LE ORIGTNT E LIEVOLUZIONE DELLA CITTA'
Le pnofonde tnasfonmazioni operate da1la Rivoluzione Industniale
in ogni ambito e ad ogni IivelIo de1la vita umana: possono esselre
venificate ed esemplificate nell-a tnasfonmazione avvenuta pe::
effetto di essa ne1la confonmazione della città. Sono tnasfonmazioni che, oltr:e a reaLizzarsi lungo un bneve arco di tempo, e cento
anche pen guesto, hanno influenzato sia stnuttunalmente quanto
spinitualmente tutte le sue componenti in maniena che non tnova
niscontno in tutta 1a stonia de1 genene umano e dei luoghi dove sí
concentna 1a quasi totalità degli intenessi ideali e sociali della
vita associativa. Er infatti nella città che si coagulano, si concentnano e si manifestano le fonme de1 potene, dellteconomia e
della cultuna che stor-icamente investono pt?ocessi millenaní e at:ee
cultunali vastissime.
contnaniamente a quanto si può credeeegli studi degli aspetti
fonmali de1la città e ltindividuazione de1le poop::ie componenti
metodologicher sono di necente fonmulazione. Pnendono avvio alla
fine de1 secolo sconso e si esencitano intonno alla città antica
che le scopente dellfancheol-ogia andavano definendo.
La stonia de1Ia città anÈtóeasi identifica neIla teonia e stonia
degli insediamenti, de1le istanze ideologiche e cultunali, negli
incentivi economici che hanno suggenito alle comunità l-a scelta
delle località, che li hanno avvicinati pnirna al contatto con
popoli confinanti e poi in ne]azioni intennazionali.
Contempor:aneamente a questi studi, Ie sollecitazioni dei movimenti
utopistici ed i pnoblemi soc;íali ed economici, apente dal fenomeno
dellrindustnial-j-zzazione che si er?ano manifestati in fonme acute
nel conso dellfOttocento, infonmanono nuove pnoposte fino a costituine i1 corpo di una nuova disciplina: Itunbanistica.
Nuove cornenti di pensieno sociologico e lfespadensi dei fenmenti
nivoluzionani cneati dallreconomia classista, sviluppanono Ia pnima
cnitica sennata contno i processi insiti nel1a cnescita abnonma ed
incontrollata della città. Lresame del fenomeno unbano ín continuo
nivolgimento e svi$uppo costituisce il nucleo oniginanio di
ossel?vazioni sempre più estese che pen 1a pnima vol-ta insegnanono
#
a vedeee 1a città dal di dentro, ne11e molteplici manifestazioni
de1le sue attività, eneando così il pnimo contesto di una disciplina urbanistica più consapevole dei suoi compiti e del1e sue funzionio Tati oe€envazionirsempne più impegnate sul piano tecnico,
contribuiscono a creare un pr.imo dimensionamento dellrunbanistica
teonica e pnatica che tr"aggono motivo dallrosservazione dei fenomeni negativi dovuti allfaccnescimento, alla fr"ammentarietà e
pnecanietà del tessuto edilizio; che onientano lrunbanistica vel?so
lfidea di una organízzazione funzionale e fonmale, intesa come
disciplina opet?ativa indispensabile al configunansi detla città
nuova.
Superando
te correnti che si sono sviluppate nei pnirni decenni de1
nostr:o secolo si é venuta a:creare, negli ultimà anni, una più
viva panÈecipazione de11a cultura teorica alla politica ed una
pnevalenza, su11a tecnica, delIa cultura come osser?vazione stonica,
pen unridea della stonia nivolta in untespenienza più dimensionata
ai fatti nella continuità del lono mutevole e continuo svolgimento.
Di qui la scelta metodologica di assumere pnegiudizialmente a base
de11e nost::e ricenche intonno a questi pnoblemi, una compiuta
consapevol-ezza de1la natuna stonica della città, 1e sue funzioni
originanie e quelle che ne sono emer?se in tempi successivi. Queste
conoscenze ci penmettenanno di definire con maggione pr:opnietà l-e
trasfonmazioni esplosive pnodotte da11a Rivoluzione lndustniale
e quindi indagane, con lresame del lono evolvensi nel corso
dell | Ottocento, i canatteni della città moderna ed i mezzi per
incidene sulla sua st::uttuna ai fini di definine i pnesupposti
della città futuna. It tutto poLanízzando il nostno pensieno sul
concetto che abbiamo della pensona umana, a1 di 1à dellrambito
biologico della sopnavvivenza e del1a nipnoduzione e coinvolgendo
nelle stnuttune dei pnocessi economici, 1e sovr:ast::uttu::e dellrante
e del gioco, del rituale e del1a religione, della fil-osofia e del1a
scienza: in bneve del d::amma centnale dellresistenza.
-- l
"-ia
Lo sviluppo degli agglomenati umani penmanenti espnime esigenze
drondine animale simili a quelle di altne specie viventi in società, ma già nei pnimissimi passi della stonia ur:bana si comincia e
tnovar:e qualcosa di più. con le tracce dellruomo ne1 più antico
accampamento come nelltutensile di pietna scheggiatao tnoviamo
testimonianze di intenessi e di angoscie che non hanno nóscontro
tna gli animali. In panticolane il nispetto per i monti che si
manifesta nel fatto che vengono deliberatamente seppelliti. Negli
innequieti vagabondaggi delltuomo paleolitico, i monti funono i
primi ad avene una dimona stabile, ed elrano questi i punti di
nifenimento a cui i viventi venosimilmente to::navano ogni tanto
per comunicane con gli spiniti ancestnali o pen placanli.
Vi é poi untaltra componente dellrambiente che Ituomo paleolitico
assume a peniodico nifenimento: Ia gnotta. Più che pen i suoi
usi domestici, 1a gnotta fu impontante nellrevoluzione delltar:te
e del- nituale. Grotte come quella di Altarnina o di Lascaux non
erano centamente abitate e dovevano essere delle specitdi centri
cenimonial-i. Le lono paneti enano decorate con pittune disegnate
con estrema abilità e straondinariamente vive, naffigunanti animali
intensamente realistici e uomini for:temente stilizzati.
f1 ::isultato antistico era magani soltanto un sottopnodotto della magiar fld
di cento esencitava a sua volta una magia panticolane che contnibuiva ad attir"are gli uomini sulla scena di questa pnima tnionfale
espnessione della camunicazione.
Negli antichi santuani paleolitici, come nei tumul-i funenani,
tr-oviamo i pnimi accenni di vita unbana in unrepoca in cui pnobabilmente non si sospettaba neppune fosse possibile uno stanziamento
penmanente in un villaggio. E quesSo non el?a soltanto un nitnovansi
insieme per la stagione degli amori, né un nitorno ad una sicu::a
fonte dtacqua o di cibo, né untoccasionale pnetesto di scambi.
Qui convenivano uomini niuniti pen una vita più piena, più completa,
più nicca di significato e consapevoli del legame tna passato e
futuro attnaver-so il mistero basilar.e dell-a genenazione sessuale
e que11o finale del1a monte con ciò che può essenci a1 di 1à di
CSSA.
la città pnendenà forma si aggiungetîanno molti altri elemenquesti intenessi fondamentali sopnavviveranno come 1a ragione
stessa dellfesistenza del1a città, insepanabili dal1a situazione
Appena
ti, ma
econoùica che la nende possibile. Le pr-ime adunanze intonno ad una
tomba, ad un simbolo dipinto, ad una gnossa pietra o ad un boschetto sacro, prefigurano una senie di istituzioni civiche che vanno
da1 tempio al mei:cato, da1 teatno a1la scuola.
La pnima possibilità di avelre a disposizione una risenva di viveni
che penmettesse un insediamento penmanente si ebbe nel peniodo
mesolitico, cioé quasi quindicimil-a anni on sono, insieme ai disboscamenti a fini agnicoli ed ai prirni animali domestici. Ma un vet?o
Plrocesso di stanziamento e addomesticamento si ebbe tne o quattno
mita anni dopo, car:atterízzato dalla raccolta sistematica e dal-la
semina di cente enbe e dalltutíIi-zzazione di animali da pascolo.
Nessuna delle fasi di questa grande nivoluzione avnebbe pnobabilmente potuto verificansi tra popoli cnonicamente nomadi: et?a necessar"ia
lroccupazfone penmanente di un tennitorio, pnolungata tanto da poten
seguine tutto il ciclo della crescita, penché lfuomo pnimitivo
potesse fansi unr idea dei processi naturali e niprodunli sistematicamente.
Fonse iI fatto più impontante fu lraddomesticamento dellfuomo stesso
manifestato da un creseente interesse pen la sessualità e 1a pnocneazione, l-îallevamento dei figli e la lono pnotezione, unitamente
a1 bisogno di vivere con gli altri uomini. La vita del villaggio
é incanalata nellrassociazione pnimaria de1la nascita e del1a nesidenza, de1 sangue e de1 suolo. Ogni membno é un essere umano completo r che svolge tutte le funzioni propnie a ogni fase del-la vita in
unione con fonze natunali che venel?a, anche se invoca l-e potenze
magiche pen contnollanre e volgenle a vantaggio proprio e del gruppo. Nel contempo, appunto, il villaggio inventa it vicino, colui
che vive a pontata di mano e dó voce, che divide i momenti cnitici
dellresistenza, che veglia i monibondi e piange solidale i defunti,
che si rarlegra ai pnanzi nuziari e a1la nascita dei figli.
Con le nuove fonme di vita associativa sot?se una nuova tecnologia
l-a cui pnincipale innovazione non niguarda le anmi e g1i annesi de1
cacciatone ma i necipienti in tennacotta indispensabili alla conservazione delle eccedenze di viveri e di semi pen Itanno successivo.
Lragglomenato di stnette capanne nibassate costnuite in fango cotto
aI sole ninfonzato da fasci di canne parustrir la cistenna ed i1
fosso di irnígazíone, Ia strada e lfonto, non ancora a forma nettan-
Lq/
golal:e come sarà più tandi con Itinvenzione dellf a::atro, detteno
avvio alla tnasfonmazione del paesaggio natur-ale cneando con esso
un intimo napponto tecnico-biologico.
Nel suo intenno la vita si onganizza into::no a1le pr.ime .,embnioùali
istituzioni. Se esiste una divisione del- lavor.o essa é detenminata
più dallretà che dalle attitudini pnofessionali. Ne] consiglio degli
anziani si nitnovano i pnimondi di una monale ongan ízzata, di un
governor del1a legge e della giustizia, esptîessione di una vol-ontà
comune basata su regole aneestnali tnasmesse onalmente. G1i anziani
impersonavano la saggezza accumul-ata dal1a comunità.
GIi antichi Gneci cr:edevano che il lono nispetto pen le tnadizioni
e- Pen iI dinitto consuetudinanio fosse un prodotto esclusivo della
l-ono cultuna r ftd era di fatto una pt?ova del lono legame dinetto con
la píù antíca democnazia di villaggio che tnoviamo pen 1a pnima volta
in
Yle.sopotannia.
Lo stesso avviene per 1a r-eligione che nimaneva su un piano famigliane ed umano. Ogni vallaggio poteva avet?e il suo santuanio e il suo
culto comune a tutti gli abitantir ila. untaltr:a fonma de1 sentimento
neligioso si espnimeva attravel?so iI culto totemico e quello degli
antenati: ogni famiglia aveva i pnopni Dei come sua effettiva ed
inalienabile pnopnietà, ed il capo famiglia esencitava funzioni sacels
dotali di sacrificio e di pneghiena.
Una vol-ta
consolidatesi 1e pnime istituzioni e invenzioni neoÌitiche,
1a vita del villaggio poté continuar-e più o meno immutata pen migliaia di anni.
Ci deve essere stato un peniodo abbastanza lungo dunante iI quale non
elîa ancona appanso nu11a che potesse essel?e niconosciuto come una
città penfettamente diffenenziata. Essa si manifestò gnadualmente
succedendo alla fusione de1la cultuna neolitica basata sulla stnuttuna di villaggio, con lrancaica cultu::a paleolitica dominata dal-Ia
figura del cacciatone. Questi, allontanato in un pnimo tempo dagli
stanziamentà fissi, ci nitonnò successivamente come difensone e protettone delle case e dei campi dagli animali selvaggi, acquisendo
ne1 tempo una posizione egemonica.
Ad una maggione sicur:ezza staccompagnò l-revoluzione de11e pnimitive
tecnologie. A1 foratenna e aIla vanga si sotituì Itanatno a tnazione
animale, Ia cui possibilità poteva soddisfane Ie necessità dí gnuppi
più numenosi. Così se gfi sfonzi a livel-1o di villaggio potevano costnuine soltanto piccole dighe e fossati, 1a cooperazione
unbana aveva la possibilità di tnasfonmar?e intere vallate fluviali
in una nete di canali e di opene innigue pen produr?re cibo e traspon.
tanlo a seconda delIe necessità di un habitat più vasto che investe
il concetto di territonio.
Er assai pnobabile che un semplice aumento di popolazione non sar:ebbe stato sufficiente a1la tnasfonmazione della cultura di villaggio
a quella di città. Le vecchie componenti fu:rono trasposte nella
nuova unità nicomponendosi in uno schema più anticolato. In panticolare la componente umana divenne più complessa: accanto al cacciatofer al contadino ed al pastone, entrarono a fan parte della città
altni pnototipi più specializzatí: il minatore, il meccanico ed it
maninaio, ed ancora altri gruppi professionali: it soldato, it mercante ed i1 sacendote addetto allronganj-zzazione di base de1 tempio.
Tale composizione detenminò unfenorme espansione in tutte le dinezioni de1le possibilità umane. La città attuò Ia mobilitazione su
langa scala del1a mano dropena e dellrintelligenza, onganizzò trasponti a lunga distanza, intensificò le comunicazioni nel-lo spazio
e nel tempo, favorendo nuove invenzioni tecnologiche applicandol-e
in opene di ingegnenia a grande dimensione.
Questa trasfonmazione fu accompagnata e fonse pneceduta da analoghe
manifestazioni de1l I inconscio collettivo. Le divinità famigliari
e locali legate aI focolare funono sovenchiate o eclissate dalle
lontane divinità del cielo e della terua che avevano sede stabile
ne1 santuario intorno a1 quale si andava configur^ando i1 tessuto
úrbano. fl cacciatore-protettore si trasformò in capo a cui si pagavano tnibuti e quindi, assumendo poter.i sovi:ani, divenne il sommo
sacerdote del- santuanio con pnerogative divine, ment?e g7i abitanti
del vi1lagio, ora inur:bati, non più membni a panità di dinitto de1la
stessa comunità, funono ridotti a sudditi.
Quando accadde tutto questo lfancaica cultuna di villaggio lasciò il
posto alla trciviltàtf unbanar guesta panticolane combinazione di
cneatività e di contnollo, di espnessione e di nepnessioner la cui
manifestazione esterione é stata la città storica: una stnuttura
atttezzata in modo da immagazzinane e tr:asmettet e i beni del-la
civiltà, sufficientemente compatta per ospitare iI massimo numer?o
di installazioni nel mino:: spazio possibile: ild capace nel1o stesso
sempre
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tempo di un allangarnento struttunale che Ie permettenà di fan
posto a1le fonme più complesse di una società in sviluppo ed al
suo patrimonio collettivo. Istituzioni come il documento scr:itto,
la biblioteca e la scuola sono tna le conquiste unbane più antiche
e più tipiche.
Questa tnasformazione sostanziale venne definita dal Childe,
nivoluzione unbana, ma a mio giudizio:il termine non ingloba 1o
svolgersi del fenomeno. Rivoluzione implica un r:ivolgimento'-delle
cose e ùn pnognessivo distacco dalle precedenti istituzioni.
Considenata da1 punto di vista pnivilegiato deIla nostna epoca,
sembna essene stata qualcosa pallagonabile aI mutamento prodotto
datla nostr:a nivoluzione industniale, cioé una trasformazione di
canattere sopratutto economico che tnascina con sé una mutazione
nadicale di tutte le altre struttune.
Di fatto invece Itorigine e lrascesa della città, anziché distnuggene g1i elementi antichi Ii assor"bì e ne accrebbe Ìa portata.
Lo stesso affenmansi delle attività non agricole anzíché compnimene 1a pnoduttività del villaggio, aumentò la nichiesta di viveni
e moltiplicò, probabilmente il loro numer?o.
I1 fattone più importante de1le trasfonmazioni dallreconomia
decentnata del villaggio allrorganizzazione economica unbana,
fu 1 I istituzíone della mona::chia che ebbe come supponto detenminante gfi or^gani temponali de11a neligione. Senza lraiuto del1a
nascente casta sace::dotale iI condottiero-cacciatone non avnebbe
mai ottenuto quellrallangamento dei poteni che aecompagnanono la
sua elevazione a monarca.
A questo punto il colîso naturale detl r evol-uzione secondo un processo possibile di unrintenpretazione esclusivamente economica,
fu intensificato da unrevoluzione su1 piano del sopnannatunale
che ne altenò i contenuti ed il significato stesso dell-finter:o
processo. Il potere saclîo e quello temponale si amplianono in
maniena incontenibile fino a detenminane 1o stesso aspetto fisico
della città. Nel mezzo dellragglomenato un necinto isola la
cittadella composta da1 palazzo, da1 gnanaio e dal tempio, costrui,
ti in materiale dunevole.
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Altrevoluzione staccompagnò i1 massimo di diffenenzíazíone sociale e professionale possibile entro stnuttune semp:re più complesse.
Sorse una nuova casta intellettuale, quella dei maghi, degli
scnibi, dei medici, dei funzionani.
Ltevoluzione stonica della monanchia sembra essersi accompagnata
da un genenale spostamento dellrinteresse religioso dai riti*
de11a fentil-ità al culto de1 potene fisico. La panola del ne,
sostenuta dal1a fonza mil-itare, e?a 1egge. I poteni di eomandane,
di confiscane, di uccidere e di distnuggere erano, e sono nimasti,
ilpoteni sovr.anitted iI formansi di una tale mitologia, tnovò ne1larrnuovatt istituzione delta guerna Ia sua espressione più piena.
Pen comp::endene Ia natura di questa negressione occolîne rifansi
ai prinitivi niti totemici che attestano lresistenza di un culto
del1a fe:rtilità. La nascita e la monte della vegetazione enano
associati alla nascita e alla morte del dio del gllano, per cui
tali riti sraccompagnavano a sacrifici umani.
Infliggendo volonta:riamente 1a monte, la magia primitiva cencava
di scongiunare la collena dtvina e ristabilire il propnio contnollo sulle fonze della vita. Con la monarchia Dio e Re divenneno pnaticamente intencambiabili, in quantor assumendo poteni
divini, iI sovnano veniva ad impersonane le forze de11a natuna
unitamente a1la comunità dei suoi sudditi, de11a cui esistenza
biologica e cultunale era ganante. Molto probabitmente Ia vittima
dei prini sacrifici ena il membno più pnezioso della comunità,
cioé appunto il- ne dlvinjzzato. Ma quando le capacità organízzative e 1 t intell igenza del sovrano divenneno importanti quanto Ie
funzioni magiche che gli erano attnibuite fini peu imporsi un
metodo più ::azionale: 1a scelta di una rrcontnofigurart all-a quaIe,
in prossimità de1 sacnificio, erano attnibuiti ononi negali.
Pu::troppo non-,.abbiamo sicune tnacce pen collegare dinettamente
i1 sacnificio umano a scopi rituali alla guerra. Eppune una
testimonianza incontnover-tibile ci é fornita dagli Aztechi r una
comunità il cui livello nedio può essene panagonato a quello dei
pnimi centni urbanir pen i quali propnio fa necessità di vittime
da immolane penché il sole nipnendesse iI suo cammino, fino a
ventimila in un anno, pt?ovocava guenre crudeli.
lo\
Certo cause concomintanti concorsero a definine questa istituzione. Le invasioni per fan netate di pnigionieni da usane come
schiavi, e 1e scornenie alla nicenca di legname e di minenali,
Possono essere state nagioni belliche sufficienti. Ma se fosseno
necessanie altne pnove pen rendene plausibile lripotesi di unronigine magica della guenna, cté il fatto che essa, anche quando
viene camuffata da nagioni economiche appanentemente serissime,
si tnasfonma inevitabilmente in unropenazione iirnazionale, in un
sacrificio rituale a scala gigantesca.
Con 1 | istituzione della guenra una pa::te sempne maggione della
pnoduttività u::bana si concentnò nella fabbnicazione di nuove
anmi, come il can?o delltetà del bronzo e lfariete. Le stnuttune
fisiche de11a città funono plasmate alla bisogna. Da esse scatunì
lfelabonato sistema di fortificazioni con mura, bastioni, ton::i,
canari e fossati che continuò a canatterizzane le pnincipali
città stoniche sino a tutto il Settecento. Unica eccezione 1a
città egízia la quale, avendo tnasferito allfambito geognafico
quelle funzioni, si mantenne città aperta.
La città come si ena fonmata intonno alla cittadella ena una
copia dellruniver:so. 11 potere, che in tutte Ie sue manifestazioni
cosmiche e umane, ena di fatto il suo sostegno, veniva sempre
più modellato e guidato da11e nuove istituzioni della 1egge, del-
lrondine e delle norme sociali delta eonvivenza.
Con l-a niunione in un unico centno di pensone divense pen lingua
e costumi, if lento pnocesso di adattamento venne aecelenato
dallrintenvento delltobbedienza al ne come pnincipio comune e
fondamentale. Persino i costumi più benefici tendono a : pontansi
dietno r"esidui accidentali ed innazionali che diventano sacni
come le più antiche finarità umane che il costume rearízza.
Era questa la debolezza def- villaggio. Le leggi scnitte senvinono
ad eliminare tali nesidui e pnodussero un canone di equità e di
giustizia che si nichiamava alla volontà de1 ne, sinonimo di
comando divino.
Lressenza del1a regge é un trcompor:tamento prevedibil-etr reso possibile in una società da regole unifonmi ed unifonmi cniteni di
giudizio. Questa unifonrnità fu, 1a città che la intnodusse e con
eEsa la fonmazione di una autocoscienza unbana e una disciplina
monale.
7
Lrindagine sulle onigini delta città potnebbe essere svol-ta in
tenmini più pnecisi se i mutamenti decisivi non si fossero venificati. in epoche pnecedenti i più antichi documenti. Le lacune
sono immense: cinquemila anni distonia unbana, e fonse altr.ettantí dí stonia pnotourbana, sono niassunti da un gnuppetto di stazioni solo in pante esplonate. Le gnandi piet:re mil-iari deII I evoluzione dell-a città, ur, Nippun, unuk, Eriopori, Tebe, Anappa:;
Moenjo Dano, Genico, copl?ono uno spazio di tnemila anni, lasciando
un vuoto ster.minato che non possiamo spel?al?e di colmane con un
pugno di monumenti e qualche centinaio di documenti scnitti. Non
bastasse lrinsufficienza dei nitnovamenti, anche Ie due gnandi
civiltà in cui si concnetò pen la pi:ima volta lridea della citta,
lrEgiziana e 1a Mesopotamica, prlesentano contnasti sconcentanti,
che diventano ancol? più mancati se si allanga il disconso all-a
Palestina, aIla Pensia e alla valle dellrIndo.
Di qui la difficoltà di stabiline uno schema generale delle onigini geognafiche delta città. Di massima possiamo stabiline che
essa -sia sor:ta in alcune gnandi valli fluviali.
prosciugate 1e
paludi e negolato il livello delltacqua mediante reti di fossati
e canali drin:rigazione, queste valli si dimostnat?ono estr^emamente
fentili anche senza Ituso del concime animale. Quindi, una vol_ta
inventate le barche, i fiumi divenneno le pnime grandi vie di
comunicazione. fn conseguenza di questi vantaggi fu lungo le r"ive
dei gnandi fiumi che Ia popotazione si infittì in modo particolalîe e 1r eccedenza di viver^i e 1a disponibilità di enengi-e umane
onganizzate da un potene centralizzato, divenne enorme. fl pr.ogres
so tecnico aumentò gnadatamente questo potenziale: ilà fu ltimmenso
esencito di sacendoti, scienziati, íngegneri, anchitetti, capi
squadra e manovali che costnuì le pirarnidi di Ghise e le ziggunat
di un e di unuk, nappresentando 1a pnima macchina complessa in
un epoca in cui la tecnologia aveva pnodotto solamente macchine
semplici. Nessuna oper:a di ingegnenia civile che ltuomo modenno
possa oggi concepine o con tutti i suoi stnumenti pen spostane e
sollevane, supera in rendimento queste pnime gnandi macchine
umane.
ffi
la città non avrebbe potuto continuare a cr?escelîe in dimensioD€r in impontanza ed in pnoduttività senza 1a Èua fondamentale
componente dinamica: la strada;
Abbiamo accennato come non a caso le pnime città siano sorte nel1e
valIi fluviali ed é evidente iI fatto che l-a lono ascesa sia contemponanea ai pnognessi de1la navigazione. In seguito l-rasino, i1
cavallo, il cammello, e quindi iI veicolo a tuote e la strada
allanganono la sfena dei tnasponti e penmisei:o alla città di eontrollane uomini e cose a distanza. Funono i trasporti che neser?o
possibilé una distnibuzione unifonme delte eccedenze e disponibilità di pnodotti pnovenienti da paesi i:emoti e queste erano appunto
le funzioni di una nuova istituzione unbana: il mencato.
Er indubbio che esso sia nato nelle fonme classiche di bazan e di
stnada fiancheggiata da negozi, pen onganizzare gfi scambi come
ba::atto e quindi, con Itinvenzione delta moneta, con tnansazioni
intese a prîoculîar?e guadagno monetani e accumulazioni di capitali
pnivati. Ma questo nappresentò una evoluzione successiva della
forma più antica costituita daI supermercato entro il necinto de1
tempio. In questo caso i1 mencato era monopolio del Dio e dei
suoi sace::doti, non di una corporazione sor-ta a scopi di lucno.
Nel tempio venivano pontati beni df ogni genelîe perî essene lavonati e quindi tassati pnima della redistnibuzione. Una sonta di
economia totalitar:ia accentnata ne1 tempio.
Er ancora nel tempio che ebbe avvio l-a notazione linguistica e
numenica scnitta e quindi permanente, inventata allo scopo principale de1la contabilità e del1 I inventario.
pnogressivamente più alti di astnazione e di
Raggiungendo livelli
sirnbolizzazj-one if documento scnitto si tramutò in mezzo pe:r
conservare e trasmettene cronache e idee, sentimenti e notazioni
scientifiche che non avevano mai avuto una forma materiale visibile.
Lrevoluzione dei metodi di ímmagazzinamento e di tnasmissione simbofica, accr.ebbe-enor:memente lrimportar\za deIla città come involucro ed aumentò nel contempo il distacco esistente tna i detentoni del potene, che erano poi i detentoni delle idee e de11a culturdr ed i sudditi, traducendosi in un ultenione specializzazione
delle funzioni.
Ma
I1 concetto di suddivisione stabile de1 lavoro, di una niduzione
di vanie attività natunali ad untunica occupazione, nisale pnobabilmente alla fondazione della città. Ltuomo urbano pagò lrenor.me
espansione collettiva deI potene e de1 contnollo sullrambiente con
una contnazione del1a sua liber:tà personale. Lrantica, unitania
comunità entnando nel1a città, Venne smembnata in una senie di
gruppi e sottogr:uppir caste, classi, pnofessioni e mestieni.
Nella comunità pnimitiva if lavoro é unrattività che non occupa
l t intei:a gior^nata e che non può easer?e scissa dalle altne funzioni
della vita, come la neligione, i1 gioco, i napporti con gli alt::i.
Nel1a città, invece, iI lavono specializzato diventa unroccupazione
per ltintena gionnata. Di conseguenza il lavono specializzato,
cioé una mano: uD bnaccio o un onecchio eno::memente potenziato,
reali-zzò in questa pante del suo conpo un timite di eccellenza
assolutamente innaggiungibile: fld perse, nello stesso tempo, il
contnollo sulIa vita nel suo complessÒ.
Sappiamo poiché questo é diventato un aspetto "cnonicotr de11a civiltà, come abbia giovato a un incnemento de1la pnoduttività una mano
dfopera specializzata, assai prima dellrinvenzione delIe macchine
più complesse.
11 fatto che 1a cultura urbana abbia favor.ito questo processo,
contribuì enormemente allraccumulazione di capitali e allfaumento
dei nedditi che ne accompagnavano ltevoluzione, nell-a misuna che
iI lavoratone diventava un ingranaggio det sisterna semplre sostituibile. Questo tipo di or.ganízzazíone della mano dropena, avallata
da pnincipi dro::dine monale e :religioso, annivò ad eccessi quasi
gnotteschi in Tndia, dove l-e caste, e penfino le minute diffenenziazioni allfinterno di esse divenneno ereditanie.
La stratificazione in professioni e in caste pr"odusse nel1a città
antica una sonta di pi:ranride sociale che aveva i1 suo ventice nel
sovrano assoluto son::etto dal sacerdote, da1 guenrier-o e da11o
scniba, sotto di lui enano stnati sempt?e più langhi di mencanti,
antigiani, contadini, maninai, domestici e libenti pen finine con
91i schiavi.
della popolazione e lraccumulansi del-le ríechezze,
si attuò parallelamente al fenomeno del1a speciali zzazione delle
attività runa divisione di tipo divenso, quelIa tra ricchi e poveni
Con lraumento
-
originata da unraltna gnande innovazione unbana: 1îistituto
della
pnoprietà.
La pnopnietà, ne1 senso che 1a civiltà attnibuisce a questo tenmiî€: non esisteva nel1a comunità pnimitiva, e gli uomini si spantivano i prodotti de1la tenna sia ne1le epoche di abbondanza che in
quelle di carestia. Con 1a città la terna, con tutto ciò che pnoduceva, divenne pnopnietà del Dio e quindi del tempior per passare
con lfaumento del potene secolane della monar.chia, patnimonio
negio.
una volta accettato questo principio fu possibile pen 1a pnirna
volta alienarla, cioé sottr^anl-a al-la comunità mediante i1 dono
individuate del re. E così, sfuggita al dominio pubblico, essa
poté essere ereditata, suddivisa o aumentata.
Specializzazione, divisione, costnizione e spersonaLízzazione
oniginanono ne1la città una tensione intenna che si manifestò
per tutto il corsso della stonia in nibellioni e sanguinosi massacni. Tuttavia se la nuova fonma di vita smembnò lruomo nella sua
completezza, nello stesso tempo iI tessuto sociale di cui era
parte lo tnasfenì in una nuova entità collettiva; se la sua vita
individuale nimaneva limitata e vincolata, il disegno unbano che
egli contnibuiva a definine ena gl?andemente arr:icchito dai fili
multifonmi che 1o componevano. Non soltanto ogni singolo gnuppo
poteva tr:ovar:e nella città un maggior? numero di persone ad esso
affini: frà ognuno poteva scopnine nel dane e avelîe dei napponti
quotidiani una ricehezza di potenzialità umana de1 tutto invisibi1e a 1ivello di villaggio. Acquistava, almeno individualmente,
una nuova consapevolezza della sua pel?sonalità individuale, pers
cui, al-la fine, fu 1a città lragente pnincipale dell-a tnasfonmazione dellruomo.
Nel suo pnocesso di fonmazione Ia città antica radunò molti ongani
isolati del-l-a vita collettiva e favonì la lono integr"azione e 1a
lono fusione entno 1e sue mura. Le funzioni collettive cui la
città adempiva enano impontanti, ma ancon più significative erano
le finalità comuni che emer?sero dai nuovi metodi di comunicazione
e di coopenazione. La città senviva da intenmediania tna lrondine
cosmico, nivelato dai sacerdoti ast::onomi, e eli sforzj- unificato-
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ni della monar"chia. 11 pr^imo pnese fonma nel tempio e nel suo sacro :recinto, il secondo nell-a cittadella e nel1e muna unbane.
Polarízzando aspinazioni umane e naccogliendole in un nucleo cent::ale politico e neligioso, la città riuscì ad appnofittare detlrimmensa enengia cneativa del1a cultuna neolitica. Gnazte a questo
ondine r masse enonmi di uonini funono indotti pen 1a pnima volta
a coopenar:e tr:a l-ono. Onganizzatj. in gnuppi di lavono disciplinati
e controllati da unfauto:rità centnale, 1e popolazioni unbané de1la
Mesopotamia, delltEgitto, de11a valle derlf rndo contenner.o le
inondazioni, nipananono i danni causati dalle tempeste, immagazínanono lracqua, niplasmanono il paesaggio, cost:ruinono una gnande
nete di canali pen lfinrigazíone e i tnasponti e niempinono gli
involucni unbani di enengie umane disponibili pen altr:e attività
collettive. Col tempo i sov:rani delle città crear?ono una stnuttur.a
intenna di ondine e di giustízia che, gnazie al suo sfonzo nazionafe, assicutò alla sua popolazione un pò della stabilità monale e
della solidanietà umana delltantico villaggio. A questo processo
si contnapposeno i contnibuti negativi della guenl?a, de11a schiavitù, dellf eccessiva specializzazíone pnofessionale. Queste istituzioni hanno accompagnato quasi tutta 1a stonia dellfumanità e penmangono ancolî oggi in fonma panticolarmente brutal-e penehé pnive del-Ia
sanzione neligiosa oniginania, come 1a più gnande minaccia al-ltevol-uzione ulter-ione del1 | uomo .
Mediante questa concentnazione del potene fisico e cultunale Ia
città accelenò il nitmo dei napponti umani e conventì i pnopni
pnodotti in fonme atte ad essene immagazzinate e nipnodotte. Con i
monumenti ed i documenti scnitti allangò 1a pontata di tutte l-e
attività prolungandole avanti e indietno nel tempo. con l_e sue
installazioni di imnagazzinamento, edifici, anchivi, opere d ra::te,
tavolette, libni, niuscì a tnasmettene da una gene::azione aIlraltna
una complessa cultuna penché seppe onganizzat?e non soltanto í mezzi
mateniali ma anche g1i agenti umani necessani a tnasferine ed
allangare questa enedità. E t appunto questo i1 naggion me::ito del1a
città. Tn confnonto al suo complesso ondine umano, i nostni tanto
ingegnosi meccanismo elettr:onici per immagazzinane e tnasmettene
infonmazioni, appaiono rozzi e limitati.
La città nacque come sede di un Dio, cioé come luogo in cui erano
rappresentati i valor"i etenni e nivelate Ie possibilità divine.
Senza tali pnospettive neligiose quasi centamente molte de1le
ca acità umane di vivene e di appnende::e non si sarebbeno mai
sviluppate vanificando Ia gnande missione del1a città che consiste
ne1 favori:heela pantecipazione consapevole dellruomo aI prognesso
Bibliografia.
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Sto::ia della città
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11 pensieno dei primitivi
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Stonia dellruúbanistica dalle
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Stonia sociale delltante
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Atlante di stonia deIlf u::banistica
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La città nella stonia
Mumfond L.
Le tr.asf oTmazioni dellruomo EEd. di Comunità
Mumford L.
altne voci relative in:
fondata da P. Tacchi Ventuni UTET
Stonia delèe Religioni
Dizionanio Eneiclopedico di a:rehitettuna ed urbanistica
dir:etto da P. Pontoghesi Istituto Editoniale Romano Sansoni
Enciclopedia Universale delltAnte Fondazione Cini.
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Le origini e l`evoluzione della città