APPLICAZIONI INFORMATICHE I PROCESSI applicazioni informatiche - lezione 3 1 indice • • • • • Perché si parla di processi Come ragionare per processi Come rappresentare i processi Come monitorare i processi Il progetto di una Applicazione Informatica applicazioni informatiche - lezione 3 2 Perché si parla di PROCESSI • Un PROCESSO è una serie di attività finalizzate a creare un valore per il cliente finale • Una PROCEDURA è una serie di attività che può essere parte di un processo, ma non crea valore per il cliente finale applicazioni informatiche - lezione 3 3 Il processo • Il PROCESSO nel quale si articola la realizzazione di una Applicazione Informatica è una sequenza di passi distinti ma logicamente interconnessi il cui valore finale è dato dalla operatività dell’applicazione applicazioni informatiche - lezione 3 4 Il processo È un processo quello che deve essere supportato da una Applicazione Informatica È un processo la realizzazione di una Applicazione Informatica applicazioni informatiche - lezione 3 5 Procedure e Semantica Nella gestione dei processi devono essere definiti i “ruoli chiave”. Alcuni di essi, come l’OWNER del processo, sono coinvolti, . altri semplicemente interessati Che differenza c’è tra “interessamento” e “coinvolgimento” ? applicazioni informatiche - lezione 3 6 Procedure e Semantica • Nel processo di preparazione di “uova e pancetta” La gallina è “interessata” Il maiale è … “coinvolto” applicazioni informatiche - lezione 3 7 I processi Come ragionare per processi ? Come rappresentare i processi ? Come monitorare i processi ? applicazioni informatiche - lezione 3 8 Come ragionare per processi ? + Noi svolgiamo tutte le nostre attività “per processi” + Nelle Aziende si lavora “solo” per processi + Ne’ noi ne’ le aziende siamo consapevoli di questo = Ragionare per processi è intuitivo ma non spontaneo applicazioni informatiche - lezione 3 9 L’approccio per processi tradizionalmente le “gestioni” e i “miglioramenti” sono stati impostati “per funzioni” amm comm applicazioni informatiche - lezione 3 prod 10 L’approccio per processi ma... l’organizzazione genera valore attraverso i suoi processi e non mediante le sue funzioni FORNITORI CLIENTI sono i processi a creare valore sono i processi a incidere sulla soddisfazione del cliente applicazioni informatiche - lezione 3 11 I “regni funzionali” il maggior potenziale di miglioramento e’ nascosto nei confini tra i “regni funzionali” L'EFFETTO "REGNO" RIDUCE LE PRESTAZIONI ? ? ? LE FUNZIONI SONO "OVER-MANAGED" NESSUNO SI PREOCCUPA DEGLI SPAZI INTERFUNZIONALI ? applicazioni informatiche - lezione 3 I PROCESSI SONO GESTITI DA PROCEDURE SPESSO STATICHE E DISATTESE 12 La logica dei processi guida alla creazione del valore per il cliente: la soddisfazione del cliente ha origine direttamente dai processi e solo indirettamente dalle funzioni la gestione per processi consente di identificare più facilmente le responsabilità spinge ad eliminare tutte le attività che non aggiungono valore al prodotto (Sistema Toyota) orienta ad identificare il valore per il cliente interno applicazioni informatiche - lezione 3 13 Il processo P Cambia il modo di essere e di lavorare delle persone Evidenzia le operazioni non necessarie Focalizza l’attenzione verso l’esito del proprio agire Fa percepire il doppio ruolo di cliente / fornitore interno applicazioni informatiche - lezione 3 Aiuta a operare in logica di prevenzione 14 Processo: concetti base Tutte le attività fanno parte di processi Il processo è una trasformazione con valore aggiunto Ogni processo coinvolge persone e/o risorse Ogni processo ha input e output (risultati) Ogni processo richiede controlli per assicurare stabilità Occorre misurare input, attività di processo, output applicazioni informatiche - lezione 3 15 un processo è … Attività o serie di attività che trasforma determinati input in output definiti, creando valore per clienti (esterni o interni) Un processo ha un punto di inizio e un punto di fine, e comprende azioni che sono: – – – – definite ripetibili prevedibili misurabili input misurabili output misurabili CLIENTI FORNITORI applicazioni informatiche - lezione 3 16 Rapporto fra funzioni e processi • La funzione è composta da attività della stessa natura, mentre il processo è formato da attività di natura diversa ma finalizzate al raggiungimento di un obiettivo comune, cioè lo stesso output (…sistema…) • Nello stesso processo sono in genere coinvolte diverse funzioni. • La stessa funzione è presente in diversi processi applicazioni informatiche - lezione 3 17 Processo e funzioni applicazioni informatiche - lezione 3 18 Esempio Le attività svolte per rifornire un magazzino ricambi del materiale necessario costituiscono un processo di approvvigionamento, in cui sono coinvolti più attori; l'output è la consegna del materiale a magazzino e gli input sono i fabbisogni espressi dalla produzione e dai clienti. il valore è costituito dal materiale presente in magazzino applicazioni informatiche - lezione 3 19 Input Informazioni e/o materiali che vengono usati e modificati dalle attività del processo Tutto o parte viene: – incorporato nell’output – trasformato dalle attività – consumato dalle attività applicazioni informatiche - lezione 3 20 Output • Possono essere dati, informazioni, materiali, servizi o altri prodotti generati dalle attività del processo • Se una attività non genera output, significa che non ha valore aggiunto: può essere eliminata applicazioni informatiche - lezione 3 21 ISO 9000, per la gestione di un processo Il processo è ben definito ? 4.1 e 5.4.1 I documenti sono controllati? 4.2.3 Sono definiti gli obiettivi per la qualità del processo? 5.4.1 Le persone coinvolte sono state formate? 4.2.1 Ci sono registrazioni per la qualità? 4.2.4 Le responsabilità e autorità sono definite? 5.5.1 Il processo richiede attrezzature o supporti? 6.3 6.2.1 e 6.2.2 Come viene monitorato e misurato il processo? 8.2.3. C’è una documentazione formale? Come vengono gestite le azioni correttive? 8.5.2 applicazioni informatiche - lezione 3 22 Come rappresentare un processo ? • Molti standard • Molti strumenti • Pochi concetti applicazioni informatiche - lezione 3 23 Inquadramento dei processi Clienti Fornitori INPUT OUTPUT Processo Esigenze dei Clienti RESPONSABILE (owner) DEL PROCESSO Inizia quando … Finisce quando … INDICATORI applicazioni informatiche - lezione 3 24 Esempi di rappresentazione dei processi c) ISTRUZIONI OPERATIVE a) SCHEDA IDENTIFICATIVA b) PROCEDURA Attività Esecutore Strumenti Moduli Note Attività Esecutore Strumenti Moduli Note DIAGRAMMA DI FLUSSO INQUADRAMENTO DEL PROCESSO •SCOPO-MISSION •RESPONSABILE •FORNITORI-INPUT •CLIENTI-OUTPUT •INDICATORI •RIF. LEGISLATIVI d) REGISTRAZIONI ALLEGATI (moduli, modelli, documenti di lavoro) applicazioni informatiche - lezione 3 25 Diagramma di flusso 01 dell'acquisizione, trattamento, emissione materiale Attività 1) Proposta di incremento/ aggiornamento materiale Fonti Responsabile materiali 3) La valutazione è positiva? Aiuto magazziniere Operatori di front-office Per fonti si intendono: 1) utenti; 2) esigenza di aggiornare le componenti 3) recensioni; 4) informazioni tecniche; 5) fornitori 1 2) Progettazione acquisti Processo di acquisizione, trattamento, emissione materiale Responsabilità unità operativa I.O 01 I.O 02 2 3 Sì Processi 60 e 66 4 4) Acquisto Note No 5 5) Catalogazione 6) Trattamento materiale documentario I.O 03 6 Il materiale non viene acquistato 7) Collocazione ed emissione materiale documentario applicazioni informatiche - lezione 3 7 I.O 04 I.O 05 26 NO Portare l’automobile in Officina Accettare Automobile da riparare SI Cliente OK? Diagnosticare il guasto Ritirare l’automobile Pagare Riparazioni Comunicare Preventivo al Cliente Preparare la fattura Valutare tempi riparazione MECCANICO AUTO ACCETTAZIONE Cliente Diagramma cross-funzionale (+ T) Iniziare Riparazioni Ricambi Y disponibili? N Y Altri guasti ? Incassare Pagamento Consegnare l’automobile al Cliente N Completare riparazioni RESPONSABILE RICAMBI SI Ordinare Ricambi Ricambi Arrivati? NO Attesa Tempo applicazioni informatiche - lezione 3 27 Come monitorare un processo ? Se non lo misuri non lo gestisci (P. Drucker) applicazioni informatiche - lezione 3 28 Regolazione del processo attuatori decisori comparatori sensori INPUT PROCESSO applicazioni informatiche - lezione 3 OUTPUT 29 Finalità sensori: monitorare i parametri di regolazione del processo; comparatori: confrontare i dati rilevati con quelli di progetto; decisori: indicare gli interventi da effettuare, sulla base del confronto effettuato; attuatori: ripristinare le condizioni richieste applicazioni informatiche - lezione 3 30 Riferimenti sensori: verifiche ispettive, controlli e collaudi, misure varie, reclami dei clienti, rilevamento dati, ... comparatori: specifiche, indicatori aziendali, programmi, ... decisori: direzione aziendale, comitato qualità, responsabili di funzione o di attività, ... attuatori: singole persone o gruppi di lavoro applicazioni informatiche - lezione 3 31 • Se non si raccolgono le informazioni è come togliere i sensori ad un processo, e nessuno sa esattamente cosa succede • Se non si emettono le specifiche, o non si utilizzano gli indicatori, è come togliere i comparatori, ragion per cui le misure sono inutili e il processo non può essere tenuto sotto controllo • Se le decisioni non sono prese su dati oggettivi, i decisori non possono svolgere il loro ruolo, e il processo non è più sottoposto a regolazione • Se non si affrontano i problemi e le non conformità, è come togliere gli attuatori, cioè non si può riportare il processo sotto controllo, né migliorarlo applicazioni informatiche - lezione 3 32 Il processo di sviluppo Il processo di sviluppo (comunque articolato) di una applicazione in ambito IT risente spesso dello scarso consolidamento delle metodologie proprie di questo settore E’ compito dell’Ingegnere applicare e far applicare gli standard metodologici fin dalle fasi preliminari applicazioni informatiche - lezione 3 33 LE FASI • ANALISI REQUISITI • ANALISI FUNZIONALE •ANALISI TECNICA • PROGETTAZIONE • REALIZZAZIONE • TEST • PRODUZIONE applicazioni informatiche - lezione 3 34 LE FASI • ANALISI REQUISITI momento della esternazione delle esigenze l’utente “racconta” mentre l’uomo dell’IT acquisisce applicazioni informatiche - lezione 3 35 LE FASI • ANALISI FUNZIONALE Le esigenze vengono “tradotte” in funzioni è il momento della verifica delle capacità di analisi dell’Uomo dell’IT applicazioni informatiche - lezione 3 36 LE FASI • ANALISI TECNICA Ora la “traduzione” è verso i tecnici IT Si devono trasformare le specifiche funzionali In un insieme di indicazioni di carattere tecnico applicazioni informatiche - lezione 3 37 LE FASI • PROGETTAZIONE Si definisce l’architettura del sistema Si tracciano le linee guida dello sviluppo applicazioni informatiche - lezione 3 38 LE FASI • REALIZZAZIONE Quella che viene spesso definita la fase di “sviluppo applicativo” detta anche “codifica” perché si scrive il codice applicazioni informatiche - lezione 3 39 LE FASI • TEST Interno Esterno betatest applicazioni informatiche - lezione 3 40 LE FASI • PRODUZIONE Avviamento in esercizio Addestramento dell’utente Impostazione del SLA applicazioni informatiche - lezione 3 41 Il progetto I fattori critici di successo nel processo di progettazione di una Applicazione Informatica le attività in cui le imprese devono eccellere per avere massimo impatto sulla creazione di valore per il cliente e per il raggiungimento dei risultati prefissati applicazioni informatiche - lezione 3 42 Analisi dei requisiti •UTENTE •MARKETING •COSTI •AMBIENTE applicazioni informatiche - lezione 3 43 Analisi funzionale •INTERPRETAZIONE •MARKETING •PSICOLOGIA •UTENTE FINALE •USABILITA’ •UTILITA’ •SUCCESSO applicazioni informatiche - lezione 3 44 Analisi tecnica •PRAGMATISMO •TECNOLOGIA •UTENTE FINALE •USABILITA’ applicazioni informatiche - lezione 3 45 Progettazione •QUALITA’ •PRAGMATISMO •P.M. •C.A.S.E. •PROSPETTIVA (Mktg) •TEST •MANUTENZIONE applicazioni informatiche - lezione 3 46 Realizzazione •ELASTICITA’ •P.M. •C.A.S.E. •RISORSE •TEMPI applicazioni informatiche - lezione 3 47 Test •VALORE •AMBIENTE •METODO •PAZIENZA •FORTUNA applicazioni informatiche - lezione 3 48 Produzione •COINVOLGIMENTO •VENDITA •DELICATEZZA •GRADUALITA’ •RIQUALIFICAZIONE •MONITORAGGIO •MANUTENZIONE applicazioni informatiche - lezione 3 49 Paradigmi di processo applicazioni informatiche - lezione 3 50 I progressi nella qualità PROGRESSO SENZA NORMALIZZAZIONE PROGRESSO CON NORMALIZZAZIONE PROGRESSO CON MIGLIORAMENTO CONTINUO Prestazione Svolta Miglioramento continuo Normalizzazione Retrocessioni Tempo applicazioni informatiche - lezione 3 51 La Gabbia S.V.M.F. (*) * Solito Vecchio Modo di Fare applicazioni informatiche - lezione 3 52 Cambiamento di Paradigmi • Seguire il ciclo PDCA • Perseverare nella ricerca di una sempre maggiore profonda conoscenza applicazioni informatiche - lezione 3 53 C’era una volta . . . Un gruppo della qualità che lavorò molto duramente per rendere un PESSIMO processo …molto VELOCE! applicazioni informatiche - lezione 3 54 Il gruppo riuscì nel far correre il bruco molto, molto, molto più velocemente applicazioni informatiche - lezione 3 55 Ciclo di Deming • P - Plan. Programmazione. • D - Do. Esecuzione del programma, dapprima in contesti circoscritti. • C - Check. Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei feedback. • A - Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo. costante interazione tra ricerca, progettazione, test, produzione e vendita applicazioni informatiche - lezione 3 56 Ciclo di Deming • PLAN - PIANIFICARE: • 1.definire il problema/impostazione del progetto; 2.documentazione sulla situazione di partenza; 3.analisi del problema; 4.progettazione delle azioni correttive. applicazioni informatiche - lezione 3 57 Ciclo di Deming • DO - REALIZZARE: • 1.Addestrare le persone incaricate della realizzazione delle azioni correttive. • 2.Applicare le azioni correttive che sono state pianificate. applicazioni informatiche - lezione 3 58 Ciclo di Deming • CHECK – VERIFICARE: • 1.Verificare i risultati e confrontarli con gli obiettivi; • 2.Se si è raggiunto l’obiettivo: passare al numero 1 della fase ACT; • 3.Se non si è raggiunto l’obiettivo: passare al numero 2 della fase ACT. applicazioni informatiche - lezione 3 59 Ciclo di Deming • ACT – MANTENERE O MIGLIORARE: 1.Obiettivo raggiunto: standardizzare, consolidare e addestrare gli operatori; procedere ad un eventuale PDCA per un ulteriore miglioramento sul tema. 2 ripetere un nuovo ciclo PDCA sullo stesso problema, analizzando criticamente le varie fasi del ciclo precedente per individuare le cause del non raggiungimento dell’obiettivo. applicazioni informatiche - lezione 3 60 P D C A - Il ciclo di Deming Identifica i passi successivi Agisci sui risultati: Accetta Altera Abbandona Studia ciò che hai appreso Controlla i risultati delle verifiche. Identifica le Opportunità Siluppa le Teorie 1. Definisci il Piano 2. Stabilisci le Misure Attua il Plano Verifica le Teorie applicazioni informatiche - lezione 3 61 La guida all’applicazione del metodo P D C A Acquisisci conoscenza del processo Minimizza gli errori / i difetti Riduci la complessità del processo / il suo tempo di ciclo Stabilizza il processo Migliora il processo applicazioni informatiche - lezione 3 62