argomenti di cultura tecnologica indice L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi Anna Mangiarotti 1. Introduzione 1.1. Aspetti innovativi dei componenti e materiali per l’involucro edilizio 2. L’involucro edilizio: definizione, caratteristiche tecniche e aspetti evolutivi 2.1. Le pareti a cortina: definizione 2.2. L’evoluzione delle strutture e dei procedimenti costruttivi 2.3. Tipologie delle pareti a cortina e sistemi di giunzione 2.4. L’evoluzione dei sistemi di rivestimento 3. Riferimenti bibliografici illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 1. Introduzione In questo articolo viene descritto il processo evolutivo dei componenti di involucro, indotto dalla radicale revisione che il concetto stesso di involucro ha subito negli ultimi centocinquanta anni nell’ambito delle costruzioni, revisione che ha delineato un nuovo orizzonte sia sul piano della composizione architettonica, sia sul piano delle tecniche e delle tecnologie adottate. Si intende, in altre parole, descrivere la trasformazione che ha interessato i sistemi, i componenti e gli elementi costruttivi utilizzati per i tamponamenti degli edifici, in relazione alle mutate esigenze di isolamento termoacustico, di contenimento del consumo energetico, di ripristino degli edifici caratterizzati da degrado fisico e materico. Si tratta di un lento processo evolutivo che consente oggi di pensare all’involucro come sistema costituito da elementi intercambiabili montati a secco in grado di variare le prestazioni in funzione delle condizioni climatiche, di esposizione, di localizzazione degli edifici e dei singoli ambienti interni e di semplificare gli interventi di manutenzione. In particolare, l’edificio viene considerato come un sistema in continuo scambio energetico con l’esterno, in grado di influenzare la qualità delle condizioni abitative (in termini di comfort ambientale), di agire sull’attraversamento dei flussi termici (in termini di accumulo di calore, di isolamento termico e quindi di risparmio energetico) e luminosi (in termini di regolazione e controllo dell’irraggiamento solare negli spazi interni). Per i sistemi di tamponamento e di chiusura, la configurazione dei diversi strati secondo una membrana “ad alta intensità di prestazioni” è determinata dall’evoluzione dei materiali e dalla possibilità di concentrare numerosi dei sottosistemi del complesso “sistema finestra” tradizionale in una o più lastre dotate delle corrispondenti prestazioni. illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 1.1.Aspetti innovativi dei componenti e materiali per l’involucro edilizio Nel settore delle costruzioni, per la realizzazione dei componenti e dei materiali per l’involucro edilizio si considera spesso l’applicazione di conoscenze tecniche, scientifiche e di materiali messi a punto dai centri di ricerca, dalle industrie e dai settori cosiddetti a tecnologia avanzata. Si tratta di un processo che deve essere attribuito principalmente alla curiosità di alcuni progettisti per quello che succede al di fuori del proprio specifico campo o, molto più spesso, a un serio impegno commerciale da parte di società intente a sviluppare nuovi sbocchi per i loro materiali o per le loro tecniche. Questo trasferimento tecnologico, che avviene in parallelo alla crescita del settore industriale, diviene parte integrante di una vera e propria strategia di diffusione nel mercato dei prodotti per l’involucro edilizio da parte delle industrie. In particolare, oggi si assiste alla presenza di settori di ricerca che mettono a punto know how e materiali senza una precisa destinazione, e che quindi possiedono un mercato potenziale notevolmente allargato. L’oggetto del trasferimento diventa in questo senso una sorta di semilavorato, sia esso una tecnologia o un materiale, che, attraverso aggiustamenti mirati alle specifiche funzioni richieste, può essere trasferito e impiegato in diversi tipi di involucro. Questa situazione si esplica, in modo particolare, con la possibilità di impiegare in edilizia alcuni materiali provenienti da altri settori produttivi o mediante l’adozione di conoscenze e procedimenti connessi ad altri ambiti disciplinari, specialmente di marcati caratteri scientifici, quali i settori della Fisica applicata e della Chimica dei materiali, o i campi di ricerca altamente ingegnerizzati, come nel caso della progettazione automobilistica o aeronautica (emblematici per l’applicazione di “nuovi” materiali e strutture avanzate, studiate mediante sofisticati strumenti di calcolo, illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice sperimentate e testate nei laboratori dei centri di ricerca). In relazione ai cosiddetti “nuovi” materiali per l’involucro edilizio, risultato delle sperimentazioni di laboratorio, si sottolinea che, mentre in passato si adattavano i materiali naturali alle esigenze costruttive (inserendoli in un processo finalizzato a una produzione serializzata), oggi le conoscenze della struttura della materia, come delle tecniche di lavorazione più sofisticate, consentono di “progettare” i materiali stessi, potendo agire al livello della struttura molecolare. Il punto di arrivo di questa analisi di prestazioni complesse riferite all’involucro edilizio, finalizzate a un impiego particolare e a soluzioni a elevata intensità di prestazioni, è il componente, il materiale o il prodotto “su misura”. Le proprietà dei componenti e dei materiali su misura per l’involucro edilizio sono stabilite intervenendo sulla loro microstruttura (a esempio con la scelta di uno o più polimeri e l’aggiunta di cariche e additivi opportuni) oppure sulla loro macrostruttura (creando dei materiali compositi). 2. L’involucro edilizio: definizione, caratteristiche tecniche e aspetti evolutivi L’involucro è il sotto-sistema fisico a cui è affidato il compito di delineare e delimitare le relazioni con l’ambiente esterno, e di materializzare le accezioni stilistiche e prestazionali che da ciò discendono. I caratteri dell’involucro edilizio si manifestano visivamente e si strutturano progettualmente nelle relazioni istituite tra la configurazione, intesa come forma relazionata alla funzione, e la costruzione, intesa come forma relazionata alla matericità, ossia tra l’assetto morfologico-semantico d’insieme e di dettaglio e il supporto materiale che lo concretizza. Si intende prendere in esame, in modo complessivo, l’insieme delle parti della illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice costruzione finalizzate a delimitarne gli spazi interni dall’esterno: le chiusure verticali per l’involucro si costituiscono come insieme di elementi che separano l’interno di una costruzione dallo spazio circostante e si presentano come insieme di componenti che, unitamente e in accordo alle strutture portanti, danno forma all’edificio. I principali aspetti evolutivi riferiti ai sistemi di chiusura verticale per l’involucro edilizio in esame riguardano: • le pareti a cortina; • le pareti a composizione stratificata; • le pareti a comportamento dinamico e reattivo. Le pareti a cortina vengono trattate nei successivi paragrafi, mentre le pareti a composizione stratificata e le pareti a comportamento dinamico e reattivo verranno prese in considerazione nel prossimo numero. 2.1. Le pareti a cortina: definizione Le pareti continue, definibili anche come pareti a cortina, dall’americano curtain wall, sono dei sistemi di chiusura verticali progettati separatamente dalle strutture portanti, in acciaio o in cemento armato, alle quali sono fissati con sistemi di interfaccia. Gli elementi delle pareti continue sono autoportanti, nel caso delle pareti integrali a pannelli e nel caso in cui svolgano la funzione di rivestimento. Oppure, possono richiedere un telaio per il sostegno delle singole parti. Nel seguito dell’articolo si esamina, in sintesi, l’evoluzione storica delle pareti a pannelli, attraverso l’analisi delle prime chiusure verticali metalliche (in ghisa, in acciaio), l’utilizzo dei curtain wall nei grattacieli americani, la messa in opera dei pannelli prefabbricati in calcestruzzo in Europa. I curtain wall costituiscono una categoria particolare di pareti esterne non portanti, composte da elementi modulari ripetuti, eseguiti in officina e montati in opera, a cui sono affi- illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice date tutte e sole funzioni di separazione tra interno ed esterno e specialmente quelle di difesa dagli agenti esterni (atmosferici e non), di isolamento termico e acustico, di trasparenza e di regolazione della luce e dell’aria. Lo sviluppo delle pareti continue si articola secondo aspetti imitativi ed evolutivi. Gli aspetti imitativi si riferiscono alla ripresa delle forme e dei riferimenti “archetipici” delle pareti perimetrali portanti: è il caso, a esempio, delle prime cast iron facade dell’eclettismo e dei recenti rivestimenti in marmo, costituiti da pannelli con struttura in honeycomb di alluminio a supporto di una sottile lastra di materiale lapideo. Gli aspetti evolutivi si riferiscono invece alla specializzazione dei diversi strati funzionali, connessa al miglioramento delle prestazioni, alla riduzione degli spessori unitamente a quella del peso. 2.2. L’evoluzione delle strutture e dei procedimenti costruttivi Le origini delle curtain wall risalgono alla realizzazione delle murature di tamponamento nelle strutture degli edifici a scheletro portante metallico, prima in ghisa e poi in ferro. Le principali applicazioni si verificano agli inizi dell’800, come, a esempio: • il sistema di pareti esterne prefabbricate in ghisa (progettato da John Cragg e Thomas Rickman e poi James Bogardus), incastrate entro dei profili metallici, la cui lavorabilità permetteva di realizzare dei lastroni capaci di riprodurre, secondo le tendenze “eclettiche” del periodo, le decorazioni di ogni stile e di essere ricoperte (da polvere di marmo e sabbia) per assimilarsi alla muratura tradizionale; • la costruzione delle fabbriche di cioccolato Menier a Noisiel-sur-Marne, vicino a Parigi (1871/72), su progetto di Jules Saulnier, che costituisce uno dei primi, significativi, esempi di utilizzo delle pareti continue in illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 1 una struttura portante di ferro, sostenuta da pilastri in muratura: si tratta di pannelli di mattone forato, ricoperti di piastrelle multicolori, appoggiati e posti in opera, secondo dei procedimenti ancora tradizionali, a una struttura metallica controventata (fig. 1). La struttura metallica risolve la sola funzione portante, come nel caso dei primi grattacieli americani, lasciando insoluto il problema delle pareti esterne, a cui si rivolge l’attenzione dei progettisti: mentre i materiali tradizionali da rivestimento (lastre di pietra, terracotta) richiedono un largo impiego di mano d’opera, che si ripercuote sul costo dell’edificio, i pannelli prefabbricati in ghisa o in laterizio risultano pesanti da sollevare e difficili da applicare all’esterno delle pareti. Si delinea, contemporaneamente alle prime applicazioni imitative dei tamponamenti tradizionali, la realizzazione di pareti di chiusura leggere definite da diversi parti: una struttura, con il compito di fornire una resistenza meccanica alle azioni esterne e di rendere autoportante la parete, un pannello, l’elemento di chiusura resistente agli agenti atmosferici, termo e fonoisolante, e l’ancoraggio, che vincola la parete alla struttura portante dell’edificio. In particolare, alcuni edifici introducono il concetto di parete leggera continua, sospesa alla struttura portante: si tratta di realizzazioni frutto dello sviluppo dell’industria siderurgica, che rende possibile la produzione serializzata dei materiali da costruzione e la standardizzazione dei componenti edilizi. Secondo tale impostazione, il processo costruttivo si sposta così dal cantiere alla fabbrica (o all’officina), e il cantiere diviene solo il luogo dell’assemblaggio dei diversi componenti, mentre il lavoro manuale è in parte sostituito dai processi meccanici. Inoltre, le nuove acquisizioni in campo tecnico e scientifico (risale ai primi decenni dell’800 la formalizzazione della moderna scienza delle costruzioni) rendono possibile illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 2 3 4 5 6 7 uno studio scientificamente esatto del comportamento dei materiali, sino a sperimentarne le funzioni e i limiti meccanici. Le principali costruzioni in ferro e vetro, che costituiscono un riflesso dell’età industriale nella sua forma tecnica ed estetica più avanzata possono essere considerate: • il Crystal Palace a Londra di Joseph Paxton (1851), realizzato mediante pareti continue di vetro, modulate e prodotte in serie (fig. 2); • il Leiter Building II di William Le Baron Jenney (1889) e il Reliance Building di Daniel Burnham (1894) a Chicago, il cui involucro è costituito da dei pannelli di vetro intelaiati da una struttura di acciaio (fig. 3); • la Maison du Peuple a Bruxelles di Victor Horta (1897), realizzata mediante una struttura di acciaio in vista, sulla facciata, a intelaiare ampie lastre di vetro con dei serramenti di legno (fig. 4). Si tratta, comunque, di tentativi solo parzialmente riferibili alle curtain wall, in quanto lo studio progettuale e costruttivo è posto in funzione di una ricerca stilistica rivolta alla facciata, mentre, sotto il profilo tecnico, l’attenzione si concentra esclusivamente sulla struttura. Solo con l’apporto essenziale dei grattacieli americani e, soprattutto, di Mies van der Rohe coi Lake Shore Drive Apartments (1949/50), i Commonwealth Promenade Apartments (1953/56) a Chicago e i Colonnade Park Apartments a Newark (New Jersey) (fig. 5) si configurano i caratteri e la composizione delle pareti continue. I grattacieli americani che aprono l’era delle curtain wall sono, soprattutto: • l’ Alcoa Building a Pittsburgh (1952) di Wallace H. Harrison e Max Abramovitz, in cui le lastre di facciata in alluminio alte un piano, che incorporano il serramento, sono irrigidite dalla piegatura profilata dei bordi da attacco alla carpenteria metallica (fig. 6, 7); illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 8 9 10 11 12 13 14 15 • il Lever Building a New York (1951) di Skidmore, Owings & Merrill, in cui appare la struttura delle pareti continue: le parti metalliche evidenti si riducono a una fine rete di nervature e tutto il resto della facciata è in vetro (fig. 8, 9). Queste ricerche sono approfondite attraverso costruzioni come, a esempio: • l’Inland Steel Building a Chicago (1957) di Skidmore, Owings & Merrill, in cui i pannelli sono formati da una lastra piana di acciaio inossidabile, completata internamente da una lastra di calcestruzzo comprendente le zanche per il fissaggio alle mensole sulle travi (figg. 10, 11); • il Columbus and Southern Ohio Electric Co. Building a Columbus (1958) di Edgard I. Williams, in cui i pannelli sono realizzati da una lamiera esterna di acciaio inossidabile e da una lamiera zincata interna, a cui è interposta un’anima irrigidente e isolante in struttura cellulare (figg. 12, 13); • il Southern New England Telephone Co. Building a New Haven (1958) di Douglas Orr, in cui le pareti esterne di acciaio, complete di serramento, sono assemblate a secco alla struttura portante (figg. 14, 15). Le realizzazioni di questo tipo configurano gli elementi e la composizione fondamentali delle pareti continue: il paramento esterno, realizzato in lamiera di acciaio o di alluminio (al cromo-nichel, zincata, smaltata), il materiale interposto (calcestruzzo leggero, lana di vetro o di roccia, strutture honeycomb), e il paramento interno (laminati plastici). La diffusione delle curtain wall in Europa avviene attorno al 1955. Qui, la progettazione e la realizzazione delle pareti continue subisce l’influsso, in termini produttivi, dei procedimenti costruttivi industrializzati, caratterizzati dalla produzione di sistemi e componenti monomaterici prodotti in fabbrica. A livello culturale, la loro concezione è rivista in funzione della permanenza di forme, materiali e tecniche che costituiscono il repertorio illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 16 17 18 e il retroterra degli atti tecnici consolidati, gli archetipi costruttivi, nella cultura europea. Solo gli studi di Jean Prouvé, scaturiti nella realizzazione dei pannelli di facciata in lamiera di alluminio (irrigiditi da un telaio intermedio in profilati di acciaio) per la Facoltà di Medicina di Rotterdam (1968-69), risultato delle ricerche iniziate coi pannelli per la Casa del Popolo di Clichy (1938-39), costituiscono un apporto significativo nello sviluppo delle curtain wall (figg. 16, 17). Più diffusamente, in Europa, le pareti a cortina si configurano invece secondo i caratteri e l’aspetto massiccio dei pannelli di tamponamento in calcestruzzo applicati alle strutture a scheletro portante, perdendo i caratteri di leggerezza e di composizione multistrato. Queste pareti sono suddivise in pareti continue semplici, prefabbricate con dei materiali pesanti (calcestruzzo, laterizi, blocchi forati) e leggeri (cementi cellulari) (fig. 18). La loro evoluzione, iniziata con le pareti continue eterogenee, conduce alle pareti composte da più strati di materiali diversi, collocati in opera “congiuntamente”: si tratta dei pannelli sandwich, di spessore modesto, formati da uno strato di materiale isolante, inserito tra due strati sottili, che consentono di eliminare le operazioni di collegamento in opera dei diversi strati. 2.3. Tipologie delle pareti a cortina e sistemi di giunzione La ricerca di nuove tecniche di fissaggio e di assemblaggio consente di variare la configurazione della facciata rispetto alle emergenze e ai vincoli del contesto specifico, mentre l’innovazione dei materiali (soprattutto vetrari) permette di controllare in modo dinamico le variazioni delle condizioni ambientali. Rispetto a tali elementi evolutivi, si evidenzia come le pareti continue presentino dei caratteri emblematici della contraddittoria evoluzione delle tecniche esecutive in architettura: contemporaneamente all’attuale sperimenta- illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice zione tecnologica, finalizzata alla specializzazione degli strati e alla riduzione degli spessori, si sovrappone la ricerca dell’immagine archetipica dei materiali lapidei e la ripresa della loro illusoria pesantezza a livello estetico, mediante, a esempio, delle leggerissime strutture multistrato composite. Una parete a cortina è costituita da un insieme complesso di componenti diversi per forma, materiali, caratteristiche e funzioni. Nella attuale accezione di parete a cortina rientrano due diverse tipologie: • parete a cortina con ossatura; • parete a cortina a elementi composti. 19 20 21 22 23 24 25 La parete a cortina con ossatura Una parete a cortina di questo tipo presenta una struttura di ancoraggio che può essere di due tipi: • ossatura costituita da montanti; • ossatura costituita da montanti e traverse. In entrambi i casi l’ossatura dovrà essere realizzata con tolleranze simili a quelle previste nella struttura dell’edificio. Questa non deve essere soggetta a fenomeni di coazione, a causa di movimenti nell’organismo strutturale, e deve essere in grado di assorbire movimenti di origine termica e di trasferire adeguatamente i carichi sulla struttura. In un’ossatura così realizzata sono poi fissati i componenti. A questo proposito lo studio considera tre diversi tipi di giunto che è possibile incontrare: • giunti tra ossatura e pannelli di tamponamento (figg. 19, 20, 21). A causa di problemi tecnologici e di necessità di assorbimento dei movimenti, i montanti (e le eventuali traverse) presentano necessariamente dei punti di discontinuità. Le relazioni che si vengono a creare tra struttura dell’edificio e ossatura sono strettamente dipendenti dalla localizzazione delle discontinuità oltre che dai dispositivi di fissaggio. Per non sottoporre i prodotti di giunzione a illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 26 27 28 29 30 31 32 eccessiva tensione, generalmente si provvede alla divisione della funzione di tenuta da quella statica, provvedendo a quest’ultima con l’uso di tasselli elastici posizionati in modo da assolvere alla funzione di trasmissione degli sforzi. • giunti tra telaio di serramento e lastra di vetro (figg. 22, 23, 24, 25). Lo scopo di questi giunti è il collegamento tra telaio e vetro, in modo da assicurare il posizionamento e garantire la tenuta agli agenti atmosferici. Si possono utilizzare giunti di tipo mobile, semirigido o rigido, in base alle esigenze di rigidità del serramento completo. • giunti per pareti strutturali (figg. 26, 27, 28). In una facciata strutturale i pannelli sono incollati direttamente all’ossatura metallica: il soddisfacimento della funzione statica e di tenuta è completamente affidato alla massa sigillante. Si possono distinguere due tipi diversi di facciata strutturale: - facciata strutturale a due lati, in cui due lati del pannello presentano i giunti risolti convenzionalmente con un telaio di contenimento del bordo, mentre gli altri due lati presentano giunti a incollaggio (mediante sigillante) (figg. 29, 30, 31, 32, 33); - facciata strutturale a quattro lati, in cui questi presentano giunti a incollaggio e l’ossatura di supporto diventa invisibile dall’esterno. In base al peso delle lastre e alle previste sollecitazioni si decide se affidare interamente la funzione di sostegno al sigillante o se prevedere, nell’ossatura metallica, delle alette orizzontali che contribuiscano all’assolvimento di tale funzione. L’ossatura è costituita solitamente da profilati in acciaio o alluminio e deve essere tale da resistere al carico gravitazionale dei pannelli, al carico del vento e deve essere in grado di assorbire dilatazioni termiche (figg. 34, 35). 33 illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 34 35 La parete a cortina a elementi composti In questo caso scompare l’ossatura di sostegno e le problematiche da affrontare si modificano di conseguenza. Poiché manca l’ossatura di riferimento è necessario realizzare accuratamente i fissaggi, in modo da evitare fenomeni di trasferimento dei movimenti da un giunto all’altro. I movimenti differenziali nei giunti tra gli elementi composti (telai prefabbricati o pannelli), a parità di dimensione, sono maggiori a causa dell’ossatura. Diversamente, per i giunti tra componenti interni all’elemento (per esempio quelli tra il telaio del serramento e l’apertura predisposta nel pannello) la struttura si compone come nel caso delle pareti con ossatura (figg. 36). 36 37 38 39 40 41 2.4. L’evoluzione dei sistemi di rivestimento I principali aspetti evolutivi riguardano i sistemi di rivestimento delle pareti esterne, in lamiera metallica semplici, in laminati multistrato, con lastre di vetro opache o di cemento e fibre di vetro, di pietra o con materiali sintetici: questi costituiscono tamponamenti secondari collegati, tra loro o alla struttura portante a telaio, mediante tecniche di assemblaggio a secco che utilizzano diversi dispositivi di ancoraggio (come staffe e tasselli, che non richiedono malte o guarnizioni). A tale proposito, risulta esemplare l’accoppiamento tra pannelli di lamiera a cui si interpone un materiale plastico espanso, con funzione isolante: in particolare, si tratta di due lamiere in lega di alluminio di spessore ridotto (caratterizzate da varie finiture superficiali ed estetiche), accoppiate (con un procedimento di fabbricazione in continuo) a un nucleo di polietilene estruso, di spessore variabile (figg. 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43). L’uso dei rivestimenti esterni consente la realizzazione di pareti ventilate con una intercapedine d’aerazione naturale, che incrementa l’isolamento termo-acustico, o di pareti a cappotto, con isolamento termico continuo illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 42 43 44 45 46 esterno al tamponamento. La parete ventilata è un sistema di rivestimento per esterni composto da uno strato isolante (fibra minerale, polistirolo, poliuretano, ecc.) applicato direttamente alla parete esistente e da un rivestimento impermeabile (pannelli in alluminio, acciaio, PVC, GRC) vincolato all’edificio da una sottostruttura in metallo: tra isolante e rivestimento si crea così un’intercapedine che attiva un’efficace ventilazione naturale. La parete ventilata è così un sistema di rivestimento esterno caratterizzato da un’intercapedine di ventilazione interposta tra un nuovo paramento esterno e l’isolante termico aderente alla parete reale dell’edificio: tale intercapedine costituisce una camera d’aria in comunicazione con l’esterno, sia in basso che in alto, entro la quale, a causa del cosiddetto “effetto camino”, si determina una ventilazione naturale tra rivestimento e parete. La parete ventilata è così realizzata creando un’intercapedine d’aria tra la chiusura verticale dell’edificio e il paramento di finitura realizzato in lastre (figg. 44, 45, 46) o pannelli di materiale plastico, lapideo o composito. Alla struttura sono applicati montanti o traverse, collocati a una distanza modulare, corrispondente generalmente alle dimensioni delle lastre, tra le quali viene posato il materiale isolante che ricopre completamente l’edificio. Ai montanti sono quindi applicati direttamente i pannelli o altre strutture secondarie alle quali sono poi assicurate le lastre; gli uni e le altre rimangono in ogni caso staccate dall’isolante grazie allo spessore della struttura secondaria, stabilito in sede di progetto. Il movimento ascensionale dell’aria che si instaura nel vano che così viene a formarsi consente, in collaborazione con il materiale coibente, il conseguimento di un buon isolamento termico e assicura l’assenza di umidità. illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice 3. Riferimenti bibliografici Arnaboldi Mario, (1994), «Tokio. Edificio per uffici KabukiCho», l’Arcaplus. Monografie di architettura, l’Arca Edizioni, Milano, pp. 180-184. Baglioni Adriana, (1990), «Nuovi materiali e loro applicazioni», Sinopie, n. 2, mar., pp. 9-10. (1993), a cura di, Nuovi materiali leggeri per l’architettura, Esculapio, Bologna. Bassan Mario, (1992), «I materiali compositi per l’edilizia», L’Edilizia, n. 3, mar., pp. 117-125. Boaga Giorgio, a cura di, (1994), L’involucro architettonico. Progetto, degrado e recupero della qualità edilizia, Masson, Milano. 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Serra Valentina, D’Adderio Luciana, (1994), «Luce sì, calore no», Modulo, n. 201, mag., pp. 444-450. illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica indice Serra Valentina, D’Adderio Luciana, M. Filippi, (1994), «A trasparenza variabile», Modulo, n. 205, ott., pp. 932-940. Simonelli Giuliano, (1992), «E per vestito un guscio di plastica», Modulo, n. 179, mar., pp. 190-196. Swanson John, (1993), «Vetrate come punti di forza», Vetrospazio, n. 30, 3° trim., pp. 31-36. Toffolon Margherita, (1995), «Alluminio per facciata ventilata», Modulo, n. 211, mag., pp. 386-387. Walker Derek, (1987), Great Engineers , Academy, Londra. illustrazioni info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Jules Saulnier, fabbriche di cioccolato Menier, Noisiel-sur-Marne, Parigi, 1871/72. Esempio principale di utilizzo delle pareti continue in una struttura portante di ferro, sostenuta da pilastri in muratura: si tratta di pannelli di mattone forato, ricoperti di piastrelle multicolori, appoggiati e posti in opera, secondo dei procedimenti ancora tradizionali, a una struttura metallica controventata. (da: Bertrand Lemoine, L’architecture du fer . France: XIX e siècle , Champ Vallon, Seyssel, 1987, p. 55). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Joseph Paxton, Crystal Palace, Londra, 1851. Costruzione realizzata mediante pareti continue di vetro, modulate e prodotte in serie. (da: Derek Walker, Great Engineers, Academy, Londra, 1987, p. 64). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo William Le Baron Jenney, Leiter Building II, Chicago, 1889; Daniel Burnham, Reliance Building, Chicago, 1894. Costruzioni realizzate mediante un involucro costituito da pannelli di vetro intelaiati da una struttura di acciaio. (da: Maria Angela Opici, a cura di, Pareti continue. Una monografia, Tecnomedia, Milano, 1990, p. 8). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Victor Horta, Maison du Peuple, Bruxelles, 1897. Costruzione realizzata mediante una struttura di acciaio in vista, sulla facciata, a intelaiare ampie lastre di vetro con dei serramenti di legno. (da: Maria Angela Opici, a cura di, Pareti continue. Una monografia, Tecnomedia, Milano, 1990, p. 7). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Mies van der Rohe, Colonnade Park Apartments , Newark, New Jersey. Sezioni orizzontali e verticale. In questo edificio lo studio progettuale e costruttivo è posto in funzione di una ricerca stilistica rivolta alla facciata, mentre, sotto il profilo tecnico, l’attenzione si concentra esclusivamente sulla struttura. Nel dettaglio sono messi in evidenza i caratteri, la composizione e gli aspetti costruttivi delle prime pareti continue. (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände, Callwey, Monaco di Baviera, 1961, p. 90). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Wallace H. Harrison e Max Abramovitz, Alcoa Building, Pittsburgh, 1952. In questo edificio le lastre di facciata in alluminio alte un piano, che incorporano il serramento, sono irrigidite dalla piegatura profilata dei bordi da attacco alla carpenteria metallica. Sezioni verticali. (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände , Callwey, Monaco di Baviera, 1961, p. 218). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Wallace H. Harrison e Max Abramovitz, Alcoa Building, Pittsburgh, 1952. In questo edificio le lastre di facciata in alluminio alte un piano, che incorporano il serramento, sono irrigidite dalla piegatura profilata dei bordi da attacco alla carpenteria metallica. Sezione orizzontale e prospetto. (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände , Callwey, Monaco di Baviera, 1961, p. 219). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Skidmore, Owings & Merrill, Lever Building, New York, 1951. In questo edificio appare la struttura delle pareti continue: le parti metalliche evidenti si riducono a una fine rete di nervature e tutto il resto della facciata è in vetro. Sezione verticale. (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände , Callwey, Monaco di Baviera, 1961, p. 104). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Skidmore, Owings & Merrill, Lever Building, New York, 1951. In questo edificio appare la struttura delle pareti continue: le parti metalliche evidenti si riducono a una fine rete di nervature e tutto il resto della facciata è in vetro. Spaccato assonometrico e sezioni orizzontali. (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände , Callwey, Monaco di Baviera, 1961, p. 104). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Skidmore, Owings & Merrill, Inland Steel Building, Chicago, 1957. In questo edificio i pannelli di facciata sono formati da una lastra piana di acciaio inossidabile, completata internamente da una lastra di calcestruzzo comprendente le zanche per il fissaggio alle mensole sulle travi. In dettaglio (sezione orizzontale): 1. piatto 150x6 mm piegato per il sostegno del rivestimento; 2. piatto 100x9 mm per il sostegno del rivestimento; 3. struttura portante; 4. profilato in piatto 110x4,76 mm di acciaio inossidabile di collegamento tra lamiera di facciata e piatto; 5. prigionieri in acciaio inossidabile; 6. angolare in piatto piegato di acciaio inossidabile (spessore: 4,76 mm); 7. rivestimento in lamiera di acciaio inossidabile (spessore: 1,98 mm); 8. doppi cristalli atermici; 9. cornice finestra (spessore: 1,27 mm); 10. profilo a U (76 mm); 11. lamiera esterna di facciata in acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 12. giunto a canocchiale per le dilatazioni; 13. piatto 50x4 mm di ancoraggio per il pannello; 14. piatto con zanche saldate per sostegno pannello; 15. zanche di sostegno saldate; 16. piatto 50x4 mm piegato per l’ancoraggio del montante di facciata; 17. lamiera esterna in acciaio inossidabile (spessore: 1,6 mm). (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 30). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Skidmore, Owings & Merrill, Inland Steel Building, Chicago, 1957. In questo edificio i pannelli di facciata sono formati da una lastra piana di acciaio inossidabile, completata internamente da una lastra di calcestruzzo comprendente le zanche per il fissaggio alle mensole sulle travi. In dettaglio (sezione verticale): 1. montante in acciaio inossidabile 1,27 mm; 2. lamiera esterna in acciaio inossidabile (spessore: 1,6 mm); 3. cornice finestra in acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 4. doppi cristalli atermici; 5. pannello di calcestruzzo; 6. piatto con zanche saldate per sostegno pannello; 7. piatto 50x4 mm piegato per ancoraggio del montante di facciata; 8. ancoraggio inferiore del pannello; 9. nastro piegato in acciaio inossidabile (spessore: 0,8 mm); 10. piatto 50x4 mm per ancoraggio superiore del pannello. (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 31). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Edgard I. Williams, Columbus and Southern Ohio Electric Co. Building, Columbus, 1958. In questo edificio i pannelli sono realizzati da una lamiera esterna di acciaio inossidabile e da una lamiera zincata interna, a cui è interposta un’anima irrigidente e isolante in struttura cellulare. In dettaglio (sezione orizzontale): 1. montante esterno di facciata in acciaio inossidabile (spessore: 0,95 mm); 2. doppi cristalli; 3. telaio serramento a bilico in acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 4. telaio di parete in acciaio inossidabile (spessore: 0,95 mm); 5. lamiera verniciata; 6. isolante; 7. lamiera esterna in acciaio inossidabile (spessore: 0,97 mm); 8. isolante in struttura cellulare; 9. lamiera zincata (spessore: 1,27 mm); 10. profilati a U (152 mm); 11. spessori; 12. prigionieri saldati; 13. piastra di ancoraggio saldata superiormente al montante a U; 14. profilato a U della struttura portante di parete (127 mm); 15. traversa in profilato a L 100x75x6 mm; 16. scossalina in acciaio inossidabile (spessore: 0,397 mm); 17. guarnizione sigillante in materiale vinilico; 18. mastice; 19. elemento di giunzione. (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 36). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Edgard I. Williams, Columbus and Southern Ohio Electric Co. Building, Columbus, 1958. In questo edificio i pannelli sono realizzati da una lamiera esterna di acciaio inossidabile e da una lamiera zincata interna, a cui è interposta un’anima irrigidente e isolante in struttura cellulare. In dettaglio (sezione verticale): 1. lamiera esterna in acciaio inossidabile (spessore: 0,79 mm); 2. isolante; 3. lamiera zincata (spessore: 1,27 mm); 4. montante esterno di facciata in acciaio inossidabile (spessore: 0,95 mm); 5. guarnizione sigillante in materiale vinilico; 6. profilato a U della struttura portante di parete (127 mm); 7. supporti per i telai di parete; 8. telaio di parete in acciaio inossidabile (spessore: 0,95 mm); 9. doppi cristalli; 10. telaio finestra in acciaio inossidabile (spessore: 127 mm). (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 37). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Douglas Orr, Southern New England Telephone Co. Building, New Haven, 1958. In questo edificio le pareti esterne di acciaio, complete di serramento, sono assemblate a secco alla struttura portante. In dettaglio (sezione orizzontale): 1. mensola in piatto piegato a L 203x203x12,70 mm, ancorata sopra la trave di coronamento; 2. pannello isolante rigido; 3. barriera contro il vapore; 4. spalla finestre in lamiera di acciaio inossidabile 1,27 mm; 5. cristallo di 6,35 mm; 6. mensola in piatto piegato a L e zincato 203x203x12,70 mm, ancorata sotto la trave di coronamento; 7. profilato a L 127x101,6x9,53 mm, saldato alla struttura portante del pannello; 8. struttura portante del pannello; 9. pannello sandwich; 10. montante di parete in acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 11. lamiera porcellanata (spessore: 1,98 mm). (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 42). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Douglas Orr, Southern New England Telephone Co. Building, New Haven, 1958. In questo edificio le pareti esterne di acciaio, complete di serramento, sono assemblate a secco alla struttura portante. In dettaglio (sezione verticale): 1. pannello di lamiera porcellanata; 2. isolante; 3. sigillatura; 4. cornice di fissaggio del pannello in acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 5. manicotto di giunzione in lamiera di acciaio inossidabile (spessore: 1,27 mm); 6. traversa in lamiera di acciaio inossidabile 1,27 mm; 7. montante; 8. cristallo; 9. lamiera porcellanata; 10. anima rigida a nido d’ape; 11. plafone sospeso; 12. fori per scarico condensa; 13. bullone; 14. cornice in lamiera di acciaio inossidabile 1,27 mm; 15. davanzale; 16. materiale isolante; 17. pannelli isolanti rigidi prefabbricati; 18. profilato in lamiera piegata annegato nella soletta; 19. scossalina in acciaio inossidabile; 20. mensola di ancoraggio; 21. foro ovalizzato; 22. squadra in profilato a L saldata alla struttura del pannello per l’ancoraggio della parete. (da: Guido Nardi, Pareti a pannelli in acciaio, UISAA, Milano, 1961, p. 43). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Studio dei pannelli di facciata: la progettazione di Jean Prouvé. Gli studi di Jean Prouvé, scaturiti nella realizzazione dei pannelli di facciata in lamiera di alluminio (irrigiditi da un telaio intermedio in profilati di acciaio) per la Facoltà di Medicina di Rotterdam (1968-69), risultato delle ricerche iniziate coi pannelli per la Casa del Popolo di Clichy (1938-39), costituiscono un apporto significativo nello sviluppo delle curtain wall. (da: Jean Prouvé, Une architecture par l’industrie, Artemis, Zurigo, 1971, p. 81). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Studio dei pannelli di facciata: la progettazione di Jean Prouvé. Gli studi di Jean Prouvé, scaturiti nella realizzazione dei pannelli di facciata in lamiera di alluminio (irrigiditi da un telaio intermedio in profilati di acciaio) per la Facoltà di Medicina di Rotterdam (1968-69), risultato delle ricerche iniziate coi pannelli per la Casa del Popolo di Clichy (1938-39), costituiscono un apporto significativo nello sviluppo delle curtain wall. (da: Jean Prouvé, Une architecture par l’industrie, Artemis, Zurigo, 1971, p. 78). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Studio dei pannelli di facciata: gli elementi costruttivi diffusi in Europa. In Europa, le pareti a cortina si configurano secondo i caratteri e l’aspetto massiccio dei pannelli di tamponamento in calcestruzzo applicati alle strutture a scheletro portante, perdendo i caratteri di leggerezza e di composizione multistrato. Queste pareti sono suddivise in pareti continue semplici, prefabbricate con dei materiali pesanti (calcestruzzo, laterizi, blocchi forati) e leggeri (cementi cellulari). (da: Rolf Schaal, Vorhand Wände , Callwey, Monaco di Baviera, 1961, pp. 118). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Nicholas Grimshaw & Partners, edificio industriale Igus, Colonia. I pannelli di facciata sono agganciati a montanti di produzione standard, posti ogni 2,25 m, sui quali vengono assemblate in opera le guarnizioni di tenuta all’aria in neoprene che corrono per tutta l’altezza dell’edificio. Assemblaggio dei componenti del sistema di facciata. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 129). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Nicholas Grimshaw & Partners, edificio industriale Igus, Colonia. I componenti del sistema di facciata sono costituiti dall’assemblaggio di subcomponenti a secco. Gli elementi di rivestimento sono in acciaio zincato nervato con spessore di 1 mm verniciati con polvere di poliestere e sono prodotti con una pressa che usa stampi a maschio e femmina. Prospetto. Il pannello sandwich, formato da due lastre nervate di acciaio zincato verniciato con polveri di poliestere (2150x1075 mm) è collegato alla struttura secondaria dell’edificio, rispettivamente dall’interno e dall’esterno, attraverso dei semplici morsetti in alluminio anodizzato. L’isolante è costituito da un pannello di lana di roccia imbustata di 10 cm, protetto da una barriera al vapore in polietilene. Le due lamiere metalliche sono separate da una guarnizione che realizza in questo modo il taglio termico. Sezione orizzontale della facciata. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 130). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Nicholas Grimshaw & Partners, edificio industriale Igus, Colonia. L’intercambiabilità tra i componenti è resa possibile dalla compatibilità tra la forma del pannello opaco e quella del serramento del pannello trasparente e dal fissaggio dei pannelli ai montanti attraverso semplici morsetti che consentono un facile smontaggio. Intercambiabilità tra il pannello opaco e il pannello trasparente. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata, Angeli, Milano, 1995, p. 132). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Michael Hopkins, Bracken House, Londra. Esploso assonometrico della facciata. (da: Detail, n. 5, ott./nov., 1992, p. 478). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Michael Hopkins, Bracken House, Londra. Sezione verticale e orizzontale. In dettaglio: 1. cemento armato gettato in opera; 2. lastra prefabbricata con irrigidimenti; 3. lastra di bronzo (spessore: 2 mm) con isolante in fibra minerale; 4. doppio vetro; 5. supporto; 6. pietra naturale; 7. griglia per l’aerazione in alluminio rivestito di poliestere; 8. montante secondario (diametro: 15 mm); 9. pannello di bronzo; 10. montante principale (diametro: 10 mm). (da: Detail, n. 5, ott./nov., 1992, p. 480). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Michael Hopkins, Bracken House, Londra. Sezione verticale e orizzontale. In dettaglio: 2. lastra prefabbricata con irrigidimenti; 3. lastra di bronzo (spessore: 2 mm) con isolante in fibra minerale; 4. doppio vetro; 10. montante principale (diametro: 10 mm); 11. persiana automatica; 12. isolante siliconico; 13. elemento di bordo in acciaio galvanizzato (spessore: 25 mm); 14. bullone e dado di bronzo; 15. staffa di fissaggio per il doppio vetro; 16. isolante acustico (spessore: 10 mm); 17. membrana anticorrosione; 18. profilo in estruso di alluminio; 19. partizione interna; 20. lastra di alluminio rivestita; 21. lastra di bronzo. (da: Detail, n. 5, ott./nov., 1992, p. 481). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Richard Rogers, Offices and Television Studios, Londra. Sezione verticale e orizzontale. In dettaglio: 1. balaustra; 2. staffa di fissaggio in acciaio inossidabile (spessore: 18 mm); 3. sistema di fissaggio orizzontale; 4. profilo di tenuta in lamiera di alluminio (spessore: 2 mm); 5. isolante; 6. membrana impermeabilizzante; 7. isolamento termico; 8. lastra di copertura in cemento armato; 9. pannello di tamponamento (rivestimento esterno in lamiera di alluminio; 45 mm di isolante termico; supporto interno in lamiera di acciaio; rivestimento in lana di vetro); 10. pannello apribile ombreggiante con rivestimento in alluminio; 11. colonna in cemento armato; 12. doppio vetro; 13. profilo in alluminio; 14. elemento in alluminio per il fissaggio della lastra di vetro; 15. binario di fissaggio. (da: Detail, n. 2, apr./mag., 1995, p. 218). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Alfredo Corradini, Sandro Serapioni, Pierluigi Raule, Sheraton Hotel, Aeroporto Internazionale Cristoforo Colombo di Genova. Si tratta di un sistema costruttivo realizzato attraverso una parete continua in grado di abbattere degli elevati livelli acustici. La soluzione adottata prevede un sistema a doppia schermatura e un collegamento: all’esterno, una parete continua strutturale con tre vetri e intercapedine ventilata in grado, da sola, di garantire un abbattimento acustico pari a 41 dB; all’interno, un serramento a taglio termico con giunto aperto e vetro camera fonoassorbente; un collegamento tra le due schermature realizzato per assorbire le onde sonore, ed evitare conduzioni tra la facciata esterna e il serramento interno. In dettaglio (sezione orizzontale): 1. montante in alluminio; 3. telaio infisso interno; 4. anta apribile infisso interno; 5. antino di ispezione intercapedine ventilata; 6. telaio vetro; 7. telaio pannello; 9. silicone strutturale; 10. guarnizione cappotto termico; 11. taglio termico; 12. guaina fonoassorbente; 13. vetro camera fonoassorbente Flachglas; 14. cristallo monolitico riflettente Flachglas; 15. pannello coibentato; 16 pannello fonoisolante in lamiera microforata; 17. tamponamento di chiusura (documentazione Focchi). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Alfredo Corradini, Sandro Serapioni, Pierluigi Raule, Sheraton Hotel, Aeroporto Internazionale Cristoforo Colombo di Genova. In dettaglio (sezione verticale): 2. traverso in alluminio; 3. telaio infisso interno; 4. anta apribile infisso interno; 7. telaio pannello; 8. supporto meccanico vetro; 11. taglio termico; 12. guaina fonoassorbente; 13. vetro camera fonoassorbente Flachglas; 14. cristallo monolitico riflettente Flachglas; 15. pannello coibentato; 16 pannello fonoisolante in lamiera microforata; 17. tamponamento di chiusura; 18. tavellino di apertura anta-facciata esterna (documentazione Focchi). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Renzo Piano, sagoma esterna della nave da crociera Crown Pincess. Si tratta di un involucro di rivestimento composto da vetrate curve complanari con la murata della nave. Per ottenere l’effetto di curvatura continua, i pannelli di vetro sono stati fissati al telaio in alluminio utilizzando la tecnica del silicone strutturale. Dei supporti puntuali in acciaio inossidabile trattengono i pannelli di vetro sui lati orizzontali in caso di incendio, al fine di sopperire al collasso della struttura in alluminio: tali supporti sono collegati al telaio portante perimetrale (in acciaio) in modo da garantire che i pannelli di vetro rimangano bloccati alla murata. Sezione verticale e orizzontale. In dettaglio: 1. murata in alluminio; 2. paratie in acciaio; 3. giunto bimetallico; 4. serraggi strutturali; 5. telaio portante perimetrale in acciaio; 6. sistema di regolazione sui tre assi ortogonali; 7. sistema di fissaggio autobloccante; 8. supporti regolabili di sostegno del vetro; 9. vetrocamera; 10. fondo giunto; 11. silicone strutturale; 12. sigillante di tenuta esterna; 13. guarnizione siliconica esterna; 14. guarnizione siliconica di fondo giunto; 15. guarnizione siliconica interna; 16. guarnizione isolante (da: documentazione Focchi). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Ian Ritchie, Edificio B8, Stockley Park, Londra, 1990. Vetrata strutturale con montante di sostegno. Esploso assonometrico del sistema di fissaggio delle lastre vetrate. (da: Anna Mangiarotti, Le tecniche dell’architettura contemporanea. Evoluzione e innovazione degli elementi costruttivi, Angeli, Milano, 1995, p. 135; ridisegno di Oscar Trovalusci da Techniques & Architecture, n. 391, 1990). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Ian Ritchie, Edificio B8, Stockley Park, Londra, 1990. Vetrata strutturale con montante di sostegno. Sezione orizzontale. In dettaglio: 1. montante a sezione cava in alluminio, 132/50/4; 2. dado filettato in acciaio; 3. collare conico stampato in acciaio inox; 4. perno conico stampato in acciaio inox; 5. dispositivo di fissaggio planare Pilkington; 6. vetro temperato 3000/1350/6 mm; 7. pellicola bianca a base ceramica; 8. film a base di sali metallici a bassa emissività; 9. vetro temperato 3000/1350/12 mm; 10. camera d’aria 16 mm; 11. giunto al silicone nero. (da: Anna Mangiarotti, Le tecniche dell’architettura contemporanea. Evoluzione e innovazione degli elementi costruttivi, Angeli, Milano, 1995, p. 136; ridisegno di Oscar Trovalusci da Techniques & Architecture, n. 391, 1990). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Norman Foster, Centro Renault, Swindon, Gran Bretagna, 1982. Vetrata strutturale con traversi. Esploso assonometrico. (da: Anna Mangiarotti, Le tecniche dell’architettura contemporanea. Evoluzione e innovazione degli elementi costruttivi, Angeli, Milano, 1995, p. 138; ridisegno di Oscar Trovalusci da John Alan Brookes, Concepts in Cladding, Construction Press, Londra, 1995). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Norman Foster, Centro Renault, Swindon, Gran Bretagna, 1982. Vetrata strutturale con traversi. Sezione orizzontale. In dettaglio: 1. montante di facciata; 2. traverso di sostegno dei moduli vetrati; 3. guarnizione estrusa a U in neoprene; 4. dispositivo di connessione a ragno in acciaio; 5. dado di chiusura; 6. rondella in acciaio; 7. rondella in neoprene; 8. dado intermedio; 9. disco nichel/cadmio 50 mm di diametro; 10. rondella in fibra; 11. boccola in nylon; 12. lastra di vetro blindato 10 mm con foro svasato; 13. vite di serraggio a testa svasata M6. (da: Anna Mangiarotti, Le tecniche dell’architettura contemporanea. Evoluzione e innovazione degli elementi costruttivi, Angeli, Milano, 1995, p. 139; ridisegno di Oscar Trovalusci da John Alan Brookes, Concepts in Cladding, Construction Press, Londra, 1995). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Norman Foster, Centro Renault, Swindon, Gran Bretagna, 1982. Vetrata strutturale con traversi. Sezione verticale. In dettaglio: 1. traverso di sostegno dei moduli vetrati; 2. bullone a brugola; 3. dispositivo di connessione a ragno in acciaio; 4. dado di chiusura; 5. vetro antisfondamento; 6. guarnizione in silicone; 7. montante di facciata. (da: Anna Mangiarotti, Le tecniche dell’architettura contemporanea. Evoluzione e innovazione degli elementi costruttivi, Angeli, Milano, 1995, p. 140; ridisegno di Oscar Trovalusci da John Alan Brookes, Concepts in Cladding, Construction Press, Londra, 1995). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Beck-Enz-Yelin-Rothgang, Magazzini, Pitzbrunn. Sezioni verticale e orizzontale. In dettaglio: 1. lastra di alluminio 55/177 mm; 2. lamiera di alluminio anodizzato (spessore: 3 mm); 3. lamiera a sagoma trapezoidale (altezza: 80 mm); 4. trave IPE 270; 5. trave IPE 500; 6. colonna in acciaio riempita di cemento; 7. montante di facciata IPE 100; 8. ghiera in acciaio saldato, rivestita su entrambi i lati con lastre di acciaio dello spessore di 6 mm; 9. sistema di oscuramento con tessuto in materiale acrilico; 10. lastra di vetro; 11. travetto T70; 12. pannello con lamiera di alluminio anodizzato; 13. tondino (diametro: 20 mm); 14. tondino (diametro: 12 mm). (da: Detail, n. 3, giu./lug., 1993, p. 308). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Schuster, Office Building, Nordkirchen. Sezioni verticale e orizzontale; prospetto. In dettaglio: 1. piastra di connessione 60/180 mm, cono di supporto e altri elementi di connessione in acciaio inossidabile; 2. messa in opera dei vetri mediante guarnizione siliconica; 3. pannellatura di vetro (dall’esterno all’interno): lastra di vetro applicata (spessore: 12 mm), intercapedine (spessore: 16 mm), lastra di vetro agganciata (spessore: 6 mm); 6. colonna tubolare; 12. struttura di connessione per la facciata: due montanti tubolari (diametro: 51 mm) con elementi di connessione 152/169/12 mm; 13. tirante di collegamento. (da: Detail, n. 1, feb./mar., 1995, App. S). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Jean Nouvel, Emmanuel Cattani & Associati, Fondazione Cartier, Parigi, 1994. L’aspetto peculiare dell’edificio è rappresentato dai tamponamenti dell’involucro esterno: i pannelli vetrati delle pareti sono costruiti con telai metallici sottili in alluminio estruso. Le due pareti principali proseguono con lo stesso ritmo per tre moduli oltre il volume chiuso e di un piano oltre l’altezza: appaiono così più lunghe e alte dell’edificio. Queste ali e lo schermo vetrato trasparente sono affrancati e controventati mediante aste metalliche fissate alla struttura portante dell’edificio. Ogni vetrata è appesa con perni filettati che ne permettono la regolazione e la messa a punto. L’oscuramento delle pareti è realizzato con tende interne, con rullo di avvolgimento collocato nel controsoffitto in lamiera forata. Esternamente, il sistema di tamponamento accoglie doppi vetri 6+6 mm stratificati, camera d’aria con distanziatore deumidificatore e all’interno vetro temprato e incollato al profilo. In dettaglio (sezione verticale): particolare dell’involucro in corrispondenza di un attacco della controventatura dello schermo. (da: Detail, n. 1, feb./mar., 1995, p. 31). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Sistema di rivestimento metallico irrigidito. Dettaglio dell’angolo tra i pannelli. Questo sistema consente di unire i pannelli secondo angoli non ortogonali attraverso l’inserimento di profili in alluminio. a. Raccordo dei pannelli di rivestimento secondo un angolo convesso: 1. angolo di 123,5°. b. Dettaglio del raccordo tra due pannelli di rivestimento: 2. pannello di rivestimento in alluminio rinforzato con un’anima a nido d’ape in alluminio con profilo di irrigidimento in estruso di alluminio; 3. guarnizione in elastomero EPDM; 4. elemento di raccordo in alluminio. c. Raccordo dei pannelli di rivestimento secondo un angolo concavo: 5. angolo di 236,6°. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 38; ridisegno dell’autore dalla documentazione Luxalon Cassettes, Hunter Douglas). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Sistema di rivestimento metallico irrigidito. Dettaglio dell’angolo tra i pannelli. Questa rappresenta una soluzione d’angolo alternativa alla precedente. A differenza della prima il giunto tra i pannelli non avviene più attraverso un profilo di alluminio ma attraverso un profilo estruso su misura. Questo consente di accostare i pannelli senza interrompere il rivestimento metallico. a. Sistema di parete ventilata. b. Particolare dell’angolo tra i pannelli: 1. profilo d’irrigidimento in estruso di alluminio; 2. pannello di rivestimento in alluminio rinforzato con anima a nido d’ape in alluminio. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 39; ridisegno dell’autore dalla documentazione Luxalon Cassettes, Hunter Douglas). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Tecniche di fissaggio del pannello di rivestimento multistrato in alluminio. Il pannello di rivestimento può avere una larghezza fino a 150 cm, lunghezza fino a 800 cm e spessori di 3-4-6-8 mm, e può essere fissato con sistemi dalle caratteristiche differenti in relazione alla forma e alle dimensioni del pannello e alla sua distanza dal supporto murario. In dettaglio: 1. fissaggio mediante asolatura con profilo di fuga in alluminio; 2. fissaggio mediante asolatura con guarnizione estrusa in neoprene; 3. fissaggio con rivetti; 4. fissaggio con sigillatura siliconica; 5. fissaggio con molletta in acciaio inossidabile; 6. fissaggio mediante asolatura e lesena. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 58; ridisegno dell’autore dalla documentazione Alucobond, Alluminio Alusuisse). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Fissaggio con viti su una struttura secondaria in legno del pannello di rivestimento in resina termoindurente armata con fibre di legno. Questo pannello di rivestimento è formato per il 30% da resine termoindurenti fenoliche, rinforzate con fibre di abete e prodotto sotto pressione ad alta temperatura. Esso viene colorato con dei pigmenti legati per polimerizzazione alla resina in modo da rendere impossibile la delaminazione. La tecnologia utilizzata per la sua produzione consente il riciclaggio del materiale. Il pannello viene fissato con viti alla orditura in legno e il numero delle viti è determinato in relazione allo spessore del pannello. a. Sezione orizzontale. 1. pannello di rivestimento in resina termoindurente armata con fibre di legno. b. Sezione verticale: 2. montante in legno; 3. vite; 4. traverso in legno; 5. isolante in lana minerale. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 59; ridisegno dell’autore dalla documentazione Trespa, Hoechst). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Fissaggio con rivetti del pannello di rivestimento in resina termoindurente armata con fibre di legno su una struttura secondaria in alluminio. Il sistema prevede pannelli dallo spessore variabile da 6 mm fino a 13 mm. Tutti i pannelli del sistema, indipendentemente dallo spessore, possono essere ancorati con rivetti ai montanti e ai traversi in alluminio. a. Sezione orizzontale: 1. tassello a espansione; 2. profilo in alluminio; 3. pannello di rivestimento in resina termoindurente armata con fibre di legno. b. Sezione verticale: 4. punto di fissaggio scorrevole; 5. intercapedine d’aria; 6. rivetto in alluminio Almg5; 7. punto di fissaggio fisso. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 60; ridisegno dell’autore dalla documentazione Trespa, Hoechst). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Tecniche di fissaggio di lastre in cotto. In dettaglio (sezione verticale): 1. lastra in cotto; 2. gancio in acciaio inossidabile smaltato; 3. molla in acciaio inossidabile; 4. fissaggio chimico; 5. guarnizione in neoprene a celle chiuse; 6. profilo verticale; 7. staffa per il sostegno del profilo. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 64; ridisegno dell’autore dalla documentazione Dallera). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Tecniche di fissaggio di lastre in cotto. In dettaglio (sezione orizzontale): 1. staffa per il sostegno del profilo; 2. fissaggio chimico; 3. guarnizione in neoprene a celle chiuse; 4. profilo verticale; 5. gancio in acciaio inossidabile smaltato; 6. molla in acciaio inossidabile; 7. lastra in cotto. (da: Laura Pedrotti, La flessibilità tecnologica dei sistemi di facciata. Evoluzione delle tecniche di produzione e di assemblaggio, Angeli, Milano, 1995, p. 65; ridisegno dell’autore dalla documentazione Dallera). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Sistema modulare di facciata a pannelli in alluminio preverniciato Square System. Questo sistema è composto da quattro elementi fondamentali: pannelli (ricavati per pressopiegatura da laminato in lega di alluminio), sottostruttura (di tipo incrociato, composta da montanti verticali e correnti orizzontali realizzati con profili estrusi in lega di alluminio), guarnizioni (in Dutral, con lo scopo di contenere il pannello, e siliconiche, che garantiscono la tenuta dell’acqua) e bordature (realizzate mediante pressopiegatura dello stesso laminato in lega di alluminio utilizzato per i pannelli) ( documentazione Alcan). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Sistema modulare di facciata a pannelli in alluminio preverniciato Square System. Installazione della parete Square System evidenziata attraverso la sezione orizzontale, con particolare dell’incastro del pannello sul montante verticale con le relative guarnizioni, e la sezione del montante in alluminio ( documentazione Alcan). info esci L’innovazione dei componenti di involucro. Definizioni, caratteristiche e aspetti evolutivi argomenti di cultura tecnologica testo Sistema modulare di facciata a pannelli in alluminio preverniciato Square System. Installazione della parete Square System evidenziata attraverso la soluzione d’angolo positivo. Si inseriscono le squadrette speciali (indicate in verde), da avvitare ogni metro sul montante. Poi, si predispone un pannello con lati speciali, pressopiegandolo nella misura desiderata, e lo si inserisce in un lato, fissandolo con rivetti in alluminio alle squadrette sull’altro lato (documentazione Alcan). info esci