Obradovic s’è affidato ai greci della Dimitris Diamantidis, 31 anni, guardia di 1.96, mvp dell’Eurolega 2011 REUTERS panchina: Perperoglou, Kaimakoglou e Vougiukas sono stati gli artefici del 10-0 che sembrava decisivo. ma il Maccabi non ha mai mollato e può recriminare su un fallo di Diamantidis su Oyahon su una palla vagante decisiva non rilevato. Un’altra grande gara di una sfida meravigliosa. Ora Final Four: l’11 maggio, il Panathinaikos affronta il Cska Mosca, l’Olympiakos il Barcellona. Il Panathinaikos punta al quarto titolo negli ultimi 6 anni, Obradovic alla nona Eurolega. Mitici. Panathinaikos-Maccabi 86-85 (18-20, 41-32; 62-53) PANATHINAIKOS ATENE: Calathes 4 (0/1, 1/1), Diamantidis 25 (2/3, 2/6), Sato 1 (0/1 da 3), S.Smith 2 (1/1, 0/1), Batiste 8 (4/9); Maric 5 (2/2), Perperoglou 9 (3/4, 1/2), Logan 4 (2/2), Tsartsaris 2 (1/2, 0/1), Vougioukas 8 (2/2), Kaimakoglu 5 (1/2, 1/1), Jasikevicius 13 (4/5, 1/1). All.: Obradovic. MACCABI TEL AVIV: Ohayon 10 (2/6, 2/3), Langford 11 (3/7, 1/1), D.Smith 9 (3/6, 0/2), Blu 14 (5/7, 1/3), Hendrix 8 (4/4); Papaloukas (0/1), Eliyahu 4 (2/2), Mallet (0/2 da 3), Pnini 9 (2/3 da 3), Burstein 10 (1/3, 2/3), James 2 (1/1), Schortsanitis 8 (2/3). All.: Blatt. ARBITRI: Cerebuch, Radovich, Sahin. NOTE T.l.: Pan 24/36, Mac 15/22. Rim.: Pan 30 (Diaman. 6), Mac 25 (Smith 9). (p-t.-ma.ne). Cantù, dopo Micov, perde Shermadini almeno per un mese. Il centro georgiano si è fratturato il 5o metatarso del piede destro. La Bennet ha esaurito i tesseramenti, spera di recuperarlo per i playoff come Micov e Scekic. Intanto stasera (ore 20.30, RaiSport 1, arbitri Taurino, Lo Guzzo, Barni), Cantù ospita Casale nell’anticipo della 27a giornata «spalmata» su 4 giorni. Nella Novipiù, in dubbio Hukic e Shakur, possibile rientro per Janning e Nnamaka dopo gli interventi chirurgici. PLAYOFF DONNE Ieri gara-1 dei quarti: Taranto-S.S. Giovanni 73-58 (Vaughn 20; Zanoni 16); Schio-Parma 69-61 (McCarville 21; Kireta 19); Comense-Faenza 73-53 (Harmon, Hicks 14; Mauriello 21); Lucca-Umbertide 61-37 (Ruzickova 16; Zara 10). Playout: Pozzuoli-Alcamo 81-69; Priolo-Cagliari 83-82 dts. Gara-2 mercoledì 11. ALL STAR LEGADUE Stasera (20.45) a Riccione si gioca l’All Star Game di LegaDue tra le rappresentative Est e Ovest. Differita su RaiSport 1 alle 22.15. Il basket 3 diventa la Schools Cup Le finali a Trieste Un campionato Nba in Italia? Si, nelle scuole. La grande idea di Dino Meneghin, ben prima di diventare presidente della Fip, di portare per la prima volta la pallacanestro nella sua versione più spontanea, il tre contro tre, nelle scuole italiane, è stata rilanciata dalle lega più bella e importante del mondo. La National Basketball Association non è solo la sfida di ottobre a Milano tra Emporio Armani e Boston Celtics. Stavolta si occupa di ragazzi e ragazze italiane, dai 14 al 19 anni, lanciando la Nba Schools Cup, torneo per istituti superiori che vedrà l’atto conclusivo, con le 48 scuole finaliste, il 9-10 giugno in piazza Unità d’Italia a Trieste, primo atto della partnership con il Friuli Venezia Giulia diventato destinazione turistica ufficiale di Nba Italia. Evento «Abbiamo preso questo format già esistente per costruire un evento completamente diverso — dice Katia Bassi, director di Nba Italia —, con intrattenimento e iniziative in pu- ro stile Nba. Il nostro target è dai 16-34 anni, si tratta di persone giovani con grande attività sui social network. Siamo partiti adesso quindi, per quest’anno, il torneo sarà aperto solo alle scuole superiori ma dall’anno prossimo il progetto è di allargarlo alle medie inferiori». Mission Perché la Nba, una lega professionistica, ha deciso di intervenire su un terreno sportivo, in un Paese come l’Italia e in un ambito che dovrebbe essere monopolizzato dalla federazione? «La mission della Nba è di allargare la popolarità e la pratica del basket nel mondo — dice la Bassi — e abbiamo deciso di cominciare a seminare e dare un contributo concreto cominciando dalla scuola. Non è semplice promozione ma un modo per essere più vicini ai nostri fans con maggiore continuità rispetto agli eventi classici». Nba Schools Cup potenzialmente potrà raccogliere 75 mila studenti che saranno divisi in 16 zone: le vincenti, delle varie categorie si troveranno a Trieste. Per iscriversi basta convincere il professore di educazione fisica a scrivere a [email protected] oppure cliccare sulla pagina Facebook di Nba Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 1 MARISA POLI Le ansie e le paure anche contro le avversarie meno titolate, le invidie e gli scontri nella squadra, i retroscena e le stoccate fuori pedana che non si trovano negli albi d’oro che fanno di Valentina Vezzali la numero 1. Si svela a chi della sua vita conosce gli scampoli, minuscoli, che concede a tutto ciò che non è scherma, fioretto, lezione, gara. Dall’assalto del primo turno fino alla finale, Valentina si racconta nel libro «Io, Valentina Vezzali» — scritto con la giornalista Betta Carbone che ha raccolto anche le testimonianze di mamma, marito e maestro, Giulio Tomassini — e racchiude la vita e la carriera in una decina di ore. Nella giornata che l’11 ottobre scorso, al Palaghiaccio di Catania, l’ha vista collezionare il sesto oro mondiale. Vezzali SCHERMA LA NUMERO 1 DEL FIORETTO 4 la scheda VALENTINA VEZZALI 38 ANNI FIORETTISTA 5 1 Valentina Vezzali in pedana a 6 anni 2 Valentina con il marito Mimmo Giugliano e il figlio Pietro 3 La Vezzali con Samuel Peron, a Ballando con le stelle 4 In versione elegante, alla Biennale di Venezia 5 Con il maestro Giulio Tomassini 6 Nella finale dei Mondiali 2011 contro la Di Francisca 6 Valentina Vezzali è nata a Jesi il 14 febbraio 1974. Nel 2001 ha sposato Mimmo Giugliano, dal 9 giugno 2005 è mamma di Pietro. Tesserata per la Polizia, si allena con Giulio Tomassini, il maestro che la segue dal 1989 Ha vinto tre ori (2000, 2004 e 2008) e un argento olimpici individuali di fioretto, più due ori e un bronzo olimpici a squadre. Ai Mondiali ha vinto sei ori individuali (record), il primo nel 1999, il più recente a Catania 2011. Ha conquistato 11 Coppe del Mondo, detiene anche il primato di successi in prove di Coppa del Mondo: a Budapest il 24 marzo ha raggiunto quota 77 In un’autobiografia i segreti di Valentina: «Ora ho cancellato i fantasmi Se non mi fanno portare la bandiera a Londra, continuo fino a Rio 2016» ca, Annalisa Coltorti, «colpevole» di lavorare anche con Elisa Di Francisca. Lo sguardo di Elisa E’ la Di Fran- cisca l’avversaria/nemica delle ultime stagioni. Come nelle prime furono Bortolozzi, Bianchedi, poi Trillini. Non mancano le stoccate, a sottolineare come le due non potranno mai essere amiche: «Un’atleta, fino a po- Io, Valentina Vezzali Sfide, insidie e invidie in 216 pagine La crisi Di difficoltà, di gente che aveva cercato di entrarle dentro, aveva parlato a Catania. E la spiegazione si trova qui, quando racconta che negli ultimi due anni, dall’inizio dell’era Cerioni c.t. del fioretto femminile, qualcosa si era bloccato. Rivela che il cambio di preparazione fisica e di allenamento le aveva provocato dubbi di cui non riusciva a parlare con nessuno. E che tutto si è risolto nell’ultimo collegiale prima di Catania, quando ha aperto il cuore al tecnico già compagno di squadra e allievo di Triccoli. «Sono arrivati programmi di allenamento diversi da quelli cui sono abituata, io ho bisogno delle mie certezze di sempre. Dei metodi che mi fanno essere la n. 1 da un trentennio... Le mie certezze iniziano a traballare». Prima del colloquio chiarificatore c’è la rottura con la preparatrice atleti- 3 Ossessione Di Francisca «A Parigi ho perso per non incontrarla» Cobra Vorrebbe che la chiamas- sero solo Vale, ma è la prima a riconoscersi in quel Cobra che, successo dopo successo, è diventato il suo soprannome. Attitudine riconosciuta subito dal primo maestro, Ezio Triccoli, nella bimbetta di sei anni che seguiva la sorella al Club Scherma Jesi. «Aveva capito la propensione ad aspettare il passo falso dell’avversario, per colpire, implacabile come un cobra» scrive Valentina. Da Triccoli ha imparato anche che non si può mai sentirsi il più forte, il più sicuro. Confida: «Maschera e corazza: Valentina sta chiusa lì dentro, nascondendo le sue insicurezze». Vale ha avuto paura di non tornare più, nel 2006, dopo l’intervento al crociato del ginocchio sinistro che non le impedì di chiudere d’argento ai Mondiali di Torino. Vale ha temuto di rimanere fuori dopo la maternità, nell’estate 2005. 2 Scritto con Betta Carbone In libreria dal 10 aprile «Io, Valentina Vezzali» sarà in libreria dal 10 aprile a 16 euro, 216 pagine, edito da Baldini&Castoldi. Sfide, insidie e invidie di una Numero Uno da record raccontate dalla sua voce, raccolta da Betta Carbone, giornalista di Diva e Donna che ha seguito Valentina il giorno della prova individuale di fioretto ai Mondiali di Catania, l’11 ottobre 2011, e ha pensato a questo libro. co tempo fa, sarebbe stata considerata vecchia non a 37 anni, ma già a 28, 30. All’età di Elisa di Francisca, per intenderci». La Vezzali mostra la sua ossessione: all’Open di Ravenna in cui era in vantaggio 6-2, prima di vedere la Di Francisca a fondo pedana. «Ho la sensazione che mi fissi, da quel momento comincio a prendere una stoccata dietro l’altra». E ancora: «A Parigi ho perso da Arianna (Errigo) pur di non affrontare Elisa. E’ la prima volta che lo ammetto, anche a me stessa.... Le ansie, i fantasmi nella mia testa sono cancellati». Scherzi Con la Trillini, dopo oltre un decennio di sfide e allenamenti nella stessa palestra, rapporti non ce ne sono più. «Colpa mia e di Scherzi a parte. Per una burla televisiva mi chiedono: "Scusi, signora Vezzali, l’avevo scambiata per la Trillini". E io: "Beh, avrei preferito mi scambiaste per la Granbassi"». Il commento, nel libro, non lascia spazio a riavvicinamenti: «Non sono stata io a dire che Margherita è tra le dieci atlete più belle del mondo. Era una battuta, me la sarei potuta risparmiare. Giovanna se l’è legata al dito». La famiglia C’è il racconto della malattia e della morte di papà Lauro, quando Vale aveva 15 anni. «La scherma era ed è un modo per mantenerlo in vita». C’è il ruolo di mamma Enrica, delle sorelle Stefania e Nathalie, che aveva cominciato a vincere prima di Vale: «Già da allora — scrive - sognavo che presto in casa si potesse parlare di me, dei miei successi». C’è il primo bacio con Mimmo, che salva il suo numero sotto «Pezzali», perché non sa chi è. C’è Pietro, il figlio che l’ha fatta diventare più matura. C’è Ballando con le stelle che le ha fatto scoprire la passione per gli abiti, per la cura di sé come donna. C’è un finale da scrivere, all’Olimpiade di Londra (da portabandiera?): «Buttiamola in battuta: se non mi fanno portare la bandiera a Londra mi costringono a tirare anche a Rio 2016...». E il dopo. «Fatico a immaginare cosa possa darmi le stesse emozioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA « Una battuta a Scherzi a parte e i rapporti con la Trillini si sono raffreddati GIOVANNA TRILLINI OLIMPIONICA FIORETTO « Dopo due anni ho avuto il coraggio di dire a Cerioni come volevo allenarmi STEFANO CERIONI C.T. DEL FIORETTO « Ho un’arma segreta, mia madre. Senza non ce la farei. Ti pungola, ti sprona ENRICA MAMMA DI VALENTINA Codice cliente: 222072 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 L’INCHIESTA Il caso Basket Pallavolo Baseball Rugby Altri sport QUOTE PER ATLETI FORMATI NEI VIVAI A-1: TRE ITALIANI IN CAMPO COMUNITARI COME ORIUNDI CELTIC: STRANIERI DIVISI PER RUOLO HOCKEY GHIACCIO 8 COMUNITARI In serie A, la discriminante non è la nazionalità quanto la formazione sportiva italiana (4 anni nei nostri vivai, nella foto Metreveli, georgiano formato). Ogni squadra può scegliere due formule: 5 non formati (3 extraeuropei) più 7 formati, oppure 6 non formati (solo due extraeuropei) e 6 formati. In A-1 si devono schierare sempre 3 italiani in campo su sette (compreso il libero) che sale a 5 in A-2 sia maschile che femminile. In A-1 femminile la limitazione è anche sull’iscrizione a referto che prevede un minimo di sei italiane (tre sempre in campo). Non c’è differenza tra comunitario e extracomunitario. Vige la regola dei giocatori di scuola italiana (i cosiddetti Asi da 5 anni almeno in Italia): 6 devono essere in campo. Gli stranieri sono 3: uno può essere comunitario. Il comunitario è equiparato ad un italiano non Asi (in pratica un oriundo). Chi ha passaporto italiano può giocare regolarmente in nazionale. In Celtic, Treviso e Aironi possono mettere a referto 5 atleti non di formazione italiana: uno in prima, uno in 2ª, uno in 3ª linea, uno tra mediani ed estremo, uno tra centri e ali. In Eccellenza i club possono tesserare 5 extracomunitari, ma a referto gli italiani di formazione devono essere 17 su 22. Nell’hockey ghiaccio, 85 visti per gli extracomunitari (6 per club in serie A) con 8 comunitari tesserabili. Hockey pista e pallamano non fanno distinzione tra stranieri e comunitari: per l’hockey il limite è 3, per la pallamano 2. L’hockey prato ha un limite di 3 extracomunitari e non ha limiti per i comunitari. L’infrazione e la situazione delle discipline di squadra Questa la messa in mora dell’Unione Europea numero 4146 del 2011 (articolo 258 TFUE): limitazione da parte della Federazione italiana nuoto del numero di giocatori di pallanuoto cittadini dell’Unione Europea. Per ovviare all’infrazione (rischio multa circa 10 milioni di euro) bisogna adeguare le norme entro il 26 maggio UN COMMENTO DI FRANCO ARTURI a pagina 21 ga Adriatica. E smettiamola col dire che per i vivai sarebbe un problema: i bravi emergono sempre». Comunitari Pallanuoto sanzionata dalla UE Finita un’era La libera circolazione deve essere garantita anche negli sport considerati dilettanti FRANCO CARRELLA LUCA CHIABOTTI In principio furono Gabriel Hernandez, Guillermo Molina e il Pescara. Parliamo di 11 anni fa. «Io giocavo lì, furono mesi di apprensione e incertezza» racconta Roberto Calcaterra, centroboa del Brescia ed ex azzurro. È il giocatore più anziano del campionato italiano, coi suoi splendidi 40 anni, e ricorda quella stagione in cui i due spagnoli provarono ad aprire il fronte dei comunitari. Vinse la Federnuoto, e il presidente Paolo Barelli esultava: «Una senten- za che fa onore allo sport italiano perché protegge l’autoregolamentazione delle federazioni, senza intaccare principi fondamentali come la libera circolazione dei cittadini europei e il diritto alla pratica sportiva». I commenti Era pur sempre una sentenza dei nostri tribunali, mentre adesso — sempre attraverso richieste spagnole — è stata chiamata in causa l’Unione Europea, a cui si è rivolto l’avvocato più celebre: Jean-Louis Dupont, classe 1965, laureato all’Università di Liegi, specializzazione alla Columbia University, è il legale che ha rappresentato Bosman e Lo spagnolo Guillermo Molina, 28 anni, qui in difesa sull’ungherese Kis, gioca col Recco soltanto nelle coppe REUTERS Mourinho, Contador e l’Atalanta. Ha ottenuto l’avvio di una procedura di infrazione contro lo Stato italiano perché la pallanuoto non fa distinzione in materia di stranieri tra atleti comunitari (dovrebbero essere equiparati agli italiani e quindi senza limitazioni) e non comunitari (ogni club può tesserarne due). Mentre in Federnuoto L’avvocato di Bosman ha ottenuto l’avvio di una procedura di infrazione ostentano tranquillità, osservando che finora si è pensato essenzialmente a salvaguardare i nostri vivai, c’è chi prova a guardare i lati positivi: «A parte il fatto che le leggi vanno rispettate, una apertura totale ai comunitari dà la possibilità di contenere le spese, per le leggi di mercato» sottolinea Pino Porzio, timoniere di quella Pro Recco che tra A-1 e coppe può contare su ben 13 stranieri (naturalizzati compresi). «Dobbiamo guardare oltre il nostro naso — continua Porzio — e pensare che pure gli italiani, se lo vogliono, possono fare una esperienza all’estero. Per quanto ci riguarda, la novità potrebbe indurci a riconsiderare la necessità di disputare altri tornei come la Le- Porzio: «Il lato positivo? Più concorrenza e costi minori». Il Coni non commenta La formazione nei vivai ma non la nazionalità è la sola discriminante consentita Conseguenze A quelli che studiano come limitare la possibile ondata di comunitari, intanto, è già venuta l’idea di un «gentlemen’s agreement» tra le società. E dal Coni preferiscono non commentare la procedura di infrazione. Che avrà conseguenze per tutte le discipline. Finora si riteneva che solo gli sport professionistici secondo la legge 91 (calcio e basket di A) dovessero attenersi alla libera circolazione dei lavoratori comunitari pretesa dall’Unione Europea. Che in realtà considera professionisti tutti coloro che hanno un impegno continuativo e retribuito come accade in tutti gli sport di vertice (e nelle serie inferiori dei maggiori come la pallacanestro) anche a livello femminile seppure etichettati come dilettanti. L’unica discriminante accettata è la formazione sportiva, cioè essere il prodotto di un settore giovanile locale a prescindere della nazionalità: la Ue accetta che un Paese, per salvaguardare i propri vivai, imponga alle squadre una quota di atleti formati. Sulla base della nazionalità, in nessun campionato, di qualsiasi serie anche dilettantistica, si può limitare la libera circolazione dei giocatori della Unione Europea e Paesi assimilati. Ma l’idea che la formazione possa diventare uno sbarramento assoluto per limitare la presenza di comunitari è sbagliato: campionati per squadre di soli atleti di formazione, o eccessivamente sbilanciati a loro favore, difficilmente supererebbero l’esame di una commissione europea. Il mondo è cambiato. © RIPRODUZIONE RISERVATA NUOTO TRIALS OLIMPICI GIAPPONESI E CINESI Kitajima-Tateishi, rana spettacolo a Tokyo Nelle semifinali dei 200 più veloce è lo sfidante, ma entrambi centrano i primi crono 2012 (s.a.-al.f.) Ancora grande nuoto dall’Oriente, dove si svolgono fino a domenica tra Tokyo e Shaoxing i trials olimpici per dei giapponesi e dei cinesi. Si preannuncia un duellissimo oggi nella finale dei 200 rana. Kosuke Kitajima dopo il 58"90 dei 100, è insidiato nella doppia distanza da Ryo Tateishi, che ha chiuso col miglior tem- po in 2’09"02, lasciando a 23 centesimi il quattro volte olimpionico. Per entrambi, comunque, si tratta del primo e secondo crono mondiale stagionale, due tempi che oggi potrebbero essere ulteriormente limati. In semifinale, è stata durissima per Kitajima l’ultima vasca: «Non sono più giovanissimo, è stato terribile il finale, non è più facile essere al top nei 200 e dopo lo sforzo compiuto nei 100. Recuperare dopo certi sforzi ora è più complicato». Oggi i due giapponesi mirano al record nazionale di 2’07"51, che appartiene all’olimpionico. Sun Yang vince agevolmente gli 800 sl ai campionati cinesi di Shaoxing in 7'47”11, miglior crono mondiale dell'anno. Dopo la gara ha svelato che si concentrerà sui 200 sl mentre i 1500 sl saranno un semplice allenamento. Intanto Chen Yinghong ha svelato i problemi di asma di Zhang Lin: «Per le sue condizioni fisiche, il risultato nei 400 sl è stato scadente, sicuramente causato dall’asma: ha subito queste crisi anche in allenamento. Mi aspettavo nuotasse 3’42"-3’43", mi aveva detto che respirava male ma non pensavo si riproponesse l’asma». L’olimpionica Liu Zige, 3ª nei 100 farfalla, rischia di non ave- re il pass olimpico in questa distanza. Trials giapponesi A Tokyo. Finali. Donne: 100 do Terakawa 59”10 (r.n.; 1˚ t. 2012), Sakai 1'00”50, Inada 1'00”57; 200 fa Hoshi 2'04”69 (r.n.; 1˚ t. 2012), Uchikoshi 2'09”24, Katou 2'09”57; 200 mx Katou 2'11”79, Teramura 2'12”95, Higuchi 2'13”81. Semifinali. Uomini: 100 sl Fujii 49”12; 200 ra Tateishi 2'09”02 (29"43, 1’02"63, 1’36"01), Kitajima 2'09”25 (29"04, 1’01"53, 1’34"73); 200 fa Matsuda 1'54”19 (1˚ t. 2012). Donne: 100 sl Matsumoto 54”37. Trials cinesi. A Shaoxing. Finali. Uomini: 800 sl Sun Yang 7'47”11, Wang Kecheng 8'00”28; 100 fa Zhou Jiawei 52”26, Chen Weiwu 52”51; 200 mx Wu Peng 1'59”50, Yang Zhihe 2'00”23. Donne: 100 do Fu Yuanhui 59”99, Gao Chang 1'00”68; 50 ra Li Xiaoyu 31”39; 100 fa Lu Ying 57”48, Jiao Liuyang 57”80; Liu Zige 57”85. Kosuke Kitajima, 29 anni, 4 ori olimpici tra 2004 e 2008 a rana AP COVENTRY INFORTUNATA (al.f.) Kirsty Coventry si è slogata un ginocchio facendo jogging: si complica dunque il cammino verso i Giochi di Londra dove inseguiva in terzo successo olimpico nei 200 dorso. In allarme il suo coach americano Kim Brachin, rincuorato comunque dall'esito della risonanza, che ora dovrà rivedere il programma di allenamento nel periodo di riabilitazione. La dorsista dello Zimbabwe potrebbe rientrare in gara a metà maggio a Charlotte. DOPPIA BELMONTE (pe.m.) Coppa di club a Terrassa (Spa). Uomini, 100-200 sl Saumell 50"63, 1’50"42; 200 do A. Wildeboer 2’02"83; 50 ra Lozano 29"48; 100 ra Alvarez 1’03"37; 100 fa Czerniak (Pol) 54"43. Donne, 50 sl Popchanka 26"24; 100 sl Fuster 55"86; 200-400 sl Belmonte 2’00"36, 4’13"44; 800 sl Villaecija 8’41"35; 200 do Da Rocha 2’14"80; 50-100 ra Badillo 32"48, 1’09"34; 100 fa Da Ronchi 1’00"20. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 GOLF IL 76o AUGUSTA MASTERS y Grande Molinari gira davanti a Tiger I PRIMI ARRIVI CLASSIFICA PROVVISORIA (par 72) Paul Lawrie (Sco), Miguel Angel Jimenez (Spa), F. Molinari (Ita) 69 (-3); Ross Fisher (Ing), Steve Stricker (Usa), Padraig Harrington (Irl), Stewart Cink (Usa), Aaron Baddeley (Aus), Hideki Matsuyama (Gia), Matt Kuchar (Usa), Henrik Stenson (Sve), Keegan Bradley (Usa), Nick Watney (Usa), Kevin Chappell (Usa). 71 (-1). Woods 72 (par). Chicco comincia con un -3: «Ho giocato bene» Woods spreca nelle ultime buche, ma salva il par DAL NOSTRO INVIATO LA FORMULA RENAULT 2.0 ALPS TIENE D’OCCHIO I GIOVANI TALENTI Come nella tradizione dei campionati che si svolgono all’insegna della Casa d’Oltralpe, la Formula Renault 2.0 ALPS, giunta quest’anno alla seconda edizione, si è ben presto rivelata un autentico “serbatoio” di talenti. La serie della Fast Lane Promotion ha preso il via da Monza nel fine settimana del 25 marzo, mettendo subito in evidenza una delle più concrete promesse delle ruote scoperte: il russo Daniil Kvyat (nella foto), che ha aperto la stagione 2012 con una doppia vittoria. Per il 17enne portacolori della Koiranen Motorsport, un inizio sicuramente entusiasmante. Kvyat è uno dei giovanissimi piloti che fanno parte del Red Bull Junior Team e che partecipano quest’anno alla Formula Renault 2.0 ALPS. Programma in cui sono inseriti anche il suo compagno di squadra Stefan Wackerbauer (tedesco, classe ’95) ed il 16enne britannico Alex Albon, punta di diamante della Epic Racing. A risaltare sul velocissimo tracciato brianzolo che ha ospitato il primo appuntamento della serie, è stato anche Oscar Tunjo (foto sotto). MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol AUGUSTA (Georgia, Usa) Davanti a sé Francesco Molinari ha costantemente un muro di spettatori che lo precede lungo tutto il viaggio del primo giro. Semplice, il suo gruppo insegue quello di Tiger Woods che attrae e trascina dietro a sé una folla da stadio. Ma al termine del round, Chicco finirà davanti al supercampione e già questo è un dato incoraggiante: -3, con quattro birdie e un bogey. Tiger Alle 10.35 in punto un fiume di gente è con il naso all’insù per il primo drive di Woods. Non è facile inquadrare nel sole la pallina, più semplice capire dove atterra, perché una ventina di persone fra gli alberi alla sinistra del fairway è costretta a spostarsi rapidamente per evitare la pallottola bianca. Non esattamente un inizio da Tiger. Per uscire da quella situazione intricata, Woods tergiverserà quasi dieci minuti, ma poi salverà il par. Chi pensa che un inizio così sia il presagio di 18 buche fallimentari, dovrà in parte ricredersi. Il suo primo giro non sarebbe niente male fino alla penultima buca, quando è ancora a -2 (tre birdie e un bogey). Ma alla 17 e 18 manda in malora quanto di buono ha raccolto, con due bogey che lo fanno recriminare parecchio. Francesco Molinari, 29 anni, è laureato in Economia. Nel 2010 era nella squadra europea che ha vinto la Ryder Cup REUTERS Francesco, invece, gioca molto bene e sembra aver recuperato la forma migliore. Piazza qualche colpo spettacolare come il putt alla buca 13 (un par 5), che gli vale il secondo birdie, o l’approccio alla 18 con cui salva il par. Nel momento in cui imbuca l’ultima pallina è in testa al «leaderboard», un primato solo virtuale perché molti dei big sono ancora a metà dell’opera. Sorriso Ma già vedere il suo nome lassù in cima gli lancia un messaggio rassicurante. Sorridente, dice: «Sì, è un buon punteggio, anche se penso che non basterà a rimanere in testa. Ciò non toglie che sia stato un round solido: ho giocato molto bene e sono stato paziente. Forse persino troppo prudente nelle prime nove. Sapevo, però, che nel primo giro era importante non fare danni». Rammarico per quel possibile birdie che ha ballato sulla buca 17? «Non è entrata per un pelo, ma ho letto male la linea. Quindi, solo colpa mia». Il primo birdie lo aveva infilato alla seconda buca, un par 5, il terzo alla 15, l’ultimo dei par 5. Il fratello maggiore Edoardo, invece, ha chiuso con 75 (+3). Da segnalare il drammone dello svedese Henrik Stenson, arrivato fino a -6, ma che alla 18 rovinava un grande giro con un quadruplo bogey che lo faceva sprofondare a -1. © RIPRODUZIONE RISERVATA TENNIS COPPA DAVIS Il colombiano della Tech1 Racing che in Gara 1 ha sfiorato il podio ottenendo un quarto posto, è invece sotto l’ala del Lotus F1 Team essendo stato inserito nel progetto iRace Professional. Così come Esteban Ocon, pure lui in forze alla Koiranen Motorsport che, dopo essersi messo in luce nei kart (vice-campione del mondo della classe KF3 nel 2011), ha scelto la Formula Renault 2.0 ALPS per compiere il salto nell’automobilismo. Un debutto che non è affatto passato inosservato, visto che a Monza ha immediatamente colto un ottavo ed un quinto posto. Francia-Usa, è già Montecarlo NUMERI E QUALITÀ NELLA STAGIONE CHE HA PRESO IL VIA DA MONZA La vecchia Coppa Davis (conta ormai 112 anni e li dimostra) stenta a trovare spazio e attenzione in un calendario che ovviamente privilegia le prove del Grande Slam e i grandi tornei individuali, com’è naturale che sia in uno sport che solo occasionalmente si trasforma in una gara a squadre. Non a caso nei quarti di finale in programma questo fine settimana non giocheranno i primi due giocatori del mondo (il serbo Djokovic e lo spagnolo Nadal) mentre il terzo e il quarto (lo svizzero Federer e il britannico Murray), non avendo a disposizione una squadra importante, o sono già stati eliminati o non sono coinvolti. Ben 32 monoposto in pista nel primo appuntamento di Monza, con 11 team al via. Non solo numeri, ma anche qualità nella Formula Renault 2.0 ALPS. Una monoposto formativa di ultima generazione, molto vicina concettualmente alle vetture delle massime categorie (fino alla F.1). Una serie internazionale curata sotto ogni minimo dettaglio nella gestione tecnico-sportiva, con un direttore di gara unico, lo stesso della WS by Renault, e la totale assistenza della Fast Lane Promotion. Ecco perché sono stati tanti i “baby-driver” che hanno preso la strada di questo campionato che a breve approderà sull’affascinante e selettivo circuito cittadino di Pau per affrontare il secondo dei sette round. In quella occasione avranno sicuramente l’occasione di emergere anche altri protagonisti. Cominciando da Paul-Loup Chatin (Tech1 Racing), il quale lo scorso anno sul “toboga” francese aveva conquistato un secondo e un terzo posto e che proprio a Monza ha aperto la nuova stagione conquistando la pole e salendo due volte sul podio. Da tenere d’occhio anche gli altri due transalpini William Vermont (Arta Engineering) e Norman Nato (RC Formula), in Brianza rispettivamente terzo e quarto in Gara 2. Da tener d’occhio anche Simone Iaquinta (Team Torino Motorsport) e il brasiliano della Interwetten, Guilherme Silva, che hanno entrambi dimostrato di potere puntare in alto. Ma le sorprese potrebbero essere tante. Tra poco più di un mese la verità. www.renaultsportitalia.it a cura di RCS MediaGroup Pubblicità Il quarto più bello a pochi giorni dal torneo nel Principato RINO TOMMASI Fattore campo Tra i quattro in- contri uno (Spagna-Austria) appare scontato un po’ perché la squadra più forte ha il vantaggio del fattore campo al punto che può permettersi, senza rischiare, di poter rinunciare al suo giocatore più forte. Sarebbe stato interessante — e probabilmente equilibrato — il confronto dell’Est europeo tra Repubblica Ceca e Serbia se la rinuncia di Djokovic non lo avesse sbilanciato a fa- PROGRAMMA Spagna favorita pure senza Nadal Da oggi i quarti di Davis. Spagna-Austria A Castellon (terra). Oggi: Almagro (Spa) c. Melzer (Aut); Ferrer (Spa) c. Haider-Maurer (Aut). Domani: Granollers/Lopez (Spa) c. Marach/Peya (Aut). Domenica: Ferrer c. Melzer; Almagro c. Haider-Maurer. Francia-Stati Uniti A Montecarlo (terra). Oggi ore 12 diretta SuperTennis: Tsonga (Fra) c. Harrison (Usa); Simon (Fra) c. Isner (Usa). Domani: Llodra/Benneteau (Fra) c. M.B. Bryan (Usa). Domenica: Tsonga c. Isner; Simon c. Harrison. Repubblica Ceca-Serbia A Praga (terra) oggi: Berdych (R.Cec) c. Troicki (Ser); Stepanek (R.Cec) c. Tipsarevic (Ser). Domani: Cermak/Rosol (R.Cec) c. Zimonjic/Bozoljac (Ser). Domenica: Berdych c. Tipsarevic; Stepanek c. Troicki. Argentina-Croazia A Buenos Aires (terra). Oggi: Nalbandian (Arg) c. Cilic (Cro); Del Potro (Arg) c. Karlovic (Cro). Domani: Nalbandian/ Schwank (Arg) c. Cilic/Zovko (Cro). Domenica: Del Potro c. Cilic; Nalbandian c. Karlovic. Il Country Club di Montecarlo dove si gioca Francia-Stati Uniti REUTERS vore dei cechi. Anche se va detto che Troicki e Tipsarevic sono in grado di difendere più che dignitosamente le loro possibilità e al limite di allungare l’esito del confronto alla terza giornata. Prologo L’incontro più affascinante, anche perché fa da prologo di lusso al torneo di Montecarlo (dal 14 al 22 aprile), è quello che la Federazione francese ha opportunamente deciso di far svolgere sui campi del Principato senza bisogno di chiedere deroghe oppure ospitalità perché i campi del Coun- try Club sono geograficamente in territorio francese. Gli Stati Uniti, che hanno vinto la Coppa 32 volte ma solo una volta negli ultimi 17 anni, soffrono sempre più la concorrenza che si è determinata da quando il tennis si è diffuso in tutto il mondo. Ci sarebbe anche da discutere se sia giusto che il campionato del mondo di uno sport importante come il tennis possa essere vinto, com’è successo qualche volta (nel 1975 dalla Svezia di Bjorn Borg), da un solo giocatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 PALLAVOLO IL PERSONAGGIO CLASSIFICA REALIZZATORI ANNO ATLETA SQUADRA PUNTI 2011/12 ZAYTSEV Roma 2010/11 STAROVIC Latina 492 2009/10 DENNIS Modena 586 2008/09 RODRIGO Pineto 495 2007/08 VISSOTTO Taranto 484 2006/07 ANDERSON Taranto 511 2005/96 MILJKOVIC Macerata 532 2004/05 GAVOTTO Montichiari 545 2003/04 GAVOTTO Ferrara 542 2002/03 BIRIBANTI Latina 555 2001/02 MILJKOVIC Macerata 507 2000/01 GIOMBINI Trento 531 1999/00 IAKOVLEV Forlì 470 490 avesse la paletta col numero 9. E poi in effetti sono migliorato, soprattutto in contrattacco». Quindi, visto che ha già cambiato da palleggiatore a schiacciatore, ora potrebbe anche diventare opposto? Magari in chiave azzurra... Le cannonate di Zaytsev speranza d’Italia Il miglior realizzatore della A-1 tra playoff e nazionale: «Sarà il mio anno anche in azzurro» Ivan Zaytsev ha 23 anni e una fidanzata che si chiama Ashling, metà irlandese, che lo ha fatto innamorare di Dublino. E che, dice lui, «Mi ha cambiato la vita». E poi ha un gatto di nome Silver, che gli ricorda l’argento all’Europeo per cui è ancora incazzato. Della stagione regolare appena finita con Roma è stato il capocannoniere, con 490 punti. E’ la prima volta, con il rally point, che il premio va a uno schiacciatore di banda, cioè non a un opposto, ruolo in cui di solito gioca il bomber deputato della squadra. Partiamo da lì? E anche perché è la certificazione di un bel progresso: ha fatto 116 punti più dell’anno scorso. «Sì, e non solo. Intanto in tutto il campionato non sono mai uscito, credo che Giani non V-DAY IL 22 APRILE AVEVA 68 ANNI: INFARTO Sponsor ufficiale Dopo 7 anni un italiano Ivan Zaytsev, 23 anni: nato a Spoleto TARANTINI «Davvero sono il primo? Figo! Ci tenevo molto a vincere questo premio. Alla prima di ritorno, quando ho fatto 31 punti con Modena, ho capito che avrei potuto farcela. All’ultima giornata ne avevo solo 6 meno di Fei, e Dante (Boninfante, palleggiatore di Roma, ndr) mi ha detto: "Che facciamo? Lo vinciamo?". Per me è anche un po’ una consolazione, visto che in questi anni a Roma non ho mai potuto giocare per un trofeo». 35 FOOTBALL PRIMO SCHIACCIATORE DI BANDA A VINCERE LA CLASSIFICA DEI PUNTI MARIO SALVINI LA GAZZETTA DELLO SPORT «Perché no? Ma non quest’anno: Lasko va benissimo. Io dico di essere un "Vecchio universale" perché so fare tutto, senza eccellere in nulla. Ormai anche mio padre (Viacheslav, alzatore della grande Urss Anni 80; ndr) si è rassegnato a vedermi schiacciare». Parliamo dell’estate azzurra... «Al torneo di qualificazione olimpica in Bulgaria sarà dura, ma nessuna squadra è forte come noi. Io ho una gran voglia di rifarmi dall’Europeo, dove ho giocato peggio di quel che avrei potuto. E mi sento titolare, perché credo di poter dare equilibrio alla squadra». Perché dice che Ashling le ha cambiato la vita? «Perché è vero: ho due vite. Quando sono partito da Spoleto, col primo contratto, avevo perso l’orizzonte: facevo tardi la sera. La pallavolo non era la mia priorità, infatti a Latina ho subito perso il posto. Poi ho cambiato ruolo e trovato lei. Sono felice, sereno, ho una vita lineare e si vede anche in campo». Finale tricolore La prevendita è cominciata Ora nei playoff siete in girone con Trento (e San Giustino): avete qualche chance? Cominciata la prevendita per il V-Day, la finale scudetto in gara unica in programma al Forum di Assago (Mi), il 22 aprile. Tagliandi disponibili alla Lega Pallavolo (tel. 051 4195660), al Comitato Regionale Fipav Lombardia (Via F. De Lemene, 3 – Milano Tel. 02 66105997) e online www.bookingshow.it e www.bookingshow.it/servizi/vendita.asp Il prossimo anno dove andrà? «E’ quasi impossibile. Ma la parola chiave è "quasi". Tutte e due le volte che abbiamo incontrato Trento ci abbiamo giocato meglio dei nostri standard. Non abbiamo nulla da perdere, divertiamoci». «Non è un segreto che lascerò Roma. Dico solo che resterò in Italia. Farò una conferenza stampa quando la nostra stagione sarà finita. Quindi dopo la finale scudetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA Avezzano y Addio Il guru di Dallas DOMANI PLAYOFF Domani scattano i playoff con l’inedita formula dei quarti a gironi da tre squadre. La prima di ognuno va in semifinale che sarà al meglio delle 3 partite GIRONE A (TRENTO) Trento) Domani, ore 17.30 Trento- San Giustino. Domenica, ore 18 Romaperdente gara-1. Lunedì, ore 18 Roma. vincente gara-1. GIRONE B (MACERATA) Domani, ore 18 Macerata-Verona. Domenica, ore 18 Monza-perdente gara-1. Lunedì, ore 18 Monza-vincente gara-1. GIRONE C (CUNEO) Domani, ore 18 Cuneo-Vibo. Domenica, ore 17.30 Piacenza-perdente gara-1. Lunedì, ore 18 Piacenza-vincente gara-1. GIRONE D (BELLUNO) Domani, ore 19.30 Belluno-Latina. Domenica, ore 18 Modenaperdente gara-1. Lunedì, ore 17.30 Modena-vincente gara-1. è morto a Milano coi suoi Seamen Joe Avezzano, 68 anni, vinse tre Super Bowl FUMAGALLI Joe Avezzano era venuto a Milano perché a 68 anni era ancora tempo di accettare le sfide, e perché, semplicemente, amava il football e adorava insegnarlo. Per questo lui, che aveva vinto tre Super Bowl da allenatore degli special team dei Dallas Cowboys, aveva accettato di scendere nel nostro piccolo football, a guidare i Seamen Milano. Con l’entusiasmo e il carisma di sempre. Fino all’ultimo, fino a ieri, quando un infarto lo ha ucciso mentre era in palestra. In palestra Avezzano era ancora un atleta, rac- contano ora tutti ai Seamen, ammirati fino all’ultimo da lui, esattamente come il giorno in cui era arrivato al Vigorelli, lo scorso ottobre. Quotidianamente si allenava, e anche ieri, esaurita la riunione per preparare il debutto in Europa di sabato contro i Lions Braunschweig, se ne è andato in palestra. In pieno centro, dove si prepara la sua squadra. Come sempre si è messo a correre sul tapis roulant, ma poco dopo è crollato. Attorno a lui hanno pensato ad una caduta accidentale. Invece non c’è stato nulla fa fare. Hanno cercato di rianimarlo, è stato trasportato al vicino Fatebenefratelli. Dove i medici si sono arresi all’evidenza. «Sono a pezzi, ho perso un amico», ha commentato il presidente Marco Mutti. Mito Era stato lui, Mutti, lo scorso giugno a riceve- re la prima mail di Avezzano. L’allenatore che per tre anni era stato eletto miglior tecnico degli special team di tutta la Nfl contattava un club italiano, per dirsi disponibile ad attraversare l’Atlantico e mettersi a disposizione di una organizzazione e di un football lontano anni luce da quello a cui era abituato. E in questi pochi mesi aveva confermato ogni giorno la medesima passione. I suoi Marinai lo adoravano, fino all’ultimo quasi increduli di poter imparare da un mito del suo calibro. Il campionato era cominciato male, con quattro sconfitte su altrettante partite, l’ultima sabato, nella gara più attesa, il derby coi Rhinos, perso 33-34. Ma il lavoro, ripeteva Joe, era ancora lungo. Invece non potrà ultimarlo. Ieri, mentre sui siti americani la notizia era rilanciata con rilievo, da Dallas sono partiti la moglie Dianne e il figlio Tony. Sarebbero dovuti venirlo a trovare a giorni, e invece arrivano per riportarlo a casa. m.sal. © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/35.74.00, fax 0341/36.43.39 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0342/20.03.80, fax 0342/57.30.63 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0332/23.98.55, fax 0332/83.66.83 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,00; n. 1: euro 2,08; n. 2 - 3 14 : euro 7,92; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 4,67; n. 10: euro 2,92; n. 11: euro 3,25; n. 13: euro 9,17; n. 15: euro 4,17; n. 17: euro 4,58; n. 18 - 19: euro 3,33; n. 21: euro 5,00; n. 24: euro 5,42. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n. 16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n. 22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n. 23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. IMPIEGATI 1.1 AMMINISTRATIVA 40enne esperienza presso società commerciale, ottimo tedesco, inglese e francese, contabilità generale fino al bilancio, uso Pc, libera subito. 335.68.70.903 - [email protected] IMPIEGATA ventennale esperienza amministrazione co.ge lavori segreteria/ufficio recupero crediti automunita cerca impiego full time zona Milano e Monza Brianza. Cell. 333.98.98.815. RESPONSABILE commerciale arredamento Italia Nord Africa, gestione distributori, agenti, B2B. 345.05.58.183. 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I Miami Marlins hanno inaugurato il nuovo stadio da 37.000 posti perdendo però contro i campioni in carica di St. Louis per 4-1, con il partente dei Cards, Kyle Lohse, che ha tenuto i padroni di casa senza valide sino al 7o inning. La serata era iniziata con la tradizionale presentazione delle squadre, con i giocatori dei Marlins accompagnati da ballerine in costume da Carnevale di Rio. Ma il momento più toccante è arrivato poco dopo, quando Hockey ghiaccio GARA-1 dall’esterno centro ha fatto il suo ingresso in campo, a bordo di un cart da golf, accompagnato dal proprietario della squadra Jeffrey Loria, il mitico Muhammad Ali, che ha consegnato a Hanley Ramirez, terza base dei Marlins, la pallina con cui Josh Johnson ha poi effettuato lo storico primo lancio. Cincinnati, che ieri ha aperto in casa proprio contro Miami, ha esteso il contratto del prima base Joey Votto, un decennale da 220 milioni di dollari. Boston (sconfitto 3-2 a Detroit nell’esordio stagionale) perde il closer Bailey per 4 mesi. Al suo posto chiuderà Alfredo Aceves. Birgit Fischer, 50 anni, tedesca, otto ori olimpici in sei Olimpiadi AP Ora è il medico personale a fermare Birgit Fischer: ed è la beffa più grande, alla vigilia dei Trials olimpici di canoa a Duisburg. Gli esami clinici non hanno convinto il medico, che considera rischioso il tentativo per la salute da parte di un’atleta di 50 anni. Dunque per la canoista più medagliata della storia si spengono le speranze di tornare e disputare a Londra la sua settima Olimpiade. Teoricamente avrebbe tempo sino a fine aprile, ai campionati tedeschi, ma le speranze sono molto flebili. La campionessa che si allenava in un lago della Germania Est e vive in una scuola di canoa insieme ai 2 figli, vanta 8 ori olimpici (12 medaglie in totale) e 27 titoli mondiali. La sua prima Olimpiade con la Germania Est. «Sono molto delusa — detto Birgit — non mi sentivo così bene dal mio ritorno nel 2003». In verità, i suoi ultimi allenamenti non sarebbero stati convincenti. Assente a Pechino («Ci ho riflettuto a lungo» disse prima del 2008), le era tornata la voglia di vincere. Aveva perso anche l’Olimpiade del 1984 a Los Angeles in seguito al boicottaggio dell’est posto Mosca, ma a Seul ’88 era tornata a vincere. Alpinismo LE SECONDE VETTE IN SICURE CA ZZ GIO A A IN SICURE VAL PUSTERIA-BOLZANO 2-3 (0-1, 1-1, 1-1). Marcatori: p.t. 0'13" Knackstedt (B); s.t. 2'45" Di Casmirro (V), 7'15" Giliati (B); t.t. 9'31" Knackstedt (B), 11'45" Watson (V). Gara-2: domani a Bolzano (20.30). Gara-3: martedì (ore 20.30) a Brunico. Gara-4: giovedì (ore 20.30) a Bolzano. Ev. Gara-5: sabato 14 a Brunico. Ev. Gara-6: martedì 17 a Bolzano. Ev. Gara-7: giovedì 19 a Brunico. CA ZZ (m.l.) Bolzano passa a Brunico e va 1-0 nella finale scudetto, al meglio delle 7. Saltato subito quindi il fattore campo con il Bolzano che ha sorpreso la vincitrice della stagione regolare con un gol lampo di Knackstedt (dopo 13") pareggiato nel secondo periodo da Di Casmirro. Nuovo vantaggio biancorosso di Giliati e nel terzo periodo ancora Knackstedt realizza il 3-1. Il gol di Watson riapre il match ma il punteggio è protetto da Matt Zaba. Tra i padroni di casa si è sentita l’assenza di Joe Jensen. Domani al Palaonda è in programma gara-2. GIO Finale: Bolzano Kammerlander vince a Brunico sbaglia cima MARATONINA DI PRATO (d.m.) Lunedì alle 9.30 si disputa la 24ª Maratonina di Prato con i keniani Hilary Kiprono Bii, Julius Kipgurgat Too, il ruandese Jean Baptiste Simukeka e Giuliano Battocletti. Fra le donne la marocchina Meryem Lamachi, la ruandese Angeline Nyrasanbimana e Claudia Finielli. Baseball Nettuno-Bologna 2 gare a porte chiuse (m.c.) Prime due partite a porte chiuse tra Nettuno e Bologna, clou del 2˚ turno di Ibl, oggi e domani. I laziali devono scontare 2 turni di squalifica per gli incidenti di gara-5 della finale 2011 con San Marino. Stasera il manager Bagialemani sconta l’ultimo dei 6 turni. Nettuno cerca il riscatto dopo il doppio k.o. di Rimini e recupera Caradonna. Bologna senza l’infortunato De Donno. Il primo duello sul monte tra S.Hernandez e Matos. Parma, che ritrova il prima base Sambucci, cerca i primi punti con Novara, rinforzato dal bomber Jim Fasano. Salazar e Waters partenti. San Marino punta a mantenere l’imbattibilità contro Grosseto: campioni col miglior attacco (454) e miglior monte (1, 57). Smith, opposto a Rodriguez, prova a fermare San Marino. Pinango e Cruceta nel derby tra Godo (Epifano promosso) e Rimini (senza Maestri). 2˚ turno: Parma-Novara, Nettuno-Bologna, Godo-Rimini, San Marino-Grosseto. Class.: Bologna e San Marino (3-0) 1000; Godo, Rimini (2-1) 667; Nettuno, Grosseto (1-2) 333; Parma, Novara (0-3) 0. FUORICAMPO RECORD (mat.) Alfredo Despaigne ha migliorato da 33 a 35 il record assoluto di fuoricampo in una stagione a Cuba: il precedente primato apparteneva a Cespedes (ora a Oakland) e J.D.Abreu. Boxe TEST ZAMORA Oggi, a Fogliano Redipuglia (Go), Brunet Zamora (21-0-2), n.4 Wba, sfida sugli 8 round il nicas Santos Medrano (8-7-3) prima dell’assalto all’europeo superleggeri, il 31 maggio a Ufa (Rus), contro Denis Shafikov (Rus, 28-0-1). LEBEDEV RAPIDO (r.g.) A Myakinino (Rus) sbrigativa difesa del mancino locale Denis Lebedev (24-1) per l’interim cruiser WBA contro Shawn Cox (16-2) della Barbados, 37 anni, finito ko al 2˚ round. DOPPIO MONDIALE (r.g.) A Tokyo doppio mondiale Wbc. Il mancino Takahiro Ao (22-2-1), dopo la dubbia vittoria di novembre su Boschiero, difende la cintura superpiuma di fronte a Terdsak Kokieetgym (Tha, 46-3-1). Nei gallo prima difesa di Shinsuke Yamanaka (15-0-2) contro l’esperto armeno-australiano Vic Darchinyan (37-4-1), 36 anni, ex iridato mosca e supermosca dal 2004 al 2009. Hockey ghiaccio Finale A-2, a Selva Milano per chiudere (m.l.) Il disco torna al Pranives di Selva di Val Gardena dove oggi c’è gara-6 (ore 20.30) della serie promozione in A-1 (al meglio delle 7) Gardena-Milano Rossoblu. I milanesi guidati da coach Massimo Da Rin sono in vantaggio 3-2 e in caso di vittoria chiuderebbero i conti. Diversamente si andrà a gara-7, lunedì a Milano. Hans Kammerlander, 55 anni ANSA Ippica Napoli: 15-8-5-6-18 Hans Kammerlander sospende il primato di primo ad aver salito le seconde cime dei 7 continenti. Non avrebbe scalato il Logan (5956 m, tra Canada e Alaska), dove avrebbe dovuto trovare una piccozza, ma una monte vicino. «Ci tornerò a maggio» ha detto l’altoatesino, alle prese coi dubbi sul Puncak Trikora (Nuova Guinea), già salito ma da alcune fonti considerato come terza vetta dell’Oceania, dietro al Puncak Mandala. IERI NAPOLI QUINTE’ (m 2060): 1. Le Chef Gar (R. Palomba); 2 Let me coach; 3 Fripon di rosa; 4 Magico Capar; 5 Milagro; Tot.: 22,35; 5,44, 3,27, 2,57 (200,87). Quintè: n.v. Quartè: 22.620,16. Tris: 1.038,81. OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Ombretta Bar (16), Oberon Lans (15), Oroscopo (13), Ostaggio (8), Ora Pronobis (12) e Oriano Lux (11). SI CORRE ANCHE Galoppo: Roma (14.35). Trotto: Milano (14.50), Modena (15.05) e Foggia (15.15). Pallamano Pallanuoto OGGI LA FINALE Atletica PER UNA MARATONA Olimpiadi DALL’ARABIA SAUDITA Recco-Brescia in Coppa Italia La Lega Araba «Donne a Londra Salure delude boicotta Adidas ma senza appoggio» C’è Constellation (d.p.) La finale di Coppa Italia è Brescia-Pro Recco. A Napoli, lombardi e liguri superano con lo stesso punteggio (6-5) Posillipo e Acquachiara. Decisive le reti di Binchi del Brescia e Figlioli del Recco. Polemico Pino Porzio (espulso) a fine gara: «Sono stati scelti arbitri giovani e inesperti per questa Final Eight. Un azzardo». Nella finale per il 5˚ posto, Ortigia-Camogli 11-9; in quella del 7˚ posto, Nervi-Civitavecchia 14-5. Oggi si comincia con la finale per il 3˚ posto tra Posillipo e Acquachiara alle 16, poi l’amichevole tra il Setterosa campione d’Europa e la Cina (17.30), quindi la finale di Coppa Italia (19). Quest’ultime due in diretta su RaiSport 1. I ministri dello Sport dei paesi Arabi hanno deciso di boicottare Adidas in quanto sponsor principale della maratona di Gerusalemme. Il 16 marzo scorso, in 15.000 avevano partecipato alla 42 km, che aveva attraversato anche la zona di Gerusalemme Est, territorio occupato da Israele e non riconosciuto dalla comunità internazionale come parte dello Stato israeliano. La stessa scelta, nel 2011, aveva spinto la comunità araba a chiedere che Adidas ritirasse la propria partnership. Nel marzo 2013, in contemporanea con la prossima edizione della maratona, si correrà sui 42 km anche nei paesi Arabi, sotto il tema «Gerusalemme ci appartiene». L’Arabia Saudita non impedirà alle proprie atlete di partecipare ai Giochi, ma non le supporterà ufficialmente. È questa la posizione del responsabile al Welfare dei Giovani, il principe Nawaf bin Faisal, sull’invio di una rappresentanza femminile a Londra 2012. «La partecipazione non sarà appoggiata, ma concessa. Dobbiamo assicurarci che sia in conformità con la sharia». Nel mese scorso, il Cio si era detto «fiducioso» su un’apertura da parte dell’Arabia Saudita alla partecipazione delle donne. Tra le candidate a rappresentare il Paese a Londra c’è l’amazzone Dalma Malhas, già in gara ai Giochi giovanili di Singapore 2010. Ippica IN FRANCIA E OGGI ROMA Ieri deludente prova di Salure (D. Vargiu) a Maisons-Laffitte. L’allievo di Bruno Grizzetti non è mai stato in corsa ed è finito penultimo nel Prix Djebel (gr. 3, m 1400) vinto da French Fifteen (O. Peslier). Oggi a Roma si rivede Blu Constellation che, quando era allenato da Vittorio Caruso, ha ottenuto vittorie importanti, come il Criterium de Maisons-Laffitte e il Primi Passi. Blu Constellation scende in pista per la prima volta con il training di Endo Botti e con in sella Claudio Colombi. Il 4 anni della scuderia Incolinx non corre dal secondo posto nel Chiusura del 5 novembre e inizia la nuova stagione con tanta fiducia. ITALIA K.O. (an.gal.) Nella 2ª giornata del torneo di Sarajevo, Montenegro-Italia 29-28 (12-13). Per gli azzurri Skatar 7. Nell’incontro di apertura la Bosnia aveva superato Montenegro 33-32. Oggi alle 20 Bosnia-Italia. Pallavolo CHIAPPINI A BAKU? (a.a.) Alessandro Chiappini, reduce dal trionfo nel campionato femminile polacco (con il Sopot) è vicino alla panchina dell’Azerrail Baku, squadra di Sara Anzanello. SANTILLI FUORI (a.a.) Si ferma in semifinale l’Odintsovo di Roberto Santilli sconfitto in gara-4 di semifinale dalla Dinamo Mosca 3-0 (25-23, 25-21, 25-18). Dal 12 aprile la finale tra il Kazan di Vermiglio e la Dinamo Mosca. Rugby Consiglio federale Si decide sulla Celtic (ales.s.) Oggi alle 10 a Parma si tiene un consiglio federale decisivo sulla Celtic nelle prossime due stagioni. All’ordine del giorno la situazione degli Aironi, in difficoltà economiche e contrari all’ «aiuto» della Fir, che aveva proposto la messa a disposizione gratuita di uno staff tecnico. La franchigia è orientata a confermare lo staff attuale, a meno che la Fir non proponga un nome «autorevole». Ieri il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha VELA America’s Cup ’13 con i francesi di Energy Team (r.ra.) Ci saranno anche i francesi alla 34ª America’s Cup, a San Francisco nel 2013. Energy Team dello skipper Loick Peyron (che si dice in trattativa con Qatar Foundation per una sponsorizzazione) ha sottoscritto un accordo con Oracle Racing che permetterà ai transalpini di acquisire il progetto di base del catamarano AC72 sviluppato dal team americano. Si tratta di una collaborazione simile a quella avviata tra Emirates Team New Zealand e Luna Rossa che consentirà a Peyron di contenere i costi e di colmare il divario nei confronti dei team che stanno costruendo i nuovi catamarani. Salgono così a 4 gli iscritti alla Louis Vuitton Cup del 2013: Luna Rossa, Artemis; Emirates Team New Zealand e Energy Team. inviato una lettera al n.1 Fir, Giancarlo Dondi, chiedendo di mantenere la Celtic a Viadana in virtù degli investimenti fatti (3,8 milioni di euro tra Zaffanella e centro Lavadera) per evitare «una beffa ai tifosi e un inimmaginabile danno economico». Si parlerà anche dei rapporti con Treviso, tornati tesi. La Fir potrebbe indire un bando per nuove franchigie per il prossimo biennio. LO CICERO E UNICEF (ro.pa.) Andrea Lo Cicero, pilone del Racing Parigi e dell’Italia è diventato testimonial Unicef per la campagna «Vogliamo Zero», contro la mortalità infantile. «Andrò in Africa dopo il tour azzurro di giugno», ha detto. QUARTI EUROPEI Stade Français-Exeter 22-17 (Parisse/S fino al 51’) ha aperto ieri il weekend dei quarti delle coppe europee. Stasera alle 20.45, sempre per la Challenge, Tolone-Harlequins. TROFEO ECCELLENZA Oggi alle 16.30 a Prato la finale del Trofeo Eccellenza, Calvisano-Lazio. RADIATI (ri.te.) Il giudice sportivo toscano ha radiato due giocatori del Lions Salviano (serie C), Jonil Shani e Dario Bimbi, per aggressione all’arbitro, domenica contro il Valdisieve. L’arbitro Fuligni è stato colpito con un pugno e un calcio, per una prognosi di 10 giorni. La Digos indaga per l’eventuale reato di lesioni. Sport invernali GRANGE DA OPERARE Più grave del previsto l’infortunio al ginocchio destro rimediato dal francese Jean Baptiste Grange. Il campione del mondo di slalom sarà operato mercoledì a Lione per una lacerazione del legamento crociato anteriore. Tennis VENUS VOLA A Charleston (Usa, 544.000e, terra verde), 3˚ turno: Hercog (Slo) b. Bartoli (Fra) 6-4 1-6 6-4; Safarova (R.Cec) b. Wozniak (CAN) 6-2 6-7 (4) 6-1; S. Williams (Usa) b. Erakovic (N.Zel) 6-2 6-2. 2˚ t.: Bartoli (Fra) b. Dushevina (Rus) 6-2 6-7 (3) 6-4; Petrova (Rus) b. Craybas (Usa) 2-6 7-6 (6) 6-2; Wozniak (Can) b. Záhlavová Strýcová (R.Cec) 7-6 (5) 6-2; Erakovic (N.Zel) b. Tatishvili (Geo) 7-5 6-3; Lisicki (Ger) b. Hlavácková (R.Cec) 2-6 6-3 6-4; V. Williams (Usa) b. Jankovic (Ser) 7-5 6-0. VOLANDRI E STORACE AI QUARTI Filippo Volandri e Potito Starace si sono qualificati ai quarti del Challenger di Barletta battendo rispettivamente il serbo Miljan Zekic 6-4 6-3 e lo spagnolo Daniel Munoz-De La Nava 6-4 6-3. Già ai quarti Enrico Burzi che ha battuto Stefano Galvani costretto al ritiro dopo aver perso il primo set 6-4. Il prossimo avversario di Burzi, partito dalle qualificazioni, è lo sloveno Aljaz Bedene, Volandri trova il tedesco Daniel Brands e Storace il rumeno Victor Hanescu. Tuffi OLIMPICI E AZZURRINI (al.f.) Domani a Trieste il trofeo di Primavera, un buon test per i qualificati olimpici Michele Benedetti, Francesco Dell’Uomo e Tommaso Rinaldi. Intanto l’Italia domina il Sei nazioni giovanile di Bolzano grazie ai successi di Giovanni Tocci (1-3 m juniores), Elena Bertocchi (1-3 m juniores), e della coppia Tocci-Auber nei 3 m sincro. Vela VOLVO OCEAN RACE (r.ra.) La quinta tappa della Volvo Ocean Race da regata si è trasformata in una lotta per la sopravvivenza. Dopo il ritiro di Abu Dhabi e Team Sanya, il pit stop forzato di Camper in Cile e di Telefonica in Argentina, anche i francesi di Groupama sono stati costretti a fermarsi per la rottura dell’albero. I transalpini sono ora a Punta de l’Este (Uruguay) dove cercheranno di approntare un armo di fortuna per poter continuare la regata fino in Brasile. In testa gli americani di Puma, i soli a non aver finora riportato danni in questa tappa. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 GAZZA MONEY ilrisparmiatore DI FRANCESCO CARLÀ* Etc e molta prudenza per muoversi bene tra le materie prime Il debito mondiale produce un sacco di carta e di valori poco concreti come molti hanno imparato a loro spese. Ma ci sono investimenti assai più materiali. Per esempio l’Etf dell’oro che vi avevo presentato quasi 4 anni fa è salito in 46 mesi da 70 dollari a 157. Più che un raddoppio. E insieme all’oro sono cresciute quasi tutte le commodities, le cosiddette materie prime, di ogni genere: petrolio, prodotti agricoli, animali, materie tessili, minerali, metalli, legname. Quindi energia, oro, argento, rame, zinco (eccetera), ma anche succo d’arancia e derivati alimentari. Ma come s’investe correttamente nelle materie prime? Ci sono alcuni modi, uno di questi è alla portata di tutti, e di tutte le secondo caso si tratta di "scommettere" contro la materia prima. In sostanza guadagnate se il prezzo della commodity scende. tasche, mentre il secondo è più tecnico e tradizionale ed è basato sui contratti «future». Vediamo il primo. Si parla di Etc (Exchange traded commodities), strumenti finanziari collegati direttamente o in modo derivato, alle materie prime. È molto importante che siano, come si dice, armonizzati, cioè trattati dal punto di vista fiscale come titoli normali. In modo da poter pagare il solito 20% di tassazione sui profitti. Se non sono armonizzati i profitti andranno a fare cumulo con i nostri redditi. E le tasse saliranno. Alla Borsa italiana sono trattati Etc di ogni genere e di tante materie prime. Anche a leva e short. Da prendere entrambi con le molle: nel primo caso amplificano le oscillazioni del mercato. Quindi i profitti, ma anche le perdite. Nel Fate molta attenzione alla volatilità, cioè ai rapidi movimenti (su ma anche giù) di parecchi Etc. Dipende spesso dalla scarsa diffusione e quindi dai bassi volumi di scambio. Potete controllarli facilmente su internet prima di procedere con l’investimento. Gli Etc vanno usati con attenzione all’interno di un portafoglio di titoli. Sconsiglio, come sempre, le improvvisazioni. E le speculazioni. *economista, presidente www.finanzaworld.it Investimenti anticrisi Scommettiamo sul risparmio gestito La recessione non si ferma: nelle difficoltà bisogna ridurre i rischi e diversificare il portafoglio ANTONELLA BERSANI Ci aspetta un 2013 di recessione ha detto qualche giorni fa a chiare lettere il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, l’inflazione continuerà a crescere e il risparmio delle famiglie italiane diminuisce. Come salvare quel che resta? In momenti di grande volatilità il risparmio gestito ci può aiutare? Una risposta la si potrà trovare all’interno dell’edizione 2012 del «Salone del Risparmio», in programma dal 18 al 20 aprile all’Università Bocconi di Milano. «Sarà un momento di cultura finanziaria per tutti coloro che vorranno gratuitamente partecipare», spiegano gli organizzatori di Assogestioni. E sarà un’occasione per familiarizzare con quei termini della finanza che in questo periodo potrebbero risultare protettivi. Qualche esempio? Possibilità di rivalutazione delle monete asiatiche. Riduzione del rischio in portafoglio. E ancora prodotti a rendimento assoluto, fondi obbligazionari a scadenza e fondi a formula, tanto per citarne alcuni. Specializzazione Questi, inol- CITYGROUP 2012 - GDS —: gli studi economici dicono infatti che le valute asiatiche sono sottovalutate di almeno un buon 40 per cento e noi prevediamo dunque un rendimento del 3-5 per cento all’anno». Partito nel marzo 2011, il fondo ha già aumentato la sua raccolta da 6 a ben 950 milioni di dollari, segno molto evidente di interesse, ma per i piccoli risparmiatori esistono forse prodotti molto più familiari. «I prodotti a rendimento assoluto, i fondi a formula o gli obbli- ne finanziaria all’Università della Calabria. Quanto al resto, si tratta di andare bene a fondo dei diversi prodotti del risparmio gestito. «Il nostro fondo "Shorty" è unico nel suo genere, ha una scadenza triennale e investe sui titoli obbligazionari dei governi asiatici emessi in valuta locale, scommettendo sulla rivalutazione delle monete dei Paesi emergenti — spiega Christian Coletto, business development executive di Aberdeen in Italia Cosa sono Vediamo intanto di che cosa si tratta esattamente. «In momenti di difficoltà ridurre il rischio significa cambiare la componente del portafoglio: ridurre le azioni al 25 per cento e aumentare le obbligazioni al 75 per cento», spiega Pierluigi Dacrema, docente di strumenti di intermediazio- Bollettino della neve VALLE D’AOSTA ANTAGNOD MONTEROSA SKI BRUSSON MONTEROSA SKI CERVINIA CHAMPOLUC MONTEROSA SKI CHAMPOCHER COGNE COURMAYEUR GRESSONEY LA TRINITÈ M.SKI GRESSONEY ST.JEAN M.SKI LA THUILE PILA TORGNON PIEMONTE ALAGNA VALSESIA M.SKI ARTESINA MONDOLÈ SKI BARDONECCHIA LIMONE LURISIA PONTECHIANALE PRATO NEVOSO MONDOLÈ SKI S. GIACOMO DI ROBURENT ne che sfruttano i mercati anche quando le borse scendono — continua Tosato —, i fondi obbligazionari a scadenza invece (che di solito è quinquennale, ndr) si comportano esattamente come le obbligazioni, ovvero prevedono una cedola predefinita o legata all’andamento dei mercati. Il suo segreto? Investire in strumenti obbligazionari di 30/40 aziende e/o governi in modo che i rischi risultino molto diluiti». IL MONDO NEL 2050 IL BOOM DEI PAESI ASIATICI: RAPPRESENTERANNO CIRCA IL 50% DEL PIL GLOBALE n.p. n.p. 40/270 30/110 0/60 40/90 25/130 50/120 50/70 35/170 30/80 n.p. 0/120 20/50 25/100 40/70 n.p. n.p. 30/40 n.p. n.p./4 n.p./3 15/15 10/10 7/7 4/4 21/21 11/11 2/3 37/38 11/15 n.p./5 n.p. n.p. 103 48 20 6 32 55 12 148 58 n.p. VIA LATTEA LOMBARDIA APRICA BOBBIO VALTORTA BORMIO CHIESA-VALMALENCO COLERE FOPPOLO - CARONA LIVIGNO MADESIMO MONTECAMPIONE PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI PRESOLANA - MONTE PORA SAN SIMONE 3/5 6 SANTA CATERINA 5/13 20 TEMU' ADAMELLO SKI 13/23 10/16 n.p./5 n.p./5 8/8 n.p./8 60 45 n.p. n.p. 37 n.p. TRENTINO ALBA - CIAMPAC ALPE CERMIS ANDALO - F. PAGANELLA CAMPITELLO/MAZZIN gazionari a scadenza sono quelli che vanno per la maggiore in periodi di crisi come questo perché preservano meglio il capitale investito», spiega Claudio Tosato, direttore prodotti di Anima Sgr. Lanciati nel 2008, hanno obiettivi di diversi ma si adattano tutti a un investitore a basso profilo di rischio. «I prodotti a rendimento assoluto si pongono come obiettivo di rendere nel tempo più dei Bot e di solito ci riescono grazie a tecniche di gestio- I Fondi a formula o gli obbligazionari a scadenza sono risorse importanti L’esperto: «Anche le valute asiatiche potranno dare ottimi risultati» tre, sono prodotti di cui dispongono i principali gestori sul mercato, ma che spesso vengono periodicamente perfezionati e specializzati per adattarli meglio alla situazione del momento. «Ad esempio, per quanto riguarda i fondi a formula (cioè quelli che investono sui mercati azionari ma mirano a restituire in caso di difficoltà il capitale, ndr) ne abbiamo allo studio alcuni che puntano su Borse di Paesi dove l’economia è ancora molto forte, ad esempio quelle della Scandinavia, oppure scommettono su alcuni settori trainanti come l’energia pulita o le grandi infrastrutture». Senza dimenticare, poi, altri prodotti. «Come il nostro "PRIMA Star Market Neutral Europe" — precisa Tosato —, che è chiamato così proprio perché riesce a coprire il rischio delle oscillazioni di Borsa: lo scorso anno, in pieno bailamme finanziario, è riuscito a rendere, infatti, oltre il 5% netto». © RIPRODUZIONE RISERVATA Dati neve di www.skiinfo.it Sponsored by 40/80 40/45 250 CANAZEI - BELVEDERE 10/60 n.p. 20/80 40/90 n.p. n.p. 20/166 25/130 n.p. 20/40 n.p. n.p. 60/116 20/40 30/60 10/100 10/25 30/90 n.p./18 n.p./8 n.p./22 9/9 n.p./6 n.p./10 31/31 11/13 n.p./11 7/7 n.p./15 n.p./7 n.p./9 n.p./4 6/6 8/8 5/18 8/10 n.p. n.p. n.p. 40 n.p. n.p. 115 50.8 n.p. 15 n.p. n.p. n.p. n.p. 15 26 19 14 FOLGARIA FOLGARIDA - MARILLEVA GHIACCIAIO PRESENA LAVARONE-RIVETTA MADONNA DI CAMPIGLIO MOENA - ALPE LUSIA MONTE BONDONE PAMPEAGO-PREDAZZO-OB. PANAROTTA 2002 TONALE ADAMELLO SKI PASSO ROLLE S. PELLEGRINO-FALCADE PEJO PINZOLO POZZA-ALOCH-BUFFAURE S. MARTINO DI CASTROZZA VIGO-PERA-CIAMPEDIE ALTO ADIGE ALPE DI SIUSI ALTA BADIA ALTA PUSTERIA 30/90 40/50 40/80 200/300 n.p. 0/45 35/90 10/60 0/100 n.p. 30/60 5/40 45/70 30/140 0/25 25/55 5/40 35/50 BELPIANO CAREZZA CORNO DEL RENON FUNIVIE SPEIKBODEN GITSCHBERG - MARANZA KLAUSBERG LADURNS MERANO 2000 OBEREGGEN PLAN - VAL PASSIRIA PLAN DE CORONES PLOSE - BRESSANONE RACINES SAN VIGILIO SOLDA TRAFOI VAL D'ULTIMO VAL GARDENA VAL SENALES VALLELUNGA 19/20 59 WATLES 13/13 4/22 24/26 4/4 n.p./15 12/19 8/8 2/5 20/20 n.p./4 16/16 6/6 18/19 4/6 9/13 5/7 5/19 5/7 19 10 55 10 n.p. 34 25 7 42 n.p. 50 14 48 12 13 14 11 11 2/25 25/55 51/53 115 0/25 16/32 34 20/100 20/60 0/10 30/125 0/50 20/170 40/120 30/45 75/95 20/80 35/60 0/50 65/80 35/60 40/130 40/100 0/30 30/70 40/160 20/100 30/30 5/6 10/15 n.p./3 6/7 7/10 7/9 2/3 7/7 18/18 3/4 26/32 8/9 8/8 26/32 11/11 3/3 6/6 52/59 12/12 3/3 3/3 72 31.5 n.p. 19 22 19 16 79 48 21 109 35 25 109 40 10 50 111 72 31 36 VENETO ARABBA MARMOLADA ALTOPIANO DI ASIAGO AURONZO MISURINA COMPRENSORIO CIVETTA CORTINA D'AMPEZZO FALCADE LESSINIA MONTE BALDO NEVEGAL SAN VITO DI CADORE SAPPADA 30/278 n.p. 20/50 0/60 0/60 40/50 n.p. n.p. n.p. n.p. n.p. FRIULI VENEZIA G. RAVASCLETTO/ZONCOLAN SELLA NEVEA TARVISIO 25/45 5/100 20/50 APPENNINO ABETONE C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO CIMONE CORNO ALLE SCALE 40/80 17/21 42 60/80 15/15 28 40/50 7/20 30 40/60 5/7 11 26/28 n.p./41 2/7 8/24 26/37 19/19 n.p./4 n.p./6 n.p./7 n.p./3 n.p./12 60 n.p. 7 35 110 50 n.p. n.p. n.p. n.p. n.p. MONTE AMIATA OVINDOLI PASSO LANCIANO ROCCARASO TERMINILLO n.p. n.p./8 n.p. 50/100 8/11 27 50/150 5/6 9 70/200 21/21 124 n.p. n.p./5 n.p. FRANCIA CHAMONIX MONT-BLANC MONTGENÈVRE 0/360 40/43 n.p. 60/110 31/32 92 SVIZZERA ST. MORITZ - CORVIGLIA WENGEN 0/90 42/57 237 20/130 18/19 108 5/12 18 AUSTRIA 8/12 12 KITZBÜHEL 4/14 n.p. SÖLDEN ST. ANTON AM ARLBERG 60/180 42/53 140 10/302 33/35 147.9 120/355 80/84 248 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _senatùr nella bufera DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Bossi lascia la segreteria: che cosa sarà adesso della Lega? 1Qualche particolare in più sulle dimissioni. È stato nominato il tesoriere, dato che il vecchio responsabile dei conti, Francesco Belsito, origine di tutti i guai piovuti addosso a Bossi, si è dimesso martedì. Il nuovo amministratore è Stefano Stefani, 73 anni, parlamentare di lungo corso e oggi presidente della Commissione Esteri alla Camera. I dettagli sulla riunione del consiglio federale li ha subito dati Matteo Salvini a Radio Padania: «Umberto Bossi ha detto che per il bene del movimento, per il bene dei militanti, per l’affetto e il lavoro di migliaia di persone che seguono la Lega...» sottinteso: si dimetteva. «Chiunque fosse dimostrato che abbia sbagliato (sic), pagherà per quello che eventualmente avesse fatto. La priorità è il bene della Lega e continuare la battaglia per dare un po’ di respiro e di libertà al Nord. Io non ricordo leader politici che si siano presi sulle spalle responsabilità evidentemente non loro...». 2 Evidentemente non loro? Bossi, come ognuno di noi, è innocente fino a prova contraria e comunque non è indagato. Dimettendosi, avrebbe detto: «Chi sbaglia paga qualunque cognome porti». I suoi dicono che alla storia della famiglia — che a quanto pare si faceva passare i soldi, pagare le case e le macchine da Belsito — non voleva credere e che sono stati gli stessi leghisti a dirgli: «Guarda che è tutto vero». Su questo sarebbe avvenuto il crollo psicologico e la decisione di presentarsi dimissionario al consiglio federale di ieri. Salvini ha detto che nessuno gli ha chiesto di andarsene. Fuori dalla sala di via Bellerio, del resto, lo aspettava un gruppetto di militanti che, men- GLI ALTRI LEADER LE INTERCETTAZIONI Una «family» ingombrante e la paletta del Trota S Berlusconi: «Nulla sarà più come prima» Le dimissioni di Bossi hanno lasciato di sasso Silvio Berlusconi, secondo il quale ora tutto sarà diverso. Come trapela dall’entourage del Cavaliere, lo storico alleato avrebbe detto che il Senatùr merita il rispetto di tutti e che le dimissioni sono state un gesto responsabile Travolto dall’inchiesta sui soldi del partito. Sostituito da un triumvirato in attesa del congresso. Ma Maroni è contestato, il Carroccio può spaccarsi Umberto Bossi non è più il segretario della Lega: si è dimesso ieri pomeriggio nel corso di una drammatica riunione nella sede di via Bellerio. I suoi, nel disperato tentativo di minimizzare la tragedia giudiziaria che ha travolto il capo, lo hanno nominato presidente. Presidente senza poteri, come è ovvio: il consiglio federale ha affidato il partito al triumvirato Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago. Questi tre dovranno governare il problematico appuntamento delle Amministrative, gestire l’opposizione a Monti in Parlamento e, dopo l’estate, organizzare il congresso federale, che la Lega non tiene dal 2002 e al termine del quale sarà incoronato il nuovo capo. Visti i risultati di tante consultazioni di base e dei vari congressi regionali, è troppo facile pronosticare la vittoria di Maroni. Ma ieri alcuni militanti hanno gridato «buffone, buffone» a Maroni e il risentimento dei Bossi verso di lui è così forte che non sembra azzardato ipotizzare altre lacerazioni, altri drammi. E l’inchiesta è appena agli inizi. A d HA DETTO tre insultava Maroni, lo esortava a non mollare. I figli coinvolti, come saprà, negano, anche con l’aria di indignarsi. 3 Invece? S Umberto Bossi «Il fatto che io abbia dato le dimissioni non vuol dire che io scompaia. Se lo scordino (...) Questa è una manovra chiara contro me e il partito (...) Il peso di un uomo non lo fa la carica ma cervello, testa e cuore (...) Resto nella Lega, da ultimo sostenitore o da segretario io resto sempre a disposizione della causa. Adesso sarò un militante, anzi un semplice simpatizzante (...) Maroni non è un traditore» Ma intanto bisogna chiarire che la legge istitutiva dei rimborsi elettorali, fra le tante brutture, ha anche quella di non sottoporre i partiti a un obbligo di rendicontazione stringente. In pratica, con quei soldi — denaro pubblico — i partiti possono fare quello che vogliono, tant’è vero che Belsito ha adoperato i fondi per comprare diamanti in Tanzania. Quindi, anche ammesso che le intercettazioni siano suffragate da riscontri, non è detto che dar soldi alla famiglia del segretario, benché impresentabile sul piano politico e del costume, sia un reato. 4 Beh, qualche intercettazione ieri mattina l’ho letta pure io e, francamente, è roba che fa prudere le mani. Sì, Belsito era appena stato convocato a Roma e temeva che Bossi lo avrebbe defenestrato. Allora l’impiegata amministrativa Nadia Dagrada lo invitava ad andare all’attacco: «Gli dici: capo, guarda che è meglio sia ben chiaro: se queste persone mettono mano ai conti del Federale, vedono quelle che sono le spese di tua moglie, dei tuoi figli, e a questo punto salta la Lega. Papale papale glielo devi di- re: ragazzi, forse non avete capito che, se io parlo, voi finite in manette o con i forconi appesi alla Lega». Segue elenco, che riferiamo nel riassunto dei carabinieri: «i costi di tre lauree pagate con i soldi della Lega», «i soldi per il diploma (Renzo Bossi)»; «i 670.000 euro per il 2011 e Nadia dice che non ha giustificativi, oltre ad altre somme ingenti per gli altri anni»; «le autovetture affittate per Riccardo, tra cui una Porsche»; «i costi per pagare i decreti ingiuntivi di Riccardo»; «le fatture pagate per l’avvocato di Riccardo Bossi»; «una casa in affitto pagata a Brescia»; «i 300.000 euro destinati alla scuola Bosina di Varese per Manuela Marrone (moglie di Bossi, ndr), che Belsito non sa come giustificare, presi nel 2011 per far fare loro un mutuo e che lui ha da parte». Poi: «l’ultima macchina del Principe, 50.000 euro, i soldi ancora da dare per le ristrutturazioni del terrazzo». Tra i beneficiati non manca Rosy Mauro, vicepresidente del Senato e detta qui «la nera»: «Sai quanto gli ho dato l’altro giorno alla nera? Quasi 29 mila, 29.142 in franchi eh... vuoi che ti dica tutti gli altri di prima?». 5 Non ho visto grandi dichiarazioni dagli altri partiti. Hanno tutti il terrore che, dopo quest’altra tegola, si debba per forza rimetter mano alla legge sui rimborsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Bersani: «Riformiamo i bilanci dei partiti» Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha inviato una lettera ai colleghi Alfano (Pdl) e Casini (Udc) per parlare di bilanci di partiti: «È ormai improrogabile il cambiamento delle normative che regolano la trasparenza e i controlli: serve una legge da approvare subito» Militanti della Lega nella sede di via Bellerio, a Milano LAPRESSE Rovinato dalla Family. In un’intercettazione fatta a febbraio la dirigente amministrativa leghista Nadia Dagrada sollecita l’ex tesoriere Francesco Belsito a parlare chiaro con Umberto Bossi: «Tu gli devi dire, tua moglie i tuoi figli, questi ti rovineranno con i costi che hanno, punto, poi gli devi far capire che la famiglia se esce fuori qualcosa da te della famiglia, lui è rovinato, non può dire che non sa quello che riguarda la famiglia eh (...)». Nel mirino c’è soprattutto il «Trota», il figlio Renzo che, rispetto al resto dei familiari, non si muove certo nell’ombra. La paletta In un’altra intercettazione, dell’8 febbraio, Dagrada e Belsito parlano di «piani alti» intervenuti per pilotare un fascicolo diretto alla magistratura sulle frequentazioni del Trota e su altre «usanze». Belsito: «Chi conoscono loro? Son quattro sfigati (riferito al cerchio magico, ndr)». Dagrada: «Macché, non sono mica loro, non sono loro che fanno aspettare, non siamo neanche noi». Belsito: «E chi cazzo è?». Dagrada: «Pd e Pdl». Belsito: «Nooo». Dagrada: «Sì è così. Il figlio di lui (di Bossi, ndr) ha certe frequentazioni... Altro che Cosentino... È intervenuto più Silvio e so che ci sono di mezzo anche alti, ma alti Pd e non è che hanno detto "chiudi il fascicolo" hanno detto "manda, ci sono 50 fascicoli", quello era il quinto, gli hanno detto "inizia a farlo scivolare ventesimo". E dopo è passato il tempo, si doveva andare a elezioni a marzo e han detto "inizia a metterlo quarantesimo", ma appena arriva l’ordine di tirarlo fuori... fuori, eh, tutto... i fermi, l’utilizzo della macchina con la paletta, perché lui sulla macchina c’ha la paletta». Belsito: «Ma ce l’ha ancora?». Dagrada: «Certo! Paletta e lampeggiante, ci sono le foto! Prese dalle telecamere per eccesso di velocità per giunta». ascesa e declino DALLA FOLLA ALLE PROVOCAZIONI, DALL’ICTUS FINO AL RITORNO IN POLITICA Nel «sacro» prato di Pontida Canottiera come stile di vita Dopo la malattia Con lo storico alleato Pontida, provincia di Bergamo, centro di gravità permanente del leghismo e meta preferita per i bagni di folla estivi del Senatùr: eccolo nel 1996, tra la gente accampata sul «sacro» prato del Carroccio ANSA Dal dito medio agli epiteti coloriti rivolti ai cronisti, Bossi ha stravolto i canoni tradizionali dell’uomo di Stato. Emblema l’esibizione pubblica, anche durante le interviste, della celebre canottiera bianca ANSA L’11 marzo 2004 Bossi viene colpito da ictus: resta per giorni in coma farmacologico. Per mesi rimane in una clinica privata in Svizzera (nella foto), torna in Senato nel giugno 2005 per l’approvazione della devolution AP Umberto Bossi alla Camera con Silvio Berlusconi nel novembre del 2011, durante il voto sul Rendiconto generale dello Stato: l’ex leader leghista è stato ministro delle Riforme nell’ultimo governo del Cavaliere ANSA Codice cliente: 222072 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 ALTRI MONDI IL CONSIGLIERE DI TORINO C’è il video dell’uomo che ha sparato a Musy Un video dell’uomo che il 21 marzo a Torino ha sparato 5 colpi di pistola a bruciapelo al consigliere comunale dell’Udc, Al- berto Musy. Lo ha diffuso ieri la procura del capoluogo piemontese: c’è un uomo che indossa un soprabito scuro e dei guanti, ha in testa un casco integrale nero (nella foto Ansa) e cammina nel centro storico, incrociando qualche passante, che non sembra prestargli attenzione. Salvare Pompei I 27 DETENUTI DA LIBERARE Bosusco: l’Orissa prepara lo scambio Aumentano le speranze per la liberazione di Paolo Bosusco, rapito il 14 marzo dai guerriglieri maoisti nello Stato dell’Orissa, in India. Ieri il governo statale ha diramato la lista dei 27 detenuti che verranno liberati in cambio del rilascio di Bosusco e del deputato locale Jhina Hikaka. Tra questi c’è la moglie del leader maoista Sabyasachi Panda, di cui sarebbe imminente un nuovo audio-messaggio. A notizie LOMBARDO CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO Tascabili La Camusso esulta per il reintegro S Ecco 105 milioni Saranno spesi per evitare i crolli Dopo l’ok dell’Ue, via al piano messo a punto in tre mesi: cinque bandi su nove già assegnati STEFANIA ANGELINI Può sembrare una notizia minore e, invece, rappresenta un futuro possibile per l’Italia. Il calvario che sta vivendo l’area archeologica di Pompei, la più famosa nel mondo, potrebbe essere al termine. Il progetto per salvare l’area dichiarata nel 1997 Patrimonio dell’Unesco è partito: ieri, a Napoli, sono stati annunciati i primi cinque bandi (su nove) per la riqualificazione, possibili gra- zie ai fondi europei. Il piano è stato messo a punto in soli tre mesi, un vero record per l’Italia e per salvare gli scavi si è riusciti a coinvolgere la Commissione europea, che ha stanziato ben 105 milioni di euro. Serviranno alla manutenzione degli edifici e all’assunzione di archeologi che si occupino della salvaguardia del sito. Il susseguirsi di crolli aveva acceso i riflettori dell’opinione pubblica mondiale su Pompei ed era costato la poltrona a un ministro (Bondi). L’ultimo dei crolli era stato « Dopo anni di malagestione il simbolo della nostra arte può tornare a vivere ILARIA BORLETTI BUITONI PRESIDENTE DEL FAI Sarà una Pasqua sobria, molto sobria. Lo dicono i dati Istat che entrano nel cuore della spirale recessiva. Il circolo vizioso parte dalla discesa dei risparmi delle famiglie italiane: nel 2011 si sono attestati al 12%, il valore più basso dal 1995, con una diminuzione dello 0,7% rispetto al 2010. «Quest’anno le famiglie subiranno un aumento di 982 euro annui sulle bollette e di 997 euro per la crescita della tassazione: difficilmente arrivano a fine mese figuriamoci se riescono a mettere da parte qualche risparmio», chiosa Rosario Trefiletti di Fe- -1,3% il taglio del cibo Secondo Coldiretti, nel 2011 le famiglie italiane hanno ridotto le spese alimentari dell’1,3% A febbraio i consumi sono scesi dell’1% rispetto a gennaio ANSA 20 euro l’aumento della spesa Per l’aumento della benzina, la spesa per il pranzo di Pasqua costerà 15-20 euro in più Primi interventi Per riportare Pompei a risplendere è stato messo in piedi un piano gigantesco, tanto che ieri, alla presentazione, c’era pure Mario Monti, con quattro ministri. Il premier lo ha definito un «piccolo grande evento». I numeri parlano chiaro: 2,3 milioni di visitatori l’anno, 66 ettari, tre chilometri e mezzo di cinta muraria, oltre 17 mila metri quadrati di superficie dipinta, eccetera. E così, per la riqualificazione serviranno almeno tre anni. Sorride la presidente del Fai Ilaria Borletti Buitoni: «L’agonia per il sito archeologico più celebre del mondo, quello più visitato, è finita: per troppo tempo ha sofferto a causa della malagestione. Ora i soldi ci sono e credo che verranno spesi adeguatamente». Massima attenzione alle infiltrazioni mafiose: «Ogni ditta che lavorerà sul Progetto Pompei sarà verificata, anche se svolgerà lavori minimi», assicura la ministro Cancellieri. Il presidente del Consiglio Mario Monti ieri a Napoli assieme ai ministri Cancellieri e Ornaghi REUTERS Torna il reintegro nella riforma del mercato del lavoro. E divide, Il premier Mario Monti ieri ha spiegato: «Le imprese sono insoddisfatte perché avrebbero voluto la sparizione complessiva della parola reintegro. Credo che con il tempo e con un giudizio più meditato capiranno che la permanenza di questa parola è riferita a fattispecie molto estreme e improbabili». E per replicare alla leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, che al Financial Times aveva definito la riforma «pessima», ha parlato al Tg1: «La Confindustria tre mesi fa non avrebbe neppure osato sperare in una riforma del lavoro come quella presentata dal governo». Stato d’animo profondamente diverso sull’altra sponda, in casa Cgil: «È un primo risultato per i lavoratori», ha detto la leader Susanna Camusso. In ogni caso, è probabile che sulla riforma Fornero venga posta la fiducia alle Camere; ieri, poi, sono emersi altri dettagli sul testo: a copertura del ddl per la riforma ci sarebbero nuovi tagli per gli enti previdenziali e una stangata per i proprietari degli immobili affittati che non applicano la cedolare secca. Per il resto, sale di 2 euro per ogni passeggero, a partire dal primo luglio del 2013, l’addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei; arriva una stretta sulla deduzione riconosciuta sulla tassa al servizio sanitario nazionale, pari al 10,5%, che si applica sulle assicurazioni Rc auto; è previsto un taglio delle deduzioni dal 40 per cento al 27,5 per cento per le automobili aziendali utilizzate nelle imprese. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOTIZIE DALLA CRISI IL PIL SCENDE DI UN ALTRO 0,7%: IL PEGGIORE DEI PAESI OCSE Una Pasqua di passione I risparmi vanno giù: mai così pochi dal 1995 a fine febbraio, quando una parte d’intonaco si stacco da una delle pareti nella Domus della Venere in Conchiglia. Ma l’incidente più grave resta quello all’interno della Casa dei Gladiatori, nel novembre 2010. Il presidente siciliano: «Sono solo calunne» La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio del governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e del fratello Angelo, deputato nazionale Mpa. È una conseguenza della decisione del gip Barone, del 29 marzo, di non accogliere l’archiviazione proposta dalla Procura e di disporre la loro l’imputazione coatta. «È un atto dovuto, smonterò questo castello di calunnie», ha replicato Lombardo Lavoro, alta tensione Monti-Confindustria Più tasse sulla casa per coprire la riforma derconsumatori. E ciò significa contrazione dei consumi: a febbraio 2012 la diminuzione è stata dello 0,9% in termini tendenziali e dell’1% rispetto a gennaio, mentre il potere d’acquisto delle famiglie, lo scorso anno, è calato dello 0,5% con un picco di contrazione però, nell’ultimo trimestre, dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. E questo perché i redditi degli italiani sono cresciuti meno dell’inflazione. Ovvio che le aziende ne risentano: lo scorso anno la quota di profitto si è attestata al 40,4%, il valore più basso dal 1995, con una riduzione dell’1,1% rispetto al 2010. In questo scenario è consequenziale anche la contrazione del Pil. Secondo i dati Ocse, nel quarto trimestre del 2011 il Pil ha fatto segnare un -0,7%, rispetto al -0,2% del trimestre precedente. Ed è il peggiore dei Paesi dell’Ocse. 172 gli euro persi Nel 2011 il potere d’acquisto delle famiglie è calato dello 0,5%: come perdere 172 euro MALE I MERCATI Lo spread sale a quota 371, 7 La Borsa a -0,2% Lo spread ritorna a preoccupare. Il differenziale del rendimento tra il debito decennale italiano e quello tedesco ieri ha chiuso a 371,7 punti base (rispetto ai 350 di mercoledì) dopo aver raggiunto quota 380 punti nel corso della giornata: livello che non si toccava da metà febbraio. Pesano i cattivi risultati dell’asta spagnola che si è chiusa con sottoscrizioni per un miliardo in meno rispetto alle attese. Le Borse europee, invece, hanno tamponato sul finale le forti perdite accumulate nel corso delle contrattazioni. Sulla scia dei dati positivi sull’occupazione negli Stati Uniti e del miglioramento di Wall Street, le principali piazze finanziarie hanno chiuso col segno più: Londra ha guadagnato lo 0,35%, Parigi lo 0,19%. Meno bene per Milano che ha perso lo 0,2%, dopo essere scivolata più in basso nella prima parte della seduta. In calo anche Francoforte (-0,13%). La contraffazione nel Salernitano Pomodoro made in Italy cinese: prima condanna Arriva la prima condanna per il pomodoro cinese spacciato come made in Italy: lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore (Sa) che hanno inflitto la pena di 4 mesi di carcere e 6 mila euro di multa al titolare di un’industria di conserve che, nell’ottobre 2010, aveva trasformato e commercializzato come italiano oltre 500 tonnellate di concentrato di pomodoro importato dalla Cina. Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole e forestali, Mario Catania: «È d’obbligo tutelare chi compra da comportamenti scorretti». La Coldiretti: «Non è un caso isolato: nel 2011 l’importazione di pomodoro dalla Cina è aumentata del 17%». L’omicidio del 2010 a Torino Rapì e uccise la moglie dell’amante: ergastolo Una pena severa, come richiesto dall’accusa, per la mantide di Bruino (Torino): ieri è stata condannata all’ergastolo Maria Teresa Crivellari, la donna accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino di una villa del Torinese, nel 2010, Marina Patriti, la moglie del suo amante, con la complicità del figlio, Alessandro Marella. Quest’ultimo, invece, è stato condannato a 15 anni e 4 mesi di carcere, mentre hanno preso rispettivamente 15 e 16 anni di reclusione gli altri due complici, Calogero Pasqualino e Andrea Chiappetta, assoldati per rapire la casalinga e consegnarla nelle mani della Crivellari, che ieri in aula ha chiesto scusa ai familiari della vittima. VENERDÌ 6 APRILE 2012 ALTRI MONDI INCASSI VICINI AL MILIARDO Videogiochi in crisi Affari in calo del 7% Anche il settore dei videogiochi sente la crisi e perde il 7.1% per un giro d’affari vicino al miliardo. Soffrono di più le console tradizionali, con tablet e app ormai alle calcagna. I dati sono quelli del rapporto annuale Aesvi-GfK Retail and Technology. Nonostante ciò, l’Italia avanza di una posizione in Europa per fatturato, collocandosi al quarto posto dopo Gran Bretagna, Germania e Francia. Il titolo più venduto è Fifa 12 (nella foto). I CANTANTI IN UNO SPOT Battiato, Paoli & co. contro la pirateria Franco Battiato, Caterina Caselli, Ludovico Einaudi, Mario Lavezzi, Mauro Pagani, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Roberto La Titanic mania Film, aste, mostre Un secolo dopo rivive il mito Boom di iniziative per il centenario del naufragio e oggi torna DiCaprio in 3D Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic FILIPPO CONTICELLO GLI EVENTI IN TUTTO IL MONDO 1 2 3 4 1 Il nuovo museo del Titanic costruito a Belfast; 2 La mostra al National Geographic Museum di Washington fino all’8 luglio; 3 L’ufficio postale della nave ricostruito a Cherbourg, in Francia; 4 Una cartolina che sarà battuta all’asta nei prossimi giorni AP/AFP Tra le brume di Belfast dicono che in un secolo l’aria non sia cambiata: i nordirlandesi si sono ripresi con una punta d’orgoglio il «loro» Titanic, gioiello della scienza e della tecnica che avevano costruito come pionieri a inizio Novecento. Hanno messo d’accordo cattolici e protestanti con un museo grande quanto un quartiere: 6 piani di esposizione e un curioso mix di chincaglieria e virtualità. Lo hanno inaugurato il 30 marzo, in tempo per il centenario che ricorre domenica prossima: nella notte del 15 aprile 1912 la nave-gigante più famosa di sempre affondò nel Nord dell’Atlantico dopo l’urto con un iceberg. L’evento epocale è tornato di moda sulle due sponde dell’Oceano: fioccano celebrazioni, nascono musei, si moltiplicano dibattiti, fioriscono documentari e serie tv. Ma, sopra ogni cosa, si ritorna curiosi al cinema: oggi in Italia esce Titanic, il filmone del 1997 di James Cameron, stavolta in versione 3D. Il visionario regista canadese ha lavorato di cesello: 60 settimane per convertire alla nuova tecnologia la pellicola da 1,8 miliardi di dollari di incassi. Per la curiosità dei fedelissimi del kolossal, è spuntata un’aggiunta. Una scena, prima tagliata, in cui Leonardo Di Caprio fa un disegno di Kate Winslet nuda e che ora mette L’ULTIMO ALLARME E adesso il relitto si sta corrodendo a causa dei batteri Il relitto del Titanic, che è a 4 mila metri di profondità al largo dell’isola canadese di Terranova, fa parte del patrimonio culturale subacquatico dell’Unesco. Ma, nonostante ciò, rischia di essere distrutto dalla natura. «Se il relitto resta com’è — ha spiegato Robert Ballard, dell’Università del Rhode Island — si dissolverà con il tempo». Per evitare che il Titanic sia «mangiato» dai batteri sviluppati dai rifiuti gettati in fondo al mare, Ballard suggerisce l’uso di vernice protettiva. Utile, ma costosa: ci vorrebbero milioni di dollari per intervenire. «terribilmente in imbarazzo» l’attrice inglese. Vittime e feste La febbre titanica ha trovato sintesi in una banana: «Datemene una e vi spiegherò com’è affondata», dice Cameron per introdurre la sua teoria sull’inabissamento in un documentario in onda domenica su National Geographic (canale 403 di Sky). Nello stesso giorno e la domenica successiva, Discovery World di Media- set Premium trasmetterà 4 documentari sui retroscena della tragedia. Dal 23 maggio, invece, arrivano in cofanetto dvd e blu-ray le quattro puntate della serie tv di Julian Fellowes pensata per il centenario. Il resto è collezionismo d’eccezione: in Inghilterra è stata lanciata una nuova serie di francobolli, mentre in giro per il mondo vanno all’asta reperti in quantità. Nella contea inglese del Wiltshire è stato acquistato per 76 mila sterline un menù dell’ultima cena servita a bordo e dal 19 aprile a New York verrà battuto a carissimo prezzo una foto inedita dell’iceberg scattata dieci ore dopo il naufragio. Il museo Winding A POTTER DIGITALE VA FORTE LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 Vecchioni e Ron tutti insieme contro la pirateria digitale e in difesa dei giovani autori. Lo hanno fatto girando uno spot prodotto dalla Federazione Editori Musicali: è online da ieri sul sito www.pro-music.it e denuncia il guadagno multimilionario dell’industria dell’illecito. ICONA DELLA MUSICA Rock in lutto, addio Marshall Ha inventato l’amplificatore S In tre giorni 1,5 milioni di dollari Harry Potter diventa ricco anche in formato digitale. I libri della saga del maghetto creato da J.K. Rowling, entrati nel mercato degli e-book a fine marzo, hanno incassato oltre 1,5 milioni di dollari in appena tre giorni. «Non ce lo aspettavamo», fanno sapere da Pottermore, il sito dedicato al mondo di Potter: le vendite dei sette romanzi, che si possono comprare in America e Inghilterra tramite Sony, Google, Amazon e Barnes & Noble, hanno superato le 160 mila copie La nave ha urtato un iceberg il 15 aprile 1912: a Belfast un intero isolato la ricorda House di New Tredegar, in Galles, propone una mostra sull’uomo che sentì per primo le chiamate di soccorso, mentre a Southampton, città da cui il Titanic partì direzione New York, hanno fatto una scelta controcorrente: al SeaCity Museum raccontano le storie delle vittime. Nel collasso di quel mito del progresso, annegarono in 1517: tra show e festeggiamenti, lo si dimentica spesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Jim Marshall, morto ieri a 88 anni AP CARLO ANGIONI «Il rock and roll non sarà più lo stesso senza di lui, ma i suoi amplificatori vivranno per sempre». Il «necrologio» tecnologico, firmato da Slash, il chitarrista dei Guns ’n’ Roses, è uno dei più belli apparsi su Twitter ed è dedicato a Jim Marshall, sconosciuto a molti ma non a chi fa musica: il papà dell’omonimo, storico amplificatore rock è morto ieri mattina, in un ospizio inglese, a 88 anni, come comunicato dalla sua società e dal figlio, che l’ha assistito negli ultimi mesi, resi difficilissimi dal cancro. Nato a Londra nel 1923 e all’inizio semplice commerciante di batterie (oltre che batterista provetto), Marshall fondò la società Marshall Amplification nel 1962, grazie anche (in qualche modo) alle dritte di un certo Pete Townshend, che poi diventerà il leggendario chitarrista degli Who e uno dei suoi primi clienti speciali. Lui gli consigliò di allargare il negozio di Hanwell, nella periferia della capitale inglese, per vendere anche chitarre e amplificatori. E di lì a poco arrivò il botto: Marshall assunse un ingegnere per lavorare sul progetto di un amplificatore fatto in casa, rubacchiando dal già esistente Fender, e al sesto prototipo decise che era arrivato il pezzo giusto, subito ordinato da Eric Clapton e Jimi Hendrix e poi diventato una icona della musica. Soprannominato «lord of loud», il «signore dell’alto volume», appassionato di heavy metal, dei sigari cubani Montecristo e dello scotch fatto con una sola qualità di malto, Marshall è stato un vero mito. Merito anche di una filosofia di vita molto semplice ma efficace, come rivelò per i 40 anni della sua azienda: «Lavorare duro, creare un grande prodotto e circondarsi di persone brave, perché non si può fare tutto da soli». © RIPRODUZIONE RISERVATA la Foto Google fa gli occhiali bionici Si può anche telefonare, mandare mail e navigare Mandare le mail, scattare foto, navigare nei social network, cercare una mappa stradale. Tutto grazie a un paio di occhiali «bionici» (nella foto Reuters). Si chiama «project glass» l’ultima, rivoluzionaria frontiera di Google: occhiali a realtà aumentata, dotati di una lente sopra l’occhio destro e una telecamera. Con cui si arriverà a sostituire uno smartphone. Per adesso, si sta lavorando sul prototipo LOTTO SUPERENALOTTO NAZIONALE 70 10 32 22 81 LA COMBINAZIONE VINCENTE 10 37 44 56 60 89 Jolly: 7; Superstar: 25 Jackpot e 81.300.000 Punti 6: nessuno Punti 5+: nessuno Punti 5: 11 totalizzano: e 33.135,21 Punti 4: 1.015 totalizzano: e 363,09 Punti 3: 37.402 totalizzano: e 19,59 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 3 totalizzano: e 36.309 Punti 3: 175 totalizzano: e 1.959 Punti 2: 3.026 totalizzano: e 100 Punti 1: 20.943 totalizzano: e 10 Punti 0: 45.343 totalizzano: e 5 Montepremi di concorso e 2.429.915,35 10 e LOTTO Numeri vincenti ESTRAZIONE DEL 5 APRILE 2 4 8 13 14 18 22 28 29 34 35 39 43 44 54 68 70 74 77 90 BARI 13 18 34 19 75 CAGLIARI 22 39 FIRENZE 74 2 70 18 40 GENOVA 68 39 8 38 10 7 42 90 MILANO 35 14 74 59 20 NAPOLI 44 54 13 18 90 PALERMO 70 29 80 90 38 ROMA 77 4 79 23 38 TORINO 8 28 90 23 27 VENEZIA 43 90 50 55 46 Codice cliente: 222072 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 6- Toro 7+ Gemelli 8 Cancro 6 Leone 7+ Vergine 6,5 DI ANTONIO CAPITANI Oltre a qualche intralcio, dovete fronteggiare le esternazioni di fallocefali e polemici di default. Organizzatevi e tutelatevi. Calo suino. Giornata di fermento positivo nel lavoro, oltre che utile a chiudere ogni sospeso in vista della Pasqua. Sudombelico tutta lava e lapilli. Strada in salita per lavoro, amore, umore: applicatevi. E reggetevi al corrimano dell’ottimismo. O al sudombelico di chi vi può risollevare. Grazie a tempismo e ingegno, fate punteggio pieno nel lavoro. Colloqui a buon fine, ormoni di primo pelo, pure se siete un cicinìn agée. Economia e lavoro trovano sollievi inattesi. Anche se Marte aizza il rottweiler iperteso che dimora in voi. Cuccia! Fornicazione epicurea. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 IL MIGLIORE Creatività fa rima con genialità. E la giornata è caratterizzata da buonumore e fortuna: ogni obiettivo (e ogni corpo turgido) può essere centrato! 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 7,5 Scorpione 6,5 Sagittario 7+ Capricorno 5,5 Acquario 7,5 Pesci 6,5 Il rischio sfigopessimismo aleggia. Scongiuratelo. Perché attira ostacoli. E vi imbruttisce. Vigore in calo, sudombelico meno reattivo. Lo stress è tanto. E gli zebedei vi seguono trascinandosi. Ma oggi il capo v’apprezza e l’appetito suino è soddisfatto. Si migliora, dunque. E’ tempo di svolte e gol storici. Ma fate in modo che la Luna odierna non vi demotivi. Buone notizie finanziarie, il sudombelico frizza. L’intuito è ottimo consigliere, specie nel lavoro e nella semina di cose nuove. Il suino che c’è in voi diventa romantico, il vigore cresce. Lavorare e organizzarvi da soli vi fa gioco. E vi fa produrre per tre. Ergo: non vi insfighite. Serpeggiano voglie suine alternative. ARTURO ERASMO VIDAL Il lavoro di squadra approda al successo. Ma pure se lavorate da soli, una dritta può schiudervi orizzonti proficui. Lievi guizzi suini. Il centrocampista della Juventus è nato a Santiago del Cile il 22 maggio 1987: è stato acquistato in estate dal Bayer Leverkusen Gazzetta.it Televisioni in chiaro RAIUNO RAIDUE RAITRE CANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA 7 6.45 UNOMATTINA 11.05 OCCHIO ALLA SPESA 12.00 LA PROVA DEL CUOCO 13.30 TG1 14.10 LE ULTIME ORE DI GESÙ 15.30 LA VITA IN DIRETTA 17.10 CHE TEMPO FA 18.50 L' EREDITÀ 20.00 TG1 20.30 QUI RADIO LONDRA 20.35 PORTA A PORTA 21.10 RITO DELLA VIA CRUCIS 22.40 NATUZZA, LA VIA DELLA CROCE 23.40 CONCERTO DI PASQUA 1.05 TG 1 - NOTTE 7.00 9.30 11.00 13.00 14.00 16.15 7.00 8.00 10.00 11.10 12.45 13.10 14.00 15.05 15.55 18.10 19.00 20.00 20.35 21.05 6.00 8.00 8.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.05 16.45 18.45 20.00 20.30 21.10 6.50 8.40 10.30 12.25 13.00 13.40 14.55 7.05 7.20 7.25 10.50 11.30 12.00 13.50 15.35 15.50 18.55 19.35 20.30 7.00 9.45 11.20 12.30 13.30 14.05 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 13.10 SCEMO & PIÙ SCEMO STEEL 13.20 GRIFFIN E PHOENIX MYA 13.30 GONE BABY GONE PREMIUM CINEMA 15.25 SOTTO IL VESTITO NIENTE - L'ULTIMA SFILATA PREMIUM CINEMA 17.10 THE TOWN PREMIUM CINEMA 17.20 HAPPYTHANKYOUMOREPLEASE MYA 19.20 FIGHTING PREMIUM CINEMA 21.15 RED PREMIUM CINEMA 22.50 HELLRAISER STEEL CALCIO 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05 23.25 23.40 1.10 1.20 CARTOON FLAKES TGR - TG2 I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE LA SIGNORA DEL WEST PRIVATE PRACTICE TG 2 GHOST WHISPERER SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES Telefilm TG 2 L'ULTIMA PAROLA RAI PARLAMENTO TELEGIORNALE THREE RIVERS TGR AGORÀ RAI 150 ANNI TG3 - TGR DIARIO ITALIANO LA STRADA PER LA... TGR - TG3 LASSIE GEO & GEO METEO 3 TG3 - TGR BLOB UN POSTO AL SOLE ROBINSON Attualità 23.15 TG3 23.25 TG REGIONE 23.35 90° MINUTO SERIE B 0.35 APP. AL CINEMA 19.00 NOCERINA - EMPOLI 10.30 MONDIALI SU PISTA Serie B Sky Calcio 6 11.00 MONDIALI SU PISTA Serie B Sky Calcio 10 Serie B Sky Calcio 11 19.00 ASCOLI ALBINOLEFFE Serie B Sky Calcio 9 Serie B Sky Calcio 5 e MP Calcio 2 19.00 CITTADELLA GUBBIO Serie B Sky Calcio 7 19.00 CROTONE SAMPDORIA Serie B Sky Calcio 3 e MP Calcio 3 19.00 LIVORNO - PADOVA ALGHERO 9 19 ANCONA 11 20 min max 8 14 BARI 16 20 BOLOGNA 12 18 AOSTA CIELO VENTI CAGLIARI 12 21 Sole Deboli CAMPOBASSO 11 15 Moderati CATANIA 13 21 FIRENZE 14 21 Nuvolo Prove libere 3. Moto GP Italia 2 Amichevole femminile Rai Sport 1 6 16 Torino 7 18 12 18 Milano Venezia 10 19 Perugia 10 16 8 16 18 11 15 MILANO 12 15 ROMA NAPOLI 16 20 10 20 Neve Mossi PERUGIA 10 20 Nebbia Agitati Il sole oggi MILANO ROMA POTENZA 11 15 REGGIO CALABRIA 15 21 ROMA 12 19 TORINO 9 16 10 14 TRENTO Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 6:53 19:58 6:43 19:41 14 18 VENEZIA 13 15 10.00 CALCIO: FIORENTINA CHIEVO IL FORUM Tutte le strategie di mercato dei grandi club Serie A. Highlights 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI Dalle trattative avviate per giugno alle mosse sui talenti del futuro. Leggi e discuti di calciomercato nel forum di Carlo Laudisa www.gazzetta.it Domani Dopodomani Un'intensa perturbazione nord-atlantica raggiungerà l'Italia con piogge e temporali diffusi. Maltempo più acceso sul Triveneto e lungo le regioni tirreniche con venti da Ovest in rinforzo. Brusco e generale calo delle temperature. Tempo ancora instabile su gran parte del Centrosud e variabilità sulle regioni del Nordest. Piogge e temporali tra Lazio, Abruzzo, Molise e al Sud peninsulare. Rovesci sparsi e residui, sui settori nord-orientali. Meglio altrove ma fresco. Ancona Firenze 13 18 L’istante dello scoppio della bomba che ha ucciso a Mogadiscio anche il n. 1 del calcio somalo (nella foto) Serie A. Highlights 10 21 11 15 L'AQUILA 16 CALCIO: INTER GENOA Ucciso in Somalia il presidente della federcalcio Bologna Genova GENOVA PALERMO 9.15 IL VIDEO Serie A. Highlights Serie A CALCIO: JUVENTUS NAPOLI Per il 60% dei lettori i rossoneri saranno favoriti giocando il derby contro l’Inter domenica 6 maggio alle 20.45 13 16 Molto forti Calmi CALCIO: CATANIA MILAN Il Milan in posticipo Un vantaggio per lo scudetto? 13 20 Coperto Temporali 9.45 Serie A. Highlights 9.00 Ancora tempo instabile su Venezie, alte pianure del Nord e sulle Alpi con piogge diffuse e nevicate in montagna. Rovesci anche tra Liguria e alta Toscana, piovaschi sul resto della Toscana e Trieste localmente in Sardegna. Altrove soleggiato e mite. Trento CALCIO: CAGLIARI ATALANTA 10.30 CALCIO: JUVENTUS NAPOLI Serie A. Highlights 17.30 ITALIA CINA Forti MARI Eurosport Oggi Aosta 9.30 10.15 CALCIO: BOLOGNA PALERMO 22.45 WTA CHARLESTON PALLANUOTO OMNIBUS COFFEE BREAK CUOCHI E FIAMME I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 I PREDATORI DELLA VENA D’ORO ATLANTIDE JAG I MENÙ DI BENEDETTA G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO LE INVASIONI BARBARICHE SOTTO CANESTRO TG LA7 (AH)IPIROSO PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH Serie A. Highlights 19.00 WTA CHARLESTON SKY SPORT 1 19.55 GP DEL QATAR Rovesci Pioggia 11.30 REDS - BRUMBIES Eurosport 2 Prove libere 3. Moto 2 Italia 2 ST LOUIS BLUES PHOENIX COYOTES 24.00 0.30 0.40 1.35 1.50 RUGBY 18.55 GP DEL QATAR European League Eurosport 2 NBA. Sky Sport 2 Ieri Prove libere 3. Moto 3 Italia 2 12.00 UHC AMBURGO BARCELLONA MIAMI HEAT MEMPHIS GRIZZLIES A CURA DI 18.00 GP DEL QATAR HOCKEY SU PRATO Serie A maschile. Rai Sport 1 GazzaMeteo Prove libere 2. Moto GP Italia 2 NHL ESPN America 20.25 BENNET CANTÙ NOVIPIÙ CASALE Finale Coppa Italia maschile Rai Sport 1 16.00 17.00 17.50 18.50 20.00 20.30 21.10 TENNIS 17.00 GP DEL QATAR HOCKEY SU GHIACCIO 1.30 18.55 BRESCIA PRO RECCO Super 15. Sky Sport 2 MOTOCICLISMO Dagli Stati Uniti. Sky Sport 2 LOS ANGELES ANGELS KANSAS CITY ROYALS BASKET Serie B. Sky Calcio 4 European League Eurosport 2 21.00 AUGUSTA MASTERS MLB ESPN America 1.30 17.00 BLOEMENDAAL ATLETIC TERRASSA GOLF MLB ESPN America TGCOM24 IERI E OGGI IN TV TELEFILM SLOW TOUR TG4 TELEFILM FORUM SEGRETI E PASSIONI LA TUNICA TG4 TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER 21.10 QUARTO GRADO Attualità 23.50 I BELLISSIMI DI R4 23.55 NIGHTWATCHIL GUARDIANO DI NOTTE 1.50 TG4 NIGHT NEWS European League Eurosport 2 Bera - Onati Quinta tappa Rai Sport 2 20.00 TEXAS RANGERS CHICAGO WHITE SOX 4.00 14.30 AMSTERDAM HC DINAMO KAZAN 15.40 GIRO DEI PAESI BASCHI BASEBALL 19.00 BARI - GROSSETO 2.20 Da Melbourne, Australia Eurosport Serie B Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio e MP Calcio 1 17.00 VICENZA - JUVE STABIA 23.20 1.15 2.00 Da Melbourne, Australia Rai Sport 2 19.00 TORINO - REGGINA CARTONI ANIMATI ROXY HUNTER... SIR SIMON... STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI CAMERA CAFÈ RISTRETTO TELEFILM TRASFORMAT STUDIO APERTO STUDIO SPORT C.S.I. MIAMI FAST & FURIOUS 4 Film LE IENE THE SHIELD STUDIO APERTO LA GIORNATA PRISON BREAK 15.50 17.50 18.30 19.00 19.25 21.10 CICLISMO Serie B Sky Calcio 8 19.00 SASSUOLO - MODENA 17.00 BRESCIA - VERONA Legenda PRIMA PAGINA TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 BEAUTIFUL CENTOVETRINE UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA AREA PARADISO Miniserie 23.45 SUPERCINEMA 0.15 MATRIX 1.30 TG5 NOTTE 2.00 STRISCIA LA NOTIZIA 2.33 UOMINI E DONNE IL SONDAGGIO 12 18 L’Aquila 9 15 Campobasso Bari 8 17 12 21 Napoli Potenza 11 19 8 16 Cagliari Catanzaro 11 19 10 20 Palermo Reggio Calabria 13 22 12 21 Catania 14 20 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 6:51 19:59 6:41 19:42 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 22 mar. 30 mar. 6 apr. Codice cliente: 222072 14 apr. Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 LETTERE LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 TERZO TEMPO DITE LA VOSTRA Porto Franco INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: [email protected] A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra Milan-Barcellona e i «blocchi» nel calcio Egregio Arturi, come mai tutti parlano di una maglia trattenuta in area del Milan, ma nessuno parla del blocco di Puyol degno del Sei Nazioni? Puyol fa un evidentissimo fallo. Resta da stabilire soltanto chi lo comincia prima e se il fallo è contemporaneo (in questo caso il regolamento premia il difensore). Io penso che abbia cominciato prima il giocatore spagnolo o che le due irregolarità fossero contemporanee. Mi interessa approfondire il concetto di «blocco» (così si definisce l’azione di Puyol) di cui i telespettatori da alcuni anni, e sempre più spesso, vengono informati durante i calci da fermi. Se provate a cercare la parola blocco nel regolamento del calcio, non la troverete nemmeno una volta. Se fate lo stesso esperimento in quello del basket ve ne imbatterete 20 (venti) volte. Per il semplice motivo che il blocco nel calcio è di fatto vietato mentre nel basket costituisce la base di quasi tutto il gioco d’attacco. Sempre e dovunque. Come Andrea Schianchi riportava nella sua analisi di ieri, il regolamento del calcio esclude il blocco descrivendolo così: «Ostacolare (fallo, ndr) la progressione di un avversario significa mettersi sulla traiettoria, per ostruirlo, bloccarlo, farlo rallentare o costringerlo ad un cambio di direzione con il pallone non a distanza di gioco...» E’ ammesso solo «trovarsi» già nella traiettoria di un avversario. Questo non è il caso delle mischie in area dove tutti gli attaccanti «bloccanti» sono in movimento per intralciare i difensori. Ma allora? Allora tutto questo fa parte della zona grigia del regolamento del calcio, che è di fatto inarbitrabile, e non solo in Italia, sui calci da fermo. Dobbiamo accontentarci che siano puniti solo i blocchi e i falli più eclatanti. A meno che non si ripensi o il regolamento o il modo di applicarlo. Fabio Rossi Spettabile Gazzetta, se adesso al Milan si autogiustificheranno dell'eliminazione dalla Champions attaccandosi ai rigori non andranno molto lontano anche nelle prossime edizioni. La differenza di gioco e di ritmo col Barcellona è parsa evidente. Paolo Ottoboni Una delle malinconie del mondo del pallone nostrano è che di calcio vero e proprio non parla quasi più nessuno. L’80% delle discussioni sono concentrate sul rigore o sul fuorigioco o sul gol fantasma. Proverò ad andare contro corrente. Il doppio confronto Milan-Barcellona ha detto con chiarezza che i catalani sono di una categoria superiore ai rossoneri. I quali ne sono ben consapevoli. Relativa consolazione: nessuna squadra al mondo sta al pari di Messi e com- pagni. Credo che proprio questa intima convinzione abbia aumentato il disappunto per quel rigore in un momento topico (dopo il pareggio per qualche minuto perfino l’Armata del Pep sembrava un po’ scossa): come a significare che non è stato possibile sfruttare, a causa di quella decisione, che a me è parsa fuori luogo, l’unica chance che la sorte aveva offerto nel panorama di uno sport nel quale non sempre i più forti vincono. Sull’episodio, è presto detto: Nesta fa un evidentissimo fallo, Le lacrime di Masiello Chinaglia e papà Lamentazioni assortite San Siro e Stoccarda ...Ricordo il giovane Masiello quando venne a visitare i bambini ospiti dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, Era umile, sorridente. Accarezzava i piccoli degenti... Leggevo che oggi è in carcere, piangente. Spero che il suo gesto di pentimento sia da esempio per tutti i giocatori professionisti e dilettanti, che lo sport possa diventare più pulito, e che i club finiscano di riempire le tasche ai loro tesserati... Dopo i vostri commenti sull'arbitraggio di Catania-Milan, ho ancora più convinzione che quest'anno ci sia un vento mediatico a favore della Juve, anche in Gazzetta. Ogni prestazione del Milan viene vivisezionata per trovarne difetti, la Juve viene esaltata come se fosse l'unica depositaria del buon calcio. Non mi riesce di provare compassione per Masiello che da quanto riportano i giornali sta piangendo in carcere. Se non sbaglio il suo stipendio è di 400.000 euro l'anno: e allora perché lucrare ancora e taroccare le partite? Hai avuto tutto dalla vita e hai ucciso la passione di noi tifosi che crediamo ancora in questo sport che ci regala emozioni. Vergognatevi. Che cosa rispondo a mio nipote di 12 anni quando mi chiede il perché? Cara Gazza, in questi giorni leggo i vostri aneddoti sulla vita dell'ormai compianto Giorgio Chinaglia. L’immagine del suo passato di giocatore controbilancia quella brutta del suo «dopo». Vi racconto io un episodio. Mio padre, emigrato a New York negli anni '70, vide arrivare lì proprio uno dei suoi miti calcistici. Una di quelle domeniche, a fine partita, mio padre riuscì ad avvicinare Giorgione, ed ad esprimergli tutta la sua gratitudine e ammirazione. Da emigrato ad emigrato: papà fece venire le lacrime agli occhi di Chinaglia il quale ne capiva i sentimenti. Alcuni giorni dopo Chinaglia rilasciò un'intervista al «Progresso Italoamericano» (ora divenuto «America oggi») in cui citava mio padre, ringraziandolo per avergli fatto provare la gioia sportiva più grande di sempre, ovvero, la riconoscenza dei tifosi emigranti. Tuttora conserviamo con orgoglio quell'articolo di giornale e attraverso di voi vorrei dire: papà sei il mio campione preferito Roberto Mazzola Giuseppe Damato (Mola di Bari) Leggevo sulla rubrica di una tifosa interista che si lamentava delle condizioni indecenti dei bagni dello stadio Meazza. Anch’io sono una tifosa nerazzurra che da sempre frequenta San Siro e gli stadi italiani in generale. Alla signora in questione vorrei dire che ci sono condizioni ben peggiori del Meazza (e che ha la «fortuna» di frequentare il primo anello arancio dovrebbe fare un giro al secondo blu/verde). Il tutto aggravato dall’uso incivile che molti frequentatori fanno di questi locali. Quest'anno sono andata alla Mercedes Benz Arena di Stoccarda a vedere una partita di Bundesliga e indovinate un po’? Sono andata ai servizi e sono rimasta a bocca aperta nel vedere che gli uomini andavano in quelli di loro competenza e ancora di più nel constatare che c'era la carta igienica e i locali erano puliti! Per non parlare delle scale sempre occupate, del posto che ti occupano abusivamente e degli steward che subiscono ogni abuso. Credo basti poco per avere qualcosa di meglio. Se tutti aprissero un po’ gli occhi al momento giusto, forse ci sarebbe più pulizia nel calcio e meno pentimenti postumi. Slanci ricorrenti su questa rubrica. Come se lo sport tenesse acceso un sentimento. Me ne rallegro sempre. Nicola Papagna (Bari) CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi Nicole Camilot (Mestre) E' finita la vostra imparzialità: sparare a zero sull'Inter è facile, però elogiate senza motivo Napoli, Juve, Milan... Eravate l'unico giornale «apolitico», ora siete uno dei tanti. Andrea Mencaroni (Perugia) Scrivete sempre che il Pocho Lavezzi lascia Napoli per andare dovunque: abbiate un po’ di rispetto per la società di calcio che per numero 1 al mondo.. Raffaele Visconti (Napoli) Ma credete che gli italiani non juventini siano stupidi? Tutti si stanno accorgendo che la Gazzetta è diventata faziosa e partigiana nel difendere il vittimismo della «signora». E lo fa in modo sfacciato.. Claudia Cittaro (Milano) Leonardo Massaccesi (Macerata) Uno spasso, vero? RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. 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Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus y EX IRIDATO Hector Luis «Macho» Camacho è nato il 24 maggio 1962 a Bayamon (Portorico). BOXE ARRESTATO E RILASCIATO Guai Camacho Violenza sul figlio piccolo Da dilettante Nella carriera da dilettanti ottiene un record di 96-4. Da pro’ Ha cominciato nei gallo, ma le prime grandi soddisfazioni sono arrivate nei leggeri tra il 1985 e 1986 quando diventa campione del mondo e difende la corona prima di passare nel 1989 tra i superleggeri. Nel 1992 perde contro Julio Chavez, nel 1994 perde nei welter contro Trinidad, nel 1997 contro Oscar de La Hoya per i welter Wbc. Nel 2001 sfida Roberto «Mani Di Pietra» Duran e lo batte a Denver ai punti. la sua ultima vittoria per un titolo risale al 2008 contro Perry Ballard per la fantomatica Wbf: kot al 7˚. Ultimi match Il suo ultimo match risale al 14 maggio del 2010 contro Saul Duran a Kissimmee con sconfitta ai punto 10. Record Il suo record da pro’ è di 79 vittorie (38 ko), 6 sconfitte e 3 pari Hector Camacho sr col figlio Hector jr: di fronte nel 2001 (s.a.) Non si fa chiamare Macho per caso. Ora ha pagato caro la prepotenza su un figlio minore. Hector Camacho, tanto spietato sul ring, è finito in carcere a Orlando, in Florida per violenza: accusato di aver picchiato brutalmente il figlio il 22 marzo del 2011. E’ stato scarcerato solo per una cauzione di 5000 dollari ma sarà processato, e rischia per i precedenti penali anche se si è consegnato alla Polizia, cui ha ammesso di aver picchiato il figlio nella casa dell’ex moglie perché avrebbe fatto sparire una somma consistente di denaro. La lite familiare avrebbe messo in allarme i vicini che — secondo il legale di Camacho, Linda George — hanno avvertito la polizia per aver sentito delle urla fuori dalla loro casa. La polizia, una volta sul posto, non lo avrebbe arrestato e avrebbe osservato che nessuna della persone coinvolte nella lite riportava ferite o richiedeva cure mediche. «La denuncia è stata sporta successivamente — aggiunge l’avvocato —. Camacho ne è venuto a conoscenza solo di recente e si presentato alle autorità volontariamente per risolvere il caso». Il difensore dell’ex pugile ha cercato in tutti i modi di chiarire come Hector abbia voluto mantenere ottimi rapporti con i figli avuti dall’ex moglie e che nelle sue intenzioni ci fossero solo i tentativi per chiarire ogni disputa e non per usare violenza soprattutto sul figlio minore, del quale la polizia non ha rivelato l’identità, nome ed età: secondo indiscrezioni, la lite sarebbe degenerata perché Hector era sotto l’effetto di stupefacenti. Altri guai Non è la prima volta che Camacho è finito sotto accusa: nel 2007, ad esempio, era già stato condannato a sette anni di reclusione per furto di computer in un negozio in Mississippi. Una condanna poi sospesa e che la corte ha rivisto in un anno di libertà vigilata. Altri guai nel suo «cartellino» penale risalgono a faccende di alcol e droga, a proposito della quale venne arrestato anche nel 2001 (a New York, coinvolto con altri 13 in un blitz della polizia) e del 2005. Sette anni fa, la moglie chiese il divorzio da Hect proprio per le sue continue violenze domestiche. Eppure è stato un grande pugile. Carriera Da 2 anni Macho (3 titoli mondiali in totale) non combatte nei superwelter, categoria dove è approdato pur avendo cominciato da superpiuma, per poi passare ai leggeri (difese il titolo al Madison da Edwin Rosario), nei superleggeri e welter. Nel 1997 il suo ultimo tentativo di vincere un Mondiale opposto all’iridato dei welter Oscar De La Hoya con sconfitta unanime. Altri momenti culminanti della sua carriera, sono stati i match contro Trinidad, Chavez e Sugar Ray Leonard (all’ultimo rientro), messo k.o. nel 1997. Nel 2011 Macho aveva infatti partecipato ai reality Tv «Mira quien Baila» e «Es Macho time». Un programma intitolato a lui, tanto per dire della popolarità soprattutto nel mondo latino, lui che è portoricano di nascita. © RIPRODUZIONE RISERVATA PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011 La tiratura di giovedì 5 aprile è stata di 333.341 copie COLLATERALI * Con la Leggenda del Rally N. 12 e 12,19 - con Supereroi N. 48 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 44 e 11,19 - con Linomania N. 33 e 11,19 - con Bear Grylls N. 25 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 24 e 11,19 - con Indistruttibili N. 23 e 11,19 - con ET Predictor card e 11,19 - con i Miti del Calcio ai Raggi X N. 42 e 4,19 - con Speciali Sordi N. 2 e 14,19 - con Mai Dire Story N. 15 e 11,19 - con Paperinik N. 9 e 11,19 - con Star Trek N. 8 e 9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 7 e 11,19 - Holly e Benji N. 6 e 11,19 - con War Movies N. 3 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 15 e 11,19 - con SportWeek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,10; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,30; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 www.gazzetta.it - [email protected] Pubblicità RCS MediaGroup SpA - Divisione Pubblicità - Via G. Sciuti 164 Palermo - Tel. 091306756 - Fax 091342763 Sicilia&Calabria CONTRO LA Juventus DOMANI AL Barbera SARÀ UN Palermo DIVERSO DA QUELLO VITTORIOSO A BOLOGNA. IL TECNICO Mutti SENZA GLI SQUALIFICATI MANTOVANI, DONATI, BERTOLO ED HERNANDEZ, E GLI INFORTUNATI BALZARETTI ED AGUIRREGARAY, RECUPERA Pisano (NELLA FOTO) E PUÒ CONTARE SU MIGLIACCIO. MA A CENTROCAMPO TOCCHERÀ A Della Rocca APPOGGIARE LE PUNTE In regia va Della Rocca FABRIZIO VITALE PALERMO L'emergenza lo riporta in campo fin dall'inizio e l'occasione è ghiotta per Francesco Della Rocca. Contro la Juve chi è che non vorrebbe giocare? Una chance da sfruttare a dovere per il centrocampista brindisino, dopo una stagione vissuta nell'ombra tra problemi fisici e scelte tecniche che lo hanno in parte penalizzato. E' dire che Della Rocca era stato acquistato per fare il titolare. Arrivato al fotofinish del mercato estivo quasi contemporaneamente all' insediamento di Mangia per dare vita insieme a Barreto al progetto di gioco del nuovo tecnico. E infatti nel 4-4-2 iniziale ha giocato da perno fisso del centrocampo per 6 partite, poi sono iniziate le noie fisiche e il passaggio di Mangia al 4-3-1-2 non ha favorito il suo rientro. Mutti lo avanza Con la Juventus fa il suggeritore Da play basso a esterno a Bologna, ora una chance importante per il futuro nel Palermo In ombra Per lui molte panchine fino al derby di Catania nel quale è tornato di nuovo titolare. Con Mutti ha giocato una sola partita dall'inizio col Napoli al Barbera. Il tecnico aveva deciso di affidargli le chiavi del centrocampo come play basso, un esperimento durato solo 45’. Poi di nuovo l'oblio tra panchina e tribuna e qualche scampolo di gara. Fino a domenica scorsa a Bologna dove l'infortunio di Aguirregary gli spianato la strada per tutto il secondo tempo. Dopo aver vinto da ex al Dall'Ara domani sarà chiamato ad una prova straordinaria contro un avversario straordinario. Adesso che il Palermo ha rag- Francesco Della Rocca, 24 anni, cerca di saltare il bolognese Kone nella vittoriosa gara del Dall’Ara ANSA giunto la salvezza sono cominciate le verifiche in vista del prossimo anno, il centrocampista (a metà col Bologna) ha la possibilità di zittire gli scettici, dimostrare che in questo organico può dire la sua e convincere la società ad una riconferma anche per l'anno prossimo. Nuova posizione La squalifica di Donati ha aperto un buco in mezzo in campo, la sensazione era che Mutti lo potesse nuovamente impiegare da play davanti alla difesa. Invece la partitella al Barbera di mercoledì ha detto qualcos'altro. Della Rocca non dovrà fare il Donati, bensì il Barreto delle ultime apparizioni, cioè il gustatore sulla trequarti pronto al suggerimento per gli attaccanti, e anche l'uomo ombra su Pirlo. Il frangiflutti davanti alla difesa, invece lo farà il centrocampista paraguayano. In effetti tutto questo ha anche una logica, perché nella batteria di centrocampisti a disposizione per la gara di domani, Della Rocca è quello dotato di maggiore qualità. In una linea cinque, oltre alla fase di copertura serve anche chi possa fruttare le ripartenze. L'ex Bologna ha i numeri per interpretare il ruolo. In carriera ha giocato da interno, da mezzala e in alcuni casi anche da trequartista. Mutti sembra intenzionato a giocarsi questa carta, l'alternativa potrebbe essere Ilicic, ma con un trequartista puro la squadra potrebbe risultare sbilanciata in avanti. Lo sloveno, a meno che non vinca il ballottaggio con Budan, dovrebbe partire dalla panchina. ECCELLENZA La Disciplinare: Ribera-Monreale non fu alterata La classifica del girone A d’Eccellenza non sarà stravolta dalla Giustizia Sportiva. Il Ribera con 9 punti di vantaggio sull’Alcamo, alla ripresa del campionato (domenica 15 aprile), potrà festeggiare la promozione in Serie D. Ieri sera la Commissione Disciplinare Territoriale della Figc si è espressa in merito ad una presunta combine nell’incontro tra Ribera e Monreale. Il deferimento alla Procura Generale era scattato nei confronti di Salvatore Brucculeri (allenatore del Ribera), l’ASPD Ribera 1954, il calciatore del Monreale Salvatore Romeo e la stessa società palermitana. A Brucculeri la Procura contestava di aver telefonato al calciatore prima della gara, chiedendogli di simulare un infortunio o di non prendere parte alla stessa, dietro la promessa che a dicembre 2011 per la riapertura delle liste, lo avrebbe portato al Ribera. La Commissione Disciplinare ha disposto per Brucculeri la squalifica di 8 mesi, per il Ribera l’ammenda di 4.000 euro per il calciatore Russo (passato a dicembre al San Giovanni Gemini, ndr), la squalifica di cinque mesi e dieci giorni, ed infine per il Monreale l’ammenda di 500 euro. Salvatore Pintaudi © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMA DIVISIONE LE DUE SICILIANE DOPO LE SCONFITTE «Trapani, ora rialzati A questo punto è solo una questione di testa» FRANCO CAMMARASANA TRAPANI Tifosi attoniti, frastornati dopo l'1-5 di mercoledì sera col Portogruaro. E non solo i 6.500 che avevano preso d'assalto il Provinciale nella speranza di festeggiare un risultato diverso. Chi non era allo stadio, in città e altrove, ha vissuto con altrettanto sgomento la Caporetto della squadra granata che dopo un avvio esaltante, col ritorno al gol di Madonia e quelli sfiorati da Abate e Perrone, si è consegnata al fuoco di fila del pacchetto offensivo del Portogruaro, tutti giovani del '91 ma che in fatto di velocità e tecnica individuale hanno poco da imparare. Malgrado abbia ingranato la marcia ridotta (non vince al Provinciale dal 12 febbraio, 1-0 sullo Spezia) il Trapani è ancora lì, in vetta alla classifica, anche se il vantaggio si è assottigliato. Persa una battaglia ci si può riorganizzare e vincere la guerra. Boscaglia: «Non facciamo calcoli». Filippi: «Dispiace per i tifosi, adesso i 3 punti a Latina» Giacomo Filippi, 36 anni, esperto difensore centrale dei granata Il capitano «Siamo molto dispiaciuti per quel che è successo ma continueremo a percorrere la nostra strada, sicuri che daremo delle grosse soddisfazioni. Cercheremo di vincere a Latina e, comunque, di chiudere al più presto a nostro favore questo campionato che sta diventando un po' troppo lungo per noi». Parole che suonano come una solenne promessa quelle pronunciate ieri mattina dal capitano granata Giacomo Filippi nel cine-teatro della Casa Circondariale di Trapani affollata di detenuti e agenti penitenziari che hanno accolto i granata con bandiere e cori di incoraggiamento. Uno scambio di auguri alla vigilia di Pasqua rivelatosi utile ai giocatori per riprendere a respirare dopo il k.o. della sera prima e per riassaporare il calore della gente che li segue, anche di chi lo fa da dietro le sbarre. «Non aver dato la gioia di esultare ai tanti tifosi venuti a vederci è la cosa che più ci fa male — dice il giorno dopo l'allenatore Roberto Boscaglia —. Sappiamo però che abbiamo le armi per risalire subito la china. Nei prossimi giorni dobbiamo lavorare molto sulla testa, pensando soltanto a noi stessi, senza fare più calcoli e pensare ai risultati degli altri». © RIPRODUZIONE RISERVATA «Siracusa, ora riparti dai fantastici primi 45’ e tutto torna in gioco» MASSIMO LEOTTA SIRACUSA Una partita da sogno che diventa un incubo. Un risultato che riapre il campionato che si trasforma in un k.o. difficilissimo da digerire. Il giorno dopo, l’umore del capitano del Siracusa, Davide Baiocco, non è cambiato per nulla. La delusione continua ad imperare. Perché la mente viaggia da quel fantastico primo tempo ma quei secondi 45 minuti da dimenticare. Dr. Jekyll e mr. Hyde. «Un Siracusa bello come quello visto nella prima parte della gara non me lo aspettavo neanche io – dice Baiocco -. Una gara perfetta per gioco e per mentalità tanto da annichilire quella che tutti hanno considerato la migliore squadra vista al De Simone nel girone di andata. Poi il gol su rigore che ha minato troppo le nostre certezze, abbiamo cominciato a temerli, abbiamo perso il controllo». Compreso proprio il capitano espulso sul finire della gara per pro- Baiocco: «I 3 turni di stop? Provocato da un rivale, poi qualche parola con l’assistente» teste e squalificato per tre giornate. Cartellini «C’era un giocatore avversario che mi provocava – racconta –, c’è stato un battibecco, ed è volata qualche parola di troppo con l’assistente dell’arbitro. Però strano, soprattutto i gialli arrivati nei confronti dei due diffidati, Moi e Ignoffo, che dovranno saltare la prossima partita. L’atteggiamento dell’arbitro nel secondo tempo francamente non l’ho capito molto. Chi certamente doveva essere almeno ammonito era il loro centrocampista De Liguori che invece ha chiuso regolarmente la partita». Rammarico E la sconfitta del Davide Baiocco, 36 anni, centrocampista FOTOPRESS Trapani apre altre ferite. «Se il Trapani avesse vinto, forse ci avrebbe fatto meno male. Invece abbiamo perso un’occasione unica. Io ci credo ancora, soprattutto per quello che abbiamo fatto vedere per un’ora, ma è chiaro che le partite sono poche e il vantaggio resta invariato». Tanto più che le altre corrono e lo Spezia ora è secondo. «E’ un campionato che sembra aspettare tutte le squadre, ma è stato così sin dall’inizio. Adesso dobbiamo fermarci per la pausa, non so se è un bene o un male. Rimettiamo insieme tutti i pezzi, ripartendo da quell’ora di Barletta». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 46 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 SERIE A IL DIFENSORE SFIDA IL CHIEVO BASKET PLAYOUT A-1 DONNE «Voglia d’Europa è vietato il calo» L’ex Legrottaglie «Dopo il Milan il rischio è arrivare deconcentrati a Verona. Con il Catania nella storia» più fatica, negli spazi larghi è devastante. Non troveremo un gran bel campo, evitiamo quindi i tocchetti di fino, ci sarà grande agonismo». DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO MASCALUCIA (Catania) La partita delle favole. Chievo-Catania e Nicola Legrottaglie, una storia scritta sulle ali della fantasia e con grande concretezza. «Ho vissuto un anno storico col Chievo — racconta il difensore barese — il Catania per arrivare a quei livelli dovrebbe finire la stagione nel migliore dei modi. Otto gare offrono la possibilità di ripetere l’exploit della formazione veneta, ma per ora è prematuro fare accostamenti. Anche se il Catania credo possa riuscire a fare il salto di qualità, ma guai a chi molla. Difficile ripetere l’impresa del Chievo: un quartiere di Verona primo in classifica a gennaio, la Champions sfiorata, il mondo intero a parlare di noi. Auguro al Catania di provare le stesse emozioni. A guardare la classifica e tutti i punti che abbiamo regalato, si poteva lottare per la Champions». Il pericolo da scongiurare? «Arrivare deconcentrati. Dopo avere affrontato i fenomeni del Milan, può capitare. Le prossime 8 gare servono proprio a dimostrare il compiuto salto di qualità, sta a noi anziani dare la carica e fare capire ai giovani cosa significa stare lì, in alto». Sabato le toccherà Pellissier. «Un avversario difficile da marcare, che fa della velocità l’arma migliore. Gioca tra le linee, per limitarlo bisogna togliergli profondità, spalle alla porta fa Decideranno le prossime 4 partite? «Pensiamo una gara alla volta, una vittoria a Verona valorizzerebbe i pareggi contro Napoli e Milan, 3 punti servirebbero per la classifica. É un test importante, loro sono reduci dal successo di Firenze, sono quasi salvi, cercheranno la matematica certezza». Il Catania guarda ai record? «Miriamo sia ai punti in trasferta che al nono risultato utile consecutivo. Voglio entrare nella storia di questa squadra». Nicola Legrottaglie, 35 anni, difensore LAPRESSE PRIMAVERA BATTUTA LA JUVE STABIA Rossazzurri, ripresa da tris adesso i playoff sono vicini CATANIA-JUVE STABIA 3-2 MARCATORI Mangano (Ct) al 1’, Sorriso (JS) su rigore all’8’, Comegna (C) su rigore 10’, Aveni (Ct) al 27’, Gerardi (JS) al 41’ s.t. CATANIA Boualleque; Calapai, Franchina, Bria, Iorfida; Comegna, Addamo, Garufi (1’ s.t. Mangano); Caruso (45’ s.t. Iraci), Gargiulo (1’ s.t. Aveni), Wellington. All Pulvirenti. JUVE STABIA Moggio; Esperimento (28’ s.t. Festa), Pastore, Costa, Corduas, Staiano; Gargiulo, Maresca, Sorriso (10’ s.t. Somma); Padulano, Gerardi. All. Foglia Manzillo. ARBITRO Todaro di Palermo. NOTE Al 44’ s.t. espulso Pastore per proteste. MASCALUCIA (Ct) (g.f.) Successo di misura, ma meritato, sulla Juve Stabia, e Catania in zona playoff. Tutto nella ripresa. Mancano sfrutta una ripartenza di Aveni e di Calapai; pareggia su rigore Sorriso, quindi i rossazzurri dilagano col rigore di Comagna (atterrato Aveni) e con lo stesso Aveni su punizione di Wellington. Cos’è cambiato rispetto alla sconfitta dell’andata? «Prendiamo meno gol, nel "ritorno" siamo diventati più solidi e compatti dietro. Spero siano loro a fare la partita, bisogna impedire il contropiede». Una parola sulla Pasqua? «Vivo ricordando ogni giorno la Pasqua, Gesù risorge nel mio cuore ogni mattino. Pasqua la faccio con gli altri. Da 6 anni a questa parte gli atleti di Cristo si ritrovano a Firenze, ma lunedì torno a Catania per la Missione Paradiso. Sono molto contento di come ha risposto la città, ma al di là del numero dei partecipanti mi interessa che le persone possano ricevere il nostro sostegno e il conforto necessario. E il bello deve ancora venire». © RIPRODUZIONE RISERVATA ok all’overtime d Priolo Alcamo dura tre tempi HA DETTO PRIOLO CAGLIARI S Su Pellissier «Un avversario difficile da marcare, che fa della velocità l’arma migliore. Gioca tra le linee, per limitarlo bisogna togliergli profondità, spalle alla porta fa più fatica, negli spazi larghi è devastante» S Sul record «Miriamo al nono risultato utile consecutivo. Le prossime 8 sfide decideranno il nostro futuro e potremo capire se abbiamo fatto il salto di qualità. Sta a noi anziani dare la carica e fare capire ai giovani che significa stare in alto» 83 dts 82 POZZUOLI ALCAMO 81 69 (19-27, 40-45; 67-59, 75-75) (24-18, 40-37; 54-49) ERG PRIOLO: Buccianti 2, Bestagno 22, Cirov 16, Seino 13, Gaither 19, Favento 2 Fabbri, Maslowski , Milazzo 7, Bonfigio 2. All. Coppa. GMA POZZUOLI: Zampella 17, Mazzante 12, Fazio 8, Adams 11, Vilipic 9; Ward 12, Micovic 9, Chesta 3, Minervino. N.e.: Linguaglossa. All.: Scotto di Luzio. CUS CAGLIARI: Bergante, Lukacovicova 2, Giorgi 4, Fabianova 5, Pluamley 16, Darret 17, Oppo, Arioli 22, Brunetti 12, Wabara 2. All. Xaxa. BASKET ALCAMO: Caliendo 11, Fassina 7, Mandache 16, Michael 6, Gulak; Rossi, Gattini 10, Montagnino 2, Gidden 17. N.e.: Gaglio. All.: Barbara. ARBITRI: Pisoni e Caforio. ARBITRI: Paglialunga e Boninsegna. NOTE - Tiri liberi Priolo 18/23, Cagliari 10/13. Uscite 5 falli: Wabara, Gaither, Brunetti. Spettatori 400. NOTE – T.l.: Gma 18/20, Alcamo 10/15. U5f.: Michael (A). PRIOLO (Siracusa) Iniziano bene per Priolo i playout per la salvezza: la squadra allenata da Coppa ha infatti superato (seppur a fatica e con l’ausilio di un tempo supplementare) nella partita del 1˚ turno il Cus Cagliari. Una vittoria preziosa perché ora basta vincere a Cagliari (gara in programma mercoledì prossimo) per restare in A-1. In caso contrario, l'Erg avrà il vantaggio di disputare lo spareggio in casa (previsto sabato 14 aprile). Priolo s'è trovato a inseguire le sarde per quasi tutta la partita, chiudendo il primo quarto addirittura sotto di 8 punti (19-27). Anche 11 i punti di svantaggio ma, generoso, non ha mollato mai. Ha agganciato il Cagliari sul filo della sirena e poi 2 liberi di Bestagno hanno siglato la sofferta vittoria. Su tutte, spicca proprio la prova di Bestagno che ha chiuso con 22 punti (7/9 da due e 1/2 da tre), seguita da Gaither, in doppia doppia con 19 punti e 12 rimbalzi. POZZUOLI (Napoli) Dura poco meno di 30 minuti il sogno corsaro di Alcamo, che a Pozzuoli gioca una gara-1 orgogliosa ma cede di schianto nell’ultimo quarto. Coach Barbara ritrova le sue tre ribelli ma solo Michael parte in quintetto. Il primo canestro è di Caliendo, ed è sempre lei con una tripla a tenere avanti Alcamo al 5’ (8-9). Pozzuoli però risponde con un 8-0 e per le isolane la gara si mette in salita (27-20 all’11’). Le ospiti però trovano in Gattini (6 di fila) la forza di reagire (32-31 al 14’), e quando si infortuna Adams chiudono la rimonta impattando a quota 37 (18’). Il sorpasso arriva al 22’ con Gidden (40-41), poi è Mandache a guidare Alcamo nella bagarre di un terzo quarto punto a punto (47-49 al 29’). Pozzuoli però fa 14-2 a cavallo dell’ultima pausa e al 33’ è 61-51. Il distacco è dimezzato al 37’ (64-59 con Fassina sugli scudi), ma oltre non si riesce ad andare e le locali possono addirittura allungare fino all’81-69 finale. Ottima la prova di Vanessa Gidden (17 punti e 17 rimbalzi), si tornerà in campo mercoledì per gara-2. Attilio Sacco Leonardo Balletta PALLANUOTO COPPA L’Ortigia chiude la F8 al 5˚ posto NAPOLI (d.p.) L’Igm chiude al 5˚ posto nella Final Eight di Coppa Italia in corso alla piscina Scandone. Dopo esser stata eliminata mercoledì ai quarti dal Posillipo, l’Ortigia batte 11-9 il Camogli in rimonta grazie ad un break nell’ultimo parziale (5-2), in cui Patricelli para un rigore a Sadovyy, dopo averne respinto uno il giorno prima al posillipino Mattiello. Il gol della sicurezza, quello dell’11-9, arrivano per mano di Zimonijc. COMUNE DI SOLARINO (Provincia Regionale di Siracusa) IL CAPO SETTORE AFFARI AMMINISTRATIVI E LEGALI rende noto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della legge regionale 27/12/1978 n° 71, che presso la Segreteria Comunale, da oggi e per 20 giorni consecutivi successivi all’ultima delle previste pubblicazioni (G.U.R.S., Quotidiano a diffusione regionale e Manifesti murali), sono depositati, a libera visione del pubblico, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 di ogni giorno, gli atti relativi alla “Variante al P.R.G. per alcune modifiche al R.E. e NN.TT.A.” Fino a 10 giorni dopo la scadenza del periodo di deposito, chiunque può presentare osservazioni ed opposizioni. IL CAPO SETTORE AFFARI AMMINISTRATIVI E LEGALI (Dott.ssa Loredana Romeo) VENERDÌ 6 APRILE 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47 SERIE BWIN OGGI GLI AMARANTO IN TRASFERTA, I ROSSOBLÙ IN CASA Bonazzoli urla «Forza Reggina vai all’assalto» mo qualche assenza importante come Emerson, ma con la voglia e la rabbia possiamo fare risultato. Importante è non commettere errori perché ultimamente ne commettiamo troppi. Sicuramente giocare davanti a più di 20 mila tifosi che ti tifano contro deve servire da stimolo. Lo scorso anno nel pareggio 1-1 dovetti saltare la sfida, ma ricordo che giocammo un grande match e che meritavamo di uscire dall’Olimpico con i 3 punti. Vuol dire che ci proveremo domani, (oggi, ndr). Un mio gol al Toro? Sarebbe bello — conclu- L’assist di Drago «Avanti Crotone Siamo carichi» Il centravanti: «Il Torino è forte, ma noi possiamo fargli male. Vorrei segnare un gol» Emiliano Bonazzoli, 33 anni, mantovano, attaccante della Reggina LAPRESSE LORENZO VITTO REGGIO CALABRIA Ogni vigilia di una partita importante è sempre vissuta in maniera speciale. Il pareggio col Brescia non è stato ancora metabolizzato e il bomber della Reggina Emiliano Bonazzoli incita i suoi a non mollare mai domani all’Olimpico, contro un Toro inferocito per la brutta caduta al Castellani. «A Torino può succedere di tutto sotto l’aspetto del risultato, pur consapevoli di affrontare la prima della classe e che scende in campo con i favori del pronostico — parole del capitano Bonazzoli alla vigilia —. Spetta a noi con una grande prova a ribaltare il verdetto». Il tecnico: «Pure la Sampdoria deve temerci».Caetano: «Sotto con il tris di vittorie» de Bonazzoli —, perché no: non ho mai segnato contro i granata». tecnico Angelo Gregucci ieri in conferenza stampa: «Voglio vedere una squadra sicura, attenta e capace di leggere le diverse situazioni di gioco. Difesa e contropiede? No, usciremmo con le ossa rotte. La Reggina andrà a giocarsi la partita, con il giusto rispetto per una delle squadre più forti del campionato. E non firmo per il pareggio». Il tema della sfida? «Credo che saranno importanti i duelli sulle fasce». © RIPRODUZIONE RISERVATA LUIGI SAPORITO CROTONE nel primo tempo ha messo a segno due reti. Porte blindate allo Scida per l’ultimo allenamento prima della gara contro la Sampdoria. Il tecnico Drago ha avuto le risposte che aspettava e in modo particolare ha avuto l’ok di Gabionetta. Il brasiliano è regolarmente convocato e certamente partirà tra i titolari nella gara di questa sera. Con lui gli altri 19: l’unica novità rispetto a Padova è il ritorno di Checcucci. Ma quasi sicuramente la formazione che darà battaglia alla Samp di Iachini sarà la stessa che ha iniziato a Padova e che All’attacco Drago non fa sconti a nessuno, tantomeno alla Samp, e preannuncia una gara d’attacco come ha sempre ordinato da quando ha preso in mano la squadra. «Sarà una gara aperta ad ogni risultato ma noi non guardiamo in faccia gli avversari e facciamo la nostra gara sia che di fronte ci sia il Gubbio, il Padova, il Torino o la Samp. Ma è chiaro che sarebbe un errore non riconoscere i meriti della squadra ligure, che annovera giocatori di qualità in tutti i reparti anche se, a leggere le statistiche, il Crotone ha 2ª DIVISIONE IL PATRON HA SCELTO IL NUOVO ALLENATORE Caffo sicuro: «Ammirata ci salva» MIMMO FAMULARO VIBO VALENTIA Toccherà ad Alfonso Ammirata risollevare la Vibonese. E' a lui che il club rossoblù si è rivolto dopo le dimissioni dell' intero staff tecnico, con in testa i due allenatori Ferrante e Viola. Il trainer palermitano da ieri è a Vibo. Nel primo pomeriggio ha incontrato la dirigenza e, dopo aver discusso tutti i dettagli, ha accettato l'incarico e messo nero su bianco. Questa mattina dirigerà il suo primo allenamento e quindi alle 12.30 Serie utile Due vittorie nelle ultime 2 gare e 8 turni positivi: Drago sta vivendo un momento felice ma non perde d’occhio la concentrazione. «In effetti è un buon momento per noi ma non riesco a godermelo perché sono concentrato al massimo e non ho il tempo per rilassarmi. Forse lo farò alla fine ma al momento sono sotto pressione e con me anche la squadra sta dimostrando una carica agonisti- Caetano Calil, 27 anni, trequartista brasiliano, autore finora di 12 gol SCOLPINI Istruzioni E così si è espresso il Avversario tosto «Per fisicità e qualità ci sovrasta, ma anche noi possediamo le armi per fare male. Bisognerà essere sempre concentrati e non abbassare mai di ritmo, perché loro sono bravi nel palleggio e colpiscono anche in contropiede se avranno spazi liberi. Mettiamoci pure che si presenteranno davanti al proprio pubblico dopo l’inaspettato k.o. di Empoli». Niente paura, la parola d’ordine in casa Reggina. «Ce la giochiamo anche se abbia- segnato più della Samp, quindi credo che anche loro dovranno stare attenti ai nostri attaccanti». sarà presentato alla stampa. Fiducia «Abbiamo individuato in Ammirata — ha detto il presidente Pippo Caffo — il tecnico che può regalarci la salvezza e risollevare le sorti della squadra. Bisogna reagire e noi crediamo di poter centrare l'obiet- ca non indifferente». Per questa gara si prevede un pubblico un po’ più numeroso che potrebbe aiutare notevolmente il Crotone. «I nostri tifosi sanno come trascinare e esaltare i miei giocatori, e vorrei che lo facessero anche nelle prossime gare». Riflettori puntati su Caetano Calil che avrà sicuramente anche le attenzioni dei difensori doriani visto che al momento è il capocannoniere della squadra. «Speriamo di continuare a vincere così come abbiamo fatto nelle ultime due gare. Il gol per me non è certo un obbligo, quello che mi preme è aiutare la squadra a vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA TORNEO REGIONI tivo della permanenza senza passare per i playout. Dobbiamo crederci. Speriamo anche che il suo arrivo serva per dare la scossa all’ambiente». Ammirata in Calabria ha allenato la Vigor Lamezia. Il tecnico siciliano che domani compirà 61 anni, ha una lunga carriera alle spalle avendo allenato, tra le altre, Gela, Igea, Juve Stabia e Marcianise. La Calabria chiude con un pareggio CALABRIA-ABRUZZO 0-0 CALABRIA Cava; Barillaro, Damasio, Viteritti, Crispino; Gentile, Nesci, Pistininzi, Mazzei; Pirrotta, Savasta. All. Cittadino. ABRUZZO Spacca; Schiano (34’ s.t Coccione), Miccoli. Zegatti, Di Florio (25’ s.t. Casimirri); De Luca (43’ s.t. Petrocelli), Petrone, Di Donato (23’ p.t. Spinozzi); Colecchia, Stornelli (25’ s.t. Pingiotti), Pizzi. All. Iervese. ARBITRO Campanella di Venosa. NOTE Espulso Gentile (C) per per somma di ammonizioni al 13’ st. POTENZA L'ultima gara del girone finisce senza reti e Calabria e Abruzzo abbandonano il torneo delle Regioni. Sotto la pioggia la squadra di Cittadino e il gruppo di Iervese ci provano, ma alla fine nessun gol. Primo tempo scialbo, nella ripresa la gara si fa piu' viva. Al 13' secondo giallo per Gentile: Calabria in inferiorità numerica e Abruzzo proiettato in avanti: tante occasioni, ma la porta di Cava sembra stregata. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 44 48 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 SPECIALE MOTOMONDIALE - VENERDÌ 6 APRILE 2012 1 STONER 26 ANNI AUSTRALIANO HONDA 26 PEDROSA 26 ANNI SPAGNOLO HONDA 99 LORENZO 24 ANNI SPAGNOLO YAMAHA 11 SPIES 27 ANNI STATUNITENSE YAMAHA 46 ROSSI 33 ANNI ITALIANO DUCATI 69 HAYDEN 30 ANNI STATUNITENSE DUCATI 4 DOVIZIOSO 26 ANNI ITALIANO YAMAHA 35 CRUTCHLOW 26 ANNI INGLESE YAMAHA 19 BAUTISTA 27 ANNI SPAGNOLO HONDA WWW.GAZZETTA.IT a 2012 START L’analisi Dai Rossi fai come Alonso e regalaci una Ducati da sogno DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA LOSAIL (Qatar) inalmente si è partiti, con un grande vuoto in pista e nel cuore, grande come il 58 rosso, quello di Marco Simoncelli. Una mancanza troppo grande, che in qualche modo cerchiamo di riempire con nuove emozioni. Quelle delle corse, è chiaro. Perché è vero quel che dice il campione Casey Stoner: i test sono poca cosa, l’essenza sono le gare. Il Motomondiale si è fatto aspettare anche troppo. Superbike, F.1, rally sono da tempo in attività, con le proprie storie, le battaglie, anche i propri dolori. Qui siamo già a Pasqua e non è ancora arrivato il primo verdetto: ma l’anno prossimo si anticiperà. Invece il campionato non si fa pregare in quanto a novità, talvolta addirittura rivoluzioni, che solo il tempo dirà se portano dalla parte giusta oppure no. F Cambiamenti Stiamo iniziando a conoscere le Moto3, che hanno mandato in soffitta le gloriose 125, come 2 anni fa avevano fatto le Moto2 con le 250, e le Crt, che non soppianteranno le MotoGP (passate da 800 a 1000 di cilindrata) ma le affiancheranno. Si spera, per il momento inseguono. Come la Ducati, gloria d’Italia che piace anche all’estero, nei confronti dei colossi giapponesi Honda e Yamaha, gli ultimi due rimasti alla corte della MotoGP. Alla rossa a due ruote per il momento è mancato Valentino Rossi, con cui doveva arrivare la consacrazione, mentre il primo anno ha portato solo delusioni. La Desmosedici ha cambiato pelle e un po’ il cuore, piegandosi alle logiche tecniche dei giapponesi, e adesso deve andare a caccia di quello che ancora sembra un miracolo: un po’ alla Alonso con la Ferrari. Ma da queste parti è quasi sempre la logica a prevalere. Il giudice chiamato cronometro in inverno ha detto che davanti, lontano, ci sono i soliti noti: Stoner, Lorenzo e Pedrosa, magari mischiati nell’ordine, viste le distanze ravvicinate. Poi gli emergenti, soprattutto Spies, ma mettendoci dentro anche Andrea Dovizioso, declassato a pilota satellite, ma forse più rilassato in Yamaha che in Honda. Motori 1000, Crt e Moto 3: in Qatar scatta un Mondiale ricco di novità. Stoner favorito Lorenzo e Pedrosa gli sfidanti. L’Italia punta su Vale e Dovizioso Giovani Parlando d’italiani vogliamo avere final- mente un pensiero di speranza per il futuro. L’ondata spagnola forse può essere arginata. Marco non c’è più, ma i giovani maturano: Iannone, Corti, Corsi, forse De Angelis, magari Petrucci e Antonelli, quasi sicuramente a lungo termine Fenati. A voi! © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CAMPIONE DEL MONDO CASEY STONER, 26 ANNI, PILOTA DELLA HONDA (Milagro) Codice cliente: 222072 II LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 OTOMONDIALE2012 su Rossi «Cerca di farti passare per idiota con la stampa. Eppoi quando perde è un altro. Io, invece se vinco o perdo resto sempre la stessa persona» Honda Hrc Yamaha Racing Honda Yamaha 1 26 99 11 Stoner Pedrosa Lorenzo Spies 26 anni Australiano 40 vittorie 2 Mondiali 26 anni Spagnolo 38 vittorie 3 Mondiali 24 anni Spagnolo 38 vittorie 3 Mondiali 27 anni Statunitense 1 vittoria asey Stoner, siamo alla vigilia di un nuovo Mondiale: ricorda le sensazioni di quando ragazzino iniziava un campionato? «È tutto diverso. Con l’esperienza so cosa mi può permettere il mio talento. Allora non conoscevo la moto o gli avversari». su Lorenzo «In questo momento dico che è Jorge l’avversario principale, perché lo è stato l’anno scorso e perché ha fatto ottimi test. Ma attenti a Pedrosa» se non troverò queste motivazioni, andare avanti sarebbe un controsenso. Anche per chi mi dà la moto, Honda o un’altra Casa. Null’altro, compresi i soldi, me la può far trovare. Devo capire io, e ho bisogno di tempo». ho capito che se diventi competitivo, lui cerca di distruggerti, non in pista, ma fuori, con la stampa. Cerca di farti passare per idiota. Per molti anni è stato l’unico, ora la storia è cambiata e magari la gente vuole sentire anche gli altri piloti, perché forse la sua opinione non è corretta. E ora che i risultati non sono come in passato si vede un Valentino diverso: quando perde è un altro. Io, se vinco o perdo, sono la stessa persona. Ovviamente sono dispiaciuto». Cosa le piace delle corse: la guida, la velocità o essere più veloce degli avversari? «La competizione: per questo non amo i test. Mi piace moltissimo guidare la moto. Ma la gara è quello che mi tiene qui. Tirare fuori tutto quello che hai: è una sensazione incredibile quando ci riesci e ottieni un risultato. Lo sento dentro, non devo mostrarlo a nessuno». A proposito, le piacerebbe provare la GP12? «Sarebbe interessante. Abbiamo parlato spesso «Avevo 3 o 4 anni ed ero già sicuro che sarei di- con il mio capotecnico su quante cose si sarebbeventato campione di questo Mondiale che vede- ro potute fare, non necessariamente in questa divo in tv. Dopo ho capito quanto è difficile questo rezione. Noi chiedevamo i cambiamenti ma Preziosi non aveva le possibilità sport: non ho mai smesso di proeconomiche. Ma non ho mai varci, ma a un certo punto mi rimpianto la decisione di andasembrava che non ci sarei riusci- «Mi piacerebbe re via. La mia famiglia è la squato. In 125 facevo fatica ad anda- provare la dra e stare alla Honda è una sire avanti per problemi di soldi. tuazione fantastica. Tante diIn 250 la situazione è migliora- Ducati, però scussioni tra Valentino e la Honta, in MotoGP ancora di più: non ci torno. da hanno messo in cattiva luce i con il crescere della potenza Alla Honda giapponesi. Per me è l’opposto. ero io a controllare la moto». La loro essenza è simile a quella sto troppo Ducati e io sono felice quando Il titolo era l’obiettivo, ora ha anbene. E due vinco perché ripago gli sforzi che il secondo: appagato? che fanno per darmi una moto «Voglio anche il terzo. E vince- Mondiali non competitiva». re più GP possibile». Allora quali erano le sue aspettative? mi bastano» Mick Doohan era il suo eroe giovanile: sente di averlo raggiunto? «Impossibile. Lui ha avuto l’incidente (ha rischiato l’amputazione della gamba destra nel ’92, n.d.r.) e dopo ha iniziato a vincere. Molti guardano le statistiche: allora lui ha più vittorie per stagione, pole, record ineguagliabili perché si correvano meno gare. Molti parlano di altri piloti, ma dimenticano cosa ha fatto Doohan con quella gamba». La Ducati saprà venirne fuori? «Difficile da dire. Perché non sai se è il pilota che non spinge abbastanza o non ha la confidenza con la moto. Quando ci sarà questo feeling miglioreranno, ma dobbiamo aspettare. Spero succeda il più velocemente possibile». A fine stagione scade il suo contratto: potrebbe mai tornare a Borgo Panigale? «Hanno già venduto ai tedeschi? Mah... dovrebbe succedere qualcosa di molto grande. Sinceramente io sto proprio bene qui alla Honda». Ora anche lei è un idolo: le fa effetto? S S Fulmine Stoner è sposato con Adriana e ha una figlia, Alessandra Maria, nata lo scorso 16 febbraio, lo stesso giorno del 33˚ compleanno di Rossi MILAGRO < C S CASEY STONER «Rossi cerca di farti passare per idiota se vai forte. Il ritiro? Ho una figlia ma sin quando mi diverto, vado avanti» FILIPPO FALSAPERLA LOSAIL (Qatar) su Doohan «È il più grande perché ha iniziato a vincere dopo l’incidente del ’92. Molti si dimenticano che cosa ha fatto con quella gamba» WWW.GAZZETTA.IT CASEY: «VALE NON SEI PIU’ IL MIO MITO» DAL NOSTRO INVIATO S L’essenza dei giapponesi è simile a quella Ducati e io sono felice quando vinco perché ripago i loro sforzi L’INTERVISTA STONER SM IL GP QATAR, CHE INAUGURA IL MONDIALE, È GIUNTO ALLA 9a EDIZIONE. DAL 2008 SI CORRE IN NOTTURNA «È una strana sensazione. Sono molto giovane e vedo gente più grande che ha me come riferimento. Mi riesce difficile pensare che altri sportivi abbiano grande rispetto per ciò che faccio». E i ragazzini che la vedono come modello? «I piloti hanno una grande responsabilità, soprattutto per quel che fanno fuori della pista. I ragazzi ti guardano. Io ho fatto anche degli errori, ma penso di comportarmi meglio di altri. Qualcuno pensa che in MotoGP devi essere come una rockstar, io invece credo che per essere una brava persona devi rispettare la gente e i piloti intorno a te». In tanti pensano che lei potrebbe smettere di correre in qualsiasi momento... «Sono successe tante cose in questi ultimi tempi, a casa c’è una bambina e ho vissuto tante emozioni. A me piace correre e se ogni domenica avrò dentro la voglia di spingere per provare a vincere andrò avanti. Alla fine del 2012, Come procede la vita con Alessandra Maria? A proposito, perché un nome italiano? «Non è italiano, ma greco. Con Adriana ci pensavamo da tempo. Le prime due settimane sono state un po’ difficili per il sonno, ma ora è davvero fantastico. Sono molto contento». . È un padre attivo come voleva essere? LA SCHEDA Casey Stoner è nato a Southport (Australia) il 16 ottobre 1985. Ha disputato 161 GP, con 40 vittorie, 79 podi, 38 pole e 31 giri veloci. GLI INIZI Debutta nel Motomondiale nel 2001, con una Honda 125. Nel 2002 gareggia con l’Aprilia 250, nel 2003 con l’Aprilia 125, nel 2004 con la Ktm 125 e nel 2005 con l’Aprilia 250 (2˚ posto finale). IL PRIMO MONDIALE Nel 2006 il salto in MotoGP con la Honda. L’anno dopo il passaggio in Ducati: vince subito il Mondiale. Quindi altre tre stagioni con la rossa (2˚, 4˚ e 4˚ posto finale). IL SECONDO MONDIALE Nel 2011 sbarca alla Honda, ed è subito iridato. «Per dimostrare di essere un buon papà serve che la bimba cresca un po’. Intanto faccio tutto quello che serve, compreso cambiare i pannolini. Anzi, stando tanto lontano da casa, quando ci sono, cerco di recuperare». Pronto per la nuova sfida? «Penso proprio di sì. Abbiamo fatto buoni test e penso che la situazione sia molto positiva». Quanto sente «sua figlia» questa 1000? «Alla Honda sono "svegli". Hanno ascoltato le considerazioni di Dani e mie, sanno cosa c’è da fare per risolvere i nostri problemi. Io metto tutto me stesso per farla andare il più forte possibile». È stato il dominatore dell’era 800. Punta ad esserlo anche nel nuovo ciclo? «Ogni anno sogni di dominare, ma poi la realtà è un’altra. Con le 1000 sarà diverso e anche più difficile, perché oggi la situazione è più competitiva. Sarà un campionato durissimo». Dopo aver visto le Crt, conferma che piuttosto che guidare una moto così si ritirerebbe? «Cento per cento!». L’avversario più pericoloso sarà Lorenzo o Pedrosa? «Dovrei dire Lorenzo, perché lo è stato nel 2011 e ha fatto ottimi test. Ma se Dani riuscirà a fare un’anno senza incidenti, sarà molto pericoloso». Riesce a fare un pronostico? È vero che Valentino era un idolo anche per lei? «No. Finora abbiamo fatto al meglio quello che dovevamo fare, ora dobbiamo cercare di farlo fruttare». «Assolutamente vero. Tutto è cambiato quando © RIPRODUZIONE RISERVATA CASEY È ALLA SECONDA STAGIONE IN SELLA ALLA HONDA UFFICIALE (Memedia) Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 OTOMONDIALE2012 SM IL MOTOMONDIALE QUEST’ANNO DURA SETTE MESI: DA DOMENICA ALL’11 NOVEMBRE, GP FINALE A VALENCIA «Non stravolgeremo la moto durante la stagione ma cercheremo di progredire un po’ alla volta» WWW.GAZZETTA.IT VALENTINO ROSSI Ducati Racing Yamaha Tech3 Honda Gresini Ducati Yamaha Honda 69 4 35 19 51 Rossi Hayden Dovizioso Crutchlow Bautista Pirro 33 anni Italiano 105 vittorie 9 Mondiali 30 anni Statunitense 3 vittorie 1 Mondiale 26 anni Italiano 10 vittorie 1 Mondiale 26 anni Inglese Nessuna vittoria 27 anni Spagnolo 16 vittorie 1 Mondiale 25 anni Italiano 1 vittoria «VINCERE? SE PIOVESSE SUGLI ALTRI» S Leggenda Per Vale, questo sarà il 17˚Mondiale. Ha vinto un titolo in 125, uno in 250, uno in 500 e 6 in MotoGP Valentino più pessimista che mai: «Ci serve mezzo secondo al giro Futuro in discussione? Può darsi» PAOLO IANIERI LOSAIL (Qatar) isilluso come mai, quasi rassegnato. Uno stato d’animo che più volte si era palesato lo scorso anno, ma che mai Valentino Rossi aveva manifestato all’avvio di un Mondiale. Un altro inverno difficile, una Ducati che malgrado mille ribaltoni tecnici ancora non va, la consapevolezza che il tempo corre veloce e la voglia di trovare sempre nuove giustificazioni a cui aggrapparsi è sempre minore, producono l’effetto di un Valentino distaccato. D Rossi, questa è una stagione da bivio? O ha successo con la Ducati o rimette tutto in discussione... «Tutto in discussione cosa?» Il suo futuro. «Ah, il mio futuro può darsi, il mio passato no. È una stagione importante, perché dobbiamo cercare di fare meglio. È molto difficile, perché sia la Honda sia la Yamaha vanno molto forte, ma anche gli altri piloti dei team ufficiali sono molto in forma. Quindi sarà dura. Partiamo come outsider. Però visto come sono andati i test, dovrà andare tutto bene per cercare di essere davanti anche tra gli outsider. Siamo in una condizione per ora non tanto positiva. Dobbiamo sperare che gli step di sviluppo vadano bene». La prima sessione di libere l’ha vista lontano 1”4 dalla vetta, ma soprattutto a 1” dal compagno Hayden. «Io ho usato solo un set di gomme dure per INSIDEFOTO vedere la durata, ma dopo un po’ hanno iniziato a scivolare e così faccio fatica a curvare. Nicky ha fatto un bel giro ma con la morbida, mentre con le dure il suo ritmo è simile al mio. La moto è quella standard, non abbiamo grosse novità, dovremo cercare di affinarla curva per curva». DAL NOSTRO INVIATO È la prima volta da quando corre che il suo nome non è nell’elenco dei favoriti al titolo. «Anche lo scorso anno non lo ero, ma la gente si aspettava lo stesso che lottassi per il titolo. Meglio adesso». . LA SCHEDA Valentino Rossi è nato a Urbino il 16 febbraio 1979. Ha disputato 258 GP, con 105 vittorie, 175 podi, 59 pole e 86 giri veloci. GLI INIZI Debutta nel Motomondiale nel 1996, con una Aprilia 125. L’anno dopo vince il Mondiale, quindi nel 1998 passa in 250 sempre su Aprila e centra il titolo ’99. LA CLASSE REGINA Nel 2000 è in 500 con la Honda: chiude 2˚ dietro Roberts jr, ma già nel 2001 è campione. Vince altri due titoli con la Honda, poi nel 2004 passa alla Yamaha: campione al debutto e si ripete nel 2005, ’08 e ’09. LA DUCATI Nel 2011 sbarca a Borgo Panigale. Ma realizza solo un podio (3˚ a Le Mans) e 7˚ a fine stagione. ROSSI 46 Ma lei mette in preventivo che possa andare male come l’anno scorso, o visto il lavoro che è stato fatto... «Abbiamo fatto tanto lavoro, però per adesso non siamo da podio. Questa è la realtà. Poi nelle gare possono succedere tante cose, però se vogliamo lottare per il podio dobbiamo migliorare almeno mezzo secondo al giro». n.d.r.) non puoi fare tanto o comunque devi aspettare di finirli». La sua pazienza? «Non bisogna parlare di pazienza ancora. È la prima gara, ce ne sono 18. Bisognerà cominciare a parlare di pazienza dopo almeno 7-8 gare». Quindi bisognerà aspettare così tanto per fare un primo bilancio? «Visti i test faremo fatica anche contro gli outsider. La differenza tra Ducati e Ferrari è che loro hanno già vinto» C’è un’area particolare? «Parlando anche con Filippo (Preziosi; n.d.r.) dobbiamo cercare di fare un motore più dolce in erogazione, abbiamo un po’ di problemi a mettere per terra i tanti cavalli che hanno le 1000. E poi c’ è un po’ questo sottosterzo che rimane. Sono queste le due cose principali». Il motore significa elettronica o rifarlo? «Con l’elettronica facciamo già moltissimo. Il problema è che se devi modificare qualcosa, con questa regola (dei motori contingentati; «No, secondo me nelle prime tre, qui, Jerez ed Estoril cambierà poco, poi ci sarà un test dopo il Portogallo dove forse ci sarà qualcosa di un pochino diverso». La Ducati come la Ferrari allora. Anche a Maranello aspettano le prime gare per poi gettare in pista la macchina nuova. «C’è una gran differenza, che loro una gara l’hanno vinta». Piovesse qui... «Sì, dovrebbe piovere per gli altri e per noi essere asciutto per provare a vincere». Tornato a casa dalla prima trasferta, Rossi potrà sfogare la propria passione per le quattro ruote: guiderà dal 13 al 15 una Ferrari 458 Italia a Monza in occasione della gara riservata alla Gt Endurance Series. © RIPRODUZIONE RISERVATA DOVIZIOSO GUIDA GLI INSEGUITORI Punta al podio finale con la Yamaha Tech3: «Non è impossibile». Pasini (Aprilia Crt): «Ricomincio da zero» DAL NOSTRO INVIATO LOSAIL quadra nuova, moto nuova, ma l’obiettivo è lo stesso del 2011: il podio del campionato. «Davanti in questo momento sembrano essere in tre, più indietro ecco un gruppone in cui ci sono anche io — analizza Andrea Dovizioso —. Finire terzo non è impossibile, ma molto difficile. Fare un buon risultato nel Mondiale con un team satellite è sempre stato molto complicato». Perdere la Honda ufficiale per la Yamaha del Team Tech3 non è un ridimensionamento: «Una squadra satellite ha pregi e difetti diversi. Con meno pressione lavori in modo più rilassato. L’altra faccia della medaglia è non poter avere o chiedere quello che vuoi. Ma mi trovo bene con il team e la base della M1 è davvero buona. Si parla tanto della poca po- Mattia Pasini È al debutto assoluto nella classe regina: guiderà una Art-Aprilia IPP Michele Pirro Esordiente in MotoGP, nel 2011 ha vinto la gara Moto2 di Valencia IPP Pirro fa il salto dalla Moto2 Il baby Petrucci «Per me qui è tutto nuovo» tenza della Yamaha, ma non sono d’accordo. Piuttosto il problema è scaricarla tutta». Deb Nel quartetto azzurro in MotoGP ci sono anche (con le Crt) Michele Pirro sulla Ftr-Honda, Mattia Pasini sulla Art-Aprilia e Danilo Petrucci sulla Ioda. «Io sono pronto — dice Pirro — ma sulla moto c’è ancora da fare tanto. Abbia- 14 Gare senza podio Rossi (foto Imagesport) non sale sul podio da 14 gare, ovvero dal GP Francia del 15 maggio 2011, quando arrivò 3˚ dietro Stoner e Dovizioso S Andrea Dovizioso Guiderà una Yamaha dopo ben 10 anni sulle Honda IMAGE SPORT III Danilo Petrucci L’umbro della Ioda ha solo 21 anni: non ha mai corso nel Mondiale IPP mo percorso appena 500 km». «Devo reimparare a guidare questa moto, che è più una 250 che una Moto2 — spiega Pasini —. Non mi illudo, l’obiettivo è battere le altre Crt». Quanto a Petrucci, 21enne ternano, tutto è nuovo: «Dovrò lavorare per gradi. Siamo lontanissimi come velocità, sono dispiaciuto per me e la squadra». p.i. Codice cliente: 222072 IV LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Codice cliente: 222072 VENERDÌ 6 APRILE 2012 OTOMONDIALE2012 SM TUTTE LE NOTIZIE, I RETROSCENA, LE FOTO E I RISULTATI DEL GP QATAR SUL NOSTRO SITO «Simoncelli è e sarà sempre nei nostri cuori. Il dolore è forte ma abbiamo deciso di ripartire» WWW.GAZZETTA.IT FAUSTO GRESINI Team Aspar Team Blusens Ducati Cardion Art-Aprilia Bqr-Kawasaki Ducati LA GAZZETTA DELLO SPORT V 7˚ 14 41 22 68 De Puniet Espargaro Silva Hernandez 17 Abraham 31 anni Francese 5 vittorie 22 anni Spagnolo Nessuna vittoria 29 anni Spagnolo Nessuna vittoria 23 anni Colombiano Nessuna vittoria 22 anni Ceco 1 vittoria Miglior risultato 2011 L’anno scorso Abraham ha chiuso al 7˚ posto i GP di Spagna e Gran Bretagna PRIMI VERDETTI HONDA SUBITO PADRONA Nelle libere Stoner in testa, ma Lorenzo è vicino. Sorpresa Hayden (3o): meglio di Vale (10o) 4 Moto GRingo DOMANI LA POLE DI RINGO Domenica si apre il Motomondiale 2012 con il GP del Qatar, prima delle 18 gare. Si corre in notturna sulla pista di Losail (5.380 m) S LA GUIDA La differenza di fuso orario col Qatar è di -1 ora. Questo il programma di prove e gare con gli orari italiani. Qualifiche e GP saranno trasmessi da Italia 1, Italia 2 invece trasmetterà warm up e libere S OGGI Libere ore 17: MotoGP; 18: Moto3; 18.55: Moto2; 19.55: MotoGP S DOMANI Ore 17: qualifiche Moto3; 17.55: qualifiche Moto2; 18.55: qualifiche MotoGP; 20.20: warm-up Moto3; 20.55: warm-up Moto2 S DOMENICA Ore 17 warm-up MotoGP; 18 gara Moto3; 19.20 gara Moto2; 21 gara MotoGP Cara Italia fatti valere in nome di Sic I 21 DELLA MOTOGP. IN ALTO, DA SIN.: KAREL ABRAHAM, IVAN SILVA, YONNY HERNANDEZ, ALEIX ESPARGARO, RANDY DE PUNIET, MATTIA PASINI, DANILO PETRUCCI, JAMES ELLISON. AL CENTRO: ALVARO BAUTISTA, MICHELE PIRRO, COLIN EDWARDS, VALE ROSSI, NICKY HAYDEN, HECTOR BARBERA, STEFAN BRADL. IN BASSO: BEN SPIES, JORGE LORENZO, CASEY STONER, DANI PEDROSA, ANDREA DOVIZIOSO, CAL CRUTCHLOW (Milagro) DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA LOSAIL (Qatar) aggressivo e il fatto che abbia usato la gomma morbida alla fine prendendo meno di mezzo secondo da Stoner e dandone 1" a sua maestà Valentino Rossi (con la dura) è un dettaglio. In questo momento a Borgo Panigale serve morale e strappare una bella prestazione fa solo bene. Valentino dice di aver lavorato per la gara, ma ha chiuso 10o, staccato di 1"440 e battuto di nuovo da Barbera, con la moto satellite, mentre Abraham è dietro di 25 millesimi: da un 9 volte campione del mondo ci si aspetta di più. JORGE ORA RIDE «YAMAHA AL TOP» NICKY SE LA GODE «DUCATI A POSTO» a partenza è quella che ci piace. Al verde tutti in pista con la foga del primo giorno di scuola e dopo due minuti davanti ci (p.i.) Mondiale nuovo, solito Stoner. Dopo i sono Andrea Dovizioso e Valentino Rossi in fila: test invernali, Casey si ripete nel primo grandi! Ma i Mondiali non si chiudono in una giorno ufficiale del 2012. Tutto facile? manciata di secondi: Valentino «Nemmeno per sogno — dice il campione viene risucchiato, Andrea resiCasey lotta della Honda —. Anzi, nei primi giri avevo ste un po’ di più. Poi c’è anche un chattering pazzesco, mi tremavano Mattia Pasini che regala all’Ita- col chattering Novità Le nuove Crt chiudono anche i denti. Ogni volta che piegavo lia la prima uscita di pista senza malino — De Puniet (con l’Aprima poi monta tanto non sentivo il contatto con l’asfalto. o problemi, anche se si ripeterà lia) 13 a 3"5 — ma a lungo, anPoi abbiamo migliorato. Ora riesco a poco più avanti. Poi tocca agli la gomma dura che con Edwards, ha galleggiaguidare, ma non capisco la scelta altri, a quelli che l’inverno aveto a 2"5: non male. Benino anBridgestone di portare gomme così e batte il rivale o va lucidato le moto e che anche che Pirro (Honda) 15 subito in morbide». sotto i riflettori del deserto qata- Pedrosa gira scia, mentre per Pasini (Art) Lorenzo secondo ha la conferma che c’è o rino splendono. A metà turno si 18 e per il debuttante Petrucci stato un passo avanti da parte della con la febbre o ritrovano davanti per la prima (Ioda) 20 la strada è lunga. Yamaha: «Sono contento di essere vicino volta nella stagione Stoner e Lo- Rossi superato a Casey, ma soprattutto che tutte le M1 renzo e se c’è qualcosa da scomPiccole La debuttante Moto3 fa siano nei primi 7: la moto è cresciuta. Non da Barbera mettere metteremmo dei soldi un rumore fastidioso, ma non voglio vivere un’altra stagione come sul fatto che i due si ritroveranfa rimpiangere la 125 come quella passata. E Hayden terzo è la no là davanti spesso, forse quasi sempre. tempi. Dopo le prime 2 sessioni davanti a tutti si conferma che anche la Ducati non è una è messo il favorito Maverick Viñales, ma la sorcattiva moto». Guerriero Casey è il solito. Picchia come un fab- presa è il 2o tempo del malese Khairuddin: bello Hayden ha lampi di felicità negli occhi: la bro finché non ottiene il suo risultato. Va detto vedere nuovi Paesi farsi largo. I nostri per ora GP12 va. «Alla prima uscita ho rotto la subito che la pista, per la solita sabbiolina che si inseguono: il migliore è stato Antonelli (Honda pinza del freno, poi la moto andava bene. deposita o per altre congiunzioni tecnico-am- Gresini) 10˚, mentre 2 posti più giù si è fermato È solo la prima sessione, ma sono contento. Rossi lontano? Ha un problema bientali, si è dimostrata molto lenta e i tempi il suo ex compagno al Team Italia Fenati (Ftr è sull’anteriore, io soffro di più dietro». delle 800 sono rimasti un miraggio lontano 2"5 Honda). In Moto2 continua il dominio di Luthi, per le nuove 1000. Intanto il primo verdetto ma subito dietro c’è Corti; 13o Corsi (Ioda). © RIPRODUZIONE RISERVATA dell’anno è andato all’australiano. Ieri l’inizio © RIPRODUZIONE RISERVATA non è stato facile e deve essersi innervosito un bel po’, anche se l’esperienza gli fa affrontare le situazioni per superarle. Il problema è il chatteLIBERE MOTO2 LIBERE MOTO3 ring, diventato un incubo. Poi, mettendo la LIBERE MOTOGP gomma dura all’anteriore ha raddrizzato la ba- PILOTA (NAZ-MOTO) TEMPO PILOTA (NAZ-MOTO) TEMPO PILOTA (NAZ-MOTO) TEMPO racca e ha regolato Lorenzo di 174 millesimi. 1. STONER (AUS-Honda) 1’56"474 1. LUTHI (SVI-Suter) 2’00"767 1. M.VIÑALES (SPA-Ftr Honda) 2’08"160 Ma lo spagnolo se la ride. «È impressionante 2. LORENZO (SPA-Yamaha) 1’56"648 2. CORTI (ITA-Kalex) 2’00"918 2. KHAIRUDDIN (MAL-Ktm) 2’08"658 quello che ha fatto Jorge — dice il suo compa- 3. HAYDEN (USA-Ducati) 1’56"924 3. P. ESPARGARO (SPA-Kalex) 2’01"198 3. KENT (GB-Ktm) 2’08"967 gno di marca Andrea Dovizioso, 8o e un po’ in 4. SPIES (USA-Yamaha) 1’56"982 4. RABAT (SPA-Kalex) 2’01"202 4. OLIVEIRA (POR-Honda) 2’08"979 difficoltà, ma non preoccupato —. Se quel tem- 5. PEDROSA (SPA-Honda) 1’57"130 5. REDDING (GB-Kalex) 2’01"336 5. RINS (SPA-Honda) 2’09"107 po gli è venuto con la gomma usata sono cavoli 6. CRUTCHLOW (GB-Yamaha) 1’57"395 6. KALLIO (FIN-Kalex) 2’01"360 6. CORTESE (GER-Ktm) 2’09"238 per tutti». Risposta esatta, sorride l’ex iridato, 7. BAUTISTA (SPA-Honda) 1’57"512 7. MARQUEZ (SPA-Suter) 2’01"455 7. MONCAYO (SPA-Kalex Ktm) 2’09"312 «ne ho usata una sola per tutto il turno». La 8. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha) 1’57"547 8. DI MEGLIO (FRA-Speed Up) 2’01"524 8. ROSSI (FRA-Ftr Honda) 2’09"354 Yamaha quindi consuma poco le coperture e va 9. BARBERA (SPA-Ducati) 1’57"912 9. NAKAGAMI (GIA-Kalex) 2’01"630 9. FAUBEL (SPA-Kalex Ktm) 2’09"501 bene: sul finire erano tutte e 4 nei primi 5 posti, 10. ROSSI (ITA-Ducati) 1’57"914 10. ELIAS (SPA-Suter) 2’01"826 10. ANTONELLI (ITA-Honda) 2’09"502 per chiudere con Spies in crescita (4o) e Cru- 11. ABRAHAM (R.CEC-Ducati) 1’57"939 11. NEUKIRCHNER (GER-Kalex) 2’01"849 11. SALOM (SPA-Kalex Ktm) 2’09"551 tchlow effervescente, anche se ha chiuso 6o die- 12. BRADL (GER-Honda) 1’58"934 12. SIMON (SPA-Ftr) 2’01"886 12. FENATI (ITA-Ftr Honda) 2’09"652 tro a Pedrosa che, all’inizio, si è dovuto fermare 13. DE PUNIET (FRA-Art) 1’59"985 13. CORSI (ITA-Ftr) 2’01"899 13. MASBOU (FRA-Honda) 2’09"859 per un problema alle gomme (le ha cambiate 14. EDWARDS (USA-Suter) 2’00"044 14. IANNONE (ITA-Speed Up) 2’02"069 14. AJO (FIN-Ktm) 2’09"917 entrambe perché non sapeva da dove arrivava 15. PIRRO (ITA-Ftr) 2’00"322 15. SMITH (GB-Tech 3) 2’02"081 15. VAZQUEZ (SPA-Honda) 2’10"071 il guaio) e poi è ripartito al rallentatore anche 16. A. ESPARGARO (SPA-Art) 2’00"720 16. SIMEON (BEL-Tech 3) 2’02"187 16. KORNFEIL (R.CEC-Ftr Honda) 2’10"154 per la condizione fisica: fino al mattino aveva 17. SILVA (SPA-Bqr) 2’01"138 17. DE ANGELIS (RSM-Suter) 2’02"306 17. TONUCCI (ITA-Ftr Honda) 2’10"533 la febbre. 18. PASINI (ITA-Art) 2’01"261 18. AEGERTER (SVI-Suter) 2’02"375 18. BINDER (S.AF-Kalex Ktm) 2’10"783 L Guizzo La grande sorpresa della giornata è il 3o tempo di Nicky Hayden, che riporta in una ipotetica 1a fila la Ducati, che aveva dimenticato da un pezzo certi sapori. L’americano è stato 19. HERNANDEZ (COL-Bqr) 20. PETRUCCI (ITA-Ioda) 21. ELLISON (GB-Art) 2’01"276 2’01"352 2’03"421 19. ZARCO (FRA-Motobi) 20. KRUMMENACHER (SVI-Kalex) 23. ROLFO (ITA-Suter) 2’02"445 2’02"534 2’02"730 19. TECHER (FRA-Honda) 20. WEBB (GB-Mahindra) 29. GROTZKYJ (ITA-Oral) 2’10"849 2’10"859 2’14"028 Le Crt, più lente di 5", rischiano di ostacolare i big come Stoner Marco Simoncelli ANSA Accendiamo motori e riflettori. È proprio il caso di dirlo perché la MotoGP torna in notturna in mezzo a cammelli e dune. Mancheranno Capirex e ahimé Sic, ma seguiremo comunque i nostri piloti. La pattuglia italiana è composta da Vale46, Dovizioso, Pasini, Petrucci e Pirro. Ma non dimentichiamoci, in Moto2, Claudio Corti e Andrea Iannone e in Moto3 il giovane Niccolò Antonelli. Detto questo, sono curioso di vedere questo campionato ibrido tra MotoGP e Superbike perché per il signor Ezpeleta questo è stato l'unico espediente per liberarsi dalla morsa delle 3 Case rimaste che ormai lo tiranneggiano con leasing impossibili e diktat di ogni genere. Staremo a vedere come andrà a finire dato che le Crt prendono 4 o 5 secondi a giro. Non oso pensare a Stoner che, una volta guadagnato un secondo sui suoi avversari, lo perde per essere stato rallentato da una Crt! Canguro mannaro? Il mio ultimo pensiero va a Joan Lascorz che sta correndo la sua gara più dura, in salita! Centauri e zavorrine, buon rock'n'roll a voi! Ringo [email protected] Ascolta Virgin Moto Race su Virgin Radio il venerdì e il lunedì alle 15.50 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 VI LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 OTOMONDIALE2012 SM ANCHE QUEST’ANNO NEL GP STATI UNITI A LAGUNA SECA (29 LUGLIO) CORRERÀ SOLO LA MOTOGP «Il progetto Ducati 2012 è nuovo. Ci vorrà del tempo per arrivare alla competitività assoluta» WWW.GAZZETTA.IT FILIPPO PREZIOSI Ducati Pramac 6˚ Ducati 8 Barbera 25 anni Spagnolo 10 vittorie Honda Lcr 4 Honda Miglior risultato 2011 L’anno scorso Barbera è arrivato 6˚ nel GP Spagna a Jerez 6 Bradl 22 anni Tedesco 7 vittorie 1 Mondiale Trionfi 2011 L’anno scorso Bradl ha vinto 4 GP in Moto2 (Qatar, Portogallo, Catalogna e Gran Bretagna) «DUCATI AL TOP PER I CONSUMI» Witteveen: «Honda in vantaggio per il cambio zero shift. Telaio: la Yamaha è davanti» tato dai 21 litri di carburante, cosa che non ha permesso di ottenere grandi prestazioni in più. Il motore Yamaha sembra ora il migliore. Come potenza è uguale o forse addirittura superiore alla Honda, ma ha fatto un grande salto in avanti in accelerazione. E la moto sembra poter essere portata al limite più facilmente». S Italiano d’adozione Jan Witteveen, 65 anni, è arrivato in Italia nel ’76 Cambio «Honda è avanti con lo "zero shift", cam- an Witteveen, ex direttore tecnico Aprilia, è sempre osservatore attento della realtà motociclistica. A lui abbiamo chiesto di spiegare i segreti della MotoGP. J Motori «Sono rimaste tre Case. La Honda ha un V4 con angolo di 75,5˚, Yamaha il 4 in linea, la Ducati il 4 a L di 90˚. I motori giapponesi hanno il contralbero di bilanciamento delle vibrazioni. Per queste scelte costruttive il propulsore Ducati è più efficiente come prestazioni o minor consumo. La distribuzione Desmo ha meno attriti rispetto alle valvole pneumatiche e per il maggior angolo tra i cilindri, l’airbox è più grande e lo spazio del condotto per l’aspirazione è più efficiente». Cilindrata «Il passaggio da 800 a 1000 è stato limi- biata a tempo zero, con cui passi alla marcia superiore mantenendo l’assetto costante della moto. La Yamaha ci sta lavorando, la Ducati non è ancora al loro livello». . Elettronica «Con la MotoGP, dal 2002, è cam- LA SCHEDA Jan Witteveen, 65 anni, olandese, si è laureato in ingegneria nel ’70. FUORISTRADA I primi titoli (alla fine saranno 17) arrivano nel cross e nell’enduro con Dkw, Gilera e Cagiva. PISTA Nel 1989 diventa d.t. Aprilia: il primo Mondiale (in totale saranno 23) arriva nel ’92 con Gramigni in 125. IL MAGO biata la gestione. Oggi l’imperativo è togliere continuamente prestazione. La Yamaha sta studiando una nuova generazione di elettronica che arriverà presto: si vuole spostare parte della programmazione che oggi viene svolte dai computer ai box direttamente alla centralina. Che elaborerà più situazioni e più funzioni, integrandole l’una con l’altra. Per quantificare, oggi l’elettronica ha una capacità 10-20 volte superiori a 2 anni fa... Magneti Marelli, che fornisce Yamaha e Ducati, e Honda sono allo stesso livello: le prestazioni dipendono dalla capacità di mettere a posto i sistemi. Fra le Crt, l’Aprilia possiede la stessa tecnologia e teoricamente ha 3-6 mesi di ritardo». Ciclistica «Il problema Ducati non è il telaio ma... la gomma. Oggi c’è il monomarca, anzi il monogomma, perché si usa solo un tipo, quindi devi adattare la moto. Anche le sospensioni, Öhlins, sono uguali per tutti, quindi la variabile è il telaio. La Ducati aveva una struttura differente, ma per adattarsi alle gomme ha dovuto adeguare la sua struttura. Io, pur lasciando il monomarca, permetterei a ciascuna Casa di avere una "sua" gomma, pagando: rispetto a quanto è costato rifare la moto, la Ducati avrebbe speso molto meno se avesse pagato la Bridgestone. E i risultati sarebbero stati migliori. Stanno cercando di avvicinarsi, ma non so se ce la faranno in tempi brevi. La soluzione migliore è quella Yamaha. La Honda, come la Ducati, ha sempre privilegiato la potenza». Crt «È una soluzione di passaggio per riempire la griglia. La Dorna vuole imitare la F.1, togliendo potere alle Case, ma non credo sia giusto. I motori più interessanti sono Aprilia e Kawasaki, ma non c’è possibilità di grande sviluppo, perché se fai un propulsore vincente, una Casa iscritta al campionato lo può comprare per 20 mila euro: nessuno butterà via i propri soldi». © RIPRODUZIONE RISERVATA JAN WITTEVEEN, 65 ANNI, PER 15 DIRETTORE TECNICO DELL’APRILIA (Porrozzi) SCEGLI TAFT, PUOI VINCERE SUBITO IL TUO SOGNO Scopri come vincere 3 Ducati Monster Art 696 e tanti altri premi del mondo Ducati su www.concorsi.testanera.com Concorso valido dalle 09:00 del 02/04/12 alle 21:00 del 30/11/12 con estrazione finale entro il 21/12/12. Montepremi totale € 30.401,66 (iva esclusa). Regolamento completo su www.concorsi.testanera.com VENERDÌ 6 APRILE 2012 OTOMONDIALE2012 SM QUELLA CHE STA PER PARTIRE È LA 64a EDIZIONE DEL MOTOMONDIALE, L’UNDICESIMA DELL’ERA MOTOGP Honda e Yamaha vanno molto bene e le Crt non sono male. Il distacco è ragionevole per il loro costo WWW.GAZZETTA.IT CARMELO EZPELETA LA GAZZETTA DELLO SPORT Speed Master Ioda Racing Team Forward Team Bird Art-Aprilia Ioda-Aprilia Suter-Bmw Art-Aprilia 54 9 5 77 Pasini Petrucci Edwards Ellison 26 anni Italiano 10 vittorie 21 anni Italiano Nessuna vittoria 38 anni Statunitense Nessuna vittoria 31 anni Inglese Nessuna vittoria MotoGP e Crt Differenze e novità P OG OT M 5 2 3 IL CALENDARIO 2012 A METÀ LUGLIO C’È IL MUGELLO L’ALBO D’ORO (500 E MOTOGP) ROSSI HA VINTO SETTE TITOLI T R C 6 12 I TOR MO MO TO RI 6 BENZINA 1 g* 3k * 0 80 1 le r pe g MOTORI 0k 15 Ogni CRT avrà a disposizione 12 motori, contro i 6 delle casa aderenti alla MSMA 150 2 3 4 5 6 BENZINA La capacità del serbatoio CRT sarà di 24 litri, contro i 21 dei team ufficiali PESO Le 1000 ufficiali dovranno pesare 153 kg, mentre le nuove introdotte 150 kg GOMME Nei test potranno provare anche i piloti ufficiali con a disposizione 120 gomme a testa FRENO Il freno anteriore dovrà essere dotato di una protezione del comando per evitare l’«aggancio» LUCE Da quest’anno si prevede la luce rossa posteriore obbligatoria in caso di pioggia 1 Stoner (Aus) 6 Bradl (Ger) 11 Spies (Usa) 19 Bautista (Spa) 35 Crutchlow (GB) 4 Dovizioso (Ita) 8 Barbera (Spa) 14 De Puniet (Fra) 22 Silva (Spa) 41 Espargaro (Spa) 54 Pasini (Ita) 5 Edwards (Usa) 9 Petrucci (Ita) 17 Abraham (R.Cec) 26 Pedrosa (Spa) 46 Rossi (Ita) IANNONE E CORTI ITALIA A 2 PUNTE Andrea riparte dal team 2010, Claudio ha la Kalex iridata. Marquez favorito se ha recuperato GIOVANNI ZAMAGNI LOSAIL (Qatar) ono quattro gli italiani della Moto2: Simone Corsi (25 anni), Andrea Iannone (23), Roberto Rolfo (32) e Claudio Corti (25), ai quali si aggiunge il sanmarinese Alex De Angelis (28). Tutti piloti che in carriera hanno conquistato almeno un GP iridato, tranne Corti, che però ha dominato i test invernali sulla Kalex. ROBERTO ROLFO CI RIPROVA C’È UNA DONNA: ELENA ROSELL S Protagonisti C’è attesa per Iannone (foto Mila- gro), 3˚ nel Mondiale 2011 con 3 vittorie. Andrea è pronto per il salto di qualità: ha grande talento, ma deve diventare più regolare. Per farlo, è tornato alla squadra 2010 e ha scelto una ciclistica sviluppata dall’ex pilota Luca Boscoscuro. De Angelis e Rolfo (tornato in Moto2 dopo una parentesi in Sbk) hanno scelto Suter, Corsi ha la Ioda del team di Giampiero Sacchi. Incognita Il favorito è Marquez (Suter), vincitore nel 2011 di 7 GP al debutto in Moto2. Sul 19enne spagnolo pesa l’incognita delle condizioni fisiche: ha saltato quasi tutta la preparazione invernale per i postumi della caduta in Malesia la scorsa stagione. È stato sottoposto a intervento chirurgico al nervo ottico: solo qui si potrà capire se sarà a posto. Outsider Attenti a Thomas Lüthi (Su- ter), Toni Elias (Suter), iridato Moto2 nel 2010 e tornato nella categoria dopo un anno disastroso in MotoGP, Pol Espargaro (Kalex) e Scott Redding (Kalex). Tutti piloti veloci e di esperienza, che possono lottare per la singola vittoria. Al via anche Elena Rosell, 26 anni, che dopo un paio di GP nel 2011, quest’anno corre tutto il Mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Da sinistra Claudio Corti e Simone Corsi, 24 anni MILAGRO 3 CORSI (Ita-Ioda) 4 KRUMMENACHER (Svi-Kalex) 5 ZARCO (Fra-Motobi) 12 LUTHI (Svi-Suter) 14 WILAIROT (Thai-Moriwaki) 15 DE ANGELIS (Rsm-Suter) 18 TEROL (Spa-Suter) 24 ELIAS (Spa-Suter) 29 IANNONE (Ita-Ftr) 30 NAKAGAMI (Gia-Kalex) 36 KALLIO (Fin-Kalex) 38 SMITH (GB-Tech 3) 40 ESPARGARO (SpaKalex) 44 ROLFO (Ita-Suter) 45 REDDING (GB-Kalex) 60 SIMON (Spa-Ftr) 63 DI MEGLIO (Fra-Ftr) 71 CORTI (Ita-Kalex) 72 TAKAHASHI (Gia-Suter) 76 NEUKIRCHNER (GerKalex) 80 RABAT (Spa-Kalex) 82 ROSELL (Spa-Moriwaki) 93 MARQUEZ (Spa-Suter) 95 WEST (Moriwaki) 51 Pirro (Ita) kg 69 Hayden (Usa) 77 Ellison (GB) 68 Hernandez (Col) 99 Lorenzo (Spa) MOTO3 MOTO2 litri 4 4 15 24 PES O SO PE litri BENZINA 21 VII DOMENICA GP Qatar (Losail) 29 APRILE GP Spagna (Jerez) 6 MAGGIO GP Portogallo (Estoril) 20 MAGGIO GP Francia (Le Mans) 3 GIUGNO GP Catalogna (Montmelò) 17 GIUGNO GP G.Bretagna (Silverstone) 30 GIUGNO GP Olanda (Assen) 8 LUGLIO GP Germania (Sachsenring) 15 LUGLIO GP Italia (Mugello) 29 LUGLIO GP Stati Uniti (Laguna Seca) 19 AGOSTO GP Indianapolis 26 AGOSTO GP Repubblica Ceca (Brno) 16 SETTEMBRE GP San Marino (Misano) 30 SETTEMBRE GP Aragon 14 OTTOBRE GP Giappone (Motegi) 21 OTTOBRE GP Malesia (Sepang) 28 OTTOBRE GP Australia (Phillip Island) 11 NOVEMBRE GP Valencia Questo l’albo d’oro recente della classe regina. Dal 2002 la 500 è diventata MotoGP. 1987 GARDNER (Aus-Honda) 1988 LAWSON (Usa-Yamaha) 1989 LAWSON (Usa-Honda) 1990-92 RAINEY (Usa-Yamaha) 1993 SCHWANTZ (Usa-Suzuki) 1994-98 DOOHAN (Aus-Honda) 1999 CRIVILLE (Spa-Honda) 2000 ROBERTS JR (Usa-Suzuki) 2001-03 ROSSI (Ita-Honda) 2004-05 ROSSI (Ita-Yamaha) 2006 HAYDEN (Usa-Honda) 2007 STONER (Aus-Ducati) 2008-09 ROSSI (Ita-Yamaha) 2010 LORENZO (Spa-Yamaha) 2011 STONER (Aus-Honda) TALENTO FENATI IL FUTURO E’ SUO Il 16enne debutta dopo aver vinto l’Europeo Occhio ad Antonelli. Viñales indiziato per il titolo LOSAIL (Qatar) alla 125 2T alla Moto3 a 4T: anche la cilindrata minore cambia radicalmente. Ciclistica e propulsore sono liberi, con alcuni limiti per contenere i costi: il monocilindrico 4T da 250 cmc non deve superare i 14.000 giri, non può costare più di 12.000 euro, la centralina è unica (Dellorto) e ogni costruttore deve fornire almeno 15 piloti per stagione. Ciascun pilota ha a disposizione otto motori, il peso minimo deve essere di 148 kg (moto+pilota), le gomme (Dunlop) sono uguali per tutti. Una formula che ha attirato tante Case (Honda, Ktm, Ftr, Mahindra, Oral, Ioda) sia per la ciclistica sia per il motore. D Speranze I piloti sono 33, di cui cinque italiani: Luigi Morciano (18 anni, Ioda), Romano Fenati (16, Ftr-Honda), Alessandro Tonucci (19, Ftr-Honda) Niccolò Antonelli (16, Honda) e Simone Grotzkyj (24, Oral). L’ultima vittoria di un pilota italiano risale al 2009, quando Iannone conquistò il GP Catalogna. Quest’anno le speranze si riaccendono, grazie soprattutto a Fenati (foto Milagro), campione europeo 125 in carica, e ad Antonelli, campione italiano. Favoriti In una categoria dove l’inesperien- za e la focosità rappresentano le caratteristiche principali dei piloti, è difficile fare pronostici. Il principale candidato al titolo potrebbe essere Maverick Viñales, 17 anni, alla seconda stagione iridata, dopo che nel 2011 aveva chiuso al terzo posto con quattro successi. Attenzione anche a Sandro Cortese, Hector Faubel e Efren Vazquez. g.z. LA PATTUGLIA TRICOLORE HA PURE TONUCCI E MORCIANO Da sinistra, Niccolò Antonelli, 16 anni, e Simone Grotzkyj, 23 3 MORCIANO (Ita-Ioda) 5 FENATI (Ita-Ftr Honda) 7 VAZQUEZ (Spa-Honda) 8 MILLER (Aus-Honda) 9 FINSTERBUSCH (Ger-Honda) 10 MASBOU (Fra-Honda) 11 CORTESE (Ger-Ktm) 15 GROTZKYJ (Ita-Oral) 19 TONUCCI (ItaFtr Honda) 23 MONCAYO (Spa-Kalex Ktm) 25 M. VIÑALES (SpaFtr Honda) 26 MARTIN (Spa-Honda) 27 ANTONELLI (Ita-Honda) 30 PEDONE (Svi-Oral) 39 SALOM (Spa-Kalex) 41 BINDER (S.AfKalex Ktm) 44 OLIVEIRA (Por-Honda) 52 KENT (GB-Ktm) 55 FAUBEL (SpaKalex Ktm) 63 KHAIRUDDIN (Mal-Ktm) 77 SCHROTTER (Ger-Mahindra) 84 KORNFEIL (R.Cec-Ftr) 94 FOLGER (Ger-Ioda) 96 ROSSI (Fra-Honda) © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 VIII LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 APRILE 2012 Shirt Kant, Pants Noal F Shop.GasJeans.com Codice cliente: 222072