SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE Della Citta’ di Firenze DIRETTORE DR. FRANCO CRACOLICI TESI TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA: UN CASO CLINICO RELATORE CANDIDATA DR. FRANCO CRACOLICI DR.SSA SONIA ROSSI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 1 TRATTAMENTO DELLA PARESI DEL NERVO FACCIALE CON AGOPUNTURA: UN CASO CLINICO “Tutta la scienza è: “conosci te stesso”. Soltanto alla fine della conoscenza di tutte l e cose l’uomo avrà conosciuto se stesso. Giacchè le cose sono il limite dell’uomo”. F. Nietzsche, Aurora: pensieri sui pregiudizi morali,1881. 2 INDICE Epidemiologia pag. 4 Anatomia del nervo facciale “ 4 Inquadramento Nosologico Generale Secondo La Medicina Occidentale Eziologia “ 5 Patogenesi “ 6 Clinica “ 6 Accertamenti strumentali diagnostici “ 6 Prognosi “ 7 Trattamento “ 7 Inquadramento Nosologico In Medicina Tradizionale Cinese Eziologia e Patogenesi “ 7 Clinica “ 10 Trattamento “ 10 CASO CLINICO “ 12 Discussione “ 16 Conclusioni “ 16 Bibliografia “ 17 3 Epidemiologia La paralisi di Bell o paralisi del facciale idiopatica è la più frequente patologia del nervo faciale con un’incidenza annua pari a 23/100.000 (Hauser et al.,1971); tale malattia può verificarsi a tutte le età, sebbene sia infrequente nei soggetti inferiori ai 10 anni. La sua incidenza aumenta tra i 10 e i 29 anni, rimane stabile dai 30 ai 69 anni e raggiunge il suo picco negli individui con età superiore ai 70 anni. Non esiste prevalenza di sesso, sebbene alcuni dati depongano per un aumento di incidenza nel terzo trimestre di gravidanza. Rispetto alla popolazione normale, la paralisi risulta più frequente nei soggetti diabetici ed ipertesi. Anatomia del nervo facciale Una breve spiegazione dell’anatomia del nervo faciale occorre ai fini della comprensione della sintomatologia e della semeiotica. Il VII° nervo cranico è soprattutto motorio ed innerva tutti i muscoli mimici di un emivolto, mentre la componente sensitiva: nervo intermediario di Wrisberg, veicola la sensibilità gustativa dei due terzi anteriori della lingua e probabilmente la sensibilità cutanea della parete anteriore del condotto uditivo esterno ( oltre a contenere fibre secreto-motrici parasimpatiche che innervano le ghiandole sottomascellare e lacrimale). Il nucleo motore del nervo faciale è situato nel ponte e le fibre nervose lungo il tragitto intrapontino circondano il nucleo del VI ° nervo cranico ( abducente che trasporta fibre motorie per il m. retto laterale dell’occhio, dove raccoglie stimoli propriocettivi con delle fibre sensitive somatiche che raggiungono il n. oftalmico attraverso un ramo anastomotico) formando un’ansa, prima di emergere in posizione ventrale, proprio lateralmente al tratto cortico-spinale. Quindi un deficit contemporaneo del n. faciale e dell’abducente localizzano la sede lesionale; è da evidenziare anche il collegamento anatomico dei nervi encefalici:ottico, abducente e faciale. Attraverso l’angolo ponto-cerebellare, il nervo faciale entra nel meato acustico interno accompagnato dal nervo acustico e si immette nel canale osseo del faciale, scavato nella rocca petrosa, per poi curvare in avanti e in basso (ginocchio), dove è localizzato il ganglio genicolato. Il tronco nervoso esce dalla base cranica tramite il forame stilo-mastoideo, attraversa la ghiandola parotide e si suddivide in cinque branche destinate all’innervazione dei muscoli mimici, del muscolo stilo-mastoideo e del ventre posteriore del muscolo di gastrico. 4 INQUADRAMENTO OCCIDENTALE NOSOLOGICO GENERALE SECONDO LA MEDICINA Eziologia La paralisi di Bell rende conto di circa il 60/75% di tutti i casi di paralisi facciale unilaterale; le due metà della faccia sono colpite con eguale frequenza. In aggiunta alla sindrome di Ramsay-Hunt (con vescicole erpetiche nel condotto uditivo esterno) altre cause di debolezza facciale periferica acquisita non idiopatica sono più rare e insorgono in soggetti oltrechè affetti da diabete mellito e ipertensione, neurinoma del nervo acustico, sindrome di Guilain Barrè (in particolare in alcune varianti), infezione HIV, infezioni della mastoide e dell’orecchio medio, malattia di Lyme (probabile qualora sia presente una storia di puntura di zecca con eritema marginato o artrite), sarcoidosi e neoplasie della parotide. Tra le cause centrali di paralisi del facciale la più comune è lo stroke, seguito dalle patologie infettive ed infiammatorie. Sono riportati in letteratura alcuni casi di paralisi del facciale periferica nei soggetti riceventi vaccino influenzale intranasale. Nella paralisi di Bell vi è evidenza nell’età adulta di sieropositività per l’Herpes Simplex Virus” di tipo 1 (HSV-1) il che potrebbe indicare che la malattia riflette una riattivazione dello stato di latenza del virus localizzato a livello del ganglio genicolato astenia mimica ricorrente o bilaterale è più frequentemente una manifestazione di miastenia gravis, lesioni a livello della base dell’encefalo, sarcoidosi, malattia di Lyme e di alcune varianti della sindrome di Guillain-Barrè. 5 Patogenesi Il nervo faciale riempie circa il 35-65% del canale osseo intratemporale, mentre la rimanente porzione è occupata da vasi sanguigni extraneurali e tessuto connettivo, senza che rimanga alcuno spazio vuoto. Nel corso del processo infiammatorio alla base della patologia l’edema provoca compressione del nervo all’interno del canale osseo. L’infiammazione del nervo inizialmente determina una reversibile neuroaprassia, ovvero un disturbo temporaneo della funzione del nervo, senza interruzione di continuità delle fibre, ma in seguito può risultare una degenerazione walleriana, con coinvolgimento sia della mielina, sia dell’assone Clinica Bisogna innanzitutto nel caso della paralisi periferica di Bell è determinare se la paralisi dell’emivolto sia dovuta ad una lesione centrale o periferica. Le cellule del nucleo pontino del faciale innervano i due terzi inferiori della muscolatura mimica e ricevono fibre cortico-bulbari dall’emisfero controlaterale. Le cellule che innervano la muscolatura del terzo superiore ricevono fibre corticobulbari da entrambi gli emisferi, pertanto vi sono due forme cliniche: Paralisi del faciale centrale: quando la patologia è dovuta a una lesione delle vie sopranucleari e colpisce esclusivamente i muscoli dei due terzi inferiori della faccia Paralisi del faciale periferica: è dovuta a lesione del nucleo o del nervo ipsilaterale e colpisce tutti i muscoli innervati dal faciale. Accertamenti strumentali diagnostici Gli esami di laboratorio,di imaging e neurofisiologici vengono effettuati nel sospetto di paralisi del facciale per escludere altre patologie, valutare l’entità del danno, in particolare nei pazienti con recupero non completo o assente e per fornire indicazioni prognostiche ed eventualmente di trattamento. Infatti la diagnosi di paralisi di Bell è essenzialmente clinica. Non esiste alcun test di laboratorio specifico per confermare la diagnosi di paralisi del facciale idiopatica. Alcune indagini di laboratorio possono escludere o confermare altre potenziali cause nella diagnosi differenziale. La dimostrazione di un incremento del titolo anticorpale anti-HSV non è di alcun rilievo diagnostico. Gli studi neurofisiologici (elettroneurografia/elettromiografia) documentano un quadro di denervazione nei muscoli controllati dal nervo facciale; quest’ultima non è evidente per alcuni giorni, pertanto questa tecnica presenta lo svantaggio di poter dare 6 informazioni di importanza prognostica non prima di sette giorni dall’esordio della sintomatologia. La quota di degenerazione costituisce un fattore prognostico. Per quanto riguarda le indagini neuroradiologiche la risonanza magnetica (RM) non rappresenta un esame utilizzato di routine nella valutazione della paralisi di Bell. In questa condizione patologica la RM dimostra nelle immagini un enhancement (incremento) anormale del nervo facciale dopo somministrazione del mezzo di contrasto gadolinio da aumentata permeabilità capillare provocata dall’infiammazione. L’enhancement del nervo facciale paretico indica il sito della lesione e correla bene con il follow-up clinico e neurofisiologico in quanto esiste una buona associazione tra presenza di enhancement e recupero funzionale ritardato. La RM con gadolinio non è parte essenziale della valutazione dei pazienti con paralisi del facciale in quanto l’enhancement di questo nervo può essere presente anche in soggetti sani: i falsi positivi, circa il 21% dei controlli, sono la principale limitazione all’esecuzione di questa indagine. Tuttavia la RM con gadolinio può fornire indicazioni prognostiche ad uno stadio precoce della malattia, quando lo studio neurofisiologico non è ancora significativo. Inoltre la RM si è rivelato un esame importante nella diagnosi differenziale nei confronti di altre patologie (ischemia, malattie infiammatorie ed infettive, neoplasie). Prognosi La paralisi di Bell ha una buona prognosi: quasi tre quarti dei pazienti recuperano una normale funzione mimica, mentre solo un decimo mostra sequele minori. In circa un sesto dei pazienti permane debolezza di grado moderato o severo, contratture, o si hanno complicanze come sincinesie o emispasmo facciale. Inoltre possono permanere per un’incompleta rigenerazione della componente nervosa sensitiva, alterazioni del gusto e disestesie Per tali sequele che permangono, il trattamento di scelta è l’iniezione sottocutanea o intramuscolare di tossina botulinica. Il maggior miglioramento avviene entro tre settimane nella quasi totalità dei casi; se il recupero non avviene entro questo termine è improbabile che avvenga anche se fino a 4/6 mesi dopo l’insorgenza della paralisi si completa la ricrescita del nervo e la reinnervazione Il segno prognostico più favorevole è un recupero parziale della funzione motoria che avvenga entro 5/7 giorni dall’esordio della paralisi del facciale. Va sottolineato, infine, come la paralisi di Bell, seppur raramente (circa 8% dei casi) possa recidivare e ripresentarsi, presumibilmente a seguito di una riattivazione dell’herpes virus. 7 Trattamento Oltre alle misure protettive per l’occhio, a rischio di secchezza corneale e di esposizione a corpi estranei, che vanno prescritte per ogni paziente, la terapia consiste in somministrazione, non più tardi da una settimana dall’esordio di: - Corticosteroidi - Farmaci antivirali Questi due tipi di farmaci, consigliabile in terapia combinata, vengono utilizzati per il processo infiammatorio e infettivo alla base della patologia. In conclusione i dati presenti in letteratura sembrano suggerire che i corticosteroidi riducano l’incidenza di paralisi facciale permanente. Non esistono sufficienti evidenze circa l’efficacia di antivirali ( Acyclovir, valaciclovir) utilizzati in monoterapia. Si ricorda inoltre che per la paralisi di Bell può essere valutato anche il trattamento con decompressione chirurgica solo in caso di prognosi negativa e non dovrebbe essere effettuata oltre i primi 15 giorni dall’insorgenza della paralisi. Quest’ultimo trattamento è controverso poiché in seguito a decompressione è stata riscontrata sordità permanente unilaterale permanente fino al 15% dei casi trattati, secondo le statistiche. INQUADRAMENTO NOSOLOGICO IN MEDICINA TRADIZIONALE CINESE Eziologia e patogenesi Si creano le condizioni che possono permettere ai fattori patogeni: Vento, Freddo, Umidità, Secchezza, Fuoco di invadere il corpo. Tali fattori corrispondono sempre a una sindrome ( per sindrome si intendono tutte le manifestazioni cliniche del paziente, la sede e la patologia della disarmonia che ha colpito il paziente) di Eccesso * se la condizione energetica (qi) interna del corpo è relativamente in armonia. La condizione di “eccesso” o di “pieno” si presenta quando un fattore patogeno esterno la determina, e l’organismo, poiché la zheng qi che rappresenta i vari tipi di qi che hanno il compito di proteggere il corpo dalle invasioni dei fattori patogeni esterni e comprende il wei qi, cioè il qi difensivo (Circola al di fuori dei canali, nello spazio tra la pelle e i muscoli) lo ying qi, qi nutritivo ( ha la funzione di nutrire l’intero corpo, scorre nei canali e nei vasi sanguigni e il “So Wen” dice che “è collegato ai cinque organi yin e connesso ai 6 visceri yang” e il jing dei reni). La zheng qi è in opposizione al termine xiè qi che indica i fattori patogeni esterni. Qualora la sindrome da Eccesso si associa a una condizione di deficit della zheng qi si ha una condizione di eccesso/deficit, vi sarà invasione dei fattori patogeni esterni. 8 In MTC la paralisi del faciale si manifesta in seguito ad un attacco di vento esterno ed è una condizione acuta. Vi possono essere attacchi acuti da eccesso anche interno, come l’emicrania dovuta alla risalita dello yang del fegato e in generale le condizioni croniche di eccesso sono solo da cause interne. Nel caso della paralisi facciale periferica, il vento esterno invade l’organismo senza causare i sintomi quali febbre, avversione al freddo, che comunemente si avvertono quando si è affetti da raffreddore o influenza, poichè invade i canali del volto datochè nell’invasione di vento viene colpita prima la parte superiore del corpo. La sindrome da eccesso dovuta al fattore patogeno vento esterno che invade i canali del volto, è associata e potenziata dall’invasione di freddo esterno (paralisi a frigore degli occidentali) che una volta che penetra all’interno diventa Freddo Interno da Eccesso che comunque danneggia lo yang e quindi causa freddo da deficit, oppure il freddo da deficit è dovuto ad un deficit preesistente di yang della milza o dei reni. Si identificano 5 caratteristiche principali del freddo: Il freddo danneggia lo yang e la milza e i reni sono i primi ad essere danneggiati. Il freddo congela il sangue e causa la stasi di sangue, ritarda la circolazione. Il freddo causa contrazione, rigidità. Il freddo causa perdite chiare:nel caso della paralisi facciale:lacrimazione e scialorrea Il freddo appartiene ai reni. La Medicina Cinese fa un’ulteriore distinzione in termini di canali energetici colpiti: se il Vento colpisce i meridiani principali causa paralisi del volto, se invece il Vento non riesce a penetrare e si ferma ai canali Luo del volto, causa solamente intorpidimento La sindrome da deficit di milza e reni che permette alle energie perverse esterne di penetrare è dovuta a fattori eziologici, quali: riposo inadeguato con attività fisica eccessiva, stress emotivo. Quando lavoriamo o facciamo attività fisica consumiamo il qi che viene ripristinato in condizione di riposo mediante lo Stomaco e la Milza. Il qi è ricostituito a partire dai cibi quotidianamente e ripristina la sostanza yin che determina lo stato nutrizionale di base del nostro corpo e la resistenza a lungo termine alle malattie. Il riposo inadeguato e l’attività fisica eccessiva consumano il qi che è rifornito durante il riposo, e quando non può essere ripristinato a sufficienza viene consumato lo yin, che è un livello più profondo dell’energia a disposizione dell’individuo (del cielo posteriore). Si determina quindi vuoto dello yin del rene. Altra causa del deficit di milza è la dieta irregolare e spesso eccessiva. Si crea una condizione di malnutrizione per eccesso che, associata ad attività fisica eccessiva, provoca indebolimento della Milza e quindi accumulo di Umidità e di Flegma, stasi di sangue. Il vuoto dello yin del rene determina il mancato nutrimento del fegato: vento interno di fegato. D’altra parte il vento esterno, fattore più immediato, interagisce col vento interno.sfruttando il vuoto del Qi e del sangue (deficit di qi della milza) nei meridiani per penetrarvi causando la paralisi. 9 Inoltre, poiché il rene assicura anche l’energia e il sangue ai midolli si ha anche vuoto del midollo, ed infatti non a caso viene interessata l’innervazione sensitivo-motoria del VII° paio dei nervi encefalici. Inoltre i midolli e quindi l’encefalo è nutrito dallo yang puro della milza che sale al cervello attraverso il meridiano della Vescica Biliare. Il midollo e il cervello sono indissociabili. Il midollo fa formare il cervello attraverso un’ascesa dell’energia, mentre il cervello è all’origine delle informazioni che scendono attraverso il midollo a tutto il corpo. Il cervello è detto mare del midollo ed è controllato dai punti 16 e 20 del Meridiano Vaso Governatore. Questa condizione, nonostante si manifesti improvvisamente, si sviluppa nel corso di molti anni Clinica L’esame della lingua può rilevare anche preventivamente all’attacco di vento la possibilità che questo avvenga, poiche’ i quattro fattori patogeni implicati possono dare le seguenti caratteristiche alla lingua: vento: tremante, flegma gonfia, induito viscoso, fuoco: colore rosso- violaceo per la stasi. Quando si esamina il paziente dal lato paralizzato l’occhio non si chiude completamente, la bocca devia verso la parte non colpita e le labbra del lato interessato non si muovono quando il paziente sorride. TRATTAMENTO Agopuntura: E’ basato sui punti distali e locali Punti distali Il punto distale più comune è LI 4 He gu fondo della valle, punto acqua dei 5 punti shu antichi, disperde il vento esterno, punto di comando regionale di faccia e bocca TR 5 wai guan, vaso riunione degli yang, libera le ostruzioni dei meridiani principali LV 3 Tai chong chiamato i “quattro cancelli” punto shu terra espelle il vento dal viso. 20 VG pae roe punto riunione di tutti i meridiani yang che governa lo yang. 3KI tai xi poiché il rene regge e nutre i midolli e fa parte del movimento acqua e questo è il punto ruscello, punto terra dei 5 punti schu, tonifica e regola il qi renale ed epatico, purifica il calore. 36 ST, zu san li tre dimore della gamba, punto mare dei 5 punti schu tonifica il qi e il sangue aumenta globalmente l’energia difensiva, regola e tonifica Stomaco e Milza. 6 SP San yin jiao, punto di incontro dei meridiani yin della gamba che tonifica la milza e i Reni 10 Punti locali: la paralisi coinvolge specialmente i canali di Stomaco e Intestino Crasso: ST2 si bai : espelle il vento ST7 xia guan tonifica e rinforza la milza il Polmone e il Rene ST6 ja che. espelle il vento LI19 He liao del naso LI 20 xing xiang punto di riunione con il meridiano dello Stomaco Si 18 quan j iao elimina le sindromi da vento Elettroagopuntura Con questa tecnica, dopo aver inserito l’ago nel punto scelto, si può applicare un impulso elettrico, in modo da rinforzare e variare la stimolazione del punto che avviene già con infissione dell’ago. Si basa sull’uso di apparecchi, solitamente a batteria, costituiti da un generatore di impulsi elettrici a frequenza variabile. Tali apparecchi sono dotati di più uscite per collegare con fili muniti di morsetti, più aghi. Con apposite manopole si può variare l’erogazione della corrente in relazione alla potenza, che per questi apparecchi è di pochi microampere, e della frequenza nella pratica agopunturistica è normalmente al di sotto di 10 Herz. Nelle patologie da attacco di vento come nella paralisi del faciale, viene usata corrente su pochi punti:rinofaciopuntura, a bassa frequenza e bassa intensità. L’elettrostimolazione viene effettuata per venti minuti, a giorni alterni. Farmacoterapia Anche la farmacoterapia cinese può essere di aiuto nel trattamento della paralisi del facciale. Tra le tante preparazioni se ne riportano le due più significative: 1) Qian Zheng San (polvere che ripristina la simmetria) Bai Fu Zi, RhizomaThiphonii Gigantei 6g. Jiang Can, Bombix Batryticatus 6g Quan Xie, Buthus Martensi 15g Spiegazione: Bai Fu Zi espelle il vento dai meridiani, raggiunge specificamente il viso, elimina il flegma e fortifica i Luo Mai. Jiang Can e Quan Xie espellono il vento dai meridiani, dissolvono il flegma e risolvono la paralisi. Nella paralisi del facciale i muscoli del viso vengono “tirati” verso il lato che non è stato colpito, da ciò deriva il nome della formula, cioè “tirare” i muscoli dalla parte sana. 11 2) Tian Ma Qu Feng Bu Pian (Compressa di Gastrodia per espellere il vento e tonificare) Tian Ma, Rhizoma Gastrodiae elatae Dang Gui, Radix Angelicae Sinensis Sheng Di Huang, Radix Rehmanniae Glutinosae Rou Gui, Cortex Cinnamomi Cassie Huai Niu Xi, Radix Achyranthis Bidentatae Du Zong, Cortex Eucommiae Ulmoidis Quing Huo, Radix et Rhizoma Notopterygii Bai Fu Zi, Rhizoma Thiphonii Gigantei Spiegazione Questa compressa nutre il Fegato e i Reni e sottomette il Vento interno. In particolare è efficace per trattare la paralisi facciale nei pazienti anziani che presentano un vuoto di base del Fegato e dei Reni. Dietetica Il consumo eccessivo di cibi grassi, di latticini o mangiare in modo irregolare, può danneggiare la funzione della milza e causare la formazione di umidità. Se questa si stabilisce nei muscoli, come tende a fare, ne provoca l’intorpidimento e l’indebolimento progressivo. CASO CLINICO In primavera improvvisa manifestazione dei sintomi di paresi del nervo faciale periferica omolaterale a dx. Anamnesi fisiologica, lavorativa, familiare e patologica Paziente di 80 aa, 170cm di altezza per 90kg. Attualmente pensionato, in precedenza operaio coibentatore con esposizione massiccia ad amianto su impianti industriali per 35 aa. ca. Soggetto tendenzialmente yang, attualmente è socialmente attivo e impegnato quotidianamente presso un’Associazione politica anche con attività manuali quale organizzazione stand per eventi. Buon mangiatore, preferisce cibi salati, ma non disdegna quelli dolci. Non ha mai fumato. Si sposta continuamente in città in bicicletta anche se per brevi tratti. Abita in città in palazzo condominiale con la moglie. Pregresso episodio all’età di 35 anni ca.di enterite acuta da salmonellosi con ricovero in reparto ospedaliero, che ha residuato lieve epatopatia. 12 Gli sono state riconosciute due patologie causate da lavoro: ipoacusia e insufficienza polmonare da placche pleuriche asbestosiche. Attualmente presenta enfisema polmonare con insufficienza polmonare di grado medio, bronchite cronica. Riferisce di aver avuto negli ultimi quaranta anni 2-3 episodi di grave dolore oppressivo al torace per i quali è ricorso alle cure del Pronto Soccorso ed è stato tenuto sotto controllo per rischio di insorgenza di eventuale cardiopatia. Poliuria per ipertrofia prostatica. Cataratta occhi, in programma intervento chirurgico. Esame Obiettivo Persona in sovrappeso che è stato acquisito gradualmente nel corso degli anni, stempiato Alito cattivo Lingua: alla prima osservazione: grossa con induito abbondante e fissurazione centrale Polso teso. P.A.: 140/95. Diagnosi L’anamnesi, i segni e i sintomi erano indicativi di diagnosi di “paralisi del nervo faciale”. Nel soggetto si era instaurata una sindrome da eccesso con relativo vuoto interno, poiché vi erano state le condizioni per cui il vento esterno potesse invadere i canali del volto. Vi era stato per gli impegni presso l’associazione e familiari un periodo con riposo inadeguato con attività fisica eccessiva, stress emotivo, e inoltre alimentazione inadeguata (compreso cene conviviali) , che producono vuoto di milza e reni. E’ da aggiungere anche il vuoto di yin del rene fisiologico a causa dell’età, non a caso tali patologie sono più frequenti sopra i settanta anni. Il rene regge i midolli e quindi anche per questo l’invasione di energie perverse esterne poi prediligono strutture encefaliche Il vento è anche elemento predominante della stagione primaverile, periodo in cui si è manifestata la sindrome. In questo caso clinico vi è anche un deficit del qi di fegato da decenni. Trattamento Il paziente il giorno stesso che sono stati avvertiti i sintomi è stato accompagnato al P.S., dove dal medico di guardia ha eseguito un rapido esame neurologico per escludere stroke neurologico in atto, ha fatto diagnosi di Sindrome di Bell ed ha prescritto farmaci antivirali da acquistare in farmacia. Dopo 10 gg., è stato prescritto dal curante un ciclo di cortisonico per altri 20gg. 13 Dopo 20gg. dall’insorgenza della paralisi, c’è stata anche visita specialistica neurologica, peraltro richiesta nell’immediatezza dell’insorgenza dei sintomi, dalla quale non sono stati effettuati cambiamenti della terapia in corso. Dai medici allopatici non è stata ritenuta necessario eseguire esame RM (forse l’età del paziente?) che sarebbe stata eseguita comunque in tempi tardivi: almeno 15 giorni successivi all’insorgenza della paresi. E’ invece parere unanime che vi sia necessità di cure immediate per il recupero funzionale dell’emivolto. Il giorno successivo alla manifestazione, è iniziato il trattamento con agopuntura, con infissione in punti locali sul volto e distali, seguendo lo schema su descritto. Il trattamento con agopuntura è stato effettuato con frequenza di 3 volte alla settimana per 3 settimane e per i successivi 15 gg. 2 volte la settimana. Quindi il trattamento di agopuntura è stato effettuato contemporaneamente alla terapia farmacologica, ma anche successivamente ad essa. I primi miglioramenti, quali il controllo dei muscoli labiali e quindi la scomparsa della scialorrea sono avvenuti solo dopo 25 gg. dall’inizio del trattamento con agopuntura. Al completamento del trattamento permaneva comunque lieve retrazione della rima labiale e lacrimazione, sintomi per i quali sono occorsi dei mesi per scomparire del tutto. Vi è stato, come effetto secondario della terapia con agopuntura, riduzione per alcuni mesi delle vistose flebectasie presenti da molti anni agli arti inferiori e dei conseguenti edemi perimalleolari. 14 Primavera 2007 Primavera 2008 15 Discussione La considerazione finale è che per la guarigione del paziente ha avuto un ruolo importante il fatto che il medico agopuntore abbia seguito il caso nel tempo e non che il rapporto si sia esaurito con un’unica visita, come accade normalmente e come è avvenuto anche in questo caso per gli altri tre medici consultati. Infatti sono state effettuate sedute di agopuntura con trattamento ravvicinato durante le prime settimane dell’insorgenza della paralisi, che sono quelle nelle quali avviene l’avvio del recupero funzionale della lesione nervosa. L’impostazione della diagnosi eseguita secondo la Medicina Tradizionale Cinese che si basa sull’inquadramento della tipologia del paziente, sulle cause energetiche interne ed esterne fondamentali nel determinismo della patologia, porta a osservare con maggiore attenzione i meccanismi fisiopatologici del singolo individuo che intervengono nel determinismo della patologia e quindi la terapia di agopuntura viene effettuata in relazione al biotipo e alle condizioni del paziente. Il trattamento con agopuntura è risultato inducente il recupero funzionale della paresi e la sua risoluzione nel tempo. Conclusione Un dato fondamentale va sottolineato che la Medicina Tradizionale Cinese offre al medico una marcia in più sia dal punto di vista terapeutico che, soprattutto dal punto di vista diagnostico. Lo strumentario diagnostico occidentale permette al medico un’attenta osservazione dei fenomeni particolari che conducono alla malattia e, suo tramite, è possibile individuare le lesioni particolari del quadro morboso stesso. La medicina cinese allarga l’orizzonte, tramite le sue basi energetiche: cosmiche dei cinque movimenti, yin e yang e i livelli energetici, le cause esterne di malattia, climatiche, le cause interne emozionali, il meccanismo del qi, dei quattro strati le otto regole diagnostiche, le funzioni dei visceri e degli organi interni e quella dei meridiani. Inoltre tra le metodiche diagnostiche è da porre maggiore attenzione alla metodica della pulsologia e glossoscopia, ma importante per la diagnosi è anche l’osservazione dei tratti costituzionali, colorito, orecchie, occhi, etc., l’interrogatorio, la palpazione , e anche tramite l’udito, l’olfatto del medico. In questo modo la MTC permette di passare dall’inquadramento della malattia a quello del malato. Accade così, paradossalmente che la conoscenza della medicina cinese permetta di migliorare la pratica clinica della medicina occidentale. 16 BIBLIOGRAFIA 1. Maciocia G. I fondamenti della Medicina Cinese Ed. Elsevier Masson, 2007 2. Di Stanislao C., Montanari R., Di Pasquale C., Riflessioni e note su alcune turbe neurologiche in medicina cinese, La Mandorla ( http:www agopuntura/org. Rivista) Agosto 1998. 3. Baccetti S., Anamnesi, Scuola di Agopuntura di Firenze. 2007 4. Maggi L., Inquadramento della paralisi del faciale Ist. Neurologico “C. Besta” Milano, 2007 5. Ma ciocia G., “La clinica in Medicina Cinese” Casa Editrice Ambrosiana, 2005 6. Van Nghi N., “Patogenesi e patologia energetiche in Medicina Cinese” Scuola di Agopuntura di Firenze. 7. Sotte L., “Trattato di agopuntura e Medicina Cinese” CEA, 2007 8. De Giacomo et a. “ Rivista Italiana di Medicina Tradizionale Cinese” , n. 59 – 1995 9. Sussmann D n.18, 1974 “Terapia elettroagopunturale” Rivista Italiana di Agopuntura, 17