Le conversioni di una pastorale, per un territorio che cambia. 0. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La situazione di partenza: in un mondo che cambia Dalla gestione all’evoluzione Dalla struttura al sistema Dallo straordinario all’ordinario Dalla logica al logos Dall’iniziativa all’itinerario Dal rito all’iniziazione Dalla preparazione alla mistagogia In un mondo che cambia … di corsa • Esplosione demografica dai …. del 1980 ai più di 17.000 del 2015 • Mobilità per lavoro ed effetto “spaesamento” • Immigrazione dalle Regioni e poi dal 2000 in poi dai Continenti • Frammentazione di appartenenze e di vissuti e identità debole Conformazione sempre più da periferia sub-urbana Dalla gestione • Centro di servizi religiosi • Amministrazione dei sacramenti • Socializzazione religiosa • Separazione dal contesto sociale • Isolamento culturale • Struttura ministeriale gerarchicamente consolidata e statica degli addetti ai lavori all’evoluzione • Comunità presente in un territorio • Proposta di vita cristiana • Iniziazione comunitaria volta al cambioconversione • Inculturazione come incarnazione • “laboratorio pastorale” • Partecipazione allargata in ministeri diversi … Dalla struttura … al sistema • Organizzazione articolata nei ruoli • Gestione “democratica” in Consigli di rappresentanza • Suddivisione del territorio con piccole comunità per l’informazione e l’organizzazione •L’anima di tutto è la funzionalità • Organismo vivente per la comunione tra le parti il nesso è lo Spirito Santo • In rapporto con la Trinità Comunione d’Amore • Animato dal dinamismo dello Spirito Maestro • Guidato dalla Parola • Anima del mondo verso il Regno Ez.37,1-14 ossa aride, Parola e Soffio Ossa aride… popolo mio La mano del Signore fu sopra di me ed il Signore mi portò fuori in spirito e mi pose nella pianura che era piena di ossa … e il Signore mi disse profetizza su queste ossa e annuncia loro: «Ossa inaridite, udite la parola del Signore: dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco io faccio entrare in voi il mio Spirito e rivivrete …” Sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. Egli aggiunse: “Profetizza e annuncia allo spirito: dice il Signore Dio: Spirito vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”. Io profetizzai e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi… (Ez. 37) Dall’esclusione • Movimenti, associazioni, gruppi carismatici, con pretese totalizzanti • Parrocchia come “contenitore” esautorato di proposta vera, come puzzle senza organico disegno. • Autoreferenzialità... • Disfunzionali all’unità e alla missione nel territorio. all’integrazione • Parrocchia proposta di integrazione in cui il carisma è funzionale. • Forza centripeta intorno al cammino comune della lectio e dell’Eucarestia settimanale. • Integrazione possibile, per adesione al sistema e per condivisione della missione nel territorio. 1Cor.14 carismi per l’edificazione Prima lettera di S. Apostolo Paolo ai Corinti Vi sono diversità di carismi, vi sono diversità di ministeri, vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è il Signore, che opera tutto in tutti (…) per l’utilità comune. (…) In realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo (…) Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra ciascuno per la sua parte. Ricercate la carità! Aspirate pure ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia … chi profetizza parla agli uomini per loro edificazione, esortazione e conforto (…) preferisco che abbiate il dono della profezia (…). Quindi anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l’edificazione della comunità (I Cor.12- 14 saltim) Dallo straordinario • Nella stagione della newage. • Delle manifestazioni oceaniche. • Della epocale voglia di cambiamento come attesa apocalittica millenarista • Gusto per lo straordinario sensazionale, emozionante all’ordinario • Recupero dell’esperienza cristiana autentica di rinnovamento spirituale. • Scelta dell’ordinario in cui produrre una lenta, ma autentica conversione. • Apertura di cammini di consapevolezza con le sinergie dello Spirito: Parola, Eucarestia, Servizio, negli ambiti più ordinari di vita. Lc.4, 16-30 come era solito, presso i suoi … Dal Vangelo secondo Luca Si recò a Nazareth dove era stato allevato; ed entrò come suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere, gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo vi trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me (…)” Allora cominciò a dire: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” (…) Erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: “non è il figlio di Giuseppe?” (Lc.4, 16-30) Dalla logica • Dinamiche di animazione di gruppo • Organismi di partecipazione con “finzione” democratica • Conflittualità di parti e compromessi tra gusti, preferenze e simpatie • Gestione del potere decisionale al Logos • A partire da domande sulla la Volontà • Ascolto orante della Scrittura, lettura sapienziale • Formazione alla partecipazione dei frutti dello Spirito • Discernimento ecclesiale • Qualità educativa della pastorale e della missione Gv.1,1-18 all’inizio … la Parola Dal Vangelo secondo Giovanni In principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio ed il Verbo era Dio Tutto è stato fatto per mezzo di Lui, E senza di Lui nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste (…) Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo (…) E il Verbo si fece carne E venne ad abitare in mezzo a noi, e noi vedemmo la sua gloria (…) Dio nessuno l’ha mai visto; Proprio il Figlio unigenito che abita nel seno del Padre Lui lo ha rivelato (Gv.1) Dall’iniziativa • Iniziative pastorali forti e “suggestive” da parte di corpi carismatici speciali. • Eventi fine a se stessi. • Assenza di progettualità. • Decontestualizzazione. • Passività della comunità che ne fruisce. • deresponsabilizzano all’itinerario • Comunità protagonista di tutta la missione • Con responsabilità diversificate • In relazione tra tutte le sue parti: comunità ministeriale, eucaristica, dei battezzati • In cammino intorno all’Eucarestia B, C, A forza e forma della comunità Lc.9 e 14: i 12, i 72, le folle Dal Vangelo secondo Luca Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere ed autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio (…) Al loro ritorno, gli Apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò … Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città o luogo dove stava per recarsi (…) I Settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome” (…) “Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc.9-10) Dal rito all’Iniziazione • Il rito è vetta, apice, arrivo e poi … basta! • Esige “preparazione”, che avviene per socializzazione religiosa • Tutta ridotta ad osservanza cultuale • Frutto di automatismo • Il rito diviene esperienza soggettiva forte e simbolica, in crescita • All’interno di un cammino esperienziale • Per una graduale introduzione nella vita in Cristo e nello Spirito • Opera intenzionale della comunità a partire dalla famiglia Mc.9, 2-29: trasfigurazione e guarigione Dal Vangelo secondo Marco Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». Giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.“ … “Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia, Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera”. Dalla preparazione • Rito Culmen: unica cura per la consapevole e “commossa” ricezione del Sacramento, del Dono. • Unico requisito la partecipazione alla catechesi come apprendimento. • Apice è il rito chiuso in sé. alla mistagogia • Rito Fons massima cura a predisporre un’esperienza bella che piace continuare. • Il rito è una tappa importante nel discepolato: fonte di grazia santificante. • La vita sempre più piena esige la cura del Dono … sempre! Gal. 5, 16-26 dai doni ai frutti Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Galati Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. “Sistema La Comunità ministeriale opera il discernimento nella lectio e anima la Comunità eucaristica questa va in missione anima la Comunità dei battezzati quest’ultima anima in diverse forme (centri d’ascolto, cat. familiare …) la comunità civile nel territorio che le è affidato. Parrocchia” regno Il dinamismo che anima tutte le dimensioni ed i livelli della missione si sprigiona da Parola ed Eucarestia non chiuse in sé, ma per la missione, nel territorio; dal territorio rifluisce la comunicazione sull’opera del Regno che procede in tutte le realtà. Il discernimento comunitario Algoritmo spirituale