COMUNE DI TREVIGNANO
Provincia di Treviso
3° SETTORE – SERVIZI AL CITTADINO
CAPITOLATO SPECIALE PER LA FORNITURA E SOMMINISTRAZIONE DI
PASTI AGLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE SITE NEL
COMUNE DI TREVIGNANO ED ALLE PERSONE ANZIANE .
ART. 1 – DEFINIZIONI
⇒
⇒
Per Ditta Appaltatrice o D.A. si intende la ditta che risulterà aggiudicataria del servizio
di fornitura e somministrazione di pasti caldi agli alunni delle scuole elementari e
medie inferiori ed alle persone anziane.
Per Committente o A.C. si intende l’Amministrazione Comunale di Trevignano che
sarà affidataria della fornitura in parola.
ART. 2 – OGGETTO DELL’APPALTO
L'appalto ha per oggetto:
A) La fornitura e somministrazione di pasti caldi agli alunni ed agli insegnanti delle
seguenti scuole del Comune di Trevignano per l’anno scolastico 2010/2011:
Scuola Elementare di Trevignano capoluogo;
Scuola Elementare di Falzè;
Scuola Elementare di Signoressa;
Scuola Elementare di Musano;
Scuola Media Statale;
B) La fornitura e la consegna di pasti caldi a domicilio a favore delle persone anziane
residenti nel Comune di Trevignano, nel periodo dal 01/09/2010 al 31/08/2011.
ART. 3 – TIPOLOGIA E MODALITA’ DELLA FORNITURA
Il servizio deve comprendere:
• la preparazione e la cottura del cibo;
• il trasporto ai plessi in pluriporzione;
• la preparazione dei tavoli dei refettori;
• lo scodellamento e distribuzione dei pasti;
• la spreparazione dei tavoli dei refettori;
• la pulizia e la sanificazione delle stoviglie e delle attrezzature utilizzate
nell’espletamento del servizio;
• la pulizia e sanificazione del locale adibito al trattamento delle stoviglie;
• la pulizia e sanificazione dei pavimenti dei locali di refettorio.
• La fornitura di materiali di consumo per la pulizia dei locali e delle stoviglie;
• la fornitura di tovaglioli e tovaglie a perdere per ricoprire i tavoli.
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• la fornitura di piatti in ceramica o vassoi pluriporzione (a scelta dell’Amministrazione
Comunale) e posate in acciaio;
• la fornitura di bicchieri in materiale monouso a perdere oppure in vetro;
• la fornitura di vassoi portavivande e caraffe per la somministrazione dell’acqua;
• portasacco e bidoni per rifiuti;
• raccolta e smaltimento dei rifiuti a propria cura e spese.
Il servizio oggetto del presente appalto deve essere svolto secondo le migliori regole d’arte,
considerato nelle sue singole componenti, allo scopo di raggiungere i seguenti fini:
• fornire agli alunni ed alle persone anziane un’alimentazione sana, genuina, di facile
digeribilità e sempre di ottima qualità;
• costituire un valido e qualificato apporto nutrizionale, gradevole al gusto;
• assicurare la più scrupolosa igienicità degli alimenti, delle stoviglie, dei materiali ed
attrezzature impiegati;
• rispettare le più appropriate norme dietologiche e dietetiche previste per le particolari
categorie di utenti cui è destinato.
E’ severamente vietato, pena la risoluzione del contratto, l’utilizzo nella preparazione dei
pasti di prodotti derivanti da OGM o che contengono OGM.
ART. 4 – UBICAZIONE DEL CENTRO DI COTTURA
La cottura e preparazione dei pasti dovranno essere effettuate presso un centro cottura della
ditta appaltatrice la cui ubicazione non deve distare oltre 25 km dal centro del Comune di
Trevignano calcolati sulla base del percorso stradale.
ART. 5 – DURATA DEL CONTRATTO
L'appalto avrà durata annuale e precisamente dal 01 settembre 2010 al 31 agosto 2011.
La fornitura e somministrazione dei pasti per le scuole, elementari e medie, dovrà essere
effettuata soltanto nei giorni feriali che saranno indicati dal dirigente scolastico in
conformità al calendario delle attività didattiche previste per le ore pomeridiane. Il numero
giornaliero dei pasti sarà quantificato sulla base dei buoni pasto presentati dagli alunni.
La fornitura e consegna dei pasti per gli anziani a domicilio dovrà essere effettuato soltanto
nei giorni feriali (dal lunedi al sabato).
I primi due mesi di servizio avranno comunque valore di prova.
Pertanto è in facoltà insindacabile dell’Amministrazione, per prova negativa, interrompere
il rapporto con la Ditta alla scadenza del periodo di prova.
L’esito dell’esperimento sarà comunicato mediante lettera raccomandata entro trenta giorni
dal compimento del secondo mese del servizio. In caso di mancata comunicazione,
l’esperimento si intenderà favorevolmente compiuto.
In caso di esito negativo il contratto deve considerarsi risolto a tutti gli effetti senza che la
Ditta possa vantare alcun compenso o diritto di sorta, salvo quelli spettanti per il servizio
effettivamente svolto. Se nel frattempo la ditta fosse incorsa anche in penali, il rimborso di
cui sopra, se la cauzione non fosse sufficiente a coprire eventuali crediti vantati dal
Comune, sarà trattenuto nella misura del credito stesso.
Rimane peraltro in obbligo alla Ditta stessa, nel caso di esito negativo della prova, di
proseguire nell’espletamento del servizio appaltato alle medesime condizioni contrattuali,
per un ulteriore periodo di sessanta giorni, dopo la scadenza del periodo di prova, durante
il quale l’Amministrazione potrà decidere l’indizione di una nuova gara, oppure di affidare
il servizio alla ditta che, nella gara, ha presentato la seconda migliore offerta.
Anche la nuova Ditta affidataria dovrà osservare il periodo di prova e si terranno le stesse
procedure ed obblighi indicati nei commi precedenti.
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ART. 6 – TIPOLOGIA DELL’UTENZA
L’utenza è formata dalle persone anziane, dagli alunni delle scuole elementari e medie
inferiori, ed anche dai docenti e personale autorizzato in servizio nei plessi al momento
della consumazione del pasto o rappresentanti dei genitori debitamente autorizzati. La
somministrazione del pasto potrà avvenire unicamente agli alunni e al personale che si
presenti munito di apposito buono rilasciato dal Comune.
La fornitura e somministrazione del pasto alle persone anziane potrà avvenire unicamente
previa richiesta dell’Amministrazione Comunale.
ART. 7 – ENTITA’ DELLA FORNITURA
L’entità della fornitura, per l’intera durata del contratto (anni 1) è stimata in 47.000 pasti
annui così suddivisi:
• Scuole elementari n° 37.500 pasti annuali;
• Scuole Medie Inferiori n° 4.500 pasti annuali;
• Persone anziane: n° 5.000 pasti annuali.
Il numero dei pasti è presuntivo e non è vincolante per le parti contrattuali in quanto il
reale quantitativo annuo dei pasti potrà variare, sia in diminuzione che in aumento, per
effetto dell’effettivo utilizzo del servizio da parte dell’utenza.
Il servizio dovrà essere svolto anche per quantitativi minori o maggiori ed impegnerà la
ditta aggiudicataria alle stesse condizioni e senza nessuna altra pretesa.
La ditta è tenuta ad effettuare le consegne dei pasti anche in sedi diverse da quelle indicate
conseguenti ad eventuali spostamenti di scuole o del servizio di ristorazione in altri edifici.
ART. 8 – GARANZIE PER L’EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO
La fornitura e somministrazione dei pasti per le scuole, elementari e medie, dovrà essere
effettuata soltanto nei giorni feriali dal lunedi al venerdi (massimo cinque giorni alla
settimana).
La fornitura e consegna dei pasti per gli anziani a domicilio dovrà essere effettuato soltanto
nei giorni feriali dal lunedi al sabato.
La ditta assicura e garantisce i servizi di cui al presente capitolato sempre ed in ogni caso,
anche in presenza di agitazioni sindacali, vertenze aziendali, scioperi di fornitori o
trasportatori, ecc…
Per cause di constatata forza maggiore potrà essere valutata dall’Amministrazione
Comunale, d’intesa con la Ditta, la possibilità di somministrare pasti preconfezionati o
piatti freddi.
Trattandosi di appalto di pubblica utilità e di servizi essenziali, la mancata prestazione dei
servizi, dovuta a qualunque motivo, ivi inclusi quelli di cui ai precedenti commi e che
comporti per il Comune l’obbligo di provvedervi a propria cura, comporterà l’addebito alla
Ditta delle spese a tale scopo sostenute dal Comune oltre ad una penalità del 100% del
valore della prestazione dovuta.
La penalità viene trattenuta sul prezzo della fornitura all’atto della liquidazione della
fattura del mese di riferimento.
Si intendono, comunque qui letteralmente trascritte, le garanzie di ordine penale stabilite
dagli artt. 355 e 356 del Codice Penale per le forniture delle Pubbliche Amministrazioni.
In caso di sciopero del personale delle scuole servite o di altri eventi che, per qualsiasi
causa, non consentissero la somministrazione di pasti, dovrà essere dato preavviso, anche
telefonico, alla Ditta di norma non oltre le ore 10.00 del giorno stesso. In difetto il Comune
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corrisponderà alla Ditta l’importo relativo al numero dei pasti consegnati il giorno
precedente.
ART. 9 – PREZZI A BASE D’ASTA
Il prezzo unitario onnicomprensivo a base d’asta, soggetto al ribasso d’asta in sede di
pubblico incanto, per ogni pasto è stabilito nella misura di €. 3,60=, oltre all’IVA per:
A) Fornitura e somministrazione, riordino e pulizia dei locali mensa, delle attrezzature e
delle stoviglie effettuato dal personale della Ditta, per il servizio alle Scuole;
B) Fornitura e consegna a domicilio, attraverso confezioni in monoporzione, per il
servizio agli anziani.
L’importo complessivo dell’appalto per entrambi i servizi, calcolato sulla base degli
elementi di cui all’art. 7, ammonta ad €. 169.200,00= più I.V.A..
ART. 10 – AMMONTARE DELL’APPALTO,
AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
METODO
DI
GARA
E
La gara di appalto per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica sarà svolta con il
sistema del pubblico incanto, e con il criterio di aggiudicazione di cui all’art. 83 del D.Lgs.
12.04.2006 n° 163 “offerta economicamente più vantaggiosa” a favore della ditta che avrà
ottenuto il maggior numero di punti desunti dai criteri sotto elencati:
a) OFFERTA ECONOMICA
Fino ad un massimo di punti 65 per l’offerta economica più bassa, per le altre verrà
attribuito un punteggio proporzionalmente inferiore secondo la seguente formula:
offerta economicamente più bassa moltiplicato per 65 e diviso per il prezzo offerto.
b) ULTERIORI ELEMENTI – QUALITA’
Fino ad un massimo di punti 35 sulla base della seguente documentazione prodotta:
⇒ Alle ditte che garantiranno l’utilizzo nella preparazione dei pasti, secondo la tabella
dietologica allegata al Capitolato Speciale d’Appalto, di prodotti agricoli di
denominazione protetta (D.O.P. – I.G.P.) della Regione Veneto, verranno assegnati
punti n° 2 per ogni categoria di prodotto (cereali, verdura, frutta, carni, latticini),
fino ad un massimo di PUNTI 10;
⇒ Alle ditte che garantiranno l’utilizzo nella preparazione dei pasti, secondo la tabella
dietologica allegata al Capitolato Speciale d’Appalto, di prodotti provenienti da
agricoltura biologica in conformità al Regolamento CEE n° 2092/91 e successive
modifiche ed integrazioni, verranno assegnati punti n° 4 per ogni categoria di
prodotto (cereali, verdura, frutta, carni, latticini), fino ad un massimo di PUNTI 20;
⇒ Alle ditte che garantiranno una disponibilità per tutta la durata dell’appalto di un
centro di produzione pasti (cottura e preparazione) la cui ubicazione sia inferiore o
uguale a 15 km dal centro del Comune di Trevignano calcolati sulla base del
percorso stradale: PUNTI 5. Tale requisito deve essere posseduto alla data di
presentazione dell’offerta;
Il punteggio è attribuito a discrezione ed insindacabile giudizio della Commissione
Giudicatrice;
L’offerta dovrà tenere conto di tutte le spese che l’aggiudicatario dovrà sostenere per
l’esecuzione del servizio, nessuna esclusa, ad eccezione dell’IVA;
Non sono ammesse offerte in aumento rispetto al prezzo a base d’asta fissato
dall’Amministrazione.
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ART. 11 – RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE
Qualora la D.A. risultata aggiudicataria non intenda accettare l’incarico, l’A.C. richiederà
il risarcimento alla Ditta interessata e potrà intraprendere qualsiasi azione legale atta a
tutelare gli interessi dell’A.C. stessa.
ART. 12 – SUB-APPALTO DEL SERVIZIO E CESSIONE DEL CONTRATTO
Non è ammesso il subappalto per il confezionamento e somministrazione dei pasti.
Qualora la D.A. intendesse subappaltare parte del servizio di fornitura, limitatamente a
servizi accessori, trasporti, pulizie e sanificazione, potrà farlo previo preventivo e formale
consenso dell’A.C.
La cessione del contratto e vietata tassativamente.
La D.A. per il solo fatto di presentare l’offerta accetta incondizionatamente l’eventuale
trasferimento del contratto dall’A.C. al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di
Trevignano qualora l’evoluzione della normativa sull’autonomia scolastica ne imponga
tale aspetto o possibilità.
Il trasferimento avverrà, in tal caso, agli stessi patti e condizioni vigenti in tale momento.
In caso di non accettazione del trasferimento della titolarità del contratto da parte del
dirigente dell’Istituto Comprensivo, il rapporto è risolto consensualmente tra le parti senza
accampare pretesa alcuna da parte dei convenuti fatto salvo il pagamento delle forniture
effettivamente realizzate.
ART. 13 – MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Ogni mattino in cui sarà attivato il servizio di ristorazione, su chiamata da parte dei singoli
plessi scolastici, che dovrà avvenire tra le ore 9.00 e 9,30, il personale incaricato
provvederà a comunicare alla Ditta il numero dei pasti che dovranno essere consegnati e
distribuiti nella giornata.
I pasti agli alunni saranno consegnati presso ogni scuola mediante appositi contenitori
termici multiporzione, sigillati a norma di legge, e conservati fino al momento dello
scodellamento e distribuzione in contenitori idonei a mantenere corretti standard termici.
Il trasporto e la consegna dei pasti dal centro o dai centri di cottura alla sede della mensa
dovrà avvenire nei seguenti orari:
Mensa: consegna dei dovrà avvenire in ogni plesso scolastico nel termine massimo di
sessanta minuti prima della sospensione delle lezioni per pausa pranzo. L’orario di
detta pausa sarà comunicato, all’inizio di ogni anno scolastico,
dall’Amministrazione Comunale alla ditta appaltatrice.
Anziani: consegna dei pasti nell’arco di tempo compreso fra le ore 11,45 e le ore 13,00:
Lo scodellamento del cibo dovrà iniziare non appena comincerà l’afflusso dei bambini
subito dopo la cessazione dell’attività didattica mattutina.
La preparazione dei tavoli dei refettori, completi del riempimento delle caraffe di acqua, la
distribuzione del vitto, la spreparazione e la pulizia dei tavoli dei refettori, il lavaggio e la
sanificazione delle stoviglie, delle attrezzature utilizzate per l’espletamento del servizio,
del locale destinato a questa operazione, dei locali adibiti al trattamento delle stoviglie e la
pulizia e sanificazione dei pavimenti dei locali del refettorio, avverrà a cura del personale
della ditta appaltatrice per tutti i plessi.
Il trasporto ed il mantenimento in temperatura dei pasti va effettuato in appositi contenitori
termici, multiporzioni, in perfette condizioni, dotati di coperchi di chiusura ermetica, che
garantiscano il mantenimento della temperatura dei cibi caldi ad un livello non inferiore ai
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65° C e dei cibi deperibili ad una temperatura compresa tra 1° C e 4° C fino all’atto della
somministrazione.
La distribuzione dei pasti dovrà avvenire mediante utilizzo di banchi self-service riscaldati
forniti direttamente dalla D.A. sia nel plesso scuola media inferiore che nei plessi di tutte le
scuole elementari.
La ditta appaltatrice dovrà adibire al servizio di distribuzione dei pasti il personale
qualitativamente idoneo e quantitativamente sufficiente a garantire il regolare espletamento
dello stesso.
Per la consumazione dei pasti dovranno essere utilizzati dagli utenti:
a) piatti in ceramica o vassoi pluriporzione;
b) stoviglie in acciaio;
c) bicchieri in materiali monouso a perdere oppure in vetro;
d) vassoi portavivande;
e) tovaglioli di carta per ogni utente;
f) portasacco e bidoni per rifiuti;
g) caraffe per somministrazione acqua.
La ditta appaltatrice, pertanto, oltre che dei suddetti carrelli/recipienti e banchi self-service
riscaldati, dovrà dotarsi anche di apposito/i furgone/i, munito/i di autorizzazione sanitaria
ex art. 44 del D.P.R. n. 327/1980 ed adeguatamente predisposto/i per il trasporto di
alimenti.
La Ditta appaltatrice, infine, dovrà provvedere a propria cura e spese alla raccolta e
smaltimento dei rifiuti provenienti dall’attività di somministrazione dei pasti nei cinque
plessi scolastici.
ART. 14 – REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Possono partecipare alla gara le ditte in possesso dei seguenti requisiti:
• Iscrizione alla Camera di Commercio per attività coincidente con quella oggetto del
presente appalto;
• Che abbiano prestato servizi analoghi presso istituti scolastici pubblici o privati
nell’arco dell’ultimo triennio antecedente la data di pubblicazione del presente bando.
• Disponibilità, per la preparazione dei pasti relativi all’appalto oggetto del presente
bando, di un centro di produzione pasti la cui ubicazione non disti oltre i 25 km dal
centro del Comune di Trevignano calcolati sulla base del percorso stradale.
Sono ammesse a partecipare alla gara anche imprese appositamente e temporaneamente
raggruppate ai sensi dell’art. 34 del D.lgs. 12.04.2006 n° 163.
L’offerta congiunta deve essere sottoscritta da tutte le imprese raggruppate e deve
specificare le parti del servizio che verranno eseguite dalle singole imprese.
I soggetti del raggruppamento di imprese, in caso di aggiudicazione, dovranno conferire
mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, designato quale capogruppo,
da far risultare con scrittura privata autenticata.
Ogni impresa componente il raggruppamento dovrà presentare la documentazione richiesta
fatta eccezione per l’istanza di partecipazione e per la cauzione, che saranno presentate
solo dall’impresa capogruppo.
ART. 15 – LOCALI ED ATTREZZATURE
In ciascuno dei cinque plessi in cui è attivo il servizio di ristorazione scolastica il Comune
mette a disposizione:
1. locali refettorio;
2. arredo completo (tavoli, sedie, mobili dispensa completi di lavello);
3. lavastoviglie soltanto nella scuola media.
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Sono a carico della ditta aggiudicataria la manutenzione ordinaria, nonché le spese di
riparazione causate da incuria e/o dolo del personale della ditta appaltatrice.
La ditta appaltatrice dovrà restituire, alla cessazione del rapporto, l’intera dotazione delle
attrezzature, efficienti ed in buono stato.
La ditta appaltatrice dovrà provvedere a fornire:
a) un tovagliolo in carta per ogni utente, per ogni giorno in cui è attivo il servizio;
b) bicchieri in materiale monouso a pedere oppure in vetro per ogni utente, per ogni
giorno in cui il servizio è attivo;
c) tutto il materiale di consumo ordinario delle singole mense scolastiche;
d) stoviglie, posate ed altre attrezzature eventualmente mancanti;
e) gli automezzi igienicamente idonei al trasporto di sostanze alimentari in numero
sufficiente al corretto espletamento del servizio;
f) contenitori idonei per il trasporto delle derrate;
g) contenitori idonei per il mantenimento in temperatura del cibo presso le scuole;
h) banchi self-service riscaldati sia nel plesso scuola media inferiore che nei plessi delle
scuole elementari;
i) le attrezzature, i detersivi ed i disinfettanti necessari per la pulizia e la sanificazione dei
locali e dei materiali oggetto di trattamento da parte della D.A.
La ditta appaltatrice si assume la responsabilità per i danni arrecati alle attrezzature
comunali e dovuti ad incuria, o ad ogni altra ragione non riconducibile ad usura.
L’Amministrazione Comunale si farà carico delle spese di consumo di acqua, gas ed
energia elettrica che l’uso dei menzionati locali comporterà.
ART. 16 – RESPONSABILITA’ – ASSICURAZIONI
Ogni responsabilità sia civile che penale per danni che in relazione all’espletamento del
servizio o a cause ad esso connesse derivassero all’A.C. o a terzi, cose o persone, si
intenderà senza riserve od eccezioni a totale carico della D.A.
La Ditta ha l’obbligo di stipulare, per l’intero periodo dell’appalto, una polizza di
assicurazione per la copertura della responsabilità civile verso terzi, utenti e persone
incaricate al controllo del servizio della ristorazione scolastica, per danni a cose a chiunque
appartenenti e a persone, prevedendo almeno i seguenti massimali:
€ 258.228,45 per danni a cose;
€ 2.582.284,50 per danni a persone.
Copia della polizza verrà presentata al Comune prima dell’inizio del servizio, e comunque
prima della stipula del formale contratto.
ART. 17 – ULTERIORI ONERI A CARICO DELLA DITTA APPALTATRICE
Sono a carico della ditta appaltatrice, oltre a quelli espressamente previsti nei precedenti
articoli del presente capitolato:
• il prelievo, presso le scuole, a refezione ultimata, dei contenitori, per il lavaggio e la
sanificazione;
• le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e tutti, indistintamente, gli obblighi
inerenti ai contratti di lavoro;
• l’adozione, nell’esecuzione dei lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie per
garantire la vita e l’indennità delle persone addette ai lavori e dei terzi;
• sono altresì a carico della ditta appaltatrice le imposte e tasse comunque derivanti
dall’assunzione del servizio, esclusa l’I.V.A. sul servizio fornito che è a carico del
Comune;
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• le spese contrattuali e di registrazione.
ART. 18 – LICENZE E AUTORIZZAZIONI
La D.A. deve essere in possesso, qualora necessarie, delle licenze edilizie, delle
autorizzazioni preventive, di quelle sanitarie e delle licenze commerciali per
l’espletamento di quanto richiesto dal presente Capitolato.
ART. 19 – SISTEMA HACCP
La D.A. deve effettuare a proprie cure e spese il servizio di autocontrollo della qualità
conformemente a quanto previsto dal D.lgs. 155/97. La D.A. dovrà pertanto presentare
all’A.C. copia del proprio Piano di Autocontrollo in concomitanza della firma del
contratto.
In applicazione a quanto previsto dall’art. 4 della L.R. 53/2000 è vietata la
somministrazione di pasti contenenti organismi geneticamente modificati nelle attività di
ristorazione scolastica e parascolastica. Nel caso in cui nel corso della fornitura venisse
accertata la violazione di tale divieto sancito dalla sopraccitata legge regionale e di quanto
dichiarato nella certificazione richiesta alla ditta, si provvederà alla risoluzione anticipata
del contratto secondo quanto previsto dall’art. 30 del presente Capitolato.
ART. 20 – PERSONALE
La Ditta è tenuta all’esatta osservanza delle norme legislative e regolamentari vigenti in
materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e di assicurazioni degli operai contro gli
infortuni, nonché delle assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione, ecc.).
La stessa è tenuta altresì al pagamento dei contributi posti a carico del datore di lavoro.
Per l’esecuzione del servizio impiegherà proprio personale qualitativamente idoneo e
quantitativamente sufficiente a garantire il regolare svolgimento dello stesso - in possesso
dei prescritti requisiti, personali ed igienico sanitari - assunto, inquadrato e retribuito in
conformità alla legge, ai contratti collettivi del settore ed agli accordi locali integrativi
degli stessi in vigore per il tempo e nella località in cui viene prestato il servizio.
ART. 21 – ARTICOLAZIONE MENU’ ED EVENTUALI MODIFICHE
Il menù è articolato su quattro settimane.
Lo schema alimentare dovrà corrispondere per tipo a quello indicato negli allegati e con le
quantità riportate nelle linee guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale
nella ristorazione scolastica proposte dalla Regione Veneto nel Piano Regionale. Sono
consentite variazioni nei seguenti casi:
guasto agli impianti;
interruzione temporanea della produzione (es. interruzione energia elettrica, servizio
idrico, ecc…);
avaria delle strutture per la conservazione dei prodotti deperibili;
su richiesta dell’Amministrazione appaltante.
Le variazioni potranno essere effettuate soltanto previa comunicazione seguita da conferma
da parte dell’A.C.
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All’inizio dell’appalto verrà predisposto, sulla base dello schema alimentare tipo, apposto
specifico menù articolato su quattro settimane previo parere favorevole dell’apposito
servizio dell’azienda U.L.S.S. n. 8.
ART. 22 – VARIAZIONE DELLO SCHEMA ALIMENTARE
Le eventuali variazioni dovranno essere di volta in volta concordate con l’Ufficio preposto
dell’A.C.
Nessuna variazione potrà essere apportata allo schema alimentare senza specifica
opportuna autorizzazione dell’A.C.
Di norma, la variazione del menù, oltre per quanto previsto dal precedente articolo, potrà
avvenire per il costante non gradimento dei piatti da parte dell’utenza.
In tal caso è premessa una variazione concordata con l’A.C. purché equivalente sotto il
profilo dietetico ed economico.
ART. 23 – STRUTTURA DELLO SCHEMA ALIMENTARE
Pranzo:
primo piatto;
secondo piatto;
contorno di verdure;
pane;
frutta fresca di stagione;
acqua;
stoviglie a perdere in casi eccezionali.
Su richiesta il primo piatto composto di pasta o riso potrà essere somministrato in bianco.
L’A.C. si riserva la facoltà di richiedere la fornitura di pasti freddi o, in casi particolari,
pasti monoporzione.
ART. 24 – QUANTITA’ DEGLI INGREDIENTI
Le quantità previste per il confezionamento dei pasti per gli alunni delle scuole sono quelle
riportate nelle linee guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella
ristorazione scolastica proposte dalla Regione Veneto nel Piano Regionale.
Le quantità per le persone anziane dovranno corrispondere a quelle previste normalmente
sul mercato per il confezionamento di pasti per gli adulti.
ART. 25 – INTRODUZIONE DI NUOVI PIATTI
Qualora la D.A. intendesse introdurre nuove preparazioni, deve inoltrare richiesta scritta
all’A.C. e presentare le grammature degli ingredienti se questi non sono già previsti nelle
tabelle dietetiche.
ART. 26 – DIETE SPECIALI
La D.A., dietro presentazione di certificato medico preventivamente autorizzato dall’A.C.
o di precise indicazioni da parte del personale incaricato dall’A.C., deve predisporre
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eventuali diete speciali per gli utenti che ne facciano richiesta entro il giorno successivo
della data di richiesta.
La preparazione delle diete speciali dovrà avvenire con la supervisione di una dietista della
D.A.
Ogni dieta speciale deve essere personalizzata e dovrà essere contenuta in un contenitore
monoporzione in acciaio inox contrassegnato con etichetta adesiva indicante il nome del
plesso scolastico, la classe frequentata, il cognome e nome del bambino cui è destinata,
affinché sia perfettamente identificabile da parte del personale addetto alla distribuzione.
I contenitori monoporzione dovranno essere inseriti in appositi contenitori isotermici
idonei a mantenere la temperatura prevista dalla normativa vigente per i cibi cotti da
consumarsi caldi, fino al momento dell’effettivo consumo.
ART. 27 – DIRITTO DI CONTROLLO DELL’A.C.
L’A.C. si riserva la facoltà di effettuare, in qualsiasi momento senza preavviso e con le
modalità che riterrà più opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio
fornito dalla D.A. alle prescrizioni contrattuali contenute nel presente Capitolato Speciale.
La D.A. dovrà pertanto garantire l’accesso per l’effettuazione dei controlli di conformità
agli standard di qualità previsti dal presente capitolato nonché verificare l’efficienza e la
regolarità di esecuzione del servizio.
ART. 28 – METODOLOGIE DI CONTROLLO
Il personale incaricato dall’A.C. effettuerà le valutazioni richieste secondo la metodologia
che riterrà più opportuna e con prelievo ed asporto di campioni di prodotti e tamponature
da sottoporre a successive analisi in laboratorio di fiducia dell’A.C.
Nulla potrà essere richiesto all’A.C. per le quantità di prodotti prelevati.
I controlli da parte del personale incaricato dall’A.C. non dovranno comportare
interferenze sullo svolgimento della produzione.
E’ fatto assoluto divieto al personale incaricato dall’A.C. di intervenire, a qualsiasi titolo,
direttamente sul personale alle dipendenze della D.A.
Anche il personale della D.A. non dovrà comunque intervenire sulle procedure di controllo
del personale incaricato dall’A.C.
Durante tutta la durata dell’appalto opererà apposito comitato mensa costituito da n° 5
rappresentanti dei genitori degli alunni e da n° 2 rappresentanti degli insegnanti, dal
Dirigente Scolastico o suo delegato, dal Sindaco o suo delegato, dal responsabile del
servizio preposto e dal rappresentante della ditta appaltatrice che potranno formulare
proposte per il buon andamento del servizio.
ART. 29 – PENALI: MODALITA’ DI ESECUZIONE
Stante la giovanissima e l’avanzata età degli utenti il Comune si rimette alla correttezza
professionale della Ditta di Ristorazione.
Al contempo fa presente che in questo Contratto, alle ipotesi di inadempimento che
possono portare risoluzione del rapporto, si devono aggiungere le seguenti fattispecie
indicative dell’importanza e della gravità che la stazione appaltante ricollega alla corretta
esecuzione di un servizio che è destinato a persone a cui questa Amministrazione riserva
particolari cure e garanzie:
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a) il ritardo di oltre 15 minuti nella consegna delle forniture salvo cause di forza
maggiore;
b) la qualità e quantità dei cibi inferiore a quelle precisate negli allegati al presente
capitolato;
c) la consegna e lo scodellamento dei cibi a temperature non rispondenti ai dettami della
norma di rispetto degli HACCP di cui D.lgs. 155/97;
d) la violazione alle norme di igiene, anche di carattere amministrativo;
e) interruzione del servizio per causa imputabile alla Ditta.
E’ comunque fatta salva, per i punti b) e c) l’azione penale per i reati di cui agli artt. 355,
356 e 515 del C.P. In ragione alla già illustrata delicatezza della fornitura e salvo che per i
precedenti punti di cui alle lettere d) ed e), il Comune ritiene equo stabilire un livello
annuale massimo di tolleranza di cinque inadempimenti per il punto indicato alla lettera a)
e di tre per i punti indicati alle lettere b) e c).
Superati detti limiti, per ogni inadempienza, l’appaltatore sarà tenuto a corrispondere una
penale pari al 100% del valore della prestazione del giorno nel plesso ove l’inadempimento
è accertato.
Dopo il decimo inadempimento annuale per il punto di cui alla lettera a), il sesto per i punti
di cui alle lettere b) e c) ed il primo per i punti di cui alle lettere d) ed e), il Comune avrà il
diritto di chiedere la risoluzione del contratto in ogni momento e senza alcun preavviso.
ART. 30 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il Comune ha diritto, oltre che nei casi previsti dal precedente art. 29, nel modo e nelle
forme di legge, alla risoluzione del contratto, senza pregiudizio di ogni altra rivalsa di
danni, anche nei casi seguenti:
a) motivi di pubblico interesse;
b) frode, grave negligenza, contravvenzione nella esecuzione degli obblighi e condizioni
contrattuali e mancata reintegrazione del deposito cauzionale, nonché fallimento;
c) gravissime violazioni degli obblighi contrattuali, non eliminate dopo due diffide
formali da parte dell’Amministrazione Comunale;
d) sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’impresa del servizio
affidato, salvo che per cause di forza maggiore;
e) impiego di personale non idoneo a garantire la regolare esecuzione del servizio;
f) continua violazione delle disposizioni concordate con il responsabile del servizio, e
loro effettuazione fuori dai tempi convenuti;
g) ogni altra inadempienza qui non contemplata, o fatto che renda impossibile la
prosecuzione dell’appalto, a termini dell’art. 1453 del Codice Civile;
h) nel caso di sub-appalto non autorizzato;
i) per il non superamento del periodo di prova (art. 5);
Con la risoluzione del contratto sorge nell’Amministrazione il diritto di affidare a terzi i
servizi in danno dell’impresa inadempiente.
Nel caso di non accettazione ad eseguire il servizio da parte della ditta seconda in
graduatoria, l’affidamento avverrà per trattativa privata o, entro i limiti prescritti, in
economia, stante l’esigenza di limitare le conseguenze dei ritardi connessi con la
risoluzione del contratto.
L’affidamento a terzi viene notificato all’impresa inadempiente nelle forme prescritte, con
indicazione dei nuovi termini di esecuzione dei servizi affidati e degli importi relativi.
All’impresa inadempiente saranno addebitate le maggiori spese sostenute dal Comune
rispetto a quelle previste dal contratto risolto con il risarcimento per danni, quantificate
nella somma pari alla differenza di prezzo fra quello offerto rispettivamente
dall’aggiudicatario e dalla ditta subentrante calcolato sul numero dei pasti presunti.
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Esse sono prelevate dal deposito cauzionale e, ove questo non sia bastevole, da eventuali
crediti dell’impresa, senza pregiudizio dei diritti dell’Amministrazione Comunale sui beni
dell’impresa.
Nel caso di minore spesa, nulla compete all’impresa inadempiente.
L’esecuzione in danno non esime l’impresa dalle responsabilità civile e penale in cui la
stessa possa incorrere a norma di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione.
L’impresa può chiedere la risoluzione del contratto in caso di impossibilità ad eseguire il
contratto, in conseguenza di cause non imputabili alla stessa impresa, secondo il disposto
dell’art. 1672 del Codice Civile.
ART. 31 – CAUZIONE DEFINITIVA
A garanzia dell’appalto, la ditta sarà tenuta a costituire un deposito cauzionale pari al 5%
dell’importo contrattuale complessivo del servizio in riferimento alle quantità di refezioni
da fornire di cui all’art. 7.
Tale deposito dovrà essere costituito in contanti, titoli di Stato o garantiti dallo Stato,
presso il Tesoriere Comunale, ovvero mediante fideiussione bancaria o assicurativa ai sensi
della legge n. 348/82 entro 10 giorni dalla data di comunicazione dell’assegnazione
dell’appalto. In questa seconda ipotesi, l’Istituto garante dovrà espressamente dichiarare:
1. di aver preso visione del Capitolato Speciale e degli atti in esso richiamati;
2. di obbligarsi a versare al Comune di Trevignano, su semplice richiesta, senza eccezioni
o ritardi la somma garantita;
3. di considerare valida la fideiussione fino al completo esaurimento del rapporto
contrattuale;
4. di rinunciare al termine semestrale previsto dall’art. 1957, 1° comma del C.C.
La cauzione resterà vincolata fino al termine del rapporto contrattuale e sarà restituita al
contraente solo dopo la liquidazione dell’ultima fattura e consegnata non prima che siano
state definite le ragioni di debito o credito ed ogni altra eventuale pendenza.
ART. 32 – FATTURAZIONE E PAGAMENTI
Il pagamento dei corrispettivi avverrà in base alle singole fatture a cadenza mensile che
saranno emesse dalla D.A. per il numero dei pasti effettivamente consegnato nel Centro di
Distribuzione. Alle fatture dovranno essere allegati i relativi documenti di trasporto.
Le fatture debitamente vistate dal Responsabile del Servizio saranno pagate tramite
emissione di apposito mandato entro 60 giorni dal ricevimento fatture.
Non saranno comunque riconosciuti interessi di mora per i primi 90 giorni da fattura.
L’A.C. non potrà dare corso al pagamento di fatture che non presentino le caratteristiche
indicate.
E’ stabilito che l’A.C. potrà rivalersi, per ottenere la rifusione di eventuali danni già
contestati alla D.A., il rimborso di spese e il pagamento di penalità, mediante introito della
cauzione o in subordine a mezzo ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi
di cui sopra.
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Allegato A
MENU’ PER LA SCUOLA
ELEMENTARE
SETTIMANA A
SETTIMANA B
• LUNEDI
minestra di riso e patate
pollo arrosto
pinzimonio di verdure
macedonia
• LUNEDI
minestra in brodo
petto di pollo alla salvia
patate novelle al forno
pinzimonio di verdure
frutta cotta
• MARTEDI
macheroncini al burro
svizzera di vitellone ai ferri
carote mignon al prezzemolo
patate in umido
frutta di stagione
• MARTEDI
spezzatino di vitellone con piselli
polenta
cavolfiori gratinati
macedonia
• MERCOLEDI
risotto con piselli
arista di maiale al latte
insalata arcobaleno
spremuta di arancio
• MERCOLEDI
cellentani al pomodoro
tacchino al forno
insalata arcobaleno
frutta di stagione
• GIOVEDI
penne al pomodoro
salmone al cartoccio o alla piastra o
al forno
insalata di cappucci
frutta di stagione
• GIOVEDI
crema di verdure con crostini
formaggio
pure’ di patate
pesche sciroppate
• VENERDI
sedani al pomodoro
spiedini di vitellone
fagiolini
carote gratuggiate
frutta di stagione
• VENERDI
pipette rigate al tonno
fagioli al sedano
piselli al prezzemolo
macedonia di frutta
13
SETTIMANA C
SETTIMANA D
• LUNEDI
lasagne al forno con ragu’ di carne
pinzimonio di verdure
macedonia di frutta
• LUNEDI
farfalline al pesto
vitellone brasato con verdure
cavolfiore lessato
frutta di stagione
• MARTEDI
fusilli al pomodoro
filetto di palombo in umido
fagiolini
patate lessate al prezzemolo
frutta di stagione
• MARTEDI
crema di legumi con crostini
formaggio
pomodoro
pesche sciroppate
• MERCOLEDI
gnocchi di patate al pomodoro
formaggio
carote gratuggiate
spremuta d’arancio
• MERCOLEDI
gnocchi alla romana gratinati
pinzimonio di verdure
macedonia di frutta
• GIOVEDI
risotto alla zucca o ai funghi
formaggio
insalata arcobaleno
ananas sciroppato
• GIOVEDI
riso al burro
merluzzo in umido
crocchette di patate
macedonia di frutta
• VENERDI
spezzatino di vitellone con patate
polenta
insalata o radicchio
spremuta
• VENERDI
minestra in brodo di verdure
svizzera di vitellone magra
pinzimonio di verdure
pure’ di patate
frutta di stagione
VARIANTI (per i mesi di settembre –
ottobre – maggio – giugno)
insalata di riso
legumi
pomodoro
frutta di stagione
Gnocchetti sardi alla ricotta
pomodoro
frutta
Ruote con mozzarella e pomodoro
cetrioli
frutta di stagione
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Allegato B
MENU’ PER LA SCUOLA
MEDIA
SETTIMANA A
SETTIMANA B
• LUNEDI
minestra di riso e patate
pollo arrosto
pinzimonio di verdure
macedonia
• LUNEDI
minestra in brodo
petto di pollo alla salvia
patate novelle al forno
pinzimonio di verdure
frutta cotta
• MARTEDI
macheroncini al burro
svizzera di vitellone ai ferri
carote mignon al prezzemolo
patate in umido
frutta di stagione
• MARTEDI
spezzatino di vitellone con piselli
polenta
cavolfiori gratinati
macedonia
• MERCOLEDI
risotto con piselli
arista di maiale al latte
insalata arcobaleno
spremuta di arancio
• MERCOLEDI
cellentani al pomodoro
tacchino al forno
insalata arcobaleno
frutta di stagione
• GIOVEDI
penne al pomodoro
salmone al cartoccio o alla piastra o
al forno
insalata di cappucci
frutta di stagione
• GIOVEDI
crema di verdure con crostini
formaggio
pure’ di patate
pesche sciroppate
• VENERDI
sedani al pomodoro
spiedini di vitellone
fagiolini
carote gratuggiate
frutta di stagione
• VENERDI
pipette rigate al tonno
fagioli al sedano
piselli al prezzemolo
macedonia di frutta
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SETTIMANA C
SETTIMANA D
• LUNEDI
lasagne al forno con ragu’ di carne
pinzimonio di verdure
macedonia di frutta
• LUNEDI
farfalline al pesto
vitellone brasato con verdure
cavolfiore lessato
frutta di stagione
• MARTEDI
fusilli al pomodoro
filetto di palombo in umido
fagiolini
patate lessate al prezzemolo
frutta di stagione
• MARTEDI
crema di legumi con crostini
formaggio
pomodoro
pesche sciroppate
• MERCOLEDI
gnocchi di patate al pomodoro
formaggio
carote gratuggiate
spremuta d’arancio
• MERCOLEDI
gnocchi alla romana gratinati
pinzimonio di verdure
macedonia di frutta
• GIOVEDI
risotto alla zucca o ai funghi
formaggio
insalata arcobaleno
ananas sciroppato
• GIOVEDI
riso al burro
merluzzo in umido
crocchette di patate
macedonia di frutta
• VENERDI
spezzatino di vitellone con patate
polenta
insalata o radicchio
spremuta
• VENERDI
minestra in brodo di verdure
svizzera di vitellone magra
pinzimonio di verdure
pure’ di patate
frutta di stagione
VARIANTI (per i mesi di settembre –
ottobre – maggio – giugno)
insalata di riso
legumi misti al sedano
pomodoro
frutta di stagione
ruote con mozzarella e pomodoro
cetrioli
frutta di stagione
gnocchetti sardi alla ricotta
pomodoro
frutta di stagione
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Capitolato appalto mensa