ilCittadino o r e lib Periodico apartitico di politica, cultura, ambiente Anno 1 n. 2 - Agosto 2013 giarre e riposto: ELETTI I PRESIDENTI DEL Consiglio comunale F.s. RESTA Un miraggio il raddoppio ferroviario a pag. 4 a pag. 6-7 La “fine”... cosa inesistente per i nostri politici S Felice Belfiore iamo abituati a vedere la parola “fine” dopo ogni film... ma abbiamo visto la “fine” di Mussolini, di Hitler, di Stalin, di Vittorio Emanuele III, ma anche di Gorbaciov, di Clinton, di Reagan, di Gheddafi, di Mubarak... insomma tutti hanno una “fine”. Nell’Italia di oggi è diverso, sperare nella fine di un politico è impensabile, ed anche quando sembrano finire resuscitano tutti, ed ovunque, al Nord come al Sud, a destra come a sinistra o al centro. Sono resuscitati La Malfa, Amato, Rutelli, Casini, Andò, Cirino Pomicino, Martelli, De Michelis, Di Pietro, Bertinotti, Bersani, sembravano morti e sepolti invece sono vivissimi, pronti ad apparire, mostrarsi, farsi sentire (meglio non soffermarsi su quanto prendono di pensione per il lavoro svolto). La sete di potere, l’avvinghiamento alla poltrona, il piacere del comando, la voglia di mostrare di essere i primi, i più forti, i migliori, gli eterni, i sempreverdi, finiscono solo con il naturale trapasso... non vediamo più in televisione e sui media Andreotti, Cossiga, Craxi, solo perché non ci sono più, altrimenti sarebbero ancora là, immarcescibili! In tanti pensano che la parola “fine” possa ora riferirsi al nostro Silvio Berlusconi. Ma si può liquidare Berlusconi con una sentenza? uno che ha un potere economico immenso, un seguito oggettivamente nutrito e compatto, un carisma ancora intatto, una capacità di penetrazione illimitata in tutti i settori della comunicazione, dello sport, dello spettacolo, del divertimento, dell’intrattenimento. I giudici della Suprema Corte lo hanno voluto condannare, ma ci hanno praticamente condannato a farcelo ancora sorbire quotidianamente su tutti i quotidiani e televisioni mondiali (dalle 13 pagine a lui dedicate dopo la sentenza su Repubblica alle 4 di Liberation francese). Anziché la “fine” di un leader è solo il “re-inizio” di una ennesima galoppata verso il potere incontrastato ed immutabile di chi con il danaro ha comprato ed avuto tutto e comprerà ed avrà ancora tutto. In Italia il politico, anche mediocre, trova sempre (e a vita) spazio, ruoli, sottogoverno, incarichi, consulenze, presenza in consigli di amministrazione di enti pubblici e istituti vari, ...pag. 2 FORNITURE SLOT MACHINE Registrazione n. 9 del 02/07/2013 CALCIO BALILLA - CARAMBOLE - FLIPPER PER BAR - SALE DA GIOCO - CIRCOLI PRIVATI Per informazioni TEL. 095-937004 L a pag. 8 a pag. 10 Mare nostrum... o di nessuno ’area più affascinante per i visitatori, nella striscia di costa jonica contrassegnata dai Faraglioni di Acitrezza, è offerta dalle leggende più poetiche dell’antichità, quella che racconta la vicenda della bella ninfa Galatea, figlia del dio marino Nereo, e del suo innamorato, il mite pastorello Aci. Secondo l’antico racconto, il ciclope Polifemo, invaghitosi della ninfa, schiacciò il rivale sotto un macigno e gli Dei, impietositi dallo strazio di Galatea, trasformarono il sangue del pastorello in un fiume che trova pace nel mare dove l’attende l’abbraccio affettuoso dell’innamorata. Alla leggenda di Aci e Galatea dedicò uno dei suoi idilli il poeta Teocrito, vissuto tra il quarto e terzo secolo a.C. In questo momento l’area acese non vive un momento di massimo splendore perché la zona di Acicastello e Acitrezza è un “imbuto” di traffico e sulle altre zone a scogliera la pulizia non è al massimo della qualità. Anche la viabilità soffre la mancanza di un collegamento diretto tra i due centri e la valorizzazione turistica non è avvenuta con un notevole richiamo di forestieri per assenza delle infrastrutture necessarie al decollo. Sulla zona di Torre Archirafi vi è una lamentela continua dei residenti estivi che si dolgono di un “frastuono” e di uno strombazzare notturno che riduce le ore di riposo. Pulita l’acqua del mare, ma l’arenile registra qualche “cartaccia” di troppo che allontana i buongustai. La presenza del porto turistico di Riposto, dopo dieci anni dalla sua attività, non è riuscita a soddisfare le legittime richieste di occupazione ed inoltre siamo in presenza di un turismo “mordi e fuggi” che non dialoga con le attività commerciali della città marinara e nemmeno si ferma per un tempo abbastanza significativo per poter valorizzare tutte le bellezze di cui dispone la città. Il tratto mascalese sconta alcune pecche ormai datate. Ogni anno puntualmente, per disposizione sanitarie, è interdetta alla fruizione la contrada di Sant’Anna ed inoltre in territorio di Fondachello dobbiamo registrare l’edificazione selvaggia con assenza di spazi a verde e parcheggi. Gli stessi stabilimenti balneari avvertono i morsi della crisi con un calo del turismo giornaliero e la presenza esclusiva di clientela fidelizzata. Sull’aspetto della pulizia caliamo un “velo pietoso” perché solo da alcuni giorni abbiamo visto in opera i mezzi per il ritiro della cenere vulcanica che ha invaso tutto il circondario. L’arenile che da Fondachello confina con Marina di Cottone non brilla certo per pulizia ed ancora oggi continua la battaglia domenicale tra le forze dell’ordine e gli attendamenti abusivi che prepotentemente lo occupano. Anche la riserva orientata “Fiumefreddo”, polo di attrazione per gli ambientalisti ed amatori delle specie acquatiche, non ha rappresentato quel quid per fare decollare un turismo elettivo. Auspichiamo nella soluzione proposta dal comune di Fiumefreddo e Calatabiano di riappropriarsi della zona “A” e “B” (così come previsto nella legge istitutiva delle riserve) per farne il fiore all’occhiello nello sviluppo turistico. Resta da decidere la sorte dell’area boschiva che dovrebbe divenire l’elemento trainante nella creazione dei nuovi stabilimenti balneari previsti (ma sconosciamo la data di attuazione) dal Pudm (piano di utilizzo del demanio marittimo). Di Marina di San Marco dobbiamo affermare come sia possibile non rendere ancora carrozzabile la trazzera che è stata affidata recentemente al Comune. Un richiamo dobbiamo fare all’insensibilità del vacanziere che non mostra nessun rispetto dei luoghi lasciando lungo il percorso buste e rifiuti di ogni genere che denotano un cattivo uso dell’arenile. Il danno d’immagine viene garantito dall’Alcantara e dal depuratore di C.da Pietranera che, guasto spesso d’estate, porta su tutta la costa una scia di sporcizia, simbolo del nostro degrado nell’offerta di promozione del turismo. Dal nostro angolo visuale ci aspettiamo che le pubbliche amministrazioni operino in sinergia evitando il campanilismo perverso e la modesta visione che basti “sole, aria ed acqua” per fare decollare il territorio. Angelo Vecchio Ruggeri Giarre rischia di perdere l’ospedale I sindaci del comprensorio giarrese sono riusciti ad ottenere il rinvio ad altra data della conferenza dei sindaci dell’Asp di Catania, in programma nei giorni scorsi al Palazzo degli Elefanti del capoluogo etneo, avente ad oggetto la trasformazione in solo Pta di quel che resta dell’ospedale San Giovanni Di Dio e Sant’Isidoro di Giarre. Una riunione durissima e improvvisa, nella quale, in pratica, si sarebbe sancita la definitiva chiusura del nosocomio. Tra i primi a lanciare l’allarme il Mario Pafumi sindaco di Riposto Enzo Caragliano, il quale ha invitato i colleghi a chiedere il rinvio dell’incontro, in modo da poter stilare un documento con proposte fattibili, volte a salvare quello che resta del nosocomio di via Forlanini. Caragliano è reciso: “L’ospedale di Giarre e l’intero distretto sanitario, ancora una volta, verrebbe ingiustamente penalizzato. Non è possibile approvare un atto interaziendale, che riguarda tutta l’area periodo di ferie, quando molti sindaci metropolitana di Catania e quindi anche potrebbero già essere fuori sede. Questo il nostro comprensorio, proprio in pieno non è un atto che si può prendere a cuo...pag. 3 ilCittadino Agosto 2013 PAGINA 2 Regionale La Regione che non riesce a finanziare le imprese trova invece i fondi per gli Enti e le associazioni ilCittadinolibero periodico apartitico di politica, cultura, ambiente - reg. Trib. Catania n. 9/2013 Tiratura 5.000 copie Editore: Scuto Servizi S.r.l.s. - Riposto Saranno spesi per la “tabella H” ben 19 mln di euro Redattore: Emanuela Pennisi Direttore responsabile: Salvatore Zappulla Vice direttore: Angelo Vecchio Ruggeri Segretaria di Redazione: Maria Giusy Parisi Distribuzione e pubblicità: Manfredo Castro tel. 3491679216 Assistenza legale: Avv. Cristofaro Alessi Tipografia: Italgrafica, via Nocilla, n°159 Aci Sant'Antonio, CT. Email: [email protected] Tel. 095/937004 Casella Postale n. 113 - Giarre Hanno collaborato a questo numero: Felice Belfiore, Angela di Francisca, Rosalba Mazza, Mario Pafumi, Maria Giusy Parisi, Emanuela Pennisi, Francesco Puglisi, Angelo Vecchio Ruggeri, Lidia Timpanaro, Salvatore Trovato. Questo numero è stato chiuso il 07/08/2013 alle ore 21:00 Abbonamento soci: € 3,00 Ordinario € 30.00 Sostenitore € 150,00 Pubblicità: pubblicità modulo 6x8 cm euro 35,0050,00-80,00. I manoscritti pervenuti in redazione non vengono restituiti. Le opinioni degli autori degli articoli non impegnano necessariamente la responsabilità de ilCittadino libero e sono liberamente espresse. PALERMO - Sono 140 gli enti ripescati dal Governatore Crocetta, ma per i finanziamenti è tutto da discutere. Il piano per assegnare i contributi della ex Tabella H guarda con occhio benevole alle associazioni finanziate nel 2010. Il presidente dichiara con enorme franchezza che “saranno spesi 19 milioni, ma bisogna trovare la copertura”. Nel nuovo elenco ci saranno delle novità: saranno indicati i nomi degli enti, non i singoli contributi. Per una valutazione sul corrispettivo da assegnare ad ogni singola associazione si farà riferimento ad una istruttoria successiva, affidata ai dipartimenti competenti. In questa fase il Presidente della Regione sta provvedendo ad un disegno di legge che - molto probabilmente - andrà in Aula nell’ultima settimana di lavori dell’Assemblea. Sulla quantificazione delle somme Crocetta ha le idee chiare “in quanto saranno riscontrate le attività che le associazioni hanno realizzato nell’ultimo triennio. Mentre deve essere chiaro che, per il futuro, ai bandi potranno partecipare anche le associazioni attualmente non comprese nella tabella H”. In tutto questo trambusto resta un grosso punto interrogativo. Potranno essere rispettati i tempi visto che il disegno di legge non potrà essere approvato prima dell’entrata in vigore dell’assestamento di bilancio che al momento si trova all’esame del Commissario dello Stato? Ma se è prossima la chiusura estiva dell’Ars si procederà con una pubblicazione straordinaria sulla Gazzetta Ufficiale? Per il ... segue da pag. 1 immaginiamoci un leader come il Cavaliere che ha segnato, nel bene o nel male, la storia della nostra repubblica negli ultimi vent’anni. Dargli i domiciliari? Togliergli il passaporto? Dargli la Grazia? È pensabile che queste cose possano portare alla “fine” del mitico Silvio ormai votato all’eternità? Ridicolo ed assurdo poi affidarlo ai servizi sociali per il “recupero”, ce lo immaginiamo l’assistente sociale che deve andare ad Arcore o Palazzo Grazioli a parlargli di “morale”, sostenendolo Presidente un dato è tassativo: i soldi saranno assegnati agli Enti nell’occasione dell’ultima settimana di lavoro parlamentare. Alla data odierna invece pare sfumare la possibilità che la legge per saldare i debiti con le imprese venga approvata entro la chiusura della sessione estiva. Sulla questione si è aperto un fuoco bipartisan contro l’aumento delle tasse per pagare gli interessi sul maxi prestito dello Stato. Stralcio della “tabella H” Per tale motivo l’assessore regionale Luca Bianchi ha inviato al viceministro Stefano Fassina una bozza di emendamento da presentare in Parlamento: si prevede che la Regione faccia fronte alla spesa (52 milioni l’anno) con il gettito dell’Irpef che attualmente i Siciliani pagano per la Sanità. Questa norma dovrebbe andare in discussione alla Camera e al senato nei giorni prossimi e poi toccherebbe all’Ars esprimere il proprio giudizio in merito. Non sappiamo i tempi di attuazione di questa norma che potrebbe slittare a settembre, fa dire all’intero mondo politico come sia utile per il momento pesare il meno possibile sulle tasche dei contribuenti. A.V.R. psicologicamente, cercando di “educarlo” anzi ri-educarlo... così come a suo tempo fu rieducato Tanassi, ve lo ricordate?, quello della scandalo Looked, quello delle tangenti e delle mazzette per gli aerei militari, anche lui affidato amorevolmente ai servizi sociali e, giustamente, dopo alcuni anni, rieducato e reinserito in politica, mondato dai suoi peccati... Ci è stato insegnato che una sola cosa nella vita è certa e sicura: la morte! Berlusconi, così come tutti gli altri politici italiani di de- stra e di sinistra, di dietro o davanti (alla Grillo), uscirà di scena solo quando passerà a miglior... vita... la parola “fine” non può essere ancora scritta, rassegniamoci! L’ONESTÀ È DI CASA Lo Studio Immobiliare Scuto ti affianca nell’acquisto e nella vendita del tuo immobile, offrendoti servizi di consulenza per mutui, prestiti, nonché servizi privati di ingegneria e architettura. Vieni a trovarci nel nostro studio di Riposto, Corso Italia n.175. Vuoi aprire un punto servizi nel tuo Comune? Chiamaci allo 095/937004! - Seguici su facebook/immobiliarescuto GIARRE – SAN GIOVANNI M. Terreno coltivato mq 1000 circa con casetta rurale mq 30 circa, con vasca irrigua in pietra lavica, acqua e luce attivi. Molto panoramica, con spazi esterni ben curati. Occasione: € 50.000 tratt. Cl.Ener.G. Cod. 675 GIARRE - Splendido e luminoso attico al terzo e quarto piano con grande terrazza coperta di mq 50 circa e terrazza verandata mq 45 circa, più terrazza esterna panoramicissima di mq 40 circa. Compreso posto auto, in ottime condizioni. Prezzo interessante! Cl.Ener.G. Cod. 290 SANTA VENERINA – Appartamento al secondo piano ascensorato mq 100 circa, vani 3 1/2, con cucina abitabile, servizi e lavanderia. Ampi balconi con affaccio mare e Etna. Luminoso e in ottime condizioni, mai abitato, con impianto metano. Affare: solo € 120.000 tratt. Cl. Ener. G. Cod. 298 RIPOSTO – Appartamento al primo piano ascensorato mq 120 circa, vani 5 1/2 con terrazzo vista Etna e garage soppalcato mq 30 circa. Ottime condizioni: riscaldamento autonomo, rifiniture di pregio, molto luminoso. In tranquilla zona residenziale, con basse spese condominiali. Occasione: € 135.000 tratt. Cl.Ener.G. Cod.303 GIARRE - Appartamento al primo piano, mq 120 circa, 3 ampi vani + cucina e servizi; pavimenti in marmo e infissi in legno in buone condizioni. Terrazza panoramica mq 60 circa. Affare: € 85.000 tratt. Cl. Ener. G. Cod. 316 RIPOSTO - Casa singola su più livelli, piano terra mq 140 circa e piano primo mq 100 circa, con terrazza. Da ristrutturare. Ottima occasione per personalizzazione degli ambienti, in posizione centrale nei pressi del Corso Italia. Prezzo affare! Cl. Ener.G. Cod. 480 SANTA VENERINA – Casa singola su più livelli: piano terra garage mq 170 circa e giardino mq 100 circa, piano primo vani 5, mq 125 circa + terrazza mq 75 circa. In zona centrale, ben rifinita e in ottime condizioni. Possibilità di permuta zona Giarre e limitrofi. Tratt. Riservate. Cl.Ener.G. Cod. 486 ACIREALE – STAZZO Casa singola mq 136 circa con posto auto, giardino sul retro mq 160 circa e terrazza mq 140 circa. Da ristrutturare. Sulla strada principale, con giardino interno e terrazza panoramica. Occasione! Tratt. Riservate. Cl.Ener.G. Cod. 489 RIPOSTO – Centralissima casa singola sul mare, piano rialzato mq 100 circa, con giardino mq 100 circa lato mare + terrazza. Giardino con pergola e aiuole ben curate, esterni nuovi e terrazza pavimentata lato mare. In zona centrale e turistica: ideale come casa vacanza o abitazione. Tratt. Riservate. Cl.Ener.G. Cod. 487 ilCittadino Agosto 2013 ... segue da pag. 1 re leggero e secondo me ha tutto il sapore di un colpo di mano, così come è stato fatto artatamente in tutti questi anni a sfavore dell’ospedale giarrese. Occorrono tempi giusti per una riorganizzazione di questo tipo, che andrebbe adottata da un organo non commissariato, senza nulla togliere al commissario che è una persona valida e preparata”. Secondo il primo cittadino di Riposto, che incalza, “il rischio di una tale cosiddetta riorganizzazione è che il presidio ospedaliero di Giarre diventi definitivamente un semplice Presidio Territoriale di Assistenza. Se il piano fosse approvato scomparirebbero definitivamente gli ambulatori di chirurgia, di ortopedia, di ginecologia ed ostetricia, e con essi il day surgery, e cioè tutti i piccoli interventi. In sostanza si trasformerebbe in un semplice poliambulatorio. Questa riorganizzazione, in poche parole, ha l’aspetto di un atto definitivo di un progetto già avviato anni orsono. La lenta ma progressiva spoliazione di reparti, personale e macchinari, trasferiti col tempo dal Sant’Isidoro di Giarre al Santa Marta e Santa Venera di Acireale, in quello che più volte è stato definito dall’ormai ex commissione straordinaria giarrese sull’ospedale un piano consapevole e ben mirato per chiudere il presidio ospedaliero. Credo che l’ospedale Sant’Isidoro sia stato già abbondantemente penalizzato. In passato il presidio di Giarre non aveva nulla da invidiare a quello di Acireale. Col tempo è stato depotenziato artatamente e ancora oggi si cerca di svuotarlo ulteriormente”. Il sindaco Caragliano, alla luce di queste riflessioni, peraltro condivise da molti suoi colleghi del comprensorio, ha chiesto e ottenuto a tutti i suoi colleghi sindaci del comprensorio di fare fronte comune per impedire l’ennesimo scippo. Nel corso della riunione, è stato chiesto e ottenuto l’aggiornamento dei lavori ad un mese, “in modo da portare una proposta alternativa che sia soddisfacente per i nostri cittadini, già depredati del loro presidio”. Anche il sindaco di Giarre Roberto Bonaccorsi ha preannunciato battaglia, manifestando l’intenzione di opporsi ad un atto “sospetto”. PAGINA 3 Regionale “Bandiera Nera” di Legambiente al Consorzio Bonifica di Siracusa Assegnato il vessillo dei pirati dell’ambiente per il permanente prosciugamento dei pantani di Gelsari e di Lentini CATANIA - È stata assegnata al Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa dalla Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente per il monitoraggio dello stato di salute e la salvaguardia dei bacini lacustri italiani, la Bandiera Nera di Legambiente, il poco ambito vessillo creato per chi si macchia di reati contro l’ambiente. Le ragioni che hanno portato all’attribuzione della Bandiera Nera sono state illustrate durante un recente dibattito che si è svolto a Catania, presso la Chiesa di San Francesco Borgia, nel corso del quale sono intervenuti Federica Barbera, responsabile della Goletta dei Laghi, Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia, Renato De Pietro, presidente del circolo Legambiente Catania. Ad indignare gli ambientalisti è quanto avvenuto nei Pantani di Lentini e Gelsari, che costituiscono la zona umida con un basso tirante d’acqua più vasta della Sicilia e che rivestono un’enorme importanza, a livello sovra nazionale, ai fini della conservazione dell’avifauna migratoria. Recentemente, infatti, lo scenario naturale è stato fortemente modificato in seguito agli interventi di prosciugamento delle zone umide attraverso l’attivazione di impianti idrovori da parte del Consorzio di Bonifica 10 Siracusa e la successiva distruzione con mezzi meccanici della vegetazione dei Pantani, azioni che hanno compromesso l’ecosistema e messo a repentaglio la vita di molte specie animali rare o a rischio di estinzione, come la Moretta tabaccata. “Quello che sta succedendo nei Pantani di Lentini e Gelsari è gravissimo” - dichiara Renato De Pietro, presidente del circolo Legambiente Catania. Proprio per denunciare le pesanti alterazioni ambientali in atto abbiamo presentato un esposto alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea per violazioni sostanziali delle norme di tutela della rete ecologica “Natura 2000” per danni sia ad habitat d’interesse comunitario ai sensi della Direttiva europea “Habitat” che della Direttiva europea “Uccelli”. Non solo continua De Pietro - abbiamo inviato il nostro esposto anche al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, chiedendo di assumere adeguate iniziative di tutela dei pantani e di intervenire con forza nei confronti della Regione Siciliana al fine di garantire, attraverso il ripristino delle due importanti zone umide, la presenza delle specie e degli habitat prioritari”. F.P. Parco Trekking raddoppia: dall’11 agosto fino al 6 novembre 26 itinerari alla scoperta dei luoghi più suggestivi del Parco dell’Etna NICOLOSI – Raddoppia “Parco Trekking”, il tradizionale programma estivo-autunnale di escursioni organizzato dal Parco dell’Etna, cambiando volto e filosofia. A partire da domenica prossima 11 agosto, il Parco propone non solo agli appassionati del trekking, ma anche ai turisti di tutto il mondo che vengono a visitare il vulcano Patrimonio dell’Umanità e il suo territorio, un fittissimo calendario di itinerari alla scoperta dei luoghi più suggestivi e significativi, sotto il profilo naturalistico, dell’area protetta. Spiega la presidente del Parco Marisa Mazzaglia: “Proponiamo a tutti i turisti e visitatori dell’Etna e del Parco un invito lungo tre mesi, da domenica prossima fino al 6 novembre, per potere fruire in pieno e in sicurezza, con il prezioso ausilio delle guide dell’Ente, le più affascinanti peculiarità naturalistiche del Parco, ma anche molti degli aspetti più interessanti dei centri storici dei nostri Comuni, che abbiamo di proposito scelto come luoghi di ritrovo dei partecipanti. Saranno tre mesi molto intensi e senza soluzione di continuità: i ventisei itinerari si svolgeranno infatti ogni dome- Torrisi s.r.l. negozio 3 Via Callipoli n.108 95014 Giarre (CT) Tel. 095/7796273 - 095/7798465 nica e mercoledì, proprio per consentire ai turisti presenti sul territorio di partecipare. Sotto questo punto di vista, contiamo sulla collaborazione di Federalberghi, delle Pro Loco, delle associazioni e consorzi di B&B, delle associazioni e delle strutture ricettive del territorio per divulgare al massimo la nostra proposta”. Sono dunque ventisei gli itinerari, il doppio rispetto agli anni passati, in programma a partire da domenica 11 agosto, per conoscere molti dei luoghi più belli dell’intero territorio del Parco dell’Etna. Si comincia, domenica prossima, con il Sentiero Natura dei Monti Sartorius: il percorso, che riveste eccezionale interesse sia dal punto di vista geologico che botanico, si snoda ad anello a partire dalla sbarra forestale posta a quota 1660 m slm, nei pressi del Rifugio Citelli, per circa quattro chilometri. Lungo il sentiero, che presenta 6 punti di osservazione, si incontrano radure ricche di specie endemiche, “bombe” vulcaniche di notevoli dimensioni e formazioni boschive dominate dalle betulle (Betula aetnensis). Il grande interesse geologico è invece rappresentato dalla imponente colata lavica del 1865 che ha dato origine ai Monti Sartorius (in onore e a memoria dello studioso Sartorius von Walterhausen, che fu tra i primi a riportare cartograficamente le più importanti eruzioni dell’Etna), caratterizzati dal tipico allineamento “a bottoniera” dei conetti eruttivi. Il programma completo è disponibile su www. parcoetna.it, www.parks.it/parco.etna e sulla pagina facebook del Parco dell’Etna. M.G.P. ilCittadino Speciale Infrastrutture Viarie Agosto 2013 PAGINA 4 Nell’era dell’alta velocità, il raddoppio ferroviario sulla tratta Me - Ct si ferma alle porte di Fiumefreddo La tratta ferroviaria Messina-Siracusa o dorsale jonica è una delle due linee ferroviarie principale della rete siciliana sia per mole di traffico che per popolazione servita. La costruzione della linea venne proposta successivamente dopo alla costituzione dell’Unità d’Italia. La tratta lunga 182 km venne aperta al trasporto di passeggeri e merci in un arco di tempo tra il 1866 e il 1871. Il primo incarico porta la data del 25 settembre 1860, con decreto del governo provvisorio di Garibaldi, è la società destinataria è costituita dai banchieri Pietro Augusto Adami e Adriano Lemmi di Livorno. Questa società aveva ottenuto delle concessioni per la costruzione di varie ferrovie ma incontrava l’opposizione del governo italiano che aveva altre prospettive e, pertanto, poco dopo fu revocato l’incarico. A questo gruppo di banchieri subentrò la società Vittorio Emanuele di Carlo Laffitte, costituita con capitale interamente francese, che ricevette incarico di costruzione di tratte di rete ferrata delle linee calabro-sicule. Il 27 agosto 1863 questo gruppo societario affidò la costruzione ad una società formata dai signori Parent, Salamanca e Schaken che a loro volta la subconcessero ad ulteriore società formata dai signori Vitali, Picard, Charles che era stata costituita a Parigi il 24 agosto 1862 i cui soci accomandanti erano Parent, Scaken e gli accomandatari Vitali, Picard, Charles ed Oscar Stevens. Nel 1866 la società Vittorio Emanuele pose in liquidazione, per scadenza di termini, la società Vitali e soci ed il 29 novembre 1866 venne stipulato ulteriore contratto con l’Impresa Generale per la costruzione della strade ferrate calabro-sicule per proseguire i lavori della Messina-Siracusa. Il 12 dicembre 1866 Messina veniva collegata a Taormina con l’apertura di una tratta di 47,07 km e il 3 gennaio del 1867 si completava il tronco successivo di 47,7 km raggiungendo la stazione centrale di Catania. In periodi successivi vennero completati le tratte ricadente nella piana di Catania e sino alla stazione di Siracusa. In questo periodo storico di riferimento nasce anche la stazione di Fiumefreddo e nel gennaio del 1867 viene alla luce la fermata dei treni nel paese etneo. Sino alla metà degli anni ‘70 ebbe un notevole traffico di viaggiatori e merci e lo scalo di Fiumefreddo fu un punto nodale per le attività industriale e agrumicole che gravavano in questo versante. Nella metà degli anni ‘80 la classe politica dell’epoca si intesta, nel quadro del raddoppio della linea ferrata Catania-Messina, l’eliminazione dei passaggi a livello che tagliano il paese in due parti creando uno stato di sofferenza oltre che disagi, per le lunghe soste di attesa, agli automobilisti che debbono percorrere la strada provinciale che dal centro del paese conduce al quartiere di Feudogrande o ancora più grave limi- tati lungo la statale 120 nella percorrenza per il raggiungimento dei paesi etnei. L’unico risultato ottenuto rimane la chiusura del passaggio a livello di Gona con l’apertura di una variante per le frazioni di Civì e centri montanari. È rimasto anche utopia lo spostamento della stazione ferroviaria in contrada Lavina, mentre il raddoppio del binario chiude la sua corsa all’imbocco della galleria del viadotto del ponteforche. Da anni sono bloccati, nelle casse di Rete ferroviaria italiana, i fondi ed il progetto definitivo del raddoppio binario nella tratta Fiumefreddo-Giampilieri. Il dramma purtroppo è sotto gli occhi di tutti, come il traffico su rotaia rappresenti una “cancrena” per l’economia e le potenzialità di sviluppo dell’impresa manifatturiera meridionale. La crisi investe la politica dei trasporti del sistema italiano ed è in controtendenza in riferimento ai principali Paesi industrializzati. Un centro studi di levatura nazionale rileva un calo del 6% alla fine del 2010 del trasporto su strada ferrata rispetto all’anno precedente. Il dato dell’anno precedente fu un calo del 32% rispetto al 2008. Un dato preoccupante per l’intero sistema logistico italiano perché la flessione non sarebbe da imputare all’andamento generale dei mercati, che mostra un segnale di ripresa in tutti i settori del trasporto, quanto ad una vera e propria exit strategy di Ferrovia dello Stato. Il fatto grave è che non siamo in presenza di una ritirata pilotata a livello politico per posizionare il cargo ferroviario su assetti più razionali aperti ai nuovi operatori, ma un collasso aziendale che rischia di travolgere le preziose risorse pubbliche e private impegnate nella ferrovia. Per non dire dei continui tagli dei treni a lunga percorrenza che fanno della Sicilia una sorta di “inferno” di gironi danteschi per quei poveri utenti costretti a servirsi dei treni per raggiungere località nazionale. Non sta tanto meglio la linea regionale con continue soppressioni di corse e ritardi spesso abissali che mettono a dura prova il controllo del sistema nervoso di pendolari, studenti e lavoratori, che non riescono a conciliare confort di percorrenza e orari di arrivo e partenze da e per luoghi di lavoro. Se, a tutt’oggi, le varie conferenze di servizi non hanno prodotto i risultati sperati dagli “utenti consumatori” si rende opportuno un cambio di strategia politica oltre che un’inversione di tendenza nelle linee programmatiche dei Governi (nazionale, regionale e locali) per definire un rapporto di chiarezza sul sistema di comunicazione nel nostro Paese. Non è solo auspicabile ma è anche un’opportunità per garantire un principio di democrazia economica. Angelo Vecchio Ruggeri Mascali: oltre 23 mln deliberati dal Cipe per l’ampliamento del depuratore consortile Nei mesi scorsi il Cipe ha deliberato il finanziamento di 23 milioni e 500 mila euro per la realizzazione delle reti fognarie mancanti nei 5 comuni che fanno parte del Consorzio depurazione liquami (Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia e Sant’Alfio), per l’ampliamento e potenziamento del depuratore e per la realizzazione della condotta sottomarina (cosiddetto terzo modulo). Il depuratore presente nella frazione mascalese di S.Anna, più volte negli anni scorsi è stato oggetto di numerose polemiche e campagne denigratorie. In molti hanno ritenuto che l’impianto di depurazione fosse la causa dei cattivi odori presenti nella frazione balneare di S.Anna e del mare poco pulito. Il presidente del Consorzio depurazione liquami l’avv. Francesco Vasta rassicura sul buon funzionamento del depuratore consortile e spiega: “L’agglomerato di S.Anna non è collegato con nessuna rete fognaria. La borgata scarica nel sotto- zioni che avverranno in sede di conferenza di servizi. suolo, questo è fonte di cattivi odori e di inquinamento. Il progetto approvato potrà essere messo a bando entro il Mascali e Riposto hanno delle stazioni di sollevamento 31 dicembre prossimo. che rilanciando i liquami provocano cattivi odori. Per Angela Di Francisca il periodo estivo - rassicura il presidente Vasta - sono stati realizzati dei lavori di potenziamento e di pulizia dell’alveo e il Codel, senza nessuna forma di occultamento, in qualsiasi momento, è ben disposto a ricevere chiunque voglia visitare l’impianto di depurazione. Grazie al finanziamento Cipe e alla realizzazione del terzo modulo e delle rete fognarie mancanti - conclude Vasta - non ci saranno cattivi odori e la frazione di S.Anna gioverà di un rilancio turistico”. Il Codel sta assemblando il progetto preliminare sottoscritto da tutti i progettisti nominati dai comuni consorziati e al più presto lo invierà a Palermo per le approva- Agosto 2013 PAGINA 5 ilCittadino Avvisi e Annunci Lo dico al cittadino... Al Signor Sindaco di Riposto Dott. Enzo Caragliano Signor Sindaco, sono ormai diversi anni che continuo a fare la stessa segnalazione senza alcun esito. Certa di un Suo riscontro espongo a Lei la mia preoccupazione: la mancata chiusura di un passaggio per scendere in spiaggia nel lungomare Pantano all’altezza del civico 41 lato mare. Questo attualmente risulta essere un pericolo per bambini e anziani i quali potrebbero cadere da un’altezza di circa tre metri. Sembra che nessuno sembra accorgersene: tecnici comunali, polizia municipale, consiglieri, vecchi assessori compresi i due ex sindaci D’Urso e Spitaleri. La invito ad andare a vedere Lei stesso e Le chiedo di provvedere quanto prima. Grecu Simona Signor Sindaco, Le segnalo la necessità di pulizia delle fontanelle di via Vespri e via Pio la Torre, considerando che i vecchi sindaci ed assessori non si sono mai adoperati per farle pulire. F. P. Ai nuovi amministratori del Comune di Riposto A voi tutti rendo noto che sarebbe opportuno, a mio avviso, chiudere al più presto la discarica abusiva sita a Quartirello la quale da molti anni danneggia l’area residenziale di una bella ed elegante zona di Riposto costruita dai sindaci D’Urso e Spitaleri. Antonio Pappalardo Finalmente qualche vigile a gestire il traffico all’uscita dello svincolo autostradale di Giarre. Non so di chi sia il merito, ma un plauso per la giusta iniziativa. E. P. Egregio Signor Sindaco, Le scrivo per farLe i miei complimenti per come sta gestendo la pulizia del paese di Riposto, frazioni comprese. Era da molti anni che non si vedeva una Riposto così pulita. Grazie! Pippo Scuto Vuoi anche tu dire la tua su “ il Cittadino”? Inviaci la tua lettera o le tue riflessioni, saremo lieti di pubblicarli! Scrivi a: email: [email protected] oppure: Casella Postale n. 113 - Giarre (ricorda di allegare il tuo indirizzo e un recapito telefonico) Inserzioni gratuite: VENDO E COMPRO Puoi spedire le tue inserzioni via mail a: [email protected] - via fax allo: 095-937004 - via posta a: casella postale 113 - Giarre Vendesi juke box seminuovo marca PHONOVOX anno 2006 con cd, per uso famiglia. Tel. 095-937004. Vendesi carambola 15 palle marca Garlando prezzo affare € 1.250,00. Vendesi Video Games per sala gioco prezzo affare uso anche privato. Tel. 095-937004 Vendesi a Giarre casa popolare tutta ristrutturata e ammobiliata. Affare € 38.000 tratt. ANTONIO 340-5368510/095-933160. Vendesi flipper anni ‘70 marca GOTTLIEB modello SPOT POOL meccanico. Vendesi carambola 3 palle di marca. Prezzo affare! Tel. 347-8447852 Vendesi a Riposto: App.to zona rotonda fronte scuola elementare, vani 4 più 2 servizi mq 128 con garage mq 25. Trattative riservate. Tel. 340-5368510/095-933160 SPECIALE CASE VACANZA ... CHIAMACI! - 095 937004 - 329 4138814 - 339 6776237 FONDACHELLO Appartamento in residence di recente costruzione al piano terra mq 50 circa e terrazza mq 50. In residence fronte mare, vendesi arredata. Tratt. Riservate. Cl. Ener. G. Cod. 295 Per la tua pubblicità per Info contatta il nostro servizio marketing Sig. Manfredo Castro al n. 349/1679216 Oppure scrivi a: email: [email protected] FONDACHELLO App. to al piano terra mq 60, cantina mq 10 circa e posto auto. Ingresso da cortile privato, vista Etna, climatizzato e in buone condizioni. Disponibile anche per affitto estivo (6 posti letto) o affitto a lungo termine con ‘affitto protetto’. Tratt. Riservate. Cl. Ener. G. Cod. 297 FONDACHELLO App. to in elegante residence, 3 vani mq 85 circa, con balcone/terrazzino e posto auto. Ben rifinito, in residence con spazi esterni molto curati; all’interno sono presenti inoltre piscina, anfiteatro, area giochi e organizzazione eventi. Tratt. Riservate. Cl. Energ.G cod. 210 ilCittadino Agosto 2013 PAGINA 6 Giarre Due consiglieri comunali alterano le schede tentando di invalidare la seduta consiliare Francesco Longo nuovo presidente del Consiglio Comunale Nonostante l’illegale tentativo di invalidare le regolari elezioni da parte di due consiglieri comunali, presumibilmente della minoranza, che hanno timbrato due schede fasulle mescolandole tra quelle regolari, due schede non vidimate dalla presidente “anziana” Tania Spitaleri e nonostante una sorta di ostruzionismo strisciante per “costringere” in qualche modo la maggioranza a rifare le elezioni, il medico Francesco Longo, così come nelle previsioni, è il nuovo presidente del Consiglio comunale. È stato eletto al termine di una drammatica e movimentata prima riunione d’insediamento, che ha visto intervenire perfino i carabinieri. Subito dopo è stato eletto vicepresidente Angelo Turrisi. Lapidario il commento del sindaco Roberto Bonaccorsi, al termine del rituale giuramento: “I consiglieri di opposizione hanno in una democrazia un ruolo insostituibile: controllare chi governa giorno per giorno avendo davanti come unico interesse quello della Città. Oggi purtroppo non è stato dato questo esempio: qualcuno si è macchiato di una truffa nei confronti della Città inserendo nell’urna due schede contraffatte - già consegnate alle autorità competenti - al fine di impedire il regolare svolgimento della votazione del Presidente del Consiglio. Quanto accaduto è stato squalificante per l’Istituzione tutta: chiedo io per primo scusa ai miei concittadini per l’accaduto. Mi spiace tanto. Il consiglio comunale, eleggendo il suo Presidente annullando le due schede false, ha respinto con successo un illegale tentativo di ricatto. Mi auguro che in futuro prevalga il buon senso”. È stata annunciata la consegna delle schede fasulle alla Procura delle Repubblica per i provvedimenti di competenza. Durissimo il giovane consigliere di maggioranza Giovanni Barbagallo (La Destra-Alleanza siciliana): “Oggi nella prima seduta del consiglio comunale si è rasentato lo scandalo. Durante le operazioni di voto per eleggere il presidente del Consiglio, due consiglieri dell’opposizione hanno sostituito le schede originali con due contraffatte recanti il timbro del comune. Un piano studiato ed architettato ad arte per mettere in crisi e in imbarazzo la maggioranza consiliare che, votando compatta, ha dimostrato con chiarezza da dove provenivano le schede false. Sono i numeri a parlare poiché, in base alle dichiarazioni di voto dei gruppi, i voti a favore del dottor Longo dovevano essere 14 (12 della maggioranza più due annunciate prima del voto dal consigliere Patrizia Lionti a nome della civica “Città viva”. (N.d.R.), invece, sono risultati essere 16 (comprese le due schede false). I due irresponsabili consiglieri dovrebbero farsi avanti e dimettersi per la porcata commessa oggi! Vergogna”. Il neo presidente, Francesco Longo, 44 anni, medico chirurgo, sposato e padre di due figli, vanta una carriera politica ventennale ed ha ricoperto più volte la carica di assessore nel comune di Giarre. “Nonostante tutto quello che è accaduto oggi - ha detto - sarò il presidente di tutti i consiglieri e garantirò il diritto di ciascuno a poter espletare al meglio il proprio ruolo. Dò sin da adesso la massima disponibilità al sindaco a collaborare nell’esclusivo interesse della collettività. Dobbiamo subito metterci al lavoro tutti quanti per risollevare le sorti di questa nostra città e migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Mario Pafumi Rinunciano al gettone i consiglieri di Sant’Alfio Il gruppo consiliare di minoranza avanza richiesta al presidente del consiglio I Consiglieri appartenenti al gruppo di minoranza “Movimento Santalfiese”,hanno inviato al sindaco Giuseppe Nicotra e al presidente del Consiglio comunale, Renato Finocchiaro, ai sensi dell’art. 43 del D. Lgs. 267/2000 e dell’ art. 9 del Regolamento dello Statuto Comunale, la proposta di inserire nel prossimo ordine del giorno del civico consesso l’argomento: “Rinuncia gettoni di presenza dei consiglieri comunali”. I consiglieri della minoranza, Carmelo Alfio Coco, Antonio Belfiore, Maria Gabriella Nucifora, Rosaria Nucifora, che “a far data dal 23 giugno 2013 e fino alla fine del mandato rinunciano rispettivamente ai gettoni di presenza per la partecipazione sia alle sedute del Consiglio che alle Commissioni Consiliari”, chiedono “di impegnare l’amministrazione comunale a destinare le economie derivanti dalla rinuncia ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali derivanti dall’ approvazione della presente proposta ad un ‘Fondo Unico’ a cui far confluire anche risorse da varie fonti (es. risparmi ottenuti grazie all’impiego delle fonti energetiche alternative, entrate derivanti da affitti suolo pubblico, ecc.). Il Fondo sarà oggetto di Regolamento da “Promo studenti” da settembre colazione e rosticceria a soli 0.80 € parte dei Consiglieri comunali con la presenza in misura rispettivamente di 4 componenti della maggioranza e 4 componenti della minoranza i quali dovranno far parte della relativa Commissione disciplinata come da art. 19 dello Statuto comunale”. Spiega Belfiore: “Riteniamo che ai consiglieri e agli amministratori comunali debbano essere rimborsate solo le spese vive sostenute per adempiere le loro funzioni e garantire pari opportunità nello svolgimento delle cariche pubbliche. Con questa proposta pensiamo che sia giusto farsi carico delle difficoltà finanziarie in cui versa il nostro Comune e di voler concorrere alla riduzione della spesa pubblica cui tutti gli italiani sono chiamati con la recente manovra economica approvata dal Parlamento. Dalla rinuncia dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, si verrebbe a risparmiare una discreta somma da impiegare in progetti assistenziali, culturali o in opere pubbliche e manutenzione ordinaria manutenzione (delle fonti e dei percorsi pedonali, manutenzione delle strade e marciapiedi)”. Il presidente del Consiglio comunale, Renato Finocchiaro, in merito alla proposta ha dichiarato: “In linea di principio non abbiamo alcuna remora ad Le somme risparmiate potranno essere investite in opere di pubblica utilità quali strade e marciapiedi inserire nell’OdG la proposta, ma lo faremo solo se fattibile. In precedenza ci è stata fatta la medesima proposta che non abbiamo potuto accettare per vizi di forma. In questa fase stiamo consultando dei legali per appurare la fattibilità della proposta”. M.P. Piazza Ospedale n. 1 - Giarre (CT) Tel. 095 7796385 Edicola - Tabacchi - Cartoleria Il Trofeo podistico “Sant’Isidoro Agricola” vinto da Ludovico Cinardo Risultato a sorpresa a Giarre nella gara del “miglio” che ha caratterizzato la IV edizione del trofeo podistico “Sant’Isidoro Agricola”, organizzato dal comitato provinciale della Fidal e dall’associazione sportiva Aetna Sprint, presieduta dal prof. Salvo Bracci. Sui 1609,34 mt tra le vie Callipoli, Pirandello, De Gasperi e Garibaldi con partenza e arrivo in piazza Duomo, si è imposto Ludovico Cinardo, atleta della Atletica Mazzarino con il tempo di 4 minuti e 33 secondi. Nello scorso maggio l’atleta nisseno ha conquistato l’oro nei 2000 siepi e l’argento nei 3000 ai Giochi delle Isole che si sono svolti ad Ajaccio in Corsica. “Questa per me è una vittoria stupenda - ha commentato a caldo Ludovico Cinardo - proprio perché inaspettata. Io sono venuto a Giarre per confrontarmi con atleti importanti e onestamente non pensavo di vincere. Nell’ultimo giro ho sentito che le gambe giravano e ho iniziato ad avere sensazioni buone”. Il corridore della Atletica Mazzarino si è messo alle spalle tutti i favoriti a partire da Giovanni Arena, della Virtus Acireale, altro astro nascente del podismo siciliano, che si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Terzo Giovanni Cavallo della Sprint Team Catania mentre resta fuori dal podio l’attesissimo Santo Giannito, portacolori della Polisportiva Corso Italia Pisa. Ottimo quinto posto per il mascalese di Nunziata Leonardo Leonardi, tesserato Virtus Acireale. Questa la classifica dei primi dieci assoluti e i relativi tempi: 1. Ludovico Cinardo Atletica Mazzarino 4.33; 2. Giovanni Arena Virtus Acireale 4.40; 3. Giovanni Cavallo Sprint Team Catania 4.43; 4.; Santo Giannitto Polisportiva Corso Italia Pisa 4.49; 5. Leonardo Leonardi Virtus Acireale 4.53; 6. Andrea Sciacca Virtus Acireale 4.58; 7. Alessio Custorella Virtus Acireale 5.04; 8. Andrea Cavalli Virtus Acireale 5.05; 9. Carmelo Di Stefano Sal Catania 5.10; 10. Andrea Garozzo Virtus Acireale 5.30. Tra le donne negli assoluti sul “miglio” giarrese si impone Valentina Turone della Virtus Acireale, che ha preceduto Silvia Liberto (Team Runner Mascalucia) e Maria Vacirca (Atletica Scuola Lentini). Tra i master invece buona affermazione di Giuseppe Tomaselli che corre per la Silvano Fed Pistoia. M.P. Agosto 2013 ilCittadino PAGINA 7 Riposto Nuovo successo per Marika e Paolo nella danza sportiva MASCALI - Dopo la vittoria di marzo al campionato regionale di Acireale continua a crescere la coppia mascalese formata da Marika Pizzino e Paolo Lo Castro: domenica 14 luglio a Rimini hanno conquistato, primi su 137 coppie, il titolo di Campioni Italiani di danze sportive 2013 nella categoria 19-34, A2. La coppia, formatasi da soli 2 anni, dopo molte prime posizioni ottenute con altri partner in diverse competizioni e i successi insieme nelle tappe di Coppa Italia a Eboli e Foligno, ha finalmente raggiunto il top nel campionato tricolore. L’impegno costante e la professionalità acquisita nonostante la giovane età (Marika 18 anni e Paolo 21), unite a una sana ambizione porteranno di certo le due promesse ad ottenere sempre maggiori soddisfazioni nella danza sportiva siciliana. Emanuela Pennisi Mariella Di Guardo è il nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Riposto La seconda donna nella storia del Comune marinaro La dottoressa Mariella Di Guardo è stata eletta presidente del Consiglio comunale, con gli undici voti della maggioranza che sostiene il sindaco Enzo Caragliano, mentre i consiglieri di opposizione, tranne Sebastiano Bergancini (Pd) che ha votato, si sono astenuti. La Di Guardo, classe ’53, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, ha ricoperto la carica di assessore comunale tra il ’97 e il ‘98 nell’amministrazione guidata da Antonino Mirone. Dal ’98 poi ha ininterrottamente occupato uno scranno nel consiglio comunale ripostese. Il suo commento a caldo è stato quasi un lapidario programma di lavoro: «Ringrazio chi mi ha proposto alla guida del Consiglio. È mia intenzione, in sinergia con tutto il civico consesso, procedere ad una modifica di regolamento e statuto comunale ormai superati. Dobbiamo lavorare tutti per migliorare questo Comune». Rinviata, invece, a data da destinarsi l’elezione del vice presidente per l’assenza del consigliere Michele D’Urso (assente per motivi di salute a seguito di un incidente stradale). Relativamente all’elezione del vicepresidente, se ne parlerà a probabilmente a set- tembre. L’iniziativa di Sebastiano Bergancini di andare in cabina a votare contravvenendo alle direttive dell’opposizione, costituisce il primo caso politico di questa nuova consiliatura. Riguardo la vicepresidenza restano in corsa per la carica Michele D’Urso e Gino Daidone. Con il giuramento dei consiglieri e l’elezione del presidente del civico consesso, entra a pieno regime la macchina politico amministrativa del comune di Riposto. Il neo presidente ha sentito i capi gruppo e si è attivata per la formazione delle commissioni consiliari in modo di velocizzare e rendere pienamente operativo il civico consesso. Il sindaco Enzo Caragliano, riguardo la nomina del quarto assessore donna, superesperto in materia di bilancio, sembra sia sulla dirittura d’arrivo e la nomina potrebbe avvenire anche entro il mese di agosto. La prima riunione del Civico consesso - che ha registrato la partecipazione di tanti cittadini - è stata presieduta dal consigliere anziano per numero di preferenze (oltre 300 voti) Biagio Daidone della lista Cambiare Riposto. Un nuovo Consiglio comunale caratterizzato, oltre che dalla presenza di quattro donne, da numerose “new entry” in ambedue gli schieramenti politici. Rappresentanti del centrosinistra sono Rosario Cerra e Paola Emanuele (lista Megafono); Sebastiano Bergancini (Pd); Carmelo D’Urso, Giovanni Pennisi e Sebastiano De Salvo (Per Riposto); Ezio Raciti e Claudia D’Aita (Futura Riposto). La coalizione che fa capo al sindaco Enzo Caragliano è composta da Michele D’Urso (assente ieri sera per motivi di salute) e Alfredo Scalia (Riposto in Azione); Rosario Caltabiano (Pdl); Mario Di Guardo, Mariella Di Guardo, Antonino Facchi e Alfio Caltabiano (Rivivi Riposto); Biagio Daidone, Francesco Grasso, Gianfranco Pappalardo Fiumara, Antonino Virgitto ed Eliana Maccarrone (Cambiare Riposto). M. P. Riposto Summer Events 2013: presentata la rassegna estiva In occasione della conferenza stampa di presentazione del cartellone estivo “Riposto Summer Events”, organizzato dal comune di Riposto con il patrocinio dell’assessorato al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo della Regione siciliana, del Porto dell’Etna Marina di Riposto e del Credito Siciliano, è stato ufficialmente riaperto al pubblico il settecentesco Palazzo Vigo di Torre Archirafi. Presenti in conferenza stampa, oltre al sindaco Enzo Caragliano e all’assessore al Turismo e allo Spettacolo Gianfranco Pappalardo Fiumara, anche l’attore Tuccio Musumeci, protagonista il 22 agosto dello spettacolo “Fumo negli occhi” e il conduttore Ruggero Sardo, ospite insieme a Marco Mazzaglia e alla campionessa di ginnastica artistica Carlotta Ferlito, il 10 agosto, della I edizione della Notte Bianca. Il sindaco Caragliano ha spiegato gli obiettivi del cartellone, giudicato da tutti i competenti presenti di alta qualità: “Intendiamo rilanciare il turismo e l’intera immagine della città di Riposto. Tra l’altro, per l’occasione riapriremo al pubblico spazi rimasti a lungo chiusi, come il suggestivo Palazzo Vigo e il Centro musicale”. L’assessore Gianfranco Pappalardo Fiumara, che si è scommesso in prima persona sulla qualità degli eventi proposti per allietare l’estate dei ripostesi e dei turisti: “Siamo orgogliosi di poter presentare un programma estivo con grandi personalità del mondo teatrale e musicale. Abbiamo in serbo tante iniziative. Abbiamo ripreso per esempio una manifestazione che era stata totalmente abbandonata come l’apertura al pubblico di tutti i siti d’interesse del comune di Riposto, comprese una serie di ville storiche private con giardini arabi, dove saranno organizzate mostre, percorsi culturali ed eventi musicali. Abbiamo avviato inoltre dei percorsi in tutte le chiese del territorio. E per l’occasione sarà riaperto al pubblico anche il campanile della centralissima chiesa di San Pietro”. E Tuccio Musumeci, con la sua caratteristica vis comica: “Avere un cartellone di questo livello significa evidentemente che Riposto è un comune ricco”. Mentre Ruggero Sardo ha sottolineato: “Un cartellone di questo spessore credo che in Sicilia lo abbiano al massimo cinque Comuni. È testimonianza di un importante lavoro dell’amministrazione comunale”. Tra gli intervenuti anche il capo di gabinetto dell’assessorato regionale ai BB. CC., Marina La Farina, che ha portato i saluti dell’assessore Mariarita Sgarlata. Sono tanti e per tutti i gusti gli eventi che dal 3 agosto al 22 settembre animeranno l’estate del comune marinaro. A partire dalla ricca rassegna teatrale, che vedrà protagonisti tra gli altri artisti del calibro di Edoardo Guarnera (11 TAO FITNESS VIA LAZIO 29 GIARRE (CT) ART DIRECTOR MAURIZIO CONTARINO agosto, “Parlami d’amore Mariù”), Manlio Dovì (17 agosto, “Il paraninfo”), Tuccio Musumeci (22 agosto, “Fumo negli occhi”) ed Enrico Guarneri (31 agosto, “Che quella notte”). Spazio anche al teatro per bambini con “Il libro della giungla” (16 agosto), riadattato e diretto da Giovanna Criscuolo. La rassegna musicale “Classiche emozioni” sarà inaugurata il 12 agosto con l’attesa esibizione di Igal Shamir, violinista di fama internazionale. Una serie di eventi saranno dedicati poi a Giuseppe Verdi, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della sua nascita. Non mancheranno, per i tanti appassionati, gli appuntamenti con la musica jazz. Nell’ambito di “Riposto danza” sarà ospite Giovanni Virgitto, interprete di levatura internazionale di balli latino americani, che si esibirà in coppia con la ballerina Giulia D’Alessandro. Il 10 agosto, in occasione di San Lorenzo, andrà in scena la I edizione della Notte Bianca. Il centro storico ripostese ospiterà fino all’alba mostre, concerti e spettacoli. Protagonisti della serata Ruggero Sardo, Marco Mazzaglia e Carlotta Ferlito, campionessa di ginnastica artistica e protagonista della trasmissione televisiva di successo “Ginnaste - Vite parallele”, in onda su Mtv. Alda D’Eusanio è stata ospite, invece, della 16esima edizione della manifestazione enogastronomica “Festa del pesce spada”, svoltasi nel borgo marinaro di Torre Archirafi il 3 e il 4 agosto. La celebre conduttrice televisiva si è esibita nello stravagante spettacolo “Di cotte e di crude”. Infine, non mancheranno mercatini dell’artigianato, mostre d’arte, convegni culturali, percorsi museali e appuntamenti con la solidarietà. M. P. ilCittadino Agosto 2013 Zafferana Etnea PAGINA 8 Continua il successo della kermesse “Etna in scena” 2013 con danza, musica, teatro e letteratura Musica, teatro, spettacolo e danza. Questi gli ingredienti dell’edizione 2013 di Etna in scena: la kermesse di spettacoli ed eventi estivi organizzata dal Comune di Zafferana Etnea, con la collaborazione dei dipendenti comunali. Un cartellone ricco di interpreti, opere e spettacoli, per un viaggio che va dalla Sicilia ai palcoscenici internazionali. Presenze prestigiose dello spettacolo, del teatro e della musica tra gli appuntamenti di Agosto: Malarazza, l’omaggio alla Sicilia di Domenico Modugno, reinterpretato da Mario Incudine - Kaballà - Tony Canto (13 agosto); senza dimenticare il teatro di Enrico Guarneri (4 e 23 agosto), Tuccio Musumeci (20 e 31 agosto), il divertente Gatto Blu (17 agosto). Per i giovani il fenomeno dell’anno Fedez (3 agosto) che ha registrato il tutto esaurito, “I Gemelli Diversi” (16 agosto), il grande cantautore Pino Daniele (18 agosto). Tra i grandi eventi anche Massimo Ranieri (24 agosto) e la danza del New Classical Ballet of Moscov con “La bella addormentata” (7 agosto). Ed ancora il cabaret di Angelo Pintus (29 agosto), le compagnie teatrali siciliane, il cinema sotto le stelle e le tanto attese fiabe per i più piccoli e per i grandi che vogliono lasciarsi sorprendere dalla bellezza delle fiabe. Dai palcoscenici internazionali, la musica meravigliosa del bolero di Maurice Ravel, del soprano di origini italo-argentine Giovanna Collica e l’opera di Ariel Ramirez “Misa Criolla” (Messa Creola) per solo, coro e orchestra (22 agosto). Un cartellone che ha il merito di at- Zafferana e le sue origini In alto: la presentazione della kermesse. Sotto: l’anfiteatro gremito di spettatori; tirare tanti turisti nella cittadina etnea. “Ogni anno - afferma il sindaco Alfio Russo - Zafferana è lieta di accogliere un grande pubblico di turisti proveniente da tutta l’isola, offrendosi quale meta privilegiata per le calde serate d’estate. Eccellenza nelle specialità gastronomiche, ma anche cultura, arte, teatro e musica per soddisfare un ampio pubblico. Anche in quest’edizione, l’anfiteatro ospiterà le richiestissime fiabe per bambini, spettacoli di danza, prestigiosi nomi della musica e il teatro di grande qualità e tradizione. L’amministrazione ha lavorato alacremente per garantire ai cittadini e agli ospiti dell’estate zafferanese un sistema di accoglienza sempre più curato, perché la nostra cittadina vuol sempre più affermarsi sullo scenario nazionale ed internazionale quale meta per un turismo di qualità in cui il rispetto per la cultura e per le splendide risorse paesaggistiche e ambientali siano sem- foto di Chiara Spicuglia pre al centro delle politiche di governo”. Si può ben affermare che Etna in scena offre un programma che non trascura nessun aspetto. “L’impegno dell’amministrazione - aggiunge il sindaco Russo - è stato ed è grande, ma siamo certi che la nostra città si sia caratterizzata nel tempo per la dedizione e la passione per le arti, la cultura e lo spettacolo. Abbiamo voluto adottare per la nostra città una politica di turismo di qualità che rispettasse le risorse paesaggistiche ed eno-gastronomiche del nostro territorio con progetti culturali e artistici che da sempre rappresentano l’anima di Zafferana”. Etna in scena rappresenta così un autentico spaccato delle tradizioni culturali ed artistiche della splendida terra d’Etna rafforzando quel fortunato connubio turismo-cultura che negli anni ha caratterizzato la comunità, meta di illustri letterati e rinomati artisti. “Il migliore auspicio - dice il primo cittadino Russo - è che anche questa edizione della rassegna possa contribuire alla diffusione della cultura e dell’arte nella consapevolezza che solo attraverso una mirata politica di promozione turistica e culturale potranno gettarsi le basi per la crescita e lo sviluppo del nostro incantevole territorio”. Gli spettacoli sono ospitati nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Comunale, immerso nel verde del Parco Comunale. Ma anche il centro storico diventa luogo di intrattenimento: dal 29 giugno al 1 settembre, nella Villa Comunale Castorina di Via Dei Giardini, tutte le sere si ha l’esposizione di manufatti artigianali a cura dell’Associazione “Impara l’arte”. Tutte le sere, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, si svolge il “Mercato del contadino e delle degustazioni biologiche, della cultura, delle tradizioni locali e della sostenibilità ambientale”. Tutti a Zafferana, quindi, per un’estate da vivere con allegria, divertimento, cultura, lasciandosi trasportare dal fascino poetico di questi luoghi incantati! Rosalba Mazza “A Zafferana l’aria è buona alle labbra e sa di pane fresco di forno e di ginestra. E da lassù, dai 3.000 metri dell’Etna, la Sicilia è una stella a tre punte nel cielo capovolto del suo mare antico”. Così scriveva Igor Mann su La Stampa del settembre 1996, per descrivere la splendida cittadina adagiata sul fianco orientale dell’Etna, meta di turisti attratti dalla particolarità delle sue bellezze paesaggistiche e di tanti villeggianti nel periodo estivo. Posta a seicento metri sul livello del mare, Zafferana è anche denominata “La Perla dell’Etna”. La sua posizione regala panorami mozzafiato che nelle giornate terse spaziano dalle coste della Calabria a quelle del golfo di Siracusa. La storia dell’abitato attuale è legata al Priorato di San Giacomo, un monastero benedettino costruito nel Medioevo e di cui si hanno notizie certe a partire dal 1387 in un documento firmato dal Vescovo di Catania Simone del Pozzo. I Priorati erano piccole parti del territorio di proprietà della Mensa Vescovile in cui venivano erette delle cappelle che venivano concesse ai monaci meritevoli per il loro mantenimento e per quello dei poveri. Il Priorato si trovava nella svasatura della Valle San Giacomo, a monte dell’odierno abitato. Una bolla papale firmata da Papa Eugenio IV nel 1443 parla dell’esistenza di un’annessa chiesa dedicata a San Giacomo, sacramentale e parrocchiale. Ciò fa presumere che la chiesa fosse frequentata da un primo nucleo di abitanti sorti intorno al monastero, oltre che dai numerosi pellegrini che accorrevano il 25 luglio, giorno della festa del santo. La vita monastica nel Priorato ebbe fine nel 1464, ma la chiesa rimase aperta al culto almeno fino al 1677, venendo poi probabilmente distrutta, insieme all’intero complesso, dal terremoto del 1693. Il primo toponimo che si riscontra nella storia di Zafferana è “Cella” - nome anche dell’omonimo torrente - che indicava lo stesso territorio di San Giacomo in cui era ubicato il Priorato, così denominato per la presenza in esso di cellette in cui si ritiravano gli eremiti. In un documento del 1694 compare per la prima volta il toponimo “Zafarana” - dall’arabo “zafarana”ossia contrada ricchissima d’acqua. Un’altra ipotesi fa derivare il nome del paese dall’arabo “zaufanah”, ovvero giallo, per le grandi estensioni di ginestra, che sono il fiore tipico della zona e il color giallo dello zafferano diffuso nei boschi circostanti. Le terre della contrada Zafarana dipesero amministrativamente dai Comuni di Trecastagni, Viagrande ed Aci Sant’Antonio fino al 1826. Il Comune nacque il 21 settembre 1826 con un decreto di Francesco I, re delle due Sicilie, che dispose che i quartieri di Zafarana Etnea, Sarro, Rocca D’Api, Bongiardo e Pisano, distaccandosi dai Comuni di Trecastagni, Viagrande ed Aci Sant’Antonio e Filippo, formassero un nuovo Comune col nome, prima di Zafarana Etnea, e poi di Zafferana Etnea. In seguito, a questo nuovo Comune si unirono le frazioni di Fleri (1851) e Petrulli (1951), mentre la frazione di Bongiardo passò, nel 1934, al neo costituito Comune di Santa Venerina. R.M. ilCittadino Agosto 2013 Calatabiano PAGINA 9 Estate a Calatabiano LA CITTA’ DEI CASTELLI TRA FOLKLORE E MEDIOEVO Folklore e storia nell’estate calatabianese 2013, con la Sicilia e il Medioevo al centro del ricco manifesto di eventi della cittadina jonico-etnea. Il 10 e 11 agosto, “Colori e sapori di Sicilia”, organizzato dall’associazione culturale-turistica Promo Loco, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’artista Luigi Di Pino. Due giornate all’insegna della sicilianità, per mantenere vive le antiche tradizioni, siano esse culinarie o culturali. Nel corso della prima serata, saranno protagonisti i bambini, che si cimenteranno in divertenti giochi popolari, dal tiro alla fune alla corsa con i sacchi e tanti altri ancora (ma non mancheranno sfide anche per i più grandi...). Un modo per socializzare e apprendere gli antichi giochi praticati dai loro nonni. La seconda serata, invece, sarà dedicata al folklore: un tuffo nelle autentiche tradizioni sicule, per rivivere e far vivere momenti di un quotidiano antico ma mai dimenticato. In entrambe le serate le vie del centro storico saranno animate da uomini, donne e bambini che vestiranno i costumi tipici, il tutto accompagnato da musica, balli, sfilate di carretti siciliani, animazioni itineranti e una ricchissima offerta di proposte enogastronomiche della nostra Terra. Ad affiancare il settore dei prodotti tipici ci sarà l’artigianato con le ceramiche di Caltagirone, le marionette dell’antica tradizione dell’Ope- ra dei Pupi, che narra le gesta e le pazzie d’amore di cavalieri come Orlando. Un largo spazio, inoltre, sarà dedicato a quelle arti e a quei mestieri purtroppo oggi quasi dimenticati e per le più giovani generazioni mai conosciuti. Ad arricchire l’omaggio alla tradizione culturale siciliana, infine, saranno i canti e le danze dello spettacolo folkloristico serale, coinvolgendo grandi e piccini in divertenti balli di gruppo. L’ormai celebre rievocazione medievale di Calatabiano - un appuntamento fisso e più che mai atteso, che ogni estate richiama migliaia di turisti e visitatori - si arricchisce di un nuovo evento: il 16 agosto, nella centrale piazza Vittorio Emanuele, si svolgerà la premiazione del 1° concorso di costumi d’epoca, rivolto ad associazioni e singoli cittadini. I partecipanti saranno giudicati e premiati da una commissione presieduta dalla prof.ssa Liliana Nigro, docente di storia medievale all’Accademia delle belle arti di Catania. “Lo scopo dell’iniziativa - spiega l’assessore al Turismo, Francesco Franco - è iniziare a costituire il corteo storico Città di Calatabiano, da arricchire anno dopo anno”. Il 17 agosto sarà la volta del Palio, organizzato dal comitato Pro Palio, dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato al turismo e spettacolo. In rappresentanza dei Comuni della Valle dell’Alcantara, i cavalieri si sfideranno negli antichi giochi medievali dei cerchi, del paladino e della selvaggina, lungo un percorso cittadino che va dalla via Duomo alla piazza Mercato. A presentare la serata sarà Maurizio Caruso, con la diretta di Radio Universal e la presenza del Gruppo tamburi Città di Giarratana. Il 18 agosto si chiude questo triplice appuntamento con la tradizionale Festa e Sagra Medievale, pianificata dal direttore artistico Luigi Di Pino. Le caratteristiche viuzze dell’antico borgo storico di Calatabiano prenderanno vita con saltimbanchi, mangiatori di fuoco, dame, nobili e cavalieri. Tra danze, spettacoli e duelli con le spade, i visitatori La movida Calatabianese si arricchisce di un nuovo locale in centro: la Trattoria - Gastronomia - Pizzeria “La Tana dell’Orso” di P.zza Vittorio Emanuele n.20 - Per Info e prenotazioni Tel. 095640298 - 3466282708 avranno anche la possibilità di gustare gli antichi sapori, per un suggestivo salto nel tempo tutto da vivere. “Ci auguriamo anche quest’anno di avere tanti visitatori - afferma il sindaco, Giuseppe Intelisano - siamo pronti ad accoglierli, certi che non resteranno delusi dalle nostre serate all’insegna della sicilianità e della rievocazione storica”. Salvatore Trovato Agosto 2013 Speciale festival archeoastronomia ilCittadino PAGINA 10 Festival di archeoastronomia: si è svolto presso i Megaliti dell’Argimusco la prima kermesse Pietre e stelle seconda edizione agosto - settembre: 5 appuntamenti alla scoperta del cielo degli antichi È difficile descrivere ciò che è avvenuto domenica 28 luglio, tra i Megaliti dell’Argimusco, in occasione dell’inaugurazione di ‘‘Pietre&Stelle2013”, il Festival di Archeoastronomia, la rassegna nazionale più attesa dell’estate. Oltre 500 persone hanno vissuto un’esperienza sensoriale unica ed irripetibile, all’interno di un luogo dove l’atmosfera ancestrale dell’altipiano si è perfettamente armonizzata con la grande passione di artisti e professionisti della Cultura. Un’inaugurazione dedicata ai 4 elementi della Natura (acqua, fuoco, terra e cielo), tra performance artistiche di danza e di musica antica, corredata da momenti multimediali e dall’osservazione del cielo con i telescopi. Un vero e proprio viaggio sensoriale alla ricerca delle tradizioni e della storia dei nostri antenati. Il Festival di Archeoastronomia 2013 è iniziato con il benvenuto dell’ideatore e direttore artistico di ‘‘Pietre&Stelle”, Andrea Orlando, il quale ha introdotto il programma della kermesse culturale. ‘‘Pietre&Stelle” è iniziato con la ‘‘Danza dell’Acqua” (rivisitazione di antiche danze dei nostri antenati), con la quale quattro sacerdotesse scendono il viale che dalla ‘‘Rupe dell’Acqua” conduce al pianoro antistante la ‘‘Grande Rupe”. Portando con sé doni da offrire alla Madre Terra, che all’Argimusco sembra materializzarsi attraverso il profilo rupestre dell’Orante, la figura androgina alta circa 26 metri che con le mani giunte guarda verso settentrione. I movimenti armoniosi ed ancestrali delle sacerdotesse sicule, accompagnate dai suoni della Natura del Maestro Giuseppe Severini, hanno reso questo momento magico, proiettando tutti i visitatori in un mondo lontano. Successivamente la ‘‘Danza del Fuoco’’, accompagnata dalla musica di Amanda Mendoza, danzatrice polinesiana e hawaiana in tournè in Italia, e dalla voce di Silvia Puglisi, cantante e vocalist del gruppo Mater Matuta. All’Argimusco questa danza è stata dedicata ai due vulcani che si vedono dall’altipiano, ovvero l’Etna e lo Stromboli, che giacciono esattamente sulla cosiddetta ‘‘Linea del Fuoco’’, una immaginaria linea geografica che scorre da nord a sud e che passa proprio dai due vulcani siciliani. Al centro della cosiddetta ‘‘area sacra’’, proprio sotto la mole della Grande Rupe, si è tenuta successivamente la presentazione del libro di Helena Giogianni: ‘‘Inyla di Sikanoi’’ che racconta una storia ambientata nella Sicilia arcaica volta al recupero delle nostre memorie ancestrali. Un vero e proprio viaggio nel tempo, ad occhi chiusi, ascoltando delle letture intervallate da un mini concerto di campane di cristallo suonate da Myra Luce Panascia, la quale ha contribuito con i suoi suoni a creare un’atmosfera dolce ed armoniosa. La prima parte della kermesse culturale ‘‘Pietre&Stelle’’ si è conclusa con l’accensione di un meraviglioso falò, che ha riscaldato ancor di più i cuori di tutti i partecipanti fino a notte inoltrata. Il Fuoco unisce, il fuoco riscalda, il fuoco è energia, ecco il motivo per cui moltissime persone sono state intorno ad esso, ad ammirare l’elemento che ha assunto spesso un’importanza simbolica per numerose religioni e tradizioni culturali, oltre ad essere stato fondamentale per lo sviluppo della civiltà. La presenza di Antonio Presti ha dato un valore aggiunto all’inaugurazione del Festival di Archeoastronomia, sottolineando in modo forte l’importanza di fare cultura sana ed in modo professionale. Il primo relatore della serata è stato Emanuele di Giampaolo, archeologo abruzzese che da qualche anno vive sulle Madonie, il quale ha illustrato un periodo storico di difficile lettura, proponendo nuove teorie circa la provenienza dei nostri antenati. Il secondo intervento è stato quello del direttore artistico del Festival di Archeoastronomia Andrea Orlando, che ha presentato una breve relazione sul progetto di ricerca scientifica ‘‘Argimusco, tra Cielo e Terra’’, iniziato nel 2012. Il progetto è dedicato alla studio dell’area megalitica e del territo- re siciliano Lelio Bonaccorso. Il terzo ed ultimo intervento culturale è stato realizzato dal Dott. Giuseppe Tropea, che ha proposto una interessante relazione sul tema ‘‘Argimusco: fonti storiche scritte e fonti cartografiche’’, illustrando come nel Medioevo l’area dell’Argimusco fosse stata inserita nella famosa Via Francigena, la più importante via di pellegrinaggio che conduceva a Roma ed a Gerusalemme. In serata è giunta l’ora di degustare. E così ad oriente della Grande Rupe, con una magnifica veduta sulla costa tirrenica, viene magnificamente realizzata la degustazione dall’Osteria al Sakali di Montalbano Elicona. Gli osti Nicola Santamaria e Pino Ruggeri hanno proposto prodotti tipici dell’agro montalbanese, deliziando i palati di centinaia di partecipanti. A questo punto il Cielo, l’elemento dell’aria, diventa il protagonista della serata. Già ad occhio nudo migliaia di stelle ci rapiscono in una visione splendida ed atavica, e subito si immagina l’uomo preistorico, che doveva essere affascinato ed allo stesso tempo spaventato da codesto tappeto di stelle. Ad occhio rio che un tempo era sotto il dominio dei Siculi, in particolare la zona che da Randazzo, passando per Roccella Valdemone, giunge a Tripi, transitando proprio per l’Argimusco. La storia di questi luoghi è infatti legata a città leggendarie, come Tissa e Tyracia, e a città sicule molto potenti come Abacena e Longane. Il progetto è volto inoltre alla tutela ed alla valorizzazione dell’area megalitica, che rientra nel territorio di Montalbano Elicona, attraverso una serie di produzioni video ed illustrazioni curate dal disegnato- nudo si possono osservare fino a circa 6000 stelle, immaginate dunque cosa si riesce ad ammirare attraverso all’ausilio di un telescopio. Grazie al Prof. Piero Romano, grande appassionato di astronomia e docente di matematica e fisica al Liceo Scientifico ‘‘Leonardo’’ di Giarre (CT), si è dunque potuto osservare il cielo profondo (ammassi globulari, stelle binarie, galassie, ecc.) e la Luna nella sua fase calante. A conclusione della serata il violoncellista Enrico Sorbello ha suonato nelle vicinanze della parete occidentale della Grande Rupe, vicino a centinaia di lumini che riempivano le piccole cavità della roccia, quasi a creare una sorta di santuario rupestre. Una serata semplicemente straordinaria, unica, perfetta, che sicuramente resterà nella storia dell’Argimusco come la prima grande serata culturale ed artistica mai realizzata prima. Non Nella foto Andrea Orlando Laureato in Fisica (indirizzo astrofisica, tesi sperimentale sulle aurore boreali a Roma, Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario) e dottore di ricerca internazionale in ‘‘astrofisica nucleare e particellare’’ alla Scuola Superiore dell’Università di Catania con una tesi di meteorologia spaziale (space weather). Cultore di storia medievale ed astronomia antica, è membro dal 2012 della Società Italiana di Archeoastronomia (SIA), nata nel 2000 sotto la prestigiosa egida dell’Accademia dei Lincei. È ideatore ed organizzatore della Rassegna Culturale “Alla Ricerca dell’Astronomia Perduta”, giunta quest’inverno alla sua IV edizione consecutiva, e del Festival Nazionale di Archeostronomia “Pietre&Stelle” (estate 2012 la prima edizione); ha già all’attivo più di 50 conferenze pubbliche, a sottolineare come la didattica e la cultura sono parti integranti e fondamentali dell’attività di un ricercatore scientifico. Nel 2012 ha creato il progetto “Argimusco: tra Cielo e Terra”, che, con un gruppo di giovani ricercatori, vuole studiare una delle aree megalitiche più suggestive e sconosciute di tutta la Sicilia. Dallo stesso anno è ideatore e direttore del portale culturale Archeoastronomia.com, contenitore culturale sul web dove vengono condivise news ed eventi dell’attività scientifica e di divulgazione dell’archeoastronomia, la ‘scienza delle pietre e delle stelle’. ci poteva essere inizio migliore per l’inaugurazione del Festival di Archeoastronomia 2013, con il Direttore Artistico di ‘‘Pietre&Stelle’’, Andrea Orlando, immensamente felice di aver dato ‘‘voce’’ alle Pietre, riuscendo in tal modo a sentire la vera anima dell’Argimusco. Tra due giorni la kermesse culturale si sposta all’interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, il 10 agosto infatti si svolgerà un importante convegno internazionale alla Casa Sanfilippo, mentre la sera si realizzerà l’osservazione del cielo con i telescopi all’ombra del meraviglioso Tempio di Giunone. I successivi appuntamenti sono: il 25 agosto alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, l’8 settembre all’interno del Castello Eurialo di Siracusa ed il 22 settembre a Palazzo Trabia di Santo Stefano di Camastra insieme alla Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti. Emanuela Pennisi ilCittadino Agosto 2013 PAGINA 11 Cultura Violenza sulle donne: come arrestare un fenomeno sociale allarmante Una foto dell’Avv. Lidia Timpanaro Stalking, violenze, abusi in famiglia, femminicidio e ogni altro sopruso contro le donne sono drammi di ogni giorno, che interessano tutta la Nazione e tutti i livelli sociali. Si parla infatti di fenomeno trasversale, un disgustoso fenomeno che urge di interventi legislativi efficaci, in difetto dei quali i delitti contro le donne non potranno non essere considerati Delitti di Stato. Ci sono responsabilità enormi nelle istituzioni che continuano a restare immobili, o ad intervenire in modo inadeguato e con assoluta lentezza. In Parlamento si discute, si fanno emendamenti e intanto le vittime aumentano. Dopo lunghe discussioni la Commissione Giustizia della Camera ha infatti approvato solo da pochi giorni due emendamenti del Pd al decreto legge cosiddetto “svuotacarceri”, che reintroducono la possibilità di misura cautelare per il reato di stalking. Mi chiedo come sia stato possibile solo pensare di non rendere applicabile al reato di stalking la misura della custodia cautelare in carcere e se questo decreto non sia espressione di una superficialità politica sconcertante e intollerabile . Infatti il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Libertà Lucio Barani aveva proposto di innalzare da quattro a cinque anni il tetto sotto il quale non è possibile applicare la misura della custodia cautelare in carcere. Considerato che chi è accusato di stalking rischia al massimo quattro anni di pena, con questo emendamento gli stalker, persone potenzialmente pericolose, avrebbero potuto ottenere gli arresti domiciliari. Per rendersi conto di come sia allarmante il fenomeno, basti considerare che, secondo l’Anfp, l’Associazione Nazionale funzionari di Polizia di Stato, il numero di delitti di tal genere è di 9.608. Ma quel che è indicativo e che dovrebbe indurre a interventi urgenti è il costante e sensibile aumento delle denunce e degli arresti per stalking, che sono arrivati a 8.762 casi l’anno scorso, ma fa impressione l’impennata degli ultimi anni: 5.436 (2009), 6.995 (2010), 8.127 (2011). Non occorre grande capacità di giudizio per rendersi conto che non esiste una vera lotta da parte delle istituzioni contro questo tipo di reati, che più che piccoli interventi improvvisati richiedono un disegno di legge organico, capace di fornire le armi adeguate alle forze di Polizia e alla Magistratura per combattere il fenomeno. Non basta invitare le vittime a denunciare, se poi non vengono forniti i mezzi per una tutela effettiva e concreta. Trovo scandaloso che tante donne vittime di femminicidio si siano rivolte allo Stato presentando finanche sette denunce per stalking. Sette inutili denunce, che hanno sortito l’effetto di acuire l’odio dello stalker e di rendere ancora più vulnerabile la vittima. In un Paese civile non può ritenersi concepibile che, non sette, ma anche solo una denuncia cada nel vuoto e che le istituzioni ignorino il problema o stiano solo a guardare. Le vittime dello stalking solo in prevalenza donne e tale reato sfocia molto spesso, troppo spesso nell’omicidio della vittima. Di questi omicidi non può non ritenersi responsabile l’intera collettività! Qualcosa si muove, l’Associazione dei funzionari di Polizia evidenzia l’inadeguatezza delle armi a disposizione di Forze dell’Ordine e Magistratura per la lotta contro il fenomeno. In primo luogo viene denunciata la circostanza che il reato è punito con la pena massima di quattro anni. Troppo poco per un reato così pericoloso, che turba profondamente la vita della vittima e ne mina la vita stessa. Occorre primariamente aumentare il tetto massimo della pena prevista, in modo da consentire l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche ed ambientali. In tal senso risulta necessario applicare la misura della custodia cautelare in carcere del reo e, aumentando da quattro a sei anni il tetto massimo della pena - come è già previsto per il reato di maltrattamenti - si potrebbero disporre anche le intercettazioni. Inoltre l’aumento della pena avrebbe anche l’effetto di rendere applicabile il giudizio immediato, ovvero la possibilità per il pubblico ministero di formulare la richiesta di rinvio a giudizio entro novanta giorni e non sei mesi, il termine ordinario. Ciò consentirebbe di conclu- dere più rapidamente i processi per stalking, evitando altresì che nelle more del processo l’imputato venga rimesso in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare. In un quadro così drammatico fa sorridere la misura proposta dal Ministro Cancellieri, ossia il braccialetto elettronico per tenere sotto controllo chi è già stato condannato per stalking. Ci auguriamo dunque che il Governo adotti delle misure serie ed organiche contro il reato di stalking e contro il “femminicidio”, ovvero quella sfera di reati di genere compiuti dagli uomini nei confronti delle donne, spesso in ambito domestico o comunque familiare. Misure che non possono che partire dalla previsione di Tale percorso formativo deve naturalmente prendere le mosse dalla scuola, ma deve essere supportato anche con campagne pubblicitarie pubbliche, seminari, interventi a largo raggio, centri antiviolenza, un’efficace azione sull’uso-abuso del corpo femminile nelle pubblicità e nei media. In tal senso fa ben sperare la ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Istanbul, intervenuta lo scorso giugno. Si tratta del primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza, con la finalità precipua di “prevenire e contrastare la violenza intrafamiliare e altre sanzioni severe all’applicazione della custodia cautelare in carcere, alla protezione della vittima e alla rieducazione del reo, atteso che per reati di questo genere la recidiva è molto diffusa. Di non minore importanza è poi la creazione di un efficace sistema di contrasto del fenomeno a livello educativo, ossia la creazione di una campagna contro il sessismo e la discriminazione di genere, tanto diffusa nel nostro Paese. specifiche forme di violenza contro le donne, di proteggere e fornire sostegno alle vittime di questa violenza nonché di perseguire gli autori”. La Convenzione mira a promuovere l’eliminazione delle discriminazioni per raggiungere una maggiore uguaglianza tra donne e uomini e riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Lidia Timpanaro Convegno al castello Cruyllas sulla valorizzazione turistica della Valle dell’Alcantara e dintorni CALATABIANO - Ha avuto un notevole successo di critica e di pubblico il convegno tenuto al Castello di Calatabiano ed organizzato dall’associazione culturale “Trinacria” con il sostegno della cooperativa San Giorgio, associazione culturale Sikania di Fiumefreddo e l’istituto musicale “Johannes Brahms” di Riposto. Si è dibattuto sul ruolo del Castello a quattro anni dalla sua fruizione e le potenzialità di valorizzazione per una ricaduta turistica sulla Valle dell’Alcantara e comuni viciniori. Il convegno è stato aperto dalla calda voce dell’artista Michele Patanè che, accompagnato dalla sua chitarra, ha raccontato in strofe la storia dell’antico maniero. La presentazione del progetto è stata affidata a Gaetano Tradito che anticipando i relatori ha affermato come “il progetto in itinere vuole attivare un sistema organizzato per la fruizione delle bellezze naturali, del patrimonio culturale, storico ed ambientale esistente nei comuni interessati”. Lo storico Nino Alibrandi ha tracciato un excursus sulla nascita della Castello e la sua importanza per la comunità. La storia dei Gravina ha un ruolo determinante nella valorizzazione dell’area ed oggi l’impegno della Curia è ulteriore conferma dell’importanza del sito. Il relatore Carmelo Napoli, riconosce che attraverso le sinergie di tutti gli attori operanti sul territorio sarà possibile offrire una occasione di sviluppo economico e occupazionale alle nuove generazioni. Il sindaco di Fiumefreddo, Marco Alosi, dichiara la disponibilità dell’amministrazione da Lui presieduta per operare in collaborazione e sfruttare tutte le occasioni di rilancio turistico del comprensorio. Per il giornalista Angelo Vecchio Ruggeri occorre sviluppare una progettualità diversa rispetto al passato facendo in modo che il turista trovi interesse a restare nei nostri territori. Bisogna maggiormente offrire servizi di qualità e potenziare le infrastrutture pubbliche oggi assai carenti. L’architetto Daniele Raneri nella sua qualità di direttore dei lavori di restauro ha offerto una lettura interessante sulle origini del maniero che vanno oltre il periodo normanno in quanto le scoperte dimostrano resti e cocci di epoca tardo romana. Per Concetto Bellia “occorre un salto di qualità che dobbiamo fare tutti, senza delegare a nessuno, perché solo un’azione complessiva di tutti gli attori ci porterà a competere su scala mondiale nell’offerta di beni e servizi turistici”. È stato Sebastiano Di Prima, amministratore delegato Cultinvest, a dichiarare la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo per chiarire il titolo di proprietà (oggi innegabile l’appartenenza alla Curia) e decidere sullo sviluppo del sito. Ha comunicato l’esistenza di un finanziamento per un’opera presente in Chiesa Madre e questo consentirà, con il costo complessivo di biglietto unico, di accompagnare i turisti dal Castello al centro della città. Per mons. Rosario Di Bella è una gioia avere scoperto che tutta “Europa guarda al Castello di Calatabiano con interesse e piacere di scoprirlo. Dobbiamo tutti fare un salto di qualità, rilanciare il nostro modello di relazioni sociali e puntare ad un turismo di qualità”. S. Z. Agosto 2013 Pubblicità PAGINA 12 ilCittadino Le copie di questo giornale sono depositate presso la biblioteca regionale universitaria G. Caruso di Catania, la biblioteca nazionale di Firenze e presso la biblioteca nazionale di Roma, come previsto dal D. P. R. 3 maggio 2006, n. 252 - Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico. (GU n. 191 del 18-08-2006).