COMMITTENTE Sig. xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx Amministratore del Condominio in Via xxxxxx, xxxxxxxxxxxxx (xx) Ditta Xxxxxxx xxxxxxxxx Via xxxxxxxxx, n. xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Elaborato PIMUS PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO PONTEGGIO Art. 136 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.. Allegato XXII del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 8 e s.m.i. da installarsi per l’esecuzione dei lavori di straordinaria manutenzione di un fabbricato condominiale Impresa installatrice delle opere provvisionali: IMPRESA EDILE xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx Via xxxxxxx, xx – xxxxxxxxxxxx (xx) Xxxxxxxxxxxxxxxxxx DATA REDAZIONE : DATA AGGIORNAMENTO: Premessa Il presente Piano di montaggio, uso e smontaggio è stato redatto in forma di “piano di applicazione generalizzata” e costituisce assolvimento all'obbligo, posto in capo al datore di lavoro dell’impresa addetta al montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio, previsto dall'art. 136 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.. Esso è stato redatto sulla scorta: • dell'analisi delle operazioni lavorative con riferimento alla valutazione dei rischi; • delle disposizioni di legge in materia e specificatamente di quanto contenuto nel Titolo IV, Sezione V – Ponteggi Fissi – del D.Lgs. 81/2008 2 ; • dei dati desunti dall'autorizzazione ministeriale alla costruzione ed all'impiego; • della linea guida in materia elaborata dall’ISPESL e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; • dei contenuti della Circolare n. 30/2006 del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale; • dei contenuti della Circolare n. 03/2008 del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale; Qualora in fase di montaggio, uso e smontaggio sorgessero problemi interpretativi ovvero situazioni tali da non consentire l'applicazione corretta delle indicazioni contenute nel presente piano, dovrà essere richiesto l'intervento del responsabile di cantiere e/o del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se sussistono i presupposti per la nomina da parte del Committente. Nel presente Piano sono state definite le modalità di montaggio, smontaggio, verifiche, controlli e manutenzioni del ponteggio e delle opere provvisionali in genere che verranno impiegate durante l’esecuzione delle opere oggetto di appalto. Il presente Piano integra il Piano Operativo di Sicurezza (POS), già redatto e custodito nel cantiere interessato. In caso di modifiche e/o integrazioni apportate in corso d’opera al ponteggio, o ai singoli elementi che lo costituiscono, il presente Piano verrà opportunamente modificato e/o integrato, a cura del sottoscritto titolare Sig. xxxxxxxxx xxxxxxxxxxx. • Il presente Piano sarà messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati. • Sarà custodito in cantiere e messo a disposizione, su richiesta, degli Organi di Vigilanza territorialmente competenti. IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE Oggetto dei lavori: Manutenzione del fabbricato condominiale in Via xxxxxxxxxx nel Comune di xxxxxxxxx (xx) Descrizione delle opere da realizzare nel cantiere: smantellamento e rifacimento completo del tetto e spicconatura e rifacimento dell’intonaco esterno, rifacimento dei pavimenti dei balconi e delle soglie. 3 IDENTIFICAZIONE DELL’IMPRESA ADDETTA AL MONTAGGIO, TRASFORMAZIONE E SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO Ragione sociale Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxx Sede legale Via xxxxxx, xx – xxxxxxxxxxxxxxxxx - xxxxxxxxxxx Per ulteriori e più dettagliate notizie inerenti l’impresa, si rimanda al Piano Operativo di Sicurezza (POS), che è stato redatto specificamente per il cantiere interessato. IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AL MONTAGGIO, TRASFORMAZIONE E SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO E COMPOSIZIONE DELLA SQUADRA DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO La squadra di montaggio e smontaggio del ponteggio composta da n. 03 lavoratori, e dal preposto addetto alla sorveglianza, sarà costituita da: NOMINATIVO XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX QUALIFICA Geometra Operaio Specializzato Operaio Specializzato Operaio Comune MANSIONE SVOLTA Preposto Addetto al montaggio e smontaggio Addetto al montaggio e smontaggio Addetto al montaggio e smontaggio ORARIO E TURNI • Nel cantiere sarà osservato il seguente orario di lavoro: • 8,00 – 12,00 attività lavorativa • 12,00 – 13,00 pausa pranzo • 13,00 – 17,00 attività lavorativa Non è previsto turno di lavoro notturno INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Per quanto concerne la formazione e l’informazione, l’impresa aderirà a tutte le iniziative delle strutture paritetiche di categoria preposte allo scopo, segnatamente Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l’Igiene e l’Ambiente di Lavoro (CPT) e l’Ente Scuola Edile della Provincia di L’Aquila. In particolare: • INFORMAZIONE Il presente Piano di Montaggio, Trasformazione e Smontaggio del Ponteggio, unitamente al Piano Operativo di Sicurezza (POS) è stato illustrato e messo a disposizione dei lavoratori interessati, per quanto di competenza. 4 • FORMAZIONE DI “BASE” Tutti i lavoratori hanno frequentato i corsi previsti dall’Art. 37, comma 1 del D.Lgs. 81/2008 della durata complessiva di 8 ore, così come stabilito dall’Art. 88 del vigente Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori delle imprese edili Si rimanda a quanto indicato nell’apposita voce FORMAZIONE dello nello specifico Piano Operativo di Sicurezza (POS), al quale sono state allegate le copie fotostatiche dei Libretti personali di formazione professionale rilasciati dell’Ente Scuola Edile della Provincia dell’Aquila. • FORMAZIONE RIGUARDANTE L’UTILIZZO DEI D.P.I. ANTICADUTA Tutti i lavoratori addetti al montaggio e smontaggio dei ponteggi che utilizzano dispositivi di protezione anticaduta, hanno ricevuto specifica formazione in materia di uso, caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione degli stessi, come risulta dall’apposito verbale allegato in copia al presente Piano. • FORMAZIONE DEL PREPOSTO E DELLA SQUADRA ADDETTA AL MONTAGGIO E SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO Per il suddetto personale, in attesa di frequentare lo specifico corso, è stata redatta ed allegata al presente piano, una apposita dichiarazione attestante l’esperienza acquisita dal preposto e dai lavoratori nel montaggio e nello smontaggio dei ponteggi. Entro la scadenza del periodo transitorio, 23 Febbraio 2009, (Circolare Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale n. 03 del 2008), il personale in argomento dovrà frequentare il suddetto corso il cui programma didattico è stato definito dalla Conferenza Stato - Regioni e Province Autonome nella seduta del 26 Gennaio 2006. Tale esperienza è indispensabile che sia stata acquisita: • dagli addetti al montaggio e smontaggio in un periodo che va dal 19 luglio 2003 fino al 19 luglio 2005, cioè nell’arco dei due anni precedenti la data di entrata in vigore del D.Lgs. 235/2003; • dai preposti in un periodo che va dal 19 luglio 2002 al 19 luglio 2005, cioè nell’arco dei tre anni precedenti la data di entrata in vigore del D.Lgs. 235/2003. 5 IDENTIFICAZIONE DEL PONTEGGIO DA INSTALLARSI LUNGO IL PERIMETRO DELLE FACCIATE DEL FABBRICATO A) PONTEGGIO METALLICO FISSO DI TIPO A TELAI PREFABBRICATI MARCA: PILOSIO Spa, a telai prefabbricati TIPO: PE105-250 e PE 105T – 250 passo max 2,20 m. AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE N. 21680/OM-4 del 06/06/1997 – Libretto n. 0924 – Comprendente anche le tavole metalliche B) PONTEGGIO METALLICO FISSO DI TIPO A TELAI PREFABBRICATI MARCA:FRACASSO , TIPO: PS-105 a telai prefabbricati a portale con perni AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE N. 22301/PR7 CARATTERISTICHE E COMPONENTI Il ponteggio a telaio prefabbricato, ad acca è formato da telai (cavalletti) uniti tra loro da aste orizzontali (correnti per parapetto, correnti intermedi e correnti di testata) e controventati da aste diagonali (diagonali di facciata o di pianta). Il collegamento tra le aste e i telai è assicurato da asole e perni dotati di sistema di sicurezza antisfilamento. Il collegamento verticale tra un telaio e l’altro è garantito da uno spinotto stabilmente fissato al telaio sottostante, il cui bloccaggio avviene grazie a un elemento denominato “spinaverme”. I telai del primo piano di ponteggio devono sempre essere corredati dalle basette, che possono essere semplici o regolabili in funzione delle caratteristiche del piano di appoggio. Le basette semplici sono formate da una piastra e da uno spinotto, mentre le basette regolabili sono dotate di una vite, di una madrevite e di un fermo per garantire la lunghezza di innesto del montante. Il ponteggio deve essere ancorato alla costruzione per mezzo di sistemi a cravatta, ad anello o a vitone, indicati nei libretti di autorizzazione ministeriale. Gli impalcati del ponteggio sono realizzati con pannelli metallici provvisti di autorizzazione ministeriale. L’impalcato è bloccato ai traversi da fermi predisposti dalla citata ditta costruttrice. Tutti gli elementi hanno una superficie antiscivolo e sono provvisti di una botola per l’accesso al piano di ponteggio. 6 TAVOLE METALLICHE PREFABBRICATE MARCA: PILOSIO Spa PRESCRIZIONI DA SEGUIRE IN CASO DI UTILIZZO DI TAVOLE METALLICHE IN LUOGO DI QUELLE IN LEGNAME, DI MARCA DIVERSA DA QUELLA DEL PONTEGGIO In merito alla sostituzione le tavole in legname degli impalcati, con pannelli metallici prefabbricati, aventi marca diversa da quella del ponteggio, la sottoscritta ditta osserverà quanto indicato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con Lettera Circolare del 9 febbraio 1995, Prot. n. 20298/OM.4, con la quale lo stesso chiarisce che tale sostituzione può avvenire solo rispettando le seguenti condizioni: 1) gli elementi di impalcato metallico prefabbricato devono far parte di un ponteggio autorizzato; 2) il disegno esecutivo, firmato dal responsabile del cantiere ovvero, quando esista obbligo di calcolo, dal progettista – deve prevedere espressamente la presenza di impalcati metallici prefabbricati; 3) in cantiere devono essere tenute a disposizione, copia dell’autorizzazione ministeriale di cui all’art. 131 del D.Lgs. 81/2008, sia per gli elementi che costituiscono lo schema tipo di ponteggio, sia per gli elementi di impalcato metallico prefabbricati; 4) il responsabile del cantiere o, quando previsto, il progettista, abbia accertato ed annotato – nel disegno esecutivo – l’osservanza dei seguenti punti: a) capacità portante dell’elemento di impalcato metallico prefabbricato da identificare attraverso il riferimento del marchio, del tipo e degli estremi dell’autorizzazione ministeriale nei confronti dei carichi di servizio previsti per il tipo di ponteggio (da costruzione o da manutenzione), da accertarsi mediante esame degli specifici punti previsti dalle due autorizzazioni ministeriali; b) compatibilità dell’elemento di impalcato metallico prefabbricato con lo schema strutturale, da valutarsi previo esame delle condizioni di sicurezza, quali: la compatibilità dimensionale; la compatibilità del sistema di aggancio con i traversi; la possibilità di montaggio senza interferenze con gli elementi strutturali e con gli impalcati contigui; la funzionalità dei sistemi di fermo dell’impalcato ai fini dell’unione con la struttura del ponteggio; la possibilità di corretto montaggio della fascia fermapiede. Le medesime suddette precisazioni sono applicabili all’impiego della fascia fermapiede metallica in luogo della fascia fermapiede in legname. IDENTIFICAZIONE DEL SISTEMI DI PARAPETTATURA DI SOSTEGNO PROTEZIONI PROVVISORIE DA INSTALLARSI SUL PERIMETRO DELLA COPERTURA DEL TETTO DEL FABBRICATO Verranno impiegati sistemi di parapettatura prefabbricati in metallo, di tipo omologato, da installarsi lungo tutto il perimetro della copertura del tetto. Gli stessi verranno fissati mediate gli appositi vitoni di fissaggio da posizionarsi all’interno della gronda in c.a., seguendo le indicazioni fornite dal fabbricante. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PROVVISORIO DI PARAPETTATURA MARCA: VERONI TIPO: 114 7 CARATTERISTICHE Realizzato e certificato per essere utilizzato come sostegno di protezioni provvisorie laterali contro le cadute durante i lavori di riparazione e montaggio su cantieri, permette di lavorare sui tetti in completa sicurezza. Esso è in grado di supportare un operatore che camminando si appoggi alla protezione, o che stia cadendo nella direzione della protezione anche per scivolamento da superficie inclinata. La classe "B" di appartenenza del prodotto consente l'utilizzo anche come sostegno di protezioni provvisorie frontali, aventi inclinazione massima di 22 gradi rispetto all'orizzontale. ART. 114: Peso 6.2 Kg circa. Viti fermatavole (ART: 1002) fornibili su richiesta. Scheda tecnica di conformità CE 114 APERTURA ALTEZZA PROTEZIONE: TUBOLARE RETTANGOLARE: VITE RULLATA: TIPO DI MATERIALE: TIPO DI SALDATURA: COMPOSIZIONE CHIMICA SALDATURA: TRATTAMENTO SUPERFICIALE: 80-180 mm 150 cm 30 mm x 50 mm x 3 mm. UNI 16mm. x 1,5 mm. Fe 360 UNI Saldatura a filo con materiale riportato Acciaio basso legato al Mg.51 (lega FE-C) Verniciatura o zincatura 8 Gronda interna perimetrale in c.a. sulla quale installare i parapetti di sostegno provvisori 9 POSIZIONAMENTO E MONTAGGIO DEI SINGOLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PROVVISORIO DI PARAPETTATURA MEDIANTE L’INSTALLAZIONE DALLA “LINEA-VITA” Fase di montaggio dei montanti verticali estremi di ancoraggio della linea vita. Prima di iniziare i lavori, l’esecutore deve effettuare un’idonea valutazione sul tipo di ancoraggi e di funi di sicurezza da utilizzare. Il montaggio della linea di ancoraggio in prossimità del colmo verrà effettuato partendo dal lucernario, con un operatore imbracato e ancorato a un punto stabile del sottotetto. La fune di sicurezza utilizzata non consentirà cadute dal bordo del tetto superiori a 1,5 m. Considerata la breve distanza tra i due sostegni della linea di ancoraggio, sarà sufficiente un solo punto di ancoraggio strutturale. Durante tali fasi di lavoro, l’operatore dovrà indossare sempre con l’uso seguenti DPI. A seguito di sopralluogo, si è deciso di fissare l’ancoraggio in prossimità di una trave di bordo, in tal modo verrà impedita la caduta dal tetto superiore a 1,5 m, sia nel senso della pendenza sia lateralmente. Pertanto, i punti estremi della linea di ancoraggio posta in prossimità del colmo verranno a trovarsi a una distanza dai bordi laterali non inferiore alla lunghezza della falda. La lunghezza della fune di sicurezza non supererà mai la lunghezza della falda maggiorata di 1,5 m, anche nell’eventuale utilizzo di dispositivi anticaduta retrattili a nastro. 10 SISTEMA “LINEA VITA” Marca VERONI, completa di kit di montaggio. 11 12 Per permettere il montaggio in sicurezza dei singoli elementi di parapettatura a distanza di 1,80 mt. Tra loro, verrà installata un sistema di sicurezza di tipo “Linea Vita”, composto da punti di ancoraggio, piastre, pali, funi in acciaio e accessori vari. Tale sistema permette a qualsiasi operatore di lavorare in quota in completa sicurezza, durante la fase di posizionamento e di montaggio dei parapetti prefabbricati. Per consentire all’operatore di muoversi agevolmente lungo l’area di lavoro è sufficiente utilizzare due punti d’ancoraggio fissi posti alle due estremità del colmo del tetto di copertura. Negli appositi ancoraggi, verrà fissata la corda di acciaio, lungo la quale scorrerà orizzontalmente l’apposito sistema di sicurezza che consentirà all’operatore di muoversi lungo tutta la zona operativa. Si riporta di seguito la schematizzazione grafica e fotografica del sistema adottato. 13 ANALISI DEL SITO E DEL CONTESTO PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE AEREE ATTENZIONE Dai sopralluoghi effettuati ed anche con riferimento alle indicazioni fornite dal Coordinatore per la Progettazione nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento, la scrivente impresa, dichiara di aver preso conoscenza della presenza di una linea elettrica aerea su palo, a conduttori isolati, insistente su uno spigolo del fabbricato oggetto di ristrutturazione. (vedi foto a lato) Si ritiene che la stessa linea elettrica, non possa costituisce fonte di pericolo per le maestranze impiegate all’esecuzione delle lavorazioni. Comunque, sarà cura della sottoscritta impresa, provvedere alla protezione del suddetto cavo elettrico, mediante inguainamento con idoneo tubo protettivo di materiale isolante e flessibile. Quanto sopra, al fine di evitare che durante il sollevamento dei materiali eventuali azioni anomale possano compromettere l’integrità del rivestimento dell’isolante di protezione del cavo elettrico, ovvero il tranciamento dello stesso. Inoltre, della presenza di tale cavo elettrico aereo, verranno date precise informazioni ai responsabili delle Ditte che opereranno sul ponteggio, previa sottoscrizione ed accettazione del contratto d’uso dell’opera provvisionale. Aree esterne sulle quali verranno installati i ponteggi 14 Sezione A - montaggio Il montaggio dei ponteggi, sarà effettuato in fasi successive. • Prima fase di montaggio: installazione dei ponteggi sui Prospetti D-C-B del fabbricato come indicato nella planimetria allegata, successivamente i ponteggi verranno smontati. • Seconda fase di montaggio: installazione del ponteggio sul Prospetto A (prospetto su Viale Riviera) del fabbricato come indicato nella planimetria allegata • Fase di installazione del parapetto di sostegno prefabbricato lungo tutto il perimetro della copertura. • Operazioni preliminari Gli elementi del ponteggio da utilizzare saranno controllati prima del loro impiego allo scopo di eliminare quelli che presentano deformazioni, rotture o corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio. In particolare saranno controllati: • la regolarità della sezione dei montanti (assenza di evidente ovalizzazione) • l'andamento retto dei montanti, degli elementi delle diagonali e dei correnti (assenza di curvature) • l'integrità delle saldature e dei sistemi di fissaggio di diagonali e correnti • il parallelismo dei montanti e l'assenza di deformazioni nei telai Gli elementi con notevole usura del rivestimento protettivo contro l'ossidazione non saranno impiegati, L'esito del controllo sarà riportato su verbale datato e firmato dall'esecutore del controllo stesso. Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio gli addetti dovranno utilizzare: • elmetto, completo di sottonuca e sottogola • guanti • calzature con suola flessibile, antisdrucciolevoli • imbracatura anticaduta con moschettone finale avente dimensione adeguata per la connessione anche al montante od al traverso del telaio. Lo stato dell'imbracatura anticaduta sarà accuratamente verificato dal preposto che accerterà l'avvenuta verifica annuale. Per l'elmetto, sarà verificata la scadenza ed in modo particolare le condizioni della bardatura. Identificazione delle aree Le zone destinate allo stoccaggio ordinato dei materiali e quelle interessate alle operazioni di montaggio e di smontaggio del ponteggio, saranno interdette alle persone estranee non addette ai lavori, mediante sbarramenti, e verrà fatto divieto di avvicinamento, sosta e transito con opportuna segnaletica di sicurezza. Il disegno esecutivo o - nei casi previsti - il progetto sarà illustrato e consegnato al preposto, che è tenuto a controllarne l'applicazione e ad apportare le eventuali, modeste, variazioni che dovessero rendersi necessarie nel corso del montaggio. Preliminarmente all'inizio delle operazioni di montaggio, il preposto richiamerà ed illustrerà agli addetti i criteri da applicare per la movimentazione manuale dei carichi ed in particolare il trasporto degli elementi sugli impalcati e la posa e rimozione delle tavole o dei pannelli costituenti gli stessi. Prima di iniziare il montaggio, sarà effettuato un sopralluogo preliminare sulle aree dove il ponteggio dovrà essere installato, allo scopo di valutare la stabilità della superficie d’appoggio dei montanti. Nei casi in cui l’appoggio dei montanti dovesse avvenire necessariamente su mensole o solette, si dovrà procedere alla verifica di stabilità statica delle stesse, in considerazione del carico trasmesso dal ponteggio. Se necessario si provvederà al loro rafforzamento tramite puntellamenti e quant’altro necessario. Operazioni di montaggio L'appoggio del ponteggio avverrà secondo le seguenti istruzioni: - come già indicato in precedenza, il piano d'appoggio offrirà garanzie sufficienti di resistenza durevole e sarà periodicamente verificata; 15 - la ripartizione del carico sul piano di appoggio sarà realizzata a mezzo di basette con la interposizione di elementi atti a ripartire il carico sul piano d'appoggio in modo da non superare la resistenza unitaria, detti elementi offriranno resistenza sufficiente all'azione delle basette; - gli attrezzi necessari alle operazioni lavorative e che saranno utilizzati dai lavoratori, saranno bene agganciati alla cintura o inseriti all’interno di apposite tasche sugli indumenti. Sia gli addetti al montaggio, sia il preposto, verificheranno frequentemente nel corso del montaggio: - la distanza tra il ponteggio e l'edificio in modo da assicurare, seguendo il disegno esecutivo o il progetto, la costruzione di impalcati accostati all'opera in costruzione; - la verticalità dei montanti; - l'orizzontalità dei traversi; - l'assetto operativo dei dispositivi di collegamento; - il corretto inserimento a rotazione del dispositivo di collegamento assiale dei telai (spine); - la corretta posizione del dispositivo di bloccaggio degli attacchi per correnti, diagonali e telai di parapetto; - il rispetto delle distanze orizzontali e verticali previste dal disegno esecutivo o dal progetto (quando previsto); - seguendo il normale progredire del montaggio del ponteggio ed in conformità ai disegni esecutivi o al progetto (quando previsto), verrà effettuata la messa in opera degli ancoraggi, delle diagonali in vista ed in pianta e l'eventuale tavolato metallico, applicando - per quest'ultimo - le procedure più avanti indicate; - il traverso più alto del ponteggio in costruzione non supererà di norma superare i m 4 rispetto all'ultimo ordine di ancoraggi. Considerato che in caso di caduta dell'operatore in fase di montaggio l'imbracatura anticaduta, costituente il sistema di sicurezza, eserciterà una sollecitazione notevole, gli ancoraggi della stessa saranno collocati in prossimità dei piani interessati. L'ordine di esecuzione delle operazioni di montaggio sarà - di norma - il seguente: - controllo dell'efficienza dei piani d'appoggio e della resistenza degli elementi di ripartizione del carico - esecuzione del tracciamento a terra della struttura. Quando sia necessario utilizzare elementi di ponteggio a tubi e giunti per la realizzazione del livellamento del piano di partenza è necessario che: 1. gli elementi di ponteggio a tubi e giunti dovranno appartenere ad unico tipo di ponteggio regolarmente autorizzato 2. verranno scrupolosamente seguiti e rispettati, per la parte a tubi e giunti, gli specifici schemi previsti nell'autorizzazione ministeriale, sia per quanto riguarda il numero e la posizione degli elementi utilizzati, sia per quel che concerne gli ancoraggi 3. sarà garantita la normale giunzione tra elementi a tubi e giunti ed elementi a telaio, senza ricorso a soluzioni di ripiego od all'impiego di elementi di raccordo non previsti nelle autorizzazioni ministeriali 4. si provvederà comunque a chiudere i telai in prossimità dell'innesto - montaggio e collocazione in opera dei telai di base - attuato il primo orizzontamento, verranno messi in opera gli ancoraggi e, nel contempo si provvederà al controllo della verticalità e degli interassi - per il completamento del piano con gli impalcati in legno o con gli elementi metallici, la procedura sarà la seguente: • se il piano di partenza è regolare, dal di sotto - ossia da detto piano di partenza - si procederà all'inserimento degli elementi dell'impalcato, la cui altezza non supererà i m 2,00. Successivamente, salendo sull'impalcato si inseriranno i telai e si completeranno i parapetti; • se a causa di rialzi dovuti a diversi fattori, come, ad esempio, irregolarità o inclinazione del piano di appoggio con conseguente formazione di piano di partenza mediante giunti e tubi, l'altezza del nuovo impalcato supererà i m 2,00, per la sua formazione sarà predisposto un piano provvisorio in legno dal quale saranno inserire le tavole o gli elementi metallici del nuovo impalcato. Per la formazione del parapetto, previo inserimento dei telai, si predisporrà una fune di sicurezza corrente alla quale sarà connesso il cordino dell'imbracatura di sicurezza anticaduta. 16 Considerata la modesta altezza del piano di lavoro, al fine di evitare che in caso di caduta l'operatore urti sul terreno, la fune di sicurezza sarà tenuta ad almeno un metro oltre il primo impalcato, sostenuta da tubi collegati ai montanti dei telai mediante morseti paralleli. (Figure n.1 e n.2) Figura n.1 Fase operativa di montaggio del secondo livello: linea di ancoraggio posta ad un livello più elevato rispetto al piano di lavoro Fune di sicurezza Θ Fune di sicurezza Figura n.2 Fase operativa di montaggio del terzo livello: linea di ancoraggio posta ad un livello più elevato rispetto al piano di lavoro 17 Dopo aver installato i tubi portafune, per procedere al fissaggio della fune si utilizzeranno scale a pioli portatili, ben appoggiate su interposto piano di ripartizione del carico sul terreno e saranno vincolate ai traversi dei telai • il tecnico abilitato ai sensi del D.M. 37/2008, verificherà l'eventuale autoprotezione della struttura provvisionale in costruzione agli effetti dei fulmini, la verifica ovviamente sarà riferita all'opera completata, e nel caso di esito negativo, cioè nel caso in cui la struttura provvisionale non risulti autoprotetta, sarà affidata ad un installatore qualificato la realizzazione dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. Prosecuzione del montaggio procedura di ordine generale - per la prosecuzione del montaggio saranno applicate le seguenti istruzioni: • i telai portanti verticali avranno i montanti collegati assialmente in modo che gli stessi siano atti a resistere alle sollecitazioni di trazione; • i correnti, le diagonali, le tavole metalliche, le mensole, i montanti per il sostegno dei parapetti di sommità, le travette per i varchi e i passi carrai e i parasassi saranno collegati in almeno due punti. Il dispositivo di collegamento realizzerà l'unione degli elementi in maniera tale che la separazione degli stessi avvenga solo con intervento volontario, con esclusione della disattivazione per cause accidentali; • con l'impiego di tavolato metallico, sui piani ove non fosse previsto il completamento lo schema di montaggio fornito dal costruttore dello stesso, saranno inseriti diagonali in pianta, con attivazione dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale; • per il sollevamento degli elementi da attuare manualmente con carrucola dotata di sistema frenante, l'addetto alla manovra opererà - durante la fase di movimentazione - tenendosi in posizione la cui distanza dalla verticale di sollevamento è in relazione all'altezza, comunque non dovrà essere inferiore a m 4. In caso di sollevamento degli elementi mediante apparecchio di sollevamento, il montaggio dell'attrezzatura sul ponteggio durante l'erezione sarà consentito per apparecchi aventi portata non superiore a Kg 200 e sbraccio non superiore a m 1,20, purché siano attuati il raddoppio del montante interessato, realizzato con giunzioni sfalsate e resistenti a trazione, affiancando al montante, per tutta la sua altezza, un tubo collegato al traverso mediante giunti in corrispondenza del piede di ciascun telaio. Tutto il materiale impiegato appartiene al ponteggio autorizzato dal ministero. La realizzazione dell’adeguato sistema di ancoraggio, deve essere conforme al disegno esecutivo. Sia il fissaggio della carrucola che dell'apparecchio di sollevamento sui montanti dovrà avvenire mediante dado e controdado. Procedure specifiche Si riportano di seguito il sistema di procedura esecutiva. • ogni piano del ponteggio sarà man mano completato con tavole in legno o con elementi metallici - se previsti nel disegno o nel progetto - operando dal piano sottostante, già dotato di parapetto. Prima di collocare le tavole o gli elementi prefabbricati metallici, sempre dal piano completo sarà collocata una fune metallica subito sopra i traversi del piano soprastante, cioè sulla parte di montante sulla quale verrà innestato il telaio successivo, con tenditore che consenta una tensione sufficiente a sopportare, senza eccessivo cedimento, l'eventuale caduta di una persona e con inserimento di assorbitore di energia • l'accesso all'impalcato superiore, una volta completo come piano di calpestio, avverrà mediante scale a pioli, passanti attraverso le apposite botole. Nel caso queste non siano previste, le scale saranno provvisoriamente collocate all'interruzione dell'impalcato ovvero si provvederà alla predisposizione di apposita torre scala, salvo che l'accesso agli impalcati possa avvenire direttamente dall'opera servita 18 • nel caso di uso di scale a pioli, appena gli operatori fuoriusciranno con il busto dal piano completo di tavole, ma privo di protezione, connetteranno il moschettone dell'imbracatura anticaduta alla fune sopracitata, in modo che il completamento dell'acceso, nonché le operazioni di posa dei telai e degli elementi formanti il parapetto possano avvenire in sicurezza. Nel caso di accesso con torre scala, o direttamente dall'opera servita, l'aggancio del moschettone alla fune di sicurezza avverrà prima di portarsi sull'impalcato privo di protezione • operando sull'impalcato completo, ma privo di parapetto, si procederà al montaggio progressivo dei telai partendo da quello della stilata più vicina, con conseguente montaggio immediato campata per campata dei correnti di parapetto e della tavola fermapiede, con uso continuo del sistema individuale anticaduta e, quindi, con esposizione al rischio di caduta limitata al solo tratto in allestimento (Figura n.3) Figura n.3 Fase operativa di montaggio dei successivi livelli: linea di ancoraggio posta al livello del piano di lavoro Fune di sicurezza Assorbitore di energia prescrizioni conclusive • le parti di ponteggio incomplete o, comunque, non pronte all'utilizzo, dovranno essere segnalate mediante esposizione di segnale di pericolo generico e delimitate con sbarramento che non consenta l'accesso alla zona di pericolo • qualora non sia prevista la presenza di impalcati a tutti i piani del ponteggio, il montaggio e lo smontaggio degli impalcati dovrà essere effettuato dal piano di ponteggio immediatamente sottostante, disponendo su tale piano un impalcato provvisorio costituito da tavole in legname. Per la realizzazione di detto impalcato provvisorio si dovrà procedere da un campo di ponteggio accessibile dall'opera servita e proseguire verso l'estremità del ponteggio. Per lo smontaggio del citato piano provvisorio di impalcato, si dovrà procedere in senso inverso dall’estremità del 19 ponteggio fino alla campata iniziale. • in ogni caso, ad ogni piano utilizzato corrisponderà il sottoponte di sicurezza, realizzato come il ponte e posto ad una distanza non maggiore di m 2,50 dal ponte utilizzato • i montanti supereranno di almeno 1,20 m (derogabile a 1,00 m. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008) l’ultimo impalcato o il piano di gronda • gli ancoraggi saranno disposti seguendo quanto indicato nello schema del ponteggio, contenuto nell’autorizzazione ministeriale, e nel disegno esecutivo o nel progetto (quando previsto) • gli ancoraggi saranno utilizzati a cravatta su strutture resistenti, per mezzo di tubi e giunti, o con altri sistemi di non minore efficacia previsti nell’autorizzazione ministeriale ovvero indicati nel progetto (quando previsto) • di norma, sulla stessa verticale non sarà installata più di una piazzola di carico realizzata secondo le modalità indicate nel disegno esecutivo o nel progetto • le mantovane o parasassi saranno installate in modo che la distanza massima tra queste ed un qualsiasi impalcato utile sia non superiore a m 12,00; si estenderanno in proiezione verticale ed orizzontale per almeno m 1,10 e si raccorderanno con un impalcato • sarà esposta l’indicazione chiara delle condizioni di carico e dei sovraccarichi previsti, sia sugli impalcati e sia sulle piazzole di carico, oltre alla determinazione degli impalcati sui quali è consentito il lavoro contemporaneo • in caso di pioggia, neve e vento forte le operazioni di montaggio non inizieranno o, se già in atto, saranno sospese • teli, cartelloni e, comunque, tutto ciò che può offrire resistenza al vento sarà montato solo se previsto dal disegno esecutivo o dal progetto (quando previsto), diversamente occorrerà procedere ad apposito calcolo Sezione B - uso - è vietato utilizzare il ponteggio per lavorazioni di ogni tipo se non sono complete le seguenti protezioni: • parapetto alto non meno di m 1,00 (derogabile a 95 cm. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008) dal piano di calpestio. Se composto da tavole in legno, occorre tenere presente la sovrapposizione delle tavole • fermapiede alto almeno cm 20, (derogabile a 15 cm. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008) appoggiato sul piano di calpestio • corrente intermedio posto in modo che il vuoto tra fermapiede e il corrente superiore, non sia maggiore di cm 60 • in caso di passaggio tra i piani di ponte a mezzo di scale a pioli collocate verso il lato esterno del ponteggio, al di sopra del parapetto sarà essere inserito un corrente tale da ridurre il vuoto di fianco alla scala • le protezioni sopra descritte saranno predisposte anche verso l'interno del ponteggio, cioè verso il fabbricato, nel caso in cui l’altezza del ponte dovesse superare l'altezza del fabbricato, ovvero se vi sono impalcati non corrispondenti alle solette con dislivello rispetto alle stesse superiore a m 2,00, o anche con dislivello minore qualora l'eventuale caduta non si arresti sul piano più vicino, ma possa proseguire oltre - il lavoro si svolgerà nel pieno e totale rispetto delle indicazioni inerenti le condizioni di carico, i sovraccarichi ammissibili e la contemporaneità di attività sui vari impalcati - sugli impalcati sarà depositato solo il materiale man mano necessario per l'esecuzione dei lavori nel corso del disarmo delle strutture in c.a. saranno evitati depositi eccessivi del materiale recuperato provvedendo man mano al sgombero - non sarà gettato assolutamente nulla dal ponteggio - in caso di nevicata di abbondanti proporzioni, sarà rimosso lo strato nevoso dagli impalcati - periodicamente, ad intervalli correlati all'attività che verrà svolta (comunque almeno ogni tre mesi) e sempre dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungate interruzioni del lavoro, il responsabile di cantiere eseguirà accurata verifica delle condizioni del ponteggio, assicurandosi: • dello stato degli appoggi di base • della verticalità dei montanti • dell'efficienza degli ancoraggi, delle diagonali, delle spine di unione dei telai, riportando l'esito su 20 apposito verbale provvedendo se del caso, a far sostituire gli elementi inefficienti - sempre a cura del responsabile di cantiere sarà eseguito il sistematico controllo della regolarità degli impalcati e dei parapetti Sezione C - smontaggio In linea generale, le operazioni di smontaggio saranno eseguite secondo il senso inverso alle procedure di montaggio Saranno, però, necessari alcuni controlli preliminari e precisamente: • accertamento dell'inesistenza di materiali ed elementi di ogni tipo sugli impalcati da smontare • accertamento della regolarità degli ancoraggi del ponteggio, dell'inserimento delle spine di unione dei telai, della regolarità degli impalcati In caso di pioggia, neve e vento forte le operazioni di smontaggio non inizieranno o, se già in atto, saranno sospese smontaggio della struttura dalla sommità la procedura per lo smontaggio sarà la seguente • sull'ultimo piano di impalcato completo con parapetto regolare, sarà collocata una fune metallica • • • • • connessa ai montanti sporgenti dai traversi del piano stesso sui quali è innestato il telaio portante il parapetto dell'impalcato, la fune sarà tesa mediane tenditore e con inserimento di assorbitore di energia operando con imbracatura anticaduta connessa alla fune di sicurezza come sopra collocata, si procederà alla rimozione dei parapetti, delle diagonali e dei telai si scenderà al piano sottostante, utilizzando scale a pioli e si disconnetterà il moschettone dell'imbracatura anticaduta dalla fune di sicurezza solo quando il busto del lavoratore si troverà appena sopra all'impalcato ora privo di parapetto. Nel caso di discesa a mezzo di torre scala o attraverso l'opera servita, dovrà essere sganciato il moschettone dalla fune di sicurezza immediatamente prima di lasciare l'impalcato privo di protezioni dal piano sottostante, ancora completo di protezioni, verrà rimosso l'impalcato sovrastante e la fune di sicurezza, che verrà spostata sui montanti sporgenti dai traversi del piano su cui si sta operando successivamente, si connetterà alla fune l'imbracatura anticaduta e verranno rimossi i parapetti, le diagonali ed i telai si passerà al piano sottostante e si ripeteranno le operazioni seguendo la medesima procedura ATTENZIONE:. gli ancoraggi saranno man mano rimossi solo quando lo smontaggio del ponteggio raggiungerà la quota degli ancoraggi stessi. Tutti gli elementi che verranno rimossi saranno calati a terra e mai gettati dall'alto completamento dello smontaggio • si provvederà ad abbassare la struttura sino al primo impalcato, nel caso questo risultasse ad un’altezza superiore a m 2,00 occorrerà procedere con il sistema descritto nella “Sezione A – operazioni di montaggio”, cioè fune tesa tra prolungamento dei montanti ad almeno un metro oltre l'impalcato di cui trattasi, alla quale dovrà essere connesso il moschettone dell'imbracatura anticaduta in modo da eseguire lo smontaggio del parapetto, delle diagonali e dei telai in condizioni di sicurezza • dal piano di partenza o dall’impalcato provvisorio in tavole, si procederà alla rimozione dell'impalcato privato del parapetto. 21 Sezione D – trasformazione Le eventuali modifiche sostanziali o, comunque, di notevole importanza che eventualmente si dovessero apportare al ponteggio installato, saranno ricompresse nelle operazioni e nelle procedure già esaminate e descritte nel presente Piano. In tali casi, sia il preposto che i lavoratori interessati, dovranno prestare particolare attenzione alle fasi transitorie che potranno alternarsi, specie per quanto riguarda i sistemi di ancoraggio e di unione dei vari elementi. Sezione E - sistemi di comunicazione e situazioni di emergenza Stante la distanza piuttosto limitata tra i punti di lavoro ed il luogo ove, in determinate situazioni, potrebbero essere posizionati il preposto o il responsabile di cantiere, così come tra le eventuali diverse squadre, le comunicazioni dovranno avvenire “a voce”. Tuttavia, nel caso che tale distanza dovesse aumentare ovvero a causa di condizioni ambientali che possano rendere difficile la corretta comprensione delle comunicazioni, dovrà essere fatto uso di appositi apparati di comunicazione. Oltre quanto evidenziato sia nella "Sezione A - montaggio - prescrizioni conclusive" e sia nella "Sezione C smontaggio", circa il divieto di iniziare le operazioni lavorative ovvero di interromperle in caso di avverse condizioni atmosferiche, e/o in caso in cui intervengano altre situazioni definibili di "emergenza", che possano richiedere l'abbandono della struttura in elevazione o in smontaggio o in trasformazione, gli addetti dovranno trasferirsi immediatamente nell'opera servita o discendere con rapidità a terra. Per quanto attiene eventuali situazioni che possano richiedere interventi di salvataggio, l'accessibilità alla struttura in elevazione, in uso o in smontaggio dovrà sempre essere assicurata, come - peraltro - risulta dall'applicazione delle procedure sopra riportate e che il preposto dovrà verificare. Si riportano sinteticamente le procedure di “AUTOSOCCORSO” per l’attuazione delle fasi da attuare in caso di recupero del lavoratore c.d. “pericolante” 22 23 24 DISPOSITIVI ANTICADUTA INDIVIDUALI Verranno consegnati al personale interessato i seguenti dispositivi individuali anticaduta. NOMINATIVO xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxx TIPO DI DPI MARCA , MODELLO E ANNO DI FABBRICAZIONE MARCATURA CE EVENTUALE SCADENZA DI VALIDITA’ cinta, bretelle e cosciali cinta, bretelle e cosciali cinta, bretelle e cosciali 3m 2007 3m 2007 3m 2007 Si allega al presente Piano la copia delle ricevute di consegna ai lavoratori dei suddetti DPI UTILIZZO DEL PONTEGGIO DA PARTE DI ALTRE IMPRESE E/O LAVORATORI AUTONOMI DURANTE L’ESECUZIONE DELL’OPERA Verrà concesso l’uso del ponteggio alle seguenti Ditte subappaltatrici: - xxxxxxxxxx S.a.s. esecutrice i lavori di spicconatura intonaci e rimozione copertura - xxxxxxxxxx Srl esecutrice i lavori di tinteggiatura delle facciate - xxxxxxxxxx fornitore e montatore delle opere da fabbro (ringhiere, corrimano, ecc.) Prima dell’inizio delle lavorazioni, si procederà alla redazione di un apposito contratto d’uso di opere provvisionali. 25 SCHEMA OPERATIVO DI MONTAGGIO E FASI DI LAVORO Al fine di una maggiore comprensione delle susseguenti fasi di montaggio, si riporta la schematizzazione grafica delle diverse fasi operative per il montaggio del ponteggio di progetto: FASE 1 Delimitazione area di lavoro e realizzazione area per il ricevimento degli elementi da assemblare Controlli preliminari e verifiche di stabilità dell’area di montaggio Montaggio delle prime due stilate del Ponteggio Montaggio progressivo degli altri telai OBBLIGO UTILIZZO DPI DPI IN DOTAZIONE AREA RICOVERO ELEMENTI BASETTA METALLICA Sup. minima 150 cmq PREPOSTO AL CONTROLLO DELIMITAZIONE AREA DI LAVORO Figura “Fase 1” 26 FASE 2 Completamento montaggio primo livello (controventi, tavolato, ecc.) Montaggio scala di accesso al livello superiore da montare Montaggio dal basso della prima linea di ancoraggio (il sistema anticaduta verrà realizzato mediante una linea di ancoraggio posta ad un’altezza, rispetto al piano di camminamento superiore, tale da realizzare, abbinata ad un DPI anticaduta, un arresto dell’ eventuale caduta che impedisca l’impatto con il suolo del corpo del lavoratore). Nota: La linea di ancoraggio dovrà essere sempre già montata nel momento in cui il lavoratore accede al livello superiore: il montaggio della linea di ancoraggio deve avvenire dal basso preventivamente all’allestimento del livello superiore. ANCORAGGIO DISSIPATORE DI ENERGIA LINEA DI ANCORAGGIO RIALZATA RISPETTO AL PIANO DI CALPESTIO DEL PRIMO LIVELLO Figura “Fase 2” 27 FASE 3 Attacco del lavoratore alla prima linea di ancoraggio (preventivamente realizzata dal basso) Inizio montaggio telai del secondo livello LINEA DI ANCORAGGIO RIALZATA RISPETTO AL PIANO DI CALPESTIO IMBRACATURA DI SICUREZZA CORDINO DI SICUREZZA Figura “Fase 3” 28 FASE 4 Completamento montaggio telai del secondo livello utilizzando il sistema anticaduta previsto, fino al completamento delle protezioni (fermapiedi e parapetti normali di cui alla successiva fase 5) Figura “Fase 4” (2) (4) (3) Facciata Edificio (1) PONTEGGIO Figura “Particolare Sistema Anticaduta” 29 FASE 5 Montaggio delle protezioni del primo livello (fermapiedi h= 20 cm, derogabile a 15 cm. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008 e parapetto normale perimetrale) Completamento montaggio del secondo livello Montaggio dal basso della linea di ancoraggio del livello superiore (la linea di ancoraggio potrà essere montata alla quota del secondo piano di camminamento, purchè sia garantita un’altezza tale da realizzare, in abbinamento al DPI anticaduta, un arresto dell’ eventuale caduta che impedisca l’impatto con il suolo del corpo del lavoratore). Nota: La linea di ancoraggio dovrà essere sempre già montata nel momento in cui il lavoratore accede al livello superiore: il montaggio della linea di ancoraggio deve avvenire dal basso preventivamente all’allestimento del livello superiore. LINEA DI ANCORAGGIO PARAPETTO NORMALE TAVOLA FERMAPIEDI h=20 cm Figura “Fase 5” 30 FASE 6 Montaggio delle protezioni del primo livello (fermapiedi h= 20 cm, derogabile a 15 cm. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008 e parapetto normale perimetrale h= 100 cm, derogabile a 95 cm. come previsto dall’Art. 138 del D.Lgs. 81/2008) Completamento montaggio del secondo livello Montaggio dal basso della linea di ancoraggio del livello superiore (la linea di ancoraggio potrà essere montata alla quota del secondo piano di camminamento, purchè sia garantita un’altezza tale da realizzare, in abbinamento al DPI anticaduta, un arresto dell’ eventuale caduta che impedisca l’impatto con il suolo del corpo del lavoratore). LINEA DI ANCORAGGIO PARAPETTO NORMALE TAVOLA FERMAPIEDI h=20 cm Figura “Fase 6” 31 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE A DISPOSIZIONE DEGLI ADDETTI AL MONTAGGIO UNITAMENTE AL PRESENTE PIANO ► Libretti dei ponteggi installati contenenti l’Autorizzazione ministeriale del fabbricante completi di Relazione di calcolo con le specifiche configurazioni strutturali con il relativi schemi di impiego ► Copia del certificato di omologazione dei sistemi di parapettatura prefabbricati che verranno installati Impresa xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx xxxxxxxxxx 32 Planimetrie e prospetti del ponteggio 33 34 35 36 37 38 39 ALL. CONCESSIONE IN USO DI OPERE PROVVISIONALI Tra il signor ______________________________________ , in qualità di _____________________ (specificare se trattasi di datore di lavoro, amministratore, legale rappresentante, ecc.) della ditta con sede in: ____________________________, Via ______________________________ e il signor ___________________________________________, in qualità di __________________ (specificare se trattasi di datore di lavoro, amministratore, legale rappresentante, ecc.) della ditta con sede in: ____________________________, Via ______________________________ premesso quanto segue: - che la ditta _______________________________________________________ è proprietaria del ponteggio (indicare tipo di ponteggio, modello e identificazione) ____________________________ installato nel cantiere di _____________________________________________________________ - che l’utilizzo di tale ponteggio è autorizzato dal Ministero del lavoro ai sensi dell’art. 131 e seguenti del D.Lgs. 81/2008 con s.m.i. e che copia della relazione tecnica, predisposta dal fabbricante, si trova in possesso della ditta proprietaria; - che detti ponteggi sono stati allestiti a perfetta regola d’arte ed in conformità delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. 81/2008 con s.m.i., si conviene 1. che la ditta __________________ concederà in uso detti ponteggi alla ditta __________________ 2. che la ditta _____________________________________ utilizzerà dette opere provvisionali al fine dell’esecuzione dei lavori di ____________________________________________ e le restituirà al termine dei lavori testè specificati previsto per il giorno __________________________________; 3. che la ditta ___________________________________________________ si impegna ad usare e e custodire il bene con la dovuta diligenza e per le finalità sopra specificate, e non potrà concederne a terzi il godimento, restituendoli nello stato di conservazione esistente all’atto della consegna; 4. che la ditta ___________________________________________ controllerà che le opere provvisionali siano sempre corrispondenti alle esigenze di sicurezza dei lavori per i quali ne e’ concesso l’uso, apportando tutte le modificazioni ed integrazioni opportune in relazione alle necessità che nel corso dei lavori stessi dovessero evidenziarsi al fine di garantire la tutela dell’integrità fisica degli utilizzatori, previa comunicazione alla ditta proprietaria. La constatazione della conformità dell’allestimento del ponteggio alle norme della prevenzione infortuni sul lavoro viene effettuata all’atto della consegna da parte del rappresentante della ditta proprietaria alla presenza del rappresentante della ditta utilizzatrice. FIRMA __________ FIRMA _____________ Data, _____________________________ 40