La Sorveglianza e la Prevenzione degli Incidenti Domestici e Stradali: un percorso per gli operatori La promozione della salute: gli interventi efficaci incidenti stradali Laura Marinaro SOS Epidemiologia - ASL 18 Piemonte Introduzione Le “Strategie di Intervento per prevenire gli incidenti stradali” trovano fondamento nella letteratura disponibile basata su “evidenze di efficacia”. Negli ultimi anni, si è assistito: • Sviluppo di un vivace dibattito: • Modalità atte a produrre “prove • • di efficacia” in sanità pubblica Questione dei metodi di “revisione sistematica” Possibilità di utilizzo delle evidenze di efficacia nei programmi di prevenzione, in sanità pubblica e nelle politiche sociali • Crescita di attenzione nei confronti della “valutazione dei programmi di prevenzione” Alla ricerca delle evidenze: le Revisioni sistematiche • Rappresentano lo strumento più noto degli approcci “evidence– based” • Obiettivi: ricavare e riassumere risultati e prove di evidenza, ridurre errori e pregiudizi nell’interpretazione, identificare, in modo esplicito e con procedure standard, quali interventi funzionano o meno e come funzionano. Trovare evidenza rilevante è difficile! e se l’ evidenza non è sufficiente NON significa che l’intervento NON funziona Evidenza insufficiente deve stimolare la Ricerca! Estrazioni di raccomandazioni tratte da linee guida e review Ricerca valutativa su territori e sviluppo conoscenze contestualizzate Rifinitura linee guida, contestualizzazione e diffusione locale Analisi e rassegna critica della letteratura: documenti e studi Altre fonti…. La Task Force on Community Preventive Services (CDC – Centers for Disease Control and Prevention) ha effettuato una “Revisione sistematica” per valutare le evidenze a sostegno dell’efficacia di alcuni interventi per la prevenzione degli incidenti stradali: Interventi volti a promuovere l’uso delle cinture di sicurezza Interventi per promuovere l’uso dei seggiolini auto per i bambini Interventi per ridurre la guida in stato di ebbrezza Efficacia di interventi per promuovere l’uso delle cinture di sicurezza Tipi di intervento - Leggi sull’uso delle cinture di sicurezza - Leggi di “Applicazione primaria” in materia di cinture di sicurezza - Leggi di “Applicazione rafforzata” in materia di cinture di sicurezza Outcome e strumenti di misura - Utilizzo delle cinture di sicurezza (riferito dal soggetto, basato su osservazione, riferito dalla polizia) - Numero di morti e feriti per incidenti stradali Conclusioni - Leggi sull’uso delle cinture di sicurezza Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento (in termini di incremento uso cinture di sicurezza, riduzione numero morti e feriti) - Leggi di “Applicazione primaria” in materia di cinture di sicurezza Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento (in termini di incremento uso cinture di sicurezza, riduzione numero morti e feriti) - Leggi di “Applicazione rafforzata” in materia di cinture di sicurezza Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento (in termini di incremento uso cinture di sicurezza, riduzione numero morti e feriti) Dinh-Zarr TB, Sleet DA, Shults R, et al.“Reviews of evidence regarding interventions to increase the use of safety belts”. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 48-65. Leggi sull’uso delle cinture di sicurezza 34 Studi Descrizione intervento: si tratta di leggi che impongono l’uso di cinture di sicurezza da parte dei passeggeri di autoveicoli; gli studi hanno valutato le norme in vigore negli Stati Uniti. Risultati principali (mediana): Rispetto delle norme sull’uso: +32% (9 studi) Uso delle cinture in base alle dichiarazioni degli utenti: +15,8% Uso riferito dalle FF.OO.: +20,4% e 26% (2 studi) Lesioni non mortali: - 3,5% (6 studi) Lesioni mortali: - 8,4% (7 studi) Lesioni mortali e non: - 8,3% (9 studi) (4 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso cinture, riduzione numero morti e feriti. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Dinh-Zarr TB, Sleet DA, Shults R, et al.“Reviews of evidence regarding interventions to increase the use of safety belts”. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 48-65. Leggi di applicazione primaria in materia di cinture di sicurezza 13 Studi Descrizione intervento: le leggi di “applicazione primaria” autorizzano le FF.OO. a fermare un veicolo per violazione delle norme sull’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza; le leggi di “applicazione secondaria” consentono alle FF.OO. di applicare la sanzione per mancato uso delle cinture se il veicolo viene fermato per altra ragione. Risultati principali (mediana): Rispetto delle norme sull’uso: +14,1% (5 studi) Uso delle cinture in base alle dichiarazioni degli utenti: +22% (1 studio) Lesioni mortali: -7,7% (3 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso cinture, riduzione numero morti e feriti. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Dinh-Zarr TB, Sleet DA, Shults R, et al.“Reviews of evidence regarding interventions to increase the use of safety belts”. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 48-65. Leggi di applicazione rafforzata in materia di cinture di sicurezza 16 Studi Descrizione intervento: “l’applicazione rafforzata” delle leggi relative all’uso delle cinture di sicurezza può prevedere controlli più frequenti, postazioni di blocco per rilevare le violazioni delle norme sull’uso della cintura, o la combinazione di questi provvedimenti. Si tratta di programmi spesso accompagnati da campagne di comunicazione. Risultati principali (mediana): Rispetto delle norme sull’uso: +17% (16 studi) Lesioni mortali e non: -6,7% e -15,3% (2 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso cinture, riduzione numero morti e feriti. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Dinh-Zarr TB, Sleet DA, Shults R, et al.“Reviews of evidence regarding interventions to increase the use of safety belts”. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 48-65. Efficacia di interventi per promuovere l’uso dei seggiolini auto per bambini Tipi di intervento - Normativa in materia di seggiolini per bambini - Campagne di tipo informativo ed applicativo a livello di comunità - Programmi di educazione e di distribuzione - Programmi di incentivazione ed educazione - Programmi di sola educazione Outcome e strumenti di misura - Uso dei seggiolini - Incidenti stradali mortali e non Conclusioni - Normativa in materia di seggiolini per bambini Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento - Campagne di tipo informativo ed applicativo a livello di comunità Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento - Programmi di educazione e di distribuzione Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento - Programmi di incentivazione ed educazione Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento - Programmi di sola educazione Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Normativa in materia di seggiolini per bambini 9 Studi Descrizione intervento: si tratta delle leggi che impongono l’uso di seggiolini omologati ed adatti all’età e alla corporatura del bambino (peso, altezza) per il trasporto in auto. Risultati principali (mediana): Uso dei seggiolini: +13% (3 studi) Incidenti mortali: -35% (3 studi) Totale incidenti mortali e non: -17% (5 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso seggiolini, riduzione numero morti e feriti. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Campagne di tipo informativo ed applicativo a livello di comunità 4 Studi Descrizione intervento: si tratta di interventi in cui si fa ricorso a diversi mezzi di comunicazione, all’esposizione seggiolini in luoghi pubblici, ed a speciali misure di controllo (posti di blocco, “vigilanti” incaricati di far rispettare le norme). Risultati principali (mediana): Uso dei seggiolini: +12,3% (4 studi) Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso seggiolini. Raccomandazione: Raccomandato Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Programmi di educazione e distribuzione 10 Studi Descrizione intervento: i seggiolini vengono forniti tramite donazioni o affitto a basso costo o sotto forma di prestito; sono previste azioni educative. Risultati principali (mediana): Uso dei seggiolini: +22,6% (10 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso seggiolini. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Programmi di incentivazione ed educazione 4 Studi Descrizione intervento: interventi in cui vengono offerte ricompense sia ai genitori che ai bambini per l’uso dei seggiolini, oppure buoni sconto per l’acquisto del seggiolino; sono previste azioni educative. Risultati principali (mediana): Uso dei seggiolini: +9,9% (entro i primi 5 mesi di attività del programma; 6 studi) Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento in termini di incremento uso seggiolini. Raccomandazione: Raccomandato Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Programmi di sola educazione 6 Studi Descrizione intervento: si tratta di interventi informativi sui seggiolini destinati a genitori, bambini, a gruppi di esperti per indurre un cambiamento di comportamento, l’acquisizione di nuove competenze (imparare ad usarli), mettere in atto nuove politiche per la salute. Risultati principali (mediana): - Dati insufficienti = non devono essere considerati come prove di inefficacia. Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento, anche se l’educazione è una componente fondamentale. Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Zaza S, Sleet DA, Thompson RS et al. Reviews of evidence regarding interventions to increase use of child safety seats. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 31-47 Efficacia di interventi per promuovere l’uso dei seggiolini in auto per bambini di 4-8 anni di età 5 Studi Tipi di interventi: - Legge di applicazione primaria - Campagne di tipo informativo ed applicativo a livello di comunità - Programmi di educazione e distribuzione - Programmi di incentivazione ed educazione - Programmi di sola educazione Risultati principali: • Tutti gli interventi per promuovere l’utilizzo del seggiolino: effetto positivo, statisticamente significativo, rispetto all’acquisto o all’uso (RR 1,43 - IC95%1,05/1,96) • Programmi di educazione e distribuzione: positivo (RR 2,34 - IC 95% 1,50/3,63) • Programmi di incentivazione ed educazione: effetto protettivo (RR 1,32 - IC 95% 1,12/1,55) • Programma di sola educazione: effetto positivo (RR 1,32 - IC95%1,16/1,49) effetto Grado di prova: 1. Sufficiente a determinare l’efficacia degli interventi per promuovere l’utilizzo di seggiolini per bambini di 4-8 anni 2. Sufficiente a determinare l’efficacia della legge di applicazione primaria sull’acquisto e l’uso dei seggiolini 3. Buona a determinare l’efficacia dei programmi di distribuzione ed educazione, e di incentivazione ed educazione rispetto all’acquisto e all’uso dei seggiolini Raccomandazione: Fortemente raccomandato/raccomandato Ehiri JE, Ejere HOD, Magnussen L et al. Interventions for promoting booster seat use in four to eight year olds traveling in motor vehicles. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 3 Alcuni studi: Bowman JA,1987: Intervento educativo per modificare il comportamento di bambini in età prescolare (da una parte la resistenza all’uso di dispositivi di protezione e dall’altra la passiva accettazione di non essere protetti in modo adeguato dai genitori): ai bambini viene insegnato a sostenere con i genitori l’opportunità di usare un’adeguata protezione durante i viaggi in auto e ad insistere fino a che i genitori non agiscono di conseguenza. Risultati: Uso dei seggiolini basato su osservazione = incremento dal 60,6% al 75% nel gruppo dell’intervento educativo. Ebel et al., 2003: Intervento prevede una serie di azioni: - Alleanze fra agenzie ed enti vari per promuovere l’uso di seggiolini; - Azioni educative rivolte a medici, operatori sanitari, agenti delle FF.OO sulla importanza del counseling rispetto ai dispositivi di protezione per i bambini; - Campagne informative di sensibilizzazione sull’importanza dei seggiolini; - Distribuzione di buoni sconto per l’acquisto di seggiolini. Risultati: Uso dei seggiolini basato su osservazione l’intervento) = incremento del 58%. (15 mesi dopo O’Neil et al., 2005: Intervento prevede una serie di azioni: - intervento educativo per tutti i bambini adeguato alla loro età; - intervento di distribuzione gratuita di seggiolini e di educazione (per alcuni genitori); - Intervento di incentivazione all’acquisto di seggiolini e di educazione (per altri genitori); - Il gruppo di controllo non riceve alcun tipo di intervento, ma solo materiale educativo informativo generico. Risultati: Uso dei seggiolini basato su osservazione (6 mesi dopo l’intervento) = incremento dal 42,6% al 66,7% nel gruppo di “distribuzione + educazione”; incremento dal 34,7% al 48,8% nel gruppo di “incentivazione + educazione”; incremento dal 39,4% al 52,2% nel gruppo di controllo “materiale educativo informativo). Efficacia di interventi non legislativi per promuovere l’utilizzo del casco da bicicletta nei bimbi 22 Studi Tipi di interventi: si tratta di una serie di interventi indirizzati a bambini e adolescenti da 0-18 anni, realizzati in vari “setting”: comunità, scuola, ambito sanitario: programmi di educazione sanitaria programmi di finanziamento per l’acquisto di caschi o di distribuzione gratuita di caschi campagne di informazione e comunicazione interventi multi-livello che includono uno o più interventi elencati sopra Risultati principali: Uso del casco basato su osservazione: probabilità d’uso del casco è maggiore di 2,3 per i soggetti raggiunti da un intervento non normativo (il dato è statisticamente significativo) Grado di prova: buona a determinare l’efficacia di programmi per la comunità, che accompagnano la fornitura gratuita di caschi da bici con un’azione educativa (rispetto ad un incremento dell’uso del dispositivo) sufficiente a determinare l’efficacia di programmi che offrono sovvenzioni per l’acquisto del casco o che sono realizzati a scuola (rispetto ad un incremento dell’uso del dispositivo) Raccomandazione: Fortemente raccomandato/raccomandato Royal ST, Kendrick D, Coleman T, et al. Non-legislative interventions for the promotion of cycle helmet wearing by children. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, issue 4 Alcuni studi: Farley C. et al, 1996: Intervento prevede l’attuazione di un programma di 4 anni per promuovere l’uso del casco da bicicletta, rivolto a bambini di 5-12 anni di una regione del Canada: attività educative ordinarie (poster, opuscoli, giochi, role playing) realizzate principalmente a scuola; attività indirizzate alla comunità realizzate con obiettivi: facilitare l’acquisto di caschi (buoni sconto, acquisti di gruppo, offerta di caschi come premio); rinforzare l’uso del casco (ricompense, linee guida e regolamenti per l’uso del casco). Risultati: Incremento uso del casco dal 1,3% al 33%. Il programma multilivello si dimostra efficace rispetto alla promozione dell’uso del casco da bici in bimbi di 5-12 anni, tuttavia il programma risulta meno efficace in quei comuni più poveri dove la disponibilità di buoni sconto non è una misura sufficiente ed il costo del casco costituisce una barriera. Watts D et al, 1997: Intervento che prevede un programma multi-livello: intervento educativo per uso sicuro della bicicletta + distribuzione gratuita di caschi in bambini di scuola elementare. Risultati: L’uso del casco è aumentato dopo l’intervento educativo dal 38% al 46%; i bambini cui viene distribuito gratuitamente il casco hanno maggiore probabilità di indossarlo (61%) rispetto ai bimbi che lo hanno già (43%); i bambini che frequentano una scuola in cui è prevista una distribuzione gratuita di caschi aumentano l’uso in modo significativo rispetto ai bimbi che ricevono un intervento solo di tipo educativo. Grado di prova forte riguardo l’efficacia di un programma multi-livello ossia intervento educativo + distribuzione gratuita. Efficacia di interventi per ridurre la guida in stato di ebbrezza Tipi di intervento - Leggi che stabiliscono l’età minima consentita per l’assunzione di bevande alcoliche - Leggi che riducono il tasso di alcolemia massimo consentito nei guidatori giovani e nei principianti - Postazioni di controllo dello stato di sobrietà - Interventi nei luoghi dove si vendono alcolici per prevenzione lesioni da incidente - Campagne di comunicazione per ridurre la guida in stato di ebbrezza e prevenire gli incidenti stradali conseguenti al consumo di alcol - Programmi scolastici finalizzati alla riduzione della guida in stato di ebbrezza - Programmi riguardanti il “guidatore designato” Outcome e strumenti di misura - Incidenti stradali mortali e non - Incidenti stradali e mortali per abuso di alcol - Cambiamento di conoscenze e comportamenti a rischio - DD e RDD riferito dal soggetto (DD Drinking and driving = “guida in stato di ebbrezza”, RDD Riding with drinking drivers = viaggio con conducente in stato di ebbrezza); - Dati su incidenti e multe - Frequenza, riferita dal soggetto, di scelta del guidatore designato (prima che si inizi ad assumere alcolici); Numero di soggetti che si identificano col guidatore designato Conclusioni Leggi che stabiliscono l’età minima consentita per l’assunzione di bevande alcoliche Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento Leggi che riducono il tasso di alcolemia massimo consentito nei guidatori giovani e nei principianti Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento Postazioni di controllo dello stato di sobrietà Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento Interventi nei luoghi dove si vendono alcolici per prevenzione lesioni da incidente Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia degli interventi (per ridotto numero di studi e scarsa adesione all’iniziativa) Campagne di comunicazione per ridurre la guida in stato di ebbrezza e prevenire gli incidenti stradali conseguenti al consumo di alcol Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento Programmi scolastici finalizzati alla riduzione della guida in stato di ebbrezza Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento (solo per alcuni programmi educativi scolastici) Programmi riguardanti il “guidatore designato” Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento Leggi che stabiliscono l’età minima consentita per l’assunzione di bevande alcoliche 33 Studi Descrizione intervento: si tratta delle norme che stabiliscono l’età al di sotto della quale sono vietati l’acquisto ed il consumo di bevande alcoliche. Risultati principali (mediana): Aumentando l’età minima consentita per l’assunzione di bevande alcoliche: Incidenti mortali -17% (9 studi) Incidenti con lesioni -15% (4 studi) Abbassando l’età minima consentita per l’assunzione di bevande alcoliche: Incidenti mortali +8% (3 studi) Incidenti con lesioni +5% (4 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento Raccomandazione: Fortemente raccomandato. Leggi che riducono il tasso di alcolemia massimo consentito nei guidatori giovani e nei principianti 6 Studi Descrizione intervento: si tratta delle norme che stabiliscono un tasso alcolemico inferiore (di solito >0,02g/dl) per guidatori giovani, neopatentati. Risultati principali (mediana): Incidenti mortali dovuti a guida in stato di ebbrezza: -17% (3studi) Incidenti con lesioni: -17% e -4% (2studi) Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento Raccomandazione: Raccomandato. Revisione sistematica condotta dal Pacific Institute for Research & Evaluation – Marjland, 2003 Postazioni di controllo dello stato di sobrietà 23 Studi Descrizione intervento: si tratta di un’azione di rafforzamento sulla legge, che consente l’accertamento dell’alcolemia sui fermati. Interventi: postazioni di “controllo random” = su tutti i fermati; postazioni di “controllo selezionate” = quando si ha il sospetto che il conducente abbia bevuto. Le attività di controllo vengono pubblicizzate. Risultati principali Test alcolimetrico (mediana): casuale: Test alcolimetrico selettivo: Incidenti mortali: -22% (6 studi) -26% e -20% (2 studi) Incidenti con lesioni: -18% (11 studi) -21% (6 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento rispetto alla riduzione di incidenti stradali. Raccomandazione: Fortemente raccomandato Shults RA, Elder RW, Sleet DA et al. Reviews of evidence regarding interventions to reduce alcoholimpaired driving. America journal of preventive medicine 2001; 21 (4s): 66-88. Programmi nei luoghi dove si vendono alcolici Descrizione intervento: si tratta di una serie di interventi indirizzati ai diversi contesti ambientali in cui vengono offerte bevande alcoliche: • Formazione del personale che lavora nei luoghi di vendita e consumo • Iniziative di promozione della salute rivolte ai clienti del locale (materiale informativo sugli effetti del consumo di alcol, consigli per un “divertimento sicuro”) • Attivazione servizi di trasporto per chi ha bevuto. Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia degli interventi realizzati nei luoghi di vendita e consumo di alcolici (ridotto numero di studi e scarsa adesione all’iniziativa). L’intervento potrebbe risultare più efficace migliorando l’adesione dei gestori/personale di bar e/o ricorrendo a sistemi premianti ed incentivanti. Raccomandazione: Evidenza insufficiente IE Ker K, Chinnock P. Interventions in the alcohol server setting for preventing injiuries. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, issue 2 Studio Lacey, 2000: descrive una serie di Interventi: - Servizio di trasporto gratuito al proprio domicilio per chi ha bevuto (Tipsy Taxi è un servizio gratuito disponibile 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno che ha come obiettivo di impedire a chi ha bevuto di guidare in stato di ebbrezza per ritornare a casa); - Formazione effettuata dalla Polizia, rivolta al personale di bar e luoghi dove si servono alcolici, su temi quali “leggi sugli alcolici e sull’età minima per bere, sintomi di intossicazione da abuso di alcol nel sangue, tattiche per rifiutare in modo pacifico di dare da bere a chi è ubriaco”, necessaria per ottenere l’autorizzazione a richiedere il servizio di taxi gratuito. Risultati principali: Lesioni per incidenti = -15% dopo l’intervento nel luogo di implementazione del servizio Programmi di formazione per chi lavora in luoghi di vendita e consumo di bevande alcoliche per ridurre la guida in stato di ebbrezza 5 Studi Descrizione interventi: si tratta di una serie di interventi per la formazione del personale, che lavora nei luoghi in cui si consumano alcolici, con obiettivo prevenire l’abuso di alcol nei clienti abituali e la guida in stato di ebbrezza (tra le azioni: rallentare il servizio per i bevitori più rapidi, rifiutare di servire da bere a chi è già ubriaco, dissuadere i clienti in stato di ebbrezza dal guidare). Fattori che possono influenzare il successo degli interventi sono: • azioni di rafforzamento delle leggi vigenti sul controllo degli alcolici • leggi sulla responsabilità del personale addetto a distribuzione e vendita degli alcolici • azioni congiunte da parte della comunità per incoraggiare delle pratiche responsabili nel servizio degli alcolici Risultati principali (mediana): • Incidenti stradali per abuso di alcol: -23% (di incidenti avvenuti in orario notturno) • Numero bevitori in stato di intossicazione alcolica: -33% Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia degli interventi di formazione sul personale addetto alla distribuzione e alla vendita degli alcolici (rispetto alla riduzione della guida in stato di ebbrezza). L’efficacia di questi programmi è maggiore se vi è un supporto attivo da parte dei proprietari e dei gestori dei locali. Shults RA, Elder RW, Sleet DA et al. Reviews of evidence regarding interventions to reduce alcohol-impaired driving. American Journal of Preventive Medicine 2001; 21 (4s): 66-88. Campagne di comunicazione per ridurre la guida in stato di ebbrezza e prevenire gli incidenti stradali conseguenti al consumo di alcol 8 Studi Descrizione intervento: Campagne di comunicazione su conseguenze legali e in termini di salute per guida in stato di ebbrezza Risultati principali (mediana): Incidenti stradali per abuso di alcol: -13% Incidenti per abuso di alcol con lesioni: -10% Automobilisti in stato di ebbrezza: -30% e -158% (2 studi) Grado di prova forte a determinare l’efficacia dell’intervento rispetto alla riduzione della guida in stato di ebbrezza, del numero di incidenti stradali per consumo di alcol Raccomandazione: Fortemente raccomandato Elder RW, Shults RA, Sleet DA et al. Effectiveness of mass media campaigns for reducing drinking and driving and alcohol-involved crashes. American Journal of Preventive Medicine 2004; 27 (1): 57-65. Fattori che influenzano l’efficacia: - programmazione ed esecuzione accurata (elevata qualità, target mirato, collocazione del messaggio) - frequenza e tempestività - implementazione insieme ad altre iniziative di prevenzione della guida in stato di ebbrezza Qual è l’efficacia di campagne che fanno leva sulla paura? Un messaggio che fa appello alla paura: - deve essere accompagnato da informazioni sulle azioni da intraprendere per proteggersi - dare maggiore risalto ai cambiamenti di comportamento ed a eventuali atteggiamenti di protezione. . Programmi scolastici finalizzati alla riduzione della guida in stato di ebbrezza 1- Programmi educativi nelle scuole 9 Studi Descrizione interventi: Interventi di tipo “formativo/informativo” su rischi connessi all’uso di alcol e guida, con promozione dello sviluppo di competenze (abilità) psicosociali in generale (didattica frontale) Interventi di tipo “formativo/informativo”.., di “carattere psicologico” con promozione della capacità di resistere alle sollecitazioni esterne di carattere sociale (“pressione dei pari”) o interne di carattere emotivo, sviluppo di life skills, di “carattere educativo” con promozione di atteggiamenti consapevoli e responsabili per l’adozione di comportamenti corretti (elevato livello di interattività, partecipazione e coinvolgimento attivo con discussioni e role playing) Risultati principali: DD riferito dal soggetto: riduzione di DD ma il risultato col tempo tende a diminuire (5 studi) RDD riferito dal soggetto: riduzione di RDD e il risultato dura nel tempo (4 studi) Intenzione di DD riferito dal soggetto: decremento rispetto all’intenzione di DD (1studio) DD Drinking and driving = “guida in stato di ebbrezza”, RDD Riding with drinking drivers = viaggio con conducente in stato di ebbrezza Grado di prova: sufficiente rispetto a RDD Gli interventi di tipo formativo/informativo, con sviluppo di abilità psicosociali, abilità di “resistenza” e con promozione di un atteggiamento più consapevole sono più efficaci. Modalità di intervento con elevato livello di interattività e partecipazione focalizzata su discussioni e attività di giochi di ruolo sono più efficaci Raccomandazione: Raccomandato Elder WE, Nichols JL, Shults RA et al. “Effectiveness of school-based programs for reducing drinking and driving and riding with drinking drivers”. American Journal of Preventive Medicine 2005; 28 (5s): 288-304 Studi D’Amico (2002) Programma di incremento di “abilità protettive”: intervento formativo, oltre che di tipo psicologico per lo sviluppo di abilità per la riduzione del rischio, ed educativo per aumentare la consapevolezza dei danni legati al consumo di alcol e guida, ed incoraggiare l’adozione di comportamenti corretti. Ai partecipanti vengono offerti stimoli di discussione rispetto ai comportamenti propri e dei pari. Durata dell’intervento: 50 minuti Età dei partecipanti: studenti di età 10-12 anni Interazione elevata Wilkins (2000) Programma SAFE (Stay Alive From Education): il programma viene presentato dal personale del Servizio di Medicina di Emergenza, per evidenziare i danni connessi alla guida in stato di ebbrezza e alla guida senza indossare le cinture di sicurezza. Lezioni con l’ausilio di foto di vittime di incidenti e con la dimostrazione pratica su studenti volontari, del tipo di cure di emergenza da prestare ad una vittima di incidente stradale. Durata dell’intervento: 1 sessione di un’ora Età dei partecipanti: studenti di scuola media superiore Interazione elevata Shope (2001) Programma di prevenzione dell’abuso di alcol: intervento focalizzato sugli aspetti informativi, sulla costruzione di abilità di “resistenza” nei confronti della pressione esercitata dai pari (attraverso role playing). Durata dell’intervento: 5 sessioni, 45 minuti ciascuna Età dei partecipanti: studenti di età 10 anni Interazione elevata Newman (1992) Programma per “resistere alla pressione di bere” e guidare: Integrazione di esempi relativi ad abilità di resistenza registrati su videocassetta, con role playing e discussione in piccoli gruppi. Gli insegnanti coinvolti vengono addestrati in sessioni giornaliere della durata di 6 ore Durata dell’intervento: 8-10 lezioni Età dei partecipanti: studenti di età 9 anni Interazione elevata 2 - Programmi educativi col “gruppo dei pari” in ambito scolastico ed extrascolastico 2 Studi Descrizione interventi: si tratta di interventi educativi, finalizzati all’aumento delle conoscenze e della consapevolezza rispetto ai rischi connessi all’uso di alcol e guida, all’adozione di comportamenti corretti, condotti nelle scuole e/o in contesti extrascolastici con coinvolgimento attivo del “gruppo dei pari” (gruppi di studenti che incoraggiano altri studenti ad astenersi dal bere e dalla guida in stato di ebbrezza) e talora dei genitori/famiglie. Esempio: Negli Stati Uniti la più diffusa organizzazione è la SADD (Students against destructive decisions), che è impegnata in: presentazioni di programmi educativi nel corso di assemblee o in occasione di eventi scolastici e/o comunitari, ed in particolare nella proposta di “Un contratto per la vita” (slogan in cui un ragazzo che sta bevendo non si mette alla guida ma chiama un genitore ) Risultati principali: Effetti positivi sia rispetto a DD che a RDD, senza un significativo decremento di DD e RDD DD Drinking and driving = “guida in stato di ebbrezza”, RDD Riding with drinking drivers = viaggio con conducente in stato di ebbrezza Grado di prova insufficiente rispetto a DD e RDD per il ridotto numero di studi. Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Elder WE, Nichols JL, Shults RA et al. “Effectiveness of school-based programs for reducing drinking and driving and riding with drinking drivers”. American Journal of Preventive Medicine 2005; 28 (5s): 288-304 3 - Programmi di informazione e sensibilizzazione condotti nei campus universitari 2 Studi Descrizione interventi: “Social norming programs” sono programmi di sensibilizzazione pubblica, continuativi e pluriennali, condotti nei campus universitari del mondo anglo-americano, per dare informazione sull’uso di alcol e sugli effetti alla guida. Il messaggio viene “veicolato” tramite: poster, adesivi, pubblicità sui massmedia, conferenze stampa, o addirittura sessioni teatrali. Esempio: Programma “2 su 3”: slogan principale “giovedì, venerdì o sabato notte, 2 su 3 studenti rientrano a casa con una concentrazione di alcol nel sangue pari a 0” Risultati principali: Valutazione di DD: riduzione del 25% del n° conducenti con concentrazione positiva (1studio: Foss, 2001) DD Drinking and driving = “guida in stato di ebbrezza” Grado di prova insufficiente rispetto a DD e RDD per il ridotto numero di studi. Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Elder WE, Nichols JL, Shults RA et al. “Effectiveness of school-based programs for reducing drinking and driving and riding with drinking drivers”. American Journal of Preventive Medicine 2005; 28 (5s): 288-304 Programmi riguardanti il Guidatore designato 1- Campagne di promozione rivolte alla popolazione 1 Studio Descrizione interventi: si tratta di campagne di sensibilizzazione/informazione, rivolte ad un target generico, quale la popolazione, per la promozione della figura del “Guidatore designato”, attraverso: radio, televisione, giornali e altri mezzi di stampa, ma anche inserendo l’argomento all’interno di trame televisive. Boots, 1999: In Australia, dal 1 ottobre al 31 dicembre 1994, furono mandate in onda: 210 pubblicità televisive per promuovere il guidatore designato, di cui 70 in orario serale e all’interno di programmi per giovani e 140 in altri orari come messaggi di pubblica utilità. Risultati principali: Frequenza riferita dal soggetto (intervista telefonica), con cui, prima che si inizi a bere, si individua il guidatore designato: +13% (1 studio: Boots, 1999) Grado di prova insufficiente rispetto al ricorso di un “guidatore designato”. Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Ditter SM, Elder RW, Shults RA, et al. “Effectiveness of designated driver programs for reducing alcoholimpaired driving”. American Journal of Preventive Medicine 2005; 28 (5s): 280-7 2- Programmi di incentivazione per la promozione del Guidatore designato 6 Studi Descrizione interventi: si tratta di programmi che al fine di promuovere la figura del “Guidatore designato”, offrono all’interno di locali pubblici (bar, pub, discoteche) “incentivi” per il consumo di bibite analcoliche, birra analcolica, cibi o biglietti di ingresso gratuito. I clienti vengono informati della disponibilità di tali incentivazioni attraverso spot pubblicitari, manifesti sui giornali, poster appesi nei locali o attraverso un’attività di sensibilizzazione e promozione da parte dello staff dei locali. Risultati principali: - Numero di clienti che si identificano “conducenti designati”: +1% (3 studio) - DD e RDD riferiti dal soggetto: -6% (1 studio) DD Drinking and driving = “guida in stato di ebbrezza”, RDD Riding with drinking drivers = viaggio con conducente in stato di ebbrezza Grado di prova insufficiente per il ridotto numero di studi Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Ditter SM, Elder RW, Shults RA, et al. “Effectiveness of designated driver programs for reducing alcoholimpaired driving”. American Journal of Preventive Medicine 2005; 28 (5s): 280-7 Efficacia di programmi di educazione stradale realizzati a scuola 3 Studi Descrizione interventi: si tratta di programmi di educazione stradale tradizionale (con lezioni in classe + addestramento pratico) per adolescenti nelle scuole; definiti tra le azioni strategiche nell’ambito dei percorsi educativi alla sicurezza stradale, non sempre determinano una reale diminuzione del fenomeno (e si segnala anche un effetto opposto). STOCK,1983; STRANG, 1982; WYNNE - JONES, 1984: tipologie interventi - programmi di 72 ore di didattica tradizionale + test; 24 ore di didattica tradizionale + test - programmi di 11 ore di lezioni teoriche, 5 ore di guida su strada e fuori strada, 6 ore di osservazione del conducente - programmi con 8 ore di lezione al volante, 8 ore come passeggero, 8 lezioni su codice della strada e comportamenti corretti, 2 lezioni di meccanica dei motori. Risultati principali: - Conseguimento patente: 87% (studenti che hanno seguito i corsi ES) vs 84% (studenti che non hanno seguito i corsi ES) (1 studio) - Coinvolti in incidenti: 16% e 27,5% (studenti che hanno seguito i corsi ES) vs 14,5% e 26,7% (studenti che non hanno seguito i corsi ES) (2 studi) Grado di prova: - sufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento rispetto ad un precoce conseguimento della patente - insufficiente a determinare l’efficacia dell’intervento rispetto alla riduzione degli incidenti in cui sono coinvolti adolescenti Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Roberts I, Kwan I, the Cochrane Injuries Group Driver Education Reviewers. “School-based driver education for the prevention of traffic crashes”. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, issue 1. Altre prove di efficacia: • Vernick, 1999 (revisione di 9 studi): Non esiste prova sicura che i corsi di ES a scuola siano efficaci rispetto alla riduzione di incidenti stradali fra giovani automobilisti; permettono di ottenere la patente prima del tempo. • Wolley, 2000: Esiste un grado di prova molto ridotto a sostegno dell’efficacia dei corsi di ES a scuola. • Christie, 2001: in riferimento a chi sta imparando a guidare, i corsi di ES a scuola, contribuiscono in minima parte a ridurre il numero di incidenti e le violazioni dl codice stradale; in riferimento ai neopatentati, non esiste una prova chiara rispetto alla loro efficacia nella riduzione di incidenti stradali e di violazioni al codice della strada. Come migliorare l’efficacia dei corsi di educazione stradale I corsi ES vanno programmati in un arco di tempo (più anni, magari nel corso degli anni della scuola superiore), in modo da offrire “conoscenze di base” già prima del conseguimento della patente che andrebbe acquisita per “tappe graduali”; I corsi ES devono offrire ai giovani patentati la possibilità di sperimentarsi in situazioni di traffico reale con la supervisione di genitori o insegnanti/istruttori per sviluppare le competenze necessarie per mettere in atto una performance di guida complessa; I corsi ES devono trasmettere norme e messaggi, promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili per l’adozione di comportamenti corretti e sicuri; Le strategie per addestrare i giovani dovrebbero accrescere in loro la consapevolezza dei propri limiti più che l’eccessiva sicurezza; I metodi di insegnamento dovrebbero essere più attenti a quei fattori connessi allo stile di vita e favorire lo sviluppo di abilità psico-sociali e della capacità di resistenza alle sollecitazioni esterne di carattere sociale (“pressione dei pari”) o interne di carattere emotivo; Gli interventi devono essere attivi, coinvolgenti, partecipativi, basati su discussioni e attività di gioco dei ruoli; Devono essere previsti dei programmi personalizzati, adeguati alle differenze individuali e ai diversi livelli di competenza e di conoscenza. Non sono efficaci i corsi di educazione stradale che: Danno la possibilità ai neopatentati di sperimentarsi in situazioni di “guida artificiali” Sono strutturati in attività isolate, sganciate dal contesto scolastico Enfatizzano gli aspetti emotivi della guida Propongono messaggi fondati “sulla paura” piuttosto che sulla promozione della consapevolezza e responsabilità del singolo e del gruppo Mayhew DR, Simpson HM. “The safety value of driver education and training”. Injury prevention 2002; 8 (s3): ii3-ii8 Efficacia di programmi per acquisire la patente per tappe graduali (GDL Graduated Driver Licensing) 13 Studi Descrizione interventi: I programmi GDL sono interventi di carattere legislativo atti a regolamentare la guida da parte dei neo-patentati ed il conseguimento della patente di guida per “tappe graduali”(periodi di prove di guida pratica sotto la supervisione di un adulto, limitazioni alla guida durante le ore notturne, limitazioni per il trasporto di passeggeri) Risultati principali: Incidenti con neo-patentati: -31% (nel primo anno successivo al programma GDL) Incidenti con lesioni: -28% (nel primo anno successivo al programma GDL) Grado di prova sufficiente per la riduzione di incidenti fra i giovani patentati (poco chiaro il contributo dei singoli provvedimenti). Raccomandazione: Raccomandato Hartling L, Wiebe N, Russell K et al.“Graduated driver licensing for reducing motor vehicle traffic crashes among young drivers”. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, issue 1. Efficacia interventi di prevenzione incidenti stradali attraverso la promozione di percorsi formativi nelle autoscuole Sintesi delle prove di efficacia: Mayhew et al., 1998: efficacia della formazione degli insegnanti e istruttori di autoscuola nella prevenzione degli incidenti stradali grazie all’incremento delle conoscenze e delle abilità alla guida. Risulta fondamentale che l’abilitazione degli insegnanti e degli istruttori di autoscuola preveda una formazione specifica sui fattori di rischio associati alla guida e che gli stessi vengano costantemente aggiornati e formati su tali argomenti, sui metodi didattici per il loro insegnamento e sugli strumenti di comunicazione necessari per valorizzare le competenze acquisite. Mayhew et al. Effectiveness and role of driver education and training in a graduated licensing system. J. Public Health Policy 1998; 19(1): 51-67. Vernich et al., 1999: evidenza che l’educazione alla sicurezza stradale promossa nelle scuole e nelle autoscuole rappresenta una componente importante nella prevenzione e nella riduzione degli incidenti stradali verosimilmente in relazione all’evoluzione della didattica grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e multimediali. Davis et al., 1992: le iniziative che coinvolgono attivamente i partecipanti e forniscono loro strumenti pratici sono in grado di modificare gli atteggiamenti e i comportamenti. La gerarchia delle prove di efficacia degli interventi educativi mette al primo posto i metodi e le tecniche dell’apprendimento attivo che si basano sulla metodologia dell’apprendimento per problemi, sulle simulazioni, sui role-playing, sugli studi di caso, ecc.. Sono fortemente raccomandati gli approcci di tipo integrato e ripetuti nel tempo. Grado di prova sufficiente Raccomandazione: Raccomandato Vernich et al. Effects of high school driver education on motor vehicle crashes, violations, and licensure. Am J Prev Med 1999: 40-6. Davis et al. Evidence for the effectiveness of CME: a review of 50 randomized controlled trials. JAMA 1992; 268; 1111-7. Efficacia dell’educazione stradale per patentati rispetto alla prevenzione di incidenti stradali 24 Studi Descrizione interventi: L’educazione stradale per patentati può essere: • educazione stradale “correttiva”, per chi ha un passato caratterizzato da un elevato numero di incidenti e di infrazioni (obiettivo = sviluppare abilità e conoscenze per migliorare il comportamento dell’automobilista e prevenire recidive); • educazione stradale superiore o avanzata, per chi desidera migliorare l’abilità di guida appresa e acquisire nuove competenze. Modalità di intervento: • Educazione per “corrispondenza”: non è previsto un contatto diretto con un istruttore, ma l’informazione raggiunge l’allievo mediante spedizione di manuale o lettera; • Educazione di gruppo: l’informazione non è ritagliata ad hoc a seconda della richiesta individuale ma è destinata ad un gruppo di automobilisti (una o più sessioni preconfezionate sotto la guida di un istruttore); • Educazione individuale: risponde alle richieste specifiche del singolo partecipante, ed acquista la forma di lezioni private con un istruttore. Risultati principali: Infrazioni stradali: RR 0,96 (IC95% 0,94/0,98) Incidenti stradali: RR 0,98 (IC95% 0,96/1,01) Lesioni per incidenti stradali: RR 1,12 (IC95% 0,88/1,41) Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia dell’educazione stradale per patentati (rispetto alla prevenzione di incidenti stradali e di lesioni per incidente) Raccomandazione: Insufficiente evidenza IE Ker K, Roberts I, Collier T et al. Post-licence driver education for the prevention of road traffic crashes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, issue 1. Efficacia dei programmi di educazione alla sicurezza stradale per la prevenzione di incidenti fra motoveicoli e pedoni 15 Studi Descrizione interventi: Si tratta di interventi educativi per la prevenzione di lesioni nei pedoni di ogni età: • Programmi di educazione alla sicurezza stradale • Programmi rivolti alla comunità, come campagne comunicative di sensibilizzazione • Programmi educativi per i genitori Risultati principali: Comportamenti, atteggiamenti e conoscenze dei pedoni: l’educazione alla sicurezza stradale può migliorare la conoscenza dei bambini rispetto al compito di attraversare la strada e modificare certe abitudini. Grado di prova: • sufficiente a determinare l’efficacia dell’educazione alla sicurezza stradale rispetto ad un cambiamento delle conoscenze e del comportamento nei pedoni (anche se i cambiamenti diminuiscono nel tempo e gli interventi vanno ripetuti ad intervalli regolari); • insufficiente a determinare l’efficacia dell’educazione alla sicurezza stradale rispetto alla riduzione di incidenti tra veicoli e pedoni e alla frequenza di lesioni. Duperrex O, Roberts I, Bunn F. Safety education of pedestrians for injury prevention. Cochrane Database of Systematic Review 2006; issue 3 Alcuni studi: Bouck, 1992: Intervento rivolto a bambini di 8 - 11 anni per migliorare la conoscenza e il loro comportamento, fornendo loro un kit educativo sulla sicurezza stradale con materiali di supporto da usare in classe con l’insegnante. Le tecniche educative sono siti web sul soggetto, lezioni frontali, discussioni in classe e attività di gruppo. Downing, 1981: Intervento rivolto a bambini di 3 anni che vengono divisi in 4 gruppi cui verrà offerto: gruppo a) opuscolo sulla sicurezza stradale + intervista; gruppo b) intervista; gruppo c) opuscolo + lettera; gruppo d) nessun intervento. Si vuole valutare l’efficacia dell’opuscolo al fine di migliorare l’educazione alla sicurezza stradale dei genitori e la loro supervisione sulla sicurezza dei bambini. Luria (2000): Intervento prevede che solo ad un gruppo di bambini venga offerto il programma di formazione “Safety city”(programma di educazione alla sicurezza che concerne 3 argomenti: come attraversare la strada, chiamare il 118 in situazione di emergenza, evitare gli sconosciuti). Riguardo l’argomento di sicurezza stradale, volontari addestrati usano un incrocio simulato e una lezione in classe di 20 minuti. La formazione si concentra su 7 messaggi: attraversare la strada all’angolo, guardare sia a destra che a sinistra, prestare attenzione a auto, camion e moto, non correre in strada, attraversare la strada accompagnato da un adulto. Miller, 1982: Intervento rivolto a bambini cui viene offerto il programma Beltman ossia un programma multi-mediale su sicurezza stradale, con obiettivo primo sviluppare l’abitudine ad usare le cinture di sicurezza e adottare comportamenti corretti. La formazione dei bambini è a cura degli insegnanti. Renaud, 1989: Intervento rivolto a bimbi di 5 anni divisi in 4 gruppi: - gioco di simulazione su atteggiamenti: cambiare atteggiamenti mediante role playing e dinamiche di gruppo; - gioco di simulazione su comportamenti: cambiare comportamenti con la costruzione di modelli e la formazione; gli i - gioco di simulazione su atteggiamenti e comportamenti: cambiare sia comportamenti che atteggiamenti con role playing, dinamiche di gruppo, costruzione di modelli e formazione; - nessun gioco di simulazione. Efficacia degli interventi di educazione sanitaria per la prevenzione di lesioni da incidenti stradali Interventi di “counseling”: 1. Raccomandare ai genitori l’utilizzo per i propri figli dei seggiolini o cinture di sicurezza a seconda dell’età (evidenza scientifica: I, II-1, II-2; intensità raccomandazione B); 2. Raccomandare ai pazienti adolescenti ed adulti l’utilizzo delle cinture di sicurezza (evidenza scientifica: II-1, II-3; intensità raccomandazione B); 3. Raccomandare ai pazienti l’utilizzo del casco in motocicletta (evidenza scientifica: III; intensità raccomandazione C) 4. Invitare le persone con problemi di alcolismo a ridurre il consumo di alcol (evidenza scientifica: I; intensità raccomandazione B); 5. Raccomandare ai pazienti di evitare di guidare sotto l’influsso di alcol e/o droghe (evidenza scientifica: III; intensità raccomandazione C); 6. Per quanto riguarda i pedoni, invitare i pazienti e i genitori, nel caso di bambini, ad assumere comportamenti di sicurezza (evidenza scientifica: III; intensità raccomandazione C) Leggenda studi I = almeno 1 studio randomizzato e controllato adeguatamente II-1 = studi basati su adeguato disegno sperimentale senza randomizzazione II-2 = studi caso-controllo o di coorte basati su adeguato disegno sperimentale II-3 = risultati rilevanti di esperimenti non controllati III = studi descrittivi o indicazioni di comitati di esperti B = PROVE SUFFICIENTI C = PROVE INSUFFICIENTI – efficacia non valutata Grado di prova: esiste un livello di prova sufficiente a determinare l’efficacia del counseling in ambito clinico rispetto all’uso di dispositivi di protezione individuale (seggiolini, cinture di sicurezza) e per ridurre il consumo di alcol in soggetti con problemi già conclamati. Risultati: sul breve periodo (3 mesi); necessari interventi di rinforzo del messaggio. Il counseling risulta più efficace se è affiancato da altre iniziative di prevenzione (es: counseling del pediatra su uso seggiolini: counseling + distribuzione opuscoli + buoni sconto per l’acquisto o donazioni o altri incentivi per affitto) Altri interventi efficaci Leggi che impongono il rispetto dei limiti di velocità Elvik, Mysen and Vaa,1997: Meta-analisi 36 studi: valutano l’impatto dell’introduzione dei limiti di velocità Descrizione interventi legislativi: si tratta di misure per ridurre la velocità • Limiti di velocità maggiori di 50 km/h (aree extraurbane) • Limiti di velocità minori di 50 km/h (aree urbane) Risultati principali: • Numero incidenti: -2% incidenti per ogni km/h di riduzione velocità (limiti velocità >50km/h aree extraurbane) • Numero incidenti: -4% incidenti per ogni km/h di riduzione velocità (limiti velocità <50km/h aree urbane) Dispositivi di rafforzamento per il controllo della velocità ai fini della prevenzione di incidenti stradali 26 Studi: valutano l’impatto dei dispositivi per il controllo della velocità (autovelox, dispositivi radar e laser), sulla velocità, gli incidenti stradali, il numero di morti e feriti. Risultati: pre-post • Effetto sulla velocità: riduzione dal 5% al 70% (a seconda della soglia di velocità stabilita-25 studi) • Numero di incidenti: riduzione dal 14% al 72% • Numero di incidenti con feriti: riduzione dall’ 8% al 46% • Numero di incidenti mortali o con feriti gravi: riduzione dal 40% al 45% Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia dei dispositivi di controllo della velocità per la riduzione di incidenti stradali, morti e feriti. E’ necessario effettuare studi più rigorosi per rafforzare il grado di prova. Wilson C, Willis C, Hendrikz JK, Bellamy N. Speed enforcement detection devices for preventing road traffic injuries. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, issue 2 Macchine fotografiche che identificano un Automobilista che passa con il semaforo rosso (red-light cameras), per la prevenzione di incidenti stradali 5 Studi: valutano l’impatto del dispositivo sugli incidenti con feriti. Risultati: pre-post • Numero di incidenti con feriti: riduzione fino a 30% (1 studio). Grado di prova sufficiente a determinare l’efficacia di red-light cameras sul numero totale di incidenti con feriti. E’ importante approfondire la ricerca per determinare le migliori pratiche rispetto all’uso di red-light cameras. Aeron-Thomas AS, Hess S. Red-light cameras for the prevention of road traffic crashes. Cochrane Database of Systematic Reviews 2005, Issue 2. Efficacia di Interventi per rallentare il traffico, nella prevenzione di incidenti stradali Revisione sistematica di studi randomizzati controllati e studi “pre-post” controllati, relativi a progetti per moderare il traffico (es. la presenza di piccoli dossi artificiali per rallentare la velocità) Risultati e conclusioni: Gli interventi per frenare il traffico (piccole rotonde, dossi artificiali, strade a senso unico, migliore illuminazione ecc), sono molto promettenti e nei paesi ad alto reddito rendono le strade più sicure soprattutto per gli utenti vulnerabili; tuttavia Grado di prova insufficiente a determinare l’efficacia di interventi per rallentare il traffico nella prevenzione di incidenti stradali: sono necessari studi più approfonditi, soprattutto nei paesi a medio e basso reddito Bunn F, Collier T, Frost C, Ker K, Roberts I, Wentz R. Area-wide traf_c calming for preventing traf_c related injuries. Cochrane Database of Systematic Reviews 2003, Issue 1. Dispositivi per bloccare l’accensione del veicolo rispetto alla riduzione di recidive nella guida in stato di ebbrezza Descrizione intervento: Automobilisti già fermati per guida in stato di ebbrezza possono chiedere di commutare la “pena” loro inflitta con l’installazione di un dispositivo sulla loro auto: tale dispositivo permette all’auto di mettersi in moto solo dopo che l’automobilista ha dimostrato, con il test del respiro, che la sua concentrazione di alcol nel sangue non supera una certa soglia. Grado di prova sufficiente a dimostrare l’efficacia del dispositivo rispetto ad una riduzione di recidive in automobilisti in stato di ebbrezza. Tuttavia l’efficacia sembra limitata solo al periodo in cui il dispositivo è installato. E’ necessario approfondire la ricerca; inoltre il numero basso di recidivi che accettano di installare tale dispositivo rende difficile poter raggiungere un grado di prova più solido rispetto alla sua efficacia. Willis C, Lybrand S, Bellamy N. Alcohol ignition interlock programmes for reducing drink driving recidivism. Cochrane Database of Systematic Reviews 2004, Issue 3. GRUPPO DI LAVORO La promozione della salute. Interventi efficaci incidenti stradali. Dott.ssa Laura MARINARO Responsabile SOS Epidemiologia ASL 18 – Piemonte Dott.ssa Giuseppina ZORGNIOTTI SOS Epidemiologia ASL 18 – Piemonte Dott.ssa Paola CAPRA DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute Dott.ssa Elena GELORMINO Servizio Regionale Epidemiologia ASL 5 - Piemonte www.dors.it