VIAG GGIO O TR RA CIITTA A’ SO OSPESSE E MOSSTRI PASSSAN NDO PER P L’AM MATR RICIA ANA A MAGGIO O 2014 – KM 43,8 Il rracconto di questo viiaggio, che si divide per p voi in tree itinerari, è accomppagnato dall profumo intenso e inebbriante delllle acacie, che c ha deliliziato i nosttri respiri perr tutto il tempo, t ma è anche acccompagnato da luoghi sugg ggestivi, alle volte poco connosciuti, alle volte rinoomati, allele volte “spaventosii” ma siccuramente, semp mpre, da luooghi di particolare fasscino. Sarrà il racconnto di un viiaggio che aattraversa antichità, fiabba, orchi, giardini dad mozzaree il fiato e, come semp mpre, ottimaa cucina. Un itineraario nato peerché mi volevo vo toglie liere lo sfizizio di andaree a visitare re posti chee erano neii miei pensier eri da molto,o, veramentte molto temmpo. Il primo giiorno partiaiamo presto, e purtropp ppo dobbiamoo fare tuttta autostradda o quasi, in modo daa arrivare pper pranzo in quello che definissco un luoggo suggestivivo, fuori ddal tempo… … Civita di Bagnoregioio. La prima tappa, in realtà, r è LUBRIANO (VT), un paaesino che dista pochhi chilomettri dalla nostra veera meta, e che scegliamo per prranzare… ignari delllle meravigllie che ci attendono!! Partiamo col cerccare un posto p dove ve pranzare re, e la scelta ricaade su Il Frantoio F (vedi indicazioni “scheeda informaativa”). d paese, è un ambiennte unico e Ricavato aall’interno di un anticoo frantoio iincavato neelle mura del particolare p e. Appena si entra, ci si trovva in un altro a mondo do… l’anticco frantoio,, costruitoo all’internoo delle murra di cinta del paese è stato manntenuto inte tegro in tuttto e per tutto. t Sonoo presenti p le carrucolle con le quali q venivvano movimeentate le olive, o c’è uun frantoioo in pietraa enorme, laa cantina doove venivanoo conservatte le bottigglie per l’a’assaggio… è come farre un tuffoo nel passatoto, di botto, all’improvvviso… Difronte aall’entrata ci sono deei gradini cche scendonno, quasi miinacciosi, neel cuore della de rocciaa (foto sottoto) e sotto ai nostri piedi p intravvediamo una cascatellaa di acqua llimpida, connvogliata inn una sorta ddi pozzo a vista. v Nelle fototo che vedete sopra e a lato c’èè il pozzo did acqua incastonato neelle rocce di tufo, lee cantine chee oggi custtodiscono boottiglie di oottimo vino e uno dei lunghi lu corriidoi che corrrono sottoo al ristoraante, comee tunnel segreti. DDopo quessta escurssione tantoo inaspettaata quantoo sorprendennte, ci dedicichiamo al nostro n pranznzo. E dopo il llauto pasto,o, ci dirigiamo in quell luogo incanntato che è CIVITA DII BAGNOREGIIO(VT), chee io attendo di visitare da moltissiimo tempo. Consideratta la “ciittà che muore” è uno dei luoghi l più suggestivi e senza tempo te che abbiamo avvuto la fortuna fo di visitare. d fatto L’appellatitivo viene dal è stata interamente costruita ura in tufoo. Questo su un’altur tipo di rocccia, tipicaa di tutto il Lazio ha un notevolle problema: p tende a sggretolarsi col c tempo… … quindi Ciivita sta leentamente ddistruggendo dosi. Infattii tutto quessto territorrio è soggeetto a franne e fortii erosioni, causate c daii torrenti presenti p e dagli agentti atmosferrici. All’ingreesso del ponte a passaggioo unicamentte pedonalee (costruitito nel 19965) chee conduce all’entrataa di Civitaa bisogna ffare il biglietto b di ingresso (vedi info n. 1 e 2 delle noote) e se s voletee potete fafare una sossta caffè o pranzare nei ristorranti e barr presenti. La camminaata attraveersa la valllata che inincastona l’altura l sullla quale soorge la citttà, e devoo dire che aanche se legggermente faticosa da fare vesttiti da moto,, è comunquue molto paanoramica e gradevole. g Doppo una deccina di minuuti si arriva finaalmente all tanto agog ognato ing ngresso (footo sottoto a sinisistra) : Porta Sannta Maria (detta anchhe della Cava) chee oggi risulta r esse sere l’unico ingresso, mmentre un tempo ve n’erano n altltre 4. Da qui si accede al cenntro storicoo di questoo singolare ppaesino, ogg ggi abitato da appena 12 personne, che 25500 anni fa venne fonndato daglili Etruschi ssulla via dii congiunzionne fra il Te Tevere e ill Lago di Boolsena. Gli Etruuschi la fecero divenire una fiorente cittadina, ssoprattuttoo in virtù della felice posizione commercialle. Nel 265 a.C. arrrivarono i Romani, un popoolo che custodiva e sviluppavva grandi conoscenze tecnicche e ingegneristtiche: creaano grandi opere di ccanalizzazionne delle accque piovanne e di conntenimento dei torrennti, per altltro iniziatee dagli Etruuschi. Purttroppo nei secoli s a ven enire questee opere furrono molto trascuratee, lasciandoo Civita a unn periodo di erosione e disgregazizione traumaatico. Nonostantee ciò, oggi possiamo p goodere di un paese ben mantenuto… … … e vissuuto non sololo da esserii umani, ma anche da eterei felilini che trasscorrono seerenamentee le loro gioornate, nonoostante il grande g passsaggio di tuuristi… Questa pririma giornatta di viaggioio non ci ha però ancorra consegnaato tutte le meraviglie lie previste, manca ancoora il giarddino sacro did BOMARZOO (VT), chiammato anche il giardinoo dei mostrii. Siamo nelllla Tuscia, accanto alla vallele del Tevere. Il paese p di BBomarzo sii erge su uno speroone di roccia r di peperino, p una pietrra tipica della zozona di origine vulcanica. L’insediameento urrbanistico risale allala seconda metà del VI sec. a.C. quando era e noto g Orsini furono f signnori di Bomaarzo dalla metà del XXIII sec. come Polimmartyum e gli Ai piedi de del paese sii dipana un bosco b cinquuecentesco, sicuramentte il più inccredibile chhe possiatee visitare… Il PARC RCO DEI MOSTRI M DII BOMARZOO venne reaalizzato fraa il 1542 e il 15844 sotto laa signoria di PierrFrancescoo Orsini e dietro prrogettazionee di Vicinoo Orsini che c dedicòò l’opera a sua mogglie, Giuliaa Farnese. Pare peerò che ill fantasma dell’ideattore abitii ancora quuesti luoghii, vagando per p le scuulture spettttacolari da lui stesso ideate. Lo scrittoore Bruno Zevi, parrla di quessto giardinoo in modo indiscutibilm lmente reallistico: “AA Bomarzo lla finzione scenica è travolgentte; l'osserrvatore nonn può contetemplare peerché vi è immerso, iin un ingraanaggio di sensazioni (...), cappace di conf nfondere lee idee, di sopraffaree emotivamennte, di coinvvolgere in un u mondo onnirico, assuurdo, ludico e edonisticco (...)”. Quando sii entra in questo giardino g si ha lal netta sensazione di entrarre in un luogo fanntastico, surreale, s magico. La prima cosa che colpisce, sono i meessaggi inccisi sulle sculture… … quella a lato recita (v (versione tradotta) t “tu che enntri qua, pononi attenzione ovunque e dimmi d se taante meravigiglie sono oppere d’artee o di folliaia”. E bisogna dire che noon è esattaamente sempplice risponndere a talle quesito, ppoiché moltlte sculturee sono talmeente folli da d non poterrle credere re frutto di solo artissta… ma dd’altro cantto sono cosìì belle che sembrano opere op d’artte. Dopo la mmorte dell’u’ultimo princcipe Orsini,i, nel 1585 85, il Parcco cade in uno stato did profondoo decadimentto e abbonndono, fino a quando,, nella seeconda mettà del Noovecento, una u coppia, Giancarlo e Tina Sevveri Bettinini, lo riscopprono e lo riportano r alll’antico spplendore, peer mezzo di una totalele ristruttu turazione. Le L salme dei salvattori del Parco P ripososano nel Tempietto, probabilmen p ente assiemee alle spogllie mortalii di Giulia Farnese F (mmoglie del pprogettista)). La passegggiata si sviviluppa in unn reticolo di sentieri,i, e non atttende moltoto a stupircci… Sopraa Luca sta aammirando l’Elefante l e accanto io mi sto “riposando” su una reegale panchhina. Devoo anche diree che la paanchina in pietra p sullala quale mi sono s sdraiaata era commoda… per quanto mioo marito mii abbia fattto notare che sono vestita in modo da stare com omoda anchhe sdraiataa sull’asfaltto… Sotto invecce vedete ili Proteo Glauco G (sininistra) e La Tartarugga. Proseguenndo nella paasseggiata, a seconda delle scultlture che sii incontranoo si provanoo sensazionii diverse… con la caasa pendente ad esemmpio sembrra di esserre in un ffilm dell’o’orrore conn sfumature fantastichhe, di quellli stile TTim Bartoon, poi si passa p alll’Orco (fotto sotto a destra), ssimbolo dell parco, e quando si entra neella sua grrande boccca insorge una fortee sensazione di disagio… … pare quaasi un luoggo adibito un tempo a riti satanicici, col graande tavoloo centrale in piperino e le panchee tutt’attorrno, brrrr… …. Poi ci si iimbatte nellla gigantessca statua di Cerere e nell’inquuietante ripiproduzione della d lottaa fra Ercolele e Caco (foto ( sotto)). A tratti mmi sento coome Alice nel n Paese delle Merraviglie, noon sarei meeravigliata se vedessii spuntare dda un cespugglio un conigiglio bianco che corree con un oroologio in maano Incredibilee cosa riesccano a faree l’ingegno e l’arte umana u con pochi p pezzi ddi pietra! Pietra P chee per p amor di precisioione è tutta ta peperino,, poiché noon solo tippica del luuogo, ma annche moltoo malleabile sotto le essperte manii degli sculltori. La nostra visita sta per p concluddersi, pochhi passi ci separano s daall’uscita, e un poco did amarezzaa rimane, perrché si vorrrebbe rimaanere… Ci attendee però un viaggio vi non breve b per aarrivare all nostro alllloggio per la sera, e la stradaa non sarà eesattamente te facile… ho infattii imparato che quandoo il navigattore non riconosce r ill numero civvico di una via, v sarà un u grande pproblema arrrivare a destinazione. d Nel traggitto che cii separa dalll’ultima tap appa, per lal sosta, ririmaniamo ammmaliati dallle distese infinite dii noccioleti. Assolutameente increddibili! USATE SE EMPRE LE E PROTEZIIONI E SIATE S CONSAPEVO OLI CHE IIL CASCO DA SOLO NON BASTA: SER RVONO LA TE ESTA E LA PRUDENZA. P N NON SIETE IMMORTAL LI… OSSERV VATE IL CO ODICE DELLA STR RADA E GOD DETEVI LA MOTO M E LA VITA. 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