BUS DI CAMPO
Emilio Griesser
SOLUZIONI PER TELECONTROLLO
E TELEASSISTENZA
D
opo un anno di assenza dalla nostra rivista,
ritorna il tema del Telecontrollo e della
Teleassistenza, che aveva visto due indagini
nel 2012 e nel 2013. Il perché è presto detto:
nel periodo che ci separa dalla nostra ultima
analisi di mercato si sono evidenziati e in
parte consolidati alcuni «nuovi paradigmi
operativi», nati dall’integrazione di tecnologie
diverse, che stanno avendo, giusto per
seguire una terminologia di moda, un effetto
«disruptive» su soluzioni e applicazioni,
apportando un grande impatto modificante
se non addirittura una vera e propria perturbazione nell’intendere
le regole del gioco del Telecontrollo e della Teleassistenza, senza
ovviamente dimenticare il forte stimolo che arriva dalle crescenti
esigenze di aziende ed enti pubblici in ottica di ottimizzazione sul
fronte dei costi e delle prestazioni.
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GIUGNO 2015
Automazione integrata
Trend tecnologici
Quali sono i trend tecnologici che più di altri apporteranno o stanno
già apportando sostanziali cambiamenti nelle applicazioni di
Telecontrollo e Teleassistenza?
Mirko Vincenti, Building Automation & Infrastructure Manager
di Beckhoff Automation, ci conferma la vastità del concetto di
telecontrollo comprendendo la semplice lettura o modifica a
distanza dei dati, l’automazione e la gestione da remoto degli
impianti preposti a reti di pubblica utilità e i sistemi di raccolta,
elaborazione e centralizzazione di dati prelevati dal campo. Le
tecnologie e applicazioni del telecontrollo sono diventate nel tempo
per la sua azienda elementi fondamentali che contribuiscono
all’ottimizzazione delle prestazioni delle infrastrutture energetiche
e idriche, ma soprattutto alla prevenzione e riduzione dei danni
causati da un uso non sostenibile delle risorse, mantenendo
adeguati standard di sicurezza e di affidabilità, creando nel
contempo nuovi servizi a valore aggiunto che contribuiscono
allo sviluppo sostenibile di città e industrie. «In ambito di
telecontrollo, ciò che sta dando un forte impulso di crescita
presenta varie nature, ma può essere comunque sempre
ricondotto all’Information Technology. Protocolli di trasmissione
evoluti, efficienti e sicuri come l’OPC-UA, permettono il diffondersi
di soluzioni di telecontrollo e teleassistenza. Questo protocollo
permette l’interoperabilità dei dispositivi e la standardizzazione
degli scambi informativi facilitando l’integrazione di apparati
UN TEMA MOLTO VASTO, CHE SI
PROPONE COME CONTENITORE
ETEROGENEO SUL FRONTE SIA
HARDWARE CHE SOFTWARE,
MA TALE DA CONSENTIRE UNA
PANORAMICA AMPIA DELLE
POSSIBILITÀ DISPONIBILI.
GIUGNO 2015
e predittiva, perché anche la teleassistenza sta diventando
intelligente e rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo e
l’evoluzione dell’accesso remoto via internet». Francesco Tieghi,
Responsabile Digital Marketing di ServiTecno, premette che le
applicazioni di telecontrollo si possono suddividere su due principali
livelli: l’hardware sul campo e il software di elaborazione dati.
Mentre sull’hardware (PLC di controllo delle stazioni periferiche,
RTU per il trasferimento dati in GSM/GPRS, ecc.) si interviene
sostanzialmente tramite manutenzione o upgrade della base
installata, sul lato sofware stanno diventando uno standard le
architetture virtualizzate sia per la parte SCADA (supervisione
e controllo del processo), sia per quanto riguarda la possibile
elaborazione dei dati raccolti e il successivo utilizzo tramite analisi di
vario tipo. «Certamente la varietà di tool e add-on oggi sul mercato
permette di rendere parlanti i cosiddetti «Big Data», ottimizzando
e automatizzando gestioni e procedure in ambiti che vanno
dalla manutenzione, alla fatturazione alla gestione consapevole
di energia e risorse. Le vere basi della rivoluzione tecnologica
in ambito telecontrollo e telegestione però sono certamente la
virtualizzazione dei sistemi e il decentramento delle control room
tramite la remotizzazione dei client su dispositivi mobili, e non,
tramite tecnologie Web e terminal server: architetture più elastiche
che permettono al dato di raggiungere la persona giusta ovunque
e in qualsiasi momento». Per Simone Gaia, Technical Engineer
di SIS.AV. – Sistemi Avanzati Elettronici, la tecnologia GPRS e
Internet sono i trend tecnologici che hanno apportato e stanno
apportando sostanziali cambiamenti a tutta quella serie di apparati
che permettono di realizzare sistemi di telecontrollo e teleassistenza
consentendo la gestione di impianti da remoto. «Siamo passati
da soluzioni molto semplici dotate solo di ricevitore GPS per la
realizzazione di sistemi di posizionamento per flotte di automezzi,
a sistemi con ingressi e uscite digitali e analogiche per la gestione
di allarmi e sensori che permettono di realizzare sistemi MachineTo-Machine con infrastrutture hardware/software distribuite, e
dove sensori e dispositivi sono in grado di dialogare e cooperare
tra loro, trasformando i dati grezzi di una macchina in informazioni
gestibili tramite le business application e le infrastrutture IT. La vera
sfida è rendere i dati grezzi acquisiti sempre più raffinati affinché
siano fruibili da tutte le realtà che compongono qualsiasi catena di
produzione, in qualsiasi momento e attraverso software applicativi
non specialisti ma generalisti come un browser Web, che possano
essere caricati su dispositivi anche non industrial grade». Simone
Dal Toso, Product Manager di Telestar, vede il telecontrollo e la
teleassistenza come argomenti sempre più ricercati nel panorama
industriale e, per questo, in continua crescita e innovazione.
«Le aziende si affidano a questi prodotti principalmente per una
riduzione significativa dei costi e un’ottimizzazione dei tempi di
intervento; per rendere effettivi questi due vantaggi, c’è bisogno
di un continuo miglioramento della facilità di installazione e di
utilizzo. Negli ultimi anni c’è stato un netto miglioramento in
questo senso e speriamo, con i prodotti che offriamo, di dare un
servizio ancora più semplice, veloce e di conseguenza utile, a
qualsiasi applicazione senza un eccessivo dispendio di tempo in
configurazioni e installazioni».
Automazione integrata
e infrastrutture. Lo scambio sicuro ed efficiente genera la
necessità di poter definire, interpretare e aggregare tutti i dati che
verranno generati. Tutto ciò viene spesso identificato come «Big
Data», e negli ultimi tempi c’è stato un importante crescendo
di tecnologie software capaci di farne una gestione sempre più
importante. Infine, altro trend tecnologico che sicuramente impone
un’accelerazione è la crescente disponibilità di infrastrutture
software per integrazioni su Cloud e la sempre maggiore
diffusione di servizi che alcune aziende, in materia di spazio
Cloud, offrono anche a semplici integratori di sistema». Sempre
di più, afferma Marco Spessi, Industrial Networking Manager
di EFA Automazione, telecontrollo e teleassistenza implicano lo
sfruttamento di una tecnologia alla portata di tutti, e questa è
Internet. «Che sia su rete fissa, su rete mobile, satellitare o WiFi,
nell’era dell’Internet delle Cose tutto è molto più «vicino» e a
portata di mano, sia per chi deve telecontrollare impianti distribuiti
che per chi deve fare semplice teleassistenza alle macchine
industriali vendute in tutto il mondo. Ma tutto questo non basta:
occorrono sicurezza, interoperabilità, prestazioni, analisi preventiva
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Automazione integrata
Applicazioni e investimenti
Sulla base del vostro coinvolgimento in Telecontrollo e
Teleassistenza, che fotografia ci potere fare dell’attuale stato
dell’arte delle applicazioni nel nostro Paese? Quale il livello di
impegno come investimenti delle strutture pubbliche e private per
un’innovazione tecnologica su questo fronte?
L’ottimizzazione energetica e l’efficienza dei processi, ci dice Vincenti
(Beckhoff Automation), sta diventando un requisito fondamentale
per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane nei settori comunali
e privati. In tutti i settori interessati, dall’automazione degli edifici,
alle infrastrutture per la fornitura di acqua e di energia, le soluzioni
richiedono una realizzazione rapida e un utilizzo intuitivo e a lungo
termine. Già oggi Beckhoff, con la sua tecnologia di controllo basata
su PC, offre una soluzione completa e universale per il rilevamento
di dati energetici e di processo, adatta agli attuali e futuri requisiti
di un mercato dell’energia intelligente. «Una Smart Grid, per essere
considerata tale, deve consentire la messa in rete e il controllo della
produzione di elettricità con mezzi di produzione e accumulatori di
energia nonché utenze elettriche idonee con particolare attenzione a
protocolli di comunicazione standard. Grazie ai protocolli IEC608705-104, IEC61850, e a seguito delle nuove esigenze del mondo
energy, di recente si ha la tendenza crescente a realizzare dei
network dove la produzione sarà sempre meno centralizzata, dove
piccole produzioni, sistemi di stoccaggio di energia e altri sistemi
ancora rendono fruibile in modo più efficiente l’energia, soprattutto
quella di natura rinnovabile che si caratterizza da sempre per la sua
volatilità. Le utilities, sia nel modo idrico che elettrico, ma anche le
amministrazioni comunali, hanno molto interesse in investimenti
che possano abbattere i costi di gestione e di manutenzione.
Anche le società private e le industrie hanno avviato un importante
percorso per ottenere la telegestione di sistemi remoti e la cura
e la manutenzione mediante un sistema di monitoraggio remoto
che può abbattere i costi e migliorare i servizi». Spessi (EFA
Automazione) ritiene che attualmente il nostro Paese stia dando
notevoli risposte nell’ambito della teleassistenza e del telecontrollo
via Internet, ma resta ancora molto da fare. «Sicuramente le
infrastrutture devono essere migliorate, e a mio modo di vedere
bisogna investire sulle tecnologie mobile e WiFi a banda larga,
perché «cablare» un Paese come il nostro che è vecchio, tortuoso
e densamente popolato, è impensabile. Inoltre occorre spingere
e divulgare la conoscenza soprattutto in ambito pubblico, perché
solo così tantissime infrastrutture ancora legate a vecchie tecnologie
avranno l’opportunità di rinnovarsi». Secondo Tieghi (ServiTecno)
la privatizzazione delle società che gestiscono questa tipologia di
reti e la crescente tendenza alla fusione (o acquisizione) di piccole
realtà locali in entità di dimensione maggiore hanno spinto (in alcuni
casi obbligato) i responsabili dei sistemi a cercare sul mercato le
soluzioni tecnologiche allo stato dell’arte. «Sistemi disomogenei,
risultato di decenni di differenti gestioni e scelte, devono oggi essere
unificati e standardizzati per permettere una gestione ottimale
delle reti di telecontrollo e teleassistenza: ci sono gli strumenti
per farlo ed è ulteriormente in crescita l’interesse di end eser e
integratori di sistemi riguardo le nuove tecnologie. Certamente sono
diversi i fattori, sia tecnici che burocratici, che possono rallentare
questo genere di progetti, ma è bene che gli enti facciano le
giuste valutazioni tecniche, al fine di applicare soluzioni che durino
decenni». Gaia (SIS.AV.) ritiene che la fotografia che si può fare
nel nostro Paese è quella di una certa disomogeneità. «Abbiamo
eccellenze industriali che a causa della delocalizzazione dei loro
impianti hanno investito e si sono orientati ad adottare questa
filosofia per il controllo e la gestione. Viceversa abbiamo altre
situazioni, se osserviamo soprattutto il settore pubblico, dove,
anche a causa dell’attuale periodo troppo altalenante, si è rallentato
il processo di innovazione». Sia le infrastrutture pubbliche sia
quelle private sono in continuo miglioramento, ci dice Dal Toso
(Telestar), perché poter accedere al Web è sempre più importante
ai giorni nostri. «Questo continuo sviluppo delle infrastrutture
ha facilitato la crescita di applicazioni di teleassistenza ma,
sicuramente, c’è ancora molto da migliorare per garantire l’accesso
alla rete ovunque».
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