Quando
la città
si mobilita
CASE DI ACCOGLIENZA
E’ il caso della nuova Casa di Pescara
che abbiamo già presentato
nel numero scorso. Per realizzare
la nuova struttura hanno collaborato
istituzioni, Chiesa locale,
mondo del lavoro, società civile.
Il risultato è “la fattoria del sorriso”
che ospita la casa affidata,
con soddisfazione di tutti,
al Movimento per la vita
come raccontano in queste pagine
il presidente del Lions Club e il vescovo
del capoluogo abruzzese
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U
na vigilia di Natale di circa
dieci anni fa, un socio del
Lions Club Pescara Host, accompagnò i ragazzi del Leo Club
– la componente giovanile del
Lions Club International, che portavano dei doni ai bambini di un
orfanotrofio.
Fu grande l’emozione provata
nel vedere come i bambini si avvicinavano ringraziando per i piccoli doni, e come cercavano di
assorbire, in quei brevi momenti,
quanto più affetto possibile.
Ma ancora maggiore fu l’impressione di accorgersi che su
quei volti non c’era sorriso, reazione ad una condizione affettiva
di abbandono, di solitudine interiore.
Tali emozioni lasciarono nell’amico Lion un segno profondo
ed alcuni anni dopo, nel 2002, il
Lions Club Pescara Host festeggiava il cinquantennale dalla sua
fondazione: la Provvidenza ha voluto che alla presidenza del Club
fosse chiamato proprio quel socio
che alcuni anni prima era stato
colpito da quella esperienza.
Il ricordo delle emozioni provate nell’incontrare i bambini
meno fortunati, la necessità di lasciare, nel cinquantesimo anno di
attività del Club, un segno tangibile della sua presenza nella città,
ed anche il fatto che da poco era
stata emanata una legge che pre-
Sinergia tra Mpv e Caritas
A
bbiamo incontrato
mons. Tommaso Valentinetti (nella foto), arcivescovo di Pescara per
chiedere le ragioni ch l’hanno
spinto ad affidare al Mpv, per
il tramite della Caritas diocesana, la nuova struttura donata dal Lions. Ecco le sue
risposte: «Per il ruolo fondamentale che il Movimento
ricopre in relazione alla promozione e alla difesa della
vita nascente.
Riteniamo che da questa collaborazione
possa nascere la giusta sinergia tra la Caritas
diocesana e il Movimento, per essere sempre
pronti e raccogliere le sofferenze, le fatiche e
le difficoltà soprattutto dei più poveri.
Sono tutti poveri quelli che rifiutano la
vita?
La maggior parte hanno delle difficoltà eco-
scriveva la chiusura degli orfanotrofi per sostituirli con case famiglia, hanno portato il presidente
a pensare alla realizzazione di
una Casa dove poter accogliere
bambini sfortunati.
In tanti lo hanno seguito nella
realizzazione di quello che all’inizio sembrava solo un sogno: dapprima i soci del Lions Club di
Pescara che hanno sposato l’iniziativa ed hanno avviato una
campagna di raccolta fondi contribuendo sia autotassandosi che
organizzando eventi benefici; poi
l’intero Distretto Lions 108/A che
ne ha garantito gli oneri finanziari promuovendo il service sull’intero territorio distrettuale; ed
ancora la Fondazione Lions per la
Solidarietà, che con il suo intervento ne ha permesso la materiale realizzazione; ed inoltre il
Comune di Pescara che ha concesso il terreno sul quale realizzare la struttura; ed ancora la
Caritas Diocesana che si è assunta
l’onere di garantire la gestione
della struttura; e poi le tante im-
nomiche e sociali e soprattutto hanno difficoltà in famiglia.
La povertà infatti non è
solo quella economica, ma
interiore e per questo le persone diventano egoiste. L’incertezza, soprattutto nel
rapporto di coppia, produce
disagio e aridità. Come Caritas non possiamo trascurare
questo aspetto.
Il rapporto tra Caritas e
Mpv è solo un delegare?
No, non è una delega, ma è un assumerci delle
responsabilità perché riteniamo che lo stare
accanto a queste realtà di maternità difficile
sia una delle principali risposte alla vocazione
cristiana. Vogliamo vivere in modo educativo
questa esperienza anche in relazione alle parrocchie, che potranno entrare in rete, e altre
realtà di base.
prese, gli artigiani e quanti sono
stati coinvolti nella realizzazione
della struttura che hanno fornito
gratuitamente materiali e manodopera; ed infine il Movimento
per la vita che oggi ha, finalmente, chiuso il cerchio, utilizzando la struttura per consentire
ai suoi piccoli ospiti di ritornare a
sorridere.
Ecco perché questa Casa di accoglienza si chiama “Fattoria del
Sorriso”: perché abbiamo voluto
donare a Pescara un luogo dove i
suoi piccoli ospiti sfortunati vengano accolti da allegria, gioia e
profondo affetto che facciano
loro dimenticare le vicissitudini di
un destino fino ad oggi avverso e
facciano rinascere sulle loro labbra il Sorriso, nel calore di una
nuova famiglia.
Il 23 marzo del 2004 è stata posata la prima pietra della struttura, che a distanza appena tre
anni è stata completata a riprova
delle responsabilità che i Lions
possono assumersi: non a caso il
Lions Club International è risul-
tata nel 2007 la prima ONG al
mondo per capacità operative e
affidabilità nel perseguire gli
obiettivi prefissati.
Il 12 luglio 2008, con una toccante cerimonia alla presenza del
Sindaco di Pescara e dell’Arcivescovo Metropolita della Diocesi
Pescara-Penne, nonché dei soci
dei Lions Club di Pescara Host, Pescara Ennio Flaiano, Montesilvano, Chieti e di tanti amici del
Movimento per la vita, si è conclusa l’attività dei Lions Club con
l’affidamento della struttura agli
Amici al Movimento per la vita e
del Cav.
Ma l’affidamento della struttura a chi ha competenze e capacità per gestirla è solo uno dei
traguardi che il Lions Club si è pre-
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CASE DI ACCOGLIENZA
fissato: la cerimonia dello scorso
luglio segna, infatti, l’inizio di una
nuova fase dello stesso service
nella quale i Lions, grazie all’apporto del Movimento per la vita,
continuano ad operare e ad incidere per il miglioramento di una
parte importante del nostro tessuto sociale attraverso le attività
che l’utilizzo della “Fattoria del
sorriso” consentirà di gestire ed
organizzare.
E questa è una fase che speriamo possa durare ben più dei
cinque anni nei quali abbiamo
terminato la fase operativa del
nostro progetto.
Nel ringraziare le volontarie
ed i volontari del Movimento per
la vita ricordiamo loro che si sono
assunti una grande responsabilità:
far funzionare la “Fattoria del
Sorriso” vuol dire adoperarsi per
far ritornare a sorridere piccoli
meno fortunati di noi.
A loro, quindi, un grande in
bocca al lupo, ma anche la promessa che i Lions saranno sempre
loro vicino per coadiuvarli nel loro
difficile compito.
PIETRO MARIA DI GIOVANNI
presidente Lions Club Pescara Host
La casa,
una famiglia
di scorta
D
Pubblichiamo stralci dell’introduzone del presidente Casini
al volume sulle Case d’accoglienza di recente pubblicazione
obbiamo tutti ingraziare tutti coloro che gestiscono le case d’accoglienza. Sono soprattutto loro che ne garantiscono gli effetti
positivi. Perché non si deve pensare alla “casa” come
un luogo idilliaco dove si respira soltanto la tenerezza
della maternità. Spesso i problemi sono enormi.
Non solo di carattere economico-amministrativo,
ma anche – soprattutto – di ordine psicologico, educativo, relazionale. Chi gestisce una casa d’accoglienza
deve sapere unire generosità e prudenza, capacità
d’immergersi nelle situazioni altrui per condividerle
nell’amicizia profonda e serenità imperturbabile per
essere punto di riferimento, donazione d’amore e tenacia durevole, sorridente fermezza e accoglienza au-
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Via Cattaro 28, 00198 Roma - tel. e fax 06.8620.2224 E-mail: [email protected]