SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE
Della Citta’ di Firenze
DIRETTORE DR. FRANCO CRACOLICI
TESI
TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA:
UN CASO CLINICO
RELATORE
CANDIDATA
DR. FRANCO CRACOLICI
DR.SSA SONIA ROSSI
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
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TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA:
UN CASO CLINICO
“Tutta la scienza è: “conosci te stesso”. Soltanto alla fine della conoscenza di tutte l
e cose l’uomo avrà conosciuto se stesso. Giacchè le cose sono il limite dell’uomo”.
F. Nietzsche, Aurora: pensieri sui pregiudizi morali,1881.
2
INDICE
Epidemiologia
pag. 4
Anatomia del nervo facciale
“
4
Inquadramento Nosologico Generale Secondo La Medicina Occidentale
Eziologia
“
5
Patogenesi
“
6
Clinica
“
6
Accertamenti strumentali diagnostici
“
6
Prognosi
“ 7
Trattamento
“ 7
Inquadramento Nosologico In Medicina Tradizionale Cinese
Eziologia e Patogenesi
“ 7
Clinica
“ 10
Trattamento
“ 10
CASO CLINICO
“ 12
Discussione
“ 16
Conclusioni
“ 16
Bibliografia
“ 17
3
Epidemiologia
La paralisi di Bell o paralisi del facciale idiopatica è la più frequente patologia del
nervo faciale con un’incidenza annua pari a 23/100.000 (Hauser et al.,1971); tale
malattia può verificarsi a tutte le età, sebbene sia infrequente nei soggetti inferiori ai
10 anni.
La sua incidenza aumenta tra i 10 e i 29 anni, rimane stabile dai 30 ai 69 anni e
raggiunge il suo picco negli individui con età superiore ai 70 anni.
Non esiste prevalenza di sesso, sebbene alcuni dati depongano per un aumento di
incidenza nel terzo trimestre di gravidanza.
Rispetto alla popolazione normale, la paralisi risulta più frequente nei soggetti
diabetici ed ipertesi.
Anatomia del nervo facciale
Una breve spiegazione dell’anatomia del nervo faciale occorre ai fini della
comprensione della sintomatologia e della semeiotica.
Il VII° nervo cranico è soprattutto motorio ed innerva tutti i muscoli mimici di un
emivolto, mentre la componente sensitiva: nervo intermediario di Wrisberg, veicola la
sensibilità gustativa dei due terzi anteriori della lingua e probabilmente la sensibilità
cutanea della parete anteriore del condotto uditivo esterno ( oltre a contenere fibre
secreto-motrici parasimpatiche che innervano le ghiandole sottomascellare e
lacrimale).
Il nucleo motore del nervo faciale è situato nel ponte e le fibre nervose lungo il tragitto
intrapontino circondano il nucleo del VI ° nervo cranico ( abducente che trasporta
fibre motorie per il m. retto laterale dell’occhio, dove raccoglie stimoli propriocettivi
con delle fibre sensitive somatiche che raggiungono il n. oftalmico attraverso un ramo
anastomotico) formando un’ansa, prima di emergere in posizione ventrale, proprio
lateralmente al tratto cortico-spinale.
Quindi un deficit contemporaneo del n. faciale e dell’abducente localizzano la sede
lesionale; è da evidenziare anche il collegamento anatomico dei nervi
encefalici:ottico, abducente e faciale.
Attraverso l’angolo ponto-cerebellare, il nervo faciale entra nel meato acustico interno
accompagnato dal nervo acustico e si immette nel canale osseo del faciale, scavato
nella rocca petrosa, per poi curvare in avanti e in basso (ginocchio), dove è
localizzato il ganglio genicolato.
Il tronco nervoso esce dalla base cranica tramite il forame stilo-mastoideo, attraversa
la ghiandola parotide e si suddivide in cinque branche destinate all’innervazione dei
muscoli
mimici, del muscolo stilo-mastoideo e del ventre posteriore del muscolo di gastrico.
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INQUADRAMENTO
OCCIDENTALE
NOSOLOGICO
GENERALE
SECONDO
LA
MEDICINA
Eziologia
La paralisi di Bell rende conto di circa il 60/75% di tutti i casi di paralisi facciale
unilaterale; le due metà della faccia sono colpite con eguale frequenza.
In aggiunta alla sindrome di Ramsay-Hunt (con vescicole erpetiche nel condotto
uditivo esterno) altre cause di debolezza facciale periferica acquisita non idiopatica
sono più rare e insorgono in soggetti oltrechè affetti da diabete mellito e
ipertensione, neurinoma del nervo acustico, sindrome di Guilain Barrè (in particolare
in alcune varianti), infezione HIV, infezioni della mastoide e dell’orecchio medio,
malattia di Lyme (probabile qualora sia presente una storia di puntura di zecca con
eritema marginato o artrite), sarcoidosi e neoplasie della parotide. Tra le cause
centrali di paralisi del facciale la più comune è lo stroke, seguito dalle patologie
infettive ed infiammatorie.
Sono riportati in letteratura alcuni casi di paralisi del facciale periferica nei soggetti
riceventi vaccino influenzale intranasale.
Nella paralisi di Bell vi è evidenza nell’età adulta di sieropositività per l’Herpes
Simplex Virus” di tipo 1 (HSV-1) il che potrebbe indicare che la malattia riflette una
riattivazione dello stato di latenza del virus localizzato a livello del ganglio genicolato
astenia mimica ricorrente o bilaterale è più frequentemente una manifestazione di
miastenia gravis, lesioni a livello della base dell’encefalo, sarcoidosi, malattia di Lyme
e di alcune varianti della sindrome di Guillain-Barrè.
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Patogenesi
Il nervo faciale riempie circa il 35-65% del canale osseo intratemporale, mentre la
rimanente porzione è occupata da vasi sanguigni extraneurali e tessuto connettivo,
senza che rimanga alcuno spazio vuoto.
Nel corso del processo infiammatorio alla base della patologia l’edema provoca
compressione del nervo all’interno del canale osseo.
L’infiammazione del nervo inizialmente determina una reversibile neuroaprassia,
ovvero un disturbo temporaneo della funzione del nervo, senza interruzione di
continuità delle fibre, ma in seguito può risultare una degenerazione walleriana, con
coinvolgimento sia della mielina, sia dell’assone
Clinica
Bisogna innanzitutto nel caso della paralisi periferica di Bell è determinare se la
paralisi dell’emivolto sia dovuta ad una lesione centrale o periferica.
Le cellule del nucleo pontino del faciale innervano i due terzi inferiori della
muscolatura mimica e ricevono fibre cortico-bulbari dall’emisfero controlaterale.
Le cellule che innervano la muscolatura del terzo superiore ricevono fibre corticobulbari da entrambi gli emisferi, pertanto vi sono due forme cliniche:
Paralisi del faciale centrale: quando la patologia è dovuta a una lesione delle vie
sopranucleari e colpisce esclusivamente i muscoli dei due terzi inferiori della faccia
Paralisi del faciale periferica: è dovuta a lesione del nucleo o del nervo ipsilaterale
e colpisce tutti i muscoli innervati dal faciale.
Accertamenti strumentali diagnostici
Gli esami di laboratorio,di imaging e neurofisiologici vengono effettuati nel sospetto di
paralisi del facciale per escludere altre patologie, valutare l’entità del danno, in
particolare nei pazienti con recupero non completo o assente e per fornire indicazioni
prognostiche ed eventualmente di trattamento.
Infatti la diagnosi di paralisi di Bell è essenzialmente clinica.
Non esiste alcun test di laboratorio specifico per confermare la diagnosi di paralisi del
facciale idiopatica. Alcune indagini di laboratorio possono escludere o confermare
altre potenziali cause nella diagnosi differenziale. La dimostrazione di un incremento
del titolo anticorpale anti-HSV non è di alcun rilievo diagnostico.
Gli studi neurofisiologici (elettroneurografia/elettromiografia) documentano un quadro
di denervazione nei muscoli controllati dal nervo facciale; quest’ultima non è evidente
per alcuni giorni, pertanto questa tecnica presenta lo svantaggio di poter dare
6
informazioni di importanza prognostica non prima di sette giorni dall’esordio della
sintomatologia. La quota di degenerazione costituisce un fattore prognostico.
Per quanto riguarda le indagini neuroradiologiche la risonanza magnetica (RM) non
rappresenta un esame utilizzato di routine nella valutazione della paralisi di Bell.
In questa condizione patologica la RM dimostra nelle immagini un enhancement
(incremento) anormale del nervo facciale dopo somministrazione del mezzo di
contrasto
gadolinio
da
aumentata
permeabilità
capillare
provocata
dall’infiammazione. L’enhancement del nervo facciale paretico indica il sito della
lesione e correla bene con il follow-up clinico e neurofisiologico in quanto esiste una
buona associazione tra presenza di enhancement e recupero funzionale ritardato.
La RM con gadolinio non è parte essenziale della valutazione dei pazienti con paralisi
del facciale in quanto l’enhancement di questo nervo può essere presente anche in
soggetti
sani: i falsi positivi, circa il 21% dei controlli, sono la principale limitazione
all’esecuzione di questa indagine. Tuttavia la RM con gadolinio può fornire indicazioni
prognostiche ad uno stadio precoce della malattia, quando lo studio neurofisiologico
non è ancora significativo. Inoltre la RM si è rivelato un esame importante nella
diagnosi differenziale nei confronti di altre patologie (ischemia, malattie infiammatorie
ed infettive, neoplasie).
Prognosi
La paralisi di Bell ha una buona prognosi: quasi tre quarti dei pazienti recuperano una
normale funzione mimica, mentre solo un decimo mostra sequele minori.
In circa un sesto dei pazienti permane debolezza di grado moderato o severo,
contratture, o si hanno complicanze come sincinesie o emispasmo facciale. Inoltre
possono permanere per un’incompleta rigenerazione della componente nervosa
sensitiva, alterazioni del gusto e disestesie
Per tali sequele che permangono, il trattamento di scelta è l’iniezione sottocutanea o
intramuscolare di tossina botulinica.
Il maggior miglioramento avviene entro tre settimane nella quasi totalità dei casi; se il
recupero non avviene entro questo termine è improbabile che avvenga anche se fino
a 4/6 mesi dopo l’insorgenza della paralisi si completa la ricrescita del nervo e la
reinnervazione Il segno prognostico più favorevole è un recupero parziale della
funzione motoria che avvenga entro 5/7 giorni dall’esordio della paralisi del facciale.
Va sottolineato, infine, come la paralisi di Bell, seppur raramente (circa 8% dei casi)
possa recidivare e ripresentarsi, presumibilmente a seguito di una riattivazione
dell’herpes virus.
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Trattamento
Oltre alle misure protettive per l’occhio, a rischio di secchezza corneale e di
esposizione a corpi estranei, che vanno prescritte per ogni paziente, la terapia
consiste in somministrazione, non più tardi da una settimana dall’esordio di:
- Corticosteroidi
- Farmaci antivirali
Questi due tipi di farmaci, consigliabile in terapia combinata, vengono utilizzati per il
processo infiammatorio e infettivo alla base della patologia.
In conclusione i dati presenti in letteratura sembrano suggerire che i corticosteroidi
riducano l’incidenza di paralisi facciale permanente.
Non esistono sufficienti evidenze circa l’efficacia di antivirali ( Acyclovir, valaciclovir)
utilizzati in monoterapia.
Si ricorda inoltre che per la paralisi di Bell può essere valutato anche il trattamento
con decompressione chirurgica solo in caso di prognosi negativa e non dovrebbe
essere effettuata oltre i primi 15 giorni dall’insorgenza della paralisi.
Quest’ultimo trattamento è controverso poiché in seguito a decompressione è stata
riscontrata sordità permanente unilaterale permanente fino al 15% dei casi trattati,
secondo le statistiche.
INQUADRAMENTO NOSOLOGICO IN MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Eziologia e patogenesi
Si creano le condizioni che possono permettere ai fattori patogeni: Vento, Freddo,
Umidità, Secchezza, Fuoco di invadere il corpo.
Tali fattori corrispondono sempre a una sindrome ( per sindrome si intendono tutte le
manifestazioni cliniche del paziente, la sede e la patologia della disarmonia che ha
colpito il paziente) di Eccesso * se la condizione energetica (qi) interna del corpo è
relativamente in armonia.
La condizione di “eccesso” o di “pieno” si presenta quando un fattore patogeno
esterno la determina, e l’organismo, poiché la zheng qi che rappresenta i vari tipi di qi
che hanno il compito di proteggere il corpo dalle invasioni dei fattori patogeni esterni
e comprende il wei qi, cioè il qi difensivo (Circola al di fuori dei canali, nello spazio tra
la pelle e i muscoli) lo ying qi, qi nutritivo ( ha la funzione di nutrire l’intero corpo,
scorre nei canali e nei vasi sanguigni e il “So Wen” dice che “è collegato ai cinque
organi yin e connesso ai 6 visceri yang” e il jing dei reni).
La zheng qi è in opposizione al termine xiè qi che indica i fattori patogeni esterni.
Qualora la sindrome da Eccesso si associa a una condizione di deficit della zheng qi
si ha una condizione di eccesso/deficit, vi sarà invasione dei fattori patogeni esterni.
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In MTC la paralisi del faciale si manifesta in seguito ad un attacco di vento esterno
ed è una condizione acuta. Vi possono essere attacchi acuti da eccesso anche
interno, come l’emicrania dovuta alla risalita dello yang del fegato e in generale le
condizioni croniche di eccesso sono solo da cause interne.
Nel caso della paralisi facciale periferica, il vento esterno invade l’organismo senza
causare i sintomi quali febbre, avversione al freddo, che comunemente si avvertono
quando si è affetti da raffreddore
o influenza, poichè invade i canali del volto
datochè nell’invasione di vento viene colpita prima la parte superiore del corpo.
La sindrome da eccesso dovuta al fattore patogeno vento esterno che invade i canali
del volto, è associata e potenziata dall’invasione di freddo esterno (paralisi a frigore
degli occidentali) che una volta che penetra all’interno diventa Freddo Interno da
Eccesso che comunque danneggia lo yang e quindi causa freddo da deficit, oppure il
freddo da deficit è dovuto ad un deficit preesistente di yang della milza o dei reni.
Si identificano 5 caratteristiche principali del freddo:
Il freddo danneggia lo yang e la milza e i reni sono i primi ad essere danneggiati.
Il freddo congela il sangue e causa la stasi di sangue, ritarda la circolazione.
Il freddo causa contrazione, rigidità.
Il freddo causa perdite chiare:nel caso della paralisi facciale:lacrimazione e scialorrea
Il freddo appartiene ai reni.
La Medicina Cinese fa un’ulteriore distinzione in termini di canali energetici colpiti: se
il Vento colpisce i meridiani principali causa paralisi del volto, se invece il Vento non
riesce a penetrare e si ferma ai canali Luo del volto, causa solamente intorpidimento
La sindrome da deficit di milza e reni che permette alle energie perverse esterne di
penetrare è dovuta a fattori eziologici, quali: riposo inadeguato con attività fisica
eccessiva, stress emotivo.
Quando lavoriamo o facciamo attività fisica consumiamo il qi che viene ripristinato in
condizione di riposo mediante lo Stomaco e la Milza.
Il qi è ricostituito a partire dai cibi quotidianamente e ripristina la sostanza yin che
determina lo stato nutrizionale di base del nostro corpo e la resistenza a lungo
termine alle malattie.
Il riposo inadeguato e l’attività fisica eccessiva consumano il qi che è rifornito durante
il riposo, e quando non può essere ripristinato a sufficienza viene consumato lo yin,
che è un livello più profondo dell’energia a disposizione dell’individuo (del cielo
posteriore). Si determina quindi vuoto dello yin del rene.
Altra causa del deficit di milza è la dieta irregolare e spesso eccessiva. Si crea una
condizione di malnutrizione per eccesso che, associata ad attività fisica eccessiva,
provoca indebolimento della Milza e quindi accumulo di Umidità e di Flegma, stasi di
sangue.
Il vuoto dello yin del rene determina il mancato nutrimento del fegato: vento interno di
fegato. D’altra parte il vento esterno, fattore più immediato, interagisce col vento
interno.sfruttando il vuoto del Qi e del sangue (deficit di qi della milza) nei meridiani
per penetrarvi causando la paralisi.
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Inoltre, poiché il rene assicura anche l’energia e il sangue ai midolli si ha anche vuoto
del midollo, ed infatti non a caso viene interessata l’innervazione sensitivo-motoria
del VII° paio dei nervi encefalici.
Inoltre i midolli e quindi l’encefalo è nutrito dallo yang puro della milza che sale al
cervello attraverso il meridiano della Vescica Biliare.
Il midollo e il cervello sono indissociabili. Il midollo fa formare il cervello attraverso
un’ascesa dell’energia, mentre il cervello è all’origine delle informazioni che scendono
attraverso il midollo a tutto il corpo. Il cervello è detto mare del midollo ed è
controllato dai punti 16 e 20 del Meridiano Vaso Governatore.
Questa condizione, nonostante si manifesti improvvisamente, si sviluppa nel corso di
molti anni
Clinica
L’esame della lingua può rilevare anche preventivamente all’attacco di vento la
possibilità che questo avvenga, poiche’ i quattro fattori patogeni implicati possono
dare le seguenti caratteristiche alla lingua: vento: tremante, flegma gonfia, induito
viscoso, fuoco: colore rosso- violaceo per la stasi.
Quando si esamina il paziente dal lato paralizzato l’occhio non si chiude
completamente, la bocca devia verso la parte non colpita e le labbra del lato
interessato non si muovono quando il paziente sorride.
TRATTAMENTO
Agopuntura:
E’ basato sui punti distali e locali
Punti distali
Il punto distale più comune è
LI 4 He gu fondo della valle, punto acqua dei 5 punti shu antichi, disperde il vento
esterno, punto di comando regionale di faccia e bocca
TR 5 wai guan, vaso riunione degli yang, libera le ostruzioni dei meridiani principali
LV 3 Tai chong chiamato i “quattro cancelli” punto shu terra espelle il vento dal viso.
20 VG pae roe punto riunione di tutti i meridiani yang che governa lo yang.
3KI tai xi poiché il rene regge e nutre i midolli e fa parte del movimento acqua e
questo è il punto ruscello, punto terra dei 5 punti schu, tonifica e regola il qi renale ed
epatico, purifica il calore.
36 ST, zu san li tre dimore della gamba, punto mare dei 5 punti schu tonifica il qi e il
sangue aumenta globalmente l’energia difensiva, regola e tonifica Stomaco e Milza.
6 SP San yin jiao, punto di incontro dei meridiani yin della gamba che tonifica la
milza e i Reni
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Punti locali: la paralisi coinvolge specialmente i canali di Stomaco e Intestino
Crasso:
ST2 si bai : espelle il vento
ST7 xia guan tonifica e rinforza la milza il Polmone e il Rene
ST6 ja che. espelle il vento
LI19 He liao del naso
LI 20 xing xiang punto di riunione con il meridiano dello Stomaco
Si 18 quan j iao elimina le sindromi da vento
Elettroagopuntura
Con questa tecnica, dopo aver inserito l’ago nel punto scelto, si può applicare un
impulso elettrico, in modo da rinforzare e variare la stimolazione del punto che
avviene già con infissione dell’ago.
Si basa sull’uso di apparecchi, solitamente a batteria, costituiti da un generatore di
impulsi elettrici a frequenza variabile. Tali apparecchi sono dotati di più uscite per
collegare con fili muniti di morsetti, più aghi.
Con apposite manopole si può variare l’erogazione della corrente in relazione alla
potenza, che per questi apparecchi è di pochi microampere, e della frequenza nella
pratica agopunturistica è normalmente al di sotto di 10 Herz.
Nelle patologie da attacco di vento come nella paralisi del faciale, viene usata
corrente su pochi punti:rinofaciopuntura, a bassa frequenza e bassa intensità.
L’elettrostimolazione viene effettuata per venti minuti, a giorni alterni.
Farmacoterapia
Anche la farmacoterapia cinese può essere di aiuto nel trattamento della paralisi del
facciale. Tra le tante preparazioni se ne riportano le due più significative:
1) Qian Zheng San (polvere che ripristina la simmetria)
Bai Fu Zi, RhizomaThiphonii Gigantei 6g.
Jiang Can, Bombix Batryticatus 6g
Quan Xie, Buthus Martensi 15g
Spiegazione:
Bai Fu Zi espelle il vento dai meridiani, raggiunge specificamente il viso, elimina il
flegma e fortifica i Luo Mai.
Jiang Can e Quan Xie espellono il vento dai meridiani, dissolvono il flegma e
risolvono la paralisi.
Nella paralisi del facciale i muscoli del viso vengono “tirati” verso il lato che non è
stato colpito, da ciò deriva il nome della formula, cioè “tirare” i muscoli dalla parte
sana.
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2) Tian Ma Qu Feng Bu Pian (Compressa di Gastrodia per espellere il vento e
tonificare)
Tian Ma, Rhizoma Gastrodiae elatae
Dang Gui, Radix Angelicae Sinensis
Sheng Di Huang, Radix Rehmanniae Glutinosae
Rou Gui, Cortex Cinnamomi Cassie
Huai Niu Xi, Radix Achyranthis Bidentatae
Du Zong, Cortex Eucommiae Ulmoidis
Quing Huo, Radix et Rhizoma Notopterygii
Bai Fu Zi, Rhizoma Thiphonii Gigantei
Spiegazione
Questa compressa nutre il Fegato e i Reni e sottomette il Vento interno. In particolare
è efficace per trattare la paralisi facciale nei pazienti anziani che presentano un vuoto
di base del Fegato e dei Reni.
Dietetica
Il consumo eccessivo di cibi grassi, di latticini o mangiare in modo irregolare, può
danneggiare la funzione della milza e causare la formazione di umidità. Se questa si
stabilisce nei muscoli, come tende a fare, ne provoca l’intorpidimento e
l’indebolimento progressivo.
CASO CLINICO
In primavera improvvisa manifestazione dei sintomi di paresi del nervo faciale
periferica omolaterale a dx.
Anamnesi fisiologica, lavorativa, familiare e patologica
Paziente di 80 aa, 170cm di altezza per 90kg. Attualmente pensionato, in precedenza
operaio coibentatore con esposizione massiccia ad amianto su impianti industriali per
35 aa. ca.
Soggetto tendenzialmente yang, attualmente è socialmente attivo e impegnato
quotidianamente presso un’Associazione politica anche con attività manuali quale
organizzazione stand per eventi.
Buon mangiatore, preferisce cibi salati, ma non disdegna quelli dolci. Non ha mai
fumato. Si sposta continuamente in città in bicicletta anche se per brevi tratti.
Abita in città in palazzo condominiale con la moglie.
Pregresso episodio all’età di 35 anni ca.di enterite acuta da salmonellosi con ricovero
in reparto ospedaliero, che ha residuato lieve epatopatia.
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Gli sono state riconosciute due patologie causate da lavoro: ipoacusia e insufficienza
polmonare da placche pleuriche asbestosiche. Attualmente presenta enfisema
polmonare con insufficienza polmonare di grado medio, bronchite cronica.
Riferisce di aver avuto negli ultimi quaranta anni 2-3 episodi di grave dolore
oppressivo al torace per i quali è ricorso alle cure del Pronto Soccorso ed è stato
tenuto sotto controllo per rischio di insorgenza di eventuale cardiopatia.
Poliuria per ipertrofia prostatica.
Cataratta occhi, in programma intervento chirurgico.
Esame Obiettivo
Persona in sovrappeso che è stato acquisito gradualmente nel corso degli anni,
stempiato
Alito cattivo
Lingua: alla prima osservazione: grossa con induito abbondante e fissurazione
centrale
Polso teso.
P.A.: 140/95.
Diagnosi
L’anamnesi, i segni e i sintomi erano indicativi di diagnosi di “paralisi del nervo
faciale”.
Nel soggetto si era instaurata una sindrome da eccesso con relativo vuoto interno,
poiché vi erano state le condizioni per cui il vento esterno potesse invadere i canali
del volto.
Vi era stato per gli impegni presso l’associazione e familiari un periodo con riposo
inadeguato con attività fisica eccessiva, stress emotivo, e inoltre alimentazione
inadeguata (compreso cene conviviali) , che producono vuoto di milza e reni.
E’ da aggiungere anche il vuoto di yin del rene fisiologico a causa dell’età, non a caso
tali patologie sono più frequenti sopra i settanta anni.
Il rene regge i midolli e quindi anche per questo l’invasione di energie perverse
esterne poi prediligono strutture encefaliche
Il vento è anche elemento predominante della stagione primaverile, periodo in cui si è
manifestata la sindrome. In questo caso clinico vi è anche un deficit del qi di fegato
da decenni.
Trattamento
Il paziente il giorno stesso che sono stati avvertiti i sintomi è stato accompagnato al
P.S., dove dal medico di guardia ha eseguito un rapido esame neurologico per
escludere stroke neurologico in atto, ha fatto diagnosi di Sindrome di Bell ed ha
prescritto farmaci antivirali da acquistare in farmacia. Dopo 10 gg., è stato prescritto
dal curante un ciclo di cortisonico per altri 20gg.
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Dopo 20gg. dall’insorgenza della paralisi, c’è stata anche visita specialistica
neurologica, peraltro richiesta nell’immediatezza dell’insorgenza dei sintomi, dalla
quale non sono stati effettuati cambiamenti della terapia in corso.
Dai medici allopatici non è stata ritenuta necessario eseguire esame RM (forse l’età
del paziente?) che sarebbe stata eseguita comunque in tempi tardivi: almeno 15
giorni successivi all’insorgenza della paresi.
E’ invece parere unanime che vi sia necessità di cure immediate per il recupero
funzionale dell’emivolto.
Il giorno successivo alla manifestazione, è iniziato il trattamento con agopuntura, con
infissione in punti locali sul volto e distali, seguendo lo schema su descritto.
Il trattamento con agopuntura è stato effettuato con frequenza di 3 volte alla
settimana per 3 settimane e per i successivi 15 gg. 2 volte la settimana.
Quindi il trattamento di agopuntura è stato effettuato contemporaneamente alla
terapia farmacologica, ma anche successivamente ad essa.
I primi miglioramenti, quali il controllo dei muscoli labiali e quindi la scomparsa della
scialorrea sono avvenuti solo dopo 25 gg. dall’inizio del trattamento con agopuntura.
Al completamento del trattamento permaneva comunque lieve retrazione della rima
labiale e lacrimazione, sintomi per i quali sono occorsi dei mesi per scomparire del
tutto.
Vi è stato, come effetto secondario della terapia con agopuntura, riduzione per alcuni
mesi delle vistose flebectasie presenti da molti anni agli arti inferiori e dei conseguenti
edemi perimalleolari.
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Primavera 2007
Primavera 2008
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Discussione
La considerazione finale è che per la guarigione del paziente ha avuto un ruolo
importante il fatto che il medico agopuntore abbia seguito il caso nel tempo e non
che il rapporto si sia esaurito con un’unica visita, come accade normalmente e come
è avvenuto anche in questo caso per gli altri tre medici consultati.
Infatti sono state effettuate sedute di agopuntura con trattamento ravvicinato durante
le prime settimane dell’insorgenza della paralisi, che sono quelle nelle quali avviene
l’avvio del recupero funzionale della lesione nervosa.
L’impostazione della diagnosi eseguita secondo la Medicina Tradizionale Cinese che
si basa sull’inquadramento della tipologia del paziente, sulle cause energetiche
interne ed esterne fondamentali nel determinismo della patologia, porta a osservare
con maggiore attenzione i meccanismi fisiopatologici del singolo individuo che
intervengono nel determinismo della patologia e quindi la terapia di agopuntura viene
effettuata
in relazione al biotipo e alle condizioni del paziente.
Il trattamento con agopuntura è risultato inducente il recupero funzionale della paresi
e la sua risoluzione nel tempo.
Conclusione
Un dato fondamentale va sottolineato che la Medicina Tradizionale Cinese offre al
medico una marcia in più sia dal punto di vista terapeutico che, soprattutto dal punto
di vista diagnostico.
Lo strumentario diagnostico occidentale permette al medico un’attenta osservazione
dei fenomeni particolari che conducono alla malattia e, suo tramite, è possibile
individuare le lesioni particolari del quadro morboso stesso.
La medicina cinese allarga l’orizzonte, tramite le sue basi energetiche: cosmiche dei
cinque movimenti, yin e yang e i livelli energetici, le cause esterne di malattia,
climatiche, le cause interne emozionali, il meccanismo del qi, dei quattro strati le otto
regole diagnostiche, le funzioni dei visceri e degli organi interni e quella dei meridiani.
Inoltre tra le metodiche diagnostiche è da porre maggiore attenzione alla metodica
della pulsologia e glossoscopia, ma
importante per la diagnosi è anche
l’osservazione dei tratti costituzionali, colorito, orecchie, occhi, etc., l’interrogatorio, la
palpazione , e anche tramite l’udito, l’olfatto del medico.
In questo modo la MTC permette di passare dall’inquadramento della malattia a
quello del malato.
Accade così, paradossalmente che la conoscenza della medicina cinese permetta di
migliorare la pratica clinica della medicina occidentale.
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BIBLIOGRAFIA
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2. Di Stanislao C., Montanari R., Di Pasquale C., Riflessioni e note su alcune
turbe neurologiche in medicina cinese, La Mandorla ( http:www agopuntura/org.
Rivista) Agosto 1998.
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Milano, 2007
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di Agopuntura di Firenze.
7. Sotte L., “Trattato di agopuntura e Medicina Cinese” CEA, 2007
8. De Giacomo et a. “ Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese” , n. 59 –
1995
9. Sussmann D
n.18, 1974
“Terapia elettroagopunturale” Rivista Italiana di Agopuntura,
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Trattamento della paresi del nervo facciale con agopuntura