Giornalino
deL ministrante
Sommario
Ministranti nell’anno della Misericordia!
Ministranti nell’anno della Misericordia!
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Roma 2015 - Discorso di apertura del Papa
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Eccomi, manda me
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Si vede, si sente….Palermo è presente!!!!”
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I prossimi appuntamenti
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Il Giornalino del Ministrante
Redazione: Don Fulvio Iervolino, Marco La Russa
Grafica: Carmen Molinelli - www.mvgrafica.it -
Foglio di collegamento dei ministranti della Diocesi di Palermo - N°14 - Dicembre 2015
Contatto mail: [email protected]
Il benvenuto più caloroso
al nostro nuovo Arcivescovo
Mons. Corrado Lorefice
Ancora un editoriale dal vostro “responsabile”...ma che responsabile
sarei se all’inizio dell’anno giubilare della misericordia non vi chieda
scusa e perdono? Non vi domando per me e per l’intera Chiesa, di cui
ognuno di noi fa parte, MISERICORDIA?
E allora eccomi qui semplicemente a dirvi che un altro anno è passato
e che abbiamo cercato di fare un tantino in più per i ministranti, ma
non sempre ci siamo riusciti. Ecco allora la prime richiesta: abbiate
misericordia di noi! Ancora mi brucia non esservi potuti venire
incontro in quella richiesta pressante di avere un campo estivo per i
ministranti, un luogo e un tempo in cui crescere insieme come diocesi,
come ragazzi e ragazze che vogliono rispondere seriamente a quella
vocazione che sentono: il servizio all’altare. PERDONATECI!
Non voglio fare delle promesse che poi magari per altre circostanze
non potrò soddisfare, ma vi assicuro che continueremo a provarci,
a “quagliare”, come si dice da noi, un’attività di crescita prolungata,
come un campo o un ritiro.
Intanto però permettetemi a dire GRAZIE a quanti tra voi hanno
accolto l’invito del Papa di essere insieme con lui a Roma per il
pellegrinaggio dei ministranti. È stato bello poter condividere questa
esperienza, questi giorni di “vacanza particolare”: un pellegrinaggio, il
nostro. Ricordo ancora la gioia avuta quando è arrivato un messaggio
che ci diceva che eravamo il gruppo più numeroso d’Italia e che quindi
ci avrebbero dato alcuni posti nel sagrato. Ma allo stesso tempo ricordo
la tristezza collegata a rendermi conto che non tutti potevamo essere
lì. Alla fine è stata ugualmente una grazia. Alcuni sopra vicino al Papa,
gli altri in prima fila giù, ma vicini, molto vicini a quando è passato
tra la folla.
Quante emozioni! Ed è stato bello vedere alcuni di voi anche
emozionarsi fino alle lacrime… Adesso anche questo deve darci forza
per il nuovo anno. Non solo a noi che eravamo lì, ma a tutti, perché
TUTTI vi abbiamo portato con noi. Gli incontri per vicariati possono
aiutarci in questo, sia quelli già fatti a novembre che quelli che si
svolgeranno a marzo.
La stessa messa del ministrante, che ci vedrà insieme in Cattedrale
martedì 29 dicembre, ci porterà a fare festa tra noi accogliendo e
donando il nostro servizio e la nostra disponibilità al nostro nuovo
arcivescovo. Non possiamo mancare dunque! Che dire allora: BUON
CAMMINO! Prendiamoci a carico gli uni gli altri, preghiamo per noi
tutti, per quanto il Signore ci chiede, per come riusciamo a farlo e per
comprendere sempre la volontà di Dio in noi.
Un abbraccio e… ci vediamo in Cattedrale.
Don Fulvio
Roma 2015 - Discorso di apertura del Papa
Cari Ministranti, buonasera!
Vi ringrazio per la vostra numerosa presenza, che ha sfidato
il sole romano d’agosto. Ringrazio il Vescovo Nemet,
vostro Presidente, per le parole con cui ha introdotto
questo incontro. Vi siete posti in cammino da diversi Paesi
per il vostro pellegrinaggio verso Roma, luogo del martirio
degli Apostoli Pietro e Paolo. È significativo vedere che
la prossimità e familiarità con Gesù Eucaristia nel servire
all’altare, diventa anche l’occasione per aprirsi agli altri,
per camminare insieme, per scegliere mete impegnative e
trovare le forze per raggiungerle. È fonte di autentica gioia
riconoscersi piccoli e deboli ma sapere che, con l’aiuto di
Gesù, possiamo essere rivestiti di forza e intraprendere un
grande viaggio nella vita in sua compagnia.
Anche il profeta Isaia scopre questa verità, vale a dire
che Dio purifica le sue intenzioni, perdona i suoi peccati,
risana il suo cuore e lo rende idoneo a svolgere un compito
importante, quello di portare al popolo la parola di Dio,
divenendo strumento della presenza e della misericordia
divina. Isaia scopre che, ponendosi con fiducia nelle mani
del Signore, tutta la sua esistenza ne viene trasformata.
Il brano biblico che abbiamo ascoltato ci parla proprio di
questo. Isaia ha una visione, che gli fa percepire la maestà
del Signore, ma, al tempo stesso, gli rivela quanto Egli, pur
rivelandosi, rimanga distante. Isaia scopre con stupore
che è Dio a fare la prima mossa - non dimenticatevi di
questo: sempre è Dio a fare la prima mossa nella nostra
vita - scopre che è Dio ad avvicinarsi per primo; egli si
accorge che l’azione divina non viene impedita dalle sue
imperfezioni, che è unicamente la benevolenza divina a
renderlo idoneo alla missione, trasformandolo in una
persona del tutto nuova e quindi capace di rispondere alla
sua chiamata e di dire: “Eccomi, manda me” (Is 6,8).
Voi, oggi, siete più fortunati del Profeta Isaia. Nell’Eucaristia
e negli altri sacramenti sperimentate l’intima vicinanza
di Gesù, la dolcezza ed efficacia della sua presenza. Non
incontrate Gesù posto su un irraggiungibile trono alto ed
elevato, ma nel pane e nel vino eucaristici, e la sua Parola
non fa vibrare gli stipiti delle porte ma le corde del cuore.
Come Isaia, anche ciascuno di voi scopre che Dio, pur
facendosi in Gesù vicino e chinandosi con amore verso di
voi, rimane sempre immensamente più grande ed oltre le
nostre capacità di comprenderne l’intima essenza. Come
Isaia, anche voi fate l’esperienza che l’iniziativa è sempre
di Dio, poiché è Lui che vi ha creati e voluti. È Lui che, nel
battesimo, vi ha resi nuove creature ed è sempre Lui ad
attendere con pazienza la risposta alla sua iniziativa e ad
offrire perdono a chiunque glielo chiede con umiltà.
Se non opponiamo resistenza alla sua azione Egli
toccherà le nostre labbra con la fiamma del suo amore
misericordioso, come fece con il profeta Isaia e questo
ci renderà idonei ad accoglierlo e a portarlo ai nostri
fratelli. Come Isaia, anche noi siamo invitati a non
rimanere chiusi in noi stessi, custodendo la nostra fede
in un deposito sotterraneo nel quale ritirarci nei momenti
difficili. Siamo invece chiamati a condividere la gioia di
riconoscersi scelti e salvati dalla misericordia di Dio,
ad essere testimoni che la fede è capace di dare nuova
direzione ai nostri passi, che essa ci rende liberi e forti
per essere disponibili e idonei alla missione.
Com’è bello scoprire che la fede ci fa uscire da noi stessi,
dal nostro isolamento e, proprio perché ricolmi della gioia
di essere amici di Cristo Signore, ci fa muovere verso gli
altri, rendendoci naturalmente missionari! Ministranti
missionari: così vi vuole Gesù! Voi cari ministranti, più
sarete vicini all’altare, più vi ricorderete di dialogare con
Gesù nella preghiera quotidiana, più vi ciberete della
Parola e del Corpo del Signore e maggiormente sarete
in grado di andare verso il prossimo portandogli in
dono ciò che avete ricevuto, donando a vostra volta con
entusiasmo la gioia che vi è stata donata.
Grazie per la vostra disponibilità a servire all’altare
del Signore, facendo di questo servizio una palestra
di educazione alla fede e alla carità verso il prossimo.
Grazie di aver anche voi iniziato a rispondere al Signore,
come il Profeta Isaia: “Eccomi, manda me” (Is 6,8).
+ Papa Francesco
Eccomi, manda me
Giornalino del Ministrante
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I Ministranti dell’Arcidiocesi di Palermo sotto la guida pastorale del nostro Arcivescovo Paolo Romeo, dopo un
anno di servizio e di formazione nelle varie parrocchie, arricchito da incontri diocesani e di vicariato, si sono riuniti
il 4 Agosto in pellegrinaggio insieme ai Ministranti provenienti da varie nazioni attorno al Pastore della Chiesa
Universale, Papa Francesco.
Il Papa ci ha ricordato che la nostra vicinanza a Gesù Eucarestia nel servizio all’altare, è occasione per camminare
non da soli ma insieme, in comunione, per crescere nella fede con il Suo aiuto.
Dio ci chiama alla comunione, ad essere unico popolo, ma ci ama nella nostra individualità come leggiamo nel Libro
del Profeta Isaia: “Prima che tu nascessi io ti conoscevo, prima di formarti nel grembo di tua madre conoscevo già
il tuo nome. Prima che i tuoi occhi si aprissero al mondo eri già importante, prezioso ai miei occhi.”
Ecco che l’Amore del Padre si rivela amore individuale per ciascuno di noi; si deduce quindi che per Dio ognuno ha
una propria identità, che si rafforza con il Battesimo che aggiunge alla nostra identità di uomo, quella di cristiano.
Essendo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio, la nostra primaria vocazione è la chiamata alla santità. Anche
noi ministranti siamo stati scelti e chiamati per nome dal Signore, per essere discepoli e testimoni del Vangelo. E’
proprio vero, Dio sempre fa il primo passo! E’ Lui che ci ha scelto, e anche le nostre labbra sono state toccate, come
quelle del Profeta Isaia, non però da carboni ardenti, ma dall’Amore di Dio per mezzo del Sacerdote con il rito
dell’Effatà nel giorno del nostro Battesimo.
Oggi che siamo stati resi più consapevoli e coscienti di questa parola, apriamo le nostre orecchie, non alla voce ma
alla Parola affinché tocchi il nostro cuore per poterla annunciare con tutto noi stessi e poter così lodare il Signore
oggi e sempre. Noi siamo come argilla nelle mani del vasaio, se ci lasciamo modellare dalla Parola di Dio e fortificare
dal Pane Eucaristico, consapevoli che Egli potrà fare della nostra vita, con la nostra disponibilità, un capolavoro.
Mettendoci a servizio dei fratelli con umiltà, emaneremo con le nostre azioni il profumo di Cristo, ricevuto nel
Battesimo con l’Unzione del Sacro Crisma. Il Papa ci ha infine ricordato che, per mezzo della vicinanza all’altare,
con la preghiera quotidiana e con la costante partecipazione all’Eucarestia, troveremo la forza e la capacità di
portare agli altri ciò che abbiamo ricevuto. Concludo condividendo con voi le caratteristiche “3 P “, che ricordano
il Beato Padre Pino Puglisi, che mi porto come bagaglio dalla Giornata Mondiale della Gioventù del 2013 in Brasile:
PENSACI, PREGACI, PROVACI!! Allora anche io, anche noi, tutti insieme, potremo dire : “ECCOMI, MANDA
ME!! “
Antonino Piazza
Responsabile Ministranti
Parrocchia S. Petronilla V.M. (Trabia)
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Giornalino del Ministrante
“Si vede, si sente….Palermo è presente!!!!”
Si vede, si sente...Palermo è presente!!! Così ha risposto Papa Francesco alle nostre urla dopo avere nominato la
Diocesi di Palermo!!!....si….la Diocesi di Palermo era presente: circa 250 ministranti provenienti da 15 parrocchie….
uno dei gruppi più numerosi d’Italia!!!!!
Il 4 e il 5 agosto scorso abbiamo partecipato all’incontro internazionale dei ministranti “Roma 2015” con il Santo
Padre in piazza San Pietro: è stata un’esperienza meravigliosa!. Era la prima volta che partecipavo insieme ai
miei ragazzi a questa manifestazione che il CIM (Organizzazione Internazionale Ministranti) organizza ogni 5
anni, e devo dire che è stata una bella “botta di spiritualià”. Un nostro ministrante, il piccolo Andrea, insieme
ai suoi genitori è riuscito ad incontrare il Papa e gli ha parlato!!!....immaginate la gioia di un bimbo di sei anni!
L’incontro si è svolto in due giornate: la prima quella del 4 agosto dove Papa Francesco ha rivolto un caloroso
saluto e delle parole dolcissime a tutti coloro che svolgono un servizio importante come il nostro, e il 5 agosto,
durante l’udienza generale, ha sottolineato ancora una volta la nostra presenza.
Durante queste giornate abbiamo avuto modo anche di poterci incontrare e confrontare con i ministranti delle
altre parrocchie presenti alla manifestazione e ne è nata una bella amicizia!! E’ assurdo pensare che a causa dei
nostri mille impegni, alcune volte anche inutili, non riusciamo a partecipare agli incontri ed alle manifestazioni
che i nostri responsabili diocesani organizzano per noi ministranti al fine di darci queste belle opportunità per far
crescere i nostri gruppi, renderci maggiormente consapevoli dell’importanza del nostro servizio e per far nascere
nuove collaborazioni tra le parrocchie della diocesi.
Questa esperienza personalmente mi ha fatto crescere, mi ha fatto capire quanto sia importante “servire”: non
significa essere schiavi, ma umili. Ha confermato il mio motto cioè che servire è anzitutto un’attitudine e non
un saper fare. E pensare che io avevo incominciato soltanto per conquistare una specialità da attaccare al mio
maglione scout, mentre adesso questo servizio è diventato di fondamentale importanza nella mia vita!!. Spero
che al prossimo incontro internazionale tutti i gruppi ministranti che non hanno partecipato possano essere lì per
vivere questa esperienza fantastica!
Un ringraziamento particolare va a MarcoLa Russa ed al nostro caro don Fulvio Iervolino perché nonostante le
difficoltà sono riusciti ad organizzare tutto alla perfezione!
I Prossimi Appuntamenti ...
- [email protected] -
Martina Camonita
Responsabile ministranti
Parrocchia Beata Vergine del Carmelo
Portella di Mare.
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gionalino_dicembre 2.. - Arcidiocesi di Palermo