Come scegliere il terriccio GUIDE ALLA SCELTA Informazioni generali La scelta del terriccio da mettere nel vaso è molto importante per lo sviluppo della pianta e quindi è opportuno conoscere quali sono le diverse esigenze delle piante in fatto di terreno. Il terriccio, o substrato di coltura, infatti costituisce la sede dell’apparato radicale della pianta e ne consente la giusta crescita e sviluppo. Il terriccio svolge compiti molto importanti: consente alla pianta di svilupparsi e la sostiene; trattiene la giusta quantità di acqua; permette in drenaggio evitando ristagni idrici (con conseguente insorgenza di marciumi radicali); garantisce il giusto scambio di gas (ossigeno ed anidride carbonica); trattiene gli elementi nutritivi; mantiene vitale ed integro l'apparato radicale; conferisce la giusta struttura al substrato di coltura. La scelta del terriccio Al momento dell'acquisto saper leggere l’etichetta consente di saper cosa contiene il terriccio, soprattutto la quantità in minerali, così importanti per le piante. Il terriccio è costituito in gran parte da torba e compost. La quantità è espressa in litri. Il volume indica lo spazio che, secondo il produttore, potrebbe essere riempito con quella quantità di prodotto, dopo averlo reso soffice. Per avere un’idea: un litro di terriccio è la quantità giusta per un vaso di 12 cm di altezza e 12 cm di diametro. Le caratteristiche del terriccio, indicate sull’involucro, sono: • composizione, ovvero miscelazione di matrici organiche e minerali inerti (sabbia, torba baltica, torba bionda, torba nera, humus, corteccia, pomice); • caratteristiche fisiche, porosità (rapporto tra spazi vuoti e pieni), permeabilità (capacità di trattenere acqua disponibile alla pianta), resistenza alla compressione e al compattamento; • caratteristiche chimiche: acidità, neutralità o alcalinità del terriccio, indicate come “pH” (espresso in valori compresi tra 1 e 14, 7 indica la neutralità); ogni pianta possiede un valore di pH ideale per la propria crescita e sviluppo; • contenuto in elementi nutritivi: macroelementi (NPK), mesoelementi e microelementi, solitamente corretti o aggiunti tramite concimazione. Di seguito una panoramica di terricci presenti sul mercato da scegliere in base al tipo di pianta da trattare. Terriccio universale Sotto la denominazione di “terriccio universale” si annoverano diversi tipi di prodotto, tuttavia, generalmente questi contengono una buona percentuale di sostanza organica, capacità di trattenere l’acqua e un pH neutro; inoltre può essere arricchito al momento dell’uso con altri prodotti. Questo terriccio è adatto alle piante da fiore oppure per migliorare la qualità del terreno in giardino. Terriccio per acidofile Il terriccio per acidofile è un prodotto a base di diverse torbe miscelate tra di loro, quindi è un terreno essenzialmente fibroso e ricco di sostanze organiche, povero di minerali, a ridotta salinità, capace di trattenere l’acqua; questo terriccio è l’ideale per le cosiddette piante acidofile, cioè quelle che amano i terreni a pH acido, come gardenie, ortensie, azalee e camelie. Terriccio per cactacee Il terriccio ideale per le cactacee è quello sciolto, ricco di sabbia e di materiale organico ben decomposto; solo con un terreno che possiede queste caratteristiche le cactacee e le altre succulente potranno crescere nel modo adeguato. Terriccio per agrumi Per chi non ha esperienza, la coltivazione in vaso degli agrumi è quella più difficoltosa perché oltre al terreno e alle diverse cure bisogna fare i conti con il clima che spesso non è quello indicato per queste piante; non potendo certo ovviare alla situazione climatica, bisogna almeno cercare di aiutare lo sviluppo di queste piante con il terriccio adatto. Il terriccio per agrumi deve contenere un’alta componente organica in grado di trattenere l’umidità senza disperdere l’acqua; inoltre, deve essere leggero e preferibilmente arricchito con pomice. Terriccio per le rose Il terriccio per le rose è un prodotto specifico che viene usato per il rinvaso o la messa a dimora delle rose, ma può essere usato anche come ammendante per migliorare la qualità del terreno; è composto di humus vegetale, è capace di assicurare un’elevata ritenzione idrica, è soffice e leggero. Questo terreno è indicato soprattutto per la messa a dimora delle rose a radice nuda o per quelle propagate per talea. Terriccio per ortaggi Il terriccio per gli ortaggi deve essere fertile, ricco di nutrienti in grado di mantenersi nel tempo, meglio se composto da torba, humus e stallatico maturo, perché deve nutrire a lungo la pianta; il terreno ideale per gli ortaggi, inoltre, deve essere anche soffice e ben drenato. Terriccio per orchidee La composizione di un buon terriccio per orchidee potrebbe comprendere la fibra di osmunda (derivata dalle radici dell'Osmunda, una grande felce), e la torba bionda di sfagno, rispettivamente presenti in 2/3 e 1/3. Composto spesso anche di cortecce e fibra di cocco, è adatto per Cattleya, Cymbidium, Dendrobium, Phalaenopsis e altre specie di orchidee dotate di apparato radicale aereo, che necessita un ancoraggio, e, nello stesso tempo, un giusto arieggiamento e inumidimento. Le composte di John Innes Le composte John Innes sono delle composte per piante coltivate, sviluppate dall'Istituto inglese omonimo, con sede a Norwich. Sono molto note nel mondo anglofono, tanto da diventare standard per indicare le tipologie di composte. Le composizioni sono rilasciate nel pubblico dominio. Esistono varie composizioni: Composta John Innes (JI) n. 1, adatta per le piante appena nate, Composta JI n. 2, adatta per le piante giovani, Composta JI n. 3, adatta per le piante adulte, Composta da semi, Composta da radicazione, adatta per talee, margotte e propaggini, Composta per ericaceae (azalee e rododendri), Composta senza terra (soilless). Composta base La composta base è formata da Terriccio o limo a base di creta (sterilizzato), Torba e Sabbia o sassolini nella proporzione 7 : 3 : 2 in volume. A questa composta si aggiungono poi i fertilizzanti: Miscela di cornunghia, superfosfato e solfato di potassio, nelle proporzioni 2 : 2 : 1, nella quantità di 2,5 kg/metro cubo, gesso o calcare sbriciolato, 0,5 kg/metro cubo. Partendo dalla composta base, JI #1, e raddoppiando o triplicando il fertilizzante e il gesso, si ottengono rispettivamente la JI #2 e la JI #3. Composta da semi Terriccio o limo a base di creta, Torba Sabbia o sassolini nella proporzione 2 : 1 : 1 in volume. A questa composta si aggiungono superfosfato e del calcare sbriciolato, nelle stesse proporzioni della composta base. Composta da radicazione Terriccio o limo a base di creta, Torba Sabbia o sassolini nella proporzione 1 : 2 : 1 in volume, senza aggiunta di fertilizzanti. Composta per ericaceae Terriccio o limo a base di creta, Torba Sabbia o sassolini nella proporzione 2 : 1 : 1 , a cui si aggiungo 0,6 kg/metro cubo di zolfo sublimato e 1,2 kg/metro cubo di superfosfato, equivalente a 1 kg/metro cubo di fertilizzante 0-25-0 Composta senza terriccio (soilless) Torba Sabbia o sassolini nella proporzione 3 : 1 In evidenza Fondi di caffè, bustine di te usate, gusci di uova, preventivamente messi in una compostiera sono ottimi costituenti per arricchire il terriccio; sembra inoltre che il caffè tenga lontano dalle piante lumache e bruchi. Il metodo migliore per mescolarlo al terriccio consiste nello spargere piccole quantità di caffè sul terreno, e poi zappettare leggermente, in modo da mescolarlo con la terra già presente. Il mio ambiente La cornunghia è un ottimo concime organico che, se somministrato in primavera, aumentando la percentuale di azoto, accelera il processo di colorazione e previene il pericolo di fermentazione e la formazione di muffe e funghi nel terreno. E' di origine animale (è ottenuta tramite essiccazione e torrefazione di corna e unghie scartate dalla lavorazione industriale della carne), rappresenta una ottima alternativa ai fertilizzanti di sintesi ed è utile per alleggerire il terriccio.