Maria
nelle scritture
e nell'arte
Maria/Maryam
Figura centrale tra l'occidente cristiano e l'oriente islamico.
ALUNNI COINVOLTI: tutta la classe
TEMPI: .ca. …. unità orarie
MOTIVAZIONI: Trasformare le diverse appartenenze
culturali e religiose da motivo di scontro a
motivo di incontro e di dialogo.
COINVOLGIMENTO CON ALTRE DISCIPLINE: italiano;
arte ed immagine.
RIFERIMENTO AI DOCUMENTI
Osa: Conoscenze→ricerca umana e rivelazione di Dio
nella storia: il Cristianesimo a
confronto con l'Ebraismo e le altre
religioni
Abilità →evidenziare gli elementi specifici della
dottrina, del culto e dell'etica delle altre
religioni, in particolare dell'Ebraismo e
dell'Islam
Unità d’App.: L'Alunno si avvicina e prende coscienza
del valore di culture diverse dalla propria
OBIETTIVI FORMATIVI CON STANDARD DI
APPRENDIMENTO
Livello di accettabilità:
● Si avvicina ad una cultura diversa e sperimenta che la
differenza è ricchezza.
● Sperimenta che c'è sempre un terreno comune da cui
poter partire, non per conformarci gli uni agli altri, ma
per incontrarci e conoscerci reciprocamente nella
diversità.
Livello di eccellenza:
● Ritrae “l'ombra” di sospetto e diffidenza eventualmente
proiettata “sull'altro” imparando ad evitare
atteggiamenti di accusa.
Competenze: Partendo dalla centralità di Maria che, alla
nascita di Gesù, elemento di convergenza
di genti e religioni diverse, si è posta in
atteggiamento di accettazione e
accoglienza nei confronti di tutti (perché
Gesù non è nato per pochi/ per dividere
ma per tutti gli uomini/per unire) i ragazzi
si aprono al confronto, accettano (liv. Di
accettabilità) e apprezzano (liv. di
eccellenza) le diversità culturali e religiose.
Maria
nel Vangelo
Luca 1, 26-38
26Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una
città della Galilea, chiamata Nazareth,
27ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della
casa di Davide; e il nome della vergine era Maria.
28E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente
favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne»
29Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si
domandava cosa potesse significare un tale saluto.
30E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato
grazia presso Dio.
31Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli
porrai nome Gesú.
32Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il
Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre;
33e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno
non avrà mai fine».
34E Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io
non conosco uomo?».
35E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su
di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà, pertanto il santo
che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio.
36Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un
figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei,
che era chiamata sterile
37poiché nulla è impossibile con Dio».
38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto
secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
La Nascita
di Gesù

Luca 2,6-7
6 Ora mentre si
trovavano in quel
luogo, si
compirono per lei i
giorni del parto. 7
Diete alla luce il
suo figlio
primogenito, lo
avvolse in fasce e
lo depose in una
mangiatoia,
perché non c'era
posto per loro
Il bue e l'Asino (Apocrifo)
Il terzo giorno della nascita del
Signore, Maria uscì dalla grotta:
entrò in una stalla e depose il
bambino in una mangiatoria. Un
bue e un asino si prostrarono
davanti a Lui. Si adempì ciò che era
stato predetto dal profeta Isaia: "Il
bue ha conosciuto il padrone, e
l'asino il presepio del suo signore
L'adorazione dei
Pastori
Luca2,8-16
8 Ora in quella stessa
regione c'erano dei
pastori che dimoravano
all'aperto nei campi, e di
notte facevano la guardia
al loro gregge.
9 Ed ecco, un angelo del
Signore si presentò loro e
la gloria del Signore
risplendette intorno a
loro, ed essi furono presi
da grande paura.
10 Ma l'angelo disse loro: «Non temete, perché vi annunzio
una grande gioia che tutto il popolo avrà;
11poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un
Salvatore, che è Cristo, il Signore
12 E questo vi servirà di segno: Voi troverete un bambino
fasciato, coricato in una mangiatoia».
13 E ad un tratto si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito
celeste che lodava Dio, dicendo:
14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli
uomini, su cui si posa il suo favore».
15 E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro
per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro: «Andiamo fino
a Betlemme, per vedere ciò che è avvenuto e che il Signore
ci ha fatto conoscere».
16 Andarono quindi in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il
bambino, che giaceva in una mangiatoia.
Adorazione dei
Magi
Matteo2,1-2
1Ora, dopo che Gesù era
nato in Betlemme di
Giudea al tempo del re
Erode, ecco dei magi
dall'oriente arrivarono a
Gerusalemme, 2
dicendo: «Dov'è il re dei
Giudei che è nato?
Poiché noi abbiamo visto
la sua stella in oriente e
siamo venuti per
adorarlo».
Mt 2,10-11
10 Quando essi videro la stella, si rallegrarono di
grandissima gioia. 11 E, entrati nella casa, trovarono il
bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo
adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro,
incenso e mirra.
Maria
negli Apocrifi
Il
sacrificio
di
Giacobbe
Capitolo 1
[1] Secondo le storie delle dodici tribù di Israele c'era un certo
Gioacchino, uomo estremamente ricco. Le sue offerte le faceva
doppie, dicendo: "Quanto per me è superfluo, sarà per tutto il
popolo, e quanto è dovuto per la remissione dei miei peccati,
sarà per il Signore, quale espiazione in mio favore".
[2] Giunse il gran giorno del Signore e i figli di Israele offrivano le
loro offerte.
Davanti a lui si presentò Ruben, affermando: "Non tocca a te
offrire per primo le tue offerte, poiché in Israele non hai avuto
alcuna discendenza
[4] Gioacchino ne restò assai rattristato e non si fece più vedere da
sua moglie.
Si ritirò nel deserto, vi piantò la tenda e digiunò quaranta
giorni e quaranta notti, dicendo tra sé;: "Non scenderò ne‚ per
cibo, ne‚ per bevanda, fino a quando il Signore non mi abbia
visitato: la mia preghiera sarà per me cibo e bevanda".
Il sogno
di
Gioacchino
Capitolo 4
Un angelo del Signore era infatti disceso da lui per dirgli:
"Gioacchino, Gioacchino!
Il Signore ha esaudito la tua insistente preghiera. Scendi di
qui.
Ecco, infatti, che Anna, tua moglie, concepirà nel suo
ventre".
[3] Gioacchino scese, e mandò a chiamare i suoi pastori,
dicendo: "Portatemi qui dieci agnelli senza macchia e
senza difetto: saranno per il Signore, mio Dio.
Portatemi anche dodici vitelli teneri: saranno per i
sacerdoti e per il consiglio degli anziani; e anche cento
capretti per tutto il popolo".
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Capitolo 4
[1] Ecco, un angelo del Signore le apparve,
dicendole: "Anna, Anna!
Il Signore ha esaudito la tua preghiera; tu
concepirai e partorirai.
Si parlerà in tutta la terra della tua
discendenza".
Anna rispose: "(Com'è vero che) il Signore, mio
Dio, vive, se io partorirò, si tratti di maschio o di
femmina, l'offrirò in voto al Signore mio Dio, e lo
servirà per tutti i giorni della sua vita".
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Capitolo 5
[2] Si compirono intanto i mesi di lei.
Nel nono mese Anna partorì e domandò alla
levatrice: "Che cosa ho partorito?".
Questa rispose: "Una bambina".
"In questo giorno", disse Anna, "è stata
magnificata l'anima mia", e pose la bambina a
giacere. Quando furono compiuti i giorni, Anna
si purificò, diede poi la poppa alla bambina e le
impose il nome Maria.
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Capitolo 6
[2] Quando la bambina compì i tre anni, Gioacchino disse:
"Chiamate le figlie senza macchia degli Ebrei: ognuna
prenda una fiaccola accesa e la tenga accesa affinché la
bambina non si volti indietro e il suo cuore non sia attratto
fuori del tempio del Signore".
Quelle fecero così fino a che furono salite nel tempio del
Signore.
Il sacerdote l'accolse e, baciatala, la benedisse esclamando:
"Il Signore ha magnificato il tuo nome in tutte le
generazioni.
Nell'ultimo giorno, il Signore manifesterà in te ai figli di
Israele la sua redenzione".
[3] La fece poi sedere sul terzo gradino dell'altare, e il Signore
Iddio la rivestì di grazia; ed ella danzò con i suoi piedi e
tutta la casa di Israele prese a volerle bene.
Capitolo 8
[2] Quando compì dodici anni, si tenne un consiglio di
sacerdoti; dicevano: "Ecco che Maria è giunta all'età di
dodici anni nel tempio del Signore.
Adesso che faremo di lei affinché non contamini il tempio del
Signore?".
[3]....Ed ecco che gli apparve un angelo del Signore, dicendogli:
"Zaccaria, Zaccaria!
Esci e raduna tutti i vedovi del popolo.
Ognuno porti un bastone: sarà la moglie di colui che il
Signore designerà per mezzo di un segno".
Capitolo 9
Riunitisi, andarono dal sommo sacerdote, portando i bastoni
Presi i bastoni di tutti, entrò nel tempio a pregare.
Finita la preghiera, prese i bastoni, uscì e li restituì
loro; ma in essi non v'era alcun segno.
Giuseppe prese l'ultimo bastone: ed ecco che una
colomba uscì dal suo bastone e volò sul capo di
Giuseppe.
Il sacerdote disse allora a Giuseppe: "Tu sei stato
eletto a ricevere in custodia la vergine del Signore".
[2] Ma Giuseppe si oppose, dicendo: "Ho figli e sono
vecchio, mentre lei è una ragazza. Non vorrei
diventare oggetto di scherno per i figli di Israele". Il
sacerdote però rispose a Giuseppe: "Temi il Signore
tuo Dio, e ricorda che cosa ha fatto Dio a Datan, a
Abiron e a Core, come si sia spaccata la terra e siano
stati inghiottiti a causa della loro opposizione. Ora,
temi, Giuseppe, che non debba accadere altrettanto in
casa tua".
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Capitolo 11
[1] Presa la brocca, uscì a attingere acqua. Ed ecco una
voce che diceva: "Gioisci, piena di grazia, il Signore è
con te, benedetta tu tra le donne". Essa guardava
intorno, a destra e a sinistra, donde venisse la voce.
Tutta tremante se ne andò a casa, posò la brocca e,
presa la porpora, si sedette sul suo scanno e filava.
[2] Ed ecco un angelo del Signore si presentò dinanzi a
lei, dicendo: "Non temere, Maria, perché hai trovato
grazia davanti al Padrone di tutte le cose, e concepirai
per la sua parola". Ma essa, all'udire ciò rimase
perplessa, pensando: "Dovrò io concepire per opera
del Signore Iddio vivente, e partorire poi come ogni
donna partorisce?".
Il “Si”
Di
Maria
[3] L'angelo del Signore, disse: "Non così, Maria! Ti
coprirà, infatti, con la sua ombra, la potenza del
Signore. Perciò l'essere santo che nascerà da te sarà
chiamato Figlio dell'Altissimo.
Gli imporrai il nome Gesù, poiché salverà il suo popolo
dai suoi peccati".
Maria rispose: "Ecco l'ancella del Signore davanti a lui.
Mi avvenga secondo la tua parola"
La
Visitazione
Capitolo 12
[2] Maria si rallegrò e andò da Elisabetta sua parente:
picchiò all'uscio.
Udito che ebbe, Elisabetta gettò via lo scarlatto, corse alla
porta e aprì: veduta Maria, la benedisse, dicendo:
"Donde a me questo dono, che venga da me la madre del
mio Signore?
Ecco, infatti, che colui che è in me ha saltellato e ti ha
benedetta". Ora Maria aveva dimenticato i misteri dei
quali le aveva parlato l'arcangelo Gabriele, e guardò fisso
in cielo esclamando: "Chi sono io, Signore, che tutte le
generazioni della terra mi benedicano?". Passò tre mesi
presso Elisabetta, e di giorno in giorno il suo ventre
ingrossava; Maria, allora, impauritasi, tornò a casa sua e
si nascose dai figli di Israele. Quando avvennero questi
misteri, lei aveva sedici anni.
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Capitolo 16
Il sacerdote proseguì: "Vi darò da bere l'acqua della prova
del Signore che manifesterà ai vostri occhi i vostri peccati".
[2] E presala, il sacerdote la fece bere a Giuseppe e lo mandò
verso la collina: e tornò poi sano e salvo. La fece bere anche
a Maria e la mandò verso la collina: e tornò sana e salva. E
tutto il popolo si stupì che non fosse apparso in loro alcun
peccato.
[3] Disse allora il sacerdote: "Il Signore non ha manifestato i
vostri peccati.
Neppure io vi giudico". E li rimandò.
Giuseppe riprese Maria e tornò pieno di gioia a casa sua
glorificando il Dio di Israele.
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Capitolo 19
[2] Si fermarono al luogo della grotta ed ecco che una nube
splendente copriva la grotta. La ostetrica disse: "Oggi è
stata magnificata l'anima mia, perché i miei occhi hanno
visto delle meraviglie e perché è nata la salvezza per
Israele". Subito dopo la nube si ritrasse dalla grotta, e nella
grotta apparve una gran luce che gli occhi non potevano
sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a
che apparve il bambino: venne e prese la poppa di Maria,
sua madre.
L'ostetrica esclamò: "Oggi è per me un gran giorno, perché
ho visto questo nuovo miracolo".
[3] Uscita dalla grotta l'ostetrica si incontrò con Salomè, e le
disse: "Salomè, Salomè! Ho un miracolo inaudito da
raccontarti: una vergine ha partorito, ciò di cui non è
capace la sua natura". Rispose Salomè: "(Come è vero che)
vive il Signore, se non ci metto il dito e non esamino la sua
Capitolo 20
[1] Entrò l'ostetrica e disse
a Maria: "Mettiti bene.
Attorno a te, c'è, infatti,
un non lieve contrasto".
Salomè mise il suo dito
nella natura di lei, e
mandò un grido, dicendo:
"Guai alla mia iniquità e
alla mia incredulità,
perché ho tentato il Dio
vivo ed ecco che ora la
mia mano si stacca da
me, bruciata".
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Capitolo 22
[1] Accortosi di essere stato giocato dai magi, Erode si adirò
e mandò dei sicari, dicendo loro: "Ammazzate i bambini
dai due anni in giù".
[2] Maria, avendo sentito che si massacravano i bambini,
prese il bambino, lo fasciò e lo pose in una mangiatoia di
buoi.
Dal Vangelo dello Psuedo-Matteo
Aprirono allora i loro tesori e regalarono grandi doni alla
beata Maria e a Giuseppe.
Al bambino poi offrirono ciascuno una moneta d’oro;
così pure uno offrì oro, un altro incenso, il terzo mirra.
Capitolo 21
In Betlemme della Giudea ci fu un grande trambusto, perché
erano venuti dei magi che dicevano: "Dov'è il nato re dei
Giudei? Abbiamo visto la sua stella nell'Oriente e siamo
venuti ad adorarlo"
[3] Ed ecco che la stella che avevano visto nell'oriente li
precedeva fino a che giunsero alla grotta, e si arrestò in
cima alla grotta. I magi, visto il bambino con Maria sua
madre, trassero fuori dei doni dalla loro bisaccia: oro,
incenso e mirra
La Strage
degli
innocenti
Capitolo 22
[1] Accortosi di essere stato giocato dai magi, Erode si
adirò e mandò dei sicari, dicendo loro: "Ammazzate i
bambini dai due anni in giù".
Dal Vangelo dello Psuedo-Matteo
Erode, vedendo che era stato burlato dai magi, si gonfiò
in cuor suo, e mandò per ogni strada volendo prenderli
e ucciderli.
Non trovandoli, mandò nuovamente in Betlemme e in
tutti i suoi confini a uccidere tutti i bambini che si
trovavano dai due anni in giù, in base al tempo del
quale era stato informato dai magi.
La fuga
in
Egitto
Dal Vangelo dello Psuedo-Matteo
Un giorno prima che avvenisse questo, Giuseppe fu
avvertito in sogno da un angelo del Signore che gli
disse: “Prendi Maria e il bambino e va in Egitto per la
via del deserto”.
Giuseppe, seguendo l’ordine dell’angelo, partì.
Giunti a una grotta vollero riposarsi.
La beata Maria discese dal giumento e, seduta, teneva
il bambino Gesù sul suo grembo.
Con Giuseppe c’erano tre ragazzi e con Maria una
ragazza che facevano la stessa strada.
Riposo durante la fuga in Egitto
Vangelo dello Pseudo-Matteo
Nel terzo giorno di viaggio, gli altri camminavano, ma la
beata Maria stanca per il troppo calore del sole del
deserto e vedendo un albero di palma disse a
Giuseppe: “Mi riposerò alquanto all’ombra di
quest’albero”. Giuseppe dunque la condusse
premuroso dalla palma e la fece discendere dal
giumento. Sedutasi, la beata Maria guardò la chioma
della palma, la vide piena di frutti e disse a Giuseppe:
“Desidererei, se possibile, prendere dei frutti di questa
palma”. Giuseppe le rispose: “Mi meraviglio che tu dica
questo, e che, vedendo quanto è alta questa palma, tu
pensi di mangiare dei suoi frutti. Io penso piuttosto alla
mancanza di acqua: è già venuta meno negli otri e non
abbiamo onde rifocillare noi e i giumenti”.
“Mi riposerò alquanto all’ombra di
quest’albero”
Allora il bambino Gesù, che riposava con viso sereno sul
grembo di sua madre, disse alla palma: “Albero, piega i
tuoi rami e ristora mia mamma con il tuo frutto”. A queste
parole, la palma piegò subito la sua chioma fino ai piedi
della beata Maria;
da essa raccolsero I
frutti con i quali
tutti si rifocillarono.
Dopo che li ebbero
raccolti tutti, la
palma restava
inclinata
aspettando, per
drizzarsi, il
comando di colui
al cui volere si era
inclinata.
Gesù allora le disse: “Palma, alzati, prendi forza e sii
compagna dei miei alberi che sono nel paradiso di mio
padre. Apri con le tue radici la vena di acqua che si è
nascosta nella terra, affinché da essa fluiscano acque a
nostra sazietà”. La palma
subito si eresse, e dalla sua
radice incominciò a scaturire
una fonte di acque
limpidissime oltremodo
fresche e chiare. Vedendo
l’acqua sorgiva si
rallegrarono grandemente e
si dissetarono con essi
anche tutti i giumenti e le
bestie.
Resero quindi grazie a Dio.
Quando incominciarono il cammino, Gesù si rivolse alla
palma e disse: “Palma, ti do il privilegio, che uno dei tuoi
rami sia trasportato dai miei angeli e piantato nel paradiso
di mio padre.
Ti conferisco la benedizione che a tutti coloro che lottano e
vincono, si dica: sei giunto alla palma della vittoria”.
Mentre
diceva
questo,
l’angelo del
Signore
apparve dritto
sulla palma e,
preso uno dei
suoi rami, volò
al cielo con il
ramo in mano.
La fuga in Egitto
manoscritto d'arte etiopica
Maryam
nelle Sure
del Corano
LA NASCITA DI MARYAM
E LA SUA EDUCAZIONE
Maryam (psl) proveniva dalla nobile famiglia di Imran,
nota per la profonda fede in Allah (swt), e nacque in un
periodo di gravi disordini.
Quando la moglie di Imran resto’ incinta, consacro’ ciò’
che era nel suo ventre al servizio di Allah.
SURA AL ‘IMRAN, vv. 35-36
Quando la moglie di 'Imrân disse:
"Mio Signore, ho consacrato a Te e solo a Te quello
che è nel mio ventre. Accettalo da parte mia. In verità
Tu sei Colui che tutto ascolta e conosce!".
Poi, dopo aver partorito, disse:
" Mio Signore, ecco che ho partorito una femmina":
ma Allah sapeva meglio di lei quello che aveva
partorito, "Il maschio non è certo simile alla femmina!
L'ho chiamata Maria e pongo lei e la sua discendenza
sotto la Tua protezione contro Satana il lapidato".
In cambio della sua sincerita’ e delle sue preghiere, Allah (swt)
dono’ a Maryam nobili virtu’, preferendola alle altre donne.
Zakariyya divenne suo guardiano e ben presto comprese,
vivendo con lei, le qualita’ eccezionali della ragazza.
AL IMRAN, v.37
L'accolse il suo Signore di accoglienza bella, e la fece
crescere della migliore crescita. L'affidò a Zaccaria e ogni
volta che egli entrava nel santuario trovava cibo presso di
lei. Disse: " O Maria, da dove proviene questo?". Disse: "
Da parte di Allah". In verità Allah dà a chi vuole senza
contare.
AL IMRAN, vv. 42-43
E quando gli angeli dissero: " In verità, o Maria, Allah ti ha
eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del
mondo.
O Maria, sii devota al tuo Signore, prosternati e inchinati
GESU’ (psl) E’ NATO SENZA PADRE
SURA MARYAM, vv. 16-18
Ricorda Maria nel Libro, quando si allontanò dalla sua
famiglia, in un luogo ad oriente.
Tese una cortina tra sé e gli altri. Le inviammo il Nostro
Spirito, che assunse le sembianze di un uomo perfetto.
Disse [Maria]: «Mi rifugio contro di te presso il
Compassionevole, se sei [di Lui] timorato!»
SURA AL IMRAN, v. 45
Quando gli angeli dissero: " O
Maria, Allah ti annuncia la lieta
novella di una Parola da Lui
proveniente : il suo nome è il
Messia, Gesù figlio di Maria,
eminente in questo mondo e
nell'Altro, uno dei più vicini.
SURA AL IMRAN, v. 47
Ella disse: "Come potrei avere
un bambino se mai un uomo mi
ha toccata?”.
Disse: "È così che Allah crea
ciò che vuole: quando decide
una cosa dice solo "Sii" ed
essa è."
SURA AL IMRAN, v. 59
In verità, per Allah Gesù è
simile ad Adamo che Egli
creò dalla polvere, poi disse:
"Sii" ed egli fu.
Durante tutto il periodo in cui
Maryam (r) resto’ nel “luogo
distante”, Allah (swt) la sostenne
fisicamente e materialmente,
tenendola sotto la Sua
protezione e facendola stabilire,
appunto, in un luogo isolato.
IL NOME ‘ISA, PAROLA DI ALLAH (psl)
Nel Corano e’ possibile notare come Gesù’ (psl) sia differente
rispetto a tutti gli altri uomini, dalla nascita sino alla morte.
Inoltre, proprio come fece con Yahya (Giovanni), Allah (swt)
gli dono’ un nome prima della nascita
SURA AL IMRAN, v.45
Quando gli angeli dissero: " O Maria, Allah ti annuncia la
lieta novella di una Parola da Lui proveniente : il suo nome
è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo
e nell'Altro, uno dei più vicini
NASCITA DI GESU’ (psl)
Uno degli eventi con cui Allah (swt) mise alla prova la sua gente
fu, certamente, la nascita di Gesu’ (psl); essi furono tuttavia
incapaci di comprendere un fatto tanto straordinario.
SURA MARYAM, vv. 23-28
I dolori del parto la condussero presso il tronco di una
palma. Diceva: «Me disgraziata! Fossi morta prima di ciò e
fossi già del tutto dimenticata!».
Fu chiamata da sotto : «Non ti affliggere, ché certo il tuo
Signore ha posto un ruscello ai tuoi piedi; scuoti il tronco
della palma : lascerà cadere su di te datteri freschi e
maturi.
Mangia, bevi e rinfrancati. Se poi incontrerai qualcuno,di' :
«Ho fatto un voto al Compassionevole e oggi non parlerò a
nessuno».
Tornò dai suoi
portando [il
bambino].
Dissero: «O
Maria, hai
commesso un
abominio!
O sorella di
Aronne, tuo padre
non era un empio
né tua madre una
libertina».
Queste accuse furono una prova
per Maryam (r); Allah (swt) le
diede sicuramente conforto e le
ispiro’ di restare in silenzio. Se si
fossero avvicinati a lei
avanzando le loro accuse,
ebbene ella avrebbe dovuto
indicare la culla.
SURA AL IMRAN, v. 46
Dalla culla parlerà alle genti e
nella sua età adulta sarà tra gli
uomini devoti".
SURA MARYAM, 29-34
Maria indicò loro [il bambino].
Dissero: «Come potremmo
parlare con un infante nella
culla?»,
[Ma Gesù] disse: «In verità sono
un servo di Allah. Mi ha dato la
Scrittura e ha fatto di me un
profeta.
Mi ha benedetto ovunque sia e
mi ha imposto l'orazione e la
decima finché avrò vita, e la
bontà verso colei che mi ha
generato. Non mi ha fatto né
violento né miserabile.
Pace su di me il giorno in cui
sono nato, il giorno in cui morrò
e il Giorno in cui sarò resuscitato
a nuova vita».
Questo è Gesù, figlio di Maria,
A fronte di ciò’, si convinsero del fatto che la sua nascita fosse un
miracolo, tuttavia
SURA AN NISA, v. 156
[ li abbiamo maledetti] per via
della loro miscredenza e perché
dissero contro Maria calunnia
immense
Maria
nelle tradizioni
popolari:
pellegrinaggi e luoghi
mariani nell'Occidente
I Santuari mariani d'Egitto
Non si può parlare dei santuari mariani d’Egitto senza
ricordare il fatto fondamentale della venuta della
Santa Famiglia, profuga in questa terra.
Giovanni Paolo II, all’Angelus del 17 gennaio 1988
disse:
« I "luoghi mariani" dell’Egitto hanno un significato
tutto particolare, essendo legati, in forza di
antichissime tradizioni, al ricordo del passaggio della
Santa Famiglia, secondo gli accenni presenti nel
Vangelo di Matteo ( Mt 2,14-15.19-21)»
Bubastis o
“Tell BASTA”
La tradizione, ripresa nei testi
liturgici della Chiesa coptoortodossa (particolarmente
nel Sinassario che si legge
durante la Messa della
"Festa dell’ingresso
della Sacra Famiglia in
Egitto"), narra che «la
prima città dove giunsero
Giuseppe, la Vergine,
Salome e Nostro Signore il
Messia, fu un villaggio
chiamato Bubastis, dove
furono accolti. Scavarono
una fonte d’acqua che
divenne mezzo di
guarigione per tutti, eccetto
che per gli abitanti del
Ancora oggi, al pozzo
si attribuiscono
particolari virtù
miracolose.
Allo scopo di poter
concepire, le donne
raccolgono
dell’acqua dal pozzo
in un recipiente di
argilla, che poi
rompono sulla
statua di Bastet che
si erge nelle
vicinanze.
Miniah Samanud
Di là giunsero a Miniah
Samanud,
attraversarono il fiume
e passarono ad
Occidente.
Nostro Signore
impresse il suo tallone
in una pietra, ad
immagine di ciò che
sarebbe accaduto in
quel luogo, che fu
chiamato "Bikha
Iesus", ossia
"Tallone di Gesù".
Bikha Isous
An-Natrun
Di là andarono verso il
fiume occidentale e
videro il monte di AnNatrun. La Vergine lo
benedisse, sapendo ciò
che vi sarebbe stato di
"servizio angelico"
(nome dato alla vita
monastica).
Secondo
i copti, infatti,questa
benedizione speciale
data dalla Madre di Dio
durante il suo soggiorno
in Egitto, spiegherebbe
la fioritura della vita
monastica
Ashmunain
Arrivarono poi ad
Ashmunain, dove si
fermarono per un certo
tempo da un uomo
chiamato Fallun; questi
aveva dei datteri che si
prosternarono davanti
al Signore e sono
rimasti piegati fino a
questo giorno.
Abu Sardjah a
Misr
Quando i giorni che la Santa
Famiglia trascorse in Egitto
furono compiuti ed Erode
era morto, l’Angelo del
Signore apparve di nuovo a
Giuseppe in sogno e gli
disse:
"Alzati, prendi
il bambino e sua madre e
vai in terra di Israele" (Mt
2, 19-20). Tornati ad
Ashmunain, essi giunsero
ad Al-Muharraka; al loro
arrivo a Misr, si fermarono
in una grotta, che si trova
oggi nella chiesa di Abu
Sardjah a Misr.
Matariah
Partirono poi, passarono
per Matariah e vi si
bagnarono: la fonte ne
fu benedetta e da
allora ne fluisce l’olio
balsamico con il quale
si porta a termine il
Battesimo, si
consacrano le chiese,
gli altari ed i vasi sacri;
con lo stesso si
confezionano farmaci
per le guarigioni e si
Di là passarono ad
Al-Mahammah.
Col suo ritorno si
compì la profezia di
Osea che aveva
detto:
"Dall’Egitto ho
richiamato mio
figlio" (Os 11,1)».
L'icona della Chiesa di Al-Mou'allaga
La festa dell’Assunzione è la
più popolare d’Egitto.
La chiamano
semplicemente la "Festa
della Vergine".
Ininterrotta è stata la
fedeltà con la quale la
Chiesa copta ha venerato
Maria. Il calendario copto
prevede una trentina di
feste della Vergine Maria.
Molto venerata è l’icona
della Vergine che si trova
nella rinomatissima chiesa
Maryam nelle tradizioni
popolari:
pellegrinaggi e luoghi
mariani nell'Islam
Il santuario sul monte Al Tir, a Samallut
provincia di Al Minya
Tra il 18 maggio al 25
maggio 2005, in occasione
della festa della “nascita
della Vergine”, ben 2
milioni di egiziani di
religione islamica e
cristiana si sono riversati
nel santuario mariano sul
Monte Al Tir, a Samallut,
nella provincia di Al Minya,
luogo in cui la Sacra
Famiglia avrebbe sostato
per tre notti, nel corso
dell'esodo in Egitto (che,
secondo la tradizione
islamica, si sarebbe
Mariamabad
In Pakistan c'è una
città, Mariamabad,
che prende il nome di
Maria. Il 3 settembre di
ogni anno, circa
500.000 fedeli, tra
mussulmani e cristiani,
partecipano ad un
pellegrinaggio
mariano.
La casa della
Madonna
In Turchia, ad Efeso,si trova il
piccolo santuario di Maria.
La tradizione vuole che
Maria avesse vissuto gli
ultimi anni della sua vita in
questo luogo,alloggiando a
casa di Giovanni.
La casa Santuario consta di
tre locali:
● nella sala d'ingresso i
fedeli accendono le
candele,
● la camera
da letto è stata trasformata
in Chiesa, mentre ● la sala
con camino è adibita a
luogo di preghiera per i
mussulmani.
La Grotta dell'Annunciazione
All'interno della Chiesa dell'Annunciazione
si trovano i resti della casa dove Maria ricevette
la visita dell'Arcangelo Gabriele e l'Annuncio
della nascita di Gesù.
“Sono
la serva
del
Signore”
La Chiesa primitiva,
l'arte e la Vergine
Maria
Catacombe di San Gennaro, Napoli
Vergine orante con il Bambino
Catacombe del cimitero maggiore a Roma
Adorazione. Sarcofago.
Ravenna, Museo Arcivescovile
L’adorazione dei magi, sarcofago
prima metà IV sec.
Sarcofago infantile del Museo Pio Cristiano (prima metà IV sec.).
L'adorazione dei magi raffigurata sotto al clipeo con il ritratto del defunto,
è posta in risalto sia dalla sua posizione centrale che dalle proporzioni
più grandi dei personaggi rispetto a quelli del registro inferiore in cui è
inserita.
A sinistra in alto, Compaiono scene di salvezza del Nuovo Testamento:
Ingresso a Gerusalemme, Moltiplicazione dei pani;
A sinistra in basso, tre scene petrine assimilabili alle salvezze, in quanto
alludono al perdono divino: Miracolo della fonte, Arresto di Pietro,
Negazione.
A destra in alto, salvezze dell'Antico Testamento, in alto, Mosè e il
Passaggio del Mar Rosso;
A destra in basso, Daniele tra i leoni, Adamo ed Eva dopo il peccato
originale, il sacrifici o di Abramo, Noè con la colomba.
Con la sua collocazione privilegiata, questa Adorazione dei magi costituisce
anche visivamente la chiave di lettura della moltitudine di scene di
salvezza dall'Antico e dal Nuovo Testamento raffigurate. [...] L'intervento
salvifico ha acquistato in Gesù Cristo, Figlio di Dio nato dalla Vergine
Maria, un valore universale e definitivo: è lui l'Epifania, la teofania storica
La basilica di Aquileia
Capitello, Basilica di Aquileia.
San Giovanni Battista, Maria con Gesù , San Michele
Cripta Affreschi
Aquileia
Nel mezzo della navatella centrale della cripta degli
Affreschi ad Aquileia (12 sec.), è rappresentata,
seduta su un trono, la Vergine Maria con in braccio
suo Figlio Gesù.
Maria in questo caso, a differenza del catino absidale
non si trova all'interno di una mandorla ma è inserita in
un cerchio (cielo, perfezione) sulla cornice del quale si
vedono 12 stelle.
Esternamente, racchiusi in un quadrato (mondo), sono
rappresentati i simboli dei 4 Evangelisti.
Essi infatti sono i mediatori tra il divino e l'umano.
Nei pennacchi gli Evangelisti con il Vangelo in mano, gli
Apostoli e alcuni Santi.
La Madonna del Santuario di
Barbana
Secondo la tradizione, la
nascita del santuario della
Madonna di Barbana risale
all’anno 582, quando una
violenta mareggiata
minacciò la città di Grado:
l’eccezionale evento
meteorologico, che allora
destò grande stupore e
preoccupazione, si
inserisce probabilmente
nella genesi dell’attuale
laguna. Al termine della
tempesta un’immagine
della Madonna, trasportata
dalle acque, venne ritrovata
ai piedi di un olmo (o,
secondo un’altra tradizione,
sui suoi rami), nei pressi
delle capanne di due
Il luogo era allora relativamente lontano dalla linea di costa e
il patriarca di Grado Elia (571-588), come ringraziamento alla
Madonna per aver salvato la città dalla mareggiata, fece
erigere una prima chiesa.
Santa Maria in
Vineis
Strasoldo
Gioacchino cacciato dal Tempio
Gioachino, marito
di Anna (madre di
Maria), si reca al
Tempio per fare la
sua offerta al primo
sacerdote Ruben:
questi lo caccia,
poiché il
matrimonio di
Gioachino è ancora
infecondo. Sullo sfondo, la città turrita di
Gerusalemme; sotto la scena, un frammento di
scritta: [...] HIC IN TEMPLUM [...].
Gioacchino esce dalla città
Dopo essere stato cacciato, Gioachino esce da Gerusalemme
lasciandosi alle spalle la Porta Aurea. La parte destra
dell'affresco è andata perduta a causa dell'apertura di un
fornice successivamente richiuso
Sacrificio di Gioacchino
Gioachino decide di ritirarsi
nel deserto per fare
penitenza: un digiuno di 40
giorni e 40 notti, terminato
grazie all'apparizione di un
angelo con l'annuncio della
futura nascita di Maria (così
come accaduto in
contemporanea ad Anna):
di quest'angelo rimane solo
la mano in posa nunziante,
nella parte alta. La scena
sembra ripresa dalla
cosiddetta Leggenda
Aurea, collezione di vite di
santi scritta da Jacopo da
Varazze, vissuto fra 1228 e
1298.
Nascita di Maria
Sant'Anna,
sdraiata sul letto,
si protende ad
accogliere
amorevolemente
la figlia Maria
appena nata.
Sullo sfondo, il
ricchissimo
drappo rosso è
impreziosito da
motivi a stampino
alternati da lettere
in gotico. Nella
parte inferiore del
riquadro, in
caratteri gotici,
Madonna in trono tra i Santi Nicolò,
Caterina d'Alessandria e Giovanni
Angelo Nunziante
Inginocchiato e con le mani giunte, l'angelo è
colto nell'atto di dare la buona novella a Maria.
Madonna Annunziata
Maria è in preghiera, davanti al suo libro, mentre sta
per ricevere la buona novella dell'angelo
annunciatore.
Natività [10]
La figura di Giuseppe è andata perduta, ma ciò
nulla toglie alla bellezza dell'affresco.
Adorazione dei Magi
Giuseppe è in piedi, accanto alla Vergine con il
bambino. I tre Magi sono ben riconoscibili. L'identità
del primo, particolarmente rovinato, la ricaviamo in
negativo in base ai doni degli altri due: è
certamente Gaspare, che doveva portare l'oro. Il
secondo solleva il braccio sinistro ad indicare il
passaggio della cometa, mentre porta sulla destra
un vaso dorato: è Melchiorre, e il vaso contiene la
mirra. Il terzo è Baldassarre, con il turibolo
dell'incenso. La scena assume un curioso tono
domestico grazie alle altre figure. Un soldato, sceso
da cavallo, sta tracannando vino da una bottiglia,
mentre arrivano al galoppo altri due compagni in
armi, uno dei quali cerca di soffiare la botticella al
collega.
Fuga in Egitto
Matteo 2, 13-18: «Essi (la Sacra Famiglia, ndr) erano appena
partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe
e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in
Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando
il bambino per ucciderlo". Giuseppe, destatosi, prese con sé il
bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino
alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta: "Dall’Egitto ho chiamato il mio
figlio". Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui,
s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo
territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era
stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto
per mezzo del profeta Geremia: "Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non
vuole essere consolata, perché non sono più"». Questo il racconto
di Matteo. Nella nostra scena, però, c'è qualche novità, come il
gesto di Giuseppe, che raccoglie i datteri di una palma, e la
presenza di una donna, forse un'inserviente, dietro alla Vergine in
groppa all'asinello..
La Madonna del
Santuario della
Beata Vergine
Marcelliana
La statua della Beata Vergine
Marcelliana, che è una fra le più
antiche immagini marmoree
della regione, si trova sull'altare
maggiore, che è in marmo
locale.
Rinvenuta intorno al '500 in
un'imbarcazione, giunta senza
equipaggio, spinta e guidata
lungo il fiume Rosega da una
mano invisibile al luogo, dove,
accolta con devozione, le fu
costruito lungo i secoli un
Santuario sempre più degno.
Il fatto prodigioso è ricordato da
un affresco recente (1943) del
veronese Agostino Pegrassi
Arrivo della statua della B.V.Marcelliana, Agostino Pegrassi
Presbiterio - parete destra
Maria è educata alla Scrittura
Annunciazione
Visitazione
La Madonna del
Preval
Pietà di
Michelangelo
Maria ai piedi della croce,
in obbedienza docile alla
volontà del Padre e in
unione a Gesù
Sacerdote, offre la
propria vita a Dio
Maria partecipa attivamente
alla redenzione nello stile
dell’offerta non solo
attraverso un sacrificio
silenzioso, nel
nascondimento ma anche
attraverso una
partecipazione piena, non
di secondo ordine, alla
redenzione e al
Raffaello
Madonna di Loreto
Mater Ecclesiae
Piazza San Pietro fu
completata gradualmente
attraverso parecchi
secoli, a partire dal 1613.
L'ultimo cambiamento di
rilievo fu apportato fino
all’8 Dicembre 1981,
quando Papa Giovanni
Paolo II benedisse il
mosaico della Mater
Ecclesiae, Nostra
Signora Madre della
Chiesa
(questa immagine è
conosciuta pure come
“Nostra Signora della
Colonna” perché è la
copia di un dipinto
all’interno della Basilica
su una delle colonne
dell’antica basilica
costantiniana). Da quel
giorno ha sempre
osservato la piazza da
un angolo del Palazzo
Apostolico, sulla destra.
Maria nella
letteratura
e poesia
Maria nella poesia:
● preghiera alla Vergine del Canto XXXIII del
Paradiso di Dante;
● Pianto della Madonna di Jacopone da Todi,
● Il nome di Maria di Manzoni
Maria nella musica:
● Ave Maria di Schubert,
● Ave Maria di Gounod.....
XXXIII Canto del Paradiso
di Dante
Canto XXXIII, il quale è l’ultimo de la terza cantica e
ultima; nel quale canto santo Bernardo in figura de
l’autore fa una orazione a la Vergine Maria, pregandola
che sé e la Divina Maestade si lasci vedere
visibilmente.
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
3
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
6
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.
9
Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ’ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
12
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ ali.
15
.................
...............
................
Pianto della Madonna
di Jacopone da Todi
Nunzio
Donna del paradiso,
lo tuo figliolo è priso,
Jesu Cristo beato.
Accurre, donna, e vide
che la gente l'allide!
credo che 'llo s'occide,
tanto l'on flagellato.
Madonna
Como esser porrìa
che non fece mai follia,
Cristo, la speme mia,
om' l'avesse pigliato ?
Nunzio
Madonna, egli è traduto,
Juda sì l'ha venduto
trenta denar n'ha 'vuto,
fatto n'ha gran mercato.
Madonna
Succurri, Magdalena,
gionta m'è adosso piena!
Cristo figlio se mena,
como m'è annunziato
Nunzio
Succurri, Donna, aiuta!
ch'al tuo figlio se sputa
e la gente lo muta,
hanlo dato a Pilato.
Madonna
O Pilato, non fare
lo figlio mio tormentare,
ch'io te posso mostrare
como a torto è accusato.
.............
.............
.................
Il nome di Maria
di Manzoni
Tacita un giorno a non so qual
pendice
Salia d’un fabbro nazaren la
sposa;
Salia non vista alla magion
felice
D’una pregnante annosa;
E detto: “Salve” a lei, che in
reverenti 5
Accoglienze onorò
l’inaspettata,
Dio lodando, sclamò: Tutte
le genti
Mi chiameran beata.
Deh! con che scherno udito
avria i lontani
Presagi allor l’età superba!
Oh tardo 10
Nostro consiglio! oh
degl’intenti umani
Antiveder bugiardo!
Noi testimoni che alla tua
parola
Ubbidiente l’avvenir
rispose,
Noi serbati all’amor, nati
alla scola 15
Delle celesti cose,...............
Maryam nella
saggistica
Si riporta di seguito una parte del commento
dell'islamico Hamza Roberto Piccardo sulla
figura di Maryam
(“Traduzione dei significati del Corano in lingua
italiana”):
«Maria è la donna tramite la quale Allah (gloria a
Lui l'Altissimo) ha voluto dare un segno
particolare: “In verità o Maria, Allah ti ha
prescelta; ti ha purificata e prescelta tra tutte le
donne del mondo” (III,42) e il segno è stato
Gesù suo figlio, nato per volontà dell'Altissimo,
divina creazione della generazione umana:
“...un segno per le genti e una misericordia da
parte Nostra” (XIX,21)»
Tutta la avvicenda di Maria è dolcemente
contraddistinta dall'abbandono ad Allah e da
una purezza delle intenzioni che ne fa una figura
angelicata; l'Inviato di Allah (pace e benedizioni
su di Lui)disse che Maria, insieme a Fatima,
Khadija e Asiya (la sposa del faraone che salvò
Mosè dal Nilo)è una delle signore del Paradiso.
Maryam
nell'arte
Mentre gli arabi, di norma,
rispettano pedissequamente
il precetto coranico di non
rappresentare l'umano e tanto
meno il profeta (nessun
profeta è tanto puro da poter
rappresentare la purezza dei
profeti), tra i Persiani e Turchi,
ai margini dell'Islam, è fiorita
l'arte della miniatura.
Le rappresentazioni di Maryam ed Iso che
prenderemo in considerazione sono del XV
secolo (J.J. Leveque, N. Menant, La pittura
islamica-indiana, Il Saggiatore. Milano 1969).
L'ascesa di Gesù
(Isa) in Cielo in un
dipinto turco-islamico
Maryam nei
film
Poiché i mussulmani, di qualsiasi nazionalità essi
siano, sono tenuti a studiare la lingua araba, i
film sull'Islam e sulla vita dei profeti sono
prodotti soprattutto in arabo. Ne esistono
parecchie versioni in lingua francese, ma non si
trova quasi nulla in lingua italiana. Pare
interessante, tuttavia, almeno visionare gli
spezzoni di film che riguardano la vita di Maria.
Si tratta di rappresentazioni molto diverse dalle
nostre, nelle quali conviene notare con i ragazzi
le peculiarità: è interessante osservare per
esempio, che ogni volta che parla Iso o qualsiasi
altro profeta, si ode solo la voce, mentre si
nasconde sempre dietro una luce la sua figura
ecc...
Diversa è la motivazione che ne offre la cultura
araba: Iso e così tutti gli altri profeti, fino a
Maometto, non sono raffigurabili in quanto
sommamente puri e nessun uomo è tanto puro
da poterne dare rappresentazione. Le donne
invece vanno nascoste sotto il velo che altro non
è che “una carezza di protezione dagli sguardi
indiscreti”. Una forma di rispetto della corporeità
che, malgrado le forme estreme che non sono
comprensibili, deve essere accettata e
interpretata come una forma d'amore.
In alternativa, può essere presentato il video Sura
Maryam (
it.youtube.com/watch?v=ntPSDWo9XRo).
Si tratta di uno spezzone di film arabo
riguardante la vita di Maryam e la nascita di suo
figlio Iso. Le immagini sono accompagnate dalle
relative Sure del Corano, cantate, nelle tipiche
melodie delle preghiere delle Moschee, da
Mustafa Ismael.
Altro film in lingua araba su Maria, sottotitolato
però solo in inglese è Maryam Adhraa (Virgin
Mary), con Mishariy Rasheed Alafasy,
rintracciabile a puntate in:
it.youtube.com/watch?v=wwEwLMxadbI&featur
e=related
Maria nei
film
Maria nei film: alcuni stralci delle pellicole più note sulla
vita di Gesù: stralci del musical Maria di Nazareth,
una storia che continua, di Maria Pia Liotta e Adele
Dorothy Ciampa; Nativity...
Nativity
Sitografia

Corano ed islam :
http://www.webalice.it/pvmantel/home.html#10
Gesù storico:
http://www.orarel.com/cristianesimo/jesus/index.ht
m
Maria: www.mariedenazareth.com
www.nostreradici.it
Luoghi Sacri: www.goisrael.it
Materiali religione: http://www.religionecattolica.it/
http://digilander.libero.it

Apocrifi: http://www.vangeliapocrifi.it
Bibbia: http://www.biblegateway.com
Sito di Siti utili: http://www.dienneti.it
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Scuola secondaria I grado - Maryam