Autobus Navetta ANSPI
Per i trasporti saranno messi
a disposizione ogni giorno
bus navetta con la scritta
ANSPI.
Le circolari percorreranno il
lungomare facendo le fermate
dei bus locali, segnalate con
un cartello “FERMATA BUS
ANSPI”, ogni 20 minuti circa
con direzione Igea Marina –
Bellaria - Campi di Calcetto
– Stadio – Palazzetto dello
sport Igea Marina.
NUMERI UTILI
Numero 10 - Sabato 8 settembre 2007
Mattino: dalle ore 07.50
Pomeriggio: dalle ore 14.30
Ultima Corsa: 20 minuti dopo
il termine dell’ultima gara.
SAN PAOLO NOSTRO PROTETTORE
I Bus navetta ANSPI sono
riservati
solo
ed
esclusivamente agli atleti ed
accompagnatori muniti di
PASS.
Pertanto chi è sprovvisto di
pass non può utilizzare i Bus
Navetta ANSPI.
La scorsa sera, mentre si dava il benvenuto
ai nuovi arrivati, il nostro Segretario
Nazionale, Renato Malangone, dando le
dovute informazioni ha soprannominato noi
collaboratori dell’ANSPI “gli omini in giallo”.
Questo ci ha fatto sorridere e giocherellando
con le parole …
“GLI OMINI IN GIALLO”
Se guardi di qua e poi di là
L’omino giallo comparirà.
Se problemi avrai a lui ti rivolgerai.
Sempre sorridente soltanto un po’ dormiente
un aiuto ti darà e nulla in cambio chiederà.
Ma ricorda: le regole devi seguire,
se non vuoi ripartire.
Qui alla festa giocherai
Ma non sempre vincerai
Sii contento fa lo stesso
Quel che conta
è il tuo successo
Non sul campo ma nel resto.
Tre parole messe in rima
Che si diffonderanno quanto prima.
Quando a casa tornerai
Ogni tanto all’ANSPI penserai
Un saluto per voi tutti
Dalla stampa e da noi tutti.
Gerarda e Annalisa
Organizzazione Festa d'Estate 2007:
C/o Palazzo del Turismo
Via L. Da Vinci, 8 - 47814 Bellaria (RN)
Tel.: 3395908394 - Fax: 0541/342455
www.anspisport.it
ANSPI - Sede operativa a Amministrativa:
Via G. Galilei, 65 - 25128 Brescia
Tel. 030 382393 - Fax 030 381042
ANSPI - Sele legale:
Via dell'Amba Aradam, 22/5 - 00185 Roma
Comune di Bellaria
Igea Marina (RN)
Il nome dell’associazione ANSPI deriva
dall’Apostolo Paolo su felice assenso del
cardinale G. B. Montini divenuto Papa
col nome di Paolo VI. Erano gli anni del
Concilio Vaticano II, periodo in cui molti,
attratti dalle innovazioni e dalle
novità del tempo stavano con­
siderando l’oratorio uno stru­
mento ormai sorpassato, inutile
ed inadeguato ai tempi moderni.
Fu la tenace convinzione di un
gruppo di sacerdoti e catechisti
che fece sì, invece, che l’oratorio
continuasse a restare in vita. E’
per questo che venne indetta a
Bologna l’assemblea costi­
tuente, alla quale partecipò
anche il nuovo Papa. In questa
assemblea apparve subito chiaro ai suoi
promotori che la lunga e burocratica
definizione “Confederazione” risultava
ostica all’immaginario collettivo e si pensò
che sarebbe stato più lungimirante inti­
tolarla al nome pontificale del Papa
“Paolo VI” il quale, però, preferì che fosse
dedicata non a lui ma all’apostolo delle
genti. Così nacque l’Associazione Nazio­
nale degli Oratori denominata ANSPI
(Associazione Nazionale San Paolo Ita­
lia), di cui San Paolo ne è il Santo pro­
tettore.
Un giudeo della tribù di Beniamino, cir­
conciso all’ottavo giorno con il nome di
Saulo; un fariseo, nemico accanito dei
Cristiani, Saulo di Tarso, divenne sulla
via di Damasco l’Apostolo Paolo, l’Apo­
stolo delle Genti, l’innamorato di Cristo.
Il godere dell’amore di Cristo era per lui
tutto: vita, mondo, presente, futuro ed
ogni altro bene. Il più grande ed unico
tormento per lui sarebbe stato
perdere questo amore. Tutta la
sua vita dalla conversione, che
viene celebrata il 25 gennaio,
incominciò a ruotare intorno a
Cristo riconosciuto nel povero
affamato della Verità. Una cosa
detestava e rigettava: l’offesa
a Dio, al quale egli voleva
piacere in ogni cosa fino al
completo sacrificio. La vita e la
testimonianza di San Paolo
imprimono, dunque, una pre­
cisa qualificazione al nostro modo di
considerare l’oratorio. Un formidabile
strumento missionario per il primo an­
nuncio,una frontiera verso i lontani, “un
meraviglioso fenomeno di popolo” come
usava definirlo Paolo VI, “un ponte tra la
strada e la chiesa” secondo le parole di
Giovanni Paolo II. San Paolo ricorda
quindi a noi tutti che, dall’incontro con
Cristo, la vita non può più girare attorno
a noi stessi ma sulla vita dell’altro, ragaz­
zo, giovane o adulto, affamato di Verità.
San Paolo è senz'altro il più grande mis­
sionario di tutti i tempi.
Gerarda Sica
Il Magazine della Festa - Numero 10 - Sabato, 8 settembre 2007
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10° NUMERO