IL RISCHIO CHIMICO Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 1 RISCHIO CHIMICO Nessuna sostanza è di per sé un veleno. E' la dose che fa della sostanza un veleno. La giusta dose differenzia un veleno da un medicamento. (Paracelso 1493-1541) Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 2 Numerosi prodotti chimici presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Tali pericoli talvolta si possono nascondere sotto nomi comuni come “varechina, detersivo, sgrassatore”. Sono prodotti di uso quotidiano che si trovano in tutti i settori di attività Il rischio deriva dal contatto dei prodotti pericolosi con l’organismo umano per le condizioni d’uso degli stessi. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 3 Le sostanze possono essere suddivise in: Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 4 •non pericolose: per es. l'acqua potabile o l'aria. Non richiedono nessuna precauzione particolare non pericolose, ma impiegate in condizioni tali da poter costituire pericolo: per es. l'acqua ad alte temperature o l'aria compressa. In questo caso l'alterazione non è chimica, ma fisica. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 5 • pericolose così come classificate dalle norme sulla classificazione, etichettatura e imballaggio dei prodotti chimici pericolosi: per es. preparati usati nei laboratori, i farmaci antineoplastici, la formaldeide e la glutaraldeide. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 6 SOSTANZE PERICOLOSE Categorie di pericolo ECOTOSSICOLOGICHE •Pericolose per l’ambiente TOSSICOLOGICHE •Molto tossiche •Tossiche •Corrosive •Irritanti •Cancerogene •Teratogene •Mutagene Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 7 Molto tossici Tossici Nocivi Corrosivi che possono provocare gravi ustioni Corrosivi che possono provocare ustioni Capaci di procurare lesioni oculari Cancerogeni Possibili effetti cancerogeni Mutageni Possibili effetti mutageni Trattati come mutageni Teratogeni Trattati come teratogeni Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - Effetti non meglio definiti sulla salute 8 SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Possibile esposizione I lavoratori possono essere esposti a sostanze pericolose in modo accidentale incendio, esplosione, perdita da contenitori. abituale uso quotidiano durante il lavoro. Il livello di esposizione è legato alla dose assunta e al tempo durante il quale il lavoratore è stato a contatto con la sostanza o la preparazione pericolosa 9 Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI Le vie principali di penetrazione delle sostanze e preparati pericolosi sull’organismo umano sono: • Per via cutanea (pelle) • Inalazione durante la respirazione (polmoni) • Ingestione (bocca) Che possono provocare Effetti acuti sono effetti immediati a seguito di una esposizione di breve durata con assorbimento rapido di una sostanza tossica. Effetti cronici sono effetti tardivi e sono conseguenti alla esposizione a dosi minime ma frequenti per lunghi periodi. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 10 SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI 1. ACUTI GRAVI 2. IRREVERSIBILI, NON LETALI DOPO UN’UNICA ESPOSIZIONE 3. GRAVI DOPO RIPETUTA E PROLUNGATA ESPOSIZIONE 4. CORROSIVI EFFETTI 5. IRRITANTI 6. SENSIBILIZZANTI 7. CANCEROGENI 8. TERATOGENI 9. MUTAGENI Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 11 COME RICONOSCERE UNA SOSTANZA O UN PREPARATO PERICOLOSO Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 12 Se la sostanza o il preparato ricade in una delle categorie di pericolo i fabbricanti, gli importatori e i distributori devono provvedere alla ETICHETTATURA ed alla preparazione della SCHEDA DI SICUREZZA. ETICHETTA: semplice ma efficace informazione sulle caratteristiche di pericolo di un prodotto. SCHEDA DI SICUREZZA: ulteriori e più dettagliate informazioni che devono essere fornite agli utilizzatori e deve essere redatta nella lingua del paese in cui il prodotto viene commercializzato. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 13 L’ETICHETTA Il contenuto informativo della etichetta deve essere rispondente alle norme di legge. IL NOME DELLA SOSTANZA PERICOLOSA LA PROVENIENZA IL SIMBOLO/I I RISCHI SPECIFICI I CONSIGLI DI PRUDENZA Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 14 I SIMBOLI E Evitare il calore, colpi, frizioni, fuoco scintille urti O ESPLOSIVO Evitare il contatto con sostanze infiammabili. Grave pericolo di combustione, possibili scoppi, incendi. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - COMBURENTE 15 I SIMBOLI Xn Evitare contatti con il corpo e inalazione di vapori. Alcune sostanze hanno effetti cancerogeni, di sterilità e alterazione genetica. Non usare impropriamente Xi NOCIVO Evitare il contatto con occhi e pelle Non inalare i vapori Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - IRRITANTE 16 I SIMBOLI F F+ Tenere lontano da fonti di calore FACILMENTE INFIAMMABILE in particolare da scintille e fiamme ESTREMAMENTE INFIAMMABILE Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 17 I SIMBOLI T Evitare contatti con il corpo. Possono determinare cancerogenesi, alterazione genetica e sterilizzazione. Pericolo di sensibilizzazione TOSSICO Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - T+ MOLTO TOSSICO 18 I SIMBOLI C Evitare, con particolari precauzioni, il contatto con la pelle, occhi e indumenti. Non inalare i vapori T+ CORROSIVO Non disperdere nel suolo e nell’aria. Eliminare il prodotto negli appositi punti di raccolta. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - PERICOLOSO PER L’AMBIENTE 19 CANCEROGENO T+ oppure T R 45 Può provocare il cancro R 49 Può provocare il cancro per inalazione Sono cancerogeni i preparati che contengono più dello 0,1% di sostanze con le Frasi di rischio R45 e R49 MOLTO TOSSICO TOSSICO Xn R 40 Possibilità di effetti irreversibili Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - NOCIVO 20 LE FRASI di RISCHIO R Sono formate dalla lettera R seguita da un numero di identificazione che indica un rischio specifico. Esempio: R 36 Irritante per gli occhi R 45 Può provocare il cancro Sono possibili anche combinazioni di frasi per rischi simili o concausa uno dell’altro. Esempio: R 36/38 Irritante per gli occhi e per la pelle R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina inalazione e contatto con la pelle del Lavoro - 21 I CONSIGLI di PRUDENZA S Sono formate dalla lettera S seguita da un numero indicante il consiglio di prudenza specifico. Esempio: S 22 Non respirare le polveri. S 45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile, mostrargli l’etichetta) Anche per le frasi S sono possibili combinazioni di più consigli di prudenza. Esempio: S 20/21 Non mangiare, né bere, né fumare durante l’impiego. S 36/37 Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina e guanti adatti. Usare indumenti protettivi del Lavoro - 22 DOVERI DEL LAVORATORE Deve leggere e osservare le istruzioni delle etichette; leggere sempre tutte le informazioni disponibili prima di procedere alle operazioni di manipolazione; deve utilizzare e manipolare in maniera corretta le sostanze e i preparati pericolosi in uso; Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 23 DOVERI DEL LAVORATORE deve indossare i D.P.I. messi a disposizione; osservare costantemente le norme di igiene personale (lavarsi le mani, ecc.) ed in generale non mangiare e bere durante l'uso di sostanze pericolose; Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 24 SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI: I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE Ogni recipiente contenente prodotti pericolosi deve essere etichettato da chi lo ha riempito; Il fornitore deve predisporre una scheda con i dati sulla sicurezza e trasmetterla all’utilizzatore; I prodotti pericolosi, dove è possibile, devono essere sostituiti con altri meno pericolosi; Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 25 DETERGENTI: DEFINIZIONE Grazie alla loro capacità di rimuovere lo sporco dalle superfici, contribuiscono al mantenimento di una buona igiene personale, riducono la presenza di germi, consentono la buona durata di abiti, tovaglie, lenzuola, oggetti per la casa e mobilia e rendono la casa e gli ambienti di lavoro più gradevoli. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 26 DETERGENTI: DEFINIZIONE Tali prodotti sono composti a base di: tensioattivi: diminuiscono le forze che tengono unito lo “sporco” alle superfici ed aumentando le forze di attrazione tra lo “sporco”e il bagno di lavaggio; sostanze complementari. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 27 PATOLOGIE DA DETERGENTI I detergenti rappresentano una delle principali entità di rischio di patologia dermatologica nell’ambito del lavoro domestico: se usati senza le dovute precauzioni possono causare dei danni alla pelle. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 28 PATOLOGIE DA DETERGENTI I ripetuti contatti con acqua e soluzioni irritanti, come quelle a base di detersivi, alterano lo strato corneo e il film idrolipidico che protegge la superficie cutanea e, più particolarmente: 1) allontanano i grassi che proteggono la pelle; 2) macerano la pelle, creando una condizione favorente la sovrainfezione da batteri e funghi. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 29 PATOLOGIE DA DETERGENTI I danni dermatologici prodotti da detergenti possono essere distinti in: – dermatiti da contatto irritative e allergiche; – sovrainfezioni delle dermatiti da contatto da parte di batteri e funghi; – aggravamento di preesistenti dermatiti Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 30 PATOLOGIE DA DETERGENTI Principali differenze fra dermatiti: irritativa, o aggressiva: può colpire qualsiasi persona ed è strettamente legata al potere irritante dei detergenti, all’intensità e durata del contatto dermatite allergica: colpisce solo soggetti sensibilizzati non al detersivo in toto, ma a singole componenti degli stessi, e, in questo caso, contatti con concentrazioni anche molto basse, possono scatenare la dermatite. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 31 PATOLOGIE DA DETERGENTI La dermatite irritativa, è più frequente di quello di natura allergica e può presentarsi in forme cliniche diverse: a) acuta, caratterizzata da eritema (arrossamento), edema, vescicole e bolle; b) subacuta con eritema e desquamazione, ragadi (fissurazioni lineari), spesso conseguente all’esposizione a sostanze con modesta attività irritante, di solito localizzate alle dita delle mani; c) cronica, con ipercheratosi (aumento dello strato corneo), desquamazione e ragadi. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 32 PATOLOGIE DA DETERGENTI L’eczema allergico da contatto può presentarsi con numerosi quadri clinici: 1) lesioni eritematose, vescicolose, specie al dorso delle mani e alla superficie dorsale e laterale delle dita; 2) eczema da anelli, cioè eczema della sede di contatto con anelli, spesso anche di natura irritante, osservabile più frequentemente in soggetti già sensibilizzati al nichel; 3) eczema nummulare, da moneta, caratterizzato da lesioni eczematose, tendenzialmente circolari, delle dimensioni 33 - Specialista in Medicina di una moneta. Dr. Ferdinando Masala del Lavoro - PATOLOGIE DA DETERGENTI La dermatite allergica da contatto, invece, spesso complica e segue la dermatite irritativa; le alterazioni che caratterizzano quest’ultima favoriscono infatti la penetrazione di sostanze allergizzanti nella pelle e la sensibilizzazione dei soggetti esposti. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 34 PATOLOGIE DA DETERGENTI Le norme di comportamento da adottare per la prevenzione dell’esposizione ai detergenti sono le stesse già viste per i prodotti chimici in generale e possono essere riassunte come segue: Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 35 PATOLOGIE DA DETERGENTI • Leggere attentamente le etichette • Usare sempre i guanti • Tenere i prodotti lontani dai bambini • Non manomettere le chiusure di sicurezza • Non lasciare aperta la confezione • Evitare il contatto con occhi e in caso lavare abbondantemente con acqua corrente • Evitare l’inalazione Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 36 PATOLOGIE DA DETERGENTI • Dopo l’uso di alcuni prodotti (bombolette spray) arieggiare l’ambiente • Proteggere le mani, in particolare in presenza di patologie dermatologiche • Sciacquarsi e asciugarsi bene le mani dopo l’uso • Applicare creme idratanti per preservare la cute. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 37 PATOLOGIE DA DETERGENTI • Non travasare i detergenti in bottiglie o altri contenitori destinati a bevande o alimenti • Non usare bicchieri da cui abitualmente si beve per dosare i detergenti • Riconoscere i simboli di pericolo • Non ingerire i prodotti Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 38 PATOLOGIE DA DETERGENTI • Non mischiare tra loro prodotti diversi: infatti, in casi di prodotti quali la candeggina, l’ammoniaca e i vari prodotti anticalcare, una loro miscelazione genera vapori molto tossici che possono addirittura arrivare ad avere effetti letali. Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 39 FINE DELLA LEZIONE Dr. Ferdinando Masala - Specialista in Medicina del Lavoro - 40