Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - comunicazioni APPELLO PRESIDENTE: 23 presenti, la seduta è valida, nomino scrutatori: Mezzopera Ennio, Balducci Quinto e Bartocci Luigi. Prima di dare il via alle comunicazioni credo sia doveroso un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto dell’Abruzzo. Devo comunicare l’assenza giustificata di Stroppa Olindo perché è fuori per impegni di lavoro e Urbani Urbano. Allora sono assenti Marco Ottaviani “con la presente sono a comunicarle l’impossibilità di partecipare alla seduta del 9 4 2009, causa soggiorno all’estero. Cordiali saluti, auguri di buon e proficuo lavoro. Marco Ottaviani” . “Con la presente il sottoscritto Stroppa Olindo, consigliere comunale, le chiede di giustificare la propria assenza alla riunione del consiglio del 9 aprile in quando lo stesso nei giorni 8 e 9 aprile sarà fuori Fabriano per una riunione di lavoro” invece il consigliere Urbani mi ha comunicato per telefono che è fuori anche lui per lavoro. Prima di dare la parola alle comunicazioni dei consiglieri credo che sia opportuno leggere quanto mi ha scritto il presidente della consulta dello sport. “al presidente del consiglio comunale, al presidente della commissione sport, all’assessorato allo sport e al sindaco. In relazione alla nostra comunicazione del 28 febbraio uscente scorso, dove comunicavo le dimissioni dei componenti della consulta dello sport, vista la volontà espressa dalla commissione comunale dello sport nella riunione del 17 marzo uscente scorso di cercare tra i 2 organismi una maggior collaborazione per la risoluzione dei molteplici problemi legati allo sport nel nostro comune, il consiglio direttivo della consulta ha preso la decisone di revocare le dimissioni, sposando la tesi della collaborazione che deve portare risolutati concreti che agevolino la vita delle associazioni sportive e degli sportivi stessi. Nel contempo la consulta si pone una data, il 30 giugno prossimo venturo. Per fare il punto sulla situazione e verificare che questa collaborazione sia certificata da fatti tangibili, cordiali saluti Leandro Santini presidente della consulta dello sport”. La parola al consigliere Carenati per comunicazioni. CARMENATI: Vorrei fare una comunicazione e dico perché comunicazione. In quanto il tempo e la tempestività di questa comunicazione non consente un’eventuale interrogazione o interpellanza. Penso che sia un fatto di notevole importanza cittadina. Quello che a me dispiace è che nel consiglio comunale di oggi non ci sia il sindaco e l’assessore alla pubblica istruzione e alla cultura. Perché l’argomento che sto per toccare è quello relativo alla commemorazione che c’è stata il 30 marzo del 2009 all’accademia di San Luca a Roma del maestro Giuseppe Uncini. Noi stiamo parlando di un grande, di un grandissimo, come il professor Armezzani adesso mi diceva, dell’arte nazionale ed internazionale. Io sono stato presenta alla commemorazione all’accademia di San Luca e l’iniziativa di fare questa comunicazione l’ho presa autonomamente nella mia qualità di consigliere comunale senza neanche ascoltare la sua famiglia. Il motivo c’è e lo lascio immaginare però questo secondo me è un argomento talmente importante che deve assumere importanza cittadina che travalica quindi anche tutti gli altri argomenti. Nel corso della commemorazione del maestro Uncini, il quale tengo subito a precisare era mio parente anzi parente acquisito perché è lo zio di mia moglie ed è stato mio testimone di nozze nonché io avevo un rapporto di amicizia buono, anche abbastanza profondo. Non mi sono sempre reso conto della grandezza di questo scultore, era una persona schiva che non Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - comunicazioni amava la ribalta eccetera ma uno se ne rende conto con il passare degli anni, crescendo anche le passioni, anche un discolo scolastico come ero io, naturalmente affacciandoti anche un po’ al mondo dell’arte per capire, perché ne senti l’esigenza, la necessità, la passione, mi sono veramente reso conto che Peppe era un grande dell’età contemporanea ed è stato in un certo senso anche un caposcuola. Però il giorno in cui c’è stata la commemorazione all’accademia di San Luca mi sono accorto ancora di più. Perché io onestamente non conoscevo neanche l’importanza di questa accademia, questa accademia, signori consiglieri, che è dal 1478, basta che tirate giù questi dati da internet, è stata preseduta tra gli altri da artisti quali il Canova. Da artisti quali il Bernini, il Boromini e altri che non mi sono neanche appuntato ma se vogliamo li estrapoliamo ed è zeppa di opere d’arte di tutti i periodi. Giuseppe Uncini ne è stato presidente nel 2003. Io non lo sapevo, nonostante i rapporti anche familiari eccetera, lui non mi ha mai detto questo. Per dirvi che persona era insomma, e alla commemorazione hanno parlato, oltre naturalmente al presidente dell’accademia, io guardo un consigliere che so essere sicuramente molto più illustre di me in materia, parlò Carrino, la direttrice del Mart di Rovereto,poi parlò il professor Appella, il professore D’Amico e l’altro artista Corà. Nonché c’è stato un intervento di una poetessa molto anziana e famosa e molto brava di cui non ricordo il nome. Ho visto un clima particolare. C’è stata una piccola mostra, piccola perché c’erano solo 6 opere, e Vito quando sono andato nel palazzo di San Luca e sono salito nella sala dove era stata allestita la mostra per Giuseppe, di Giuseppe Uncini e per Giuseppe Uncini, era piena zeppa di quadri, sculture del Canova, cioè veramente il tempio dell’arte Italiana. Io rubo un po’ di tempo perché questa città non si è resa conto e continua a non rendersi conto di quale possibilità potrebbe avere. Ora la polemica è una vis attrattiva per me molto elevata, voglio solo dire che al posto di quella scultura all’ingresso di Fabriano che io non giudico ma lascio a tutti immaginare, mi sembra più il frutto di una conclusione politica che di una…poteva ben esserci una scultura del maestro Uncini. Tra l’altro nell’ultimo incontro prima che lui morisse che io ho avuto a casa sua, anzi il penultimo, mi raccomandò una cosa. Disse “dovete stare attenti a non far cadere nell’oblio la figura di Mannucci” perché se nessuno porta avanti, Uncini ha una vedova, una moglie che è di una capacità incredibile dal punto di vista organizzativo, ha seguito sempre il marito e anche la sorella della moglie è forte, sono fortissimi non è sotto quell’aspetto, sono degli organizzatori eccetera. Questo perché lui aveva il timore che andando nell’oblio la figura del maestro Mannucci poi anche l’arte ha bisogno di essere in un certo senso un po’ propagata. Non può vivere di per sé senza l’intervento dell’uomo che vive. Ora questo perché lo dico? Perché la città potrebbe avere tante occasioni e non può non coglierle. Io volevo quest’oggi fare omaggio all’assessore alla cultura del comune di Fabriano, la professoressa Sonia Ruggeri, di un opuscolo, quello cioè che l’accademia di San Luca, un libro non un opuscolo, in cui ci sono interviste del maestro Uncini, sono riportate alcune opere del maestro Uncini. E’ un libro che può benissimo essere letto, il maestro ha tanti cataloghi non ha bisogno assolutamente di Fabriano. A lui questo non è che interessasse tanto alla fine. Però mi sembra che da consigliere comunale e da uomo di questo civico consesso e quindi che ha preso i voti dei cittadini è opportuno e doveroso fare questo perché per noi ci potrebbe essere un ritorno. Allora mi sono permesso di scrivere una dedica all’assessore della cultura del comune di Fabriano “ all’assessore della cultura del comune di Fabriano, professoressa Sonia Ruggeri, affinché possa riferirne il Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - comunicazioni contenuto al sindaco ed agli altri assessori, ciò con la speranza che finalmente vengano assunte iniziative concrete per onorare un fabrianese illustre come il maestro Giuseppe Uncini. Fabriano 9 Aprile 2009, con cordialità Enrico Carmenati” Io lo consegno al presidente del consiglio comunale affinché lo possa dare all’assessore Sonia Ruggeri e che questo possa lasciare un segno. Vorrei solo dire a questo civico consesso l’ultima cosa perché vorrei solo far presente che questa città ha perso un’occasione unica. Il maestro Uncini era disponibile, e qui lo sanno anche i banchetti però io voglio che sia detto a microfono, a fare una scultura per Fabriano soltanto , più o meno, con i costi che questa avrebbe comportato. Ci sono responsabilità politiche precise perché questo non è avvenuto. Prima di dirlo al microfono e rimane agli atti del consiglio comunale, ho verifica personalmente anche attraverso una coppia di galleristi fabrianese amici di Peppe, ho verifica questa cosa e quindi mi è stata riferita nella stessa maniera e addirittura il maestro è venuto un giorno a Fabriano perché aveva appuntamento con un amministratore, non facciamo nomi e cognomi, e questo appuntamento è stato disatteso. Per Peppe uncini è stata l’occasione di rimanere nel negozio del fratello il pomeriggio quindi aver parlato con sua fratello. Però addirittura qualcuno ed è ancora in carica, non si è presentato all’appuntamento. Ora questo è un richiamo non per l’interesse di Giuseppe Uncini o per la famiglia di Giuseppe Uncini, questo è un problema cittadino. PRESIDENTE: Io credo che sia doveroso un ringraziamento al consigliere Carmenati, perché ha ricordato un illustre cittadino, sicuramente la scultura posta all’ingresso di Fabriano non è costata nulla al comune perché ci è stata donata dalla provincia di Ancona……No io probabilmente non sono un uomo di cultura perché non sono io l’amministratore che aveva appuntamento con Uncini. Io so adesso, perché ne abbiamo tante di rotatorie, se era disponibile l’avremmo collocata sicuramente quindi, c’è quella più bella che viene da Sassoferrato quindi c’è sempre tempo eventualmente per riparare però quella scultura posta all’ingresso di Fabriano è stata gentilmente offerta dalla provincia di Ancona quindi nessun costo per il comune, tra l’altro è una porta che è stata trafitta….ha un suo significato perché se uno va a Chiaravalle dice “che rappresenta questa scultura” quindi ce ne sono di peggiori di quella all’ingresso di Fabriano. Ci sono altre comunicazione da parte dei consiglieri? Quindi di nuovo un ringraziamento al consigliere Carmenati. Consigliere Giuseppecci ha la parola. GIUSEPPUCCI: Un minuto per non prendere troppo tempo. Io faccio una brevissima cronistoria consigliere Carmenati, ho letto nella rassegna stampa, perché io non compro giornali da anni, e me ne vanto. Ho letto nella rassegna stampa un trafiletto che riportava la dichiarazione del sindaco e dell’assessore Ruggeri che dicevano “noi non abbiamo dimenticato Giuseppe Uncini” e io non ho capito cosa volesse dire perché non era contestualizzato. Poi ho saputo, penso dalla stessa fonte di cui parlava poco fa il consigliere Carmenati, che c’era stata questa commemorazione. Tra virgolette mi sono anche un po’ dispiaciuto. Non perché avrei potuto andare, probabilmente no, ma perché mi sarebbe piaciuto saperlo. Allora ho capito che probabilmente quel trafiletto era stato fatto avendo saputo, o essendo stati invitati e non essendo potuti andare a questa commemorazione da parte del sindaco e l’assessore Ruggeri. A parte questo. Io non devo Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - comunicazioni fare il difensore d’ufficio di nessuno, so che sia Roberto che Sonia avevano avuto ultimamente degli approcci, ripetuti negli anni. Se tu parli del negozio di Olimpio che è da prima del terremoto che non c’è più sono passati almeno 12 anni da quella volta. Sicuramente aveva intenzione, già da quella volta, di donare una scultura per una rotatoria. Non solo ma prima quando era in atto il progetto per, anche li prima del terremoto, fare il parcheggio al giardino sotto l’agraria, c’era stata l’ipotesi che non mi ricordo se era stata portata in consiglio comunale quella volta, di mettere una grande scultura di Giuseppe Uncini in quel giardino. Quindi sicuramente che Giuseppe Uncini sia stato un grande, ha avuto anche il premio presidente della repubblica, tanti anni fa che annualmente danno allo scultore più grande. Quindi che lui sia stato uno degli scultori più grandi non c’è dubbio, lo sa chi è appassionato. Ultimamente aveva fatto diverse mostre, io ho girato per un anno con una o due pagine del giornale dell’arte dove si parlava di Giuseppe Uncini per farle vedere in giro anche agli amministratori, questo per dire quanto ero appassionato. Per quanto riguarda Mannucci e Ruggeri la grande mostra fatta, devo dire che non disdegno neanche la presunzione di essere stato uno degli ispiratori, purtroppo poi dopo per ragioni economiche non è stata pubblicizzata più di tanto però è stata una grande mostra ed è stata l’occasione per fare un grande catalogo per Cannicci. Quindi se si potesse veramente riallacciare i contatti con la vedova che anche io so essere una persona di grande tempra io credo che né il sindaco né l’assessore Ruggeri faranno mancare il loro interessamento, spero. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Giuseppucci. La parola al consigliere Bonafoni. BONAFONI:Io vorrei ricordare che Uncini, come ha detto Carmenati. Un illustre cittadino, ha fatto l’originale del premio Giuliano Guerrieri che è stato anche assessore di questo comune. L’originale del premio che viene assegnato ogni 2 anni è stato fatto da Uncini. Io ricordo che in quell’occasione l’associazione Giuliano Guerrieri si dette molto da fare per poter contattare Uncini perché dicevano “questo è un personaggio che sicuramente farà storia”. Quindi hanno voluto farla fare a lui che si è impegnato e ha fatto l’originale. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - interpellanze PRESIDENTE:Grazie al consigliere Bonafoni, ho appreso dal consigliere Tini che i verbali non…per mancanza di tempo non….se qualcuno li ha guardati a sufficienza per fare una votazione tranquilla…però questo non ho il conforto di alcun consigliere per cui salto la votazione dei verbali delle sedute precedenti e sono le ore 15.37 diamo inizio all’ora delle interrogazioni e interpellanze facendo in modo che l’assessore Paoletti possa rispondere sia alla terza che alla quarta. Quindi la terza illustra l’interpellante Gentili, alla quarta illustra l’interpellante Crocetti. Poi Paoletti siccome sono simile le cose risponde a tutte e due le interpellanze. La parola al consigliere Gentili. GENTILI: Presidente questa interpellanze parte da un articolo che è stato pubblicato tempo fa e riportato poi sul sito piazzalta.it che riguarda appunto l’adsl nelle frazioni quindi il famoso progetto rete Wireless Wiretek. Dove praticamente il comune di Fabriano insieme alla newtek s.a.s. di Matelica si è proposto di realizzare un’infrastruttura wireless nelle frazioni non raggiunte da adsl in modo da abbattere il digital divide e di permettere ai cittadini e aziende di connettersi in banda larga mediante tecnologia hyperlan. Così come interamente riportato sul nostro portale. Quindi preso atto che tale infrastruttura coprirà le frazioni di Collimato, San Michele, Ma rischio, San Donato, Nebbiano Poggio San Romualdo, Vigne, San Giovanni, Grotte, Sant’Elia, constatato che lo scopo di questo servizio è quello di portare la banda larga ovunque quindi anche nelle zone attualmente non coperte da servizio adsl, noi chiediamo le motivazioni dell’esclusione di alcune frazioni dal servizio interessato. In particolare di conoscere le motivazioni della frazione di Attiggio proprio in virtù di un eventuale sviluppo turistico della zona riguardante gli scavi romani di Attidium e delle notevoli associazioni presenti in tale frazione. Si chiede inoltre di conoscere l’eventuale contratto effettuato con tale ditta da Matelica, newtek sas. In particolare come questa ditta portare avanti il servizio nelle frazioni con poche utenze. Chiediamo inoltre di coprire tutte le frazioni evitando possibili discriminazione derivate da scelta politica e da interessi della singola azienda derivata da fornire il servizio solo in base al numero consistente di utenze, quindi penso che alcuni comuni possono essere coperti e altri meno proprio in base alla popolazione residente. Successivamente noi abbiamo ricevuto dal comitato che si è formato ad Attiggio, oltre 130 firme per fare in modo che questa frazione del nostro comune abbia anch’essa la possibilità di avere internet. Noi abbiamo dimostrato in questi ultimi tempi, proprio come comune, quanto è importante la comunicazione tramite internet. Per questo noi non dobbiamo assolutamente lasciare per strada nessuna frazione. Dobbiamo dare a tutti i cittadini del nostro comune gli stessi diritti perché questa è una cosa molto importante. Penso soprattutto ai giovani che risiedono nelle frazioni. Sicuramente a volte può essere un scelta anche abbastanza difficile perché là i servizi sono minori di quelli che si possono invece avere a Fabriano città ed è per questo che delle decisioni di attaccamento, di amore, nei confronti delle frazioni deve essere ripagato appunto con maggiore attenzione anche a questo tipo di servizi cercando di evitare possibili discriminazioni. Io assessore le consegno queste firme dei cittadini di Attiggio e spero veramente che si possa riformulare il contratto tra il nostro comune e questa azienda proprio per cercare di evitare questa discriminazione. Ringrazio. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - interpellanze PRESIDENTE:Grazie al consigliere Gentili, la parola al consigliere Crocetti. CROCETTI: Noi non più di un anno fa, due anni fa anzi, in fase di redazione del piano strategico c’era ormai la consapevolezza che il tessuto sociale-economico che c’è stato negli anni a Fabriano non avrebbe potuto continuare. Oggi stiamo, scusate se ci fosse un po’ di silenzio gradirei per cortesia. Quindi si condivideva il fatto con la cittadinanza che la bellezza del nostro territorio potesse creare nuove opportunità alla nostra città e al nostro comprensorio. Oggi bisogna essere consapevoli che le vie telematiche hanno un’importanza potrei dire anche superiori alle vie di comunicazione tradizionali come strade, ferrovie eccetera. Perché tramite la rete oggi uno sulla propria scrivania ha a disposizione il mondo intero. E’ chiaro che è una cosa di rilevante importanza. Questo comune deve far si di non perdere le occasioni che si presentano. Allora il discorso quale è? Visto che si presenta questa possibilità bisogna cercare una rete di dialogo e di contatto con le frazioni, con il territorio. Vorrei ricordarvi che nella documentazione presentata al bilancio abbiamo visto che le frazioni a fronte di 7 mila abitanti hanno avuto un incremento di popolazione di 240 unità e che la città a fronte di 24mila abitanti ha avuto un incremento di popolazione di 120 unità quindi facendo i debiti e i conti, dai conti sommari che ho fatto, tirano le frazioni, per dirla in gergo, 6 volte più della città. Per cui quello che io vorrei, in questo periodo io per esempio sono stato contattato dalle persone delle frazioni in particolare la frazione di Attiggio le quali hanno offerto la disponibilità di proprie proprietà per eventualmente mettere la strumentazione necessaria, i ripetitori, per dare la copertura. Io quello che chiedo è che questa giunta sia più collaborativi con i territori. Qui bisogna che si apra un po’ di più per cui, per esempio, io penso che anche noi consiglieri potremmo essere in questo un’opportunità ma non mi sembra che ci sia molta voglia di cogliere queste opportunità, per cui, io mi auguro che con questa ditta si trovino delle giuste soluzioni per risolvere questi problemi, che ci sia più partecipazione reale e non che sia una parola solo additata come uno slogan ma che ci sia la volontà di sentire i problemi della gente e non solo per il corso di Fabriano ma anche fuori. Io penso che su questo fronte ci sia molto molto da fare. Chiaramente sarò vigile e chiaramente mi riservo anche io tramite una mozione successiva, nel caso non veda giusto impegno da parte dell’amministrazione che per quanto mi riguarda sarei contento e mi rendo disponibile a condividere questo impegno. Direi che non ho nulla da aggiungere. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Crocetti, la parola all’assessore Paoletti per l’illustrazione su queste due interpellanze. PAOLETTI:Io ringrazio il presidente per la parola. Era mia intenzione rispondere semplicemente alle interpellanze per quanto riguarda la parte tecnica però dopo queste ultime dichiarazioni mi corre l’obbligo di fare un po’ il punto sulla situazione e dire senza fare polemiche con il consigliere Crocetti, che non è vero che l’amministrazione non ascolta la gente anzi, per quello che mi riguarda e che è a mia conoscenza andiamo sempre in giro proprio per parlare dei problemi delle persone, dei problemi dei cittadini. Comunque Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - interpellanze non voglio fare polemica, io parlo da parte mia, sono a disposizione per qualsiasi cosa e sono tutti i giorni qui in comune o in giro proprio per parlare con la gente. Per quanto riguarda queste 2 interpellanze, questa nascono da una chiacchierata fatta con i giornalisti già da molto tempo, parliamo di più di un anno fa e si parlava addirittura di altre tecnologia non semplicemente di wi fii, da quanto lo stato, diciamo, aveva messo a disposizione delle frequenze, aveva liberato delle frequenze per poter fare la rete wireless wimax e quindi c’era stato addirittura un bando con le macro regioni per l’assegnazione di queste frequenze. Però come tutte le cose, se ne è parlato molto, ma il wimax è rimasto ancora per qualche parte un sogno perché è costata molto l’aggiudicazione delle frequenze. Noi facciamo parte della marco regione Veneto-Emilia RomagnaMarche però ancora di concereto non c’è stato niente e quindi come avevo avuto modo di dire già in un'altra occasione, oggi come sapete le tecnologie cambiano rapidamente quindi diventa non conveniente fare grossi investimenti su una tecnologia per poi dopo 3 mesi o dopo 6 mesi trovarsi a cambiarla. Per quanto riguarda questa storia noi non abbiamo fatto nessun contratto con nessuna azienda. Noi facciamo solo da facilitatori, se così si può dire, per far si che questa azienda ma anche altre aziende possano mettere in piedi una rete su tutto il territorio. La questione dell’esclusione non è assolutamente vera che è un’esclusione, questa azienda ci ha proposto di partire in qualche frazione per la posizione dei punti strategici, siccome Wi Fii ha bisogno di antenne che si vedano tra loro, dei punti che sono visibili per la trasmissione e quindi loro hanno scelto dei punti strategici che sono più in alto per poter far fronte mano a mano che vanno avanti con il progetto di allargare su tutto il territorio fabrianese e per questo c’era stato già un contatto con la curia per mettere queste piastre sui campanili, all’inizio c’era stato un diniego poi si sono accordati, ma non noi come comune ma l’azienda, la newtek con la curia, e sta portando aventi l’istallazione di alcune piastre su alcuni campanili. Quello che ci ha chiesto questa azienda è, siccome in qualche frazione ci sono anche i serbatoi della multiservizi, quello che noi stiamo facendo è una convenzione con la multiservizi per poter mettere queste piastre quindi il lavoro sta già partendo, poi noi una volta fatta la convenzione con la multiservizi, dovremo per forza di cose fare un bando, come si dice a udienza pubblica, per fare in modo che possa partecipare qualsiasi società non solo la wiretek possa fare partecipare a questo bando e quindi privatamente possa fare gli impianti. Quindi ripeto per le frazioni, si partirà da qualche frazione e così si potrà vedere se c’è la copertura anche per quelle più piccole che sono nelle vallate, quindi sicuramente copriranno in breve tempo tutte le frazioni anche dalla parte, come è scritto qui Vigne, San Giovanni, Grotte, si sta facendo qualcosa così come nella frazione di Collamato, sono state già messe delle piastre e stanno già facendo delle prove. Per quanto riguarda inoltre l’opportunità di allargare a tutti dai dati che abbiamo raccolto e da quello che ci ha detto non solo la nwetek ma anche altre società, per loro già avere 5 utenze diventa conveniente e li porta a pareggio delle spese per le infrastrutture. Quindi ripeto, poi finisco, non ci sono esclusioni di nessun genere è soltanto un inizio che man mano si allargherà a tutte le frazioni. Io avrei finito. PRESIDENTE: Consigliere Gentili per replica. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - interpellanze GENTILI:Per quanto attiene la riposta dell’assessore mi sento da una parte praticamente soddisfatto nella risposta perché diciamo che mi ha fatto comprendere che non ci sarà nessun tipo di discriminazione per nessun tipo di frazione, dall’altra condivido il pensiero che si le tecnologie si rinnovano e quindi ogni anno vengono fuori tecnologie migliore che riescono a dare anche servizi migliori. Il discorso è che secondo me dovremmo cominciare un attimo a velocizzare i tempi e stimolare anche un po’ l’azienda in modo da riuscire a dare veramente alle frazioni i servizi che abbiamo noi in città. Come ricordava prima il consigliere della maggioranza Crocetti noi come capoluogo stiamo crescendo molto di più nelle frazioni, questo è un dato oggettivo che dobbiamo studiare. Non so se come giunta avete cominciato a sviscerare il perché si va a vivere molto più volentieri nelle frazioni che nel capoluogo, ma nello stesso tempo siccome le frazioni si ripopolano e io la giudico, fra l’altro, una cosa molto positiva, noi dovremo secondo me, cercare di smuovere di più la situazione. Spero che presto magari assessore se riusciamo a fare anche un convegno partecipato con queste persone proprio per cercare di far capire in maniera ancora più partecipata e propositiva come si sta movendo l’amministrazione penso che sia una cosa molto positiva, grazie. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Gentili. Prima di dare la parola al consigliere Crocetti l’assessore Paoletti vuole fare un’ulteriore precisazione. PAOLETTI: Si, per questo volevo dare la disponibilità a qualsiasi tipo di incontro. Inoltre mi ero scordato che proprio in questi giorni abbiamo acquisito, se possiamo dire così, il traliccio di San Silvestro di Mediaset che loro hanno liberato, per cui è stato deliberato di acquisire questo traliccio che con qualche piccola opera penso, è possibile utilizzare e da li sicuramente si apriranno nuove vie per la trasmissione. PRESIDENTE: grazie all’assessore Paoletti. La parola al consigliere Crocetti. CROCETTI: Io non era mia intenzione fare nessuna polemica però il discorso delle vie informatiche e della copertura dei territorio ritengo che sia la priorità delle priorità perché i territori senza copertura perdono di competitività. Io quello che sarei contento, e mi auguro che si faccia, è che si mettano…diciamo che le reti cambiamo tutti gli anni. Noi sappiamo che per la copertura dei territori le reti wireless vengono usati nei territori difficilmente raggiungibili dalla banda larga dai cavi e quant’altro. Non mi metto nello specifico perché non ho competenze. Però diciamo che per dare copertura ai territori di montagna la rete wireless è l’ideale. Allora io dico che bisogna cogliere tutte le opportunità a partire anche dalle persone che mettono a disposizione i propri fabbricati, le proprie aree per coprire questi territori. Mi auguro che questa sia la priorità perché altrimenti è inutile che noi pensiamo a fonti economiche alternative all’industria meccanica che sta perdendo i pezzi quando perdiamo le basi o non cerchiamo di dare le basi ad altre forme di attività che possono creare se si mettono a disposizione delle persone le basi indispensabili. Allora io nella mia interrogazione chiedevo anche un pubblico incontro per coinvolgere di fronte ai problemi, perché io non condivido che le persone chiedano chiedano chiedano, devono anche mettere a disposizione qualcosa. Io ho Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 - interpellanze fatto un giro e ci stanno delle situazioni in cui qualche privato potrebbe mettere a disposizione dell’amministrazione la propria proprietà per risolvere questo reale problema che esiste nelle frazioni. Io sarò vigile, visto il mio suolo di consigliere comunale che me lo impone, affinché si cerchi di dare delle giuste energie a questo impegno che ritengo sia di grande importanza. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 5 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo udc sulla manutenzione delle cunette stradali in diverse frazioni PRESIDENTE: Grazie al consigliere Crocetti, Punto 5 all’ordine del giorno, interpellanza presentata dal gruppo Udc sulla manutenzione delle cunette e cartelli stradali in diverse frazioni. Illustra il consigliere Tini. TINI:E’ vero che ormai siamo arrivati a primavera inoltrata però noi abbiamo constatato, dalle segnalazioni che abbiamo avuto dai vari amici delle frazioni, in modo particolare, che non me ne voglia il vice sindaco Romani, qui si passa sempre in ritardo a fare la pulizia delle cunette, si lascia tutto il materiale li. Nessuno passa a sistemare le cunette a pulire i chiavicotti che vengono completamente otturati, rotti, tanto in giro ci andate tutti e vedete. Io capisco, visto il bilancio, che non ci sono i soldi visto anche l’ultimo emendamento del sindaco che ha addirittura azzerato anche te. Ma questo non è un problema che viene fuori, una tantum. E’ un problema che dovrebbe essere nel normale stato delle cose. Ossia, le strade se le vogliamo mantenere è inutile che facciamo progetti, facciamo questo e quell’altro nuovo e non riusciamo a mantenere neanche quello che abbiamo. Noi abbiamo le strade comunali con una manutenzione pietosa. A parte le buche che vengono più o meno chiuse io penso che i chiavicotti e le cunette da qualche parte sono anni che nessuno ci passa, nessuno le pulisce, nessuno guarda se sono otturati o non sono otturati, poi quando piove forte come quest’anno vengono fuori le frane, i terreni e le strade che fanno le peggio cose. Perciò io ho avuto queste segnalazioni, in modo particolare nelle frazioni che ho indicato nella mia interpellanza, da amici che abitano in quelle zone. Poi a Varano addirittura sembra che da oltre un anno è sparito anche il cartello del paese. E’ sparito del tutto. Sono piccole cose. Avete fatto giustamente, dico io, la pulizia di questi paesi con questi pensionati, con queste persone che hanno problemi sociali e quant’altro ma a queste persone bisognerà pure che gli dice che se vedono qualcosa di anomalo, se sparisce un cartello stradale di una frazione può passare un mese, possono passarne due o tre ma non possono passare gli anni. Qui nessuno dice niente. Varano nella geografia del comune di Fabriano non esiste più perché chi arriva a Varano vede 4 case giusto? Non si sa. Io penso che questo, siccome mi dicono che è parecchio tempo che manca e mi dicono pure che è stato segnalato più volte io capisco che portare in consiglio comunale queste cosette potrebbe far perdere tempo però io penso che invece anche su queste piccole cose si vede l’attenzione. Qui parliamo di piccole cifre, per fare un cartello di un paese ci vorranno 200 euro, non sono spese folli ma manca, secondo me, proprio a livello di comune, un ufficio, un qualcuno che segua queste piccole cose. Le manutenzioni sono fondamentali secondo me. Perché senno qui roviniamo quel poco che abbiamo. Sta anche brutto da vedere. Ora andiamo verso la primavera estate non vorrei che aspettiamo luglio o agosto per tagliare le siepi. Le siepi vanno tagliate a giugno senno non ha più senso, poi il materiale va portato via altrimenti facciamo più danno che mai, il materiale rimane li, piove , va dentro i chiavicotti che vengono chiusi poi piove e frana tutto. Allora siamo ancora in tempi non sospetti, io capisco che con i soldi, bisogna fare delle variazioni di bilancio per trovare i soldi però, vedo che una già l’avete fatta in giunta, già ho visto che per il prossimo consiglio avremo una ratifica di una variazione di bilancio perciò quello che dicevamo un mese fa si è puntualmente verificato, nonostante gli emendamenti del sindaco. Io mi fermo qui senza nessuna polemica però gradiremmo una risposta su queste cose. Grazie. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 5 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo udc sulla manutenzione delle cunette stradali in diverse frazioni PRESIDENTE:Grazie al consigliere Tini, la parola al vicesindaco Romani. ROMANI:Non è una cosa di poco conto Angelo quella che dici tu di riportare queste cose in consiglio comunale. Tutto fa parte del ben vivere del territorio. Che dire? Inutile ragionare dietro al discorso economico perché parleremo di aria fritta e ce ne siamo parlati addosso 10 giorni fa. Dico che per quanto riguarda il discorso cunette tu avrai anche visto, perché a Nebbiano, quelle parti, qualche volta ci sarai anche passato, ci stiamo movendo, abbiamo anche acquistato, tra virgolette come dice il sindaco, un qualcosa che ci permette di poterci muovere, quando ci sono gli autisti a disposizione, che purtroppo sono rimasti in 2. Di poterci muovere in maniera un po’ più spedita e con meno braccia possibili. Quindi quello che tu porti nell’interrogazione noi , passo passo, ripeto non tanto con la disponibilità economica come tu hai fatto notare, la disponibilità degli uomini, di chi porta….Angelo qui potremmo aprire un libro lungo diverse pagine e forse potremo anche trovarci d’accordo ma io credo che come te e come tutti siamo costretti a lavorare con quello che abbiamo in mano e di questo rispondo. Ne rispondo io perché sono io il responsabile di questa storia. Quindi questo è. Devo dire che ripeto sta procedendo secondo un certo tipo di programma che purtroppo un attimo si discosta da quello che dici tu, diciamo che il discorso di Melano e quant’altro perché per il momento siamo stati costretti a spostarci sul discorso dell’aula verde perché ci stanno in questo periodo delle gite, per cui finito li si ritorna a proseguire le strade che tu hai bene evidenziato. Sul discorso del cartello hai ragione sui tempi e sulle segnalazioni. Io a mia scusante dico solo che, anche se può far ridere come dici tu 100 euro che poi non sono 100 ma non tanto di più, e poi perché non è solo il cartello di Varano per essere chiari, stiamo cercando fra assetto del territorio ed economato di reperire quelle cifre che ci possono permettere di ordinare 5 o 6 cartelli. Io spero che da qui ad appena dopo pasqua di poter mettere in ordine ciò per avere a maggio la possibilità di rimettere i cartelli e quindi di reinserire, come hai detto tu, nella geografia locale anche quei paesi o quelle frazioni che non ce le hanno. C’è Silvano, volevo rispondere un attimo a Silvano, un attimo una divagazione su un articolo di giornale che mi sembra a tirato in ballo lo stato fatiscente di Via Lamberto Corsi, io ho risposto ad una interrogazione mi sembra, la penultima volta dicendo che sono stati appaltati i lavori di Via Lamberto Corsi e Via Di Vittorio, se dopo vogliamo fare demagogia la possiamo farne quanta ne vogliamo. Se vogliamo essere corretti è un attimo farlo. Grazie. PRESIDENTE:Grazie all’assessore Romani. La parola al consigliere Tini per replica. Tini:Io prendo atto di quello che dice il vice sindaco nonché assessore. Speriamo che sia vero io riferirò sicuramente quello che è stato detto e noi staremo attenti. Però questo non mi esime dal dire che sui cartelli, io capisco che 5,6 o 10 cartelli….. però dovrebbe essere una cosa quasi automatica, non c’è bisogno che un consigliere venga in consiglio comunale a dirvi “signori lì manca il cartello di Marischio, di San Donato o di Varano. Io penso che qui…dovrebbe essere un fatto tecnico….qui abbiamo una struttura che non è più la struttura di 10 anni fa, è una struttura ormai bella possente. Io credo che sia il caso ormai di incaricare Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 5 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo udc sulla manutenzione delle cunette stradali in diverse frazioni qualcuno perchè l’economato, l’ufficio tecnico non si sa mai chi deve essere. E’ vero che di soldi ne sono rimasti pochi ma per la segnaletica stradale. Vorrei ricordare che , e qui ci torneremo sopra prossimamente, che voi sui soldi delle contravvenzioni avete un vincolo che qui ho l’impressione che non rispettate minimamente, mi prenderò il gusto di approfondire il discorso. Una parte delle contravvenzioni, 350 mila euro, una parte mi pare che sia la metà se non il 40% sono vincolati da queste finalità qua. Allora i soldi ce ne stanno a iosa, avoglia a spendere 200mila euro di cartelli e di segnali. Allora c’è qualcosa che non funziona qui scusate. C’è una distrazione, tecnicamente si chiama, di fondi. Io mi auguro di no però prossimamente andremo a fare….perciò io do atto di quello che dice l’assessore e speriamo che prima dell’estate si proceda a fare pulizia delle cunette Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” che sono necessarie. Grazie. Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 6 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia sul servizio trasporto pubblico a chiamata. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Tini. Punto 6 all’ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia sul servizio trasporto pubblico a chiamata, relazione il consigliere D’Innocenzo. D’INNOCENZO:Grazie presidente, questa è un’interpellanza che nasce sul suggerimento di 2 partiti, Forza Italia e Alleanza Nazionale che a breve confluiranno in una nuova forza politica. L’interpellanza relativa al servizio di trasporto pubblico a chiamata è stata predisposta durante il periodo del bilancio quale proposta, proprio a livello propositivo, per il nostro comune di Fabriano. Siamo partiti da delle considerazione, appunto inerente la prima al discorso economico, la situazione economica nella città di Fabriano e più in generale in tutto il resto di Europa ci deve spingere alla ricerca ed eliminazione degli sprechi nel bilancio comunale o per lo meno nella razionalizzazione della spesa. Considerato che ad esclusione dei mezzi di trasporto scolastici gli autobus pubblici di linea viaggiano spesso vuoti. Non sono utilizzati dai nostri concittadini, vuoi per abitudine, vuoi per carenza di servizio comunque il dato di fatto incontestabile è che spesso gli autobus viaggiano vuoti. Considerato anche il fatto che il comune di Fabriano è un territorio molto vasto con frazioni anche molto lontane dal centro maggiore quindi conosciamo la sistemazione da un punto di vista urbanistico della città con un corpo centrale e delle frazioni sparse che sicuramente comprendiamo il fatto che possa un pochettino ovviare e rendere qualche difficoltà in più per l’amministrazione. Comunque tutto ciò premesso si chiede all’amministrazione comunale se sia interessata ad elaborare un piano di fattibilità per introdurre nel nostro comune il servizio a chiamata per il trasporto pubblico degli autobus. Di valutare con attenzione l’eventuale risparmio economico e la razionalizzazione del servizio finalizzata anche ad un miglior rispetto ambientale della città. Perché è evidente, più gente utilizza l’autobus meno macchine girano per la città e quindi c’è anche il discorso del rispetto ambientale e considerando, questo lo voglio sottolineare ancora, il fatto che Fabriano è dislocata per lungo come città è messa in verticale ed ha una miriade di frazioni sparse per tutto il territorio comunale, comprendiamo bene che il servizio pubblico a chiamata è un po’ difficile da realizzare ma forse alla fine la nostra proposta sarebbe anche quella di creare un servizio misto, un qualcosa che comunque vada elaborato. Quindi questa è una interpellanza propositiva che rivolgiamo all’amministrazione e di cui attendiamo una risposta. PRESIDENTE:Grazie al consigliere D’innocenzo. Do la parola all’assessore Costantini per la relazione. COSTANTINI:Allora io intanto ringrazio D’Innocenzo per questa interpellanza. Parto da una spiegazione tecnica perché quando parliamo di sprechi dobbiamo sapere che il servizio che noi eroghiamo, quindi servizio pubblico, viene garantito con risorse regionali e da una quota da parte del comune di Fabriano che però è solamente una quota che riguarda 2 linee che non sono coperte da contributo regionale per tanti motivi. Nella relazione del bilancio si era chiarito anche un aspetto che dopo una serie di azioni fatte con la regione noi siamo riusciti ad avere una quota di contributo superiore che oggi ci da la possibilità di avere un risparmio complessivo per quello che riguarda il comune di Fabriano. Abbiamo avuto riconoscimento sia in Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 6 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia sul servizio trasporto pubblico a chiamata. termini chilometrici che intermini di riconoscimento di quota a chilometro che ci ha portato ad avere oltre 80mila euro in più. Quindi oggi la spesa del comune per il servizio si è ridotta considerevolmente, questo è il primo aspetto. Seconda questione, vado per step poi entro nel merito di quello che chiede D’Innocenzo, la questione del rispetto ambientale è una politica che il comune di Fabriano ha insita in se stesso come scelta politica e nel bando che uscirà a breve, perché come sapere per il trasporto noi andiamo a bando dalla prossima settimana, uscirà il bando europeo per quello che riguarda il servizio per la città di Fabriano e nel bando ci sarà il riconoscimento dei mezzi a metano perché è il mezzo meno inquinante. Sapete già che circolano mezzi a metano e quindi è importante questo per una questione di inquinamento. Quindi nel bando ci sarà il riconoscimento eccetera, ma questo viene dato anche dalla regione perché chi sa, chi conosce un po’ questo tema, la regione dà per la sostituzione dei mezzi l’80% a fondo perduto per le ditte che fanno questo servizio e si predilige anche da parte delle ditte un cambiamento dei mezzi sia nella grandezza e sia nella tipologia proprio per mezzi a metano o altre soluzioni meno inquinanti. Ora passiamo alla situazione fabrianese. Noi questo discorso lo abbiamo già affrontato l’anno scorso e io mi ero recato già a vedere un servizio di trasporto a chiamata in alcuni comuni dove questo viene fatto. C’è stata un’esperienza anche da parte della comunità montana che ho creato un servizio per poco tempo. La cosa è questa, la tipologia e la conformazione della città e delle frazioni rende difficile fare questo servizio perché tra una frazione e l’altra di Fabriano intercorrono anche distanze di 70 chilometri come punto massimo. Prima di tutto bisogna creare una strumentazione apposita per poter fare il trasporto a chiamata quindi c’è bisogno di tecnologia sia come chiamata operativa che sui mezzi, su ogni mezzo per poter fare il trasporto a chiamata. Altra cosa, organizzarlo in una città come la nostra con le frazioni così distanti fra di loro diventa estremamente impegnativo ed estremamente costoso. Perché bisogna mettere in circolazione per fare questo servizio autisti, mezzi e risorse importanti per poterlo fare, ma non è detto che questo, come dire, almeno su alcune zone potremmo pensare di farlo. Su questo ci stiamo ragionando insieme al gal che dovrebbe uscire una linea sui fondi europei. L’unico problema è questo: noi per poter creare questo sistema e partire potremmo trovare dei fondi, il problema è che la regione Marche poi il costo complessivo di questo sistema deve rientrare nell’erogazione dei fondi che ad oggi la regione dà. Quindi le cifre che ci riconosce la regione sia in termini chilometrici che in termini di quota chilometro deve includere quel servizio. Quindi non ci sono spese aggiuntive e fare un trasporto a chiamata significa andare ad aumentare una parte dei costi. Ora però ci stiamo lavorando perché questo potrebbe essere per alcuni aspetti una soluzione. E’ chiaro che comunque questo non è detto che non comporti oltre alle spese anche una situazione di disagio. Perché dico questo? Perché nel servizio di trasporto a chiamata la chiamata non deve avvenire giorno su giorno ma deve essere preventiva. Un paio di giorni prima. Abbiamo un problema sulle frazioni di una popolazione anche anziana e poi dare, come dire, un numero di telefono per poter prenotare la chiamata, rispetto agli anziani diventa sempre un po’ problematico. Perché la telefonata bisogna dare informazioni chiare, devi sapere….e questo devo essere sincero per i giovani o fino ad una certa età va benissimo perché la tecnologia la si usa, il telefonino eccetera è normale. Quando andiamo a parlare di una frazione come Vallemontagnana dove ci sono 10 persone che mediamente hanno 80anni, 70/80 anni, fare questo servizio per loro diventa molto più Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 6 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia sul servizio trasporto pubblico a chiamata. difficile per il telefono, chiamare, prenotarsi eccetera. Allora anche su questo dovremo stare attenti perché sulle frazioni prediligono sapere che alle 9 o alle 8 di mattina di fa quella corsa, è sicura, è tutti i giorni e sai che se devi raggiungere la città alle 8 passa il pulman che ti porta in città e a mezzogiorno e mezzo, le una, ti riporta in frazione. Per le persone anziane è molto più semplice, sanno delle cose certe, sanno che passa il pulman, però su questo ci stiamo lavorando perché con le nuove tecnologie, e nel bando noi abbiamo messo anche questo, cioè chi dovrà partecipare riconosceremo anche un punteggio per quelli che hanno già dei mezzi predisposti per diverse tecnologie. Perché questo ci può permettere anche di ragionare da questo punto di vista, perché se ci sono già impiantate nei mezzi tecnologie all’avanguardia e quindi potremo anche ragionare su un servizio come questo. E’ chiaro che tutto questo lo stiamo affrontando in un periodo da qui a 4 o 5 mesi proprio perché non è possibile pensare ad un servizio a chiamata che riguardi solo ed esclusivamente il comune di Fabriano. Questo è quello che penso io. Perché questo potrebbe comportare un crescere dei costi, invece potremmo pensare come comuni limitrofi di fare un servizio che comprenda una zona più vasta perché ci sarebbe un ammortizzare dei costi. Io mi fermo qui, ci stiamo ripeto ragionando ma ad oggi il bando che faremo ci dovrà portare poi successivamente, perché noi abbiamo anche un altro problema che voi penso rammentiate, che la città di Fabriano non è in questo momento, ma il bando soddisferà questa situazione, e darà una soluzione, la città si è ingrandita in alcune zone che noi non abbiamo coperto con il servizio pubblico. Quindi nel bando ci sarà un aumento chilometrico che ci poterà poi a ridisegnare il trasporto locale della città più a 360 gradi e li secondo me, il bando soddisfa questo, andremo a rifocalizzare la situazione attuale della città positivamente dal mio punto di vista, e andremo a riassettare tutti i servizi. Sia per quello che riguarda le zone del borgo che non è previsto ad oggi visto che si è spostata la parte dell’asl, sia per quello che riguarda borgo 2000 e borgo 3, sia per quello che riguarda l’altra zona che sta crescendo come nuclei abitativi. Quindi dovremo rifare il riassetto della città in modo più complessivo e li vedere poi come riorganizzare tutto il servizio. Secondo me si possono da una parte ottimizzare le spese e dall’altra portare un servizio su tutta la città. Poi se per quello che riguarderà il trasporto a chiamata può essere anche un modo, reperendo risorse, per dare risposte più complessive alle esigenze dei cittadini questo lo affronteremo e lo faremo. E’ chiaro però che da quello che ho visto su, e chiudo, alcuni comuni dove è stato fatto il trasporto a chiamata, non è, come dire, che sia così semplice organizzarlo e che i costi siano inferiori, questo dai dati che ho io. Almeno in partenza nei primi 2/3 anni lo step dei costi lievita ed aumenta anche perché poi l’organizzazione è di un certo tipo perché se arrivano 3 chiamate che sono uno che viene dalla Castelletta, uno che viene da Campodonico e uno da Bastia voi capite che nella stessa giornata dare risposta a quelle chiamate li, guarda caso fossero grossomodo nelle stesse ore bisogna avere 3 mezzi, 3 autisti che si rechino su 3 punti diversi. Quindi non vorrei che alla fine ci crescono i costi, inquiniamo di più, perché anche su questo diventa….penso di aver risposto a tutto quello che mi è stato chiesto. Grazie. PRESIDENTE:Grazie all’assessore Costantini, la parola al consigliere D’Innocenzo per replica. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 6 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia sul servizio trasporto pubblico a chiamata. D’INNOCENZO: Penso che come gruppi siamo soddisfatti della risposta dell’assessore anche perché abbiamo compreso il fatto che per lo meno ci stiamo ragionando sopra e stiamo cercando di risolvere il problema. L’invito che faccio all’amministrazione è quello di essere un po’ più fiduciosa nelle capacità dei nostri concittadini perché ritornando alla persona anziana che magari vive nella frazione, penso che quando è in grado di fare il biglietto, andare alla fermata, salire su un autobus, aspettare l’orario, penso che sia in grado di alzare il telefono e fare una chiamata magari ad un numero verde, non so poi come possiamo organizzarci. Noi nell’interpellanza abbiamo parlato degli sprechi pubblici e l’assessore Costantini quando ha iniziato la sua illustrazione ah chiarito molto bene un aspetto, non è che il trasporto pubblico sia una questione di spreco pubblico è che noi vorremmo cercare, io ho parlato di razionalizzazione, Costantini di ottimizzazione delle spese, cercare di rendere le cose proficue al massimo. Sapevamo della quota sostanziosa che arrivava dalla regione e dalla quota minima del comune di Fabriano. Il problema è che quando si affronta una spesa a fronte di un servizio, quando c’è un mancato utilizzo del mezzo pubblico e quindi il servizio non viene effettuato allora la spesa diventa sempre da razionalizzare appunto. Come dicevo siamo per il servizio misto perché è evidente che dobbiamo lasciare un percorso preventivato, diciamo, sia per la città e anche per le frazioni. Però secondo me si potrebbe aggiungere a questo servizio anche delle piccole varianti in base alle richieste dei cittadini. Io quello che noto, e ne colgo anche l’occasione tanto ho del tempo a disposizione, brevissimamente è quello che dobbiamo informare di più la cittadinanza sui percorsi e sugli orari degli autobus. Perché io parlo spesso con i ragazzi che non sanno né dove passa l’autobus né a quale orario. Potremmo fare dei depliant, in passato c’era l’assessore Mariani, proponemmo di fare la giornata dell’utilizzo del mezzo pubblico. Cioè prendere delle scuole, organizzare dei giri in pulman per far vedere come funzionano le linee e soprattutto gli orari. Certo se c’era l’assessore Paglialunga già ci aveva fatto 10 comunicati stampa e 10 giornate sull’utilizzo del mezzo pubblico. Comunque ringraziamo per la sensibilità e per l’accortezza l’amministrazione Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” dell’assessore Costantini. Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 7 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Alleanza Nazionale sui chiarimenti circa il restauro della statua lignea di San Pietro martire.. PRESIDENTE:Grazie al consigliere D’Innocenzo. Punto 7 all’ordine del giorno interpellanza presentata dal gruppo Alleanza Nazionale sui chiarimenti circa il restauro della statua lignea di San Pietro martire. Illustra il consigliere Gentili. GENTILI:Grazie presidente, questa interpellanza nasce praticamente da una ricerca di un mio ex compagno di scuola di ragioneria che girando per i siti che attengono alla storia e alla cultura della nostra città. Lui è molto interessato e si informa spesso su quello che è stato il nostro passato, ha trovato all’interno del sito fabrianostorica un articolo che risaliva penso al 2005, 2006, dove si parlava appunto di un’opera lignea che sembrerebbe stata fatta dal grande Donatello. L’articolo riportava e veniva ripresa da un’ANSA che poi ho ritrovato anche io sul sito internet cercando di andare a verificare se la notizia poi era stata dare nella maniera corretta e appunto si parlava in un interessamento anche della nostra amministrazione dove diciamo che penso sia stata pagata una parcella di 30mila euro all’opificio delle pietre dure da parte del comune di Fabriano per riuscire a capire se questa statua fosse o no di Donatello e quindi quello che io chiedo all’amministrazione comunale, se è vero che questi 30mila euro sono stati dati all’opificio ed eventualmente di conoscere l’esito che ha dato l’opificio su tale statua. Successivamente chiedo di sapere dove attualmente si trova questa statua perché anche questo non lo sappiamo. Grazie assessore. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Gentili, la parola al consigliere Balducci. BALDUCCI: Rispondo ad un’interpellanza del consigliere Gentili, non so se propriamente o impropriamente però visto che era stata attribuita a me, quelle poche cose che so gliele dico. Non entro nel merito della giusta attribuzione dell’opera al Donatello o meno, io ho avuto modo di partecipare all’epoca a qualche incontro, ho scoperto come vengono attribuite, diciamo così, le opere ad alcuni autori e ad oggi in linea teorica potrebbe anche essere di Donatello anche se i pareri non so concordi. Rispondo per sport, nel senso che non mi risulta che i 30mila euro siano mai stati dati a chicchessia. Il comune di Fabriano non ha mai dato a nessuno 30mila euro per il recupero dell’opera, infatti l’opera è ancora, Donatello o no, al deposito attrezzato di Fabriano. E’ ancora ricoverata lì e dovremo rispostarla. Probabilmente quando verrà spostata verrà riportata nel suo sito naturale che è la chiesa di Santa Lucia o si San Domenico. Per cui quello che ti mi chiedi Alessandro è presto detto, in pochissime parole, prima facciamo certezza sull’attribuzione al Donatello, poi vedremo quello che c’è da fare. Ad oggi non abbiamo speso una lira ed è sempre rimasta lì. PRESIDENTE:Grazie assessore Balducci, consigliere Gentili posso confermare che quello che ha detto l’assessore Balducci risponde a verità quindi i soldi, era stato un pensiero, qualcuno aveva detto che ci voleva quella cifra non solo per il riconoscimento ma anche per l’eventuale restauro. Però quando si troveranno i soldi eventualmente si vedrà. Consigliere Gentili per replica. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 7 ordine del giorno. Interpellanza presentata dal gruppo Alleanza Nazionale sui chiarimenti circa il restauro della statua lignea di San Pietro martire.. GENTILI: Allora sono felice di essere stato rassicurato in merito a questi 30mila euro. Sono un po’ meno felice di sapere che delle opere importanti della nostra città che potrebbero riattivare un percorso turistico e culturale rimangono però nel nostro deposito attrezzato a marcire, cioè a marcire a non far nulla. L’assessore sono sicuro che conviene con me che bisogna fare qualcosa, capisco che la situazione e difficile e che ci sono pochi fondi. Però dovremmo cercare in ogni modo di sforzarci per portare queste opere alla luce. Come ricordava prima anche il collega Carmeati, noi abbiamo avuto veramente delle genialità grandissime nel nostro territorio, prima è passata questa guida del Moraioli che veramente è piena, costellata, di opere d’arte impressionanti, grandissime opere d’arte della nostra città e quindi che questa stata sia o no di Donatello io penso che vada sempre presa in considerazione come tutte le altre opere della nostra città. Che è piena di storia, cultura, identità e tradizione di cui ne sono orgoglioso. Grazie. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano PRESIDENTE:Grazie al consigliere Gentili. L’ora delle interrogazioni, interpellanze è terminata, io ho fatto distribuire il resoconto dell’indagine che ha fatto la corte dei conti rispetto alla gestione del comune di Fabriano e anche un programma per quanto riguarda le giornate della pace che si terranno ad Assisi il 9 e 10 maggio. Come ho detto chiudo l’ora delle interpellanze ed interrogazioni. Su questa distribuzione ci torneremo il prossimo consiglio comunale, l’ ho distribuita oggi bisognerà che la leggete, sarà motivo eventualmente di trattazione nel prossimi consigli comunali. Naturalmente chi vuole vedere anche come se la sono passata gli altri comuni, consigliere Tini, io ho fatto solo la parte del comune di Fabriano ma ci sono anche altri comuni che sono stati presi in considerazione per il controllo di gestione da parte del correco regionale. Quindi passo al punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano. Relaziona il dirigente De Simone. DE SIMONE: La proposta di delibera riguarda la presa d’atto della deliberazione del comitato dei sindaci dell’ambito 10, in merito all’approvazione di uno schema di convenzione tra i comuni dell’ambito e l’asur per la gestione dell’obitorio, della camera di osservazione e della camera mortuaria. In base alla disposizione normativa vigente infatti spetta al comune dotarsi di obitorio e di camera di osservazione, laddove non disponga di queste strutture presso il proprio cimitero può rivolgersi ovviamente ad una struttura ospedaliera previa definizione di apposita convenzione che disciplini i rapporti amministrativi e gestionali della stessa. Il comitato dei sindaci quindi non ha fatto altro che prendere atto della mancanza presso i vari cimiteri comunali di queste strutture obbligatorie in base alla normativa che disciplina l’attività di polizia mortuaria e ha stabilito quindi di utilizzare le strutture presenti presso l’asur e dotate di apposite celle frigorifero già a suo tempo fornite dal comune di Fabriano per gestione dell’attività di polizia mortuaria di competenze dei vari comuni, prevedendo in cambio ovviamente, a favore dell’asur, un corrispettivo per abitante a titolo di rimborso spese che l’asur deve sostenere per il pagamento delle utenze, la manutenzione dei locali e la gestione di tutte le altre attività ordinarie che comporta appunto l’obitorio, la camera di osservazione e la camera mortuaria. PRESIDENTE:Compresa anche la pulizia naturalmente perché quando parla di igiene urbana quindi anche le pulizie. Perché si poteva anche specificare meglio forse. Va bene igiene, se non c’è pulizia non può esserci igiene quindi fa carico sicuramente anche all’asur la pulizia. Allora consigliere Sforza ha la parola. E’ aperta la discussione su questo punto. SFORZA:Infatti proprio sui morti, purtroppo quando ho letto questa delibera ho fatto una riflessione. Praticamente il comitato dei sindaci non aveva altra idea che applicare una tassa di 30 centesimi per Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano usufruire del servizio dell’obitorio. Un’altra domanda che mi sono fatto è se la deve pagare anche i neonati. Perché qui mi pare che è prescritto che dovrebbe pagarla tutti gli abitanti. Però qui sulla delibera prima di tutto vorrei dire che anche se è una tassa esigua è un servizio quello dell’obitorio che non serve a tutti i cittadini ma solo a quelli che muoiono in ospedale e vengono portati alla camera mortuaria mentre altre persone private restano a casa. La prima cosa da dire. Poi su questa delibera, qui c’è stato un protocollo di intesa tra i vari sindaci dell’ambito numero 10 e ho letto e notato che per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria deve concorrere solo il comune di Fabriano Per quale motivo gli altri che usufruiscono di questo servizio non concorrono alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria. Poi questa è una domanda che vorrei fare all’assessore Romani, siccome riguarda l’edilizia. Questi obitori sono solamente presso i comuni, però c’è una legge del regio decreto che risale al 1892, il regolamento numero 448 della polizia mortuaria, regolamento della polizia mortuaria che indica che i comuni superiori a 5mila abitanti devono essere muniti anche nei cimiteri di locali da adibire a questi servizi. A me pare che qui a Fabriano noi non ne abbiamo neanche uno. Sarebbe opportuno incominciare a pensare anche alla costruzione di questi obitori. Prima di tutto perché se c’è una calamità naturale come è successo adesso, praticamente non so dove porteremo i nostri morti in quanto il comune di Fabriano ha una capienza soltanto per 10 morti mi pare. Perciò è ora di incominciare a pensare a questo tipo di costruzioni. Io penso che possono essere fatte anche in aderenza del perimetro dei cimiteri in modo tale che sia quelli che hanno la possibilità di morire a casa che quelli che muoiono in ospedale possono accedere allo stesso servizio. Invece in questo modo ne usufruiscono solamente quelli che muoiono in ospedale. Grazie. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Sforza, la parola al consigliere Latini. LATINI:L’argomento certo non è dei più felici però ci viene sottoposto e dobbiamo dire che forse ha ragione il presidente. Bisognava essere un pochino più precisi. In base all’ultimo dpr il 285 che approva il regolamento di polizia mortuaria, si dice, io lo riprendo dalla convenzione, la terza linea della premessa alla convenzione, dice che in particolare l’articolo 14 del citato dpr quindi, parliamo del 285, al comma 1 stabilisce che i depositi di osservazione e gli obitori possono essere istituita dal comune nell’ambito del cimitero oppure presso ospedali, ma la legge dice, oppure presso altre strutture eccetera eccetera. Non solo presso queste due ma anche presso altre strutture se facciamo una convenzione, tanto più approvata dal comitato dei sindaci, bisogna che siamo precisi fino in fondo. Cioè se non c’è……ce n’è una terza prevista dalla legge e quindi bisognava citarla. Poi vorrei anche capire, io una mia risposta ce l’ho ma vorrei capire dall’amministrazione comunale, la differenza che c’è tra camera di osservazione ma in particolare tra obitorio e camera mortuaria. Perché il 285 stabilisce queste 3 distinzione non dando delle 3 una specifica illustrazione se non ai primi articoli dicendo cosa deve contenere la camera d’osservazione, e riusciamo a capirlo tutti, che deve essere distinta però dalle sale di obitorio. Poi dà una definizione, a cosa serve un obitorio ma non ci dici a cosa serve una camera mortuaria. Io non l’ho visitato l’obitorio dell’asur della zona Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano 6, credo che sia rispondente alle norma del dpr 285. credo che la dirigente l’abbia visitato per poterci sottoporre poi questo atto deliberativo. Le celle frigorifere sono state comprate dal comune di Fabriano. Mi pare che non debbano essere inferiori a 5, una ogni 20 mila abitanti? Più una cella per coloro che sono morti per questioni di radioattività, se non vado errato. Credo che il consiglio comunale, approvando questa convenzione. Debba essere messo al corrente se queste particolarità previste dalla legge sono state osservate dalla asur numero 6. Poi vorrei capire a chi compete la sorveglianza della camera di osservazione e quindi a chi compete la spesa e poi se dicendo il comitato dei sindaci che dovremmo pagare 0,30 per ogni abitante, fatti i conti della serva, noi dovremmo pagare come comune di Fabriano 9600 euro entro il 31 dicembre di ogni anno. Se questa spesa sia stata prevista nella spesa corrente del bilancio di previsione che avete approvato, perché ero assente, nell’ultima riunione di questo consesso. Poi vorrei chiedere un’altra cosa. Si dice nella premessa all’atto deliberativo “atteso che con nota protocollo Etc. del 7 agosto 2008, il comune di Fabriano ha già dato formale disdetta per la gestione della camera mortuaria in quanto il servizio di trasporto funebre è svolto in regime di libera concorrenza”. Vorrei capire a quale camera mortuaria ci riferiamo, se è quella del chiostro di Sant’Agostino credo che già nel 2008 non ne usufruivamo più perché la asur si era già dotata della sua struttura per i decessi. A questo vorrei chiedere all’amministrazione comunale, in particolare all’assessore Balducci, dato che è già diverso tempo che abbiamo liberato l’oratorio Becchetti dall’obitorio che c’era fino a pochi anni fa, se l’amministrazione ha messo in previsione nel bilancio triennale, ripeto che non ho potuto osservare in quanto ero assente, il recupero di questa struttura storica. Per adesso ci fermiamo. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Latini. Allora dirigente De Simone, può rispondere a queste 2 prime richieste? DE SIMONE: Per quanto riguarda le finalità di utilizzo delle 3 sale si fa riferimento a quanto scritto nel Dps del 90 come lei ha citato. Per quanto riguarda il controllo, questo credo che non spetti al comune in quanto non credo che la asur non disponga di strutture a norma né tanto meno il comune può sostituirsi all’asur nel controllare la validità e la conformità alle disposizioni normative di queste strutture. Credo che bisogna rivolgere a strutture superiori all’asur, quindi al ministero della sanità tuttal’più e quindi richiedere semmai ispezioni da parte del ministero. Per quanto riguarda le altre richieste si fa presente che già esisteva una precedente convenzione scaduta tra sur e comune di Fabriano. Una convenzione del 2003 che disciplinava le modalità di utilizzo di obitorio, camera mortuaria e camera di osservazione delle salme. In quell’occasione il comune di Fabriano mise a disposizione dell’asur, acquistò a proprie spese, le celle frigorifere che erano necessarie per lo svolgimento di queste operazioni, attività. Per quanto riguarda la camera mortuaria se lei ha letto attentamente il dpr del 90 saprà che obbligo del comune è quello di garantire appunto l’obitorio e la camera di osservazione. La sala mortuaria cioè la sala dove vengono esposti i soggetti che trapassano, diciamo, all’interno dell’ospedale viene gestita direttamente dall’asur e alla stessa possono avere accesso tutte le imprese di trasporto funebri, di pompe funebri perché appunto il servizio è gestito in regime di libera Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano concorrenza come più volte confermato da giurisprudenza consolidata. Per cui la gestione della camere mortuaria è di competenza esclusiva dell’asur e quindi il comune non entra nei rapporti che si instaura tra asur e società di pompe funebri, imprese di pompe funebri che hanno accesso. L’unica cosa che il comune può garantire, diciamo, la parità di trattamento quindi tra le varie imprese funebri per quanto riguarda la chiamata alla sala mortuaria durante i turni festivi oppure durante gli orari notturni per quanto riguarda interventi da parte dell’autorità giudiziaria che reperiscono, diciamo, soggetti passati a miglior vita a causa di eventi violenti o accidentali comunque. Per il resto comunque la gestione della sala mortuaria è di competenza esclusiva dell’asur, cosa che non veniva specificata nella precedente convenzione, per cui gli uffici hanno richiamato l’attenzione dell’asur su questo punto invitando la stessa a provvedere direttamente alla gestione dei rapporti con le imprese di pompe funebri quindi a gestire con le stesse le modalità di chiusura, di apertura, di intervento all’interno della sala mortuaria, aspetti e operazione a cui il comune resta del tutto estraneo. (voci) Si fa riferimento a quanto previsto dalla norma. SFORZA:Per quanto riguarda le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria per quale motivo il comune solo di Fabriano si deve far carico di tale spese e se vengono poi ripartite in seguito tra i comuni di ambito, ma qui non è specificato in questa delibera. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Tini ha la parola. TINI: Presidente mi sembra che questa pratica sia stata impostata male, mi permetto di dire senza polemica con nessuno. Però qui bisogna che distinguiamo le competenze. Un conto è l’obitorio, un conto la camera mortuaria e un conto l’osservazione. Un conto è che muore in abitazioni insalubri ed è competenze del comune, chi muore per incidente e viene l’autorità giudiziaria viene messo in obitorio, in celle frigorifere, qui bisogna distinguere i vari ruoli. La nostra realtà qui a Fabriano la conosciamo tutti quanti. Il comune di Fabriano era proprietario e gestiva in proprio fino al 2003 una camera mortuaria all’ex Sant’Agostino, tanto per capirci. Giusto? Nel momento dell’ampliamento del presidio ospedaliero chiaramente a norma, si è proceduto in accordo in sede di progetto parliamo del 99 addirittura di fare una nuova camera mortuaria, obitorio e deposito di osservazione complessivo per tutte le esigenze sia dell’ospedale che di Fabriano in quanto comune capofila. Chiaramente al servizio anche degli altri comuni. Adesso rispondiamo anche alle domande, è stato fatto questo immobile, la legge 285 del 90 prescrive che l’obitorio deve essere gestito dal comune capofila non dall’asur. L’asur gestisce la camera mortuaria che è una cosa diversa. Siccome il comune di Fabriano non ha un locale proprio allora nel 2003 quando fu trasferito tutto dalla vecchia camera mortuaria del comune alla nuova dell’asur si fece la convenzione che ancora è vigente finchè non parte questa è vigente quella, con la quale il comune gestiva in proprio tutto il discorso e noi mettevamo a disposizione l’immobile, le utenze di riscaldamento, l’apertura, la chiusura, le pulizie era a carico del comune. Questa situazione andava bene fin tanto che a Fabriano operava una sola ditta. Parliamoci chiari, Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano non c’è da nasconderci, siamo tutti di Fabriano. Poi il mondo cambia, a Fabriano sono venute 5 ditte sono iniziati i problemi. Giustamente, dico io, la conferenze dei sindaci anche perché questo servizio è un servizio che a livello di celle frigorifere ossia di obitorio e deposito osservazione lo facciamo per tutti. Perché gli altri comuni hanno solo la camera mortuaria vicino ai cimiteri o vicino all’ospedale di Sassoferrato. Non hanno le celle frigorifere, non hanno nulla. Il discorso di Sforza di chi paga o chi non paga, la manutenzione Sforza riguarda esclusivamente le celle frigorifere. (voci) C’è poco da chiarire. Che cosa si è convenuto? Il comune di Fabriano non si voleva prendere il disturbo di gestire, come dice il 285, l’obitorio sito dentro l’ospedale. I locali sono separati. C’è il deposito di osservazione, c’è la camera di vestizione, ci sono le celle frigorifere e c’è la camera mortuaria vera e propria, ossia sono 3 spazi ben delimitati all’interno di questo complesso. Allora fare una gestione separata obbiettivamente non aveva senso. LA zona territoriale di Fabriano si prende l’onere, in luogo di come è attualmente, di prendersi tutta la gestione, non solo della camera mortuaria ma anche dell’obitorio e del deposito di osservazione per conto di tutti i comuni, perciò mettendo anche un custode. Il problema è che è anche una responsabilità, siccome sono parecchie ditte che fanno questi servizi ormai a Fabriano, a differenza del passato, bisogna mettere anche una persona che controlli. Se sparisce un deceduto di chi è la responsabilità? C’è pure questo problema non è soltanto un problema di pulizie o di utente. Allora l’asur si impegna a fare questo controllo, apertura, chiusura, pulizia, tutto. L’unica cosa che rimane in capo al comune è la manutenzione delle celle frigorifere. Perché? Perchè solo il comune di Fabriano e non gli altri comuni? Perché gli altri comuni hanno comunque una camera mortuaria nei loro comuni. Serra San Quirico ce l’ha. Sassoferrato ce l’ha. Genga ce l’ha. I cimiteri di Fabriano non hanno niente. Fabriano utilizza tutto ed esclusivamente dentro là. Allora per compensare, non so se è il termine esatto, loro partecipano ai 30 centesimi per la gestione dell’obitorio in senso stretto, Fabriano mantiene in più, che poi è una spesa sciocca parliamo di qualche centinaia di euro, la manutenzione delle celle frigorifere. Che è una cosa, se si rompe un motore di una cella frigorifera devi aggiustare il motore. Non è che parliamo di grandi cose. Anche perché queste celle frigorifere sono state acquistate nuove nel 2003, per cui sono abbastanza nuove per quel tupo di macchine. Mi risultano che durino abbastanza anni non è che durano 5 o 10 anni. Il discorso è questo. Perciò questo atto cerca di mettere un po’ di ordine in una gestione un po’ paesana, lasciatemelo dire, che questo settore ha registrato a Fabriano. Perché Fabriano era abituato a lavorare in regime di monopolio perché non c’è stata mai una concorrenza. Oggi invece siccome è un settore che non va in crisi, a differenza dell’industria, a Fabriano sono venuti quelli di Gualdo, di Sassoferrato, di Arcevia, di Serra San Quirico, ossia è diventato una terra di conquista, perché a Fabriano ci sono 500/600 funerali all’anno. Quando ad Arcevia ce ne stanno 100 o a Gualdo ce ne stanno 300. Perciò è una zona, il discorso è un po’ antipatico, è una zona un po’ ambita. Però questo è positivo per il cittadino perché creando la concorrenza voi mi insegnate che si dovrebbero abbassare i prezzi e i prezzi in parte si sono già abbassati grazie a questa concorrenza. Perciò questo atto è molto più semplice di quello che sembra, adesso a parte qualche sfumatura, se c’è stato un errore di battitura non lo so. Però mi pare che le osservazioni che sono state fatte…perché qui gli articoli sono riportati bene, in sostanza si è fatto un preventivo di spesa che per Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano gestire tutto questo discorso dell’obitorio e il deposito di osservazione, a parte la camera mortuaria, tra pulizie, acqua, luce, riscaldamento, custode, costa intorno ai 25mila euro l’anno e i comuni comparteciperanno complessivamente per circa, saremo nell’ordine dei 15mila euro si e no, la differenza la paga l’asur. Quindi mi sembra che non sia un cattivo affare per il comune, perché il comune attualmente avrebbe dovuto tenere un custode lui lì, e non ce lo ha tenuto mai. Avrebbe dovuto pagare le pulizie lui li e non le ha pagate mai. Perciò è un’operazione che va anche a sanare una posizione che era anche un po borderline a mio modesto avviso. Che aveva creato anche tensione con le ditte di onoranze funebri, qui ci sarà un regolamento dopo che tutti i comuni avranno approvato questo atto, lo stanno approvando tutti e 6 i comuni della nostra zona, verrà fatto un regolamento che verrà esposto in ogni comune, su come sono i comportamenti da tenere. Addirittura Fabriano era forse l’unico ospedale di Italia dove la ditta di pompe funebri andava a prendersi il morto dentro l’ospedale. Cosa fuori dal mondo. Oggi invece c’è una stanza che fino a quella stanza la responsabilità è dell’ospedale dal momento in cui viene portato in quella stanza o dopo 2 ore dopo che c’è stato il certificato del medico e compagnia bella, va preso in carico dalla famiglia o su delega della famiglia da una ditta. A quel punto c’è anche un discorso di responsabilità. Noi queste cose, già è stata fatta una riunione con tutte le ditte del settore e aspettiamo l’approvazione di questo atto proprio per chiudere, se ci sbrighiamo con il primo maggio, massimo per il primo giugno, per entrare in un sistema nuovo di gestione un po’ più chiaro, sicuramente migliore sia per l’asur che per il comune, un po’ per tutti. Perciò io su questo atto non ci vedo nulla di negativo. Anzi ci vedo di positivo per chi non conosce lo stato dell’arte fino adesso qui addirittura avevamo una ditta privata che faceva come gli pareva, facevano i padroni della camera mortuaria di Fabriano e questa è una cosa che non si può fare. Fuori dalla grazia di Dio. Perciò non voglio aggiungere altro ma chi vuole capire penso che abbia già capito. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Tini….aveva chiesto se erano stati previsti in bilancio quindi…. DE SIMONE:Si, sono previsti in bilancio, c’è disponibilità. LATINI:Vede, io capisco la difesa d’ufficio di Tini, non ci lavoro io all’asur. Che competa al comune di Fabriano la spesa della camera di osservazione e dell’obitorio è pacifico, ma non perché è il comune di Fabriano ma perché l’articolo 15 lo specifica. Dove dice “l’unità sanitaria locale comprendente più comuni individua gli obitori e depositi di osservazione” quindi parliamo di obitori e camere di osservazione. “che debbono essere dotati di celle frigorifere per la conservazione dei cadaveri, al loro allestimento” quindi alla spesa per l’acquisto degli impianti. “ e all’esercizio” quindi alla gestione “provvede il comune cui obitorio e deposito di osservazione appartengono”. Questa è la legge. (voci) si però io dico, paghiamo 0,30 per abitante. Capiamo bene allora che cosa è un obitorio e che cosa è una camera di osservazione. Perché a me viene il sospetto che tra tutti i comuni paghiamo anche la camera mortuaria. “I comuni devono disporre di un locale per ricevere e tenere in osservazione” quindi parliamo della camera di osservazione, “per il periodo Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano prescritto” naturalmente dal regolamento “le salme di persone morte in abitazioni inadatte e nelle quali sia pericoloso mantenerle per il prescritto periodo di osservazione”. Quindi non credo che abbiamo ancora le palafitte. “morte in seguito a qualsiasi accidente nella pubblica via o in luogo pubblico” non è da tutti i giorni. “ignote” quindi persone ignote “di cui non si conosce l’identità per il periodo in cui si deve effettuare il riconoscimento”. Che cos’è l’obitorio? “…per l’assolvimento delle seguenti funzioni obitoriali: mantenimento in osservazione e riscontro diagnostico dei cadaveri di persone decedute senza assistenza medica, deposito per un periodo indefinito di cadaveri a disposizione dell’autorità giudiziaria per le autopsie” non mi pare che ci siano tutti i giorni. “deposito, riscontro diagnostico o autopsia giudiziaria, trattamento igienico/conservativo dei cadaveri” quindi nelle camere di osservazione, se non leggo male, e negli obitori ci sono pochi cadaveri. Quindi noi interveniamo con 6900 euro pari, come diceva quel presentatore, a 19 milioni del vecchio conio, insieme agli altri comuni 50mila moltiplicato 0.30 non so quanto fa. No? Partecipiamo alle spese di tutta la struttura obitoriale, camera mortuaria, camera di osservazione eccetera. Questa era la mia osservazione. Certo le celle frigorifere dice la legge che dobbiamo comprarle noi. A me pare che la spesa determinata dal comitato dei sindaci di questa zona sia stata un pochino eccessiva. Perché le nostre competenze, ripeto, sono la camera di osservazione e l’obitorio. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Latini, consigliere Latini come diceva il consigliere Tini, se da una stima fatta per tutta la gestione, sia della camera mortuaria che delle celle frigorifere che dell’obitorio, si aggira a circa 25 milioni la popolazione dell’ambito 10 arriverà a 45 mila quindi 45 per 3 non fa una cifra di 25 ma fa una cifra di 16 milioni quindi una parte delle spese fa carico sempre all’asl. Non è che l’asur ne esce senza spese quindi una mediazione credo che sia….Naturalmente il discorso, mi sembra che per quanto riguarda le celle frigorifere è chiaro che dice “la manutenzione ordinaria e straordinaria ed eventuali rinnovi relativamente alle celle frigorifere” quindi è chiaro che l’altra manutenzione spetta all’asur. Consigliere Sforza se vuole la parola può intervenire. SFORZA:Ho recepito che praticamente si tratta della manutenzione ordinaria e straordinaria. Però cara dirigente poteva essere scritto meglio perché qui è stato scritto al punto 5 “sono a carico al comune di Fabriano” per chi legge “le spese di manutenzione ordinaria, straordinaria ed eventuali rinnovi relativamente alle cellule frigorifere” Se avesse messo, caro presidente, anzi va messo come mi suggerisce l’avvocato Galli. Se si metteva, praticamente “sono a carico del comune di Fabriano le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria per” per invece di ed ” eventuali rinnovi relativamente alle celle frigorifere” .Già cambiava il senso scusa. DE SIMONE:Questa convenzione è stata approvata con delibera del comitato dei sindaci. La sottoscritta non ha fatto altro che prendere atto di questa delibera e proporla come previsto dalla delibera del comitato dei sindaci al consiglio comunale. Per cui questo schema di convenzione è stato approvato con delibera del Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano comitato dei sindaci e la sottoscritta non ha né la competenze né i poteri giuridici per poter modificare un atto approvato dal comitato dei sindaci. PRESIDENTE:Consigliere sforza per cortesia può spegnere il microfono? Dichiarazioni di voto su questo punto. Consigliere Latini ha la parola. LATINI:Il mio intervento non era un intervento per stracciarmi le vesti relativamente a questo provvedimento. Il gruppo della lista civica voterà a favore. Però la prego presidente , per il futuro , io ho notato che in questo consiglio comunale c’è un’irascibilità incontrollata da parte dei dirigenti. Per piacere, sono i dirigenti a nostro servizio e non noi al servizio dei dirigenti. Se chiediamo qualcosa non vi inviperite tutto. Il segretario comunale si inviperisce con tutti. Se lo facesse con me lo giuro che reagisco. La dirigente dei servizi comunali si inquieta. Questo è un consiglio comunale, siamo eletti dai cittadini signori. A chi non piace questo consiglio comunale, non possiamo andare a casa noi, bisogna che ci vanno i dirigenti a casa perché sono dipendenti quindi l’irascibilità bisogna che lei presidente la controlla e richiama i dirigenti al rispetto dei consiglieri comunali. Io sono dirigente di un’azienda e non me lo permetto. Se vado in consiglio di amministrazione non mi permetto assolutamente, per piacere, nel rispetto di questa comunità fabrianese, che abbiamo l’onore di rappresentare, i dirigenti devono rispetto al consiglio. PRESIDENTE: Consigliere Latini, non è un fatto personale, è chiusa la discussione perché siamo in fase di dichiarazione di voto quindi sono chiuse sia le dichiarazione che gli interventi. Dichiarazione di voto da parte di altri consiglieri. Consigliere Galli ha la parola. Dichiarazione di voto. GALLI:Brevissimo. Credo che l’argomento abbia ben poco da essere approfondito. La dichiarazione di voto è favorevole in quanto ritengo che sia un atto che vada assolutamente condiviso. Ora sui metodi sui quali Latini è intervento sostanzialmente li condivido, se pensiamo anche, non tanto al parere che può essere contrario e che il dirigente giustamente deve esternare. Forse in quanto al modo con il quale l’esternazione avviene. Questo perché l’intervento del collega Sforza mi auguro lo conduca al voto favorevole, sono dell’avviso che deve restare chiaro ma su questo siamo tutti d’accordo lo abbiamo detto anche a microfono aperto che quando parliamo di spese facciamo riferimento solo alle spese ordinarie e straordinarie delle celle frigorifere. Dunque è chiaramente scritto male però è stato chiaramente detto a quale tipo di spesa si fa riferimento. Capisco anche che è una delibera dei sindaci che in questa sede è difficile da modificare però resta chiaro quale è l’ambito delle spese. In questa ottica si preannuncia voto favorevole da parte del mio gruppo. Mi auguro che fatto il chiarimento anche il collega Sforza si unisca. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Galli. Non ci sono altre dichiarazioni di voto quindi metto in votazione il punto 9 all’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale sociale Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 9 dell’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale, sociale numero 10 e asur numero 6 di Fabriano, per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e della camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano numero 10 e l’asur numero 6 di Fabriano per la gestione dell’obitorio, del deposito osservazione salme e camera mortuaria sita presso l’ospedale civile di Fabriano. Protocollo numero 57, 19.03.2009. VOTAZIONE FAVOREVOLI 20 CONTRARI 0 ASTENUTI 2 RISULTATO approvato PRESIDENTE: Hanno partecipato alla votazione 22 consiglieri. Voti validi 22. Astenuti 2: Mezzopera e Gentili. Favorevoli 20 , contrari nessuno. Punto 9 all’ordine del giorno: approvazione convenzione tra i comuni dell’ambito territoriale sociale numero 10 e l’asur numero 6 di Fabriano è stata approvata. Metto in votazione l’immediata eseguibilità dell’atto. VOTAZIONE FAVOREVOLI 18 CONTRARI ASTENUTI 2 RISULTATO approvato PRESIDENTE: Hanno partecipato alla votazione 20 consiglieri. Voti validi 20, astenuti 2: Mezzopera e Gentili. Favorevoli 18, contrari nessuno. L’atto è immediatamente eseguibile. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 10 ordine del giorno mozione presentata dal consigliere Galli sull’istituzione albo delle famiglie numerose PRESIDENTE:Punto 10 all’ordine del giorno, mozione presentata dal consigliere Galli sull’istituzione albo delle famiglie numerose. Illustra il consigliere Galli. GALLI: Grazie presidente. La mozione è breve dunque porterò via pochissimo tempo. Istituzione albo delle famiglie numerose, sappiamo che praticamente la giunta regionale ha deliberato tramite fondi nazionali e con partecipazione regionale un fondo da rendere disponibile alle famiglie numerose. Questo fondo ha delle finalità, serve a costruire praticamente asili nido e serve anche a dare sostegno e aiuto economico a queste famiglie numerose. Aiuto economico che può essere praticamente anche utilizzato per aiutare queste famiglie per quanto riguarda per esempio il pagamento di utenze e dunque per favorire la loro capacità, il loro sostentamento. Questo punto, la mozione è molto diretta, chiede al consiglio comunale di istituire, di deliberare l’istituzione di un albo in modo che sia possibile sapere quante siano queste famiglie numerose in quanto facciamo riferimento a famiglie che abbiano più di, oltre ai genitori, 4 o più figli. Dunque di avere un albo sempre aggiornato in modo che quanto contenuto e previsto nella normativa regionale possa essere effettivamente attuato e sia anche monitorato il meccanismo con il quale i fondi vengono poi utilizzati. I fondi che sono utilizzati praticamente per quota alla regione, partecipati per ulteriori mezzi economici della regione e dunque capire come il comune di Fabriano si integra a riguardo, in costituzione all’albo delle famiglie numerose, monitoraggio del medesimo e poi in questo contesto la mozione è aperta nel senso che si chiede, si impegna la giunta a valutare forma di sostegno per le famiglie più numerose. Dunque ad individuare al di là dell’albo e anche di questi mezzi economici che sono disponibili, una volta individuate quali sono le famiglie, anche ulteriori strumenti che possono praticamente sopperire alle loro esigenze. Poi mi riservo di intervenire dopo ma credo che l’argomento sia estremamente concreto, importante, possa essere affrontato anche con una certa celerità operativa. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Galli. La parola all’assessore Paoletti che è competente in materia. PAOLETTI:Grazie di questa mozione. Come è scritto qui è stata presentata già dall’anno scorso per cui delle cose sono state già fatte quindi sarò brevissimo e pronto ad accogliere qualsiasi osservazione. Noi abbiamo preso spunto da questo perché c’è stato un bando proprio per le famiglie numerose infatti abbiamo fatto un’indagine, un elenco, un albo come dice il consigliere Galli, per le famiglie composte da 4 o più figli. Quindi tutto quanto quello che noi facciamo sicuramente dai servizi sociali tiene già conto di questo elenco di famiglie con molti figli per cui gli aiuti vanno sicuramente, soprattutto dove ci sono minori, anche perché a volte ci vengono segnalati dalle autorità. Noi, proprio perché c’è stato questo bando rivolto alle famiglie che è scaduto il 27 febbraio, quindi abbiamo proceduto all’elencazione, ci sono nell’ambito territoriale del comprensorio, numero 10, 66 famiglie con 4 o più figli, di queste, siccome c’erano dei limiti nel bando con un reddito isee non superiore a 11mila euro, hanno fatto domanda 33 famiglie che sono state accolte, 16 nel comune di Fabriano e 17 negli altri comuni che fanno parte dell’ambito. Il contributo regionale, il totale era Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 10 ordine del giorno mozione presentata dal consigliere Galli sull’istituzione albo delle famiglie numerose di 20mila700euro complessivo quindi per queste 33 famiglie è stato già predisposta l’erogazione di un contributo che entro il mese di aprile verrà liquidato per un importo di 627 euro virgola qualcosa ciascuno. Quindi già abbiamo predisposto anche al sistema informatico per la rilevazione proprio. Perché c’erano stati dei dubbi anche sull’interpretazione, se figli affidatari dovevano far parte o no, però adesso è passato e quindi entro il mese di aprile ci sarà questa liquidazione. PRESIDENTE:Grazie all’assessore Paoletti, consigliere Galli. GALLI:Tenuto conto che l’aspetto è pratico e che già reso operativo sulla scorta di quello che l’assessore praticamente ci ha poc’anzi detto, è stato dunque istituito anche l’albo? Sostanzialmente si in qualche modo. Perché è stato fatto il censimento delle 66 famiglie. A questo punto io credo che per motivi di praticità si tratti di stabilire se l’albo possa essere istituito in forma permanente. Cioè se può essere tenuto con questa delibera , se venisse approvato, istituzione dell’albo annualmente venga, impegnando la giunta ad aggiornarlo anno per anno e a poter rinnovare i bandi, far partecipare ai bandi tutti gli incentivi possibili, dunque si potrebbe andare veloci. PRESIDENTE:Consigliere Balducci ha la parola. BALDUCCI: Grazie presidente, io da quanto stabilito poi dall’assessore Paoletti credo che questa mozione presentata dal consigliere Galli sia logicamente ben accolta dal gruppo della maggioranza anche perché poi è stato già fatto come ha spiegato l’assessore Paoletti quindi accogliamo questa mozione e diamo parere favorevole. NON ANNUNCIATO: Solo per dire che noi questo lo otteniamo in tempo reale perché abbiamo messo in piedi un sistema e quando ci serve lo troviamo. PRESIDENTE: Allora credo che se non ci sono interventi possiamo mettere in votazione questa mozione. Ci sono altri interventi, dichiarazione di voto? Metto in votazione il punto 10 all’ordine del giorno: mozione presentata dal consigliere Galli sull’istituzione albo delle famiglie numerose. Proposta numero 31039 del 10.07.2008. NON ANNUNCIATO:Scusa presidente so che è in corso la votazione posso chiedere un minuto di sospensione per parlare con il consigliere Galli. PRESIDENTE:Va bene, ripetiamo la votazione. Consigliere Galli ha la parola. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 10 ordine del giorno mozione presentata dal consigliere Galli sull’istituzione albo delle famiglie numerose GALLI:Guardi la richiesta del consigliere D’Innocenzo è molto semplice, dunque può essere risolta facilmente, cioè si ritiene che l’albo sia necessario, importante , come strumento. Che ovviamente vada a tutelare la privacy in modo che giustamente sia a disposizione dell’amministrazione in modo che forme di pubblicità non siano tali da pregiudicare la funzionalità ma ecco questo lo dico io se va bene a microfono aperto, presidente credo che siamo tutti d’accordo su una cosa del genere tra l’altro in accordo con la normativa. PRESIDENTE:E’ già nello stato delle cose. Perché praticamente si fanno già le iniziali e non il nome per esteso quindi l’albo è solo a disposizione del coso e quindi quando vengono dati, elargiti gli assegni vengono fatti con le iniziali appunto per rispettare la privacy. Allora dopo questa pausa rimetto in votazione il punto 10 all’ordine del giorno. Punto 10 all’ordine del giorno presentata dal consigliere Galli sull’istituzione dell’albo delle famiglie numerose. VOTAZIONE FAVOREVOLI 23 CONTRARI 0 ASTENUTI 0 RISULTATO approvato PRESIDENTE: Hanno partecipato alla votazione 23 consiglieri, voti validi 23, astenuti nessuno, contrari nessuno, voti favorevoli 23. il punto 10 all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dei presenti. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. PRESIDENTE: Punto 11 all’ordine del giorno. Iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione della provincia di Ancona e Macerata, relaziona l’assessore Romani. ROMANI: Con precedente atto del consiglio comunale, precisamente il 19 del primo febbraio 2008, il consiglio comunale ha deliberato la rettifica dei confini del territorio comunale, relativamente ad una piccola porzione di territorio a confine con la provincia di Macerata. Successivamente la provincia di Macerata ha rilevato che , diciamo, l’applicazione della legge regionale 10 a cui facevamo riferimento, precisamente l’articolo 15 non era l’articolo idoneo per la rettifica dei confini perché effettivamente l’articolo 15 stabilisce che si possono rettificare i confini con questo articolo all’interno del territorio provinciale tra i comuni. Quindi con questa delibera si propone di, diciamo, revocare per i motivi che ho espresso, la deliberazione 19 e adottare questa deliberazione facendo riferimento all’articolo 18 della stessa legge che consente la modifica del confine del territorio comunale quando il territorio interessa più province. Quindi sostanzialmente l’atto rimane lo stesso e cambia il riferimento all’articolo della legge regionale. PRESIDENTE: Consigliere Latini ha la parola. LATINI:Purtroppo non ho ben ascoltato, per colpa mia naturalmente, la relazione del dirigente ma l’argomento è di per se stuzzicante e dobbiamo ripeterci su quello che abbiamo detto già a suo tempo, credo ormai un anno fa. Doveva esserci a coronamento di questo regalo che facciamo alla provincia di Macerata, al comune di Fiuminata, doveva esserci una cena all’aperto a Campo Ottone che giustamente diceva l’assessore Costantini l’agnello ormai è pecora da quel dì. In pratica se da quello che ho inteso e da quello che ho letto, stiamo revocando la delibera assunta nel 2008 per prenderne un’altra in quanto la prima era inficiata da errori legali. Siamo alla seconda, come direbbe qualcuno “Terizium non datur” non andiamo alla terza. La delibera di per sé non ha senso. E’ sconveniente, è umiliante per il comune di Fabriano (voci) penso di si tanto la legge richiede la maggioranza assoluta e se non vado errato la maggioranza assoluta di questo consiglio sono 16 voti e quindi comunque passerà. Stiamo regalando 70mila e rotti metri quadrati ad un altro comune, nella precedente delibera abbiamo citato l’articolo 15 della legge 10 del 95 della regione Marche. Non ci siamo accorti che l’articolo 15 del……spero che si sente anche se forse frega poco a nessuno dell’argomento che sto dicendo. Quindi citiamo nella precedente delibera l’articolo 15 della legge 10 e non ci accorgiamo che l’articolo 15 fa riferimento a modifiche circoscrizionali provinciali riguardanti una sola provincia e non, come nella fattispecie, più province. Quindi dovevamo andare all’articolo 18 della medesima legge, ma dovevamo anche fare riferimento al 133 della costituzione che ricordiamo è la legge principe. Allora dobbiamo assumere un altro atto deliberativo. Il concetto contenuto anche in questo atto deliberativo, a prescindere dagli errori che possono essere compiuti involontariamente dagli uffici, non importa, ma il concetto, il contenuto della delibera per la quale dobbiamo ripetere le cose dette a suo tempo. È assurdo. È Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. fuori da ogni logica che un comune ceda 73mila metri quadrati del proprio territorio per favorire dei cittadini di altro comune che hanno costruito in maniera abusiva, poi condonata sul territorio del comune di Fabriano. E’ fuori da ogni logica. Perché? Perché devono pagare l’ici per la seconda casa, ma ci ho costruito io sul terreno di un altro comune? Non lo so dove andavo a costruire? Allora se vogliamo venire incontro a questi cittadini con la massima disponibilità, non si smembra il comune di Fabriano. Si modifica il regolamento comunale sull’ici. Ma dico, a questo punto, sapete come è la conformazione di questo benedetto comune di 264 chilometri quadrati? A forza di fare così lo ridurremo come Jesi da un centro abitato con un centro storico e lì finisce. Coccore, cosa succede a Coccore? Io ero stato profeta in patria. L’altra volta vi dissi: guardate cosa succederà a Coccore? Dopo una settimana sul giornale c’era scritto “i cittadini di Coccore si rivolgono al consigliere Castriconi perché vogliono passare al comune di Sassoferrato. Rucce, Perticano, guardate Santo Pietro di Castelletta, sta a 2 chilometri da Serra San Quirico. Guardate Valgiubola, guardate Sant’Elia. Da Campodonico ad andare a Sant’Elia è un viaggio. Lo sapete benissimo e voi che provvedimento prendete? Smembrate il comune di Fabriano. Ma vi rendete conto di che cosa fate? Invece di prendere un provvedimento amministrativo nel quale si dice “questi disgraziati cittadini, volenti, nolenti, lasciamo perdere, hanno costruito abusivamente in un altro comune gli riduciamo l’ici a quella normale per la prima casa”. Ma non solo cediamo i pezzi dove hanno costruito la casa per favorire qualcuno, cediamo anche i terreni. Cediamo i terreni, qui sono ben definiti, che diavolo c’entrano i terreni. Non so, 2100 metri, 4mila, 7 mila e rotti metri, 11 mila metri, a seminativo, a pascolo, ma vi rendete conto di che atto deliberativo state assumendo? Voi con questo atto aprite la stura a cittadini fabrianesi che vorranno andare in altri comuni. Noi abbiamo vissuto in questa realtà storica, abbiamo vissuto come il caso di Valgiubola gente che voleva passare a Genga e poi rivoleva passare a Fabriano. Vi siete anche sbagliati. Quando avete comprato il cartello per Valgiubola ci avete scritto comune di Genga. Lo sapete bene. Stiamo riducendo a pezzi questo comune e per fare l’atto in fretta sbagliamo pure le citazioni giuridiche, andiamo a prendere leggi che non c’entrano niente. Articoli che non c’entrano niente, senza renderci conto che invece l’atto amministrativo che state assumendo è veramente osceno. E veramente osceno io non lo so, la maggioranza dirà “noi lavoriamo compatti” ma io credo che con un minimo di coscienza si capiscano queste cose. Si capisca perfettamente che fra poco qualcun altro e lo sapete perché c’è stato si rivolgerà a qualche altro consigliere affinché si possa passare da questo comune ad altro comune e con questo provvedimento avete aperto la stura a comportamenti di questo tipo che penalizzano il nostro territorio. PRESIDENTE: Grazie consigliere Latini, la parola al consigliere Sforza. SFORZA: Questo è un argomento di diverso tempo fa è passato in commissione e io in sede di commissione avevo sollevato che venissero interpellati i vari abitanti se erano disposti a tale trasferimento. Penso che l’abbia fatto che praticamente gli abitanti siano favorevoli a questo trasferimento però io non ho partecipato ultimamente alla delibera di attuazione perché non ero qui in consiglio. Però leggendo la delibera di adozione numero 19 dell’ 1.2.2008, si evince che è stato deliberata la rettifica dei confini del territorio comunale ai Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. sensi dell’articolo 15 della legge numero 10 del 16.01.95. In fase di verifica della delibera di attuazione del consiglio comunale, sia la provincia di Ancona che quella di Macerata hanno fatto osservare che non ci sono i presupposti per una rettifica dei confini e quindi l’articolo 15 della legge regionale dove si parla di rettifica dei confini non andava applicato, infatti questo è stato già detto dal consigliere Latini. In quanto i confini sono individuati seguendo il tracciato della strada provinciale. Perciò praticamente i confini erano già ben determinati, bastava seguire il tracciato della strada provinciale. Invece dell’articolo 15 si doveva fare riferimento all’articolo 18 che diceva tutt’altra cose, riguardante l’istituzione di nuove province e il mutamento delle circoscrizioni provinciali. Sicuramente non abbiamo fatto una bella figura nei confronti della provincia di Macerata e di Ancona. Speriamo che per le prossime volte ci sia più attenzione sulle delibere da portare in consiglio comunale perché non è la prima volta che praticamente abbiamo delle delibere esatte. Certamente questo trasferimento di particelle per circa 73 ettari, pari a 73mila metri quadrati del comune di Fabriano (voci) no ha ragione 7 ettari pari a 73mila metri quadrati del comune di Fabriano al comune di Fiuminata. Si risolve il problema delle imposte che come sosteneva il consigliere Latini poteva essere sanato diversamente intervenendo sull’ici, indebolisce sicuramente il patrimonio e la consistenza di questo comune e provincia. Perciò io penso che dobbiamo riflettere prima di approvare questa delibera perchè praticamente se tutti facessero cosi non so dove si andrebbe a finire. Perciò faccio un appello che praticante questi errori così madornali non vengano più portati in consiglio comunali ma vengono fatte portare delibere esatte. Io ancora non esprimo il mio voto in quanto il capogruppo, mi rimetto al consigliere Tini. Rimetto la palla al consigliere Tini, il mio capogruppo che deciderà in merito come votare. Sicuramente io in commissione ero titubante su questa delibera di adozione perciò vedremo gli sviluppi del caso. Grazie PRESDIENTE:LA parola al consigliere Castriconi. CASTRICONI:Vorrei richiamare innanzitutto l’attenzione del consigliere Latini che durante la sua esposizione ha enfatizzato, ha allargato, ha fatto il più possibile per poter far pesare questa situazione al consiglio comunale. Per prima cosa dico che il consiglio si è rifatto alla legge dieci, articolo quindici, non perchè si è sbagliata o perchè se lè sognata la notte ma perchè la segnalazione, purtroppo è arrivata dalla regione e qualche funzionario ha sbagliato a darci l’articolo che è stato sbagliato senz’altro. Nel frattempo volevo fare una piccola cronistoria di questo terreno. Voi sapere bene chi conosce Campo Ottone che quel paese sta sotto il territorio di Fiuminata, nel corso dei secoli ci sono stati, come in tutti i paesi, degli abusi al di qua della strada che collega quella provinciale, zitto Tini, romana di Campodonico al paese. Quindi si è allargato sempre di più tant’è che ad un certo momento una parte degli abitanti si è trovata sotto la provincia di Ancona e una parte sotto il comune di Macerata con prefissi telefonici anche diversi. E qua il nodo. Non è l’amministrazione comunale che si vuole vendere con parole pesanti come si dice. La motivazione di questo trasferimento è più che legittima e più che chiara. Qualcuno dice perché allora 73mila metri quadrati. Non se ne potevano dare 20 mila metri quadrati? No. Perché la legge parla molto chiaramente, il confine fra 2 province deve essere chiaramente segnato da una cosa incancellabile e in questo caso è la strada. Quindi per Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. trasferire il tutto, edifici e terreni abbiamo seguito questo concetto, Evangelisti è presente. Latini si rifaceva al fatto di dire, si poteva modificare la legge dell’ici. Per anni, caro Giudo, quella gente ha pagato gli ici come prima casa, eccolo dove è nato il problema nostro. Quest’anno purtroppo, diciamo l’ anno scorso, il problema si è invertito. Qualcuno ha detto “no perché prima casa? Quella è seconda casa” e se uno ragiona un po’ quella è seconda casa, e qua è dove è intervenuto, fammi finire, il comune di Fiuminta dicendo “da secoli noi abbiamo fatto la manutenzione delle strade che non sono nostre ma sono del comune di Fabriano, abbiamo trasportato i bambini che risiedono nel comune di Fabriano e l’abbiamo portati nel comune di Fiuminata, abbiamo avuto 2 prefissi telefonici divesi. Vogliamo sistemarla questa storia? È ora di sistemarla si o no?” Se non era successo l’errore dell’articolo 15 con l’articolo 18 tranquillamente era passata l’altra volta. Però da qua a dire, Angelo Tini, che ci vogliamo vendere il comune è molto pesante la parola. Mi dispiace dirlo perché va fuori strada chi dice questo perché non è la verità. E’ una regolarizzazione di una situazione che non può assolutamente andare avanti, e questo bisogna riconoscerlo. Quindi votare a favore significa togliere un peso, un’anomalia che dura da secoli. PRESIDENTE: Grazie al consigliere Castriconi, la parola al consigliere Tini. TINI: Io, a parte che non ho parlato Castriconi perciò non mi mettere in bocca parole che non ho detto, ho votato contro anche l’altra volta quando è stata sbagliata quindi non è che ho grandi problemi. Però veramente, non vedo qui Crocetti dove sta? Io penso, lo ha detto Latini e non voglio ripetere le cose già dette però, Castriconi, ci è stata posta questa questione, mi rivolgo ai consiglieri di maggioranza che stanno ascoltando e che sono interessati, vedo che a molti non gliene frega niente, il concetto non è così da prendere alla carlona. Io sono d’accordo con le osservazioni che ha fatto Latini invece. Anche perché il nostro territorio è pieno di questi casi più o meno eclatanti. Siamo borderline in molte parti, si era detto anche Sant’Elia con Domo, Serra san Quirico con Fabriano, Coccore metà da una parte e metà e dall’altra. Insomma in molti casi, quindi creiamo un precedente. Io non dico che questa situazione non andava sanata, io avevo detto anche l’altra volta che a livello amministrativo, perché noi del consiglio comunale avevamo approvato prima del bilancio se vi ricordata qui i regolamenti ici, irpef e tassa sulla pubblicità se non vado errato, prima del bilancio. In commissione finanze il sottoscritto fece presente questo caso che Latini aveva detto, neanche ci siamo sentiti con Giudo giusto? Perché non saniamo Campo Ottone con una modifica al regolamento senza fare tanta confusione? Giusto? Questo Vincenzo si può fare perché basta inserire una modifica al regolamento ici che dice “per le abitazioni site nella frazione di Campo Ottone nel comune di Fabriano l’aliquota ici è il 4” stop. 4.2, come prima casa insomma 4.7? basta. Non c’erano tante discussioni da fare, fare tutta questa confusione qua che ci siamo anche sbagliati. Io le altre volte, e ce l’ho anche questa volta ma non voglio fare casino più di tanto perché mi auguro sempre che ci sia il buon senso. Quando avete provato più volte ad anticipare questo punto noi come minoranza ci eravamo armati. Io ho 225 emendamenti pronti. Li potrei consegnare anche adesso. Se ti porto 225 emendamenti su questo atto stiamo qui 3 giorni, io non li presento, li ho scritti in un momento di rabbia quando ho visto nel mese di settembre scorso che Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. volevate fare le forzature. Addirittura dopo che vi eravate sbagliati col precedente atto chiedevate l’anticipo del punto a danno di altri punti. Adesso questa sera ci siamo arrivati per ordine cronologico. Allora io rispetto la maggioranza e la minoranza, non intendo fare ostruzionismo però faccio un appello grazie all’intelligenza di tutti noi, io penso che non dobbiamo prendere questi atti a cuor leggero. In più vediamo che alcuni comuni marchigiani vanno in Emilia Romagna, altri andranno Abruzzo, ora cominciamo anche noi a perdere i comuni. Queste sono situazioni storiche che ci portiamo dietro da qualche centinaio se non migliaio di anni. Mi pare che dentro quella stanza, quando si è costituito il comune di Fabriano 1861, ci sono i castelli che hanno costituito il comune di Fabriano giusto? E c’è pure la zona di Belvedere che faceva capo a Cancelli ma comunque..ecco. Allora noi così alla carlona 7 ettari, 8 ettari. Non sono gli ettari ma è il gesto in sé e per sé. Perché noi ci nascondiamo dietro ad un problema burocratico amministrativo che si può risolvere con modifiche di regolamenti senza stravolgere nulla, andiamo a cambiare invece una situazione che sono centinaia di anni che è così. Che questi cittadini, Castriconi, debbano essere sistemati io sono d’accordo con te. Allora un tavolo tecnico, però non tanto per perdere tempo, con persone che ci capiscono anche più di noi per trovare tecnicamente e secondo me è possibile, la sistemazione di queste abitazioni affinché questi cittadini non siano penalizzati davanti ad altri cittadini del comune di Fabriano o al comune di Fiuminata. Perché io per sistemare una situazione sbagliata vado a cedere addirittura il terreno e tutto. Io penso che qui siamo fuori da ogni logica, fuori dalla grazia di Dio, perciò io sono profondamente contrario a questo atto, ma non sono contrario a sistemare le giuste esigenze dei cittadini di Campo Ottone. Io sono d’accordo con i cittadini di Campo Ottone presi per il collo. Se vale questo principio allora qui chi ci amministra, voi assessori, voi organo esecutivo, allora prima parlando per via traverse di diceva “allora cominciamo a darci via tutti i posti più sfigati del comune di Fabriano ed eliminiamo i soldi per le strade, non portiamo più i bambini a scuola” ma che discorsi sono? La tutela del nostro territorio? Quando si sono costituiti i comuni sono morte migliaia di persone per stare da una parte o dall’altra, chi conosce anche un po’ la storia di Fabriano, basta leggere il libro di Pilati o di Sassi non è che bisogna fare grandi studi. Qui si sono scannati. Ci sono state le guerre fra castelli per stare da una parte o dall’altra, sono morti a centinaia e noi qui tranquillamente 7 ettari del nostro territorio ce lo diamo via così è una rogna in meno. Io invito veramente, e questo lo possiamo ancora fare, il consiglio comunale a modificare il regolamento ici, perché qui c’è stato se vi ricordate bene, l’amico Vincenzo e gli altri relatori, ci è stata posta sempre la questione perché questi cittadini venivano a pagare come seconda casa ciò che non era seconda casa. Se veramente è questo il problema non c’è bisogno che mettiamo in cantiere tutto questo ambaradan, facciamo una modifica al nostro regolamento per tutelare giustamente questi cittadini, lo voto volentieri. Voterà invece contro, però questa sera non intendo fare ostruzionismo perché è una responsabilità politica che si prende la maggioranza e passerà alla storia come il primo atto nella storia di questo comune dove il comune di Fabriano cede parte del suo territorio. Io penso che sia la prima. Va anche a cambiare lo stato patrimoniale del nostro comune. Non c’è niente da fare, è una modifica dallo stato patrimoniale del comune perché questi terreni e case è un valore del comune di Fabriano. Perciò a parte poi le votazioni, se provincia di Ancona o Macerata…..mi interessa fino ad un certo punto questo. Mi interessa una cosa diversa. O c’è qualcos’altro sotto che nessuno Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. dice e che mi sfugge ma se è vero che il problema è il pagamento dell’ici noi stiamo facendo una grossa stupidaggine perché lo potremmo sistemare non facendo modifiche dei confini ma facendo, scusate se insisto, ma facendo una semplice modifica al nostro regolamento. Perciò qui c’è qualcosa che a me sfugge. Perché se ciò non fosse stato possibile allora potevo anche crederci ma siccome è di una semplicità unica. Lo strumento ce l’abbiamo come consiglio, non capisco perché si vuole fare questa forzatura. Perché dice s’è consolidato negli anni il problema delle scuole di Fiuminata, il problema delle strade, perché se il comune di Fabriano non fa la manutenzione dei propri…..la strada per un comune è un bene. Un bene che ha un valore. Un bene a cui va fatta la manutenzione ma sta nel nostro stato patrimoniale o no? Adesso tu per esempio che stai a Bastia va con l’Umbria no? Ti mandiamo in Umbria dottore. A te, Sassetti, vi mandiamo tutti in Umbria. Allora qui vedo che non ve ne frega niente. (voci) non la voti neanche tu? Perché tu sei intelligente non la voti ma qui non so quanti. Va bene allora io non la voglio fare tanto lunga perché vedo che qui non gliene frega niente a nessuno. A me dispiace come, ma insomma vi interessa o non vi interessa niente? Sto zitto. PRESIDENTE: per cortesia consigliere Tini. TINI: io vorrei finire il mio intervento se fosse possibile. Ho quasi finito. Veramente se sono necessari 5 minuti di sospensione li facciamo ma veramente invito tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza che l’altra volta si era espressa compatta quindi non dovrebbero esserci problemi. Invito i consiglieri di maggioranza a fare una riflessione e a fare anche un’informazione. Non che qui io o Latini diciamo il vangelo. Verificare a livello tecnico se ci sono le possibilità, e io sono il primo a votarle, per tutelare gli interessi giusti e legittimi dei cittadini di Campo Ottone. Ma non con questo obbrobrio di delibera che già è stato oggetto di litigio l’altra volta. Avete provato, anche il modo di fare , prima l’avere voluta anticipare poi non ve la abbiamo fatta anticipare e l’avete fatta nei tempi normali sbagliandola, poi ce la riportate in consiglio e ci chiedere 10 volte l’anticipo. Se non arriviamo noi con 225 emendamenti l’avevate anche fatta giusto? Gli emendamenti sono facili da fare. Basta che inizio per ogni particella superficie a fare un emendamento, ma è un gioco al massacro, a chi conviene? Questa non vuole essere neanche una pressione scorretta nei vostri riguardi. Ho già detto che non li presento, li ho fatti in un momento in cui voi avevate fatto la scelta di anticipare, però vi invito veramente ad approfondire il discorso di legittimare gli interessi di questi cittadini con modifiche amministrative dei nostri regolamenti e non concessioni di terreni. Grazie. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Tini. Con la legge che è stata fatta che la prima casa non paga più l’ici noi secondo me non possiamo riconoscere più niente a livello….perché non abbiamo le condizioni per dirgli “è prima casa”. TINI:io ho detto una cosa diversa. Ho detto che sono d’accordo, se siamo d’accordo saranno si e no 20 case perché più di 20 case non ci sono. Io sono d’accordo di inserire nel nostro regolamento che tutte le abitazioni Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. site in Campo Ottone nel comune di Fabriano sono esenti dall’ici. Va bene? Se questo è il problema. Per noi significa 10 lire però non perdiamo il nostro territorio, avete capito o non avete capito? PRESIDENTE:Non credo che sia possibile. Tini se ha la residenza a Fiuminata tu non gli puoi fare l’esenzione dell’ici perché non è una tua competenza in quanto loro devono dichiarare che hanno l’abitazione in un altro comune quindi è qui la perplessità . Quando fa la dichiarazione dell’ici paga l’ici….adesso Tini credo che prima della defiscalizzazione dell’ici sulla prima casa era rimediabile perché tu dici “Ti facico pagare il 4 per mille come prima casa” ma adesso se gli dici che è prima casa, la prima casa non paga e tu non puoi fargli pagare niente perché loro hanno la residenza nel comune di Fiuminata. Comunque credo che possiamo fare 10 minuti di sospensione per vedere, perché non sono sicuro di quello che dico. TINI:Le volontà che vanno fuori da certi canoni standard li stabilisce questa assemblea non è una cosa illegale. PRESIDENTE: Si può andare verso la volontà se ci sono le condizioni giuridiche, se non ci sono le condizione giuridiche le volontà decadono. Consigliere Castriconi ha la parola. CASTRICONI:Io Tini volevo rispondere semplicemente quello che avevo detto inizialmente, tu pensi che noi, a parte che a giudizio vostro ne capiamo poco quasi niente, abbiamo fatto un provvedimento di questo genere senza….cioè ad essere tanto sprovveduti di nono chiedere lumi a chi le fa tutti i giorni. Questa domanda ti voglio fare. Secondo te, fammi parlare, allora io dico (voci) no è proprio questa la via d’uscita e ti spiego anche il perché. Perché oltretutto quella gente si è riunita in comune e ha fatto una specie di censimento per dire noi vogliamo stare nel comune di Fiuminata. Lo capisci questo? PRESIDENTE:Grazie al consigliere Castriconi. Consigliere Balducci aveva chiesto la parola? BALDUCCI: SI presidente. Io chiedevo solo una piccola sospensiva di 10 minuti, visto che l’argomento è delicato ne parlavamo un attimo. PRESIDENTE:Consigliere Latini ha chiesto la parola, facciamo prima la sospensione? Va bene allora la sospensione è condivisa quindi non la metto in votazione, facciamo 10 minuti, un quarto d’ora di sospensione e vediamo le possibilità di sanare in altri modi questa situazione. SOSPENSIONE NON ANNUNCIATO:Grazie presidente. Io volevo chiedere, che dopo un’attenta valutazione da parte della maggioranza di questo punto all’ordine del giorno, tenendo anche conto dei suggerimenti che sono stati Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. apportati sia dalla maggioranza che dalla minoranza, il rinvio tramite sospensione di questo punto all’ordine del giorno per un più attenta rivalutazione e rivisitazione di questo problema che però sia fatto al primo punto all’ordine del giorno nel prossimo consiglio utile disponibile. Grazie. PRESIDENTE: Consigliere Latini ha la parola. LATINI:A me va benissimo quello che hanno deciso i gruppi di maggioranza. Però vorrei capire se il primo punto all’ordine del giorno del consiglio del 26 dovremo continuare a discutere. NON ANNUNCIATO:Giudo io non ho detto il primo punto del consiglio del 23 ma del consiglio che il presidente vedrà opportuno mettere. Nel senso che ci sarà un po’ di tempo da qui al 23, probabilmente non ci sarà tempo per il prossimo ma sarà i primi di Maggio. Un lasso di tempo di 2/3 settimane. LATINI: Si ma io dico, non vorrei che continuiamo sulla stessa strada. O avete proposte alternative, avete valutato… NON ANNUNCIATO:Chiaro che è questa la proposta. PRESIDENTE: Spiego perfettamente. Allora la sospensione della discussione pone questo argomento primo punto all’ordine del giorno però nulla vieta che se non si è ancora trovata una soluzione tecnica chiediamo ulteriore sospensiva per cui si rinvia di consiglio in consiglio. Finchè non troviamo una soluzione tecnica per poter risolvere il problema degli abitanti di Campo Ottone poi se non ci sono soluzioni tecniche non lo so quello che….Comunque metto in votazione, perché è giusto che facciamo una votazione, la sospensione per la trattazione nella prossima seduta del consiglio comunale…(voci) rinvio significa sospensione della discussione per essere trattata in una seduta successiva. VOTAZIONE FAVOREVOLI 23 CONTRARI 0 ASTENUTI 1 RISULTATO approvato PRESIDENTE: Hanno preso parte alla votazione 24 consiglieri, voti validi 24 astenuti 1, favorevoli 23 quindi questo punto verrà trattato alla prossima seduta consiliare, fermo restando l’impegno che se non si è trovata altra soluzione verrà rinviato ad altra seduta. Consigliere Tini ha la parola. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 11 ordine del giorno, iniziativa modifica confine territorio comunale in frazione Campo Ottone tra il comune di Fabriano e il comune di Fiuminata e conseguente mutamento della circoscrizione dalla provincia di Ancona e Macerata. TINI: io, per carità, sembra che quando c’è il buon senso cerchiamo di mettercelo anche noi, anche di più di quello che ci abbiamo messo. Io presidente propongo, a titolo personale non so neanche ce i colleghi di minoranza sono d’accordo o no, che prima del prossimo consiglio si faccia una riunione, capigruppo di maggioranza, chi ci vuole venire, capigruppo di minoranza, aperta a chi interessa, insieme con i tecnici del bilancio e dell’urbanistica di Fabriano e di Fiuminata. Insieme i 4 tecnici e i capigruppo consiliari, qua dentro tu ci convochi una riunione perché così vediamo fino in fondo. Perché troppo facile dire si può fare, non si può fare, ha capito bene o non ha capito niente. Tecnici e capigruppo consiliari affrontiamo il discorso prima di ritornare qui in consiglio comunale a perderci ancora più tempo, senno stiamo qui altre 3 ore. Chiaro? Mi sembra che sia una proposta di buon senso. PRESIDENTE:Io credo che la proposta del consigliere Tini sia accoglibile, se però non riesco per motivi, prima del 23 perché ormai abbiamo detto il 23. il 23 mi impegno a chiedere un’ulteriore sospensiva di questo argomento. Va bene. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco PRESIDENTE: Punto 12 all’ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco. Illustra il consigliere Latini. LATINI: Quest’ordine del giorno è abbastanza semplice. Vuole solo riportare le giuste cose nel nostro centro storico. Noi abbiamo il loggiato cosiddetto San Francesco che penso tutti sappiano, lo chiamino loggiato San Francesco che invece è denominato ufficialmente loggiato XX settembre. Io non so quanti dei consiglieri sappiano perché è intitolato alla data del venti settembre. Venti settembre 1870, in pratica è la presa di porta pia quindi la fine dello stato pontificio e il nostro loggiato nel 1870 si intitola al 20 settembre. Non solo il loggiato San Francesco si chiama XX settembre per la presa di porta pia. Ma anche il piazzale della stazione ferroviaria si chiama piazzale XX settembre. La cronistoria di questo loggiato, dell’intitolazione di questo loggiato è questa. Fino al secolo quattordicesimo quindi 1300 si chiama loggiato San Francesco, dalla metà del quindicesimo secolo quindi 1450 viene denominato San Francesco alle logge. Viene denominato San Francesco alle logge perché queste logge erano al servizio del convento dei frati minori conventuali che ufficiavano la chiesa, ed era in pratica la passeggiata dei frati ed era chiuso al pubblico. Nel 1870 appunto con la presa di porta pia sotto pio IX, il loggiato diviene XX settembre in onore della caduta definitiva dello stato pontificio di cui noi eravamo parte integrante. Nel 1926 quindi durante il ventennio fascista ritorna ad essere denominato come quando c’erano i frati minori conventuali cioè San Francesco alla logge. Nel 49 con la prima amministrazione comunista ritorna ad essere denominato XX settembre e San Francesco rimane intitolato lo slargo davanti alla facciata della chiesa. Davanti all’ex biblioteca. Però quale è il problema? Che tutti continuiamo a chiamarlo loggiato San Francesco ma questo non è solo un luogo comune, cioè che noi Fabrianesi lo conosciamo come loggiato San Francesco e continuiamo a chiamarlo così, ma anche l’amministrazione comunale nei suoi atti ufficiali lo denomina loggiato San Francesco.Prendo settore assetto del territorio, ufficio amministrativo, lavori relativi ai programmi di recupero finanziario in base alla legge 61 del 98, loggiato San Francesco, secondo stralcio. Non me lo invento io lo avete scritto voi, ma non si chiama loggiato San Francesco. Altra cosa che piace tanto alla maggioranza. Tredicesimo festival della cultura multi etnica. Alle ore 18 del 2 ottobre del 2008, alle ore 18 apertura mostra tendenze presso il loggiato San Francesco. Quindi mi pare alla fin fine che questo sia il loggiato San Francesco e quindi inviterei i consiglieri di maggioranza che sono un po’ più legati ad una cultura di sinistra a non osteggiare questo ordine del giorno solo perché io vorrei che torni ad essere chiamato come tutti lo chiamano loggiato San Francesco. Vorrei quindi che accolgano questo ordine del giorno e riporti alla realtà quello che tutti conoscono come loggiato San Francesco. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Latini, interventi su questo punto? Consigliere Armezzani ha la parola. ARMEZZANI:Grazie presidente. Io non accolgo l’invito del consigliere Latini, per me il loggiato San Francesco rimane il loggiato XX settembre. Nel testo della proposta che ci è stata presentata dal consigliere Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco Latini si dice che non ci sono fatti storici rilevanti alla base di questo nome e invece il consigliere Latini ne ha elencati bene 3. La presa di porta pia che è un fatto storicamente assai rilevante nella storia del nostro paese che molti vorrebbero fosse considerata addirittura festa nazionale ed io tra costoro, e il compimento dell’unità nazionale di cui c’è una lapide proprio sopra il balcone del consiglio comunale e tra l’altro io sono andato a fare un paio di ricerche in archivio delle delibere comunali e l’atto del cambiamento del nome che venne proposto nel 26 perché ricorreva l’anniversario francescano del 1226 e con la proposta di dedicare al XX settembre il piazzale antistante la stazione. La controversia legata a questo potrebbe risalire addirittura all’abbattimento della chiesa pericolante di San Francesco che avvenne nel 1864 dopo una controversia tra comune e curia su chi doveva accollarsi i costi dell’abbattimento dell’edificio pericolante. Questi sono fatti storici della nostra città che riguardano vicende storiche che hanno intessuto la storia fabrianese nel dopo guerra e anche prima alla fondazione dello stato unitario e a compimento di una mentalità e di una cultura che ha condotto la storia risorgimentale e che nel dopoguerra venne ripresa dagli esponenti della resistenza. Quindi mi sembrano tutte questioni assolutamente degne dal punto di vista storico che poi la tradizione popolare diffusa dia, tante volte a Fabriano si sentono dare dei nomi ai posti senza che questo corrisponda all’indicazione toponomastica precisa della strada o della piazza o del vicolo o di quello che vogliamo. Quindi in questo caso mi sembra che nella disquisizione il consigliere Latini abbia fornito migliori argomenti per sostenere l’ipotesi contraria alla sua e dunque anche in riconoscimento della vita e dalla storia della nostra città io ritengo che le cose debbano restare esattamente come stanno quindi il loggiato XX settembre che la tradizione popolare continuerà a chiamare come meglio preferisce e chi io invito la giunta e il comune a continuare a chiamare o iniziare a chiamare anche negli atti ufficiali loggiato XX settembre. Grazie. PRESIDENTE: Grazie al consigliere Armezzani, la parola al consigliere Giuseppucci. Consigliere Giuseppucci ha la parola. GIUSEPPUCCI: dicevo prima, quando ci siamo riuniti di la che oggi è una giornata emblematica. Perché finalmente parliamo della storia di Fabriano. Parliamo di Fabriano, delle nostre radici e dei nostri uomini illustri. Abbiamo cominciato con Giuseppe Uncini, abbiamo continuato con Tini che ha parla del 1861, ha accennato e continuiamo con il consigliere Latini che ha fatto un excursus sicuramente molto interessante e molto dotto sulla storia del loggiato, continuiamo a chiamarlo San Francesco per il momento. Il professore, non lo chiamo consigliere, il professore Armezzani ha argomentato da un punto di vista storico/istituzionale la sua convinzione. Cosa che mi sembra più logica che invece lasciare il sospetto che si stia parlando di una cosa politica. Dei comunisti, dello stato, della chiesa va bene che adesso con questo Papa tutto si sta estremizzando, si sta integralizzando però io vorrei invece che si cominci a parlare della storia di Fabriano perché nessuno di noi sa. E’ stato emblematico anche che dopo che il consigliere Latini ha presentato questo ordine del giorno io ho acquistato e letto questo libretto che consiglio a chi non l’ ha letto. E’ un libro scritto da Bartolo Ciccardini e il nome è una garanzia. E’ uscito per i suoi 80 anni, 3 o 4 mesi fa. Guarda caso a pagina 46 leggo, vi faccio perdere un po’ di tempo tanto abbiamo fatto più punti del normale. Devo dire che Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco noi dovremmo essere i primi e io mi ci metto perché alla fine faccio magari un po’ il saccente però di cose non è che ne so poi tante insomma e mi piace, sono curioso, approfondire. Allora Bartolo Ciccardini dice ad un certo punto:”Già il 3 gennaio del 1861 il commissario che era stato nominato commissario regio per le Marche”, Valerio si chiamava che era stato governatore di Como. “il commissario espropriò gran parte dei beni della chiesa e degli ordini religiosi, espulse i monaci dal monastero di San Benedetto, vi si sistemarono le scuole. I numerosi conventi della città passarono al municipio che collocò l’asilo nel monastero dei camaldolesi, l’ospedale in quello di Sant’Agostino, il bollo e le tasse presso i francescani conventuali, la caserma dei soldati italiani” dice proprio così “in San Domenico, i cronici in casa dei minori osservanti e infine il comizio agrario presso i cappuccini” Questa lista ci riempie di stupore , la struttura urbanistica della città era praticamente disegnata sugli ordini religiosi è incredibile, questo è Ciccardini che qui fa la storia della sua famiglia nell’ambito della storia di Fabriano, nell’ambito della storia delle Marche, nell’ambito della storia italiana. La famiglia di Bartolo Ciccardini era una famiglia profondamente religiosa. 4 dei suoi zii o cugini abitavano in via Leopardi 5, in quel palazzetto sulla curva (voci) davanti casa Donnini diciamo, erano 4 religiosi quindi è molto interessante quello che dice. “è incredibile di quali bellezze architettoniche potè fornirsi il giovanissimo stato italiano, ancora oggi l’eleganza dell’edificio del liceo nel bel chiostro di San Benedetto, l’alta posizione della collina nella casa di riposo, la silenziosa maestà della vecchia caserma che oggi ospita il museo della carta e l’ampio spazio verde dell’orto dei cappuccini trasformato nei famosi giardini di Fabriano, rendono nobile e gentile la piccola capitale della carta. Non ci dispiace” dice Bartolo “che questi gioielli che appartenevano al popolo inteso come comunità religiosa oggi appartengono al popolo come comunità civile. Era giusto che una società che volesse rinnovarsi trovasse necessario l’impiego di queste ricchezze per rinvigorire la vita sociale. Del resto si trattava di un utile e civica destinazione dei conventi che non era poi così lontana dal fine per il quale erano nati. Forse gli stessi legittimi proprietari avrebbero dovuto pensarci prima da soli”. Quindi il religiosissimo Bartolo Ciccardini è il primo a dire della necessità di questa espropriazione. Del fatto che lo stato della chiesa diventa con la presa di porta pia se non ufficialmente di fatto nello stato italiano e questo non mi sembra che non debba essere ricordato perché pur nell’ambito di una storia nazionale, nell’ambito invece della storia locale il passaggio del nome dai francescani all’ufficializzato stato italiano mi sembra che sia assolutamente importante. Poi ho trovato anche un’altra curiosità. Stradario storico di Fabriano con appendici toponomastiche, Romualdo Sassi. Romualdo Sassi dice “San Francesco, il portico logge fu nominato San Francesco fino quando fu costruito nella seconda metà del secolo quindicesimo, a sostegno del lato della chiesa che guardala piazza maggiore. Il nome, tolto con la distruzione del tempio nel 1864 e sostituito con XX settembre, restituito opportunamente nell’anno del centenario 1926, tolto ancora dall’amministrazione comunista nel 1949 è stato da questo” dice il Sassi “con lodevole imparzialità” il nome di San Francesco “conservato al largo davanti l’ingresso della chiesa su quali scale rimase il nome San Francesco”. Ridice ancora, perché poi le cose sono curiose, ridice ancora Sassi, questa volta non sotto San Francesco ma sotto XX settembre, “dalla data della presa di Roma fu chiamato il loggiato di San Francesco, restituito questo nel 26 al santo a cui apparteneva, e la ricorrenza storia fu trasferita al piazzale della stazione ferroviaria” Riprendiamo Bartolo Ciccardini che dice “nell’estate del Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco 1964 la chiesa di San Francesco, la cui costruzione aveva avuto inizio nel 1398, fu cancellata dalla memoria storica e dalla pianta di Fabriano. Al suo posto fu aperto un nuovo e maestoso ufficio postale e telegrafico con ingresso nel loggiato di San Francesco ribattezzato XX settembre, fornito di un busto in onore del sottosegretario poi ministro delle poste onorevole Enrico Stullati Scala. Promotore di tale progressivo impianto, fu proprio all’inaugurazione di quel monumento che il sindaco Costantino Benigni”, che evidentemente essendo sindaco di Fabriano in quel momento non era sicuramente un laico, tanto è vero che c’è ancora un Costantino Benigni figlio del marchese con 12mila cognomi, il sindaco Costantino Benigni ebbe a dire “oggi diventa questo posto centro di vita. Il tramonto di un mondo e l’alba di un altro”. Andiamo a vedere chi era questo Enrico Stullati Scala. Vi faccio perdere un po’ di tempo però (voci) Enrico Stelluti Scala, qui dice che ha intitolato il viale che dalla porta pisana porta alla stazione ferroviaria in memoria dell’uomo politico fabrianese 1852-1905 che fu deputato per molte legislature e ministro delle poste e telegrafi. Per l’inaugurazione del monumento eretto nella città lì dentro, quindi del monumento ad Enrico Stelluti Scala e dalla famiglia postelegrafonica nell’atrio dell’ufficio postale ad opera dell’artista fabrianese Ettore Ferrari. Enrico Stelluti Scala fu sindaco nel 1876 è stato deputato nel 1890 e fu sottosegretario alle poste nel 98 quindi diciamo che anche la storia è un po’….non è stato contemporaneamente che è stato aperto l’atrio delle poste lì perché Stelluti Scala 20 e oltre anni dopo è stato sottosegretario e addirittura ministro nel 1904. Cioè noi troviamo che un luogo che poi dopo sappiamo che è diventato le logge attuali, non tanto nel 1450 ma molto più avanti perché la storia ci dice che è stato l’architetto Rossellino, grande architetto di fine 500,mi sembra di ricordare, a costruirlo cosi come è adesso, cioè la storia del luogo, le nostre radici sono talmente belle, talmente variegate e talmente interessanti e curiose da investigare che io non vorrei forzare questa storia per dire “no li tutti lo conoscono come San Francesco allora quella strada via Lamberto Corsi…” ho capito chi era Lamberto Corsi perché qui ve lo dice, io non lo sapevo ne avevo sempre sentito dire. “perché via Faldi” non so neanche chi è Faldi…un vescovo…se noi dovessimo cambiare tutte le strade di cui non sappiamo il perché, non sappiamo i nomi o chi sono stati allora cambieremo tutto. Io non vorrei che si cambiassero troppe cose, cerchiamo di tenercela questa città della quale siamo tutti appassionati ma siamo spesso tentati di svilire o diminuire. Cerchiamo di tenercela la nostra storia. Il loggiato San Francesco il popolo continuerà a chiamarlo così, quel poco popolo che è rimasto di fabrianesi e che lo conosce, perché purtroppo Fabriano non è più la Fabriano dei fabrianesi. A parte che io non sono fabrianese ma ci sento forse più di tanti altri. Ci basti che San Francesco sia rimasto la fine dello scalone e lasciamo le cose come stanno. Io per ragioni storiche e per mia passione civile e fabrianese voterò contro questo ordine del giorno. PRESIDENTE:Consigliere Latini ha la parola. LATINI:Io sinceramente quando ha iniziato il discorso il dottor Giuseppucci non ho capito dove andava a parare. Il dottor Giuseppucci ci ha detto tutto e il contrario di tutto. Io non ho capito niente. Il concetto: se lo slargo davanti è stato lasciato a San Francesco è inutile, è vero che il 20 settembre 1870 presa di porta pia c’è Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco anche la stazione, ma che c’entra questo? Se i fabrianesi come me l’ hanno sempre chiamato loggiato San Francesco, il comune nei suoi atti ufficiali lo chiama San Francesco perché non lo sapeve che si chiamava XX settembre come non lo sa nessun Fabrianese. Se voi interpellate tutti i Fabrianesi nessuno lo sa che si intitola XX settembre. Quindi le motivazioni addotte dal dottor Giuseppucci suffragano invece al contrario la mia tesi, cioè non costringiamo nessun cittadino a cambiare o la patente o la carta di identità, a sostenere spese per cambiare numero civico del proprio domicilio. Richiamiamolo come la storia, come le radici localo lo hanno sempre chiamato: loggiato San Francesco. Che adesso la data del 20 settembre 1870 sia una pietra miliare dello sviluppo del mondo non ci credo. Perché le cose sarebbero andate comunque così, e non fa parte della storia locale il venti settembre dottore. Fa parte della storia nazionale. Il 20 settembre 1870, anzi io inviterei a scrive 1870 presa di porta pia, davanti alla stazione ma non al loggiato San Francesco. Noi tutti sappiamo che si chiama loggiato San Francesco e credo che neppure lei dottore sapeva che si chiamava XX settembre se non avesse spulciato quei sacri testi. Lei lo avrebbe chiamato loggiato San Francesco come tutti. E’ una banalità. Mi perdoni ma è una banalità. Lei ha scomodato Stelluti Scala eccetera per un niente. Io me lo ricordo Stelluti Scala dentro le poste del loggiato perché ho l’età sufficiente per ricordarmi le poste dentro il loggiato con al centro il monumento a Stelluti Scala che oggi sta nei giardinetti di viale Stelluti Scala, ma me lo ricordo perfettamente ma io l’ho sempre chiamato così. Come ho sempre chiamato l’incrocio che adesso non so come si chiami, incrocio di San Giovanni. Sempre chiamato incrocio di San Giovanni che oggi non ha nome. Ma sono nomi comuni che fanno parte della nostra storia locale. PRESIDENTE:Consigliere Latini, riguardo agli atti ufficiali del comune purtroppo c’è stata una concomitanza, il dirigente non era di Fabriano. L’assessore non era di Fabriano quindi l’atto è venuto fuori….però i fabrianesi sanno che è XX settembre, era una precisazione sugli atti ufficiali del comune, erano tutte persone non a conoscenza della storia fabrianese. NON ANNUNCIATO:Ufficialmente è XX settembre quindi vanno cambiati gli indirizzi nei documenti. PRESIDENTE:Consigliere Bartocci ha la parola. BARTOCCI: Grazie, molto brevemente non voglio fare discorsi storici, voglio fare un discorso da fabrianese e voglio dare un voto da fabrianese. Con tutto il rispetto alla data del 20 settembre che rappresenta più di quello che è stato detto perché c’è stato anche lo spostamento della capitale da Firenze a Roma. C’è stato anche dopo il 20 settembre la fine del potere temporale dei Papi eccetera. Non mi interessa. Noi abbiamo già intitolato il piazzale della stazione XX settembre e mi sembra che abbiamo fatto la nostra parte. Io come fabrianese mi sento di chiamare loggiato San Francesco e basta. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Bartocci. Altri interventi? Consigliere Gentili ha la parola. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco GENTILI:Innanzitutto, naturalmente quasi tutti i fabrianesi, anche le nuove generazioni chiamano quel luogo loggiato San Francesco, anche noi nell’ultima festa che abbiamo fatto loggiato San Francesco. Io non mi dividerei però tanto sulla questione diciamo laico o religiosa. Dividerei questo discorso su altre cose. Innanzitutto quel loggiato San Francesco dal il momento in cui i cittadini lo chiamano San Francesco significa che i cittadini di Fabriano rimarcano una propria identità chiamando quella cosa loggiato San Francesco. Quindi è una volontà di popolo, successivamente ricordo che loggiato San Francesco e San Francesco è il patrono d’Italia e quindi rimarca ancor di più la nostra identità nazionale e successivamente penso che nella nostra città ci sia bisogno di spazi legati a questa importante figura e veramente penso che dobbiamo essere orgogliosi di essere stata una delle prime città marchigiane ad essere attraversate da un esempio come San Francesco che è un esempio che va al di la della religione, di chi è religioso e chi non lo è. Che penso possa essere un esempio anche per noi e soprattutto in questo momento. Lui diceva nulla di voi tenete per voi. Per me questo era un grandissimo insegnamento e lo tengo veramente a cuore. Penso che sia giusto lasciare qual nome per quello che rappresenta. Per l’identità che rappresenta quel nome in quel loggiato. Grazie. PRESIDENTE:Consigliere Gentili ma il nome del loggiato è XX settembre quindi se vuoi che si chiami San Francesco lo devi cambiare. Tu hai fatto un intervento a favore del San Francesco poi dici “deve essere lasciato così”, per chiarire bene, deve essere variato. GENTILI:Presidente prima è stato fatto un discorso dal dottor Giuseppucci che diceva di lasciare le cose come erano, il mio ragionamento era di lasciare quel nome perché all’inizio, quindi se parliamo di conservazione di qualcosa, all’inizio quel plesso di chiamava San Francesco quindi io rimarco che vorrei continuasse a chiamarsi come si chiamò all’inzio questo plesso grazie. PRESIDENTE: Balducci ha la parola. Galli ha chiesto la parola? BALDUCCI:Grazie presidente. Io non vorrei fare una discussione di tipo politico come prima ha sollevato il consigliere Latini. Mi rifaccio un po’ a quello che ha detto Giuseppucci. Anche io dopo questa, diciamo, questo non è un argomento che risolve i problemi di Fabriano, però dopo un’attenta riflessione che ho fatto dopo quanto detto da Giuseppucci, anche nel libro di voi artisti di Fabriano da quanto mi risulta anche a pagina 43 c’è scritto loggiato XX settembre. Per quello che ha detto Vito io lo ritengo valido. Perché la nostra storia non è soltanto la nostra storia cittadina ma nazionale. La storia nazionale, la storia cittadina credo che si coinvolgano insieme perché le nostre radici sono estremamente importanti. Lo so cha dal punto di vista popolare molto spesso si dice loggiato San Francesco però dopo l’attenta riflessione fatta credo sia giusto che questo loggiato si chiami loggiato XX settembre. Non dal punto di vista politico come diva prima, perché i comunisti glielo hanno messo quella volta o roba del genere, politico nel senso storico. Storico/poitico non nascondiamoci dietro le parole. Seguite la mia argomentazione dopo attenta riflessione. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco Se avevo prima dei piccoli dubbi credo che questi piccoli dubbi mi sono stati fugati. Ce li avevo perché anche noi da ragazzini andavamo al loggiato San Francesco ed era una cosa normale chiamarlo così. Qualsiasi riferimento veniva fatto veniva fatto al loggiato San Francesco. Però dopo un attento esame di quanto ha detto Giuseppucci e dopo aver verificato credo che se il nome dal punto di vista storico rimanga XX settembre io credo che sia giusto che questo nome rimanga così come è. Perché non c’è bisogno di stracciarsi le vesti come dice qualcuno se questo loggiato rimanga con lo stesso no0me. Per cui ritengo da parte mia personale anche se componenti del mio gruppo hanno espresso parere contrario cioè quello di chiamarlo San Francesco io invito il mio gruppo a che rimanga XX settembre come era prima. Grazie. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Balducci, la parola al consigliere Galli. GALLI: Grazie presidente. Sicuramente ha ragione il dottor Giuseppucci quando almeno oggi abbiamo trattato e stiamo trattando argomenti in consiglio comunale che si sono di minore rilevanza, di minore importanza ma comunque in realtà hanno la loro rilevanza in quanto il nostro patrimonio culturale è importantissimo, ricco di storia e credo che questo dibattito ne sia la dimostrazione. E’ chiaro che su un argomento del genere è giustificabile che ci siano delle valutazioni diverse perché appartengono ad ognuno di noi, quindi credo che tutto sommato forse politiche si ma nemmeno politiche. In realtà politiche intese come patrimonio , come cura delle cose. Io faccio un ragionamento molto semplice. Io sono favorevole all’iniziativa del consigliere Latini perché io ho saputo oggi che non si chiamasse loggiato San Francesco. Per me è sempre stato loggiato San Francesco e ritengo che i fabrianesi abbiano la conoscenza di questo luogo della città con questa denominazione. Non certo con l’altra. Il consigliere Balducci quando faceva riferimento al testo che ci ha consigliato e lo ringrazio, il consigliere Bonafoni ha detto loggiato XX settembre. NON ANNUNCIATO:Forse il consigliere Galli non sa che la guida di Fabriano è fatta da un grande fabrianese, Molaioli al quale è intitolata anche la pinacoteca. GALLI:Io ho visto che è una guida tra l’altro risalente nel tempo del 1956 con una seconda edizione nel 1968e una terza edizione nel 90 . però ecco anche qui secondo me emerge con maggiore forza la volontà di caratterizzare la storia fabrianese. Infatti è loggiato San Francesco e solo aperta parentesi ora XX settembre. Dunque la lettura al di la delle diverse valutazioni è già insita nel fatto che lo si chiami loggiato San Francesco. Ora XX settembre come a dire “aspettate siccome XX settembre non vi dice nulla come loggiato San Francesco sicuramente” ecco questo è l’aspetto dell’analisi che mi fa riflette anche a livello personale. Uno perché a prescindere da questa indicazione, come ha detto Bartocci, per me è loggiato San Francesco e punto. Due anche perché questo soggetto, questa persona dunque stimata e conosciuta, estimatore fabrianese aveva ben chiaro che fosse individuato come loggiato San Francesco. Aggiungo una cosa curiosa, non bella, a causa del recente sisma in Abruzzo sono andato a riprendere un nostro testo che è stato pubblicato sul Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco terremoto di Fabriano e riguardavo le fotografie che ci sono dei danni che c’erano stati e tra i primi interventi c’era il puntellamento e la messa in sicurezza del loggiato San Francesco. Quindi io credo che un serie di motivi mi fanno condividere l’idea che sia chiamato , cosi come pensavo fosse tra l’altro, loggiato San Francesco per fatti di rilevanza storia nazionale. Noi abbiamo dato lo stesso nome ad una piazza quindi io credo che sotto questo aspetto daremo un’impressione, una forza storico culturale maggiore visto che c’è una duplicazione quindi secondo me questo favorisce la scelta del loggiato San Francesco quindi di riportare in auge il nome. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Galli, la parola al consigliere Vergnetta. VERGNETTA:…..loggiato XX settembre, ma quelli sono le logge. Allora la proposta potrebbe essere quella di chiamarla le logge. A parte la nota di colore dissacrante di questo momento, a mio avviso la cosa migliore è lasciare il mondo come sta lasciando ad ogni fabrianese la facoltà di chiamarlo in funzione delle proprie esigenze e delle proprie sensazioni. Mantenendo però il nome che ha e che è quello del XX settembre. Grazie. PRESIDENTE:Consigliere Carmenati ha la parola. CARMENTATI:Non sarò lungo. Naturalmente. Però è giusto che si affrontino discorsi così e si parlino anche di queste cose. Condivido cosa ha detto a proposito delle discussioni odierne il dottor Giuseppucci. Anche se poi arriviamo per quanto riguarda questo aspetto, questo punto all’ordine del giorno, ad una diversa interpretazione. Io sono favorevole che questo (voci) non è il problema di votarlo per dare una cortesia a Guido Latini (voci). Vedi Castriconi ora vuole andare via lui? (voci) io credo che su tante cose si può discutere meno che io non sia fabrianese, e allora sotto questo aspetto per me fabrianese da quando mamma mi svegliava e mi diceva “ci vediamo al loggiato San Francesco” quello è stato sempre il loggiato San Francesco. C’è anche un motivo di carattere storico. Perché è il loggiato di San Francesco? Ce lo siamo chiesti ? perché lì c’era un convento. Era un convento di francescani che stava li. Ora io ritengo che, ho capito non ve ne va a nessuno di sentire ma ritengo che questo fatto non possa passare in secondo ordine rispetto alla nostra storia . io credo che noi dovremmo tornare a riesaminare la nostra storia anche in questa direzione. Quindi io appoggio la proposta del nostro collega consigliere Latini non perché è un consigliere del mio gruppo ma perché ritengo che questa sia una nota di civiltà in tutta questa vicenda. PRESIDENTE: Grazie al consigliere Carmenati. Consigliere Pariano ha la parola. PARIANO:Si, forse io sono meno titolato a parlare perché come tutti sapete non sono originario di Fabriano. Io sono 14 anni che vivo a Fabriano e per me è sempre stato loggiato San Francesco quindi il mio voto sarà favorevole. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – Punto 12 ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Francesco PRESDIENTE: Non ho altri iscritti quindi mi sembra che le dichiarazioni di voto ci siano state. Metto in votazione il punto 12 all’ordine del giorno. Presentato dal consigliere Latini sull’intitolazione del loggiato attualmente denominato XX settembre a loggiato San Franscesco. VOTAZIONE FAVOREVOLI 12 CONTRARI 11 ASTENUTI 1 RISULTATO approvato PRESIDENTE: Hanno votato 24 consiglierei Voti validi 24 Astenuti uno Mingarelli. Do il motivo, se negli atti ho scritto loggiato XX settembre scrivere San Francesco sarebbe stata una contraddizione, mi sconfessavo. C’è una motivazione. Favorevoli 12, contrari 11, il punto 12 all’ordine del giorno è stato approvato. Contrari sono Crocetti, Balducci, Monacelli, Rossi, Armezzani, Biondi, Malefora, Giuseppucci, Vergnetta, Alianello e Castriconi. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – 13 all’ordine del giorno. Mozione presentata dal consigliere Bellucci sulla pedimontana piano aree vasta. PRESIDENTE:Punto 13 all’ordine del giorno. Mozione presentata dal consigliere Bellucci sulla pedimontana piano aree vasta. Illustra il consigliere Bellucci. BELLUCCI: Io presidente volevo fare una richiesta e anche una proposta perché quando ho fatto questa mozione, vedete la data 16 settembre 2008, l’avevo fatta perché allora il sindaco Sorci aveva un po’ fatto capire che stava discutendo con l’anas perché quel residuo delle pedimontana che era rimasto FabrianoVerbentina fossero stati utilizzati per un altro tratto. Poiché non c’è il sindaco Sorci e siccome per me è l’interlocutore principale perché io volevo andare oltre anche in virtù dell’appalto che è in atto della quadrilatero perciò l’utilizzo dei nuovi ribassi d’asta, io chiedo se siamo d’accordo però che il prossimo consiglio quando ci sarà anche Sorci sia messo al primo punto all’ordine del giorno o al secondo, visto il problema di Campodonico in sostanza. PRESIDENTE:….Portate del consigliere Bellucci giustifichino la non discussione di questo punto all’ordine del giorno. BELLUCCI:Però che sia messo al primo punto a al secondo PRESIDENTE:Segue l’ordine degli argomenti non trattati. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 PRESIDENTE: siccome il discorso proprietà superficiaria dell’associazione Madonna delle rosa non c’è l’assessore Boldrini e quindi nessuno conosce bene la storia io direi questo punto di saltarlo mentre la ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi anche se non c’è Boldrini c’è il dirigente, non vedo più il dirigente Evangelisti che credo sia bene a conoscenza . Anche perché dovevamo questa cosa acquisirla prima….praticamente sono gli ultimi moduli, molti sono stati già acquisiti, che dovremmo acquisire a patrimonio comunale quindi è una cosa secondo me importante il punto 15 ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61. Successivamente sono stati fatti degli accordi perché prima non c’erano gli accordi con i proprietari della terra. Illustra il dirigente. EVANGELISTI: Allora l’ha fatta Immacolata ma io la conosco e la posso un attimo illustrare. Con questa delibera acquisiamo al patrimonio 8 moduli abitativi prefabbricati che erano state costruite dalla Merloni Elettrodomestici dopo il sisma e regolarizziamo la precedente delibera con cui acquisivamo a patrimonio quelli dell’erap ex iacp perché per errore formale quando sono stati acquisiti i moduli prefabbricati dello iacp nella delibera era indicato un numero inferiore rispetto a quelli presenti sul territorio. In realtà ne erano stati tralasciati un paio a Campodonico e uno o due a Belvedere mi sembra o a Campodiegoli. Campodiegoli e Campodonico. Sostanzialmente si tratta di regolarizzare la delibera precedente e di acquisire gli 8 moduli prefabbricati donati dall’Mts al comune di Fabriano. PRESIDENTE:Ci sono interventi? Consigliere Tini ha la parola. TINI:Sono gia 2 o 3 volte che vengono questi argomenti in consiglio. EVANGELISTI:Scusa, sono più preciso. Questa delle casette della Merloni è la prima volta che viene, eravamo andati precedentemente in delibera con la delibera 111 del 29 luglio 2004, avevamo acquisito al patrimonio comunale le casette prefabbricate che ci ha donato l’erap. Non che ci ha donato quelle che per legge regionale sono state acquisite dal patrimonio comunale che erano state costruite dall’erap. Nella delibera era scritto che le casette che acquisivamo a patrimonio comunale dell’erap erano 44 mentre in realtà quelle che ha costruito l’erap erano 46 perché a quell’epoca era stata fatta la ricognizione ed erano state tralasciate, vado a memoria, una a Campodiegoli e una a Cupo. Cioè erano state inventariate 2 casette in meno. Quelle dell’erap sono trasferite a noi per legge regionale e quindi la legge regionale stabilisce che le casette prefabbricate costruite dall’erap sul terreno comunale sono automaticamente acquisite dai comuni e quindi il consiglio comunale non deve far altro che ratificare quello che la legge regionale prevede e l’avete già fatto nel 2004. Solo che quando l’avete fatto nel 2004 avete scritto 44 invece erano 46. TINI:Lo avete scritto voi non noi. Che scriviamo le delibere comunali noi? Ma che state dicendo? Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 EVANGELISTI:Avete deliberato scusa, mi correggo. Avete deliberato 44 anziché 46. queste delibera in più acquisisce a patrimonio comunale le altre 8 della Merloni Elettrodomestici che con una nota allegata ha deciso di cedere gratuitamente al comune. Nell’elenco sono riportate tutte. PRESIDENTE: Tini posso fare una precisazione prima dell’intervento? Le casette della Merloni, c’è un atto in cui Merloni le dona al comune quindi c’è solo da fare l’acquisizione. Consigliere Tini ha la parola. TINI: Io chiedevo di sapere se queste casette che dobbiamo acquisire sono tutte su proprietà comunale, proprietà pubblica o proprietà privata? Questo mi pare un fatto rilevante. Poi volevo anche sapere perché mi pare che se ne è parlato tante volte ma non si è mai deciso niente. Queste casette il comune come intende utilizzarle? Avevamo detto dove ce ne sono 1 o 2 chiaramente come centro aggregazione della frazione ma dove ce ne sono tante si pensa di trasferirle dove servono o rimangono li a fare cosa? Perché su questo discorso qui, anche su quelle precedenti sul discorso della proprietà dei terreni io non ci ho mai capito molto sono sincero. Forse è una cosa che non conosco bene però penso che il consiglio comunale debba esprimersi, le 30 casette di Belvedere le altre 20 di Campodnonico, le altre 20 del Cupo cosa stanno a fare tutte quante al Cupo, a Belvedere e a Campodonico? Intendete lasciarle li per fare cosa? Questo non si è capito. Poi i terreni, al proprietario o glielo pagate o bisogna ridargli il terreno come era prima, o mi sbaglio? Volevo sapere soltanto questo. EVANGELISTI:Un chiarimento tecnico prima che il presidente del consiglio risponda su come intende utilizzare quelle che acquisiamo, quelle su suolo privato la delibera regionale dice che possono essere acquisite dai proprietari del terreno le case insistenti su terreni destinati dal piano regolatore ad area edificabile, le altre vanno messe all’asta, sostanzialmente vendute. Vanno cedute. PRESIDENTE:Allora, ci possono essere 3 condizioni. Le casette stanno nelle aree fabbricabili dei privati (voci)…edificabili dei privati, aree edificabili comunali, aree non fabbricabili. Allora la giunta ha già deliberato diverso tempo fa che le casette vanno comunque acquisite tutte anche se le proprietà del terreno non è dal comune ma dei privati. Vanno tutte acquisite al patrimonio comunale. Una volta acquisite a patrimonio comunale il discorso della regione è questo. Se la casetta insiste su un’area fabbricabile di un privato può essere venduta al privato. Non obbligatoriamente, può essere venduta al privato. Se non sta su area fabbricabile privata la giunta ha deciso che quelle casette vanno demolite perché non vuole ulteriormente fare aree fabbricabili, se invece stanno su aree non fabbricabili ma l’area è di proprietà comunale si fa una variazione urbanistica per sanare le casette che stanno sulla proprietà comunale. Dopo di che ancora, nonostante la decisione della giunta ha detto che deve fare un bando, deve ancora fare un discorso di quanto vanno messe queste casette se vanno acquisite dai privati, quanto costano ancora non ha fatto il conto di costi della demolizione. Perché va fatto anche un preventivo di spesa per la demolizione. Adesso a Belvedere sono state utilizzate per fare la scuola di protezione civile quindi un fine, non tutte una Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 parte. Adesso c’è il discorso di dire, a Campodonico ne lasciamo 3,a Belvedere ne lasciamo quelle che possono essere per aggregazione sociale. Innanzitutto secondo me c’è da vendere quelle che stanno su area fabbricabile di proprietà. Gliela vendiamo e praticamente abbiamo sanato. (voci) Appunto deve essere fatto anche il prezzo. Quindi il discorso è ancora tutto da decidere nel senso che nonostante ci siano queste 3 possibilità: vendere ai privati, tenerle a patrimonio del comune alcune e demolire sicuramente quelle che sono su aree non fabbricabili non comunali. La quarta ipotesi è regolarizzare urbanisticamente le aree comunali che ora non sono comunali ma farle diventare fabbricabili perché la casetta ci possa stare. Nel 2004 (voci) ancora così Tini. Consigliere Castriconi ha la parola. TINI:un secondo, non è possibile presidente del consiglio, io per esempio ne vengo a conoscenza questa sera che dopo 5 anni che il consiglio comunale ha deliberato in un certo modo ancora queste casette non si sa cosa ci si farà. Ma ragazzi stiamo scherzando? Tra poco si aspetta che si demoliscono tutte ossia se per logorio fisico…..non ho capito io. Io avevo capito diversamente parlando con Sonia Ruggeri si parlava di centri sociali, un sacco di discorsi. Tu dici una cosa lei ne dice un'altra, noi che facciamo i consigliere comunali a chi dobbiamo ascoltare qua dentro? Penso che su questo argomento sarà importante ritornarci sopra. Ci ritorneremo sopra grazie. CASTRICONI:I casi sono veramente 4 come dici tu Beppe però non so se l’ultimo che hai citato dicendo che si può fare una variante al piano regolatore per regolarizzare quelle aree comunali dove insistono queste casette. Allora io dico, le casette di Antonio Merloni che ci sono state cedute sono state acquisite già a patrimonio giusto? (voci) va bene con questo atto prendiamo queste casette ma queste secondo me vanno immediatamente demolite perché tra poco i proprietari ci chiedono l’affitto del fondo. Perché noi 2 anni fa quando siamo rientrati a casa gli abbiamo detto mi ridai le chiavi di casa?e quello ti ha ridato le chiavi di casa. Quello fra poco ti dice “mi paghi l’affitto di dove sta la casetta?” è più che legittimo. Allora io direi Beppe se è possibile, a parte che mi pare inesatto il numero qua ma questo si fa presto a rivederlo però quelle che sono di Antonio Merloni in particolar modo, prima le buttiamo via e meglio è. Perché prima di tutto cascano sole senno e poi distacchiamo le forniture in particolar modo quelle della multiservizi. PRESIDENTE:Consigliere Sforza ha la parola. SFORZA:Io direi di sospendere questo argomento perché c’è da porsi molte domande su questi moduli abitativi perché se noi leggiamo la legge regionale del 10 dicembre 2003, numero 21 praticamente alcune cose le ha dette il presidente del consiglio però non sono del tutto esatte perché praticamente questi moduli prefabbricati sono situati sia in zone agricole che in aree fabbricabili, le legge prevede che questi prefabbricati possano essere venduti ad evidenza pubblica per quanto riguarda quelli che insistono su aree comunali e ad evidenza privata, guardi se legge la legge architetto troverà che ci sono anche (voci) e le altre a trattativa privata dove il suolo…esatto a trattativa privata. Poi ci sono dei prefabbricati che sono stati Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 istallati in zone agricole per fienili, per stalle e quant’altro. Qui la prelazione si da a quelli cui sono stati assegnati. (voci) adesso ti leggo la normativa, siccome mi sono fatto un appunto. Innanzitutto la trasformazione deve avvenire senza opere, io condivido la ricognizione che è stata fatta per contare il numero esatto dei prefabbricati perché nella delibera si parla di questo e non si parla attualmente di quello che vorrà fare l’amministrazione comunale con questi (voci) appunto sto specificando, se lei non mi ascolta. Ho detto che in questa delibera, per chi mi ha ascoltato, ho detto questo: io volevo sospenderla perché questa delibera è incompleta nel senso che i consiglieri comunali prima di approvare una delibera del genere vorrebbero sapere quello che ci si farà (voci) va bene lo so, qui si tratta solo di acquisizione della cosa. Però siccome precedentemente Peppe era stata fatta una riunione su questo fatto con l’assessore al patrimonio di prima ed era stato deciso dai componenti della commissione, era stato chiesto se questi prefabbricati potevano essere utilizzati per scopi sociali anzi di farli mantenere uno per ogni frazione. Per ambulatorio eccetera. Questo me lo ricordo benissimo. E’ vero che come dice Peppe qui si parla solo di acquisizione però è da chiarire bene, io vorrei chiarire bene cosa (voci). Un momento assessore Romani, è uscito da Castriconi prima quando ha parlato che praticamente non c’è, ancora una volta, l’esattezza del numero di questi fabbricati. Allora mettevi d’accordo io sarei propenso che su sto argomento ci fossero date ulteriori notizie in merito anche a quello che avevamo proposto precedentemente. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Sforza. Io consigliere Sforza penso che non dovevo però ho dato una risposta a tini su quello che era il da farsi su queste casette. Quindi io l’ho detto. Ci sono 4 ipotesi, casetta su proprietà privata che ha area fabbricabile c’è la trattativa privata con il privato per vedere. Aree fabbricabili comunali le manteniamo e vediamo poi cosa è possibile farci. Casette su aree comunali non fabbricabili facciamo la variante urbanistica per regolarizzarle. Casette che insistono su proprietà privare non fabbricabili le demoliamo. Quindi questo è il discorso per non creare tutti quei mostri che stanno in giro, ci sono tutte quelle casetta fatte con la legge…per quelle dell’emergenze che stanno in giro. Perché con questa cosa se le fai per quelle li devi autorizzare tutte quelle capanne che sono state messe con l’emergenza in giro per il territorio. Adesso però questa è una acquisizione delle casette che erano sfuggite alla prima acquisizione. Quindi è una regolarizzazione dell’acquisizione di tutte le casette. Perché se non fai l’acquisizione a patrimonio non puoi neanche dire cosa ci fai successivamente. NON ANNUNCIATO:Presidente lei è stato devo dire, chiaro fin dall’inizio nel dire quali erano le 4 tipologie. Io ho bisogno di qualche chiarimento di carattere diverso. Prima si faceva riferimento che già nel 2004 il consiglio comunale ha deliberato l’acquisizione di altri moduli giusto? Esatto, una gran parte diciamo, ed a fronte di quella delibera del 2004, credo che alcune zone le conosco, quelle situazioni sono rimaste del tutto invariate, sostanzialmente diciamo. Allora io credo che il problema, ad esempio per quanto mi riguarda non ho contrarietà all’acquisizione al patrimonio del comune di questi beni, ho contrarietà nel momento in cui successivamente alla delibera si persevera in un atteggiamento che praticamente è contrario all’atto stesso. Se la direzione è una disciplina del territorio da un punto di vista urbanistico, evitare Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 situazioni che non siano eque, tipo se le casette sono su dei fondi che non siano praticamente autorizzabili con gli strumenti urbanistici di fatto il problema è che la delibera viene presa, successivamente, l’esempio che abbiamo avuto è una totale disapplicazione del provvedimento da parte della giunta. Questo è il problema, allora io non sono, ritorno a dire, contrario all’acquisizione. Lo sono invece se andiamo a spendere dei soldi per acquisirle e poi le lasciamo andare in malora. Allora a quel punto sono contrario, perché la finalità viene totalmente disattesa, anzi a quella finalità se ne aggiunge un’altra ulteriormente negativa perché facendo un giro o chiunque di noi lo faccia e vede quale è lo stato di abbandono di questi posti che chiaramente, come ha detto Vincenzo, nel momento in cui hanno riconsegnato le chiavi sono lasciate li o sono su terreni privati o del comune sono già stati oggetti di atti di vandalismo. Io ne ho visti alcuni, almeno da quello che mi risulta, sono tutto meno un qualcosa che può essere riutilizzato. Cioè sono un mucchio di macerie sostanzialmente, tra l’altro pericolose da un punto di vista sociale perché liberamente accessibili e dunque ecco io sono contrario, ripeto, ad un’acquisizione se il comune una volta che spende soldi non applica immediatamente i provvedimenti di destinazione. Allora sono estremamente contrario. Così come ha detto il collega Tini voglio capire per quale motivo dopo 5 anni ancora stiamo a discutere. Oggi discutiamo di una acquisizione quando a monte, io chiedo conferma di questo, dunque spendiamo i soldi e poi lasciamo tutto il mondo come sta e facciamo ancor peggio di quello che sarebbe l’intento? Io su questo vorrei qualche chiarimento. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Gentili. Bellucci un altro chiarimento. Consigliere Galli noi per l’acquisizione non spendiamo una lira. Le casette di Merloni c’è già un atto di donazione quindi sono già nostre solo che per quanto riguarda l’acquisizione a patrimonio deve passare in consiglio comunale. Nonostante venga donata la donazione va accettata dal consiglio. Per cortesia però consigliere Galli se mi chiede le spiegazioni bisogna che mi sta a sentire. Allora l’acquisizione è gratuita perché le casette di Merloni e le ultime rimaste dell’erap già sono del comune perché ci hanno fatto l’atto di donazione solo che l’atto di donazione per regolamento va approvato, perché il consiglio può dire non le voglio. Però non spendiamo una lira. E’ vero che nel 94 abbiamo fatto l’acquisizione perché c’era la legge regionale ma nel 94 alcuni ancora non erano rientrati. 2004. Non erano rientrati nelle abitazioni quindi non si poteva ancora dar corso a quel discorso. Quindi è già tutto regolamentato. Ci sono queste casette che erano alcune sfuggite e alcune c’era ancora la diatriba sull’acquisizione bonaria del terreno quindi è un atto dovuto questo per sanare le ultime casette rimaste che sono già del comune quindi il comune dovrebbe farne la manutenzione. Se si rompe qualcosa il comune ne è responsabile solo che per la legge comunale tutto quello acquisito a patrimonio deve passare in consiglio comunale come quando fai l’alienazione. Quindi questo è lo stato dell’arte. Consigliere Bellucci ha la parola. BELLUCCI:Io volevo solamente chiedere una conferma all’architetto evangelisti se ho capito bene. Mi pare di aver capito che tutte quelle che sono in essere e che si trovano in aree fabbricabili previste dal piano sono sistemate tutte? Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 EVANGELISTI:Allora le casette che stanno su aree fabbricabili di proprietà privata BELLUCCI:Privata si. EVANGELISTI:o sono poste in vendita con la trattativa privata rispetto al proprietario del fondo. Cioè o il proprietario del fondo se le compra o il comune ne deve disporre la demolizione. BELLUCCI:Va bene. Poi un altra cosa, cioè questo atto di questa sera va a perfezionare quelle che erano rimaste fuori già dalla precedente deliberazione. Questo serve perché se voi non le prendere non potete né demolirle né destinarle. Io voto a favore va bene così. PRESIDENTE:Assessore Romani ha la parola. ROMANI:Ringrazio Roberto Bellucci perché è stato di una chiarezza lapidaria. Allora sono 2 anni, 24 mesi forse qualcosa di più che rincorriamo questa delibera perchè se non approviamo questa delibera ci parliamo addosso per altri 92mila….poi sui criteri, sulle individuazioni non è che la giunta, la maggioranza è rimasta così impiccata e non ha idea di quello che ci vuole fare. Ma se prima non facciamo questo passo di cosa parliamo? Un passo che non costa niente. Un passaggio prettamente cartaceo che ci tiene bloccata tutta una situazione non indifferente anche con altre amministrazioni. Grazie. PRESDIENTE:Grazie all’assessore Romani. Credo che a questo punto… NON ANNUNCIATO:C’è qualcosa che non và perché alcuni prefabbricati, scusa facciamo l’acquisizione oggi con questa delibera, prima di destinarli se ho ben capito... PRESIDENTE:Prima la deve chiedere la parola. Credo che se non ha acquisito adesso tutte le risposte che gli abbiamo dato credo che non c’è possibilità di poter dialogare. Perché è stato deciso quello che si fa con le casette, queste e le altre precedentemente. Solo che queste devono essere acquisite a patrimonio. Non c’è un regolamento da fare questa sera. (voci) questo è un fatto che non si discute però è un’acquisizione non più un discorso di regolamento. Mezzopera voleva la parola? Allora dopo questo sfogo metto in votazione….dichiarazione di voto. NON ANNUNCIATO:Per quanto mi riguarda io non vorrei entrare in contrasto col gruppo, Bellucci ha anticipato un voto favorevole. Non me ne voglia il collega il mio non sarà un voto favorevole, sarà un voto di astensione perché la scelta politica per quanto mi riguarda non la condivido, alla luce dei precedenti utilizzi per i motivi che ho indicato nell’intervento che ho fatto. Tra l’altro potevano essere scelta strade diverse sul Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 – punto 15 ordine del giorno ricognizione e acquisizione al patrimonio comunale dei moduli abitativi. Legge 61/98 piano politico che potevano anche essere interventi da parte della regione, situazioni che andavano in maggiore linea con quello che era il dettato normativo per cui per quanto mi riguarda poi con libertà di voto su una questione di questo tipo io prevedo , anzi dico fin da ora che mi astengo su questo. PRESIDENTE:Consigliere Gentili per dichiarazione di voto. GENTILI:Presidente noi ci asteniamo per il semplice motivo che avevamo capito che si votava per l’acquisizione di queste casette, non riusciamo a capire se questo sia un vantaggio oppure no. Perché se non riusciamo a capire l’utilizzo che se ne farà, almeno un accenno, una previsione, un qualcosa è normale che non sappiamo se domani il comune dovrà andare a pagare i costi per l’abbattimento delle casette eccetera. Cioè penso che questo era un passo da fare. Cioè di previsione non è che abbiamo chiesto dateci immediatamente il regolamento. Era semplicemente per riuscire a capire meglio anche perché il terremoto aveva portato all’epoca delle polemiche su queste casette di legno quindi…… PRESIDENTE:Non ci sono altre dichiarazioni di voto quindi metto in votazione la proposta numero 15 Ricognizione e acquisizione a patrimonio comunale i moduli abitativi prefabbricati della legge 61 98 proposta numero 176 del 18.09.2008. VOTAZIONE FAVOREVOLI 17 CONTRARI 0 ASTENUTI 5 RISULTATO approvato PRESIDENTE:Hanno partecipato al voto 22 consiglieri. Voti validi 22, astenuti 5:Mezzopera, Gentili, Sforza,Galli e Tini. Voti favorevoli 17. il punto 15 all’ordine del giorno Ricognizione e acquisizione a patrimonio comunale i moduli abitativi prefabbricati della legge 61 98 è stata approvata. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione PRESIDENTE:Passiamo al punto 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione. Relaziona l’architetto Evangelisti. EVANGELISTI: Si tratta di una variante alle norme tecniche di attuazione della lottizzazione quindi quelle interne alla lottizzazione. Le modifiche riguardano alcuni punti di queste norme tecniche di attuazione. Dunque la prima è : si modifica in parte l’articolo 2 delle norme della lottizzazione per adeguare la lottizzazione ai nuovi parametri dell’nta vigenti del prg. Che prevede un indice di utilizzazione rispetto alla superficie coperta di 0.05 metri quadri in più per i porticati a piano terra. Poi l’inserimento nell’articolo 3 di un nuovo comma con il quale viene stabilito che qualora si rendesse necessario apportare modeste modifiche alla viabilità interna, eliminazione aiuola alberata per ampliare il marciapiede eccetera e alle sue finiture sarà sufficiente approvare la proposta con atto dirigenziale. Allora questo riguarda in particolare il fatto che le lottizzazioni prevedono al loro interno, all’interno delle strade la realizzazione di marciapiedi e poi un metro di aiuola alberata tra il marciapiede e la recinzione dei fabbricati. E’ una facoltà questa che diamo in più al lottizzante di eliminare l’aiuola alberata lungo il marciapiede, l’aiuola verde lungo il marciapiede che presenta notevoli problemi dal punto di vista manutentivo e magari proporre anziché l’adozione dall’aiuola lungo tutto il marciapiede un percorso alberato. In luogo dei 2 metri di marciapiede più uno di aiuola alberata, il marciapiede diventa 3 metri con eventualmente la disposizione alberi lungo il viale. Questo qualora ovviamente i lottizzanti volessero proporlo. Quindi è una possibilità in più che si da ai lottizzanti. Poi l’eliminazione all’articolo 4 dell’ultimo paragrafo del comma 2. siccome qui siamo in area soggetta ad autorizzazione paesaggistica la lottizzazione, le norma tecniche della lottizzazione prevedevano esclusivamente la realizzazione di muri in cemento armato per il contenimento dei terreni. Si da la possibilità ai lottizzanti di realizzare muri di contenimento di tipo diverso dal cemento armato e magari realizzati con tecnologie verdi. Nel senso muri di contenimento fioriti eccetera che sostanzialmente determinato un diverso impatto ambientale rispetto al cemento armato, possibilità che non era prevista invece nelle precedenti versioni delle norme tecniche. Diciamo con lo stesso spirito viene modificato l’articolo 5 dove si intende privilegiare come opera di recinzione anziché muretti in cemento armato la possibilità di realizzare muretti con reti e paletti e siepi sempreverdi, sempre per eliminare o mitigare l’impatto ambientale. Poi l’articolo 6 propone di modificare la tipologia dell’impianto fognario non più previsto con un depuratore singolo per la lottizzazione a valle ma con l’immissione alla rete fognaria pubblica esistente perché per indicazione della multiservizi che intende, diciamo, centralizzare gli impianti di depurazione non è più previsto l’impianto di depurazione all’uscita della singola lottizzazione perché la multiservizi sta potenziando il depuratore centrale e ritiene che con questa operazione (voci)Allora c’è la fognatura pubblica già esistente, c’è il progetto di multiservizi che è obbligata a collettare tutte le fogne al depuratore. Questo per la legge Galli. Come deve potenziare il depuratore esistente. C’è nel piano di investimenti della multiservizi, e adesso lo dico anche fuori dall’argomento , per esempio anche il condottare tutte le fognature di Collepaganello al depuratore perché tutte le acque nere non possono più essere condottate all’interno dei Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione fossi o corsi d’acqua naturali. Anche perché poi tutte le opere relative allo smaltimento delle acque nere, una volta acquisite attraverso il collaudo tecnico amministrativo, al patrimonio comunale le acque nere vengono acquisite dalla multiservizi. Cioè vanno gestite come tutte le altre dalla multiservizi quindi il parere della multiservizi in questo caso è vincolante rispetto allo smaltimento delle acque nere. Solo questo sono le variazioni, siccome sono variazioni che non incidono nella qualificazione degli standard e non incidono in maniera sostanziale nella lottizzazione ma servono solo ad apportare delle modifiche dal punto di vista PRESIDENTE:Consigliere Tini, con microfono acceso dico che quella non è che l’ha voluta il lottizzante, gliela ha imposta la multiservizi quella norma li che chiede di non fare più la cosa. Come l’ha fatto per Attiggio (voci) se sono contenti non lo so però gli impone la fogna finchè…però negli investimenti della multiservizi ci sono i soldi per… TINI:Caro presidente multiservizi l’ ha fatto per non restituire i soldi della depurazione. Che poi ci ritorneremo sopra. PRESIDENTE: Il piano di investimenti era stato fatto prima, guarda Tini la lottizzazione di Arginano per esempio che ha imposto la lottizzazione non più del depuratore, glielo ha imposto la multiservizi era molto prima del discorso del decreto. Non vedere Tini sempre il male dove non c’è. Erano spese di investimento sui depuratori da molto che le aveva la multiservizi programmate negli anni. (voci) non c’entra niente Tini. Ha la parola. LATINI:Io sono completamente profano della questione ma tento di dire qualcosa perché a me pare che quando approviamo le lottizzazioni siamo sempre poco cristallini. Approviamo la lottizzazione e dopo poco arriva la variante alla lottizzazione e questo è standard. Avviene sempre cosi. Si dice nella premessa di poter variare alcune norme tecniche al fine di migliorare e credo che sia un eufemismo, gli interventi in corso di realizzazione. Io credo che sia un eufemismo perché sarebbe opportuno dire, al fine di costituire un corretto risparmio ai costruttori. E’ questo il senso della variante. Voi ogni volta che ci sottoponete una variante è sempre in pejus.rispetto alla previsione originaria. Andiamola a vedere perché bisogna leggere tra le righe e ripeto che per me è difficile perché sono un profano. Inserimento nell’articolo 3 di un nuovo comma con il quale viene stabilito che qualora si rendesse necessario, quindi lasciamo ad elibitum del costruttore, apportare modeste modifiche alla viabilità interna. Eliminazione, guarda caso, dell’aiuola alberata per ampliare il marciapiede e quindi c’è il conseguente risparmio e sia alle finiture. Le abbiamo viste queste operazioni a Santa Croce e per fare questo non ci vuole il consiglio comunale ma basta il dirigente. La sostituzione nel comma 4 della parola lotti con edifici ed un inserimento di un nuovo paragrafo che consente di apportare modifiche degli accessi, nelle dimensioni, nelle finiture, nelle quote in funzione del posizionamento dei fabbricati. Ma questi fabbricati quando abbiamo fatto la lottizzazione erano o no posizionati? Noi in corso d’opera giriamo, cambiamo, facciamo tutte queste operazioni quando sappiamo Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione bene che i contratti vengono stipulati tra il compratore e il costruttore prima, sulla carta. Io compro, pago un prezzo pattuito e poi in corso d’opera i consiglieri comunali mi cambiano le carte in tavola. Guarda caso sempre a vantaggio del costruttore e mai del povero disgraziato che ha comprato sulla carta. E questo non è onesto lo abbiamo visto a Santa Croce. I marciapiedi che erano in porfido o che altro, in bitume o roba varia, ora non mi ricordo se era Santa Croce. Avvengono sempre queste cose, guarda quaggiù. E lo giustifichiamo architetto con l’impatto ambientale. Le opere di sostegno e non lo sapevamo che c’erano le opere di sostegno? È cambiata la geologia del territorio? In alternativa al muro di cemento armato possono essere adottati altri tipi di contenimento. Altri tipi. Non sappiamo quali. Sempre all’articolo 5 dice un nuovo paragrafo, una nuova linea, nella quale viene stabilito di ridurre al minimo le opere esterne in muratura privilegiando le recinzioni in paletti in ferro e le reti in plastica. Adesso che siamo, io per lo meno che sono stupido e ignorante sull’argomento ve lo sottoscrivo, ma essere presi per il cestino non mi piace. Questo è tutto un risparmio per i costruttori a discapito di chi a comprato sulla carta e un po’ una presa in giro, me lo consenta, del consiglio comunale. Perché tutte lo volte, e poi si dice che incidono marginalmente, io vorrei avere il conteggio economico, il calcolo di convenienza economica se è vero che incidono marginalmente. Tenete sempre conto, per onestà intellettuale, che c’è gente che ha comprato sulla carte e voi sempre in corso d’opera andate a modificare le operazioni sempre in pejus e mai a sostegno di colore che hanno comprato, che hanno sborsato i soldi e che si troverebbero anche in difficoltà. Gli facciamo sempre trovare una lottizzazione che è differente da quella che abbiamo approvato, che hanno visto, che noi volevamo effettuare sul territorio comunale. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Latini. La parola al consigliere Bartocci. BARTOCCI:Volevo solo dire che la commissione territorio ha esaminato questa delibera ed ha espresso parere favorevole a maggioranza. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Bartocci, la parola al consigliere Galli. GALLI:Grazie. In linea con quello che diceva il collega Latini io chiedo all’architetto se questa variante sta intervenendo in corso d’opera quindi praticamente qui parliamo di una lottizzazione approvata credo qualche anno fa. NON ANNUNCIATO:2002. GALLI:Quindi in sostanza quanto ha riferito il collega è matematico, questa più che una variante ha l’effetto di una sanatoria. Qui concludo. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione PRESIDENTE:Consigliere Vergnetta ha la parola. VERGNETTA:Io non so di chi è questa lottizzazione né di cosa si tratta però avendoci un po’ di esperienza sulle lottizzazioni volevo portare un piccolo contributo. Relativamente all’impianto fognario ci sono 2 aspetti da tener conto. Il primo è che ogni edificio comunque ormai adotta una fossa imof che gli consente di ridurre notevolmente il contenuto delle acque nere che poi vanno nella fognatura e comunque multiservizi che io sappia non consente in alcun modo di scaricare in fossi o fiumi salvo casi eccezionali o che comunque, soprattutto nel caso in cui si tratta di fogne preesistenti. Fogne che già fungono da acque nere. L’aspetto invece legato all’aiuola non è un aspetto di economia per il lottizzante ma un aspetto di economia per il comune perché sull’aiuola verde è poi il comune che deve fare manutenzione. Assicuro che se fate un giro per Fabriano dove c’è l’aiuola verde non è mai curata perché per il comune è una spesa sostenuta curare l’aiuola. Oltretutto spesso non è neanche piantumata perché nelle norme tecniche non è prevista la piantumazione dell’aiuola. Altro aspetto sono le opere di sostegno. Fare un muro a verde, una terra armata, sono tutte opere che richiedono un esborso superiore economico rispetto ad un muro in cemento armato che lo fa anche un muratore semplice. Per cui sono opere che al contrario di quanto sosteneva qualcuno richiedono un importo maggiore. Io non ho idea di quello che è l’importo di questa lottizzazione e anche vero che però in 10 anni effettivamente cambiano anche le esigenze iniziali che prevedeva il lottizzante quindi immagino che se questa lottizzazione è del 2002 e siamo nel 2009 probabilmente alcune esigenze sono cambiate. La mitigazione ambientale maggiore richiede magari d adottare tecniche diverse. Se deve cambiare magari anche l’ambientazione dell’edificio eccetera, sono aspetti che penso tutto sommato non incidano sull’importo complessivo. Poi c’è l’architetto eventualmente ce ne da una conferma. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Vergnetta, la parola al consigliere Sforza. SFORZA: Innanzitutto sono d’accordo con quanto detto dal consigliere Latini perché praticamente , veramente tutte queste cose vengono aggiustate dopo l’approvazione della lottizzazione infatti proporrò da ora in poi, perché è già stato fatto per Santa Croce, per le nuove lottizzazioni che tutti gli adeguamenti alle nove norme tecniche di attuazione vigenti attualmente venissero obbligatorie fatte prima perché ultimamente io avevo fatto(voci) l’ho sempre detto questo no? Qui è vero che si trattano di opere marginali, opere di finitura perché questa è una lottizzazione praticamente che risale al 2003, praticamente è già stata costruita sicuramente mancherà la sistemazione esterna del coso. Però qui è vero anche che gli da la possibilità al lottizzante, alla ditta appaltante che la possibilità di chiedere al comune le variazioni che le convengono di più. Attualmente le norme di attuazione vigenti sono più elargive, sicuramente questi approfittano della situazione per o aumentare la superficie come in questo caso per quanto riguarda il porticato, perché è più conveniente visto che le nuove norme prevedono un aumento di 0.05 per il porticato. Io ho espresso anche parere favorevole però se non ricordo male io avevo qualche dubbio e quel dubbio ce l’ha avuto anche la giunta amministrativa. Poi mi darà una risposta l’architetto evangelisti per quanto riguarda l’articolo 3. dove Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione si dice che gli accessi ai singoli edifici potranno subire modificazioni nelle dimensioni, nelle finiture e nelle quote. In funzionamento del posizionamento dei fabbricati. Praticamente è riferito agli accessi o alle quote dei fabbricati, degli edifici e quant’altro? Perché se è riferito solamente alle modificazioni delle quote degli accessi va bene altrimenti no. Poi non sono d’accordo sui frazionamenti. Se l’area della lottizzazione a seguito del frazionamento è maggiore di quella riscontrata praticamente è prevista la facoltà che questa possa essere usata come distanza dai confini. Questo qua. Io non sono molto d’accordo perché oggi con i mezzi che abbiamo a disposizione, mezzi topografici che abbiamo un errore di virgola 005 per quale motivo dobbiamo utilizzare questa voce di frazionamento quando deve essere fatto esatto. Sopra all’articolo 3, se a seguito del frazionamento dell’area dovesse riscontrarsi una superficie maggiore di quella prevista dal piano questa potrà… EVANGELISTI:Questa è la norma tecnica in vigore non viene variata. Quella che è stata approvata in consiglio comunale. SFORZA:Si però lo so ma non sono molto d’accordo perché (voci) non dobbiamo usufruirne di queste cose, forse è sfuggita al controllo quando è stata esaminata perché quando è stato fatto il frazionamento praticamente deve essere quello e le distanze sono quelle che sono già determinate in fase di istruttoria. Come ho detto prima sono opere che vengono eseguite all’interno della lottizzazione e non modificano l’aspetto esterno, questo già è importante e non modifica neanche gli indici standard però sicuramente, come diceva il consigliere Latini, queste modifiche vanno a vantaggio del costruttore. Grazie. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Sforza. Sforza per cortesia il microfono. Dichiarazione di voto, consigliere Latini. LATINI:Comunque sia queste varianti alle lottizzazioni che sono ormai una consuetudine del modo di operare dell’amministrazione comunale costituiscono un modo ampiamente scorretto di operare. Può avere ragione l’ingegner Vergnetta. Curare le aiuole è difficile c’è un costo e via discorrendo. Io dico,ugualmente dicasi dei muri di contenimento ove necessari, quando noi approviamo la lottizzazione queste cose non le ragioniamo? Le ragioniamo sempre in corso d’opera quindi oltre a quella ne aggiungiamo un'altra e un’altra e snaturiamo completamente la lottizzazione a suo tempo approvata. Per questi motivi anche se non frega niente a nessuno la lista civica voterà contro questo modo di operare dell’amministrazione comunale. PRESIDENTE:Grazie al consigliere Latini. Altre dichiarazioni di voto? Allora non ci sono dichiarazioni di voto metto in votazione il punto 16 all’ordine del giorno. Lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano, prima variante per modifica alle norme tecniche di attuazione. Proposta numero 181 del 22.09.2008. VOTAZIONE Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano” Consiglio comunale seduta del 09.04.2009 16 dell’ordine del giorno, lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano. Prima variante , modifica norme tecniche di attuazione FAVOREVOLI 14 CONTRARI 7 ASTENUTI 1 RISULTATO approvato PRESIDENTE:Hanno partecipato alla votazione 22 consiglieri. Voti validi 22. Astenuti 1 : Sforza. Contrari 7: Galli, Bellucci, Tini, Mezzopera, Gentili,Carmenati e Latini. Favorevoli 14. Il punto 16 all’ordine del giorno. Lottizzazione azzurra in frazione Nebbiano, è stata approvata. Sono le ore 20.32 la seduta ha termine. Buona Pasqua a tutti. Auguri. Digitazione a cura della cooperativa sociale “Il Tulipano”