COSA FA IL LOGISTICO LAVORA NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE LAVORA NEI MAGAZZINI LAVORA NELLE AZIENDE COMMERCIALI LIVELLI DI COMPETENZA RICHIESTA DIRETTORE DELLA LOGISTICA SI PONE COME INTERFACCIA TRA IL RESP. DI MAGAZZINO E LA DIREZIONE DECISIONI DI CAMBIAMENTO RESPONSABILE DI MAGAZZINO COMPETENZA ORGANIZZATIVA ORGANIZZARE MEZZI E PERSONE OPERATORE DI MAGAZZINO NESSUNA COMPETENZA IN PARTICOLARE PATENTINO DEL CARRELLO ELEVATORE LADDOVE CI SIA UNO SPOSTAMENTO DI MERCI O DI PERSONE LA' C'E' LOGISTICA LOGISTICA INDUSTRIALE FLUSSI DI MERCI CITY LOGISTICS FLUSSO DI MERCE VA NELLE CITTA' DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI IN OTTICA DI SOSTENIBILITA' MOBILITY LOGISTICA DELLE PERSONE UNA DEFINIZIONE INTERESSANTE DI LOGISTICA 1 2 3 4 5 6 7 PORTARE: IL PRODOTTO GIUSTO NEL POSTO GIUSTO AL COSTO GIUSTO NEL GIUSTO TEMPO NELLE GIUSTE CONDIZIONI AL CLIENTE GIUSTO CON LE GIUSTE INFORMAZIONI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LOGISTICA E PROSPETTIVE PRODUZIONE SEMPRE PIU' DECENTRATA SU ALTRI PAESI MAGGIORE GLOBALIZZAZIONE RIDUZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE IN ITALIA RIDUZIONE DELLA MANIFATTURA MA AUMENTO DEI CENTRI LOGISTICI LE PROSPETTIVE: AUMENTO DEI MAGAZZINI PER LA SODDISFAZIONE DEL MERCATO ITALIANO AUMENTO DELLE INTERAZIONI TRA AZIENDE LE RICHIESTE DEL MERCATO MENO SCORTE PIU' SERVIZIO PIU' FORNITURE MENO MERCE TRASPORTATA COSA FA IL RESPONSABILE DELLA LOGISTICA VALIDARE VALUTARE GLI ACQUISTI GESTIRE LA MERCI ON CONSEGNA / CONTROLLARE LO STATO DELLA SPEDIZIONE ORGANIZZA GLI ARRIVI GESTISCE LE FASI DI STOCCAGGIO E CONTROLLO PIANIFICA I PRELIVI A MAGAZZINO DEFINISCE LE ATTIVITA' DI CONSOLIDAMENTO / PREPARAZIONE DELLA SPEDIZIONE CONTATTA I FORNITORI LOGISTICI SI OCCUPA DEL CARICO GESTISCE L'ORGANIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE PACKAGING L'IMBALLO DEL PRODOTTO UN ELEMENTO DI COMUNICAZIONE SULL'IMBALLO TROVIAMO DELLE INDICAZIONI UN ELEMENTO LOGISTICO PERMETTE IL TRASPORTO FACILITA L'UTILIZZO CONTIENE E PRESERVA IL PRODOTTO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SI RICONOSCONO TRE TIPOLOGIE DI IMBALLO IMBALLO DI PRIMO LIVELLO VA A CONTATTO CON IL PRODOTTO UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE IL DESTINATARIO DELLA COMUNICAZIONE E' IL CONSUMATORE IMBALLO DI SECONDO LIVELLO L'IMBALLO CHE CONTIENE QUELLI DI PRIMI LIVELLO UNO STRUMENTO LOGISTICO / DISTRIBUZIONE SU PDV IL DESTINATARIO DELLA COMUNICAZIONE E' IL RESP O L'OPER DI MAGAZZINO IMBALLO DI TERZO LIVELLO IMBALLO CHE CONTIENE GLI IMBALLI DI SECONDO LIVELLO PALLET IL DESTINATARIO DELLA COMUNICAZIONE SUL PALLET E' IL LOGISTICO LOTTO UNA CERTA QUANTITA' DI MERCE CHE HA UGUALI CARATTERISTICHE E' STATO PRODOTTO CON LE STESSE MATERIE PRIME E' STATO PRODOTTO NELLO STESSO GIORNO E NELLO STESSA LINEA D PRODUZIONE PALLET O BANCALE SISTEMA DESTINATO AL TRASPORTO DELLA MERCE DI CHE MATERIALE? LEGNO PLASTICA METALLO CHE DIMENSIONI HA? ESISTONO TUTTE LE DIMENSIONI NELLA GDO (GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA) SI UTILIZZA UN UNICO TIPO DI PALLET CHE E' CHIAMATO EPAL DIMENSIONI 120 X 80 ALTEZZA 15 CM PORTATA 15 QUINTALI ESISTONO DELLE INFORMAZIONI SUL PALLET? STANDARD (EUR - EPAL) CODICE FABBRICANTE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PROPRIETARIO DEL PALLET EVENTUALI RIPARAZIONI FUMIGAZIONE IL PALLET SI PUO' CARICARE SU UN AEREO? SI, A PATTO CHE SIA CONTENUTO IN CONTAINER IL CONTAINER DA TRASPORTO STRADALE PUO' ESSERE CARICATO SU UN AEREO? NO SUGLI AEREI VENGONO UTILIZZATI CONTAINER PARTICOLARI CONTAINER CHE MISURE ESISTONO? 20 PIEDI 40 PIEDI IN TERMINI DI VOLUME, LA QUANTITA' DI CONTAINER CHE ENTRA/ESCE IN UN PORTO - INTERPORTO VIENE VALUTATA IN TEU TEU = TWENTY EQUIVALENT UNIT CAPACITA' (ALL'INCIRCA) DEL CONTAINER LUNGHEZZA: Lunghezza esterna: Lunghezza interna: Larghezza esterna: Larghezza interna: Altezza esterna: Altezza interna: CAPACITA' PALLET ALTEZZA VOLUME PALLET 6.058 5.860 2.438 2.310 2.591 2.360 mm mm mm mm mm mm 31946376000 MMC 31 MC 166 MM 2247075600 2,2 MC Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 IMBALLI NEL TRASPORTO DELLE MERCI UN ELEMENTO FONDAMENTALE E' L'IMBALLO (PACKAGING) ESISTONO TRE LIVELLI DI IMBALLO IMBALLO DI PRIMO LIVELLO DESCRIZIONE SI TRATTA DELL'IMBALLO CHE CONTIENE IL PRODOTTO E PERMETTE LA VENDITA A SCAFFALE FUNZIONI SALVAGUARDARE LA QUALITA' DEL PRODOTTO PERMETTERNE LA VENDIBILITA' (UNITA' COMMERCIALE) FAVORIRE LA COMUNICAZIONE VERSO IL CONSUMATORE ES. CONFEZIONI PRODOTTO COMMERCIALIZZATO IMBALLO DI SECONDO LIVELLO DESCRIZIONE IMBALLO CHE CONTIENE GLI IMBALLI DI PRIMO LIVELLO FUNZIONI SCATOLE E SCATOLONI CHE PERMETTONO IL TRASPORTO E LO STOCCAGGIO (COLLI) PRESERVARE IL PRODOTTO FAVORIRE LA COMUNICAZIONE VERSO GLI OPERATORI DELLA LOGISTICA (MAGAZZINIERI, OPERATORI PUNTI VENDITA) ES. SCATOLONI IMBALLO DI TERZO LIVELLO DESCRIZIONE IMBALLO CHE CONTIENE GLI IMBALLI DI SECONDO LIVELLO FUNZIONE AGEVOLARE LE ATTIVITA' INERENTI L'HANDLING ESEMPI: PALLET, ROLL TENDENZE DEL SETTORE DEGLI IMBALLI L'IMBALLO E' UN COSTO L'IMBALLO HA UN IMPATTO AMBIENTALE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 IMBALLI OBIETTIVO PER LE AZIENDE: RIDURRE GLI IMBALLI O I COSTI ASSOCIATI AD ESSI I PROBLEMI DELL'EPAL UN BANCALE HA UN VALORE, VALE COME MERCE DI SCAMBIO UN NUMERO ELEVATO DI PALLET SPARISCE EPAL (EUROPALLET) E' UN CONSORZIO CHE GESTISCE LA MOVIMENTAZIONE DEI PALLET IN EUROPA. GARANTISCE LA QUALITA' DEL BANCALE USATO: DIMENSIONI CAPACITA' DI CARICO MATERIALI USATI PER LA PRODUZIONE EPAL: HA DIMENSIONI STANDARD PER L'EUROPA DI 80 CM X 120 CM IL PROBLEMA STA NELLO SCAMBIO INTERCONTINENTALE STATI UNITI E ASIA HANNO STANDARD DI BANCALI DIFFERENTI EPAL NON SATURA IL CONTAINER DIMENSIONI INTERNE DEL CONTAINER 40 PIEDI LARGHEZZA LUNGHEZZA ALTEZZA VOLUME 2310 MM 12010 MM 2360 MM 65,47372 MC VOLUME SPRECATO DA BANCALI VOLUME 4,161465 MC LIVELLO INEFFICIENZA 6% METTENDO DEI BANCALI DENTRO UN CONTAINER PERDO ALMENO IL 6% DEL VOLUME CARICABILE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 IL MAGAZZINO CATENA DEL VALORE DI PORTER RISORSE UMANE SISTEMI INFORMATIVI AMMINISTRAZIONE LOG PRODUZI INGRESSO ONE LOG USCITA MARKETI NG POST VENDITA ALL'INTERNO DELLE FASI EVIDENZIATE CI SONO DEI MAGAZZINI CHE COS'E' MAGAZZINO UN LUOGO FISICO IN CUI VENGONO STOCCATE MOMENTANEAMENTE DELLE MERCI QUALE LO SCOPO DI UN MAGAZZINO SODDISFARE LE ESIGENZE DEL CLIENTE (LOGISTICO) QUALI MAGAZZINI CONOSCIAMO MAGAZZINO MATERIE PRIME FORNITORE FORNITORE DELL'AZIENDE, ESTERNO ALL'AZIENDA STESSA CLIENTE PRODUZIONE MAGAZZINO SEMILAVORATI FORNITORE PRODUZIONE CLIENTE PRODUZIONE MAGAZZINO PRODOTTI FINITI FORNITORE PRODUZIONE CLIENTE CLIENTE ESTERNO, CLIENTE DELL'AZIENDA IL MAGAZZINO HA SEMPRE PIU' VALORE NEGLI ULTIMI TEMPI PERCHE' E' RESPONSABILE DELLA FLESSIBILITA' AZIENDALE PERCHE' E' RESPONSABILE DEL LIVELLO DI SERVIZIO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 IL MAGAZZINO COSA SI DEVE GARANTIRE NEL MAGAZZINO? VELOCITA' DI PRELIEVO CORRETTEZZA DEL PRELIEVO INTEGRITA' DELLA MERCE QUAL' E' IL PROCESSO NEL MAGAZZINO SCARICO ACCETTAZIONE CONTROLLO STOCCAGGIO ABBASSAMENTO PRELIEVO CONTROLLO E PREPARAZIONE SPEDIZIONE CARICO DELLA MERCE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO FASE SI SCARICO DELLA MERCE QUANDO SI DEVE SCARICARE LA MERCE UNA REGOLA DA APPLICARE E' LA DEFINIZIONE DI FINESTRE TEMPORALI ES: LO SCARICO DELLA MERCE AVVIENE DALLE xx:xx ALLE yy:yy RIUSCIRE A PIANIFICARE IL FABBISOGNO DI PERSONE DEI MAGAZZINIERI QUANTO CI SI IMPIEGA A SCARICARE UN CAMION? NON ESISTE UN TEMPO STANDARD CON LE GIUSTE CONDIZIONI POTREMMO IMPIEGARCI 50 MIN SUPPONIAMO DI AVERE LA BAIA AD ALTEZZA DEL PIANALE LE FORMULE DA USARE VELOCITA' = SPAZIO / TEMPO SPAZIO = VELOCITA' * TEMPO TEMPO = SPAZIO / VELOCITA' VELOCITA' UN UOMO CHE CAMMINA VELOCITA' = 1 M/S SPAZIO VIAGGI (A/R) 33 SPAZIO MEDIO 14 M PER IL CARICO E LO SCARICO DEL TRANSPALLET 20 SEC SPAZIO TOTALI TEMPO 924 M 1584 SEC 26,4 MIN IL TEMPO PER LO SCARICO DA BAIA E' MINIMO DI 30 MINUTI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO SE NON AVESSI LA BAIA I TEMPI SAREBBERO PIU' LUNGHI E ANCHE IL COSTO SAREBBE PIU' ALTO PERCHE' DOVREI USARE DUE PERSONE COME CALCOLARE IL COSTO DI UN'ATTIVITA'? DATI DI CUI ABBIAMO BISOGNO? QUANTO COSTA ALL'AZIENDA UN MAGAZZINIERE COSTO PERSONA JUNIOR 15 EURO /ORA QUANTO DURA L'ATTIVITA' TEMPO DI LAVORO 30 MIN QUANTO COSTA L'ATTIVITA' ALL'AZIENDA? COSTO AZ = COSTO PERSONA * TEMPO DI LAVORO 7,5 EURO SENZA LA BAIA PER LO SCARICO COSTO AZ = COSTO PERSONA * TEMPO DI LAVORO * NUM PERSONE 15 EURO GIORNI LAVORATIVI IN UN ANNO 220 GIORNI 10 CAMION DA SCARICARE RISPARMIO € 16.500,00 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO CAMION BARICENTRO BARICENTRO BAIA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO BARICENTRO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO 2 SCARICO PREVEDE IL PASSAGGIO DELLA MERCE DAL MEZZO DI TRASPORTO AL MAGAZZINO LA MERCE PUO' ESSERE SCARICATA CON DIVERSE MODALITA' MANUALE : PRODOTTI LEGGERI, PICCOLI E NON INGOMBRANTI MEZZI DI MOVIMENTAZIONE DI MAGAZZINO: CARRELLI ELEV., TRANSPALLET DA VALUTARE: QUANTO CI IMPIEGO A SCARICARE? QUANTE PERSONE SONO NECESSARIE ALLO SCARICO? LO SCARICO AVVIENE IN MODO SICURO PER MERCE E PERSONE? AREA DI SCARICO PIAZZALE E' ALLO STESSO LIVELLO DEL PIANO DEL MAGAZZINO IN QUESTO CASO LO SCARICO DAL MEZZO DI TRASPORTO DEVE ESSERE FATTO, PER MATERIALE PALLETTIZZATO, CON UN CARRELLO ELEVATORE IN ALCUNI CASI LA MERCE VIENE TRASPORTATA DA BILICO SU PALLET PER POTERE SCARICARE IL PALLET E' NECESSARIO PORTARLO VICINO ALLA SPONDA (POSTA DIETRO AL CAMION) UN OPERATORE SALITO SALITO NEL CASSONE DEL CAMION SPOSTA LA MERCE E LA METTE IN UNA POSIZIONE RAGGIUNGIBILE DALLE FORCHE DEL CARRELLO UN OPERATORE SU CARRELLO ELEVATORE PRENDE IL BANCALE E LO SCARICA DAL CAMION Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SCARICO 2 QUESTO PROCESSO DI SCARICO IMPIEGA DUE PERSONE CHE MOVIMENTANO LA MERCE CON DUE MEZZI LE FORMULE DA RICORDARE VELOCITA' = SPAZIO PERCORSO TEMPO IMPIEGATO TEMPO = SPAZIO PERCORSO VELOCITA' SPAZIO PERCORSO = VELOCITA' * TEMPO IMPIEGATO ESERCIZIO SCARICO DEL CAMION CON 33 PALLET NUMEO DI PALLET VELOCITA' MEDIA DELL'OPERATORE CON TRASPALLET SPAZIO PERCORSO DALL'OPERATORE SUL CAMION 33 0,5 M/S 6M TEMPO DI SISTEMAZIONE SULLA SPONDA DEL CAMION 12 MIN VELOCITA' MEDIA DEL CARRELLO PERCORSO CAMION - MAGAZZINO 0,8 M/S 40 M TEMPO DI SCARICO DA SPONDA A MAGAZZINO 55 MIN COSTO ORARIO OPERATORE DI MAGAZZINO 20 €/H COSTO DEL PROCESSO € 36,67 CAMION SCARICATI MEDI AL GIORNO 5 COSTO DEL PROCESSO DI SCARICO ALL'ANNO € 40.333,33 QUANTI CAMION SI POSSONO SCARICARE? VALUTAZIONE SULLE RISORSE NUMERO DI PERSONE TEMPO A DISPOSIZIONE PER LO SCARICO CAMION SCARICABILI (TEORICO) AREA DI SCARICO CON BAIE (LOADING DOCK) Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 2 450 MIN 8 CAMION SCARICO 2 IN QUESTO CASO LE ATTIVITA' DI SCARICO POSSONO ESSERE FATTE DA UNA PERSONA CON LE BAIE MIGLIORO LE CONDIZIONI DI SCARICO PERCHE' IL PERCORSO MEDIO DI SCARICO DIMINUISCE LA MERCE E' RIPARATA DALLE INTEMPERIE L'ATTIVITA' DI SCARICO PUO' ESSERE ESEGUITA DA UNA SOLA PERSONA ESERCIZIO SCARICO DEL CAMION CON 33 PALLET NUMERO DI PALLET VELOCITA' MEDIA DELL'OPERATORE CON TRASPALLET SPAZIO PERCORSO DALL'OPERATORE SUL CAMION FINO ALL'ACCETTAZIONE A MAGAZZINO TEMPO DI SCARICO A MAGAZZINO COSTO ORARIO OPERATORE DI MAGAZZINO COSTO DEL PROCESSO CAMION SCARICATI MEDI AL GIORNO 33 0,5 M/S 20 M 40 MIN 20 €/H € 13,33 5 COSTO DEL PROCESSO DI SCARICO ALL'ANNO € 14.666,67 RISPARMIO ANNUO € 25.666,67 QUANTI CAMION SI POSSONO SCARICARE? VALUTAZIONE SULLE RISORSE NUMERO DI PERSONE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 2 SCARICO 2 TEMPO A DISPOSIZIONE PER LO SCARICO 450 MIN CAMION SCARICABILI (TEORICO) DUE PERSONE POSSONO SCARICARE IN PARALLELO LOADING DOCK CON PEDANA IDRAULICA (RAMPA IDRAULICA) LA RAMPA IDRAULICA SEMPLIFICA E RENDE SICURE LE ATTIVITA' DI SCARICO DEL MEZZO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 23 CAMION ACCETTAZIONE ACCETTAZIONE LA MERCE VIENE DEPOSITATA IN UNA PARTICOLARE AREA DEL MAGAZZINO PER UN CONTROLLO SOMMARIO VERIFICA CHE LA MERCE ORDINATA SIA STATA CONSEGNATA DOCUMENTI PER IL CONFRONTO BOLLA / DDT - ORDINE I DOCUMENTI CHE MI SERVONO PER IL CONFRONTO DEVONO ESSERE NELLE VICINANZE DELL'AREA DI ACCETTAZIONE EVITARE: IL MAGAZZNIERE DEVE ANDARE IN UFFICIO A CHIEDERE L'ORDINE RELATIVO ALLA MERCE ARRIVATA 1 GLI ORDINI IN ARRIVO DEVONO ESSERE POSTI VICINO ALL'AREA DI ACCETTAZIONE 2 STAMPO IL DOCUMENTO NEL MOMENTO IN CUI MI SERVE PC IN AREA DI ACCETTAZIONE 3 IL MATERIALE CHE ARRIVA, ARRIVA CON UNA PACKING LIST SU CUI CI SONO I MIEI CODICI A BARRE LEGGO I CODICI A BARRE CON LETTORE E IL GESTIONALE FA IL CONFRONTO E METTE IN EVIDENZA EVENTUALI DISCREPANZE DEFINIRE LA SUPERFICIE DELL'AREA DI ACCETTAZIONE SI ANALIZZANO LE CONSEGNE IN UN PERIODO SIGNICATIVO PER L'AZIENDA DOMANDE QUANTA MERCE VIENE MEDIAMENTE CONSEGNATA NUMERO COLLI QUALE VOLUME VIENE MEDIAMENTE SCARICATO METRI CUBI QUALE SUPERFICIE VIENE GENERALMENTE OCCUPATA METRI QUADRATI QUALI MEZZI SONO NECESSARI PER LO SCARICO CARRELLO ELEVATORE TRANSPALLET ESEMPIO DUE CONSEGNE SETTIMANALI DA PARTE DI UN VETTORE CHE UTILIZZA UN BILICO E LO SATURA MEDIAMENTE AL 70% IN SUPERFICIE MERCE NON SOVRAPPONIBILE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 ACCETTAZIONE MERCE PALLETTIZZATA (EPAL) DOMANDA: QUALE AREA DI ACCETTAZIONE DEVO PREDISPORRE? DIMENSIONI DEL BILICO LUNGHEZZA LARGHEZZA 13,4 M 2,44 M SUPERFICIE BILICO 32,696 MQ TRASPORTO MEDIO 22,8872 MQ SUPERFICIE PALLET 0,96 MQ PALLET TRASPORTATI TEORICI 23,84083 PALLET TRASPORTATI SUPERFICIE DI ACC.ONE 24 ARROTONDAMENTO PER ECCESSO 23,04 MQ LATO UTILE TRE PALLET LATO 0,8 2,4 M 9,6 M DUE PALLET LATO 1,2 9,6 M AREA DI ACCETTAZIONE LATO 1 LATO 2 2,4 M 9,6 M BUONA REGOLA E' ORGANIZZARE LE ATTIVITA' DI MAGAZZINO IN MODO CHE L'AREA DI ACCETTAZIONE SI SVUOTI IL PRIMA POSSIBILE DARE UN ORARIO ENTRO IL QUALE L'AREA DEVE ESSERE SVUOTATA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONTROLLO CONTROLLO DI QUALITA' (CQ) IL CQ VERIFICA CHE LA MERCE SIA IDONEA PER ESSERE STOCCATA, QUINDI ABBIA I REQUISITI DI QUALITA' COME SI EFFETTUA IL CONTROLLO SI VERICANO LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO IL CONTROLLO PUO' ESSERE FATTO A LIVELLO VISIVO OPPURE POTREBBERO ESSERE NECESSARI STRUMENTI PARTICOLARI IL CONTROLLO VIENE FATTO A CAMPIONE SI CONTROLLA UN PEZZO OGNI TOT QUANTITA' ESEMPIO: APRIRE UN COLLO PER OGNI PALLET SI CONTROLLA LA QUANTITA' INTERNA AL COLLO SI CONTROLLANO LE CARATTERISTICHE FISICHE (MATERIALE, TAGLIE, COLORI) IL CONTROLLO SULLA TOTALITA' (100%) QUESTO CONTROLLO COSTA SIA IN TERMINI DI TEMPI CHE DI RISORSE SI FA UN CONTROLLO A PESO SUL 100% QUESTO MI PERMETTE DI IDENTIFICARE DEI COLLI CON EVENTUALI ANOMALIE NON SI FA ALCUN CONTROLLO: DALL'ACCETTAZIONE DIRETTAMENTE ALLO STOCCAGGIO MODALITA' FREE-PASS ESISTE UN ACCORDO CON IL FORNITORE DOVE VIENE GARANTITA DAL FORNITORE LA QUALITA' DEI PRODOTTI. NEL CASO IL FORNITORE SBAGLI, DEVE PAGARE DELLE PENALI GENERALMENTE SAREBBE PREFERIBILE CHE IL UFFICIO CONTROLLO QUALITA' FOSSE SITUATO NELLE VICINANZE DELL'AREA DI ACCETTAZIONE SPESSO NON E' POSSIBILE FARE QUESTO PERCHE' IL CQ HA BISOGNO DI STRUMENTI O ATTREZZATURE PARTICOLARI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONTROLLO SE IL PRODOTTO NON E' DI QUALITA' COSA SI FA? SI APRE UNA PROCEDURA DI RESO IN ALTRE PAROLE VIENE REINVIATO IL MATERIALE AL FORNITORE IL MATERIALE NON PUO' RIMANERE IN AREA DI ACCETTAZIONE BISOGNA SPOSTARLO E METTERLO IN UNA ZONE BEN DEFINITA SI DEVE CREARE UN'AREA DI PRODOTTI NON CONFORMI ATTIVITA' IN STRETTA RELAZIONE CON IL CONTROLLO QUALITA' IDENTIFICARE LA MERCE PER SCOPI INTERNI ETICHETTARE LA MERCE EVENTUALMENTE CON DEI CODICI A BARRE CARICAMENTO A GESTIONALE DELLA MERCE ARRIVATA DOPO IL CONTROLLO DI QUALITA' LA MERCE DEVE ESSERE CARICATA A GESTIONALE PER DIVENTARE DISPONIBILE AI FINI PRODUTTIVI O COMMERCIALI SI SUGGERISCE CHE IL CARICAMENTO A MAGAZZINO SIA IL PIU' VELOCE POSSIBILE E VENGA EFFETTUATO VICINO ALL'AREA DI CONTROLLO IN ALCUNI CASI POSSO ESSERE PREVISTE DELLE ATTIVITA' DI RILAVORAZIONE DEL PRODOTTO ARRIVATO NON E' POSSIBILE A PRIORI DEFINIRE L'AREA DI RILAVORAZIONE SE METTERLA DOPO L'ACCETTAZIONE O DOPO IL CONTROLLO QUALITA' ESEMPIO DI RILAVORAZIONE: ARRIVA UN BANCALE MULTIPRODOTTO. NEL MIO MAGAZZINO AD OGNI LOCAZIONE CORRISPONDE UN PRODOTTO BEN PRECISO ESEMPIO ARRIVO DI UN BANCALE MULTIREFERENZA ALCUNE PERSONE DOVEVANO SUDDIVIDERE MERCE OMOGENEA SU DIVERSI BANCALI QUESTA ATTIVITA' COSTA MOLTO TRAMITE UN ACCORDO CON I FORNITORI SI E' RIUSCITI A OTTENERE BANCALI STRATIFICATI E DIVISI CON BANCALI SOVRAPPOSTI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CODIFICA PRODOTTI LA CODIFICA DEL PRODOTTO COME SI CREA IL CODICE DI UN PRODOTTO NON ESISTONO REGOLE 1 NEL LARGO CONSUMO IL CODICE VIENE ASSEGNATO (EAN 13 - EAN 8) DA UN'UNTE ESTERNO CHE SI CHIAMA INDICOD ECR. A RICHIESTA DI UN CODICE, L'ENTE FORNISCE UN CODICE UNIVOCO A LIVELLO EUROPEO PER IL PRODOTTO 2 CODICE PROGRESSIVO PARTO DA UN CODICE INIZIALE E AD OGNI PRODOTTO AGGIUNTO INCREMENTO IL MIO CODICE ESEMPIO: TARGHE DELLE MACCHINE IL CODICE NON E' IN GRADO DI DARMI INFORMAZIONI SUL PRODOTTO ESEMPIO : PARTO DA : FINISCO IN: 0000000 ZZZZZZZZ NUMERO CODICI GENERABILI 2.821.109.907.456 AL CODICE AB45782A 3 CODICE PARLANTE UN CODICE COMPOSTO DI PIU' CAMPI IN CUI CIASCUN CAMPO FORNISCE INFORMAZIONI ESEMPIO CODICE FORMATO DA 4 CAMPI OGNI CAMPO E' FORMATO DA 2 DIGIT ALFANUMERICI PRIMO CAMPO SECONDO CAMPO TERZO CAMPO QUARTO CAMPO AL TT 10 02 MATERIALE TIPO DI PROFILO LARGHEZZA LUNGHEZZA ALLUMINIO PROFILO A T 10 MM DI LARGHEZZA 2 M DI LUNGHEZZA ALTT1002 CODICE PARLANTE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CODIFICA PRODOTTI CHI LEGGE IL CODICE PUO' CAPIRE A CHE PRODOTTO SI RIFERISCE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STOCCAGGIO STOCCAGGIO AREA DEL MAGAZZINO DOVE LA MERCE VIENE DEPOSITATA PER UN PERIODO DI TEMPO GENERALMENTE NELLO STOCCAGGIO DI DEPOSITA UN PALLET INTERO E SI PRELEVA UN PALLET INTERO QUESTO PER DIFFERENZIARLO DA UNA SUCCESSIVA ATTIVITA' CHE SI CHIAMA PRELIEVO (PICKING) COME SI STOCCA LA MERCE IN UN MAGAZZINO CON QUALI METODI A MEMORIA LA MERCE VIENE STOCCATA E IL MAGAZZINIERE SI RICORDA DOVE L'HA MESSA NON ESISTONO DELLE REGOLE SCRITTE SICURAMENTE E' UN METODO ECONOMICO NON RICHIEDE NESSUN TIPO DI INVESTIMENTO CRITICITA': 1 POSSIBILITA' DI PERDITA DELLA MERCE O DI NON RICORDARE DOVE E' STATA MESSA PERDITE DI TEMPO PER LA RICERCA DEL PRODOTTO 2 FORTE DIPEDENZA DALLA PERSONA SE MANCA LA PERSONA NON HO CONOSCENZA DI DOVE E' STATA COLLOCATA LA MERCE DOVE POTREBBE ESSERE UTILE USARE IL SISTEMA A MEMORIA? LADDOVE LE ZONE DI STOCCAGGIO SONO LIMITATE (SPAZI RIDOTTI, ARMADI) IL SISTEMA A MEMORIA PUO' ESSERE USATO A FAMIGLIA METTO IN ZONE ATTIGUE DEL MAGAZZINO PRODOTTI APPARTENENTI ALLA STESSA FAMIGLIA IN UN MAGAZZINO TESSILE ABB UOMO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STOCCAGGIO ABB DONNA ABB BAMBINO IN UN MAGAZZINO AGROALIMENTARE OLIO BEVERAGE PANE E DERIVATI CON UNA MAPPATURA A FAMIGLIA E' PIU' SEMPLICE INDIVIDUARE DOVE METTERE LA MERCE NELLA FAMIGLIA CI SONO ARTICOLI COMPLETAMENTE DIVERSI AZIENDA METALMECCANICA FAMIGLIA DELL'OTTONE CURVA PICCOLA PROFILO SOTTILE E LUNGO TUBO SOTTILE E LUNGO VALVOLA PICCOLA E DELICATA SERBATOIOBASSO E VOLUMINOSO PRODOTTI DELLA STESSA FAMIGLIA POSSONO AVERE CARATTERISTICHE FISICHE E DI OCCUPAZIONE COMPLETAMENTE DIFFERENTI PER CATEGORIE STOCCO MERCE CON UGUALI CARATTERISTICHE O FISICHE O DI HANDLING AZIENDA FARMACEUTICO PRODOTTO STANDARD: CONFEZIONATO IN SCATOLA DI CARTONCINO FRAGILE: FLEBO VOLUMINOSO: PANNOLONE O PANNOLINO FRIGO: VACCINO STUPEFACENTI: MORFINA PERMETTONO DI AGGREGARE PRODOTTI CHE HANNO CARATTERISTICHE SIMILI PER CUI DIVENTA PIU' SEMPLICE O SICURO MOVIMENTARLI LUOGHI CON PRODOTTI UNIFORMI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STOCCAGGIO IN MOLTI CASI CI POSSONO ESSERE PRODOTTI CHE POSSONO APPARTENERE A DIVERSE CATEGORIE: DOVE LI METTIAMO? A POSIZIONE/UBICAZIONE FISSA UN PRODOTTO VIENE SEMPRE MESSO SUL SOLITO POSTO IL POSTO HA IL SUO PRODOTTO E IL PRODOTTO HA IL SUO POSTO FACILITA' ESTREMA DI IDENTIFICAZIONE E REPERIMENTO DEL MATERIALE IL MODELLO PUO' CAUSARE L'EFFETTO A NIDO D'APE CHE COMPORTA SPRECO DI POSTI A MAGAZZINO E' NECESSARIO AGGIORNARE / MANUTENERE GLI INDICI DI STOCCAGGIO ALL'INTERNO DEL MAGAZZINO RANDOM DOVE ESISTE UN'UBICAZIONE LIBERA VADO A STOCCARE LA MERCE. SI RICHIEDE UNA STANDARDIZZAZIONE DELLE SKU - STOCK KEEPING UNIT SATURAZIONE MASSIMA DEI VOLUMI IN QUANT POSSO ANDARE A OCCUPARE CIASCUN LOCAZIONE LIBERA DIVENTA NECESSARIO UN SISTEMA INFORMATIVO IN GRADO DI TENERE TRACCIA DI DOVE HO MESSO LA MERCE IL SISTEMA RANDOM NECESSITA ANCHE DI UNA MAPPATURA DEL MAGAZZINO LA MAPPATURA E' L'ASSEGNAZIONE AD OGNI POSTO DI STOCCAGGIO DI UN INSIEME DI COORDINATE CHE LO INDIVIDUANO UNIVOCAMENTE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MAPPATURA CASO 0 CHE PERCORSO DEVE FARE L'OPERATORE COSA DEVE PRELEVARE L'OPERATORE PUNTO DI PARTENZA DELLE MISSIONI A B Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MAPPATURA CASO 1 L'OPERATORE DEVE PRELEVARE PALLET DEFINIZIONE DELLE COORDINATE UTILIZZEREMO 4 CAMPI NUMERICI 01.01.01.10 01.02.01.10 01.03.01.10 CIASCUN CAMPO SARA' COMPOSTO DA 2 CIFRE 01.01.02.10 01.02.02.10 01.03.02.10 DEFINIAMO I CAMPI 01.01.03.10 01.01.04.10 01.02.03.10 01.03.03.10 CAMPO DEL MAGAZZINO CAMPO DELLO SCAFFALE / CORRIDOIO 01.01.05.10 CAMPO DELLA COLONNA PALLET 01.01.06.10 CAMPO DEL LIVELLO ESEMPIO DI CODIFICA 01.02.05.10 MAGAZZINO 01 SCAFFALE / CORRIDOIO 02 COLONNA PALLET 05 LIVELLO 10 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MAPPATURA CASO 2 L'OPERATORE PRELEVA PIU' ARTICOLI PER OGNI GIRO DI MAGAZZINO (GIRO DELLA SPESA AL SUPERMERCATO) IN QUESTO CASO E' OPPORTUNO NON NOMINARE GLI SCAFFALI BENSI' I CORRIDOI 01.01.01.10 01.03.01.10 01.03.02.10 01.01.02.10 01.03.03.10 01.03.04.10 01.01.03.10 01.01.04.10 01.03.05.10 01.03.06.10 01.01.05.10 01.01.06.10 01.02.06.10 01.02.05.10 01.02.04.10 01.02.03.10 01.02.02.10 01.02.01.10 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MAPPATURA CASO 3 L'OPERATORE PRELEVA PIU' ARTICOLI PER OGNI GIRO DI MAGAZZINO IL NUMERO DI RIGHE DELLA PICKING LIST E' MOLTO ALTO 01.01.01.10 01.03.01.10 01.01.02.10 01.03.02.10 01.01.03.10 01.01.04.10 01.03.03.10 01.03.04.10 01.01.05.10 01.03.05.10 01.01.06.10 01.03.06.10 01.02.06.10 01.02.05.10 01.02.04.10 01.02.03.10 01.02.02.10 01.02.01.10 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MAPPATURA CASO 4 SCAFFALATURA CON POSIZIONAMENTO A PETTINE APPOGGIATI A UN MURO IL NUMERO DI RIGHE DELLA PICKING LIST E' MOLTO ALTO 01.02.01.10 01.02.02.10 01.02.03.10 01.02.04.10 01.02.05.10 01.02.06.10 01.01.06.10 01.03.06.10 01.01.05.10 01.03.05.10 01.01.04.10 01.01.03.10 01.03.04.10 01.03.03.10 01.01.02.10 01.03.02.10 01.01.01.10 01.03.01.10 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 VERTICALITA SCAFF SCAFFALE IDEALE UNA DIVERSA NOMENCLATURA DEI LIVELLI 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 01.01.01.03 01.01.02.03 01.01.03.03 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 01.01.01.02 01.01.02.02 01.01.03.02 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 01.01.01.01 01.01.02.01 01.01.03.01 UN DIVERSO MERCATO POTREBBE IMPORMI DI CAMBIARE LA STRUTTURE DEI MIEI SCAFFALI IL MERCATO RICHIEDE SEMPRE PIU' PERSONALIZAZIONI NEL MERCATO AUMENTANO I CODICI PRODOTTO NEL FUTURO SI SARA' COSTRETTI AD AVERE MAGGIORI POSTAZIONI DI PRELIEVO DEI PRODOTTI DA MAGAZZINO MA IN CIASCUNA POSTAZIONE AVREMMO UNO STOCK INFERIORE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 VERTICALITA SCAFF 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 01.01.01.04 01.01.02.04 01.01.03.04 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 01.01.01.03 01.01.02.03 01.01.03.03 01.01.01.15 01.01.02.15 01.01.03.15 01.01.01.02 01.01.02.02 01.01.03.02 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 01.01.01.01 01.01.02.01 01.01.03.01 STAMPO NUOVE ETICHETTE PER POSTI PALLET AGGIUNTI RIMUOVERE TUTTE LE ETICHETTE (6) RISTAMPARE NUOVE ETICHETTE ATTACCARE ETICHETTE SU NUOVO RIPIANO (3 ETICHETTE ATTACCATE) RIATTACCARE TUTTE LE ETICHETTE (9) Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PICKING LIST PICKING LIST DOCUMENTO DI PRELIEVO DELLA MERCE DOCUMENTO VIENE RILASCIATO AL MAGAZZINIERE IL MAGAZZINIERE PRELEVARA' I PRODOTTI ELENCATI NELLA PICKING LIST IL MAGAZZINIERE SPUNTERA' I PRODOTTI DALLA PICKING LIST ORGANIZZAZIONI POSSIBILI PICKING LIST ORDINAMENTO SULLA BASE DELL'ORDINE CLIENTE CHECK CODICE DESCRIZIONE AD4567 COPERCHIO WC ROSA ER9876 SCOPINO WC FUCSIA AS3256 PORTA ROTOLO CARTA IG. VERDE BH1390 SPECCHIO BAGNO GIALLO AW1289 PORTASAPONE STYLE PAYARO MARRONE QV1345 CESTINO PORTA RIFIUTI SABBIA Q.TA' 2 8 3 5 2 6 POSIZIONE 01.03.05.20 01.07.03.10 01.04.09.10 01.06.03.10 01.01.01.10 01.03.05.10 ORDINE DEGLI ARTICOLI GENERATO DA GESTIONALE PER ORDINE ALFABETICO DEL CODICE CHECK CODICE AD4567 AS3256 AW1289 BH1390 ER9876 QV1345 DESCRIZIONE COPERCHIO WC ROSA PORTA ROTOLO CARTA IG. VERDE PORTASAPONE STYLE PAYARO MARRONE SPECCHIO BAGNO GIALLO SCOPINO WC FUCSIA CESTINO PORTA RIFIUTI SABBIA Q.TA' 2 3 2 5 8 6 POSIZIONE 01.03.05.20 01.04.09.10 01.01.01.10 01.06.03.10 01.07.03.10 01.03.05.10 2 6 2 3 5 8 POSIZIONE 01.01.01.10 01.03.05.10 01.03.05.20 01.04.09.10 01.06.03.10 01.07.03.10 ORDINE DEGLI ARTICOLO PER POSIZIONAMENTO SU SCAFFALI CHECK CODICE AW1289 QV1345 AD4567 AS3256 BH1390 ER9876 DESCRIZIONE PORTASAPONE STYLE PAYARO MARRONE CESTINO PORTA RIFIUTI SABBIA COPERCHIO WC ROSA PORTA ROTOLO CARTA IG. VERDE SPECCHIO BAGNO GIALLO SCOPINO WC FUCSIA Q.TA' Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 INDICATORI PARAMETRI DI QUALITA' CAPACITA' = NUMERO POSTI PALLET (SE STIAMO PARLANDO DI PALLET OMOGENEI, TIPO GLI EPAL) NEL CASO NON CI SIA UN'UNITA' DI MOVIMENTAZIONE STANDARD ALLORA VALUTERO' IL VOLUME STOCCABILE RENDIMENTI SUPERFICIALI RAPPRESENTA LA PERCENTUALE DI SUPERFICIE COPERTA DA INFRASTRUTTURE DEDICATE ALLO STOCCAGGIO RISPETTO ALLA SUPERFICIE TOTALE DEL MAGAZZINO REND. SUP= SUP. OCCUPATA DA SCAFFALATURE SUPERFICIE DEL MAGAZZINO PIU' QUESTO RAPPORTO E' VICINO AL 100% E PIU' SFRUTTO I MIEI SPAZI RENDIMENTO VOLUMETRICO RAPPRESENTA LA PERCENTUALE DI VOLUME OCCUPATO DA INFRASTRUTTURE DEDICATE ALLO STOCCAGGIO RISPETTO AL VOLUME TOTALE DEL MAGAZZINO REND. VOL= VOL. OCCUPATO DA SCAFFALATURE VOLUME DEL MAGAZZINO PIU' QUESTO RAPPORTO E' VICINO AL 100% E PIU' Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 INDICATORI SFRUTTO I MIEI SPAZI SELETTIVITA' RAPPRESENTA LA PERCENTUALE DI PALLET O UNITA' DI MAGAZZINO CHE POSSONO ESSERE PRELEVATI DIRETTAMENTE (SENZA MUOVERE ALTRA MERCE) STOCCAGGIO A CATASTA: LA MERCE VIENE ACCATASTATA PALLET PRELEVABILI DIRETTAMENTE QUANTI PALLET RIESCO A MOVIMENTARE DIRETTAMENTE? 3 QUANTI PALLET HO STOCCATO A MAGAZZINO? 6 SELETTIVITA' = 50% = 3/6 SCAFFALATURA PORTA PALLET Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 INDICATORI TUTTI I PALLET POSSONO ESSERE PRELEVATI DIRETTAMENTE SELETTIVITA' = 100% Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 ABBASSAMENTO I LIVELLO ALTI SONO DESTINATI ALLO STOCK LA LOGICA DI ALLOCAZIONE E' QUELLA RANDOM ABBASSAMENTO \ PRIMO LIVELLO E' IL LIVELLO DI PICKING E' ORGANIZZATO SECONDO LA LOGICA DELL'ALLOCAZIONE FISSA LA LOCAZIONE FISSA A LIVELLO DI PICKING E' NECESSARIA PER GARANTIRE DELLE OPERAZIONI DI PRELIEVO SICURE, VELOCI ED EFFICIENTI SALVAGUARDANDO IN PARTICOLARE L'INTEGRITA' DELLA MERCE QUANDO UNA MERCE VIENE PORTATA DALLO STATO DI STOCK ALLO STATO DI PICKING (QUESTO SUCCEDE PERCHE' HO LO STOCK OUT IN POSIZIONE DI PRELIEVO) SI DICE CHE VIENE "ABBASSATA" DUE METODI CHE MI ABILITANO L'ABBASSAMENTO (REFILLING) QUANDO FINISCO LA MERCE (STOCK OUT) IN PRELIEVO COMANDO L'ABBASSAMENTO GARANTISCE LA PIENA ROTAZIONE DEL MATERIALE SEMPLIFICA LE OPERAZIONI DI RIEMPIMENTO ( COSTO INERENTE LE OPERAZONI DI SOSTITUZIONE) QUANDO STO PER FINIRE LA MERCE IN PRELIEVO COMANDO L'ABBASSAMENTO L'OPERATORE NON SI TROVA MAI NELLA CONDIZIONE DI DOVERE ASPETTARE IL REINTEGRO DEL MATERIALE ABBIAMO PROBLEMI PER GARANTIRE DI PRELEFARE LA MERCE IN LOGICA FIFO ESEMPIO: DEVO SPOSTARE LA MERCE RESIDUA PER ALLOCARE LA MERCE NUOVA E INFINE DEVO RISISTEMARE LA MERCE RESIDUA SULLA MERCE NUOVA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 ABBASSAMENTO 2 BISCOTTI (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 SECONDO LIVELLO (LOC. RANDOM) LIVELLO DI STOCCAGGIO SI METTE UN PALLET E SI PRELEVA UN PALLET BISCOTTI (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 BISCOTTI (PICK) 01.01.01.10 TERZO LIVELLO (LOC. RANDOM) LIVELI DI STOCCAGGIO SI METTE UN PALLET E SI PRELEVA UN PALLET 01.01.02.10 01.01.03.10 PRIMO LIVELLO (LOC. FISSA) E' IL LIVELLO DI PRELIEVO SI METTE UN PALLET E SI PRELEVANO COLLI ABBASSAMENTO QUANDO NELLA POSIZIONE DI PICKING (LIVELLO 1) SI ESAURISCE IL MATERIALE (STOCK OUT) SI PRENDE LA MERCE A SCORTA E LA SI ABBASSA AL LIVELLO 1 LE LOGICHE DI STOCCAGGIO SONO: PER IL LIVELLO DI PICKING ALLOCAZIONE A POSIZIONE FISSA PER LO STOCK ALLOCAZIONE RANDOM CONSIDERIAMO IL CASO IN CUI IO VOLESSI METTERE LO STOCK SOPRA LA POSIZIONE DI PICK E' UNA STRATEGIA CORRETTA? CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 CRACKERS BISCOTTI (PICK) (PICK) 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 ABBASSAMENTO 2 QUESTA STRATEGIA FUNZIONA SOLO SE ABBIAMO PRODOTTO CON LA STESSA ROTAZIONE (CONSUMO MEDIO) E CON GLI STESSI TEMPI DI APPROVVIGIONAMENTO VEDIAMO IL PERCHE' FASE 1 CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (PICK) (PICK) (PICK) 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 NELLA SITUAZIONE PROPOSTA QUI SOPRA ARRIVA UN NUOVO BANCALE DI BISCOTTI, PERCHE' IL CONSUMO E' AUMENTATO FASE 2 BISCOTTI CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (PICK) (PICK) (PICK) 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 ESAURISCO I BISCOTTI IN PICK, FACCIO UN ABBASSAMENTO PER RIPRISTINARE LA POSIZIONE DI PRELIEVO FASE 3 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 ABBASSAMENTO 2 BISCOTTI CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 BRIOCHE CRACKERS (STOCK) (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (PICK) (PICK) (PICK) 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 MI ARRIVA UN BANCALE DI BRIOCHE, DOVE LI METTO? NEL POSTO LIBERO FASE 4 BISCOTTI CRACKERS BISCOTTI (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.30 01.01.02.30 01.01.03.30 BRIOCHE CRACKERS BRIOCHE (STOCK) (STOCK) (STOCK) 01.01.01.20 01.01.02.20 01.01.03.20 BRIOCHE CRACKERS BISCOTTI (PICK) (PICK) (PICK) 01.01.01.10 01.01.02.10 01.01.03.10 LA LOGICA DEL TENERE LA SCORTA SOPRA LA POSIZIONE DI PRELIEVO E' GIA' SALTATA! ABBASSAMENTO RIPRISTINO DELLA GIACENZA DI UN PRODOTTO IN POSIZIONE DI PRELIEVO, ABBASSANDO UN BANCALE FINO AD ORA POSIZIONATO UN UNA LOCAZONE A STOCK Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PICKING 2 PICKING PRELIEVO DEL MATERIALE DAL MAGAZZINO PER SODDISFARE UN ORDINE DEL CLIENTE PROCEDURE ELABORAZIONE DELL'ORDINE CLIENTE GENERAZIONE DI UNA O PIU' PICKING LIST REALIZZAZIONE DEL GIRO DI PRELIEVO QUANTE MODALITA' DI PICKING ESISTONO? PRELIEVO DI UN BANCALE INTERO L'OPERATORE CON CARRELO ELEVATORE VA A PRELEVARE IL CODICE PRODOTTO GIA' SU BANCALE ADATTO PER PRODOTTI CHE HANNO ALTA VENDIBILITA' (NELL'AGROALIMENTARE SONO I BANCALI D'ACQUA E DI LATTE) PRELIEVO SEMPLICE GENERAZIONE DI UNA PICKING LIST CONSEGNA DELLA PICKING LIST ALL'OPERATORE GLI ARTICOLI DELLA PICKING LIST APPARTENGONO A UN CLIENTE L'OPERATORE GIRA PER IL MAGAZZINO PRELEVANDO I PRODOTTI DELLA PICKING LIST ADATTO NEL CASO IN CUI LE PICKING LIST ABBIANO UN RILEVANTE NUMERO DI ARTICOLI DA PRELEVARE P.F.: RIDOTTI ERRORI DI PRELIEVO P.D.: PER OGNI ORDINE DEVO FARE UN GIRO DI MAGAZZINO PIU' SONO GLI ORDINI E MAGGIORI SONO I GIRI DI MAGAZZINO PRELIEVO MULTIPLO GENERAZIONE DI PIU' PICKING LIST OGNI PICKING LIST CORRISPONDE A UN CLIENTE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PICKING 2 LE PICKING LIST VENGONO CONSEGNATE ALL'OPERATORE L'OPERATORE REALIZZA IN UN UNICO GIRO DI PRELIEVO PIU' ORDINI. OGNI ORDINE VIENE POSIZIONATO SU UN COLLO / PALLET DIFFERENTE P.F. RIDUZIONE DEI TEMPI PER I PRELIEVI PERCHE' IN UNICO GIRO SI FANNO PIU' PRELIEVI P.D.: POSSO COMPIERE DEGLI ERRORI DEL PRELEVO ESEMPIO: PRENDO DUE SCATOLE: UNA PER IL CLIENTE A E UNA PER IL CLIENTE B. AD OGNI PRELIEVO INSERISCO IL PRODOTTO NELLA CORRISPONDENTE SCATOLA. L'ERRORE E' CHE IL PRODOTTO DESTINATO AL CLIENTE A VENGA INSERITO NELLA SCATOLA DESTINATA AL CLIENTE B IL PRELIEVO MULTIPLO FUNZIONA QUAND ABBIAMO PICKING LIST CON UN NUMERO MEDIO DI ARTICOLI (RIGHE D'ORDINE) PICKING MASSIVO ELABORAZIONE DI PICKING LIST CONSUNTIVAZIONE DELLE PICKING LIST SU UNICA LISTA CONSEGNA DELLA PICKING LIST ALL'OPERATORE L'OPERATORE FAIL GIRO DI PRELIEVO (DIVERSI ORDINI CHE FINISCONO IN UN UNICO CONTENITORE) LA SELEZIONE VIENE FATTA A FINE GIRO DI PRELIEVO SORTING, DOVE UN ALTRO OPERATORE DIVIDE LA MERCE PRELEVATA PER CLIENTE P.F.: VELOCITA' DEI PRELIVI PIU' ALTA RIDUZIONE DEGLI ERRORI DI PRELIEVO P.D.: COSTO DEL PRELIEVO, ADESSO SONO NECESSARI DUE OPERATORI ADATTO NEL CASO IN CUI HO MOLTI ORDINI COMPOSTI DA POCHE RIGHE D'ORDINE CIASCUNO PICKING A ZONE IL MAGAZZINO E' SUDDIVISO IN ZONE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PICKING 2 IN CIASCUNA ZONA C'E' UN PRELEVATORE IL CONTENITORE VA ALL'OPERATORE LA MERCE SI MUOVE E NON L'OPERATORE L'OPERATORE RESPONSABILE DELLA ZONA, QUANDO ARRIVA IL CONTENITORE, INSERISCE NEL CONTENITORE LA MERCE CHE STA NELLA SUA ZONA QUANDO HA TERMINATO IL PRELIEVO, L'OPERATORE FA AVANZARE IL CONTENITORE ALLA ZONA SUCCESSIVA P.F.: VELOCITA' EFFICIENZA BASSA PROBABILITA' DI ERRORE P.D.: IL COSTO NECESSARIO PER IMPLEMENTARE IL SISTEMA (RULLIERE E NASTRI CHE TRASPORTANO I PRODOTTI) ZONA 1 RULLIERA O NASTRO ADATTO IN AZIENDE CON UN ELENVATO NUMERO DI ORDINI DA SODDISFARE IN POCO TEMPO ZONA 2 PICKING TO LIGHT SI TRATTA DI SCAFFALI DOTATI DI UN SISTEMA DI SEGNALAZIONE POSTO SUI RIPIANI. IN CORRISPONDENZA DI OGNI CODICE PRODOTTO E' PRESENTE UN DISPLAY E UN TASTO LUMINOSO QUANDO SI DEVE PREPARARE UN ORDINE, SI LEGGE IL CODICE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PICKING 2 D'ORDINE O VIENE TRASMESSO AGLI SCAFFALI. TUTTI I PRODOTTI CHE DEVONO ESSERE PRELEVATI PER SODDISFARE L'ORDINE VENGONO MESSI IN EVIDENZA TRAMITE L'ACCENSIONE DEL TASTO LUMINOSO. CONTEMPORANEAMENTE SUL DISPLAY APPARE UN NUMERO CHE INDICA IL NUMERO DI PEZZI DA PRELEVARE. QUANDO L'OPERATORE HA PRELEVATO I PEZZI, SCHIACCIA IL TASTO SPEGNENDO LA LUCE. L'ORDINE E' COMPLETO QUAN DO TUTTI I TASTI LUMINOSI SONO STATI SPENTI. P.F.: RAPIDITA' DEL PRELIEVO IN QUANTO E' VISIVO (OPERATORE INDIVIDUA COSA DEVE PRELEVARE GRAZIE AL SEGNAL LUMINOSO) NON RICHIEDE PARTICOLARI COMPETENZE DEL PICKER P.D.: STRUTTURA RIGIDA IN QUANTO NON POSSO CAMBIARE LE DIMENSIONI DELLE MIE CELLE DOVE SONO STOCCATI I PRODOTTI DISPOSITIVI COSTOSI CHE RICHIEDONO UN'INTERFACCIA CON IL SISTEMA GESTIONALE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONTROLLO USCITA CONTROLLO CONTEGGIO COLLI VERIFICA DELLA CORRISPONDENZA TRA I COLLI PRESENTI IN PICKING LIST E COLLI REALMENTE PRESENTI SU PALLET CONTROLLO UNO A UNO SISTEMA DIFFICILE PERCHE' SOLITAMENTE PREVEDE LO SBANCALAMENTO. PUO' ESSERE FATTO CON COLLI GRANDI . VERIFICA PEZZO PER PEZZO TRA PICKING LIST E PRODOTTO PRESENTI CONTROLLO A PESO POSIZIONI IL BANCALE SU UNA PESA E VERIFICO CHE IL PESO REGISTRATO SIA IN LINEA (DENTRO LE TOLLERANZE) CON IL PESO ATTESO FILMATURA FILMATRICI CON PEDANA FISSA DISPOSITIVO IN CUI UNA PEDANA ROTANTE SU CUI VIENE DEPOSITATO IL PALLET PERMETTE L'AVVOLGIMENTO DEL FILM IL PALLET VIENE PORTATO DOVE C'E' LA PEDANA AVVOLGITORE FILM ROBOT (Wrapper Robot) DISPOSITIVO CHE VIENE PORTATO VICINO A UN PALLET ED E' IN GRADO DI STENDERE SUL PALLET IL FILM GARANTISCE MASSIMA FLESSIBILITA' OPERATIVA PERCHE' LO POSIZIONO NEL PUNTO IN CUI MI SERVE FILMATURA A MANO UN OPERATORE CON FILM PASSEGGIA ATTORNO AL BANCALE. ALTO CONSUMO DI FILM, LA QUALITA' DELLA STESURA DEL FILM NON E' OMOGENEA. LA TENSIONE CON CUI VIENE POSTO IL FILM POTREBBE NON ESSERE SUFFICIENTE A GARANTIRE LA SICUREZZA DEL TRASPORTO DEL PALLET FILMATURA CON MATERIALE TERMORETRAIBILE SI METTE UN CAPPUCCIO DI MATERIALE TERMORETRAIBILE SUL PALLET. CON UNA COLONNA DI TERMORETRAZIONE O CON UNA PISTOLA PER LA TERMOTRETRAZIONE SI FA ADERIRE IL MATERIALE PLASTICO AL PALLET. Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONTROLLO USCITA STAMPA ED ETICIHETTATURA DEL BANCALE CON PACKING LIST DEPOSITO DEL BANCALE SULL'ARE DI SPEDIZIONE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 FILMATURA FILMATURA DEL PALLET POSIZIONAMENTO DI UN FILM DI NYLON ATTORNO ALLA MERCE IMPILATA SUL BANCALE AL FINE DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEL TRASPORTO MODALITA' DI FILMATURA MANUALE OPERATORE GIRA ATTORNO AL PALLET PER FILMARLO TUTTO. P.F.: NON SERVONO ATTREZZATURE PER LA FILMATURA (NON CI SONO COSTI) P.D.: FILMATURA NON OMOGENEA DIVERSE PERSONE POSSONO FARE DIVERSE FILMATURE. LA TENSIONE DEL NYLON NON E' SEMPRE LA STESSA. RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO DELLA MERCE DURANTE IL TRASPORTO CONSUMO MAGGIORE DI NYLON FILMATRICE A PEDANA PEDANA ROTANTE SU CUI VIENE POSTO IL PALLET. LA ROTAZIONE DELLA PEDANA PERMETTE DI STENDERE IL NYLON ATTORNO AL BANCALE. P.F.: VELOCITA' DI ESECUZIONE UNIFORMITA' DI STESURA DEL NYLON RIDUZIONE DEL CONSUMO DI NYLON SPAZI LIMITATI OCCUPATI DALLA PEDANA P.D.: COSTO MANCANZA DI FLESSIBILITA' LA PEDANA VIENE POSIZIONATA IN MODO FISSO NEL MAGAZZINO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 FILMATURA WRAPPER ROBOT DISPOSITIVO AUTOMATICO CHE PROVVEDE ALLA STESURA DEL NYLON ATTORNO AL PALLET P.F.: VELOCITA' DI ESECUZIONE UNIFORMITA' DI STESURA DEL NYLON RIDUZIONE DEL CONSUMO DI NYLON FLESSIBILITA' OPERATIVA, OVVERO SI PUO' POSIZIONE OVUNQUE IN AZIENDA P.D.: COSTI IL ROBOT NECESSITA DI ALMENO UN METRO DI SPAZIO ATTORNO AL PALLET PER POTERE OPERARE ESEMPIO FILMATURA MANUALE TEMPO DI STESURA 4 MIN COSTO DELLA PERSONA 20 €/H COSTO DELLA STESURA € 1,33 COSTO WRAPPER ROBOT € 5.000,00 COSTO PEDANA € 3.500,00 PALLET DA PREPARARE PER AMMORTIZZARE IL COSTO DELL'UOMO CON PEDANA 2625 PALLET SE VOGLIO AMMORTIZZARE LA PEDANA IN UN ANNO DEVO PREPARARE 12 PALLET AL GIORNO WRAPPER 3750 PALLET SE VOGLIO AMMORTIZZARE IL WRAPPER IN UN ANNO DEVO PREPARARE 17 PALLET AL GIORNO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 FILMATURA SUPERFICIE OCCUPATA DALLA PEDANA DIAMETRO PEDANA SUPERFICIE OCCUPATA PEDANA DIMENSIONE PALLET SUPERFICIE OCCUPATA DALLA WRAPPER SUPERFICIE SUPERFICIE PER WRAPPER SUPERFICIE OCCUPATA WRAPPER 1,5 M 4,71 MQ 0,8 M 1,2 M 0,96 MQ 2,8 M 3,2 M 8,96 MQ Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CARICO CARICO PREVEDE IL PASSAGGIO DELLA MERCE DAL MAGAZZINO AL MEZZO DI TRASPORTO LA MERCE PUO' ESSERE CARICATA CON DIVERSE MODALITA' MANUALE : PRODOTTI LEGGERI, PICCOLI E NON INGOMBRANTI MEZZI DI MOVIMENTAZIONE DI MAGAZZINO: CARRELLI ELEV., TRANSPALLET DA VALUTARE: QUANTO CI IMPIEGO A CARICARE? QUANTE PERSONE SONO NECESSARIE ALLO CARICO? IL CARICO AVVIENE IN MODO SICURO PER MERCE E PERSONE? AREA DI CARICO PIAZZALE E' ALLO STESSO LIVELLO DEL PIANO DEL MAGAZZINO IN QUESTO CASOIL CARICO DEVE ESSERE FATTO, PER MATERIALE PALLETTIZZATO, CON UN CARRELLO ELEVATORE IN ALCUNI CASI LA MERCE VIENE TRASPORTATA DA BILICO SU PALLET PER POTERE CARICARE IL PALLET E' NECESSARIO PORTARLO DALLA SPONDA (POSTA DIETRO AL CAMION) UN OPERATORE SALITO NEL CASSONE DEL CAMION MOVIMENTA LA MERCE UN OPERATORE SU CARRELLO ELEVATORE PRENDE IL BANCALE E LO CARICA SUL CAMION QUESTO PROCESSO DI SCARICO IMPIEGA DUE PERSONE CHE MOVIMENTANO LA MERCE CON DUE MEZZI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CARICO LE FORMULE DA RICORDARE VELOCITA' = SPAZIO PERCORSO TEMPO IMPIEGATO TEMPO = SPAZIO PERCORSO VELOCITA' SPAZIO PERCORSO = VELOCITA' * TEMPO IMPIEGATO AREA DI CARICO CON BAIE (LOADING DOCK) IN QUESTO CASO LE ATTIVITA' DI CARICO POSSONO ESSERE FATTE DA UNA PERSONA CON LE BAIE MIGLIORO LE CONDIZIONI DI CARICO PERCHE' IL PERCORSO MEDIO DI CARICO DIMINUISCE LA MERCE E' RIPARATA DALLE INTEMPERIE LOADING DOCK CON PEDANA IDRAULICA (RAMPA IDRAULICA) LA RAMPA IDRAULICA SEMPLICA E RENDE SICURE LE ATTIVITA' DI SCARICO DEL MEZZO NEL CARICO PUO' ESSERE CONSIDERATO ANCHE IL MOVING FLOOR SYSTEM DEL VEICOLO CHE PERMETTE DI VELOCIZZARE LE FASI DI CARICO DEL CAMION Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CARICO NEL MOVING FLOOR SYSTEM I PALLET VENGONO TRASCINATI ALL'INTERNO DEL MEZZO DA UN SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE. I TEMPI DI CARICO IN QUESTA SITUAZIONE DIVENGONO MOLTO BASSI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONCETTI GESTIONE SCORTE GESTIONE DELLE SCORTE DOPO AVERE ANALIZZATO IL PROCESSO DI MAGAZZINO SI PASSA ALL'ANALISI DELLE SCORTE, QUINDI DELLA MERCE CHE VERRA POSTA IN ESSO REGOLA OPERATIVA: IL MAGAZZINO E' UN INSIEME DI MAGAZZINI MATERIALI DIVERSI CON CARATTERISTICHE DI PRELIEVO DIFFERENTI DEVONO ESSERE MESSI IN AREE DIFFERENTI ALL'INTERNO DI INFRASTRUTTURE ADEGUATE PRODOTTI VOLUMINOSI DEVONO STATE TUTTI INSIEME PERCHE' NECESSITANO DI MODALITA' DI HANDLING ADEGUATE PRODOTTI PESANTI DEVONO STARE TUTTI INSIEME IN ADEGUATE STRUTTURE DI STOCCAGGIO ANCHE PERCHE' IN QUESTO CASO E' NECESSARIO GESTIRE LA MOVIMENTAZIONE CON STRUMENTI O MADALITA' ADEGUATE LA PRIMA DA FARE NELLA GESTIONE DELLE SCORTE E' VALUTARE E CREARE I GRUPPI DI PRODOTTI SIMILARI (FRIGO, SURGELATI, VOLUMINOSI, MINUTERIE, CABLAGGI, PROFILATI, ETC) SUCCESSIVAMENTE, PER OGNI GRUPPO SI VA A VALUTARE QUALE SIA LA STRUTTURA DI STOCCAGGIO PIU' IDONEA QUALI SONO I DATI CHE CI INTERESSANO NEL MAGAZZINO I CODICI PRESENTI QUANTO MATERIALE, INTESO COME NUMERO DI PRODOTTI DIFFERENTI CODICI OBSOLETI CODICI DI MATERIALE CHE DA MOLTO TEMPO NON VENGONO MOVIMENTATI E LA PROBABILITA' CHE POSSANO ESSERE USATI IN FUTURO E' MOLTO BASSA. GIACENZE LA QUANTITA' DI MERCE PRESENTE IN UNA DETERMINATA DATA NEL MAGAZZINO GIACENZA MEDIA LA QUANTITA' DI MERCE MEDIAMENTE PRESENTE NE MAGAZZINO PER UN DETERMINATO CODICE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONCETTI GESTIONE SCORTE UTILIZZO O VENDITA (CONSUMO MEDIO - TOTALE) RAPPRESENTA IL NUMERO DI PRODOTTI O LA QUANTITA' CHE IN UN DETERMINATO PERIODO E' STATA UTILIZZATA O E' STATA VENDUTA ROTAZIONE INDICE CHE RAPPRESENTRA QUANTE VOLTE IN UN PERIODO IL PRODOTTO E' STATO COMPLETAMENTE UTILIZZATO E REINTEGRATO NEL MAGAZZINO ROTAZIONE = PRODOTTO USCITO NEL PERIODO GIACENZA MEDIA DEL PERIODO PIU' E' ALTO QUESTO VALORE E MAGGIORE E' LA GARANZIA DI AVERE PRODOTTI NON OBSOLETI IN MAGAZZINO SI DEVE CREARE UN INDICE DI ROTAZIONE PER OGNI CODICE PRODOTTO PRESENTE NEL MAGAZZINO COPERTURA NUMERO DI PERIODI (MESI, GIORNATE O SETTIMANE) IN CUI RIESCO A SODDISFARE IL MERCATO SENZA ULTERIORI REINTEGRI DEL MATERIALE ES: GIACENZA COD "GIUDITTA" 20 PZ CONSUMO MEDIO COD "GIUDITTA" 4 PZ/MESE COPERTURA 5 MESI COPERTURA = GIACENZA CONSUMO MEDIO QUALI SONO LE INFORMAZIONI CHE UN GESTIONALE RIESCE A FORNIRE CODICE AD234 AP888 DESCR GIACENZA CONSUM COPERTU ROTAZION MEDIA O MEDIO RA E 1000 700 233 4,29 0,33 50 40 30 1,67 0,75 GIACENZA RONDELLA 10 MM DATO ESA 15MM LA REGOLA "MODERNA" AVERE MAGAZZINI CON ROTAZIONI SEMPRE PIU' ALTE E COPERTURE SEMPRE PIU' BASSE (JUST IN TIME) UN SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE SCORTE IMPORTATE E' IL COSI' DETTO METODO "ABC", OVVERO CLASSIFICAZIONE DI PARETO CON LA METODO "ABC" SI DIVIDONO I CODICI PRESENTI A MAGAZZINO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CONCETTI GESTIONE SCORTE IN TRE CLASSI: LA CLASSE A; LA CLASSE B; LA CLASSE C NEL CASO DI UN MAGAZZINO: CLASSE A IL 20% CODICI CHE GENERANO 80% DEI MOVIMENTI CLASSE B IL 75% CODICI CHE GENERANO 15% DEI MOVIMENTI CLASSE C IL 5% CODICI CHE GENERANO IL 5% DEI MOVIMENTI UN'ALTRA SUDDIVISIONE E' IL VALORE MOVIMENTATO METODO DELL'"ABC" INCROCIATO CON QUESTO METODO SI EVIDENZIANO LE PECULIARITA' DEI PRODOTTI IN TERMINI DIVALORE DEL MOVIMENTATO E VALORE DELLA GIACENZA MEDIA VALORE GIACENZA CLASSE A CLASSE A CLASSE A-A VALORE CODICI MOVIMENTATI CLASSE B CLASSE C CLASSE A-C CLASSE B CLASSE C CLASSE C - A Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CLASSIFICAZIONE PRODOTTI CODICE ARTICOLO 0079695 0079694 0075321 0040155 0080342 0074011 0044746 0042413 0042781 0082018 0044543 0083210 0075467 0040704 0041467 0042998 0043365 0043590 0080343 0041202 0083670 0046240 0043980 0042042 0080791 0042416 0083644 0042963 0047406 0049558 0040684 0000700 0042894 0080496 0041424 0082497 0040150 0046345 0041846 0083416 0049547 0041282 0080378 0043366 0040712 0041021 0080012 0093534 LATTE P.S. 1,5 TD LATTE P.S. 1,5 MONTAGNS LATTE INTERO 3,5 TD LATTE INTERO 3,5 MONTAGN LATTE INT.3,5 SQUARE VIRG. X 1 LATTE INTERO 3,5 SQU FARINA 00 BLU 5 STAGIONI X 1 FARINA 00 BLU COCA COLA LATTINA X 330 COCA COLA LAT PANNA CUCINA BRIK X 500 STERIL PANNA CUCINA BR OLIO O.EX.VERG. X1 OLIO O.EX.VERG. SP SALE GROSSO CRISTAL SALE GROSSO CRISTAL SUCCO PIU' ARANCIO 100% SUCCO PIU' ARANCIO 100% APEROL 11° X 1 APEROL ACETO BIANCO DIELLO X 1 ACETO BIANCO DIEL BIRRA BECK'S BOTT. X 330 BIRRA BECK'S BOTT. LATTE P.S.1,8 SQUARE VIRG. X 1 LATTE P.S. 1,8 SQU BARILLA SEL.ORO CHEF 5 SPAGHET BARILLA SEL.ORO CHEF SALE FINO CRISTAL SALE FINO CRISTAL SALE GROSSO ESSICCATO SALE GROSSO ESSICCATO POLENTA PRONTA BAS.P.BIANCA K POLENTA PRONTA DELIC PELATI DE CLEMENTE X 3 PELATI DE CL FANTA LATTINA X 330 FANTA LAT ZUCCHERO PACCO X 1 ZUCCHERO PACCO BIRRA MORETTI BOTT. X 660 BIRRA MORETTI BOTT. ZUCCHERO PACCO ITALIANO X 1 ZUCCHERO PACCO ITALIANO PELATI SUPER SALSATI BUIT.X 3 PELATI POMOD.SUPER SA GRISSINI TORIN.GRISSINBON GRISSINI TORIN.P40XG12 GR COCA COLA ITALIANA LATT. X 330 COCA COLA ITALIANA GRAN PELATI DEL SAL.VALFR.X 3 GRAN PELATI DEL SALEN BIRRA MORETTI LATT. X 330 BIRRA MORETTI LATT. SALE FINO ESSICCATO SALE FINO ESSICCATO TONNO MISTER TON O.OLIVA TRIS TONNO OO.TRIS FARINA 00 S 5 STAG. BLU X 25 FARINA 00 S BLU BARILLA SEL.ORO CHEF 3 SPAGHET BARILLA SEL.ORO CHEF PANNA DA MONTARE MEGGLE L.1 PANNA DA MONTARE BR PELATI GRAZIELLA X 3 PELATI GRAZIE BIRRA CORONA EX.BOTT. X 330 BIRRA CORONA EXTRA BOTT FARINA 00 ROSSA 5 STAGIONI X 1 FARINA 00 ROSSA ACQUA MIN.NAT.PET LINDA X 1,5 ACQUA MIN.NAT.PET FUNGHI TR.B.OL.D.F.V.MARIAX1,8 FUNGHI TR.D.FRESCO B OLIO DI SEMI VARI OLIT. PETX 1 OLIO DI SEMI VARI PE MAIS IN GRANI BONDUELLE X 300 MAIS IN GRANI BIRRA HEINEKEN LATT. X 330 BIRRA HEINEKEN LATT. FARINA 00 ORO 5 STAGIONI X 25 FARINA 00 ORO ASPARAGI BIANC.EXTR.REASP.X425 ASPARAGI BIANCHI EXT COCA COLA LIGHT LATTINA X 330 COCA COLA LIGHT LAT POLENTA PRONTA DELIC.GIALLA X1 POLENTA PRONTA DELIC BARILLA SEL.ORO CHEF 72 PENN. BARILLA SEL.ORO CHEF FASCAF NESTLE' AL 70% X150 FASCAF AL 70% CAFFE' VINO 10° BIANCO X 1 VINO 10° SPIEDINI BAMBU'CM 15 (19N SPIEDINI BAMBU' CM giacenColli giacenPezzi 1575 1107 279 10 0 113 8 215 5 87 18 16 381 30 340 238 10 35 79 688 12 85 42 13 5 74 101 186 6 26 19 44 25 2 10 29 9 30 63 88 1 0 50 16 14 0 0 4 18.908,00 13.294,00 2.799,00 100 0 1.367,00 96 2.580,00 64 524 216 384 3.817,00 363 4.080,00 2.860,00 124 211 1.896,00 6.880,00 180 854 252 104 120 222 2.425,00 2.232,00 213 26 228 533 150 48 100 174 114 366 764 2.112,00 1 0 1.200,00 197 126 35 0 545 Tot Prelievi 487.090,00 247.192,00 91.963,00 90.728,00 86.171,00 84.541,00 74.234,00 72.215,00 68.107,00 58.855,00 54.950,00 52.297,00 52.026,00 50.010,00 48.893,00 48.037,00 47.306,00 43.888,00 42.498,00 41.981,00 40.520,00 38.951,00 38.192,00 35.687,00 33.930,00 32.420,00 30.106,00 28.684,00 28.032,00 27.340,00 26.767,00 26.197,00 25.889,00 25.149,00 25.091,00 24.185,00 23.616,00 22.482,00 22.432,00 21.826,00 21.642,00 21.298,00 20.980,00 20.905,00 20.613,00 20.103,00 19.593,00 18.965,00 PESO PESO CUMCLASSE PRELIEVO MEDIO COPERTURA 14,77% 7,50% 2,79% 2,75% 2,61% 2,56% 2,25% 2,19% 2,07% 1,79% 1,67% 1,59% 1,58% 1,52% 1,48% 1,46% 1,43% 1,33% 1,29% 1,27% 1,23% 1,18% 1,16% 1,08% 1,03% 0,98% 0,91% 0,87% 0,85% 0,83% 0,81% 0,79% 0,79% 0,76% 0,76% 0,73% 0,72% 0,68% 0,68% 0,66% 0,66% 0,65% 0,64% 0,63% 0,63% 0,61% 0,59% 0,58% Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 14,77% 22,27% 25,06% 27,81% 30,43% 32,99% 35,24% 37,43% 39,50% 41,28% 42,95% 44,54% 46,11% 47,63% 49,11% 50,57% 52,00% 53,34% 54,62% 55,90% 57,13% 58,31% 59,47% 60,55% 61,58% 62,56% 63,47% 64,34% 65,19% 66,02% 66,84% 67,63% 68,42% 69,18% 69,94% 70,67% 71,39% 72,07% 72,75% 73,41% 74,07% 74,72% 75,35% 75,99% 76,61% 77,22% 77,82% 78,39% A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A 60886 30899 11495 11341 10771 10568 9279 9027 8513 7357 6869 6537 6503 6251 6112 6005 5913 5486 5312 5248 5065 4869 4774 4461 4241 4053 3763 3586 3504 3418 3346 3275 3236 3144 3136 3023 2952 2810 2804 2728 2705 2662 2623 2613 2577 2513 2449 2371 0,31 0,43 0,24 0,01 0,00 0,13 0,01 0,29 0,01 0,07 0,03 0,06 0,59 0,06 0,67 0,48 0,02 0,04 0,36 1,31 0,04 0,18 0,05 0,02 0,03 0,05 0,64 0,62 0,06 0,01 0,07 0,16 0,05 0,02 0,03 0,06 0,04 0,13 0,27 0,77 0,00 0,00 0,46 0,08 0,05 0,01 0,00 0,23 CL HANDLING BRIK BRIK BRIK SACCHETTO LATT BRIK BOTT SCATT BRIK BOTT BOTT BOTT BRIK SCATT SCATT SCATT SACCHETTO LATT LATT SACCHETTO BOTT SACCHETTO LATT SCATT LATT LATT LATT SCATT LATT SACCO SCATT BRIK LATT BOTT SACCHETTO PET LATT PET LATT LATT SACCO LATT LATT SACCHETTO SCATT SCATT BOTT POLIS CLASSIFICAZIONE PRODOTTI 0043000 0082568 0049689 0083267 0043448 0044975 0080481 0082400 0049773 0080380 0080493 0083400 0041120 0043904 0042248 0046328 0080277 0043919 0046819 0043484 0040795 0079997 0041622 0042246 0043253 0040416 0043247 0049976 0079998 0043890 0083401 0043927 0042543 0044544 0080166 0044732 0043302 0048238 0041904 0040633 0041029 0049777 0076400 0040727 0041837 0043923 0046322 0040981 FAGIOLI BORLOTTI FRUTTORO X 3 FAGIOLI BORLOTTI FRUT ACQUA MIN.NAT.PET LINDA 6PX500 ACQUA MIN.NAT.PET BARILLA G.D. 05 SPAGHETTI 3X5 BARILLA G.D. 05 SPAGH BIRRA HEINEKEN BOTT X 330 BIRRA HEINEKEN BOTT. OLIO OLIVA SPERONI X 1 OLIO OLIVA SPERO SUCCO BRAVO TV ARANC.CA/MA X 2 SUCCO BRAVO TV ARANC BIRRA CERES STRONG BOTT. X 330 BIRRA CERES STRONG A ACQUA MIN.FRIZZ.PET LINDA X1,5 ACQUA MIN.FRIZZ.PET MONTEGRAPPA UOVO 03 FETTUCCINE MONTEGRAPPA UOVO 03 SPRITE LATTINA X 330 SPRITE LAT THE PESCA LATT. S.BEN.X 330 THE PESCA LATT. VINO PAESELLO 10°BIANCO X 1 VINO PAESELLO BRIK SQ.1 ACETO BIANCO PONTI X 1 ACETO BIANCO FARINA POLENTA ISTANT.GIAL.500 FARINA POLENTA ISTAN AGNESI G.D. 03 SPAGHETTI AGNESI G.D. 03 SPAGHETTI PATATINE T 200 MIA X 200 PATATINE T 200 MIA THE LIMONE LATT. S.BEN.X 330 THE LIMONE LATT. POLPA POMO. PIZZA ALPINO X 5 POLPA POMO.PIZZA FUNGHI TRIF.OL.BUST.3 ST. X1,7 FUNGHI TRIF.OLIO BUS PELATI MUTTI X 3 PELATI MUTTI PASSATA POMODORO ALPINO X 3 PASSATA POMODORO UOVA FRESCHE 53/63 SFUSI PZ 60 UOVA FRESCHE 53/63 S TOAST BREAD GRANDE X 850 TOAST BREAD GRANDE DEP AGNESI G.D. 02 SPAGHETTINI AGNESI G.D. 02 SPAGHETTI PATATINE AMICA T 200 PATATINE T 200 AMICA C GRISSINI TORIN.MULINO B. GRISSINI TORINESI MUL PATATINE AMICA T 100 PATATINE T 100 AMICA C MAIS IN GRANI BONDUELLE 3X150 MAIS IN GRANI UOVA FRESCHE 63/73 SFUSI PZ 60 UOVA FRESCHE 63/73 S OLIO O.EX.VERG.LAT.SPERONI X5 OLIO O.EX.VERG. LAT RED BULL ENERGY DRINK LATT.250 RED BULL ENERGY DRIN SUCCO ARANCIO 100% ROTT.X1 LT SUCCO ARANCIO 100% OLIO O.EX.VERG.DIELLO X 1 OLIO O.EX.VERG. DI ACETO ROSSO DIELLO X 1 ACETO ROSSO LEMONSODA LATTINA X 330 LEMONSODA LAT BISCOTTI SAVOIARDI BONOMI BISCOTTI SAVOIARDI BO CORN FLAKES VENOSTA X 1 CORN FLAKES VENO ASPARAG.BIANC.EX.PERU STR.X430 ASPARAGI BIANCHI EX. SUCCO MELA 100% TV HARDTHOF X1 SUCCO MELA LIMP.100% POLPA POMODORO VIVA MARIA X 5 POLPA POMOD. FUNGHI PRONTOPORC.NOVA X 800 FUNGHI TRIF.PRONTOPORC MONTEGRAPPA UOVO 05 TAGLIATELL MONTEGRAPPA UOVO 05 PANNA CUCINA BRIK VIRGILIOX500 PANNA CUCINA ITAL.BR PREP.X BRODO ESTR.CARNE WELL G PREP.X BRODO ES.CARN SUPERPOLPA VIVA MARIA X 10 SUPERPOLPA MACEDONIA SCIR.5 FRANCESCA X3 MACEDONIA SC.5 F. OLIO DI SEMI VAR. S.MARCO X25 OLIO DI SEMI VARI MAIS IN GRANI BONDUELLE X 3 MAIS IN GRANI SUPERSWE. 29 30 32 26 16 50 31 11 0 22 15 17 21 14 1 0 9 6 7 32 18 17 2 19 0 6 6 30 3 11 25 0 6 37 34 9 12 24 51 9 35 3 62 36 43 27 24 3 174 120 97 624 192 300 744 66 0 528 360 255 252 145 19 0 216 18 82 192 110 17 30 234 0 36 120 246 3 44 609 0 65 448 816 142 75 589 612 54 424 30 747 218 43 162 24 8 18.873,00 18.780,00 17.857,00 17.450,00 17.186,00 16.919,00 16.824,00 16.773,00 16.654,00 16.550,00 16.425,00 16.184,00 15.883,00 15.711,00 15.663,00 15.652,00 15.575,00 15.516,00 15.332,00 15.282,00 14.274,00 14.004,00 13.907,00 13.760,00 13.637,00 13.475,00 13.156,00 12.998,00 12.808,00 12.750,00 12.723,00 12.639,00 12.575,00 12.431,00 12.325,00 12.323,00 12.305,00 12.301,00 12.298,00 11.923,00 11.856,00 11.726,00 11.603,00 11.349,00 11.316,00 11.033,00 11.032,00 10.824,00 0,57% 0,57% 0,54% 0,53% 0,52% 0,51% 0,51% 0,51% 0,51% 0,50% 0,50% 0,49% 0,48% 0,48% 0,48% 0,47% 0,47% 0,47% 0,47% 0,46% 0,43% 0,42% 0,42% 0,42% 0,41% 0,41% 0,40% 0,39% 0,39% 0,39% 0,39% 0,38% 0,38% 0,38% 0,37% 0,37% 0,37% 0,37% 0,37% 0,36% 0,36% 0,36% 0,35% 0,34% 0,34% 0,33% 0,33% 0,33% Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 78,96% 79,53% 80,07% 80,60% 81,12% 81,64% 82,15% 82,66% 83,16% 83,66% 84,16% 84,65% 85,13% 85,61% 86,09% 86,56% 87,03% 87,50% 87,97% 88,43% 88,87% 89,29% 89,71% 90,13% 90,54% 90,95% 91,35% 91,75% 92,13% 92,52% 92,91% 93,29% 93,67% 94,05% 94,42% 94,80% 95,17% 95,54% 95,91% 96,28% 96,64% 96,99% 97,34% 97,69% 98,03% 98,37% 98,70% 99,03% A A B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B C C C C C C C C C C C C 2359 2348 2232 2181 2148 2115 2103 2097 2082 2069 2053 2023 1985 1964 1958 1957 1947 1940 1917 1910 1784 1751 1738 1720 1705 1684 1645 1625 1601 1594 1590 1580 1572 1554 1541 1540 1538 1538 1537 1490 1482 1466 1450 1419 1415 1379 1379 1353 0,07 0,05 0,04 0,29 0,09 0,14 0,35 0,03 0,00 0,26 0,18 0,13 0,13 0,07 0,01 0,00 0,11 0,01 0,04 0,10 0,06 0,01 0,02 0,14 0,00 0,02 0,07 0,15 0,00 0,03 0,38 0,00 0,04 0,29 0,53 0,09 0,05 0,38 0,40 0,04 0,29 0,02 0,52 0,15 0,03 0,12 0,02 0,01 LATT PET SACCO BOTT BOTT BRIK BOTT PET SCATT LATT LATT BRIK BOTT SACCHETTO SACCHETTO SACCHETTO LATT LATT BUSTA LATT LATT UOVA SACCHETTO SCATT SACCHETTO SCATT SACCHETTO LATT UOVA LATT LATT BRIK BOTT BOTT LATT SACCHETTO SCATT LATT BRIK LATT BUSTA SCATT BRIK LATT LATT LATT LATT LATT CLASSIFICAZIONE PRODOTTI 0083595 0042897 0049588 BIRRA MORETTI BOTT. X 330 BIRRA MORETTI BOTT. ANANAS 55/60 FETTE X 3,06 ANANAS 50/55 FETTE S BIBANESI X500 BIBANESI 25 29 21 600 174 126 3 33 14 4 12 15 13 1 2 2 21 230 98 28 84 105 91 7 14 14 10.717,00 10.663,00 10.647,00 3.297.044,00 0,33% 0,32% 0,32% 100,00% 99,35% 99,68% 100,00% 200,00% ORDINE MATERIALE PICKING SACCO LATT BOTT PET BRIK SCATT SACCHETTO POLIS BUSTA UOVA N.B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ABBIAMO CREATO UNA PRIORITA' TRA I VARI PRODOTTI PARTENDO DA QUELLI PIU' RESISTENTI CHE POSSONO ESSERE MESSI AI LIVELLI PIU' BASSI DEL BANCALE. FINO A QUELLI PIU' DELICATI CHE DEVONO ESSERE MESSI IN ALTO SUL BANCALE ABBIAMO CALCOLATO IL NUMERO DI ARTICOLI APPARTENENTI A CIASCUNA CLASSE PERCHE' ADESSO SIAMO IN GRADO DI DESTINARE PARTE DEGLI SCAFFALI A CIASCUNA CLASSE DI PRODOTTI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 C C C C 1340 1333 1331 412131 0,45 0,13 0,09 0,00 BOTT LATT SCATT PARETO LA REGOLA DI PARETO VI E' UNA RELAZIONE TRA ALCUNE GRANDEZZE CHE RISPECCHIA LA DISTRIBUZIONE 20-80 80% DEI PRELIEVI VIENE FATTO SUL 20% CODICI 80% DEGLI ACQUISTI VIENE FATTO CON IL 20% DEI FORNITORI 80% DEL FATTURATO E' GARANTITO DAL 20% DEI CLIENTI L'APPLICAZIONE DELLA REGOLA DI PARETO PREVEDE UNA CLASSIFICAZIONE CHE NEL MAGAZZINO POTREBBE ESSERE BASATA SUL NUMERO DI PRELIEVI CI SI SI ASPETTA 80% DEI PRELIEVI VIENE FATTO SUL 20% CODICI QUESTA ANALISI VIENE ANCHE DETTA ABC PERCHE' COSTITUIAMO TRE CLASSI DI PRODOTTO CLASSE A ALTOROTANTI CLASSE B MEDIO ROTANTI CLASSE C SLOW MOVING PARETO DICE CLASSE A DEI CODICI E' QUEL 20% DI CODICI CHE GENERA IL 80% DEI PRELIEVI CLASSE B DEI CODICI E' QUEL 75% DI CODICI CHE GENERA IL 15% DEI PRELIEVI CLASSE C E' QUEL RIMANENTE 5% DI CODICI CHE GENERA IL 5% DEI PRELIEVI LE FASI OPERATIVE PER ESTRAPOLARE PARETO ESTRAPOLARE DA GESTIONALE L'ELENCO DEI CODICI PRESENTI A MAGAZZINO DEFINIRE SU QUALE PARAMETRO COSTRUIRE LA DISTRIBUZIONE DI PARETO ES. SE VOGLIO VALUTARE LA MOVIMENTAZIONE, PRENDERO' I PRELIEVI DI CIASCUN ARTICOLO SE VOGLIO ANALIZZARE LE GIACIENZE, PRENDERO' LE SCORTE SE VOGLIO ANALIZZARE LE VENDITE, PRENDERO' GLI ARTICOLI IN USCITA ORDINO LA TABELLA ESTRAPOLATA IN ORDINE DECRESCENTE SUL PARAMETRO DESIDERATO (NELL'ESEMPIO - NUMERO DI PRELIEVI NEL PERIODO) Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PARETO CALCOLO PER OGNI ARTICOLO IL PESO IN UNA COLONNA AGGIUNTIVA (COLONNA PESO) IL PESO E' IL RAPPORTO TRA I PRELIEVI DEL CODICE E LA SOMMA DI TUTTI I PRELIEVI DI TUTTI GLI ARTICOLI INSERIRE UNA NUOVA COLONNA DEL PESO CUMULATO IL PESO CUMULATO DELL' N - ESIMO ARTICOLO E' LA SOMMA DEL PESO DELL' N - ESIMO ARTICOLO PIU' IL PESO CUMULATO DELL'ARTICOLO (N-1) - ESIMO PER IL PRIMO ARTICOLO DELLA LISTA IL PESO CUMULATO E' COINCIDENTE AL PESO SULLA COLONNE DEL PESO CUMULATO HO LA POSSIBILITA' DI INDIVIDUARE LE PERCENTUALI DI PRELIEVO E QUINDI RICERCARE LE PERCENTUALI DI ARTICOLI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LAYOUT CON COLONNE ESEMPIO COME GESTIRE NEL PROGETTO DI UN MAGAZZINO LA PRESENZA DELLE COLONNE DI SOSTEGNO MODULI TOTALI 44 POSTIPALLET 132 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LAYOUT CON COLONNE MODULI TOTALI 58 POSTIPALLET 170 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LAYOUT CON COLONNE MODULI TOTALI 58 POSTIPALLET 170 Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LAYOUT CON COLONNE MODULI TOTALI 42 POSTI PALLET 126 LE COLONNE POSSONO ESSERE INGLOBATE NELLA STRUTTURA DEL PORTAPALLET. IN QUESTO MODO MIGLIORO LE PRESTAZIONI A LIVELLO DI SPAZIO MA PENALIZZO IL NUMERO DI BANCALI (DOVE C'E' LA COLONNA NON POSSO STOCCARE IL BANCALE) Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 LAYOUT CON COLONNE LA SCAFFALATURA PORTAPALLET VIENE APPOGGIATA SULLE COLONNE, IN QUESTO MODO PENALIZZO LO SPAZIO MA MANTENGO UNA MASSIA PRESTAZIONE A LIVELLO DI PALLET STOCCATI NON ESISTE UNA DISPOSIZIONE OTTIMA IN GRADO DI ADATTARSI A TUTTE LE SOLUZIONI DI MAGAZZINO, MA OGNI VOLTA SI DEVE TROVARE UNA SOLUZIONE CHE SI ADATTA ALLA PARTICOLARE CONFORMAZIONE DELL'INFRASTRUTTURA ALTRI VINCOLI PRESENTI NEI PROGETTI REALI DI MAGAZZINO USCITE DI SICUREZZA CAMMINAMENTI VARI TRA UFFICI E MAGAZZINO SISTEMI DI SICUREZZA - ESTINTORI SPRINKLER Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE MEZZI DI MOVIMENTAZIONE CARRELLO ELEVATORE CON FORCHE FRONTALI PUNTI DI FORZA ECONOMICITA' FLESSIBILITA' - VERSIONE TERMICA SI PUO' LAVORARE ALL'ESTERNO RAGGIUNGE NOTEVOLI PORTATE FLESSIBILITA' OPERATIVA OLTRE CHE CON LE FORCHE PUO' ESSERE DOTATO DI PINZE PER ELETTRODOMESTICI O PER BOBINE PUNTI DI DEBOLEZZA NON RAGGIUNGE ALTEZZE NOTEVOLI NECESSITA CORRIDOI MOLTO LARGHI SUPERIORI AL 3,5 M Portate: 1000 - 1250 - 1500 - 2000 Kg Altezza di sollevamento fino a 6 mt. CARRELLO ELEVATORE A FORCHE RETRATTILI PUNTI DI FORZA RIESCE A FARE MANOVRA NEI CORRIDOI PIU' STRETTI (DA 2,5 M) RAGGIUNGE ALTEZZE PIU' ELEVATE PUNTI DEBOLEZZA PIU' COSTOSO RISPETTO AL CARRELLO A FORCHE FRONTALI ALL'INIZIO PIU' DIFFICILE DA MANOVRARE NON PUO' LAVORARE ALL'ESTERNO PERCHE' DOTATO DI RUOTE PICCOLE IN TEFLON NECESSITA DI PAVIMENTI LISCI E PULITI Carrello elevatore a forche frontali retrattili Portate: 1300 - 1500 - 2000 Kg. Altezza di sollevamento fino a 8 mt. Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE Carrello elevatore a forche laterali retrattili a quattro vie Portate: 2000 - 2500 - 3000 - 4000 - 5000 - 7000 Kg. Altezza di sollevamento fino a 11 mt CARRELLO ELEVATORE TRILATERALE PUNTI DI FORZA LAVORA CON CORRIDOI MOLTO STRETTI (DA 1,6 M) LAVORA SU MAGGIORI ALTEZZE PUNTI DI DEBOLEZZA COSTO MOLTO ALTO LAVORA SOLO IN AMBIENTI INTERNI ALCUNI DI DI QUESTI MODELLI HANNO BISOGNO DI SENSORI DI POSIZIONE NECESSITA DI ALTRI CARRELLI PER ESEGUIRE IL LAVORO. LUI PORTA FINO ALLA TESTA DELLO SCAFFALE CON UN CARRELLO NORMALE SI VA A SPOSTARE IL PALLET Portate: 500 - 1000 - 1500 - 2000 Kg Altezza di sollevamento fino a 10 mt. TRANSPALLET PUNTI DI FORZA IL COSTO CONTENUTO LA VERSATILITA' LA FACILITA' DI UTILIZZO PUNTI DI DEBOLEZZA MOVIMENTAZIONE ORIZZONTALE DELLA MERCE PORTATE RIDOTTE Portate: 2000 - 3000 Kg Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE TRANSPALLET ACCATASTATORE PUNTI DI FORZA IL COSTO CONTENUTO LA VERSATILITA' LA FACILITA' DI UTILIZZO RIESCE AD ACCATASTARE (METTER UN PALLET SU UN ALTRO) I PALLET PUNTI DI DEBOLEZZA PORTATE RIDOTTE ALTEZZE LIMITATE COSTA DI PIU' DI UN TRANSPALLET CARRELLO COMMISSIONATORE ORIZZONTALE E VERTICALE PERMETTONO DI REALIZZARE LE COMMISSIONI, OVVERO I PRELIEVI NEL MAGAZZINO PER I CLIENTI SI RIESCE A COMPORRE IL PALLET DIRETTAMENTE NEL MOMENTO IN CUI FACCIO IL PRELIEVO DA SCAFFALE PUNTI DI FORZA FACILITA' DI UTILIZZO COSTO CONTENUTO PERMETTE DI VELOCIZZARE E SEMPLIFICARE LE FASI DI PICKING PUNTI DI DEBOLEZZA SI MOVIMENTANO AL MASSIMO DUE PALLET LENTEZZA OPERATIVA SU QUELLI VERTICALI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE Portate: 700 -1000 -1200 Kg. Altezza di sollevamento fino a 8 mt. CARRELLO MERCI TRASPORTO MERCE LEGGERA O COLLI PUNTI DI FORZA ECONOMICI INGOMBRO RIDOTTO MANEGGEVOLI TRASPORTABILI ANCHE NEI CAMION PUNTI DI DEBOLEZZA NON ADATTI A PALLET O MERCE PESANTE CARRELLO ELEVATORE PER CONTAINER PUNTI DI FORZA CAPACITA' DI CARICO ELEVATISSIME LAVORA ALL'ESTERNO PUNTI DI DEBOLEZZA COSTI ELEVATISSIMI MANCA DI FLESSIBILITA' (LAVORA CON CONTAINER) Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE CARRI PONTE SERVONO PER MOVIMENTARE INTERNAMENTE O ESTERNAMENTE CARICHI MOLTO PESANTI PUNTI DI FORZA PORTATA SICUREZZA PUNTI DI DEBOLEZZA RIGIDITA' OPERATIVA COSTI DI INSTALLAZONE AGV AUTOMATIC GUIDED VEHICLE MEZZI CHE MOVIMENTANO LA MERCE IN PIENA AUTONOMIA. NON RICHIEDONO UOMINI CHE LI CONTTROLLINO ADATTI NEI MAGAZZINI AD ALTISSIME PRESTAZIONI IN CUI E' NECESSARIO GARANTIRE PERFORMANCE COSTANTI NEL TEMPO TIPOLOGIE: FILOGUIDATI PREVEDONO UN'ANTENNA POSTA SOTTO IL PAVIMENTO A GUIDA LASER UN RAGGIO LASER PROIETTATO SULLE MURA DEL MAGAZZINO CONSENTE LORO DI ORIENTARSI PUNTI DI FORZA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 MEZZI DI MOVIMENTAZIONE CONTINUA OPERATIVITA' PRESTAZIONI GARANTITE E COSTANTI PUNTI DI DEBOLEZZA RIGIDITA' OPERATIVA (MANCANZA DI FLESSIBILITA') COSTI ASRV SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE DI PALLET SU INFRASTRUTTURE MOLTO SIMILI ALLE SCAFFALATURE NORMALE PUNTI DI FORZA COSTI PIU' CONTENUTI RISPETTO A UN TRASLOELEVATORE SI ADATTA SU INFRASTRUTTURE (PORTAPALLET) LEGGERMENTE MODIFICATE (LIVELLO PER ASRV) SI ADATTA A TUTTI GLI AMBIENTI PUNTI DI DEBOLEZZA RICHIEDE SOLO EURPALLET COSTO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STRUTTURE DI STOCCAGGIO STRUTTURE DI STOCCAGGIO A CATASTA IL MATERIALE VIENE MESSO UNO SOPRA L'ALTRO A CREARE UNA CATASTA SI USA CON PRODOTTI LEGGERI, ACCATASTABILI COME GLI ELETTRODOMESTICI IN EVIDENZA NELLA FIGURA DI DESTRA IL SIMBOLO CHE SOLITAMENTE ESPRIME IL LIVELLO DI ACCATASTAMENTO PUNTI DI FORZA NON HA BISOGNO DI INFRASTRUTTURE NON HA COSTI DI IMPLEMENTAZIONE PUNTI DI DEBOLEZZA NON E' APPLICABILE CON TUTTA LA MERCE RISCHIO DANNEGGIAMENTO MERCE SELETTIVITA' RIDOTTA SCAFFALATURA A CELLA (PORTAPALLET) UNA STRUTTURA METALLICA PERMETTE DI ALLOCARE NELLE VARIE CELLE I PALLET I PALLET SONO INSERITI INFORCANDOLI SUL LATO CORTO ADATTI PER PRODOTTI CHE TEMONO L'OBSOLESCENZA O CHE NON POSSONO ESSERE ACCATASTATI ADATTO PER GESTIRE LOGICHE FIFO E FEFO PUNTI DI FORZA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STRUTTURE DI STOCCAGGIO SELETTIVITA' PARI AL 100% SOLUZIONE ECONOMICA SFRUTTANO LE ALTEZZE DEI MAGAZZINI PUNTI DI DEBOLEZZA LE PRESTAZIONI MASSIME SI OTTENGONO CON PALLET STANDARD (EPAL) BASSA EFFICIENZA SUPERFICIALE E DI VOLUME PER LA NECESSITA' DEI CORRIDOI CANTILEVER STRUTTURA METALLICA DESTINATA ALLO STOCCAGGIO DI MERCE CON DIMENSIONI NON STANDARD, COME ASSI DI LEGNO, PROFILATI IN METALLO, TUBI. PUNTI DI FORZA SELETTIVITA' PARI AL 100% SOLUZIONE ECONOMICA SFRUTTANO LE ALTEZZE DEI MAGAZZINI ADATTI A MATERIALI INGOMBRANTI O CON DIMENSIONI NON STANDARD PUNTI DI DEBOLEZZA BASSA EFFICIENZA SUPERFICIALE E DI VOLUME PER LA NECESSITA' DEI CORRIDOI SCAFFALATURA DRIVE IN STRUTTURA METALLICA IN CUI IL CARRELLO ELEVATORE HA LA POSSIBILITA' DI ENTRARE DENTRO PER ALLOCARE LA MERCE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STRUTTURE DI STOCCAGGIO IL PALLET VIENE INFORCATO SUL LATO LUNGO E APPOGGIATO SU DUE GUIDE LATERALI PUNTI DI FORZA RIDUZIONE DEL FABBISOGNO DI CORRIDOI , IN QUANTO NE BASTA UNO IN TESTA ALLO SCAFFALE AUMENTO DELL'EFFIECIENZA SUPERFICIALE E VOLUMETRICA COSTI CONTENUTI PUNTI DI DEBOLEZZA RICHIEDE PALLET DI DIMENSIONI STANDARD SELETTIVITA' BASSA GESTIONE DEL MATERIALE CON MODALITA' LIFO MANOVRE DI STOCCAGGIO O PRELIEVO COMPLICATE SCAFFALATURA A GRAVITA' STRUTTURA METALLICA DOTATA DI PIANI INCLINATI CON RULLI PERMETTE DI STOCCARE UNA GRANDE QUANTITA' DI MERCE GARANTENDO LA MODALITA' FIFO PUNTI DI FORZA ALTISSIMA EFFICIENZA SUPERFICIALE E VOLUMETRICA MANOVRE DI PRELIEVO E STOCCAGGIO SEMPLICI RIDUZIONE DEL FABBISOGNO DI CORRIDOI (UNO PER LO STOCK E UNO PER IL PRELIEVO) GARANTISCE LA FIFO PUNTI DI DEBOLEZZA COSTI ELEVATI BASSA SELETTIVITA' ADATTO IN MAGAZZINI CON POCHI CODICI PRODOTTO MAGAZZINI COMPATTABILI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 STRUTTURE DI STOCCAGGIO SONO STRUTTURE CHE ASSOMIGLIANO A SCAFFALATURE PORTAPALLET MA CHE POGGIANO SU ROTAIE (SU RUOTE) CON POCHISSIMI CORRIDOI ATTIVI POSSO STOCCARE UNA GRANDE QUANTITA' DI MERCE GRAZIE A STRUTTURE IN GRADO DI COMPATTARSI PUNTI DI FORZA ALTA CAPACITA' , ALTA EFFICIENZA SUPERFICIALE E VOLUMETRICA PUNTI DI DEBOLEZZA COSTO DELL'INVESTIMENTO LA NECESSITA' DI RIFARE LA PAVIMENTAZIONE LA NECESSITA' DI ORGANIZZARE LE PERSONE CHE VI DEVONO ACCEDERE TEMPI DI ACCESSO NON BREVI VIENE USATO NEI MAGAZZINI DOVE IL VOLUME COSTA MOLTO: MAGAZZINO PRODOTTI SURGELATI TRASLOELEVATORE SISTEMA DI STOCCAGGIO AD ALTA DENSITA' DOVE LA MERCE VA ALL'OPERATORE IL TRASLOELEVATORE E' UN SISTEMA AUTOMATICO CHE SCORRE SU ROTAIE E PERMETTE LO STOCCAGGIO PRELIEVO DI MERCE PUNTI DI FORZA ALTA DENSITA' DI STOCCAGGIO SELETTIVITA' AL 100% CAPACITA' DI REALIZZARE MAGAZZI (AUTOPORTANTI) CHE POSSONO RAGGIUNGERE ANCHE I 30 M DI ALTEZZA ALTE PRESTAZIONI OPERATIVE PUNTI DI DEBOLEZZA SI MOVIMENTANO PRODOTTI CON FORME E DIMENSIONI STANDARD (SOLO EPAL) NON RIUSCIAMO A STOCCARE BANCALI DI DIVERSE DIMENSIONI COSTI ELEVATISSIMI PER L'IMPLEMENTAZIONE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SIMBOLI PACKAGING SIMBOLI PACKAGING MANEGGIARE CON CURA NON AGGANCIARE LATO ALTO TENERE AL RIPARO DA LUCE SOLARE IMBRACARE QUI TEME L'UMIDITA' ACCATASTAMENTO LIMITATO ACCATASTARE CON CURA PRENDERE DA QUESTO LATO CON LE GANASCE Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SIMBOLI PACKAGING NON PRENDERE DA QUESTO LATO CON LE GANASCE LIMITAZIONE DI TEMPERATURA NON INFORCARE DA QUESTO LATO DISPOSITIVO SENSIBILE ALL'ELETTRICITA' ELETTROSTATICA ACCATASTAMENTO MASSIMO NON ACCATASTARE NON RIMUOVERE IL SIGILLO NON USARE IL CARRELLO MANUALE DA QUESTO LATO CENTRO DI GRAVITA' Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 SIMBOLI PACKAGING PRODOTTO SENSIBILE ALLE RADIAZIONI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CODICI A BARRE SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE IL CODICE A BARRE PERMETTE DI TRASFERIRE LE INFORMAZIONI IN MODO AUTOMATICO UN LETTORE CODICE A BARRE TRASFERISCE NELL'ESEMPIO ACCANTO IL NUMERO POSTO IN CHIARO E MESSO SOTTO LE BARRE IL VANTAGGIO E' L'ELIMINAZIONE DELLA FASE MANUALE DI DATA ENTRY QUESTO PERMETTE: RAPIDITA' DI TRASFERIMENTO DELL'INFORMAZIONE RIDUZIONE O ELIMINAZIONE DELLA PROBABILITA' DI ERRORE IL CODICE A BARRE LINEARE P.F.: LARGA DIFFUSIONE ADOTTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE P.D.: LIMITATE INFORMAZIONI STOCCABILI NEL CODICE TANTE INFO = CODICE MOLTO LUNGO DATAMATRIX QR CODE BAR CODE A MATRICE SISTEMA IN GRADO DI MEMORIZZARE UN NUMERO ELEVATO DI INFORMAZIONI IN UNO SPAZIO LIMITATO PERMETTE DI RAPPRESENTARE CARATTERI Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CODICI A BARRE ALFANUMERICI P.F.: CRESCENTE APPLICAZIONE ELEVATA FLESSIBILITA' P.D.: LEGGIBILE DA LETTORI CCD, OVVERO DA LETTORI DOTATI DI TELECAMERA RFID TAG RFID: ETICHETTA RADIO FREQUENCY IDENTIFIER SISTEMA DI STOCCAGGIO E TRASMISSIONE DATI IN RADIO FREQUENZA ESISTONO DUE TIPOLOGIE DI ETICHETTE RFID ATTIVA DOTATA DI ALIMENTAZIONE PASSIVA QUANDO SFRUTTA UN FENOMENO CHIAMATO CORRENTE INDOTTA RISPETTO AL CODICE A BARRE PERMETTE LA LETTURA DELLE INFORMAZIONI NON A LIVELLO OTTICO MA A LIVELLO ELETTROMAGNETICO P.F.: ADATTA IN AMBIENTI SPORCHI NON SERVE CHE ESSA SIA VISUALIZZATA PER POTERE TRASMETTERE DATI CONTIENE MOLTE INFORMAZIONI RISPETTO AI SISTEMI A BAR CODE TRADIZIONALI P.D.: COSTO ETICHETTA Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 CODICI A BARRE EFFETTO GABBIA DI FARADAY CAMPI DI APPLICAZIONE DELL'RFID VETERINARIO CONTROLLO DEGLI ACCESSI TESSILE ABBIGLIAMENTO Andrea Payaro - www.pepconsulenze.it - 2011 PRINCIPALI LAYOUT DI MAGAZZINO MODELLO DI LAYOUT A FORMA DI U STOCCAGGIO PALLET PRELIEVI PALLET PRELIEVO COLLI ETICHETTATURE MATERIAL HANDLING SMISTAMENTO CARICO A GESTIONALE ACCETTAZIONE CROSS DOCKING SPEDIZIONE SPEDIZIONE PRELIEVO STOCCAGGIO ACCETTAZIONE MODELLO DI LAYOUT A FLUSSO DIRETTO STOCK PALLET PICK PALLET STOCK PALLET PICK COLLO STOCK COLLO PICK COLLO STOCK COLLO PICK ITEM STOCK FREE PASS PICKING CONSIGNMENT STOCK PICKING SPEDIZIONE ACCETTAZIONE MODELLO DI LAYOUT A FLUSSO MODULARE