Termine ebraico che significa “sterminio”,con esso si indica la persecuzione e il programmato genocidio degli ebrei europei da parte del regime nazista nel corso della seconda guerra mondiale. Per indicare l’evento è comunemente, anche se impropriamente, usato il termine olocausto che originariamente definiva il rito religioso in cui l'offerta veniva distrutta dal fuoco. Come conseguenza delle idee nazionaliste e razziste proclamate da Hitler nel 1925, il regime nazista, sin dall'inizio, adottò contro gli ebrei misure di discriminazione sistematica, formalizzate in seguito nelle leggi di Norimberga 5 settembre 1935. Secondo l'ideologia antisemita e razzista del regime, ebreo era chiunque risultasse avere tre o quattro nonni osservanti della religione ebraica, indipendentemente dalla effettiva partecipazione alla vita della comunità ebraica; mezzoebreo era chi aveva due nonni osservanti o era sposato con un ebreo; chi aveva un solo nonno ebreo veniva designato come meticcio. Ebrei, mezzi ebrei e meticcio, in quanto non ariani, erano soggetti a leggi e prescrizioni discriminatorie. Campi di concentramento e di sterminio Negli anni Trenta e Quaranta i nazisti organizzarono numerosi lager dove, oltre agli ebrei, furono reclusi zingari, omosessuali, comunisti, slavi e altri individui considerati indesiderabili. Alla fine della seconda guerra mondiale le vittime furono più di 11 milioni, di cui oltre 6 milioni di ebrei. La cartina mostra l'ubicazione dei principali campi in Germania e in Polonia. A un mese dall'inizio delle operazioni in Unione Sovietica, il numero due del Reich, Hermann Göring, inviò una direttiva al capo dei servizi di sicurezza, Reinhard Heydrich, incaricandolo di organizzare una "soluzione finale" della questione ebraica in tutta l'Europa occupata o controllata dalla Germania. A partire dal settembre 1941 gli ebrei tedeschi furono costretti a portare ben visibile, cucita sugli indumenti o su una fascia da tenere al braccio, una stella gialla; nei mesi seguenti decine di migliaia di ebrei furono deportate nei ghetti in Polonia e nelle città sovietiche occupate. Fu poi la volta delle deportazioni nei campi di concentramento (Lager), alcuni già esistenti prima della guerra, altri appositamente costruiti a partire dal 1941, soprattutto in Polonia, e adibiti alla funzione di campi di sterminio. Vi confluirono gli ebrei provenienti non solo dai ghetti vicini (300.000 dal solo ghetto di Varsavia), ma anche da tutti i paesi europei occupati dai nazisti. Bambini, vecchi e tutti gli inabili al lavoro venivano condotti direttamente nelle camere a gas; gli altri invece erano costretti a lavorare in officine private o interne ai campi e, una volta divenuti inadatti alla produzione per le terribili fatiche e privazioni subite, venivano eliminati. Reinhard Heydrich A Reinhard Heydrich, braccio destro di Himmler nelle SS e responsabile dello SD, Sicherheitsdienst, il servizio di sicurezza, si deve in gran parte la pianificazione, a partire dal 1941, della cosiddetta "soluzione finale", l'ultimo tragico atto della persecuzione nazista contro gli ebrei. Heydrich, che fu direttore del campo di concentramento di Dachau, si distinse per la spietata efferatezza con cui cercò di portare a termine il progetto di sterminio. Il trasferimento nei campi di sterminio avveniva generalmente in treno. La polizia pagava alle ferrovie di stato un biglietto di sola andata di terza classe per ciascun deportato: se il carico superava le 1000 persone, veniva applicata una tariffa collettiva pari alla metà di quella normale. I treni, composti da vagoni merci sprovvisti di tutto, persino di buglioli e prese d'aria, viaggiavano lentamente verso la destinazione e molti deportati morivano lungo il tragitto. Le destinazioni più tristemente famose, fra le tante, furono Buchenwald, Dachau, Bergen-Belsen, Flossenbürg (in Germania), Mauthausen (in Austria), Treblinka, Auschwitz-Birkenau (in Polonia). Quest'ultimo era il più grande tra i campi di sterminio; vi trovarono la morte oltre un milione di ebrei, molti dei quali furono prima usati come cavie umane in esperimenti di ogni tipo. Per una rapida eliminazione dei cadaveri, nel campo vennero costruiti grandi forni crematori. Nel 1944 il campo fu fotografato da aerei da ricognizione alleati a caccia di obiettivi industriali; i successivi bombardamenti eliminarono le officine, ma non le camere a gas. Fossa comune a Bergen-Belsen Questa foto rappresenta una drammatica testimonianza dei crimini perpetrati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; ritrae una fossa comune del campo di sterminio di Bergen-Belsen, in cui sono stati impietosamente gettati i cadaveri di centinaia di prigionieri. Il campo di Bergen-Belsen venne istituito nel 1943, inizialmente allo scopo di raccogliervi persone destinate allo scambio con soldati tedeschi prigionieri degli Alleati. Nel marzo del 1944 il campo, amministrato dalle SS, divenne parte integrante del sistema di sterminio concepito e realizzato dai nazisti e in pochi mesi vi trovarono la morte decine di migliaia di persone, tra cui Anna Frank. I soldati tedeschi rastrellano famiglie ebraiche nel ghetto di Varsavia. Tra il 28 luglio e il 13 settembre 1942, durante la seconda guerra mondiale, più di 300.000 ebrei di Varsavia furono deportati in campi di concentramento. LAVORO SVOLTO DA CAMILLA E GLORIA