PUNTO 1 – DELIBERA C.C. N. 37 DEL 19/06/2012 Sindaco Mozione urgente presentata dal gruppo consigliare oggetto:”Chiusura strada zona industriale”, consigliere Sau. Nuovi Orizzonti aventi per Sau Chiusura zona industriale: sulla via Guido Rossa che collega il paese alla zona industriale ed alla piattaforma consortile, all'intersezione con viale Lombardia è stata tolta la possibilità di svoltare a sinistra per i veicoli aventi direzione centri abitati di Pandino, Nosadello e Gradella, ciò nonostante la presenza della corsia di canalizzazione su viale Lombardia che ne facilita l'immissione, decisione assunta dall'Amministrazione nel corso del 2010 che ha creato notevoli disagi sia agli imprenditori sia ai cittadini. Dalla data di chiusura ad oggi sono state recapitate da parte dei cittadini diverse lamentele senza nessuna risposta convincente; il motivo che ha portato alla chiusura della strada dalla zona industriale verso il paese, svolta a sinistra con obbligo di girare a destra, sino alla nuova rotatoria, non è capito né apprezzato dagli utilizzatori della strada, perché il cambio di direzione non è stato seguito dall'aggiornamento della cartellonistica, aumento di traffico sulla via Marona, strada molto stretta nel tratto compreso tra via Guido Rossa e via Milano e anche a doppio senso di marcia, sta causando disagio e pericoli ai residenti. Recentemente l'Amministrazione per combattere l'aumento di traffico sulla via Marona ha fatto installare la segnaletica indicante il divieto di transito escluso i residenti e carico e scarico, ma il divieto non garantisce la sicurezza poiché manca un adeguato controllo. I costi e la perdita di tempo che i cittadini stanno subendo sono notevoli, constatato che negli ultimi anni non si sono verificati incidenti nella zona, esistono nel territorio comunale incroci molto più pericolosi con una visibilità e una larghezza di corsia inferiori. La zona è di interesse per l'intera popolazione di Pandino, oltre che per quella del circondario, data la presenza della discarica consortile dei rifiuti. Si impegna l'Amministrazione, affinché ripristini la viabilità precedentemente in essere così come sollecitato e richiesto dai cittadini. Mi piacerebbe non aggiungere nient'altro a quanto letto ed attendere le risposte, ma preferisco ricordare che è stato evidenziato, anche in passato, lo stato di abbandono della zona industriale; ricordo, per chi non avesse memoria, rifiuti abbandonati, sterpaglie, strade e fossi sporchi. Questa Amministrazione ci ha raccontato che non poteva intervenire, perché non era ancora terminato il frazionamento dei terreni, ma che con l'apertura della nuova tangenziale questo problema si sarebbe risolto. Ora, la tangenziale è stata inaugurata, ma la situazione della zona industriale è peggiorata, perché oltre ai rifiuti abbandonati, strade sporche e cura del verde da far rabbrividire, l'Amministrazione ha pensato bene di chiudere una strada di collegamento obbligando i cittadini a percorrere chilometri in più inutilmente e, visto che la benzina non è proprio a buon mercato, non mi sembra una buona idea. La via Guido Rossa collega il paese alla piattaforma consortile ed alla zona industriale, zona industriale che ha rappresentato e rappresenta un volano per l'economia di Pandino. Dopo aver creato un incredibile incremento di traffico sulla via Marona ha deciso di installare un cartello di divieto di transito, escluso i residenti e carico e scarico. Il divieto ha portato ad oggi ad accertare, da parte della polizia locale, n. 59 infrazioni, 21 contestate immediatamente e 38 spedite alla residenza del proprietario; il cittadino ha tempo 60 giorni per pagare e potrebbe anche fare ricorso. Anche qui rimango piuttosto stupita da questa decisione, si rischia di generare nei confronti dei nostri vigili, notoriamente categoria non particolarmente amata dagli automobilisti italiani, dell'odio. Gli automobilisti si vedono recapitare la violazione direttamente a casa, perché si usa mettere la frase standard " perché l'agente era impegnato ad altro accertamento ". Ricordo che solo in alcuni casi è possibile addurre e registrare nel verbale una motivazione generica per giustificare l'impossibilità di procedere alla contestazione immediata ed è veicolo lanciato ad eccessiva velocità, attraversamento incrocio con semaforo a luce rossa, accertamento con dispositivi quali autovelox e impianto di rilevazione, rilevazione dei veicoli che accedono nella zona a traffico limitato, sorpasso vietato, veicoli in sosta ed assenza del trasgressore, tutti casi non riscontrabili nella via Marona. Inoltre alcuni cittadini hanno chiesto per ragioni di lavoro il permesso di passare in via Marona, chi deve occuparsi dell'aggiornamento della cartellonistica? Sporco, degrado, non è l'ideale avere nei pressi dell'azienda odori nauseabondi e cumuli di sacchi neri che quando va bene contengono solo carta; sul tema immondizia molto si è scritto, molto si scrive e molto si scriverà. Fra l'altro volevo aggiungere che negli ultimi 21 anni non si è mai verificato un incidente in quella zona mentre si sono verificati altri incidenti in altri incroci, soprattutto la rotatoria con la strada provinciale 91. Un'Amministrazione deve saper ascoltare la voce dei cittadini, qualunque cittadino, non deve aspettare che le voci diventino grida esasperate; se ciò avviene è una grande sconfitta per l'Amministrazione. Sindaco Bene, procediamo io darei la parola all'assessore Fornoni, poi chi vuole intervenire... consigliere Carpani se vuole puntualizzare, prego. Carpani Volevo fare presente che sono meno di 21 anni che non succedono incidenti, perché nove anni fa, proprio a quell'incrocio che tu vuoi riaprire a momenti ammazzano me e mio marito, per cui informati meglio. Sau Non me la sono sognata, arriva dalla polizia locale. Sindaco Va bene, non sono successi incidenti, però stavano per succedere, siamo d'accordo così. Passo la parola all'assessore Fornoni. Fornoni Non ho la pretesa di essere convincente però volevo quantomeno spiegare la cronologia che ha portato alla situazione dello stato di fatto. Nel 2006 in una conferenza di servizi legata all'intervento di ampliamento della Paullese il nostro sindaco e l'allora assessore ai Lavori Pubblici Deda, ad un tavolo che aveva come argomento l'ipotesi del tracciato della nuova tangenziale sud di Pandino, concordarono con l'Amministrazione Provinciale di non fermarsi alla tangenziale sud di Pandino, ma provvedere a costituire un nuovo accesso alla zona industriale, perché nella gestione della viabilità che aveva in animo la Provincia uno degli obiettivi che aveva era quello di eliminare tutte le intersezioni a raso e innesti a T, qualora si potesse intervenire su un'arteria e quindi facendo di nuovi interventi. Quindi in quell'occasione si concordò il nuovo accesso della zona del Bertolino con quello che abbiamo adesso, con l'accesso che arriva da sud, dalla nuova rotonda, e contestualmente si decise che nel momento in cui quella strada fosse stata realizzata e l'accesso fosse stato aperto si procedeva gradualmente all'eliminazione di tutti gli innesti a T e dell'accesso principale che fino ad allora era l'unico accesso per la zona del Bertolino. Nel corso degli anni poi sono avvenuti i lavori di cantiere che si sono conclusi a cavallo tra l'estate e l'autunno del 2010 e se ben vi ricordate in quella stagione autunnale ci siamo attivati per la modifica degli innesti a T sulla via Falconera che sta più a Nord di Pandino, consentendo solo l'immissione e non più l'emissione sulla Bergamina ed al tempo stesso venne chiuso l'accesso, ancora più piccolo, che derivava dalla zona della piattaforma consortile, quindi i due accessi a T. Nel momento in cui si stavano concludendo i lavori con la Provincia si era, essendoci attivati per la chiusura di questi due accessi, si concordò, siccome aveva l'impresa in loco, che avrebbe provveduto la Provincia a modificare la segnaletica orizzontale sulla strada principale, sulla provinciale, quindi costituendo una riga continua e dal canto nostro avremmo limitato quello che era l'accesso, o meglio, l'incrocio esistente consentendo ancora l'accesso con svolta a destra e l'uscita sempre con svolta a destra evitando quella che era la corsia di canalizzazione centrale, questo nell'ottobre del 2010. Quindi questo intervento non è stato deciso nel 2010, ma è l'evoluzione di una decisione, di un percorso che era stato intrapreso nel 2006 con quel tavolo di concertazione che aveva consentito di costituire un nuovo accesso alla zona industriale ed è stato materializzato nell'ottobre del 2010. Dal 2010 ad oggi sono trascorsi due anni e come tutte le cose, anzi volevo dire che in quella prima fase decidemmo di fare una delimitazione con degli elementi plastificati provvisori in quanto nel triennale della provincia di Cremona c'era in previsione un intervento di riqualificazione della Bergamina al 2013; quindi avremmo inteso verificare come avrebbe avuto intenzione di intervenire sulla strada principale per poi dopo decidere come eventualmente modificare l'accesso e renderlo definitivo. Nel frattempo poi il triennale della provincia è stato spostato nel 2014, però per ovvi motivi, noi abbiamo mantenuto ancora quell'incrocio in attesa di verificare con la Provincia quale fosse stata la soluzione più idonea tenendo conto che in una situazione simile, sulla Paullese, non è praticamente più consentita l'immissione sulla strada principale, in quanto con la riqualificazione sono state create delle strade accessorie alternative; nel nostro caso la strada alternativa diventa quell'accesso nuovo a sud. In questo periodo cos'è successo? Il fatto di limitare parzialmente quell'accesso e invitare al nuovo accesso nella zona del Bertolino privilegiato che è quello che consentirebbe più sicurezza rispetto all'incrocio a raso, pur vero che il livello di incidentalità non è, come hai rilevato tu, dei peggiori rispetto ad altre zone tuttavia l'evoluzione che ha comportato la zona è andata verso un miglioramento dell'accessibilità questo comportando, come dici tu, se vuoi, un aumento della percorrenza di chilometri da parte di chi prima aveva l'uscita più comoda sull'ingresso esistente e adesso probabilmente deve fare qualche chilometro in più, se fa anche più viaggi durante il giorno. Questo ha scaturito il fatto che la viabilità, diciamo, subisse da parte degli utenti una modifica della tipologia d'uso indirizzandosi verso quella che è la via Marona, quindi aumentando quello che è il carico su una strada molto stretta e questo, abbiamo riscontrato nel corso dei mesi e ho avuto modo anche di parlare con alcuni dei residenti che insistono su quel pezzo di strada in quanto avevano inviato una comunicazione sottoscritta dai residenti nel quale lamentavano l'aumento del traffico conseguente a questa modifica e un aumento del traffico soprattutto ad inizio giornata, a cavallo con il pranzo e poi dopo alla sera, che sono gli orari in cui sono maggiori gli accessi da parte degli addetti alla zona industriale. Abbiamo quindi deciso, nella primavera del 2012, di non modificare quelli che sono i sensi in quella situazione però, onde evitare che si creassero degli ingorghi all'uscita su Via Indipendenza laddove i veicoli nel momento in cui andavano in direzione di Pandino, di Nosadello arrivavano ad Intersecare quell'innesto a T e andavano ad occupare tutta la carreggiata, di rendere quel tratto di via Marona divieto di transito eccetto residenti ed autorizzati e carico e scarico per chi ha l'attività in quell'area. Come hai rilevato tu ci sono state delle contravvenzioni e, quindi, il controllo c'è stato e quindi va un po' a confutare quello che c'era all'interno della mozione come premessa del fatto che il divieto di transito che è stato inserito non garantisce la sicurezza ma, come in tutte le modifiche di viabilità il primo periodo è quello in cui i nostri vigili sono più impegnati per verificare che le condizioni vengano rispettate. Detto questo io considero che questa modifica sia un percorso che è stato intrapreso, è vero che ci sono incroci ancora più pericolosi come quello sulla rotonda di viale Europa, però è anche vero che come tutti i percorsi bisogna cercare di andare verso una direzione che porta a migliorare complessivamente la viabilità; questa è una fase di questo percorso, stiamo lavorando anche sull'intervento in via Europa in concertazione con la Provincia cercando di trovare il modo... abbiamo colto quello che era stato il suggerimento di una mozione dell'anno scorso nella quale si invitava a cercare anche modi di compartecipazione all'interno dei rapporti che si possono avere con la Provincia, stiamo lavorando su questo per vedere se un punto di unione ci può che essere, nel momento in cui oltre allo studio di fattibilità, che c'era stato, ci possano essere anche canali che ci consentano di intervenire con un contributo economico per il miglioramento di quell'incrocio. Questo per fare il quadro dello stato di fatto. Sindaco Grazie, ci sono... Sau. Sau Via Guido Rosso è stata chiusa perché si privilegia l'ingresso nuovo, ma la strada che collega la rotonda alla zona consortile non è tanto sicura, la curva soprattutto è rischiosa tanto è vero che il guardrail, chiedo, quante volte è stato cambiato, quante volte sono uscite, essendo una zona industriale, passano i camion, non è il massimo soprattutto se incroci macchine e camion non è molto né sicuro, né agevole. Visto che la chiusura della via Guido Rossa è stata decisa insieme alla Provincia nel 2006, non avete pensato di ricontrattare la Provincia e rivedere questa decisione, perché secondo me è molto meglio l'uscita di via Guido Rossa rispetto a quella nuova, soprattutto la strada non è larga e non è sicura come dite voi, perché andate a verificare quante volte sono uscite e quante volte sono stati cambiati i guardrail. Sindaco Ci sono altri interventi? Labò. Labò Le scelte che l'assessore Fornoni ci ha illustrato poc'anzi in merito a via Falconera e un'altra via che non ricordo sono state fatte in via definitiva. Questa Amministrazione ci ha abituato a scelte provvisorie, che durano addirittura tre o quattro anni, tant'è che a nostro avviso questa scelta, concepita nel 2006 e deliberata nel 2010, quattro anni dopo, attualmente manifesta una criticità che è quella di quei plasticoni o new jersey come si chiamano, non so il termine appropriato, che hanno questo stato di mobilità e quindi pericolosi. Secondo noi l'unica criticità di questo incrocio è quella di aver posto questi e di non avere fatto una scelta definitiva; oltre a queste considerazioni la scelta per noi non è considerata giusta per delle ragioni che intendevo illustrare. Perché tutte le zone industriali di ogni località vengono tenute in grande considerazione, ma viste le segnalazioni ascoltate che ci sono e che leggiamo noi che abbiamo accesso agli atti non penso si possa dire che alla zona del Bertolino, la zona industriale, viene posta la giusta considerazione da parte dell'Amministrazione. La zona industriale del Bertolino è stata argomento di discussione in Consiglio grazie alle segnalazioni di questa minoranza. I problemi laddove insistono i maggiori insediamenti produttivi pandinesi sono stati nell'ordine di inquinamento ambientale, di igiene pubblica, di esercizio di attività illecite, prostituzione, nomadi con tutto quello che ne consegue per chi vende, oltre i propri prodotti, la propria immagine. I risultati, a detta dei titolari, sono stati il calo di vendite e il calo di competitività sul mercato; dal 2010 questa scelta in tema di viabilità, direi effettuata sulla base di supposizioni, ha causato ulteriori danni alle aziende e ai dipendenti delle stesse. Questa scelta che a nostro avviso si è rivelata inutile perché priva di motivazione, una su tutte quella di mancanza di sinistri negli ultimi, diciamo, dieci anni perché il quasi sinistro, a nostro avviso, non viene rilevato ai dati statistici come sinistro, hanno pregiudicato la funzionalità di molte aziende. La scelta che è stata presa nel 2010 di chiudere la via Guido Rossa per chi viene da Lodi e vietare l'uscita con immissione sul tratto della Bergamina con direzione Pandino è a nostro avviso esagerata se la si giustifica per motivi di sicurezza; su tutto il tratto della Bergamina che riguarda il nostro Comune non c'è una visibilità così ampia e non ci sono le condizioni che pregiudichino manovre di inserimento all'accesso vista la larghezza della corsia di immissione e della carreggiata stessa, analogo discorso per l'uscita da via Guido Rossa con direzione Pandino, un incrocio che se osservato dall'alto si può definire perfetto in tutti i suoi angoli e tutte le sue misure. L'assessore al commercio, che è titolare di un'iniziativa, di varie iniziative che a sua detta tendono a portare il commercio pandinese al centro degli interessi dei consumatori, ma in un'ottica di grandi ambizioni come quelle sventagliate ultimamente, non riusciamo a vedere come questa scelta si inserisca in quel contesto. Piuttosto questa scelta scriteriata tende ad isolare ed a mettere nell'angolo le attività produttive già vessate da recenti misure in materia di tributi volute da questa Giunta. Per le ragioni esposte in precedenza dal consigliere Sau e che quelle che ho enunciato, riteniamo quanto chiesto nella mozione assolutamente necessario ed inderogabile e siamo favorevoli all'approvazione. Sindaco Ci sono altri interventi? Marazzi. Marazzi No, visto che mi tira sempre in ballo, ogni due per tre mi tira in ballo su cose dove non c'entro niente. Le varie iniziative, come hai detto tu, sono a favore del commercio, nell'area industriale, di commercio, noi non ne facciamo, non ce n'è tanto. Noi vogliamo la riqualificazione del centro storico, non vogliamo quelle aree industriali, dove avviene il commercio in modo assolutamente spontaneo creando delle aggregazioni che fanno male al paese, vogliamo esattamente il contrario, per cui se tu vuoi lamentarti di tutto va bene, ma non tirarmi in ballo per cose su cui non posso essere tirato in ballo, mi pare di avere chiarito abbastanza. Sampellegrini Io avevo parlato due anni fa personalmente con l'assessore Fornoni del problema dell'incrocio e la mia prima reazione, due anni fa, è stata quella un po' in linea con le emozioni che erano state portate avanti a quell'epoca nel senso che sappiamo che la Bergamina è pericolosa, sappiamo che ci sono incroci molto pericolosi e i fatti purtroppo lo dimostrano, l'hanno dimostrato negli anni. In questi due anni comunque avrei voluto approfondire ulteriormente la questione con l'assessore Fornoni, ma non ne ho avuto occasione, ho valutato in modo empirico le problematiche che sorgono in quell'incrocio, nel senso... quello sicuramente è l'incrocio meno pericoloso, e questo è emerso, rispetto alle altre uscite che tuttora sono in vigore, è un dato di fatto perché comunque c'è la corsia d'ingresso, c'era la corsia d'ingresso e di uscita dell'incrocio e quindi è un dato rilevante che quello è il minore in quanto a pericolosità. Secondo punto a sfavore del mantenere un incrocio del genere è che effettivamente, sempre in modo empirico, ho valutato andando a trovare degli imprenditori locali, che effettivamente la curva nuova è molto pericolosa, la curva a gomito è molto pericolosa specialmente nei periodi invernali. Io stesso, in prima persona, andando a 30 all'ora ho avuto timore nell'affrontare quella curva e quello è un altro punto a sfavore del mantenimento dello stato attuale della questione. Terzo punto e mi duole far ancora osservazioni colorite perché, ripeto, fare ironia in un Consiglio Comunale non ha molto senso, però, purtroppo è diventato il luogo della prostituzione, tra virgolette, pandinese; le macchine si possono fermare con più agevolezza perché non hanno problemi d'ingresso, spesso le cosiddette prostitute alloggiano e aspettano lungo questi, il termine tecnico l'ha riferito il consigliere Labò, questi plasticotti che vengono lasciati ormai da due anni anche in modo non molto decoroso su quella strada, ormai sono passati due anni, e non penso sia una grossa immagine per gli imprenditori e i commercianti che sono in quella zona. Quarto punto mi è stato segnalato che in caso di forte vento e forti perturbazioni questi materiali plastici spesso si spostano dalla loro sede e vanno ad ostruire la provinciale; quindi tutti questi elementi sono a mio avviso a sfavore del mantenimento dello stato attuale di quest'incrocio e quindi io sarei a favore di un cambiamento per poter trovare una soluzione migliore per quella circolazione stradale. Carpani Io non ho avuto un quasi sinistro ho avuto un incidente, macchina disfatta, trauma cranico, i vigili non l'hanno segnalata, perché c'era la polizia stradale che ha steso il verbale; non ti so dire quale vigile fosse presente, perché mi hanno portato via in ambulanza incosciente, sono stata incosciente per sei ore. Però un vigile c'era chiederò a mio marito chi fosse, se eventualmente il consigliere Labò vorrà potrà cercare fra i miei vari incartamenti i verbali della stradale e i verbali del pronto soccorso. Posso leggere la dichiarazione di voto del nostro gruppo? Grazie. BREVE INTERVENTO A MICROFONO SPENTO Carpani No, non è tutto permesso a noi non è tutto permesso, Donato, dice che a noi è tutto permesso, va avanti il consigliere Sau a fare domande. Sindaco No, voglio dire, non si interrompono gli interventi dei consiglieri, stava parlando il consigliere Carpani, scusate, lasciamola finire. Ognuno decide di fare la dichiarazione di voto quando vuole, non ho capito. Se decide di fare la dichiarazione di voto, faccia la dichiarazione di voto, poi dopo vuoi intervenire, prima di fare la dichiarazione di voto farai anche un intervento. Prego. Carpani Sarò brevissima, il gruppo consiliare di maggioranza voterà contro la mozione in quanto ritiene che l'aspetto della sicurezza prevalga sopra ogni altro interesse, grazie. Sindaco Prego, Sau. Sau La domanda, chi è il responsabile dell'aggiornamento della cartellonistica e la sicurezza, una strada sicura al cento per cento non ci sarà mai, fra le strade di accesso quella è la più sicura rispetto alle altre. Secondo me, un'Amministrazione può anche rendersi conto di aver sbagliato a prendere una decisione, può fare un passo indietro e andare incontro anche alle esigenze dei cittadini. Sindaco Aggiungo una precisazione se vuoi anche di ordine così di regole di lavoro del nostro Consiglio: questa è una mozione, non è un'interrogazione, la mozione prevede alla fine un impegno che il Consiglio chiede alla Giunta, come di fatto anche il tuo. Quindi non è previsto necessario che qualcuno debba rispondere alle cose che tu chiedi nella mozione: la mozione espone un problema e impegna la Giunta a fare o non fare delle cose e quindi non c'è necessità che tu abbia risposte puntuali alle domande perché nella mozione non si fanno domande, nella mozione si espongono questioni e si chiedono proposte di soluzione. Quindi non c'era necessità di fare questa ulteriore.... Diciamo che l'assessore Fornoni ha risposto un po' a grandi linee quello che è il tema e quindi il fatto che questo problema è stato discusso nel 2006, come ha ricordato, quando ci si è trovati a dover definire la progettazione definitiva della nostra bretella, l'Amministrazione Provinciale di Cremona, come tutte le Amministrazioni Provinciali d'Italia che sono titolari di gestione di strade ad alta percorrenza hanno problema di mettere in sicurezza i tratti di strade ogni volta che ciò possibile e siccome è previsto dalla normativa che laddove si venga a verificare un incrocio sicuro, e un incrocio sicuro è un incrocio tendenzialmente basato su rotatoria gli incroci a raso che si trovano nelle vicinanze vanno eliminati. Questo è il modo con cui lavorano tutte le Amministrazioni Provinciali d'Italia, non è una stranezza o una bizzarria che fa la Provincia di Cremona; proprio per questo nel 2006 quando ci siamo incontrati con la Provincia ci siamo confrontati sull'opportunità di fare questa operazione. La Provincia si è detta disponibile a dare un accesso alla zona industriale dalla rotonda e quindi in piena sicurezza eliminando il problema che poteva essere costituito dall'incrocio attuale sul quale, tutto ciò che ho sentito questa sera sono opinioni, mi dispiace dirvelo perché se è vero che non si sono verificati incidenti o se ne sono verificati pochi, questo non giustifica il fatto che li non si possono verificare incidenti, perché la nostra è una zona di nebbie che peraltro ultimamente si stanno verificando in modo abbastanza consistente. Questo toglie la visibilità che diversamente c'è e quindi il fatto che non si siano verificati incidenti non è una buona ragione per dire allora non dobbiamo eliminare l'incrocio a raso, così come non è una buona ragione non eliminare un incrocio a raso perché ce n'è un altro più lontano che è più pericoloso. Il problema è, le risorse che ci sono e l'intervento che si sta facendo consente o non consente di fare quell'operazione? Nel caso specifico ha consentito di fare quell'operazione, perché si stava intervenendo lì. Peraltro, questa informazione è stata resa, diciamo, abbastanza visibile alla cittadinanza nel 2007 quando è stato formalizzato e credo i giornali allora se ne erano occupati, nel 2008 quando è stata fatta un'assemblea pubblica che ricordo anche molto partecipata con l'Amministrazione Provinciale di presentazione del progetto della rotonda, scusate della nostra bretella, che doveva appunto essere illustrata alla cittadinanza, e poi nel 2009 quando è stata inserita nel piano di governo del territorio, perché il nostro piano di governo del territorio ha recepito la viabilità che si è venuta a determinare con l'istituzione e la costruzione della bretella che poi è stata ultimata nel 2010. Quindi, caro consigliere Labò, non è una decisione del 2010 dopo un avvio nel 2006, i quattro anni sono quelli che sono stati necessari per ultimare la presentazione, farsi autorizzare, andare in appalto e costruire da parte della Provincia. La situazione dell'incrocio attualmente ancora basata su quegli elementi di plastica, purtroppo è l'Amministrazione Provinciale che deve dare la soluzione a quel problema, perché la strada è provinciale e quindi la chiusura degli incroci e la determinazione della situazione definitiva dovrà essere fatta con la Provincia. Noi crediamo, e credo che lo sappiate anche voi, che la Provincia non versa in condizioni migliori dei comuni nella situazione generale in cui ci troviamo e questo naturalmente ha prolungato i tempi di attuazione di questa operazione. Quindi, non è una mancanza di volontà da parte di nessuno, tanto meno della Provincia, il fatto che li ci siano ancora gli attuali.... Rimane il fatto che sulle strade provinciali, e abbiamo esempi vicino a noi basta spostarsi di qualche chilometro per trovare situazione analoga la nostra, io vi cito l'esempio della strada che dalla tangenziale di Lodi porta al casello dell'autostrada, provate a farla; è una strada di dimensioni analoghe alla nostra, è una strada che ha una percorrenza credo anche in quel caso analoga alla Bergamina come traffico e lì sono stati eliminati tutti gli incroci a raso e sono stati realizzati accessi come quello che abbiamo nella nostra zona industriale. Le persone che devono recarsi a Mediaword piuttosto che al Brico o ad altri insediamenti che si trovano sull'altro lato della strada devono fare percorsi molto simili, anzi molto più lunghi di quelli che bisogna fare a Pandino, per uscire sulla rotonda a sud della zona industriale, perché la rotonda a sud della zona industriale sono duecento metri, non sono chilometri, mentre invece a Lodi per fare la stessa operazione devono fare.... Avete provato a farlo? Provate a farlo e vedete quanta strada c'è da fare per potersi reimmettere sulla strada principale. Ma è normale, la viabilità di servizio sulle strade a grande scorrimento è necessariamente un pò tortuosa perché deve garantire la sicurezza e deve essere percorsa a velocità moderata; certo che se uno si mette a correre le curve diventano pericolose. La ragione per cui insomma non mi sembra che sia un problema di così grave entità quello che viene denunciato, è una decisione che è stata presa con l'Amministrazione Provinciale per attuare politiche di evoluzione della sicurezza stradale che sono attuate in tutt'Italia, si fa anche a Pandino e anche a Pandino si ha un accesso alla zona industriale che va sulla rotonda, anziché stare su un incrocio a raso, non credo ci sia bisogno di molto per comprendere o per giustificare questa politica che noi riteniamo sia corretta, che sia giusta in prospettiva e che non sia necessario intervenire con ripensamenti su cose che sono state già realizzate, valutate ed eseguite dagli enti preposti. Io non avrei altro da aggiungere se volete fare le dichiarazioni di voto. Sampellegrini Volevo fare due precisazioni: rilevazioni giuste nel senso che nella zona di Lodi ci passo tutti i giorni ed effettivamente ci sono situazioni analoghe. A Lodi però non esistono... cioè condividete con me il fatto che è stata fatta una curva a 90 gradi, a 90 gradi, in cui i camion non fanno la curva e vanno dritti, cioè questo è un errore, bisogna ammetterli gli errori, si può sempre tornare indietro. Finisco sindaco, devo dire due cose, me le lasci finire. Questo è un punto, il secondo punto che devo rilevare è che sulla statale di Lodi faccio un giro non indifferente per andare a Mediaword, però trovo i cartelli per andare a Mediaword; io se devo andare nella zona imprenditoriale, i cartelli con i riferimenti non li trovo. Quindi una soluzione va trovata, possono essere diverse, però il problema esiste, cioè se diciamo il problema non esiste, va bene, ok, è stato fatto, va bene così. Ma il problema esiste. Labò A mio avviso il commercio delle aziende nella zona industriale non è spontaneo, come qualcuno diceva: ci sono aziende che vendono prodotti, beni o servizi come quelli di largo consumo degli esercizi del centro. Prendo atto che le vedute si stringono al centro quando fa comodo e si allargano alla periferia o alla frazione a seconda della convenienza... Sindaco Scusi consigliere Labò però stiamo uscendo un po' dal tema, dobbiamo stare un po' sull'argomento perché sennò parliamo del mondo qua. Labò Sì ma era la replica... Sindaco Però l'hai introdotto tu il tema, è una variante che non ha alcun senso nell'economia della discussione... silenzio per piacere, abbi pazienza, non allarghiamo la discussione ad argomenti che non hanno a che fare con l'oggetto della mozione, stiamo sulla palla per favore. Labò Chiudo, spiace che bisogna differenziare fra queste due realtà economiche pandinesi, ci rammarica vedere questo atteggiamento da parte della Giunta nei confronti di chi dà lavoro ai pandinesi, paga le tasse al Comune ed ha il diritto di avere la giusta considerazione che assessore al commercio e alla viabilità devono prestare. Sindaco Ha finito? Ok, procediamo allora con il consigliere Sau. Sau Volevo sottolineare quello che ha detto il consigliere Sampellegrini, se per voi è vero che la sicurezza è fondamentale la curva a gomito del nuovo tratto non è sicura tant'è vero che rispetto all'altro incrocio sono già successi incidenti e lì è pericoloso. Sindaco Vuol dire che l'Amministrazione Provinciale non è capace di progettare le strade. Io direi che se non ci sono altre osservazioni metto in votazione la mozione, credo che tutti abbiano detto quello che volevano dire, ci sono altre osservazioni? No, bene, allora metto in votazione la mozione chiusura strada zona industriale... Sampellegrini Un ultimo intervento, ma da quale Provincia è stata fatta? Da quale governo provinciale è stata fatta? Sindaco L'Amministrazione Provinciale di Cremona. Sampellegrini In che anno? Sindaco Ma non importa, io sto parlando dell'Amministrazione Provinciale di Cremona... ma scusate qui io noto un po' di coda di paglia, scusate, io sto parlando dell'Amministrazione Provinciale di Cremona, non mi interessa chi l'ha fatta, chi progetta è chi progetta. Prendo atto di quello che voi state dicendo, giusto? Metto in votazione la mozione chiusura strada zona industriale, chi approva? Chi non approva? Mozione respinta. PUNTO 2 – DELIBERA C.C. N. 38 DEL 19/06/2012 Sindaco Mozione urgente presentata del gruppo consigliare Nuovi Orizzonti avente per oggetto:”Il deposito degli atti del Consiglio Comunale”, consigliere Sau. Sau Deposito degli atti del Consiglio Comunale. Premesso che i consiglieri comunali hanno necessità di approfondire i temi trattati nelle delibere consigliare, considerato che nei comuni come quello di Pandino i Consiglieri Comunali svolgono il loro ruolo istituzionale in concomitanza con gli impegni lavorativi e/o di studio. Preso atto che l'articolo 16 comma 21 decreto-legge 138/2011 convertito in legge n. 148 non è più concessa la giustificazione di assenza del lavoro per l'intera giornata del Consiglio. Accertato quindi che le tempistiche attuali per la visione e l'approfondimento delle delibere consiliari non mettono più i consiglieri in condizione tale da svolgere al meglio il proprio mandato elettorale. Considerato che le disposizioni dello statuto comunale e del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale non sono armonizzate si impegna il Sindaco e la Giunta a presentare nel prossimo Consiglio Comunale proposta di modifica agli artt. 27 e 29 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale al fine di rendere disponibili gli atti del Consiglio Comunale ai consiglieri almeno quattro giorni lavorativi prima della seduta. La legge citata è più per i Consigli Comunali che si svolgono durante il giorno, però l'articolo 16 prevede una serie di cose.. L'articolo 16 della 138 che è sul patto di stabilità, che prevede una serie di cose tipo l'accorpamento di alcuni servizi... sì, prevede una serie di cose però non è il nostro caso, nessuno di noi ha dei permessi e la mia non è una richiesta di permessi retribuiti, anche perché anche quando ho avuto la possibilità di richiederli, ed è previsto quando i consigli terminano dopo la mezzanotte, non l'ho mai fatto e penso che nessuno di noi l'abbia mai fatto. La mia è una richiesta più che altro di avere gli atti in tempo decente, perché la documentazione almeno quattro giorni lavorativi di anticipo, perché questa Amministrazione fissa normalmente i Consigli Comunali nei primi giorni della settimana, considerando il sabato e la domenica come giorni lavorativi. Tutti noi abbiamo impegni di lavoro e di famiglia e la mia richiesta mi sembra del tutto legittima, proprio per evitare di tirare il collo, è per questo che impegno il Sindaco e la Giunta. Sindaco Ci sono altri interventi? Allora io su questo argomento che ogni tanto torna in Consiglio Comunale, perché non è la prima volta che ne parliamo, magari in questa Amministrazione sì ma se n'è già parlato nelle precedenti amministrazioni, ogni tanto torna; perché il nostro regolamento di Consiglio in realtà cosa prevede? Da un lato abbiamo la convocazione dei Consigli che prevede tre giorni nel caso di Consiglio straordinario e cinque giorni nel caso di Consiglio ordinario. A Pandino l'Amministrazione ha sempre seguito, non da quando ci sono io, ma è un'abitudine che si è consolidata da tempo, una regola estensiva, diciamo un'applicazione estensiva di questa norma per quanto riguarda la convocazione e cioè i Consigli vengono convocati tre giorni pieni prima della data del Consiglio. Esempio, se io ho un Consiglio straordinario lo convoco oggi, contro tre giorni e il quarto giorno è la data del Consiglio, quindi sono cinque giorni, in realtà. In caso di Consiglio ordinario sono, giorno della convocazione, cinque giorni pieni più la data del Consiglio. Ora siccome i nostri Consigli si svolgono sempre alle 21, con poche eccezioni, possiamo contare il giorno in cui si svolge il Consiglio come un giorno in più che è disponibile per potersi preparare. Questo per quanto riguarda la convocazione; per quanto riguarda invece gli atti, la disponibilità degli atti del Consiglio, il nostro regolamento, e qui magari lo leggo, per quanto riguardo il deposito degli atti il regolamento dice: “tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all'ordine del giorno devono essere depositati presso la sala consiliare almeno 48 ore prima dell'orario fissato per l'adunanza”, 48 ore prima dell'orario fissato per l'adunanza, quindi se l'adunanza è alla sera di martedì, come in questo caso, 48 ore prima vuol dire la sera di domenica. Anche in questo caso però nonostante il regolamento del Consiglio Comunale dica questo, questo forse da tempi più recenti, me lo ricordo quando era stato deciso, l'Amministrazione autonomamente ha scelto di fare in modo che gli atti siano disponibili all'atto della convocazione e questo credo che tutti voi lo potete confermare. Nel momento..... FINE LATO A CASSETTA 1 Sindaco .... Sapete la convocazione del Consiglio Comunale, in quel momento gli atti sono disponibili per chi vuole andarsene a prendere. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che in caso di Consiglio straordinario, quello che richiede i tre giorni, i giorni disponibili ai consiglieri per potersi preparare al Consiglio vanno da un minimo di quattro a un massimo di sei, non contando il giorno della convocazione. Quindi se io conto... prego? BREVE INTERVENTO A MICROFONO SPENTO Sindaco Io sto dicendo... scusate, mi fate dire per favore? C'è sempre.... Da quattro a cinque, scusate ho sbagliato, da quattro a cinque i giorni disponibili, minimo quattro, massimo cinque a seconda di come è convocato il Consiglio, il giorno in cui è convocato il Consiglio, fate la prova e vedrete che è così. Nel caso di Consiglio, ordinario quindi che ha i cinque giorni, i giorni a disposizione dei consiglieri per prepararsi sono da 6 a 7, e non le 48 ore che è previsto dal regolamento del Consiglio. Ora, la distinzione fra giorni lavorativi e giorni non lavorativi secondo me è poco appropriata in questo caso nel senso che, come anche il consigliere Sau ha ricordato nel testo della mozione, nei comuni delle dimensioni del nostro i consiglieri e gli assessori di solito fanno altro, perché non sono a tempo pieno dedicati a questa attività volontaria di servizio civile, se vogliamo dire così, e quindi a maggior ragione i giorni lavorativi sono giorni lavorativi, non sono giorni in cui uno può fare tendenzialmente l'attività di consigliere. Per chi fa il consigliere e l'assessore e il Sindaco nei nostri comuni i sabati e le domeniche sono preziosi per queste cose, quindi io non conterei i giorni lavorativi nel fare il regolamento, ma conterei i giorni che sono disponibili; allora in questo senso rispetto a quello che chiede il consigliere Sau direi che siamo già oltre a quella che è la richiesta del consigliere e quindi non mi pare sia il caso di intervenire con una modifica del regolamento. Colgo invece una cosa in ciò che il consigliere Sau propone e che credo forse meriti un approfondimento, il nostro regolamento del Consiglio Comunale è vecchiotto, ha più di vent'anni, credo sia stato fatto nel 1991 o forse prima, potrebbe essere un'idea quella di avviare una revisione del regolamento, questo si, piuttosto che intervenire puntualmente su un singolo punto che, ripeto, nel caso specifico mi sembra poco significativo, perché oggi abbiamo già una disponibilità di tempo ampia per poter... più di così io credo sia francamente difficile anche da riscontrare in altri comuni, è una delle disponibilità più ampie che sono... non so se il segretario che viene da altri comuni può confermare o no, ma a me risulta da quanto conosco che le disponibilità di tempo che vengono concesse ai consiglieri per esaminare la documentazione difficilmente superano quelle che vengono concesse a Pandino. Però penso che possa essere una buona idea, pensiamoci un attimo, non è che dobbiamo farlo immediatamente, ma mettere mano al regolamento del Consiglio nella sua interezza perché risente dei tempi, ha bisogno di essere aggiornato e ha bisogno di essere riportato in linea con quelle che sono le esigenze odierne e quindi in questo senso posso cogliere uno spunto dalla mozione per poter lanciare una proposta che avremo modo di approfondire. Però, per quanto riguarda la mozione, mi sembra, intervenire a modificare questo singolo punto su un tema che è già abbastanza ben coperto mi sembra poco utile. Sau Non si vuole modificare il regolamento però cerchiamo di dare la documentazione senza calcolare il sabato e la domenica perché è veramente... ognuno di noi ha degli impegni... Sindaco Ma non si calcola il sabato e la domenica, sono giorni pieni. Sau Ho capito, però l'ufficio è chiuso, la documentazione è vero, ci viene data, però analizzarla, chiedere eventualmente contattare gli uffici, è sabato, è la domenica, veramente per chi lavora, è vero, voi rispettate la regola perché consegnate... Sindaco No, scusami, noi non rispettiamo la regola, perché se vuoi che rispettiamo la regola te li do 48 ore prima Sau No, sto dicendo che tre giorni... Sindaco Abbi pazienza, la regola dice questo, la regola dice 48 ore prima. Sau E allora se se li fai il martedì la domenica gli uffici devono essere aperti? Sindaco Allora, hai letto l'articolo? Cosa dice l'articolo? Dice 48 ore prima, non l'ho mica scritto io, è scritto qua. Cioè, rispettiamo la regola o non rispettiamo la regola? Noi credo che stiamo, da tempo, da ben prima che ci fosse questa Amministrazione, adottando una prassi che è molto favorevole rispetto a quelle che sono le esigenze della minoranza. Adesso mi si viene a dire che non è abbastanza, io credo non sia così. Sau Sono punti di vista, io ritengo che siano tirati, altrimenti non avrei fatto.... E poi comunque proprio perché hai detto che il regolamento è del '91, nel frattempo sotto i ponti è passata tanta di quell'acqua e sono cambiate anche le leggi, i regolamenti, bisogna anche mettere in condizione di poter fare e informarsi prima di parlare, perché altrimenti sarebbe molto più semplice venir qua, io sono della minoranza, voto contro qualsiasi cosa per partito preso, invece a me piacerebbe informarmi, avere un'opinione e poi votare. Quello che chiedo è di non farmi tirare sempre il collo perché comunque la documentazione ha bisogno di essere letta e di essere documentata e io non ho una struttura, non ho il Comune, non ho gli uffici a disposizione... Sindaco Vale per tutti. Sau La differenza è che la maggioranza è avvantaggiata, ma questo è normale che sia così, non è un'accusa, è giusto che sia così, ho solamente fatto questa segnalazione. Sindaco Abbiamo capito il punto, ripeto, ciclicamente viene fuori. Sampellegrini Magari una soluzione è mettere tre giorni lavorativi pieni, abbiamo tagliato la testa al toro e abbiamo risolto il problema. Sindaco Ma ci sono già, ce n'è di più.. Sampellegrini No, perché se arriva il venerdì pomeriggio alle cinque non è un giorno lavorativo pieno. Sindaco Insomma, io la mia l'ho detta, ci sono altri interventi? Labò Il problema che noi non vogliamo limitarci alla lettura dei documenti, perché sarebbe semplicistico dire i documenti sono lì, prendeteveli, vogliamo fare delle analisi che ci sono state chieste e poi approfondire; talvolta in seguito queste analisi attente della minoranza, perché noi le delibere le leggiamo, sono emerse anche delle discrepanze, abbiamo aiutato gli uffici, è per questo... io penso che il consigliere Sau vada verso quest'indirizzo quando chiede di aumentare i giorni per poter fare delle analisi ancora più approfondite e pertanto mi sento di dire che appoggeremo la mozione che il gruppo Nuovi Orizzonti ha posto stasera in aula. Sindaco Altri? Non ci sono altri interventi? Allora metto in votazione il punto 2... Scotti Volevo solo... ma il regolamento che è vecchio, ci sono 48 ore, lo vogliamo cambiare o non lo cambiamo? Sindaco Si è capito quello che ho detto o no? Scotti Lei ha detto di sì, che si dovrebbe cambiare, nella mozione... Sindaco Nella mozione si chiede di cambiare un singolo articolo, io ho detto no, io ritengo che intervenire su un singolo articolo non sia producente, tanto più che è poco significativo quello che viene richiesto. Io ho detto che invece sarebbe utile che il Consiglio si interroghi sull'opportunità di rivedere interamente il regolamento, però questo lo decide il Consiglio, non lo decido io, quindi ho buttato una palla se volete, quindi possiamo magari discuterne in una conferenza dei capigruppo, non dobbiamo decidere adesso.. Scotti Modifichiamo la mozione e chiediamo di modificare... Sindaco No, adesso stiamo votando una mozione e io terrei l'ordine dei lavori così com'è stato definito, ho lanciato un'idea che mi è stata così stimolata dalla mozione e che forse potrebbe trovare un accoglimento. Siccome però non è una cosa che si decide in un attimo perché comunque un lavoro anche impegnativo questo, dovremo costituire una commissione, dovremo fare tante belle cose non è che adesso in due minuti decidiamo di cambiare un regolamento, quindi io metterei in votazione questa e poi dopo ci ragioniamo. Quindi metto in votazione la mozione deposito degli atti del Consiglio Comunale, chi approva? Chi non approva? La mozione è respinta. PUNTO 3 - DELIBERA C.C. N. 39 DEL 19/06/2012 Sindaco Mozione urgente presentata dal gruppo consiliare nuovi orizzonti avente per oggetto: “Modifica articolo 32, lettera b, capo verso b, del vigente regolamento per la concessione di spazi ed aree pubbliche per l'applicazione del canone di occupazione”, consigliere Sau. Sau Preso atto della risposta all'interrogazione presentata in Consiglio Comunale in data 2 novembre 2011, della delibera Consiglio Comunale n. 13 del 24/03/2011, approvazione nuovo regolamento per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e per l'approvazione del relativo canone Cosap con la quale si stabiliva che l'area data in concessione non possa essere subaffittata, verificato che nella richiesta inoltrata all'Amministrazione Comunale si dichiara che è una manifestazione senza scopo di lucro, al fine di rendere più chiaro il regolamento si impegna il Consiglio Comunale a provvedere immediatamente alla modifica del suddetto regolamento in modo da rendere esplicita che la concessione di spazi ed aree pubbliche e l'applicazione del canone di occupazione non possa essere ceduta a terzi che non siano direttamente collegati con chi inoltra la richiesta. Gli ambulanti e gli espositori all'interno dell'arena esterna al castello sono soggetti privati confini di lucro e che non hanno niente a che vedere con la manifestazione svolta dal partito politico. Risulta che il signor Davide Suffer, responsabile attrazione pubblico spettacolo trenino su rotaie, faccia domanda direttamente al Comune, nonostante inserito nella domanda inoltrata all'Amministrazione Comunale. Mi riservo di chiedere un parere al giudice amministrativo come previsto all'articolo 41 del contenzioso. Io tutte le volte che ho possibilità di ricordarlo, sul discorso della Cosap, lo faccio e mi sembra che siano solo parole. Ribadisco che chi, come specificato nella mozione, non è direttamente collegato con chi inoltra la domanda di occupazione non possa avere la cessione degli spazi. Marazzi Abbastanza velocemente, noi abbiamo già variato quel regolamento con la sistemazione, diciamo, dell'area con l'ultimo Consiglio Comunale. In questa abbiamo chiarito che, visto che sono mutate adesso le esigenze degli enti organizzatori per cui chi organizza si avvale anche di terzi per dare il meglio della sua organizzazione, abbiamo chiarito che noi avremo una autorizzazione sola e noi prenderemo da chi ci chiede l'autorizzazione il pagamento della Cosap e dopo lui si avvarrà di tutti quelli che gli servono. Questo vale lì dentro, come ho detto la volta scorsa, come vale per tutti quelli che organizzano manifestazioni in questo territorio comunale. Cito domenica, festosamente Gradella, dove chi ha organizzato festosamente Gradella si è avvalso di espositori che non erano necessariamente legati, come dici tu, alla cosa, perché uno vende il formaggio. Ma siccome oramai è così da parte di tutti ci siamo mossi esattamente nello stesso modo, per cui di fatto abbiamo già chiarito. Per quanto riguarda lo Stuffer torno indietro soltanto un attimino, pagava il Comune da tempo immemore perché lo Stuffer rientra nei regolamenti Tulps perché fa spettacolo viaggiante per cui di conseguenza lui veniva autorizzato direttamente dall’Ufficio; siccome è l'unico che ha un'iniziativa di questo genere perché è una cosa, ripeto, che va da tempo immemore, è sempre stato così; non capiterà più perché abbiamo chiarito la cosa per cui dopo anche lui entrerà come tutti gli altri nella parte che riguarda l’evento. Sindaco Ci sono altri interventi? Sau Volevo precisare una cosa, la manifestazione a Gradella è fatta festa del borgo e si avvale di diversi soggetti con partita Iva e quant'altro. La festa di un partito in questo caso che ha finalità, è un'associazione non a scopo di lucro, si avvale e cede spazi a ambulanti con partita Iva. Secondo me questo non è proprio uguale alla.... No, perché le finalità sono diverse, una è un'associazione non a scopo di lucro e l'altra lo fa per vivere perché è il suo lavoro. Sindaco Sì, però, scusate, non possiamo discutere all'infinito sempre le stesse cose e non è la prima volta che succede. Arriviamo in Consiglio, discutiamo un argomento, lo chiudiamo, e poi il consigliere Sau lo riapre perché ritiene che non sia chiuso. Noi abbiamo chiarito direi in modo abbastanza esaustivo l'approccio generale che si fa in questi casi: quando si concede un'area ad una manifestazione, non importa se fatta da un partito o se fatta da una bocciofila o se fatta da una squadra di calcio, è una manifestazione per cui l'area viene data in concessione. Per ragioni anche pratiche e organizzative chi ha il governo di quest'area se la gestisce e se la gestisce nelle modalità che abbiamo dichiarato e ben documentato nel regolamento che è stato approvato in questo Consiglio l'ultima volta che ci siamo visti. Quindi direi che è inutile che continuiamo a tornarci sopra su questo genere di cose. C'è il consigliere Scotti che voleva intervenire. Scotti Io faccio solo presente che voi stessi avete detto nel Consiglio precedente che avreste riveduto il regolamento e mettevate questa clausola, non nel regolamento, prima di fare il regolamento, quello vecchio, l'anno scorso, ho fatto io l'intervento e tu stesso mi hai risposto che era una cosa giusta. Sindaco Non mi risulta. Scotti Se vogliamo andiamo a vedere i verbali e c'è scritto così, nei verbali, che fa riferimento anche adesso la Sau della prima risposta che avete dato. Poi avete fatto un regolamento infischiandovi di quello che avete detto in un Consiglio Comunale, questo è il discorso di base. Avete fatto il regolamento ignorando questo, le cose sono cambiate dall'anno scorso a quest'anno, avete cambiato il regolamento, avete detto lo diamo ad una sola persona e quello fa tutto, questa è la differenza sostanziale. Sindaco Finito? Ci sono altri? Ci sono altri interventi? Labò. Labò Quindi per quanto riguarda tutti gli adempimenti e tutto quello a cui bisogna ottemperare per organizzare una festa, va bene adesso a luglio siamo al banco di prova e quindi vedremo, in caso di problemi di pubblica sicurezza, un ambulante per dire... cioè chi organizza la festa è responsabile, e se un ambulante crea problemi, non so, di qualsiasi genere come ne risponde? Sindaco Voglio dire, non siamo mica qui alla.... Allora, la Lega Nord ha in mente di organizzare anche lei la festa, lo aveva già in mente quest'anno ma è rimandata all'anno prossimo, quindi sono tutte cose che dovrete approfondire; c'è un ufficio apposta per chiarire bene tutti questi aspetti, voi andate all'ufficio e vi fate spiegare bene tutto, non mi sembra il Consiglio Comunale la sede adatta per dare informazioni e delucidazioni su come funziona l'organizzazione di uno spettacolo, abbiate pazienza. Questo vale anche per la Lega Nord evidentemente, se organizzerà la festa la organizzerà con le stesse modalità con cui la organizza il PD attualmente o chiunque altro voglia fare l'organizzazione, così come vale per tutti i mercatini che organizzano la festa tutti i mercoledì e così come vale per chiunque utilizzi gli spazi. Quello che è importante è che vi sia una regola uguale per tutti, non capisco il motivo di questa insistenza su un tema che francamente è poco rilevante. Ci sono altri interventi? Allora metto in votazione il punto 3, modifica articolo 32, lettera b, capo verso b, del vigente regolamento per la concessione di spazi ed aree pubbliche per l'applicazione del canone di occupazione, chi approva? Chi non approva? PUNTO 4 - DELIBERA C.C. N. 40 DEL 19/06/2012 Sindaco Adozione piano attuativo comparto residenziale 12 Pandino est, qui adesso mi serve, se può accendermi, il proiettore. Espone l'assessore Fornoni. Fornoni Stasera portiamo in Consiglio l'adozione del piano attuativo CR12, è un primo passaggio dopo che all'interno del Consiglio precedente sul bilancio di previsione avevamo inserito la possibilità di alienare quest'area ed un requisito per poterla alienare è quello di definire, come il PGT prevede, un piano attuativo. Ringrazio per la presenza il geometra Tonetti che con l'architetto Zaniboni si sono occupati della redazione del piano e per localizzare l'area di cui stiamo parlando nella prima slide viene riportato il CR12 che è localizzato nell'area ex Calvi più o meno, c'è un estratto che possiamo vedere anche nel piano delle regole, dal documento di piano e dal piano dei servizi nel quale si evidenzia la tipologia ed il dimensionamento dell'area e il piano dei servizi che prevede all'interno di quest'area l'inserimento di una ciclabile. Per quanto riguarda il piano il PGT prevedeva alcune caratteristiche, innanzitutto si tratta di un lotto di FORTE RUMORE DI SOTTOFONDO CHE IMPEDISCE LA CORRETTA TRASCRIZIONE DEL'INTERVENTO Sau Premetto che sono favorevolissima ad assegnare a famiglie e giovani case di proprietà a costo contenuto, meglio ancora se gratis, siccome è fantascienza mi limito a fare due considerazioni: il prezzo previsto nelle linee guida mi sembra di un altro pianeta, 1500/1600 euro a metro quadro tutto compreso. Per prima cosa come cittadino ho pensato, tutti gli imprenditori edili sono dei ladri; come consigliere comunale invece mi devo preoccupare che tutto si svolga in modo trasparente a tutela dei cittadini. In questi mesi anche in sede di Consiglio si è parlato dell'associazione Eco Housing, associazione che ha avuto il patrocinio da parte del Comune di Pandino per gli incontri organizzati per farsi conoscere; ho partecipato anch'io personalmente a degli incontri, verso la fine, e le informazioni erano ancora vaghe. Questo piano attuativo sembra fatto per l'associazione Eco Housing, passo alle domande: qualsiasi cooperativa può partecipare o deve essere di nuova costituzione? Le cooperative esistenti possono partecipare? I soci devono essere di Pandino? Sono stati contattati i proprietari del lotto che hanno la proprietà al 34%? Qual è l'iter previsto? I proprietari possono fare ricorso? L'esproprio del terreno quando avviene, dopo l'asta? Lo deve fare il nuovo proprietario? Chi eseguirà i controlli? Se il tempo concesso per la realizzazione dei lavori, due anni, non è rispettato, cosa succede? Il cittadino come è tutelato? Non vorrei che questa realizzazione fosse come quella della lottizzazione di viale Europa, della fondazione, ancora tutto bloccato. Le famiglie interessate sono al massimo 24 o 25? Si deve costituire una doppia società, una che costruisce e l'altra che gestisce la parte comune? La cooperativa si deve sciogliere al termine dei lavori? Si sono spesi in questi anni soldi pubblici per progetti di riqualificazione del castello prevedendo sale polifunzionali eccetera, questo non è un po' in contrasto con la sala che andrà nel nuovo lotto? Sindaco Ci sono altri interventi? Magari rispondo io brevemente alla domanda del consigliere Scotti, all'osservazione del consigliere Scotti e poi dopo passiamo ai punti della Sau, che magari poi ce li riassume, oppure ci dai il foglio così ci ricordiamo quali sono le domande perché se no... te le sei segnate, bene. Al consigliere Scotti vorrei dire che c'è un po' di confusione, nel senso che noi abbiamo deciso di mettere a scomputo gli oneri per la realizzazione di questo intervento perché gli oneri servono a finanziare gli investimenti, non servono a finanziare la spesa corrente.. sto parlando io, scusami. Quindi se noi non facciamo questa operazione con i vincoli che abbiamo sul patto di stabilità quei soldi che noi incassiamo hanno ottime probabilità di finire direttamente in avanzo, perché il patto di stabilità ci impedisce di usarli, ergo se vogliamo utilizzare risorse che sono a disposizione della comunità preferiamo in questo caso farle per realizzare opere che sono di utilità per la comunità. Le entrate che servono per gestire la spesa corrente, i servizi di cui tu lamentavi il problema che porta il comune ad alzare la tassazione, sono altre, sono appunto le entrate che si ottengono con l'imposizione fiscale, che si ottengono con i trasferimenti dello Stato, quei pochi che sono rimasti. Quindi bisogna cercare di capire come funzionano i meccanismi del bilancio, noi non possiamo dire di non utilizzare questi oneri ed incamerarli noi per poi non riuscire ad utilizzarli, non dà nessun vantaggio all'Amministrazione. Scotti Infatti io dico che questi oneri, abbiamo detto già che dobbiamo sistemare il castello, abbiamo da sistemare le scuole, abbiamo da sistemare... sono tutti investimenti questi che entrano dentro... allora, gli oneri di urbanizzazione servono per fare scuole, per fare strade e per fare queste cose. Noi abbiamo le scuole che non sono... abbiamo la scuola materna da sistemare, quella statale perché adesso è in affitto, vedremo dopo anche questo; allora, se i soldi non ci sono per fare queste cose per quale motivo io devo lasciare dei soldi dei cittadini di Pandino per fare le opere, che oggi abbiamo bloccato tutto, perché le abbiamo bloccate, per quale motivo le abbiamo bloccate? Perché se entrano queste cose qua con il patto di stabilità lei le può spendere, se non entrano non le può spendere e questo è quello che ci ha detto nell'ultimo Consiglio e io prendo atto di quello che dice lei. Sindaco Infatti, stiamo dicendo che se noi questi denari li incassiamo, non li possiamo spendere, non li possiamo utilizzare e quindi facciamo una cosa diversa, li utilizziamo nel comparto per realizzare servizi per la cittadinanza, questa è una scelta che l'amministrazione fa. Fornoni Questa scelta sarà anche la scelta che farò da assessore all'urbanistica con tutti i piani attuativi che mi verranno sottoposti, ossia laddove possibile farò in modo che gli oneri di urbanizzazione non entrino direttamente nelle casse del Comune, ma vengano materializzati su interventi pubblici, perché è l'unico modo per realizzare interventi pubblici. Per quanto riguarda le richieste di chiarimento fatte da Francesca, per quanto riguarda il numero sarà determinato dalla volumetria massima che potrà realizzare il lottizzante all'interno del lotto, quindi gli abitanti massimi sono quelli che avevo citato prima, mi sembra di ricordare fossero 39, ovviamente nella conformazione massima, bisognerebbe fare il calcolo, non so quant'è la conformazione minima.... Tonetti Il volume varia da 5800 metri cubi a 7300 metri cubi, cioè l'indice di competenza del comparto produce un volume di 5800 metri cubi, però può essere acquisito volume dall'esterno fino ad arrivare a 7300; in ragione di queste volumetrie gli abitanti e quindi anche gli alloggi possono cambiare, e anche le risorse possono cambiare. Fornoni Per quanto riguarda la possibilità di partecipare all'asta è aperta a qualsiasi tipo di cooperativa quindi non c'è preclusione, da parte anche di cooperative già costituite, già esistenti, l'importante è che chi voglia partecipare si costituisca come cooperativa... Tonetti il percorso poi sarà da definire nel momento in cui si va ad emettere il bando dell'asta nel senso che gli elementi che fanno parte del piano diventeranno anche degli elementi di cui chi farà l'offerta dovrà anche tenere conto. La cooperativa, viene citato nelle linee guida, è lo strumento con il quale si realizza l'intervento, deve essere costituita nel momento in cui si firma la convenzione e poi non si scioglie nel momento in cui è completato l'intervento, come di solito.... Fornoni Sì, può essere già esistente però il concetto di cooperativa cessa di esistere nel momento in cui non c'è più la necessità di costruire abitazioni, quindi avendo introdotto la possibilità della gestione del fabbricato e quindi in cambio dell'utilizzo del tetto per il coinvolgimento e la partecipazione da parte dei residenti necessita di uno strumento differente rispetto alla cooperativa. Quindi chi risiederà in quel comparto dovrà costituire un'associazione che sarà in grado di gestire la struttura e per intenderci come l'associazione dell'Auser che gestisce il centro sociale dovrà avere incontrato di servizio che verrà rinnovato con cadenza annuale, biennale, dovremo definirlo, per capire come saranno gestite le aperture, le chiusure e come sarà quantificato il costo per poter accedere alle strutture e quant'altro. Per quanto riguarda i proprietari dell'altra porzione.... FINE LATO B CASSETTA 1 Fornoni ....se tu sei proprietario più del 30% hai la titolarità per presentare un piano attuativo. Nel momento in cui presenti il piano attuativo e viene adottato ed approvato il terzo proprietario può decidere o di intervenire e quindi costituirsi anche lui all'interno della cooperativa e quindi in ragione della volumetria a lui disponibile o venderla o avere delle abitazioni per se, oppure può decidere di venderla totalmente o se non fosse, e qui verrebbe l'esproprio, interessato e volesse mettersi di traverso c'è la procedura di esproprio nella quale il nuovo proprietario del lotto può avviare la procedura per poter acquisire al valore di mercato anche la parte rimanente, avendo la titolarità della parte maggioritaria ed avendo anche un piano attuativo approvato. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione abbiamo messo centro di sei mesi dall'approvazione c'è la necessità di fare il convezionamento del piano con la presentazione dei progetti e nei successivi 24 mesi la realizzazione, quindi i tempi sono congrui con la possibilità di costruire un edificio di questo tipo. È anche vero che nel momento in cui concedo uno scomputo degli oneri non posso prevedere che lo scomputo degli oneri abbia una durata tale per cui sia uguale alla convenzione che solitamente dura dieci anni perché differentemente gli oneri nel momento in cui il Comune negli anni passati li incassava totalmente venivano versati all'atto della convenzione, i due anni sembravano un tempo sufficientemente adatto per poter realizzare l'edificio. Per quanto riguarda il valore cui facevi riferimento, la differenza che c'è tra il valore di mercato che ha il tessuto edificato venduto dalle immobiliari o da chi fa l'intervento per poi dopo vendere quello è un valore di mercato, quindi è un valore non solo di costruzione, ma anche di iniziativa imprenditoriale. I tecnici hanno definito quello che sarebbe un valore ottimale solo dal punto di vista del costruito, quindi i costi vivi di costruzione, che quindi è diverso, non c'è il margine di profitto in questo ambito, quindi il vantaggio per chi entra in questo piano attuativo non è quello di avere ovviamente la casa gratis, però quello di ridurre il margine di speculazione sull'iniziativa imprenditoriale. Abbiamo inserito però in convenzione quell'aspetto legato alla definizione del valore dell'effettivo costruito alla necessità di presentare la documentazione contabile proprio per quello, per avere un controllo sulla fiscalità e sul fatto che venga realizzato, tutto quello effettivamente che venga realizzato venga documentato con fatture e al tempo stesso garantire chi acquisirà il bene di avere un valore per dieci anni che si è garantito e quindi non avrà interesse, per intenderci, ad eludere il fisco perché il suo valore sarà quello definito da quello che presenterà al livello di documentazione. Lascio la parola a Ugo se vuole finire. Tonetti Volevo aggiungere una cosa, questa non è una lottizzazione normale né un piano economico popolare, bisogna dirlo, è una cosa un po' diversa; qui ci sono contenuti innovativi sia dal punto di vista sociale che culturale, cioè si pensa ad una modalità di abitare diverso, ambientale, perché sono previsti degli edifici e delle soluzioni innovative dal punto di vista ambientale, ma l'ambizione è anche quella di avere anche sul piano economico un certo contenimento dei prezzi, cioè che ci sia rispetto ad una qualità di realizzazione comunque un costo non eccessivo. L'obiettivo che li è indicato che un obiettivo può essere considerato ambizioso, io ritengo si possa anche raggiungere, gli strumenti ci sono, sono delineati nelle linee guida, poi chiaramente dipenderà anche dal evolversi della situazione e da come si muoverà l'operatore. Fornoni Volevo aggiungere un altro aspetto, è ovvio che nel momento in cui si decida di vendere un bene, che è un patrimonio pubblico, lo si decida di fare al meglio, quindi appurato che il mercato attuale non va più in una direzione, come dicevo prima, verso la villa singola, la villa che viene venduta singolarmente, l'ipotesi di identificare un piano attuativo di questo tipo punta a vendere valorizzando meglio l'area; quindi se avessimo voluto fare più volumetria all'interno di quest'area bastava che nel PGT di tre anni fa avessimo aumentato gli indici o avessimo consentito la possibilità di non fermarsi al tetto dello 0,7 metro cubo sul metro quadro, ma per avere un valore maggiore l'ipotesi era consentiamo di fare più volume tanto più volume significa più valore. In quest'ottica però venivano meno quello che era il contenuto all'interno di un tessuto già esistente di ville singole e bifamiliari e quindi svalorizzava di fatto quell'area. Quindi potenzialmente l'impostazione da questo punto di vista del piano, riteniamo che sia una delle ipotesi migliori che attualmente mercato può essere in grado di recepire. Parlavi dell'associazione che ha avviato la sua attività come associazione nel corso dell'ultimo anno quello può essere uno degli interlocutori, mi auguro che possa essere uno degli interlocutori che parteciperà al bando; ciò non toglie che se le cooperative già esistenti che hanno operato nel corso degli ultimi venti trent'anni pensino che il nuovo modo di fare edilizia a vantaggio dei cittadini di Pandino e anche di chi voglia venire ad abitare a Pandino possa essere questo, ben venga. Io mi auguro che questo possa essere un progetto pilota, perché se si materializzasse l'opportunità da parte di varie cooperative di vedere in questo progetto un nuovo scenario di fare l'urbanistica a Pandino, nell'ottica della variante che dovremo apprestare nel corso dell'anno auspico di poter inserire anche altri ambiti di questo tipo, quindi diciamo che è un po' progetto pilota che testiamo anche per vedere se le aree che abbiamo inserito già all'interno del PGT con i piani attuativi residenziali possono magari avere nelle nuove norme tecniche che andremo a definire qualche caratteristica che vada in questa direzione. Sindaco Ci sono altre osservazioni? Sau Scusa, nei 1500/1600 che era l'obiettivo che si vuole raggiungere è comprensiva anche poi dei costi della costituzione, del geologo, della direzione lavori, progettazione e quant'altro? In più, la domanda se si vuole privilegiare i cittadini di Pandino rispetto ad altri, è previsto o non è previsto? C'è l'esigenza di incentivare questa formula nuova di rivivere un po' il borgo anche se poi alla fine è un condominio, io l'ho detto anche alla responsabile. Personalmente io non amo questo tipo di soluzione, più che altro perché secondo me subentreranno dei problemi, ma forse è un mio limite, non so, nel condividere con altri spazi e anche quando ci sono le regole abbiamo visto che non sempre si riesce a farle rispettare, per cui personalmente ho delle difficoltà, anche se mi piace l'idea di partecipare a un modo di vivere che è un po' quello di una volta, dove le famiglie si aiutavano. Difficilmente credo si possa fare, però volevo capire questo. In più la cooperativa si scioglie e subentra poi un'altra associazione che dovrà gestire queste cose, tipo l'Auser, che si convenziona poi con il Comune... per cui i proprietari dell'altro pezzo sono stati contattati, sono stati presi dei contatti con gli altri proprietari, vero? Sindaco Te l'ho detto. Sau Volevo esserne certa. Tonetti Per quanto riguarda il costo che ripeto è comunque un obiettivo e non è un tetto, sono costi non prezzi di vendita, sono costi di realizzazione che ovviamente devono contenere tutti i costi per la realizzazione delle abitazioni. Poi l'altra domanda qual è? Breve intervento a microfono spento. Tonetti Questo al momento non è previsto nel senso che non abbiamo fatto, cioè questo non è un piano di edilizia economico popolare, qui è aperto al mercato comunque solo che ha un certo tipo di realizzazione che prevede ovviamente che si costituisca un gruppo di persone molto motivate, perché effettivamente quello che tu dicevi... Infatti, non è un condominio si richiami condomini, perché tra l'altro l'esperienza del coausing non siamo noi chiaramente i primi, è una cosa che sta abbastanza prendendo piede in tante realtà, non amano essere definiti condomini... ma ci sarà il condominio che gestirà dal punto di vista giuridico l'aspetto proprio delle spese e di queste cose qua, però il coausing è un'altra cosa, presuppone anche una modalità di abitare che prevede degli spazi comuni e delle attività in comune, insomma tutta una serie di cose. Sau Verranno fatti dei testi ai soci? Cioè se tu hai i requisiti devi garantire per dieci anni di comportarti in un certo modo perché altrimenti.... Chi supera solo i test può aderire a questi prezzi. Sindaco Va bene, ci sono altri? Scotti. Scotti Io di esperienze di cooperative ne ho, visto che sono uno tra i soci fondatori della cooperativa La Casa, che, quando a Pandino costruivano solo ville, abbiamo fatto un nuovo modo di ricostruzione, facendo invece delle palazzine. Abbiamo avuto con l'Amministrazione Comunale, invece di essere favoriti, abbiamo sempre avuto delle difficoltà enormi ad espletare il nostro lavoro che dopo tanto tempo abbiamo risolto con lei signor Sindaco però una vicenda abbastanza dolorosa. Sindaco Va bene, ma non vedo cosa centri. Scotti Sto dicendo, nella nostra costituzione della cooperativa era nello statuto che i soci dovevano essere residenti di Pandino, perché noi che ci impegnavamo, ci impegnavamo esclusivamente per i cittadini del Comune di Pandino, perciò non essendo un organo comunale, ma essendo semplicemente un'associazione che costruiva nelle case ci siamo messi nella testa di operare per il bene del nostro Comune. Noi qua andiamo a dare dei terreni comunali, diamo delle cose a qualsiasi cooperativa che viene da qualsiasi parte la quale costruirà in classe A come dici te, senz'altro verrà tutta gente non di Pandino, ma da Milano e d'altra parte e noi pandinesi amplieremo dopo con gli oneri di urbanizzazione che non ci sono le scuole, perché se aumentiamo la popolazione che vengono da fuori automaticamente aumentano anche le classi dell'asilo e delle scuole. Nella proiezione di queste cose ci pensiamo o non ci vogliamo nemmeno pensare? Fornoni Quindi, il consiglio è di togliere tutti i piani attuativi dal PGT per non avere più il problema di aumentare quella che è la popolazione di Pandino, che indubbiamente non sarà solo composta da residenti, ma anche da chi verrà da fuori Pandino. Scotti Utilizzare l'urbanizzazione per quello che serve realmente, non... Sindaco Si, ma faccio presente un'altra volta che le urbanizzazioni servono a fare investimenti non servono a gestire la corrente, quindi se bisogna gestire i servizi della popolazione che aumenta, la popolazione che aumenta paga le tasse, paga l'IMU e paga le altre cose e con quello si organizzano i servizi. Scotti Anche le strade? Anche quello no, dimmi se quelli non sono investimenti. Sindaco Ci sono già le strade... Scotti Non sono investimenti quelli? Sindaco Abbiamo capito Scotti, va bene, abbiamo preso nota, andiamo avanti. Ci sono altri interventi? Labò. Labò Quante sono le famiglie che hanno risposto all'invito di questo progetto e l'iter, dopo questa adozione, come si svilupperà? Fornoni Non c'è alcuna risposta, perché non c'è alcun bando al momento; questo è il primo passaggio, cioè il primo passaggio è stato decidere di vendere l'area, il secondo passaggio è fare l'adozione di questo piano, attendere i 30 giorni delle eventuali osservazioni per la modifica del piano, riapprovarlo in Consiglio Comunale e da lì fare il bando per le alienazioni con le modalità che definiremo, quindi con l'accesso da parte di cooperative che sono già presenti sul territorio o che si dovranno costituire e che parteciperanno ad un'asta pubblica. Tonetti Noi non è che raccogliamo adesioni, una volta approvato il piano e fatta l'asta ci sarà questo soggetto che sarà proprietario del pacchetto di maggioranza, diciamo così, poi una volta che o si mette d'accordo o acquisirà anche l'altra l'area, firmerà la convenzione e sarà questo soggetto l'attuatore, che sarà una cooperativa e tutto quello che abbiamo detto, ma è un compito loro raccogliere le adesioni. Sindaco Altri? Allora se non ci sono altri interventi metto in votazione l'adozione del piano attuativo comparto residenziale 12, Pandino est, chi approva? Chi non approva? Astenuti. Quindi abbiamo tre astenuti, due contrari e il resto, contrari Scotti e Sampellegrini, astenuti Sau, Labò e... ringrazio il geometra Tonetti che ci ha assistito, buona notte. PUNTO 5 - DELIBERA C.C. N. 41 DEL 19/06/2012 Sindaco Approvazione convenzione tra il comune di Pandino e la Fondazione Asilo Infantile Pio e Teresa Calleri Gamondi di Pandino, triennio 2012/2014. Come ricorderete noi avevamo approvato l'anno scorso la convenzione tra il Comune e la Fondazione per un anno e dovevamo, quindi, rinnovare questa convenzione per il 2012, abbiamo atteso ovviamente di avere il bilancio per poterlo fare e avendo approvato il bilancio nello scorso Consiglio in questa sede portiamo l'aggiornamento della nuova convenzione. Chiedo all'assessore Romana Camoli di esporre il punto. Camoli La convenzione non si discosta molto da quella che era stata l'integrazione che era stata approvata nel novembre del 2011, se non all'articolo 3 dove è indicato il contributo per l'anno 2012 alla scuola Calleri Gamondi fissato in euro 130.000 e per gli anni 2013 e 2014, perché la convenzione oltre tutto è triennale e non più annuale. Il contributo sarà determinato anche in base al numero degli scritti; l'importo verrà definito come sempre dalla delibera consiliare di approvazione del diritto allo studio che per il 2012 abbiamo già fatto, per il 2011 e 2012. C'è poi una variazione all'articolo 5 dove, a novembre, era stata citata una cifra di euro 4800 relativa alla compartecipazione alle spese di gestione annuali, ordinarie e alle utenze, in questo caso, siccome la convenzione è riferita ai dieci mesi di frequenza della scuola, di apertura della scuola, la somma è rapportata a euro 12000, naturalmente fermo restando le sezioni attualmente inserite e la possibilità di rivedere la compartecipazione alla gestione ordinaria e alle utenze per gli anni successivi calcolata suddividendo il totale delle spese per il totale delle sezioni statali. Sempre nell'articolo 5 è stata inoltre recepita l'osservazione che aveva fatto Scotti nel novembre 2011, quando chiedeva di precisare le parti comuni quali erano e che venisse maggiormente descritto, più dettagliatamente descritto nella convenzione. Fermo restando che la convenzione già riportava questa possibilità di uso delle parti comuni, abbiamo comunque precisato che si intende per parti comuni il locale mensa, i corridoi, i servizi, aule di gioco e palestra, spogliatoi, giardini e quanto altro può essere necessario per l'uso comune. Io non ho altro da aggiungere, se ci sono domande... Sindaco Ci sono interventi? Sau. Sau Si dichiara che le strutture e le attrezzature utilizzate possiedono i requisiti igienici e di idoneità di sicurezza rispondenti alle esigenze di funzionamento: quali certificati lo attestano? Che lavori sono stati fatti rispetto alla deroga avuta lo scorso anno? La cifra di euro 130000 mi sembra eccessiva, per me i bambini hanno tutti lo stesso valore che siano italiani o stranieri, che siano bianchi o neri. Queste amministrazioni invece fanno delle differenze, riconosce ai bambini che frequentano la scuola privata un importo molto più alto rispetto ai bambini che frequentano la scuola statale, più o meno 1300 al bambino della scuola privata e 350 per quella statale. Vorrei chiedere a questa Amministrazione chi pagherà i lavori che la Fondazione dovrà sostenere per sistemare i locali, perché è stata fatta la richiesta della sesta sezione e se viene approvata bisogna trovare lo spazio e fare i lavori, se non viene approvata comunque i bambini che sono nelle due aule della scuola statale distaccata devono essere risistemati, perché gli spazi comunque non sono a norma. In più vorrei, proprio perché c'è questa differenza e la convivenza all'interno della struttura tra la scuola statale e quella paritaria non è semplice, perché si fa differenza: allora i bambini della scuola statale devono entrare nel giardino, non possono entrare assolutamente e vengono richiamati; bisognerebbe dare pari dignità, quantomeno definire con la Fondazione di non fare, di non richiamare le mamme che si permettono di entrare dall'ingresso principale, anziché passare da quello secondario, perché queste cose non sono piacevoli. Sindaco Sì, risponde l'assessore. No, beh, discutiamo un po' sui punti, la parte relativa alle norme direi che se la può verificare tranquillamente con la scuola. Sau Sulla lettera c'è scritto: dato atto... Sindaco Sì, c'era scritto anche a novembre. Sau C'era scritto anche a novembre, mi sembra che io questo problema lo sottopongo tutte le volte, cioè non è che, come altre cose. Sindaco Sì, ma infatti, continuiamo a parlare sempre delle stesse cose. Sau Siccome l'Asl ha dato la deroga per un anno mi sembra di avere chiesto... Sindaco L'Asl ha dato la deroga, rispondo io, per un anno con alcune prescrizioni che sono in corso di attuazione e quindi queste prescrizioni saranno attuate che sono quelle, come ricorderai benissimo, di aumentare i bagni disponibili e di gestire una nuova uscita di sicurezza, e quindi quelli vengono realizzati. Per quanto riguarda le altre cose? Del Comune, certo, perché fa parte dell'iniziativa che noi abbiamo fatto, abbiamo deciso di adottare, che abbiamo credo illustrato con ampia diffusione alla cittadinanza delle motivazioni che hanno portato l'Amministrazione a fare questa scelta. Ora io credo che questa cosa sia nota a tutti i pandinesi, l'unica che continua a voler non capire o far finta di non capire delle motivazioni che hanno portato questa Amministrazione a fare queste scelte sei tu. Allora puoi continuare ancora a chiedere le stesse cose e per carità sei libera di farlo, esentaci dal doverti continuamente ridare le stesse risposte, per cortesia. Io credo che sia la strategia che questo Comune ha adottato per la gestione del problema della scuola materna di Pandino, una strategia trasparente chiara e spiegata fino al limite del possibile da questa Amministrazione, quindi io non credo sia appropriato che tutte le volte mi si debbano fare sempre le stesse domande avendo già dato tutte le risposte. Il tema dell'equità di trattamento, della parità di trattamento, lo sai come lo risolviamo se facciamo come dici tu? Che la scuola paritaria chiude e a questo punto i genitori, i bambini, li manderanno da qualche altra parte, si cercheranno qualche altro paese dove poter mandare i bambini all'asilo. Se questa è la soluzione che il gruppo di Nuovi Orizzonti si propone di dare al futuro di Pandino, poi i cittadini valuteranno voglio dire, quello che noi stiamo cercando di fare è di cercare di dare ai cittadini di Pandino la possibilità di mandare i loro bambini all'asilo nelle migliori condizioni possibili, affrontando le problematiche con le quali ci dobbiamo confrontare e senza far finta che queste problematiche non esistano, cercando di fare in modo che la dotazione di aule statali si incrementi nel tempo, faccio presente che quando questa Amministrazione ha iniziato a lavorare c'erano due aule statali a Pandino, adesso ce ne sono cinque. Nel frattempo la popolazione è anche cresciuta, noi stiamo cercando di fare in modo di avere la sesta e cercheremo di fare in modo di avere la settima, questo fa sì che diminuisce il bisogno di utilizzare risorse per poter consentire alla scuola paritaria di sopravvivere, perché questo noi facciamo, consentiamo alla scuola paritaria di sopravvivere. Se Nuovi Orizzonti preferisce che la scuola paritaria muoia lo dica, perché bisogna che ci diciamo le cose come stanno, non possiamo continuare a far finta di niente. Noi cerchiamo di dare una soluzione ad un problema, l'abbiamo spiegato molto ampiamente e ritengo non sia appropriato continuare a rispondere alle stesse domande, quindi io credo di aver risposto a tutto ciò che tu hai chiesto. Sau Allora, non le capisco io, ma non le capiscono neanche tanti cittadini che protestano e che hanno protestato. Nonostante ci siano state riunioni aperte, mi sembra che i cittadini si siano lamentati, non hanno accettato questa cosa, per cui non sono la sola. A me sembra di avere il diritto di chiedere tutte le volte e poi sta a te decidere di rispondere o non rispondere, però io ritengo di avere questo diritto, di averlo. Sindaco Nessuno te lo nega... Sau .. E tu puoi decidere di non rispondere. La morte della Fondazione mi sembra che stia avvenendo, anche grazie al calo, alla richiesta di iscrizione alla Fondazione e da parte vostra ogni anno la richiesta di una classe, un'aula in più per la statale; per cui non è Nuovi Orizzonti che decide di far chiudere la Fondazione, ma è l'utenza che richiede, che decide di non iscrivere più il proprio figlio alla scuola paritaria, perché ha costi eccessivi. Non è Nuovi Orizzonti che vuole far chiudere la scuola, okay? Non è come il Sindaco sta dicendo, non è Sau Francesca che sta invitando i genitori a non iscrivere i propri figli alla Fondazione, quindi non è Nuovi Orizzonti. Camoli Allora, io rispondo per le domande che hai fatto, però faccio una puntualizzazione, Francesca non sono d'accordo con te quando dici che le aule non sono a norma, anche questo vorrei che fosse una cosa che una volta per tutte non si dicesse più. Allora li abbiamo due aule più quest'anno è a disposizione un'altra aula, che è sempre andata bene per cinquant'anni o centocinquant’anni, ai bambini della parificata e che quest'anno è a disposizione. Diciamo che per la prima volta abbiamo a disposizione a Pandino per la scuola statale 3 aule che possono ospitare la bellezza di 63 bambini, però cosa succede? Questo lo abbiamo già detto, lo abbiamo già detto ai genitori e lo ribadiamo questa sera in Consiglio Comunale, non dipende da noi. Il Ministero ad oggi non ha ancora detto se ci dà le insegnanti o meno. Se ci dà le insegnanti possiamo ospitare benissimo 63 bambini, perché abbiamo suddiviso il numero dei bambini per i metri quadrati della scuola, delle aule, e ne possiamo mettere 23 + 21 + 19. Ma, questo non è detto da noi, perché non tocca a noi, tocca alla Direzione Didattica, che ha già confermato che se non ci danno le insegnanti verranno occupati purtroppo solo due aule con 44 bambini e 20 bambini resteranno in lista di attesa, ma non perché non ci sono le aule, perché il Ministero non dà le insegnanti. Chiarito questo, voglio dire che ne abbiamo sentite tante in un anno di discussioni, l'entrata da dietro, l'entrata davanti, genitori che discutevano ecc.; anche per questo noi abbiamo lavorato quest'anno con il CDA, certamente abbiamo cercato di comprendere anche le esigenze e le responsabilità del CDA, e le abbiamo rispettate e le abbiamo accolte. Quello che possiamo dire è che alla luce di quello che siamo riusciti a definire recentemente con il nuovo anno scolastico saranno aperte ambedue le entrate e le famiglie e i genitori decideranno se entrare tutti insieme dalla parte davanti, se entrare un po' davanti e un po' di dietro e così anche per l'uscita. Non so se c'è altro da aggiungere, io poi ribadisco, questa storia che i genitori non scrivono i bambini alla parificata con le motivazioni che tu hai dato, sinceramente non mi sento di accoglierla, ne la vorrei sentire. Noi sappiamo soltanto che ci sono meno bambini alla parificata, perché ci sono 22 bambini che vorrebbero entrare alla statale, che non è una statale che sta a Roncadello o a Nosadello, sta a Pandino, nello stesso edificio dove sta la scuola parificata. Perciò le tue definizioni o il tuo sentito dire sinceramente io non lo accolgo, perché io ho un altro sentito dire, con le dovute eccezioni, quelli ci sono e ci saranno sempre, però a queste eccezioni bisogna anche saper dare il giusto valore, grazie. Sau Cos'è che io ho detto? Non ho capito. Io ho detto che i genitori non iscrivono i bambini alla paritaria per un problema di costi, tu hai detto infatti che c'è una lista di 20 bambini alla statale, non alla paritaria. Io ho detto questo, non ho detto nient'altro. Camoli Prova ad immaginare cosa sarebbe, tu hai detto anche che euro 130.000 sono tanti, perché in effetti se fai la proporzione, al bambino della statale vengono dati, mi pare tu abbia detto, euro 350 e a quello della paritaria euro 1000; prova ad immaginare che cosa sarebbe la retta se il comune di Pandino non contribuisse con questi € 1000 a bambino, l'ipotesi te l'ha già spiegata anche il Sindaco, prova a tirare le conclusioni. Sindaco Guardando un attimino più in là del proprio naso, perché se il Comune non da questo contributo di euro 130.000 la retta raddoppia e se oggi la retta è cara, domani sarà insostenibile e quindi se oggi un certo numero di bambini frequentano l'asilo domani neanche quelli frequenteranno l'asilo e non frequentando l'asilo i costi fissi di gestione saranno insostenibili e l'asilo chiude. Quindi, noi avremo un problema non di 20 bambini in lista di attesa se non ci danno la terza sezione statale a Pandino, avremo un problema di 120, o 130 bambini che non sapremo dove mettere, è questo che vuole Nuovi Orizzonti o no? Quindi cerchiamo di smetterla di fare polemiche inutili, che non portano da nessuna parte, noi abbiamo deciso questa strategia e, piaccia o non piaccia a Nuovi Orizzonti, noi continueremo a perseguirla, perché crediamo che questa sia la soluzione più idonea per la strategia futura di questo paese, per poter dotare le famiglie di Pandino di un servizio di asilo infantile che possa avere continuità nei prossimi anni, e quindi continuiamo. Sau Ricordo che un anno fa questa Amministrazione all'atto del bilancio di previsione aveva deciso, io avevo fatto un emendamento inverso, di dare euro 100.000 dicendo, dichiarando che l'anno prossimo li avrebbe anche tolti, perché il patto di stabilità e quant'altro.. Non è che la situazione da un anno a questa parte.... Sindaco .. È molto cambiata. Sau E' molto cambiata, certo, tutto funziona. Poi io mi spiace, farò polemica tutte le volte , anche se... Sindaco Prendo atto. Sau Però, la smettiamo di fare polemica, mi sembra del tutto poco rispettoso nei confronti di chi la pensa in modo diverso. Camoli Volevo dire Francesca è anche giusto fare polemica, però che sia costruttiva, non possiamo ogni volta ripetere sempre le stesse cose, noi cerchiamo di comprendervi, io cerco di capire tutto, però non si possono giocare a birilli ogni volta per vedere cosa ne viene fuori, la realtà è quella che è, non si può cambiare. Pur con la nostra imperfezione cerchiamo di affrontarla al meglio, di questo sicuramente siamo certi. Scotti Per me l'importante è che l'Amministrazione in questa convenzione riesca a dare alla scuola paritaria e alla scuola statale gli stessi diritti per i bambini, non come è successo all'inizio, può darsi che il primo anno sia anche un discorso nuovo, però la mensa, due sezioni una volta andavano a mangiare, quella statale, un'aula, la seconda volta un'altra, i pasti erano freddi, perciò un'organizzazione anche della mensa e di questi servizi deve essere fatta in maniera normale, in maniera tale che sia i bambini della paritaria, ma anche quelli della scuola statale siano allo stesso livello. Cioè, bisogna trovare delle soluzioni in maniera tale che il servizio pasti sia, visto che uno viene fatto internamente, l'altro viene fatto dalla struttura che lo da a tutte le scuole, sia fatto in maniera tale che i bambini siano seguiti, tutte e due le classi dalla stessa insegnante, altrimenti non possono essere seguiti come la legge prevede. Camoli Rispondo anche a questo, proprio per confermare a quanto abbiamo puntato con il CDA della materna parificata questa parità nell'anno 2011/2012 le sezioni della parificata erano, dico sono perché sta per finire l'anno, erano sei e due della statale. A mensa andavano proprio per non fare differenze tre sezioni della parificata e una sezione statale nel primo turno, tre sezioni della parificata e una statale nel secondo turno. Certamente sarebbe stato meglio per noi avere i bambini insieme, delle due sezioni statali, però si è preferito e si è deciso di fare in questo senso proprio per dividere i bambini equamente. Quest'anno, nel 2012/2013, le sezioni parificate saranno cinque e non sei, di conseguenza avremo tre sezioni parificate nel primo turno, due sezioni parificate e due statali, speriamo 3 noi, non abbiamo ancora perso la speranza, nel secondo turno, in modo da avere insieme i bambini della statale in un solo turno, ma sempre e comunque anche con i bambini della parificata. Sindaco Ci sono altri interventi? Mettiamo in votazione l'approvazione convenzione tra il Comune di Pandino e la Fondazione asilo infantile Pio e Teresa Calleri Gamondi di Pandino, triennio 2012/2014, chi approva? Chi non approva? Astenuti? Allora, Sau contraria e gli altri quattro astenuti. PUNTO 6 - DELIBERA C.C. N. 42 DEL 19/06/2012 Sindaco Approvazione convenzione tra il comune di Pandino e il comune di Palazzo Pignano per la gestione in forma associata del servizio pasti a domicilio per il periodo 4/8/2012 - 31/12/2014. Espone l'assessore Polig. Polig La convenzione che il Consiglio si appresta ad approvare si riferisce all'intenzione espressa dal Comune di Pandino e dal Comune di Palazzo Pignano di proseguire la gestione in forma associata del servizio pasti a domicilio per il periodo dal 4/8/2012 al 31/12/2014. Lo scopo della convenzione è quello di fornire pasti a domicilio a favore di anziani e disabili residenti nei due comuni. Nella convenzione sono definiti i criteri di organizzazione del servizio, il coordinamento tecnico, la durata, ed i rapporti economici. Si intende in questo senso continuare con la collaborazione e andare anche incontro all'ampliamento della messa in comune di servizi e di funzioni dei Comuni del suo ambito 1, al quale appartengono sia Palazzo Pignano che Pandino. Pandino è comune capofila, proprio per agevolare e per fornire servizi di qualità e uguali sul territorio il più possibile anche in futuro. Se ci sono delle domande, avete potuto leggere gli articoli quindi sono qui a disposizione. Sindaco Ci sono domande? Allora mette in votazione il punto 6, Approvazione convenzione tra il Comune di Pandino e il Comune di Palazzo Pignano per la gestione in forma associata del servizio pasti a domicilio per il periodo 4/8/2012 - 31/12/2014. Chi approva? All'unanimità assente il consigliere Sau. PUNTO 7 - DELIBERA C.C. N. 43 DEL 19/06/2012 Sindaco Ratifica deliberazione della Giunta Comunale n. 114 del 11/6/2012 avente per oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2012, alla relazione previsionale e programmatica e al bilancio pluriennale 2012/2014.” Noi abbiamo approvato un mese fa il bilancio previsionale e come ricorderete avevamo rilevato come mai prima di quest'anno ci si erano dovuti necessariamente dilungare nell'approvazione del bilancio. Di solito noi approviamo il bilancio tra gennaio e febbraio, ci siamo trovati a doverlo approvare a fine maggio e quindi ad anno inoltrato, uno strumento che era stato definito alla fine di aprile per poter essere discusso alla fine di maggio, presentava già la necessità di alcuni interventi operativi, perché gli uffici avevano bisogno di intervenire su alcuni punti. Per cui abbiamo predisposto una variazione di bilancio subito dopo l'approvazione del bilancio previsionale e oggi la sottoponiamo alla ratifica da parte del Consiglio Comunale. Come vedete, avrete già visto, che ci sono alcuni interventi molto tecnici, per poter consentire l'esecuzione di attività e quindi sono stati spostati alcuni valori sui capitoli di spesa, soprattutto nel settore sociale, che c'è stata una variazione che riguarda il bando Cariplo, che abbiamo vinto, il finanziamento che è stato assegnato al Comune di Pandino, perché dopo un chiarimento con i funzionari della Cariplo abbiamo capito che andava aggiunto anche una parte che inizialmente sembrava dovesse non transitare del bilancio del Comune e quindi abbiamo fatto una variazione per inserire anche questa componente del finanziamento che riguarda la certificazione EMAS. Tutto qua, se ci sono domande o osservazioni. Se non ci sono domande io metterei in votazione la ratifica della deliberazione della Giunta Comunale n. 114 del 11/6/2012 avente per oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2012, alla relazione previsionale e programmatica e al bilancio pluriennale 2012/2014.” Chi approva? Chi non approva? Quattro contrari e uno assente. Con questo abbiamo concluso per questa sera, grazia a tutti e buonanotte.