PANNELLI SOLARI LSK JC DESCRIZIONE PER CAPITOLATO Scatola portante costituita da un pezzo unico stampato in alluminio ed opportunamente nervato per dare consistenza meccanica all’insieme. Il materiale ha caratteristiche di resistenza in nebbia salina che lo rendono idoneo a reggere le sollecitazioni di microclimi ambientali aggressivi. Piastra captante realizzata in lamina di alluminio con tubazioni in rame. Le caratteristiche del processo di selettivazione garantiscono elevati fattori di assorbenza e di emittenza. Isolamento termico costituito da un materassino di lana minerale ad alta densità di grande spessore. Su di questo, poggia la struttura della piastra captante in modo da non lasciare spazio a ricircolazioni d’aria interne che potrebbero favorire eventuali, seppur minime, perdite di efficienza. Lastra di copertura è realizzata in vetro ESG extra chiaro dello spessore di 3,2 mm. Oltre che dai collettori solari, l’impianto è normalmente costituito da alcuni componenti complementari indispensabili al corretto impiego dell’energia solare captata. I serbatoi di accumulo hanno la funzione di veri e propri volani termici; essi infatti debbono costituire un deposito di energia quando l’energia captata dai collettori è esuberante rispetto alla richiesta. Il sistema di integrazione è costituito da una resistenza elettrica e/o da una caldaia a gas o gasolio, che intervengono quando la radiazione solare è insufficiente a coprire l’intero fabbisogno termico. Un’apparecchiatura elettronica ed alcuni terminali sonda, permettono di rilevare le condizioni di impianto attivando la pompa di circolazione del fluido termovettore quando la radiazione solare è sufficiente oppure la resistenza elettrica o il circolatore dell’impianto ausiliario quando la radiazione solare è insufficiente. LSK-JC 2 V LSK-JC 4 V LSK-JC 2 O DATI TECNICI Predisposizione montaggio Verticale Verticale Orizzontale Numero attacchi n 2 4 2 Superficie lorda m22,09 2,09 2,09 Superficie apertura m21,78 1,78 1,78 Fattore di conversione 0,777 0,777 0,774 Rendimento ottico % 77,7 77,7 77,4 Coefficiente lineare trasmissione termica(a1) W/m2K4,198 4,198 4,159 Coefficiente quadratico trasmissione termica(a2) W/m2K20,011 0,011 0,010 Capacità termica KJ/(m2K)9,940 9,940 9,838 Potenza di picco Wpeak (1) W 1383 1383 1378 Fattore di correzione angolo di irraggiamento 0,95 0,95 0,93 Temperatura di stagnazione °C 199 199 199 Pressione massima di esercizio bar 10 10 10 Contenuto fluido termovettore litri 1,4 1,4 1,4 Portata consigliata litri/min 1,1 1,1 1,1 Numero massimo di collettori in batteria n 6 6 4 LSK-JC 2.5 Verticale 4 2,57 2,29 0,763 76,3 3,322 0,018 5,520 1780 0,96 234 10 1,6 1,8 6 (1) Potenza di picco Wpeak con G* = 1000 W/m2, Qm - Qa = O. PORTATA DEL FLUIDO TERMOVETTORE Per assicurare una buona prestazione di gruppi di pannelli solari fino a 25m2 è suggerita una portata specifica del fluido termovettore di 30 l/m2h. Rendimento ottico all’assorbitore Rev. 01 (10.2014) (ηο) 0,801 Coefficiente di dispersione termica dell’assorbitore C1C2 W/(m2K) 4,215 W/(m2K) 0,014 Test secondo EN 12975-2 riferito a miscela acqua-glicole al 40%, portata di 300 l/h e irraggiamento G = 800W/m2. Tm = (T_coll._ingresso+T_coll._uscita)/2 T*m = (Tm-T_ambiente)/G 1 PANNELLI SOLARI LSK JC DIMENSIONI LSK-JC 2 V LSK-JC 4 V LSK-JC 2 O LSK-JC 2.5 32,0 32,0 32,0 47,6 kg Rev. 01 (10.2014) Peso a vuoto 2 PANNELLI SOLARI LSK JC STRUTTURE LEGENDA 1. Collettore di collegamento superiore (Ø 22mm) 2. Vetro di sicurezza 3. Piastra captante 4. Tubi scambiatori (Ø 8mm) 5. Collettore di collegamento inferiore (Ø 22mm) 6. Vasca di contenimento 7. Materassino isolante 8. Guarnizione in gomma 9. Cornice di chiusura 10. Piastra flangiata 11. Ghiera di fissaggio Rev. 01 (10.2014) SPC. Superficie Piastra Captante SA. Superficie Aperta SL. Superficie Lorda 3 PANNELLI SOLARI LSK JC PERDITE DI CARICO Condizioni: • Collettore singolo • Fluido termovettore: acqua/glicole 60/40% • Temperatura media f.tv. : 50°C. CIRCUITO IDRAULICO 1. Bollitore solare 2. Valvole di intercettazione 3. Valvole di non ritorno 4.Circolatore 5. Valvole di sfiato 6. Pannello solare 7. Valvola di sicurezza 8.Manometro 9.Scarico 10. Vaso d’espansione 11.Termometro 12. Regolatore di portata 4 Rev. 01 (10.2014) Lo schema idraulico illustra il collegamento tra pannelli solari e bollitore solare. PANNELLI SOLARI LSK JC PUNTI DI FISSAGGIO Nella tabella seguente un esempio di fissaggio per tetto piano: la distanza verticale (A=202 cm) è fissa, mentre la distanza orizzontale (B), tra un punto di fissaggio e l’altro, è variabile ed è la distanza minima da mantenere. Per esempio: nel caso di un collettore B=56 cm; nel caso di due collettori B=112 cm e così via). Le quote sono in cm. Le quote tra parentesi si riferiscono ai modelli LSK-JC 2.5. COLLETTORI VERTICALI Numero Lunghezza complessiva (cm) collettori LSK-JC LSK-JC 2.5 1 106 127 2 212 254 3 318 381 4 425 509 5 530 635 6 636 762 Rev. 01 (10.2014) COLLETTORI ORIZZONTALI Numero Lunghezza collettori complessiva (cm) 1 206 2 412 3 618 4 824 5 PANNELLI SOLARI LSK JC RIEMPIMENTO DELL’IMPIANTO • Per motivi di sicurezza il riempimento deve essere eseguito solo in ssenza di raggi solari. • La miscela acqua-glicole etilenico deve essere preparata prima del riempimento dell’impianto. • In zone soggette a gelo si rende necessario l’impiego di una soluzione al 40% di acqua-glicole etilenico. • Prima di effettuare il riempimento dell’impianto è consigliato di effettuarne il lavaggio e fare la prova di tenuta. 1. Bollitore solare 2. Valvole di intercettazione 3. Valvole di non ritorno 4.Circolatore 5. Valvole di sfiato 6. Pannello solare 7. Valvola di sicurezza 8.Manometro 9.Scarico 10. Vaso d’espansione 11.Termometro 12. Regolatore di portata Per effettuare il riempimento utilizzare una pompa esterna e collegarla alla valvola di carico. Aprire la valvola di scarico, le valvole di sfiato e quelle di non ritorno Azionare la pompa fino all’eliminazione dell’aria dall’impianto Chiudere la valvola di scarico, le valvole di sfiato e quelle di non ritorno e pressurizzare fino a circa 3 bar Mettere in funzione l’impianto per circa mezz’ora e quindi verificarne la completa disaerazione. Riportare la pressurizzazione a 3 bar. • Pericolo di ustione con il liquido contenuto nei pannelli. • Azionare la valvola di sfiato soltanto se la temperatura del liquido minore di 60°C. Al momento di sfiatare l’impianto, i pannelli non devono essere caldi. In ogni caso coprire i pannelli e sfiatare l’impianto, possibilmente di mattina. Rev. 01 (10.2014) • • • • • AVVERTENZE 6