Oltre l’impianto LE TECNICHE I PERCORSI LE PROSPETTIVE 24_26 Gennaio 2013 NH LAGUNA PALACE _ MESTRE VENEZIA 1 Patrocini Alma Mater studiorum Università di Bologna Università degli studi G. d’Annunzio Chieti-Pescara Università degli studi di Firenze Università degli studi di Foggia Università degli studi di Parma Università degli studi di Pisa IAED Accademia di estetica 2 Oltre l’impianto LE TECNICHE I PERCORSI LE PROSPETTIVE Dedicato a chi vuole andare oltre. Il successo implantare è solo l’inizio: la sfida di oggi è gestire tutti gli aspetti chirurgici e protesici, interpretando le risposte biologiche dei tessuti, per una riabilitazione che dura nel tempo e che soddisfa il paziente. È questo il focus del 6° Convegno GEASS: scopri nelle prossime pagine tutti gli appuntamenti formativi, di intrattenimento e aggregazione che ti faranno andare oltre. 3 giovedì 24 gennaio S E S S I O N E O D O N TO I AT R I 13.30_14.00 Le tecniche e le prospettive per un trattamento di successo: dai tessuti perimplantari all’estetica Registrazione partecipanti 14.00_14.15 Benvenuto degli organizzatori 14.15_14.30 Apertura dei lavori Moderatore: ALBERTO FONZAR 14.30_15.30 MARC QUIRYNEN PERIMPLANTITE: EZIOLOGIA E PREVENZIONE Laureato in odontoiatria nel 1980 all’Università Cattolica di Leuven (Belgio), completa la sua formazione in parodontologia presso la stessa Università nel 1984. Nel 1986 è dottore di ricerca con una tesi intitolata “Anatomical and inflammatory factors influence bacterial plaque growth and retention in man” e, nel medesimo istituto, nel 1990 è nominato professore per l’insegnamento di parodontologia e anatomia. Si occupa principalmente di ricerca inerente alla microbiologia orale, con particolare attenzione all’influenza delle caratteristiche della superficie sull’adesione batterica e sull’effetto degli antisettici. Con all’attivo oltre 200 articoli in riviste internazionali, è membro del comitato di redazione del Journal of Clinical Periodontology (associate editor), Clinical Oral implants Research, Periodontal Practice Today and Parodontologie. ABSTRACT: Anche seguendo delle linee guida rigorose per la sterilità perioperatoria e la chirurgia atraumatica, un numero ridotto di impianti evidenzia ancora complicazioni post-operatorie e/o fallimenti. Oltre alla contaminazione perioperatoria, una sutura residuale, una vite di chiusura mal posizionata, un trauma da denti antagonisti, un’infezione parodontale o una patologia ossea persistente possono spiegare insuccessi precoci. Gli insuccessi implantari tardivi sono stati principalmente collegati alla paradontite e di conseguenza la salute parodontale prima della chirurgia implantare è una “conditio sine qua non”. Una serie di recenti pubblicazioni supportano le seguenti affermazioni: i patogeni parodontali sono considerati gli organismi che causano perimplantite; questi batteri formano un biofilm che conduce a numerose conseguenze cliniche; il dente, e soprattutto la tasca parodontale, funge da serbatoio principale degli agenti patogeni; dopo poche settimane dall’inserimento dell’impianto, la tasca perimplantare è colonizzata da un microbiota simile a quello che si trova intorno ai denti adiacenti. Sulla base di queste affermazioni, sembra ragionevole concludere che gli impianti sono a più alto rischio di sviluppare perimplantite quando vengono inseriti accanto a denti compromessi parodontalmente. Quest’ultima conclusione è infatti supportata da diversi studi in cui l’esito dell’inserimento di impianti in pazienti parzialmente edentuli è stato comparato tra i soggetti con un parodonto sano e quelli con una storia di parodontite. Tuttavia, recentemente, diversi trial clinici a lungo termine hanno chiaramente indicato che anche i pazienti con una storia di parodontite grave, possono essere trattati con successo con ponti su impianti, almeno in presenza di un adeguato controllo della placca, una rigorosa terapia di supporto parodontale e corrette caratteristiche della superficie. La soglia microbica prima dello sviluppo della perimplantite non dipende soltanto dalla salute parodontale ma sembra ampiamente influenzata dalle caratteristiche della superficie della parte transmucosa/endossea dell’impianto. Altri fattori di rischio (es. fumo, igiene orale, salute generale...) devono essere presi in cosiderazione. 15.30_15.45 Dibattito 15.45_16.15 Coffee break 4 16.15_17.00 MARCO ESPOSITO VALUTAZIONE CLINICA DI UN NUOVO SISTEMA IMPLANTARE: IL SISTEMA WAY Ricercatore freelance in implantologia dentale e parodontologia, è direttore responsabile dell’European Journal of Oral Implantology, direttore associato del Cochrane Oral Health Group, direttore scientifico della rivista italiana di stomatologia (RIS) e professore associato in biomateriali presso l’Universitá di Göteborg (Svezia). Laureato in odontoiatria con lode presso l’Università di Pavia (1990) e dottore di ricerca presso l’Universitá di Göteborg, ha lavorato come ricercatore, professore associato e direttore dei corsi postgraduate in implantologia in varie Università ed enti di ricerca di Svezia, Norvegia e Regno Unito. Specialista in parodontologia (UK), é autore di oltre 180 fra pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e capitoli di libri. ABSTRACT: In questa relazione verranno presentati i dati preliminari di uno studio randomizzato multicentrico di tipo split-mouth che compara i nuovi impianti tipo way con superficie trattata al laser Synthegra e colletto con microfilettature rispetto a impianti Kentron. Sette centri hanno aderito allo studio e ogni centro avrebbe dovuto trattare 12 pazienti. Nello studio sono state incluse solamente 2 protesi per ogni paziente: una supportata da impianti way e l’altra da impianti Kentron. Gli operatori potevano usare le tecniche da loro preferite (impianti post-estrattivi, flapless, carico immediato, ecc.) a patto che entrambe le tipologie implantari nella stessa bocca venissero trattate in maniera simile. Lo studio avrà una durata di 5 anni dal carico. A 4 mesi dal carico sono disponibili i primi risultati. 17.00_18.00 STEFANO PARMA BENFENATI SETTORI ANTERIORI: MANAGEMENT DEI TESSUTI MOLLI E DURI IN IMPLANTOLOGIA Laureato in medicina e chirurgia (1978) e specializzato in odontoiatria e p.d. (1981), ha conseguito il master of science in periodontology alla Boston University (1984). È socio attivo della SIdP dal 1987 e dal 1984 è membro dell’American Academy of Periodontology. Dal 1986 al 1989 e dal 1992 al 2000 è stato professore a contratto al corso di laurea in odontoiatria e p.d. dell’Università di Ferrara per l’insegnamento di parodontologia. Attualmente è professore a contratto per il master in parodontologia dell’Università di Torino e per il master in implantologia dell’Università di Padova. La sua pratica è limitata alla parodontologia e all’implantologia. ABSTRACT: La richiesta estetica è sempre più esigente e la terapia implantare può risolvere in modo soddisfacente sia i casi di dentizione singola sia di ricostruzioni protesiche complesse. Un meticoloso controllo di placca e dei tessuti molli in assenza di infiammazione sono da considerarsi i parametri clinici che rivestono maggior importanza nella programmazione del piano di trattamento e nella gestione dei tessuti molli. Le tecniche ricostruttive dei tessuti molli e duri in implantologia richiedono esperienza chirurgica da parte dell’ operatore al punto che nei casi più complessi la predicibilità della tecnica viene definita ”operatore sensibile”. Sarà quindi importante eseguire una diagnosi corretta seguita da un adeguato intervento chirurgico. Tra i fattori prognostici discriminanti il successo, è molto importante conoscere il comportamento dei tessuti molli e duri a seguito della scelta terapeutica parodontale. I disegni dei lembi e le relative tecniche di sutura verranno descritti utilizzando proiezioni video, in cui saranno analizzate step by step le diverse procedure chirurgiche. 18.00_18.15 Dibattito 18.15 Chiusura lavori 5 venerdì 25 gennaio S E S S I O N E O D O N TO I AT R I 8.45_9.00 Apertura dei lavori Moderatore: CLAUDIO GATTI 9.00_9.45 CLAUDIO MONGARDINI Le tecniche e le prospettive per un trattamento di successo: dai tessuti perimplantari all’estetica ANDARE OLTRE L’IMPIANTO NEL PAZIENTE PARODONTALE. ACCORGIMENTI E PERCORSI PER UN’IMPLANTOLOGIA PIÙ SICURA Si è laureato con lode in odontoiatria all’Università Sapienza di Roma (1991) e specializzato in parodontologia e implantologia all’Università Cattolica di Leuven (Belgio), dove ha conseguito anche il titolo di master in dental sciences. È professore a contratto di parodontologia e docente del master di II livello in parodontologia all’Università Sapienza di Roma. Autore di numerose pubblicazioni e relatore in corsi e congressi nazionali e internazionali, svolge attività libero-professionale limitata alla parodontologia e all’implantologia a Frascati (Roma). ABSTRACT: Negli ultimi anni il numero di impianti inseriti per anno in Italia è cresciuto vertiginosamente. La maggior parte di questi vengono inseriti nel cavo orale di pazienti con storia di parodontite, nei quali il rischio di insorgenza di malattia perimplantare sembra essere più elevato. La perimplantite rappresenta, oggi, una patologia in costante crescita, nella quale molte sono ancora le questioni irrisolte in termini di diagnosi e terapia. In questa relazione verrà analizzato il successo a lungo termine degli impianti nei pazienti trattati per parodontite e le linee guida cliniche necessarie per una terapia implantare più predicibile. In particolare verranno analizzate, nel corso della presentazione, le particolari caratteristiche che il paziente parodontale può presentare, l’impatto della terapia parodontale sulla sopravvivenza di denti ed impianti, e l’importanza della pianificazione di un protocollo di richiami periodici per il mantenimento a lungo termine della salute e della stabilità dei tessuti perimplantari. 9.45_10.30 FILIPPO GRAZIANI ATTUALI ORIENTAMENTI NELLA GESTIONE DELLA PERIMPLANTITE Laureato con lode in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Pisa, è dottore di ricerca in chirurgia oro-maxillo-facciale. Si è specializzato in parodontologia presso lo University College di Londra, all’Istituto Eastman e in chirurgia odontostomatologica. Membro dell’editorial board del Journal of Clinical Periodontology, è socio attivo della SIdP. Ricercatore universitario e professore aggregato all’Università di Pisa, è dirigente medico presso l’ospedale S. Chiara di Pisa nell’ambulatorio di parodontologia e alitosi, u.o. odontostomatogia. È anche honorary clinical lecturer allo University College di Londra. ABSTRACT: Le malattie perimplantari possono interessare la mucosa perimplantare (mucositi perimplantari) o estendersi anche all’osso di supporto (perimplantiti). Se non trattate, causano la perdita dell’impianto. La mucosite perimplantare viene risolta dalla terapia non-chirurgica mentre la perimplantite necessita di un approccio chirurgico, mirato a creare un accesso alla superficie implantare da decontaminare. Spesso, inoltre, è necessario ricostruire i tessuti mancanti anche se il fenomeno della ri-osteointegrazione attualmente non si considera predicibile. 10.30_10.45 Dibattito 10.45_11.15 Coffee break 6 11.15_12.00 ALESSANDRO LEONIDA IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO: DAL RAZIONALE SCIENTIFICO ALLA PRATICA CLINICA Laureato in odontoiatria e p.d. all’Università Statale di Milano, è ricercatore universitario non confermato presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è titolare del corso di parodontologia e implantologia. Responsabile della sezione di parodontologia della Clinica odontoiatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza, è dottore di ricerca in parodontologia sperimentale. Vincitore del Premio Sapio per la Ricerca Italiana nel 2010, è autore di pubblicazioni su riviste del settore. ABSTRACT: Il periodo finestra durante il quale vi è maggior rischio di fallimento della terapia implantare è tra la seconda e la quarta settimana. Durante tale periodo, detto “flessione della stabilità”, la stabilità primaria dell’impianto decresce rapidamente a causa del riassorbimento osseo che avviene lungo le pareti della ferita prodotta dalle frese, mentre la stabilità secondaria è ancora bassa. La ricerca nel campo delle superfici implantari si è prodigata nell’identificare design che consentissero un tenace legame del network fibrinico al titanio, in modo da permettere alle cellule staminali la differenziazione non solo partendo dalla periferia della ferita, ma anche partendo direttamene dalla superficie implantare. In questo modo possono essere ridotti i tempi di maturazione ossea, spostando la curva di crescita della stabilità secondaria in direzione dell’asse delle ordinate e diminuendo il periodo della flessione della stabilità. Lo scopo di questa comunicazione è valutare come questo processo biologico possa migliorare i protocolli operativi, consentendo un trattamento predicibile anche dei casi più complessi. 12.00_12.45 ALBERTO FERRARA IMPIANTI POST-ESTRATTIVI E PROVVISORI IMMEDIATI NELLA SOSTITUZIONE DI DENTI SINGOLI IN ZONA ESTETICA Socio fondatore del G.U.S.I.O. (Gruppo Universitario Studi di Odontoiatria); ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia (1979) e il diploma di specializzazione (1982) all’Università di Milano, con il massimo dei voti. Socio attivo della SIdP dal 1985, dell’American Academy of Periodontology dal 1987 e dell’American Academy of Osteointegration dal 1992, ha insegnato parodontologia 1 e 2 alla scuola di specializzazione in odontostomatologia dell’Università di Parma (1987-1990). Sempre per la stessa Università, dal 1990 è professore a contratto al corso di laurea in odontoiatria e p.d. per corsi integrativi in parodontologia e implantologia e per il master in implantologia dal 2008. ABSTRACT: Tra i principi fondamentali dell’osteointegrazione enunciati da Brånemark, l’assenza di carico per un periodo di tempo dopo l’inserimento degli impianti è risultato non essere più sempre valido. La scelta però di caricare un impianto immediatamente è legata ad alcuni fattori determinanti per il successo o l’insuccesso della terapia. Se poi gli impianti vengono posizionati immediatamente dopo l’estrazione dei denti aumentano ancor di più i fattori di rischio. La scelta però di eseguire questa tecnica operativa permette di ottenere risultati funzionali ed estetici ottimali in un lasso di tempo molto più breve delle normali procedure. La procedura viene esemplificata step by step e si commentano i risultati della sperimentazione clinica e della letteratura. 12.45_13.00 Dibattito 13.00_14.00 Lunch 7 venerdì 25 gennaio S E S S I O N E O D O N TO I AT R I 14.00_14.45 Le tecniche e le prospettive per un trattamento di successo: dai tessuti perimplantari all’estetica SESSIONE UNIVERSITÀ Sessione dedicata alla presentazione di progetti di ricerca attinenti l’ambito implantologico in tutti i suoi aspetti, da parte degli studenti dei corsi di laurea specialistica in odontoiatria che concorrono al premio indetto da GEASS in occasione del 6° Convegno. Il vincitore, proclamato da una giuria di esperti, avrà la possibilità di realizzare il progetto presentato grazie al supporto di GEASS e di presentare i risultati dello stesso in concomitanza con il 7° Convegno GEASS. 14.45_15.00 COMPENDIO D’IMPLANTOLOGIA _ GRIFFIN EDITORE Un excursus della disciplina implantologica, con la presentazione delle caratteristiche e dei vantaggi della moderna implantoprotesi. Iniziativa editoriale di GEASS, realizzata su idea del dr. Andrea Russo e con il contributo degli opinion leader GEASS. Moderatore: ROBERTO PISTILLI 15.00_15.45 STEFANO CONTI IMPIANTI POST-ESTRATTIVI: ATTUALI ORIENTAMENTI CLINICI PER IL CONTROLLO E LA PREDICIBILITÀ DEL SUCCESSO ESTETICO Laureato in odontoiatria presso l’Università di Parma (1989), dopo diversi corsi post-universitari in protesi fissa e implantologia, si dedica all’odontoiatria estetica e alla chirurgia implantare. Frequenta stages di protesi e chirurgia implantare presso lo studio Goldstein Garber & Salama (Atlanta, U.S.A.) e la UCLA School of Dentistry (Los Angeles, U.S.A.), dove oggi insegna al master program in implant dentistry. A questo si aggiunge la docenza al master di implantologia presso l’Università di Parma. Socio attivo IAED (Italian Academy of Esthetic Dentistry), è relatore in corsi e conferenze in Italia e all’estero. Libero professionista in Reggio Emilia e Parma, si dedica alle riabilitazioni estetiche implanto-protesiche. ABSTRACT: Obiettivo dell’attuale terapia implanto-protesica, in risposta alle sempre più elevate richieste estetiche del paziente, è la creazione di restauri che restituiscano forma, funzione ed estetica alle selle edentule. La vera “zona estetica”, punto di emergenza dei nostri manufatti protesici integrati nei tessuti rosa, rimane la vera sfida e una precisa valutazione dei volumi ossei e dei tessuti molli insieme ad un corretto posizionamento dell’impianto all’interno dell’alveolo post-estrattivo rimangono elementi imprescindibili nel raccogliere questa sfida e poter aspirare ad una estetica naturale. Le componenti implantari, abutment di nuova concezione e nuovi profili protesici, sinergicamente alle fasi chirurgiche volte a preservare o ad aumentare i tessuti duri e molli, ci aiutano ad ottenere una migliore risposta biologica, presupposto fondamentale per una integrazione naturale e stabile nel tempo dei nostri manufatti protesici. La relazione fissa i concetti più recenti e accreditati dalla letteratura riguardanti il timing, il posizionamento implantare e le soluzioni protesiche, inquadrandoli in un algoritmo decisionale che semplifica le scelte clinico–operative e amplifica il controllo e la predicibilità del successo estetico. 15.45_16.00 Dibattito 16.00_16.30 Coffee break 8 16.30_17.15 RODOLFO BLASONE RIABILITAZIONI TOTALI FISSE SU 4 IMPIANTI: UN EFFICACE PROTOCOLLO TERAPEUTICO Laureato con lode in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Padova nel 1989, dal 1996 al 2000 frequenta lo studio del dr. Carlo Tinti. Nel 1996-97 partecipa a training su innesti ossei con il dr. Paolo Pasetti. Nel 2007 affina la tenica All on 4 presso la clinica Malò. Professore a contratto presso la scuola di specializzazione in chirurgia odontostomatologica dell’Università di Trieste. Docente nel corso di anatomia umana su cadavere presso l’Università di Pilsen, è socio SIO, Active member EAO. Esercita in Udine la libera professione occupandosi di chirurgia perio-implantare. ABSTRACT: La riabilitazione totale fissa su 4 impianti (RF4) ha dimostrato, in questi 10 anni di utilizzo clinico, una elevata affidabilità a bassi costi. Il nostro gruppo ne ha sperimentato l’efficacia in procedure a carico immediato post-estrattive e in associazione a tecniche di chirurgia computer-assistita. La metodica è indicata nei casi di edentulia associata a estremo riassorbimento osseo dei settori latero-posteriori ed evita il ricorso a complesse procedure di ricostruzione. Le prime esperienze in associazione a tecniche rigenerative poco invasive (G.B.R., split crest, sinus lift) fanno ben sperare in ulteriori sviluppi futuri del sistema. In conclusione questo tipo di terapia costituisce un’ottima soluzione clinica da offrire ai nostri pazienti: efficace, rapida, economicamente vantaggiosa. 17.15_18.00 PIETRO FELICE IL GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE: RICERCA E BUON SENSO CLINICO Dottore di ricerca in scienze dermatologiche e ricostruttive maxillo facciali e plastiche, si è laureato in odontoiatria e p.d. e, in seguito, in medicina e chirurgia presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, dove attualmente è ricercatore. Sempre per la medesima Università, è docente al corso di laurea in odontoiatria e p.d., al master in parodontologia ed implantologia e al master in chirurgia orale ed implantologia. Autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali, è componente dell’editorial board dell’European Journal of Oral Implantology e della Cochrane Collaboration. Esercita attività libero professionale limitata alla chirurgia orale e implantare. ABSTRACT: Nelle atrofie dei mascellari posteriori edentuli, la principale difficoltà è legata alla presenza di seni mascellari pneumatizzati che, unitamente ad una ridotta altezza ossea, impediscono l’inserimento di impianti di lunghezza adeguata. Le opzioni terapeutiche possibili comprendono l’incremento del volume osseo oppure l’impiego di impianti corti. Sono state descritte due metodiche: una che implica l’inserimento immediato e l’altra l’inserimento differito dell’impianto. L’impiego di impianti corti appare la soluzione più semplice, economica e veloce per il trattamento delle atrofie dei mascellari posteriori. Tuttavia, ad oggi, non ci sono dati a favore di una specifica tecnica per il rialzo di seno e per una tecnica alternativa. 18.00_18.15 Dibattito 18.15 Chiusura lavori 9 venerdì 25 gennaio SESSIONE ODONTOTECNICI 8.30_8.45 Registrazione partecipanti 8.45_8.50 Benvenuto degli organizzatori 8.50_9.00 Apertura dei lavori Moderatore: ROBERTO BONFIGLIOLI Le tecniche protesiche: dagli approcci tradizionali alle prospettive offerte dal CAD-CAM 9.00_9.45 GIANMARIA TOSCA TRATTAMENTO IMPLANTOPROTESICO: UNA NUOVA VIA DI COMUNICAZIONE TRA ODONTOIATRA E ODONTOTECNICO Diplomato odontotecnico nel 1991 a Reggio Emilia, si è specializzato in protesi fissa tradizionale e implantoprotesi. Dal1996 al 2009 socio fondatore di Odontotre Piacenza, dal 2000 è trainer e consulente teorico/pratico in protesi fissa e implantoprotesi. Dal 2009 sviluppa una nuova attività professionale: direttore tecnico e consulente presso diversi studi dentistici. Ha partecipato a numerosi stage formativi con relatori di fama internazionale. Assieme ad altri professionisti di Odontotre, ha ideato e pubblicato una nuova tecnica di stampaggio in resine fotopolimerizzabili per l’esecuzione di ponti estetico-funzionali, ancora oggi utilizzata. 9.45_10.30 PAOLO COLLE SIAMO SICURI DI CONOSCERE CIÒ CHE STIAMO UTILIZZANDO? VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI NUOVI MATERIALI Diplomato nel 1986, inizia a lavorare come odontotecnico e nel 1994 apre il suo laboratorio. Nel 2000 si associa creando la CM Dental a Pozzuolo del Friuli (UD), azienda certificata I.S.O. 9001-2008. Frequenta diversi corsi di perfezionamento e oggi è relatore nazionale sulle metodiche di laboratorio in implantologia. Sviluppa metodica e componentistica semplificando la realizzazione dei Toronto Bridge e partecipa alla stesura dei protocolli protesici per le linee implantologiche GEASS. Negli ultimi anni conduce un’attenta ricerca sui materiali utilizzati nella costruzione delle protesi dentali. ABSTRACT: I tempi cambiano e anche i materiali si modificano o addirittura ne escono di nuovi. Questo comporta la necessità di essere sempre informati sulle caratteristiche chimico/fisiche delle materie prime che utilizziamo all’interno delle nostre aziende, perché oggi più che mai sbagliare un trattamento o modificare un protocollo porta quasi sicuramente ad un risultato non soddisfacente, se non pessimo. Il relatore, con uno stile chiaro e conciso, accompagnerà la platea alla scoperta ed all’approfondimento dei materiali protesici oggi in uso. 10.30_10.45 Dibattito 10.45_11.15 Coffee break 10 11.15_12.00 DANIELE MILAN LA GESTIONE DELL’ESTETICA ROSA NELLE RIABILITAZIONI A SUPPORTO IMPLANTARE IN PRESENZA DI IMPORTANTI RIASSORBIMENTI OSSEI Nel 1986 si diploma all’Istituto professionale G. Ceconi di Udine nel settore odontotecnico. Dal 1989 si occupa di protesi implantare, anche frequentando corsi di specializzazione tenuti dal dr. F. Bertagnolli e da altri professionisti di implantoprotesi. Relatore a eventi formativi nazionali sulle varie metodiche implantari, dal 2000 è co-titolare del laboratorio CM Dental a Pozzuolo del Friuli (UD). ABSTRACT: Le esigenze di ripristino funzionale ed estetico in pazienti con supporto esclusivamente implantare, hanno portato l’odontotecnico a surrogare non solo la parte dentale ma molto spesso la parte gengivale, al fine di evitare forme e dimensioni coronali eccessivamente grandi. Il relatore mostrerà alcune soluzioni protesiche portando ad esempio i casi risolti. 12.00_12.45 PIERO ALDINUCCI LA FUSIONE IN IMPLANTOPROTESI È SCOMPARSA DAI CONGRESSI, MA NON NEI LABORATORI. EVOLUZIONE E CONSIDERAZIONI DI UNA TECNICA INSOSTITUIBILE Diplomato nel 1978 presso l’Istituto Leonardo da Vinci di Firenze, dopo un periodo di attività svolta come dipendente presso alcuni laboratori fiorentini, nel 1982 apre un laboratorio odontotecnico a Montevarchi (AR). Ha partecipato a numerosi corsi di specializzazione, fra cui i più importanti con P. Bozzo, R. Bonfiglioli e W. Geller. Specializzato in protesi fissa, implantare e zirconia, tiene conferenze e corsi teorico/pratici sulla tecnica della fusione, sul carico immediato in implantoprotesi e sulla progettazione e stratificazione di strutture in zirconia. ABSTRACT: Ormai nel settore del dentale il business è orientato verso la tecnologia digitale, in quanto la tecnica di fusione dei metalli è considerata un argomento ormai obsoleto, se non addirittura non conveniente, essendo in controtendenza rispetto agli investimenti delle grandi aziende. Nei nostri laboratori invece, la fusione rappresenta ancora un’importante realtà quotidiana essendo, in alcune situazioni, addirittura insostituibile. Il confronto quotidiano tra odontotecnici sui problemi o dubbi riguardanti la tecnica di fusione mi ha spinto a riproporre l’argomento, cercando di interpretare e aggiornare i punti salienti di questa tecnica tradizionale. Mi sono concentrato soprattutto sulla protesi implantare, che avendo solitamente dei volumi importanti necessita l’adozione di alcuni accorgimenti atti ad evitare distorsioni ed imprecisioni del manufatto. 12.45_13.00 Dibattito 13.00_14.15 Lunch 11 venerdì 25 gennaio SESSIONE ODONTOTECNICI 14.15_15.00 BRUNO MARZIALI Le tecniche protesiche: dagli approcci tradizionali alle prospettive offerte dal CAD-CAM TECNOLOGIA CAD–CAM IN IMPLANTOPROTESI: DALLA DIAGNOSI ALLA STRUTTURA Dal 1985 è co-titolare del laboratorio Tecnodent snc in Corridonia (MC), dove si occupa prevalentemente di restauri protesici in ceramica con particolare attenzione al rapporto tra estetica e funzione. Da diversi anni collabora con ditte specifiche allo sviluppo di software CAD per la modellazione di strutture protesiche, sia su impianti sia su denti naturali. Attualmente tiene corsi e conferenze in Italia e all’estero sulla modellazione CAD, metallo ceramica, titanio ceramica e zirconia ceramica. ABSTRACT: La tecnologia CAD-CAM entra prepotentemente sempre più nel mondo della protesi dentale, sia nella realizzazione sia in diagnosi. Ma le macchine possono sostituire l’operatore? Esiste corrispondenza, nei protocolli lavorativi già noti agli operatori, tra virtuale e “manuale”? Si può integrare a 360° una tecnologia CAD-CAM nella routine lavorativa e nel rapporto tra laboratorio e studio? Quali sono i vantaggi effettivi e non quelli commerciali di questa tecnologia? Questi sono solo alcuni quesiti che ci dovremmo porre e a cui dare una risposta prima di affrontare l’argomento. Dopo di che avremmo sicuramente le idee più chiare su quali sistematiche CAD-CAM porre la nostra attenzione e come utilizzarle al meglio. 15.00_15.45 UMBERTO SCILIPOTI ESPERIENZA E TECNOLOGIA CAD-CAM: LE NUOVE FRONTIERE DELLE RIABILITAZIONI TOTALI SU TORONTO Diplomato odontotecnico all’Istituto G. Ceconi di Udine, nel 1987 diventa titolare di laboratorio, dove si dedica alla protesi fissa e mobile. Partecipa a numerosi corsi nazionali ed esteri, specializzandosi nella protesi implantare. Oggi collabora con il dr. S. Fabbro allo sviluppo della tecnica per la costruzione delle travate con la sistematica all-in-one. È co-relatore a conferenze e corsi in Italia e all’estero sull’implantoprotesi con il dr. R. Blasone, dove pone particolare attenzione alla collaborazione fra tecnico e clinico nell’applicazione del CAD-CAM. Docente a contratto presso il centro formativo IAL e l’Istituto G. Ceconi (UD), è relatore e responsabile tecnico al corso di specializzazione di chirurgia guidata all’Università di Padova. ABSTRACT: Non ci possono essere evoluzioni senza sviluppo tecnologico-scientifico-culturale, come è altrettanto vero che non ci può essere futuro senza esperienze maturate nel tempo. Il progresso della tecnologia CAD-CAM ha permesso anche al nostro settore di sperimentare e poi acquisire nuove tecniche. L’implementazione in campo odontotecnico dell’informatizzazione introduce in modo prepotente e costante nuove strategie costruttive che aumentano in maniera determinante le capacità produttive e assicura precisione, predicibilità e qualità delle nostre riabilitazioni. Professionalità, tecnologia ed affidabilità tutte a favore del nostro obiettivo finale: il paziente. 15.45_16.00 Dibattito 16.00_16.30 Coffee break 12 16.30_17.15 FABIO COCCHI PROGETTAZIONE VIRTUALE E PRODUZIONE HI-TECH: REQUISITI E PROCEDURE PER UN CONNUBIO VINCENTE Dottore magistrale in ingegneria meccanica (2006), con tesi di laurea sui sistemi di reverse engineering nel biomedicale, dal 2007 è consulente per R&D e Formazione presso Lorilabors srl. Libero professionista dal 2009, si occupa di CAD-CAM, reverse engineering e prototipazione rapida in ambito dentale. Dal 2010 collabora attivamente con New Ancorvis srl, presso cui è responsabile dell’ottimizzazione dei processi produttivi interni e segue lo sviluppo dei nuovi progetti volti alla chirurgia guidata e alla scansione intraorale. ABSTRACT: La digitalizzazione dei processi operativi del laboratorio odontotecnico sta aprendo uno scenario nuovo nell’ambito della progettazione/ fabbricazione dei dispositivi protesici. I vantaggi di tali procedure sono trasversali ed estendibili ad una larga maggioranza di tipologie di prodotto, dalle riabilitazioni su moncone naturale alle strutture implantari, dalla scheletrica alla chirurgia guidata. Gli enormi passi in avanti condotti nell’ultimo decennio in ambito progettuale hanno portato, come logica conseguenza, ad una evoluzione costante degli strumenti e delle tecnologie impiegate nei processi produttivi: diviene ora più che mai importante affidarsi a centri di produzione capaci di riprodurre accuratamente le specifiche di progetto definite dall’odontotecnico e/o dal clinico. Le procedure operative di ottimizzazione e collaudo del prodotto all’interno di un centro di produzione sono la chiave per ottenere in modo ripetibile un dispositivo protesico ad elevato standard qualitativo. 17.15_18.00 GIANNI ZIBETTI OVERDENTURE SU BARRA A CARICO IMMEDIATO CON QUATTRO IMPIANTI MANDIBOLARI Diplomatosi presso l’Istituto Fratelli Calvi a Busto Arsizio (VA) nel 1981, dopo un’esperienza in un laboratorio di Gallarate, nel 1982 inizia a collaborare con il laboratorio di Busto Arsizio di cui oggi è socio assieme al sig. Bertolio Alessandro. Partecipa a numerose conferenze con lo scopo di migliorare i suoi manufatti odontotecnici. Dal 1996, in collaborazione con il dr. C. Gatti, si dedica ai primi casi di barra a carico immediato e nel tempo acquisisce notevole esperienza nelle varie metodiche di protesi implantare. ABSTRACT: Nelle edentulie totali la scelta della terapia implantoprotesica viene in genere fatta come alternativa alla protesi tradizionale. La tecnica prevede l’inserimento di quattro impianti intraforaminali. Utilizzando la protesi esistente opportunamente scaricata, si rileva la posizione, mediante tranferts, degli impianti stessi, si sviluppa un modello, si monta su un verticolatore, si posizionano le cappe per barra in titanio, si taglia la barra di Dolder in titanio - a profilo ad u - di idonea lunghezza, si posizionano questi spezzoni mediante parallelometro e con l’ausilio del laser si saldano tutte le componenti. Su ogni tratto di barra viene posizionata una guaina a frizione di corretta misura e dopo avere predisposto la protesi per la ribasatura si esegue la stessa. A polimerizzazione avvenuta si rifinisce la protesi in modo usuale, consegnata entro sei ore. 18.00_18.15 Dibattito 18.15 Chiusura lavori 13 sabato 26 gennaio PERCORSI PER CRESCERE Una mattinata per andare oltre le tematiche affrontate nel giovedì e nel venerdì, e focalizzarsi sui sistemi di comunicazione tra studio, laboratorio e paziente, sulla pianificazione del progetto protesico e sulle tecniche implantoprotesiche che permettono di superare i limiti anatomici. Tre percorsi dedicati per ottenere risultati sempre più accurati e predicibili. 8.45_9.00 Registrazione partecipanti 9.00 Apertura dei lavori 10.30_11.00 Coffee break 12.30 14 Chiusura lavori PERCORSO PER ODONTOIATRI E ODONTOTECNICI DALLA FOTOGRAFIA ALLA CLINICA: LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA PAZIENTE, ODONTOIATRA E ODONTOTECNICO Moderatore: CRISTIANO GRANDI LUCA PASCOLETTI Diplomato odontotecnico presso l’Istituto professionale di Stato di Udine (1983), è stato titolare di laboratorio per dieci anni. Laureato in stomatologia (1998) presso l’Università di Stato in Fiume (Croazia) e in odontoiatria e p.d. (2004) presso l’Università di Trieste, è relatore a vari corsi e congressi nazionali riguardanti la fotografia in odontoiatria. Co-autore con il dr. P. Loiacono del libro “Fotografare in odontoiatria”, edito da Quintessenza, oggi pratica la libera professione a Reana del Rojale (UD) occupandosi prevalentemente di conservativa e protesi. MARIO SCILLA Medico chirurgo, specialista in odontostomatologia. Per anni professore a contratto nel corso di laurea specialistica e scuola di specializzazione in chirurgia odontostomatologica dell’Università di Firenze. È relatore in numerose conferenze, corsi di perfezionamento, master universitari e privati su temi di conservativa, protesi e implantoprotesi. Ex segretario culturale ANDI Arezzo, è al secondo mandato di presidente ANDI Arezzo e membro dell’esecutivo regionale ANDI Toscana. Consulente per GEASS, in particolare sulla componentistica protesica, esercita in Arezzo. ABSTRACT: All’interno del workshop i relatori esporranno le loro esperienze riguardo ai sistemi di comunicazione tra studio, laboratorio e paziente, partendo dai tradizionali metodi fino ai più moderni strumenti digitali. Verrà illustrato un sistema codificato e ripetibile per ottenere i migliori risultati, attraverso la fotografia digitale, con cui si possono elaborare diagnosi e progettazione, dando al paziente un’idea più precisa del lavoro pianificato. All’atto pratico l’odontoiatra deve conoscere materiali e tecniche d’impronta affinché l’odontotecnico possa realizzare i modelli di lavoro con la massima precisione possibile. In particolare, verrà approfondita la tecnica di trasferimento della posizione implantare dalla bocca al modello in modo predicibile, consolidato da oltre 15 anni di applicazione. Il taglio della presentazione permetterà ai partecipanti di ricevere consigli pratici con cui poter ampliare il proprio bagaglio di conoscenza. 15 PERCORSO PER ODONTOIATRI E ODONTOTECNICI LA PROTESI IMPLANTARE DAL PROVVISORIO AL DEFINITIVO: POSSIBILITÀ E CRITERI DI SCELTA Moderatore: STEFANO RIZZI ROBERTO BONFIGLIOLI Inizia la professione come allievo di L. Trebbi, frequentando vari corsi con grandi maestri della gnatologia (dr. Lundeen e dr. Celenza) e dell’estetica. Socio attivo e componente della commisione scientifica dell’A.I.O.P., è socio fondatore del GICC (Gymnasium Interdisciplinare CAD-CAM). Ha partecipato a importanti congressi e da diversi anni tiene corsi annuali per odontotecnici, nonché conferenze in Italia e all’estero. Si dedica principalmente alla realizzazione di protesi fissa in metallo ceramica su casi parodontali e su impianti, alla ceramica su strutture metal-free, alla ceramica integrale e alla costruzione di intarsi e faccette in porcellana. È referee per l’E.C.M. del Ministero della Salute. Ha pubblicato diversi articoli su riviste italiane e internazionali. GAETANO NOÈ Laureato in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Pavia, è relatore su argomenti di protesi parodontale e protesi su impianti. Socio attivo dell’AIOP, esercita la libera professione a Piacenza dal 1992, dedicandosi prevalentemente alla protesi parodontale e alla protesi su impianti. ABSTRACT: La protesi supportata da impianti è sicuramente una delle innovazioni più importanti che nel secolo scorso hanno rivoluzionato l’odontoiatria. La grande varietà di tecniche, di componentistica e di soluzioni protesiche che oggi abbiamo a disposizione possono diventare motivo di dubbi, nel momento in cui dobbiamo operare delle scelte sia cliniche sia tecniche. Per questo motivo diventa necessario avere un protocollo clinico e tecnico che renda possibile predisporre un piano di trattamento e un progetto protesico ottimale. Verranno analizzate varie soluzioni di protesi provvisoria e definitiva focalizzando l’attenzione sui criteri che vengono tenuti in considerazione per scegliere una tipologia di protesi piuttosto che un’altra. La protesi cementata, quella avvitata diretta e indiretta, la scelta della componentistica e quella dei materiali sono aspetti del progetto protesico che vanno pianificati, dal clinico e dal tecnico, prima di eseguire la fase chirurgica implantare. 16 PERCORSO PER ODONTOIATRI APPROCCIO ALLE TECNICHE IMPLANTOPROTESICHE IN SITUAZIONI ANATOMICAMENTE COMPLESSE Moderatore: GASPARE DANDOLO LUCIO MILILLO Laureato con lode in odontoiatria e p.d. a Bari, nel 2005 è dottore di ricerca internazionale. È stato professore a contratto per l’insegnamento di tecnologie protesiche nel corso di laurea in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Bari e per l’insegnamento di protesi 1 nel corso di laurea dell’Università di Foggia, dove dall’a.a. 2007-08 al 2011-12 è docente in diversi corsi di perfezionamento e master, così come presso l’Università di Firenze (a.a. 2010-11). È autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali e numerose comunicazioni a congressi nazionali. Svolge la libera professione con particolare riguardo all’implantoprotesi. ROBERTO OTTONELLI Diplomato odontotecnico presso l’I.P.S.I.A. P. Gaslini di Genova (1983), dal 1986 è titolare di laboratorio. Laureato in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Genova a pieni voti (1997), ha partecipato a numerosi corsi e congressi con particolare interesse alla chirurgia, tra i quali tecniche chirurgiche sull’aumento verticale della cresta ossea (dr. C. Tinti e dr. S. Benfenati; 2003/04), nonché un corso intensivo di parodontologia (dr. Corrente e dr. Abbundo; 2006). Ha tenuto corsi di formazione su implantologia di base e tecniche rigenerative a confronto. Esercita in Genova la libera professione con particolare riguardo alla chirurgia implantare. PIERLUIGI PELAGALLI Nel 1990 si è laureato in odontoiatria e p.d. presso l’Università di Napoli Federico II. Nel 1992 si è perfezionato in chirurgia parodontale e rigenerazione guidata dei tessuti presso la Royal Dental School di Aarhus diretta dal prof. T. Karring. Dal 1995 frequenta il Continuing Dental Education presso la New York University. Ha frequentato il corso biennale di parodontologia tenuto dal prof. G. Carnevale. Ha pubblicato in Italia diversi lavori, tra cui spicca “Classificazione dei siti implantari e relative indicazioni terapeutiche” – Implantologia 2010;2: 85-93. ABSTRACT: Il corso prevede la presentazione di vari protocolli e tecniche chirurgiche che, alla luce delle più moderne acquisizioni cliniche e tecnologiche, permettono di affrontare e superare i molteplici limiti anatomici che si presentano. La conoscenza di quelle che sono le linee guida di una chirurgia implantologica apparentemente semplice com’è quella post-estrattiva mette gli odontoiatri in condizioni di adottare pratiche implantari che possono includere complesse e delicate riabilitazioni post-estrattive a carico immediato. Le recenti osservazioni scientifiche su tempi e modi di guarigione delle ferite e il diffondersi di innovative indagini diagnostiche fanno sì che si possa disporre di tecniche mini invasive, quali il flapless o lo split crest con e senza lembo chirurgico, che consentono di ottenere risultati ottimali con il minimo traumatismo. Ove la riabilitazione dovesse avvenire in siti ossei particolarmente compromessi, si richiede la pianificazione di una chirurgia preimplantare ricostruttiva con protocolli sempre più accurati e predicibili. 17 PERCORSO PER ODONTOIATRI LINGUA INGLESE DALLA CHIRURGIA PRE-IMPLANTARE ALL’ESTETICA: TEORIA E PRATICA CLINICA Moderatore: FABIO CAINE QUANDO LA FUNZIONALITÀ RISULTA PIÙ IMPORTANTE DELL’ESTETICA IN IMPLANTOLOGIA GABRIELA PAVLÍKOVÁ Dal 1994 lavora come docente presso la facoltà di medicina e chirurgia dentoalveolare e maxillo-facciale di Praga, sezione di Pilsen (Repubblica Ceca). Si interessa del trattamento chirurgico di osteomieliti, e necrosi indotte da bifosfonati nei mascellari, di chirurgia ortognatica e di dolori oro-facciali. Per alcuni anni si è concentrata sulle tecniche piezochirurgiche e sul loro uso nella chirurgia maxillo-facciale e implantare. La piezochirurgia è anche il tema della sua formazione post-laurea che continua presso il reparto di medicina fisica e biofisica della Charles University. ABSTRACT: Nella chirurgia maxillo-facciale spesso trattiamo pazienti con anomalie dentofacciali gravi, come pazienti oncologici o con palatoschisi. Se la ricostruzione protesica è necessaria, nella maggior parte dei casi viene pianificato un trattamento implantologico. Il risultato estetico non è sempre eccellente a causa dei cambiamenti nella disposizione anatomica: l’obiettivo di questi trattamenti è ripristinare la funzionalità del sistema stomatognatico. LA TERAPIA IMPLANTARE IN PERIODI DI DIFFICOLTÀ ECONOMICA: RIABILITAZIONI DI QUALITÀ USANDO SOLUZIONI SEMPLICI EFSTRATIOS PAPAZOGLOU Laureato nel 1989 alla Dental School, Università di Atene (Grecia), nel 1991 ha conseguito il diploma in implantoprotesi avanzata e un master of science all’Ohio State University (USA). Nella stessa Università ha insegnato dal 1992 al 2000 come assistente professore e nel 1999 è diventato dottore di ricerca in biologia orale e biomateriali. Dal 2002 è assistente professore all’Università di Atene nonché relatore internazionale, con all’attivo numerose pubblicazioni in riviste odontoiatriche. Esercita la libera professione occupandosi prettamente di odontoiatria estetica, protesica e implantare. ABSTRACT: L’obiettivo della terapia implantare è fornire riabilitazioni funzionali, estetiche e solide a livello biomeccanico. Tuttavia, non ci dovrebbero essere sconti per quanto riguarda la qualità del nostro lavoro, anche in tempi economicamente difficili. Nuove soluzioni semplificate dovrebbero essere implementate per facilitare i professionisti, evitando loro complesse procedure. Nel corso della relazione saranno proposti alcuni suggerimenti per ottenere dei risultati ideali e clinici utilizzando soluzioni semplici, da riabilitazioni dell’elemento singolo a quelle su tutta l’arcata. Inoltre, la relazione includerà informazioni sulla realizzazione di guide radiografiche e chirurgiche, sulla combinazione impianto corona, sulla protesi avvitata e cementata che utilizza monconi prefabbricati per sostituire protesi di tipo UCLA e, infine, un aggiornamento sulla riabilitazione a carico immediato sull’intera arcata. 18 GUARIGIONE OSSEA CON UN COAUGULO IN IMPIANTI IMMEDIATI INSERITI IN ALVEOLI POST-ESTRATTIVI HASSAN SEMYARI Nel 1992 consegue il dottorato in chirurgia odontoiatrica presso la Shahid Beheshti University (Iran) e nel 1999 diventa dottore di ricerca in parodontologia alla Tehran University. Dal 1993 al 1995 è Preside della facoltà di odontoiatria all’Università di Hamedan e dal 2000 è docente e assistente professore alla Dental Faculty di Tehran, nonché vice direttore per gli affari formativi. Dal 2005 è referente di Parodontologia nell’Iran Medical Council. ABSTRACT: Solitamente, dopo l’estrazione del dente si nota assorbimento dello spessore buccolinguale del sito e dell’osso crestale. Per evitare la perdita dell’osso nell’alveolo del dente estratto, si raccomanda l’uso di materiali da innesto immediatamente dopo il posizionamento dell’impianto. Recentemente si è dimostrato che, invece di utilizzare materiali da innesto, all’estrazione del dente e al carico dell’impianto è sufficiente riempire la zona trattata con un coagulo di sangue: questo conduce alla formazione naturale dell’osso. Materiali e metodi: sono stati selezionati 5 pazienti senza malattie sistematiche; dopo l’estrazione dell’elemento naturale, sono stati inseriti gli impianti di lunghezza idonea. È stata eseguita la CBCT nei siti buccolinguali degli impianti misurando la distanza tra le pareti corticali della zona e l’impianto; a distanza di 3 mesi è stata ripetuta comparandone e registrandone il risultato. CASI IMPLANTOPROTESICI DIFFICILI: UNA COMBINAZIONE DI CHIRURGIA ORTOGNATICA E TRATTAMENTO IMPLANTARE RENE FOLTAN Laureato in odontoiatria nel 1993 e in medicina e chirurgia nel 1998, si è specializzato in chirurgia orale e maxillo-facciale a Praga, Zurigo e Guildford. Ha completato l’addestramento in chirurgia orale e maxillo-facciale nel 2001. È diventato dottore di ricerca nel 2005 e dall’anno successivo è membro del European Board of oro-maxillofacial surgery. Presso la Charles University di Praga (Repubblica Ceca) è professore associato dal 2011 e dal 2012 è preside della facoltà di chirugia orale e maxillo-facciale. È autore di 21 articoli con I.F. e di un libro di testo. ABSTRACT: L’implantologia moderna è in grado di risolvere quasi tutti i casi di denti mancanti, soprattutto quelli con procedure di aumento osseo. Esiste però una casistica dove con questi metodi non risulta possibile ottenere una riabilitazione sia funzionale sia estetica. Pazienti con grandi discrepanze tra le basi scheletriche della mandibola rientrano in questo gruppo. Sebbene l’utilizzo di monconi angolati in alcune situazioni può aiutarci a compensare queste differenze, qualche volta, dal punto di vista estetico e statico, è meglio combinare procedure implantologiche con procedure ortognatiche. Spostare l’osso mandibolare e alveolare in posizioni nuove crea rapporti più favorevoli per il posizionamento dell’impianto e migliora soprattutto la macro estetica e l’aspetto facciale. Nella nostra esperienza, la micro estetica e il profilo emergente necessitano di essere migliorati con un aumento osseo prima o dopo la chirurgia ortognatica, la quale crea osso in sufficienza per la stabilità implantare ma raramente per la micro estetica. Sarà presentato il nostro approccio a queste difficili situazioni. PROTESI IMPLANTARE: PREVEDERE E RAGGIUNGERE IL RISULTATO FINALE IN PAZIENTI CON EDENTULIA SINGOLA, PARZIALE E TOTALE EDUARDO JOSE DE MORAES Chirurgo oro-maxillo-facciale, ha conseguito il master in scienze in implantologia orale. Professore fondatore delle cliniche di implantologia della Marina e della Protezione civile brasiliana, è professore a contratto della clinica di implantologia Carabineros do Chile e dell’Universidad Mayor del Cile. Referente per l’International Journal of Oral Maxillofacial Implants, è membro della Sociedad de Implantologia Orale de Chile, dell’American Academy of Osseointegration e della European Association for Osseointegration. Relatore internazionale, è preside del dipartimento di implantologia orale in UNIFESO - Teresópolis-Rio de Janeiro (Brasile). ABSTRACT: L’osteointegrazione ha proposto una nuova concezione dell’implantologia orale con la creazione di protocolli chirurgici e protesici dai risultati predicibili. Questi protocolli sono mutati con il sorgere di nuove tecniche atte a risolvere problemi e a rompere i paradigmi nel trattamento implantoprotesico destinato a pazienti con edentulia singola, parziale e totale. La dissertazione proposta consiste in una presentazione dell’esperienza clinica dell’autore con differenti tipologie di impianti e superfici, in chirurgia post-estrattiva e nel caso d’inserimento differito dell’impianto con carico immediato nelle regioni con differenti densità ossea e nella riabilitazione di casi complessi. 19 Sessione Università In occasione del 6° Convegno, GEASS ha indetto un bando di concorso esteso a tutte le Università italiane e dedicato agli studenti dei corsi di laurea specialistica in odontoiatria. Gli specializzandi sono invitati a elaborare un progetto di ricerca attinente l’ambito implantologico in tutti i suoi aspetti e a presentarlo entro il 30 novembre 2012 alla segreteria organizzativa nelle modalità esplicitate nel bando. Il vincitore avrà la possibilità di realizzare il progetto presentato grazie al supporto di GEASS e di presentare i risultati dello stesso in concomitanza con il 7° Convegno GEASS. Tutte le informazioni sul bando di concorso possono essere richieste alla dott.ssa Chiara Passone, referente della segreteria organizzativa, alla seguente mail: [email protected] Pilsen dinner Una cena con tutti i professionisti che negli anni passati hanno partecipato al corso di anatomia umana su cadavere di Pilsen. È questo l’appuntamento conviviale di giovedì 24 gennaio, una simpatica occasione per ritrovarsi tra corsisti e scambiarsi i saluti. Per maggiori informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa. Dinner&more Una serata magica, all’insegna dell’intrattenimento, della convivialità e del confronto: è l’imperdibile dinner-buffet di venerdì 25 gennaio, che riserva emozionanti sorprese e offre la possibilità di confrontarsi in maniera informale con i relatori del Convegno. Durante la cena si svolgerà un’asta di beneficienza il cui ricavato andrà devoluto a Overland for Smile, un progetto umanitario itinerante no profit volto a fornire un aiuto concreto per la salute dentale dei bambini ospiti negli orfanotrofi dei paesi dell’est europeo. 20 Informazioni utili Sede del convegno N H L a g u n a P a l a c e V i a l e A n c o n a 2 - 3 0 1 7 2 M e s t r e ( V E ) - Te l . 0 4 1 8 2 9 6 1 1 1 Situato in posizione strategica e raggiungibile con tutti i mezzi di trasporto, l’hotel NH Laguna Palace di Mestre Venezia è uno degli edifici più grandi d’Europa; la darsena che attraversa le due principali strutture dell’hotel consente agli ospiti di raggiungere in taxi boat il cuore di Venezia. Per maggiori informazioni turistiche, potete rivolgervi agli uffici IAT ambito di Venezia Tel. 041 5298711 - Fax 041 5230399 - www.turismovenezia.it - [email protected] Come arrivare In auto Dall’uscita autostradale per Venezia proseguire sulla A57 e immettersi nella SR11. Girare a sinistra in corso del Popolo e poi a destra in via Torino. Girare nuovamente a destra, rimanendo in via Torino, e prendere la seconda a sinistra, viale Ancona. In treno L’NH Laguna Palace si trova a circa 1 km dalla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre. Da lì è possibile prendere un taxi o gli autobus 31 o 32, con frequenza ogni 15 minuti. Il tempo di percorrenza è di circa 15 minuti. In aereo L’hotel si trova a circa 12 km dall’aeroporto di Venezia. Da lì è possibile prendere un taxi, un taxi-boat o l’autobus numero 15, che ferma nei pressi dell’hotel (5 minuti a piedi). In alternativa, è possibile prendere l’autobus blu Atvo, che ferma di fronte alla stazione ferroviaria. Lingue La lingua ufficiale è l’italiano; per gli ospiti stranieri è previsto un servizio di traduzione simultanea in inglese per la sola sessione odontoiatri. Per la sessione del sabato “Percorsi per crescere” non sono previste traduzioni. Lunch/Coffee break Sono fruibili nelle aree e secondo gli orari indicati nel programma. Sono inclusi nella quota di partecipazione. Assicurazione Gli organizzatori non si assumono la responsabilità per alcun tipo di infortunio, perdita o danno che possa insorgere a seguito di incidenti o altri episodi accaduti durante o come conseguenza del Convegno. Responsabilità Gli organizzatori non si assumono alcuna responsabilità per eventuali variazioni di programma dovute a circostanze impreviste e imprevedibili. Gli organizzatori non accetteranno richieste di danno avanzate dagli sponsor o dai partecipanti, anche nel caso in cui il Convegno non dovesse aver luogo. ECM Non è previsto accreditamento. Segreteria organizzativa GEASS Srl - Via Madonna della Salute 23 - 33050 Pozzuolo del Friuli - UD - tel. 0432 669191 - fax 0432 665323 www.geass.it - [email protected] - referente dott.ssa Chiara Passone 21 Prenotazioni alberghiere Per i partecipanti al Convegno GEASS è possibile riservare le camere dell’NH Laguna Palace a tariffe agevolate. Per procedere con la prenotazione, sarà necessario rivolgersi alla segreteria organizzativa e richiedere l’apposito modulo. In alternativa, sono state stipulate alcune convenzioni (Convenzione GEASS) con i seguenti hotel della zona: Hotel Ambasciatori **** Corso del Popolo 221 Mestre - Venezia Tel. 041.5310699 - Fax 041.5310074 - [email protected] - www.ambasciatori.it Hotel Delfino **** Corso del Popolo 211 Mestre - Venezia Tel. 041.5321029 - Fax 041.5310601 - [email protected] - www.hoteldelfino-mestre.com Hotel Alverì *** Via Giuseppe Paganello 18 Mestre - Venezia Tel. 041.5322297 - Fax. 041.5328924 - [email protected] - www.hotelalveri.it Hotel S. Giuliano *** Via Forte Marghera 193/a Mestre - Venezia Tel. 041.5317044 - Fax 041.5318204 - [email protected] - www.hotelsangiuliano.com Hotel Alexander **** Via Forte Marghera 193/c Mestre - Venezia Tel. 041.5318288-5318324 - Fax 041.5318283 - [email protected] - www.hotelalexander.com Hotel Guidi ** Via Forte Marghera 197 Mestre - Venezia Tel. 041 5317227 - Fax 041 5327225 - [email protected] - www.hotelguidi.it Hotel delle Rose ** Via Elia Millosevich 46 Mestre - Venezia Tel. 041 5317711 - Fax 041 5317433 - [email protected] - www.htldellerose.com Hotel Ambasciatori Hotel Alexander Hotel San Giuliano Hotel Guidi Hotel Delfino Hotel Delle Rose Stazione Ferroviaria NH Laguna Palace Hotel Alverì 22 23 sponsors COLLABORATIVE SOCIAL MEDIA publishing sponsors COLLABORATIVE SOCIAL MEDIA 24 Via Madonna della Salute 23 - 33050 Pozzuolo del Friuli - Udine tel. +39 0432 669191 - fax +39 0432 665323 www.geass.it - [email protected]