Didattica della storia e della geografia Floriana Cesinaro Guardiagrele giugno 2011 Il programma • Lo scenario: cultura, scuola, persona • Le scelte di fondo: testa ben piena o testa ben fatta? • L’area, le discipline, gli obiettivi, le competenze, i nuclei. • Alcuni nuclei irrinunciabili: orientamento, fonti, quadro di civiltà, rapporto uomo-territorio • La continuità, la ricorsività, l’interdisciplinarietà • Progettare e insegnare per le competenze • La didattica della ricerca, la didattica per progetti La scuola nel nuovo scenario • Una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. • L’apprendimento scolastico: solo una delle tante esperienze di formazione ... Ma proprio per questo… L’orizzonte territoriale della scuola si allarga… per un’identità consapevole e aperta. La scuola nel nuovo scenario L’integrazione scuola territorio per concorrere al progresso materiale e spirituale della società … Cambiano relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro … l’obiettivo della scuola: formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale … Per affrontare incertezza e mutevolezza degli scenari… Per una nuova cittadinanza Educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente.. cittadinanza unitaria e plurale a un tempo. • • • Conoscenza e trasmissione tradizioni e memorie nazionali; radici storiche; beni culturali. Cittadini italiani, dell’Europa e del mondo: far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea e planetaria. Il presente nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto. Per un nuovo umanesimo • L’elaborazione dei saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, definita dalle molteplici interdipendenze fra locale e globale, è dunque la premessa indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria. Fare del territorio un centro di ricerca L’orizzonte territoriale della scuola si allarga… Per le competenze, per un’identità consapevole e aperta, per una nuova cittadinanza. Chi è competente? Una testa ben piena o una testa ben fatta? CURRICOLO E COMPETENZE In un curricolo centrato sulle competenze le conoscenze hanno un peso importante, ma non sono fine a se stesse, sapere inerte, spendibile solo nei confini di un’aula scolastica, ma non significativo per la vita. Una concezione non nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma a quello che sa fare e sa diventare con quello che sa. IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA Documento del Ministero della Pubblica Istruzione, aprile 2007 In nota… Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati a un’efficace gestione di tali componenti. nozione di compentenze include componenti cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche, sociali, risultati di apprendimento (conoscenze e abilità), sistemi di valori e credenze, abitudini e altre caratteristiche psicologiche. Pertanto la Da tale punto di vista, leggere, scrivere e far di conto sono abilità che, ai livelli di base, rappresentano le componenti critiche di numerose competenze. ” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002. concetto di competenza si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi, Mentre il il termine conoscenze è riferito ai fatti o alle idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza e designa un insieme di informazioni che sono state comprese. Il termine abilità viene usato per designare la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici. ” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002. Progettare per favorire lo sviluppo di competenze. Quali? Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Indicazioni per il curricolo 2007, p. 43 Progettare per le competenze Area linguistico artistico Traguardi sviluppo Competenze espressiva Area storico geografica Area matematico Scientifico-tecnologica. Traguardi sviluppo Competenze Traguardi sviluppo Competenze Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Un’ipotesi di lavoro: l’area e le discipline Area storico- geografica Storia Traguardi Sviluppo Competenze O.A. Temi relativi agli studi sociali Geografia Traguardi Sviluppo Competenze O.A. QUALI IPOTESI DI LAVORO? Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione LAVORARE SUI TRAGUARDI PER: - TENERE ORIENTATI I PERCORSI DIDATTICI - RINTRACCIARE LA CONTINUITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. ……………………………………….. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado …………… Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. …. Un’ipotesi di lavoro: le competenze per orientare e per l’unitarietà nell’azione didattica Area linguistico- artistico- espressiva Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artisticoletterarie). Imparare ad imparare Comunicare Acquisire ed interpretare l’informazione Area matematico – scientifico - tecnologica Come? Percorsi interdisciplinari. Abilità trasversali. Scelte di metodo. L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria. • Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo è quello di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazialmente differenziate. • Questa apertura costante al mondo attuale è necessaria, dal momento che uno degli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? • L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è l’espressione grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e, quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per la descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? Il processo di insegnamento/apprendimento: • è concepito come coinvolgente • spinge l'alunno a interrogarsi • è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative • tiene conto del sapere e dell'esperienza degli alunni come punto di partenza e di arrivo dei percorsi di apprendimento • si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico… la lezione… si combina con i momenti di laboratorio … Questo insegnamento/apprendimento, intenso e partecipato, guida gli allievi ad apprezzare il valore e i prodotti del lavoro scientifico professionale. Così, essi cominciano a rendersi conto del fatto che la conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 Le premesse per la STORIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell'uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei resti che il passato stesso ci ha lasciato. • La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di vista e approcci metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc). • L'apprendimento della storia contribuisce all’educazione civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere il processo di formazione della storia italiana, europea e mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il patrimonio storici nazionali. • Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite. STORIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • … anche il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla storia italiana ed europea, in questo contesto, si rivela altamente positivo e costituisce una buona base per avviare il dialogo fra le diverse componenti di una società multiculturale e multietnica e permette di aprire la scuola a un confronto sereno ed educativo sui temi delle identità e delle differenze culturali STORIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Infatti, la storia europea e italiana mostra, fin dalle fasi più antiche del popolamento, un continuo rimescolamento di genti e di culture. • Questa dinamica, nel corso del suo sviluppo – dalle prime società organizzate del protostorico alla colonizzazione greca e fenicia, al processo di unificazione del Mediterraneo, realizzato dall’Impero Romano – consente di capire i profondi intrecci che si stabiliscono fra le genti del Mediterraneo e le popolazioni dei continenti europei, asiatici e africani. STORIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. … • Una didattica plurale, che sappia praticare strade diverse di insegnamento, sembra la risposta più corrispondente a questa fisionomia della disciplina. • L'alunno impara a confrontare società, a studiare la portata di fatti di grande ampiezza temporale e geografica; si sofferma su una biografia, emblematica per la comprensione di un'epoca; studia eventi epocali, impara a usare la cronologia per scoprire l'andamento di una guerra o di un ciclo economico oppure per dare sistematicità alle conoscenze studiate. • Apprende dai libri, ma anche dall'osservazione diretta di elementi concreti: un castello, una piazza, una fabbrica, una chiesa. Ogni volta deve imparare a usare scale temporali e spaziali diverse. STORIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La disciplina, per questa sua complessità, richiede la formulazione di un percorso ben articolato, con una progressione di attività e di conoscenze.... • Nella fase del primo insegnamento, i docenti cureranno la formazione dei concetti di base del ragionamento storico e si soffermeranno su aspetti di storia locale, esperibili da vicino, ma anche su fatti e racconti di storie lontane nel tempo e nello spazio, dalla preistoria ai giorni nostri, purché presentati in forme comprensibili e utilizzabili dagli allievi. • La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzata fra il secondo biennio della primaria e la fine della secondaria di primo grado. • Si inizierà focalizzando l'attenzione degli alunni sugli aspetti della vita sociale, culturale e materiale delle società preistoriche, protostoriche e del mondo antico, e si passerà, man mano che le capacità degli allievi crescono, allo studio di processi più complessi. La scansione fra primaria e secondaria di primo grado è costituita dalla Caduta dell'impero Romano d’Occidente, MODELLI STORIOGRAFICI DIVERSI… DIVERSE METODOLOGIE PREMINENZA DEL DOCUMENTO SCRITTO NARRAZIONE PREVALENZA DEL FATTO, DELL’AVVENIMENTO ATTENZIONE AD EVENTI BELLICI, MILITARI PREVALENZA DELLA DIACRONIA Il modello tradizionale la nuova storia USO DI FONTI DI DIVERSO TIPO PROCESSO DI RICOSTRUZIONE ATTENZIONE A TUTTE LE DIMENSIONI DELLA SOCIETA’ UTILIZZO DI PIU’ DISCIPLINE MICROSTORIA PARADIGMA INDIZIARIO SINCRONIA- DIACRONIA I NUCLEI FONDATIVI PER LA DIDATTICA DELLA STORIA Costruzione delle categorie spazio temporali tempo fisico e tempo storico Storia come processo di costruzione della conoscenza controllabile sul passato: il metodo storico Mappa di conoscenze sul passato del mondo storicizzabile mediante strutturazione di quadri di civiltà Storia generale - il processo storico STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria • • • • • • • • L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Uso dei documenti • Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non. Strumenti concettuali e conoscenze • Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione, ecc. • Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…). • Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti). Produzione • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Uso di documenti • Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. • Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni • Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. • Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali e conoscenze • Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici. • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione • Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. • Elaborare in forma di racconto - orale e scritto - gli argomenti studiati Gli obiettivi del curricolo di storia prima seconda terza quarta quinta • Organizzazione delle informazioni Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate I e II PERCORSI, CONTENUTI, ATTIVITA’ per Acquisire le principali coordinate temporali • Concetti base del tempo (successione, contemporaneità, ciclicità, durata) e misurazione convenzionale (giorno, ore, minuti, ma anche mese, anno, secolo ecc.) • Sequenze temporali (prima, dopo – successione) (mentre, durante – contemporaneità) • L’idea di durata: psicologica e reale. La misurazione e l’organizzazione del tempo: giorno, settimana, mese, anno • La linea del tempo • Il tempo fisico e il tempo storico Ipotesi di lavoro: classi I e II Un anno insieme Conoscenze sul concetto di tempo: calendario, data, cronologia, durata… Strumentalità e concetti storici: fonte orale, fonte scritta, evento, fatto, mutamento, trasformazione, periodo Spunti per i percorsi e le attività • Utilizzare un diario per annotare i fatti e gli eventi principali didattici e personali. • Dopo alcuni mesi si cerca di ricostruire il passato della classe (ricordi orali, fonti scritte, registrazioni…); si confrontano ricordi e fonti scritte …Si rappresentano le successioni e le contemporaneità con disegni, semplici schemi e testi collettivi Spunti per i percorsi e le attività • Prepariamo su una lunga striscia di carta ( es. rotolo per fax) un calendario in orizzontale con i giorni e i mesi del periodo della scuola. • Si trascrivono fatti e avvenimenti significativi riferiti alla classe o ai singoli. • Periodicamente si operano ricostruzioni di ciò che è accaduto utilizzando la cronologia, la misurazione delle durate, i periodi e individuando gli eventi significativi cha hanno dato luogo a trasformazioni. • Riflessioni sui concetti, durata, periodo, data, fatto, trasformazione … • A fine anno si ripercorre sulla lunghissima striscia, il primo anno di scuola elementare. In seconda può essere punto di partenza per l’avvio delle attività, per la verifica della padronanza dei concetti base, per la conoscenza della funzione delle fonti. • • • e in terza, in quarta, in quinta? il tempo storico Il tempo fisico è omogeneo; Il tempo storico procede cronologicamente per secoli, anni… ma non è uniforme: durate, periodi, tempi lunghi, accellerazioni, rivoluzioni Il tempo storico è organizzato anche per periodi con modi di vita sostanzialmente costanti (quadri di civiltà) L’insegnamento della storia • Staticità dei quadri di civiltà • Dinamicità dei processi per le trasformazioni Come rappresentare gli aspetti strutturali e le trasformazioni? Grafici temporali e cartine geostoriche Storia come processo di costruzione della conoscenza controllabile sul passato: il metodo della ricerca storica • individuazione di problemi, costruzione e verifica di ipotesi di ricerca con ricerca e analisi di dati e informazioni da fonti di diversa tipologia. • Operazioni sulle fonti: riconoscimento, classificazione, analisi… • Confronto, integrazione, definizione di relazioni tra i fenomeni e loro rappresentazione schematica e/o discorsiva (ricostruzione e spiegazione) • Operazioni sul testo: produzione e /o fruizione (comprensione, decostruzione, schematizzazione) Gli obiettivi del curricolo di storia prima •Organizzazione delle informazioni Uso dei documenti seconda terza quarta quinta Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non. Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate Spunti per le attività Il passato personale Il passato del bambino: la scuola materna, la storia personale … • Il lavoro sulle fonti personali, familiari,amministrative ... raccolta e classificazione (fonte orale, scritta, materiale, iconografica o visiva…) analisi delle fonti e inferenze • L’organizzazione delle informazioni (successione, contemporaneità); striscia del tempo • La tematizzazione (linguaggio, gioco, alimentazione…) • L’individuazione dei mutamenti di carattere personale e collettivo per rilevare fatti ed eventi individuali e sociali • La ricostruzione con tabelle e testi di sintesi Spunti per le attività Il passato familiare e generazionale • L’albero genealogico” fino ai bisnonni con fonti di ambito familiare, amministrativo … • Costruzione di grafici temporali • Considerazioni sul periodo storico di nonni e bisnonni, eventi storici e di storia locale per contestualizzare il passato familiare • Tematizzazione: il lavoro nelle varie generazioni; settori di occupazione, le donne, gli strumenti, … mutamenti e permanenza – riflessione sui settori (primario – secondario – terziario): costruzione di grafici e schemi di sintesi. • Espansioni: abbigliamento, alimentazione, utensili, gioco… • Operazioni cognitive: chiedersi il perché dei mutamenti, formulare problemi, fare ipotesi, ottenere spiegazioni, collegare le informazioni • Organizzazione delle informazioni con tabelle di quadri socio-storici prima seconda terza quarta quinta Strumenti concettuali e conoscenze Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione, ecc. Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…). Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti). Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. Elaborare in forma di racconto orale e scritto - gli argomenti studiati Spunti per le attività: le rappresentazioni sintetiche delle civiltà Dove? Quando? Territorio economia Organizzazione sociale e politica Cultura • Riconoscere: il rapporto uomo-ambiente e le risposte che l’uomo ha trovato per soddisfare i propri bisogni di sussistenza e sopravvivenza della specie (economia e vita materiale) il modo in cui sono regolati i rapporti tra gli uomini (organizzazione sociale) le modalità secondo cui si articola il potere (organizzazione politica) la cultura, ovvero tutte le espressioni religiose, artistiche, letterarie ecc. che vanno al di là del soddisfacimento dei bisogni materiali • Confrontare quadri di civiltà diversi. Il lavoro con le fonti • Leggi attentamente la fonte e rispondi alle domande UNA FATTORIA AL TEMPO DEI ROMANI Il podere deve avere colture diverse: vigneto, ortaggi, piantagioni di salici (particolarmente richiesti per i canestri), olivi, prati, frumento, bosco per l'approvvigionamento di legname, alberi da frutta ed infine querce. Nell'azienda agricola lavorano contadini liberi (operai) e schiavi tra i quali, devono essere nutriti meglio quelli impegnati nei lavori più pesanti. Per una vigna di cento iugeri * occorrono due buoi, due asini da tiro, … Per una fattoria ad oliveto di 240 iugeri vanno bene tre paia di buoi, 3 asini con basto, un asino per la mola, 100 pecore e maiali. Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano più nulla. Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno. E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei prodotti. Catone, scrittore romano, da De agri cultura ( consigli ai proprietari di un’azienda agricola) * 1 iugero corrisponde alla grandezza di un campo che i buoi potevano arare in un giorno ATTIVITA' Analisi della fonte Comprensione del testo ( scopo: descrizione dell'azienda agricola) Lettura e significato delle parole Lettura selettiva e sottolineatura Consegna: Cerca nel testo le informazioni per rispondere alle domande seguenti e sottolineale con i colori corrispondenti Cosa si coltiva? Chi ci lavora? Quali animali ci sono? Cosa si produce? La sintesi delle informazioni in tabella Cosa si coltiva? Viti, ortaggi, salici, olivi Chi ci lavora? Contadini, schiavi Quali animali ci sono? Buoi, asini da tiro Cosa si produce? Olive, olio, frumento, legname L’elaborazione delle informazioni • Ristrutturazione/sintesi delle conoscenze (elaborazione di concetti ,collegamenti) ES: Leggi su altri testi Confronta la fonte con l'immagine… • Rielaborazione delle informazioni ES: Disegna l'azienda agricola. Descrivi l'azienda agricola OLTRE LA DESCRIZIONE: QUALI ALTRE PISTE DI LAVORO A PARTIRE DAL TESTO? • Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano più nulla. • Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno. • E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei prodotti. Le premesse per la GEOGRAFIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La geografia è scienza che studia l'umanizzazione del nostro pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni con la natura. Tali processi nel corso del tempo hanno trasformato l'ambiente e hanno “costruito” il territorio nel quale oggi viviamo. La storia della natura e quella dell'uomo si svolgono con tempi diversi ... • Per questi motivi la geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socioculturali ed economici. Ma poiché lo spazio non è statico, la geografia non può prescindere dalla dimensione del tempo, da cui trae molte delle sue possibilità di leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza. • È importante partire, nei primi anni di scuola primaria, dall'approccio senso-percettivo all'ambiente circostante, attraverso un'esplorazione consapevole del contesto. In questa fase la geografia opera in stretta connessione con le scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio. Le premesse per la GEOGRAFIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Dopo aver costruito le proprie “geografie”, … gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplina gradualmente, dagli ultimi due anni della scuola primaria fino al terzo anno della secondaria di primo grado. È soprattutto alla geografia, infatti, che spetta il delicato compito di conferire il senso dello spazio, accanto a quello del tempo: gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi in un territorio. • Occorre che, fin dalla scuola primaria, siano abituati ad analizzare ogni elemento nel suo contesto spaziale, a partire da quello locale fino ad arrivare ai contesti mondiali. Il raffronto della realtà locale con quella globale, e viceversa, è possibile attraverso la continua comparazione di spazi, letti e interpretati a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, fotografie aeree e immagini da satellite. • Altra irrinunciabile opportunità formativa che la geografia offre è quella di abituare a osservare la realtà da diversi punti di vista. Le premesse per la GEOGRAFIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Il rispetto del patrimonio culturale ereditato da chi ci ha preceduto, che si traduce in una varietà di “segni” leggibili sul territorio, è obiettivo che conduce agli stretti legami della geografia con la storia e con le scienze sociali. Con queste discipline, la geografia condivide anche la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le generazioni future possano giovarsi di una natura non avvelenata ed esaurita nelle sue risorse non rinnovabili... • Il punto di convergenza sfocia necessariamente nell'educazione all'ambiente e allo sviluppo, compatibile con le esigenze degli uomini e dei popoli, purché queste si mantengano entro la capacità di carico degli ecosistemi. • Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro. Quale geografia? geografia descrittiva vs geografia esplicativa Quale geografia esplicativa? Indirizzo • Idea - chiave contesto AMBIENTALISTA o fisico- deterministico Il rapporto uomo – ambiente è dominato e “determinato “ dalle condizioni ambientali I Rivoluzione industriale Ideologia positivista Progresso delle scienze fisiche Sviluppo delle scienze naturali POSSIBILISTA “ La natura propone … l’uomo dispone” II Rivoluzione Industriale: uso del’energia petrolifera Progresso tecnologico Influenza della nuova storia Collaborazione con gli storici FUNZIONALISTA L’organizzazione spaziale è un sistema gerarchizzato delle strutture ( di abitazione, produzione e servizi) necessarie alle funzioni esistenziali dei gruppi umani ( abitare, lavorare, istruirsi, ecc…) Problemi: agglomerazione urbana, consumo dello spazio, emergere dei paesi del Terzo Mondo, internazionalizzazione dell’economia e dei conflitti. Progressi dell’economia, della statistica, dell’urbanistica, delle scienze esatte in genere I PRINCIPI METODOLOGICI GEOGRAFIA POSSIBILISTA G. FUNZIONALISTA • • • • • • • • Osservazione ( diretta o indiretta) Ubicazione e distribuzione Causalità ( arricchita di significato: culturale, tecnologico …) Dinamismo ( ogni fenomeno va studiato nel suo sviluppo per conoscere le origini e prevederne le tendenze) Interconnessione ( un fenomeno va considerato nei reciproci rapporti con gli altri cui è collegato in un insieme parziale) Comparazione ( un fenomeno va confrontato con altri dello stesso tipo che si verificano in spazi diversi) Sintesi ( punto di arrivo in ogni indagine) Finalità ( ogni struttura naturale o artificiale è finalizzata a svolgere una funzione nell’organizzazione di un territorio) L’ambiente geografico prodotto delle relazioni e delle influenze reciproche tra : Fattori climatici Precipitazioni, pioggia, vento … • Fattori biologici Le associazioni vegetali ed animali Fattori orografici ed idrografici Montagne, pianure, corsi d’acqua Fattori tecnologici Gli interventi con cui gli uomini riescono a superare le difficoltà naturali e introducono nuovi manufatti nell’ambiente Fattori economici Legati alla produzione, scambio, e circolazione delle merci Fattori di natura sociale e culturale Usanze e costumi, ideologie … Fattori militari Legate alla necessità di difesa o alla volontà di espandersi Vicende storiche Organizzazione del territorio GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria • L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. • Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. • Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. • È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. • Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. • Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Orientamento • Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.). Carte mentali • Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante. Linguaggio della geo-graficità • Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. • Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Paesaggio • Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta. • Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio. • Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di residenza e la propria regione. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Orientamento • Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali. Carte mentali • Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici e immagini da satellite, ecc.). Linguaggio della geo-graficità • Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite. • Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative. Paesaggio • Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Regione • Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo studio del contesto italiano. Territorio e regione • Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri. • Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo soluzioni idonee nel contesto vicino. Gli obiettivi del curricolo di geografia • prima Orientamento Carte mentali seconda terza quarta quinta Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.). Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio circostante. Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici e immagini da satellite, ecc.). Gli obiettivi del curricolo di geografia prima seconda terza quarta quinta Linguaggio della geograficità • Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite. Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative. Paesaggio Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta. Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio. Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di residenza e la propria regione. Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Gli obiettivi del curricolo di geografia prima seconda terza quarta quinta Regione • Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo studio del contesto italiano Territorio e regione Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo soluzioni idonee nel contesto vicino. Percorsi per il curricolo di geografia • prima O R I E N T A M E N T O Concetti e organizzatori topologici. Percorsi in base a indicatori topologici (avanti/indietro, destra/sinistra). seconda terza quarta quinta Orientamento nello spazio della scuola e del circondario in base a punti di riferimento fissi. Orientamento ‘sulla’ e della’ pianta del quartiere in base a punti di riferimento noti. Percorsi nello spazio vicino e sulla carta a grandissima scala Orientamento con la bussola, con i punti cardinali. Orientamento della pianta del quartiere e/o della città in base a punti di riferimento fissi e ai punti cardinali. Approccio all’orientamento sulle carte con le Coordinate geografiche (latitudine e longitudine). Gli obiettivi del curricolo di geografia prima seconda terza quarta quinta Linguaggio della geograficità • Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello spazio circostante. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento fissi. Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte tematiche, grafici, immagini da satellite. Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative. Paesaggio Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta. Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio. Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di residenza e la propria regione. Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale. Gli obiettivi del curricolo di geografia prima seconda terza quarta quinta Regione • Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo studio del contesto italiano Territorio e regione Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri. Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, analizzando le soluzioni adottate e proponendo soluzioni idonee nel contesto vicino. Spunti per le attività Punti di vista L’osservazione indiretta Le carte tematiche Dati e statistiche PROVINCIA N. COMUNI ABITANTI SUPERFICIE Kmq DENSITA' CHIETI 104 389.968 2.588 151 L'AQUILA 108 303.761 5.035 60 PESCARA 46 293.855 1.225 240 TERAMO 47 289.746 1.950 159 LIGURIA MOLISE SUPERFICIE 5.420 4.438 ABITANTI 1.662.658 331.990 DENSITA' 307 75 TERRITORIO MONTUOSO 65% 65% FARE RICERCA A SCUOLA Le nostre esperienze • • • • Cosa vuol dire RICERCA? Quando una ricerca è ricerca vera? Come comincia una ricerca? Con quale itinerario metodologico si sviluppa? La ricerca è una raccolta di informazioni? I DIVERSI MODI DI FARE RICERCA L’attivismo La ricerca d’ambiente Il vissuto RICERCHISMO o RICERCA? Descrizione, esposizione o spiegazione? Una ricerca vera è un processo di indagine che, utilizzando codici normativi specifici e differenziati, è volta non solo alla descrizione ma alla spiegazione della realtà. La spiegazione della realtà ha come punto di partenza un problema L’attivismo che si richiede è prima di tutto cognitivo L’apprendimento è significativo Come? La metodologia della ricerca Costruzione del problema Elaborazione delle ipotesi Controllo delle ipotesi Integrazione delle conoscenze Sintesi e generalizzazione FARE RICERCA SUL TERRITORIO Dalla storia localizzata alla macrostoria … SI PUO' FARE perché: • La grande storia si può leggere in ogni realtà, anche la più piccola ed apparentemente non significativa. • Avvicina all'uso di tutti i tipi di fonte e a tutte le storie. MA è necessario: • • • • Selezionare ed individuare l'ambito della ricerca. Conoscere ed utilizzare le risorse culturali del territorio. Collegare il particolare al generale. Avvalersi dei contributi di più discipline. Progettare progetti Il progetto Un’ impresa collettiva gestita dal gruppo classe. - E’ orientata, da un bisogno condiviso, verso una produzione concreta. - Comporta un insieme di compiti nei quali ciascuno può essere attivo in relazione a interessi, mezzi e saperi. - Favorisce apprendimenti riferibili a più discipline. - Suscita conoscenze e abilità di gestione del progetto ( anticipazione, pianificazione,realizzazione). Perrinoud 1999, Proulx 2004 IL PROGETTO: un compito, un prodotto, per le competenze Un compito: autentico, esperto, contestualizzato, problematico, complesso. Un prodotto: apprendere a fare e ad essere consapevole dei processi che generano il prodotto. Rischi rapporto strumentale con il sapere. Per le competenze: disciplinari, trasversali Progetto Comenius: facciamoci conoscere Il compito Il prodotto Il progetto per le competenze Far conoscere il territorio a partner del progetto Comenius in visita nella scuola Depliant del territorio ( comune, regione) di residenza Educazione al patrimonio e alla cittadinanza europea Progettiamo il viaggio di istruzione Il compito Il prodotto Il progetto per le competenze Definire la destinazione ed elaborare il programma del viaggio di istruzione tenendo conto delle conoscenze apprese e da apprendere, del tempo a disposizione e del budget di rifermento Programma del viaggio di istruzione Conoscenza del territorio italiano e del patrimonio culturale Facciamo un museo Il compito Il prodotto Il progetto per le competenze Allestire una documentazione con fonti del passato della scuola per far conoscere ai compagni la storia, le trasformazioni della struttura e del sistema scolastico in generale. Decidere quali fonti e con quale modalità proporle. Il museo in classe Uso consapevole delle fonti nella storia. La storia in manifesto Il compito Elaborare in piccoli gruppi materiali, da proporre alle istituzioni locali, per valorizzare il patrimonio culturale del comune Il prodotto Il manifesto del patrimonio storico locale Il progetto Educazione al patrimonio per le competenze Progetto Conoscere il nostro patrimonio Il compito Il prodotto Far conoscere un bene archeologico o del patrimonio locale ricercando ed elaborando le principali informazioni storiche Il depliant o il pannello esplicativo del monumento Il progetto Educazione al patrimonio per le Educazione alla cittadinanza competenze Competenze nella ricerca storica Principali fasi del progetto Traccia utilizzabile per il lavoro con gli alunni PERCEZIONE E ANALISI DI UN BISOGNO (valori condivisi) E DEFINIZIONE DEL PROBLEMA Qual è il problema? PREFIGURAZIONE DI UN TRAGUARDO ATTESO Che cosa vorremmo? Cosa vorremmo fare? CONDIZIONI PER LA FATTIBILITA’ ( vincoli, risorse) Cosa abbiamo a disposizione? Di cosa dobbiamo tenere conto? ( limiti e possibilità) DEFINIZIONE DELLA PROGETTAZIONE: compito, obiettivi/ prodotto; fasi, strategie, pianificazione azioni, tempi, mezzi. Vogliamo… L’obiettivo … Per questo realizzeremo... Il lavoro sarà svolto da…. Si occuperanno di …. Il tempo di realizzazione sarà… Utilizzeremo… FASI DI LAVORO ( organizzazione sincronia e diacronia delle attività) Attività da svolgere: In successione: In contemporaneità: MONITORAGGIO E VERIFICA IN ITINERE Prevediamo di fare dei report ogni… per verificare se… REVISIONE E VALUTAZIONE Al termine del progetto ricostruiremo il percorso fatto e valuteremo… Se non commetti errori significa che non cerchi di risolvere problemi veramente difficili. E questo è un grave errore. Frank Wilczek