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1 aprile 2012
Liturgia delle ore della Seconda Settimana
Domenica delle Palme e
della Passione del Signore / b
XXVII Giornata Mondiale della Gioventù
Tema: «Siate sempre lieti nel Signore!» (Fil 4,4)
Il Vangelo nella tua casa:Marco: da capitolo 14, versetto 1 a capitolo 15,
versetto 47
«Ma
Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.»
spirito
...22Condussero Gesù al luogo del
Golgota, che significa «Luogo del
cranio», 23e gli davano vino
mescolato con mirra, ma egli non ne
prese. 24Poi lo crocifissero e si
divisero le sue vesti, tirando a sorte
su di esse ciò che ognuno avrebbe
preso. 25Erano le novee del mattino
quando lo crocifissero. 26La scritta
con il motivo della sua condanna
diceva: «Il re dei Giudei». 27Con lui crocifissero
anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua
sinistra. ...33Quando fu mezzogiorno, si fece
buio su tutta la terra fino alle tre del
pomeriggio. 34Alle tre, Gesù gridò a gran voce:
«Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa:
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?». 35Udendo questo, alcuni dei
presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». 36Uno
corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò
su una canna e gli dava da bere, dicendo:
«Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo
scendere». 37Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. ….
La Riflessione... Ecco l’uomo! Appare al balcone dell’universo il volto di Gesù intriso
di sangue. Il dolore sotto cui vacilla è il dolore di tutti gli uomini: Ecco il Figlio di
Dio! Ciò che appare non è lo splendore
dell’eterno, ma il patire di un Dio appassionato.
«Dio prima patì e poi si incarnò. Patì vedendo la
condizione dell’uomo. Patì perché l’amore è
passione. Caritas est passio» ( Origene). «Amare
significa patire e appassionarsi. E chi ama di più si
prepari a patire di più» ( sant’Agostino). Lo
vediamo in Cristo, come le donne al Calvario, che
stavano ad osservare da lontano. Gesù non ha
avuto nemici tra le donne, solo fra loro non aveva
nemici. Le donne, ultimo nucleo fedele, sono con
Gesù, non possono staccare gli occhi da lui, si
immergono in lui. Primo nucleo di Chiesa,
guardano Gesù con lo stesso sguardo di passione
con cui Dio guarda l’uomo. La Chiesa nasce, oggi
come allora, dalla contemplazione del volto del
crocifisso. «A fare il cristiano non sono i riti religiosi, ma il partecipare alla sofferenza
di Dio» ( Dietrich Bonhoffer). Veramente quest’uomo era Figlio di Dio! Quando la
Parola di Dio è diventata grido, poi è diventata muta, ecco la prima parola di un
uomo, un soldato esperto di morte. Che cosa ha visto nell’agonia di un morente da
fargli pronunciare il primo atto di fede cristiana? L’esperto di morte in quella morte
ha visto Dio. L’ha visto nella morte, non nella risurrezione. Morire così è cosa da Dio,
rivelazione del cuore di Dio. Scendi dalla croce, gridavano. Ma se scende non è Dio, è
ancora la logica umana che vince, quella del più forte. Solo un Dio non scende dal
legno. Si consegna alla Notte, si abbandono all’Altro per gli altri, e passa
dall’abbandono di Dio ( «perché mi hai abbandonato? ) all’abbandono a Dio ( «nelle
tue mani...» ), rappresentandoci tutti nei nostri abbandoni, nelle desolazioni, nelle
notti. Io so che non capiremo mai la croce, l’uomo non regge questo amore, è troppo
limpido, ma Cristo non è venuto perché lo comprendessimo, ma perché ci
aggrappassimo alla sua croce, lasciandoci semplicemente sollevare da lui. La fede è
abbandonarsi all’abbandonato amore.
Ogni grido, ogni abbandono, può sembrare una sconfitta. Ma se è affidato al Padre,
ha il potere, senza che noi lo sappiamo, di far tremare la pietra di ogni nostro
sepolcro.
La Preghiera…Gesù, ti vedo solo, circondato di segretezza e di silenzio,
mentre cresce l’incredulità e
l’incomprensione. Tutti ti abbandonano:
i tuoi dormono nel giardino prima
dell’arresto, poi fuggono. Pietro ti
rinnega, Giuda ti vende, i soldati ti
sputano addosso, ti schiaffeggiano, i
sacerdoti cercano testimonianze false
contro di te e quando le trovano
esultano nel metterti in catene e
consegnarti a Pilato, un Pilato che pur sapendo che ti avevano consegnato per
invidia, non fa nulla per te. E la folla? La folla che ti seguiva e pendeva dalle
tue labbra? La folla che ha visto miracoli e segni? Quella folla grida contro di
te … Gesù, io non sono nessuno, io non ho visto miracoli, non ho granché da
donarti, e non ti grido: Osanna. Con timore e tremore, riconosco che tu sei il
mio Re. E io voglio unicamente servirti. Così sia.
Pillole di….colore liturgici: Il rosso: possiede vari significati nel contesto liturgico,
ricordando innanzitutto la passione di Cristo, lo Spirito
Santo e il sangue versato da Cristo e dai martiri. Questo
colore si utilizza la Domenica delle Palme, il Venerdì
Santo, la Pentecoste, l'Esaltazione della Santa Croce, e
nelle solennità, feste e memorie di santi martiri, apostoli
ed evangelisti (ad eccezione della festa dedicata a San
Giovanni Evangelista il 27 dicembre che usa il bianco), per
il sacramento della Confermazione e le esequie del Papa.
Il Vangelo di ogni giorno:
Lunedì:
Martedì:
Mercoledì:
Giovedì:
Venerdì:
Sabato:
Giovanni 12, 1-11
Giovanni 13, 21-33.36-38
Matteo 26, 14-25
Giovanni 13, 1-15
Giovanni 18, 1-19, 42
Matteo 28, 1-10
Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino.
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