I FARMACI REGISTRATI PER LA LOTTA ALLA VARROA
Gli interventi antivarroa devono essere effettuati dall’apicoltore nei tempi e nei modi appropriati,
nonché con cognizione di causa; con ciò si sottintende che debba esservi una buona conoscenza
del ciclo biologico sia delle api che della varroa, nonché del farmaco da impiegare.
A tal fine si elencano di seguito i farmaci veterinari, estrapolandoli dalla tabella degli acaricidi
consentiti in Italia presente sul sito della FNOVI (aggiornata al 20/06/2014), registrati per la lotta
alla varroa suddivisi in base al tipo di principio attivo.
Si esorta l’apicoltore ad ottimizzare l’efficacia dei trattamenti realizzandoli su tutti gli alveari
presenti nello stesso apiario al fine di evitare il fenomeno della reinfestazione. Risultati migliori si
possono ottenere, infine, se gli interventi di tutta una stessa zona geografica con caratteristiche
pedo-climatiche simili avvenissero contemporaneamente.
Farmaci a base di timolo (da impiegare con una temperatura media superiore ai 20°C):
Apiguard. Sono vaschette contenenti 12,5 grammi di timolo in forma gel che rilasciano
gradualmente tale principio attivo negli alveari. La somministrazione si effettua posizionando una
vaschetta aperta (con il gel rivolto verso l’alto) in posizione centrale sopra i telaini (dopo aver
rigirato il coprifavo dell’arnia). Dopo due settimane si effettua un secondo trattamento con la
medesima modalità.
Apilife var. Sono tavolette a base di timolo, canfora, mentolo e eucalipto, prodotte dalla ditta
Chemicals Laif. Una tavoletta di Apilife var, divisa in quattro parti, va posizionata sopra i telaini ai
quattro angoli dell'alveare, lontana dalla covata. Il trattamento va ripetuto ogni 7 giorni per un
totale di 4 trattamenti rimuovendo ogni volta i residui alla fine del trattamento.
Thymovar. E' un panno spugnoso (5cm X 14,5cm) contenente timolo. Posizionare 3 mezze strisce
di Thymovar per arnia dopo averle divise utilizzando le forbici. Rimuovere le strisce esaurite dopo
3-4 settimane e sostituirle con delle nuove, per altrettanto periodo di tempo. Rimuovere le strisce
a fine trattamento.
Farmaci a base di acido ossalico (da impiegare in assenza di covata):
Apibioxal. Si può usare sia gocciolato che sublimato. La sua efficacia è soddisfacente soltanto in
periodi in cui vi è una naturale diminuzione o assenza di covata, oppure in seguito ad un blocco di
covata indotto in modo artificiale. La presenza di covata, infatti, può ridurre sensibilmente
l'efficacia del prodotto.
- Uso del prodotto in modo gocciolato.
Dopo l'ultimo raccolto di miele, confinare la regina in una gabbia e dopo 21 giorni, liberare la
regina ed eliminare l’eventuale favo trappola. Dopo altri 3 giorni somministrare l’Apibioxal
secondo le istruzioni riportate sull’etichetta.
- Uso del prodotto per sublimazione
La sublimazione può essere ottenuta mediante diversi sublimatori presenti in commercio.
Preparare il sublimatore. Indossare una maschera protettiva (tipo FFP2) per naso e bocca, occhiali,
guanti di gomma e tuta in gomma resistenti agli acidi. Durante il trattamento l’apicoltore deve fare
attenzione alla direzione del vento e a non operare in posizione sottovento. I microcristalli di
ossalico prodotti dalla sublimazione permangono dentro l'arnia anche a distanza di tempo dal
trattamento. L'operatore dovrà quindi proteggersi sempre con maschera protettiva tipo FFP2,
guanti e occhiali durante le visite successive per evitare di inalare i microcristalli di acido ossalico
dannosi per la mucosa respiratoria. L'inalazione dei microcristalli può avvenire in concomitanza
anche al controllo del fondo dell'arnia.
Farmaci a base di acido formico (da impiegare con una temperatura media pari o superiore ai
25°C):
MAQS- Acronimo di Mite (acaro), Away (fuori), Quick (veloce), Strips (strisce) – è un farmaco
veterinario a base di acido formico veicolato mediante un gel saccaridico che ne permette una
evaporazione graduale. Ogni striscia contiene 68,2 g di acido formico.
L’aspetto più interessante di questo formulato sembra essere la penetrazione dell’acido all’interno
della cella opercolata e quindi l’efficacia del prodotto anche in presenza di covata opercolata.
Temperature superiori a 29,5°C possono comportare una mortalità anomala delle api regine e
della covata non opercolata per la repentina ed eccessiva evaporazione. Il MAQS può essere
venduto soltanto dietro prescrizione di ricetta medico veterinaria, non ripetibile, in copia unica.
Modalità di trattamento
Estrarre con cautela le due strisce dalla bustina senza rimuovere la carta. Nel caso di alveari con
singolo nido, adagiare le due strisce sopra i montanti dei favi posizionandole in modo che siano
adagiate piatte lungo l’intera lunghezza del corpo dell’arnia a circa 5 cm di distanza l’una dall’altra
e con i bordi delle strisce a 10 cm di distanza dal bordo del nido. In presenza di melario posizionare
le strisce sotto l’escludi-regina.
Dosaggio: 1 bustina (ossia 2 strisce) per arnia. Il periodo di trattamento è di 7 giorni. Attendere
almeno un mese prima di ripetere l’applicazione e non usare contemporaneamente con altri
acaricidi contro la varroasi.
Farmaci di sintesi non utilizzabili in apicoltura biologica:
Apistan. Il principio attivo dell’Apistan è il fluvalinate. In commercio sono presenti confezioni da
10 strisce. Si impiegano 2 strisce per ogni alveare posizionate tra il secondo e terzo e l'ottavo e
nono telaino in un alveare sviluppato su 10 telaini. L’efficacia aumenta in assenza di covata. Le
strisce possono essere mantenute non più di 8 settimane a seconda delle condizioni ambientali e
della presenza o meno di covata. Impiegare sempre in assenza di melario e non
contemporaneamente ad altri antiparassitari.
Apivar. Il suo principio attivo, l’amitraz, ha attività acaricida per contatto. Si trova in commercio in
bustine da 10 strisce. Il trattamento può essere effettuato a fine estate e ad ogni primavera,
preferibilmente in assenza di covata. Posizionare 2 strisce di Apivar per alveare in prossimità della
covata e mantenere una distanza minima di due telaini tra una striscia e l’altra. Lasciare le strisce
dentro all’alveare per almeno 42 giorni e non oltre 56 giorni.
Si ricorda che tutti i farmaci veterinari, fatta eccezione per il MAQS™, possono essere utilizzati solo
dopo il periodo di raccolta del miele (in assenza di melario).
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