Dello scrivere
prima parte
Laboratorio di scrittura italiana
Facoltà di Lettere e Filosofia
Giugno 2005
prof. Vitellaro
Scrivete ciò che sapete
• I lettori vogliono una buona storia da portare i
viaggio, qualcosa che prima li aggancerà, poi li
risucchierà e li obbligherà a non smettere più di
voltare le pagine.
• Credo che questo avvenga quando i lettori
riconoscono i personaggi di un libro, i loro
comportamenti, i loro ambienti e il loro modo di
parlare.
• Quando il lettore percepisce l’eco della propria vita e
delle proprie convinzioni è più propenso a farsi
coinvolgere.
Scrivete ciò che vi piace
• Scrivete quello che vi piace, quindi
infondetegli un’anima e rendetelo
inimitabile aggiungendovi la vostra
personale conoscenza di vita, amicizia,
rapporti umani, sesso e lavoro.
• Se sei un idraulico patito di fantascienza, perché
non considerare una racconto in cui c’è un
idraulico che viaggia a bordo di un’astronave o
lavora su un pianeta alieno?
Elementi costitutivi
Racconti e romanzi sono costituiti da tre parti:
• Narrazione, che conduce la storia dal punto A
al punto B… e infine al punto Z,
• Descrizione, che offre al lettore
un’ambientazione con un sapore di realtà,
• Dialogo, che dà vita ai personaggi attraverso il
parlato.
E la trama?
La trama non è un elemento a priori
Diffidate della trama:
• le nostre vite ne sono prive,
• la costruzione di una trama e la spontaneità
della creazione sono incompatibili.
La trama è l’ultima risorsa dello scrittore e la
prima scelta della sciocco. La storia che ne
risulterà sarà probabilmente artificiosa e pesante
Lo sviluppo della narrazione
Le storie
si costruiscono da sole
Compito dello scrittore
è trovare un posto in cui farle crescere
L’idea di partenza
• Le storie ben riuscite si basano su una situazione
più che su un meccanismo.
• Si collocano uno o più personaggi in una certa
situazione e si vede come si tolgono d’impaccio.
• Il compito dello scrittore non è quello di aiutarli
a trovare una via d’uscita (la trama) bensì di
guardare e scrivere ciò che succede
La situazione
• Prima c’é la situazione.
• Una situazione iniziale abbastanza forte rende
inconsistente la questione della trama.
• I personaggi, man mano che si definiscono,
cominceranno ad agire a modo loro e
renderanno la soluzione imprevedibile allo
stesso scrittore.
• Non occorre prendersi cura del finale, prima o
poi ogni storia da qualche parte deve pur
sfociare.
Situazioni
• Le situazioni più interessanti si possono di solito
esprimere con una domanda che comincia con
”e se…”
• E se un poliziotto in una remota cittadina
dell’entroterra impazzisce e comincia ad
ammazzare tutti quelli che gli capitano a tiro?
• E se uno scrittore finisse sequestrato da una sua
lettrice che vuole il sequel del suo romanzo
preferito?
• E se un virus altamente letale sfuggisse al
controllo delle autorità militari?
Esercitazione
• Il vostro compito è quello di scrivere cinque
pagine di racconto senza intreccio che abbia
per oggetto una situazione iniziale che io vi
fornisco.
Esercitazione: la situazione
Una donna, chiamiamola Greta, sposa un uomo che è intelligente, spiritoso e carico di magnetismo sessuale.
Chiameremo lui Bruno. Purtroppo Bruno ha un lato oscuro. È irascibile, soffre di un desiderio maniacale di controllo,
forse è persino affetto da paranoia (questo si scopre da come parla e agisce). Greta si sforza in ogni modo di
minimizzare i difetti di Bruno e di far funzionare il matrimonio (perché ci si mette di tanto impegno è un'altra cosa che
scoprirete voi; uscirà allo scoperto e ve lo racconterà). Hanno una figlia e per un po' tutto fila bene. Poi, quando la
bambina ha tre anni o giù di lì, cominciano gli abusi e le scene di gelosia. Le violenze sono dapprima verbali, poi
fisiche. Bruno è convinto che Greta vada a letto con qualcun altro, forse un collega. È qualcuno in particolare? Io non lo
so e non mi importa. Può darsi che a un certo punto Bruno vi confessi di chi sospetta. Se lo fa, allora lo sapremo voi e io,
giusto?
Finalmente Greta non ce la fa più. Divorzia e ottiene l'affidamento della figlioletta, la piccola Silvia. Bruno comincia a
perseguitarla. Greta reagisce ottenendo un'ordinanza del tribunale contro di lui, un documento utile come un parasole
in un uragano, come potranno confermarvi molte donne maltrattate. Infine, dopo un episodio di violenza che
descriverete con vividezza di particolari — un pestaggio in pubblico, per esempio — Bruno viene arrestato e
imprigionato. Tutto questo è ambientazione. Come la presentate, e quanto spazio vi dedicate, spetta a voi. In tutti i casi
non è la situazione. La situazione è quanto segue.
Un giorno, poco dopo che Bruno è finito in prigione, Greta va a prendere Silvia all'asilo nido e la accompagna a casa di
un'amica dove c'è una festa di compleanno. Poi Greta va a casa propria, pregustando due o tre ore di rara tranquillità e
pace. Forse, pensa, schiaccerò un pisolino. È una villetta l'abitazione in cui vive, non un appartamento, anche se è una
donna che lavora: così esige la situazione. Come possa permettersi una villetta e perché abbia il pomeriggio libero sono
particolari che vi dirà la storia e che appariranno ben architettati se troverete delle giustificazioni valide (che per
esempio la casa appartiene ai suoi genitori; o che è una casa di parenti o amici dove si è trasferita per custodirla e
sorvegliarla; fate voi).
Mentre entra qualcosa la disturba appena sotto la soglia della coscienza, qualcosa che le provoca disagio. Non riesce a
determinare di che cosa si tratta e dice a se stessa che è solo nervosismo, postumi dei suoi cinque anni di inferno con
Mister Simpatia. Che cos'altro potrebbe essere? In fondo Bruno è sottochiave.
Prima di andare a riposare, Greta decide di farsi una tisana e guardare il telegiornale (può tornarvi utile più avanti il
pentolino di acqua bollente sul fornello? Forse, forse). La notizia principale al telegiornale è uno choc: quella mattina
dalla prigione cittadina sono scappati tre uomini uccidendo una guardia. Due dei tre criminali sono stati catturati quasi
subito, ma il terzo è latitante. Di nessuno degli evasi viene precisata l'identità (quanto meno non in questo notiziario),
ma Greta, sola nella casa deserta (della quale avrete ormai dato una spiegazione plausibile) sa senza ombra di dubbio
che uno di loro era Bruno. Lo sa perché ha finalmente identificato quel brivido di disagio che aveva avvertito entrando.
Era l'aroma, ancora non del tutto dissolto, del Vitalis, una lozione per capelli. La lozione di Bruno. Greta è come
paralizzata nella sua poltrona, con i muscoli molli di paura. E mentre sente i passi di Bruno che cominciano a scendere
le scale, pensa: solo Bruno si sarebbe messo la lozione anche in prigione. Deve alzarsi, deve scappare, ma non riesce a
muoversi...
Esercitazione: la consegna
• Quello che voglio da voi in questo esercizio è
che invertiate il sesso di protagonista e
antagonista prima di cominciare a svolgere per
scritto la situazione: che il persecutore sia la ex
moglie, in altre parole (può darsi che fosse
detenuta in un istituto per malattie mentali e
non in prigione), e che il marito sia la vittima.
Esercitazione: consiglio
• Raccontate senza uno schema prestabilito, lasciatevi
trasportare dalla situazione e da questo ribaltamento.
Prevedo che giungiate più che felicemente in porto... se
naturalmente sarete onesti sul modo in cui parlano e si
comportano i vostri personaggi. L'onestà nel raccontare
compensa moltissimi difetti stilistici, mentre mentire è il
peccato irreparabile in assoluto. I bugiardi prosperano,
su questo non c'è dubbio, ma sono quelli che si librano
nei massimi sistemi, mai quelli che si districano nelle
giungle della composizione vera e propria, dove ci si
scava il sentiero una maledetta parola alla volta. Se
cominciate a mentire su ciò che sapete e provate mentre
siete laggiù, vi cascherà tutto addosso.
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Dello scrivere - parte 1