PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 1 Il sistema della domanda di trasporto Stima da modello Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 2 La domanda di trasporto L’obiettivo è di definire la funzione di domanda dod [K1, K2, ...] = d(SE, T, β) APPROCCIO CONSOLIDATO schematizzazione dello spostamento come una successione di scelte e fattorializzazione della funzione di domanda globale nel prodotto di sottomodelli interconnessi, ciascuno finalizzato alla simulazione di una dimensione di scelta. MODELLO AD ALIQUOTE PARZIALI Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro La domanda di trasporto Approcci per la stima delle incognite del problema i flussi di domanda possono essere esplicitati come il prodotto dei seguenti termini (parzializzazione del flusso di domanda) diod[s,h,m]= [Ni[o] × ni[o]]× pi[d/osh] × pi[m/oshd] Ni[o] numero di persone della zona (o), della classe (i) che possono spostarsi per il motivo (s) nella fascia oraria (h) ni[o] Numero medio di spostamenti compiuti dall’utente (i) nella fascia oraria (h) e per il motivo (s) pi[d/osh] Percentuale degli utenti che si spostano [ni[o] mi] e che si recano nella destinazione (d) pi[m/osh] Percentuale degli utenti che spostandosi e recandosi nella destinazione (d) {[ni[o] × mi]×pi[d/osh]} , utilizzano il modo di trasporto (m) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 4 La domanda di trasporto Approcci per la stima delle incognite del problema diod[s,h,m]= [Ni[o] × ni[o]]× pi[d/osh] × pi[m/oshd] [o] Nnii[o] Noto (censimento ISTAT) STIMA DIRETTA i min [o] [o] pi[d/osh] Metodi di stima della domanda di trasporto pi[m/osh] Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile STIMA DA MODELLO Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 5 Stima da modello UN MODELLO • è una relazione matematica che consente di associare ad un dato insieme di variabili di “ingresso” l’incognita (incognite) del fenomeno UN MODELLO DI DOMANDA • è una relazione matematica che consente di associare ad un dato sistema di attività (e.g. residenti e attivi) e di offerta di trasporto (e.g. tempi e costi) al variare del motivo dello spostamento e della fascia oraria Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 6 Stima da modello definizione della funzione di domanda NUMERO DI UTENTI NELLA ZONA o n[o] diod[s,h,m,k]= 11 • ni[o] do[sh] • mi(SE,T) • pi[d/osh](SE,T). MODELLO DI EMISSIONE O FREQUENZA DEGLI SPOSTAMENTI p[x/osh] 14 - ATTRIBUTI SOCIO-ECONOMICI SE - ATTRIBUTI DI LIVELLO DI SERVIZIO T • p [m/oshd](SE,T). i 10 12 • pi[k/oshdm](SE,T) MODELLO DI DISTRIBUZIONE p[d/osh] dod[sh] MODELLO DI SCELTA O RIPARTIZIONE MODALE p[m/odsh] dod[shm] 13 MODELLO DI SCELTA DEL PERCORSO p[k/odshm] condizionato a tenendo conto di variabili di ingresso Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro DOMANDA O/D PER MODO, MOTIVO FASCIA ORARIA E PERCORSO dod[s,h,m,k] 7 Stima da modello definizione della funzione di domanda I II Osservazioni sperimentali specificazione calibrazione validazione Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 8 Stima da modello problematiche e tipi di modello • modelli di mobilità – scelta del luogo di residenza e di lavoro, la scelta di possedere la patente di guida e del numero di automobili sono altrettanti esempi (scelte con un elevato costo di variazione solitamente assunte invarianti nel breve periodo) • modelli di viaggio – simulano le scelte che caratterizzano il viaggio. Appartengono a questa categoria le scelte di frequenza, di destinazione, del modo di trasporto, del percorso, ecc. Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 9 Stima da modello tipologie dei modelli di viaggio •modelli di viaggio – modelli per la domanda di spostamenti : si assume che le scelte relative a ciascuno spostamento OrigineDestinazione avvengano indipendentemente da quelle degli altri spostamenti dello stesso viaggio e degli altri viaggi. – modelli per la domanda di sequenze di spostamenti assumono che l’utente effettui contestualmente scelte su tutte le dimensioni che intervengono per l’intero viaggio. – modelli per la domanda di partecipazione alle attività, tengono conto dei condizionamenti che avvengono fra i diversi viaggi di una stessa persona nell’ambito di una giornata “tipo” e fra i viaggi delle persone appartenenti alla stessa famiglia. Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 10 Stima da modello Classificazione dei modelli di viaggio al variare delle variabili di ingresso • aggregati – se i comportamenti osservati sono aggregazione di singoli comportamenti e se le variabili (attributi) che vi compaiono sono relative ad un aggregato di utenti (ad es. tempi e costi medi fra tutti gli spostamenti che avvengono fra i punti di due zone di traffico o il numero medio di auto possedute dalle famiglie di una certa categoria) • disaggregati – se le variabili (attributi) che vi compaiono sono relative al singolo utente (ad es. i tempi e i costi fra i luoghi effettivi di inizio e termine dello spostamento o il numero di auto del nucleo familiare di appartenenza) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 11 Stima da modello Classificazione dei modelli di viaggio al variare delle ipotesi interpretative • comportamentali – esplicite ipotesi sul comportamento di scelta degli utenti (e.g. scelgo l’alternativa che costa di meno) • non comportamentali – Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile descrivono le relazioni fra la domanda e le variabili SE e T senza formulare ipotesi sul comportamento dei decisori Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 12 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – il paradigma interpretativo • Esiste un contesto di scelta….. – – – – – – utente origine dello spost. destinazione spost. motivo dello spost. alternative di scelta alternative disponibili = STUDENTE = SALERNO = FISCIANO = STUDIO = modo di trasporto • modi di trasporto disponibili: 2 alternative (e.g. auto, bus) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 13 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – il paradigma interpretativo e le ipotesi (Ι) → il generico utente i – (ΙΙ) considera mi alternative disponibili che costituiscono il suo insieme di scelta Ii. → il decisore i – associa a ciascuna alternativa j del suo insieme di scelta una utilità o “attrattività” percepita Uij – sceglie l’alternativa che massimizza tale utilità. (ΙΙΙ) → l’utilità associata – dipende da una serie di caratteristiche misurabili, o attributi, propri dell’alternativa stessa e del decisore, Uij = Ui(Xij), dove Xij è il vettore degli attributi relativi all’alternativa j e al decisore i. (Ις) → l’analista – è in grado di identificare gli attributi ed è in grado di misurarli Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 14 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – il paradigma interpretativo e le ipotesi • nel contesto di scelta il generico UTENTE a) conosce le alternative (es. A e B) a) associa alle alternative un’utilità che chiameremo “percepita” (es. UA e UB) a) sceglie l’alternativa che massimizza la propria utilità percepita es. Uscelta = max( UA , UB) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 15 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – il paradigma interpretativo e le ipotesi • nel contesto di scelta l’ANALISTA a) “presumibilmente” conosce le l’utente ha disponibili (e.g. A e B) alternative b) è in grado di stimare le utilità percepite dall’utente (combinazione lineare dei attributi → Uj = Σa βa × Xaj) c) se l’utente è un “massimizzatore di utilità”, è in grado di riprodurre i comportamenti di scelta mediante una funzione a scalino (funzione di scelta): • se ∆UBA < 0 ……allora…..(UB < UA )……f(∆UBA ) = 1 • se ∆UBA > 0 ……allora…..(UB > UA )……f(∆UBA ) = 0 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro che 16 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – la funzione di scelta la funzione di scelta è una funzione a scalino se ∆UBA < 0 ……allora…..(UB < UA )……f(∆UBA ) = 1 se ∆UBA > 0 ……allora…..(UB > UA )……f(∆UBA ) = 0 1 0 -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆UAB = UA - UB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 17 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale – la funzione di scelta • la funzione di scelta ha una discontinuità quando ∆UBA = 0 * se l’analista è in grado di identificare e stimare tutti gli attributi che influenzano la scelta la situazione in cui ∆UBA = 0 non dovrebbe mai verificarsi 1 0 -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆UAB = UA - UB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 18 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta • supponiamo che – – – – ci sono 100 UTENTI ciascuno sceglie in base al tempo di viaggio T ciascuno ha due modi disponibili: auto e moto tutti hanno gli stessi tempi di viaggio in auto e in bus per ciascuno utente posso calcolare ∆ΤBA = TB – TA e in base ai valori di UA > UB si può avere <0 → TA > TB =0 → TA = TB (auto uguale al bus…?) >0 → T <T (auto meglio del bus) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile (bus meglio dell’auto) Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 19 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta se le ipotesi assunte sono esatte cosa ci dobbiamo aspettare? tutti percepiscono ∆TAB = -10 …………..(TB < TA ) -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆TAB = TA -TB ∆TAB differenza tra le utilità tra le due alternative ∆TAB < 0 ∆TAB> 0 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 20 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta se le ipotesi assunte sono esatte cosa ci dobbiamo aspettare? tutti scelgono l’auto) auto 100 -20 -15 -10 ∆TAB = TA -TB 5 -5 15 20 bus ∆TAB differenza tra le utilità tra le due alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 10 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆TAB < 0 21 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta se le ipotesi assunte sono esatte cosa ci dobbiamo aspettare? L’analista è in grado di misurare l’utilità percepita auto -20 -15 -10 ∆TAB = TA -TB 5 -5 15 20 bus ∆TAB differenza tra le utilità tra le due alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 10 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆TAB < 0 22 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta è possibile simulare la scelta (hp. 100 utenti) ∆TAB < 0 ……allora…..(TB < TA )……f(∆TBA ) = 1 1 il modello predice auto bus 100 % 0 -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆TAB = TA -TB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 23 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta può accadere che la misura delle utilità (delle differenze) non sia coerente con le scelte osservate 1 la realtà è -20 80 % 20 -15 -10 % auto bus 0.5 0 -5 5 10 15 20 ∆TAB = TA -TB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 24 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta la funzione a scalino…..non consente una realistica simulazione (previsione) dei comportamenti di scelta dei nostri 100 UTENTI!!! CHE FARE??? Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 25 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta le osservazioni sperimentali evidenziano che per 80 utenti ∆UAB < 0 per 20 utenti ∆UAB > 0 1 80 20 0.5 0 -20 -15 -10 ∆ UAB < 0 -5 5 10 15 20 ∆ UAB < 0 forse il tempo di viaggio (∆TAB ) potrebbe non essere è l’unica variabile decisionale OVVERO Ui = f(tempo di viaggio e costo monetario) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 26 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta introducendo il costo monetario per 80 utenti UA = β1 × TA + β2 × CA UB = β1 × TB + β2 × CB per 20 utenti ∆UAB = -5 ∆UAB = +5 1 80 0.5 0 -20 -15 -10 -5 auto bus 20 5 10 15 20 ∆UAB = UA - UB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 27 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta la misura delle utilità (delle differenze) continua a non essere coerente con le scelte osservate 1 auto il modello predice 80 ma io osservo 60 0.5 60 0 -20 -15 -10 5 40 -5 ∆UAB = UA - UB bus Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 10 15 20 il modello predice 20 ma io osservo 40 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 28 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta la funzione a scalino…(DI NUOVO!!)..non consente una realistica simulazione (previsione) dei comportamenti di scelta dei nostri 100 UTENTI!!! CHE FARE??? Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 29 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta forse il tempo di viaggio ed il costo monetario non sono le uniche variabili decisionali Ui = Ui(tempo di viaggio, costo monetario, età) per 60 utenti introducendo l’età UA = β1 × TA + β2 × CA UB = β1 × TB + β2 × CB + β3 × età Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆UAB = -2.5 per 40 utenti ∆UAB = +7.5 30 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta 1 auto bus 0.5 60 -7.5 0 -20 -15 -10 -5 -2.5 5 10 40 ∆UAB = UA - UB introducendo l’età UA = β1 × TA + β2 × CA UB = β1 × TB + β2 × CB + β3 × età Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 15 20 per 60 utenti ∆UAB = -2.5 per 40 utenti ∆UAB = +7.5 31 Stima da modello Interpretazione del fenomeno della scelta per quanto l’analista possa “arricchire” le funzioni di utilità……….. Ui = Ui(β, X) ci saranno sempre delle approssimazioni…. Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 32 Stima da modello Quale la realtà a) l’utente a) è razionale? (conosce tutte le alternative disponibili? ) b) è un massimizzatore di “utilità”? b) l’analista è in grado di - conoscere le alternativi disponibili? conoscere gli attributi significativi nel processo di scelta? stimare gli attributi (gli attributi sono misurabili)? a) lo stesso utente si comporta in maniera coerente nello stesso scenario di scelta? dovendo simulare una classe di utenti omogenei a) una classe di utenti si comporta allo stesso modo? [vedi punti a), b) e c)] Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 33 Stima da modello Quale la realtà nel contesto di scelta il generico UTENTE a) probabilmente conosce le alternative (A e B) a) associa alle alternative un’utilità che chiameremo “percepita” (UA e UB), ma… gli utenti di una classe di utenti, benché omogenea, non percepiscono la stessa utilità (e.g. studenti con redditi differenti) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 34 Stima da modello Quale la realtà nel contesto di scelta il generico UTENTE a) sceglie l’alternativa che massimizza la propria utilità percepita e.g. Uscelta = max( UA e UB) – ma le variabili che definiscono la utilità non sempre sono misurabili, quindi, in contesti di scelta simili si possono avere comportamenti di scelta differenti…..(e.g. problemi di salute, stress, paura di guidare..) – non sempre si massimizza la propria utilità…per quanto consapevoli che un’alternativa è migliore non la si sceglie…. Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 35 Stima da modello Quale la realtà nel contesto di scelta l’ANALISTA a) “presumibilmente” conosce le alternative che l’utente ha disponibili (e.g. A e B) a) è in grado di stimare una utilità percepita media dall’utente: utilità sistematica VA e VB → (VA ≠ UA e VB ≠ UB) a) ipotizza un meccanismo di scelta che approssimi i comportamenti di scelta dell’utente (razionale e massimizzatore di utilità) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 36 Stima da modello Quale la realtà riportando le differenze dichiarate si può osservare una evidente dispersione…. e.g. perchè perché le O-D “vere” non sono identiche per tutti mentre l’analista associa tempi eguali per tutti valori percepiti dall’utente ∆UAB = UA - UB -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 stima dell’analista ∆UBA differenza “vera” tra le utilità tra le due alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆UAB < 0 37 Stima da modello Quale la realtà ...riportando le differenze dichiarate e quelle effettuate si osserva un’ulteriore dispersione scelte non coerenti auto bus valori percepiti dall’utente -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆TAB = TA -TB ∆UBA differenza “vera” tra le utilità tra le due alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆UAB < 0 38 Stima da modello Quale la realtà ………..la combinazione di tutte queste approssimazioni comporta che per una prefissata utilità sistematica misurabile (∆VAB) dall’analista.. le osservazioni non saranno mai coerenti con il paradigma della max utilità 1 auto 0.5 80 -20 -15 20 -10 0 -5 5 10 15 20 ∆VAB = VA - VB bus Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 39 Stima da modello Quale la realtà percentuale di scelta dell’alternativa bus 1 un modello deve essere in grado di simulare queste % 0.5 80% 20% auto bus 0 -20 -15 -10 -5 ∆VAB = VA -VB 5 10 15 differenze tra le utilità ∆VAB differenza tra le utilità sistematiche tra le due alternative ∆UAB differenza “vera” tra le utilità tra le due alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 20 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ∆VAB ∆UAB < 0 ∆UAB > 040 Stima da modello Quale la realtà percentuale di scelta dell’alternativa B 1 0.5 20% 0 10 ∆VAB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 41 Stima da modello Quale la realtà percentuale di scelta dell’alternativa B 1 0.5 20% 0 10 ∆VAB Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 42 Stima da modello Il modello matematico 1 0.5 23% 0 10 ∆ VAB LOGIT-BINOMIALE LOGIT-MULTINOMIALE p[ B ] = exp(VB / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VA / θ ) p[ j ] = exp (V j / θ m ∑ k =1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ) exp(Vk / θ ) 43 Stima da modello Le variabili del modello 1 0.5 23% 0 10 ∆ VAB exp(VB / θ ) p[ B ] = exp(VB / θ ) + exp(V A / θ ) Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 44 Stima da modello Il significato del parametro θ • Misura la dispersione del comportamento “vero” (utilità percepita”) rispetto • al comportamento “medio” (utilità sistematica) che l’analista ha ipotizzato Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 45 Stima da modello Il significato del parametro θ dispersioni piccole 100% 0% 23 0 0 -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆VBA = VB -VA differenze tra le utilità Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 46 Stima da modello Il significato del parametro θ dispersioni nulle percentuale di scelta dell’alternativa B 1 0.5 0 -20 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile -15 -10 -5 5 10 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 15 20 47 Stima da modello Il significato del parametro θ dispersioni elevate = θ elevato 50% 50% 15 15 0 -20 -15 -10 -5 5 10 15 20 ∆VBA = VB -VA differenze tra le utilità Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 48 Stima da modello Il significato del parametro θ percentuale di scelta dell’alternativa B dispersioni elevate = θ elevato 1 0.5 0 -20 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile -15 -10 -5 5 10 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 15 20 49 Stima da modello Il significato del parametro θ • Se θ cresce che cosa succede alla formulazione matematica del modello? exp(VB / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VA / θ ) • VB/ θ tende a zero, l’exp tende a 1 • il denominatore tende 2 (numero alternative) • La percentuale di scelta tende a 0.5 • Le alternative hanno stessa % Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 50 Stima da modello Il significato del parametro θ • Al variare del parametro θ è possibile ottenere diversi andamenti 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 θ crescente 0.10 -15 -14 -13 -12 -11 -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 0 1 2 3 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 51 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale paradigma teorico 1. Ogni utente o classe di utenti omogenei sia un decisore razionale ovvero un massimizzatore dell’utilità relativa alle proprie scelte 2. Il generico utente i nell’effettuare la scelta considera mi alternative disponibili che costituiscono il suo insieme di scelta 3. Il decisore i associa a ciascuna alternativa j del suo insieme di scelta una utilità o “attrattività” percepita Uij e sceglie l’alternativa che massimizza tale utilità 4. L’utilità associata a ciascuna alternativa di scelta dipende da una serie di caratteristiche misurabili, o attributi, propri dell’alternativa stessa e del decisore, Uij = Ui(Xij), dove Xij è il vettore degli attributi relativi all’alternativa j e al decisore i 5. L’utilità associata dal generico decisore i all’alternativa j a causa di numerosi fattori di cui si dirà nel seguito non è nota con certezza all’osservatore esterno (analista), e pertanto deve essere rappresentata con una variabile aleatoria. Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 52 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale paradigma teorico U ij = V ji + ε p [ j I ] = Pr [U i i i j ∀ j∈ Ii i j >U i k ∀ k ≠ j, k ∈ I i ] pi [j/Ii] = Pr[Vij + V0 – Vik – V0 >εik – εij] = = Pr[Vij – Vik ≥ εik – εij] Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 53 Stima da modello Approccio disaggregato comportamentale paradigma teorico IL MODELLO COMPLESSIVO DI DOMANDA E’ DEFINITO DA: Una successione di sottomodelli Ogni sottomodello è rappresentativo di una dimensione di scelta e permette di stimare la probabilità che l’utente iesimo scelga l’alternativa x, prendendo spunto dalla teoria dell’utilità aleatoria Ogni sottomodello è definito a partire dalla definizione di: • Alternative disponibili • Funzione di distribuzione dei residui aleatori • Attributi caratterizzanti l’utilità sistematica • Coefficienti di omogeneizzazione degli attributi Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 54 Modelli per la stima della domanda di trasporto Il modello Logit Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 55 Il modello Logit multinomiale Alcune proprietà 1. Semplicità della formulazione matematica 1. Indipendenza da fattori additivi 1. Indipendenza dalle alternative irrilevanti Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 56 Il modello Logit multinomiale Alcune proprietà: probabilità di scelta in forma chiusa Il modello Logit Multinomiale Auto Bus Piedi expV1 100 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 theta utente 1 utente 2 utente 3 utente 4 utente 5 utente 6 utente 7 utente 8 utente 9 utente 10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -12 -13 -14 -15 -16 -17 -18 -19 -20 -21 -11 -13 -15 -17 -19 -21 -23 -25 -27 -29 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 expV2 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 expV3 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 SUM -33 -36 -39 -42 -45 -48 -51 -54 -57 -60 Pauto 0.51 0.69 0.82 0.90 0.94 0.97 0.98 0.99 0.99 1.00 Pbus 0.19 0.15 0.11 0.07 0.05 0.03 0.02 0.01 0.01 0.00 Ptreno 0.31 0.15 0.07 0.03 0.01 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 Probabilità di scelta 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 utente 1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile utente 2 utente 3 utente 4 utente 5 utente 6 utente 7 Pauto Pbus Ppiedi Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro utente 8 utente 9 utente 10 57 Il modello Logit multinomiale Alcune proprietà: probabilità di scelta in forma chiusa Il modello Logit Multinomiale Auto Bus Piedi expV1 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.02 0.08 0.37 1.65 7.39 33.12 theta utente 1 utente 2 utente 3 utente 4 utente 5 utente 6 utente 7 utente 8 utente 9 utente 10 -20 -17 -14 -11 -8 -5 -2 1 4 7 -12 -12 -12 -12 -12 -12 -12 -12 -12 -12 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 expV2 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 expV3 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 SUM -43 -40 -37 -34 -31 -28 -25 -22 -19 -16 Pauto 0.01 0.03 0.12 0.38 0.74 0.93 0.98 1.00 1.00 1.00 Pbus 0.37 0.37 0.33 0.23 0.10 0.03 0.01 0.00 0.00 0.00 Ppiedi 0.62 0.60 0.55 0.38 0.16 0.05 0.01 0.00 0.00 0.00 Probabilità di scelta 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 utente 1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile utente 2 utente 3 utente 4 utente 5 utente 6 utente 7 Pauto Pbus Ppiedi Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro utente 8 utente 9 utente 10 58 Il modello Logit multinomiale Incidenza del parametro θ Il modello Logit - significato del parametro THETA e sua incidenza sulle probabilità di scelta Auto Bus -10 -20 -30 -40 -50 -60 -70 -80 -90 -100 Treno -12 -24 -36 -48 -60 -72 -84 -96 -108 -120 expV1 100 0.00 0.02 0.05 0.14 0.19 0.30 0.50 0.67 0.84 0.90 theta 0.1 5 10 20 30 50 100 200 500 1000 -11 -22 -33 -44 -55 -66 -77 -88 -99 -110 expV2 100 0.00 0.01 0.03 0.09 0.14 0.24 0.43 0.62 0.81 0.89 expV3 100 0.00 0.01 0.04 0.11 0.16 0.27 0.46 0.64 0.82 0.90 SUM -33 -66 -99 -132 -165 -198 -231 -264 -297 -330 Pauto 1.00 0.47 0.44 0.40 0.39 0.37 0.36 0.35 0.34 0.34 Pbus 0.00 0.21 0.24 0.27 0.28 0.29 0.31 0.32 0.33 0.33 Ppiedi 0.00 0.32 0.32 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 0.33 Probabilità di scelta al variariare del paramtero THETA 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 0.1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 5 10 20 30 Pauto 50 Pbus 100 Ppiedi Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 200 500 1000 59 Il modello Logit multinomiale Indipendenza da fattori additivi Il modello Logit - indipendenza da fattori di additivi Auto ADD-factor THETA 1 -10 1.1 -8.9 3 -7 7 -3 23 13 16 6 11 1 29 19 10 0 1.9 -8.1 Bus Treno theta -12 -10.9 -9 -5 11 4 -1 17 -2 -10.1 -11 -9.9 -8 -4 12 5 0 18 -1 -9.1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 expV1 100 0.01 0.01 0.03 0.22 665.14 20.09 1.65 13359.73 1.00 0.02 expV2 100 0.00 0.00 0.01 0.08 244.69 7.39 0.61 4914.77 0.37 0.01 expV3 100 0.00 0.01 0.02 0.14 403.43 12.18 1.00 8103.08 0.61 0.01 SUM -33 -29.7 -24 -12 36 15 0 54 -3 -27.3 Pauto 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 Pbus 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 0.19 Ptreno 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 0.31 Probabilità di scelta al variariare del paramtero THETA 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 1.1 3 7 Pauto 23 Pbus 16 Ppiedi 11 Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 29 10 1.9 60 Il modello Logit multinomiale Indipendenza delle alternative rilevanti P[ A] = exp(VA / θ ) exp(V A / θ ) + exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) P[ B ] = exp(VB / θ ) exp(V A / θ ) + exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) P[ C ] = exp(VC / θ ) exp(V A / θ ) + exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) P[ A] exp(VA / θ ) = P[ B ] exp(VB / θ ) P[ B ] exp(VB / θ ) = P[C ] exp(VC / θ ) Se varia l’utilità dell’alternativa “C” le percentuali di scelta di “A”, “B” e “C” variano ma il rapporto reciproco tra le percentuali di “A” e “B” rimane costante Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 61 Il modello Logit multinomiale Indipendenza delle alternative rilevanti P[ A] exp(VA / θ ) = P[ B ] exp(VB / θ ) Se l’alternativa “C” è simile all’alternativa “B” è ragionevole immaginare che: se aumenta l’utilità di “C” la variazione della percentuale di scelta di “B” non può essere uguale alla variazione della percentuale di scelta di “A” ma ci si aspetta che la percentuale di scelta di “B” subisca una variazione maggiore rispetto percentuale di scelta di “A” Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 62 Il modello Logit multinomiale Indipendenza delle alternative rilevanti P[ A] exp(VA / θ ) = P[ B ] exp(VB / θ ) Se aumenta l’utilità BUS in un Logit le percentuali di scelta dell’auto e del tram diminuiscono allo stesso modo PA 0,3333 0,3277 0,3220 0,3163 0,3104 0,3045 0,2985 0,2925 0,2864 0,2802 0,2741 0,2679 0,2616 0,2554 0,2491 0,2429 0,2367 0,2304 0,2242 PB 0,3333 0,3445 0,3559 0,3675 0,3792 0,3910 0,4030 0,4150 0,4272 0,4395 0,4519 0,4643 0,4767 0,4892 0,5017 0,5142 0,5267 0,5391 0,5515 PC 0,3333 0,3277 0,3220 0,3163 0,3104 0,3045 0,2985 0,2925 0,2864 0,2802 0,2741 0,2679 0,2616 0,2554 0,2491 0,2429 0,2367 0,2304 0,2242 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 0,60 0,50 0,40 33% 0,30 34% 33% 36% 32% 37% 38% 39% 40% 32% 31% 30% 30% 42% 43% 44% 45% 29% 29% 28% 27% 46% 48% 49% 50% 27% 26% 26% 25% 51% 53% 54% 55% 24% 24% 23% 0,20 22% 0,10 0,00 1 1,05 1,1 1,15 1,2 %auto 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 %bus Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 1,55 1,6 1,65 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 %tram 63 Il modello Logit multinomiale Indipendenza delle alternative rilevanti P[ A] exp(VA / θ ) = P[ B ] exp(VB / θ ) ……..cosa vorremmo Percentuale d’uso 0,60 55% 53% 54% 51% 49% 50% 48% 46% 44% 45% 43% 42% 39% 40% 38% 36% 37% 33% 34% 33% 31% 30% 29% 28% 27% 25% 24% 23% 22% 21% 19% 18% 17% 16% 14% 13% 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 12% 0,00 1 1,05 1,1 %auto Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 1,15 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 1,55 %bus Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 1,6 1,65 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 %tram 64 Il modello Logit multinomiale Utilità percepite non correlate Il modello Logit - limiti del modello Logit BUS 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Auto THETA -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 -10 Bus Filobus -12 -10 -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 -11 expV1 100 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 0.01 theta 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 expV2 100 0.00 0.01 0.01 0.02 0.03 0.05 0.08 0.14 0.22 0.37 expV3 100 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 SUM Pauto 0.51 0.38 0.31 0.23 0.16 0.11 0.07 0.05 0.03 0.02 -33 -31 -30 -29 -28 -27 -26 -25 -24 -23 Pbus 0.19 0.38 0.51 0.63 0.74 0.82 0.88 0.93 0.95 0.97 Pauto 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 0.51 Probabilità di scelta 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 2 Pauto 3 Pbus 4 5 Pfilobus 6 Pfilo(2) Pfilobus Pfilo/Pauto 0.31 0.607 0.607 0.23 0.19 0.607 0.14 0.607 0.10 0.607 0.07 0.607 0.04 0.607 0.03 0.607 0.607 0.02 0.01 0.607 7 Pbus(2) Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 8 9 Pfilo(2.) Pbus 0.19 0.31 0.36 0.40 0.43 0.46 0.47 0.48 0.48 0.49 Pfilobus 0.31 0.19 0.13 0.09 0.06 0.04 0.02 0.01 0.01 0.01 10 65 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione • Per superare le approssimazioni del modello Logit multinomiale senza perdere i vantaggi (forma chiusa) • Il logit-gerarchizzato consente di simulare la similitudine tra le alternative Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 66 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione Auto “A” VA Bus “B” VB Bus “C” VC Le alternative sono identiche e hanno la stessa utilità sist. VB=VC È possibile suddividere il processo decisionale a) l’utente sceglie tra il gruppo “BUS” e il gruppo “AUTO” a) L’utente sceglie l’alternativa all’interno del singolo gruppo Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 67 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione Scelta tra GRUPPO “BUS” e “AUTO” Schema di scelta Utilità sistematica delle alternative Modello di scelta bus auto VG(B+C) VA p[ j ] = exp (V j / θ m ∑ k =1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ) exp (Vk / θ ) 68 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione Scelta all’interno del gruppo tra “BUS B” e “BUS C” Schema di scelta Bus B Utilità sistematica delle alternative Modello di scelta Bus C VB p[ j ] = VC exp (V j / θ m ∑ exp(V k =1 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro k ) /θ ) 69 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione Modello di scelta Schema di scelta bus Bus B Modello di scelta P[ B ] = Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile auto Bus C exp(Vgruppo− bus / θ ) exp(VB / θ ) × exp(Vgruppo− bus ) + exp(VA / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 70 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione P[ B ] exp(VB / θ ) = P[ C ] exp(VC / θ ) P[ B ] = P[ A] exp(VA / θ ) = P[ B ] exp(VB / θ ) exp(Vgruppo − bus / θ ) exp(Vgruppo − bus ) + exp(V A / θ ) P[ C ] = × exp(VB / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) × exp(VC / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) exp(Vgruppo − bus / θ ) exp(Vgruppo − bus ) + exp(V A / θ ) P[ A] = P[ B ] = Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile exp(V A / θ ) exp(Vgruppo − bus ) + exp(V A / θ ) exp(Vgruppo − bus / θ ) exp(Vgruppo − bus ) + exp(V A / θ ) Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro × exp(VB / θ ) exp(VB / θ ) + exp(VC / θ ) 71 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione • Per potere applicare un tale approccio è necessario: – definire le utilità del gruppo BUS – e l’utilità delle alternative A, B e C • Il problema vero è rappresentato dall’utilità da associare al gruppo BUS: – Approcci semplificato – Approccio rigoroso: derivazione Logit-gerarchizzato Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 72 Il modello Logit gerarchizzato Una possibile soluzione • L’approccio semplificato: – Utilità media? – Utilità massima? • L’approccio + realistico – Nelle realtà l’utilità del gruppo dovrebbe essere maggiore sia dell’utilità media sia dell’utilità massima – Si definisce una variabile che consente di rappresentare questo fenomeno: la variabile logsum Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 73 Il modello Logit gerarchizzato La variabile logsum Vgruppo− BUS = θ ln ∑ G1 VA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 G2 VB 1 1,05 1,1 1,15 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 1,55 1,6 1,65 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 exp(V j / θ ) = θ Yk j∈ I k G2 VC 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 VG1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 massima media VG2 1 1,05 1,1 1,15 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 1,55 1,6 1,65 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 VG2 1 1,025 1,05 1,075 1,1 1,125 1,15 1,175 1,2 1,225 1,25 1,275 1,3 1,325 1,35 1,375 1,4 1,425 1,45 logsum 1,00 VG2 1,693147 1,71846 1,744397 1,770957 1,798139 1,825939 1,854355 1,883382 1,913015 1,943249 1,974077 2,005492 2,037488 2,070055 2,103186 2,136871 2,171101 2,205865 2,241154 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 1 1,05 1,1 1,15 1,2 1,25 massima utilità Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 1,55 1,6 1,65 utilità media Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 logsum 74 Il modello Logit gerarchizzato In sintesi È possibile suddividere il processo di scelta in una successione di scelte ognuna interpretabile mediante un modello Logit Media della v.a. massimo ∑ A B C G j = θ ln exp ( G j / θ o ) i∈ I k ∑ j∈ I k exp( V j / θ ) = θ Yk exp ( Gi / θ o ) exp (V j / θ i∈ I k ) exp (Vi / θ Utilità dell’alternativa elementare ) p[ j ] = p[ j / k ] ⋅ p[ k ] = Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile ∑ ∑ exp(V j / θ i∈ I k Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro ) exp( δ Yk ) ⋅ exp(Vi / θ ) ∑ h exp( δ Yh ) 75 Il modello Logit gerarchizzato Logit multinomiale vs. Logit gerarchizzato PA 0,3333 0,3277 0,3220 0,3163 0,3104 0,3045 0,2985 0,2925 0,2864 0,2802 0,2741 0,2679 0,2616 0,2554 0,2491 0,2429 0,2367 0,2304 0,2242 PB 0,3333 0,3445 0,3559 0,3675 0,3792 0,3910 0,4030 0,4150 0,4272 0,4395 0,4519 0,4643 0,4767 0,4892 0,5017 0,5142 0,5267 0,5391 0,5515 PC 0,3333 0,3277 0,3220 0,3163 0,3104 0,3045 0,2985 0,2925 0,2864 0,2802 0,2741 0,2679 0,2616 0,2554 0,2491 0,2429 0,2367 0,2304 0,2242 PA 0,2753 0,2726 0,2699 0,2671 0,2643 0,2614 0,2584 0,2554 0,2523 0,2492 0,2461 0,2428 0,2396 0,2363 0,2330 0,2296 0,2262 0,2227 0,2193 PB 0,2731 0,2822 0,2914 0,3008 0,3103 0,3199 0,3297 0,3396 0,3496 0,3597 0,3699 0,3802 0,3906 0,4010 0,4115 0,4221 0,4327 0,4433 0,4539 PC 0,2731 0,2684 0,2637 0,2589 0,2540 0,2492 0,2443 0,2393 0,2344 0,2294 0,2244 0,2194 0,2144 0,2094 0,2044 0,1994 0,1944 0,1895 0,1846 Prof. Massimo Di Gangi Dipartimento di Ingegneria Civile 0,60 0,50 0,40 33% 0,30 34% 33% 36% 32% 39% 42% 37% 38% 40% 43% 32% 31% 30% 30% 29% 29% 46% 49% 44% 45% 48% 50% 28% 27% 27% 26% 26% 25% 51% 53% 54% 55% 24% 24% 23% 0,20 22% 0,10 0,00 1 1,05 1,1 1,15 1,2 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 %auto 1,5 1,55 1,6 1,65 1,7 1,75 %bus 1,8 0,45 36% 1,9 %tram 0,50 0,40 1,85 39% 38% 41% 40% 43% 42% 44% 45% 0,35 0,30 28% 27% 0,25 27% 27% 26% 27% 26% 26% 25% 26% 25% 26% 24% 26% 24% 25% 23% 23% 0,20 22% 22% 22% 21% 21% 20% 20% 0,15 18% 0,10 0,05 0,00 1 1,05 1,1 1,15 1,2 %auto 1,25 1,3 1,35 1,4 1,45 1,5 %bus Corso di Pianificazione dei Trasporti A.A. 2008/2009 - Intro 1,55 1,6 1,65 1,7 1,75 1,8 1,85 1,9 %tram 76