Test MTF digitali Panasonic DMC-L1 MegaPixel 7,5 Dimensioni sensore 17,3 x 13mm Fattore moltiplicativo della focale 2X Tipo sensore NMOS con Live MOS Sensibilità minima 100 ISO Velocità raffica 2,84 f/s Tempo di otturazione minimo 1/4000s NUOVE MISURE DEL RUMORE Molte fotocamere operano attualmente rilevanti interventi sulle immagini prima della registrazione Jpeg, specie nellʼambito della riduzione del rumore; abbiamo quindi deciso di verificare il livello di rumore distinguendo tra file Raw e file Jpeg così come esso esce dalla fotocamera con le impostazioni standard. In questo modo il fotografo ha gli elementi per valutare quale formato scegliere a seconda del tipo di ripresa che deve eseguire. La Panasonic DMC-L1 appare molto simile ad una tradizionale reflex a pellicola. La collaborazione con Leica, che per la prima volta ha realizzato ottiche per un innesto non proprietario, ben si sposa con lʼimpostazione "vintage" di questa fotocamera, ma questo non significa che Panasonic abbia rinunciato a funzionalità di avanguardia. Il progetto in cui si inserisce questa macchina è di ampia portata, in quanto vi è una collaborazione tra Panasonic, Leica e Olympus 132 La Panasonic DMC-L1 è una reflex molto particolare che unisce prestazioni elevate ad un approccio di tipo classico: la collaborazione con Leica ne è la conferma. Eʼ dotata di controllo dellʼimmagine a monitor in ripresa; lʼinnesto Quattro Terzi permette lʼuso degli obiettivi Olympus. allʼinterno del sistema Quattro Terzi e che ha dato vita a una reflex che beneficia degli apporti di tutte e tre i marchi Innanzitutto lʼottica di base per questa fotocamera è uno zoom Vario Elmarit 14-50mm f/2,8-3.5 prodotto da Leica ed è dotato di un sistema di stabilizzazione dellʼimmagine; inoltre la Panasonic L1 adotta soluzioni già viste sullʼOlympus E-330, come il mirino a specchi di Porro e lʼinnovativo sistema Live View, per il controllo a monitor dellʼim- magine in ripresa. Questa soluzione è resa possibile dal sensore sviluppato proprio da Panasonic. Il controllo dellʼinquadratura tramite il monitor Il sensore sviluppato da Panasonic è un NMOS dotato di uscita video, molto particolare perché molto più grande di quelli utilizzati sulle videocamere. Esso consente, una volta che si sia alzato lo specchio ed La Panasonic DMC-L1 appare molto simile ad una tradizionale reflex a pellicola: abbiamo infatti vicino al pulsante di scatto la classica ghiera dei tempi di otturazione, che associata alla ghiera del diaframma degli obiettivi Leica, ci riporta a consuetudini di decenni passati. aperto lʼotturatore, di inviare in modo continuo unʼimmagine al monitor. Si tratta di una soluzione semplice, che consente un controllo sullʼimmagine particolarmente accurato grazie allʼingrandimento di 4x o addirittura 10x: ne risulta una messa a fuoco manuale di estrema precisione. Questa modalità di ripresa, denominata Live View, presenta però un inconveniente: viene messo fuori gioco il sistema di messa a fuoco automatica, che richiede che lʼimmagine venga riflessa dallo specchio; per eseguire la messa a fuoco occorre quindi premere parzialmente il pulsante di scatto in modo da abbassare temporaneamente lo specchio. Inoltre è impossibile la messa a fuoco continua. Il sistema produce anche un certo ritardo nellʼesposizione dopo la pressione del pulsante di scatto poiché, per ottenere unʼimmagine, bisogna che prima lo specchio si abbassi, lʼotturatore si chiuda, venga eseguita la misurazione esposimetrica; solo a questo punto viene eseguito lo scatto, con un nuovo sollevamento dello specchio; abbiamo dunque un ritardo di almeno 1 secondo dalla pressione del pulsante. Possiamo invece ricordare che Olympus, per risolvere questi problemi, ha Il monitor da 2,5 pollici è dotato di 215.000 pixel e consente quindi unʼottima visualizzazione sia delle immagini scattate sia delle impostazioni della fotocamera; purtroppo non è orientabile, una caratteristica questa che risulterebbe molto utile nella modalità di ripresa Live View. aggiunto allʼinterno del mirino della E-330 un ulteriore piccolo CCD che permette di lavorare anche a specchio abbassato; in tal caso però la risoluzione sul monitor è molto inferiore. Ovviamente se la ripresa richiede una maggiore prontezza dʼazione la Panasonic permette di non usare il controllo a monitor dellʼimmagine. 1920x1080. Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100 ISO, che può venire aumentata a 200 o 400 in modo automatico o manuale. Per applicazioni particolari è possibile aumentare manualmente la sensibilità fino a 1600 ISO; in tal caso però il rumore diventa molto evidente. Formato e risoluzione Bilanciamento del bianco Il sensore NMOS dotato di uscita video (Live MOS) da 17,3 mm di base e 13 mm di altezza è caratterizzato da un rapporto base/ altezza 4:3, da cui deriva la sigla del sistema Four Thirds; è dotato di 7.94 Mpixel, di cui 7.5 Mpixel attivi. La risoluzione massima è di 3136x2352 pixel, con un formato Raw a 36 bit; abbiamo poi 3 formati Jpeg con compressione via via maggiore; abbiamo poi risoluzioni più basse 2560x1920, 2048x1536 che mantengono il formato 4:3. Se invece desideriamo dei formati più rettangolari, il 3:2 simile a quello della pellicola 24x36, o addirittura il televisivo 16:9, allora è possibile ricorrere rispettivamente alle risoluzioni 3136x2080 pixel, 2560x1712, 2048x1360 oppure 3136x1760, La fotocamera dispone di un sistema per il bilanciamento del bianco estremamente versatile. Sono presenti sia il bilanciamento automatico, che quello manuale; quest'ultimo permette la memorizzazione di due impostazioni. Abbiamo poi una serie di pre-set, per luce al tungsteno, per luce diurna, per cielo coperto, per le ombre e per flash. Abbiamo infine unʼimpostazione in gradi Kelvin da 2500 K a 10000 K in passi da 100 K. L'impostazione automatica ed i pre-set sono ulteriormente regolabili in +/- 9 passi verso i colori blu/ ambra, verde/magenta. La stabilizzazione dellʼimmagine Sono disponibili alcuni obiettivi dotati di sta- 133 Il mirino reflex non utilizza il tradizionale pentaprisma, ma un sistema di specchi che simula un prisma di Porro, cosicché la Panasonic DMC-L1 assomiglia più ad una telemetro che ad una reflex. bilizzazione dellʼimmagine, tra cui il Vario Elmarit 14-50/2.8-3.5. In questo caso è possibile scegliere, dal menù della fotocamera, tra due diverse modalità di funzionamento. La prima modalità consente la stabilizzazione anche durante la fase di inquadratura, e ciò può essere utile soprattutto con i tele molto lunghi per evitare che le vibrazioni della mano del fotografo possano compromettere il funzionamento dellʼautofocus. La seconda modalità invece fa sì che la stabilizzazione intervenga solo alla pressione del pulsante di scatto, risultando più efficace. Va notato comunque che tra le due modalità il consumo energetico non cambia, in quanto i motori dei giroscopi rimangono comunque in funzione, anche ad esposimetro e mirino spenti (attenzione quindi a spegnerlo utilizzando lʼapposito deviatore sul corpo dellʼobiettivo). Obiettivi Lʼinnesto è come detto precedentemente il Quattro Terzi (Four Thirds) di Olympus. Questo permette di utilizzare anche il vasto parco ottiche di Olympus, oltre agli obiettivi Leica ed a quelli dei produttori universali come Sigma. Dato che il sensore ha delle dimensioni inferiori a quelle della pellicola, per stimare la copertura angolare delle ottiche bisogna moltiplicare la lunghezza focale per 2. Le ottiche Leica dispongono della ghiera del diaframma; risulta così possibile assegnare altre funzioni al pulsante Func1, che altrimenti è destinato allʼimpostazione 134 Abbiamo due pulsanti (Func.1 e Func.2 ) che consentono di richiamare una qualsiasi funzione dei menu. Va però notato che uno dei due pulsanti non risulta personalizzabile quando si utilizzano obiettivi privi della ghiera del diaframma; in questo caso infatti viene utilizzato per il controllo dellʼapertura di diaframma. dellʼapertura. Eʼ possibile il controllo della profondità di campo, ma solo nella modalità LiveView. Il diaframma è impostabile manualmente a passi di 1/3 EV. Il controllo della messa a fuoco è elettrico, e la fotocamera prevede una modalità che consente allʼutente di intervenire manualmente durante le operazioni AF, ma solo in S-AF. In LiveView sono presenti due funzioni di zoom digitale, che consentono di usare solo la parte centrale del sensore nella generazione delle immagini. Se si utilizzano risoluzioni inferiori alla massima è disponibile la funzione Extended Zoom, che è effettivamente utile, in quanto incrementa la focale di 1,2 x o 1,5 x, senza che venga introdotta alcuna perdita qualitativa. Se invece stiamo già lavorando alla massima risoluzione abbiamo a disposizione solo la funzione Digital Zoom (con lʼimpostazione 2x o 4x), che di fatto esegue solo un ritaglio, lo stesso che si può effettuare in Photoshop; lʼimmagine in questo caso risulta di dimensioni inferiori. Mirino Il mirino reflex non utilizza un tradizionale pentaprisma, ma un sistema di specchi che simula un prisma di Porro, cosicché viene a mancare lʼabituale "protuberanza" delle reflex sulla calotta. Lo specchio reflex inoltre non si sposta verso lʼalto, ma di lato. Purtroppo il mirino è poco luminoso, anche perché è lo stesso dellʼOlympus E-330 ed ha una superficie semiriflettente in più del necessario, dato che la Panasonic non ha il CCD supplementare allʼinterno del mirino. Il vetrino di messa a fuoco è fisso, mentre la conchiglia è sostituibile. La copertura è del 95% dellʼimmagine registrata. È presente una rotella per la correzione diottrica, da -3 a +1 diottrie. Monitor Il monitor da 2,5" è dotato di 207.000 pixel e pertanto consente un'ottima visualizzazione sia delle immagini scattate, sia delle impostazioni della fotocamera; manca infatti il tradizionale secondo pannellino LCD a basso consumo. Inoltre, nella modalità di ripresa Live View, il monitor consente il controllo dellʼinquadratura in ripresa. E' possibile regolarne la luminosità in 7 passi, con lʼaiuto di una scala con 9 livelli di grigio. In riproduzione le immagini possono essere mostrate in modo sequenziale; tenendo premute per un tempo prolungato le frecce di destra o sinistra è possibile muoversi velocemente tra le immagini memorizzate. Eʼ presente un indice a 9 o 25 fotogrammi o una visualizzazione a calendario, che consente di accedere velocemente alle foto scattate in una specifica data. Molto pratico lʼingrandimento dellʼimmagine, che raggiunge i 16x in 4 passi; è possibile navigare nellʼimmagine utilizzando il selettore multidirezionale, aiutandosi con un comodo indicatore di posizione (sul tipo del Interessante la soluzione adottata per il sollevamento del flash, che avviene in 2 tempi: alla prima pressione del pulsante di sollevamento esso si apre rivolto verso lʼalto, in modo da fornire una illuminazione indiretta tramite la riflessione sul soffitto; alla seconda pressione si alza ulteriormente illuminando frontalmente. La fotocamera dispone di un connettore USB 2.0 ad alta velocità ed unʼuscita video commutabile dallʼutente in standard PAL o NTSC, che è anche possibile impostare per formato 4:3 o 16:9. navigatore di Photoshop). Il monitor fornisce 2 livelli di informazioni relativi allo scatto; il secondo è più completo e comprende anche un piccolo istogramma delle luminosità. Se è abilitata una specifica opzione, le immagini riprese in verticale vengono ruotate a monitor per facilitarne la lettura. In ripresa l'immagine può essere visualizzata subito dopo lo scatto per un tempo impostabile a 1, 2 o 3 secondi; successivamente è possibile vederla ingrandita (anche in questo caso per un tempo impostabile a 1, 2, 3 secondi) per verificare lʼinquadratura e la corretta messa a fuoco. Sarebbe però preferibile unʼimpostazione meno rigida; tra lʼaltro non è possibile la diretta cancellazione dellʼimmagine, che richiede di passare alla normale visualizzazione di riproduzione. Lʼimmagine in anteprima può lampeggiare in corrispondenza delle aree sovra-esposte (ciò però non può avvenire nella normale riproduzione). La slitta della Panasonic L1 è identica a quella delle macchine Olympus, infatti può montare tutti i flash della casa giapponese (FL-50, FL-36, FL-20 e macro), oltre naturalmente ai lampeggiatori Panasonic che raggiungeranno il mercato nel tempo. Nella modalità Live View è possibile visualizzare a monitor delle griglie di supporto allʼinquadratura, una con 2 linee orizzontali e 2 verticali, lʼaltra a 5 linee. In questa modalità di ripresa abbiamo 5 tipi di visualizzazione possibili, 4 dei quali però possono venire disabilitati. Purtroppo non è possibile orientare il monitor, come invece consente lʼOlympus E330; i tecnici Panasonic hanno però cercato di ridurre la caduta di luce a forti inclinazioni consentendo una maggiore illuminazione. Se il monitor viene abilitato come pannello informativo per i dati di scatto, rimane normalmente acceso anche durante la fase di ripresa; è possibile però impostare lʼautospegnimento alla pressione parziale del pulsante di scatto. Messa a fuoco La messa a fuoco automatica può essere sia singola che continua; sono presenti 3 aree di messa a fuoco, con selezione automatica o manuale: lʼarea attiva viene segnalata nel mirino. Lʼarea centrale è a croce, sensibile cioè sia a soggetti con dettagli verticali che orizzontali. Il sistema è in grado di funzionare tra EV 0 ed EV 19 (ISO 100); in condizioni di scarsa illuminazione è possibile far intervenire una luce ausiliaria con portata tra 1,5 e 3 metri (a seconda dellʼapertura dellʼobiettivo). La fotocamera consente dʼintervenire manualmente anche durante la messa a fuoco automatica, solo però in modalità AF-S. E' possibile impostare la priorità di scatto (che by-passa la messa a fuoco AF) sia sul fuoco singolo che continuo. Nella modalità Live View si ha inoltre la possibilità di controllare in modo estremamente accurato la messa a fuoco manuale, in quanto è possibile ingrandire di 4x o 10x una parte dellʼimmagine a monitor. Eʼ tra lʼaltro possibile comandare la chiusura del diaframma allʼapertura effettiva dello scatto e in questo modo si verifica la profondità di campo con estrema accuratezza, senza la fastidiosa perdita di luminosità che caratte- 135 Utilizza un nuovo tipo di sensore NMOS dotato di uscita video; si tratta di un sensore molto particolare perché consente, una volta che si sia alzato lo specchio ed aperto lʼotturatore, di inviare in modo continuo lʼimmagine al monitor. Inoltre lo specchio reflex non si sposta verticalmente, ma lateralmente. rizza il controllo nel mirino reflex. Eʼ possibile eseguire la messa a fuoco alla pressione del pulsante AF/AE lock (eventualmente insieme al blocco dellʼesposizione a seconda delle impostazioni da menù). Il pulsante può anche avere funzionamento bistabile, ovvero una pressione per lʼattiva- Lʼinnesto è Quattro Terzi, per cui può usare, oltre agli obiettivi Leica dedicati, anche il parco ottiche Olympus. zione ed una per la disattivazione; lʼimpostazione avviene con la voce di menù AF/AE Lock Hold. Misurazione esposimetrica La lettura esposimetrica può essere di tipo valutativo, spot su unʼarea centrale, oppure media con prevalenza al centro. Lʼesposimetro può lavorare tra EV 1 e EV 20. Come accennato nel paragrafo precedente è possibile memorizzare lʼesposizione tramite il pulsante di AF/AE Lock. Otturatore L'otturatore consente tempi da 60secondi a 1/4000s, oltre alla posa B fino a 8 minuti. Il ritardo dell'autoscatto è di 10 oppure di 2 secondi, e permette anche di evitare le vibrazioni dovute alla pressione del pulsante di scatto, quando la fotocamera è montata su treppiede con tempi di esposizione lunghi. Eʼ utile in questo caso selezionare la funzione "Mirror up", che alza lo specchio immediatamente dopo la pressione del pulsante di scatto; in questo modo le vibrazioni generate da questʼultimo hanno il tempo di smorzarsi prima dellʼesposizione. Come accessorio opzionale è disponibile un comando elettrico a distanza DMW-RSL1. Esposizione A corredo viene fornito il software SilkyPix Developer Studio 2.0 SE della Ichicawa Soft Laboratory. Si tratta di un programma di ottima fattura con un controllo estremamente raffinato dei parametri per la conversione dei file Raw. In particolare vanno segnalati gli strumenti per la riduzione del rumore, per il controllo della curva tonale e delle aberrazioni introdotte dallʼobiettivo (vignettatura, distorsione ed aberrazione cromatica). 136 Sono presenti la modalità program, che può essere anche variata a piacere dall'utente (program flessibile), l'esposizione a priorità di diaframmi, quella a priorità sui tempi e l'esposizione manuale. Non vi è uno specifico comando per selezionare la modalità desiderata, ma la fotocamera si adatta agli interventi dellʼutente quando si lavora manualmente sui tempi o sul diaframma, uscendo dalle modalità automatiche; è un modo di lavorare un poʼ anomalo, ma di grande rapidità se lʼobiettivo, come il Leica Vario Elmarit 14-50mm, ha la ghiera dei diaframmi. A corredo è fornito lʼobiettivo Leica Vario Elmarit 14-50/ 2,8-3.5, dotato di stabilizzazione dellʼimmagine. Tutti i pulsanti di controllo sono disposti sul dorso della macchina, sopra e alla destra del display da 2,5” e 207.000 pixel. Sugli obiettivi privi di ghiera lʼimpostazione del diaframma avviene tramite il pulsante "Func 1" e lʼunica ghiera sul corpo macchina. È possibile variare l'esposizione scelta dalla fotocamera introducendo una correzione fino a +/-2 EV a passi di 1/3 EV. Normalmente questa operazione avviene premendo il pulsante Func2 ed azionando la ghiera di controllo sul dorso; è però possibile impostare i menù in modo tale da non dover premere il pulsante (è una scelta un poʼ pericolosa perché si rischia di starare la fotocamera). Il bracketing consente di variare in modo automatico l'esposizione per una sequenza di 3 o 5 scatti a passi di 1/3, 2/3 o 1 EV; la sequenza copre quindi ben 4 EV di esposizione. Anche lʼordine degli scatti è imposta- Il mirino della L1 è dotato di tendina di protezione per le lunghe esposizioni e consente la regolazione diottrica tra -3 e +1 diottrie. Lo schermo di messa a fuoco è di tipo fisso. Tutto ciò che concerne il modulo AF è integrato in un unico selettore dotato di pulsante coassiale per il blocco AFL/AEL, una soluzione estremamente funzionale ed ergonomica. bile da menù. Eʼ presente la funzione di riduzione del rumore sulle pose lunghe; in questo caso la durata dellʼesposizione viene pressoché raddoppiata, in quanto la macchina esegue anche una ripresa ad otturatore chiuso. Non è presente alcuna modalità di esposizione semplificata. Modo continuo Il modo continuo consente di eseguire 6 scatti Raw con una frequenza di 2.84 fotogrammi al secondo. In Jpeg Large Fine il numero degli scatti Jpeg è di 11 alla massima velocità, ma la raffica può proseguire ancora, anche se con leggeri rallentamenti, fino a stabilizzarsi a 1,47 f/s; a questa velocità il numero degli scatti dipende solo dalle dimensioni della scheda di memoria utilizzata. Eʼ anche presente una raffica più lenta, a 1,81 fotogrammi al secondo. Flash La Panasonic DMC-L1 dispone di un flash interno che può essere utilizzato in modo automatico, sempre attivo per schiarire le ombre (fill-in), con pre-lampi per la riduzione dell'effetto occhi-rossi e in slow-sinc, cioè con tempi di otturazione lenti per restituire i paesaggi notturni. È possibile la sincronizzazione sulla seconda tendina, così come variare l'esposizione flash fino a +/-2 EV, con passi da 1/3EV. La fotocamera è in grado di comandare dei flash esterni in TTL tramite una slitta standard. Interessante la soluzione adottata per il 137 ������������������������� ������������������ ������������ ��������������������� ��������� ������������ �������� �������� ������������������������������� �������������������� ��������������������� ������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������� ������������������������������������������������������������� �������������������������������� �������������������������� ������������������������� �������� ��������������������� �� �������� ��������� � ��������� �������������� ����� �� ��������� �� ������ � �� �������� ��������������� �� ��� ������� �� ���� �������� ��� � ����������� �� �������� � ������ ��� � �� �� ���� ����� ����� ��� ������� �������������� ���� ���� �� ������ ����� ������ ������� ���� ����� ���������� ����� ������ �� ������� ������������������������������������������������������ ����������� � ��������� ����������� ��� �� ������� ��� �� 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frontale. Memorizzazione Le immagini vengono registrate su schede di memoria Secure Digital, anche nella versione SDHC. Sono presenti varie impostazioni per il salvataggio dellʼimmagine in Jpeg, che vengono definite "film", in quanto condizionano la resa della fotocamera un poʼ come se utilizzassimo un diverso tipo di pellicola. Abbiamo unʼimpostazione standard, una dinamica (con colori più saturi e contrastati), una naturale (per una migliore resa delle immagini naturalistiche), una morbida (con contrasto ridotto per avere colori più delicati), tre impostazioni bianconero (contrasto standard, elevato o ridotto) ed infine due impostazioni personalizzabili in cui è possibile regolare in 5 passi il contrasto, la saturazione, lo sharpening e la riduzione del rumore. Un sensore riconosce l'orientamento orizzontale o verticale della fotocamera e l'informazione viene registrata insieme all'immagine. Sono disponibili sia lo spazio colore sRGB che lʼAdobe RGB; nel primo caso le immagini Jpeg registrate hanno come primo carattere la lettera P, nel secondo un trattino. È possibile registrare i comandi in formato DPOF per la stampa diretta delle fotografie 140 Lʼalimentazione è fornita da una batteria ricaricabile agli ioni di litio dedicata DMW-BL14 da 1400 mAh, inclusa nella confezione insieme al carica batterie. da stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera. Elaborazioni dopo lo scatto Dopo lo scatto è possibile ridurre la risoluzione delle immagini e ritagliarle in macchina. Le immagini registrate in formato 16:9 possono essere convertite in 3:2 o 4:3. Personalizzazioni Ottimo il livello di personalizzazione. Innanzi tutto sono presenti ben tre memorie in cui salvare le proprie impostazioni di menù, che risultano richiamabili successivamente in modo estremamente rapido. Abbiamo poi due pulsanti (Func.1 e Func.2) che consentono di richiamare una qualsiasi funzione dei menu. Va però notato che uno dei due pulsanti non risulta personalizzabile quando si utilizzano obiettivi privi della ghiera del diaframma; in questo caso infatti il pulsante viene utilizzato per il controllo dellʼapertura del diaframma. Varie La fotocamera dispone di un connettore USB 2.0 ad alta velocità ed un'uscita video commutabile dall'utente in standard PAL o NTSC. I menu per il controllo della fotocamera sono in italiano. Le dimensioni sono 145.8 x 86.9 x 80 mm; il peso è di 1098 grammi senza batteria e scheda di memoria. L'alimentazione è fornita da una batteria ricaricabile agli ioni di litio dedicata DMWBL14 da 1400 mAh, inclusa nella confezio- ne insieme al carica batterie. Non è prevista la possibilità di usare un battery grip. Un blocco agevola l'apertura dello sportello ed impedisce la fuoriuscita della batteria. Eʼ possibile alimentare la fotocamera anche con un alimentatore esterno. Uno stand-by automatico spegne la fotocamera dopo 1, 2, 5 o 10 minuti di inattività. La fotocamera consente la stampa diretta sulle stampanti compatibili con lo standard PictBridge. È possibile una proiezione temporizzata delle immagini con intervallo regolabile a 1, 2, 3, 5 secondi o con avanzamento manuale. Eʼ possibile marcare con una stella le immagini preferite e quindi cancellare tutte quelle non marcate, oppure limitare la proiezione alle sole preferite. Le segnalazioni acustiche sono escludibili. Una volta allʼanno è consigliato un controllo del funzionamento dei pixel tramite la funzione Pixel Refresh. Eʼ possibile memorizzare lʼorario secondo due distinti fusi orari. Software a corredo A corredo viene fornito il software SilkyPix Developer Studio 2.0 SE della Ichicawa Soft Laboratory. Si tratta di un programma di ottima fattura con un controllo raffinato dei parametri per la conversione dei file Raw. In particolare vanno segnalati gli strumenti per la riduzione del rumore, per il controllo della curva tonale e delle aberrazioni introdotte dallʼobiettivo (vignettatura, distorsione ed aberrazione cromatica). Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico La velocità operativa è risultata soddisfacente con una buona prontezza di scatto, 0,125 secondi, ed una soddisfacente rapidità nell'esecuzione di due scatti: 0,41s. Il modo continuo consente 6 scatti Raw a 2.84 fotogrammi al secondo. In Jpeg Large Fine invece si arriva a 11 alla massima velocità; con un leggero rallentamento (1,47 f/s) la ripresa in continuo prosegue, ed il numero degli scatti dipende solo dalle dimensioni delle scheda di memoria utilizzata. Eʼ anche presente una raffica più lenta, a 1,81 fotogrammi al secondo. Lʼaccensione non è particolarmente rapida: 1,55 s. L'autonomia Lʼautonomia è risultata sufficiente sia in ripresa, dove abbiamo eseguito 481 scatti, sia in riproduzione, che ha consentito di mantenere accesa la fotocamera per 4 ore e 50 minuti. Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche, rilevate in Jpeg, mostrano una minima curvatura nella parte superiore. Al variare del contrasto non abbiamo una variazione del punto di saturazione. La sensibilità ISO La sensibilità delle immagini Jpeg è notevolmente superiore al valore dichiarato: 154,6 ISO. Si tratta di una sensibilità molto elevata, specie in considerazione delle piccole dimensioni dei pixel. Un comportamento diverso si ha utilizzando i file Raw ed usando il programma SilkyPix Developer per la conversione: con le impostazioni standard abbiamo infatti una sensibilità di 131,3 ISO. MTF-sharpening Abbiamo ottenuto immagini a diverso sharpening partendo da un unico scatto in formato Raw, che abbiamo poi convertito in Tiff a 48 bit tramite il programma SilkyPix Developer. Lo sharpening anche con impostazioni estreme è comunque contenuto, cosicché le immagini mantengono una buona naturalezza. La risoluzione Abbiamo misurato la nitidezza con lʼobiettivo Olympus Zuiko 50mm f/2 macro, scelto per la sua altissima qualità; nelle misure di laboratorio infatti utilizziamo ottiche fisse. La risoluzione del sistema è risultata molto buona, equivalente a quella misurata sulla Olympus E-330 (che monta lo stesso sensore da 7,5 Mpixel): è superiore a quella di tutte le fotocamere con sensore da 6 Mpixel. Pro e Contro La velocità Pro: ▲ Buona risoluzione ▲ Controllo della ripresa a monitor ▲ Ottimo software di conversione delle immagini Raw ▲ Compatibilità con gli obiettivi Olympus Quattro Terzi Contro: ▼ Monitor non orientabile ▼ Raffica non molto veloce ▼ Autonomia non molto elevata ▼ Rumore elevato in Jpeg Il rumore e la latitudine di posa Queste misure richiedono un chiarimento. Come abbiamo premesso, infatti, abbiamo deciso di introdurre una doppia misurazione, distinguendo tra file Raw e Jpeg, così come esce dalla fotocamera con le impostazioni standard. La Panasonic non rivela la presenza di filtri antirumore nella conversione Jpeg nelle sensibilità fino ai 400 ISO, o per lo meno il loro intervento è minimo; il rumore risulta pertanto piuttosto elevato a causa delle piccole dimensioni dei pixel (direttamente proporzionali alle dimensioni del sensore ed inversamente proporzionali al loro numero). A sensibilità 800 e 1600 ISO invece è evidente lʼintervento di un filtro in quanto il rapporto segnale/rumore si alza drasticamente. Completamente diverso è il comportamento a partire dai file Raw. Il programma SilkyPix infatti per prima cosa utilizza una sensibilità decisamente inferiore (quindi utilizza più luce per generare lo stesso livello di grigio); in secondo luogo applica dei filtri antirumore molto evoluti (noi abbiamo utilizzato le impostazioni standard) che consentono di ottenere delle immagini molto "pulite". Alle sensibilità superiori tuttavia il rumore (ripetiamo, con le impostazioni standard) è estremamente elevato, tanto che diventa sconsigliabile lʼutilizzo della sensibilità 1600 ISO. Prezzi Panasonic DMC-L1: euro 2000 con obiettivo Leica Vario Elmarit 14-50mm f/2,8-3.5 Distribuzione nel canale foto: Fowa, Via Tabacchi 29, 10132 Torino - www.fowa.it Per ulteriori informazioni www.panasonic.it Il giudizio complessivo La Panasonic DMC-L1 è una fotocamera particolare, caratterizzata da unʼimpostazione professionale, con concessioni minime al pubblico dei meno esperti. La qualità dʼimmagine è buona, soprattutto utilizzando file Raw, ma la velocità di raffica e lʼautonomia sono un poʼ limitate. Ottima la tecnologia LiveView, che però sarebbe pienamente sfruttabile con un monitor orientabile. Sergio Namias Prova eseguita con la versione firmware body 1.0, lens 1.0 141