ESTRATTO DA
OPERAZIONI
ACER
DI STAGIONE
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MILANO
È utile conoscere bene
la filiera produttiva
delle piante annuali
ornamentali per realizzare
aiuole fiorite con successo
e nei tempi giusti. Inoltre,
programmare i nuovi impianti
di stagione in stagione
consente di impiegare
al meglio le nuove varietà
a corretta realizzazione delle fioriture con piante annuali necessita
di un’accurata programmazione.
Infatti, solo progettando stagione dopo stagione le fioriture, scegliendo il tipo di pianta, la varietà e il colore in funzione dell’esposizione, della presenza o dell’assenza
dell’impianto d’irrigazione e del suo funzionamento, sarà possibile dare forma a
un’aiuola di grande effetto.
Per esempio, un’aiuola che riceve il sole
da maggio a settembre nella mattinata,
mentre nel pomeriggio rimane in ombra,
potrebbe essere adatta a ospitare pelargoni zonali o petunie pendule, purché l’impianto d’irrigazione non bagni soprachioma, in quanto con questo tipo d’irrigazione
viene inibita la crescita del geranio e la fioritura delle petunie dura molto meno.
Dopo la fase progettuale delle fioriture,
occorre programmare la loro sequenza, ottenendo un elenco temporale di messa a
dimora delle piante, suddivise per colore.
Il successo del lavoro dipende dal reperimento sul mercato di quanto richiesto,
cosa non sempre facile, soprattutto quando si desiderano numerose varietà o
cromatismi poco diffusi.
Planta
Il tempo di fiorire non basta
L
Un esempio pratico
▼
Nel caso di un Comune di medie dimensioni, per realizzare fioriture per una trentina di aiuole o per una decina di rotatorie
di maggiori dimensioni, il programma delle
fioriture autunnali viene comunicato all’esecutore all’inizio di settembre o, nella migliore delle ipotesi, ai primi di luglio. Viene
previsto l’utilizzo di 10mila viole a grande
fiore di colore giallo con macchia, 20mila
di colore blu, 10mila bianche e altrettante
rosse. L’esecutore comincia la sua ricerca
presso i fornitori abituali, che sono coltivatori. Di solito non ci sono particolari problemi per il reperimento di viole dei colori desiderati, eccezion fatta per il rosso, perché di
solito poco richiesto dal mercato e
73 • ACER 3/2006
Valerio Pasi
Sopra, bordure di Impatiens Nuova Guinea “Sun Patiens”, varietà particolarmente
resistente al sole e agli sbalzi termici. Sotto, fioriera con Petunia pendula.
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OPERAZIONI
DI STAGIONE
Valerio Pasi
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Fioritura di Ageratum houstonianum.
Ibridi Viola wittrockiana x Viola cornuta.
Petunia x atkinsiana per aree soleggiate.
ANNUALI INNOVATIVE
Ageratum spp.
La nuova serie “Artist” presenta varietà con altezze da cm 15 a cm
30, adatta al pieno sole, tollerante il caldo e rifiorente sino ai primi
geli. Densità d’impianto per vaso di cm 12: 10 piante/m2.
Begonia “Dragon Wing®”
Begonia da seme, eretta, alta fino a 50-60 cm, con fiori rossi o rosa,
e fogliame verde scuro, lucido, adatta a pieno sole e mezz’ombra. Di
effetto se usata sola in aiuole medio-grandi. Densità d’impianto per
vaso di cm 12: 10 piante/m2; per vaso di cm 14: 7 piante/m2.
Impatiens Nuova Guinea “SunPatiens®”
Impatiens da talea, vigoroso, alto fino a 40-50 cm, in quattro colori,
con fiori e piante molto resistenti al sole, adatta a climi con forti sbalzi termici e con molta luce. Densità d’impianto per vaso di cm 12: 10
piante/m2; per di vaso cm 14: 7 piante/m2.
Petunie da talea Petunia x atkinsiana
Petunie pendule o striscianti ibride da seme
Ne esistono molte serie, tutte diverse. Messe a dimora in aiuola richiedono stesse condizioni climatiche ed esposizione delle petunie
da talea. Tra le novità la varietà “Nuvolari®”, con densità d’impianto
per vaso di cm 12: 12 piante/m2; vaso di cm 14: piante/m2.
Ibridi Viola wittrockiana x Viola cornuta
Derivate dall’ibridazione delle viole a fiore grande con quelle cornute, esistono molte serie a fiore piccolo che si distinguono per
la resistenza a freddo e pioggia e per la continua fioritura anche
in condizioni proibitive per le altre viole. Per la fioritura autunnoinvernale mettere a dimora entro metà ottobre. Densità d’impianto per vaso di cm 9: 24 piante/m2.
Arianna Ravagli
Valerio Pasi
La prima petunia da talea commercializzata dal 1989 appartiene al-
la serie “Surfinia®”, cui si è aggiunta una quarantina di altre serie con
caratteristiche proprie. Le petunie da talea messe a dimora in aiuola
danno ottimi risultati se esposte ove è parzialmente soleggiato e se
le precipitazioni non sono abbondanti e violente. Densità d’impianto
per vaso di cm 12: 12 piante/m2; vaso di cm 14: 8 piante/m2.
La recentissima varietà Petunia “Nuvolari”.
▼
messo in coltivazione in piccole quantità. Ne deriva che, non essendo possibile
disporre del numero previsto di viole rosse,
si debba rivedere il progetto, spesso stravolgendolo, e con un effetto meno spettacolare di quanto previsto.
Se, diversamente, il programma delle fioriture autunnali venisse comunicato entro la
fine di marzo, prima del momento in cui il
coltivatore perfeziona l’ordine delle sementi o
delle giovani piante, l’esecutore sarebbe in
grado di stipulare un contratto di coltivazione
con il suo fornitore, che si impegnerebbe a
Impatiens Nuova Guinea “Sun Patiens”.
Begonia “Dragon Wind” per grandi aiuole.
preparare le piante fiorite nella quantità e del
colore prescelto per la data stabilita, in modo
che le aiuole fiorite possano venire realizzate
senza intoppi, Natura permettendo.
La stipula dei contratti di coltivazione
permette di poter scegliere varietà particolari o innovative, che altrimenti non sarebbe
possibile reperire in numero sufficiente per
realizzare le fioriture previste. Vi sono, infatti,
alcune novità che necessitano di poche cure
e si adattano anche a esposizioni diverse,
ma che sono ancora poco diffuse (vedi box).
In conclusione, per ottenere ottimi risultati
nell’esecuzione delle fioriture progettate,
occorre lavorare tenendo conto delle
esigenze di tutta la filiera, a partire dalla
produzione e cominciando con la stipula dei
contratti di coltivazione, che possono anche
permettere di ottenere un prodotto su misura (piante coltivate in pannello privo di vasetto per risparmiare sui tempi di posa) con
prezzi concordati, spesso vantaggiosi per
l’esecutore rispetto a quelli praticati dal
mercato durante la richiesta stagionale.
Valerio Pasi
Agronomo
ACER 3/2006 • 74
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DI STAGIONE
Via il superfluo
Sono numerosi i vantaggi correlati alla potatura verde, eppure si esegue meno di quanto
si dovrebbe.Tra i diversi aspetti positivi, il bilanciamento dei carichi della chioma dell’albero
e la diminuzione del vigore dei ricacci a favore dei germogli. Con l’arrivo dell’estate è bene
programmare quest’operazione da eseguire in tree-climbing in caso di chiome poco accessibili
Tratto da ACER 3/2004
a potatura a verde viene eseguita
per eliminare tutta la vegetazione
superflua propria delle piante molto vigorose (i succhioni) o per stimolare l’emissione di germogli laterali. In tal modo
si conformano le chiome, evitando la produzione di ricacci troppo vigorosi. Si esegue
quando le piante, in particolare le latifoglie,
hanno terminato la formazione della chioma
ed entrano in una fase di stasi in cui non vi
è più crescita o aumento di massa vegetale. Tale periodo si verifica nei nostri climi fra
la metà di luglio e la metà di agosto.
La potatura a verde si pratica nella fase
di allevamento delle piante, in quanto
consente, con interventi di rapida esecuzione e di modesta entità, di indirizzare l’attività vegetativa verso la rapida formazione
della struttura portante dell’albero. Ma
ancora più interessante è quella che viene
attuata sulle piante adulte, in presenza di
tutto il fogliame, nelle quali l’effetto più
appariscente è la riduzione del vigore delle
cacciate. È, comunque, un intervento da
consigliarsi in molte situazioni.
L
LA CHIOMA DELL’ALBERO DOPO LA POTATURA ESTIVA
Raccorciamento
e alleggerimento
palchi inferiori
Dopo
▼
Prima
• una cippatrice (1), destinata a ridurre i
volumi di materiale da asportare; se nei
cantieri stradali il cippato (2) viene trasportato in discarica, in caso si lavori in parchi
può invece formare mulching da reimpiegare sui tappeti erbosi;
• mezzi utili alla movimentazione e allo
smaltimento delle risulte;
• autoscala (3) per potere operare in altezza; osservare da vicino la chioma nella
sua interezza consente di individuare i
rami che possono essere rimossi, le branche secche o ammalorate. Con la potatura a verde è possibile procedere anche
alla risagomatura dell’albero che può
essere necessaria, per esempio, qualora
occorra ridurre l’effetto vela. Si procede
realizzando tagli di piccole dimensioni e
tagli di ritorno, che vengono effettuati con
le cesoie e impiegando la motosega nel
caso di tagli più consistenti.
75 • ACER 3/2006
Carlo Galimberti
IL CANTIERE DI POTATURA
Anche per la potatura a verde, il cantiere
è quello classico ed è costituito da:
Diradamento
all’estremità
della chioma
1
2
3
Disegno di Roberto Luppi
Alleggerimento
ed equilibratura
palchi superiori
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ACER
OPERAZIONI
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alberi sono a riposo, ma lo sono anche i
funghi e le loro pericolose spore, che
sono, invece, particolarmente attive nei
mesi tardo-estivi e autunnali, in cui non è
consigliabile alcuna forma di potatura.
Per contro, l’accesso alle parti interne
dell’albero da parte della piattaforma
aerea è più difficile per la presenza del
fogliame così come, a parità di legno
tagliato, la quantità di materiale di risulta
da smaltire è maggiore. Va ricordato che
tale intervento può essere eseguito in treeclimbing, specialmente nel caso di spazi
angusti e difficilmente accessibili.
Carlo Galimberti
▼
Perché si effettua
Per quanto riguarda la fisiologia, la potatura estiva presenta alcune peculiarità:
• consente di verificare la stabilità, rettificare l’ingombro e bilanciare i carichi della
chioma nel periodo dell’anno in cui è
massima la sollecitazione dovuta al peso
del fogliame nei punti critici strutturali
dell’esemplare vegetale;
• permette di individuare con facilità le
ramificazioni secche o ammalorate, da
rimuovere nelle operazioni di rimonda;
• a parità di legno asportato, riduce, più
della potatura invernale, la risposta
vegetativa delle piante facilitando il
contenimento della chioma su soggetti
molto vigorosi;
• provoca minori riscoppi di vegetazione
rispetto alla potatura invernale;
• in condizioni di stress idrico-alimentare
estivo riduce i fabbisogni di acqua dei
vegetali, in quanto viene rimossa una
porzione di chioma traspirante.
Le ferite prodotte in questa stagione, se
contenute (in accordo con le moderne
tecniche) rimarginano velocemente e non
rischiano di essere infettate, purché si
operi entro luglio (per avere un margine di
sicurezza). In questo periodo, infatti, gli
DI STAGIONE
I tagli estivi vanno eseguiti entro fine luglio quando i funghi non sono ancora attivi.
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Il tempo di fiorire non basta