BENI CULTURALI ECCLESIASTICI Un patrimonio di fede della Chiesa universale A cura dell’Ufficio per l’Arte Sacra e i Beni Culturali della Diocesi di Brescia 2009 -2010 1 1 Definizione di Beni Culturali Ecclesiastici Sono Beni Culturali Ecclesiastici le cose immobili e mobili appartenenti alla Chiesa e finalizzati alla sua peculiare missione. 2 Sono espressione di fede, strumento cultuale e di evangelizzazione, testimonianza di una tradizione culturale, artistica e storica, che ha inciso e incide nella “città dell’uomo” 3 Chiese, cappelle votive, conventi e monasteri, canoniche e luoghi di educazione, strutture per l’accoglienza e per la carità, arredi e dipinti, sculture e oggetti di culto, patrimonio archivistico, museale e bibliotecario, musiche e strumenti musicali 4 L’Ufficio Beni Culturali è costituito dal Vescovo, per essere coadiuvato nella missione pastorale mediante il patrimonio culturale ecclesiastico 5 FINALITÀ • TUTELA custodia, protezione, salvaguardia • VALORIZZAZIONE promozione conoscitiva, utilizzo cultuale e adeguamento liturgico , apprezzamento storico – culturale • INCREMENTO nuova produzione artistica 6 FINALITÀ • COLLABORAZIONE con: * CEI 1) Ufficio Beni Culturali – 2) Edilizia di Culto * Soprintendenze ai Beni Culturali * Enti civili pubblici * Enti privati 7 FINALITÀ per facilitarne il dialogo lo scambio d’informazioni, la circolazione d’esperienze e competenze lo stanziamento di contributi finanziari 8 COMPETENZE • Si estendono a tutte le materie e le iniziative che esprimono le finalità dell’Ufficio BB.CC.EE. • Archivi storici, Biblioteche ecclesiastiche, Musei ecclesiastici, Collezioni diocesane • Interventi sulle opere di interesse artistico – culturale concordati con gli altri Uffici di Curia per ciò che riguarda : edilizia di culto, liturgia, catechesi, settore educativo, turismo, aspetti giuridici 9 • Allo scopo di perseguire le finalità e le competenze che gli sono affidate, l’Ufficio BCE. : • svolge compiti di consulenza a favore di Enti ecclesiastici e civili; • è a servizio dei rappresentanti degli Enti ecclesiastici allo scopo di istruire le pratiche da sottoporre all’esame della Commissione per l’arte sacra e i beni culturali; • mette in esecuzione le decisioni della Commissione che abbiano ricevuto l’approvazione dell’Ordinario Diocesano, anche per quanto attiene ai rapporti con le Soprintendenze e altre eventuali Pubbliche amministrazioni; • effettua visite e sopralluoghi; • organizza e prende parte a incontri, seminari, convegni e iniziative formative sia in forma autonoma, sia in collaborazione con altri organismi ecclesiastici e civili; • elabora circolari, comunicazioni e strumenti, predispone iniziative e servizi per agevolare la formazione, la documentazione e l’informazione. 10 LEGISLAZIONE CIVILE • D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio [Codice Urbani] Disposizioni correttive: 24 marzo 2006 n. 156 e n. 157: 26 marzo 2008 n. 62 e n. 63 • Intesa tra il Ministero per i beni e le attività culturali ed il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana del 26 gennaio 2005 relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche 11 • Accordo tra il Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana relativo alle procedure informatizzate utilizzate dagli enti ecclesiastici per la richiesta di verifica dell’interesse culturale degli immobili (8 marzo 2005) 12 • Convenzione tra l‘Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione del Ministero per i beni e le attività culturali e la Conferenza Episcopale Italiana circa le modalità di collaborazione per l'inventario e il catalogo dei beni culturali mobili appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche (8 aprile 2002) 13 • Intesa sugli archivi e le biblioteche ecclesiastiche, siglata il 18 aprile 2000 e resa esecutiva con decreto del Presidente della Repubblica il 16 maggio 2000 • Convenzione tra la Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il diritto d’autore – Istituto centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche del Ministero per i beni e le attività Culturali e l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana (29 luglio 2008) 14 • Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio [legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modifiche D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004] relative alla autorizzazione per l’acquisizione e pubblicazione d’immagini di beni culturali ecclesiastici (l’autorizzazione è riservata all’Uff. BCE sentito il parere del Parroco o del Legale Rappresentante dell’Ente ) 15 NORMATIVA ECCLESIASTICA • Concilio Niceno II, Definitio de sacris imaginibus Actio VII, 13 ottobre 787, Actio VIII, 23 ottobre 787 (DS 600-603; 605-609) • Concilio di Trento Sessio XXV, 3 dicembre 1563: Decretum de invocatione, veneratione et reliquiis Sanctorum, et sacris imaginibus (DS 1821-1825) 16 • Concilio Ecumenico Vaticano II * Sacrosanctum concilium 4 dicembre 1963 nn. 111, 122-129, * Lumen gentium 21 novembre 1964 nn. 51, 67 * Gaudium et spes 7 dicembre 1965, n. 62 * Decreto sull’apostolato dei laici Apostolicam auctuositatem 18 novembre 1965, n. 7 17 • Congregazione per il Clero, Lettera circolare ai presidenti delle Conferenze episcopali: De cura patrimonii historico – artistici Ecclesiae, 11 aprile 1971 • «Norme per la tutela e la conservazione del patrimonio storico – artistico della Chiesa in Italia» del 16 giugno 1974, approvate dalla X assemblea della Conferenza Episcopale Italiana 18 • Codice di diritto Canonico (25 gennaio 1983) canoni 486-491, 532, 535, 555,1171,1188-1190, 1210, 1216, 1220-1222, 1234, 1269, 1283-1284, 1291, 1292, 1376-77 • Precisazioni circa la normativa liturgica, n. 21 Velazione delle croci e delle immagini, 15 agosto 1983 19 • Commissione episcopale per la liturgia, Il rinnovamento liturgico in Italia, Nota pastorale a vent’anni dalla Costituzione conciliare «Sacrosanctum concilium» 21 settembre 1983 • «I beni culturali della Chiesa in Italia. Orientamenti» del 9 dicembre 1992, approvate dalla XXXVI Assemblea Generale dei Vescovi italiani 20 • Commissione episcopale per la liturgia, La progettazione di nuove chiese Nota pastorale 18 febbraio 1993 • Commissione episcopale per la liturgia, L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica 31 maggio 1996 21 • Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI, Spirito creatore, Proposte e suggerimenti per promuovere la pastorale degli artisti e dell’arte 30 novembre 1997 22 2 Interventi sui Beni Culturali Ecclesiastici 23 Inventariazione e catalogazione Canone 1283, 2°: nell’inventario parrocchiale devono essere inseriti anche i riferimenti ai beni immobili e mobili «sia preziosi sia riguardanti i beni culturali» ciò permette alla Parrocchia di assicurare la necessaria cura, conservazione e promozione dei beni stessi; necessario un costante aggiornamento Ufficio BCE indica i criteri e le modalità per individuare i beni da catalogare (cf. Convenzione CEI – Ministero BC 8 aprile 2002) 24 Tutela e conservazione Garantire le condizioni di sicurezza dei BCE per prevenire furti (sistemi di allarme, antintrusione, antifurto, videosorveglianza) [prevedere convenzioni con Ditte installatrici, riferimento alle autorità di pubblica sicurezza, Polizia e Carabinieri, sollecitare le dovute attenzioni delle Amministrazioni pubbliche] Prudenza nell’esposizione di opere e oggetti tutelati [art. 21 del Codice del 2004: necessita l’autorizzazione della Soprintendenza per lo spostamento anche temporaneo dei beni culturali mobili, dalla loro sede originaria] 25 Restauro e ristrutturazioni Programmazione tempestiva ed opportuna Affidamento a professionisti e operatori competenti, qualificati e affidabili (soprattutto osservanza delle norme relative la qualifica dei restauratori: art 29 e 182 DLgs 24 gennaio 2004 e normativa provvisoria) Ufficio BCE segue la predisposizione della pratica in modo di adempiere con scrupolo ciò che è richiesto dalla normativa canonica e civile vigente 26 Valorizzazione Utilizzo cultuale – liturgico Strumenti per la catechesi e testimonianza della fede Iniziative didattiche, scientifiche, divulgative Educare l’esperienza turistica Riproduzioni fotografiche, mostre libri, tesi di laurea, cataloghi [autorizzazione dell’Ufficio BCE] 27 Verifica d’Interesse (VIC) È la procedura con la quale si accerta DEFINITIVAMENTE l’esistenza o meno di un vincolo d’interesse culturale in riferimento ai beni mobili e immobili per la loro eventuale alienazione o un intervento di restauro (autore non più vivente; esecuzione o costruzione superiore ai cinquant’anni) 28 Autorizzazioni ministeriali (Soprintendenza) Necessarie se il bene è vincolato [perché superiore a 50 anni o determinato dal VIC] per: * restauri e manutenzioni sia ordinarie che straordinarie * rimozione, demolizione, alienazione, oppure scarti di documenti archivistici e bibliotecari * interventi di qualunque genere * trasferimenti anche temporanei dei beni mobili * trasferimento ad altra persona giuridica 29 Autorizzazioni ecclesiastiche Domanda al Vescovo e Allegati finanziari (da parte del Parroco, Legale Rappresentante, Proprietà) Progetto d’intervento (spetta poi all’Uff. BCE presentare i progetti alla Soprintendenza e ogni altra documentazione) Autorizzazione dell’Ufficio Amministrativo Autorizzazione dell’Ufficio Oratori se l’intervento riguarda un oratorio in quanto Bene Culturale vincolato Autorizzazione del Vescovo (Ufficio BCE) all’esecuzione dei lavori 30 SANZIONI CIVILI ART. 160: imposizione alla proprietà di eseguire a sue spese di adempiere obblighi di protezione e conservazione e reintegrazione dei BCE ART. 162: in assenza di autorizzazione, sanzione amministrativa per violazione in materia di affissione con l’uso di cartelli e mezzi pubblicitari ART. 164: nullità di atti conclusi senza la prescritta autorizzazione (anche ecclesiastica) 31 • ART. 169: arresto (da 6 mesi ad un anno) e ammenda (da € 775 a € 38.734,50) per chiunque: * senza autorizzazione demolisce, rimuove, modifica, restaura o esegue opere sui BC (v. art.10) * senza l’autorizzazione del soprintendente procede al distacco di affreschi, stemmi graffiti, iscrizioni, tabernacoli e altri ornamenti di edifici, esposti o no alla pubblica vista, anche s e non via sia stata la dichiarazione prevista dall’art. 13 del Codice (VIC) * per l’inosservanza dell’ordine di sospensione dei lavori impartito dal soprintendente ai sensi dell’art. 28 del Codice 32 • ART. 170: arresto (da 6 mesi ad un anno) e ammenda (da € 775 a € 38.734,50) per chiunque: * per chi destina i BC ad uso incompatibile con il loro carattere storico, artistico o pregiudizievole per la loro conservazione ed integrità • ART. 171: arresto (da 6 mesi ad un anno) e ammenda (da € 775 a € 38.734,50) per chiunque: * per chi omette di fissare al luogo di loro (BC) destinazione, nel modo indicato dal soprintendente, di dare notizia del loro spostamento di osservare le prescrizioni della soprintendenza perché non subiscano danni dal trasporto 33 • ART. 173: reclusione fino ad un anno e multa da € 1.549,50 a € 77.469,00) per chiunque: * aliena BC senza la prescritta autorizzazione * non presenta denuncia dell’avvenuto trasferimento di proprietà o di detenzione • ART. 180: arresto fino a3 mesi e ammenda fino a € 206 per chiunque: * non osserva gli ordini impartiti dall’autorità amministrativa 34 SANZIONI ECCLESIASTICHE • Codice di Diritto Canonico n. 1377: «Chi senza la debita licenza aliena beni ecclesiastici sia punito con giusta pena» 35 3 EDILIZIA DI CULTO • Lavori di costruzione di nuove strutture di servizio religioso di natura parrocchiale o interparrocchiale e le relative opere d’arte • Lavori di modifica delle medesime che non siano di interesse storico – artistico •In casi eccezionali acquisto area edificabile o di edifici già esistenti 36 • Il Vescovo nomina un suo Delegato quale referente nei rapporti con la CEI – Servizio Nazionale Edilizia di Culto per l’approvazione dei progetti ed i relativi contributi dell’8‰ NESSUN PROGETTO POTRÀ ESSERE FINANZIATO NEL CASO I LAVORI FOSSERO GIÀ INIZIATI • I contributi vengono dati su proposta di programma triennale presentato dalla Diocesi alla CEI Per Brescia elenco di attesa per il triennio 2012-2014 37 4 CONTRIBUTI CEI (BCE) • IMPIANTI DI SICUREZZA – ANTIFURTO: massimo € 19.000,00 annuali per Diocesi (+ Museo D. – Archivio – Biblioteca) • ACQUISTO EDIFICI DI CULTO a scopo di salvaguardia: spesa minima € 105.000,00 – massima € 600.000,00 contributo non superiore al 30% della spesa ammissibile secondo la somma stabilita periodicamente dalla CEI • EDIFICI DI CULTO CON INTERESSE STORICO – ARTISTICO: spesa minima € 36.000,00 - massima € 600.000,00 (restauro, consolidamento statico) contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile • ADEGUAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELLE PERTINENZE contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile secondo la somma stabilita periodicamente dalla CEI 38 • MESSA A NORMA IMPIANTO ELETTRICO E DI RISCALDAMENTO(se inseriti in un intervento globale): contributo non superiore al 50% della spesa ammissibile • ORGANI A CANNE: spesa massima € 250.000,00 contributo non superiore al 30% della spesa ammissibile fino ad un massimo di tre interventi annuali per Diocesi In ogni caso il contributo non potrà superare l’importo netto della somma non coperta dall’ammontare complessivo dei contributi pubblici Le richieste di contributo vengono evase secondo l’ordine cronologico della domanda di ammissione alla lista di attesa, eccezion fatta per eventuali urgenti priorità decise dal Vescovo Ordinario La cifra a disposizione della CEI è attualmente di € 350.000,00 annuali, da suddividersi tra i progetti ammessi, ma con un massimo di € 300.000,00 per un progetto (anche se la spesa ammessa fosse maggiore di € 600.000,00) 39 4 CONTRIBUTI STATALI È possibile richiedere contributi statali, sgravi fiscali ed erogazioni liberali mediante apposita domanda alla Soprintendenza contestualmente alla presentazione del progetto da autorizzare. La richiesta è soggetta al parere di ammissibilità da parte della Soprintendenza competente 40 La domanda quindi dovrà prevedere • Richiesta di pronunciamento circa l’ammissibilità a contributo statale D.L. 42/2004, art. 31 § 2 per lavori di restauro conservativo • Richiesta di contributo statale art. 35 e 36 (già D.L. 490/99 art. 42) per lavori di restauro conservativo [fino al massimo del 50% della somma sostenuta e a collaudo effettuato; ed è a fondo perduto] • Richiesta per accedere al contributo in conto interessi (6%) con valutazione preliminare e computo delle opere ammissibili art. 37 • Richiesta di assenso beneficio erogazioni liberali TUIR art. 100 § 2 lettera f) e art.15 § 1 lettera h) per lavori di restauro conservativo 41