INTRODUZIONE
Le seguenti note colturali sono il prodotto di nostre esperienze in prove ufficiali e di preziose indicazioni dei coltivatori.
Queste devono comunque essere adattate al luogo di coltivazione, al periodo dell’anno e alla varietà. Non si
assumeranno responsabilità per la correttezza di queste informazioni. Per qualsiasi domanda, il nostro staff di vendita
e la hotline avranno il piacere di aiutarLa. Si prega di voler prestare attenzione alle indicazioni delle pubblicazioni delle
Autorità competenti e alle istruzioni all’uso contenute nell’etichetta dei singoli preparati.
SELECTA CLASSICS
PELARGONIUM
PROGRAMMAZIONE DELLA DATA DI ARRIVO DELLE TALEE RADICATE
Un’attenta pianificazione può evitare futuri problemi!
Per poter stabilire l’esatta settimana di trapianto della talea radicata occorre valutare diversi parametri, come ad esempio:
 Periodo di vendita del prodotto finito
 Dimensione della pianta che si vuole ottenere
 Tecnica di coltivazione
 Periodo e quantità di spazio disponibile
Per facilitare la pianificazione si possono seguire le indicazioni fornite nella tabella successiva in cui, in base alla dimensione del vaso, si
forniscono i tempi medi di coltivazione per ottenere un prodotto finito per metà marzo:
Esempio di coltivazione per la vendita a partire da metà Marzo:
Dimensione
del vaso (cm)
10
12
14
Nr di settimane di coltivazione
dal trapianto alla vendita
Zonali: 10 – 12
Peltatum: 12 – 14
Zonali: 12 – 14
Peltatum: 14 – 16
Zonali: 14 – 16
Peltatum: 16 – 18
Settimana di trapianto
suggerita
51 - 01
49 - 51
49 - 51
47 - 49
47 - 49
45 - 47
Talee non radicate piantate direttamente nel vaso richiedono circa 3 settimane aggiuntive
PREPARAZIONE PRIMA DELL’ARRIVO DELLE PIANTE
Il trapianto in vaso deve avvenire nel più breve tempo possibile, possibilmente nella stessa giornata di arrivo delle talee radicate!
Per questo è molto importante preparare per tempo l’area destinata alla coltura e programmare l’arrivo dei materiali (vasi, terriccio, etc.) con
due settimane di anticipo rispetto alle piante.
 Disinfettare i bancali e le superfici della serra con sali quaternari quali Protoplant, MENNO Ter forte o similari.
 Utilizzare preferibilmente vasi nuovi. Nel caso in cui si utilizzino vasi usati, questi devono essere puliti e disinfettati con sali quaternari.
 Il substrato di coltivazione deve avere la stessa temperatura ambiente in serra, per evitare shock termici alle radici.
 Il substrato nei vasi deve essere umido ma non troppo bagnato.
Nel caso in cui non sia possibile trapiantare tempestivamente le talee radicate è raccomandabile aprire i cartoni immediatamente dopo
l’arrivo per fornire aria e luce alle piante.
SUBSTRATO DI COLTIVAZIONE
Il substrato per la coltivazione dei Pelargonium va scelto in base al tipo di vaso e al sistema di irrigazione. E’ importante rivolgersi a ditte fornitrici
di terricci di qualità certificata da analisi chimico/fisiche.
Caratteristiche base di un buon terriccio di coltivazione:
 Substrato di torba bionda, con buon grado di stabilità (comportamento fisico nel tempo) e frazione idonea alla dimensione del vaso.
Porosità libera dal 20 al 25%.
 Nel caso in cui si utilizza un impianto di irrigazione a flusso-riflusso o con tappetino di subirrigazione è preferibile che il terriccio abbia una
componente di struttura fine o della fibra di cocco che favorisca la capillarità
 pH ottimale intorno a 6.2 – 6.5
 L’aggiunta di 15 – 20% di argilla granulare migliora la capacità tampone del terriccio per stabilizzare il pH e regolare l’umidità.
 La presenza di ammendanti quali perlite (minimo 10-15%) o fibra di cocco ne migliorano le caratteristiche fisiche portando notevoli vantaggi
allo sviluppo delle radici
 La presenza di una concimazione di base (1,0 – 1,5 kg/m3) favorisce la crescita nelle prime fasi di coltivazione
CONCIMAZIONE
I substrati torbosi usati in coltivazione hanno una scarsa capacità di trattenere gli elementi nutritivi, per cui questi devo no essere garantiti
con frequenti apporti mediante fertirrigazione. Iniziare la fertirrigazione quando le radici raggiungono il bordo del vaso. Nella prima fase di
coltivazione utilizzare un concime complesso con rapporto nutrizionale 1:1 tra N e K 2O (tipo 15-10-15 o 18-11-18) con una concentrazione
di 1 g/litro per ogni intervento. Successivamente sbilanciare il rapporto verso il potassio.
Si possono utilizzare concimi a lento rilascio incorporati nel substrato al momento della miscelazione. Occorre però tenere presente che le
alte temperature e l’umidità del substrato portano ad un veloce e incontrollabile rilascio di nutrienti e quindi ad una difficile gestione della
salinità.
Quantitativo ottimale di nutrienti nel substrato (in mg/l di substrato):
Elementi
N
P2O5
K2O
MgO
A inizio coltivazione
150
100
180
100
A metà coltivazione
200
150
200
150
A fine coltivazione
150 - 200
100
300
150
TEMPERATURA
Temperatura media
durante il giorno
Periodo di attecchimento (primi 1 4 giorni)
Periodo principale di crescita
Fase di indurimento (14 giorni prima della vendita)
Temperatura di
aerazione
16 – 18 °C
( gi or no 1 8°C / n otte 16° C)
14 – 16 °C
( gi or no 1 6°C / n otte 1 4° C)
12 – 14 °C
( gi or no 1 4°C / n otte 12° C)
20 °C
18 °C
16 °C
UMIDITA‘
Evitare l‘eccessiva umidità in serra perché questa può portare a:
 ridotta traspirazione e quindi ridotto assorbimento di nutrienti
 piante tenere e delicate con crescita stentata
 edema fogliare (eccessivo turgore cellulare con conseguente rotura)
 alto rischio di attachi fungini, in particolare Botrytis
Le cause più probabili per un’elevata umidità in serra possono essere:
 eccessivo isolamento della serra, aria ferma a causa di un limitato scambio di aria attraverso le aperture
 coltivazione su bancali in cemento le cui superfici porose rilasciano parecchio vapore d‘acqua
 temperature in serra al di sotto del punto di condensa
Per ridurre l’umidità dell‘aria in serra si possono attuare i seguenti accorgimenti:
 coprire i bancali in cemento con telo anti-alga
 evitare ristagni d’acqua sotto i bancali
 evitare che le temperature scendano troppo durante la notte (oltre il punto di condensa!)
 ventilare la serra:
- aprire gli spiragli di ventilazione due volte al giorno al 20% per circa 15 minuti.
- iniziare la deumidificazione per valori di umidità superiori all‘80%.
- usare ventilatori per aumentare la circolazione dell’aria.
 la temperatura di aerazione non dovrebbe mai essere oltre 4°C la temperatura di riscaldamento
LUCE
I gerani sono piante a giorno neutro per cui la fioritura non dipende dalla lunghezza del giorno ma dalla quantità totale di luce (intensità
luminosa x durata). Le piante sono più sensibili all’intensità luminosa nelle prime fasi di crescita, per cui in questo periodo è consigliabile
utilizzare coperture molto trasparenti e, se necessario, utilizzare luce artificiale. L’intensità luminosa aiuta a tenere le piante più compatte,
con i piccioli e i peduncoli fiorali più corti, oltre ad avere un effetto positivo sull’anticipo di fioritura. La luminosità ottimale per l’assi milazione
è intorno ai 25-35.000 lux. E’ consigliabile utilizzare l’ombreggio solo in caso di trattamenti con pesticidi o BRACHIZZANTI ed esposizione
diretta ai raggi del solari.
CIMATURA
La cimatura contrasta la dominanza apicale e favorisce lo sviluppo della ramificazione. E’ da tenere presente che la cimatura porta ad un
conseguente ritardo nella fioritura di circa due-tre settimane.
Pelargonium zonale
Le varietà di gerani zonali nel nostro assortimento non richiedono la cimatura per il fatto che cono compatte e con una buona tendenza alla
ramificazione. Le varietà a foglia chiara con crescita vigorosa possono essere spuntate ma entro 8 settimane dalla vendita.
Pelargonium peltatum
Cimare 14 giorni dopo il trapianto. Se occorre si può effettuare una seconda cimatura entro 9 settimane dalla vendita del prodotto finito. Questo
è particolarmente importante per i francesini.
REGOLAZIONE DELLA CRESCITA
La crescita della pianta può essere controllata seguendo opportune pratiche agronomiche o utilizzando prodotti chimici.
Interventi di tipo agronomico
Esistono diversi accorgimenti di tipo agronomico per regolare lo sviluppo della pianta. Utilizzare queste pratiche permette di risparmiare
tempo di lavoro, allontanare il rischio di danneggiare le piante per sovradosaggio di brachizzanti oltre a salvaguardare l’ambiente e la salute
degli operatori. Si elencano di seguito alcuni di questi accorgimenti:
1. Scelta delle varietà. A seconda dei sistemi di coltivazione si potranno scegliere varietà dalla crescita compatta, media o vigorosa.
2. Interventi irrigui. La crescita può essere contenuta riducendo gli apporti di acqua. Attenzione a non far asciugare completamente
le piante perchè questo causa ingiallimento delle foglie.
3. Temperatura. E’ possibile limitare la crescita utilizzando un DIFF negativo > 4°C, ad esempio mantenendo una temperatura
notturna di 18°C e diurna di 14°C. Al contrario, alte temperature diurne e basse temperature notturne provocano invece una
crescita in lunghezza. Inoltre, utilizzando un differenziale di temperatura negativo, si evita di scendere oltre il punto di condensa e
conseguentemente si allontana il rischio di Botrytis.
4. Cool-Morning. Questa pratica consiste nell’abbassamento repentino della temperatura in serra qualche ora prima dell’alba. Una
riduzione da 16°C della notte a 10°C è facilmente possibile in primavera quando le temperature delle prime ore del mattino sono
ancora basse. Oltre a questo, abbassare la temperatura due ore prima del tramonto, riduce la temperatura media diurna. Il coolmorning è dunque una pratica efficiente ed economica, che aiuta nel mantenere un differenziale di temperatura negativo senza
dover riscaldare ulteriormente la notte.
5. Defogliazione. Un metodo che non è molto comune ma comunque efficace, consiste nel rimuovere le foglie più sviluppate sei
settimane dopo l’inizio della coltivazione in modo da far arrivare più luce al centro della pianta e favorire dunque lo sviluppo dei
germogli laterali e rallentare la dominanza apicale del germoglio principale. Oltretutto si abbassa il rischio di Botrytis perchè si
riduce la superficie di assimilazione e si favorisce il passaggio di aria nella pianta.
Interventi con prodotti chimici
Non esiste una ricetta valida da applicare a calendario, ma ogni intervento con i brachizzanti deve essere valutato in base a lla varietà, allo
stadio di sviluppo della pianta e al sistema di coltivazione. Il prodotto utilizzabile è il Chlormequat (es. Cycocel o Stabilan) alla dose variabile
dai 150 ai 250 cc/hl. Si consiglia di aggiungere nella botte 50 g/hl di nitrato di magnesio per ridurre l’ingiallimento delle foglie che
normalmente avviene utilizzando dosi elevate di Chlormequat. Questo prodotto, in associazione all’intensità luminosa, porta ad
un’anticipazione della fioritura.
In linea generale si può consigliare quanto segue:
Zonali:
ad intervalli di 2– 3 settimane, fino ad un massimo di 3 applicazioni
Edera:
ad intervalli di 1-2 settimane, fino a 4 applicazioni
Francesini:
ad intervalli di 1-2 settimane. La prima applicazione 2 settimane dopo il trapianto.
PROTEZIONE DEI GERANI
E’ molto importante osservare e controllare le piante periodicamente per poter intervenire tempestivamente in caso di infestazione. Vale
comunque sempre la regola di applicare tutte le strategie di coltivazione per prevenire l’insorgenza di fitopatologie.
MALATTIE E PARASSITI
XANTHOMONAS
SINTOMI:
I sintomi variano a seconda dell’organo colpito, della varietà, delle condizioni ambientali e dell’età della pianta. La foglia presenta delle
macchie acquose, in seguito appassisce e muore. Dalla foglia l’infezione si può propagare al fusto che annerisce quindi inizia a marcire. Le radici
generalmente non manifestano alcun sintomo. I Zonali tendono a sviluppare fusti più anneriti e marciume umido mentre gli Edera sviluppano un
marciume asciutto.
CURA:
Non esiste una cura per cui la lotta consiste esclusivamente nella prevenzione. Vanno attuati tutti gli accorgimenti necessari per garantire una
corretta igiene, in tutte le fasi di coltivazione:
 Disinfettare tutti gli strumenti e attrezzi, specialmente gli strumenti di taglio adoperati direttamente sulle piantine.
 Coltivare separatamente piante vecchie e nuove.
 Evitare di sottoporre le piante a stress climatici o di concimazione
Attenzione: Pelargonium grandiflorum e P.Crispum possono essere portatori latenti di Xanthomonas, anche se non mostrano alcun sintomo.
In caso di infezione devono essere distrutte tutte le piante colpite e i vasi (Non buttarli nel mucchio del compost!). Per la movimentazione delle
piante colpite utilizzare guanti in lattice, cambiandoli spesso e/o disinfettandoli per non propagare il patogeno. I luoghi che hanno ospitato le
piante infette devono essere disinfettati accuratamente con sali quaternari.
PYTHIUM
SINTOMI:
La pianta tende ad afflosciarsi ed ingiallisce, le radici sono colpite da un marciume scuro che causa la facile separazione dei tessu ti corticali
dal cilindro centrale. Il problema si manifesta maggiormente durante i periodi freddi e poco luminosi.
CURA:
Come prevenzione utilizzare un terriccio drenante ed evitare gli sbalzi eccessivi di umidità a livello radicale ed il ristagno idrico.
Di seguito alcuni prodotti chimici utilizzabili in caso di infestazione:
Prodotto
Principio attivo
Concentrazione
Note
Previcur N/Proplant
Ridomil Gold
Propamocarb
Metalaxyl M
Aliette WG
Fosetyl
150 cc/hl
12,5 cc/hl
250 cc/hl
500 cc/hl
per irrigazione
per irrigazione
per vasi poco radicati
in caso di piante ben sviluppate
BOTRYTIS
SINTOMI:
I fiori appassiscono prematuramente, si seccano e necrotizzano. Le foglie presentano delle lesioni traslucide che in seguito imbruniscono.
Sullo stelo e sui monconi si forma un marciume nero. Le parti colpite si ricoprono di un abbondante fruttificazione fungina grigia. L’infezione
viene favorita da condizioni di umidità superiori al 90% e dalla presenza di acqua sulla chioma per 4-6 ore e avviene a temperature tra i 2 e i
30 °C, con l’optimum a temperature di 18°C.
CURA:
In prevenzione eliminare i residui vegetali, ventilare abbondantemente, non eccedere con le concimazioni azotate, mantenere un’umidità
bassa ed evitare la formazione di condensa.
Di seguito alcuni prodotti utilizzabili in caso di infestazione:
Prodotto
Rovral
Principio attivo
Iprodione
Concentrazione
100 cc/hl
Note
Non usare con temperature inferiori ai 12 °C
Scala
Pyromethanil
100 cc/hl
Signum
Boscalid + Pyraclostrobin 150 cc/hl
Può causare macchie.
Switch
Fludioxonil + Cyprodinil
10 – 12 cc/hl
Usare all’inizio dell‘ infezione, non usare con temperature basse
Teldor
Fenhexamid
0,2 g/m2
RUGGINE DEI GERANI
SINTOMI:
Sulla pagina inferiore delle foglie appaiono delle macchie tondeggianti, dapprima gialline e poi bruno -rossastre. In seguito la lesione principale
è circondata da ulteriori macchioline rossastre. In corrispondenza, sulla pagina superiore il lembo assume una colorazione pallida. In genere
la malattia colpisce i gerani zonali.
CURA:
Come prevenzione evitare l’alta umidità, ventilare bene le piante, spaziare adeguatamente i vasi, non bagnare le foglie e irrigare
preferibilmente al mattino. Eliminare le piante infette. (Non buttarle nel mucchio del compost!)
Di seguito alcuni prodotti utilizzabili in caso di infestazione:
Prodotto
Principio attivo
Concentrazione
Note
Dithane Neotec
Polyram WG
Mancozeb
Metiram
200 cc/hl
200 cc/hl
Usare in caso di rischio d‘infezione
Usare in caso di rischio d‘infezione
Score
Difenoconazolo
100 cc/hl
Sistemico ad ampio spettro. Max. 3 applicazioni
Systhane 20 EW
Myclobutanil
30 cc/hl
Sistemico.Max. 3 applicazioni,controllare compatibilità!
TRIPIDI (Frankliniella occidentalis e Thrips tabaci)
SINTOMI:
Questi piccoli insetti provocano deformazione delle foglie e dei fiori, in qualche caso l’appassimento dei boccioli e delle foglie. In caso di forte
infestazione sul geranio edera è tipica la formazione di zone suberose chiare sulla pagine inferiore delle foglie. Se si notano i sintomi sulle foglie è
facile riscontrare gli adulti all’interno dei boccioli fiorali: è sufficiente scuotere i fiori sul palmo della mano per vederli cadere!
CURA:
E‘ importante monitorare spesso le piante in modo da rilevare tempestivamente l’infestazione. Infatti una volta che i boccioli sono formati, il
controllo dei tripidi diventa estremamente difficile. Per il controllo della popolazione dei tripidi utilizzare trappole cromotropiche azzurre, appendendole
immediatamente sopra le piante in ragione di una trappola ogni 50m2.
Per un controllo biologico, usare l’acaro fitoseide Amblyseius Swirkii durante la fase di propagazione e fino a quando i vasi sono posizionati stretti
tra loro. In seguito continuare il controllo dei tripidi con le trappole cromotropiche azzurre. Nel caso in cui si noti la presenza dei tripidi, ripetere il
lancio di insetti utili o utilizzare pesticidi efficaci prima che le piante inizino a fiorire.
I Zonali sono meno sensibili ai tripidi rispetto agli Edera, da tenere in considerazione quando si pensa di utilizzare i predatori utili.
Se si decide di usare prodotti chimici, trattare ogni 3-4 giorni, fino a che non si riesce a controllare lo sviluppo della popolazione.
Per prevenire lo sviluppo di resistenza usare prodotti con differente meccanismo d’azione del principio attivo.
Di seguito alcuni prodotti utilizzabili in caso di infestazione:
Prodotto
Principio attivo
Concentrazione
Note
Conserve
Spinosad
100 cc/hl
Compatibile con lotta biologica.
Mesurol
Methiocarb
100 cc/hl
Non trattare con fiore aperto.
Neemazal-T/S
Azadirachtin
150 cc/hl
Applicare nelle ore fresche e poco luminose bagnando
uniformemente la vegetazione. Compatibile con lotta biologica
Tamaron
Methamidophos
100 cc/hl
Sistemico. Potrebbe causare fitotossicità su varietà sensibili.
Vertimec
Abamectina
50 cc/hl
Alternare con altri prodotti. Non superare 2 interventi per ciclo
colturale, bagnare bene la vegetazione
Insetti utili
Amblyseius sp.
Preventivo 25–30 insetti/m2
Ad intervalli di 7–14 giorni a seconda del grado di infestazione
AFIDI (Aulacorthum solani, Macrosyphum euphorbiae e Myzus persicae)
SINTOMI:
Gli afidi formano colonie che si insediano prevalentemente nelle parti tenere e giovani della pianta, provocando deformazione e arricciamento
delle foglie dovuto all’attività alimentare. Gli afidi sono inoltre vettori di virus e si riproducono rapidamente in clima caldo ed umido.
CURA:
E’ possibile adottare la lotta biologica utilizzando parassitoidi quali Aphidius colemani, A.ervi, Aphelinus abdominalis o il predatore Chrysoperla
carnea. La Chrysoperla carnea è efficace anche contro gli acari, tripidi e piccole larve di lepidotteri.
Per monitorare la presenza di adulti alati utilizzare trappole cromotropiche gialle sistemate a breve distanza dalle piante. Se l’infezione viene
diagnosticata tempestivamente, effettuare 1 – 2 lanci in ragione di 1 insetto/m2.
Nel caso in cui si adotti la lotta chimica, di seguito si elencano alcuni prodotti utilizzabili in caso di infestazione:
Prodotto
Principio attivo
Concentrazione
Note
Pirimor
Pirimicarb
200 cc/hl
Compatibile con lotta biologica. Azione rapida ed efficace
Plenum 50 WG
Pymetrozin
40 cc/hl
Sistemico. Non superare 2 applicazioni per ciclo colturale,
compatibile con lotta biologica.
Neemazal-T/S
Oikos 25 Plus
Azadirachtin
150 cc/hl
75 cc/hl
Applicare nelle ore fresche e poco luminose, bagnando
uniformemente la vegetazione. Compatibile con lotta biologica
Confidor 200SL
Imidacloprid
50 cc/hl
Sistemico. Più efficace se somministrato per irrigazione.
Movento 48SC
Spirotetramat
200 cc/hl
Sistemia acropeta e basipeta. Compatibile con lotta biologica
Epik
Acetamiprid
25 cc/hl
Sistemico. Non superare 2 applicazioni per ciclo colturale.
ACARI (Tetranychus urticae) e ACARI TARSONEMIDI (Tarsonemus pallidus)
SINTOMI:
Gli acari si posizionano prevalentemente nella pagina inferiore delle foglie, sono difficilmente visibili ad occhio nudo ed hanno un colore rossastro o
giallo bruno. Le foglie attaccate iniziano a seccare dai bordi oppure ingialliscono a macchie e in seguito seccano totalmente. Sulla pagina inferiore
potrebbe svilupparsi una suberificazione fina di colore bruno. L’infestazione è più probabile in caso di clima caldo e umido.
CURA:
In linea generale, alcuni prodotti utilizzati per la lotta ai tripidi sono anche efficaci contro gli acari. Di seguito si suggeriscono alcuni prodotti
utilizzabili:
Prodotto
Insetti utili
Principio attivo
Amblyseius sp.
Concentrazione
Preventivo 25–30 insetti/m2
Note
2– 4 lanci ad intervalli di 14 giorni
Apollo
Clofentezine
40 cc/hl
Attivo sui primi stadi di sviluppo, da associare quindi ad
adulticidi. Bagnare uniformemente la vegetazione.
Miro
Fenpyroximate
150 cc/hl
Oscar
Tebufenpyrad
50 cc/hl
Vertimec
Abamectina
50 cc/hl
Alternare con altri prodotti. Non superare 2 interventi per ciclo
colturale, bagnare bene la vegetazione
Aracnel
Hexythiazox
2,6 g/m2
Ovo-larvicida. Bagnare accuratamente la vegetazione alla
comparsa delle prime forme mobili
Azione pronta e duratura. Parziale attività ovicida.
Citotropico. Immediato effetto abbattente e persistenza
d’azione.
BEGA DEL GERANIO (Cacyreus Marshalli) / LARVE DEFOGLIATRICI (Lepidotteri di vari generi)
SINTOMI:
Il Cacyreus è un lepidottero le cui larve, di colore verde o giallastro con bande laterali di colore lilla, provocano delle gallerie sul fusto, sui boccioli e
sui peduncoli fiorali. L’attività della larva è facilmente visibile sul fusto dove si nota un foro di circa 2mm di diametro.
CURA:
Generalmente i trattamenti attuati in serra contro altri parassiti riescono a controllare lo sviluppo dei lepidotteri. E’ infatti molto più facile che
l’infestazione avvenga se la coltivazione avviene all’esterno. In caso di infestazione trattare con i seguenti prodotti:
Prodotto
Conserve
Principio attivo
Spinosad
Concentrazione
100 cc/hl
Note
Compatibile con lotta biologica
Nomolt
Teflubenzuron
50 cc/hl
Può essere fitotossico su varietà sensibili.
Piretrin
Piperonylbutoxid +
Pyrethrine
100-150 cc/hl
Azione rapida ma di scarsa persistenza. Trattare nelle ore più
fresche. Compatibile con lotta biologica.
Turex
Bacillus thuringiensis
0,1– 0,15%
Ripetere dopo 2– 3 settimane
MOSCA BIANCA (Trialeurodes vaporarorium e Bemisia tabaci)
SINTOMI:
Si tratta di piccole mosche con ali bianche e corpo giallino le cui forme giovanili provocano decolorazioni di forma circolare sulle foglie. Risultano
più sensibili all’attacco di mosca bianca le varietà di Pelargonium Grandiflorum e Crispum.
CURA:
Il controllo della popolazione viene effettuato con l’utilizzo di trappole cromotropiche gialle (1 trappola/100 m2) posizionate appena sopra la
chioma delle piante. In caso di infestazione si può intervenire con la lotta biologica/integrata o chimica.
La lotta biologica viene prevalentemente attuata mediante il lancio dell’imenottero parassitoide Encarsia formosa. L’Encarsia può anche essere
acquistata in adesivi o strisce relativamente economiche. Un adesivo normalmente è sufficiente per 100 piante e contiene circa 30 pupari di
Encarsia formosa. Gli insetti devono essere lanciati settimanalmente subito dopo il trapianto. Il numero può essere ridot to successivamente
tenendo però una presenza di almeno 2,5 insetti/m2.
Altri insetti utili utilizzabili nella lotta biologica sono l’imenottero Eretmocerus eremicus e E.mundus o l’acaro Amblyseius spp.
Nel caso in cui si volesse adottare la lotta chimica sono riportati di seguito alcuni prodotti utilizzabili:
Prodotto
Nomolt
Principio attivo
Teflubenzuron
Concentrazione
50 cc/hl
Note
Può risultare fitotossico su varietà sensibili
Più efficace se somministrato per irrigazione. L’uso di Confidor
riduce l’efficacia del trattamento con Encarsia
Sistemico. Non superare 2 applicazioni per ciclo colturale. Può
influire negativamente sull’attività dell’Encarsia.
Applicare nelle ore fresche e poco luminose, bagnando
uniformemente la vegetazione. Compatibile con lotta biologica
Condifor 200SL
Imidacloprid
50 cc/hl
Epik
Acetamiprid
0,03 g/m2
Oikos 25 Plus
Azadirachtin
75 cc/hl
Plenum 50 WG
Pymetrozin
40 cc/hl
Sistemico. Non superare 2 applicazioni per ciclo colturale,
compatibile con lotta biologica.
Movento 48SC
Spirotetramat
200 cc/hl
Sistemia acropeta e basipeta. Compatibile con lotta biologica
SCIARIDI
SINTOMI:
Il danno è provocato dalle larve, di colore ialino quasi trasparente, lunghe 5-8mm, col capo nero, che si nutrono delle radici, del callo radicale e del
fusto. Le lesioni provocate dalle larve facilitano la penetrazione di funghi e batteri.
CURA:
In prevenzione evitare la formazione di muschio e alghe sui passaggi o sotto i bancali. Tenere l’area pulita da residui di coltivazione.
Il controllo biologico si attua con l’utilizzo del nematode entomopatogeno Steinernema feltiae. L’attività di questo nematode rallenta o cessa a
temperature superiori ai 27°C. In prevenzione spruzzare con ugello da 1 mm 250.000 – 500.000 nematodi/m2, quindi risciacquare le piante con
acqua pulita, così che i nematodi possano defluire nel substrato. Il risultato è visibile già dopo uno/due giorni. In caso di infestazione
persistente, ripetere il trattamento dopo 4 settimane.
In associazione a Steinernema si può utilizzare il Bacillus Thuringiensis a 0,1-0,15%.
Tra i prodotti chimici utilizzabili suggeriamo:
Prodotto
Nomolt
Principio
Teflubenzuron
attivo/biolog.
Concentrazione
40 cc/hl
Note
In prevenzione e cura via radicale. Accertare fitotossicità
IMPATIENS NUOVA GUINEA
TRAPIANTO E SPAZIATURA
Le giovani piante vanno trapiantate prima possibile, è importante dunque essere preparati con tutto il materiale necessario per il trapianto
almeno una settimana prima dell’arrivo delle piante. Controllare che non ci siano piante asciutte all’interno del vassoio d’imballo, in quel caso
bagnarle prima del trapianto.
La data di trapianto dipende dal periodo di vendita. Generalmente, per un vaso 14 da vendere a metà aprile, il periodo più adatto per il
trapianto è gennaio. La densità a cui porre le piante dipende dalla stagione, dalla varietà e dalle condizioni climatiche in coltivazione. E’
preferibile non posizionare le piante troppo vicine tra loro perché tendono facilmente ad allungare gli internodi in condizioni di poca luce.
SUBSTRATO
Usare un substrato di coltivazione con elevato rapporto aria/acqua che garantisca dunque un buon drenaggio. L’aggiunta di una certa
percentuale di argilla granulare favorisce una migliore gestione dell’acqua. Il pH si deve attestare intorno a 5.8 – 6.5, consigliabile inoltre la
presenza di un concime “starter” in ragione di 1,0 kg/mc.
CONCIMAZIONE
Il ciclo di coltivazione delle Impatiens è relativamente breve per cui non si consiglia di aggiungere concime a lenta cessione al terriccio.
 Durante i primi 2/3 di coltivazione utilizzare un concime complesso con rapporto tra gli elementi N:P:K + (Mg): 1,5 : 1 : 1,8 + (0,5)
 Durante l‘ultimo 1/3 di coltivazione, sbilanciare il rapporto verso il potassio e il fosforo: N:P:K + (Mg): 1,5 : 1 : 3 + (1)
 EC dovrebbe essere intorno a 1,2 – 1,4 ms/cm2, ma non più alto di 1,8 mS/cm 2. Superare il limite di EC consigliato porta ad un
rallentamento della crescita e piante più compatte.
TEMPERATURA
Per le prime 4 settimane mantenere una temperatura di coltivazione di circa 20°C. Successivamente abbassarla a 18°C durante il giorno e
16°C la notte. E‘ particolarmente importante prestare attenzione alla temperatura all’inizio della coltivazione. Se la temperatura è troppo
bassa questa ritarderà la sviluppo, mentre temperature troppo alte porteranno ad un’eccessiva crescita. Mantenere una temperatura di
aerazione di 2– 4°C più alta rispetto a quella ambiente. Le impatiens si sviluppano maggiormente con un differenziale di temperatura positivo
(temperature diurne più elevate delle notturne). Per controllare la crescita è consigliabile però tenere un differenziale di temperatura vicino allo
zero, abbassando la temperatura media diurna nelle prime ore dopo l’alba a 14°C
IRRIGAZIONE
L’irrigazione assume un ruolo molto importante nella coltivazione dell’impatiens; infatti, essendo una pianta originaria delle zone tropicali, ha
un’elevata necessità d’acqua. Si possono ottenere piante più compatte riducendo l’apporto idrico, ma bisogna prestare molta attenzione a non
far asciugare troppo il substrato.
UMIDITA‘
L’elevata umidità dell’aria porta allo sviluppo di piante tenere e quindi più sensibili alla Botrytis e agli acari tarsonemidae: ventilare la serra per
ridurre l’umidità relativa. La bassa umidità (inferiore al 50%) inibisce invece la crescita e porta ad un più alto rischio di infestazione da acari.
LUCE
L’Impatiens Nuova Guinea è una pianta a giorno neutro, per cui la fioritura è indifferente alla lunghezza del giorno, anche se è sensibile
all’irraggiamento totale (durata x intensità). La luminosità ha dunque un marcato effetto sullo sviluppo della pianta, la ramificazione, la fioritura
e la pigmentazione della variegatura fogliare. In inverno infatti, con condizioni di luminosità ridotte, la crescita e l’assimilazione dei nutritivi
sono rallentate. Durante la coltivazione occorre esporre le piante al massimo della luce, ombreggiando a partire dai 50 Klux. Un’intensità
luminosa tra i 30 e i 50 Klux favorisce lo sviluppo e la fioritura purché sia accompagnata da un’adeguata umidità relativa. Oltre i 50 klux la
crescita rallenta e viene compromessa la formazione dei fiori a l’espansione della pagina fogliare.
SPUNTATURA E REGOLATORI DI CRESCITA
Le piante non richiedono spuntatura a meno che non si voglia ottenere una pianta di grossa taglia. Da tenere presente però che la spuntatura
ritarderà la coltivazione di circa 3 – 4 settimane.
In genere non sono necessari regolatori di crescita, anche se questi aiutano nel prolungare la durata delle piante. In caso si voglia intervenire
con brachizzanti, un prodotto efficace anche se di uso non registrato, è il Bonzi (Pacobutrazolo) a 100-200 cc/hl.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Le Impatiens sono molto sensibili ad un grande numero di pesticidi, che potrebbero danneggiare i fiori e le foglie. Fare sempre una prova
preventiva prima dell’applicazione di un trattamento.
PETUNIA
TRAPIANTO E SPAZIATURA
La data di trapianto è definita dal periodo in cui si vuole vendere il prodotto finito. In linea di massima il trapianto della talea radicata avviene nei
mesi di gennaio e febbraio per una fioritura primaverile.
Vaso consigliato
Settimana di trapianto
Spaziatura (piante/m²)
Bonnie
V 10-14
2-10
36-25
Famous
V 12-14 e basket fino al 18
2-10
30-25
Deluxe
V 12-16 e basket fino al 22
2-10
30-12
AlpeTunia®
V 12-18 e basket fino al 22
2-10
30-10
Surfinia®
V 12-16 e basket fino al 22
2-10
30-12
SUBSTRATO
La petunia è sensibile al ristagno idrico per cui è importante utilizzare un substrato con alta porosità e stabilità strutturale, preferibilmente un
substrato specifico per petunia con pH 5 – 5.5 e una concimazione di base di 1,5 kg/m3.
CONCIMAZIONE
La petunia è una pianta che richiede un’abbondante concimazione.
Iniziare la concimazione dopo 2 settimane dopo il trapianto, quando le radici iniziano a toccare i bordi del vaso. Somministrare un concime
complesso con rapporto NPK pari a 1,8:1:1,8 (tipo 18:10:18), aumentando la conducibilità man mano che la pianta cresce, fino ad arrivare ad
un EC di 2,2 – 2,4.
Il pH va mantenuto intorno a 5.5, nel caso di acque dure preferire un concime che abbia una percentuale di azoto ammoniacale più alta.
Integrare la concimazione con 2 -3 somministrazione di chelato di ferro, avendo cura di risciacquare il fogliame dopo qualche minuto dai residui
del trattamento per evitare ustioni. Il chelato di ferro diventa ancora più importante nel caso in cui non si riesca ad abbassare il pH fino a valori
che rendano il ferro disponibile per la pianta (intorno a pH 5.0 – 5.5). La carenza di ferro si manifesta con un ingiallimento diffuso della pianta e
crescita stentata.
Coltivare più in asciutto, provocando dunque uno stress idrico, permette di ottenere piante più compatte e una fioritura precoce, riducendo così
il fabbisogno in regolatori di crescita. Attenzione però che questo porta facilmente ad un ingiallimento delle foglie basali.
TEMPERATURA
Dalla 1°alla 3° settimana tenere una temperatura media durante il giorno di 18°C, e una temperatura d‘aerazione di 22– 22°C. Successivamente
diminuire la temperatura media durante il giorno di 4°C, portandola a circa 14°C, con una temperatura d‘aerazione di 16 –18°C
COOL MORNING
Il Cool Morning è una pratica che consente di controllare lo sviluppo della pianta agendo sulla temperatura di coltivazione. In particolare questa
consiste nell’abbassare repentinamente la temperatura in serra 2 ore prima e dopo l’alba fino a portarla a 10 -12°C. Questa pratica porta
dunque ad un abbassamento della temperatura media diurna con un effetto diretto sulla crescita della pianta (più compatta) e sulla fioritura (più
abbondante ma ritardata di 2 settimane). E’ preferibile iniziare ad usare questo regime termico quando i germogli hanno 3 cm di lunghezza. Se
si usa il Cool Morning non si avrà bisogno di ulteriori regolatori di crescita.
LUCE
La Petunia è una pianta a giorno lungo quantitativo, quindi la fioritura avviene indipendentemente dal fotoperiodo ma, la variazione della
lunghezza del giorno, porta ad una accelerazione o ad un ritardo della iniziazione. La temperatura agisce concomitantemente per ridurre il
tempo di reazione, passando da 7-8 settimane a 18-20°C a 10-12 settimane a 16°C. In linea generale conviene coltivare la fase vegetativa
sotto giorno corto perché questo porta ad avere più rami, con internodi corti e quindi più fiori. Arrivare dunque a lle condizioni di giorno lungo
con la pianta ben strutturata.
SPUNTATURA
In linea generale è preferibile spuntare una volta, 7 – 10 giorni dopo il trapianto.
La petunia ha la capacità di ramificare abbondantemente anche senza cimatura, se si tengono opportune condizioni termiche in serra. Questo
è valido soprattutto per la serie Bonnie le quali, in linea di massima, ramificano e mantengono una crescita compatta senza s puntatura e senza
l’utilizzo di brachizzanti. Naturalmente sta nell’esperienza del coltivatore capire se è il caso invece di intervenire sia con la spuntatura sia con i
brachizzanti.
BRACHIZZANTI
Tra i prodotti registrati ed efficaci suggeriamo l’Alar (daminozide) a concentrazione variabile tra i 200 e 300 cc/hl secondo la vigoria e dello
sviluppo della pianta. A seconda del regime termico tenuto in serra e delle concimazioni, potrà essere necessario intervenire nuovamente altre
2 - 3 volte.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Prestare particolare attenzione agli afidi, ai tripidi (soprattutto in fase di fioritura) e alle muffe (mantenere una bassa umidità in serra).
CALIBRACHOA
TRAPIANTO E SPAZIATURA
La calibrachoa si può coltivare sia in vaso medio piccolo, facendogli assumere una forma della chioma a globo, sia in basket con una forma più
decombente.
Nel caso in cui si adotti la coltivazione in vaso, dal 10 al 14, consigliamo di trapiantare una talea dalla settimana 2 alla 10, posizionando, in base
alla taglia finale della pianta e del tipo di vaso, dai 30 ai 50 vasi/m2.
Nel caso di coltivazione in basket, dal 16 al 20, appesi o poggiati, la coltivazione può iniziare 4 settimane prima, trapiantando fino a tre talee
per vaso nel caso della dimensione maggiore.
SUBSTRATO
Le Calibrachoa sono più sensibili al ristagno idrico delle Petunie, per cui è ancora più importante utilizzare un terriccio con ampia porosità. Il
pH deve attestarsi intorno ai 5.0 – 5.5, è raccomandabile poi una concimazione di base di 1,5 kg/m 3, come “starter” prima che si inizi con la
fertirrigazione. In linea di massima va bene il terriccio che si utilizza per la coltivazione della Petunia.
CONCIMAZIONE
La Calibrachoa, al pari della Petunia, è una pianta che richiede un’abbondante concimazione e un pH relativamente basso.
La concimazione deve iniziare dopo 2 settimane dal trapianto, quando le radici iniziano a toccare i bordi del vaso. Somministrare un concime
complesso con rapporto NPK pari a 1,8:1:1,8 (tipo 18:10:18), aumentando la conducibilità man mano che la pianta cresce, fino ad arrivare a un
EC di 2,0 – 2,2.
Il pH va mantenuto intorno a 5.5, nel caso di acque dure preferire un concime che abbia una percentuale di azoto ammoniacale più alta.
Integrare la concimazione con 2 -3 somministrazione di chelato di ferro, avendo cura di risciacquare il fogliame dopo qualche minuto dai residui
del trattamento per evitare ustioni. Il chelato di ferro diventa ancora più importante nel caso in cui non si riesca ad abbas sare il pH fino a valori
che rendano il ferro disponibile per la pianta (intorno a pH 5.0 – 5.5). La carenza di ferro si manifesta con un ingiallimento diffuso della pianta e
crescita stentata.
Coltivare più in asciutto, provocando dunque uno stress idrico, permette di ottenere piante più compatte e una fioritura precoce, riducendo così
il fabbisogno in regolatori di crescita. Attenzione però che questo porta facilmente ad un ingiallimento delle foglie basali.
TEMPERATURA
Dalla 1° alla 3° settimana tenere una temperatura media durante il giorno di 19°C, con una temperatura di ventilazione di 2 - 4°C superiore.
Dalla 4° settimana la temperatura media diurna si può diminuire di 3°C portandola a 16 °C, con una temperatura di ventilazione sempre 2 - 4°C
superiore (19 – 21°C).
COOL MORNING
Si può iniziare con il Cool Morning quando i getti laterali hanno raggiunto il bordo del vaso. Abbassare la temperatura a 8-10°C 2 ore prima e
dopo l’alba. Con il Cool Morning si potrebbe evitare l’utilizzo dei regolatori di crescita, ma questo è da valutare in base alle condizioni di
sviluppo della pianta.
LUCE
Vedere quanto scritto riguardo alla Petunia, di cui valgono le stesse considerazioni. In linea generale, avendo la Calibrachoa bisogno di tanta
luce, ombreggiare ritarda la fioritura e inibisce lo sviluppo della pianta.
SPUNTATURA
La spuntatura, eliminando la dominanza apicale, favorisce la ramificazione. E’ consigliabile spuntare la Calibrachoa una prima volta dopo circa
10 giorni dal trapianto e, eventualmente, una seconda volta quando i getti laterali hanno raggiunto il bordo del vaso. E’ uti le inoltre
accompagnare la spuntatura con un trattamento brachizzante, soprattutto quando le temperature favoriscono lo sviluppo della pianta. Nel caso
in cui si coltivi in un periodo in cui le temperature e la luce favoriscono la fioritura, è probabile che non ci sia la necessità di spuntare; infatti la
fioritura influisce nel diminuire la dominanza apicale.
BRACHIZZANTI
Come nel caso delle Petunie, il prodotto raccomandabile è l’Alar (Daminozide) a concentrazione variabile dai 200 ai 300 cc/hl. Il momento in cui iniziare
un trattamento brachizzante è da valutare in base allo sviluppo della pianta, è comunque consigliabile trattare quando i getti laterali hanno raggiunto una
lunghezza di 3-4 cm. Un secondo trattamento potrebbe essere opportuno dopo la seconda spuntatura o quando le temperature e la luminosità del
periodo predispongono per una crescita vigorosa.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Tra le fisiopatie, prestare attenzione alla infestazione da afidi. La Calibrachoa è infatti particolarmente appetita da questi fitofagi. E’
consigliabile quindi trattare in prevenzione con un aficida sistemico (es.Confidor) quando le condizioni ambientali in serra sono idonee allo
sviluppo degli afidi.
Per prevenire l’infestazione da funghi quali Botrytis e Oidium, ventilare abbondantemente tenendo basso il valore di umidità relativa in serra.
Evitare inoltre sbalzi idrici perché questi possono predisporre all’attacco di funghi alle radici o al colletto quali Pythium, Phytophthora e
Rhizoctonia.
OSTEOSPERMUM ECKLONIS
L’Ostespermum può essere coltivata seguendo due diversi metodi che fondamentalmente differiscono per il regime termico adottato.
Avremo così un metodo standard ed un metodo di coltivazione cosidetto “a freddo”. Vediamoli nel dattaglio.
Coltivazione standard
TRAPIANTO E SPAZIATURA
Per una fioritura a partire dal mese di aprile, trapiantare una talea radicata in un vaso dal 10 al 14 dal mese di gennaio fino a tutto febbrai o nel
caso del vaso più piccolo. Spaziare i vasi ad una densità tra i 20 e 30 vasi/ m2
SUBSTRATO
Usare un substrato a base di torba, con circa 10% di argilla granulata, pH compreso tra 5.8 e 6.2 ed una concimazione di base con 1kg/m 3
CONCIMAZIONE
Iniziare la concimazione 2 settimane dopo il trapianto o comunque non appena le radici hanno raggiunto il bordo del vaso con un EC
inizialmente di 1.4 – 1.6, aumentandola successivamente a 1.6 – 1.8. Utilizzare un concime complesso equilibrato, tipo 18:10:18 + (2 Mg),
fertirrigando 1 -2 volte a settimana a seconda della necessità; è importante mantenere il terriccio sempre umido, mai troppo bagnato.
TEMPERATURA
Dalla 1° alla 3° settimana mantenere una temperatura media diurna di 18°C ed una temperatura di ventilazione di 20 – 22°C
Dalla 4° settimana diminuire la temperatura media durante il giorno fino a 14°C, temperatura di ventilazione di 16 – 18°C
COOL MORNING
Utilizzare il Cool Morning quando i getti laterali hanno raggiunto circa 3 cm di lunghezza (3 -4° settimana di coltivazione), abbassare la
temperatura fino a 8°C, 3 ore prima e dopo l’alba (6 ore in totale). Si produrrà una crescita compatta, una migliore qualità dello stelo ed una
fioritura precoce. Adottando la tecnica del Cool Morning si potrebbe evitare l’utilizzo di ulteriori regolatori di crescita, da valutare comunque in
base alle circostanze.
LUCE
La pianta richiede elevati livelli di luminosità. Per anticipare la fioritura è possibile utilizzare luce di assimilazione in modo da fornire un totale
16 ore di luce al giorno, 3000 Lux di luce assimilabile.
SPUNTATURA
La spuntatura è generalmente necessaria 7-10 giorni dopo il trapianto. E’ consigliabile spuntare relativamente basso, a 4 -5 nodi, in modo da
far sviluppare una ramificazione solida a partire dalla base del tronco. La spuntatura va sempre accompagnata da un programma di trattamenti
brachizzanti che ne favoriscono l’accestimento e la formazione di numerosi fiori. Non è necessaria una seconda spuntatura, questa tra l’altro
ritarderebbe notevolmente la fioritura.
BRACHIZZANTI
Contatti l’agente di zona o il tecnico in Sede per conoscere metodologie e prodotti da applicare.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Fare particolare attenzione ai possibili attacchi di tripidi (soprattutto in fase di fioritura, mosca bianca, afidi, minatrici fogliari, muffe, alternaria.
Vale sempre la regola di adottare tutte le tecniche per prevenire le fitopatie e intervenire tempestivamente qualora si ravvisino i sintomi di una
infestazione.
Coltivazione “a freddo”
TRAPIANTO E SPAZIATURA
La coltivazione “a freddo” prevede un periodo di coltivazione più lungo dove le basse temperature aiutano a manten ere la
pianta compatta, con una buona ramificazione secondaria con conseguente incremento della qualità del prodotto finito.
Da non trascurare poi il risparmio in termini di combustibile per il riscaldamento.
Per una fioritura a partire da fine marzo, trap iantare una talea radicata in un vaso dal 12 al 16, dal mese di ottobre fino a
dicembre nel caso del vaso più piccolo. Spaziare i vasi ad una densità tra i 15 e 30 vasi/ m2.
SUBSTRATO
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
CONCIMAZIONE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
TEMPERATURA
Dalla 1° alla 3° settimana, mantenere una temperatura media diurna di 18 °C e una temperatura di ventilazione di 20 – 22 °C.
Quando i germogli hanno raggiunto una lunghezza di almeno 3 cm abbassare la temperatura ambiente a 4 – 6°C, con una temperatura di
ventilazione di 2°C più alta. La fase di coltivazione a freddo deve durare almeno 4 settimane, meglio 6 - 8 settimane, dopo di che la fioritura si
avrà dopo circa 9 settimane.
COOL MORNING
Iniziare ad usarlo all’inizio della fase di crescita/fioritura (dopo la fase di raffreddamento). Abbassare la temperatura a 8 °C per 6 ore dalle 04.00. In
linea di massima se si usa il Cool Morning si ha meno necessità di ulteriori regolatori di crescita.
LUCE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
SPUNTATURA
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
BRACHIZZANTI
Contatti l’agente di zona o il tecnico in Sede per conoscere metodologie e prodotti da applicare.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
GAROFANINI DA VASO e serie DIANTICA ®
Coltivazione standard
TRAPIANTO E SPAZIATURA
Dimensione del vaso:
Settimana di trapianto:
Densità di piantagione:
dal 10 al 14 cm
dalla 2 alla 8
40 – 70 vasi/m2
SUBSTRATO
Substrato di torba standard, 10% argilla, 10% perlite, concimazione di base 1kg/m 3
CONCIMAZIONE
Dalla 4° settimana di coltivazione iniziare la fertirrigazione utilizzando un concime complesso ad alto titolo di potassio, tipo 15:5:25 a 1-2 g/l.
Non inzuppare le piante ma tenere il terriccio sempre uniformemente umido.
TEMPERATURA
Dalla 1° alla 4° settimana mantenere una temperatura media durante il giorno di 18°C, con una temperatura di ventilazione di 20 – 22°C
Dalla 5° settimana, temperatura media durante il giorno di 14°C, temperatura dell‘aria: 16 –18°C
COOL MORNING
Iniziare con il Cool Morning quando i germogli hanno raggiunto una lunghezza di 4 cm, abbassando la temperatura a 4°C dalle ore 04.00, per
6 ore. Se si usa il Cool Morning non si dovrebbe ravvisare la necessità di intervenire con brachizzante; l‘adozione corretta di questa pratica
infatti garantisce una crescita compatta e un’abbondante ramificazione.
LUCE
Il Dianthus ha bisogno di molta luce, soprattutto nelle prime fasi di crescita, così da favorire l’accestimento. E’ possibile, nel caso in cui si
voglia anticipare la fioritura, utilizzare luce di assimilazione da metà febbraio per 2– 3 settimane (3 – 4.000 lux).
SPUNTATURA
Spuntare a 5 – 6 paia di foglie dopo 10 – 14 giorni. Fare attenzione di intervenire all’altezza del nodo, senza l’utilizzo di strumenti da taglio ma,
operando manualmente, flettere l’apice tenendo le dita dell’altra mano all’altezza del nodo che si vuole spuntare, finché non si sente il classico
“click” dell’avvenuta recisione. Su varietà più vigorose potrebbe essere necessario effettuare una seconda spuntatura. La data dell’ultima
spuntatura determina l’epoca di fioritura.
Per il garofano rustico da giardino Diantica® è consigliabile una seconda spuntatura 4 settimane dopo la prima.
BRACHIZZANTI
In genere non sono necessari trattamenti, in caso fosse necessario trattare 1 – 2 volte con Bonzi (Paclobutrazolo) a 100 cc/hl.
Trattare quando i germogli raggiungono 2 cm se si ravvedono le condizioni per uno sviluppo eccessivo, bagnando le piante con una
nebulizzazione fina.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Il Dianthus è una pianta abbastanza rustica per cui, in condizioni di coltivazione normali, difficilmente viene attaccata da parassiti. E’ comunque
possibile che elevati valori di umidità rendano la pianta più sensibile ad attacchi di funghi o, in fase di fioritura, agli attacchi di tripidi e ragno rosso.
Ruggine
Dithane DG NeoTec
Ortiva
Systhane 20 EW
Alternaria
Ortiva
Systhane 20 EW
Signum
Tripidi
Mesurol
Vertimec
Conserve SC
Ragno rosso:
Vertimec
Envidor
Afidi:
Pirimor
Confidor
Plenum 50 WG
(Mancozeb)
(Azoxystrobin)
(Myclobutanil)
200
g/hl
80 - 100 cc/hl
40
cc/hl
(Azoxystrobin)
(Myclobutanil)
(Boscalid+Pyraclostrobin)
80 - 100 cc/hl
40
cc/hl
100 – 150 g/hl
(Metiocarb)
(Abamectina)
(Spinosad)
100
50
75
cc/hl
cc/hl
cc/hl
(Abamectina)
(Spirodiclofen)
25
20 – 40
cc/hl
cc/hl,
(Pirimicarb)
(Imidacloprid)
(Pymetrozine)
200
35
50
g/hl
cc/hl
g/hl
Coltivazione “a freddo”
TRAPIANTO E SPAZIATURA
Dimensione del vaso:
Settimana di trapianto:
Densità di piantagione:
dal 10 al 14 cm
dalla 36 alla 46
40 – 70 vasi/m2
SUBSTRATO
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
CONCIMAZIONE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
TEMPERATURA
Dalla 1° alla 4° settimana mantenere una temperatura media diurna di 18°C, con una temperatura di ventilazione di 20 – 22°C
Dalla 5° alla 8° settimana, riscaldamento a 14°C, temperatura di ventilazione 16 – 18°C
Successivamente diminuire la temperatura a 2 – 4°C, con una temperatura di ventilazione di 2 – 4°C più alta della temperatura di
riscaldamento.
Otto settimane prima della vendita, per favorire la fioritura, tenere una temperatura di 14°C, con una temperatura di ventilazione di 16 –18 °C
COOL MORNING
Iniziare ad utilizzare la tecnica del Cool Morning subito dopo la fase di raffreddamento, abbassando la temperatura a 4°C dalle ore 04.00, per 6
ore. Se si usa il Cool Morning non dovrebbe ravvisarsi la necessità di utilizzare ulteriori brachizzanti.
LUCE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
SPUNTATURA
Spuntare a 5 – 6 paia di foglie dopo 10 – 14 giorni. Fare attenzione di intervenire all’altezza del nodo, senza l’utilizzo di strumenti di taglio ma,
operando manualmente, flettere l’apice tenendo le dita dell’altra mano all’altezza del nodo che si vuole spuntare, finché non si sente il classico
“click” dell’avvenuta recisione. Su varietà più vigorose potrebbe essere necessario effettuare una seconda spuntatura. La data dell’ultima
spuntatura determina l’epoca di fioritura.
Per il garofano rustico da giardino Diantica® è consigliabile una seconda spuntatura 8 -10 settimane dopo la prima.
BRACHIZZANTI
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
Vale quanto già scritto nel caso della coltivazione standard.
VERBENA
TRAPIANTO E SPAZIATURA
Dimensione del vaso:
Settimana di trapianto:
Densità di piantagione:
dal 10 al 14 cm o Basket dal 16 al 20 (fino a tre talee per basket più grandi)
dalla 02 alla 08
20 – 35 vasi/m2
SUBSTRATO
Substrato di torba standard, 10% argilla , 10-15% perlite, concimazione di base 1kg/m3, pH 6.0
CONCIMAZIONE
Iniziare la fertirrigazione quando le radici hanno raggiunto i bordi del vaso, utilizzare un concime complesso a maggior componente potassica,
tipo 15:5:25 a 1g/l. Successivamente si può alzare la concentrazione fino a 1,2 – 1,4 g/l.
Mantenere una bagnatura costante, evitare il ristagno di acqua, ma non andare troppo sull‘asciutto.
TEMPERATURA
Nelle prime fasi di crescita mantenere una temperatura di 16 – 18°C, successivamente portarla a 14°C. Temperature di coltivazione troppo
elevate portano ad un’eccessiva crescita della pianta con conseguente maggior fabbisogno di regolatori di crescita.
COOL MORNING
Il Cool Morning, quando possibile, è efficace per contenere l’eccessivo allungamento dei rami e favorire una crescita compatta.
LUCE
Coltivare in condizioni di buona illuminazione e ventilazione.
SPUNTATURA
Spuntare la prima volta 1 - 2 settimane dopo il trapianto, una seconda spuntatura quando i rami secondari hanno raggiunto il bordo del vaso .
La spuntatura va sempre accompagnata da un trattamento brachizzante per tenere gli internodi corti e favorire la ramificazione.
BRACHIZZANTI
Trattare con 200 – 250 cc/hl Alar (Daminozide) qualche giorno dopo la prima e la seconda spuntatura. Se necessario trattare nuovamente 4 – 5
settimane prima della vendita. Trattare le piante con una nebulizzazione molto fine.
CONTROLLO DELLE FITOPATIE
La verbena è particolarmante soggetta all’attacco di Oidio e mosca bianca. In fase di fioritura si possono riscontrare attacc hi da parte di tripidi
e acari. Attenzione anche alla presenza di afidi. Come prevenzione agli attacchi fungini tenere una bassa umidità in serra, ventilando e
regolando il riscaldamento in modalità di deumidificazione. Per controllare la presenza di insetti parassiti posizionare trappole cromotropiche
gialle e blue ed intervenire tempestivamente alle prime avvisaglie di attacco con prodotti specifici.
TRIXI®
PROGRAMMAZIONE
La linea Trixi® è una coltivazione relativamente veloce per cui non necessita di essere piantata troppo in anticipo. A seconda del periodo, si
possono considerare 8 settimane di coltivazione per un vaso 14, usando un Trixi® per vaso.
Per un basket 18-20, una pianta per vaso, sono necessarie 10-12 settimane. Per vasi o basket di dimensioni maggiori o se si vuole ridurre il tempo
di coltivazione usare più di un Trixi® per vaso.
PREPARAZIONE e TRAPIANTO:
Pulire bene e disinfettare l’area con sali quaternari prima dell’ingresso dei vasi in serra. Utilizzare solo vasi nuovi e terriccio di buona qualità.
Piantare i Trixi® in terriccio umido, interrandoli fino a coprire completamente il paperpot. Evitare di piantare troppo profondo perché questo potrebbe
favorire lo sviluppo di patologie al colletto, ed evitare di piantare troppo alto perchè questo asciugherebbe la talea troppo velocemente.
SUBSTRATO
Usare un terriccio drenante con struttura adeguata alla dimensione del vaso, con pH 5.4 - 5.8; livelli di pH sopra 6.0 possono portare a scompensi
nutrizionali, quali la clorosi ferrica. I Calibrachoa sono molto sensibili all’innalzamento del pH e sono presenti nella maggior parte delle
combinazioni. E’ consigliabile un concimazione di base pari a 1,5 kg/m3 per alimentare la pianta nelle prime fasi di crescita.
SPUNTATURA
Il numero di spuntature necessarie per ottenere una pianta di qualità dipende dal tipo di combinazione Trixi® prescelto.
E’ raccomandabile spuntare i Trixi ® almeno due volte. La seconda spuntatura favorirà la ramificazione e aiuterà dunque a riempire meglio i vasi
più larghi o i basket. Evitare l’allungamento eccessivo dei nodi che porterebbe ad una ramificazione povera e a piante instabili. Dopo la
spuntatura è da evitare un microclima secco, l’umidità infatti favorisce la formazione dei getti laterali di ramificazione.
E’ importante spaziare le piante entro due settimane dalla spuntatura e ombreggiare se necessario.
TEMPERATURA
Dopo il trapianto aumentare la temperatura. Mantenere la temperatura notturna sui 16-18 °C e la temperatura diurna sui 20-22° C fino a che le
piante non hanno iniziato a ramificare, coperto quasi tutta la superficie del vaso e sviluppato un buon apparato radicale sul nuovo substrato. In
seguito, abbassare la temperatura notturna a 13-16 °C e la temperatura diurna a 18-22° C.
L’utilizzo del Cool morning produce una pianta più compatta e con colori più brillanti. Abbassare la temperatura di 4-6° C, due ore prima
dell’alba fino a circa due ore dopo il tramonto. La fioritura non verrà ritardata se la temperatura media è mantenuta costant emente. Per
mantenere una temperatura media idonea durante le giornate fredde e nuvolose, occorre incrementare la temperatura notturna. Verso la fine
della coltivazione si può abbassare ulteriormente la temperatura a 13-16° C giorno e notte. Mantenere un’umidità inferiore al 70% per evitare lo
sviluppo di Botrytis. Posizionare dei ventilatori orizzontali in serra aiuterà a tenere l’umidità bassa, specialmente in quelle aree dove la
ventilazione durante l’inverno è difficoltosa.
LUCE
Alti livelli di luminosità favoriscono la crescita compatta. Fornire da 45 ad un massimo di 55 Klux durante il periodo di crescita principale.
CONCIMAZIONE:
La concimazione di base fornita col terriccio permette alla pianta di alimentarsi nelle prime fasi di affrancamento al vaso. Successivamente,
quando le radici hanno raggiunto il bordo del vaso, utilizzare un concime bilanciato che includa microelementi (specialmente Fe), concimando
preferibilmente al mattino. Fertilizzanti tendenzialmente acidi aiuteranno a tenere un livello di pH sotto 6.0.
Può essere necessario aggiungere Ferro se il livello di pH sale oltre 6.0. Un EC ottimale del substrato è tra 1.8 e 2.2. Fornire sufficiente
drenaggio per evitare accumulo di sali nel vaso. Alti livelli di salinità o concimazioni in piena luce e con alta temperatura ambiente possono
provocare bruciature. E’ possibile aggiungere concimi a lenta cessione a 3-6 mesi per mantenere le piante verdi durante il periodo di vendita o
dal consumatore finale.
REGOLATORI DI CRESCITA.
Si può iniziare a trattare via fogliare con 250 g/hl Alar una settimana circa dopo il trapianto. Un ulteriore trattamento si può fare dopo la
seconda spuntatura, applicando 200-250 g/hl di Alar. E’ possibile controllare la crescita con trattamenti radicali. Si suggerisce a tale scopo il
Cycocel a 200-300 g/hl, somministrando circa 150 ml di soluzione per un vaso 14. Applicare il trattamento radicale prima di abbassare le
temperature di coltivazione. La coltivazione in Basket necessiterà di uno o due trattamenti brachizzanti in più rispetto alla coltivazione in vaso.
Da esperienza fatta in paesi ove il Bonzi è consentito, ottimi risultati si sono ottenuti utilizzandolo per via radicale alla dose di 100 cc/hl, con
quantità di soluzione variabile in funzione della grandezza del vaso. Nel caso dai basket, trattare con Bonzi via radicale a concentrazione di
150-200 g/hl quando le piante hanno raggiunto circa il 50-75% della dimensione desiderata. Per combinazioni di piante molto vigorose, è
raccomandabile aumentare la dose. Si precisa che questo prodotto non è autorizzato in Italia. Applicazioni tardive di brachizzanti possono
ritardare la coltura.
PRINCIPALI AVVERSITA‘
Afidi e Tripidi (entrambi vettori di virus), Pythium, Botrytis e Thielaviopsis.
DAHLIA CULTIVARS (Dalaya)
TRAPIANTO E SPAZIATURA
vaso 12-14 cm
vaso 14-16 cm
vaso 17-20 cm
settimana 8-12
settimana 6-10
settimana 6-10
20-25 piante/mq con una giovane pianta
15-20 piante/mq con una giovane pianta
8-12 piante/mq con due o tre giovani piante
SUBSTRATO
-
Substrato con argilla, con buona capacità idrica e di aria, drenante.
pH: 5,8-6,2
CONCIMAZIONE
Fabbisogno di concimazione medio, utilizzare un concime 18-10-18 + 2 con un valore di EC 1.5-2.5 ad ogni bagnatura
TEMPERATURA
Inizialmente 18-20 °C, successivamente 14-16 °C; Temperature sopra i 24 °C ritardano la fioritura. Usare la ventilazione per temperature di 18-20°
C.
BAGNATURA
Bagnare spesso evitando ristagni nel substrato
LUCE
-
Dahlia richiede una luminosità elevata. Usare l’ombreggio solo dopo la conscimazione o un trattamento con brachizzante.
Trattamento a giorno corto con almeno 14 ore a 3000-4000 lux per evitare la formazione del tubero.
SPUNTATURA
Spuntare 1– 2 settimane dopo il rinvaso a 4-5 foglie. La coltivazione in vasi grossi potrebbe richiedere una seconda spuntatura.
La spuntatura ritarda la fioritura di 1-2 settimane.
REGOLATORI DI CRESCITA
Il miglior modo di controllare la crescita si ottiene limitando la bagnatura e adottando una spaziatura idonea,agendo sulla temperatura e luce.
All’occorrenza trattare con Alar (0,15-0,2%).
PATOLOGIE
-
Attenzione agli afidi, tripidi, mosca bianca e ragnetto.
Possibilità di attacchi di Phytophtora, Pythium, Rhizoctonia, Fusarium e Botrytis
Le varietà della linea Dalaya mostrano un’alta tolleranza all’attacco di malattie fungine, ciò nonostante potrebbe essere attaccata dalla
Botrytis se coltivata con scarsa ventilazione.
MANDEVILLA SANDERI (Sevilla)
TRAPIANTO E SPAZIATURA
La data di trapianto dipende dal periodo di vendita e dalla dimensione del vaso.
Coltivazione breve, vendita nel periodo estivo
Dimensione del vaso:
Data di trapianto:
Densità di piantagione:
dal 10 al 14 cm. Utilizzare 1 MiniRooter/vaso
dalla settimana 10 alla 12
vaso contro vaso fino a che le piante iniziano a toccarsi, successivamente spaziare a densità definitiva, da 20 a 36
piante/m2 a seconda della dimensione del vaso
Coltivazione lunga, con periodo a freddo, vendita nel periodo primaverile/estivo.
Dimensione del vaso:
Data di trapianto:
Densità di piantagione:
dal 10 al 14 cm. Utilizzare 1 MiniRooter/vaso
luglio - agosto
Vaso contro vaso fino alla seconda spuntatura, successivamente spaziare a densità definitiva
Dimensione del vaso:
Data di trapianto:
Densità di piantagione:
oltre 15 cm. Utilizzare 1 MiniRooter/vaso
maggio - giugno
Vaso contro vaso fino alla seconda spuntatura, successivamente spaziare a densità definitiva
Non spaziare troppo presto perché il microclima aiuta la ramificazione. Non tardare però troppo con la spaziatura perché questo porterebbe ad uno
scarso sviluppo dei germogli laterali.
SUBSTRATO
Il substrato deve garantire un buon drenaggio ed un’alta stabilità strutturale. Il pH deve essere intorno a 5.0 sebbene valori di pH leggermente
superiori siano sopportati purchè non superino il valore 6.0 (causa una crescita stentata).
Come indicazione di massima è possibile utilizzare i substrati specifici per genziana.
FERTILIZZAZIONE
Concimare regolarmente con un concime complesso equilibrato a 1,0 – 2,0 g/l. Tra i microelementi prestare attenzione alla presenza del ferro,
considerando che con le basse temperature viene assorbito in misura maggiore.
Bagnare regolarmente ma senza esagerare perché le piante sono sensibili al ristagno idrico, soprattutto a basse temperature.
TEMPERATURA
La Sevilla predilige un clima caldo, infatti in condizioni di freddo la crescita rallenta notevolmente. E’ consigliabile mantenere una temperatura
media di 16 – 20°C. Durante l’inverno, se le temperature scendono al di sotto dei 10°C la crescita si blocca per poi riprendere all’aumentare delle
temperature.
UMIDITA‘
Dopo la spuntatura un’umidità relativa >90% favorisce la ramificazione. La bassa umidità ostacola invece la formazione dei germogli laterali.
LUCE
Per favorire l’affrancamento della talea radicata nel substrato, si consiglia di impostare un ombreggio a 30 kLux durante la prima settimana dopo il
trapianto. Successivamente non è necessario, anzi un’alta luminosità favorisce la fioritura.
SPUNTATURA
Per favorire la ramificazione e far assumere alla pianta la forma desiderata è necessario spuntare dalle due a tre volte. La spuntatura primaverile
ritarda di 3-4 settimane la fioritura.
BRACHIZZANTI
L’utilizzo dei brachizzanti migliora la qualità delle piante, anche se coltivate in vasi grandi. Per regolare la crescita dei germogli laterali, utilizzare
una miscela di 200-300 cc/hl di Alar e 100 cc/hl di Cycocel o solamente 300 cc/hl di Cycocel. Per informazioni dettagliate sul dosaggio e il tipo di
brachizzante utilizzabile, contattare il vostro agente di zona.
CONTROLLO delle FITOPATIE
La Sevilla risulta appetita da diversi fitofagi tra cui gli afidi, i tripidi, la mosca bianca e il ragnetto. Tra i parassiti fungini attenzione al pythium.
SELECTA BEDDING PLANTS
A questa categoria di piante appartengono numerose specie diverse per cui abbiamo cercato di sintetizzare i parametri principali di coltivazione
nella seguente tabella:
II
1x
si
I
II
1x
si
II
1,0
5.5-6.2
I
II
1–2x
si
II
1,0
5.5-6.2
I
II
1x
Cool Morning
II
1,0
6.0
II
I
1x
no
II
0,5
6.0
II
II
1x
si
II
1,0
5.5-6.2
II
II
1x
si
04 - 10
II
1,0
5.5-6.2
II
I
no
no
02 - 05
II
1,0
6.0
II
II
1x
Cool Morning
Gaura lindheimeri
04 - 09
II
1,0
5.5–6.5
I+
II
2x
no
Heliotropium arborescens
04 - 09
II
1,0
5.5-6.2
II
I
1x
si
Lantana cultivars
02 - 06
II
1,5
5.5-6.2
I
II
1-2x
si
Lobelia cultivars
05 - 09
II
0,5
5.5-6.2
II
II
1–2x
si
Portulaca oleraceae
05 - 09
I
0,5
5.5–6.0
III
I
1x
no
Sanvitalia speciosa
05 - 09
01 - 04
II
1,0
5.5-6.2
II
II
1x
si
Scaevola saligna
04 - 07
01 - 04
II
1,0
5.0–5.5
I
II
1–2x
si
Sutera grandiflora
05 - 09
01 - 04
II
1,0
5.5-6.2
II
II
1x
si
Bidens ferulifolia
05 - 09
Bracteantha bracteatum
05 - 09
Cataranthus roseus
03 - 09
Convolvulus sabiatus
05 - 09
02 - 06
Diascia cultivars
05 - 09
02 - 06
Euhorbia hypericifolia
Felicia amelloides
01 - 04
02 - 06
40 - 48
40 - 48
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x



x
x
Gruppo I - Piante con alto fabbisogno in concime
Fertirrigazione
iniziare con 0,8 – 1,0 g/l, successivamente 1,0– 1,2 g/l
Intervallo
una o due volte a settimana
Gruppo II - Piante con medio fabbisogno in concime
Fertirrigazione
iniziare con 0,6 – 0,8 g/l, successivamente 0,8– 1,0 g/l
Intervallo
una o due volte a settimana
Gruppo III - Piante con basso fabbisogno in concime (sensibili alla salini tà)
Fertirrigazione
iniziare con 0,4 – 0,6 g/l, successivamente 0,6– 0,8 g/l
Intervallo
una volta a settimana

Gruppo I – Piante con alto fabbisogno in temperatura media
Dalla 1° alla 3° settimana di coltivazione
20°C
Durante la crescita
17°C
Indurimento
14°C
Gruppo II – Piante con basso fabbisogno in temperatura media
Dalla 1° alla 3° settimana di coltivazione
18°C
Durante la crescita
14°C
Indurimento
10°C
x
x
x
x
x x
x
x
x
x
x x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Tipo I: Substrato molto sciolto, permeabile, con prevalente torba bionda, con 15% perlite
Tipo II: Substrato sciolto, permeabile, con 15-20% di argilla o torba nera e 10-15% di perlite.
TEMPERATURA
x
x
x
x
x
CONCIMAZIONE

x
x
SUBSTRATO


x
x
x
Virosi
I
6.0
Verticillium
5.5-6.2
1,0
Fusarium
1,0
II
04 - 12
x
x
x
x
x
Rhizoctonia
II
40 - 48
04 - 12
Asteriscus maritimus
x
x x
Pythium
40 - 48
Argyranhemum frutescens
x
Oidio
Regolatori
di crescita
no
Botrytis
Spuntatura
1x
Acari
Temperatura
I
Fillominatrice
Concimazione
I
10 - 15
Afidi
Concime di base
(kg/m3)
5.5-6.2
Angelonia cultivars
Coltivazione
a freddo
1,0
Basket
II
Vaso 10 - 14
PH
Specie
Tripidi
Principali fitopatie
Coltivazione
Tipo di substrato
Substrato
Mosca bianca
Trapianto (settimana)
x
x
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Consigli culturali Selecta Classics, aiuole e balconi